REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 17 SETTEMBRE 2004 - N. 39
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 3 agosto 2004.
Approvazione del piano particolareggiato di recupero del centro storico del comune di Resuttano.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 7 maggio 1976, n. 70;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge 5 agosto 1978, n. 457;
Visto l'art. 10 della legge regionale n. 40/95;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il decreto n. 198/D.R.U. del 26 maggio 1999, con il quale è stato approvato il piano regolatore generale del comune di Resuttano;
Visto il foglio prot. n. 1166 del 4 marzo 2004, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 13189 del 5 marzo 2004, con il quale il comune di Resuttano ha trasmesso, per gli adempimenti ex art. 12, comma 7, della legge regionale n. 71/78, il piano particolareggiato di recupero del centro storico;
Vista la delibera n. 24 del 6 agosto 2003, con la quale il commissario ad acta nominato presso il comune di Resuttano ha adottato, ai sensi dell'art. 12, lettera a), della legge regionale n. 71/78, i progetti esecutivi del piano particolareggiato di recupero del centro storico - 1° e 2° stralcio;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi al piano adottato con delibera del commissario ad acta n. 24 del 6 agosto 2003;
Vista la certificazione, datata 15 gennaio 2004, a firma del segretario comunale, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano adottato con delibera commissariale n. 24 del 6 agosto 2003, nonché attestante che avverso lo strumento urbanistico adottato sono state presentate n. 50 opposizioni e/o osservazioni, di cui n. 49 entro i termini previsti dall'art. 3 della legge regionale n. 71/78 e n. 1 fuori termine;
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate avverso il piano in argomento;
Viste le apposite planimetrie di visualizzazione delle ossservazioni e/o opposizioni nonché la relazione sulle stesse redatta dal progettista;
Vista la delibera consiliare n. 5 del 6 febbraio 2004, con la quale sono state prese in esame e controdedotte le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano adottato;
Visto il parere favorevole a condizioni prot. n. 27 del 3 gennaio 2002 espresso della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta sul progetto 1° stralcio;
Visto il parere favorevole a condizioni prot. n. 2100 del 3 giugno 2002 espresso della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta sul progetto 2° stralcio;
Visto il parere favorevole n. 35/2001 dell'8 maggio 2002 reso, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, dall'ufficio del Genio civile di Caltanissetta sul progetto 1° stralcio;
Visto il parere n. 25/2002 del 23 ottobre 2002 reso, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, dall'ufficio del Genio civile di Caltanissetta sul progetto 2° stralcio;
Visto il parere n. 27 del 14 luglio 2004 espresso, ai sensi dell'art. 10 della legge regionale n. 40/95, dall'unità operativa 3.1/D.R.U. di questo Assessorato, che di seguito parzialmente si trascrive:
"....Omissis...
1  -  ATTI AMMINISTRATIVI E ADOZIONE
Questo Assessorato, nel disporre l'approvazione del piano regolatore generale del comune di Resuttano con decreto n. 198/D.R.U. del 26 maggio 1999, relativamente alle zone A, A1 e A2 si esprimeva come segue:
"Gli edifici individuati dal piano quali zone A1 e A2 costituiscono nel loro insieme l'agglomerato di antica formazione contraddistinto da valori storici, urbanistici, artistici ed ambientali, anche se alcuni edifici risultano manomessi o degradati, sostituiti. Tale agglomerato va unificato quale zona A del centro storico e perimetrato con linea continua così come si propone in linea rossa nell'elaborato in scala 1:2.000, e ciò ai sensi e per gli effetti dell'art. 55 della legge regionale n. 71/78. La relativa norma tecnica di attuazione ovviamente va unificata secondo il testo modificato proposto nel successivo punto 8. Si ritiene necessario altresì classificare come zona A una porzione della frazione di Ciolino (che si perimetra in colore rosso nella tav. 4), in quanto trattasi di borgo agricolo con valori etno-antropologici per il quale è auspicabile e proponibile un recupero e riutilizzo dei manufatti esistenti che altrimenti rischiano di scomparire o di venire manomessi a causa del degrado fisico, dell'incuria e del cattivo uso. Nel piano regolatore generale inoltre dovranno classificarsi come zona A puntuale esterna al centro abitato, da sottoporre ad adeguata disciplina urbanistica di conservazione e di recupero, il Castello e la masseria Irosa.".
