REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 16 LUGLIO 2004 - N. 30
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 9 giugno 2004.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Castellammare del Golfo.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i DD.II. 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968 n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicem bre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione del l'11 luglio 2000;
Visto il T.U. delle disposizioni legislative e regolamen tari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/01 e modificato dal decreto legislativo n. 302/02, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 16565 del 20 giugno 2003, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 37902 del 20 giugno 2003, con il quale il comune di Castellammare del Golfo ha trasmesso, ai sensi degli artt. 3 e 4 della legge regionale n. 71/78, gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Visto l'ulteriore foglio prot. n. 20081 del 6 agosto 2003, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 46351 del 7 agosto 2003, con il quale il comune di Castellammare del Golfo ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta con la nota di questo Assessorato prot. n. 43025 del 23 luglio 2003;
Vista la delibera n. 17 del 10 aprile 2002, esecutiva a norma di legge, secondo attestazione del segretario comunale in calce alla stessa, con la quale il consiglio comunale di Castellammare del Golfo, nel richiamare le proprie precedenti deliberazioni n. 74/01, 85bis/01, 91/01, 92/01, 100/01, 101/01, 1/02, 2/02, 3/02, 4/02, 8/02, 9/02, 10/02, 13/02, 14/02 inerenti l'argomento, ha adottato, con emendamenti, il piano regolatore generale, con annesso regolamento edilizio e prescrizioni esecutive;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi al piano adottato con delibera consiliare n. 17 del 10 aprile 2002;
Viste le attestazioni a firma del sindaco, datate il 19 giugno 2003, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante la presentazione di n. 206 osservazioni/opposizioni delle quali n. 33 fuori i termini di legge;
Visto l'elenco delle 206 ditte che hanno presentato osservazioni/opposizioni avverso il piano adottato, sottoscritto dal segretario comunale;
Viste le osservazioni/opposizioni di cui al suddetto elenco;
Visti gli elaborati di visualizzazione delle osservazioni nonché la relazione redatta dai progettisti e contenente le deduzioni in ordine alle osservazioni/opposizioni prodotte;
Viste le delibere n. 41 dell'1 aprile 2003, n. 42 del 2 aprile 2003, n. 43 del 7 aprile 2003, n. 44 del 9 aprile 2003, n. 45 del 10 aprile 2003, n. 46 del 15 aprile 2003, n. 47 del 24 aprile 2003, n. 48 del 28 aprile 2003 e n. 49 del 30 aprile 2003, con le quali il consiglio comunale di Castellammare del Golfo ha dedotto le opposizioni e osservazioni presentate dai cittadini a seguito della pubblicazione dello strumento urbanistico adottato con delibera consiliare n. 17 del 10 aprile 2002;
Viste le osservazioni/opposizioni presentate direttamente a questo Assessorato;
Visti i pareri dell'11 aprile 2000 e del 2 agosto 2000 resi, con prescrizioni, dall'ufficio del Genio civile di Trapani, rispettivamente, sul piano regolatore generale e sulle prescrizioni esecutive del comune di Castellammare del Golfo, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64 del 2 febbraio 1974;
Vista la nota prot. n. 340 del 6 novembre 2003, con la quale l'unità operativa 3.2/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al P.R.G. al R.E. ed al P.E., la proposta di parere n. 63 di pari data, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"(...Omissis...)
Obiettivi e strategie del P.R.G.
Il piano in sintesi si prefigge i seguenti obiettivi:
-  riqualificazione dell'ambiente agricolo e delle aree che caratterizzano la realtà ambientale e paesaggistica;
-  recupero del centro storico;
-  valorizzazione, tutela e salvaguardia delle aree che sono state interessate dall'urbanizzazione, dei beni ambientali e archeologici;
-  potenziamento dell'attività turistico ricettiva con particolare riferimento alla fascia costiera;
-  definizione di un sistema di servizi correlati alla produzione e alla residenza;
-  integrazione della viabilità esistente sia territoriale che urbana.
Le zone da sottoporre a prescrizioni esecutive sono state "scelte tra quelle che presumibilmente saranno investite da processi edificatori nel primo decennio di applicazione del piano" e precisamente riguardano:
1)  le zone C di espansione C1 e C2;
2)  zone B tra la Villa Olivia e la circonvallazione;
3)  la zona C di Balata di Baida;
4)  parte della zona della spiaggia Plaia.
(...omissis...)
Analisi dei temi territoriali
1)  Centro storico e patrimonio culturale
Oltre al nucleo più antico, sorto attorno al castello (sec. X-XI), siti di particolare interesse distribuiti nel territorio sono stati individuati nelle tavole di piano (castel lo di Inici, di Baida, sistema dei bagli e casaleni, scavi archeologici di Cetaria e Grotticelli, ecc.).
2)  Centro urbano
L'espansione avvenuta fino ai primi decenni del '900, individua un nucleo molto compatto e riconoscibile all'interno della viabilità di attraversamento dell'edificato sorto negli ultimi decenni.
3)  Le zone dell'espansione
Anche se lo sviluppo edilizio è avvenuto in forma piuttosto distribuita su tutto il territorio comunale, si osservano concentrazioni urbane nelle contrade di Bocca della Carruba, Fraginesi, Scopello e Balata di Baida in virtù delle previsioni del precedente strumento urbanistico.
4)  Comprensorio termale
L'impianto delle "Terme segestane", a sud del c.u., rappresenta una potenziale risorsa di sviluppo economico.
5)  Patrimonio ambientale e vincoli
-  R.N.O. dello Zingaro.
-  Il territorio comunale risulta interamente vincolato ai sensi della legge n. 1497/39.
-  Vincolo idrogeologico.
-  Aree individuate dal piano di dissesto (decreto 4 luglio 2000 e successiva revisione).
6)  Costa
-  La plaia, a ridosso del centro urbano.
-  Il sistema delle "cale", lungo la costiera ad ovest del c.u. (cala Bianca, Guidaloca, ecc.) interessato da insediamenti residenziali di tipo stagionale (case sparse e qualche lottizzazione) di cui non è nota la regolarità edilizia
7)  Il baglio e la tonnara di Scopello
Ubicati sulla costa ad ovest del c.u., svolgono un ruolo catalizzatore per il turismo stagionale
8)  La contrada di Fraginesi
Senza un nucleo definito, pur trattandosi di una zona agricola e distante dal mare, ha sviluppato negli ultimi decenni una consistente edilizia di case sparse di "villeggiatura".
9)  Balata di Baida
La frazione, dominata dal castello, conserva un'identità rurale legata all'attività agricola ed estrattiva.
10)  Il sistema produttivo
-  Agricoltura: coltura della vite con presenza di bagli, specie nella zona sud del territorio comunale.
-  Pesca ed attività portuali.
-  Industria ed attività estrattiva: edilizia, lavorazione del legno e del ferro, cave di calcarenite e marmo.
-  Turismo e ricettività: in fase di sviluppo recente per effetto di interventi legati alla programmazione negoziata e prevalentemente nelle contrade.
Demografia e determinazione dei fabbisogni
Dalle analisi demografiche riportate nella relazione generale, si evince che il comune - nel periodo 1971/1991 - non ha subito variazioni di rilievo della popolazione residente (13.853/13.515 abitanti) mentre la proiezione statistica dei dati al 2014 è di 16.800 abitanti.
Il dimensionamento del P.R.G. si è basato, come enunciato nelle relazioni, sulla riqualificazione dell'esistente tenuto conto delle previsioni di sviluppo del precedente strumento urbanistico del quale viene sostanzialmente confermata l'impostazione insediativa.
In proposito si osserva tuttavia che il P.U.C. è rimasto in parte inattuato, soprattutto per quanto riguarda le zone limitrofe all'espansione urbana e le zone di villeggiatura di Fraginesi.
Tuttavia, a causa del sovradimensionamento di tale strumento urbanistico, l'attività edilizia negli ultimi decenni ha determinato un esubero di vani non occupati (stimati in 16.310 al 1991, pari al 46% ca. del complessivo patrimonio immobiliare dell'epoca e senz'altro ad oggi ulteriormente incrementato).
Altra tematica affrontata riguarda le dotazioni di attrezzature di interesse generale e servizi che, dalle relative indagini condotte dal gruppo di progettazione, sono risultate nel complesso insufficienti (v. tab. D, pag. 52, relazione generale). Gli standards totali (pregresso e futuro) 18/mq. per abitante risultano soddisfatti, ma carenti per quanto riguarda le previsioni di aree per l'edilizia scolastica ed il verde attrezzato.
