REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 7 GENNAIO 2005 - N. 1
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Michele Arcadipane - Trasposizione grafica curata da: Alessandro De Luca - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

PRESIDENZA


Avviso pubblico per l'attuazione del Progetto integrato regionale (PIR) "Reti per lo sviluppo locale", mediante la selezione di progetti pilota.

Titolo I
PRINCIPI GENERALI


Art. 1
Oggetto e finalità dell'avviso

1.  La Presidenza della Regione siciliana - dipartimento della programmazione, responsabile del coordinamento del P.O.R. Sicilia, attua con il presente avviso, l'azione B.1 (Coordinamento della programmazione locale) del PIR "Reti per lo sviluppo locale", approvato dalla Giunta regionale con delibera n. 267 del 26 settembre 2003.
2.  In coerenza con le finalità del PIR, l'avviso ha l'obiettivo di selezionare proposte progettuali dirette a migliorare l'integrazione e la qualità degli interventi di sviluppo territoriale in corso di attuazione, ai fini del rafforzamento delle filiere produttive e della valorizzazione delle risorse locali. L'avviso mira anche ad accrescere la capacità di progettazione ed attuazione di interventi di sviluppo dei partenariati locali nonché a promuovere la creazione di "reti" tra i soggetti che operano a vario titolo per lo sviluppo locale.
3.  La selezione avviene sulla base dei requisiti di ammissione dei soggetti proponenti e sulla base della valutazione delle proposte.
4.  Le proposte progettuali dovranno essere definite in coerenza con le seguenti priorità regionali: (i) aumento del grado di internazionalizzazione e di diffusione verso l'estero delle iniziative per lo sviluppo locale; (ii) valorizzazione delle risorse culturali e rafforzamento della loro fruibilità e capacità di gestione in termini di turismo sostenibile nell'ottica dei sistemi turistici locali; (iii) sviluppo delle aree rurali attraverso azioni di valorizzazione turistica, di tutela ambientale e di integrazione produttiva; (iv) rafforzamento di filiere produttive, in particolare attraverso l'incremento e la qualificazione della partecipazione degli investimenti produttivi e dei capitali privati alle iniziative per lo sviluppo locale.

