REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 21 GENNAIO 2005 - N. 3
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI


ORDINANZA COMMISSARIALE 29 novembre 2004.
Giudizio positivo di compatibilità ambientale ed autorizzazione alla realizzazione del progetto presentato dalla società Palermo Energia Ambiente s.c.p.a. (P.E.A.), con sede legale in Palermo, relativo al sistema di gestione integrato per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata - Sistema Palermo.

IL COMMISSARIO DELEGATO PER L'EMERGENZA RIFIUTI E LA TUTELA DELLE ACQUE IN SICILIA

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Vista l'ordinanza del Ministro dell'interno, n. 2983 del 31 maggio 1999, con la quale il Presidente della Regione è stato nominato Commissario delegato per la predisposizione di un piano di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti e per la realizzazione degli interventi necessari per far fronte alla situazione di emergenza;
Viste le ordinanze di protezione civile n. 3048 del 31 marzo 2000, n. 3072 del 21 luglio 2000, n. 3136 del 25 maggio 2001, n. 3190 del 22 marzo 2002, n. 3334 del 23 gennaio 2004 e n. 3354 del 7 maggio 2004, con le quali sono state approvate modifiche ed integrazioni all'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999;
Visto l'art. 1-ter del decreto legge 7 febbraio 2003, n. 15, come convertito, con modificazioni, con legge 8 aprile 2003, n. 62, recante disposizioni urgenti per il superamento di situazioni di emergenza ambientale;
Vista la disposizione n. 641 del 23 luglio 2001, con la quale il Presidente della Regione, nella qualità di Commissario delegato, ha nominato vice Commissario l'avv. Felice Crosta, conferendo allo stesso tutte le competenze afferenti il Commissario delegato, nonché tutte le attribuzioni amministrativo-contabili scaturenti dall'ordinan za n. 2983/99 e dalle successive ordinanze modificative ed integrative;
Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 "Attuazione delle direttive n. 91/156/CEE sui rifiuti, n. 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e n. 94/62/CEE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio" e le successive modifiche ed integrazioni;
Considerato che l'art. 57 del sopra citato decreto legislativo n. 22/97 prevede che le norme regolamentari e tecniche che disciplinano lo smaltimento dei rifiuti restano in vigore sino all'adozione delle specifiche norme adottate in attuazione del citato decreto legislativo;
Visto il decreto n. 288 del 3 marzo 1989, che disciplina le autorizzazioni sullo smaltimento dei rifiuti;
Visto il parere dell'Ufficio legislativo e legale n. IV/ 49.98.11 in ordine all'approvazione dei progetti ed autorizzazione alla realizzazione ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97;
Visti i codici C.E.R. allegati al decreto legislativo n. 22/97 e la loro trasposizione ai codici dell'elenco dei rifiuti, di cui alla decisione n. 2000/532/CEE, come modificata dalle decisioni nn. 2001/118/CEE, 2001/119/CEE e 2001/573/CEE;
Vista la direttiva 9 aprile 2002 recante "Indicazioni per la corretta e piena applicazione del regolamento comunitario n. 2557/2001 sulle spedizioni di rifiuti ed in relazione al nuovo elenco di rifiuti";   

Vista la legge n. 70 del 25 gennaio 1994, recante norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale;
Visto il D.M. n. 148 dell'1 aprile 1998, relativo all'approvazione del modello di registro di carico/scarico dei rifiuti;
Visto il D.M. n. 145 dell'1 aprile 1998, di definizione del modello e dei contenuti del formulario di accompagnamento dei rifiuti;
Visto il D.P.C.M. del 31 marzo 1999, di sostituzione del modello unico di dichiarazione in materia ambientale e successive modifiche ed integrazioni, ultima delle quali il D.P.C.M. del 24 dicembre 2002;
Visto il D.P.R. del 24 maggio 1988 n. 203, di attuazione delle direttive CEE nn. 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali, ai sensi del l'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183;
Visto il D.M. n. 503 del 19 novembre 1997, recante norme per l'attuazione delle direttive n. 89/369/CEE e n. 89/429/CEE, concernenti la prevenzione dell'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani e la disciplina delle emissioni e delle condizioni di combustione degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani, di rifiuti speciali non pericolosi, nonché di taluni rifiuti sanitari;
Vista la direttiva n. 2000/76/CE del Parlamento euro peo, recante i valori limite di emissione e le norme tecni che riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiuti;
Visto il decreto legislativo n. 152 dell'11 maggio 1999 sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva n. 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva n. 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole ed in particolare l'art. 45 in ordine all'autorizzazione agli scarichi delle acque reflue;
Visto l'art. 40 della legge regionale n. 27/86, che disciplina gli scarichi delle pubbliche fognature e gli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano nelle pubbliche fognature e modifica la legge regionale 18 giugno 1977, n. 39 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo n. 372 del 4 agosto 1999 di attuazione della direttiva n. 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento;
Visto il decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003 di attuazione della direttiva n. 1999/31/CE, relativa alle discariche di rifiuti;
Visto il D.M. 13 marzo 2003, relativo ai criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica;
Visto l'art. 4, commi 1, 2, 3, 4 e 5 e l'art. 5 dell'ordi nanza n. 3190/02, che modificano l'ordinanza di prote zione civile n. 2983/99, con la quale si stabilisce che la frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della Regione siciliana, deve essere utilizzata in impianti di termovalorizzazione con recupero di energia;
Visto l'art. 9 dell'O.P.C.M. n. 2983/99, come modificato dall'art. 4, comma 16, dell'ordinanza n. 3136/01, con il quale il Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana, provvede all'approvazione dei progetti ed all'autorizzazione all'esercizio degli impianti di recupero e smaltimento, ai sensi degli articoli 27 e 28 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in deroga al procedimento amministrativo dagli stessi disciplinato, salva la competenza attribuita ai prefetti in materia di discariche e che l'approvazione dei progetti da parte dello stesso Commissario delegato sostituisce, ad ogni effetto, visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale, comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori;
Visto il comma 4 dell'art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, che stabilisce che il Commissario delegato, per la valutazione della compatibilità ambientale dei progetti relativi ai sistemi per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotti nei comuni della Regione siciliana, da destinare agli impianti di termovalorizzazione con recupero di energia, si avvale, in deroga rispettivamente all'articolo 1 del decreto del presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modifiche ed integrazioni, agli articoli 1 e 6, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n. 377 e successive modifiche ed integrazioni, ed all'articolo 91 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, e relativi regolamenti di attuazione, della Commissione di cui all'articolo 18, comma 5, della legge 11 marzo 1988, n. 67 e successive modifiche ed integrazioni, che si esprime entro quarantacinque giorni dalla richiesta;
Visto l'art. 5 dell'O.P.C.M. n. 3190/02, con il quale l'articolo 4 dell'ordinanza n. 2983 del 31 maggio 1999, così come modificato dall'articolo 2, comma 1, lettere k) e l) dell'ordinanza n. 3048 del 31 marzo 2000, dall'articolo 2, commi 4, 5, 6, e 15 dell'ordinanza n. 3072 del 21 luglio 2000 e dell'articolo 4, punto 9, dell'ordinanza n. 3136 del 25 maggio 2001 è stato così sostituito: Il Commissario delegato - Presidente della Regione siciliana sentito il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio stipula convenzioni per la durata massima di venti anni per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della Regione siciliana, con operatori industriali che si impegnino a trattare in appositi impianti la frazione residuale dei rifiuti ed a utilizzarla in impianti di termovalorizzazione con recupero di energia da realizzarsi in siti idonei ovvero in propri impianti industriali, o di cui abbiano la disponibilità gestionale, esistenti nel territorio della Regione, ivi compresi quelli per la produzione di energia elettrica, in sostituzione totale o parziale di combustibili ora impiegati;
Visto l'art. 4, comma 4 ter, dell'O.P.C.M. n. 3072 del 21 luglio 2000, che attribuisce al Commissario delegato l'esclusiva competenza al rilascio dell'autorizzazione allo smaltimento finale delle scorie della termoutilizzazio ne, ivi compreso quello in discariche per rifiuti speciali, nonché, ove necessario, alla loro costruzione e/o ge stione;
Visto il "Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia", adottato con ordinanza commissariale n. 1166 del 18 dicembre 2002, che prevede, tra l'altro, che tutti i rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata debbano essere conferiti al sistema di trattamento di termovalorizzazione;
Vista l'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 8 del 20 febbraio 2004, con la quale vengono approvati i nuovi criteri e le modalità di presentazione e di utilizzo delle garanzie finanziarie, nonché i nuovi parametri per la determinazione degli importi da prestarsi da parte dei soggetti richiedenti le autorizzazioni allo smaltimento ed al recupero di rifiuti;
Vista la nota prot. n. 23921 del 3 dicembre 2003 del Commissario delegato, con la quale vengono definite, con apposite linee guida, le funzioni dell'Organismo di vigilanza e controllo (O.V.C.);
Vista l'istanza del 6 giugno 2003, assunta al protocollo n. 11265 del 9 giugno 2003, con la quale l'A.T.I. costituita da: Falck S.p.A. (mandataria), ACTELIOS S.p.A., AMIA S.p.A., EMIT, S.p.A., Cons. A.S.I. Palermo, ASTER S.p.A., GECOPRE S.p.A., SAFAB S.p.A., successivamente costituitasi in società Palermo Energia Ambiente s.c.p.a. (P.E.A.), con sede legale in Palermo, via Pietro Nenni n. 28, nella qualità di concessionaria del servizio di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata, provenienti dagli A.T.O. PA 1, PA 2, PA 3, PA 4 Nord, PA 5, TP 1, ha chiesto, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, l'approvazione del progetto relativo al sistema di gestione integrato per l'utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani al netto della raccolta differenziata, l'autorizzazione alla realizzazione del sistema stesso e l'autorizzazione all'esercizio delle attività di smaltimento e recupero da svolgersi nei seguenti impianti che compongono il sistema integrato di seguito denominato "Sistema Palermo":
-  piattaforma impiantistica di Bellolampo costituita da: impianto di selezione e biostabilizzazione, impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica, impianto di inertizzazione delle ceneri provenienti dal termovalorizzatore, n. 2 discariche per rifiuti non pericolosi, localizzati nel comune di Palermo in località Bellolampo;
-  stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Carini (PA) - zona A.S.I.;
-  stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Monreale (PA) contrada Celso;
-  stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Termini Imerese (PA) - zona A.S.I.;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione e discarica per rifiuti non pericolosi localizzati rispettivamente in contrada Belvedere e in contrada Borranea nel comune di Trapani;
Visti la nota della PEA recante prot. n. PEA/80/04/ UM/pm del 19 luglio 2004 ed assunta al prot. n. 15959 del 21 luglio 2004, con la quale si trasmette l'elenco dei codici C.E.R. ed i quantitativi di rifiuti da smaltire negli impianti del "Sistema Palermo"e con la quale si fa, altresì, presente, che la stessa P.E.A. si avvarrà, ai fini della costruzione e della gestione riguardanti gli impianti siti nel comune di Trapani (impianto di selezione e biostabilizzazione di contrada Belvedere e discarica di rifiuti non pericolosi di contrada Borranea), della società Trapani Servizi S.p.A.;
Vista la successiva nota della PEA recante prot. n. PEA/129/04/UM/pm del 17 novembre 2004 ed assunta al prot. n. 24648 del 22 novembre 2004, con la quale la PEA chiede che siano rilasciati alla Trapani Servizi S.p.A., con sede legale in Trapani, via Salvatore Bertino n. 15, le autorizzazioni ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, relativamente alla realizzazione ed alla gestione, nell'ambito del Sistema Palermo, degli impianti di selezione e biostabilizzazione e di discarica ubicati rispettivamente in contrada Belvedere e in contrada Borranea nel comune di Trapani, fermo restando che entrambi gli impianti resteranno asserviti al sistema integrato stesso promosso e coordinato dalla stessa PEA;
Vista l'istanza della società Trapani Servizi p.a., con sede legale in Trapani, via Salvatore Bertino n. 15, recante prot. n. 1882 del 19 novembre 2004 ed assunta al prot. 24646 del 22 novembre 2004, con la quale si chiede, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, l'autorizzazione alla realizzazione degli impianti di selezione e biostabilizzazione e di discarica ubicati rispettivamente in contrada Belvedere e in contrada Borranea nel comune di Trapani, e alla loro gestione per le attività che ad essa competono nell'ambito del Sistema Palermo, in quanto parte integrante;
Visti i verbali delle conferenze convocate ai sensi del l'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, svoltesi:
-  il 10 luglio 2003 relativamente agli impianti di Bellolampo;
-  il 10 luglio 2003 relativamente all'impianto di selezione e biostabilizzazione di Trapani;
-  l'11 luglio 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Termini Imerese;
-  l'11 luglio 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Carini;
-  l'11 luglio 2003 relativamente alla stazione di trasferenza di Monreale;
nel corso delle quali sono state richieste integrazioni e chiarimenti;
Vista la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale avanzata il 15 marzo 2004, prot. n. 5365/A2, dal Commissario delegato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio;
Visti gli avvisi di pubblicità relativi al "Sistema Palermo", comparsi il giorno 17 marzo 2004 su MF (testata nazionale), La Sicilia e il Giornale di Sicilia (testate regionali);
Visto la nota prot. Gab./2004/6534/B09 del 5 luglio 2004 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, con la quale si trasmette, ai sensi del comma 4, art. 2 dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, il parere, favorevole con prescrizioni, n. 590 del 10 giugno 2004, reso dalla commissione per la valutazione di impatto ambientale e la relazione generale concernente il sistema integrato ivi contenuta;   