Per le attività produttive vengono individuate le due zone in contrada Mortilli Pagliarelli e in contrada Dagala Secca (riproposta destinazione precedente con ampliamento) mentre le attività turistiche sono state localizzate in due aree ad est ed ovest del centro abitato (zone E2-ST).
Infine, una particolare attenzione è stata dedicata al potenziamento del sistema viario, in particolare ai collegamenti tra la S.S. 187 e le zone di Scopello e Balata di Baida.
Disciplina urbanistica
Per una migliore visualizzazione si è redatta la tabella allegata con le osservazioni del servizio.
Prescrizioni esecutive
Premesso che non si rileva dagli elaborati trasmessi alcuna determinazione analitica dei fabbisogni "residenziali pubblici, privati, turistici, produttivi, ecc." (invero esiste solo una quantificazione degli abitanti insediati ed insediabili), i P.P. interessano essenzialmente le zone residenziali sorte a margine del centro urbano:
-  PE1 Z.T.O. C1 località Duchessa;
-  PE2 Z.T.O. C2 viale L. da Vinci-Gemma d'oro;
-  PE3 Z.T.O. B1 via Segesta;
-  PE4 Z.T.O. C1 Bocca della Carrubba;
-  PE5 Z.T.O. C2 viale Umberto I;
-  PE6 Z.T.O. contrada Spiaggia Plaia;
-  PE7 Z.T.O. C2 Balata di Baida.
Nel merito, potendosi condividere le destinazioni di zona e le scelte localizzative, nessun particolare rilievo va formulato sulle PP.EE., visto pure che i P.P. tendono essenzialmente alla riqualificazione urbanistica e di completamento di contesti già in buona parte sviluppati (a fronte di una capacità insediativa esistente di 8.207 ab., quella prevista ammonta a 9.017 ab. con un incremento di circa il 10%), ad eccezione di quelli interessanti c.da Balata di Baida e Spiaggia Plaia alla luce delle successive considerazioni riguardanti le singole z.t.o.
Regolamento edilizio
Il R.E. annesso al P.R.G. si compone di 114 articoli che disciplinano l'applicazione della normativa edilizia ed urbanistica nel territorio comunale.
Può ritenersi nel complesso condivisibile ma il testo dovrà comunque essere adeguato alle modifiche legislative derivanti dalla normativa vigente nella Regione ed a quella nazionale, T.U. espropri, T.U. edilizia e normativa sui LL.PP. per le parti recepite dalla Regione siciliana, e della nuova normativa sui lavori pubblici.
In linea generale si dovrà fare esplicito riferimento alla normativa vigente nella Regione siciliana, inoltre, nel rispetto di quanto dettato dalla legge regionale n. 23/98, la dicitura "il sindaco" deve essere sostituita con quella "il dirigente dell'ufficio tecnico comunale", tranne che nel caso della commissione edilizia comunale la cui presidenza resta di competenza del sindaco o di suo delegato.
La composizione della commissione edilizia deve essere adeguata alla luce di quanto dettato dalle leggi regionali n. 7/92 e n. 26/93.
Nel rispetto di quanto dettato dall'art. 7 della legge regionale n. 71/78 i membri di nomina della commissione edilizia restano in carica 5 anni.
Considerazioni
Come prima accennato, il P.R.G. proposto dal comune di Castellammare del Golfo ripropone sostanzialmente il modello insediativo del precedente P.U.C.
In tal senso le questioni dipendenti da una oggettiva sovrastima del fabbisogno residenziale e la conseguente incompiutezza dell'attuazione delle relative previsioni costituiscono tematiche da approfondire nel nuovo strumento urbanistico che conferma la maggior parte delle zone di espansione e favorisce i processi di sostituzione e gli ampliamenti anche nel centro storico, pur rilevando il sottoutilizzo del patrimonio immobiliare esistente e la mancanza di una previsione di crescita demografica significativa.
Tali considerazioni suggeriscono una regimentazione delle ipotesi di sviluppo edilizio privilegiando il recupero e la riqualificazione urbanistica dell'esistente.
Da rilevare inoltre che la modifica ai parametri edificatori di tutte le zone costituisce di fatto un incremento del possibile carico abitativo con il conseguente stravolgimento dei parametri presi a riferimento per il dimensionamento delle attrezzature già sottodimensionato in sede di redazione.
Inoltre appaiono ingiustificate le previsioni di nuova espansione residenziale nelle frazioni - neppure assistite da idonea dotazione di servizi ed attrezzature - e, in particolare, a Balata di Baida, dove non risulta condivisibile anche la delimitazione della zona A5 che interessa molte aree inedificate.
Una ulteriore riflessione deve riguardare inoltre la indiscriminata localizzazione di insediamenti turistico-ricettivi principalmente lungo la costa nel tratto Zingaro-Cala Bianca (Scopello) e della Plaia, determinata tramite l'introduzione di vari emendamenti da parte del c.c. in fase di adozione del p.r.g. che ne hanno modificato l'originaria impostazione.
Nel merito, pur condividendo l'indiscussa vocazione turistica della zona costiera, in tali contesti si rilevano peculiarità ambientali, paesaggistiche e storiche (baglio, tonnara, zone archeologiche di Cetaria e Grotticelli, area di rischio idrogeologico, S.I.C., ecc., non adeguatamente visualizzati negli elaborati di piano) che dovrebbero essere oggetto di una più attenta valutazione, non ultima la presenza di una zona Z.P.S. individuata come tale dalla Comunità europea e riportata nell'elenco di natura 2000, da sottoporre alla tutela prevista dal D.P.R. n. 357/97, così come modificato dal D.P.R. n. 120/03.
Pertanto si ritiene che le aree da destinare a tali attività debbano essere individuate ed estrapolate in relazione agli effettivi fabbisogni in modo da non interferire con le esigenze di tutela che dette valenze richiedono e in tal senso si rinvia alle prescrizioni nel seguito riportate.
Inoltre, in tali contesti, il progetto di P.R.G. non contiene alcuna analisi né vengono riferite chiare informazioni riguardo all'edificato esistente, spesso ricadente nella fascia dei 150 m. dalla battigia.
Per quanto attiene alle zone destinate ad insediamenti produttivi - non interessate da piani attuativi - dovranno altresì essere oggetto di un ridimensionamento in base ai reali fabbisogni di sviluppo artigianale-industriale-commerciale, apparendo oggettivamente sovradimensionate pur nella riproposizione di quelle previste dal P.U.C.
Una ultima considerazione deve riguardare l'inciden za delle limitazioni all'attività edificatoria derivanti dal piano straordinario per l'assetto idrogeologico aggiornato nel 2002.
Infatti, indipendentemente dagli aspetti strettamente urbanistici, si è constatato che in diversi casi le carte del rischio di frana e idraulico, allegate al piano, individuano incompatibilità (rischio elevato o molto elevato) con le previsioni di aree di espansione residenziale e turistica e di infrastrutture varie (Bocca della Carruba, Scopello, zona del porto, ecc.) e che pertanto dovranno essere individuate in altri siti.
Parere
Il parere di questo servizio III, u.o. 2, è, per quanto superiormente esposto, favorevole all'approvazione, con le sotto elencate prescrizioni.
Zone A (A1, A2, A3, A4, A5)
Si ritengono in linea di massima condivisibili le zone A con le prescrizioni proposte da questo servizio.
1)  Nella zona A1 e A4 (Scopello), vanno ammessi unicamente gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, mentre devono essere esclusi, fino alla redazione del P.P. previsto dall'art. 55 della legge regionale n. 71/78, quelli di ristrutturazione.
2)  Il suddetto P.P. dovrà essere trasmesso a questo A.R.T.A. entro sei mesi dall'approvazione del P.R.G.
3)  Nella zona A2 e A5 (Scopello) non sono consentite sopraelevazioni.
4)  Gli eventuali interventi di demolizione e ricostruzione e di completamento delle aree libere residue in tutte le zone "A" non sono consentiti fino all'approvazione dei piani attuativi, che, altresì, dovranno definire tutti gli indici e parametri urbanistico-edilizi.
5)  Gli immobili inseriti nell'elenco dei beni isolati predisposto dalla Sovrintendenza, da visualizzare a conclusione dell'iter amministrativo di approvazione, dovranno essere codificati come zone A puntuali e agli stessi vanno estesi i contenuti della superiore prescrizione n. 1.
Zone B
In linea di massima si condivide la perimetrazione delle z.t.o. B1 e B2 che appaiono rispondenti ai requisiti di legge, con la prescrizione seguente:
6)  nelle zone B2 sono ammessi al massimo 3 piani f.t. (compreso il piano ammezzato).