Art. 2
Progetti pilota

1.  I progetti pilota sono costituiti da interventi infrastrutturali materiali e immateriali, regimi di aiuto e azioni pubbliche, articolati mediante un principio di integrazione progettuale e riferiti alle priorità regionali di cui all'art. 1, comma 4. Coerentemente con le finalità dell'avviso, i progetti pilota devono rafforzare la qualità e l'efficacia degli interventi di sviluppo locale in corso di realizzazione, ovvero la loro capacità di produrre impatti socioeconomici e produttivi nei territori di riferimento. A questo scopo, i progetti pilota promuovono un rafforzamento dei legami tra i diversi strumenti di programmazione negoziata e sviluppo locale nonché fra tali strumenti e gli interventi di valenza regionale e nazionale.
2.  I progetti pilota si prefiggono i seguenti obiettivi:
a)  favorire la creazione di condizioni ambientali e di contesto che stimolino lo sviluppo o il consolidamento di sistemi produttivi locali caratterizzati da una peculiare organizzazione interna, presenza di un contesto produttivo omogeneo, elevata concentrazione di imprese, prevalentemente di piccole dimensioni e nei quali sono presenti reti localizzate di relazioni, ovvero, forme di collaborazione organizzata tra imprese ed attori impegnati, con natura ed obiettivi differenti (imprese/centri di ricerca/università/istituzioni locali), nei processi di sviluppo locale attivati.
b)  favorire lo sviluppo di logiche distrettuali attraverso l'implementazione di azioni e/o interventi in grado di incidere sulle condizioni strutturali dei sistemi produttivi locali, sul versante dell'innovazione istituzionale e produttiva (di prodotto e di processo) della riorganizzazione di filiera, sviluppando anche specifiche competenze umane e professionali;
c)  definire strumenti di supporto ai programmi di sviluppo già attivati sul territorio della coalizione (caratterizzato dal requisito della contiguità territoriale e/o da chiare connotazioni settoriali o di filiera produttiva), con riferimento anche al PIR rete ecologica, che facilitino l'integrazione delle esperienze di programmazione dal basso, nonché la costruzione di strategie cooperative e l'investimento in progetti ed istituzioni comuni.
3.  In particolare, i progetti pilota riguarderanno:
-  sviluppo e/o consolidamento del tessuto imprenditoriale e promozione dell'occupazione qualificata in attività innovative di ricerca, produzione, servizi;
-  trasformazione e sviluppo del territorio attraverso la realizzazione di strutture complementari e di servizio al sistema produttivo, con particolare riferimento a: innovazione, commercializzazione, internazionalizzazione, qualità e certificazione dei prodotti, formazione, società dell'informazione, ecc.;
-  potenziamento della dotazione di infrastrutture strettamente funzionali e connesse al potenziamento e miglioramento della capacità competitiva delle imprese e al risanamento ambientale;
-  supporto ai processi di riorganizzazione interna dei settori di specializzazione produttiva, nella prospettiva di integrazione di sistema, di consolidamento delle relazioni tra imprese e di rafforzamento della loro proiezione internazionale;
-  supporto all'attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo favorendo la creazione di consorzi, società consortili, associazioni temporanee di impresa, etc.; sostegno ad iniziative finalizzate ad accrescere la capacità competitiva del sistema locale con la sperimentazione ed adozione di servizi innovativi mirati ad elevare il livello di qualità di processo e di prodotto e/o la realizzazione di servizi informatici e telematici in grado di stimolare l'integrazione tra le imprese e la cooperazione con le istituzioni locali;
-  supporto ad iniziative finalizzate all'acquisizione e riconoscimento di marchi, denominazioni tipiche, sistemi di certificazione idonei a valorizzare le produzioni tipiche dei sistemi produttivi locali;
-  valorizzazione delle risorse e delle conoscenze umane, tecniche e produttive esistenti reperibili all'interno del sistema produttivo locale o attraibili nello stesso.
4.  I progetti pilota sono finanziati a valere sull'azione B.1 del PIR (Coordinamento della programmazione locale) ed interesseranno misure del P.O.R. Sicilia 2000-2006, da individuare in fase progettuale unitamente alle rispettive dotazioni finanziarie.

Art.  3
Soggetti ammessi a partecipare all'avviso

1.  I soggetti attuatori selezionati con il presente avviso devono essere coalizioni di enti locali (comuni e provincie) che già condividono strumenti di programmazione negoziata e/o progettazione integrata: patti territoriali, contratti d'area, PIT (come costituiti nella fase di selezione preliminare di cui al bando pubblico di selezione pubblicato nella Gazzetta Uffiicale della Regione siciliana n. 23 del 15 maggio 2001), Leader, PRUSST, PIC URBAN, PIOS ed altre iniziative di sviluppo locale riconosciute e operanti. Le coalizioni sono costituite per iniziativa dei comuni e si avvalgono strumentalmente dei soggetti già operanti nella gestione/attuazione degli strumenti menzionati (uffici unici PIT, agenzie locali, società di patto, GAL, ecc), nonché degli enti gestori dei parchi e delle riserve naturali.
2.  Il territorio del Progetto integrato territoriale (PIT), così come definito al comma precedente, è l'unità territoriale minima di riferimento per la formazione di una coalizione. La coalizione deve essere formata da almeno due unità territoriali minime. Essa può includere aree territorialmente contigue o non contigue e deve comprendere almeno quattro (compreso i PIT) esperienze di programmazione negoziata e/o progettazione integrata; a tal fine, potrà farsi riferimento ai sistemi integrati del PIR rete ecologica, in quanto bacini territoriali elettivi per la formazione di coalizioni coerenti all'obiettivo dell'integrazione.
3.  I soggetti proponenti devono adottare il metodo della concertazione e attivare il partenariato con i soggetti pubblici e privati che possono concorrere in maniera qualificata alla definizione ed attuazione del progetto. La sottoscrizione di un protocollo d'intesa definirà i ruoli del partenariato attivo, esplicitando l'impegno dei diversi soggetti in ordine alla progettazione, al concorso di risorse finanziarie ed organizzative, alla gestione delle attività generate dalle azioni ed all'attivazione in maniera coordinata delle procedure di attuazione e controllo. Il protocollo di intesa deve indicare:
a)  il soggetto rappresentante dei proponenti il progetto, individuandolo tra gli enti pubblici dotati di poteri adeguati alle attività in esso contemplate e definendone i relativi poteri di rappresentanza, iniziativa e coordinamento;
b)  gli impegni e gli obblighi giuridici di sostegno assunti dai soggetti del partenariato socioeconomico;
c)  il responsabile unico dell'attuazione tra gli uffici, gli organi o i soggetti che siano stati già incaricati della gestione attuativa delle iniziative, attestando altresì le modalità della loro cooperazione tecnica ai fini dell'elaborazione ed attuazione delle proposte progettuali.