Visti i verbali delle conferenze convocate, ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, a seguito del parere favorevole di compatibilità ambientale sopra citato, svoltesi:
-  il 21 luglio 2004 relativamente agli impianti siti in località Bellolampo;
-  il 22 luglio 2004 relativamente alla stazione di trasferenza di Termini Imerese;
-  il 22 luglio 2004 relativamente alla stazione di trasferenza di Carini;
-  il 23 luglio 2004 e successivamente il 10 agosto 2004 relativamente all'impianto di selezione e biostabilizzazione di Trapani contrada Belvedere;
-  il 23 luglio 2004 e successivamente il 10 agosto 2004 relativamente alla discarica di Trapani contrada Borranea;
-  il 23 luglio 2004 relativamente alla stazione di trasferenza di Monreale;
Visti gli avvisi di pubblicazione all'albo pretorio dei comuni nel cui territorio ricadono gli impianti previsti in variante urbanistica, muniti della correlativa attestazione di avvenuta pubblicazione da cui risulta che non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni;
Vista la nota della PEA recante prot. PEA/21/04/UM/rc del 9 marzo 2004, assunta al prot. n. 5608 del 17 marzo 2004, con la quale si trasmette il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale, aggiornati sulla base delle osservazioni dettate nel corso della prima tornata di Conferenze;
Visto il progetto definitivo degli impianti del "Sistema integrato Palermo" costituito, nella formulazione conclusiva, dai seguenti elaborati:
1) Elaborati di carattere generale (volume 1):
-  relazione illustrativa e dimensionamento del sistema di trattamento e utilizzo della frazione residua dei R.S.U. (tav. A.T.I. R01 del 25 febbraio 2004);
-  relazione di gestione (tav. A.T.I. R02 del 26 marzo 2003);
-  bilanci di massa ed energia del sistema (tav. A.T.I. R03 del 25 febbraio 2004);
-  ottemperanza alle prescrizioni dell'allegato a D.M.A. n. 503/97 (tav. A.T.I. R04 del 24 marzo 2003).
2) Stazione di trasferenza di Carini (volume 2):
-  relazione geologica esecutiva (tav. A.T.I. AM-R 41 del 26 maggio 2003);
-  relazione tecnica (tav. A.T.I. AM-R 50 del 15 dicembre 2003);
-  relazione impianto elettrico (tav. A.T.I. AM-R 51 del 15 dicembre 2003);
-  relazione geotecnica (tav. A.T.I. AM-R52 del 15 dicem bre 2003);
-  relazione sismica (tav. A.T.I. AM-R 52 A del 15 dicem bre 2003);
-  capannone - relazione e calcolo strutturale;
-  palazzina uffici - relazione e calcolo strutturale;
-  palazzina servizi - relazione e calcolo strutturale;
-  vasca di riserva idrica antincendio e vasca di riserva idrica - relazione e calcolo strutturale;
-  vasca di raccolta e decantazione - relazione e calcolo strutturale;
-  computo metrico;
-  disciplinare descrittivo;
-  certificato di destinazione urbanistica (tav. A.T.I. AM-R 60 del 15 dicembre 2003);
-  cartografia generale (tav. A.T.I. AM-R 300 del 15 dicembre 2003);
-  piano quotato e profili stato attuale (tav. A.T.I. AM-R 300a del 15 dicembre 2003);
-  planimetria generale quotata e profili (tav. A.T.I. AM-R 301 del 15 dicembre 2003);
-  planimetria generale piano coperture (tav. A.T.I. AM-R 302 del 15 dicembre 2003);
-  planimetria generale impianti elettrico-antincendio - raccolta acque bianche e reflui (tav. A.T.I. AM-R 303 del 15 dicembre 2003);
-  capannone: carpenterie e tabelle pilastri;
-  capannone: esecutivi strutturali 1;
-  capannone: esecutivi strutturali 2;
-  capannone: esecutivi strutturali 3;
-  palazzina uffici: carpenterie e tabella pilastri;
-  palazzina uffici: esecutivi strutturali;
-  palazzina servizi: carpenterie ed esecutivi strutturali
-  vasca di riserva idrica antincendio e vasca di riserva: carpenterie ed esecutivi strutturali;
-  riserva idrica - carpenterie ed esecutivi strutturali;
-  vasca raccolta acque: cartenterie ed esecutivi strutturali;
-  calcolo schemi unifilari;
-  determinazioni dirigenziali A.S.I. (tav. A.T.I. AM-R 61 del 19 gennaio 2004);
-  relazione sulle osservazioni della conf. servizi dell'11 luglio 2003 (tav. A.T.I. AM-R 62 del 13 febbraio 2004).
3) Stazione di trasferenza di Termini Imerese (volume 3):
-  corografia generale I.G.M. (tav. A.T.I. - 501 del 4 dicembre 2003);
-  stralcio aerofotogrammetrico - stralcio catastale (tav. A.T.I. - 502 del 4 dicembre 2003);
-  planimetria stato attuale con relativi profili (tav. A.T.I. - 503 del 4 dicembre 2003);
-  planimetria generale di progetto (tav. A.T.I. - 504 del 4 dicembre 2003);
-  sezioni di progetto (tav. A.T.I. - 505 del 4 dicembre 2003);
-  planimetria generale impianti (tav. A.T.I. - 506 del 4 dicembre 2003);
-  blocco uffici e spogliatoi (tav. A.T.I. - 507 del 4 dicem bre 2003);
-  gruppo vasca antincendio e riserva idrica (tav. A.T.I. - 508 del 4 dicembre 2003);
-  bilico e relativi accessori (tav. A.T.I. - 509 del 4 dicem bre 2003);
-  capannone a copertura dei nastri (tav. A.T.I. - 510 del 4 dicembre 2003);
-  gruppo vasca di trattamento acque di prima pioggia depurazione acque nere (tav. A.T.I. - 511 del 4 dicem bre 2003);
-  rilievo fotografico (tav. A.T.I. - 512 del 4 dicembre 2003);
-  relazione tecnica generale (tav. A.T.I. - R 71 del 4 dicembre 2003);
-  relazione tecnica impianti (tav. A.T.I. - R 72 del 4 dicembre 2003);
-  relazione sismica (tav. A.T.I. - R 73 del 4 dicembre 2003);
-  calcoli statici preventivi;
-  relazione geotecnica (tav. A.T.I. - R 75 del 4 dicembre 2003);
-  titolo di proprietà (tav. A.T.I. - R 76 del 4 dicembre 2003);
-  computo metrico;
-  elenco prezzi ;
-  disciplinare descrittivo e prestazionale;
-  relazione geologica (tav. A.T.I. - AM-R 42 del 27 novembre 2003);
-  determinazioni A.S.I. (tav. A.T.I. - AM-R 80 del 19 gennaio 2004);
-  relazione sulle modifiche ed integrazioni conseguenti alle osservazioni della conf. di servizi del l'11 luglio 2003 (tav. A.T.I. - AM-R 81 del 13 febbraio 2004).
4) Stazione di trasferenza di Monreale (volume 4):
-  relazione tecnica generale (tav. A.T.I. R 61 dell'1 dicembre 2003);
-  scheda urbanistica e vincoli (tav. A.T.I. R 62 dell'1 dicembre 2003);
-  relazione tecnica impianti (tav. A.T.I. R 63 dell'1 dicembre 2003);
-  corografia generale (tav. A.T.I. 401 dell'1 dicembre 2003);
-  stralcio aereofotogrammetria (tav. A.T.I. 402 dell'1 dicembre 2003);
-  stralcio catastale ante e post intervento (tav. A.T.I. 403 dell'1 dicembre 2003);
-  copia estratto di mappa rilasciato dal catasto (tav. A.T.I. 404 dell'1 dicembre 2003);
-  planimetria generale (tav. A.T.I. 405 dell'1 dicembre 2003);
-  piano quotato e profili prima dei lavori (tav. A.T.I. 406 dell'1 dicembre 2003);
-  piano quotato e profili dopo i lavori sezioni e planimetrie (tav. A.T.I. 407 dell'1 dicembre 2003);
-  scavi e fondazioni stradale sezioni e planimetrie (tav. A.T.I. 408 dell'1 dicembre 2003);
-  gabbionate perimetrali e muri di sostegno sezioni e planimetria (tav. A.T.I. 409 dell'1 dicembre 2003);
-  muri di sostegno armature (tav. A.T.I. 410 dell'1 dicembre 2003);
-  impianto elettrico ed illuminazione planimetria generale (tav. A.T.I. 411 dell'1 dicembre 2003);
-  impianto antincendio planimetria generale (tav. A.T.I. 412 dell'1 dicembre 2003);
-  vasca antincendio e locale pompe armature e architettonici (tav. A.T.I. 413 dell'1 dicembre 2003);
-  impianto acque bianche e nere planimetria generale (tav. A.T.I. 414 dell'1 dicembre 2003);
-  vasca acqua prima pioggia (tav. A.T.I. 415 dell'1 dicembre 2003);
-  uffici e spogliatoi disegni architettonici piante prospetti e sezioni (tav. A.T.I. 416 dell'1 dicembre 2003);
-  locale uffici e spogliatoi piastra di fondazione esecutivi di cantiere;
-  particolare costruttivo bilico armature (tav. A.T.I. 418 dell'1 dicembre 2003);
-  scala adiacente rampa esecutivi pianta carpenteria e armature;
-  tettoia zona carico disegni architettonici (tav. A.T.I. 420 dell'1 dicembre 2003);
-  relazione calcoli preliminari e relazione geotecnica (tav. A.T.I. R 64 dell'1 dicembre 2003);
-  relazione sismica (tav. A.T.I. R 65 dell'1 dicembre 2003);
-  computo metrico;
-  elenco prezzi;
-  disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
-  quadro economico;
-  relazione geologica (tav. A.T.I. AM-R 43 del 27 novembre 2003);
-  atto notarile (tav. A.T.I. AM-R 70 del 19 novembre 2004);
-  relazione sulle modifiche ed integrazioni conseguenti alle osservazioni della conf. di servizi del l'11 luglio 2003 (tav. A.T.I. AM-R 71 del 13 febbraio 2004).
5) Discarica per rifiuti non pericolosi denominata 5ª vasca in località Bellolampo (volume 5):
-  relazione geologica (AMIA AM-R 1 del 19 marzo 2003);
-  relazione geotecnica (AMIA AM-R 2 del 28 maggio 2003);
-  relazione descrittiva (AMIA AM-R 2 del 28 maggio 2003) (AMIA AM-R 3 del 28 maggio 2003);
-  computo metrico;
-  computo dei volumi di abbancamento (AMIA AM-R 5 del 19 marzo 2003);
-  disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
-  relazione idraulica (AMIA AM-R 8 del 28 maggio 2003);
-  relazione elettrica;
-  calcoli preliminari delle strutture;
-  relazione sismica (AMIA AM-R 11 del 28 maggio 2003);
-  piano di gestione operativa (AMIA AM-R 12 del 15 dicembre 2003);
-  piano di ripristino ambientale (AMIA AM-R 13 del 15 dicembre 2003);
-  piano di gestione post-operativo (AMIA AM-R 14 del 15 dicembre 2003);
-  piano di sorveglianza e controllo (AMIA AM-R 15 del 15 dicembre 2003);
-  carta geologica e geomorfologica (AMIA AM 1 del 19 marzo 2003);
-  carta idrogeologica (AMIA AM 2 del 19 marzo 2003);
-  carta litotecnica (AMIA AM 3 del 19 marzo 2003);
-  carta del bacino idrografico (AMIA AM 4 del 19 marzo 2003);
-  sezioni litostratigrafiche (AMIA AM 5 del 19 marzo 2003);
-  sezioni litotecniche (AMIA AM 6 del 28 maggio 2003);
-  sezioni verifiche di stabilità (AMIA AM 7 del 28 maggio 2003);
-  planimetria di inquadramento (AMIA AM 8 del 26 marzo 2003);
-  inquadramento da foto aerea (AMIA AM 9 del 26 marzo 2003);
-  estratto da foglio di mappa (AMIA AM 10 del 28 maggio 2003);
-  stralcio da strumento urbanistico (AMIA AM 11 del 28 maggio 2003);
-  carta dei vincoli (AMIA AM 12 del 26 marzo 2003);
-  planimetria stato di fatto (AMIA AM 13 del 26 marzo 2003);
-  planimetria di progetto (AMIA AM 14 del 26 marzo 2003);
-  sezioni stato di fatto (AMIA AM 15 del 26 marzo 2003);
-  sezioni di progetto (AMIA AM 16 del 28 maggio 2003);
-  planimetria stato finale (AMIA AM 17 del 28 maggio 2003);
-  reti principali drenaggio percolato planimetria, profili longitudinali, schema di posa in opera e particolare (AMIA AM 18 del 28 maggio 2003);
-  planimetria impianto di drenaggio percolato di guardia (AMIA AM 19 del 28 maggio 2003);
-  planimetria impianto di captazione biogas (AMIA AM 20 del 26 marzo 2003);
-  planimetria impianto di raccolta acque meteoriche (AMIA AM 21 del 26 marzo 2003);
-  planimetria impianti: antincendio - illuminazio ne - viabilità illuminazione (AMIA AM 22 del 26 marzo 2003);
-  planimetria, sezioni e particolare strada di collegamento stazioni di trasferenza-termovalorizzatore (AMIA AM 23 del 26 marzo 2003);
-  particolare canale di raccolta acque meteoriche (AMIA AM 24 del 28 maggio 2003);
-  circuito esterno percolato - vasca di rilancio e serbatoi (AMIA AM 25 del 28 maggio 2003);
-  vasca di rilancio percolato (AMIA AM 26 del 26 marzo 2003);
-  profilo longitudinale collettori reti percolato (AMIA AM 27 del 28 maggio 2003);
-  strada di servizio - planimetria, sez. tipo, profilo, sez. (AMIA AM 28 del 28 maggio 2003);
-  planimetria, profilo e sezioni canale di raccolta acque meteoriche a protezione della strada di servizio (AMIA AM 29 del 28 maggio 2003);
-  strato di copertura finale (AMIA AM 30 del 28 maggio 2003).
6) Discarica per rifiuti non pericolosi per le scorie e le ceneri inertizzate provenienti dal termovalorizzatore in località Bellolampo (volume 6):
-  relazione descrittiva (AMIA AM-R 21 del 23 febbraio 2004);
-  relazione idrologica, idraulica e specialistica (AMIA AM-R 22 del 24 febbraio 2004);
-  relazione impianti (AMIA AM-R 23 del 23 febbraio 2004);
-  relazione geotecnica (AMIA AM-R 25 del 23 febbraio 2004);
-  relazione geologica (AMIA AM-R 26 del 20 marzo 2003);
-  relazione geologica integrativa (AMIA AM-R 26.1 del 23 febbraio 2004);
-  relazione sismica (AMIA AM-R 27 del 3 giugno 2003);
-  relazione preliminare di calcolo;
-  disciplinare descrittivo;
-  tabella riassuntiva elementi geometrici (AMIA AM-R 30 del 20 marzo 2003);
-  corografia (AMIA AM 101 del 23 febbraio 2004);
-  estratto di mappa catastale e stralcio di p.r.g. (AMIA AM 102 del 23 febbraio 2004);
-  situazione attuale dell'area - planimetria (AMIA AM 103 del 23 febbraio 2004);
-  schema generale interventi - planimetria (AMIA AM 104 del 23 febbraio 2004);
-  drenaggio del percolato - planimetria (AMIA AM 105 del 23 febbraio 2004);
-  impermeabilizzazione, drenaggio del percolato e copertura finale - particolari (AMIA AM 106 del 23 febbraio 2004);
-  impermeabilizzazione e drenaggio del percolato - particolari (AMIA AM 107 del 23 febbraio 2004);
-  argini perimetrali e pozzetto raccolta percolato - particolari (AMIA AM 108 del 23 febbraio 2004) ;
-  sistema di raccolta e stoccaggio del percolato - particolari (AMIA AM 109 del 23 febbraio 2004);
-  sistema di raccolta acque meteoriche - particolari (AMIA AM 110 del 23 febbraio 2004);
-  abbancamento rifiuti - sezioni longitudinali a, b, c, d, e, f (AMIA AM 111 del 23 febbraio 2004);
-  abbancamento rifiuti - sezioni longitudinali f, g, h, i, l, m (AMIA AM 112 del 23 febbraio 2004);
-  stazione di conferimento interna - planimetria generale (AMIA AM 113 del 23 febbraio 2004);
-  capannone stoccaggio detriti - pianta (AMIA AM 114 del 23 febbraio 2004);
-  capannone stoccaggio detriti - prospetti (AMIA AM 115 del 23 febbraio 2004);
-  capannone stoccaggio detriti - sezioni (AMIA AM 116 del 23 febbraio 2004);
-  palazzina uffici - piante, prospetti e sezioni (AMIA AM 117 del 23 febbraio 2004);
-  planimetrie locali: capannone, uffici, impianto elettrico e assimilabile (AMIA AM 118 del 23 febbraio 2004);
-  planimetria generale - illuminazione esterna e cavidotti (AMIA AM 119 del 23 febbraio 2004);
-  carta geologica (AMIA AM 120 del 20 marzo 2003);
-  carta idrogeologica (AMIA AM 120.1 del 20 marzo 2003);
-  sezione litostratigrafica B-B' (AMIA AM 120.2 del 20 marzo 2003);
-  sistema di copertura e regimazione idraulica superficiale - planimetria (AMIA AM 121 del 20 marzo 2003);
-  piano di gestione operativa (AMIA AM-P1 del 23 febbraio 2004);
-  piano di ripristino ambientale (AMIA AM-P2 del 24 febbraio 2004);
-  piano di gestione post-operativa (AMIA AM-P3 del 23 febbraio 2004);
-  piano di sorveglianza e controllo (AMIA AM-P4 del 23 febbraio 2004).
7) Impianto di termovalorizzazione con annesso impianto di inertizzazione in località Bellolampo (volumi 7.1, 7.2, 7.3, 7.4):
-  relazione descrittiva impianto (ASTER AS R 1 del 24 marzo 2003);
-  flow diagram quantificato unto di garanzia (ASTER AS R 2 del 24 marzo 2003);
-  flow diagram quantificato cond. invernali (ASTER AS R 3 del 24 marzo 2003);
-  flow diagram quantificato cond. estiva (ASTER AS R 4 del 24 marzo 2003);
-  bilancio di massa ed energia (ASTER AS R 5 del 24 marzo 2003);
-  elenco apparecchiature meccaniche (ASTER AS R 6 del 24 marzo 2003);
-  elenco fluidi (ASTER AS R 7 del 24 marzo 2003);
-  flow diagram quantificato punto di funzionamento atteso (ASTER AS R 8 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica impianto produzione acqua demi (ASTER AS R 10 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica cisterna controllo emissioni (ASTER AS R 11 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica sistema dosaggi chimici (ASTER AS R 12 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica degasatore (ASTER AS R 13 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica linee fumi(ASTER AS R 16 del 24 marzo 2003);
-  specifica generale sistema di automazione (ASTER AS R 17 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica trattamento acque reflue (ASTER AS R 18 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica tubazioni (ASTER AS R 19 del 24 marzo 2003);
-  specifica tecnica sist. compressione e trattamento aria (ASTER AS R 21 del 24 marzo 2003);
-  data sheet generatore g1 (ASTER AS R 24 del 24 marzo 2003);
-  data sheet trasformatore tr1 (ASTER AS R 25 del 24 marzo 2003);
-  data sheet trasformatore tr2 (ASTER AS R 26 del 24 marzo 2003);
-  data sheet trasformatore tr3 (ASTER AS R 27 del 24 marzo 2003);
-  bilancio elettrico (ASTER AS R 28 del 24 marzo 2003);
-  dimensionamento apparecch. elettriche (ASTER AS R 29 del 24 marzo 2003);
-  flow diagram (ASTER AS 1 del 24 marzo 2003);
-  symbol list (ASTER AS 2 del 24 marzo 2003);
-  stoccaggio scorie (ASTER AS 3 del 24 marzo 2003);
-  monitoraggio emissioni (ASTER AS 4 del 24 marzo 2003);
-  condensato (ASTER AS 5 del 24 marzo 2003);
-  preriscaldatore bp (ASTER AS 6 del 24 marzo 2003);
-  acqua alimento (ASTER AS 7 del 24 marzo 2003);
-  vapore principale e by pass (ASTER AS 8 del 24 marzo 2003);
-  sistema cccw (ASTER AS 9 del 24 marzo 2003);
-  distribuzione cccw (ASTER AS 10 del 24 marzo 2003);
-  processo drenaggi puliti (ASTER AS 11 del 24 marzo 2003);
-  processo drenaggi sporchi (blow down) (ASTER AS 12 del 24 marzo 2003);
-  processo produzione acqua demi (ASTER AS 13 del 24 marzo 2003);
-  processo dosaggio chimici di ciclo (ASTER AS 14 del 24 marzo 2003);
-  processo stoccaggio acqua demi (ASTER AS 16 del 24 marzo 2003);
-  processo distribuzione acqua demi (ASTER AS 17 del 24 marzo 2003);
-  processo produzione aria compressa (ASTER AS 18 del 24 marzo 2003);
-  processo distribuzione aria strumenti (ASTER AS 19 del 24 marzo 2003);
-  processo distribuzione aria servizi (ASTER AS 20 del 24 marzo 2003);
-  processo di distribuzione acqua servizi (ASTER AS 21 del 24 marzo 2003);
-  processo di raccolta e trattamento effluenti (ASTER AS 22 del 24 marzo 2003);
-  processo di distribuzione acqua potabile (ASTER AS 23 del 24 marzo 2003);
