REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 13 AGOSTO 2004 - N. 34
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


CIRCOLARE 8 luglio 2004.
Direttive per la redazione del programma di attività di valorizzazione e promozione del territorio montano (fondo regionale per la montagna ex art. 61 della legge regionale n. 2/2002).

AI COMUNI MONTANI O PARZIALMENTE MONTANI
ALLE PROVINCE REGIONALI
AI GRUPPI DI AZIONE LOCALE
1.  Premessa
La legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, prevede, all'art. 61, la predisposizione da parte dell'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste di un apposito piano annuale di utilizzo delle risorse assegnate dallo Stato ai sensi della legge 31 gennaio 1994, n. 97.
Il piano viene approvato dalla Giunta regionale previo parere della competente Commissione dell'Assemblea regionale siciliana.
Lo schema di piano, approvato con decreto n. 99117 del 10 settembre 2003, ha previsto l'utilizzazione di una quota di risorse per la definizione di un programma di attività promozionali per incentivare, in coerenza a quanto previsto dalla legge n. 97/94, la tutela dei prodotti tipici, le attività produttive legate a mestieri e attività promozionali e la fruizione turistica dei luoghi.
2.  Ambiti territoriali e tipologie di azioni
2.1  Tipologie d'azione
Il programma di attività promozionali è finalizzato a incentivare, in coerenza a quanto previsto dalla legge n. 97/94, la tutela dei prodotti tipici, le attività produttive legate a mestieri e attività promozionali e la fruizione turistica dei luoghi. Il programma prevede la realizzazione di un sistema di azioni pubbliche finalizzate a creare le condizioni favorevoli allo sviluppo sostenibile delle attività montane.
Il programma si suddivide in due linee d'intervento:
-  Linea A interventi infrastrutturali per la promozione dell'offerta turistica;
-  Linea B interventi di promozione e valorizzazione.
Nel seguito vengono, pertanto, riportate le modalità di formulazione del programma, le direttive riguardanti le tipologie d'intervento ammissibili, le linee guida per la realizzazione degli interventi, le modalità di presentazione delle istanze, le risorse disponibili, i criteri di priorità ed i soggetti abilitati a presentare le richieste.
2.2  Ambito territoriale d'intervento
L'ambito territoriale d'intervento è quello dei comuni classificati come montani o parzialmente montani individuati con legge regionale 15 dicembre 1973, n. 46 e successive modifiche ed integrazioni (vedasi l'elenco allegato).
3 Linea A interventi infrastrutturali per la promozione dell'offerta turistica
3.1  Tipologie ammissibili
Tale linea prevede le seguenti tipologie:
-  interventi di recupero di immobili pubblici finalizzati alla fruizione turistica;
-  interventi per la realizzazione di percorsi turistici attraverso il recupero e/o riattamento di antichi sentieri e trazzere montane.
3.2  Soggetti titolati a presentare istanze
Gli enti che possono avanzare istanze di contributo sono le province regionali, i comuni montani e parzialmente montani indicati nell'elenco di cui al punto 2.2 relativamente a interventi rientranti nel territorio classificato come montano.
3.3  Risorse disponibili e importo massimo concedibile
Le risorse disponibili sono pari a 2.000.000 di euro.
L'ammontare del contributo concedibile può arrivare fino al 100% del costo dell'intervento.
3.4.  Istanze di contributo
3.4.1  Modalità e termini di presentazione delle istanze
I soggetti titolati possono presentare istanza di contributo che deve pervenire all'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste - dipartimento delle foreste, via Regione siciliana n. 2246, entro il 120° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, tramite il servizio postale, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, ovvero mediante consegna diretta. A tal fine farà fede la data apposta dall'ufficio accettazione.
Qualora la scadenza dei 120 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana coincida con un sabato, una domenica o altro giorno festivo, la data di acquisizione dell'istanza, con le stesse modalità sopradescritte, è prorogata di diritto al primo giorno non festivo seguente. Il mancato rispetto di detti termini comporta l'esclusione dell'istanza stessa.