Art. 4
Assistenza tecnica

1.  Ai fini della costituzione delle coalizioni e della predisposizione delle proposte di progetti pilota, i soggetti proponenti potranno avvalersi di un'attività di orientamento ed accompagnamento, che verrà attivata per il tramite del dipartimento della programmazione della Regione siciliana a valere sulle iniziative del Programma operativo nazionale "Assistenza tecnica e azioni di sistema" nonché su altri progetti di supporto ed accompagnamento della progettazione integrata.
2.  L'attività di assistenza tecnica è finalizzata anche a garantire lo sviluppo e l'ulteriore attivazione delle altre azioni previste dal PIR (Azione A.1: Supporto all'efficienza e all'efficacia del sistema dei soggetti dello sviluppo locale, A.2: Progetti di "eccellenza" sul versante dell'integrazione e della qualità progettuale, A.3: Qualificazione del partenariato territoriale pubblico-privato, B.2: Patti formativi locali).

Art. 5
Risorse finanziarie

1.  Le proposte progettuali presentate a valere sul presente avviso saranno destinatarie delle risorse finanziarie pubbliche del PIR assegnate alla preparazione e realizzazione dei progetti pilota, per un ammontare complessivo di 25 milioni di euro a valere sull'azione B.1 del PIR "Reti per lo sviluppo locale":
2.  Il costo pubblico totale, a valere sulle risorse P.O.R., di ciascuna proposta di progetto pilota non può eccedere il valore di due (2,0) milioni di euro.
Titolo II
FASE DI SELEZIONE DELLE PROPOSTE


Art. 6
Procedimento di selezione

1.  I soggetti interessati sono invitati a presentare proposte di progetti pilota (massimo due) entro il 4 maggio 2005. Le proposte sono accompagnate dalla documentazione di cui al successivo art. 9. Non saranno presi in considerazione i progetti pilota la cui documentazione sia pervenuta prima della sua pubblicazione o in data successiva alla scadenza.
2.  Il dipartimento regionale della programmazione, previa verifica della documentazione allegata ai progetti pilota, accerta la sussistenza delle condizioni e dei requisiti di ammissibilità, unitamente ai responsabili di misura del P.O.R. Sicilia 2000-2006 nonché degli uffici regionali competenti per materia. Il dipartimento regionale della programmazione provvede quindi all'esclusione delle proposte che siano in contrasto con le prescrizioni di cui al successivo art. 7.
3.  Il dipartimento regionale della programmazione richiede al soggetto coordinatore della coalizione territoriale le eventuali integrazioni alla documentazione, necessarie per l'ulteriore corso dell'istruttoria, assegnando un termine entro il quale, a pena di decadenza, devono pervenire all'ufficio.
4.  Il dipartimento regionale della programmazione, per mezzo del nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici provvede alla valutazione delle proposte ammissibili con riguardo ai criteri indicati all'art. 8. Preliminarmente alla fase di valutazione, il dipartimento può procedere a invitare il soggetto rappresentante dei proponenti a fornire ogni illustrazione, esposizione, e chiarimenti necessari.
5.  Il procedimento si chiude entro 60 giorni dal termine per la presentazione delle proposte di cui all'art. 9, comma 1, lettera d), con la definizione da parte della Regione della graduatoria di merito dei progetti pilota ammissibili.
6.  Con decreto dell'Assessore alla Presidenza -, previa deliberazione della Giunta di governo regionale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, è approvata l'ammissione a finanziamento dei progetti pilota utilmente collocati in graduatoria, secondo quanto previsto al successivo art. 8, comma 2.
7.  A seguito del decreto di cui al comma precedente, l'autorità di gestione del P.O.R. Sicilia provvede alla modifica del Complemento di programmazione, introducendo le schede relative ai progetti pilota.

