REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 20 AGOSTO 2004 - N. 35
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
INFORMAZIONI TEL 6964930 - ABBONAMENTI TEL 6964926 INSERZIONI TEL 6964936 - FAX 6964927

AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Michele Arcadipane - Trasposizione grafica curata da: Alessandro De Luca - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 6 agosto 2004.
Integrazione e modifica del calendario vaccinale dell'infanzia, avvio programma di vaccinazione antipneumococcica e campagna vaccinale antinfluenzale nei soggetti over 64 anni e nei soggetti a rischio - 2004/2005

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge costituzionale n. 3/2001, che ha modificato il titolo V della Costituzione e l'art. 117 in particolare;
Visto l'accordo dell'8 agosto 2001 tra Governo, regioni e province autonome;
Visto il decreto legge n. 347 del 18 settembre 2001, convertito con modifiche in legge n. 405 del 16 novembre 2001;
Visto l'accordo tra Stato-regioni del 22 novembre 2001, con cui sono stati definiti i livelli essenziali di assistenza ed il successivo D.P.C.M. del 29 novembre 2001, che ha dato attuazione ai livelli essenziali di assistenza definiti nel precitato accordo, che comprendono tra i L.E.A. anche le vaccinazioni;
Vista la legge regionale 16 aprile 2003, n. 4, concernente "Disposizioni programmatiche e finanziarie";
Vista la legge regionale 25 luglio 2003, n. 6, con cui sono state adottate misure a sostegno della famiglia con lo scopo, tra l'altro, di contrastare la denatalità che anche nella nostra Regione sta assumendo un aspetto di rilevante importanza;
Ravvisata, quindi, la necessità di assumere conseguentemente tutte le misure necessarie a contrastare le malattie infettive prevenibili con vaccinazione, al fine di evitare, oltre i casi di malattia, le complicazioni e i loro esiti invalidanti ed anche gli eventuali casi di morte;
Considerato che le campagne di vaccinazione, se correttamente condotte, hanno dimostrato un profilo di costi/benefici estremamente favorevole e vantaggioso;
Ritenuto che la scelta di offrire le vaccinazioni gratuitamente ed attivamente è, innanzitutto, coerente con gli indirizzi politici di accessibilità, equità ed universalità ed una scelta di civiltà mirata a ridurre ed evitare le disuguaglianze;
Considerato che la scelta sanitaria della politica regionale, nel campo delle malattie infettive prevenibili con vaccinazione, è stata ed è quella precedentemente indicata e che tale scelta ha indotto la Regione Sicilia, nel tempo, ad individuare ed a seguire nuovi modelli e nuovi percorsi in sanità che sono stati sempre validati dai risultati conseguiti;
Tenuto conto che anche il P.S.N. 2000/2003 prevede, al punto 3.2.9 - Malattie trasmissibili prevenibili con la vaccinazione, "la recente disponibilità di efficaci vaccini contro la varicella e contro le infezioni invasive da pneumococco consente l'avvio di iniziative mirate di prevenzione vaccinale orientate alla riduzione dell'incidenza di queste importanti patologie" e che, quindi, il calendario vaccinale adottato dalla Regione è pienamente compatibile con gli indirizzi di programmazione sanitaria sanciti dal citato P.S.N.;
Visto il proprio decreto n. 1477/2003, con cui è stato stabilito il calendario vaccinale dell'infanzia;
Considerato che, con la circolare n. 6 giugno 2002, n. 1083 (vaccinazione antipneumococcica in età pediatrica. Attuazione della circolare ministeriale n. 11/2001) è stata introdotta la vaccinazione antipneumococcica nella prima infanzia;
Considerato che detta circolare prevedeva la definizione delle azioni necessarie per un corretto svolgimento del programma;
Considerato, altresì, che il comitato scientifico per l'attuazione del programma vaccinale, dopo una serie di incontri, ha approvato l'allegato protocollo operativo che stabilisce, in ottemperanza a quanto previsto al punto c) della citata circolare ed al fine di uniformare le procedure in tutto il territorio regionale, le modalità di reclutamento dei nuovi nati, la formazione e l'informazione degli operatori sanitari, l'informazione della popolazione, la conservazione e somministrazione del vaccino, la valutazione della copertura vaccinale, la registrazione degli eventi avversi e la sorveglianza epidemiologica della malattia da attuare anche attraverso la sorveglianza ospedaliera delle infezioni da S. pneumoniae nei bambini tra 0 e 5 anni;
Preso atto che, sulla scorta dei dati epidemiologici sull'andamento del morbillo e sulle relative coperture vaccinali, occorre procedere all'aggiornamento del programma definito nel citato decreto n. 1477/2003, prevedendo i necessari recuperi dei soggetti non vaccinati e la parziale modifica delle strategie vaccinali;
Ravvisata la necessità di dover meglio puntualizzare le indicazioni fornite nel decreto n. 1477/2003 sulla corretta data di somministrazione delle singole dosi vaccinali e delle vaccinazioni da praticare nei dodicenni e in tal senso apportare le dovute modifiche al calendario vaccinale allegato al decreto n. 1477/2003;
Considerata la necessità di dover rafforzare e meglio precisare le indicazioni sul reclutamento dei nuovi nati già delineate con il decreto 23 marzo 2004 "Programma operativo vaccinazione antivaricella" e nel "Programma di vaccinazione antipneumococcica in Sicilia" allegato al presente decreto, estendendole a tutte le vaccinazioni come procedura ordinaria di reclutamento per i nuovi nati;
Tenuto conto che, in data 26 luglio corrente anno, è stato definito l'accordo con i medici di medicina generale per la prevenzione delle malattie respiratorie acute prevenibili con vaccinazione nei soggetti over 64 e nei soggetti a rischio, ratificato in data 3 agosto 2004;
Ritenuto di dover far propri, condividendoli, i documenti in questione;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, sono approvati gli allegati sottoelencati, che costituiscono parte integrante del presente decreto, a cui devono attenersi tutte le Aziende unità sanitarie locali della Regione per il tramite dei dipartimenti di prevenzione e dei relativi uffici vaccinali:
-  allegato 1: programma di vaccinazione antipneumococcica in Sicilia;
-  allegato 2: sorveglianza ospedaliera pediatrica delle infezioni da S. Pneumoniae;
-  allegato 3: programma di recupero della vaccinazione MPR;
-  allegato 4: modifiche al calendario vaccinale di cui al decreto n. 1477/2003;
-  allegato 5: nuovo sistema di reclutamento dei nuovi nati;
-  allegato 6: prevenzione delle malattie respiratorie acute prevenibili con vaccinazione nei soggetti over 64 e nei soggetti a rischio. Le somme da corrispondere ai medici di medicina generale trovano capienza all'interno dell'aggregato "Assistenza medico generica" di cui al decreto 29 dicembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 6 del 6 febbraio 2004 e successive modifiche, decreto 29 luglio 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 6 agosto 2004.