3.4.2  Documentazione da presentare
Allegata all'istanza dovrà essere presentata tutta la seguente documentazione:
1)  relazione esplicativa che illustri gli obiettivi dell'intervento e la congruenza con le finalità del programma;
2)  documentazione comprovante il titolo a eseguire gli interventi;
3)  n. 2 copie del progetto di cui si richiede il finanziamento, in originale o in copia conforme all'originale, munite degli estremi del parere tecnico ex art. 7 bis della legge n. 109/94;
4)  copia conforme all'originale del parere tecnico ex art. 7 bis della legge n. 109/94;
5)  copia conforme dello stralcio del programma triennale delle opere pubbliche vigente presso l'ente richiedente, con relativa delibera esecutiva di approvazione dell'organo deliberante, relativo al settore pertinente da cui si evinca l'inserimento e l'ordine di priorità dell'intervento proposto. Nel caso in cui l'intervento proposto non risulti al primo posto delle priorità del settore, l'amministrazione richiedente è invitata a trasmettere apposita dichiarazione, a firma del legale rappresentante dell'ente, da cui si evinca lo stato di attuazione degli interventi che lo precedono, precisando per ognuno di questi se è stato già finanziato e indicando gli estremi del provvedimento di finanziamento;
6)  dichiarazione del responsabile del procedimento dalla quale si evinca che l'intervento è conforme agli strumenti urbanistici vigenti;
7)  dichiarazione a firma del legale rappresentante dell'ente dalla quale si evinca se per l'opera che si propone sia stata presentata richiesta di finanziamento ad enti diversi dalla regione o ad altro ramo dell'amministrazione regionale, allegando copia dell'eventuale istanza già presentata;
8)  dichiarazione a firma del legale rappresentante dell'ente dalla quale si evinca che per l'intervento che si propone non sono stati concessi altri finanziamenti o contributi a valere su fondi regionali, statali o comunitari;
9)  cartografia in scala 1:10.000 riportante l'ubicazione dell'area dell'intervento e la delimitazione del territorio classificato come montano;
10)  copia conforme di tutti i pareri, nulla osta e autorizzazioni, qualora necessari.
3.5  Requisiti di ammissibilità
Saranno considerati ammissibili gli interventi per i quali sarà dimostrato il possesso di tutti i requisiti seguenti, nessuno escluso, posseduti entro il termine di presentazione delle istanze.
L'intervento deve riguardare le opere e le tipologie di interventi ammissibili elencate al precedente punto 2.
Le aree d'intervento devono rientrare nel perimetro dei territori classificati come montani ai sensi della legge 3 dicembre 1971, n. 1102 e successive modificazioni, individuati e ripartiti in zone omogenee con legge regionale 15 dicembre 1973, n. 46, con le integrazioni operate con decreti del Presidente della Regione.
L'intervento deve essere dotato di progetto definitivo, redatto secondo quanto stabilito dall'art. 16 della legge n. 109/94 nel testo vigente nella Regione siciliana e dal regolamento di cui al D.P.R. n. 554/99, munito di parere tecnico ex art. 7 bis della legge n. 109/94 e di tutte le autorizzazioni e pareri in riferimento a detto stato di elaborazione del progetto e deve essere conforme allo strumento urbanistico vigente;
L'intervento deve essere inserito nel programma triennale delle opere pubbliche dell'ente richiedente e nell'elenco annuale e ne deve rispettare l'ordine di priorità settoriale.
L'intervento dovrà essere funzionale e autonomamente fruibile. L'ente richiedente dovrà inoltre dichiarare di essere titolare o proprietario dei terreni e/o delle opere interessati dall'intervento.
Ciascun soggetto titolato potrà presentare un solo intervento.
Non saranno considerati ammissibili a contributo interventi già finanziati o assistiti da contributi pubblici a valere su fondi regionali, statali o comunitari.
Le risorse disponibili ammontano a 2.000.000 di euro. L'importo massimo concedibile può arrivare fino al 100% del costo dell'intervento e comunque non superiore a 200.000 euro.
