REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 4 FEBBRAIO 2005 - N. 5
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI


ORDINANZA COMMISSARIALE 29 dicembre 2004.
Giudizio positivo di compatibilità ambientale ed autorizzazione alla realizzazione del progetto presentato dalla società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, relativo al sistema di gestione integrato per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata - Sistema Augusta.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE IN SICILIA

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno n. 2983 del 31 maggio 1999, con la quale il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione di un piano di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti e per la realizzazione degli interventi necessari per far fronte alla situazione di emergenza;
Viste le ordinanze di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002, n. 3334 del 23 gennaio 2004 e n. 3354 del 7 maggio 2004, con le quali sono state approvate modifiche ed integrazioni all'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999;
Visto l'art. 1-ter del decreto legge 7 febbraio 2003, n. 15, come convertito, con modificazioni, con legge 8 aprile 2003, n. 62, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di emergenza ambientale;
Vista la disposizione n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario delegato, ha nominato Vice Commissario l'avv. Felice Crosta, conferendo allo stesso tutte le competenze afferenti il Commissario delegato, nonché tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'ordinanza n. 2983/99 e dalle successive ordinanze modificative ed integrative;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 -"Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio" e le successive modifiche ed integrazioni;
Considerato che l'art. 57 del sopra citato decreto legislativo n. 22/97 prevede che le norme regolamentari e tecniche che disciplinano lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del citato decreto legislativo;
Visto il decreto n. 288 del 3 marzo 1989, che disciplina le autorizzazioni sullo smaltimento dei rifiuti;
Visto il parere dell'Ufficio legislativo e legale n. IV/49.98.11 relativo all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione alla realizzazione ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97;
Visti i codici C.E.R. allegati al decreto legislativo n. 22/97 e la loro trasposizione ai codici dell'elenco dei rifiuti, di cui alla decisione n. 2000/532/CEE, come modificata dalle decisioni nn. 2001/118/CEE, 2001/119/CEE e 2001/573/CEE;
Vista la direttiva 9 aprile 2002, recante "Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco di rifiuti";   

Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994, recante norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale;
Visto il D.M. n. 148 dell'1 aprile 1998, relativo all'approvazione del modello di registro di carico/scarico dei rifiuti;
Visto il D.M. n. 145 dell'1 aprile 1998, di definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti;
Visto il D.P.C.M. del 31 marzo 1999, di sostituzione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il D.P.R. del 24 maggio 1988, n. 203, di attuazione delle direttive CEE nn. 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183;
Visto il D.M. n. 503 del 19 novembre 1997, recante norme per l'attuazione delle direttive nn. 89/369/CEE e 89/429/CEE concernenti la prevenzione dell'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e la disciplina delle emissioni e delle condizioni di combustione degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti speciali non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari;
Vista la direttiva n. 2000/76/CE del Parlamento europeo, recante i valori limite di emissione e le norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiuti;
Visto il decreto legislativo n. 152 dell'11 maggio 1999, modificato ed integrato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258, sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva n. 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva n. 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole ed, in particolare, l'art. 45 in ordine all'autorizzazione agli scarichi delle acque reflue;
Visto l'art. 40 della legge regionale n. 27/86, che disciplina gli scarichi delle pubbliche fognature e gli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano nelle pubbliche fognature e modifica la legge regionale 18 giugno 1977, n. 39 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo n. 372 del 4 agosto 1999, di attuazione della direttiva n. 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento;
Visto il decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, di attuazione della direttiva n. 1999/31/CE, relativa alle discariche di rifiuti;
Visto il D.M. 13 marzo 2003, relativo ai criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica;
Visto l'art. 4, commi 1, 2, 3, 4 e 5 e l'art. 5 dell'ordinanza n. 3190/02, che modificano l'ordinanza di protezione civile n. 2983/99, con la quale si stabilisce che la frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della Regione siciliana, deve essere utilizzata in impianti di termovalorizzazione con recupero di energia;
Visto l'art. 9 dell'O.P.C.M. n. 2983/99, come modificato dall'art. 4, comma 16, dell'ordinanza n. 3136/01, con il quale il Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana, provvede all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione all'esercizio degli impianti di recupero e smaltimento, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in deroga al procedimento amministrativo dagli stessi disciplinato, salva la competenza attribuita ai prefetti in materia di discariche, stabilendo in particolare che l'approvazione dei progetti da parte del Commissario delegato sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori;
Visto il comma 4 dell'art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, che stabilisce che il Commissario delegato, per la valutazione della compatibilità ambientale dei progetti relativi ai sistemi per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotti nei comuni della Regione siciliana, da destinare agli impianti di termovalorizzazione con recupero di energia, si avvale, in deroga rispettivamente all'art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modifiche ed integrazioni, agli articoli 1 e 6, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n. 377 e successive modifiche ed integrazioni, ed all'art. 91 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6 e relativi regolamenti di attuazione, della Commissione di cui all'art. 18, comma 5, della legge 11 marzo 1988, n. 67 e successive modifiche ed integrazioni, che si esprime entro quarantacinque giorni dalla richiesta;
Visto l'art. 5 dell'O.P.C.M. n. 3190/02, con il quale l'art. 4 dell'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999, così come modificato dall'art. 2, comma 1, lettera k) e l) dell'ordinanza n. 3048 del 31 marzo 2000, dall'art. 2, commi 4, 5, 6, e 15 dell'ordinanza n. 3072 del 21 luglio 2000 e dell'art. 4, punto 9 dell'ordinanza n. 3136 del 25 maggio 2001 è stato così sostituito: il Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana, sentito il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, stipula convenzioni per la durata massima di venti anni per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della Regione siciliana, con operatori industriali che si impegnino a trattare in appositi impianti la frazione residuale dei rifiuti ed a utilizzarla in impianti di termovalorizzazione con recupero di energia da realizzarsi in siti idonei ovvero in propri impianti industriali o di cui abbiano la disponibilità gestionale, esistenti nel territorio della Regione, ivi compresi quelli per la produzione di energia elettrica, in sostituzione totale o parziale di combustibili ora impiegati;
Visto l'art. 4, comma 4 ter, dell'O.P.C.M. n. 3072 del 21 luglio 2000, che attribuisce al Commissario delegato l'esclusiva competenza al rilascio dell'autorizzazione allo smaltimento finale delle scorie della termoutilizzazione, ivi compreso quello in discariche per rifiuti speciali, nonché, ove necessario, alla loro costruzione e/o gestione;
Visto il comma 3, art. 19, decreto legislativo n. 22/97, che stabilisce che le regioni privilegiano la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti in aree industriali, compatibilmente con le caratteristiche delle aree medesime ... e che ... tale disposizione non si applica alle discariche;
Visto il "Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia", adottato con ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002, che prevede, tra l'altro, che tutti i rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata debbano essere conferiti al sistema di trattamento di termovalorizzazione;
Vista l'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 8 del 20 febbraio 2004, con la quale vengono approvati i nuovi criteri e le modalità di presentazione e di utilizzo delle garanzie finanziarie, nonché i nuovi parametri per la determinazione degli importi da prestarsi da parte dei soggetti richiedenti le autorizzazioni allo smaltimento ed al recupero di rifiuti;
Vista la nota prot. n. 23921 del 3 dicembre 2003 del Commissario delegato, con la quale vengono definite, con apposite linee guida, le funzioni dell'organismo di vigilanza e controllo (O.V.C.) per l'attività di vigilanza e di controllo sulle operazioni e sugli atti svolti dall'operatore industriale;
Vista l'istanza prot. n. 2 del 5 giugno 2003, assunta al protocollo n. 11391 del 10 giugno 2003, con la quale la società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a. (di seguito denominata Tifeo), con sede legale in Palermo, via Pietro Nenni n. 28, costituita da Elettroambiente S.p.A., Enel Produzione S.p.A., Panelli Impianti Ecologici S.p.A. e l'Altecoen s.r.l., nella qualità di concessionaria del servizio di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata, provenienti dagli A.T.O. CT4 - CT5 - SR1 - SR2 - EN1 - RG1, ha chiesto, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, l'approvazione del progetto relativo al sistema di gestione integrato per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata, l'autorizzazione alla realizzazione del sistema stesso e l'autorizzazione all'esercizio delle attività di smaltimento e recupero, da svolgersi nei seguenti impianti che compongono il sistema integrato di seguito denominato "Sistema Augusta":
-  impianto di termovalorizzazione Consorzio A.S.I. della provincia di Siracusa, contrada Bufalora - comune di Augusta;
-  impianto di pretrattamento Consorzio A.S.I. della provincia di Siracusa, contrada Ogliastro - comune di Augusta;
-  impianto di pretrattamento Consorzio A.S.I. della provincia Ragusa, agglomerato industriale di Modica-Pozzallo;
-  impianto di pretrattamento Consorzio A.S.I. della provincia di Enna, agglomerato industriale di Dittaino;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 2ª cat. B), comune di Augusta (SR) località Ogliastro;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 2ª cat. B), comune di Noto (SR) località Cavasecca;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.), comune di Lentini (SR) località Grotte San Giorgio;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.), comune di Modica (RG) contrada Coste dell'Olio;
-  discarica di rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.), comuni di Enna e di Assoro, contrada Ciaramito;
-  stazione di trasferenza di Avola (SR) contrada La Gebbia;
-  stazione di trasferenza di Catania località Pantano d'Arci, Consorzio A.S.I. di Catania;
-  stazione di trasferenza di Caltagirone contrada S. Maria Poggiarelli - Consorzio A.S.I. del Calatino - agglomerato industriale di Caltagirone;
Visti i verbali delle conferenze convocate ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, nel corso delle quali sono state richieste integrazioni e chiarimenti, svoltesi:
-  il 4 agosto 2003 relativamente agli impianti di termovalorizzazione, pretrattamento e discarica nel comune di Augusta;
-  il 5 agosto 2003 relativamente alla discarica di Lentini;
-  il 5 agosto 2003 relativamente alla discarica di Noto;
-  il 5 agosto 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di di Avola;
-  il 6 agosto 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Catania;
-  il 6 agosto 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Caltagirone;
-  il 7 agosto 2003 relativamente all'impianto di pretrattamento e alla discarica di Modica;
-  il 7 agosto 2003 relativamente alla discarica di Enna;
-  il 7 agosto 2003 relativamente all'impianto di pretrattamento di Enna;
Vista la nota della Tifeo recante prot. n. Tifeo/18/ 04/UM/rc del 29 marzo 2004 e assunta al protocollo n. 6873 dell'1 aprile 2004, con la quale si trasmette il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale aggiornati sulla base delle osservazioni dettate nel corso della prima tornata di conferenze e relativo ai seguenti impianti:
-  impianto di termovalorizzazione Consorzio A.S.I. della provincia di Siracusa, contrada Bufalora, comune di Augusta;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione Consorzio A.S.I. della provincia di Siracusa, contrada Ogliastro, comune di Augusta;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione Consorzio A.S.I. della provincia di Ragusa, agglomerato industriale di Modica-Pozzallo, comune di Modica;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione Consorzio A.S.I. della provincia di Enna, agglomerato industriale di Dittatino, comune di Enna;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 2ª cat. B), comune di Lentini (SR) località Scalpello;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.), comune di Lentini (SR) località Grotte San Giorgio;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.), comune di Modica (RG) contrada Coste dell'Olio;
-  discarica di rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.), comuni di Enna e di Assoro, contrada Ciaramito;
-  stazione di trasferenza comune di Avola (SR) contrada La Gebbia;
-  stazione di trasferenza comune di Catania località Pantano d'Arci Consorzio A.S.I. di Catania;
-  stazione di trasferenza comune di Caltagirone contrada S. Maria Poggiarelli Consorzio A.S.I. del Calatino;
Vista la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale avanzata il 15 marzo 2004, prot. n. 5364/A2, dal Commissario delegato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio;
Visti gli avvisi di pubblicità relativi al "Sistema Augusta", comparsi il giorno 1 aprile 2004 su MF (testata nazionale), La Sicilia e il Giornale di Sicilia (testate regionali) e La Repubblica edizione Palermo;
Vista la nota prot. n. Gab/2004/6534/B09 del 5 luglio 2004 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con la quale si trasmette, ai sensi del comma 4, art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, il parere favorevole con prescrizioni n. 593 del 10 giugno 2004, reso dalla Commissione per la valutazione di impatto ambientale e la relazione generale concernente il sistema integrato ivi contenuta;
Viste le note prot. n. Tifeo/60/04/UM/rc del 12 luglio 2004, prot. n. Tifeo/61/04/UM/rc del 12 luglio 2004, prot. n. Tifeo/62/04/UM/rc del 12 luglio 2004, prot. n. Tifeo/63/04/UM/rc del 12 luglio 2004, prot. n. Tifeo/ 64/04/UM/rc del 12 luglio 2000, prot. n. Tifeo/66/04/ UM/rc del 12 luglio 2004, prot. n. Tifeo/65/04/UM/rc del 12 luglio 2004 e prot. n. Tifeo/67/04/UM/rc del 12 luglio 2004 con le quali la Tifeo trasmette a tutti gli enti invitati nelle conferenze del 2003 i chiarimenti e le integrazioni richieste dagli stessi;
Vista la nota prot. n. Tifeo/73/04/UM/rc del 21 luglio 2004, assunta al protocollo n. 16065 del 22 luglio 2004, con la quale la Tifeo, con riferimento al nuovo assetto impiantistico, reitera la precedente istanza, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97;
Visti i verbali delle conferenze convocate, ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, a seguito del parere favorevole di compatibilità ambientale sopra citato, svoltesi:
-  il 4 agosto 2004 relativamente alla stazione di trasferenza di Catania;
-  il 4 agosto 2004 relativamente alla stazione di trasferenza di Avola;
-  il 4 agosto 2004 relativamente all'impianto di pretrattamento di Augusta;
-  il 5 agosto 2004 relativamente alla discarica di Enna-Assoro;
-  il 5 agosto 2004 relativamente alle discariche di località Scalpello e di località Grotte di Lentini;
-  il 6 agosto 2004 relativamente all'impianto di termovalorizzazione di Augusta;
-  il 9 agosto 2004 relativamente all'impianto di pretrattamento di Modica;
-  il 9 agosto 2004 relativamente alla discarica di Modica;
-  il 10 agosto 2004 relativamente all'impianto di pretrattamento di Enna;
-  il 10 agosto 2004 relativamente alla stazione di trasferenza di Caltagirone;
Visti gli avvisi di pubblicazione all'albo pretorio pervenuti dai comuni nel cui territorio ricadono gli impianti previsti in variante urbanistica, muniti della correlativa attestazione di avvenuta pubblicazione, da cui risulta che non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni.
Visto il progetto definitivo degli impianti del "Sistema integrato Augusta", costituito, nella formulazione conclusiva, dai seguenti elaborati:
1)  Volume 1
-  relazione tecnica - progetto definito del sistema di trattamento ed utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani (AUG RT 004 02.10.25 2 agg. del 20 gennaio 2004);
-  relazione sui codici CER dei rifiuti trattati negli impianti del sistema (P 239 - R 124/04 - REV. 1 del 18 marzo 2004);
2)  Volume 2.1 - stazione di trasferenza R.U. - località Avola (SR)
-  relazione tecnica (AUG. RT. 707. 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  relazione geologica, cartografia e indagini geognostiche (AUG.RT.707.1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (AUG.RT.707.2. 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  inquadramento urbanistico (AUG. DF 454 4 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale e viabilità (AUG. DA 451 02.10.25 2 del 30 settembre 2003) 1:500;
-  opere civili: edifici tecnologici (AUG. DF 4542 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:150;
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e S.M.I. (valutazione di impatto acustico) (AUG. RT. 7073. 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione di verifica idraulica per scarico in acque superficiali (AUG RT 707 4 03/09/30 1 agg. del 29 luglio 2004);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG.RT.707. 5 03.09.30 1 agg. del 29 luglio 2004);
-  relazione tecnica impianti antincendio (AUG.RT.707 6 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra (AUG.RT.7077 03.09.30 0 agg del 30 settembre 2003);
-  planimetria elettrica, illuminazione e rete di terra (AUG.DA 452 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003) 1:500;
-  planimetria rete idrica, fognaria e antincendio (AUG DA 453 02.10.25 3 del 29 luglio 2004) 1:500;
-  schema ciclo delle acque (AUG DI 453 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) scala 1:1;
-  opere elettromeccaniche - vista in pianta e sezioni (AUG DA 454 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003) 1:150;
-  planimetria rete percolati di processo (AUG DA 454 1 04.07.29 agg. del 29 luglio 2004) 1:500;
-  opere civili: area coperta ricevimento e carico (AUG DF 454 1 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:150;
-  inquadramento catastale (AUG DF 454 3 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:2000;
-  profili altimetrici, stato di fatto e di progetto (AUG DF 454 5 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  piano quotato (AUG DF 454 6 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli (AUG DF 454 7 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
3)  Volume 2.2 - stazione di trasferenza R.U. - località Caltagirone (CT)
-  relazione generale (AUG RT 709 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (AUG RT 709 2 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e s.m.i. (valutazione di impatto acustico) (AUG RT 709 3 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra (AUG RT 709 4 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 709 5 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  integrazione alla relazione geologica e geotecnica (AUG RT 709 6 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione impianti antincendio (AUG RT 709 7 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale (AUG DA 526 02.10.25 21:200 agg. del 30 settembre 2003);
-  impianto elettrico (AUG DA 528 1 03.05.30 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  impianto antincendio (AUG DA 528 2 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  sistema fognario (AUG DA 528 21 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  aerofotogrammetria (AUG DF 528 4 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:10.000;
-  planimetria quotata dell'area (AUG DF 528 5 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  planimetria inquadramento catastale (AUG DF 528 6 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:2.000;
-  impianto lavaggio ruote (AUG DF 528 8 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:20;
-  planimetria percorsi (AUG DA 528 9 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  opere civili - sezioni terreno A-A; B-B (AUG DF 529 0 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  planimetria opere edili (AUG DF 529 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  opere civili - sezioni terreno C-C; D-D (AUG DF 529 3 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  opere civili - sezioni terreno E-E;F-F (AUG DF 529 4 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003 1:200;
-  corografia 1:25.000-1:100.000 (AUG DF 529 5 03.09.30 agg. del 30 settembre 2003);
-  stralcio p.r.g. con sovrapposizione impianto (AUG DF 529 6 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003)1:2.000;
-  edificio ricevimento: pianta, prospetti e sezioni (AUG DF 529 7 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:200;
-  edificio ricevimento: layout impianto (AUG DF 529 8 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:100;
-  edificio ingombranti: pianta e sezioni (AUG DF 529 9 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:100;
-  locale officina: pianta prospetti e sezioni (AUG DF 529 91 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:50
-  locale uffici: pianta prospetti e sezioni (AUG DF 529 92 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:50;
-  pesa a bilico: pianta e sezioni (AUG DF 529 93 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  vasca riserva idrica e locale pompe - cabina elettrica (AUG DF 529 94 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003) 1:50;
-  particolari costruttivi (AUG DF 529 95 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli (AUG DF 529 99 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
4)  Volume 2.3 - stazione di trasferenza R.U. - località Pantano D'Arci
-  relazione generale (AUG RT 708 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  relazione geologica, idrologica e idraulica (AUG RT 708 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del DPR. 303/56 (isp. lavoro) (AUG RT 708 2 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e s.m.i. (valutazione di impatto acustico) (AUG RT 708 3 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra (AUG RT 708 4 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sulle campagne di triturazione materiali ingombranti (AUG RT 708 5 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 708 6 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione tecnica impianti antincendio (AUG RT 708 7 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale e viabilità 1:1.000 (AUG DA 501 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria elettrica, illuminazione e rete di terra 1:750 (AUG DA 502 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria rete idrica, fognaria e antincendio 1:750 (AUG DA 503 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema ciclo delle acque (AUG DI 503 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  opere elettromeccaniche - vista in pianta e sezioni 1:150 (AUG DA 504 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  inquadramento urbanistico 1:10.000 (AUG DF 504 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  corografia 1:25.000 (AUG DF 504 2 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  inquadramento catastale 1:2000 (AUG DF 504 3 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  piano quotato (AUG DF 504 4 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  profili altimetrici stato di fatto e di progetto (AUG DF 504 5 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003;
-  stralcio piano A.S.I. 1:5.000 1:10.000 (AUG DF 504 6 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  opere civili: edifici tecnologici 1:150 (AUG DF 504 7 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli territoriali 1:150 (AUG DF 504 8 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
5)  Volume 3.1.1 - impianto di pretrattamento R.U. - Augusta
-  relazione tecnica generale (AUG RT 701 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  relazione geologica e geotecnica e idrologica (AUG RT 701 2 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra (AUG RT 701 3 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (isp. lavoro) (AUG RT 701 4 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e s.m.i. (valutazione di impatto acustico) (AUG RT 701 5 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
Volume 3.1.2
-  relazione tecnica impianti antincendio (AUG RT 701 7 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 701 8 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione di verifica idraulica per scarico in acque superficiali (AUG RT 701 9 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema di processo (AUG DI 301 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema ciclo delle acque (AUG DI 301 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale opere elettromeccaniche scala 1:1.000 (AUG DA 302 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria trattamento aria scala 1:1.000 (AUG DA 302 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale rete idrica, fognaria e antincendio scala 1:500 (AUG DA 303 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale cavidotti elettrici e rete di terra scala 1:500 (AUG DA 304 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale illuminazione stradale dell'impianto scala 1:500 (AUG DA 305 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale viabilità interna dell'impianto scala 1:500 (AUG DA 306 02.10.25 2 agg. 30 settembre 2003);
-  opere elettromeccaniche - vista in pianta scala 1:333 (AUG DA 307 02.10.25 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  opere elettromeccaniche - sezioni scala 1:250 (AUG DA 308 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema a blocchi ups (AUG DE 309 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema unifilare ricezione m.t. (AUG DE 310 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema disposizione celle m.t. - cabina di ricezione (AUG DE 311 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  cabina di trasformazione - schema unifilare lato m.t. (AUG DE 312 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  cabina di trasformazione - disposizione celle m.t. (AUG DE 313 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro luce (AUG DE 314 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro servizi ausiliari (AUG DE 315 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro p.c. (AUG DE 316 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro m.c.c. (AUG DE 317 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  opere civili - edifici tecnologici prospetti scala 1:250 (AUG DF 318 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  profili altimetrici stato di fatto e di progetto 1:1.500 (AUG DF 318 1 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  opere civili - vasca 1ª pioggia, cabina Enel, vasca antinc., locale pompe antinc. e vasca percolati (AUG DF 319 02.10.25 2 del 30 settembre 2003);
-  opere civili - pesa automezzi, vasca idrica, località pompe, lavaggio ruote e vasca biofiltro (AUG DF 320 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  opere civili - palazzina uffici scala 1:100 (AUG DF 321 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  opere civili - dett. prefabbricati edifici tecnologici (AUG DF 322 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  opere civili - tettoia ingombranti e officina (AUG DF 323 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  opere civili - dett. recinzione e cancello (AUG DF 324 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  corografia e inquadramento urbanistico 1:10000 (AUG DF 324 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria quotata dell'area 1:500 (AUG DF 324 2 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  inquadramento catastale 1:2.000 (AUG DF 324 3 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  corografia 1:25.000 (AUG DF 324 4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli territoriali (AUG DF 324 5 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  censimento di cave e discariche (AUG DF 324 6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
6)  Volume 3.2.1 - impianto di pretrattamento R.U. - Enna
-  relazione tecnica generale (AUG RT 703 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  relazione geologica e geotecnica (AUG RT 703 0 03.05.30 0 agg. del 30 maggio 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (AUG RT 703 1 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e successive modifiche ed integrazioni (valutazione di impatto acustico) (AUG RT 703 2 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra (AUG RT 703 4 03.09.30 0 agg.;
-  relazione di verifica idraulica per scarico in acque superficiali (AUG RT 703 5 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione per il parere di conformità antincendio (AUG RT 703 6 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  integrazione alla relazione geologica e idrogeologica (AUG RT 703 7 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 703 8 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  computi metrici (AUG CM 751 1 03.05.30 0 agg. del 30 maggio 2003);
Volume 3.2.2
-  schema di processo (AUG DI 351 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema ciclo delle acque (AUG DI 351 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale opere elettromeccaniche scala 1:500 (AUG DI 352 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria trattamento aria scala 1:500 (AUG DI 352 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale rete idrica e fognaria scala 1:500 (AUG DI 353 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale rete antincendio scala 1:500 (AUG DA 353 1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  schema planimetrico impianto antincendio a erogatori (AUG DA 353 2 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale cavidotti elettrici e rete di terra scala 1:500 (AUG DA 354 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale illuminazione stradale dell'impianto scala 1:500 (AUG DA 355 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale viabilità interna dell'impianto scala 1:500 (AUG DA 356 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  opere elettromeccaniche - vista in pianta scala 1:250 (AUG DA 357 02.10.25 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere elettromeccaniche - sezioni scala 1:250 (AUG DA 358 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  schema a blocchi ups scala 1:1 (AUG DE 359 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare ricezione m.t. (AUG DE 360 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema disposizione celle m.t. - cabina di ricezione scala 1:1 (AUG DE 361 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  cabina di trasformazione - schema unifilare lato m.t. scala 1:1 (AUG DE 362 02.10.25 1agg. al 30 maggio 2003);
-  cabina di trasformazione - disposizione celle m.t. scala 1:1 (AUG DE 363 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro luce scala 1:1 (AUG DE 364 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro servizi ausiliari scala 1:1 (AUG DE 365 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro p.c. scala 1:1 (AUG DE 366 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro m.c.c. scala 1:1 (AUG DE 367 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - edifici tecnologici - piante, sezioni e prospetti scala 1:500 (AUG DF 368 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - alloggiamento pesa automezzi (AUG DF 369 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - palazzina uffici - piante, sezioni e prospetti (AUG DF 370 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - officina - piante, sezioni e prospetti (AUG DF 371 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - vasca lavaggio ruote automezzi (AUG DF 372 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - cabina di ricevimento Enel (AUG DF 373 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - vasca antincendio e locale pompe (AUG DF 374 02.10.25 1agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - vasca antincendio e locale pompe - dettagli (AUG DF 375 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - vasca accumulo percolati (AUG DF 376 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - vasca di prima pioggia (AUG DF 377 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  corografie ed aerofotogrammetria (AUG DF 377 1 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria quotata dell'area 1:500 (AUG DF 377 2 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  inquadramento catastale 1:2.000 (AUG DF 377 3 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano quotato 1:1.000 (AUG DF 377 4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003)