Art. 2

Il presente decreto è inviato alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione in parte I.
Palermo, 6 agosto 2004.
  CITTADINI 

Allegato 1
PROGRAMMA DI VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA IN SICILIA

1.  PREMESSA
La C.A. del 6 giugno 2002, n. 1083, "vaccinazione antipneumococcica" prevede la somministrazione del vaccino nel corso del 1° anno di vita e il raggiungimento di una copertura vaccinale di almeno il 60% dei nuovi nati. Per raggiungere tale obiettivo, trattandosi di una vaccinazione di nuova introduzione, la classica modalità di invito scritto ai genitori appare inadeguata e si rende necessaria l'elaborazione di una strategia di reclutamento "attivo" dei vaccinandi e di promozione della vaccinazione che garantisca il rispetto dei tempi di somministrazione previsti dal calendario vaccinale al fine di consentire la precoce immunizzazione verso le malattie oggetto di vaccinazione.
L'introduzione della vaccinazione antipneumococcica fornisce, quindi, come per altre nuove vaccinazioni, l'opportunità di una revisione globale del sistema di reclutamento dei nuovi nati sia per quanto riguarda le vaccinazioni "obbligatorie" che le vaccinazioni "raccomandate" basato su un invito alle vaccinazioni consegnato ai genitori alla dimissione del neonato e che affida l'opera di promozione delle vaccinazioni al personale sanitario che assisterà il bambino dalla nascita in poi.
2.  FINALITA' DELL'INTERVENTO
Interrompere la circolazione del batterio, attraverso la colonizzazione naso-faringea, nel più breve tempo possibile per ottenere la riduzione della morbosità nella popolazione pediatrica. Tale strategia consente di raggiungere i seguenti obiettivi:
-  ridurre il numero totale di casi di patologia invasiva da S. Pneumoniae (IPD);
-  ridurre i costi sanitari e sociali dovuti alle IPD.
3.  OBIETTIVI
3.1.  Per il corrente anno, al fine di calibrare meglio l'attività vaccinale, la vaccinazione sarà rivolta al 60% dei soggetti nati a partire dal mese di giugno 2004.
3.2.  Dall'1 gennaio 2005 vaccinare almeno il 60% dei nuovi nati per bloccare la circolazione del batterio e determinare una protezione "di gregge" dei non immuni, come dimostrato da recenti esperienze americane.
4.  MODALITA' DI OFFERTA ATTIVA DEL VACCINO
La vaccinazione antipneumococcica è offerta attivamente e gratuitamente dal personale dei centri di vaccinazione ai genitori del bambino in occasione della 1ª dose delle vaccinazioni obbligatorie ed ai successivi accessi vaccinali. Per migliorare la compliance all'atto vaccinale e garantire l'esaustività del reclutamento dei nuovi nati, il nuovo sistema di reclutamento prevede la consegna di un invito alle vaccinazioni cartaceo (con indicata la data della 1ª seduta vaccinale) direttamente presso il punto nascita, sia pubblico che privato, a cura del medico che dimette il neonato. Nello stesso punto nascita dovrà essere affisso un elenco con indicati i centri di vaccinazione e i rispettivi territori di competenza in base alla residenza del bambino e un elenco degli uffici dell'Azienda sanitaria locale dove effettuare la scelta del pediatra di famiglia. Sia l'invito che l'elenco dei centri di vaccinazione e degli uffici per la scelta del pediatra dovranno essere predisposti e distribuiti a cura dei servizi di igiene pubblica o di epidemiologia (ove istituiti) delle Aziende sanitarie locali competenti per territorio in cui ha sede la struttura ospedaliera pubblica o privata.
La sorveglianza sull'esecuzione delle dosi successive sarà effettuata dai centri di vaccinazione contestualmente alla sorveglianza sull'esecuzione delle vaccinazioni obbligatorie. In caso di ritardo superiore ai 15 giorni, si provvederà ad un sollecito per via telefonica e, in caso negativo, ad invio di formale lettera di invito.
5.  INFORMAZIONE DEI GENITORI
I genitori, saranno informati:
1)  dagli operatori dei servizi vaccinali nel corso del 1° accesso vaccinale;
2)  dai pediatri di famiglia o al primo contatto con i genitori nel corso del primo bilancio di salute sull'opportunità vaccinale e contestualmente gli sarà consegnato l'opuscolo informativo predisposto dall'Assessorato della sanità.
6.  FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI
Sono stati previsti diversi momenti di incontro, finalizzati ad operatori diversi ed a raggiungere obiettivi altrettanto differenti.
6.1  Informazione degli operatori
Sarà organizzato un incontro operativo di presentazione delle procedure indirizzato ad un referente dei servizi delle Aziende sanitarie locali ed il responsabile delle unità operative di pediatria e di laboratorio degli ospedali individuati per permettere di acquisire una metodologia comune per portare avanti il progetto.
Nell'ambito dell'incontro sarà messa a disposizione di ciascun partecipante una copia del protocollo di sorveglianza epidemiologica.
6.2  Formazione degli operatori
Verranno definiti con le varie componenti una serie di eventi formativi tesi all'implementazione del nuovo calendario vaccinale adottato dalla Sicilia. A tale incontro dovranno partecipare tutti gli attori coinvolti, soprattutto i medici ospedalieri. Formazione sulla malattia e sulla vaccinazione, con particolare riferimento agli aspetti di tollerabilità, sicurezza ed efficacia del vaccino;  formazione sul progetto e sulla sua articolazione.
7.  CONSERVAZIONE DEL VACCINO
Il vaccino utilizzato nel programma di vaccinazione antipneumococcica è il Prevenar (vaccino pneumococcico coniugato eptavalente).
Il vaccino attualmente disponibile deve essere conservato a temperatura costante (+2 - +8°C) e, di conseguenza, dovrà essere rigorosamente rispettata la catena del freddo.
8.  SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO
Per quanto riguarda la preparazione della fiala e la modalità di somministrazione del vaccino si rimanda a quanto indicato nell'allegata scheda tecnica.
9.  VALUTAZIONE COPERTURA VACCINALE
Nell'ambito di un programma di vaccinazione universale è importante raggiungere e documentare elevati tassi di copertura vaccinale. Verrà perciò condotto uno studio prospettico per la determinazione dei dati di copertura della vaccinazione effettuata dai centri vaccinali della Regione siciliana. Lo studio è sostenuto dall'Associazione italiana per lo studio degli antimicrobici e delle resistenze (A.I.S.A.R.) che gestirà il monitoraggio, i dati raccolti e l'analisi degli stessi. Il coordinamento è effettuato dal dr. Saverio Ciriminna di questo Assessorato (Principal investigator) e da un responsabile del data management. Un comitato operativo sarà responsabile della corretta realizzazione e qualità dello studio in accordo con il protocollo.
10.  REGISTRAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI
Il vaccino Prevenar ha dimostrato un'ottima efficacia e una buona sicurezza nei diversi trials clinici e nella sorveglianza post-marketing.
I "case reporters" (pediatri, medici generici, medici degli uffici vaccinali e medici ospedalieri) sono invitati a:
-  notificare all'Azienda sanitaria locale, alla Regione ed al Ministero le sospette reazioni avverse a vaccino secondo la specifica normativa nazionale vigente;
-  contattare la farmacovigilanza di Wyeth che offrirà assistenza durante tutte le varie tappe operative.
11.  SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELLA MALATTIA
Verrà condotta, in collaborazione con A.I.S.A.R., una sorveglianza attiva ospedaliera delle patologie invasive da S. pneumoniae.
Allegato 2
SORVEGLIANZA OSPEDALIERA PEDIATRICA DELLE INFEZIONI DA S. PNEUMONIAE