Zone C
7)  Si condividono le zone C1 e C2 ad esclusione delle zone C2 di espansione di Balata di Baida e di Scopello che devono essere riclassificate "E" richiamando quanto precedentemente considerato riguardo fabbisogni e dimensionamento.
Zone C3-1 (contrada Cuti-Pagliarelli, a sud del c.u.)
8)  Ai sensi della vigente normativa non è ammessa la possibilità di edificazione per singola concessione nelle zone C. L'attuazione dovrà avvenire a mezzo di P. di L. di iniziativa pubblica o privata.
ZONE C3-2 (sulla via Umberto I)
9)  Richiamando quanto precedentemente considerato, non si condividono in mancanza di opportuno dimensionamento ed anche perché localizzate in aree prossime al centro urbano in contraddizione con la dichiarata "stagionalità" e pertanto vanno riclassificate zone "E".
Zone C3-3 (contrada Fraginesi e Scopello)
10)  Richiamando quanto precedentemente considerato, non si condividono in quanto trattasi della riproposizione della destinazione attribuita con il P.P. approvato con decreto n. 376/85 che, a distanza di quasi venti anni, è rimasto oggettivamente inattuato.
Zone C3-4 (contrada Barone)
11)  Richiamando quanto precedentemente considerato, in assenza di un'attenta analisi dimensionale, non vengono condivise (riclassificate zone "E").
Zone C4
12)  In assenza di un'attenta analisi dimensionale, non vengono condivise (riclassificate zone "E").
Zone D
13)  Si condividono in linea di massima ad esclusione della zona D1.1 individuata in contrada Balata che va riclassificata "E", in quanto previsione da disattendere alla luce delle precedenti considerazioni.
14)  Nelle zone D non può essere ammessa edilizia di servizio di tipo residenziale né aumento di volume delle volumetrie esistenti.
15)  Nelle zone D destinate a discarica di nuova previsione dovrà preventivamente essere verificata la compatibilità geomorfologia del terreno.
16)  L'eventuale redazione di p.i.p., ai sensi dell'art. 27 della legge n. 865/71, resta subordinata alla preventiva auto rizzazione di questo A.R.T.A.
Zone E
Si condividono in linea di massima con le seguenti precisazioni:
17)  Gli immobili, ricadenti all'esterno del c.u. e compresi nell'elenco dei beni isolati predisposto dall'Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione o comunque individuati come emergenze di interesse architettonico e storico-culturale devo no essere classificati come zone A puntuali e gli interventi ammissibili sono quelli previsti dall'art. 20, lett. a), b), c), della legge regionale n. 71/78.
18)  L'ipotesi di realizzazione di piccole strutture sportive all'aperto va limitata alle attività agrituristiche e, nel caso della edificazione di nuovi volumi edilizi, non può essere superata la densità fondiaria complessiva (volumi esistenti e di progetto) di 0,03 mc./mq.
19)  La zona E2-ST e la zona E5, contemplando la possibilità indefinita di edificare con parametri e destina zioni non coerenti alle disposizioni del D.I. n. 1444/68, vanno riclassificate come zona "E" per le motivazioni sopra esposte, salvo l'eventuale ristudio di quegli ambiti che possiedono una chiara e definita vocazione di espansione edilizia ai fini turistico-ricettivi o sportivi da individuare dal comune entro un termine di 30 gg. dal provvedimento approvativo, in stretto riferimento a motivate e concrete necessità e sulla base di un analitico calcolo dei fabbisogni nonché di un adeguato studio delle valenze ambientali e paesaggistiche.
20)  Nelle zone E1 ed E2 la densità fondiaria ammissibile va riferita al volume complessivo, compresi i servizi; non è ammesso il trasferimento di volume.
21)  Il lotto minimo d'intervento resta fissato in mq. 5000.
22)  Nelle zone E3 (parte boschiva del territorio) l'attività edilizia è consentita nel rispetto della legge regionale n. 16/96 e ss.mm.ii.
23)  Nelle zone E6, di rispetto dei corsi d'acqua, non è ammesso il cambio di destinazioni d'uso. Eventuali ecce zioni ai fini produttivi potranno essere valutate su progetti esecutivi in applicazione dell'art. 5 del D.P.R n. 447/98.
Zone F
24)  Condivise nel complesso, va precisato che nella zona FTt (attrezzature ricettive alberghiere) le attività di trasformazione urbanistico-edilizia del territorio sono subordinate all'approvazione del P.R.A. in coerenza al l'art. 21 delle n.a. e sulle costruzioni esistenti sono ammessi unicamente gli interventi conservativi ex art. 20 della legge regionale n. 71/78, lett. a), b), c), d).
25)  Non vanno ammessi alloggi in alcuna delle zone F.
26)  Nelle zone F, nel caso di nuova edificazione, la superficie di intervento è l'intera area indicata nelle tavole di piano.
27)  Nelle zone Fcs, nel caso di nuove previsioni edificatorie, non è accettabile il rinvio dell'art. 93 delle n.a. a generici parametri urbanistici ma gli stessi dovranno essere individuati in sede di controdeduzioni.
28)  Nelle zone Fv3 l'intervento privato potrà essere consentito previa convenzione con il comune.
29)  Nelle zone Fp va comunque rispettato il parametro stabilito dall'art. 5 del D.I. n. 1444/68 e della legge regionale n. 22/99.
30)  Nelle zone Fv.p1 e nelle Fv.p2, fermo restando che tutti gli interventi dovranno essere assoggettati a piano attuativo, i parcheggi non dovranno essere inferiori a quelli previsti per le attività commerciali (legge regionale n. 22/99).
31)  Nelle zone FTt l'attuazione del P.R.G. resta subordinata alla redazione del piano di riqualificazione ambientale definito dagli artt. 21 e 98 delle n.a.
Zone di rispetto
32)  Generalmente rispondenti a specifiche prescrizioni di legge, si evidenzia solo che il comma 5 del l'art. 106 va rivisto alla luce della precedente prescrizione n. 19. Gli interventi consentiti sono solo quelli regolati dalla normativa e in particolare dall'art. 89 della legge regionale n. 6/2001.
33)  La delimitazione della fascia di rispetto degli impianti di depurazione va ricondotta alla normativa in materia.
34)  Le attività nelle zone di rispetto forestale sono regolate dalla legge regionale n. 16/96 e successive modifiche ed integrazioni.
Infrastrutture - viabilità - attrezzature
35)  Si condivide l'impostazione generale, salvo per la zona di Scopello, compresa tra la S.S. 187 e il mare nonché per il P.P. "Spiaggia Plaia", per le quali ogni valutazione sui nuovi tracciati viari e sul relativo sistema dei parcheggi va rinviata alla individuazione delle zone di espansione turistica (v. prescrizione n. 17).
36)  Eventuali previsioni di servizi ed attrezzature ricadenti nella fascia ex art. 15, lett. a), della legge regionale n. 78/76 vanno disattese nonché per quanto ricade nell'alveo dei vari fiumi e corsi d'acqua.
Programmazione commerciale
Ai sensi della legge regionale n. 28/99 e delle direttive emanate con D.P.R. 11 luglio 2000, il piano trasmesso risulta preventivamente adeguato alla nuova disciplina in materia di programmazione commerciale come riportato nella delibera di adozione.
Si allega pertanto scheda riepilogativa a riguardo.
Prescrizioni programmazione commerciale
37)  In sede di rilascio delle c.e. per la realizzazione di nuovi edifici destinati ad esercizi commerciali deve essere assicurato il rispetto delle dotazioni di parcheggi pertinenziali e deve essere eseguita la valutazione di impatto sulla viabilità ai sensi degli artt. 16 e 17 del citato D.P.R.S.
Esame delle osservazioni ed opposizioni
Le osservazioni ed opposizioni vengono decise in conformità alle precedenti considerazioni e prescrizioni come meglio specificato nella tabella allegata.
In particolare vanno respinte, in adesione al parere del progettista, quelle ricadenti all'interno delle zone condivise mentre vanno accolte o parzialmente accolte quelle ricadenti nelle zone disattese o soggette a particolari prescrizioni e nei limiti delle stesse.
In merito alle osservazioni giunte direttamente a questo dipartimento anche fuori termine, si ritiene che le stesse ad esclusione di quelle già trattate in sede di controdeduzione dal C.C. e fermo restando le valutazioni di carattere generale espresse con il presente parere, potranno essere oggetto di valutazione da parte del C.C. in sede di controdeduzione nei termini dell'art. 4, comma 6, della legge regionale n. 71/78.