L'iter formativo del piano particolareggiato di recupero in questione inizia nel 2000, anno in cui la giunta municipale di Resuttano, con propria delibera n. 71 del 4 luglio 2000, ha incaricato l'arch. Stefano Alletto di redigere il piano particolareggiato di recupero relativo al centro storico del piano regolatore generale vigente.
In attuazione del disciplinare sottoscritto dal progettista ha trasmesso all'amministrazione comunale il progetto di massima del piano particolareggiato del centro storico relativo al 1° stralcio che, con determinazione del commissario straordinario, n. 8 del 17 luglio 2001, lo stesso in sostituzione del consiglio comunale, lo ha approvato.
Il tecnico, con proprie note del 23 ottobre 2001 e del 26 marzo 2002, ha trasmesso il progetto esecutivo del piano particolareggiato di recupero del centro storico relativamente al 1° e 2° stralcio.
La C.E.C. ha esaminato i 2 stralci rispettivamente nelle sedute del 17 maggio 2002 e del 5 dicembre 2002, dopo avere acquisito prima i relativi pareri da parte della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali e del Genio civile di Caltanissetta, esprimendo proprio parere favorevole con le seguenti osservazioni:
Relativamente al 1° stralcio
La C.E.C. nel recepire quanto disposto nel parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali dispone:
-  di integrare la tav. 7 con la simbologia degli edifici di nuovo impianto così come evidenziato all'art. 6 delle norme tecniche di attuazione;
-  di integrare la tav. 11 con le simbologie indicate all'art. 6 delle norme tecniche d'attuazione, nonché riportare la numerazione descritta al predetto art. 6 con i relativi retini;
-  l'art. 24, lett. B, ultimo comma (cornicioni, grondaie, pluviali) delle norme tecniche di attuazione dovrà essere così riformulato: "la grondaia può essere contenuta all'interno di detto cornicione. Tranne i balconi sono vietati altri aggetti e sporgenze. I pluviali possono anche essere incassati nel prospetto e collegati direttamente con la rete di smaltimento delle acque bianche ove presente, con divieto assoluto di convogliare nella rete delle acque nere";
-  aumentare la percentuale di cui al 1° comma dell'art. 27 (superfici ad uso non residenziale) delle norme di attuazione;
-  all'art. 30 (lotti edificabili prospicienti il parco urbano) ridurre il distacco dal confine parco da mt. 5,00 a mt. 3,00;
-  nelle more dell'approvazione del piano si è verificato il crollo degli immobili siti tra queste vie Parini-Sicura e Cirrito indicate nella planimetria (tav. 14) con le particelle nn. 1634 e 454. Quanto sopra al fine di evidenziare detta nuova situazione sia nelle planimetrie che nelle schede esecutive, nonché di verificarne le conseguenze progettuali.
Relativamente al 2° stralcio
La C.E.C. nel recepire quanto disposto nel parere della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, analogamente a quanto disposto nel primo stralcio, dispone:
-  di integrare la tav. 7 con la simbologia degli edifici di nuovo impianto così come evidenziato all'art. 6 delle norme tecniche di attuazione;
-  di integrare la tav. 11 con le simbologie indicate all'art. 6 delle norme tecniche d'attuazione, nonché riportare la numerazione descritta al predetto art. 6 con i relativi retini;
-  l'art. 24, lett. B, ultimo comma (cornicioni, grondaie, pluviali) delle norme tecniche di attuazione dovrà essere così riformulato: "la grondaia può essere contenuta all'interno di detto cornicione. Tranne i balconi sono vietati altri aggetti e sporgenze. I pluviali possono anche essere incassati nel prospetto e collegati direttamente con la rete di smaltimento delle acque bianche ove presente, con divieto assoluto di convogliare nella rete delle acque nere";