-  processo sistema stoccaggio e spinta gasolio (ASTER AS 24 del 24 marzo 2003);
-  processo sistema distribuzione acqua antincendio (ASTER AS 26 del 24 marzo 2003);
-  flusso fumi (ASTER AS 0, ASTER AS 27 del 24 marzo 2003) del 24 marzo 2003);
-  flusso impianto di preparazione latte di calce (ASTER AS 28 del 24 marzo 2003);
-  flusso sistema aria di combustione (ASTER AS 29 del 24 marzo 2003);
-  controllo architettura di sistema di principio (ASTER AS 30 del 24 marzo 2003);
-  processo sistema ricevimento e stoccaggio rifiuti (ASTER AS 31 del 24 marzo 2003);
-  planimetria impianto di termovalorizzazione 1:500 (ASTER AS 101 del 13 aprile 2004);
-  layout sala turbina quota 0.00 (ASTER AS 101 del 24 marzo 2003);
-  layout sala turbina quota 4.00, 8.00, 13.00 (ASTER AS 103 del 24 marzo 2003);
-  layout area condensatore ad aria (ASTER AS 104 del 24 marzo 2003);
-  pianta quota + 0.00 area forni e caldaie (ASTER AS 106 del 24 marzo 2003);
-  pianta quota 8.00 area forni e caldaie (ASTER AS 107 del 24 marzo 2003);
-  pianta quota 13.00 area forni e caldaie (ASTER AS 108 del 24 marzo 2003);
-  pianta quota 18.00 area forni e caldaie (ASTER AS 109 del 24 marzo 2003);
-  sezione longitudinale (ASTER AS 110 del 13 febbraio 2004);
-  sezione trasversale sala turbina (ASTER AS 111 del 24 marzo 2003);
-  sezione trasversale caldaia (ASTER AS 112 del 24 marzo 2003);
-  schema unifilare at/mt (ASTER AS 151 del 24 marzo 2003);
-  schema unifilare bt (ASTER AS 152 del 24 marzo 2003);
-  schema unifilare 110v cc (ASTER AS 153 del 24 marzo 2003);
-  schema unifilare at/mt con protezioni (ASTER AS 154 del 24 marzo 2003);
-  schema unifilare 400/230v 50hz (ups) (ASTER AS 155 del 24 marzo 2003);
-  planimetria generale vie cavi esposte (ASTER AS 158 del 24 marzo 2003);
-  sezione vie cavi esposte (ASTER AS 159 del 24 marzo 2003);
-  planimetria generale pianta delle coperture (ASTER AS 201 del 24 marzo 2003);
-  prospetto sud (ASTER AS 202 del 24 marzo 2003);
-  prospetto nord (ASTER AS 203 del 24 marzo 2003);
-  prospetto ovest (ASTER AS 204 del 24 marzo 2003);
-  prospetto est sala macchine (ASTER AS 205 del 24 marzo 2003);
-  prospetto est locale forni e caldaie (ASTER AS 206 del 24 marzo 2003);
-  sezione 1-1 fossa rifiuti calo benne (ASTER AS 207 del 24 marzo 2003);
-  sezione 2-2 fossa rifiuti (ASTER AS 208 del 24 marzo 2003);
-  sezione 3-3 fossa scorie (ASTER AS 209 del 24 marzo 2003);
-  sezione 4-4 fossa forni (ASTER AS 210 del 24 marzo 2003);
-  sezione 5-5 edificio linea fumi (ASTER AS 211 del 24 marzo 2003);
-  sezione 6-6 edificio linea fumi - caldaie (ASTER AS 212 del 24 marzo 2003);
-  sezione 7-7 edificio sala macchine - impalcato turbina (ASTER AS 213 del 24 marzo 2003);
-  sezione 8-8 edificio sala controllo - area forni (ASTER AS 214 del 24 marzo 2003);
-  sezioni 9-9 e 10-10 fossa rifiuti (ASTER AS 215 del 24 marzo 2003);
-  sezioni 11-11 e 12-12 fossa rifiuti e impalcato (ASTER AS 216 del 24 marzo 2003);
-  sezione 13-13 edificio forni edificio caldaia (ASTER AS 217 del 24 marzo 2003);
-  sezione 14-14 edificio forni caldaia (ASTER AS 218 del 24 marzo 2003);
-  piante fossa rifiuti el. -8.00 e -5.00 (ASTER AS 219 del 24 marzo 2003);
-  piante fossa rifiuti el. -1.50 e 0.00 (ASTER AS 220 del 24 marzo 2003);
-  piante fossa rifiuti el. 8.00 e 10.30 (ASTER AS 221 del 24 marzo 2003);
-  piante fossa rifiuti el. 13.50 e 23.00 (ASTER AS 222 del 24 marzo 2003);
-  piante fossa rifiuti el. 33.00 e 39.00 (ASTER AS 223 del 24 marzo 2003);
-  pianta edificio caldaie - forni el. 0.00 (ASTER AS 224 del 24 marzo 2003);
-  pianta edificio caldaie - forni el. 8.00 (ASTER AS 225 del 24 marzo 2003);
-  pianta edificio caldaie - forni el. 13.00 (ASTER AS 226 del 24 marzo 2003);
-  pianta edificio caldaie - forni el. 18.00 (ASTER AS 227 del 24 marzo 2003);
-  pianta edificio caldaie - forni el. 35.00 (ASTER AS 228 del 24 marzo 2003);
-  pianta edificio caldaie - forni coperture (ASTER AS 229 del 24 marzo 2003);
-  piante edificio macchine el. 0.00 e 4.00 (ASTER AS 230 del 24 marzo 2003);
-  piante edificio macchine el. 8.00 e 13.00 (ASTER AS 231 del 24 marzo 2003);
-  piante edificio macchine el. 16.00 e copertura (ASTER AS 232 del 24 marzo 2003);
-  edificio di sottostazione elettrica (ASTER AS 233 del 24 marzo 2003);
-  relazione tecnico-descrittiva delle opere civili (ASTER AS 235 del 24 marzo 2003);
-  progetto definitivo dell'impianto di inertizzazione del le ceneri (AMIA AM-R 31 dell'1 febbraio 2004).
8) Impianto di selezione e biostabilizzazione con annesso impianto di inertizzazione in località Bellolampo (volume 8):
-  relazione tecnica (EMIT EM R 2 del 14 marzo 2003);
-  specifiche tecniche apparecchiature (EMIT EM R 3 del 14 marzo 2003);
-  relazione di gestione (EMIT EM R 4 del 14 marzo 2003);
-  elenco apparecchiature (EMIT EM R 5 del 14 marzo 2003);
-  relazione tecnica impianti elettrici (EMIT EM R 6 del 14 marzo 2003);
-  specifica tecnica quadri di media tensione (EMIT EM R 7 del 14 marzo 2003);
-  specifica tecnica quadri power center (EMIT EM R 8 del 14 marzo 2003);
-  specifica tecnica quadri motor control center (EMIT EM R 9 del 14 marzo 2003);
-  specifica tecnica trasformatori m.t. / b.t. (6/0,4 kv) (EMIT EM R 11 del 14 marzo 2003);
-  elenco utenze elettriche (EMIT EM R 11 del 14 marzo 2003);
-  assieme generale ricezione/selezione pianta (EMIT EM R 1 del 14 marzo 2003);
-  assieme generale biostabilizzazione pianta locale cabina per biofiltri e biostabilizzazione (EMIT EM R 2 del 14 marzo 2003);
-  assieme generale biofiltri (EMIT EM R003 del 14 marzo 2003);
-  assieme generale pesa a ponte automezzi (EMIT EM R 4 del 14 marzo 2003);
-  assieme generale piattaforme lavaggio automezzi (EMIT EM R 6 del 14 marzo 2003);
-  assieme generale ricezione e selezione sezione (EMIT EM R 8 del 14 marzo 2003);
-  assieme generale biostabilizzazione sezione (EMIT EM R 9 del 14 marzo 2003);
-  locale cabina elettrica per locale ricezione r.s.u. (EMIT EM R 10 del 14 marzo 2003);
-  locale cabina elettrica e sala comando per locale selezione (EMIT EM R 11 del 14 marzo 2003);
-  selezione secco/umido e biostabilizzazione schema di flusso (EMIT EM R 16 del 14 marzo 2003);
-  trattamento aria ricezione / selezione / biostabilizzaz. sche ma di flusso (EMIT EM R 17 del 14 marzo 2003);
-  schema unifilare area ricevimento (EMIT EM R 19 del 14 marzo 2003);
-  schema unifilare area selezione (EMIT EM R 20 del 14 marzo 2003);
-  schema unifilare area biostabilizzazione/biofiltri (EMIT EM R 21 del 14 marzo 2003);
-  architettura di sistema (EMIT EM R 22 del 14 marzo 2003).
9) Impianto di selezione e biostabilizzazione di contrada Belvedere di Trapani (volume 9):
-  relazione generale (T.P. TS-R-2 del 20 gennaio 2004);
-  relazione tecnica di dimensionamento (T.P. TS-R-3 del 20 gennaio 2004);
-  relazione geologica e geotecnica (T.P. TS-R-4 del 20 gennaio 2004);
-  disciplinare opere elettromeccaniche;
-  computo metrico estimativo;
-  piano di manutenzione (T.P. TS-R-7 del 20 gennaio 2004);
-  relazione emissioni in atmosfera (D.P.R. n. 203/88) (T.P. TS-R-8 del 20 gennaio 2004);
-  specifiche rumore e vibrazioni (T.P. TS-R-9 del 20 gennaio 2004);
-  relazione integrativa (T.P. TS-R-10 del 20 gennaio 2004);
-  relazione impianto elettrico (T.P. TS-R-11 del 20 gennaio 2004);
-  relazione impianto antincendio (T.P. TS-R-12 del 20 gennaio 2004);
-  certificato di destinazione urbanistica (T.P. TS-R-13 del 20 gennaio 2004);
-  lay-out impianto esistente (T.P. TS-1 del 20 gennaio 2004);
-  lay-out impianto di progetto (T.P. TS-2 del 20 gennaio 2004);
-  planimetria edificio maturazione fos (T.P. TS-3 del 20 gennaio 2004);
-  sezione edificio maturazione fos (T.P. TS-4 del 20 gennaio 2004);
-  strutturale fondazione edificio maturazione fos (T.P. TS-5 del 20 gennaio 2004);
-  planimetria edificio ricezione (T.P. TS-6 del 20 gennaio 2004);
-  sezione edificio ricezione (T.P. TS-7 del 20 gennaio 2004);
-  strutturale fondazione edificio ricezione (T.P. TS-8 del 20 gennaio 2004);
-  strutturale elevazione edificio ricezione (T.P. TS-9 del 20 gennaio 2004);
-  sistema raccolta percolato (T.P. TS-10 del 20 gennaio 2004);
-  sistema aspirazione e trattamento aria (T.P. TS-11 del 20 gennaio 2004);
-  stralcio corografia 1:25.000 (T.P. TS-12 del 20 gennaio 2004);
-  stralcio corografia 1:10.000 (T.P. TS-13 del 20 gennaio 2004);
-  estratto di mappa catastale (T.P. TS-14 del 20 gennaio 2004);
-  profili stato di fatto e di progetto (T.P. TS-15 del 20 gennaio 2004);
-  prospetti edificio maturazione fos (T.P. TS-6 del 20 gennaio 2004);
-  prospetti edificio ricezione (T.P. TS-17 del 20 gennaio 2004);
-  pianta e prospetti tettoia ricezione (T.P. TS-18 del 20 gennaio 2004);
-  impianti idrici (T.P. TS-19 del 20 gennaio 2004);
-  planimetria approvvigionamento idrico (T.P. TS-20 del 20 gennaio 2004);
-  pianta e sezione vasca percolato (T.P. TS-21 del 20 gennaio 2004);
-  pianta e sezione vasca prima pioggia (T.P. TS-22 del 20 gennaio 2004);
-  impianto antincendio (T.P. TS-23 del 20 gennaio 2004);
-  schema di installazione delle condutture principali e quadri elettrici (T.P. TS-24 del 20 gennaio 2004);
-  schema di installazione dell'impianto di illuminazione normale e illuminazione di sicurezza (T.P. TS-25 del 20 gennaio 2004);
-  schema di installazione dei quadri di alimentazione e comando macchine (T.P. TS-26 del 20 gennaio 2004);
-  schema di installazione dell'impianto di terra e nodi equipotenziali (T.P. TS-27 del 20 gennaio 2004);
-  lay out impianto di progetto (T.P. TS-28 del 20 gennaio 2004);
-  stralcio corografia 1:1.000 (T.P. TS-29 del 20 gennaio 2004);
-  stralcio corografia dei vincoli 1:10.000 (T.P. TS-30 del 20 gennaio 2004);
-  stralcio strumento urbanistico 1:10.000 (T.P. TS-31 del 20 gennaio 2004).
10) Progetto definitivo opere civili-Bellolampo (volume 10):
-  strutture: calcoli statici e sismica;
-  relazione geotecnica (SAFAB SA-R-7 del 26 marzo 2003);
-  relazione introduttiva (SAFAB SA-R-8 del 19 maggio 2003);
-  edifici civili (SAFAB SA-4 del 21 marzo 2003);
-  ricezione selezione pianta fondazioni (SAFAB SA-5 del 21 marzo 2003);
-  ricezione selezione pianta piano terra (SAFAB SA-6 del 21 marzo 2003);
-  ricezione selezione prospetti (SAFAB SA-7 del 12 dicembre 2003);
-  ricezione selezione sezioni a-f (SAFAB SA-8 del 12 dicembre 2003);
-  ricezione selezione sezioni g-m (SAFAB SA-9 del 12 dicembre 2003);
-  biostabilizzazione pianta fondazioni (SAFAB SA-10 del 12 dicembre 2003);
-  biostabilizzazione pianta piano terra (SAFAB SA-11 del 21 marzo 2003);
-  biostabilizzazione prospetti e sezioni (SAFAB SA-12 del 12 dicembre 2003);
-  biofiltro pianta e particolari (SAFAB SA-13 del 12 dicembre 2003);
-  pesa e piattaforma di lavaggio (SAFAB SA-14 del 21 marzo 2003);
-  cabine elettriche (SAFAB SA-16 del 21 marzo 2003);
-  reti idriche sezioni tipo - particolari (SAFAB SA-21 del 21 marzo 2003);
-  distribuzione mt - particolari (SAFAB SA-23 del 21 marzo 2003);
-  distribuzione bt - impianti speciali (SAFAB SA-24 del 21 marzo 2003);
-  inquadramento generale (SAFAB SA-27 del 19 maggio 2003).
11) Discarica per rifiuti non pericolosi di contrada Borranea di Trapani (volume 11):
-  relazione generale (A.1 agosto 2004);
-  piano di gestione (A.2 agosto 2004);
-  relazione geologica (A.3 agosto 2004);
-  planimetria geologica (A.3.1 agosto 2004);
-  sezioni geologiche (agosto 2004);
-  corografia scala 1:10.000 e stralcio catastale (A.4 settembre 2004);
-  valutazione di impatto ambientale (A.5 agosto 2004);
-  documentazione fotografica (A.6 agosto 2004);
-  planimetria stato attuale e lavori in corso (B.1 settembre 2004);
-  planimetria di progetto (B.2 settembre 2004);
-  planimetria rete acque bianche - percolato-biogas (B.3 settembre 2004);
-  sezioni (B.4 settembre 2004);
-  planimetria localizzazioni particolari costruttivi e manufatti (B.5 settembre 2004);
-  particolari costruttivi (B.6 settembre 2004);
-  planimetria piano di ripristino ambientale (B.7 settembre 2004);
-  elenco prezzi;
-  computo metrico estimativo;
-  disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
-  prime indicazioni in materia di sicurezza (D agosto 2004);
-  piano di manutenzione dell'opera (E agosto 2004);
-  schema di contratto.
12) Documentazione integrativa progetto definitivo (volu me 12.1):
-  planimetria catastale: estratto della mappa catastale (PEA A 1 del 9 agosto 2004);
-  corografia scala 1:25.000 (PEA A 2 del 10 dicembre 2003);
-  planimetria generale degli interventi su carta tecnica regionale (PEA A 3 del 9 agosto 2004);
-  stralcio dello strumento urbanistico (PEA A 4 del 9 agosto 2004);
-  carta dei vincoli (PEA A 5 del 6 agosto 2004);
-  planimetria generale impianto (PEA B 1 del 10 dicem bre 2003);
-  rilievo planoaltimetrico impianto maglia 20x20 mt. (PEA B 2 del 10 dicembre 2003);
-  sezioni stato di progetto con profili modificati. Parte 1 (PEA B 3 del 10 dicembre 2003);
-  sezioni stato di progetto con profili modificati. Parte 2 (PEA B 4 del 10 dicembre 2003);
-  planimetria architettonica generale (PEA B 5 del 10 dicembre 2003);
-  planimetria generale impianto con curve di livello (PEA B 6 del 10 dicembre 2003);
-  relazione rilievo area impianto (PEA B 7 del 10 dicem bre 2003);
-  relazione sulle modifiche alla planimetria generale (PEA B 8 del 10 dicembre 2003);
-  profili architettonici (PEA B 9 del 10 dicembre 2003);
-  relazione impatto visivo (PEA B 10 del 10 dicembre 2003);
-  planimetria raccordo strada provinciale n. 1 (PEA C 1 del 10 dicembre 2003);
-  sezioni stradali raccordo strada provinciale n. 1 (PEA C 2 del 10 dicembre 2003);
-  planimetria piazzale ingresso e sezioni (PEA C 3 del 10 dicembre 2003);
-  relazione di progetto: strada di raccordo con s.p. n. 1 (PEA C 4 del 10 dicembre 2003);
-  relazione tecnica descrittiva: connessione dell'impian to di termovalorizzazione di Bellolampo alla stazione elettrica Bellolampo;
-  relazione tecnica opere di stazione: connessione del l'impianto di termovalorizzazione di Bellolampo alle sbarre a 150 kv della stazione elettrica Bellolampo;
-  schemi e tipici di realizzazione opere elettiche;
-  stallo linea 150 kv - pianta e sezione elettromeccanica;
-  planimetria elettromeccanica stazione Bellolampo;
-  allacciamento alla rete Terna dell'impianto di termovalorizzazione PEA Bellolampo.
13) Documentazione integrativa progetto definitivo (volu me 12.2):
-  rappresentazione sinottica reti interrate;
-  linee di alimentazione idrica verso le discariche (PEA E 2 del 10 dicembre 2003);
-  progetto generale reti idriche (PEA E 3 del 10 dicem bre 2003);
-  schema funzionale generale di processo (PEA E 4 del 10 dicembre 2003);
-  rete viaria interna (PEA E 5 del 10 dicembre 2003);
-  impianto di rete di terra - planimetria generale (PEA E 6 del 10 dicembre 2003);
-  illuminazione esterna - particolari (PEA E 7 del 10 dicembre 2003);
-  relazione previsionale di impatto acustico (PEA F 1 del 12 gennaio 2004);
-  progetto di monitoraggio delle emissioni in atmosfera (PEA M 1R del 10 dicembre 2003);
-  modifiche rispetto al progetto definitivo (PEA M 2R del 10 dicembre 2003);
-  planimetria termovalorizzazione (AS 101 del 13 febbraio 2004);
-  sezione longitudinale (AS 110 del 13 gennaio 2004);
-  definizione dei cod.cer per i rifiuti trattati e smaltiti nelle stazioni di trasferenza e nello stabilimento di Bellolampo (P224 del 5 marzo 2004);
-  relazione geologica (PEA Q 1 del 10 dicembre 2003);
-  studio geologico, idrogeologico e prospezioni geofisiche (PEA Q 2 del 10 dicembre 2003);
-  relazione sulle indagini geofisiche (PEA Q 3 del 10 dicembre 2003);
-  analisi funzionale della rete stradale interessata dal sistema (PEA R 1 del 10 dicembre 2003).
14) Studio di impatto ambientale del Sistema Palermo:
-  inquadramento generale;
-  SIA piattaforma impiantistica di Bellolampo (R18);
-  valutazione di incidenza redatta ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. n. 357/97 (R18 allegato 1);
-  progetto di monitoraggio delle emissioni/immissioni in atmosfera (R18 allegato 2);
-  sintesi non tecnica piattaforma impiantistica di Bello lampo (R19);
-  SIA impianto di selezione di Trapani (R20);
-  sintesi non tecnica selezione di Trapani (R21);
-  SIA stazione di trasferenza di Carini (R22);
-  sintesi non tecnica stazione di trasferenza di Carini (R23);
-  SIA stazione di trasferenza di Termini Imerese (R24);
-  sintesi non tecnica stazione di trasferenza di Termini Imerese (R25);
-  SIA stazione di trasferenza di Monreale (R26);
-  sintesi non tecnica stazione di trasferenza di Monreale (R27);
-  SIA discarica di rifiuti non pericolosi di Trapani (R112);
-  sintesi non tecnica discarica di rifiuti non pericolosi di Trapani (R114);
Vista la deliberazione della giunta comunale di Paler mo n. 336 del 21 ottobre 2002, con la quale l'amministrazione si impegna a consegnare l'area di Bellolampo, già adibita a poligono di tiro, all'A.M.I.A S.p.A., società partecipante alla P.E.A. s.c.p.a.;
Visti i titoli che attestano la disponibilità delle aree relative alle stazioni di trasferenza di: Monreale, giusta certificazione notarile datata 10 ottobre 2003 del notaio M. Lunetta di San Giuseppe Jato (PA) dalla quale si evince che i terreni interessati dal progetto "stazione di trasferenza di Monreale" sono di proprietà dell'A.S.I. Palermo; Termini Imerese e Carini, giusta determinazione dirigenziale A.S.I. Palermo n. 153 del 18 gennaio 2003, dalla quale si evince che i lotti relativi alle stazioni di trasferenza sono stati destinati alla realizzazione di dette opere;
Visto il contratto d'affitto reg. gen. n. 3353 - reg. III settore n. 130 del 12 luglio 2004, con il quale il comune di Trapani cede in affitto, per la durata di anni venti, alla soc. Trapani Servizi p.a., le aree interessate dalla realizzazione degli impianti di contrada Borranea e di contrada Belvedere nel comune di Trapani;   