Quanto sopra salvo eventuali eccezioni riguardanti errori materiali o piccole modifiche richieste sulla base di consolidate situazioni di fatto e/o di diritto, che non inficiano la validità complessiva del progetto di piano come da valutazioni riportate nella tabella citata.
Allegati:
-  atti ed elaborati elencati nelle note comunali citate;
-  stralcio piano paesistico (beni isolati, percettivi, biotipi, archeologici e centri storici);
-  scheda Siders marzo 2000;
-  dati Istat al 1998 e censimento 2001;
-  scheda disciplina urbanistica;
-  scheda programmazione commerciale;
-  osservazioni pervenute direttamente in Assessorato;
-  tabella valutazione osservazioni e opposizioni;
-  sindacale n. 28273 del 3 novembre 2003";
Visto il voto n. 270 del 19 novembre 2003, che di seguito parzialmente si riporta, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dall'u.op. 3.2/D.R.U. in allegato alla propria proposta:
"Omissis:
Valutata l'impostazione complessiva del P.R.G. in esame, il Consiglio ha evidenziato che previsioni urbanistiche generalizzate quali quelle turistico-alberghiere spalmate lungo tutta la fascia costiera, nella misura in cui sono state modificate a seguito di emendamenti approvati in sede di adozione, non supportate da analisi che ne dimostrino la sostenibilità economica ed ambientale, in presenza di un territorio sensibile sotto molteplici aspetti (archeologico, ambientale, geologico, ecc..), non possono essere compiutamente valutate e quindi condivise.
Va inoltre considerato che in tema di suscettività ricettiva, il piano non analizza adeguatamente le opportunità che possono derivare dal riutilizzo del patrimonio insediativo esistente, rappresentato da numerosi bagli, case rurali, e dal nucleo storico del centro abitato di Castellammare con manifesta vocazione di paese albergo.
Considerato che nel corso della discussione è emerso l'orientamento di condividere il parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto, con le seguenti prescrizioni e suggerimenti, ai quali il comune dovrà dare riscontro in sede di controdeduzioni:
1)  Per gli aspetti di natura paesistica
Le tavole del P.R.G. in esame sono manchevoli delle zone SIC e ZPS, inoltre non sono stati condotti studi finalizzati ad analizzare le componenti del sistema insediativo dei beni storico-culturali (siti archeologici, nuclei storici, beni isolati, viabilità storica); le componenti del paesaggio percettivo (punti e viabilità panoramici, elementi di riferimento visivo, valloni, area di qualità paesistico-ambientale corrispondente al cono visivo del teatro elimo di Segesta); le componenti del sistema biologico (siti di interesse biogeografico) e le componenti del sistema fisico relativamente alle singolarità geo-morfologiche presenti nel territorio comunale (grotte, gole, località fossilifere, ecc.), a tale proposito il comune potrà avvalersi degli studi condotti per il piano territoriale paesistico dell'ambito 1, in via di definizione.
In generale, il P.R.G. in esame, manca di uno studio analitico di riconoscimento delle risorse locali e delle loro potenzialità, in rapporto alle reali esigenze insediative, legato ad un modello di sviluppo qualitativo del paesaggio tradizionale, inteso come bene culturale. Si tende, invece, alla cancellazione dei valori identitari dei luoghi, secondo il sistema dello sfruttamento quantitativo delle risorse stesse, piuttosto che alla qualificazione del patrimonio naturale e storico-culturale, ed alla riorganizzazione urbanistica e territoriale in funzione dell'uso e della valorizzazione del patrimonio paesistico-ambientale.
Tavole di progetto
Si considerano le previsioni di cui all'articolo 79 delle norme di attuazione del P.R.G. e relative alla zona E2 - ST, fortemente lesive per il paesaggio costiero del comune di Castellammare; infatti, si consentirebbe una edificazione indiscriminata che causerebbe la perdita dei caratteri identitari dei luoghi, i quali tutt'oggi conservano, pressoché integri, eccezionali aspetti paesistici ed ambientali. La logica adoperata corrisponde al massimo sfruttamento delle aree libere costiere, senza considerare i valori reali esistenti, sia naturali che antropici, non riconoscendoli come tali e prevedendone la totale cancellazione. Le previsioni insediative, di tipo turistico-alberghiere, risultano in questo modo eccessive rispetto alla sostenibilità ambientale e paesaggistica dei luoghi e del territorio.
I servizi e le infrastrutture previste nelle aree costiere risultano incompatibili con la qualità dei luoghi, in particolare: in contrada Mazzo di Sciacca sono previsti n. 2 ampi parcheggi, di cui uno in prossimità della battigia; nel seno di Guidaloca si prevedono, nella fascia dei 150 mt. dalla battigia, aree a parcheggio e zone a "verde di filtro e di riequilibrio ambientale" (Fv3), ove è possibile la realizzazione di piccole strutture prefabbricate, sport all'aperto e piantumazioni di specie autoctone. Tali previsioni interessano anche il piccolo promontorio calcarenitico della Puntazza, che presenta la rada vegetazione tipica delle coste rocciose; variazioni dei caratteri del sito comporterebbero la modifica dei luoghi e la perdita dei valori paesistico-ambientali esistenti; si prevede il rafforzamento di viabilità costiera da Cala Bianca a Guidaloca (entro i 150 mt.), con andamento parallelo alla linea di costa e nuova viabilità a Cala Bianca dalla S.S. 187; in contrada Piano Vignazzi, lungo la S.P. 63, lato mare, è prevista la localizzazione di un depuratore (Fc7.1) e di un parcheggio, di notevole impatto, considerata l'integrità dell'area costiera su cui si interviene, prossima alla tonnara di Scopello.
Pertanto le previsioni urbanistiche, comprese quelle per servizi ed infrastrutture, ricadenti entro la fascia dei 150 metri dalla battigia, qualora incompatibili con le prescrizioni di cui all'art. 15 lettera a) della legge regionale n. 78/76 vanno disattese, e le aree interessate vanno classificate come zone di verde agricolo.
Più in generale si è avuto modo di rilevare che la fascia dei 150 metri dalla battigia non risulta classificata come zona territoriale omogenea, si ritiene pertanto che detta fascia dei 150 mt. debba essere classificata come Z.T.O. ai sensi del D.I. n. 1444/68, secondo le finalità della legge regionale n. 78/76.
Borgo di Scopello. Oltre alle motivazioni di natura urbanistica espresse nel parere dell'ufficio, va evidenziato che le previsioni del P.R.G., sia sul borgo, che nelle aree limitrofe (zona C2), andrebbero a stravolgere i caratteri identitari del borgo stesso, modificandone essenzialmente l'assetto e il contesto di eccezionale rilevanza non solo paesaggistica ma anche storico-culturale ed ambientale. Altresì, deleteri per il paesaggio e per l'ambiente sono le previsioni di: " verde pubblico attrezzato" (FV2 - con RC pari al 50% e H ml. 14,00, per impianti sportivi, oppure ml. 8,00 per altri casi), peraltro limitrofe a torre Bennistri; "zone per attrezzature di interesse comune" (sportive - Fc6 - con RC del 60% e H ml. 12,00); ampie zone a parcheggio e nuova viabilità, fino a Portella di Baida, attraverso contrada Bosco di Scopello (sito di interesse bio-geografico), non si ritengono compatibili per il forte impatto visivo ed ambientale derivante dalla loro realizzazione.
Rocca Levriere e contrada Molinazzo. Oltre alle motivazioni di natura urbanistica dell'ufficio appaiono incompatibili con i caratteri rurali dei siti, di altissima rilevanza paesaggistica, le zone E5, ove è possibile la realizzazione di opere e strutture sportive.
Contrada Fraginesi. Si evidenzia che la prevista "zona territoriale omogenea" (C3.3) oltre ad interessare la piana, si spinge lungo il versante ove insiste Baglio Foderà. Per tale zona oltre a condividere le motivazioni urbanistiche espresse nel parere dell'ufficio che ne propone lo stralcio, si ritiene irrinunciabile sotto l'aspetto ambientale preservare integri i caratteri agresti delle pendici montuose che coronano la vallata di Fraginesi.
Contrada Abbatello. Sulle pendici argillose di monte Abbatello è prevista una zona a discarica per l'ammasso e lo smaltimento di rifiuti solidi urbani, speciali e tossico nocivi (D3). La localizzazione ricade all'interno del cono ottico di Segesta, in area visibile e pertanto si consiglia di valutare la localizzazione del predetto impianto.
Contrada Balata. In area prettamente agricola è prevista una "zona per attrezzature di interesse comune" (Fc.2), di tipo socio-assistenziale, in località isolata e molto distante dal centro abitato. Anche questo sito si trova nel cono ottico di Segesta, in area visibile, e pertanto si consiglia di valutare detta localizzazione.