Art. 7
Requisiti di ammissione dei soggetti proponenti e delle proposte progettuali

1.  I seguenti requisiti costituiscono condizione di ammissibilità dei soggetti proponenti e delle proposte progettuali.
1)  Requisiti di ammissione dei soggetti proponenti
a)  partecipazione di ciascun comune a non più di una coalizione;
b)  costituzione della coalizione dei proponenti il progetto pilota nelle forme di cui all'art. 3, commi 1 e 2;
c)  sottoscrizione del protocollo di intesa di costituzione della coalizione da parte degli enti locali coinvolti e degli altri soggetti pubblici e/o privati aderenti, secondo quanto stabilito dall'art. 3, comma 3;
d)  candidatura massimo due proposte progettuali da parte di ciascuna coalizione.
2)  Requisiti di ammissione delle proposte progettuali
a)  coerenza degli interventi previsti dai progetti pilota rispetto alle misure del P.O.R. intercettate;
b)  rispetto della soglia finanziaria di cui all'art. 5.

Art. 8
Criteri di valutazione per la selezione dei progetti pilota

1.  I criteri di valutazione applicati per la selezione dei progetti pilota sono:
 1)  coerenza dei contenuti del progetto pilota rispetto alle priorità regionali indicate all'art. 1, comma 4;
 2)  coerenza ed integrazione del progetto pilota (e delle sue operazioni) rispetto a obiettivi, strategie ed interventi delle iniziative di programmazione dello sviluppo locale in corso nel territorio e delle operazioni da esse finanziate;
 3)  coerenza rispetto alle priorità strategiche degli strumenti di programmazione regionale (P.O.R., AA.PP.QQ., piani di settore o piani d'ambito, programmazione provinciale, etc.);
 4)  livello di esecuzione finanziaria (pagamenti effettuati su costo pubblico totale) delle iniziative di programmazione negoziata e/o progettazione integrata (menzionate all'art. 3, comma 1) relative al periodo 2000-2006 in corso di attuazione nel territorio di riferimento del progetto pilota;
 5)  presenza di attività di supporto, analisi, integrazione, diffusione, promozione, animazione e formazione a sostegno del progetto pilota;
 6)  ricorso a fonti di finanziamento del progetto pilota (e delle sue operazioni) esterne rispetto a quelle messa a disposizione dal PIR, con l'esclusione dei contributi privati associati a regimi di aiuto;
 7)  coerenza degli impegni assunti dai partner aderenti alla coalizione rispetto agli obiettivi ed agli interventi previsti dal progetto pilota;
 8)  adeguatezza delle soluzioni organizzative e gestionali individuate per la realizzazione del progetto pilota, con specifico riferimento all'esperienza attuativa, all'articolazione delle competenze di attuazione nonché alle dotazioni umane e materiali del responsabile dell'attuazione;
 9)  impatto socio-economico complessivo del progetto pilota, possibilmente definito in termini quantitativi con riferimento ad indicatori specifici;
10)  beneficio collettivo derivante dalla realizzazione del progetto pilota, in termini di capitale sociale e istituzionale ovvero di competenze, conoscenze, innovazioni diffuse nel territorio della coalizione.
11)  capacità di valorizzazione di risorse, strutture e infrastrutture locali esistenti, tramite riuso e/o rifunzionalizzazione;
12)  capacità aggregativa del progetto pilota, sia nel senso di pluralità di strumenti di sviluppo locale intercettati che in quello della creazione di sinergie e integrazioni con progetti avviati in altri sistemi produttivi locali.
2.  L'esplicitazione dei criteri di valutazione sarà effettuata in apposite linee guida che procederanno anche a definire i pesi relativi a ciascun criterio ai fini della determinazione del punteggio complessivo assegnato al progetto pilota. La definizione delle linee guida avverrà prioritariamente all'apertura della fase di valutazione delle proposte progettuali. Le linee guida potranno fissare soglie minime di punteggio per il collocamento in graduatoria dei progetti.