-  sezioni del terreno 1:500 (AUG DF 377 5 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  stralcio p.r.g. con sovrapposizione impianto (AUG DF 377 6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003;
-  carta dei vincoli (AUG DF 377 7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carte del censimento di cave e discariche (AUG DF 377 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
7)  Volume 3.3.1 - impianto di pretrattamento R.U. - Modica
-  relazione tecnica generale (AUG RT 705 0210.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  relazione geologica (AUG RT 705 1 03.05.30 0 agg. del 30 maggio 2003);
-  integrazione studio geologico (AUG RT 705 11 03.09.30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione geotecnica (AUG RT 705 2 03.05.30 0 agg. del 30 maggio 2003);
-  relazione geotecnica integrativa (all. relazione geognostica) (AUG RT 705 21 03.09.30 0 agg. dell'11 dicembre 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (AUG RT 705 3 03/09/30 0 agg. al 30 settembre 2003);
Volume 3.3.2
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e successive modifiche ed integrazioni (valutazione di impatto acustico) (AUG RT 705 4 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra (AUG RT 705 6 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione tecnica impianti antincendio (AUG RT 705 7 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 705 8 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  relazione sull'impatto visivo e paesaggistico (AUG RT 705 9 03/09/30 0 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema di processo scala 1:1 (AUG DI 401 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema ciclo delle acque scala 1:1 (AUG DI 401 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale opere elettromeccaniche scala 1:1.000 (AUG DA 402 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria trattamento aria scala 1:1000 (AUG DA 402 1 03.05.30 1 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale rete idrica, fognaria e antincendio scala 1:500 (AUG DA 403 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale cavidotti elettrici e rete di terra scala 1:500 (AUG DA 404 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale illuminazione stradale dell'impianto scala 1:500 (AUG DA 405 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  planimetria generale viabilità interna dell'impianto scala 1:500 (AUG DA 406 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  opere elettromeccaniche - vista in pianta scala 1:250 (AUG DA 407 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  opere elettromeccaniche - sezioni scala 1:250 (AUG DA 408 02.10.25 2 agg. del 30 settembre 2003);
-  schema a blocchi ups scala 1:1 (AUG DE 409 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema unifilare ricezione m.t. scala 1:1 (AUG DE 410 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema disposizione celle m.t. - cabina di ricezione scala 1:1 (AUG DE 411 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  cabina di trasformazione - schema unifilare lato m.t. scala 1:1 (AUG DE 412 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  cabina di trasformazione - disposizione celle m.t scala 1:1 (AUG DE 413 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro luce scala 1:1 (AUG DE 414 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro servizi ausiliari scala 1:1 (AUG DE 415 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro p.c. 1 scala 1:1 (AUG DE 416 02.10.25 agg. al 30 maggio 2003);
-  schema unifilare quadro m.c.c. scala 1:1 (AUG DE 417 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - edifici tecnologici prospetti scala 1:250 (AUG DF 418 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  opere civili - vasca 1ª pioggia, cabina Enel, vasca antinc., locale pompe antinc. e vasca percolati (AUG DF 419 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  opere civili - pesa automezzi, vasca idrica, loc. pompe, lavaggio ruote e vasca biofiltro (AUG DF 420 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - palazzina uffici 1 scala 1:100 (AUG DF 421 02.10.25 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - dett. prefabbricati edifici tecnologici (AUG DF 422 02.10.25 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - tettoia ingombranti e officina (AUG DF 423 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  opere civili - dett. recinzione e cancello (AUG DF 424 02.10.25 agg. al 30 maggio 2003);
-  corografia (AUG DF 424 1 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  planimetria quotata dell'area 1:500 (AUG DF 424 2 03.05.30 agg. al 30 maggio 2003);
-  inquadramento catastale 1:2.000 (AUG DF 424 3 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  inquadramento urbanistico e vincoli 1:10.000 (AUG DF 424 4 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  profili altimetrici, stato di fatto e di progetto 1:1.000 (AUG DF 424 5 03/09/30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  censimento di cave e discariche (AUG DF 424 6 03/09/30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli (AUG DF 424 7 03/09/30 0 agg. al 30 settembre 2003);
8)  Volume 4.1 - impianto di termovalorizzazione - Augusta (SR)
-  progetto definitivo dell'impianto di termovalorizzazione (AUG RT 101 02.10.25/3 agg. del 25 febbraio 2004);
-  allegato 1: bilanci di materia ed energia al C.N.C.;
-  allegato 2: elenco apparecchiature e macchinario;
-  allegato 3: fogli dati apparecchiature e macchinario;
-  allegato 4: specifiche generali, apparecchiature ed elenco utenze elettriche;
-  allegato 5: specifica strumentazione ed elenco strumenti;
-  allegato 6: classi tubazioni ed elenco fluidi;
-  allegato 7: elenco tubazioni e valvole;
-  allegato 8: gestione acque di impianto e progetto rete fognaria acque meteoriche;
-  allegato 9: computi metrici opere civili;
-  allegato 10: relazione su opere civili e calcoli statici;
-  allegato 11: progetto architettonico;
-  allegato 12: elenco tavole allegate;
Volume 4.2
-  allegato 13: studio geologico e geotecnico (AUG RT 101 02.10.25/3);
-  studio geologico - maggio 2003;
-  tav. 1 - rilievo topografico con ubicazione delle indagini;
-  tav. 2 - sezioni litologiche;
-  prove geotecniche - maggio 2003
-  studio geologico - documentazione fotografica dei sondaggi geognostici;
-  studio idrologico ed idrogeologico - novembre 2003;
-  tav. 1 - carta geologica;
-  tav. 2 - reticolo idrografico;
-  tav. 3 - carta idrogeologica;
-  allegato 14: previsione di impatto acustico;
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 D.P.R. n. 303/56 (AUG RT 102 04.06.18/0);
-  schema di processo (AUG PD 001 03.03.20/0);
Volume 4.3
-  schema meccanico di termodistruzione (AUG DI 001 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico di trattamento fumi (AUG DI 002 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico turbina (AUG DI 003 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico condensatore (AUG DI 004 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico degasatore (AUG DI 005 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico drenaggi sporchi (AUG DI 006 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico chimici ciclo vapore (AUG DI 007 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico chimici trattamento fumi (AUG DI 008 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico circuito raffreddamento (AUG DI 010 03.03.20/0 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione acqua refrigerata (AUG DI 011 03.03.20/0 del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico produzione acqua demineralizzata (AUG DI 012 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione di acqua demineralizzata (AUG DI 013 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione acqua servizi (AUG DI 014 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico trattamento acque (AUG DI 016 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico aria compressa (AUG DI 017 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione aria servizi (AUG DI 018 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico distribuzione aria strumenti (AUG DI 019 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico inertizzazione ceneri (AUG DI 020 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico stazione metano (AUG DI 021 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema meccanico sistema antincendio (AUG DI 022 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema planimetrico pluviali (AUG DI 023 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
-  schema planimetrico rete acque reflue da strade, piazzali e superfici inquinate (AUG DI 024 03.03.20/0 agg. del 20 marzo 2003);
Volume 4.4
-  planimetria localizzazione termovalorizzatore (1:1000) (AUG DA 001 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria generale e prospetti (1:500) (AUG DA 002 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria delle apparecchiature - pianta (1:250) (AUG DA 003 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria delle apparecchiature - sezioni (1:250) (AUG DA 004 03.03.20/2;
-  planimetria generale antincendio (1:250) (AUG DA 005 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria generale reti acque reflue (1:250) (AUG DA 006 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria generale pavimentazioni (1:250) (AUG DA 007 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  analisi superfici utilizzate (1:500) (AUG DA 008 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  analisi dei volumi AUG DA 009 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria punti di emissione in atmosfera (1:250) (AUG DA 010 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  turbogeneratore e condensatore - piante e sezioni (1:200) (AUG DA 011 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  degasatore e ausiliari - piante e sezioni (1:100) (AUG DA 012 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  impianto di inertizzazione ceneri - pianta e sezioni (1:100) (AUG DA 013 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria con viste prospettiche (AUG DA 014 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria con curve di livello 1:500 (AUG DA 020 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  sezioni - planimetria con curve di livello 1:500 (AUG DA 021 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  curve di livello 1:250 (AUG DA 022 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  sezioni "x" su curve di livello 1:500 (AUG DA 023 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  sezioni "y" su curve di livello 1:500 (AUG DA 024 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  corografia 1:25.000 (AUG DA 101 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  corografia 1:10.000 (AUG DA 102 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  estratto di mappa catastale 1:2000 (AUG DA 103 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  stralcio dello strumento urbanistico p.r.g. dell'A.S.I. - Siracusa 1:10.000 (AUG DA 104 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  carta dei vincoli (AUG DA 105 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  carta censimento cave e discariche (AUG DA 106 04.01.30/0 agg. al 30 gennaio 2004);
-  planimetria fondazioni (1:250) (AUG DF 001 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  edificio ricezione e stoccaggio rifiuti - piante e sezioni (1:250) (AUG DF 002 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  edificio ricezione e stoccaggio rifiuti - prospetti, piante e sez. (1:250) (AUG DF 003 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo, sala quadri, uffici e servizi - piante (1:100) (AUG DF 004 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo, sala quadri, uffici e servizi - prospetti (1:200) (AUG DF 005 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo, sala quadri, uffici e servizi - casseforme (1:200) (AUG DF 006 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo, sala quadri, uffici e servizi - casseforme (1:200) (AUG DF 007 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  edificio degasatore turbina e servizi - piante - sezioni - prosp. (1:250) (AUG DF 008 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  fondazioni edificio turbina e degasatore - casseforme (1:100) (AUG DF 009 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  fondazione turbina - casseforme (1:100) (AUG DF 010 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  fondazione forno e caldaia - casseforme (1:100) (AUG DF 011 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  fondazione camini - casseforme (1:100) (AUG DF 012 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  fondazione filtri a maniche - casseforme (1:100) (AUG DF 013 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  fondazione reattore -casseforme (1:100) (AUG DF 014 03.03.20/2 agg. al 20 marzo 2003);
-  struttura camini (1:100) (AUG DF 015 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
-  fondazioni trasformatori e vasca recupero olio (1:50) (AUG DF 016 03.03.20/1 agg. al 20 marzo 2003);
Volume 4.5
-  architettura del sistema di controllo (AUG DC 001 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico generale unifilare (AUG DE 001 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro qmt (AUG DE 002 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro pc 1/ pc -2 (AUG DE 004 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro l.f.m.1(AUG DE 005 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro mcc 2(AUG DE 006 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro mcc 3(AUG DE 007 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro mcc 4(AUG DE 008 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro p.c.e.1(AUG DE 009 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro uffici (AUG DE 010 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro qc -1 (AUG DE 011 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  schema elettrico unifilare quadro qcc-1 (AUG DE 012 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria generale rete di terra (AUG DE 013 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  impianto di terra sala quadri (AUG DE 014 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  particolari di impianto di terra (AUG DE 015 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  planimetria generale impianto luce (AUG DE 016 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo q.ta 0,00 - 4,30 - impianto luce e prese (AUG DE 017 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo q.ta 6,90 - 11,20 - impianto luce e prese (AUG DE 018 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo q.ta 0,00 - 4,30 - rilevazione incendi (AUG DE 019 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
-  sala controllo q.ta 6,90 - 11,20 - rilevazione incendi (AUG DE 020 03.03.20/0 agg. al 20 marzo 2003);
9)  Volume 5.1 - discarica per rifiuti non pericolosi (scorie e ceneri inertizzate) - Lentini - Scalpello (SR)
-  relazione generale (AUG RT 714 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  indagini geognostiche (AUG RT 714 1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione geologica, idrologica e idraulica (AUG RT 714 2 03.09.030 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione geotecnica e sismica (AUG RT 714 3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione acustica (legge n. 447 del 1995) (AUG RT 714 4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sicurezza sul lavoro (art. 48 D.P.R. n. 303 del 1956) - relazione tecnica di progetto (AUG RT 714 5a 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sicurezza sul lavoro (art. 48 D.P.R. n. 303 del 1956) - valutazione dei rischi (AUG RT 714 5 b 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  adempimenti in materia di prevenzione antincendio (AUG RT 714 6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di gestione operativa (AUG RT 714 7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di ripristino ambientale (AUG RT 714 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di gestione post-operativa (AUG RT 714 9 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di sorveglianza e controllo (AUG RT 714 10 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli 1:25.000 (AUG DF 631 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  corografia 1:25.000 (AUG DF 632 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria di inquadramento 1:10,000 (AUG DF 633 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria di inquadramento catastale 1:2000 (AUG DF 634 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale stato di fatto 1:1.000 (AUG DF 635 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sezioni stato di fatto 1:1,000 (AUG DF 636 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale di progetto 1:1.000 (AUG DF 637 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sezioni di progetto a-a' ...h-h' 1:1.000 (AUG DF 638 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sezioni di progetto I-I' ...P-P' e Calcolo dei volumi 1:1.000 (AUG DF 639 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  impianto di illuminazione 1:1.000 (AUG DF 640 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  rete principale drenaggio percolato 1:1.000 (AUG DF 641 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  rete drenaggio percolato di guardia 1:1.000 (AUG DF 642 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  edificio servizi 1:100 (AUG DF 643 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  pozzo percolato 1° modulo 1:100 (AUG DF 644 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  vasca di rilancio percolato 2° e 3° modulo 1:100 (AUG DF 645 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  silos stoccaggio percolato 1:100 (AUG DF 646 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sistema di impermeabilizzazione 1:100 (AUG DF 647 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sistema di copertura finale 1:50 (AUG DF 648 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  regimentazione delle acque 1:1000 (AUG DF 649 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  vasca acque prima pioggia 1:100 (AUG DF 650 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  schema generale reti impianti 1:500 (AUG DF 651 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  modulo di gestione operativa 1:2000 AUG DF 652 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta censimento cave e discariche (AUG DF 653 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli (AUG DF 654 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
10)  Volume 5.2.1 - discarica per rifiuti non pericolosi - località Grotte San Giorgio - Lentini (SR)
-  relazione generale (AUG RT 713 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione geologica, idrologica e idraulica (AUG RT 713 1 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  indagini geognostiche (AUG RT 713 1.1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  indagine geolelettrica (AUG RT 713 1.2 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  prove geotecniche (AUG RT 713 1.3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
Volume 5.2.2
-  relazione sui movimenti terra (AUG RT 713 3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (isp. lavoro) (AUG RT 713 4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e successive modifiche ed integrazioni (valutazione di impatto acustico) (AUG RT 713 5 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi e di gestione (decreto legge n. 36/2003) - gestione operativa (AUG RT 713 6.1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi e di gestione (decreto legge n. 36/2003) - sorveglianza e controllo (AUG RT 713 6.2 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi e di gestione (decreto legge n. 36/2003) - gestione post-operativa (AUG RT 713 6.3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi e di gestione (decreto legge n. 36/2003) - ripristino ambientale (AUG RT 713 6.4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione di verifica idraulica per scarico in acque superficiali (AUG RT 713 7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 713 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  inquadramento territoriale 1:150.000 (AUG DF 620 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003;
-  inquadramento territoriale e catastale 1:4.000 1:25.000 (AUG DF 621 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  inquadramento territoriale (AUG DF 622 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  inquadramento territoriale e curve di livello (AUG DF 623 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  fotografie (AUG DF 625 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale 1:1.000 (AUG DF 626 1 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria quotata 1:1.000 (AUG DF 626 2 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria raccolta percolato e particolari 1:1.000 (AUG DF 627 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria reti drenaggio acque meteoriche 1:1.000 1:100 (AUG DF 627 1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria raccolta biogas con particolari 1:1.000 (AUG DF 627 2 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sezioni trasversali e calcoli dei volumi 1:1.000 (AUG DF 628 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  sezioni longitudinali e calcolo dei volumi 1:1.000 (AUG DF 629 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  impianto trattamento percolati: osmosi inversa (AUG DF 629 1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  copertura superficiale finale (AUG DF 629 2 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  vasca di contenimento serbatoi raccolta percolato 1:100 (AUG DF 630 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  edificio servizi 1:100 (AUG DF 630 1 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria cavidotti impianto elettrico 1:750 (AUG DF 630 2 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale reti servizi 1:750 (AUG DF 630 3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  corografia 1:10.000 carta tecnica regionale 1:10.000 (AUG DF 630 4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  stralcio PRG con sovrapposizione impianto 1:10.000 (AUG DF 630 5 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta idrogeologica con sovrapposizione impianto 1:25.000 (AUG DF 630 6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di coltivazione 1:2.000 (AUG DF 630 7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  particolari costruttivi (AUG DF 630 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta censimento cave e discariche (AUG DF 630 9 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli (AUG DF 630 10 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
11)  Volume 5.3.1 - discarica per rifiuti non pericolosi - Modica - località Coste dell'Olio (RG)
-  relazione generale (AUG RT 712 02.10.25 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione geologica (AUG RT 712 1 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  relazione geotecnica (AUG RT 712 2 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  documentazione ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (AUG RT 712 3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e successive modifiche ed integrazioni (valutazione di impatto acustico) (AUG RT 712 4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di gestione operativa (AUG RT 712 51 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di gestione post-operativa (AUG RT 712 52 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di sorveglianza e controllo (AUG RT 712 53 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di ripristino ambientale (AUG RT 712 54 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra (AUG RT 712 6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione sui criteri di scelta del sito (AUG RT 712 7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  integrazione studio geologico (AUG RT 712 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  verifiche geotecniche (AUG RT 712 9 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 712 10 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
Volume 5.3.2
-  tav. 01 - inquadramento territoriale 1:25000 (AUG DF 656 02.10.25 1 agg. del 30 maggio 2003);
-  tav. 02 - individuazione lotto intervento (AUG DF 657 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  tav. 03 - schema di flusso discarica (AUG DF 658 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  tav. 04 - planimetria generale di progetto 1:2000 (AUG DF 659 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  tav. 05 - profilo longitudinale e sezione trasversale 1:1000 (AUG DF 660 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  tav. 06 - palazzina uffici - piante, prospetti e sezione 1:100 (AUG DF 661 02.10.25 2 agg, al 30 settembre 2003);
-  tav. 07 - officina meccanica - piante, prospetti e sezione 1:100 (AUG DF 662 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  tav. 08 - pesa a bilico (AUG DF 663 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  tav. 09 - area lavaggio automezzi (AUG DF 664 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  tav. 10 - trattamento percolato - schema di flusso (AUG DF 665 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  tav. 11 - rete di raccolta percolato 1:500 (AUG DF 666 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  rete idrico-fognaria 1:500 (AUG DF 666 1 04.06.01 0 agg. al 01.06.04);
-  tav. 12 - pozzetto di raccolta percolato - sezioni (AUG DF 667 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  tav. 13 - pozzetto di raccolta percolato - pianta (AUG DF 668 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  tav. 14 - particolari costruttivi impermeabilizzazione 1:20 (AUG DF 669 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  tav. 15 - rete captazione biogas 1:500 (AUG DF 670 02.10.25 2 agg al 30 settembre 2003);
-  tav. 16 - antincendio particolari costruttivi (AUG DF 671 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  tav. 17 - impianto elettrico particolari costruttivi (AUG DF 672 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  rete illuminazione esterna (AUG DF 672 1 04.06.01 0 agg. al 01.06.04);
-  tav. 18 - particolari costruttivi vari (AUG DF 673 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  inquadramento catastale (AUG DF 673 1 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  piano di coltivazione (AUG DF 673 2 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  inquadramento urbanistico (AUG DF 673 3 03.05.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  impianto di trattamento del percolato (AUG DF 673 4 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  planimetria impianto idrico antincendio 1:500 (AUG DF 673 5 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli territoriali (AUG DF 673 6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  censimento di cave e discariche (AUG DF 673 7 04.01.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  tav. 20 - rete di monitoraggio ambientale 1:1000 (AUG DF 673 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
12) Volume 5.4.1 - discarica per rifiuti non pericolosi - Enna - Assoro (EN)
-  relazione generale (AUG RT 711 02.10.25 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione geologica e risultati prove geotecniche (AUG RT 711 1 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  relazione geotecnica (AUG RT 711 2 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  specifiche tecniche impianti di discarica (AUG RT 711 3 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  schema di notifica ai sensi dell'art. 48 del D.P.R. n. 303/56 (isp. lavoro) (AUG RT 711 4 03.09.30 0 agg. al 30.09.04);
Volume 5.4.2
-  documentazione ai sensi della legge n. 447/95 e s.m.i. (relazione acustica) (AUG RT 711 5 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi di gestione (D.L. n. 36/2003) - Gestione operativa (AUG RT 711 6.1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi di gestione (D.L. n. 36/2003) - Sorveglianza e controllo (AUG RT 711 6.2 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi di gestione (D.L. n. 36/2003) - Gestione post-operativa (AUG RT 711 6.3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piani operativi di gestione (D.L. n. 36/2003) - Ripristino ambientale (AUG RT 711 6.4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione sui movimenti terra e calcolo dei volumi con il metodo dei prismi (calcoli su CD ROM) (AUG RT 711 7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  integrazione alla relazione geologica (AUG RT 711 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  documentazione fotografica (AUG RT 711 9 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione sugli scarichi idrici (AUG RT 711 10 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazioni per parere di conformità impianti antincendio (AUG RT 711 11 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione specialistica impianto antincendio (AUG RT 711 12 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione specialistica impianto elettrico e illuminazione (AUG RT 711 13 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  relazione specialistica calcoli strutture (AUG RT 711 14 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta della pianificazione urbanistica (AUG DF 676 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta delle infrastrutture (AUG DF 681 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta dei vincoli-ambiti fluviali (AUG DF 682 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta dei vincoli archeologici (AUG DF 683 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta delle precipitazioni (AUG DF 684 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta pedologica (AUG DF 685 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta dell'uso del suolo (AUG DF 686 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta della vegetazione reale (AUG DF 687 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  carta della vegetazione potenziale (AUG DF 688 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
Volume 5.4.3
-  corografia scala 1:25000 (AUG DF 689 02.10.25 1 agg. al 30 maggio 2003);
-  planimetria quotata dell'area (AUG DF 690 1 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria generale 1:1000 (AUG DF 690 2 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  piano di coltivazione lotto 1 (AUG DF 690 3.1 03.09.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di coltivazione lotto 2 (AUG DF 690 3.2 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di coltivazione lotto 3 (AUG DF 690 3.3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di coltivazione lotto 4 (AUG DF 690 3.4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di coltivazione lotto 5 (AUG DF 690 3.5 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  sezioni di coltivazione per lotti (AUG DF 690 3.6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  piano di abbancamento transitorio frazione Secca (AUG DF 690 3.7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria catastale 1:2000 (AUG DF 690 4 03.05.30 2 agg. al 30 settembre 2003);