Contrada Mangiaferro. Non appare coerente con i caratteri rurali del sito la prevista zona per "attrezzature ricettive alberghiere" (FTt - art. 98). L'articolo prevede che in detta zona possono realizzarsi "esclusivamente" attrezzature ricettive-alberghiere, motel, villaggi-albergo, ecc., tale previsione limita le iniziative diversificate che potrebbero sorgere e legate ad attività agrarie. Altresì, si considera che sarebbe opportuno diluire nel territorio le attrezzature ricettive al fine di attutire gli impatti paesaggistici ed ambientali derivanti da un eccesso di antropizzazione in area agricola, mediante, quindi, il recupero dei numerosi bagli esistenti nelle contrade circostanti le terme e la eventuale realizzazione di limitati nuovi insediamenti di piccole entità, sparse per il territorio e con i caratteri dell'architettura rurale.
Contrada Aversa. Per quanto riguarda la destinazione a discarica sfabbricidi (D5) posta in area di versante, si consiglia di verificare la possibilità di utilizzare le numerose aree di cava non attive esistenti in zona, al fine di avviare contemporaneamente processi di recupero ambientale di detti siti.
Contrada Pagliarelli. La prevista "zona territoriale omogenea a destinazione per attività industriali ed artigianali innocue" (D1 - art. 67), ricade al margine e in parte anche all'interno del vallone del fiume S. Bartolomeo; così come pure un'area per deposito di rottami (D4). L'area del vallone presenta caratteri ambientali e paesaggistici di grande rilevanza, con pareti in arenaria scoscese e stratificazioni rocciose affioranti e forti pendii, l'area è quasi totalmente coltivata, a vigneti ed orti. Si consiglia di valutare la reale situazione orografica, al fine di evitare previsioni non compatibili con lo stato dei luoghi o di disturbo visivo al paesaggio.
Zona portuale. Fortemente lesiva per il paesaggio e l'ambiente sarebbe la eventuale realizzazione della strada di accesso al porto, individuata sulle pendici del versante costiero che corona il centro storico della cittadina. Si considera la particolarità orografica del versante calcareo, fortemente scosceso, in cui la previsione viaria risulterebbe di forte impatto visivo. Al fine di assicurare la necessaria funzionalità della zona portuale, si consiglia di valutare percorsi alternativi in aree meno scoscese limitrofe al centro urbano e di raccordo alla viabilità di accesso al porto già esistente.
Ingresso est al paese dalla S.S. 187. In prossimità di tale ingresso, provenendo dalla spiaggia Plaia, in corrispondenza dell'immobile esistente denominato Autostello, oggi in disuso, con destinazione turistico-ricettiva è stata prevista una zona B1 prospiciente il litorale che presenta alte pareti rocciose di arenaria a strapiombo sul mare, di particolare effetto scenografico. Da quanto emerge dagli elaborati detta zona B1, posta a corona dell'attrezzatura turistica, non possiede i requisiti prescritti dall'art. 2 del D.I. n. 1444 del 1968 per essere classificata zona B e pertanto non è condivisa. L'area interessata viene riclassificata a verde agricolo.
Zone A. Il perimetro del centro storico non comprende per intero il tessuto urbano ottocentesco, il comune pertanto resta onerato di verificare detta perimetrazione, assumendo come riferimento l'allegata scheda (scheda I.P.C.E./C.S.U. n. 1-19-81-005-0.3).
Tavole relative alle prescrizioni esecutive:
-  viale Umberto I.
Si prevedono nuovi edifici, in aggiunta a quelli già esistenti, lungo il percorso panoramico di viale Umberto I; appare pertanto opportuno consigliare che in sede attuativa siano adottate soluzioni tecniche finalizzate alla conservazione dei caratteri di panoramicità del sito.
Località Spiaggia Plaia
Si prevedono superfici per impianti sportivi e ampie aree a parcheggio su fronte a mare, oltre a quelli già esistenti, con effetto di impatto paesaggistico derivante dalla realizzazione di tali infrastrutture in aree prossime alla battigia. Tutte le aree a parcheggio si potrebbero traslare a monte e rendere pedonabile la viabilità marittima, già eccessivamente congestionata dal traffico viario estivo che limita fortemente la godibilità e la fruizione dei luoghi, in ogni caso la realizzazione di dette opere è subordinata alla procedura di deroga, così come prescritto dall'art. 89, comma 10, della legge regionale n. 6/2001. Le aree sportive di previsione dovrebbero eventualmente considerarsi a cielo aperto, al fine di limitare il peso volumetrico dell'edificato in area di pregio già fortemente antropizzata.
Non si condivide, in prossimità della foce del fiume S. Bartolomeo (sito di interesse bio-geografico), la previsione di aree sportive, verde attrezzato, nuova viabilità e parcheggio. Tale area naturale dovrebbe considerarsi nell'ottica della tutela, prevedendone l'eventuale recupero ambientale.
Località Balata di Baida
Oltre alle motivazioni di natura urbanistica espresse nel parere dell'ufficio riguardanti il sovradimensionamento della zona C2, la borgata in argomento fino ad oggi, ha mantenuto i caratteri agrari tradizionali, in cui il nucleo storico rurale è ben integrato e fortemente relazionato con la campagna circostante. Pertanto, un eventuale sviluppo insediativo potrebbe essere ipotizzato in misura ridotta lungo gli assi viari esistenti, in prosecuzione e/o a completamento del nucleo edificato ed in rapporto a realistiche esigenze abitative.
2)  Per gli aspetti geologici
Per quanto riguarda lo studio geologico, sulla zona che nella "carta di classificazione del territorio in relazione alla suscettività di utilizzazione", allegata alla proposta di P.R.G., in scala 1:10.000, è classificata come:
-  zona di Scopello, ampio compluvio racchiuso fra la dorsale calcarea Perania e le pendici orientali di M. Scardina", si osserva quanto segue:
-  tale zona nella carta geologica 1: 25.000 allegata allo studio geologico di P.R.G. è indicata come paleofrana, anziché frana come risulta da dati e letteratura tecnica;
-  nella carta geomorfologica, per quanto poco leggibile per qualità della riproduzione eliografia e l'incompletezza della legenda in cui, per esempio, non è specificato il significato delle frecce rosse con asta curvilinea, la stessa area sembra indicata come zona di affioramento di argille e marne della formazione di San Cipirello;
-  nella vasta letteratura geologica pubblicata su tale frana, che costituisce un significativo esempio di movimento gravitativo profondo, essa è considerata attiva, come del resto dimostrano le lesioni manifestatesi nei manufatti dei sottostanti centri residenziali.
Appare pertanto incongruente, in sede di pianificazione urbanistica generale, programmare la trasformazione dei suddetti ambiti con previsioni insediative e con la creazione di nuove insfrastrutture.
Altre osservazioni
In relazione alla prescrizione espressa nel parere dell'ufficio sulla limitazione del numero dei piani in zone B2, si ritiene che il limite di mt. 11,00 di altezza massima proposta dal P.R.G. risulta congruo rispetto alla Z.T.O. proposta, ed alle larghezze stradali del tessuto urbano interessato.
3)  Studio agricolo forestale
Lo studio agricolo forestale, tenuto conto delle previsioni urbanistiche assentite in questa sede, si ritiene condivisibile.
Tuttavia, in relazione alla qualità del territorio agrario in argomento, ed alla necessità di salvaguardare formazioni rupestri, ripariali, e di macchia mediterranea, ecc.., alla luce della legge regionale n. 13/99 ed in base ai criteri dettati con il D.P.R.S. del 28 giugno 2000, si rende necessario che detto studio sia sottoposto a verifica.
4)  A parziale modifica del parere espresso dall'ufficio relativamente alle osservazioni ed opposizioni, si specifica che le stesse qualora si riferiscono a previsioni urbanistiche non condivise, in questa sede non possono essere valutate.