Procedure di redazione del programma:
Il programma verrà redatto per gli interventi ammissibili sulla base dei criteri di priorità stabiliti dall'art. 14 bis della legge n. 109/94, in quanto applicabili e dei seguenti criteri di priorità:
-  valore dell'iniziativa in relazione alla capacità di contribuire alla promozione e allo sviluppo dell'offerta turistica;
-  particolare valenza ambientale della zona d'intervento (parchi, riserve, zone SIC o ZPS);
-  complementarietà dell'iniziativa con quelle della linea B, eventualmente proposte;
-  infine, nell'assegnazione dei contributi si terrà conto delle risorse finanziarie dell'ente disponibili per l'eventuale cofinanziamento dell'intervento.
A seguito dell'adozione del programma saranno comunicati gli interventi ammessi a contributo specificando l'ammontare dello stesso, le modalità di erogazione e le direttive per la presentazione del progetto esecutivo.
Il provvedimento di ammissione a contributo determina l'obbligo di presentazione del progetto esecutivo dell'opera entro 120 giorni dalla notifica dello stesso, decorsi i quali l'amministrazione si riserva la facoltà di revocare il contributo.
Il decreto di ammissione a erogazione del contributo con l'indicazione delle modalità di erogazione verrà emanato nel rispetto di quanto previsto dal comma 11 dell'art. 14 bis della legge n. 109/94.
4.  Linea B iniziative per la promozione e valorizzazione
4.1 Tipologie d'azioni
Tale linea prevede un sistema di azioni pubbliche finalizzate a:
a)  promozione, valorizzazione e tutela, delle attività produttive tradizionali esercitate nel territorio montano;
b)  implementazione di sistemi di gestione ambientale EMAS o ISO 14000;
c)  creazioni di itinerari enogastronomici;
d)  partecipazione o organizzazione di mostre, fiere, convegni, corsi e giornate di studio;
e)  promozione dell'offerta turistica montana;
f)  promozione istituzionale e valorizzazione dei prodotti agricoli e del patrimonio enogastronomico tipico del territorio montano.
4.2  Soggetti titolati a presentare istanze
Gli enti che possono avanzare istanze di contributo sono i comuni montani e parzialmente montani indicati nell'elenco riportato al punto 2, le province regionali e i Gal limitatamente a interventi rientranti nel territori classificato come montano.
4.3  Istanze di contributo - Tempi e modalità di presentazione delle istanze
I soggetti titolati possono presentare istanza di contributo che deve pervenire a questo Assessorato entro il 60° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana tramite il servizio postale, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, ovvero mediante consegna diretta. A tal fine farà fede la data apposta dall'ufficio accettazione. Qualora la scadenza dei 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana coincida con un sabato, una domenica o altro giorno festivo, la data di acquisizione dell'istanza, con le stesse modalità sopradescritte, è prorogata di diritto al primo giorno non festivo seguente. Il mancato rispetto di detti termini comporta l'esclusione dell'istanza stessa.
L'istanza deve essere corredata del piano delle attività promozionali elaborato secondo i contenuti indicati nell'allegato A della presente circolare.
Nel caso che il piano venga proposto da più enti associati l'istanza e il piano dovranno essere presentati dai legali rappresentanti degli enti partecipanti.
4.4  Procedure di redazione del programma
La struttura regionale competente provvede all'istruttoria tecnico amministrativa delle istanze pervenute.