-  edificio servizi (AUG DF 690 5 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  sezioni di progetto (AUG DF 690 6 03.05.30 0 agg. al 30 maggio 2003);
-  sezioni di progetto (AUG DF 690 6.1 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  schema a blocchi impianto trattamento percolato (AUG DF 690 7 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria impianto trattamento percolato (AUG DF 690 8 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  rete percolato 1:1000 (AUG DF 691 0 03.05.30 1 agg. al 30.06.03);
-  rete drenaggio acque meteoriche 1:1000 (AUG DF 691 1 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  planimetria finale progetto 1:1000 (AUG DF 691 2 03.05.30 1 agg. al 30 settembre 2003);
-  corografia 1:10000 (AUG DF 691 3 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  rete biogas 1:1000 (AUG DF 691 4 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  rete impianti elettrico e di illuminazione 1:1000 (AUG DF 691 5 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  rete impianti idrico e antincendio 1:1000 (AUG DF 691 6 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  strada avvicinamento 1:1000 (AUG DF 691 7 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  censimento di cave e discariche (AUG DF 691 8 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
-  carta dei vincoli (AUG DF 691 9 03.09.30 0 agg. al 30 settembre 2003);
14)  Studio di impatto ambientale del Sistema Augusta
-  inquadramento generale (R041-04);
-  sintesi non tecnica - stazione di trasferenza di Avola (R057-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - stazione di trasferenza di Caltagirone (R059-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - stazione di trasferenza di Pantano D'Arci - CT (R075-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - impianto di selezione e Biost di Augusta (R065-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - impianto di selezione e Biost di Enna (R067-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - impianto di selezione e Biost di Modica (R069-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - termovalorizzatore Augusta (R077-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - discarica di Lentini - Grotte San Giorgio (R071-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - discarica di Lentini - contrada Scalpello (R073-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - discarica di Modica (R063-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  sintesi non tecnica - discarica di Enna/Assoro (R061-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - stazione di trasferenza di Avola (R056-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - stazione di trasferenza di Caltagirone (R058-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - stazione di trasferenza di Pantano D'Arci - CT (R074-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - impianto di selezione e Biost di Augusta (R064-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - impianto di selezione e Biost di Enna (R066-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - impianto di selezione e Biost di Modica (R068-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - termovalorizzatore Augusta (R076-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - discarica di Lentini - Grotte San Giorgio (R070-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - discarica di Lentini - contrada Scalpello (R072-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - discarica di Modica (R062-04 agg. del 19 febbraio 2004);
-  SIA - discarica di Enna/Assoro (R060-04 agg. del 19 febbraio 2004);
Visti i titoli che attestano la disponibilità delle aree ove sono previsti gli impianti del "Sistema Augusta" ed i relativi certificati di destinazione urbanistica;
Visti i pareri degli enti interessati dal progetto, espressi in sede di conferenze o trasmessi successivamente così di seguito elencati:
1)  Impianto di termovalorizzazione zona A.S.I. di Siracusa contrada Bufalora - comune di Augusta
-  Comune di Augusta - settore ambiente: in sede di conferenza del 6 agosto 2004, per gli aspetti urbanistici, fa presente che l'impianto è conforme al piano regolatore dell'A.S.I.;
-  sindaco di Augusta: in sede di conferenza del 6 agosto 2004, il rappresentante del sindaco chiede a tutti gli enti ed alla società ulteriori chiarimenti e integrazioni in ordine alle problematiche relative ai vincoli esistenti e alla maggiore incidenza ambientale delle emissioni e pur dichiarando di non avere obiettivi di frapposizione strumentale al progetto, ma ponendosi in chiave interlocutoria e di confronto tecnico, auspica che gli enti coinvolti nella conferenza di servizi forniscano con estrema sollecitudine i pareri richiesti e che la società Tifeo mostri interesse a riscontrare tecnicamente le succitate osservazioni. Per tali ragioni dichiara di non poter esprimere parere e, nel caso in cui si intendesse dare valore decisorio alla seduta, esprime parere non favorevole;
-  A.S.L. n. 8 servizio medicina del lavoro: parere favorevole con prescrizioni trasmesso con nota prot. n. 723/04 del 27 luglio 2004;
-  A.S.L. n. 8 servizio igiene pubblica: in sede di conferenza del 6 agosto 2004 si da lettura del parere favorevole espresso nel corso della precedente conferenza;
-  Consorzio A.S.I. di Siracusa - ufficio tecnico: in sede di conferenza del 6 agosto 2004, esprime parere favorevole all'impianto, fermo restando che i progetti ricadenti in prossimità di fiumi e torrenti dovranno osservare le norme della legge n. 431/85 e successive modifiche ed integrazioni, e quindi vanno sottoposti preventivamente al parere della soprintendenza competente;
-  comando provinciale dei VV.F.: con nota prot. n. 14046 del 20 dicembre 2004, esprime parere favorevole di massima, con prescrizioni;
-  direzione regionale VV.F Sicilia: con nota prot. n. 10222 del 7 dicembre 2004, trasmette la delibera n. 55 del 23 novembre 2004 del Comitato tecnico regionale (C.T.R.) per la Sicilia, da cui risulta che il C.T.R. da atto della non assoggettabilità dell'impianto agli obblighi previsti dagli artt. 6 e 8 del decreto legislativo n. 334/99, e pertanto risulta verificata la compatibilità territoriale;
-  Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa: con nota prot. n. 13559 del 24 settembre 2004, fa presente che il progetto ricade in area sottoposta parzialmente a tutela paesaggistica in quanto ricadente nella fascia di 150 mt. dal torrente Cantera e, poiché l'area ricade nei pressi dell'area archeologica demaniale di Megara Hyblea, si suggerisce la dislocazione del termovalorizzatore. Nella stessa nota, tuttavia, vengono infine dettate le prescrizioni da osservare nel caso di realizzazione dell'opera;
-  comitato di coordinamento area a rischio: non ha espresso parere, anche se, con nota prot. n. Tifeo/ 95/04/RT/fm del 16 settembre 2004, la società Tifeo ha inviato la documentazione da loro richiesta;
-  Provincia regionale di Siracusa: in sede di conferenza del 6 agosto 2004, viene espresso parere favorevole all'impianto e contestualmente viene prodotto il "rapporto della qualità dell'aria relativo all'anno 2003" (prot. n. 008158 del 16 febbraio 2004);
2)  Impianto di selezione e biostabilizzazione - A.S.I. di Siracusa contrada Ogliastro - comune di Augusta
-  Consorzio A.S.I. di Siracusa - ufficio tecnico: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, dichiara che nel vigente piano regolatore dell'A.S.I., approvato con decreto dirigenziale n. 582/DRU del 13 novembre 2001, l'area ove è prevista l'ubicazione dell'impianto di selezione e biostabilizzazione di Augusta ricade in zona destinata a trattamento rifiuti;
-  comune di Augusta: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, il rappresentante del sindaco chiede ulteriore documentazione tecnica alla società Tifeo, nonché chiede di acquisire il parere degli altri enti, inoltre, con successiva nota prot. n. 1366/EC del 5 agosto 2004, chiede alla Soprintendenza di Siracusa, alla Provincia regionale di Siracusa, al Genio civile ed al servizio di protezione civile, un'attestazione degli eventuali vincoli di natura ambientale, idraulica, idrogeologica e/o di altra natura, esistenti nel territorio;
-  A.S.L. n. 8 servizio medicina del lavoro: in sede di conferenza del 4 agosto 2004 si da lettura del parere favorevole espresso nel corso della prima conferenza del 4 agosto 2003;
-  A.S.L. n. 8 servizio igiene pubblica: parere favorevole con prescrizioni, trasmesso con nota prot. n. 681/04 del 26 luglio 2004;
-  Provincia regionale di Siracusa: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, dichiara di non essere in condizioni di esprimere il proprio parere, fin quando non si aggiornerà la carta dei vincoli ambientali ed urbanistici allegata al progetto sulla base dei vincoli derivanti dal piano di emergenza depositato, in adempimento delle circolari LL.PP. n. 1125/86 e n. 352/87, alla Prefettura di Siracusa in data 17 dicembre 2001 dalla società PRAOIL S.p.A., concessionaria dell'impianto relativo all'invaso dell'Ogliastro. A tal riguardo, la Provincia consegna nella stessa sede la carta "zone di esondazione e predisposizione cancelli - diga dell'Ogliastro" redatta dalla stessa.
Con nota prot. n. Tifeo/124/04/UM/idr del 3 dicembre 2004, la Tifeo ha trasmesso le proprie considerazioni in ordine alle problematiche sollevate dalla Provincia stessa;
-  comitato di coordinamento area a rischio: non ha espresso parere;
-  comando provinciale dei VV.F.: con nota prot. n. 14056 del 20 dicembre 2004, esprime parere favorevole, con prescrizioni;
3)  Impianto di selezione e biostabilizzazione zona A.S.I. della provincia di Ragusa, agglomerato industiale di Modica/Pozzallo, comune di Modica
-  Comune di Modica: non ha espresso parere;
-  Provincia regionale di Ragusa: non ha espresso parere;
-  Consorzio A.S.I.: con nota 3862 del 6 agosto 2004, conferma la deliberazione n. 245/2002 con la quale si esprimeva parere favorevole alla realizzazione dell'opera nel lotto assegnato;
-  comando provinciale dei VV.F.: in sede di conferenza del 9 agosto 2004 esprime parere favorevole preventivo con prescrizioni;
-  A.S.L. n. 7 servizio medicina del lavoro: con nota prot. n. 2199 S.Pre.S.A.L. del 3 agosto 2004, dichiara che dal progetto non emerge nulla da eccepire;
-  A.S.L. n. 7 servizio igiene pubblica: con nota prot. n. 2582 del 5 agosto 2004 esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  Soprintendenza BB.CC.AA di Ragusa: con nota prot. n. 2808 del 30 novembre 2004 approva il progetto con condizioni;
4)  Impianto di selezione e biostabilizzazione - zona A.S.I. della provincia di Enna, agglomerato industriale Dittaino, comune di Enna
-  Consorzio A.S.I. di Enna - ufficio tecnico: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, esprime parere favorevole in merito alla realizzazione del progetto ed inoltre dichiara che, da una verifica effettuata dall'ufficio tecnico, l'area in oggetto non è interessata dal vincolo dei 150 mt. del torrente Calderari. Inoltre dichiara che il lotto è immediatamente edificabile;
-  comune di Enna: in sede di conferenza del 10 agosto 2004 si da lettura della nota prot. n. 30645 del 10 agosto 2004 con la quale il comune conferma il parere favorevole già espresso in sede di conferenza del 7 agosto 2003;
-  Provincia regionale di Enna: con nota prot. n. 18244 dell'11 agosto 2004, esprime parere favorevole all'impianto con prescrizioni;
-  A.S.L. n. 4 servizio medicina del lavoro: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 1273/04 del 20 luglio 2004, con la quale esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  A.S.L. n. 4 servizio igiene pubblica: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 293/AD del 23 luglio 2004, ove dichiara che il progetto è in armonia con la vigente normativa;
-  Ufficio regionale regie trazzere: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 3291 del 2 agosto 2004, dalla quale risulta che le opere in oggetto non interessano il suolo di pertinenza del pubblico demanio trazzerale;
-  comando provinciale dei VV.F.: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 2147 del 24 maggio 2004, con la quale esprime parere favorevole con prescrizioni;
5)  Discarica per rifiuti non pericolosi (ex 2ª cat. B) località Scalpello e discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.), comune di Lentini (SR)
-  sindaco del comune di Lentini: in sede di conferenza del 5 agosto 2004, il rappresentante del sindaco, non ha espresso parere e chiede 15 giorni per esprimerlo;
-  ufficio del Genio civile di Siracusa: per la discarica di località Scalpello, con nota prot. n. 13733/04 del 2 agosto 2004, esprime parere favorevole relativamente alla compatibilità geomorfologica ai sensi dell'art. 13, legge n. 64/74 con condizioni. Per la discarica di località Grotte, con nota prot. n. 13734/04 del 2 agosto 2004, esprime parere favorevole relativamente alla compatibilità geomorfologica, ai sensi dell'art. 13, legge n. 64/74, con condizioni;
-  Provincia regionale di Siracusa; in sede di conferenza del 5 agosto 2004, esprime parere favorevole alla realizzazione delle due discariche;
-  Soprintendenza BB.CC.AA. di Siracusa: con nota prot. n. 5851 del 16 agosto 2004, trasmessa anche al sindaco del comune di Lentini, dichiara che le aree relative alle due discariche non sono sottoposte a vincolo paesaggistico;
-  A.S.L. n. 8 servizio medicina del lavoro: in sede di conferenza del 5 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 3300 del 30 luglio 2004, con la quale esprime parere favorevole relativamente alla discarica di località Scalpello. Per quanto riguarda la discarica di Grotte San Giorgio, ha espresso parere favorevole in sede di conferenza 5 agosto 2003, con nota n. 2913 del 28 luglio 2003;
-  A.S.L. n. 8 servizio igiene pubblica: in sede di conferenza del 5 agosto 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni relativamente alle due discariche;
-  comando provinciale dei VV.F.: con nota prot. n. 13782 del 14 dicembre 2004, comunica, relativamente alla discarica di località Grotte S. Giorgio, che l'attività non rientra tra quelle soggette a controlli e visite da parte del corpo nazionale dei VV.F., di cui al D.M. 16 febbraio 1982, dettando, tuttavia, prescrizioni. Con nota prot. n. 13787 del 14 dicembre 2004, comunica, relativamente alla discarica di località Scalpello, che l'attività non rientra tra quelle soggette a controlli e visite da parte del corpo nazionale dei VV.F., di cui al D.M. 16 febbraio 1982;
6)  Discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.). Comune di Modica (RG), contrada Coste dell'Olio
-  sindaco del comune di Modica: non ha espresso parere;
-  comune di Modica - ufficio urbanistica: in sede di conferenza del 9 agosto 2004, il rappresentante dichiara che non sono pervenute osservazioni a seguito dell'affissione all'albo pretorio dell'avviso di variante ed inoltre conferma che la destinazione urbanistica dell'area è E5 e non è soggetta a vincoli;
-  ufficio del Genio civile di Ragusa: con nota prot. n. 21501 del 21 ottobre 2004, esprime parere favorevole ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  Provincia regionale di Ragusa: non ha espresso parere;
-  comando provinciale dei VV.F.: con nota del 9 agosto 2004, di cui si è data lettura in sede di conferenza del 9 agosto 2004, comunica che l'impianto di discarica non si configura come attività soggetta al controllo di prevenzione incendi. Tuttavia nella medesima nota vengono dettate delle prescrizioni;
-  A.S.L. n. 7 servizio medicina del lavoro: in sede di conferenza del 9 agosto 2004 si da lettura della nota prot. n. 2203/SPRESAL del 3 agosto 2004, ove comunica che dal progetto non emerge nulla da eccepire;
-  A.S.L. n. 7 servizio igiene pubblica: in sede di conferenza del 9 agosto 2004 si da lettura della nota prot. n. 2582 del 5 agosto 2004, ove esprime parere favorevole con prescrizioni;
7)  Discarica di rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.). Comuni di Enna e di Assoro - contrada Ciaramito
-  sindaco del comune di Enna: non ha espresso parere;
-  comune di Enna - settore tecnico: con nota del 7 agosto 2003, l'ingegnere direttore esprime parere favorevole di competenza, fermo restando che detto parere deve essere confermato dalla commissione comunale;
-  Ispettorato tipartimentale delle foreste di Enna: con nota prot. n. 8940 del 9 settembre 2004 ha chiesto gli elaborati progettuali correlativi all'impianto. Con nota prot. n. Tifeo/101/04/UM/pm del 30 settembre 2004, la Tifeo ha trasmesso loro il progetto definitivo;
-  Provincia regionale di Enna: con nota prot. n. 19486 del 7 settembre 2004 esprime parere favorevole con prescrizioni alla costruzione della discarica;
-  ufficio del Genio civile di Enna: con nota prot. n. 7655 dell'11 ottobre 2004, esprime parere favorevole di approvazione, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  Soprintendenza BB.CC.AA. di Enna: con nota prot. n. 194/I del 22 gennaio 2004, l'Assessorato regionale dei BB.CC.AA. - area Soprintendenza di Enna, scriveva al Ministero dei beni culturali e ambientali, all'Assessorato regionale dei BB.CC.AA. e alla società Tifeo, evidenziando che "il sito prescelto per la localizzazione della discarica ricadeva in località ove sono stati individuati resti di età greco-arcaica e pertanto la stessa era stata inserita nell'elenco dei siti archeologici della Provincia di Enna". In data 2 marzo 2004 la società Tifeo svolgeva uno studio archeologico per la verifica, tramite sopralluoghi, dell'esistenza di tali reperti. La relazione tecnica veniva così trasmessa alla Soprintendenza. In riscontro a tale studio, la Soprintendenza, con nota prot. 2282 del 2 agosto 2004, dichiarava che, effettuato un sopralluogo di ricognizione archeologica di superficie con esito negativo, la quasi totalità delle unità territoriali esplorate è del tutto priva di materiale archeologico di superficie compresa l'area interessata dall'impianto;
-  comando provinciale dei VV.F.: con nota prot. n. 5807 del 9 agosto 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni alla realizzazione delle opere in progetto;
-  A.S.L. n. 4 servizio medicina del lavoro: in sede di conferenza del 5 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 326/AD del 2 agosto 2004, con la quale esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  A.S.L. n. 4 servizio igiene pubblica: in sede di conferenza del 5 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 1274/04 del 20 luglio 2004, con la quale viene espresso parere favorevole con prescrizioni;
-  sindaco comune di Assoro: in sede di conferenza del 5 agosto 2004 esprime parere favorevole alla variante allo strumento urbanistico ed alla realizzazione dell'impianto;
8)  Stazione di trasferenza comune di Avola (SR), contrada La Gebbia
-  sindaco del comune di Avola: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, il rappresentante del sindaco esprime parere favorevole alla variante e consegna il fax di convocazione che è stato affisso all'albo pretorio per il periodo di 15 giorni richiesto ed inoltre dichiara che non sono pervenute osservazioni;
-  Provincia regionale di Siracusa: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, esprime parere favorevole all'impianto;
-  ufficio del Genio civile di Siracusa: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 13324/04 del 2 aprile 2004, con la quale esprime parere favorevole alla compatibilità geomorfologica, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, con condizioni;
-  Consorzio autostrade siciliane: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, la società dichiara che le strutture fuori terra sono state delocalizzate in aree che non ricadono più nella fascia di rispetto stradale (vicinale ed autostradale) e che le stesse non saranno ubicate ad una distanza inferiore a quella prevista dalla legge dai confini del lotto;
-  A.S.L. n. 8 servizio igiene pubblica: con nota prot. n. 1028 del 18 agosto 2004, esprime parere favorevole con prescrizioni;
-  A.S.L. n. 8 servizio medicina del lavoro: in sede della prima Conferenza è stato espresso parere favorevole con prescrizioni;
-  comando provinciale VV.F. di Siracusa: con nota prot. n. 13781 del 14 dicembre 2004, comunica che l'attività non rientra tra quelle soggette a controlli e visite da parte del Corpo nazionale dei VV.F., di cui al D.M. 16 febbraio 1982, dettando, tuttavia, prescrizioni;
9)  Stazione di trasferenza comune di Caltagirone, contrada S. Maria Poggiarelli - Consorzio A.S.I. del Calatino
-  comune di Caltagirone - ufficio urbanistica: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 774 del 27 luglio 2004, che attesta che le opere in progetto ricadono in zona A.S.I. e che non contrastano con le previsioni dello strumento urbanistico vigente;
-  comando provinciale dei VV.F. di Catania: in sede di conferenza del 10 agosto 2004 si da lettura della nota prot. n. 2786, pratica n. 20838 del 25 febbraio 2004, con la quale esprime, in linea di massima, parere favorevole con prescrizioni;
-  ufficio tecnico A.S.I di Caltagirone: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, per quanto riguarda la conformità al piano regolatore generale A.S.I., esprime parere favorevole;
-  A.S.L. n. 3 di Catania: in sede di conferenza del 10 agosto 2004 si da lettura della nota prot. n. 9730/DP del 3 agosto 2004 con cui si esprime parere favorevole con prescrizioni, sia sotto il profilo dell'igiene pubblica che sotto il profilo della medicina del lavoro;
-  Provincia regionale di Catania: in sede di conferenza del 10 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 4913 del 2 agosto 2004, con cui si esprime il proprio nulla osta alla realizzazione del progetto;
10)  Stazione di trasferenza comune di Catania, località Pantano d'Arci - Consorzio A.S.I. di Catania
-  Comune di Catania: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 10958 del 3 agosto 2004, con cui si conferma il parere favorevole dal punto di vista ambientale, reso già con nota prot. n. 10305 del 5 agosto 2003;
-  comando provinciale VV.F. di Catania: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 6227 del 3 agosto 2004, con la quale esprime parere favorevole in linea di massima, con prescrizioni;
-  Consorzio A.S.I. di Catania: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 5601 del 4 agosto 2004, con la quale si esprime parere favorevole con riserva laddove urgenti ed imprescindibili esigenze di interesse pubblico dovessero oggi suggerire tale localizzazione, nella considerazione che l'area è già destinata al distretto HI-TECH;
-  A.U.S.L. n. 3 di Catania: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 9731 del 3 agosto 2004, con la quale esprime parere favorevole con prescrizioni, anche sotto il profilo dell'igiene pubblica;
-  Provincia regionale di Catania: in sede di conferenza del 4 agosto 2004, si da lettura della nota prot. n. 4912 del 2 agosto 2004, con la quale esprime nulla osta alla realizzazione dell'impianto;
Considerato che le conferenze, convocate ai sensi del comma 3 dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, non hanno carattere decisorio o approvativo, bensì quello di procedere alla valutazione dei progetti, di acquisire e valutare tutti gli elementi relativi alla compatibilità del progetto con le esigenze ambientali e territoriali e di acquisire, ove necessario, la valutazione di impatto ambientale e che, a seguito delle richieste avanzate dal sindaco del comune di Augusta, sono state fornite ulteriori precisazioni e chiarimenti dalla società Tifeo nel corso della conferenza e con successive note, di seguito riportate;
Vista la nota prot. n. ELE/105/AL/fm del 6 luglio 2004, con la quale la società Tifeo, per mezzo della società Elettroambiente, trasmette al comitato di coordinamento area a rischio ed al sindaco del comune di Augusta, i chiarimenti dagli stessi richiesti in merito al termovalorizzatore;
Vista la nota prot. n. ELE/174/MMdp del 14 settembre 2004, con la quale la società Tifeo, per mezzo della società Elettroambiente, trasmette al sindaco di Augusta i chiarimenti richiesti dallo stesso in sede di conferenza del 6 agosto 2004;
Vista la nota prot. n. ELE/190/AL/fm del 15 ottobre 2004, con la quale la società Tifeo, per mezzo della società Elettroambiente, in riscontro alla nota sopra citata della Soprintendenza di Siracusa (prot. n. 13559 del 24 settembre 2004 riguardante il termovalorizzatore), rappresenta di aver provveduto ad indagare, presso il Consorzio A.S.I. di Siracusa, sulla disponibilità di aree, alternative a quella in progetto, con analoghe caratteristiche tecnico-ambientali, alternative a quella in progetto, ma di aver ottenuto risposta negativa (A.S.I. prot. n. 3706 del 17 settembre 2004) e con la quale, contestualmente, si trasmette la relazione tecnica sui "fattori qualificanti per la localizzazione del termovalorizzatore di Augusta";
Vista la nota prot. n. Tifeo/79/04/TR/fm del 2 settembre 2004, con la quale la Tifeo ha trasmesso agli enti invitati alla conferenza la relazione sul "controllo di congruenza con le norme di cui agli artt. 10 e 11 delle norme di attuazione del piano regolatore generale A.S.I.";
Vista la proposta dell'O.V.C., dettata in sede di conferenza del 6 agosto 2004, di impostare il termovalorizzatore su tre linee, singolarmente più piccole, anziché su due linee;
Vista la nota prot. n. ELE/216/AL/fm del 22 novembre 2004, con la quale la società Tifeo, per mezzo della società Elettroambiente, rappresenta la propria disponibilità a realizzare l'impianto di termovalorizzazione su tre linee;
Ritenuto di dover rinviare ogni esame e valutazione del progetto di realizzazione dell'impianto su tre linee, così come da proposta dell'O.V.C., successivamente alla trasmissione, da parte dell'operatore industriale, del relativo progetto di modifica;
Vista la richiesta, rappresentata in sede di conferenza del 6 agosto 2004, della provincia di Siracusa e del comune di Augusta, di essere coinvolti nella campagna di monitoraggio ante operam insieme all'A.R.P.A. ed all'O.V.C. per quanto riguarda il termovalorizzatore;
Vista la nota prot. n. 3712 del 19 agosto 2004 della Soprintendenza di Siracusa, con la quale, riferendosi alla nota del comune di Augusta prot. n. 1366/EC del 5 agosto 2004 sopra citata, dichiara che l'area A.S.I. relativa all'impianto di selezione e biostabilizzazione di contrada Ogliastro non è sottoposta a formale vincolo archeologico;
Considerato che, ad oggi, non risulta a questo ufficio il riscontro da parte della Provincia regionale di Siracusa, del Genio civile e del servizio di protezione civile alla nota del comune di Augusta prot. n. 1366/EC del 5 agosto 2004 sopra citata, relativamente all'impianto di selezione e biostabilizzazione di contrada Ogliastro;
Ritenuto di dover prescrivere in via cautelativa che la società, considerato il documento "zone di esondazione e predisposizione cancelli - diga dell'Ogliastro", nella redazione del progetto esecutivo, dovrà predisporre tutte le misure ingegneristiche e gestionali di salvaguardia nei confronti del pericolo di allagamento;
Considerato che ad oggi non sono pervenuti i pareri del comitato di coordinamento area a rischio per quanto riguarda gli impianti di termovalorizzazione e di selezione e biostabilizzazione di Augusta, del sindaco del comune di Modica e della Provincia regionale di Ragusa per quanto riguarda gli impianti di selezione e biostabilizzazione e la discarica di contrada Coste dell'Olio, del sindaco del comune di Lentini per quanto riguarda le discariche di località Scalpello e località Grotte San Giorgio, del sindaco del comune di Enna e dell'Ispettorato ripartimentale delle foreste di Enna per quanto riguarda la discarica di contrada Ciaramito, pur essendo stati trasmessi dalla società i chiarimenti e le integrazioni di volta in volta richieste dai suddetti uffici, ed invitati ad esprimere parere, in coerenza con le scadenze previste dalle ordinanze di protezione civile, entro 15 giorni dal ricevimento del verbale dell'ultima conferenza, tenuto conto della situazione di emergenza rifiuti esistente nella Regione;
Visto il parere della C.P.T.A. di Siracusa, trasmesso con nota n. prot. n. 001086/SP del 15 ottobre 2004, relativo al termovalorizzatore in zona A.S.I. di Siracusa, con il quale si esprime parere favorevole e vengono fissati i limiti ai fini del rilascio dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88;
Visto il parere della C.P.T.A. di Siracusa, trasmesso con nota n. prot. n. 001086/SP del 15/10/04, relativo all'impianto di selezione e biostabilizzazione in zona A.S.I. di Siracusa, con il quale si esprime parere favorevole e vengono fissati i limiti ai fini del rilascio dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88;
Visto il parere della C.P.T.A. di Ragusa trasmesso con nota n. 769 del 17 novembre 2004, relativo all'impianto di pretrattamento in zona A.S.I. di Modica, con il quale vengono fissati i limiti ai fini del rilascio dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88;
Visto il parere della C.P.T.A. di Enna, trasmesso con nota n. 1214 del 14 ottobre 2004 ed il successivo trasmesso con nota prot. n. 1518 del 17 dicembre 2004, relativo all'impianto di pretrattamento in zona A.S.I. di Enna, con il quale si esprime parere favorevole con prescrizioni e contestualmente vengono fissati i limiti ai fini del rilascio dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88;
Ritenuto di doversi determinare, alla luce delle conferenze svolte e dei pareri resi, da ritenersi esaustivi, ai sensi del già citato art. 9 dell'O.P.C.M. n. 2983/99, come modificato dall'art. 4, comma 16, dell'ord. n. 3136/01, con il quale "il Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana, provvede all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione all'esercizio degli impianti di recupero e smaltimento ai sensi degli articoli 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in deroga al procedimento amministrativo dagli stessi disciplinato, salva la competenza attribuita ai prefetti in materia di discariche, stabilendo in particolare che l'approvazione dei progetti da parte dello stesso commissario delegato sostituisce, ad ogni effetto, visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori";
Vista la nota prot. n. Tifeo127/04/UM/pm del 21 dicembre 2004, con la quale sono stati trasmessi i requisiti soggettivi dei componenti la società Tifeo Energia Ambientale c.p.a. ed il certificato della Camera di commercio di Palermo n. CEW/34413/2004/CPA0004 del 22 dicembre 2004, dal quale risulta tra l'altro che nulla osta ai fini dell'art. 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni;
Ritenuto, sulla base del parere favorevole della commissione di valutazione di impatto ambientale, sopra citato, di poter esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale;
Considerato che le parti esecutive presentate con il progetto non sono oggetto di esame in quanto non rientrano tra i documenti necessari ai fini dell'approvazione ex art. 27 del decreto legislativo n. 22/97;
Ritenuto che per il progetto presentato, meritevole di approvazione, in quanto in linea con l'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni, con la normativa vigente e con il piano di gestione dei rifiuti in Sicilia, può procedersi al rilascio dell'autorizzazione ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97;
Per quanto sopra espresso;