Per quanto sopra il Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Castellammare del Golfo con annessi regolamento edilizio e prescrizioni esecutive, adottati con la deliberazione consiliare n. 17 del 10 aprile 2002, in conformità al parere dell'ufficio n. 63 del 6 novembre 2003 salvo quanto considerato nel presente voto.";
Vista la nota prot. n. 76004 del 24 dicembre 2003, con la quale, il dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica ha richiesto al comune di Castellammare del Golfo, ai sensi del comma 5 dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, l'adozione delle controdeduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al, condiviso, voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 270 del 19 novem bre 2003;
Vista la nota prot. 3489 dell'11 febbraio 2004, pervenuta in data 11 febbraio 2004 ed assunta in pari data al protocollo di questo Assessorato al n. 7568, con la quale il comune di Castellammare del Golfo ha trasmesso la delibera consiliare n. 8 del 3 febbraio 2004 avente ad oggetto "Revoca delibera consiliare n. 17 del 10 aprile 2002, in ordine all'art. 79 delle norme tecniche di attuazione relativamente alle zone E2-ST che, pertanto, deve ritenersi adottato nella sua formulazione originaria, così come proposta dai progettisti" nonché la delibera consiliare n. 9 del 3 febbraio 2004 di deduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 270 del 19 novembre 2003;
Vista la delibera n. 9 del 3 febbraio 2004, con la quale il consiglio comunale di Castellammare del Golfo ha controdedotto le determinazioni assessoriali di cui al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 270 del 19 novembre 2003;
Vista la nota prot. n. 123 del 2 aprile 2004, con la quale l'U.Op. 3.2/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica la proposta di parere n. 17 del 31 marzo 2004, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito integralmente si riporta:
"Con nota n. 0003489 dell'11 febbraio 2004, acquisita al protocollo di questo Assessorato il 11 febbraio 2003, n. 7568, il comune di Castellammare del Golfo ha trasmesso la delibera consiliare n. 9 del 3 febbraio 2004 resa esecutiva nei termini dell'art. 12 della legge regionale n. 44/91 e relativi allegati, con la quale il consiglio comunale ha adottato le controdeduzioni al voto del C.R.U. n. 270 del 19 novembre 2003, così come proposte nella relazione a firma del sindaco e fatte proprie dal responsabile del servizio tecnico, unitamente ad un emendamento approvato nel corso della seduta.
Detto emendamento riguarda la riconferma delle previsioni della zona "C2" di Balata di Baida così come adottate con l'atto deliberativo n. 17 del 10 aprile 2002 e nelle prescrizioni esecutive P.E.7.
Si riportano pertanto di seguito le valutazioni di questo servizio III, u.o. 2, relativamente alle deduzioni comunali adottate nell'atto deliberativo n. 9 del 3 febbraio 2003 sopra citato.
Al fine di facilitare la lettura del presente parere si farà riferimento alla numerazione seguita nell'atto deliberativo.
Si rappresenta inoltre che il consiglio comunale per motivare le controdeduzioni relative ad alcuni punti o prescrizioni del voto ha revocato con atto n. 8 del 3 febbraio 2004 la delibera consiliare n. 17 del 10 aprile 2002 che dispone la revoca dell'art. 79 delle N.A. relative alle zone E2-ST che dovranno ritenersi adottate nella formulazione originaria, come proposta dai progettisti.
A riguardo, nell'evidenziare che le vigenti norme urbanistiche attribuiscono a questo Assessorato competenze specifiche sulla trattazione ed approvazione dei piani regolatori comunali, redatti dai comuni nei termini della legge regionale n. 71/78 e fatta salva l'attività di vigilanza urbanistica, propria di questa Amministrazione, questo ufficio ritiene di non dover prendere in considerazione detto atto deliberativo in quanto inserito impropriamente in una fase procedimentale successiva a quella di adozione e pubblicazione del piano in oggetto, fase sicuramente conclusa con la trasmissione ed esame del piano da parte di questo Assessorato.
In ordine alle considerazioni di carattere generale, occorre evidenziare che la relazione allo schema di massima, quale elaborato integrante di un studio che, seppur obbligatorio in quanto previsto dall'art. 3 della legge regionale n. 15/91, costituisce atto di indirizzo, ma propedeutico all'adozione del piano regolatore generale. Infatti tale elaborato, da approvarsi e non adottarsi da parte del consiglio comunale, non produce alcun effetto sul regime di salvaguardia del piano in fase di stesura.
Risulta quindi evidente che la richiamata relazione allo schema di massima doveva, elaborata nei termini di legge, essere adottata unitamente al P.R.G., oggetto di successiva pubblicazione e trasmissione per l'esame di questo Assessorato.
Si ritiene pertanto che nel merito potranno essere prese in considerazione le parti della stessa relazione che richiamate, sono state riportate per esteso nell'atto deliberativo di controdeduzioni oggetto delle presenti valutazioni.
A) Zona E2-ST
L'amministrazione comunale, condividendo le prescrizioni dettate dal C.R.U. relativamente all'area in questione che classificano le zone E2st in zona E2 perché definite fortemente lesive per il paesaggio costiero (previsioni di cui all'art. 79 delle N.A.), non intende contemporaneamente rinunziare all'utilizzazione del suolo ai fini dello sviluppo economico e sociale di alcune parti del territorio in termini turistici e chiede:
A1)  la riproposizione della soluzione di utilizzazione della zona E2st come proposta dai progettisti (rif. art. 79 N.A.) approvato ed emendato con le delibere di c.c. n. 4 dell'1 febbraio 2002 e n 8 del 15 febbraio 2002.
A2)  la classificazione a zona E2 con la possibilità di un limitato sfruttamento della zona a finalità turistica ricettiva attraverso la procedura dell'accordo di program ma prevista nelle N.A. art. 79 della precedente stesura del piano e nella relazione di accompagnamento dello schema di massima.
A supporto di ciò richiama i dati sul movimento alberghiero ed extra alberghiero dell'ente provinciale per il turismo di Trapani.
B)  Per quanto attiene ai due parcheggi in contrada Mazzo di Sciacca, l'amministrazione comunale condivide le prescrizioni del C.R.U. ed inserisce anche il parcheggio sito nel seno di Guidaloca esprimendo la volontà di lasciare inalterata la ZTO Fv3 ( verde di riequilibrio ambientale).
C) per quanto attiene alla viabilità costiera da Cala Bianca a Guidaloca entro la fascia dei 150 m. dalla battigia del mare rappresenta che trattasi di un tracciato esistente.
Per la strada di contrada Ciauli è previsto un viale pedonale ciclabile ecologico, l'amministrazione comunale riconferma la previsione di piano.
Per la nuova viabilità che parte dalla S.S. 187 verso Cala Bianca l'amministrazione comunale è concorde con il parere del C.R.U.
Per quanto attiene la localizzazione del depuratore contrada Scopello piano Vignazzi, l'A.C. rappresenta che corrisponde alle previsioni del P.A.R.F. già approvato da questo Assessorato.
Per quanto attiene la fascia di rispetto dei 150 m. della battigia l'A.C. ripropone la classificazione dell'area in z.t.o R.1 per la diretta funzione del mare densità 0,03 mc/mq.
Parere di questa U.O.
Punto a1): nel rilevare che l'A.C. condivide in linea di principio la prescrizione proposta dal C.R.U. e che quanto richiesto è prevalentemente legato alla situazione vincolistica del territorio subentrata successivamente all'adozione del P.R.G., si ritiene di rimandare ad un momento successivo le eventuali valutazioni sulle scelte localizzative, che dovranno essere coerenti alle indicazioni fornite dal decreto 26 novembre 2003 dei BB.CC.AA. e della PP.II., di immodificabilità temporanea apposto in modo discontinuo sul territorio comunale, nei termini dell'art. 5 della legge regionale n. 15/91.
Considerato che il parere dell'ufficio non escludeva di operare scelte localizzative motivate di tipo turistico-ricettivo o sportivo entro 30 gg. dal provvedimento approvativo, si ritiene che - più congruamente - tali valutazioni debbano venire definite dal comune entro e non oltre la prima scadenza del suddetto vincolo.
Ciò in quanto il mero dato quantitativo - movimento alberghiero ed extra alberghiero - richiamato, può soltanto costituire base di uno studio di settore con cui vengono individuati e definiti i limiti di intervento edificatorio, in relazione all'effettivo fabbisogno ricettivo, le zone soggette ad immodificabilità in termini paesaggistici e idrogelogici, i sistemi di smaltimento dei reflui e le urbanizzazioni occorrenti.
Detto studio dovrà costituire oggetto dell'accordo di programma, richiamato nell'atto in trattazione, tra le amministrazioni ed i soggetti interessati allo stesso, a seguito del quale si potrà intervenire nelle aree allo scopo individuate, previa stipula di una convenzione tra il comune e l'operatore interessato.
I termini di intervento in dette zone classificate E2ST ed E2 sono chiariti nelle valutazioni alle controdeduzioni sopra specifiche, pertanto l'art. 79 delle N. di A. relative all'attuazione delle zone E2st è da intendersi integrato con il seguente paragrafo:
"l'attività resta vincolata all'approvazione dell'accordo di programma tra i soggetti interessati, da ratificarsi con atto deliberativo del consiglio comunale, e potrà espletarsi nei limiti edificatori ed all'interno dell'area, dallo stesso previsto.".