1.  RAZIONALE DELLA SORVEGLIANZA
Le infezioni da Streptococcus pneumoniae (pneumococco) sono molto diffuse, interessando prevalentemente le fasce estreme della vita (bambini <2 anni ed anziani Ž65 anni) ed alcune categorie a rischio.
Nei paesi occidentali, le batteriemie occulte e le sepsi in età pediatrica si rendono responsabili di circa il 70% di tutti i casi di malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae (1). Per quanto riguarda l'Italia, ad oggi, non esistono stime precise relative all'importanza di S. pneumoniae nelle batteriemie e nelle sepsi segnalate annualmente. Tale carenza non permette di valutare il reale impatto delle infezioni invasive nella comunità pediatrica, rendendo estremamente difficoltosa la programmazione di una valida strategia vaccinale.
La rilevazione epidemiologica più attendibile delle patologie invasive da S. pneumoniae, ed in particolare delle batteriemie, associate o meno a sepsi o polmoniti, non può prescindere dalla ricerca del microrganismo, attraverso l'esecuzione routinaria dell'emocoltura, fattore critico per la diagnosi eziologica.
Obiettivo del presente studio è quello di realizzare un sistema di sorveglianza, in strutture ospedaliere di riferimento, delle patologie da S. pneumoniae in età pediatrica (da 0 a 59 mesi di età) nella Regione siciliana. Tale sorveglianza, della durata di un triennio, consentirà di valutare l'andamento dei ricoveri in correlazione al progressivo incremento della copertura vaccinale dei nuovi nati.
Considerando la stima abituale di incidenza di polmonite, patologia associata a batteriemia più frequente in questa fascia di età, è ragionevole stimare circa 30 casi ogni 1.000 bambini per anno, che rappresenta il valore medio dei dati riportati in letteratura e compresi tra 25-40 casi/1.000 bambini/anno (2, 3, 4). In tal modo, su 100.000 bambini residenti e potenzialmente afferenti ad una delle strutture pediatriche o neonatologiche ospedaliere della Regione in esame, dovremmo attenderci l'osservazione annua di circa 3.000 casi di pazienti con batteriemie potenzialmente rilevabili.
Del resto, nell'ambito di una rete di sorveglianza attiva ospedaliera, patrocinata dalla Società italiana di pediatria e dall'Associazione italiana per lo studio degli antimicrobici e delle resistenze, i cui risultati preliminari sono stati presentati nel corso di un recente convegno (5), si è dimostrato che l'incidenza di batteriemie da pneumococco è pari all'1,4% di tutte le emocolture eseguite su bambini febbrili: tale valore appare estremamente significativo, soprattutto in confronto ai dati più esaurienti disponibili, ad esempio, nelle casistiche USA, dove la prevalenza si aggira intorno all'1,6% (6, 7).
Questo dato è stato ulteriormente rafforzato dai risultati di altre due iniziative. La prima, realizzata dal dipartimento di medicina e sanità pubblica dell'Università di Verona e dai pediatri della FIMP di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino/Südtyrol, ha evidenziato un'incidenza di 58,9 casi/100.000 bambini <3 anni di età (8).
La seconda, realizzata dall'Istituto di igiene dell'università di Sassari in collaborazione con la clinica pediatrica e con i pediatri della FIMP della Sardegna, ha permesso di stimare un'incidenza annua altrettanto elevata, pari a 50.4/100.000 bambini <5 anni di età (9).
Un'esperienza di sorveglianza ospedaliera potrà dimostrare, nel tempo, come il progressivo estendersi di un programma vaccinale sui nuovi nati della Regione siciliana possa influenzare l'andamento di patologie pneumococciche invasive, osservabili in una casistica ospedaliera.
2.  OBIETTIVO GENERALE
Valutare l'andamento dei ricoveri per infezione da S. pneumoniae nella popolazione pediatrica da 0 a 5 anni di età nel triennio dopo l'introduzione del vaccino coniugato.
2.1  Obiettivi specifici
-  Creare un sistema di sorveglianza attiva basata su ospedali di riferimento pediatrici che possa includere tutti i casi segnalati nell'ambito di pazienti di età compresa tra 0 e 59 mesi di età afferenti a tali centri.
-  Approfondire l'iter diagnostico, attraverso il ricorso all'esame emocolturale in tutti i pazienti eligibili, possibilmente prima dell'inizio di una terapia antibiotica.
-  Stimare l'incidenza cumulativa delle batteriemie da Streptococcus pneumoniae.
-  Collezionare tutti i ceppi isolati di Streptococcus pneumoniae per consentirne la sierotipizzazione presso il laboratorio centralizzato, nonché il profilo di antibiotico-resistenza.
-  Consentire una valutazione a medio e lungo termine di un programma di vaccinazione anti-pneumococcica nei nuovi nati, in relazione alla progressiva estensione della vaccinazione stessa.
3.  DISEGNO DELLO STUDIO
Lo studio proposto è uno studio di sorveglianza prospettica sui ricoveri per patologie pneumococciche, in pazienti di età compresa tra 0 e 5 anni d'età, in ospedali di riferimento. La sorveglianza prevede una durata di tre anni (un anno di avvio del programma vaccinale e due di follow-up). La rilevazione verrà attivata nei reparti ospedalieri coinvolti per ciascuna unità operativa (U.O.).
3.1  Centri ospedalieri di riferimento
Sono stati selezionati 9 ospedali di riferimento pediatrico sulla scorta del numero di ricoveri in ambito pediatrico.
3.2  Criteri di inclusione dei pazienti
A partire dal 1° gennaio 2005 sarà avviata la sorveglianza, includendo i bambini da 0 a 5 anni che accedono, con le condizioni cliniche di seguito descritte (vedi "definizione dei casi eligibili"), alle unità pediatriche ospedaliere degli ospedali di riferimento che dispongono di una guardia medica attiva pediatrica o del servizio di pronto soccorso pediatrico. Nella tabella 1 si riporta l'elenco delle 9 strutture che soddisfano i requisiti sopra definiti.
Dal 1° ottobre 2004 al 31 dicembre 2004 verrà, invece, condotto uno studio pilota con l'intento di armonizzare la metodologia d'indagine tra i diversi operatori pediatri e microbiologi. Tale indagine consentirà anche di verificare eventuali difficoltà di comprensione del materiale e delle schede predisposte, difficoltà di raccolta e/o archiviazione delle informazioni cliniche e laboratoristiche, difficoltà di comunicazione tra i soggetti coinvolti, nonché di valutare i tempi effettivamente necessari allo svolgimento dell'indagine e le risorse umane adeguate.