-  aumentare la percentuale di cui al 1° comma dell'art. 27 (superfici ad uso non residenziale) delle norme di attuazione;
-  all'art. 30 (lotti edificabili prospicienti il parco urbano) ridurre il distacco dal confine parco da mt. 5,00 a mt. 3,00.
A seguito di apposita richiesta del sindaco del comune di Resuttano, con la quale si richiedeva la nomina di un commissario ad acta per provvedere in via sostitutiva alla adozione del piano in questione, stante la incompatibilità della maggioranza dei consiglieri comunali a potersi esprimere ai sensi dell'art. 16 della legge regionale n. 30/2000 questo Assessorato, con decreto n. 744/D.R.U. del 7 giugno 2003, ha proceduto a nominare il funzionario arch. Donatello Messina quale commissario ad acta.
Lo stesso funzionario, con propria delibera n. 24 del 6 agosto 2003, avente per oggetto:
"Approvazione del progetto esecutivo piano particolareggiato di recupero del centro storico, 1° e 2° stralcio (art. 12 legge regionale n. 71/78)" ha adottato il piano.
Con prot. n. 27 del 3 gennaio 2002, la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta si è espressa, relativamente al 1° stralcio del progetto, come di seguito riportato:
"...Visti gli elaborati grafici di progetto del piano particolareggiato di recupero che prevedono sostanzialmente interventi di carattere conservativo, ad eccezione di alcuni interventi di ristrutturazione urbanistica, limitati, comunque, a pochi comparti della zona A, classificati di modesto interesse ambientale, nonché di un intervento di ricucitura del tessuto urbano in prossimità della zona denominata 'verde attrezzato pubblico' (via Centimolo); si esprime parere favorevole, per quanto di competenza, alle seguenti condizioni, all'accluso progetto, che si restituisce munito del visto di questa Soprintendenza:
1) all'art 20, punto 1 (coperture) delle norme tecniche d'attuazione dovrà essere aggiunto il seguente periodo: I terrazzini ricavati 'nel corpo del tetto' devono essere realizzati esclusivamente sulle falde di copertura rivolte a valle e non dovranno, in nessun caso, risultare visibili dal piano-strada antistante;
2)  l'art. 20, punto 4 (finitura delle pareti, zoccolature) delle norme tecniche di attuazione dovrà essere così riformulato: "non sono ammessi rivestimenti in pietra per le zoccolature nei rifacimenti dei prospetti esterni: le stesse potranno diversamente essere realizzate con impiego di intonaco di medesimo tipo di quello del prospetto o lasciando a vista, previa realizzazione di idonea "stradella", l'eventuale paramento in muratura, ove preesistente".
Con prot. n. 2100 del 3 giugno 2002, la Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta si è espressa, relativamente al 2° stralcio del progetto, come di seguito riportato:
"...Visti gli elaborati grafici di progetto del 2° stralcio del piano particolareggiato di recupero che prevedono sostanzialmente interventi di carattere conservativo, ad eccezione di alcuni interventi di ristrutturazione urbanistica, limitati, comunque, a pochi comparti della zona A classificati di modesto interesse ambientale, secondo criteri e modalità già previsti nel progetto del V stralcio; si esprime parere favorevole per quanto di competenza, alle seguenti condizioni, all'accluso progetto, che si restituisce munito del visto di questa Soprintendenza:
1)  per la sistemazione della zona Calvario (tavole nn. 18 e 19), interessata da sintetici interventi di arredo urbano a verde pubblico, lo scrivente ufficio si riserva di approvare separatamente, sulla scorta di ulteriori elaborati grafici di maggiore dettaglio, un progetto che consenta di valorizzarne l'effettiva funzione di perno in rapporto al sottostante tessuto urbano ed anche in ragione della particolare posizione quale punto di vista privilegiato rispetto alla cornice naturale del complesso madonita, capace di cogliere ed esaltare pienamente i valori morfologico-ambientali".