Punto a2: si rimanda alle considerazioni esposte nel punto - A1.
Punto B: l'amministrazione concorda con le valutazione del C.R.U.
Punto C: si ripropone il parere del C.R.U.
2) Borgo di Scopello
Il consiglio comunale non condivide la prescrizione del C.R.U. che riconduce a zona E verde agricolo la previsione a zona di espansione dettata dal P.R.G. riguardo la zona in questione e propone:
a)  di riconfermare la zona C2 già previsione nel p.u.c. n. 3;
b)  di trasformare le zone Fc 6 e Fv2 in zone Fv23;
c)  ed inoltre la riduzione dell'indice di densità fondiaria.
Parere di questa U.O.: nel riconfermare il parere del l'ufficio ribadendo le motivazioni contenute nello stesso e considerato che la zona oggi potrebbe risultare interessata dal vincolo di inedificabilità temporanea imposto dal D.A. BB.CC.AA. sopraccitato, si ritiene di dover rinviare l'eventuale valutazione sulla scorta di un piano esecutivo da adottarsi in variante o dopo la definizione dell'accordo di programma come sopra specificato.
3)  Rocca Levrieri contrada Molinazzo
L'amministrazione comunale condivide il parere del C.R.U. con il quale viene chiesta la classificazione da zona E5 a zona E2.
4)  Contrada Fraginesi Z.T.O. C.3.3.
L'amministrazione comunale non condivide le prescrizioni del C.R.U. che riclassifica verde agricolo E2 la zona in questione e chiede il mantenimento della stessa C3.3. come prevista nel P.U.C. n. 3 considerato, che, in esecuzione del P.P. approvato con decreto n. 376/85, oggi risulta edificata per il 40% dell'area.
Parere di questa U.O.: si condivide la richiesta dell'amministrazione comunale nei limiti delle aree ricomprese nel perimetro del P.P. e dei parametri edificatori previsti dallo stesso, approvato con il citato decreto n. 376/85 da questo Assessorato.
5)  Contrada Abatello
L'amministrazione comunale condivide le prescrizioni del C.R.U. che, relativamente alla zona in questione, rileva la localizzazione della zona "D3" discarica all'interno del cono ottico del sito archeologico di Segesta e per ragioni di tutela ambientale ne consiglia il trasferimento su altra area, mantenendo la destinazione e procedendo al recupero ambientale della discarica esistente.
6)  Contrada Balata
L'amministrazione comunale non condivide la prescrizione del C.R.U. che rappresenta l'inadeguatezza della previsione nel contesto prettamente agricolo, in una località isolata e distante dal centro abitato, di una attrezzatura di tipo socio assistenziale Fc2, rappresentando che le attrezzature indicate con i simboli Fc6 ed Fc1.7 sono esistenti.
Parere di questa U.O.: si condivide la proposta del l'A.C. a condizione che sia verificata la legittimità tecnico amministrativa delle strutture esistenti.
7)  Contrada Mangiaferro
L'amministrazione comunale condivide l'indicazione del C.R.U. che propone la riduzione degli interventi indicati nelle zone FTt, art. 98, estendendo la possibilità di realizzare strutture ricettive legate ad attività agrarie, al fine di salvaguardare le caratteristiche rurali del territorio e favorire il recupero dei bagli, chiedendo l'aumento dell'indice di fabbricabilità fondiaria previsto nel verde agricolo.
Parere di questa U.O.: si conferma il parere preceden temente espresso.
8)  Contrada Aversa
Il consiglio comunale condividendo quanto suggerito dal C.R.U. rappresenta che la localizzazione delle discariche è già stata attenzionata assieme ai relativi processi di bonifica.
9)  Contrada Pagliarelli
Rispetto a quanto suggerito dal C.R.U. riguardo alla localizzazione di una zona D1 e di una zona D4, il comune propone un non meglio precisato ridimensionamento della prima, mentre, per la seconda, evidenzia la correttezza della scelta progettuale confortata dallo studio geologico.
Parere di questa U.O.: si conferma il parere precedente non riscontrando motivazioni puntuali, relativamente alla localizzazione, ai suggerimenti del C.R.U.
10)  Zona portuale
Il comune non condivide alcuna ipotesi alternativa alla viabilità prevista dal P.R.G., come consigliato dal C.R.U.
Parere di questa U.O.: si conferma il precedente parere.
11)  Ingresso est al paese dalla S.S. 187
Il comune non condivide il declassamento dell'area da B1 ad E.
Parere di questa U.O.: si conferma il precedente parere fermo restando che trattandosi di "zona parzialmente edificata", non essendo verificati i requisiti della zona B, si condivide la destinazione ad attrezzatura turistica fermo restando la regolarità tecnico amministrativa della struttura esistente. Gli interventi edilizi dovranno essere limitati a quelli previsti dalla legge regionale n. 78/76 trovandosi all'interno della fascia dei mt. 150 dalla battigia.
12)  Zone A
Il comune prende atto delle osservazioni del C.R.U.
Parere di questa U.O.: si concorda.
13)  PP.EE. viale Umberto I
Il comune prende atto delle osservazioni del C.R.U.
Parere di questa U.O.: si concorda.
14)  PP.EE. Spiaggia Plaia
Il comune prende atto delle osservazioni del C.R.U.
Parere di questa U.O.: si concorda.
15)  PP.EE. Balata di Baida ed emendamento
Il comune condivide l'ipotesi di ridimensionamento individuata dal C.R.U. lungo i principali assi stradali.
Parere di questa U.O.: in assenza di un'analisi approfondita sui fabbisogni si conferma il parere precedente di riclassificazione di tali aree in zone E.
16)  Studio geologico
Il comune conferma la validità dello studio.
Parere di questa U.O.: si prende atto di quanto evidenziato dal comune e si rimanda alla valutazione del Consiglio regionale dell'urbanistica al cui interno sono previsti rappresentanti con specifiche competenze in materia.
17)  N. piani e altezze zone B2
Il comune condivide la prescrizione del C.R.U.
Parere di questa U.O.: si prende atto.
18)  Studio agro-forestale
Il comune conferma la validità dello studio
Parere di questa U.O.: si prende atto di quanto evidenziato dal comune e si rimanda alla valutazione del Consiglio regionale dell'urbanistica al cui interno sono previsti rappresentanti con specifiche competenze in materia.
19)  Zone A
Il comune non condivide le prescrizioni formulate nel parere dell'ufficio richiedendo la possibilità di eseguire, anche in assenza di pianificazione esecutiva, interventi di ristrutturazione edilizia ed urbanistica.
Parere di questa U.O.: nel riconfermare i contenuti del parere dell'ufficio, discendenti da specifiche norme di legge, si prende atto di quanto evidenziato dal comune e si fa rilevare la possibilità di intervento nel rispetto di quanto dettato con circolare A.R.T.A. n. 2/2000, da attuarsi comunque in una successiva fase.
20)  Zone A2-A5 (Scopello)
Il comune non condivide le prescrizioni formulate nel parere dell'ufficio senza fornire chiare motivazioni a conforto delle proprie tesi.
Parere di questa U.O.: si conferma il precedente parere.
21)  Zone C3.1
Il comune non condivide l'obbligo di piano di lottizzazione nel caso di lotti interclusi o prospicienti aree urbanizzate.
Parere di questa U.O.: si conferma il precedente parere conforme al disposto dell'art. 39 legge regionale n. 19/72 e ss.mm.ii.
22)  Zone C3.2
Il comune non condivide le prescrizioni formulate nel parere dell'ufficio senza fornire chiare motivazioni a conforto delle proprie tesi.
Parere di questa U.O.: si conferma il precedente parere.
23)  Zone C3.4
L'amministrazione comunale condivide l'indicazione del C.R.U. chiedendo tuttavia l'aumento dell'indice di fabbricabilità fondiaria previsto nel verde agricolo.
Parere di questa U.O.: si conferma il parere precedentemente espresso.
24)  Zone C4
Il comune condivide la riclassificazione in z.t.o E solo per contrada Bocca della Carruba.
Parere di questa U.O.: si conferma il parere precedentemente espresso.
25)  Zone Z.P.S. e S.I.C.
Il comune evidenzia che trattasi di aree individuate da specifiche direttive comunitarie.
Parere di questa U.O.: si conferma quanto precedentemente espresso.