3.3  Definizione dei casi eligibili per diagnosi con emocoltura
Alla luce di quanto riportato dalla letteratura scientifica di riferimento, per la definizione di caso di infezione da S. pneumoniae è opportuno da subito sottolineare che soltanto il criterio laboratoristico, con l'isolamento del microrganismo da un liquido abitualmente sterile (esempio: sangue, liquido pleurico, LCR) o dalle basse vie respiratorie mediante broncolavaggio, consente di formulare la diagnosi certa di infezione pneumococcica.
Anche i test sierologici e la ricerca di antigeni nell'urina sono utili, ma sono meno sensibili e specifici; ed ancor meno sensibili risultano essere gli esami radiologici e clinici. Ricorrendo a tali criteri si potrà quindi parlare soltanto di "sospetta" malattia pneumococcica.
Saranno considerati pazienti eligibili per la sorveglianza tutti i soggetti di età compresa tra 0 a 59 mesi, che si presentino alla prima osservazione con una delle seguenti condizioni cliniche:
-  episodio febbrile di n.d.d. (senza focolaio clinicamente rilevabile), con picco febbrile Ž39,0°C associato a leucocitosi (>15.000/mmc) e neutrofilia (>60%), con negatività per infezioni delle vie urinarie (6, 11, 12);
-  polmonite clinicamente rilevata o focolaio broncopneumonico in atto, con presenza di febbre (Ž38°C,) associata a dispnea (respiro difficoltoso) e/o tachipnea (>50 atti respiratori al minuto se 12 mesi di età, >40 se >12 mesi di età) e/o radiografia compatibile per polmonite o broncopolmonite batterica (13);
-  complicanza infettiva post-chirurgica;
-  episodio febbrile in condizioni di neutropenia.
3.4  Ruolo del pediatra di famiglia
Il pediatra di famiglia svolge un ruolo attivo nel reclutamento dei casi; dovrà valutare l'opportunità di inviare il paziente alla struttura di riferimento, utilizzando la scheda di accompagnamento allegata.
Il presente protocollo sarà applicato soltanto ai casi destinati al ricovero.
3.5  Ruolo del pediatra ospedaliero
Una volta reclutati i pazienti che rientrano nei criteri di inclusione, qualora non vi siano indicazioni diverse, il pediatra ospedaliero dovrà valutare la possibilità di approfondire l'iter diagnostico, proponendo un prelievo venoso aggiuntivo per emocoltura, al picco febbrile e, possibilmente, prima della definizione di una terapia antibiotica.
Il pediatra designato in ciascuna unità operativa fornirà, su base periodica (almeno bimestrale), il numero degli accessi osservati con le caratteristiche cliniche descritte (vedi "definizione dei casi eligibili") per il periodo di riferimento ed il numero di essi sottoposti ad emocoltura. Ciò consentirà di definire, con i dati dell'unità operativa microbiologica, la frequenza di osservazione di emocolture positive, anche in relazione alla quota di pazienti febbrili sottoposti a tale esame.
Il pediatra coinvolto avrà cura, per i casi con emocoltura positiva per S. pneumoniae, di completare la scheda sanitaria (allegato 1), gestita in modalità informatica, recuperando anche tutte le informazioni clinico-anamnestiche e la diagnosi alla dimissione. Dovrà inoltre fornire mensilmente le seguenti informazioni:
-  numero degli accessi al proprio reparto/divisione, osservati con le caratteristiche cliniche definite precedentemente;
-  numero di essi sottoposti a prelievo per emocoltura;
-  compilazione della scheda raccolta dati informatica per i casi con emocoltura positiva per S. pneumoniae ed invio del proprio "data-base" al monitor/data management che sarà definito.
3.6  Ruolo del microbiologo ospedaliero
Il microbiologo ospedaliero segnalerà al laboratorio centralizzato (con sede a Catania, presso l'Istituto di microbiologia, diretto dal prof. G. Nicoletti) ogni isolamento di S. pneumoniae da emocoltura, e, successivamente, sarà assistito nell'invio di tale ceppo al laboratorio centralizzato di riferimento (secondo le modalità di seguito descritte), per la sierotipizzazione.
Inoltre, valuterà la possibilità di definire, retrospettivamente (anni: 2002-2004) la frequenza di isolamenti di S. pneumoniae dal registro delle emocolture, in collaborazione con il pediatra di riferimento dell'unità operativa.
Il microbiologo dell'ospedale avrà cura di notificare ogni isolamento di un ceppo di S. pneumoniae dal campione di sangue raccolto dal pediatra, attraverso l'invio della notifica al coordinamento ed un'aliquota del campione al laboratorio centralizzato, applicando la seguente procedura:
-  insemenzare una piastra di agar sangue con un inoculo pesante e incubare a 35°C per 18-24 h in atmosfera arricchita di CO2 (5-10%);
-  raccogliere successivamente tutta la patina di crescita su un tampone sterile ed introdurre il tampone nel terreno di trasporto (Amies Transport Medium);
-  ogni tampone, opportunamente contrassegnato, dovrà riportare le seguenti indicazioni: centro di provenienza e numero progressivo nello studio;
-  il tampone dovrà essere mantenuto a temperatura ambiente sino al momento del ritiro da parte del corriere incaricato dall'A.I.S.A.R.;
-  il microbiologo dell'ospedale avrà cura, in ogni caso, di conservare una seconda aliquota del campione per successivo controllo di qualità.
3.7  Ruolo dei responsabili del servizio di epidemiologia delle Aziende sanitarie locali
Al fine di garantire la massima precisione ed accuratezza nella raccolta delle informazioni e nella relativa registrazione, i responsabili dei servizi di epidemiologia delle Aziende sanitarie locali (1) provinciali identificheranno un referente locale che abbia già partecipato ad una delle edizioni del corso di "Epidemiologia in azione", svoltosi presso il CEFPAS, (in assenza del requisito richiesto, sarà il responsabile del dipartimento di prevenzione ad incaricare un medico idoneo a svolgere tale funzione) al quale sarà affidata la funzione di monitor della qualità della raccolta dati.
Le funzioni del monitor sono le seguenti:
-  addestramento degli operatori riguardo la metodologia di svolgimento ottimale della ricerca;
-  verifica mensile dei casi segnalati dall'ospedale di riferimento;
-  controllo crociato sui ricoveri potenzialmente eleggibili;
-  controllo sulla accuratezza nella compilazione delle schede;
-  registrazione di dette informazioni su un'apposita scheda di monitoraggio (allegato 2);
-  verifica dell'avvenuto invio delle informazioni al data-manager ed all'Assessorato della sanità della Regione.
A tal fine sarà predisposto un apposito protocollo di monitoraggio, nonché schede per la raccolta dei dati.
Nella figura 1 viene schematicamente descritto il flusso dei dati.