Saranno considerati ammissibili gli interventi rientranti tra le tipologie ammissibili indicate nel punto 4.1. Le proposte ammissibili saranno valutate secondo i seguenti criteri di priorità:
-  valore dell'iniziativa in relazione alla capacità di proporre un sistema coordinato e integrato delle azioni di promozione dell'offerta turistica e dei prodotti tipici e in relazione alla capacità di contribuire allo sviluppo socioeconomico;
-  caratteristiche ambientali del territorio interessato dalla proposta intesa come presenza di zone protette e siti Natura 2000 (verrà preso in considerazione il rapporto tra il totale della superficie protetta e il totale della superficie dell'area interessata dal piano);
-  carattere comprensoriale dell'iniziativa, intesa come coinvolgimento di più enti locali della stessa area omogenea, intendendo con area omogenea il territorio delle comunità montane individuate con legge regionale n. 15 dicembre 1973, n. 46;
-  azioni di promozione dei prodotti agroalimentari caratterizzati da un marchio d'origine riconosciuto ai sensi della normativa comunitaria e nazionale (DOP, e IGP, AS, DOC, DOCG, IGT) e prodotti di agricoltura biologica;
-  integrazione con altre iniziative pubbliche turistiche, culturali, ambientali;
-  complementarità con altri programmi o progetti afferenti ad altre politiche in atto sul territorio, rappresentando un rafforzamento, un arricchimento o un consolidamento.
Il piano delle attività promozionali di cui al punto 4 dovrà contenere tutte le informazioni necessarie per la valutazione dei fattori di priorità prima elencati.
La struttura competente, sulla base dei risultati istruttori, predispone lo schema di programma contenente la graduatoria delle domande ammissibili, ordinate per priorità e di concessione dei contributi.
I soggetti richiedenti si impegnano ad apportare le modifiche e integrazioni sulle modalità e tempi di realizzazione delle attività che verranno richieste dall'amministrazione regionale.
I soggetti richiedenti si impegnano, altresì, nel caso di proposte avanzate da singoli soggetti, di apportare modifiche sostanziali e temporali alle singole proposte che verranno definite dall'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste per assemblarle e coordinarle in unico sistema di valorizzazione e di operarne il coordinamento al fine di evitare nello stesso territorio sovrapposizioni o duplicazioni.
4.5  Risorse disponibili e contributo concedibile
Le risorse disponibili sono pari a 2.300.000 euro e il contributo concedibile può arrivare fino al 75% dell'ammontare delle spese preventivate e ammesse, previste nel piano delle attività promozionali che dovranno essere debitamente rendicontate, con le seguenti ulteriori precisazioni:
a)  per quanto riguarda le iniziative di cui alla lettera a) punto 4.1 l'importo massimo del contributo concedibile è fissato pari ad E 30.000 per ente e comunque non superiore al 75% del costo complessivo;
b)  per quanto riguarda le iniziative di cui alle lettere e) e f) di cui al punto 4.1, l'importo massimo del contributo concedibile è fissato pari ad E 30.000 per ente e non potrà essere ammesso a contributo più di una iniziativa per ente richiedente.
Per le iniziative in argomento andranno allegati assieme al piano delle attività promozionali i seguenti elaborati:
-  progetto completo dell'intervento comprendente inoltre il programma, le date e le località di svolgimento;
-  piano finanziario dettagliato da cui risultino le singole voci (in entrata e in uscita) con analitica descrizione dei costi, corredato da dichiarazione del legale rappresentante dell'ente che il bilancio della manifestazione è stato redatto sulla base dei costi di mercato ed a seguito di indagini di mercato.
La quota di contributo sarà modulata in relazione alle risorse finanziarie disponibili.
Nel caso che l'istanza e il piano di azione vengano presentati da più enti associati il contributo assegnato verrà ripartito ed erogato secondo le indicazioni contenute nel piano delle attività promozionali.
Ciascun ente beneficiario è responsabile dell'attuazione dell'iniziativa di competenza ai fini degli obblighi indicati ai successivi punti.
4.6  Erogazione del contributo
Il contributo regionale è erogato con le seguenti modalità:
-  un anticipo del 50% ad avvenuta approvazione della graduatoria delle domande ammissibili, subordinatamente alla costituzione da parte dei beneficiari privati di pari garanzia fidejussoria, bancaria o assicurativa, a favore della Regione siciliana, in vigore fino alla liquidazione del saldo;
-  il saldo ad avvenuto accertamento finale positivo dello svolgimento del progetto e della relativa rendicontazione. Nell'eventualità che le spese ammissibili a consuntivo risultino inferiori a quelle ammesse in fase di istruttoria iniziale, il contributo sarà ridotto proporzionalmente in fase di saldo del contributo.