Ordina:


Art. 1

Ai sensi dell'art. 2, comma 4, dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, si esprime giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto costituito dagli elaborati citati in premessa, presentato dalla società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, via Pietro Nenni n. 28.

Art. 2

Ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, sono approvati, con le prescrizioni di cui al successivo art. 5, gli elaborati progettuali citati in premessa che costituiscono il progetto definitivo del "Sistema Augusta", presentati dalla società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a. e si autorizza, altresì, la medesima società, alla realizzazione di:
-  impianto di termovalorizzazione con annesso impianto di inertizzazione - Consorzio A.S.I. della provincia di Siracusa contrada Bufalora - comune di Augusta;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - Consorzio A.S.I. della provincia di Siracusa contrada Ogliastro - comune di Augusta;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - Consorzio A.S.I. della provincia di Ragusa, agglomerato industriale Modica/Pozzallo - comune di Modica;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione - zona A.S.I. di Enna - comune di Enna;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 2ª cat. B) con annesso impianto di trattamento percolato - comune di Lentini (SR) località Scalpello;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.) con annesso impianto di trattamento percolato - comune di Lentini (SR) località Grotte San Giorgio;
-  discarica per rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.) con annesso impianto di trattamento percolato - comune di Modica (RG) contrada Coste dell'Olio;
-  discarica di rifiuti non pericolosi (ex 1ª cat.) con annesso impianto di trattamento percolato - comuni di Enna e di Assoro - contrada Ciaramito;
-  stazione di trasferenza - comune di Avola (SR) contrada La Gebbia;
-  stazione di trasferenza - comune di Catania, località Pantano d'Arci - Consorzio A.S.I. di Catania;
-  stazione di trasferenza - comune di Caltagirone contrada S. Maria Poggiarelli - Consorzio A.S.I. del Calatino - agglomerato industriale di Caltagirone.
L'approvazione di cui al presente articolo costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e gli impianti dichiarati di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, ai sensi del comma 5 dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, per i motivi indicati in premessa.