Visti i pareri degli enti interessati dal progetto, espressi in sede di conferenze o trasmessi successivamente così di seguito elencati:
1) Piattaforma impiantistica localizzata in Bellolampo:
-  Ispettorato ripartimentale delle foreste: parere favorevole;
-  A.S.L. n. 6 serv. medicina del lavoro: parere favorevole;
-  comune di Palermo - settore attività produttive: pare re favorevole condizionato al superamento di quanto previsto dalle norme tecniche di attuazione del P.R.G. di Palermo, art. 19, comma 4, che prescrive la redazione di piano urbanistico esecutivo per interventi su aree superiori a 10.000 mq. di estensione;
-  sindaco del comune di Palermo: parere favorevole alla realizzazione degli impianti, trasmesso con nota prot. n. 8647 del 10 novembre 2004;
-  comune di Palermo settore urbanistica: parere favorevole alla approvazione del progetto in variante allo strumento urbanistico a condizione che la società predisponga, anche successivamente all'approvazione del progetto, uno strumento urbanistico esecutivo esteso all'intera area avente destinazione "F 18", nel rispetto dei relativi parametri urbanistici prescritti dalle norme tecniche di attuazione del P.R.G. vigente e nel rispetto delle condizioni imposte nella delibera di consiglio comunale n. 292 del 24 ottobre 2002 finalizzata all'ampliamento della discarica R.S.U. e speciali di Bellolampo, che fa parte integrante del citato decreto n. 941/2003;
-  comando provinciale dei V.V.F.: parere di conformità antincendio trasmesso con nota prot. n. 15375 del 2 luglio 2004;
-  Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo: con nota n. prot. 4683 del 6 agosto 2004, dichiara che l'area relativa alla piattaforma impiantistica di Bellolampo non è vincolata ai sensi del decreto legislativo n. 42/04;
-  Provincia regionale di Palermo: parere trasmesso con nota prot. n. 102823/9-1/18-2003 del 6 settembre 2004, non favorevole (su tutto il Sistema Palermo) in quanto: il frazionamento dell'A.T.O. PA 4 è stato posto in essere non rispettando quanto previsto dall'art. 23 del decreto legislativo n. 22/97; i valori progettuali utilizzati per il calcolo del dimensionamento del termovalorizzatore sono stati riferiti ad un incremento della raccolta differenziata che si arresta al 20% nel 2014 disattendendo l'art. 24 del decreto legislativo n. 22/97, il piano regionale dei rifiuti, nonché l'art. 4 del l'or dinan za n. 3190 del 22 marzo 2002, comportando il sovra dimensionamento del termovalorizzatore.
2) Stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Carini (PA) - zona A.S.I.:
-  consorzio A.S.I. di Palermo - Ufficio tecnico: parere favorevole;
-  comune di Termini Imerese - Ufficio urbanistica: parere favorevole;
-  A.S.L. n. 6 serv. medicina del lavoro: parere favorevole;
-  A.S.L. n. 6 serv. igiene pubblica: parere favorevole;
-  comando provinciale dei V.V.F.: con nota n. 5237 del 21 luglio 2004 dichiara che l'attività non è soggetta ad autorizzazioni ai fini antincendio.
3) Stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Monreale (PA):
-  comune di Monreale - ufficio urbanistica: parere favorevole al progetto in variante allo strumento urbanistico;
-  A.S.L. n. 6 serv. medicina del lavoro: parere favorevole;
-  comando provinciale dei V.V.F.: con nota n. 5238 del 21 luglio 2004 si dichiara che l'attività non è contemplata in alcuna delle categorie previste dal D.M. 16 febbraio 1982 ai fini del certificato prevenzione incendi;
-  ufficio del Genio civile di Palermo: esprime parere favorevole ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  A.S.L. n. 6 di Palermo/distretto n. 11/servizio igiene pubblica: parere favorevole trasmesso con nota prot. n. 228 del 12 ottobre 2004.
4) Stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Termini Imerese (PA) - zona A.S.I.:
-  consorzio A.S.I. di Palermo - ufficio tecnico: parere favorevole;
-  comune di Termini Imerese - ufficio urbanistica: parere favorevole;
-  A.S.L. n. 6 serv. medicina del lavoro: parere favorevole;
-  A.S.L. n. 6 serv. igiene pubblica: parere favorevole n. 3573 del 6 agosto 2003, trasmesso con nota n. 2898 del 14 luglio 2004;
-  Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo: parere favorevole;
-  comando provinciale dei V.V.F.: con nota n. 5239 del 21 luglio 2004 si dichiara che l'attività non è contemplata in alcuna delle categorie previste dal D.M. 16 febbraio 1982 ai fini del certificato prevenzione incendi.
5) Impianto di selezione e biostabilizzazione di contrada Belvedere nel comune di Trapani:
-  sindaco comune di Trapani: parere favorevole all'approvazione del progetto in variante urbanistica;
-  comune di Trapani - ufficio urbanistica: parere favorevole all'approvazione del progetto in variante urbanistica;
-  Ispettorato ripartimentale delle foreste: il sito dell'impianto di selezione e biostabilizzazione non ricade in area vincolata;
-  Provincia regionale di Trapani: parere favorevole;
-  Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani: con nota prot. n. 7283/IX/04 del 19 luglio 2004, si dichiara che gli impianti non ricadono in aree vincolate;
-  comando provinciale dei V.V.F.: parere favorevole;
-  A.S.L. n. 9 serv. medicina del lavoro: con nota prot. n. 4232 del 28 settembre 2004 è stato espresso parere favorevole;
-  A.S.L. n. 9 serv. igiene pubblica: con nota prot. n. 7538 del 29 settembre 2004 è stato espresso parere favorevole.
6) Discarica di contrada Borranea nel comune di Trapani:
-  sindaco comune di Trapani: parere favorevole;
-  comune di Trapani - ufficio urbanistica: parere favorevole;
-  Ispettorato ripartimentale delle foreste: con nota prot. n. 7694 del 6 ottobre 2004 si rilascia il nulla osta al l'esecuzione dei lavori della discarica di contrada Borranea;
-  Provincia regionale di Trapani: parere favorevole espresso con nota prot. n. 62031/A3/RN del 20 ottobre 2004;
-  Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani: con nota prot. n. 7283/IX/04 del 19 luglio 2004, si dichiara che gli impianti non ricadono in aree vincolate;
-  comando provinciale dei V.V.F.: dichiara che non sussistono attività soggette al preventivo controllo dei V.V.F.;
-  A.S.L. n. 9 serv. medicina del lavoro: con nota prot. n. 4232 del 28 settembre 2004 è stato espresso parere favorevole;
-  A.S.L. n. 9 serv. igiene pubblica: con nota prot. rif. n. 33/04/S.R.U. del 23 agosto 2004 (parere riferito alla autorizzazione prefettizia, ex art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, n. 33/04/S.R.U del 23 agosto 2004) è stato espresso parere favorevole.       