Con proprie note prot. n. 16846 dell'8 maggio 2002 (1° stralcio del progetto del piano particolareggiato di recupero) e n. 7878 del 23 ottobre 2002 (2° stralcio del progetto del piano particolareggiato di recupero), l'ufficio del Genio civile di Caltanissetta ha reso favorevolmente proprio parere in ordine al progetto ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74 considerando "che la quasi totalità delle previsioni progettuali del piano particolareggiato del centro storico 1° e 2° stralcio interessano aree non vincolate ai sensi del decreto n. 84" (di cui al decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 con il quale è stato aggiornato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Resuttano) "ad eccezione solamente di un piccolo corpo di fabbrica ricadente all'interno dell'area classificata R3 (a rischio frana elevato), per il quale si prevedono soltanto opere di ordinaria e straordinaria manutenzione con esclusione di interventi di demolizione e ricostruzione ovvero di ampliamento e/o sopraelevazione".
Dalla relazione istruttoria redatta dall'ufficio tecnico comunale di Resuttano, ed allegata alla delibera commissariale n. 24 del 6 agosto 2003, si riporta quanto di seguito:
Contenuti del piano particolareggiato
La configurazione attuale del centro urbano di Resuttano denota per lo più un aggregazione di fabbricati costruiti in modi, tecniche e stili diversi che non adducono alla conformazione di un'omogenea di un centro antico. Il centro storico, così come è stato delimitato nel piano regolatore generale, costituisce a questo modo più della metà dell'intero edificato. Ciò ha portato alla scelta di individuare all'interno dello stesso due parti che si sono definite 1° e 2° stralcio del centro storico.
1° stralcio
E' stata assunta come delimitazione esattamente quella ottenuta ricalcando il perimetro definito dal piano regolatore generale senza apportare alcuna variante. Questo stralcio è stato suddiviso in 9 sottozone e per ognuna di esse il progetto ha tenuto conto delle singole unità edilizie, di ogni isolato sottoponendole alle opportune analisi utili alla loro classificazione. Si sono rilevati al termine dell'analisi all'interno di questo 1° stralcio 91 isolati per complessive 712 unità edilizie, tutte riportate in un'apposita tabella riepilogativa all'interno della relazione illustrativa (all. A, 1° stralcio).
L'area delimitata dal piano regolatore generale è sostanzialmente quella che nel 1977 era stata indicata come CSU dalla Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici di Palermo.
Per quanto riguarda le ipotesi progettuali, in ordine alla verifica del fabbisogno abitativo, si è ipotizzato un incremento della popolazione a seguito dell'entrata in vigore del piano particolareggiato di recupero pari al 10% e sono stati computati di conseguenza 1.071 abitanti nel centro storico.
Da questa ipotesi il progettista ha proceduto con la verifica degli standards urbanistici evidenziando che per scelta delle AA.CC. di Resuttano succedutesi negli anni, tutte le attrezzature scolastiche sono state localizzate all'esterno del centro storico in zone periferiche del centro abitato.
All'interno del centro storico, sembrerebbero verificati gli standards previsti per i parcheggi (fabb. 2.692,50 contro 2.695 reali) ed addirittura sovradimensionati quelli destinati ad attrezzature comuni (fabb. mq. 1.077 contro 3.148 reali), mentre al contrario risultano carenti le zone a verde (fabb. mq. 4.846,50 contro mq. 1.448 reali).
Il confine tra primo e secondo stralcio passa internamente al centro storico, per quanto attiene il
2° stralcio
Anche per questa parte è stata assunta come delimitazione esattamente quella ottenuta ricalcando il perimetro definito dal piano regolatore generale senza apportare alcuna variante. Questo stralcio è stato suddiviso in 8 sottozone e per ognuna di esse il progetto ha tenuto conto delle singole unità edilizie di ogni isolato sottoponendole alle opportune analisi utili alla loro classificazione. Si sono rilevate al termine dell'analisi all'interno di questo 2° stralcio 73 isolati per complessive 719 unità edilizie, tutte riportate in un'apposita tabella riepilogativa all'interno della relazione illustrativa (all. A, 2° stralcio).
Anche in questo caso l'area delimitata dal piano regolatore generale è sostanzialmente quella che nel 1977 era stata indicata come CSU dalla Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici di Palermo.