4.7  Relazione finale e controlli
Entro 60 giorni dalla conclusione del programma presentato all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, il beneficiario è tenuto a presentare all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, a firma del funzionario responsabile del procedimento dello del legale rappresentante dell'ente:
-  una relazione dettagliata delle attività svolte, dei risultati conseguiti e degli obiettivi raggiunti in riferimento alle iniziative previste nel progetto approvato, con allegata copia dei documenti e dei materiali pubblicitari eventualmente prodotti (sia cartacei che elettronici, audiovisivi, etc.);
-  una dettagliata rendicontazione delle spese sostenute, suddivise fra le diverse tipologie di azioni contemplate ed approvate nel progetto, in modo da consentire in sede di verifica il riscontro della pertinenza dei documenti giustificativi di spesa. A tale rendicontazione sarà allegato l'elenco delle fatture riferite alle azioni sostenute, firmato dal legale rappresentante.
La documentazione di spesa originale deve essere trattenuta presso la sede del beneficiario per essere messa a disposizione per eventuali controlli da parte dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste.
La relazione finale deve essere autocertificata dal legale rappresentante, circa la veridicità delle spese sostenute e della realizzazione del programma. In fase di accertamento finale possono essere ammesse compensazioni tra gli importi preventivati nelle varie tipologie di attività, di cui al punto 2, in misura non superiore al 20% della spesa ammessa, fermo restando l'importo complessivo approvato; compensazioni superiori devono essere preventivamente autorizzate. L'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste si riserva di disporre in qualsiasi momento controlli e verifiche sull'esecuzione del programma promozionale, sulla veridicità delle dichiarazioni rilasciate, sulla conformità all'originale dei documenti e sull'esistenza dei requisiti di idoneità a ricevere il contributo.
Negli atti di concessione dei contributi sono specificati gli eventuali obblighi ai quali dovranno attenersi i singoli beneficiari.
I beneficiari sono tenuti a fornire i dati e le informazioni necessarie alla valutazione e al monitoraggio delle azioni realizzate.
Nell'organizzazione delle iniziative progettate, deve sempre essere fatta menzione della partecipazione finanziaria dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, nell'osservanza delle indicazioni fornite.
In particolare, i materiali a stampa, audiovisivi e di qualsiasi altro genere devono riportare il logo e la dicitura "Regione siciliana - Assessorato dell'agricoltura e delle foreste" o eventuali forme abbreviate preventivamente approvate dalla struttura regionale competente ed il logo ufficiale della Regione.
I contributi concessi verranno integralmente o parzialmente revocati qualora il soggetto beneficiario:
-  non realizzi l'intervento;
-  non raggiunga gli obiettivi in relazione ai quali i contributi sono stati concessi;
-  non rispetti le modalità e i tempi di realizzazione determinati nell'atto di concessione.
In caso di revoca del contributo il beneficiario deve restituire le somme già erogate, gravate degli interessi legali maturati.
Nel caso in cui la rendicontazione finale delle spese sostenute ed accertate corrisponda ad un contributo inferiore all'anticipazione già erogata, il beneficiano deve restituire una somma corrispondente alla differenza risultante, maggiorata degli interessi legali maturati.
  L'Assessore: CASTIGLIONE 

Allegato A
SCHEMA DI PIANO DELLE ATTIVITA' PROMOZIONALI
(da redigere solo per le iniziative di cui alla linea B)

1.  Soggetto proponente
2.  Descrizione dell'area d'intervento
2.1.  Caratteristiche territoriali (descrizione geografica, sociale ed economica), con una quantificazione dei fattori ambientali, sociali ed economici di maggior rilievo in relazione ai criteri di priorità definiti (andamento demografico, composizione della popolazione per fasce d'età, densità abitativa, situazione occupazionale, ecc.).
2.2.  Aspetti ritenuti rilevanti nella messa a punto degli obiettivi e delle strategie.
2.3.  Attività di programmazione più generali presenti nell'area (politiche comunitarie, nazionali, regionali e locali in via di definizione, in corso o concluse).