Vista la nota prot. n. 20095 del 23 settembre 2004 del l'ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti con la quale si sollecita il servizio di igiene pubblica della A.U.S.L. n. 6 di Palermo ad esprimere il parere di competenza con estrema urgenza;
Vista la nota prot. n. 2585 del 11 ottobre 2004, con la quale il direttore della A.U.S.L. n. 6 di Palermo sollecita l'emissione del parere di competenza al servizio di igiene pubblica - distretto 12;
Considerato che ad oggi non sono pervenuti i pareri dell'Azienda U.S.L. n. 6, distretto 12, serv. igiene pubblica e dall'ufficio del Genio civile di Palermo relativamente alla piattaforma impiantistica di Bellolampo; dal sindaco del comune di Monreale per la stazione di trasferenza; dall'ufficio del Genio civile di Trapani per l'impianto di selezione e biostabilizzazione, pur essendo stati i suddetti uffici invitati ad esprimere parere, in coerenza con le scadenze previste dalle ordinanze di protezione civile, entro 15 giorni dal ricevimento del verbale dell'ultima conferenza, tenuto conto della situazione di emergenza rifiuti esistente nella Regione;
Visto il provvedimento di autorizzazione rilasciato dalla Prefettura di Trapani, ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, per la discarica di R.S.U. di contrada Borranea di Trapani;
Visto il parere della C.P.T.A. di Palermo n. 1447 del 20 ottobre 2004, relativo all'impianto di termovalorizzazione di Bellolampo, con il quale vengono dettate condizioni e prescrizioni al fine del rilascio dell'autorizzazione alle emissioni gassose in atmosfera, ai sensi del l'art. 6 del D.P.R. n. 203/88;
Visto il parere della C.P.T.A. di Palermo n. 1448 del 20 ottobre 2004, relativo all'impianto di selezione e biostabilizzazione di Bellolampo, con il quale vengono dettate condizioni e prescrizioni al fine del rilascio dell'autorizzazione alle emissioni gassose in atmosfera, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88;
Visto il parere favorevole della C.P.T.A. di Trapani n. 1857 del 17 novembre 2004, relativo alle emissioni dell'impianto di selezione e biostabilizzazione di contrada Belvedere, Trapani, con il quale vengono dettate condizioni e prescrizioni al fine del rilascio dell'autorizzazione alle emissioni gassose in atmosfera, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 203/88;
Ritenuto il parere, espresso negativamente dalla Provincia regionale di Palermo con nota prot. n. 102823/9-1/18-2003 del 6 settembre 2004, non pertinente in quanto entra nel merito delle scelte progettuali riguardanti la pianificazione regionale, esulando in tal senso dal contesto approvativo per il quale l'ente è stato invitato alla conferenza, ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, senza esplicitare indicazioni o suggerimenti su eventuali opportune modifiche progettuali o sulla gestione degli impianti;
Visto il certificato della Camera di commercio di Palermo n. CEW/84433/2004/CMI1566 dell'11 novembre 2004, dal quale risulta tra l'altro che nulla osta ai fini del l'art. 10 della legge 31 maggio 1965 n. 575 e successive modificazioni;
Visto il certificato della Camera di commercio di Trapani n. CEW/12281/2004/CTP0038 dell'11 novembre 2004, relativo alla soc. Trapani Servizi p.a., dal quale risulta tra l'altro che nulla osta ai fini dell'art. 10 della legge 31 maggio 1965 n. 575 e successive modificazioni;
Ritenuto sulla base del parere favorevole della commissione di valutazione di impatto ambientale sopra citato, di poter esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale;
Ritenuto il progetto presentato, meritevole di approvazione, per la parte che costituisce il progetto definitivo, in quanto in linea con l'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni, con la normativa vigente e con il Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia e pertanto di poter procedere al rilascio delle autorizzazioni, ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, nei termini di cui alle istanze sopra citate prodotte dalle società;
Per quanto sopra espresso;