3.8  Metodologia statistica
I dati raccolti con la scheda-questionario (allegato 1) saranno archiviati su supporto magnetico ed elaborati utilizzando opportuni pacchetti statistici. I dati raccolti consentiranno di valutare:
-  incidenza di infezioni invasive da S. pneumoniae in soggetti 0-5 anni vaccinati e non vaccinati con il vaccino coniugato;
-  frequenza percentuale di tali isolamenti in quella fascia d'età rispetto agli altri isolamenti;
-  distribuzione dei sierotipi di S. pneumoniae circolanti ed il loro andamento nel tempo;
-  frequenza ed andamento dei ceppi di S. pneumoniae antibiotico-resistenti;
-  peso percentuale di tali ricoveri sul totale dei ricoveri pediatrici;
-  percentuale di infezioni ospedaliere da S. pneumoniae in quella fascia d'età;
-  letalità per singola tipologia di malattia pneumococcica;
-  impatto della vaccinazione sull'incidenza di ricoveri per infezioni da S. pneumoniae nel triennio.
3.9  Stima dei costi delle malattie invasive da S. pneumoniae
Nell'ambito del presente studio saranno presi in considerazione soltanto i costi diretti delle malattie pneumococciche. Più in particolare, per quanto riguarda la valutazione dei costi dell'ospedalizzazione, si prenderà in considerazione il DRG attribuito a ciascun ricovero.
4.  ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE
Al fine di facilitare la realizzazione dello studio l'avvio del progetto sarà preceduto da una serie di incontri con tutti gli operatori coinvolti (pediatri ospedalieri, microbiologi ospedalieri e capi settore igiene pubblica delle Aziende sanitarie locali e pediatri di famiglia) in modo da presentare i contenuti del progetto e spiegarne le diverse fasi.
A tal fine, facendo seguito all'incontro del 1° luglio 2004, saranno organizzati i seguenti incontri:
-  10 settembre 2004: incontro, coordinato dal referente del laboratorio centralizzato (prof. G. Nicoletti - Catania), finalizzato all'addestramento dei referenti microbiologi ospedalieri sulla procedura da seguire per l'isolamento di S. pneumoniae e per ldei ceppi isolati al laboratorio di riferimento di Catania per la tipizzazzione;
-  6-8 settembre 2004: incontro, coordinato dal datamanager al quale parteciperanno i referenti pediatri ed i monitor, in cui sarà presentato il progetto in dettaglio, le modalità di raccolta dati e le modalità di compilazione della scheda elettronica. Nell'ambito dello stesso incontro sarà anche presentato il programma di monitoraggio della qualità dei dati.
5.  RISULTATI ATTESI E RICADUTE DEL PROGETTO
La ricerca consentirà di ottenere una serie di risultati diretti ed indiretti. In primo luogo fornirà un quadro dell'impatto della vaccinazione antipneumococcica sulle ospedalizzazioni per le patologie correlate, sui sierotipi di S. pneumoniae circolanti e sulle antibiotico-resistenze.
Inoltre, la ricerca consentirà di attivare una rete tra diverse figure ospedaliere e territoriali, di uniformare le procedure diagnostiche di laboratorio e di aumentare la sensibilità degli operatori alla qualità ed all'importanza dei dati ai fini della sorveglianza epidemiologica delle malattie.
6.  COSTI
Il presente programma di sorveglianza viene svolto in collaborazione con l'Istituto vaccinogeno, a carico del quale restano tutti i costi relativi.
Bibliografia
1)  Eskola J. Et al, Strategies for controlling pneumococcal disease. In Proceedings of the First International Infectious Disease Conference, 1995; 19-24.
2)  Murphy T.F. et al., Am J Epidemiol, 1981; 113: 12-21;
3)  Jokinen C. et al., Am J Epidemiol 1993; 137: 977-88;
4)  Ruuskanen O. et al., Semin Respir Infect 1999; 14: 163-72.
5)  Atti Congresso ESPID, Tampere, Finlandia, 26-28 maggio 2004.
6)  Alpern E.R, et al, Pediatrics 2001; 108 (2): 1-3;
7)  Shah S.S. et al, Arch Pediatr Adolesc Med 2003; 157: 389-392.
8)  Romano G., Poli A., Chiamenti G., Atti Congresso ESPID, Tampere, Finlandia, 26-28 maggio 2004.
9)  Castiglia P., Maida A., Atti Congresso ISPPD, Helsinki, Finlandia, 9-13 maggio 2004.
10)  ISTAT, popolazione residente, anno 2003.
11)  Steere M. et al., Journal of Emergency Medicine, 2003, 25 (2): 149-157.
12)  Lee G.M. et al., Pediatrics, 2001, 108 (4): 835-844.
13)  Lerou P.H., Current Opinion in Pediatrics, 2001, 13: 200-206.