Art. 3

Ai sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, la società Tifeo Energia Ambiente s.c.p.a., con sede legale in Palermo, via Pietro Nenni n. 28, è autorizzata alla gestione degli impianti approvati ai sensi del precedente art. 2 per le seguenti operazioni:
-  impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica per le operazioni R1 ed R13 dell'allegato C al decreto legislativo n. 22/97, sito in comune di Augusta (SR);
-  impianto di inertizzazione (annesso al termovalorizzatore) per le operazioni D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione per le operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, sito in comune di Augusta (SR);
-  impianto di selezione e biostabilizzazione per le operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, sito in comune di Enna;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione per le operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, sito in comune di Modica (RG);
-  discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di 2ª categoria tipo B), per scorie depositate direttamente e ceneri depositate - previo trattamento di inertizzazione - per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nel comune di Lentini - contrada Scalpello;
-  discarica di servizio per rifiuti non pericolosi per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nel comune di Lentini - contrada Grotte S. Giorgio;
-  discarica di servizio per rifiuti non pericolosi per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nel comune di Modica (RG);
-  discarica di servizio per rifiuti non pericolosi per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nei comuni di Enna e Assoro (EN);
-  stazioni di trasferenza per le operazioni D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, localizzate nei comuni di Avola (SR), Caltagirone (CT), Pantano d'Arci (Catania).

Art. 4

L'autorizzazione è concessa, ai sensi del comma 3 dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, per cinque anni a partire dalla data della presente ordinanza ed è rinnovabile per la durata prevista dalla convenzione di cui all'art. 4 dell' O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni. Entro 180 giorni dalla scadenza deve essere presentata domanda di rinnovo, ai sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, alla Regione, che si determinerà prima della scadenza della stessa.

Art. 5

La validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle prescrizioni, obblighi e caratteristiche impiantistiche specifiche per ogni impianto di cui agli allegati n. 1, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6, n. 7, n. 8 e n. 9, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza, nonché delle seguenti prescrizioni riferite all'intero sistema integrato:
a)  deve essere effettuata una campagna di monitoraggio ante operam, per la qualità dell'aria, per prevenire l'inquinamento acustico e per le acque di falda nel caso di discariche al fine di uniformare, a tal riguardo, i progetti esecutivi al DM 1 aprile 2004, relativamente ai siti destinati alla realizzazione di tutti gli impianti del Sistema Augusta. Le campagne di monitoraggio dell'ambiente nelle zone potenzialmente interessate dagli interventi autorizzati, già avviate nella fase ante operam, dovranno proseguire nel corso dei lavori di realizzazione degli impianti e dopo la loro messa in funzione; i comparti ambientali da controllare, i punti di controllo, i parametri da misurare, la frequenza delle misurazioni devono essere concordati con ARPA Sicilia e con l'organismo di vigilanza e controllo. Le centraline di rilevamento dovranno essere dotate di software conforme alla trasmissione dei dati sul sistema nazionale SIMAGE ed andranno ad integrare il sistema di rilevazione regionale e/o provinciale esistente. L'inizio della campagna di monitoraggio ante operam dovrà essere comunicata ai comuni ed alle province competenti per territorio;
b)  la progettazione esecutiva degli impianti, delle piattaforme a tecnologia complessa e delle discariche si deve predisporre utilizzando opere di mitigazione mediante forme architettoniche ed ingegneristiche basate su tecniche naturalistiche;
c)  nell'esecuzione delle opere deve essere preservata, se presente ed ove possibile, la copertura vegetale arbustiva evitando il taglio della vegetazione e conservando quei nuclei di comunità vegetale suscettibili di produrre, ad operazioni ultimate, il ripopolamento del sito;
d)  le aree destinate agli impianti devono prevedere una barriera di protezione ambientale realizzata con siepi e alberatura d'alto fusto autoctone e/o compatibili con l'habitat naturale o incrementare l'alberatura attuale fino a costituire la barriera di cui sopra;
e)  alla fine dei lavori si deve provvedere all'esecuzione di opere di riconformazione morfologica dei siti interessati dalle attività di cantiere, delle aree utilizzate per il deposito di materiale e per la realizzazione di eventuali piste di accesso;
f)  deve essere riutilizzato, ove possibile, il materiale di scavo e portato a discarica l'eventuale esubero;
g)  gli impianti devono essere sempre mantenuti nel miglior stato di efficienza tale da garantire sempre il rispetto della presente ordinanza e delle caratteristiche tecniche relative a ciascuna tipologia di impianto;
h)  il funzionamento degli impianti deve avvenire nel rispetto di tutte le norme di conduzione degli impianti stessi previste nei progetti;
i)  la società deve provvedere alla decontaminazione e risanamento ante operam dei terreni di ubicazione degli impianti, ove dovessero risultare inquinati, fermo restando quanto previsto alla lett. b), art. 20 del decreto legislativo n. 22/97;
j)  per la realizzazione e la gestione degli impianti devono essere rispettate le norme igienico-sanitarie e di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro stabiliti delle normative vigenti nonché le prescrizioni dettate dalle aziende unità sanitarie locali nel corso delle conferenze o con successive note specifiche;
k)  prima della messa in esercizio degli impianti, deve essere prodotto alla Regione il certificato di prevenzione incendi e/o la dichiarazione di inizio attività autorizzata dal VV.F., fermo restando che devono essere poste in essere le prescrizioni e le condizioni dettate dagli stessi VV.F. nel corso delle conferenze o con successive note specifiche;
l)  le acque meteoriche di dilavamento, le acque di prima pioggia e di lavaggio, le acque contaminate derivanti da spandimenti o da operazioni di estinzione di incendi delle aree esterne devono essere convogliate ed opportunamente trattate, ai sensi dell'art. 39, comma 1, del decreto legislativo n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni;
m)  devono essere predisposti ed evidenziati opportuni sistemi per il campionamento di tutte le acque reflue prodotte dagli impianti;
n)  le diverse sezioni degli impianti devono essere opportunamente identificate tramite apposita cartellonistica recante le indicazioni delle caratteristiche dell'impianto e, dove necessario, anche le relative indicazioni di pericolo;
o)  i prelievi idrici degli impianti devono essere minimizzati;
p)  deve essere predisposto e sottoposto ad approvazione il piano di utilizzo degli invasi delle discariche nel periodo transitorio che precederà la messa in esercizio del termovalorizzatore, nonché del termovalorizzatore stesso, quando verrà successivamente impiegato per lo smaltimento ed il recupero energetico della frazione secca temporaneamente stoccata. Tale piano d'utilizzo deve tener conto delle condizioni di massima protezione e gestione ambientale degli stoccaggi per il tempo di avvio dell'impianto destinato al recupero energetico;
q)  deve essere modificato il cronoprogramma di realizzazione degli impianti adottando il criterio di minimizzazione del tempo di lavorazione e stoccaggio delle frazioni separate da destinare al recupero energetico, magari anticipando la realizzazione degli impianti di recupero energetico per porli in linea con le fasi di pretrattamento da realizzare nelle piattaforme;
r)  deve essere sottoposta a prove di laboratorio la FOS per individuare diverse forme d'utilizzo ambientalmente compatibili con le risultanze analitiche adottando in via preferenziale destino diverso dalla discarica;
s)  devono essere effettuati ulteriori accertamenti ed indagini di dettaglio geognostico ante operam, per eventualmente adottare modifiche progettuali relative a strutture di: discarica, impianti di selezione biostabilizzazione e termovalorizzatore;
t)  devono essere concordate, mediante accordi di programma con il commissario delegato e gli enti locali, le opere di compensazione del sistema;
u)  l'avvenuta realizzazione degli impianti deve essere comunicata ai comuni ed alle province territorialmente competenti, all'A.R.P.A. e alla Regione. In tale comunicazione deve essere allegato un certificato di fine lavori attestante la conformità degli stessi al progetto approvato;
v)  per la gestione operativa degli impianti, almeno 30 giorni prima dell'inizio dell'attività, deve essere individuata e comunicata la figura del direttore tecnico avente una adeguata formazione professionale e tecnica in materia di legislazione ambientale e di conduzione di impianti di smaltimento rifiuti, nonché, sempre del direttore tecnico, dovrà essere trasmessa la copia autenticata del titolo di studio, certificato del casellario giudiziale e certificati dei carichi pendenti rilasciati dalla Procura della Repubblica competente e dalla Pretura e la dichiarazione di accettazione dell'incarico. Nel corso della gestione degli impianti la società è tenuta a comunicare ogni eventuale variazione del direttore tecnico;
w)  l'operatore industriale deve sottoporre all'organismo di vigilanza e controllo tutti gli atti necessari alla verifica di quanto indicato nelle linee guida di cui alla nota prot. n. 23921 del 3 dicembre 2003;
x)  sono fatti salvi i limiti e le prescrizioni dettate dalle C.P.T.A. con le note citate in premessa, fermo restando che comunque la società, prima della messa in esercizio degli impianti che producono emissioni in atmosfera, dovrà essere in possesso dell'autorizzazione ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
y)  le prescrizioni di cui alla presente ordinanza superano o integrano, ove occorre, gli elaborati approvati.

Art. 6

Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati. L'autorità competente deve procedere al rilascio dell'autorizzazione allo scarico prevista dall'art. 40 della legge regionale n. 27/86 ed al rilascio della certificazione di agibilità dell'impianto.

Art. 7

La validità dell'autorizzazione, ex art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, di cui all'art. 3 della presente ordinanza è subordinata alla presentazione, da parte della società Tifeo, e quindi all'accettazione da parte della Regione, delle garanzie finanziarie di cui all'art 14 del decreto legislativo n. 36/2003 e dell'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003 e successive modifiche ed integrazioni, a garanzia delle obbligazioni derivanti dall'esercizio dell'attività e della gestione successiva alla chiusura delle discariche autorizzate ai sensi della presente ordinanza, a copertura delle spese derivanti da eventuali operazioni di smaltimento di rifiuti, compresa la bonifica ed il ripristino ambientale.

Art. 8

Oltre le garanzie di cui al precedente art. 6, la società è obbligata alla presentazione delle garanzie finanziarie relative agli altri impianti del Sistema Augusta, che deve avvenire nei modi e nei termini di cui all'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 9

La società Tifeo concorderà, congiuntamente agli altri operatori industriali concessionari del servizio integrato dei rifiuti, con l'O.V.C., un piano operativo che preveda la possibilità di mutuo soccorso tra i sistemi integrati della Regione siciliana, per fermo impianto dovuto a cause accidentali. Detto piano dovrà essere trasmesso entro 180 giorni dalla data del presente provvedimento alla Regione.

Art. 10

La società Tifeo, ai sensi dell'art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 22/97 e del D.P.C.M. 31 marzo 1999 e successive modifiche ed integrazioni, di approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale, deve comunicare alla Camera di commercio competente per territorio, secondo le modalità previste dalla legge n. 70 del 1994, entro il 30 di aprile di ogni anno, il quantitativo di rifiuti smaltiti nel corso dell'anno solare precedente.

Art. 11

La società Tifeo deve tenere presso la sede di ciascun impianto apposito registro di carico e scarico regolarmente vidimato, conformemente alle disposizioni di cui all'art. 12 del decreto legislativo n. 22/97 ed al D.M. n. 148 dell'1 aprile 1998.

Art. 12

Quando, a seguito di controlli successivi all'avviamento degli impianti, questi non risultino conformi all'autorizzazione di cui alla presente ordinanza, la Regione interviene ai sensi del comma 4 dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97.
Il presente provvedimento è in ogni caso subordinato al rispetto delle altre norme comunitarie, nazionali e regionali anche più restrittive che dovessero essere emanate in attuazione del decreto legislativo n. 22/97 o intervenire in materia, nonché al rispetto delle disposizioni dettate dall'autorità amministrativa per la gestione dell'impianto.
L'attività autorizzata ai sensi della presente ordinanza non deve costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizi all'ambiente ed in particolare creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora nonché causare inconvenienti da rumore ed odori.
Sono fatte salve le competenze di altri enti od organi relative alla esecutività del progetto.

Art. 13

Le province territorialmente competenti effettueranno periodicamente l'attività di controllo e vigilanza di cui all'art. 20 del decreto legislativo n. 22/97, anche avvalendosi dei dipartimenti A.R.P.A. provinciali.

Art. 14

Alla presente ordinanza è ammesso ricorso, entro il termine di 60 giorni, al Tribunale amministrativo regionale, ai sensi della legge 6 dicembre 1971 n. 1034, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni.

Art. 15

La presente ordinanza sarà trasmessa ai comuni di Augusta, Modica, Enna, Assoro, Lentini, Avola, Catania e Caltagirone, alla Provincia regionale di Siracusa, alla Provincia regionale di Catania, alla Provincia regionale di Enna, alla Provincia regionale di Ragusa, all'A.R.P.A., all'organismo di vigilanza e controllo e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.

Art. 16

La presente ordinanza sarà trasmessa alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana affinché venga pubblicata per esteso.
Palermo, 29 dicembre 2004.
  CUFFARO 

Allegato n. 1
Impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica (operazioni R1 ed R13 dell'allegato C al decreto legislativo n. 22/97) con annessa sezione di inertizzazione (operazioni D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97) sito in comune di Augusta (SR)