Ordina:


Art. 1

Ai sensi dell'art. 2, comma 4, dell'O.P.C.M. n. 3334 del 23 gennaio 2004, si esprime giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto costituito dagli elaborati citati in premessa, presentato dalla società Palermo Energia Ambiente s.c.p.a. (P.E.A.), con sede legale in Palermo, via Pietro Nenni n. 28.

Art. 2

Ai sensi dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97, sono approvati, con le prescrizioni di cui al successivo art. 6, gli elaborati progettuali citati in premessa che costituiscono il progetto definitivo del Sistema Palermo, presentati dalla società Palermo Energia Ambiente s.c.p.a. (P.E.A.) e si autorizza, altresì, la medesima società, alla realizzazione di:
-  n. 1 impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica con impianto di inertizzazione delle ceneri provenienti da termovalorizzatore; n. 1 impianto di selezione e biostabilizzazione; n. 1 discarica per rifiuti non pericolosi (ex 2ª categoria tipo B); n. 1 discarica per rifiuti non pericolosi - 5ª vasca (ex 1ª categoria); localizzati nel comune di Palermo in località Bellolampo;
-  n. 1 stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Carini (PA), - zona A.S.I.;
-  n. 1 stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Monreale (PA); contrada Celso;
-  n. 1 stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Termini Imerese (PA) - zona A.S.I.
L'approvazione di cui al presente articolo costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale e gli impianti dichiarati di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, ai sensi del comma 5 dell'art. 27 del decreto legislativo n. 22/97.