Per quanto riguarda le ipotesi progettuali, in ordine alla verifica del fabbisogno abitativo, si è ipotizzato, pure per questa parte, un incremento della popolazione a seguito dell'entrata in vigore del piano particolareggiato di recupero pari al 10% e sono stati computati un numero pari a 1.270 abitanti per questo stralcio del centro storico.
Da questa ipotesi il progettista ha proceduto con la verifica degli standards urbanistici e per quanto attiene alle attrezzature scolastiche va ribadito quanto detto per il 1° stralcio, mentre risultano ampiamente soddisfatte per questo perimetro le aree a parcheggi (fabb. 1.587,50 contro 2.210,50 reali) ed a verde pubblico (fabb. mq. 5.715,00 contro mq. 9.113,00 reali), anche quelli destinati ad attrezzature comuni soddisfano gli standards (fabb. mq. 1.270 contro 1.279,64 reali).
Le norme tecniche d'attuazione di cui agli allegati B di ciascuno stralcio riportano in 36 articoli le varie categorie d'intervento specificandone in dettaglio l'applicazione.
Dopo l'adozione il piano è stato pubblicato ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78.
Sono state presentate n. 49 osservazioni e/o opposizioni entro i termini ed una fuori termine, (così come dichiarato dal segretario comunale del comune di Resuttano) tutte controdedotte dal progettista e riportate in allegato al progetto.
2 - SITUAZIONE URBANISTICA
Il comune di Resuttano è in atto dotato di piano regolatore generale, approvato da questo Assessorato con decreto n. 198 del 26 maggio 1999.
3 - CONSIDERAZIONI
Il piano particolareggiato del centro storico in argomento secondo gli atti ed elaborati prospettati ha carattere prevalentemente conservativo finalizzato al risanamento igienico-sanitario ed al recupero ambientale degli agglomerati edilizi, le sopraelevazioni sono state previste solo per quelle parti di agglomerato edilizio in cui le stesse sono subordinate al raggiungimento del limite massimo stabilito dall'altezza degli altri edifici già esistenti nell'agglomerato.
Si concorda con le valutazioni espresse in merito a ciascuno stralcio del piano particolareggiato di recupero dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Caltanissetta, con note prot. n. 27 del 3 gennaio 2002 e n. 2100 del 3 giugno 2002, e dall'ufficio del Genio civile di Caltanissetta, con note prot. n. 35/2001 dell'8 maggio 2002 e n. 25/2002 del 23 ottobre 2002, rese ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74.
4 - OSSERVAZIONI ED OPPOSIZIONI
Avverso il piano particolareggiato di recupero adottato con deliberazione commissariale n. 24 del 6 agosto 2003, sono state prodotte n. 49 tra osservazioni e/o opposizioni, elencate progressivamente dal n. 1 al n. 49, più una osservazione fuori termine che riporta il n. 50. Le osservazioni sono state esaminate e schedate secondo quanto contenuto nell'apposito elaborato corredato di relazione e visualizzate in una apposita tavola a scala 1:500 e riguardano sia il 1° che il 2° stralcio (planimetria catastale del centro storico con individuazione delle particelle interessate da ricorso).
Si ritiene che quanto controdedotto dal progettista e riportato dallo stesso nelle suddette schede riepilogative, per ciascuna delle 50 osservazioni/opposizioni, sia condivisibile, pertanto si conferma quanto in esse riportato.
Tutto quanto sopra premesso e considerato, questa unità operativa 3.1/D.R.U. è del parere che il piano particolareggiato di recupero del centro storico di Resuttano, adottato con delibera del commissario ad acta n. 24 del 6 agosto 2003, sia condivisibile, ai sensi e per gli effetti della lettera a), 7° comma, dell'art. 12 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, con le prescrizioni ed in aderenza a quanto espresso dall'ufficio del Genio civile e dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali della provincia di Caltanissetta.";
Ritenuto di poter condividere il sopra richiamato parere n. 27 del 14 luglio 2004, reso dall'unità operativa 3.1/D.R.U. di questo Assessorato;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla legge;