Art. 9
Documentazione richiesta

1.  Ai fini della partecipazione al presente avviso devono essere presentati i documenti indicati di seguito:
a)  istanza di partecipazione alla selezione, redatta in carta semplice, in lingua italiana, sottoscritta dal soggetto rappresentante dei proponenti, il cui legale rappresentante allega copia fotostatica non autenticata di un proprio documento di identità, in triplice copia e su supporto informatico (floppy disk), in plico sigillato, alla Presidenza della Regione siciliana, dipartimento della programmazione, piazza L. Sturzo, 36 - 90139 Palermo, entro il 4 maggio 2005. Il plico sigillato potrà essere consegnato a mano, ovvero inviato per mezzo raccomandata A/R, nel qual caso, fa fede la data e l'orario di arrivo presso gli uffici della Regione siciliana sopraindicati. Sul plico dovrà essere riportata la dicitura: "Progetto pilota a valere sul PIR reti per lo sviluppo locale" e la denominazione prescelta per la Coalizione;
b)  dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale il soggetto rappresentante della coalizione, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, dichiara: (i) i poteri e le competenze del soggetto rappresentante della coalizione; (ii) le modalità di sottoscrizione del protocollo d'intesa, con l'elenco dei soggetti che prendono parte all'iniziativa; (iii) i territori comunali e provinciali interessati dalla coalizione e la esplicitazione delle esperienze di programmazione negoziata e/o di progettazione integrata intercettate, in conformità alle condizioni di aggregazione stabilite dall'art. 3; (iv) la circostanza che i comuni costituenti la coalizione non partecipano ad altra coalizione; (v) la veridicità dei fatti, dei dati e delle indicazioni contenuti nelle documentazioni allegate alla domanda;
c)  protocollo di intesa di costituzione della coalizione, sottoscritto dagli enti locali coinvolti e dagli altri soggetti pubblici e/o privati aderenti. Il protocollo dovrà fra l'altro riportare gli elementi identificati all'art. 3, comma 3, del presente avviso;
d)  documento progettuale di presentazione del progetto pilota che illustri e contempli tutti gli elementi e le informazioni utili per la valutazione riportati nel precedente art. 8, redatto secondo il modello allegato al presente avviso. Al documento progettuale sono allegate: (i) schede analitiche dei singoli interventi del progetto pilota con riferimento alle misure del P.O.R. intercettate; (ii) cronogramma degli interventi; (iii) piano finanziario relativo alle risorse che si intende utilizzare ed alle eventuali disponibilità di risorse private; (iv) modalità di monitoraggio e rendicontazione, da prevedere in relazione ai vari stadi di avanzamento del progetto pilota, nel rispetto delle indicazioni comunitarie, nazionali e regionali; (v) adeguata documentazione relativa ai processi valutativi ambientali (VIA, VAS, etc.), in funzione delle tipologie di azione previste dal progetto pilota.
Titolo III
ATTUAZIONE


Art. 10
Attuazione dei progetti pilota

1.  Entro dieci giorni dalla pubblicazione del provvedimento di approvazione definitiva dei progetti pilota, il dipartimento regionale della programmazione e il soggetto coordinatore individuato per ciascuna coalizione destinataria del finanziamento definiscono le modalità e le necessità per l'attuazione.
2.  Si procederà, pertanto, alla stipula di un apposito accordo ai sensi dell'art. 16 della legge regionale n. 10/91 tra l'autorità di gestione del P.O.R. ed il soggetto coordinatore della coalizione. Le modalità e i contenuti saranno definiti in maniera esemplificativa dal dipartimento regionale per la programmazione sulla base delle specifiche caratteristiche degli interventi previsti dai progetti pilota ammessi a finanziamento.
Il dirigente generale del dipartimento regionale della programmazione: PALOCCI

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(2004.52.3330)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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Michele Arcadipane
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