Art. 3

Ai sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, la società Palermo Energia Ambiente s.c.p.a. (P.E.A.), con sede legale in Palermo, via Pietro Nenni n. 28, è autorizzata alla gestione degli impianti approvati ai sensi del precedente articolo e di seguito elencati:
-  impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica, per le operazioni R1 ed R13 dell'allegato C al decreto legislativo n. 22/97, impianto di inertizzazione delle ceneri provenienti dal termovalorizzatore per le operazioni D9 e D15 dellB al decreto legislativo n. 22/97; impianto di selezione e biostabilizzazione per le operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97; discarica per rifiuti non pericolosi (ex 2ª categoria tipo B) per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, che potrà essere gestita per lotti; discarica per rifiuti non pericolosi - 5ª vasca (ex 1ª categoria) per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97, che potrà essere gestita per lotti, localizzati nel comune di Palermo in località Bellolampo;
-  stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Carini (PA) - zona A.S.I., per l'operazione D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97;
-  stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Monreale (PA); contrada Celso, per l'operazione D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97;
-  stazione di trasferenza localizzata nel territorio del comune di Termini Imerese(PA) - zona A.S.I. per l'operazione D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97.

Art. 4

Ai sensi degli artt. 27 e 28 del decreto legislativo n. 22/97, la società Trapani Servizi, con sede in via Salvatore Bertino n. 15, è autorizzata alla realizzazione e alla gestione degli impianti di seguito elencati:
-  discarica per rifiuti non pericolosi localizzata in contrada Borranea nel comune di Trapani per l'operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97 che potrà essere gestita per lotti;
-  impianto di selezione e biostabilizzazione localizzato in contrada Belvedere nel comune di Trapani per le operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97.

Art. 5

L'autorizzazione alla gestione degli impianti è concessa, ai sensi del comma 3 dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, per cinque anni a partire dalla data della presente ordinanza ed è rinnovabile per la durata prevista dalla convenzione, di cui all'art. 4 dell'O.P.C.M. n. 2983/99 e successive modifiche ed integrazioni. Entro 180 giorni dalla scadenza deve essere presentata domanda di rinnovo, ai sensi dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, alla Regione, che si determinerà prima della scadenza della stessa.

Art. 6

La validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle prescrizioni, obblighi e caratteristiche impiantistiche specifiche per ogni impianto di cui agli allegati n. 1, n. 2, n. 3, n. 4, n. 5, n. 6 e n. 7 che costituiscono parte integrante della presente ordinanza, nonché delle seguenti prescrizioni riferite all'intero Sistema integrato:
a) deve essere effettuata una campagna di monitoraggio ante operam, per la qualità dell'aria, per prevenire l'inquinamento acustico e per le acque di falda nel caso di discariche al fine di uniformare, a tal riguardo, i progetti esecutivi al D.M. 1 aprile 2004, relativamente ai siti destinati alla realizzazione di tutti gli impianti del Sistema Palermo. Le campagne di monitoraggio dell'ambiente nelle zone potenzialmente interessate dagli interventi autorizzati, già avviate nella fase ante operam, dovranno proseguire nel corso dei lavori di realizzazione degli impianti e dopo la loro messa in funzione; i comparti ambientali da controllare, i punti di controllo, i parametri da misurare, la frequenza delle misurazioni devono essere concordate con A.R.P.A. Sicilia dotata di software conforme alla trasmissione dei dati sul sistema nazionale SIMAGE e con l'organismo di vigilanza e controllo. Tali centrali andranno ad integrare il sistema di rilevazione regionale e/o provinciale esistente;
b) si deve predisporre la progettazione esecutiva degli impianti, delle piattaforme a tecnologia complessa e delle discariche, utilizzando opere di mitigazione mediante forme architettoniche ed ingegneristiche basate su tecniche naturalistiche;
c) nell'esecuzione delle opere deve essere preservata, se presente ed ove possibile, la copertura vegetale arbustiva evitando il taglio della vegetazione e conservando quei nuclei di comunità vegetale suscettibili di produrre, ad operazioni ultimate, il ripopolamento del sito;
d) le aree destinate agli impianti devono prevedere una barriera di protezione ambientale realizzata con siepi e alberatura d'alto fusto autoctone e/o compatibili con l'habitat naturale o incrementare l'alberatura attuale fino a costituire la barriera di cui sopra;
e) alla fine dei lavori si deve provvedere all'esecuzione di opere di riconformazione morfologica dei siti interessati dalle attività di cantiere, delle aree utilizzate per il deposito di materiale e per la realizzazione di eventuali piste di accesso;
f) deve essere riutilizzato, ove possibile, il materiale di scavo e portato a discarica l'eventuale esubero;
g) gli impianti devono essere sempre mantenuti nel miglior stato di efficienza tale da garantire sempre il rispetto della presente ordinanza e delle caratteristiche tecniche relative a ciascuna tipologia di impianto;
h) il funzionamento degli impianti deve avvenire nel rispetto di tutte le norme di conduzione degli impianti stessi previste nei progetti;
i) le società devono provvedere alla decontaminazione e risanamento ante operam dei terreni di ubicazione degli impianti, ove dovessero risultare inquinati, fermo restando quanto previsto alla lett. b), art. 20 del decreto legislativo n. 22/97;
j) per la realizzazione e la gestione degli impianti devono essere rispettate le norme igienico-sanitarie e di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, stabiliti dalle normative vigenti nonché le prescrizioni dettate dalle Aziende U.S.L. nel corso istruttorio;
k) prima della messa in esercizio degli impianti, deve essere prodotto alla Regione, il certificato di prevenzione incendi ai fini del quale devono essere rispettate le prescrizioni dettate dai VV.F. nel corso istruttorio;
l) le acque meteoriche di dilavamento, le acque di prima pioggia e di lavaggio, le acque contaminate derivanti da spandimenti o da operazioni di estinzione di incendi delle aree esterne devono essere convogliate ed opportunamente trattate, ai sensi dell'art. 39, comma 3, del decreto legislativo n. 152/99;
m) devono essere predisposti ed evidenziati opportuni sistemi per il campionamento di tutte le acque reflue prodotte dagli impianti;
n) le diverse sezioni degli impianti devono essere opportunamente identificate tramite apposita cartellonistica recante le indicazioni delle caratteristiche dell'impianto e, dove necessario, anche le relative indicazioni di pericolo;
o) i prelievi idrici degli impianti devono essere minimizzati;
p) deve essere predisposto e sottoposto ad approvazione il piano di utilizzo degli invasi delle discariche nel periodo transitorio che precederà la messa in esercizio del termovalorizzatore, nonché del termovalorizzatore stesso, quando verrà successivamente impiegato per lo smaltimento ed il recupero energetico della frazione secca temporaneamente stoccata. Tale piano d'utilizzo deve tener conto delle condizioni di massima protezione e gestione ambientale degli stoccaggi per il tempo di avvio dell'impianto destinato al recupero energetico;
q) deve essere modificato il cronoprogramma di realizzazione degli impianti adottando il criterio di minimizzazione del tempo di lavorazione e stoccaggio delle frazioni separate da destinare al recupero energetico, magari anticipando la realizzazione degli impianti di recupero energetico per porli in linea con le fasi di pretrattamento da realizzare nelle piattaforme;
r) deve essere sottoposta a prove di laboratorio la FOS per individuare diverse forme d'utilizzo ambientalmente compatibili con le risultanze analitiche adottando in via preferenziale destino diverso dalla discarica;
s) devono essere effettuati ulteriori accertamenti ed indagini di dettaglio geognostico ante operam, per eventualmente adottare modifiche progettuali relative a strutture di: discarica, impianti di selezione biostabilizzazione e termovalorizzatore;
t) devono essere concordate, mediante accordi di programma con il Commissario delegato e gli enti locali, le opere di compensazione del Sistema;
u) l'avvenuta realizzazione degli impianti deve essere comunicata ai comuni ed alle province territorialmente competenti, all'A.R.P.A. e alla Regione. In tale comunicazione deve essere allegato un certificato di fine lavori attestante la conformità degli stessi al progetto approvato;
v) per la gestione operativa degli impianti, almeno 30 gg. prima dell'inizio dell'attività, deve essere individuata e comunicata la figura del direttore tecnico avente una adeguata formazione professionale e tecnica in materia di legislazione ambientale e di conduzione di impianti di smaltimento rifiuti;
w) l'operatore industriale deve sottoporre all'organismo di vigilanza e controllo tutti gli atti necessari alla verifica di quanto indicato nelle linee guida, di cui alla nota prot. n. 23921 del 3 dicembre 2003;
x) deve essere redatto un progetto esecutivo per la sistemazione della strada d'accesso agli impianti della piattaforma impiantistica di Bellolampo;
y) deve essere predisposto uno strumento urbanistico esecutivo esteso all'intera area riferita agli impianti della piattaforma impiantistica di Bellolampo avente destinazione "F 18", nel rispetto dei relativi parametri urbanistici prescritti dalle norme tecniche di attuazione del P.R.G. vigente e nel rispetto delle condizioni imposte nella delibera di consiglio comunale n. 292 del 24 ottobre 2002;
z) le prescrizioni di cui alla presente ordinanza superano o integrano, ove occorre, gli elaborati approvati.

Art. 7

Tutti gli scarichi devono essere preventivamente auto rizzati. L'autorità competente deve procedere al rilascio dell'autorizzazione allo scarico, prevista dall'art. 40 della legge regionale n. 27/86, ed al rilascio della certificazione di agibilità dell'impianto.

Art. 8

La validità dell'autorizzazione, ex art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, di cui all'art. 3 della presente ordinanza, è subordinata alla presentazione, da parte della società P.E.A, e quindi all'accettazione da parte della Regione, delle garanzie finanziarie di cui all'art. 14 del decreto legislativo n. 36/2003 e dell'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003, a garanzia delle obbligazioni derivanti dall'esercizio dell'attività e della gestione successiva alla chiusura delle discariche di località Bellolampo autorizzate ai sensi della presente ordinanza, a copertura delle spese derivanti da eventuali operazioni di smaltimento di rifiuti, compresa la bonifica ed il ripristino ambientale.

Art. 9

La validità dell'autorizzazione, ex art. 28 del decreto legislativo n. 22/97, di cui all'art. 4 della presente ordinanza, è subordinata alla presentazione, da parte della società Trapani Servizi, e quindi all'accettazione da parte della Regione, delle garanzie finanziarie di cui all'art. 14 del decreto legislativo n. 36/2003 e dell'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003, a garanzia delle obbligazioni derivanti dall'esercizio dell'attività e della gestione successiva alla chiusura della discarica di contrada Borranea autorizzata ai sensi della presente ordinanza, a copertura delle spese derivanti da eventuali operazioni di smaltimento di rifiuti, compresa la bonifica ed il ripristino ambientale.

Art. 10

Oltre le garanzie di cui ai precedenti artt. 7 ed 8, le società sono obbligate alla presentazione delle garanzie finanziarie relative agli altri impianti del Sistema Palermo, che deve avvenire nei modi e nei termini di cui all'ordinanza n. 2196 del 2 dicembre 2003.

Art. 11

La P.E.A. deve predisporre e trasmettere, entro 180 giorni dalla data del presente provvedimento, un piano operativo, concordato con gli altri operatori industriali concessionari del servizio integrato dei rifiuti, che deve prevedere la possibilità di mutuo soccorso tra i Sistemi integrati della Regione siciliana, per fermo impianto dovuto a cause accidentali.

Art. 12

La società P.E.A. e la società Trapani Servizi, ai sensi dell'art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 22/97 e del D.P.C.M. 31 marzo 1999 e successive modifiche ed integrazioni, di approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale, devono comunicare alla Camera di commercio competente per territorio, secondo le modalità previste dalla legge n. 70 del 1994, entro il 30 di aprile di ogni anno, il quantitativo di rifiuti smaltiti nel corso dell'anno solare precedente.

Art. 13

La società P.E.A. e la società Trapani Servizi devono tenere presso la sede di ciascun impianto apposito registro di carico e scarico regolarmente vidimato, conformemente alle disposizioni di cui all'art. 12 del decreto legislativo n. 22/97 ed al D.M. n. 148 dell'1 aprile 1998.

Art. 14

Quando a seguito di controlli successivi all'avviamen to degli impianti, questi non risultino conformi al l'au to rizzazione di cui alla presente ordinanza, la Regione interviene, ai sensi del comma 4 dell'art. 28 del decreto legislativo n. 22/97.
Il presente provvedimento è in ogni caso subordinato al rispetto delle altre norme comunitarie, nazionali e regionali anche più restrittive che dovessero essere emanate in attuazione del decreto legislativo n. 22/97 o intervenire in materia, nonché al rispetto delle disposizioni dettate dall'autorità amministrativa per la gestione del l'im pianto.
L'attività autorizzata ai sensi della presente ordinanza non deve costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizi all'ambiente ed in particolare creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora nonché causare inconvenienti da rumore ed odori.
Sono fatte salve le competenze di altri enti od organi relative alla esecutività del progetto, ivi compresa la rete elettrica di collegamento al termovalorizzatore.

Art. 15

Le province territorialmente competenti effettueran no periodicamente l'attività di controllo e vigilanza di cui all'art. 20 del decreto legislativo n. 22/97, anche avvalendosi dei dipartimenti A.R.P.A. provinciali.   


Art. 16

Alla presente ordinanza è ammesso ricorso, entro il termine di 60 giorni, al Tribunale amministrativo regionale, ai sensi della legge 6 dicembre 1971 n. 1034, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni.

Art. 17

La presente ordinanza sarà trasmessa ai comuni di Palermo, Trapani, Carini, Termini Imerese e Monreale, alla Provincia regionale di Palermo, alla Provincia regionale di Trapani, all'A.R.P.A., all'organismo di vigilanza e controllo e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio.