Cliccare qui per visualizzare la scheda allegata in formato PDF




Allegato 3
VACCINAZIONE MPR: PROGRAMMA DI RECUPERO

1.  PREMESSA
Dall'analisi delle coperture vaccinali raggiunte nelle coorti 1993-1999 con il programma straordinario attuato negli anni 2000-2001 e sulla base delle coperture vaccinali delle coorti del 2000 e 2001, si stima che la quota di suscettibili che si è accumulata in Sicilia dall'ultima epidemia del 1996-1997 sia pari o leggermente superiore ad una coorte di nascita.
E' molto probabile, inoltre, che in alcuni territori con coperture più basse tale quota sia superiore e sufficiente ad innescare eventuali piccoli cluster epidemici. Il calcolo è stato effettuato considerando una efficacia vaccinale pari al 95% e, pertanto, in presenza di una efficacia inferiore, è verosimile che in alcune zone si sia già a forte rischio.
Sulla base di questi elementi appare opportuno predisporre uno schema operativo comune per tutta la Regione finalizzato a rafforzare le coperture vaccinali dei nuovi nati e a recuperare i suscettibili delle coorti precedenti.
2.  OBIETTIVI
1ª dose di MPR: recupero dei soggetti non vaccinati con diverse modalità:
-  attraverso la revisione degli archivi vaccinali per gli appartenenti alle coorti di nascita 1999, 2000 e 2001;
-  con un sistema misto (archivi-occasioni opportune) per i nati nel 2002 e 2003;
-  utilizzando le occasioni opportune per il recupero della 1ª dose nelle coorti di età precedenti al 1999.
2ª dose di MPR: offerta attiva di una seconda dose di MPR di norma all'età di 5 anni o ad ogni successivo accesso al centro di vaccinazione.
3.  PROGRAMMA OPERATIVO
Recupero attivo 1ª dose: attività per il 2004
Nati 2003: alla data della presente, è verosimile che i nati da gennaio ad aprile 2003 abbiano già eseguito l'accesso previsto a 15 mesi di vita e siano già stati vaccinati. E' necessario verificare l'avvenuta vaccinazione e, per coloro che non sono stati ancora vaccinati, provvedere ad invito telefonico o per lettera. Si ritiene opportuno prevedere, da ora in poi, un sistema di verifica dell'avvenuta vaccinazione per MPR e varicella che preveda il sollecito dei vaccinandi che non si sono presentati a 15 giorni dalla data prevista.
Nati 2002: per coloro che hanno già eseguito la IV dose di polio, verificare dagli archivi vaccinali l'avvenuta vaccinazione per MPR e in caso negativo provvedere ad invito telefonico o per lettera.
Per i non vaccinati, attendere l'accesso previsto per la IV dose di polio (vedi cronogramma).
Nati 2001: riscontro dei non vaccinati attraverso la consultazione delle schede individuali custodite presso i centri di vaccinazione ed invito telefonico o per lettera.
Nati 2000: riscontro dei non vaccinati attraverso la consultazione delle schede individuali custodite presso i centri di vaccinazione ed invito telefonico o per lettera.
Nati 1999: per coloro che hanno già eseguito la IV dose di DTPa, verificare l'avvenuta vaccinazione per MPR e in caso negativo provvedere ad invito telefonico o per lettera.
Per i non vaccinati, la vaccinazione sarà offerta contestualmente alla IV dose di DTPa.





Allegato 4
MODIFICHE CALENDARIO VACCINALE DECRETO 31 LUGLIO 2003

1.  ETA' PER L'ESECUZIONE DELLE DOSI
-  modifica della dizione "3° anno" per le IV dosi di IPV in "2 anni";
-  modifica della dizione "5-6 anni" per le IV dosi di DTPa in "5 anni": la vaccinazione andrà cioè praticata dal giorno dopo il compimento del 5° anno. Tale modifica consente di avere certezza delle coorti reclutate ed è utile per programmare esattamente i recuperi vaccinali attraverso le "occasioni opportune";
-  modifica della dizione "12 anni" in "11 anni": la vaccinazione andrà cioè praticata dal giorno dopo il compimento dell'11° anno di vita.
2.  VACCINAZIONE NEI DODICENNI
Dal giorno dopo il compimento dell'età di 11 anni, andrà prevista l'offerta attiva della vaccinazione MPR, finalizzata anche al controllo di parotite e rosolia, e della vaccinazione anti-varicella (quest'ultima nei soggetti anamnestico negativi). La vaccinazione MPR andrà eseguita indipendentemente dallo stato vaccinale certificato e/o riferito.
Le modalità di reclutamento da adottare sono quelle previste dal decreto 23 marzo 2004 "Programma operativo di vaccinazione antivaricella in Sicilia".
Allegato 5
RECLUTAMENTO NUOVI NATI E SORVEGLIANZA ESECUZIONE VACCINAZIONI