Ubicazione: comune di Augusta, contrada Bufalora. Area destinata agli insediamenti "grandi industrie", N.C.T. del comune di Augusta, F.M. n. 84, particelle nn. 96 per una estensione di mq. 39.960 e 137 per mq. 800
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto sono:
-  fossa ricevimento e stoccaggio rifiuti;
-  sistema di caricamento dei forni mediante carriponte;
-  due forni di incenerimento del tipo a griglia mobile raffreddata ad acqua;
-  due caldaie sui fumi di combustione dei forni;
-  due linee trattamento fumi;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto scorie;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto ceneri;
-  camino a due canne;
-  un ciclo termico a vapore;
-  sistemi ausiliari;
-  sezione di recupero energetico realizzata mediante la interposizione di caldaia a vapore surriscaldato dall'energia termica dei fumi di combustione dei rifiuti, pipeline del vapore prodotto che alimenta turbogeneratore, sezione di condensazione;
-  opere accessorie quali impianti di demineralizzazione, raccolta e spegnimento scorie, impianto di condizionamento e riduzione pericolosità ceneri da destinare a discarica di servizio;
-  sezione di inertizzazione dei residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi e delle ceneri leggere contenenti sostanze pericolose.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'avvio dell'impianto di termovalorizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni gassose in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88. I limiti di emissione e le modalità di monitoraggio dell'impianto dovranno risultare conformi al D.M. n. 503 del 19 novembre 1997 ed in ogni caso non potranno essere meno restrittivi dei valori contenuti nella direttiva comunitaria 2000/76/CE;
b)  si deve predisporre un sistema di controllo e gestione ambientale che consenta di riportare i valori dei parametri principali relativi alle emissioni su pannelli a messaggio variabile o sistemi simili, a disposizione del pubblico. Tali dati saranno inviati on-line all'agenzia di controllo ARPA Sicilia;
c)  il termovalorizzatore deve produrre energia elettrica e pertanto la sua attivazione è subordinata all'effettivo collegamento alla sottostazione esistente;
d)  dovranno essere adottati tutti gli opportuni accorgimenti tecnici e le cautele necessari alla limitazione delle emissioni diffuse derivanti dalla fase di messa in riserva dei rifiuti in ingresso; in particolare si prescrive che la termovalorizzazione dei rifiuti deve avvenire in tempi tali da evitare esalazioni maleodoranti;
e)  nella redazione del progetto esecutivo dovranno essere predisposte le misure ingegneristiche e gestionali di salvaguardia nei confronti del pericolo di esondazione e ruscellamento sottoposte all'approvazione dell'autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica;
f)  nella redazione del progetto esecutivo, la fossa di conferimento rifiuti deve essere prevista in sicurezza idraulica e dotata di reti separate di captazione delle acque di percolato da quelle meteoriche e di piattaforma, destinate ad apposito stoccaggio calcolato con il rischio idraulico più elevato;
g)  le fasi esecutive di costruzione dell'impianto devono essere rese coerenti con le fasi di bonifica del sito classificato d'interesse nazionale ai sensi delle norme vigenti in materia, minimizzando le possibili interferenze e, laddove possibile, adottare soluzioni impiantistiche che rendano utilizzabile l'intera area destinata all'impianto in tempi coerenti con l'avvio del termovalorizzatore;
h)  rendere indipendente, attraverso sistema di sottolettura, il prelievo delle acque industriali e di restituzione del termovalorizzatore da quelle dell'esistente centrale termoelettrica ENEL;
i)  redigere il progetto esecutivo per la sistemazione della strada d'accesso all'impianto e procedere alla sua realizzazione a titolo di opera di compensazione;
j)  realizzare opere di mitigazione ambientale nella visuale posta verso l'area archeologica di Megera Hyblaea e verso l'area fluviale;
k)  in corso di bonifica devono essere effettuate le necessarie esplorazioni archeologiche, beninteso che l'eventuale rinvenimento di qualsiasi reperto dovrà essere comunicato alla Soprintendenza di Siracusa;
l)  la capacità annua di termovalorizzazione è di 406.000 tonnellate di rifiuti. In ogni caso, in funzione del potere calorifico dei rifiuti stessi, non dovrà essere superata la capacità termica di progetto di ogni singola linea di termovalorizzazione pari a 94,58 MW. La messa in riserva dei rifiuti da effettuarsi nella fossa di accumulo prima della termovalorizzazione è di circa 5.000 tonnellate. Il deposito preliminare prima dell'operazione di inertizzazione è di 300 mc, mentre la potenzialità di trattamento di inertizzazione è di 26.400 t/anno;
m)  potrà essere predisposto per la visita all'impianto un percorso didattico con punti di osservazione interni ed esterni, sala riunioni, mezzi audiovisivi, che comunque dovrà prevedere sistemi di sicurezza e vie di fuga;
n)  nella eventualità che l'impianto di termovalorizzazione dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido), dovranno essere installati in adeguate posizioni, ove il sistema di alimentazione lo consentisse, dispositivi atti ad individuare la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe, al fine di difendere il forno da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
o)  tutti i materiali conferiti all'impianto di termovalorizzazione, nell'eventualità che questo dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido) devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
p)  i rifiuti ammessi all'impianto di termovalorizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione secca dei RSU separata dagli impianti di selezione:
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11.
Sono ammessi inoltre i seguenti scarti combustibili, purché non recuperabili come materiali:
-  02 01 03 scarti di tessuti vegetali;
-  02 01 04 rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi);
-  02 01 07 rifiuti della silvicoltura;
-  03 01 01 scarti di corteccia e sughero;
-  03 01 05 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*;
-  03 03 01 scarti di corteccia e legno;
-  03 03 07 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  03 03 08 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  15 01 01 imballaggi in carta e cartone;
-  15 01 02 imballaggi in plastica;
-  15 01 03 imballaggi in legno;
-  15 01 05 imballaggi in materiali compositi;
-  15 01 06 imballaggi in materiali misti;
-  15 01 09 imballaggi in materia tessile;
-  15 02 03 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02;
-  17 02 01 legno;
-  17 02 03 plastica;
-  19 05 01 parte di rifiuti urbani e simili non compostata;
-  19 05 02 parte di rifiuti animali e vegetali non compostata;
-  19 08 01 vaglio;
-  19 12 01 carta e cartone;
-  19 12 04 plastica e gomma;
-  19 12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06;
-  19 12 08 prodotti tessili;
-  19 12 10 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  20 01 01 carta e cartone;
-  20 01 10 abbigliamento;
-  20 01 11 prodotti tessili;
-  20 01 25 oli e grassi commestibili;
-  20 01 32 medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20 01 31;
-  20 01 38 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37;
-  20 01 39 plastica;
-  20 02 03 altri rifiuti non biodegradabili;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti.
I seguenti rifiuti biodegradabili, sono ammessi temporaneamente all'impianto di termovalorizzazione nei casi in cui l'impianto di selezione/biostabilizzazione (allegato 2) o le discariche di sistema risultino fuori servizio:
-  19 05 03 compost fuori specifica;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti;
q)  i rifiuti ammessi in ingresso alla sezione di inertizzazione sono i seguenti:
-  19 01 05* residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi;
-  19 01 07* residui solidi prodotti dal trattamento dei fumi;
-  19 01 13* ceneri leggere contenenti sostanze pericolose;
-  19 01 15* ceneri di caldaia, contenenti sostanze pericolose.
Allegato n. 2
Impianto di selezione e biostabilizzazione (operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sito in comune di Augusta (SR)

Ubicazione: comune di Augusta, contrada Ogliastro, consorzio ASI della provincia di Siracusa, destinazione urbanistica zona D2. Aree destinate a trattamento rifiuti, N.C.T. del comune di Augusta nel F.M. n. 64, particelle nn. 123, 156, 170, 193, 194, 229 (nelle loro q.p.) e F.M. 64, particelle nn. 18, 32,191, 192, 198 (nelle loro q.p.)
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto di selezione e biostabilizzazione sono:
-  conferimento, accettazione, stoccaggio frazione residuale;
-  pretrattamento, selezione e produzione frazione secca e frazione umida;
-  biostabilizzazione della frazione umida;
-  impianto di trattamento dell'aria;
-  impianti ausiliari.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'impianto è finalizzato alla selezione della frazione secca (destinata al termovalorizzatore) da quella umida (destinata alla biostabilizzazione) ed alla successiva biostabilizzazione della frazione organica;
b)  i piazzali ed i manufatti costitutivi dell'impianto, devono essere progettati, in sede esecutiva, in modo che questo sia protetto dal pericolo di esondazione e di allagamento. L'altezza massima dell'acqua attesa in caso di piena straordinaria o in caso di allagamento dovrà essere individuata sulla base di un apposito studio idraulico;
c)  dovrà essere data comunicazione scritta alla Soprintendenza di Siracusa, almeno 15 giorni prima di inizio dei lavori di realizzazione dell'opera;
d)  l'avvio dell'impianto di selezione e biostabilizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
e)  l'impianto non deve prevedere aie di maturazione all'aperto;
f)  la potenzialità di selezione dell'impianto è di 3x30 t/h;
g)  il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione. La quantità di rifiuti ammessi nel deposito preliminare è di 2.300 tonnellate;
h)  la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la FOS prodotta dall'impianto viene destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60 %;
-  il periodo di biostabilizzazione in cumuli rivoltati deve essere di durata minima di 28 giorni;
i)  se lo stesso materiale biostabilizzato di cui al precedente punto, dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio ripristini ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi;
j)  deve essere prevista l'installazione di dispositivi e/o l'attuazione di procedure in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
k)  tutti i materiali conferiti all'impianto devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
l)  i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti RSU conferiti direttamente dagli ATO di riferimento e dai rifiuti compattati provenienti dalle stazioni di trasferenza:
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti:
-  15 01 06 imballaggi in materiali misti;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato n. 3
Impianto di selezione e biostabilizzazione (operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sito in comune di Enna

Ubicazione: comune di Enna, consorzio ASI della provincia di Enna, agglomerato industriale di Dittaino, destinazione urbanistica zona D2, produttivo industriale, N.C.T. del comune di Enna, F.M. n. 112, particelle nn. 308, 258, 292, 305, 304, 254, 307, 300, 298, 230, 289, 140, 285, 302, 287, 290, 296, 295
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto di selezione e biostabilizzazione sono:
-  conferimento, accettazione, stoccaggio frazione residuale;
-  pretrattamento, selezione e produzione frazione secca e frazione umida;
-  biostabilizzazione della frazione umida;
-  impianto di trattamento dell'aria;
-  impianti ausiliari.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'impianto è finalizzato alla selezione della frazione secca (destinata al termovalorizzatore) da quella umida (destinata alla biostabilizzazione) ed alla successiva biostabilizzazione della frazione organica;
b)  l'avvio dell'impianto di selezione e biostabilizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
c)  la potenzialità di selezione dell'impianto di Enna è di 2x30 t/h;
d)  nella redazione del progetto esecutivo dovranno essere predisposte le misure ingegneristiche e gestionali di salvaguardia nei confronti del pericolo di esondazione e ruscellamento sottoposte all'approvazione dell'autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica;
e)  l'impianto non deve prevedere aie di maturazione all'aperto;
f)  il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione. La quantità di rifiuti ammessi nel deposito preliminare per l'impianto di Enna è di 1.200 tonnellate;
g)  la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la FOS prodotta dall'impianto viene destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60 %;
-  il periodo di biostabilizzazione in cumuli rivoltati deve essere di durata minima di 28 giorni;
h)  se lo stesso materiale biostabilizzato di cui al precedente punto, dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio ripristini ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi;
i)  l'inizio dei lavori dovrà essere comunicato alla Provincia reg.le di Enna;
j)  deve essere prevista l'installazione, di dispositivi e/o l'attuazione di procedure in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
k)  tutti i materiali conferiti all'impianto devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
l)  i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti RSU conferiti direttamente dagli ATO di riferimento e dai rifiuti compattati provenienti dalle stazioni di trasferenza:
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti:
-  15 01 06 imballaggi in materiali misti;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato n. 4
Impianti di selezione e biostabilizzazione (operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sito in comune di Modica (RG)

Ubicazione: comune di Modica, agglomerato industriale Modica-Pozzallo, consorzio ASI della Provincia di Ragusa, destinazione urbanistica Zona D1, N.C.T. del comune di Modica nel F.M. n. 169, particelle nn. 2173, 2177, 2180, 2181, 2183, 2185, 2188
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto di selezione e biostabilizzazione sono:
-  conferimento, accettazione, stoccaggio frazione residuale;
-  pretrattamento, selezione e produzione frazione secca e frazione umida;
-  biostabilizzazione della frazione umida;
-  impianto di trattamento dell'aria;
-  impianti ausiliari.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  l'impianto è finalizzato alla selezione della frazione secca (destinata al termovalorizzatore) da quella umida (destinata alla biostabilizzazione) ed alla successiva biostabilizzazione della frazione organica;
b)  l'avvio dell'impianto di selezione e biostabilizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
c)  la potenzialità di selezione dell'impianto di Modica è di 2x30 t/h;
d)  il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione. La quantità di rifiuti ammessi nel deposito preliminare per l'impianto di Modica è di 1.200 tonnellate;
e)  l'impianto non deve prevedere aie di maturazione all'aperto;
f)  la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la FOS prodotta dall'impianto viene destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60 %;
-  il periodo di biostabilizzazione in cumuli rivoltati deve essere di durata minima di 28 giorni;
g)  se lo stesso materiale biostabilizzato di cui al precedente punto dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio ripristini ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi;
h)  deve essere predisposto un piano di monitoraggio per la fase di esercizio per l'ecosistema individuato nel SIC ITA 080007;
i)  sono fatte salve le prescrizioni di cui alla nota prot. n. 2808 del 3 novembre 2004 della Soprintendenza di Ragusa;
j)  deve essere prevista l'installazione di dispositivi e/o l'attuazione di procedure in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
k)  tutti i materiali conferiti all'impianto devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
l)  i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti RSU conferiti direttamente dagli ATO di riferimento e dai rifiuti compattati provenienti dalle stazioni di trasferenza:
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti:
-  15 01 06 imballaggi in materiali misti;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato n. 5
Discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di 2ª categoria tipo B), per scorie depositate direttamente e ceneri depositate previo trattamento di inertizzazione (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nel comune di Lentini

Ubicazione: comune di Lentini, contrada Scalpello, destinazione urbanistica F 18, N.C.T. del comune di Lentini, F.M. n. 45, particelle nn. 3, 327, 328, 329, 330 e 331, per una estensione di mq. 173.628
Le sezioni principali che costituiscono la discarica di servizio sono:
-  modulo principale costituito da una serie di vasche attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto legislativo n. 36/03, progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  impianto di trattamento percolato;
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  la discarica è finalizzata al deposito dei residui della combustione prodotti dall'impianto di termovalorizzazione del Sistema Augusta;
b)  la capacità totale di abbancamento è di 1.530.000 mc., per un esercizio di 20 anni, di cui 900.000 mc. è la capacità di abbancamento delle scorie e 630.000 mc. è la capacità di abbancamento delle ceneri inertizzate, con modalità di abbancamento in 4 settori (i numeri 1, 2 e 3 destinati al riempimento progressivo con scorie e il numero 4 destinato al riempimento progressivo con ceneri inertizzate);
c)  nella fase di redazione del progetto esecutivo dovrà essere condotto un approfondito studio degli aspetti idrogeologici e si dovrà disporre una specifica indagine geognostica tesa ad individuare eventuali presenze di fenomeni carsici; sulla base dei risultati di tali studi dovranno essere eventualmente adottare varianti tecniche ai progetti degli impianti, da sottoporre all'approvazione dell'autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica;
d)  sono fatte salve le prescrizioni di cui alla nota prot. n. 13733/04 del 2 agosto 2004 dell'ufficio del Genio civile di Siracusa da porre in atto in sede esecutiva;
e)  in fase di gestione della discarica si dovranno adottare adeguate contromisure contro lo spargimento delle polveri nell'ambiente circostante;
f)  deve essere predisposto un piano di monitoraggio per la fase di esercizio per gli ecosistemi individuati nei ZPS: ITA 070001 e ITA090025;
g)  devono essere sempre e comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
h)  fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
i)  i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato dovranno essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di ARPA Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
j)  deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
k)  esaurita la volumetria disponibile, per ogni singolo lotto, deve essere realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
l)  nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
m)  deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi dell'andamento idrico sotterraneo;
n)  i rifiuti ammessi in ingresso alla discarica, identificati in codici CER, sono i seguenti:
-  19 01 12 ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce 19 01 11*;
-  19 03 05 rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04*;
-  19 03 07 rifiuti solidificati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 06*;
o)  i rifiuti di cui al codice 19 01 12 devono essere abbancati separatamente dai rifiuti di cui ai codici 19 03 05 e 19 03 07;
p)  l'impianto di trattamento del percolato, di tipo ad osmosi inversa, annesso alla discarica deve garantire il rispetto delle seguenti prescrizioni:
-  esso non dovrà produrre emissioni in atmosfera;
-  esso potrà ricevere esclusivamente il percolato proveniente dall'annessa discarica;
-  i valori limite di emissione dei reflui in uscita dovranno rispettare la tabella 3 dell'allegato 5 del decreto legislativo n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni per lo scarico in acque superficiali;
-  dovrà essere effettuata la verifica analitica dei metalli pesanti contenuti nel percolato con periodicità trimestrale;
-  dovrà essere effettuata la caratterizzazione trimestrale dei fanghi prodotti al fine di determinarne il corretto smaltimento.
Allegato n. 6
Discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di prima categoria), (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nel comune di Lentini (SR)