Art. 18

La presente ordinanza sarà trasmessa alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana affinché venga pubblicata per esteso.
Palermo, 29 novembre 2004.
  CUFFARO 

Allegato 1
Piattaforma impiantistica di Bellolampo - Impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica (operazioni R1 ed R13 dell'allegato C al decreto legislativo n. 22/97) ed impianto di inertizzazione ceneri (operazioni D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97) siti in località Bellolampo, Palermo.
Ubicazione: (tav. PEA_A_001): destinazione urbanistica F 18, N.C.T. del comune di Palermo località Bellolampo nel F.M. n. 36, particelle nn. 123 (ex 17d) q.p., per una estensione di mq. 266.668 e 34, q.p., per mq. 96.180 e F.M. n. 37, particella n. 31, q.p., per mq. 49.234.
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto sono:
-  fossa ricevimento e stoccaggio rifiuti;
-  sistema di caricamento dei forni mediante carriponte;
-  tre forni di incenerimento del tipo a griglia mobile raffreddata ad acqua;
-  tre caldaie sui fumi di combustione dei forni;
-  tre linee trattamento fumi;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto scorie;
-  sistemi di stoccaggio e trasporto ceneri;
-  camino a tre canne;
-  un ciclo termico a vapore;
-  sistemi ausiliari;
-  sezione di recupero energetico realizzata mediante la interposizione di caldaia a vapore surriscaldato dall'energia termica dei fumi di combustione dei rifiuti, pipeline del vapore prodotto che alimenta turbogeneratore, sezione di condensazione;
-  opere accessorie quali impianti di demineralizzazione, raccolta e spegnimento scorie, impianto di condizionamento e riduzione pericolosità ceneri da destinare a discarica di servizio;
-  impianto di inertizzazione dei residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi e delle ceneri leggere contenenti sostanze pericolose.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) l'avvio dell'impianto di termovalorizzazione è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni gassose in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88. I limiti di emissione e le modalità di monitoraggio dell'impianto dovranno risultare conformi al D.M. n. 503 del 19 novembre 1997 ed in ogni caso non potranno essere meno restrittivi dei valori contenuti nella direttiva comunitaria n. 2000/76/CE;
b) si deve predisporre un sistema di controllo e gestione ambientale che consenta di riportare i valori dei parametri principali relativi alle emissioni su pannelli a messaggio variabile o sistemi simili, a disposizione del pubblico. Tali dati saranno inviati on-line all'agenzia di controllo A.R.P.A. Sicilia;
c) l'elettrodotto di collegamento del termovalorizzatore alla rete deve essere realizzato in cavo interrato fermo restando quanto previsto dall'art. 14 della presente ordinanza;
d) il termovalorizzatore deve produrre energia elettrica e pertanto la sua attivazione è subordinata all'effettivo collegamento alla rete;
e) dovranno essere adottati tutti gli opportuni accorgimenti tecnici e le cautele necessari alla limitazione delle emissioni diffuse derivanti dalla fase di messa in riserva dei rifiuti in ingresso; in particolare si prescrive che la termovalorizzazione dei rifiuti deve avvenire in tempi tali da evitare esalazioni maleodoranti;
f) la capacità annua di termovalorizzazione è di 546.000 tonnellate di rifiuti. In ogni caso, in funzione del P.C.I. dei rifiuti stessi, non dovrà essere superata la capacità termica di progetto di ogni singola linea di termovalorizzazione pari a 77 MW. La messa in riserva dei rifiuti da effettuarsi nella fossa di accumulo prima della termovalorizzazione è di 8.000 tonnellate. Il deposito preliminare prima dell'operazione di inertizzazione è di 150 mc., mentre la potenzialità di trattamento di inertizzazione è di 38.000 t./anno;
g) potrà essere predisposto per la visita all'impianto un percorso didattico con punti di osservazione interni ed esterni, sala riunioni, mezzi audiovisivi, che dovrà prevedere sistemi di sicurezza e vie di fuga;
h) nella eventualità che l'impianto di termovalorizzazione dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido), dovranno essere installati in adeguate posizioni, ove il sistema di alimentazione lo consentisse, dispositivi atti ad individuare la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe, al fine di difendere l'impianto da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a ri conoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili con tenitori;
i) tutti i materiali conferiti all'impianto di termovalorizzazione, nell'eventualità che dovesse essere alimentato con rifiuti tal quali (fuori servizio dell'impianto di separazione secco/umido) devono essere sottoposti a sistemi di sorveglianza radiometrica da attuarsi concordemente con l'O.V.C.;
j) i rifiuti ammessi all'impianto di termovalorizzazione, identificati in codici C.E.R., sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione secca dei R.S.U. separata dagli impianti di selezione:
-  19 12 12  altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11.
Sono ammessi inoltre i seguenti scarti combustibili, purché non recuperabili come materiali:
-  02 01 03  scarti di tessuti vegetali;
-  02 01 04  rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi);
-  02 01 07  rifiuti della silvicoltura;
-  03 01 01  scarti di corteccia e sughero;
-  03 01 05  segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*;
-  03 03 01  scarti di corteccia e legno;
-  03 03 07  scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  03 03 08  scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  15 01 01  imballaggi in carta e cartone;
-  15 01 02  imballaggi in plastica;
-  15 01 03  imballaggi in legno;
-  15 01 05  imballaggi in materiali compositi;
-  15 01 06  imballaggi in materiali misti;
-  15 01 09  imballaggi in materia tessile;
-  15 02 03  assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02;
-  17 02 01  legno;
-  17 02 03  plastica;
-  19 05 01  parte di rifiuti urbani e simili non compostata;
-  19 05 02  parte di rifiuti animali e vegetali non compostata;
-  19 08 01  vaglio;
-  19 12 01  carta e cartone;
-  19 12 04  plastica e gomma;
-  19 12 07  legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06;
-  19 12 08  prodotti tessili;
-  19 12 10  rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  20 01 01  carta e cartone;
-  20 01 10  abbigliamento;
-  20 01 11  prodotti tessili;
-  20 01 25  oli e grassi commestibili;
-  20 01 32  medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20 01 31;
-  20 01 38  legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37;
-  20 01 39  plastica;
-  20 02 03  altri rifiuti non biodegradabili.
I seguenti rifiuti biodegradabili sono ammessi temporaneamen te all'impianto di termovalorizzazione nei casi in cui l'impianto di selezione/biostabilizzazione o la discarica di servizio (5ª vasca) risultino fuori servizio:
-  19 05 03  compost fuori specifica;
-  20 01 08  rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01  rifiuti biodegradabili;
-  20 03 01  rifiuti urbani non differenziati;
-  20 03 02  rifiuti dei mercati;
-  20 03 99  rifiuti urbani non specificati altrimenti;
k) i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di inertizzazione sono i seguenti:
-  19 01 05*  residui di filtrazione prodotti dal trattamento fumi;
-  19 01 07*  residui solidi prodotti dal trattamento dei fumi;
-  19 01 13*  ceneri leggere contenenti sostanze pericolose;
-  19 01 15*  ceneri di caldaia, contenenti sostanze pericolose.
Allegato 2
Piattaforma impiantistica di Bellolampo - discarica di servizio per rifiuti non pericolosi - 5ª vasca - (già classificata di prima categoria), (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97) ubicata in località Bellolampo, Palermo.
Ubicazione (tav. PEA_A_001): destinazione urbanistica F 18, N.C.T. del comune di Palermo località Bellolampo nel F.M. n. 36, particelle nn. 123 (ex 17d) q.p., per una estensione di mq. 266.668 e 34, q.p., per mq. 96.180 e F.M. n. 37, particella n. 31, q.p., per mq. 49.234.
Le sezioni principali che costituiscono la discarica sono:
-  modulo principale costituito da una serie di vasche attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto n. 36/02 progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  sistema di captazione del biogas;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) la capacità totale della discarica è di 1.900.000 mc., per un esercizio di 20 anni;
b) devono essere sempre e comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
c) fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
d) i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato e dei gas prodotti in seno alla discarica devono essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di A.R.P.A. Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
e) deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
f) esaurita la volumetria disponibile per ogni singolo lotto, dovrà essere realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
g) nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
h) deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi dell'andamento idrico sotterraneo;
i) i rifiuti ammessi in discarica, identificati in codici C.E.R., sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione umida dei R.S.U. separata dagli impianti di selezione e successivamente sottoposta a trattamento di biostabilizzazione:
-  19 05 03  compost fuori specifica.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  02 01 06  feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito;
-  02 02 03  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 03 04  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 05 01  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 06 01  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  19 08 01  vaglio;
-  19 08 02  rifiuti dell'eliminazione della sabbia;
-  19 08 05  fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane;
-  19 08 12  fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11*;
-  19 08 14  fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13*;
-  19 09 01  rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari;
-  19 09 02  fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua;
-  20 03 06  rifiuti della pulizia delle fognature.
Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, purché non recuperabili come materiali:
-  19 12 02  metalli ferrosi;
-  19 12 03  metalli non ferrosi;
-  19 12 05  vetro;
-  19 12 09  minerali (ad esempio sabbia, rocce);
-  20 02 03  altri rifiuti non biodegradabili.
I seguenti rifiuti biodegradabili e/o combustibili, sono ammessi in discarica temporaneamente, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%, prima dell'avviamento dell'impianto di selezio ne/biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione, oppure nei casi in cui tali impianti dovessero successivamente risultare fuori servizio:
-  02 01 03  scarti di tessuti vegetali;
-  03 01 01  scarti di corteccia e sughero;
-  03 01 05  segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*;
-  03 03 01  scarti di corteccia e legno;
-  03 03 07  scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  03 03 08  scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  19 12 01 carta e cartone;
-  19 12 04 plastica e gomma;
-  19 12 07 legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06*;
-  19 12 08 prodotti tessili;
-  19 12 10  rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  19 12 12  altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*;
-  20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01 rifiuti biodegradabili;
-  20 03 01 rifiuti urbani non differenziati;
-  20 03 02 rifiuti dei mercati;
-  20 03 03 residui della pulizia stradale;
-  20 03 07 rifiuti ingombranti;
-  20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato 3
Piattaforma impiantistica di Bellolampo - discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di 2ª categoria tipo B), per scorie depositate direttamente e ceneri depositate previo trattamento di inertizzazione (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sita in località Bellolampo, Palermo.
Ubicazione (tav. PEA_A_001): destinazione urbanistica F 18, N.C.T. del comune di Palermo località Bellolampo nel F.M. n. 36, particelle nn. 123 (ex 17d) q.p., per una estensione di mq. 266.668 e 34, q.p., per mq. 96.180 e F.M. n. 37, particella n. 31, q.p., per mq. 49.234.
Le sezioni principali che costituiscono la discarica di servizio sono:
-  modulo principale costituito da una serie di vasche attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto n. 36/02 progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) la discarica è finalizzata al deposito dei residui della combustione prodotti dagli impianti di termovalorizzazione del Sistema Palermo e del Sistema Agrigento;
b) la capacità totale di abbancamento è di 3.969.900 mc., per un esercizio di 20 anni, di cui 2.102.900 mc. è la capacità di abbancamento delle scorie e 1.867.000 mc. è la capacità di abbancamento delle ceneri inertizzate, con modalità di abbancamento in 6 settori (3, 2 e 1 destinati al riempimento progressivo con ceneri inertizzate e 4, 5 e 6 destinati al riempimento progressivo con scorie;
c) devono essere sempre e comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
d) fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica e/o di ogni singolo lotto di discarica verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
e) i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato dovran no essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di A.R.P.A. Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
f) deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
g) esaurita la volumetria disponibile, per ogni singolo lotto, deve essere realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
h) nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali;
i) deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi dell'andamento idrico sotterraneo;
j) i rifiuti ammessi in ingresso alla discarica, identificati in codici C.E.R., sono i seguenti:
-  19 01 12  ceneri pesanti e scorie, diverse da quelle di cui alla voce 19 01 11*;
-  19 03 05  rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 04*;
-  19 03 07  rifiuti solidificati diversi da quelli di cui alla voce 19 03 06*.
k) i rifiuti di cui al codice 19 01 12 devono essere abbancati separatamente dei rifiuti di cui ai codici 19 03 05 e 19 03 07.
Allegato 4
Piattaforma impiantistica di Bellolampo - impianto di selezione e biostabilizzazione (operazioni D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), sito in località Bellolampo, Palermo.
Ubicazione (tav. PEA_A_001): destinazione urbanistica F 18, N.C.T. del comune di Palermo località Bellolampo nel F.M. n. 36, particelle nn. 123 (ex 17d) q.p., per una estensione di mq. 266.668 e 34, q.p., per mq. 96.180 e F.M. n. 37, particella n. 31, q.p., per mq. 49.234.
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto di selezione e biostabilizzazione sono:
-  conferimento, accettazione, stoccaggio frazione residuale;
-  pretrattamento, selezione e produzione frazione secca e frazione umida;
-  biostabilizzazione della frazione umida;
-  impianto di trattamento dell'aria;
-  impianti ausiliari.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) l'impianto è finalizzato alla selezione della frazione secca (destinata al termovalorizzatore) da quella umida (destinata alla biostabilizzazione);
b) l'avvio dell'impianto è subordinato all'ottenimento del l'au to rizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
c) la potenzialità di selezione è di 4x36,5 t/h;
d) il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione. La quantità di rifiuti ammessi nel deposito preliminare è di 3.600 tonnellate;
e) la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la FOS prodotta dall'impianto viene destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60%;
-  il periodo di biostabilizzazione in cumuli rivoltati deve essere di durata minima di 28 giorni.
f) se lo stesso materiale biostabilizzato, di cui al precedente punto, dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio ripristini ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi;
g) deve essere prevista l'installazione di dispositivi in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi. Il personale addetto deve essere istruito a riconoscere scritte, etichette simboli e forme di possibili contenitori;
h) i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione, identificati in codici C.E.R., sono costituiti in primo luogo dai seguenti R.S.U. conferiti direttamente dagli A.T.O. di riferimento e dai rifiuti compattati provenienti dalle stazioni di trasferenza:
-  20 03 01  rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti:
-  15 01 06  imballaggi in materiali misti;
-  19 12 12  altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*;
-  20 01 08  rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01  rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02  rifiuti dei mercati;
-  20 03 07  rifiuti ingombranti;
-  20 03 99  rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato 5
Stazioni di trasferenza (operazioni D13 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), localizzate nei comuni di Termini Imerese, Carini, Monreale.
-  Ubicazione della stazione di trasferenza di Termini Imerese: zona A.S.I. - F.M. n. 29, particelle nn. 1173, 1205, 1286, 1809, 1812, 1812, 1815, 1818, 1820, 1821, 1823, 1826, 1828.
-  Ubicazione della stazione di trasferenza di Carini: area industriale di Carini - F.M. 16, particelle nn. 1692, 1695, 1734, 1736 (q.p.), 1737, 1748, 1762, 1763 (q.p.), 1788, 1791, 1792.
-  Ubicazione della stazione di trasferenza di Monreale: F.M. 169, p.lla n. 312 che proviene da un nuovo tipo di frazionamento della originaria p.lla n. 143.
Le sezioni principali che costituiscono le stazioni di trasferenza sono:
-  realizzazione all'interno di aree attrezzate mediante strutture di copertura della fossa, di tipo leggero in prefabbricati o carpenterie metalliche. Ogni stazione è dotata di un'area di conferimento dei rifiuti, sistemi di raccolta delle acque di lavaggio e di percolato, sistema di caricamento dei bilici.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) gli impianti consentiranno il trasferimento dei rifiuti pres so gli impianti di trattamento e/o di smaltimento con veicoli aventi volumetria maggiore rispetto a quelli utilizzati dai singoli comuni e/o A.T.O. per la raccolta dei R.S.U.;
b) l'impianto di Termini Imerese avrà una potenzialità di 81.000 t/anno;
c) l'impianto di Carini avrà una potenzialità di 64.170 t./anno;
d) l'impianto di Monreale avrà una potenzialità di 61.000 t./anno;
e) in fase esecutiva si deve procedere alla modifica di progetto realizzando la completa chiusura delle aree destinate a fossa rifiuti anche mediante l'uso di strutture leggere per impedire il trasporto eolico di polveri e solidi leggeri durante le fasi di trasferimento dei rifiuti;
f) per la stazione di trasferenza di Termini Imerese si deve inoltre ottemperare alle seguenti prescrizioni:
-  deve essere predisposto un programma di monitoraggio per fornire indicazioni evolutive sulla vicine aree naturali protette del Parco delle Madonie del SIC di "Monte San Calogero";
-  tutti gli elementi metallici dell'impianto e le ringhiere in ferro devono essere pitturati con vernici di colore verde scuro;
-  deve essere creato idoneo serbatoio autonomo per l'acqua sanitaria che fornisce le docce;
-  nella sistemazione a verde devono essere utilizzate essenze tipiche della macchia mediterranea (Tamarix gallica, Pinus halepensis, Capparis spinosa, Carpobrotus acinaciformis, etc.);
-  la società P.E.A. deve informare la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo della data di inizio dei lavori;
g) i rifiuti ammessi in ingresso alle stazioni di trasferenza, identificati in codici C.E.R., sono costituiti in primo luogo dai seguenti R.S.U. conferiti direttamente dagli A.T.O. di riferimento:
-  20 03 01  rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi inoltre, solo nel caso in cui il trasporto di tali frazioni verso l'impianto di selezione e biostabilizzazione di Palermo possa essere effettuato separatamente dal resto, i seguenti rifiuti:
-  20 03 07  rifiuti ingombranti;
-  15 01 06  imballaggi in materiali misti;
-  20 01 08  rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01  rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02  rifiuti dei mercati.
h) per i rifiuti ingombranti è consentita, ove necessario e per comodità di trasporto, la riduzione volumetrica tramite impianto mobile, adottando tutte le precauzioni per evitare rumori e dispersione di polvere.
Allegato 6
Impianto di selezione e biostabilizzazione (operazione D8, D9 e D15 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), ubicata in contrada Belvedere, Trapani.
Ubicazione: F.M. n. 42, particelle nn. 170, 171, 172, 176, 177, 178, 179, 209, 259 - contrada Belvedere comune di Trapani.
Le sezioni principali che costituiscono l'impianto di selezione e biostabilizzazione sono:
-  pesatura automezzi e ricezione rifiuti in ambiente confinato;
-  separazione materiali ferrosi
-  vagliatura, selezione e produzione frazione secca e frazione umida;
-  biostabilizzazione della frazione umida;
-  impianto di trattamento dell'aria;
-  impianti ausiliari.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) l'avvio dell'impianto è subordinato all'ottenimento dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del D.P.R. n. 203/88;
b) la potenzialità di selezione è di 39 t/h;
c) il deposito preliminare dei rifiuti in ingresso è consentito per il tempo necessario all'avviamento degli stessi alla selezione. La quantità di rifiuti ammessi nel deposito preliminare è di 500 tonnellate;
d) la frazione umida deve essere trattata nell'ambito dell'impianto di biostabilizzazione; nel caso in cui la F.O.S. prodotta dal l'impianto verrà destinata allo smaltimento in discarica essa verrà ritenuta stabile, dal punto di vista biologico, quando rispetterà i requisiti seguenti:
-  indice respirometrico statico inferiore a 600 mgO2/kgSV/h (metodo IPLA 1998);
-  umidità compresa nell'intervallo 30-60%;
-  il periodo di biostabilizzazione in cumuli rivoltati deve essere di durata minima di 28 giorni.
e) se lo stesso materiale biostabilizzato di cui al precedente punto dovesse invece essere impiegato per altri scopi, come ad esempio ripristini ambientali, allora si deve verificarne la rispondenza a tutti i requisiti di qualità fissati dalle norme per tali destinazioni, con indici più restrittivi;
f) le acque meteoriche di dilavamento, le acque di prima pioggia e di lavaggio, le acque contaminate derivanti da spandimenti o da operazioni di estinzione di incendi delle aree esterne devono essere convogliate ed allontanate ai sensi del decreto legislativo n. 152/99;
g) deve essere prevista l'installazione di dispositivi in grado di individuare, sul flusso di rifiuti in ingresso, la presenza di bombole (GPL, acetilene, ossigeno) e/o bombe al fine di difendere le sezioni a valle da eventi esplosivi con pregiudizio della sicurezza di operai e visitatori;
h) i rifiuti ammessi in ingresso all'impianto di selezione e biostabilizzazione, identificati in codici C.E.R., sono costituiti in primo luogo dai seguenti R.S.U. conferiti direttamente dall'A.T.O. di riferimento:
-  20 03 01  rifiuti urbani non differenziati.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti:
-  15 01 06  imballaggi in materiali misti;
-  19 12 12  altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*;
-  20 01 08  rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01  rifiuti biodegradabili;
-  20 03 02  rifiuti dei mercati;
-  20 03 07  rifiuti ingombranti;
-  20 03 99  rifiuti urbani non specificati altrimenti.
Allegato 7
Discarica di servizio per rifiuti non pericolosi (già classificata di prima categoria), (operazione D1 dell'allegato B al decreto legislativo n. 22/97), ubicata in contrada Borranea, Trapani.
Ubicazione: F.M. 276, particelle nn. 471 (q.p.), 30 (q.p.), 28 (q.p.), dalla tavola A4 del progetto pervenuto l'11 novembre 2004 - contrada Borranea del comune di Trapani
Le sezioni principali che costituiscono la discarica sono:
-  modulo principale costituito da una serie di vasche attrezzate ingegneristicamente mediante geotessili, strutture di protezione ambientale, rivestimenti in HDPE;
-  sistema di protezione dell'invaso rispondente alle norme guida del decreto n. 36/02 progettato in struttura multistrato composta da: argilla, materassino bentonitico, rivestimento in HDPE;
-  rete di raccolta del percolato;
-  rete di monitoraggio per eventuali perdite di fondo;
-  sistema di captazione del biogas;
-  pozzi spia e piezometri di controllo;
-  opere accessorie.
Oltre alle prescrizioni di cui all'art. 6, la validità della presente ordinanza è subordinata al rispetto delle seguenti ulteriori prescrizioni specifiche:
a) la capacità totale della vasca è di 390.000 mc., per un esercizio di 20 anni;
b) devono essere sempre e comunque rispettati i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica di cui al decreto del Ministero dell'ambiente 13 marzo 2003;
c) fermo restando che devono essere sempre e comunque rispettate le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, la preparazione del fondo e delle pareti della discarica, e/o di ogni singolo lotto di discarica, verrà realizzata in modo tale da rispettare i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.2;
d) il progetto esecutivo della discarica deve dettagliare tutte le attività di scavo previste per la preparazione dell'invaso, sia qualitativamente che quantitativamente, e specificare il destino di tutti i materiali di risulta;
e) gli scarichi idrici dal sito della discarica ed i sistemi di controllo e monitoraggio delle acque devono essere localizzati in modo opportuno, sulla base delle risultanze di uno studio idrologico ed idrogeologico approfondito da eseguire in fase di progettazione esecutiva;
f) la progettazione esecutiva della nuova discarica deve tenere conto della relazione tra questa e la discarica già esistente; in particolare, le impermeabilizzazioni, le coperture superficiali, la gestione dei gas e del percolato ed i sistemi di monitoraggio devono essere progettati in modo da poter separare la gestione delle due porzioni di discarica;
g) deve essere eseguito un attento studio geotecnico che verifichi la stabilità della discarica progettata, sia in rapporto ai fronti di scavo, sia nei confronti della discarica esistente, sia riguardo al corpo della discarica in sé;
h) i sistemi di raccolta e di smaltimento del percolato e dei gas prodotti in seno alla discarica devono essere funzionanti prima dell'inizio dell'esercizio della discarica stessa; essi devono inoltre essere mantenuti efficienti durante tutta la gestione operativa e dopo la chiusura dell'invaso, fino a quando il monitoraggio svolto in fase post-operativa abbia accertato (sotto il controllo di A.R.P.A. Sicilia) che la discarica non comporta più rischi per la salute e per l'ambiente, così come richiesto dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003;
i) deve essere adottato un piano di gestione che minimizzi l'utilizzo degli invasi attrezzati, procedendo per lotti a minor impatto visivo e paesaggistico con piano di ricostruzione paesaggistica coerente con la situazione ante operam;
j) esaurita la volumetria disponibile per ogni singolo lotto, verrà realizzata una copertura superficiale finale che rispetti i requisiti imposti dal decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, allegato 1, paragrafo 2.4.3;
k) nella fase di gestione deve essere assicurata la minimizzazione dei deflussi superficiali adottando anche canali di gronda flessibili/provvisori per separare efficacemente le acque superficiali pulite da quelle potenzialmente contaminate;
l) deve essere condotta una campagna di monitoraggio almeno annuale delle acque sotterranee interessate, da effettuarsi almeno in tre pozzi rappresentativi, dell'andamento idrico sotterraneo;
m) deve essere predisposto e trasmesso un progetto di mitigazione ambientale dell'impianto per tener conto della vicina zona archeologica, sia in fase di gestione sia post mortem;
n) nella fase esecutiva deve essere verificata la possibilità di ampliamento o utilizzo degli impianti esistenti limitrofi;
o) i rifiuti ammessi in discarica, identificati in codici C.E.R., sono costituiti in primo luogo dalla seguente frazione umida dei R.S.U. separata dagli impianti di selezione e successivamente sottoposta a trattamento di biostabilizzazione:
-  19 05 03  compost fuori specifica.
Sono ammessi inoltre i seguenti rifiuti, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%:
-  02 01 06  feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito;
-  02 02 03  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 03 04  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 05 01  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  02 06 01  scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione;
-  19 08 01  vaglio;
-  19 08 02  rifiuti dell'eliminazione della sabbia;
-  19 08 05  fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane;
-  19 08 12  fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 11*;
-  19 08 14  fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue; industriali, diversi da quelli di cui alla voce 19 08 13*;
-  19 09 01  rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari;
-  19 09 02  fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua;
-  20 03 06  rifiuti della pulizia delle fognature.
Sono ammessi infine i seguenti scarti inerti, purché non recuperabili come materiali:
-  19 12 02  metalli ferrosi;
-  19 12 03  metalli non ferrosi;
-  19 12 05  vetro;
-  19 12 09  minerali (ad esempio sabbia, rocce);
-  20 02 03  altri rifiuti non biodegradabili.
I seguenti rifiuti biodegradabili e/o combustibili, sono ammessi in discarica temporaneamente, purché caratterizzati da un'umidità inferiore al 75%, prima dell'avviamento dell'impianto di selezio ne/biostabilizzazione e dell'impianto di termovalorizzazione, oppure nei casi in cui tali impianti dovessero successivamente risultare fuori servizio:
-  02 01 03  scarti di tessuti vegetali;
-  03 01 01  scarti di corteccia e sughero;
-  03 01 05  segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04*;
-  03 03 01  scarti di corteccia e legno;
-  03 03 07  scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone;
-  03 03 08  scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati;
-  19 12 01  carta e cartone;
-  19 12 04  plastica e gomma;
-  19 12 07  legno diverso da quello di cui alla voce 19 12 06*;
-  19 12 08  prodotti tessili;
-  19 12 10  rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti);
-  19 12 12  altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11*;
-  20 01 08  rifiuti biodegradabili di cucine e mense;
-  20 02 01  rifiuti biodegradabili;
-  20 03 01  rifiuti urbani non differenziati;
-  20 03 02  rifiuti dei mercati;
-  20 03 03  residui della pulizia stradale;
-  20 03 07  rifiuti ingombranti;
-  20 03 99  rifiuti urbani non specificati altrimenti.
(2004.51.3236)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
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Michele Arcadipane
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