1.  PREMESSA
Il rispetto dei tempi previsti dal calendario vaccinale riveste notevole importanza soprattutto per le vaccinazioni nel primo anno di vita. La maggiore criticità si ha per l'esecuzione della prima dose sia per quanto riguarda l'esaustività del reclutamento dei soggetti da vaccinare che per il rispetto dei tempi previsti per l'esecuzione delle prima dose nel terzo mese di vita, cioè dal 61° giorno di vita in poi. Dall'età di esecuzione della prima dose nei nuovi nati, infatti, dipende l'età alla quale i bambini raggiungeranno la copertura immunitaria verso le malattie oggetto di vaccinazione. Nel caso della pertosse questo fatto assume particolare rilevanza in quanto, con l'introduzione dei vaccini combinati e il conseguente innalzamento delle coperture, si sta assistendo allo spostamento delle età tipiche della malattia con un aumento dei casi nei bambini sotto l'anno di vita, periodo in cui la malattia è gravata da complicanze più frequenti e più gravi.
Il rispetto dell'età di esecuzione della 1ª dose, inoltre, consente di evitare lo slittamento in avanti dell'età di completamento del ciclo vaccinale di base (3 dosi entro l'anno di vita) e di rispettare l'età di 15 mesi per l'esecuzione delle vaccinazioni MPR e varicella.
In atto le Aziende unità sanitarie locali inviano, per posta, un invito alla 1ª seduta vaccinale sulla base dell'elenco dei nuovi nati trasmesso dai comuni. I tempi "amministrativi" di tale sistema non sono però sufficienti a consentire che tutti i bambini ricevano l'invito in tempo utile per l'esecuzione della 1ª dose vaccinale nel corso del 3° mese di vita (dal 61° giorno di vita in poi) con i conseguenti ritardi che si accumulano per le sedute vaccinali successive.
A prova dell'inefficienza dell'attuale sistema di reclutamento, tutte le indagini sulle coperture vaccinali condotte in passato in Sicilia (studio "Arva", Icona 98 e 2003 dell'ISS e indagini ad hoc svolte da alcune Aziende unità sanitarie locali) hanno evidenziato un notevole ritardo nell'esecuzione delle vaccinazioni con il conseguente slittamento in avanti dell'epoca di completamento dei clicli vaccinali di base e di immunizzazione dei soggetti. I dati di Icona 2003 hanno mostrato che in Sicilia l'età di esecuzione della 1ª dose è in media di 90 giorni. Inoltre sono state evidenziate basse coperture per MPR, in contrasto con i dati amministrativi forniti dalle Aziende unità sanitarie locali, dovute verosimilmente al fatto che, per il sistematico ritardo delle sedute vaccinali, gran parte dei soggetti intervistati non era ancora stata vaccinata.
E' necessario, quindi, ottimizzare il sistema di reclutamento routinario per i nuovi nati al fine di aumentarne la tempestività e garantirne l'esaustività. Per tale motivo si ritiene indispensabile estendere come usuale pratica di reclutamento quella già introdotta con il decreto 23 marzo 2004 "Programma operativo di vaccinazione antivaricella in Sicilia" a cui dovranno attenersi tutte le Aziende unità sanitarie locali della Sicilia.
2.  MODALITA' DI RECLUTAMENTO DEI VACCINANDI NEL 1° E 2° ANNO DI VITA
Per migliorare la compliance all'atto vaccinale e garantire l'esaustività del reclutamento dei nuovi nati, si è operata una radicale modifica al sistema che adesso è incentrato direttamente sul luogo in cui avviene il parto e che affida la promozione delle vaccinazioni alle figure professionali che assisteranno il bambino dalla nascita in poi: i medici (in genere neonatologi) delle strutture ospedaliere (pubbliche o private) in cui avviene il parto, i pediatri di famiglia e il personale sanitario dei centri di vaccinazione.
Il nuovo sistema di reclutamento prevede la consegna di un invito alle vaccinazioni cartaceo (con indicata la data della 1ª seduta vaccinale) direttamente presso il punto nascita a cura del medico che dimette il neonato. Nello stesso punto nascita dovrà essere affisso un elenco con indicati i centri di vaccinazione (con i rispettivi territori di competenza in base alla residenza del bambino) e gli uffici dell'Azienda unità sanitaria locale presso cui operare la scelta del pediatra.
Tale sistema, inoltre, consente un risparmio in termini economici (spese di spedizione postali) e non risente delle inesattezze nella compilazione degli indirizzi.
L'invito riporta anche gli spazi in bianco in cui andranno indicate, a cura dei centri di vaccinazione, le date previste per l'esecuzione della 2ª, 3ª e 4ª seduta vaccinale sulla base del calendario vaccinale vigente. L'invito dovrà essere conservato dai genitori fino all'esecuzione della vaccinazione anti-varicella e MPR all'età di 15 mesi (4ª seduta). In occasione di quest'ultima vaccinazione, dovrà essere consegnato al centro di vaccinazione che lo invierà poi al servizio di igiene pubblica o di epidemiologia dell'Azienda unità sanitaria locale di residenza del bambino.
3.  SORVEGLIANZA SULLA ESECUZIONE DELLE VACCINAZIONI NEL 1° E 2° ANNO DI VITA
La sorveglianza sull'esecuzione della 1ª seduta vaccinale sarà attuata dalle unità operative di igiene pubblica distrettuali attraverso il confronto tra le liste dei nuovi nati inviate dai comuni e l'elenco dei vaccinati fornito dai centri di vaccinazione. I non vaccinati saranno invitati con lettera scritta.
La sorveglianza sull'esecuzione della 2ª seduta vaccinale (5° mese), 3ª (11-12 mesi) e 4ª (15 mesi) sarà effettuata dai centri di vaccinazione attraverso la revisione periodica degli archivi. In caso di ritardo superiore ai 15 giorni, si provvederà ad un sollecito per via telefonica e, in caso negativo, ad invio di formale lettera di invito.
4.  COMPETENZE E FLUSSI INFORMATIVI
Sia l'invito alle vaccinazioni che l'elenco dei centri di vaccinazione e uffici aziendali presso cui fare la scelta del pediatra di famiglia, dovranno essere predisposti e distribuiti a cura dei servizi di igiene pubblica o di epidemiologia (ove istituiti) delle Aziende unità sanitarie locali competenti per territorio ove ha sede la struttura ospedaliera (pubblica o privata) che da ora in poi sarà chiamata per brevità "punto nascita".
Gli inviti alla vaccinazione andranno predisposti da ciascuna Azienda unità sanitaria locale sulla base del modello di cui al decreto 23 marzo 2004 "Programma operativo di vaccinazione antivaricella in Sicilia" in blocchetti da 100, numerati progressivamente con l'indicazione dell'anno di riferimento.
Nel mese di dicembre di ogni anno saranno consegnati ad ogni punto nascita un numero di blocchetti sufficienti a coprire l'anno successivo sulla base delle nascite avvenute nell'anno in corso.
Responsabile della custodia e della compilazione degli inviti è il capo sala della unità operativa di neonatologia del punto nascita o, in assenza, il capo sala dell'unità operativa di ostetricia.
L'invito sarà consegnato dal medico che effettua la dimissione del neonato contestualmente alla relazione di dimissione.
Sarà cura di ogni punto nascita restituire trimestralmente le matrici dei blocchetti di invito utilizzati all'Azienda unità sanitaria locale di riferimento.
Allegato 6
RIUNIONE DEL 26 LUGLIO 2004 PROGRAMMA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E ANTIPNEUMOCOCCICA DEI SOGGETTI OVER 64 ANNI E DEI SOGGETTI A RISCHIO ANNO 2004-2005