Decreta:


Art.  1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 12, comma 7, lett. a), della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978 e successive modiche ed integrazioni, in conformità al parere espresso dall'unità operativa 3.1/D.R.U. n. 27 del 14 luglio 2004, è approvato il piano particolareggiato di recupero del centro storico del comune di Resuttano, 1° e 2° stralcio, adottato con la delibera commissariale n. 24 del 6 agosto 2003.

Art.  2

Fanno parte integrante del presente decreto, e ne costituiscono allegati, i seguenti atti ed elaborati, che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  parere dell'unità operativa 3.1/D.R.U. n. 27 del 4 luglio 2004;
2)  delibera commissariale n. 24 del 6 agosto 2003;
3)  delibera consiliare n. 5 del 6 febbraio 2004;
Elaborati 1° stralcio
4)  tav.    1  -  inquadramento territoriale; 
5)  tav.    2  -  emergenze archeologiche, architettoniche ed ambientali; 
6)  tav.    3  -  stralcio del piano regolatore generale approvato; 
7)  tav.    4  -  planimetria catastale del centro storico con indicazione delle sottozone e numerazione degli isolati; 
8)  tav.    5  -  planimetria generale della struttura; 
9)  tav.    5.1.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone I e III considerata da monte; 
10)  tav.    5.l.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone I e III considerata da valle; 
11) tav.    5.2.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone II, IV e V considerata da monte; 
12)  tav.    5.2.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone II, IV e V considerata da valle; 
13) tav.    5.3.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone VI, VII e VIII considerata da monte; 
14)  tav.    5.3.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone VI, VII e VIII considerata da valle; 
15) tav.    5.4.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alla sottozona IX considerata da monte; 
16)  tav.    5.4.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alla sottozona IX considerata da valle; 
17)  tav.    6  -  condizioni d'uso dei piani terra; 
18)  tav.    7  -  condizioni statiche e di conservazione degli edifici; 
19)  tav.    8  -  condizioni igieniche degli edifici; 
20)  tav.    9  -  condizioni di occupazione degli edifici; 
21)  tav.  10  -  numero dei piani utili fuori terra; 
22)  tav.  11  -  valori ambientali, architettonici, storici degli edifici; 
23)  tav.  12  -  analisi delle trasformazioni operate nel patrimonio edilizio; 
24)  tav.  13  -  analisi delle trasformazioni della struttura catastale (U.T.E. 1890); 
25)  tav.  14  -  interventi consentiti sugli edifici; 
26)  tav.  15  -  visualizzazione del patrimonio edilizio non utilizzato; 
27)  tav.  16  -  carta toponomastica con indicazione delle sistemazioni viarie attuali; 
28)  tav.  17a  -  prospetti dei fabbricati prospicienti salita Matrice, piazza del Popolo, salita G. Amendola (lato ovest); 
29)  tav.  17b  -  prospetto dei fabbricati prospicienti salita G. Amendola, piazza del Popolo, salita Matrice (lato ovest); 
30)  tav.  17c  -  prospetti dei fabbricati prospicienti via Castelnuovo, via Roma, via Umberto I (lato monte); 
31)  tav.  17d  -  prospetti dei fabbricati prospicienti via Umberto I, via Roma, via Castelnuovo (lato valle); 
32)  tav.  18  -  indicazione degli interventi di interesse e riqualificazione urbana pre-visti; 
33)  tav.  19  -  indicazione delle attrezzature e di servizi esistenti e previsti; 

Evidenziazione standards urbanistici
34)  tav.  20  -  progetto tipo di riferimento relativo al riuso dell'edilizia residenziale esistente; 
35)  tav.  21  -  piano volumetrico relativo al lotto edificabile di via Cuba; 
36)  all.  A  -  relazione illustrativa dei criteri di impostazione; 
37)  all.  B  -  norme di attuazione; 
38)  all.  C  -  documentazione fotografica generale del centro storico; 
39)  all.  D.I  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona I: is. 1-97; 
40)  all.  D.II  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona II: is. 98-139; 
41)  all.  D.III  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona III: is. 140-183; 
42)  all.  D.IV  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona IV: is. 184-250; 
43)  all.  D.V  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona IV: is. 251-344; 
44)  all.  D.VI  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona VI: is. 345-434; 
45)  all.  D.VII  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona VII: is. 435-517; 
46)  all.  D. VIII  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona VIII: is. 518-576; 
47)  all.  D.IX  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona IX: is. 577-652; 
48)  all.  E  -  verifica di stabilità dei pendii interessati dalla nuova edificazione; 