Ubicazione: comune di Lentini, contrada Grotte S. Giorgio, destinazione urbanistica E, N.C.T. del comune di Lentini nel F.M. n. 20, particelle nn. 459, 663, 458, 902, 457, 172, 171, 170, 175, 689, 460, 461, 174, 173, 407, 408, 409, 168, 169, 673, 532, 178, 177, 181, 464, 180, 176, 662, 179, 463, 462, 787, 788, 793, 184, 466, 791, 792, 793, 183, 465, 147, 182, 674, 888, 889, 890, 895, 893, 185, 891, 892, 894, 467, 903, 470, 468, 904, 688, 469, 905, 186, 187, 675, 188, 189, 197, 149, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 818, 820, 823, 825, 827, 830, 833, 838, 841, 819, 821, 822, 824, 826, 829, 832, 835, 837, 839, 831, 834, 836, 190, 828, 840, 644, 181, 451, 688, 747, 789, 874
Le sezioni principali che costituiscono la discarica sono:
-  modulo principale costituito da una serie di vasche attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto legislativo n. 36/03 progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  sistema di captazione del biogas;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  annesso impianto di trattamento percolato;
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  la capacità totale della vasca è di 3.036.250 m3, per un esercizio di 20 anni;
b)  devono essere sempre e comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
c)  fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
d)  nella fase di redazione del progetto esecutivo dovrà essere condotto un approfondito studio degli aspetti idrogeologici ed inoltre si dovrà disporre una specifica indagine geognostica tesa ad individuare eventuali presenze di fenomeni carsici; sulla base dei risultati di tali studi dovranno essere eventualmente adottare varianti tecniche ai progetti degli impianti, da sottoporre all'approvazione dell'autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica;
e)  deve essere redatto un approfondito studio geotecnico della stabilità dei versanti, in fase di scavo ed in fase di riempimento dell'ammasso, del rilevato di contenimento al piede della discarica, anche in relazione all'efficienza dei drenaggi del percolato, tenendo conto del grado di sismicità della zona;
f)  dovrà essere comunicato alla Regione il recapito del materiale di risulta degli scavi di sbancamento per la preparazione dell'invaso;
g)  deve essere previsto un deposito di materiale inerte di quantità adeguata, unitamente ad un mezzo per la movimentazione del suddetto materiale per fronteggiare un eventuale incendio non estinguibile con il tradizionale impianto ad acqua;
h)  sono fatte salve le prescrizioni di cui alla nota prot. n. 13734/04 del 2 agosto 2004 dell'ufficio del Genio civile di Siracusa, da porre in atto in sede esecutiva;
i)  deve essere predisposto un piano di monitoraggio per la fase di esercizio per gli ecosistemi individuati nei ZPS: ITA 070001 e ITA090025;
j)  i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato e dei gas prodotti in seno alla discarica devono essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di ARPA Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
k)  deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
l)  esaurita la volumetria disponibile per ogni singolo lotto, dovrà essere realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
m)  in fase di gestione della discarica si dovranno adottare adeguate contromisure contro lo spargimento di polveri ed altri rifiuti leggeri nell'ambiente circostante;
n)  nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
o)  deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi dell'andamento idrico sotterraneo;
p)  i rifiuti ammessi in discarica, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione umida dei RSU separata dagli impianti di selezione e successivamente sottoposta a trattamento di biostabilizzazione:
-  19 05 03 compost fuori specifica.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  02 01 06 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito;
-  02 02 03 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 03 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 05 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 06 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  19 08 01 vaglio;
-  19 08 02 rifiuti dell'eliminazione della sabbia;
-  19 08 14 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13*;
-  19 09 01 rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari;
-  19 09 02 fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua;
-  20 03 06 rifiuti della pulizia delle fognature.
Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, purché non recuperabili come materiali:
-  19 12 02 metalli ferrosi;
-  19 12 03 metalli non ferrosi;
-  19 12 05 vetro;
-  19 12 09 minerali (ad esempio sabbia, rocce);
-  20 02 03 altri rifiuti non biodegradabili;
-  20 03 03 residui della pulizia stradale.
I seguenti rifiuti biodegradabili e/o combustibili, sono ammessi in discarica temporaneamente, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%, prima dell'avviamento dell'impianto di selezione/biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione, oppure nei casi in cui tali impianti dovessero successivamente risultare fuori servizio:
-  02 01 03 scarti di tessuti vegetali;
-  03 01 01 scarti di corteccia e sughero;
-  03 01 05 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*;
-  03 03 01 scarti di corteccia e legno;
-  03 03 07 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  03 03 08 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  19 08 05 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane;
-  19 08 12 fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11*;
-  19 12 01 carta e cartone;
-  19 12 04 plastica e gomma;
-  19 12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06*;
-  19 12 08 prodotti tessili;
-  19 12 10 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 03 residui della pulizia stradale;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti;
q)  l'impianto di trattamento del percolato, di tipo ad osmosi inversa, annesso alla discarica deve garantire il rispetto delle seguenti prescrizioni:
-  esso non dovrà produrre emissioni in atmosfera;
-  esso potrà ricevere esclusivamente il percolato proveniente dall'annessa discarica;
-  i valori limite di emissione dei reflui in uscita dovranno rispettare la tabella 3 dell'allegato 5 del decreto legislativo n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni per lo scarico in acque superficiali;
-  dovrà essere effettuata la verifica analitica dei metalli pesanti contenuti nel percolato con periodicità trimestrale;
-  dovrà essere effettuata la caratterizzazione trimestrale dei fanghi prodotti al fine di determinarne il corretto smaltimento.
Allegato n. 7
Discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di prima categoria), (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nel comune di Modica (RG)

Ubicazione: comune di Modica, contrada Coste dell'Olio, destinazione urbanistica E5, N.C.T. del comune di Modica nel F.M. n. 158 particelle nn. 37, 111, 29, 31, 39, 40
Le sezioni principali che costituiscono ciascuna discarica sono:
-  modulo principale costituito da una serie di vasche attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto legislativo n. 36/03 progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  sistema di captazione del biogas;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  annesso impianto di trattamento del percolato
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  la capacità totale della vasca è di 1.140.000 mc., per un esercizio di 20 anni;
b)  devono essere sempre e comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
c)  fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
d)  nella fase di redazione del progetto esecutivo dovrà essere condotto un approfondito studio degli aspetti idrogeologici e si dovrà disporre una specifica indagine geognostica tesa ad individuare eventuali presenze di fenomeni carsici; sulla base dei risultati di tali studi dovranno essere eventualmente adottare varianti tecniche ai progetti degli impianti, da sottoporre all'approvazione dell'autorità territorialmente competente in materia di difesa idraulica;
e)  dovrà essere comunicato alla Regione il recapito del materiale di risulta degli scavi di sbancamento per la preparazione dell'invaso;
f)  deve essere predisposto un piano di monitoraggio per la fase di esercizio per gli ecosistemi individuati nel SIC ITA 080007;
g)  i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato e dei gas prodotti in seno alla discarica devono essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di ARPA Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
h)  deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
i)  esaurita la volumetria disponibile per ogni singolo lotto, dovrà essere realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
j)  in fase di gestione della discarica si dovranno adottare adeguate contromisure contro lo spargimento di polveri ed altri rifiuti leggeri nell'ambiente circostante;
k)  nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
l)  deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi dell'andamento idrico sotterraneo;
m)  i rifiuti ammessi in discarica, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione umida dei RSU separata dagli impianti di selezione e successivamente sottoposta a trattamento di biostabilizzazione:
-  19 05 03 compost fuori specifica.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  02 01 06 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito;
-  02 02 03 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 03 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 05 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 06 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  19 08 01 vaglio;
-  19 08 02 rifiuti dell'eliminazione della sabbia;
-  19 08 14 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13*;
-  19 09 01 rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari;
-  19 09 02 fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua;
-  20 03 06 rifiuti della pulizia delle fognature.
Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, purché non recuperabili come materiali:
-  19 12 02 metalli ferrosi;
-  19 12 03 metalli non ferrosi;
-  19 12 05 vetro;
-  19 12 09 minerali (ad esempio sabbia, rocce);
-  20 02 03 altri rifiuti non biodegradabili;
-  20 03 03 residui della pulizia stradale.
I seguenti rifiuti biodegradabili e/o combustibili, sono ammessi in discarica temporaneamente, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%, prima dell'avviamento dell'impianto di selezione/biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione, oppure nei casi in cui tali impianti dovessero successivamente risultare fuori servizio:
-  02 01 03 scarti di tessuti vegetali;
-  03 01 01 scarti di corteccia e sughero;
-  03 01 05 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*;
-  03 03 01 scarti di corteccia e legno;
-  03 03 07 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  03 03 08 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  19 08 05 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane;
-  19 08 12 fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11*;
-  19 12 01 carta e cartone;
-  19 12 04 plastica e gomma;
-  19 12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06*;
-  19 12 08 prodotti tessili;
-  19 12 10 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 03 residui della pulizia stradale;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti;
n)  l'impianto di trattamento del percolato, di tipo biologico ed evaporazione sottovuoto, annesso alla discarica deve garantire il rispetto delle seguenti prescrizioni:
-  esso potrà entrare in esercizio solo dopo l'ottenimento della prevista autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
-  esso potrà ricevere esclusivamente il percolato proveniente dall'annessa discarica;
-  i valori limite di emissione dei reflui in uscita dovranno rispettare la tabella 3 dell'allegato 5 del decreto legislativo n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni per lo scarico in acque superficiali;
-  dovrà essere effettuata la verifica analitica dei metalli pesanti contenuti nel percolato con periodicità trimestrale;
-  dovrà essere effettuata la caratterizzazione trimestrale dei fanghi prodotti al fine di determinarne il corretto smaltimento.
Allegato n. 8
Discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di prima categoria), (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), con annesso impianto di trattamento percolato, ubicati nei comuni di Enna e Assoro (EN)

Ubicazione: comuni di Enna e di Assoro, contrada Ciaramito, destinazione urbanistica E, N.C.T. del comune di Enna nel F.M. n. 116, particelle nn. 26, 28 e 76 (ex 1a), per una estensione di mq. 151.860; destinazione urbanistica E, N.C.T. del comune di Assoro nel F.M. n. 71, particelle nn. 12, 43, 63, 72, 91, 92, 149 e 182., per una estensione di mq. 97.240
Le sezioni principali che costituiscono ciascuna discarica sono:
-  modulo principale costituito da una serie di vasche attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto legislativo n. 36/03 progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  sistema di captazione del biogas;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  annesso impianto di trattamento del percolato
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  la capacità totale della vasca è di 990.000 mc., per un esercizio di 20 anni;
b)  devono essere sempre e comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
c)  fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
d)  i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato e dei gas prodotti in seno alla discarica devono essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di ARPA Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
e)  deve essere predisposto il progetto esecutivo per la realizzazione della strada d'accesso all'impianto;
f)  deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
g)  esaurita la volumetria disponibile per ogni singolo lotto, dovrà essere realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
h)  in fase di gestione della discarica si dovranno adottare adeguate contromisure contro lo spargimento di polveri ed altri rifiuti leggeri nell'ambiente circostante;
i)  nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
j)  il progetto esecutivo dovrà contenere la progettazione delle strutture di protezione ambientale, di cui è prevista la realizzazione, in relazione a possibili fenomeni d'interferenza con le acque di ruscellamento;
k)  deve essere condotto un approfondito studio degli aspetti geotecnici di stabilità dei versanti, sia nelle condizioni attuali, sia dopo lo sbancamento, sia a riempimento avvenuto, sia, infine, per quanto riguarda il rilevato di contenimento esistente e quello da realizzare ex novo, tenendo conto del livello di sismicità della zona;
l)  l'inizio dei lavori dovrà essere comunicato alla Provincia regionale di Enna;
m)  deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi dell'andamento idrico sotterraneo;
n)  i rifiuti ammessi in discarica, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione umida dei RSU separata dagli impianti di selezione e successivamente sottoposta a trattamento di biostabilizzazione:
-  19 05 03 compost fuori specifica.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  02 01 06 feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito;
-  02 02 03 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 03 04 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 05 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 06 01 scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  19 08 01 vaglio;
-  19 08 02 rifiuti dell'eliminazione della sabbia;
-  19 08 14 fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13*;
-  19 09 01 rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari;
-  19 09 02 fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua;
-  20 03 06 rifiuti della pulizia delle fognature.
Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, purché non recuperabili come materiali:
-  19 12 02 metalli ferrosi;
-  19 12 03 metalli non ferrosi;
-  19 12 05 vetro;
-  19 12 09 minerali (ad esempio sabbia, rocce);
-  20 02 03 altri rifiuti non biodegradabili;
-  20 03 03 residui della pulizia stradale.
I seguenti rifiuti biodegradabili e/o combustibili, sono ammessi in discarica temporaneamente, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%, prima dell'avviamento dell'impianto di selezione/biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione, oppure nei casi in cui tali impianti dovessero successivamente risultare fuori servizio:
-  02 01 03 scarti di tessuti vegetali;
-  03 01 01 scarti di corteccia e sughero;
-  03 01 05 segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*;
-  03 03 01 scarti di corteccia e legno;
-  03 03 07 scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  03 03 08 scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  19 08 05 fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane;
-  19 08 12 fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11*;
-  19 12 01 carta e cartone;
-  19 12 04 plastica e gomma;
-  19 12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06*
-  19 12 08 prodotti tessili;
-  19 12 10 rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  19 12 12 altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 03 residui della pulizia stradale;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti;
o)  l'impianto di trattamento del percolato, di tipo biologico ed evaporazione sottovuoto, annesso alla discarica deve garantire il rispetto delle seguenti prescrizioni:
-  esso potrà entrare in esercizio solo dopo l'ottenimento della prevista autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
-  esso potrà ricevere esclusivamente il percolato proveniente dall'annessa discarica;
-  i valori limite di emissione dei reflui in uscita dovranno rispettare la tabella 3 dell'allegato 5 del decreto legislativo n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni per lo scarico in acque superficiali;
-  dovrà essere effettuata la verifica analitica dei metalli pesanti contenuti nel percolato con periodicità trimestrale;
-  dovrà essere effettuata la caratterizzazione trimestrale dei fanghi prodotti al fine di determinarne il corretto smaltimento.
Allegato n. 9
Stazioni di trasferenza (operazioni D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), localizzate nei comuni di Avola (SR), Caltagirone (CT), Catania

Ubicazione della stazione di trasferenza di Avola: comune di Avola, F.M. n. 49, particelle 80, 136, 137, 138, 141, 142, estensione mq. 5.300
Ubicazione della stazione di trasferenza di Caltagirone: comune di Caltagirone, Consorzio ASI del Calatino, destinazione urbanistica "D", F.M. n. 51, particelle 532, F.M. n. 23, particelle 165, 166, estensione mq. 5.000
Ubicazione della stazione di trasferenza di Catania, località Pantano d'Arci, Consorzio ASI della Provincia di Catania, F.M. n. 55, particella n. 133, estensione mq. 17.750
Le sezioni principali che costituiscono le stazioni di trasferenza sono:
-  realizzazione all'interno di aree attrezzate mediante strutture di copertura della fossa, di tipo leggero in prefabbricati o carpenterie metalliche. Ogni stazione è dotata di un'area di conferimento dei rifiuti, sistemi di raccolta delle acque di lavaggio e di percolato, sistema di caricamento dei bilici.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 5, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a)  gli impianti consentiranno il trasferimento dei rifiuti presso gli impianti di trattamento e/o di smaltimento con veicoli aventi volumetria maggiore rispetto a quelli utilizzati dai singoli comuni e/o ATO per la raccolta dei RSU;
b)  l'impianto di Avola avrà una potenzialità di 45.007 t/anno;
c)  l'impianto di Caltagirone avrà una potenzialità di 87.780 t/anno;
d)  l'impianto di Pantano d'Arci avrà una potenzialità di 192.547 t/anno;
e)  per la stazione di trasferenza del comune di Avola sono fatte salve le prescrizioni di cui alla nota prot. n. 13324/04 del 2 agosto 2004 dell'ufficio del Genio civile di Siracusa, da porre in atto in sede esecutiva;
f)  per la stazione di Avola, è necessario predisporre un progetto esecutivo della strada di accesso all'impianto e della annessa viabilità interna all'impianto;
g)  per la stazione di Avola, dovranno essere predisposte le misure ingegneristiche e gestionali di salvaguardia nei confronti del pericolo di esondazione e ruscellamento;
h)  in fase esecutiva si deve procedere alla modifica di progetto realizzando la completa chiusura delle aree destinate a fossa rifiuti anche mediante l'uso di strutture leggere per impedire il trasporto eolico di polveri e solidi leggeri durante le fasi di trasferimento dei rifiuti;
i)  i rifiuti ammessi in ingresso alle stazioni di trasferenza, identificati in codici CER, sono costituiti in primo luogo dai seguenti RSU conferiti direttamente dagli ATO di riferimento:
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi inoltre, solo nel caso in cui il trasporto di tali frazioni verso gli impianti di selezione e biostabilizzazione possa essere effettuato separatamente dal resto, i seguenti rifiuti:
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  15 01 06 imballaggi in materiali misti;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
j)  per i rifiuti ingombranti è consentita, ove necessario e per comodità di trasporto, la riduzione volumetrica tramite impianto mobile, adottando tutte le precauzioni per evitare rumori e dispersione di polvere.
(2005.2.66)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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