Giusta convocazione n. 984 del 23 luglio 2004, sono presenti i signori:
-  dott. Saverio La Bruzzo per la FIMMG;
-  dott.ssa Rosalba Muratore per la CUMI;
-  dott. Giovanni Genovese per lo SNAMI in sostituzione del dott. N. Tarantino.
Dott. Saverio Ciriminna, direttore dell'ufficio speciale dell'Assessorato regionale della sanità.
Il dott. Ciriminna fa presente che anche per l'anno 2003-2004 l'andamento della campagna vaccinale ha avuto un andamento simile alla campagna antinfluenzale negli anni precedenti.
Ha dimostrato un progressivo incremento in tutte le realtà territoriali, avvicinandosi ai valori di copertura fissati dal PSR e dal PSN, lo stesso non si è verificato nelle tre realtà metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Per il corrente anno, continuando a sussistere l'emergenza SARS, tutti gli Stati europei hanno incentrato l'attenzione sulla necessità di proteggere in modo specifico gli over 65 ed i soggetti a rischio e, a tal fine, il Ministero della salute ha emanato specifiche linee di indirizzo.
E' necessario dover individuare le migliori strategie perché venga raggiunta la copertura vaccinale, almeno del 75% dei soggetti a >64 anni e dei soggetti a rischio.
Quanto sopra, di fatto, è in armonia con i programmi di vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica nell'anziano che la Regione ha sviluppato a decorrere dal 1998. Occorre, quindi, definire una migliore strategia operativa ed anche degli incentivi affinché possano essere pienamente raggiunti i seguenti obiettivi:
-  copertura antinfluenzale: Ž75% dei soggetti >64 anni;
-  vaccinazione antipneumococcica over 64 anni e dei soggetti a rischio o rivaccinazione per i soggetti già vaccinati;
-  vaccinazione antinfluenzale per tutti i soggetti a rischio anche <64 anni.
Ciò comporta dover integrare il protocollo definito lo scorso anno con alcune modifiche che tengono conto di quanto rappresentato dai capi servizi di epidemiologie dell'Aziende sanitarie locali nel corso del recente incontro, apportando alcune modifiche che garantiscono, da parte dei medici di medicina generale che aderiscono al programma vaccinale, la restituzione del vaccino non utilizzato dai singoli medici di famiglia entro il 31 gennaio 2005 ed il ritorno tempestivo dei dati di copertura raggiunti per i singoli assistiti di ciascun medico entro e non oltre il 28 febbraio 2005.
A riguardo i rappresentanti sindacali fanno osservare che anche per questo anno la collaborazione dei medici di medicina generale e dei medici della medicina dei servizi sarà totale e massima.
Raccomandano che vengano utilizzati vaccini che garantiscano più efficaci livelli di copertura, soprattutto nel tempo, considerato che in Sicilia si vaccina nei mesi di ottobre e novembre in quanto, in base ai dati del sistema di sorveglianza, si è evidenziato che il virus antinfluenzale inizia a circolare nella nostra Regione alla fine di febbraio-inizio di marzo e che i vaccini che saranno impegnati nella campagna di vaccinazione non contengano thiomersal.
Pur riconfermando la politica degli incentivi già stabiliti nell'anno precedente occorre che vengano apportate alcune modifiche che permettano di ovviare alle discrasie riscontrate.
Si conviene sulla soluzione già concordata per la precedente campagna vaccinale che diventa premiante per coloro che raggiungeranno le più alte coperture tra i propri assistiti over 64 anni.
Si rideterminano, come segue, i corrispettivi da corrispondersi come p.i.p. da parte delle Aziende unità sanitarie locali ai medici di medicina generale per le somministrazioni di vaccino antinfluenzale ed antipneumococcico per la campagna vaccinale 2004/2005.
-  Antipneumococcica dei soggetti a rischio  E 2,77 

-  Antinfluenzale over 64 anni e soggetti a rischio come individuati dal decreto legge n. 229/99:

Percentuali di copertura      <65 65,01-70 70,01-75 75,01-80 80,01-85 85,01-90 >90 
Corrispettivi euro      2,58 2,70 2,98 3,58 3,88 4,03 4,15 


I medici del sistema di sorveglianza che partecipano al progetto avranno un compenso di E 632,00 annuo.
I referenti provinciali che saranno identificati in ciascuna Azienda sanitaria locale tra i medici della medicina di servizi che operano o nel servizio di epidemiologia o di igiene pubblica. Il referente sarà scelto in base all'anzianità di incarico nei citati servizi e in subordine alla anzianità di laurea. Essi cureranno i rapporti con i servizi di epidemiologia e i medici di medicina generale e per tale attività riceveranno le seguenti indennità:
E 500 per la provincia di Palermo e Catania;
E 400 per la provincia di Messina;
E 300 per la provincia di Agrigento, Trapani, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta;
E 250 per la provincia di Enna.
I medici di medicina generale che partecipano al progetto dovranno comunicare, entro il 10 settemnre p.v. la propria adesione al servizio di epidemiologia, l'elenco degli assistiti > 64 anni, specificando anche il numero dei soggetti a rischio, ed il numero dei soggetti a rischio < 64 anni.
Il presente accordo viene sottoposto all'Assessore regionale per la sanità per la ratifica.
Presso i centri di vaccinazione delle Aziende sanitarie locali sarà esposto l'elenco dei medici di medicina generale partecipanti al progetto. I pazienti iscritti negli elenchi di tali medici dovranno essere avviati ai propri medici di famiglia per eseguire sia la vaccinazione influenzale sia la vaccinazione antipneumococcica.
(2004.33.2233)
Torna al Sommariohome


102*


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


Torna al menu- 5 -  15 -  61 -  81 -  38 -  73 -