Elaborati 2° stralcio
49)  tav.    1  -  inquadramento territoriale; 
50)  tav.    2  -  emergenze archeologiche, architettoniche ed ambientali; 
51)  tav.    3  -  stralcio del piano regolatore generale approvato; 
52)  tav.    4  -  planimetria catastale del centro storico con indicazione delle sottozone e numerazione degli isolati; 
53)  tav.    5  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra: quadro di unione; 
54)  tav.    5.1.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alla sottozona X considerata da monte; 
55)  tav.    5.1.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alla sottozona X considerata da valle; 
56)  tav.    5.2.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone XI e XII considerate da monte; 
57)  tav.    5.2.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone XI e XII considerate da valle, 
58)  tav.    5.3.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone XIII, XIV e XV considerate da monte; 
59)  tav.  5.3.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone XIII, XIV e XV considerate da valle; 
60)  tav.    5.4.m  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone XVI e XVII considerate da monte; 
61)  tav.    5.4.v  -  planimetria generale della struttura edilizia al piano terra relativa alle sottozone XVI e XVII considerate da valle; 
62)  tav.    6  -  condizioni d'uso dei piani terra; 
63)  tav.    7  -  condizioni statiche e di conservazione degli edifici; 
64)  tav.    8  -  condizioni igieniche degli edifici; 
65)  tav.    9  -  condizioni di occupazione degli edifici; 
66)  tav.  10  -  numero dei piani utili fuori terra; 
67)  tav.  11  -  valori ambientali, architettonici, storici degli edifici; 
68)  tav.  12  -  analisi delle trasformazioni operate nel patrimonio edilizio; 
69)  tav.  13  -  analisi delle trasformazioni della struttura catastale (U.T.E. 1890); 
70)  tav.  14  -  interventi consentiti sugli edifici; 
71)  tav.  15  -  visualizzazione del patrimonio edilizio non utilizzato; 
72)  tav.  16  -  carta toponomastica con indicazione delle sistemazioni viarie attuali; 
73)  tav.  17a  -  prospetti dei fabbricati prospicienti la via Foranea (lato est); 
74)  tav.  17b  -  prospetti dei fabbricati prospicienti le vie Colombo e Regina Elena (lato monte); 
75)  tav.  18  -  indicazione degli interventi di interesse e riqualificazione urbana pre-visti; 
76)  tav.  19  -  indicazione delle attrezzature e dei servizi esistenti e previsti; 

Evidenziazione standards urbanistici
77)  tav.  20  -  progetto tipo di riferimento relativo al riuso dell'edilizia residenziale esistente; 
78)  tav.  21  -  area di vincolo idrogeologico di cui al decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000; 
79)  all.  A  -  relazione illustrativa dei criteri di impostazione; 
80)  all.  B  -  norme di attuazione; 
81)  all.  C  -  documentazione fotografica generale del centro storico; 
82)  all.  D.X  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona X: is. 92-103; 
83)  all.  D.XI  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona XI: is. 104-111; 
84)  all.  D.XII  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona XII: is. 112-125; 
85)  all.  D.XIII  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona XIII: is. 126-131; 
86)  all.  D.XIV  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona XIV: is. 132-140; 
87)  all.  D.XV  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona XIV: is. 132-140; 
88)  all.  D.XVI  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona XVI: is. 148-156; 
89)  all.  D.XVII  -  schede di analisi, documentazione e prescrizione relative alle singole unità edilizie raggruppate per sottozona - zona XVII: is. 157-164. 


Art.  3

Il comune di Resuttano dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano particolareggiato di recupero del centro storico e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dai progettisti le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato al fine di consentire gli adempimenti di vigilanza, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art.  4

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dal piano particolareggiato di recupero del centro storico, possono essere emanati entro il termine di 5 anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art.  5

Il piano particolareggiato di recupero del centro storico approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico, presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art.  6

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 3 agosto 2004.
  LIBASSI 

(2004.34.2310)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
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Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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