3.  Piano delle attività
3.1.  Descrizione delle finalità, obiettivi e risultati attesi;
3.2.  Descrizione delle azioni che si intendono attivare. Per ogni azione andrà indicato:
-  motivazioni, obiettivi e strategie specifici;
-  soggetto beneficiario del contributo responsabile dell'attuazione;
-  modalità di realizzazione;
-  programma temporale di attuazione dell'azione;
-  previsioni d'impatto socio economico;
-  modalità di valutazione che il soggetto responsabile proponente intende utilizzare per misurare i risultati attesi.
3.3  Piano finanziario di spesa con indicazione di:
-  onere finanziario complessivo;
-  onere finanziario di ciascuna iniziativa con indicazione e quantificazione delle voci di spesa previste, indicazione del soggetto beneficiario responsabile dell'attuazione dell'iniziativa;
-  contributo richiesto per ciascuna iniziativa;
-  ammontare totale del contributo richiesto.
3.4  Descrizione sintetica degli elementi di complementarità del piano di azione rispetto ad altre iniziative di sviluppo locale realizzate nel recente passato, in corso di realizzazione o programmate.
3.5  Altre informazioni utili concernenti i criteri di priorità.
Nel caso che il piano venga presentato da più enti andrà indicato l'ente che coordinerà le attività e il piano andrà firmato dai legali rappresentanti di tutti gli enti partecipanti.
Allegato B
ELENCO DEI COMUNI CLASSIFICATI COME MONTANI O PARZIALMENTE MONTANI

Provincia di Agrigento
Bivona, Burgio, Caltabellotta, Cammarata, Casteltermini, S. Giovanni Gemini, S. Stefano Quisquina.
Provincia di Caltanissetta
Mussomeli, Resuttano.
Provincia di Catania
Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Vizzini, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Nicolosi, Maletto, Maniace, Licodia Eubea, Mascali, Milo, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, S. Alfio, S. Maria di Licodia, Trecastagni, Zafferana Etnea.
Provincia di Enna
Agira, Assoro, Cerami, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Aidone, Enna, Piazza Armerina, Villarosa, Calascibetta, Nissoria.
Provincia di Messina
Castelmola, Floresta, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Graniti, Malvagna, Mojo Alcantara, Mongiuffi Melia, Montalbano Elicona, Motta Camastra, Roccella Valdemone, S. Domenica Vittoria, Alì, Antillo, Casalvecchio Siculo, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Limina, Mandanici, Messina, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Castroreale, Fondachelli Fantina, Gualtieri Sicaminò, Monforte S. Giorgio, Novara di Sicilia, Rometta, S. Lucia del Mela, S. Pier Niceto, Saponara, Tripi, Alcara Li Fusi, Castell'Umberto, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Raccuja, S. Agata Militello, S. Marco D'Alunzio, S. Piero Patti, S. Salvatore di Fitalia, Sinagra, Tortorici, Ucria, Acquedolci, Capizzi, Caronia, Castel di Lucio, Cesarò, Mistretta, Motta d'Affermo, Pettineo, Reitano, S. Fratello, S. Stefano di Camastra, S. Teodoro, Tusa, Leni, Lipari, S. Marina Salina, Malfa, Rodì Milici.
Provincia di Palermo
Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Polizzi Generosa, Pollina, S. Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni, Valledolmo, Bisacquino, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Campofiorito, Corleone, Contessa Entellina, Giuliana, Godrano, Mezzojuso, Palazzo Adriano, Prizzi, Vicari, Marineo, Altofonte, Baucina, Borgetto, Belmonte Mezzagno, Caccamo, Giardinello, Misilmeri, Montelepre, Monreale, Palermo, Piana degli Albanesi, S. Cristina Gela, S. Giuseppe Jato, Torretta, Ustica.
Provincia di Ragusa
Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo, Ragusa.
Provincia di Siracusa
Buccheri, Buscemi, Cassaro, Carlentini, Ferla, Palazzolo Acreide, Sortino.
Provincia di Trapani
Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Pantelleria, San Vito Lo Capo, Valderice.
(2004.30.2006)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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