In ordine alle opposizioni ed osservazioni si rappresenta che, in assenza di valutazioni specifiche del consiglio comunale, non possono che riconfermarsi le valutazioni già espresse con il parere di questo servizio, in coerenza con le valutazioni di carattere generale, con le valutazioni espresse con le presenti controdeduzioni e/o con le note specifiche e riportate nell'allegata tabella.";
Visto il voto n. 321 del 20 maggio 2004 con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica ha espresso il parere che di seguito parzialmente si riporta;
"...Omissis...
Considerato che nel corso della discussione è emerso l'orientamento di condividere il parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto con l'introduzione delle seguenti prescrizioni:
-  zona E2 - ST
Per quanto riguarda tale zona il Consiglio, dopo avere valutato le controdeduzioni comunali e la relativa proposta dell'ufficio, conferma quanto già espresso nel parere n. 270/03, tenuto conto che l'istituto dell'accordo di programma, non configurandosi come norma organica da inserire nella pianificazione urbanistica comunale, può essere applicato quando ne ricorrono le condizioni alla luce della vigente normativa in materia di programmazione negoziata;
-  Borgo di Scopello
Si conferma quanto già espresso da questo Consiglio nel parere n. 270/03;
-  contrada Fraginesi
Alla luce delle motivazioni esposte in sede di controdeduzioni comunali, e tenuto conto delle considerazioni espresse da questo Consiglio nel parere n. 270/03, si condivide la Z.T.O. C3.3 ad eccezione dell'area posta a nord della S.S. 187 e dell'area posta a nord del Baglio Foderà sino alle strade esistenti indicate con le lettere F e D sulla tavola di progetto di piano classificata P.1a;
-  contrada Balata di Inici a sud di contrada Abatello
Si conferma quanto già espresso nel parere n. 270/03, specificando che le attrezzature di tipo assistenziale (F. c6 ed Fc. 1.7) citate nelle controdeduzioni comunali risultano ubicate in altro sito (Balata di Baida);
-  contrada Mangiaferro
Si conferma quanto già espresso nel parere n. 270/03, non riscontrando nelle controdeduzioni comunali motivazioni puntuali rispetto ai suggerimenti indicati in detto voto;
-  contrada Pagliarelli
Si condivide il parere dell'ufficio;
-  zona portuale
Si conferma quanto già espresso nel parere n. 270/03;
-  ingresso Est al paese dalla S.S. 187
Si condivide il parere dell'ufficio;
-  PP.EE. Balata di Baida
Alla luce delle controdeduzioni comunali si condivide in questa sede il parere dell'ufficio. Il comune tuttavia resta onerato di effettuare attraverso un'apposito studio, un'analisi approfondita sui reali fabbisogni della frazione, ipotizzando a tale scopo lo sviluppo insediativo lungo gli assi viari esistenti, così come suggerito nel parere n. 270/03;
-  studio geologico
Per quanto riguarda lo studio geologico, nelle aree individuate nella cartografia della "Pericolosità geologica" in scala 1:10.000 e 1:2.000 come interessate da processi morfogenetici di soliflusso, si prescrive che la suscettività all'edificazione sia valutata di volta in volta con inda gini geognostiche dirette, con indagini di laboratorio per la misurazione delle caratteristiche fisico meccaniche dei terreni e con verifiche di stabilità. Più specificatamente per la zona cartografata con colore grigio e lettera "B" nella "carta di classificazione del territorio in relazione alla suscettività di utilizzazione" in scala 1:10.000, tav. III del P.R.G. e denominata come "zona di Scopello, ampio complesso racchiuso tra la dorsale calcarea Perania e le pendici orientali di monte Scardina", confermando quanto già espresso nel precedente parere n. 270/03, si sottolinea che tali aree erano già state indicate come ad elevato rischio di frana nel D.A.R.T.A. del 4 luglio 2000 ed individuate nella letteratura geologica come interessate da un movimento gravitativo profondo in atto.
Pertanto la suscettività all'edificazione anche nei limiti volumetrici previsti per il verde agricolo, e la realizzazione di qualsiasi intervento di infrastrutturazione vanno subordinati a studi geologici e geotecnici molto approfonditi, corredati da adeguate indagini geognostiche in sito ed estesi all'intero versante interessato al movimento franoso;
-  studio agricolo forestale
In assenza di controdeduzioni esaustive il comune resta onerato di effettuare l'aggiornamento dello studio agricolo forestale nei termini richiamati nel parere n. 270/03, entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento di approvazione. Nelle more di tale adempimento l'attività edilizia nella zona di verde agricolo è limitata agli interventi previsti dall'art. 20 lettere a), b), c), d) della legge regionale 71/78 sul patrimonio edilizio esistente;
-  zone C4
Alla luce delle motivazioni esposte nelle controdeduzioni comunali si condivide la previsione di Z.T.O. C4 in contrada Costa Larga;
-  zone Z.P.S. e S.I.C.
In ordine al sistema vincolistico ambientale (aree S.I.C. e Z.P.S.), dovranno essere espressamente riportate sugli elaborati di P.R.G. le aree individuate dalla Comunità europea nella rete Natura 2000. Per dette aree, da stralciare in questa sede, è prescritta l'assoluta inedificabilità nelle more dello studio di valutazione d'incidenza nel rispetto del D.P.R. n. 357/97 e successive modifiche ed integrazioni e della conseguente disciplina urbanistica da effettuarsi nelle forme di legge.
Per quanto sopra, il Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Castellammare del Golfo, con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, adottati con la deliberazione consiliare n. 17 del 10 aprile 2002 con l'introduzione delle prescrizioni discendenti dal voto di questo Consiglio n. 270 del 19 novembre 2003, salvo quanto considerato con il presente parere a seguito delle controdeduzioni formulate con la deliberazione consiliare n. 9 del 3 febbraio 2004.";
Ritenuto di potere condividere i pareri del Consiglio regionale dell'urbanistica resi, sulla scorta delle rispettive proposte dell'u.op. 3.2/D.R.U., con i voti n. 270 del 19 novembre 2003 e n. 321 del 20 maggio 2004;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità ai pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 270 del 19 novembre 2003 e n. 321 del 20 maggio 2004 nonché alle prescrizioni contenute nelle note dell'ufficio del Genio civile di Trapani in premessa citate, è approvato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Castellammare del Golfo, adottato con delibera consiliare n. 17 del 10 aprile 2002.

Art. 2

Le osservazioni ed opposizioni presentate avverso lo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nei pareri del Consiglio regionale dell'urbanistica espressi con i voti n. 270 del 19 novembre 2003 e n. 321 del 20 maggio 2004.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1)  proposta dell'U.Op. 3.2/D.R.U. n. 63 del 6 novembre 2003 con relative tabelle allegate consistenti in:
a)  elenco dei beni ricadenti nel territorio e riportati nel piano paesistico regionale;
b) controllo ambientale nel settore delle acque - S.I.De.R.S. aggiornamento marzo 2000;
c)  osservatorio statistico sull'evoluzione del sistema socio-demografico ed insediativo regionale;
d)  disciplina urbanistica - norme di attuazione;
e)  disciplina urbanistica - norme di attuazione - programmazione commerciale;
f)  valutazione delle osservazioni ed opposizioni;
 2)  voto del C.R.U. n. 270 del 20 maggio 2004;
 3)  proposta dell'U.Op. 3.2/D.R.U. n. 17 del 31 marzo 2003 con relativi allegati consistenti in:
a)  tabella riassuntiva valutazioni su osservazioni ed opposizioni;
 4)  voto del C.R.U. n. 321 del 19 novembre 2003;
 5)  delibera di adozione n. 17 del 10 aprile 2002;
 6)  delibera n. 41 dell'1 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
 7)  delibera n. 42 del 2 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
 8)  delibera n. 43 del 7 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
 9)  delibera n. 44 del 9 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
10)  delibera n. 45 del 10 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
11)  delibera n. 46 del 15 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
12)  delibera n. 47 del 24 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
13)  delibera n. 48 del 28 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
14)  delibera e n. 49 del 30 aprile 2003 di controdeduzioni delle osservazioni e opposizioni;
15)  delibera n. 9 del 3 febbraio 2004 di controdeduzione alle determinazioni assessoriali.
Piano regolatore generale - Progetto
16)  tav.  P.1.a - planimetria di progetto del territorio comunale - scala 1/10.000; 
17)  tav.  P.1.b - planimetria di progetto del territorio comunale - scala 1/10.000; 
18)  tav.  P.2.a - planimetria di progetto del centro urba no - scala 1/2.000; 
19)  tav.  P.2.b - planimetria di progetto del centro urba no - scala 1/2.000; 
20)  tav.  P.3 - planimetria di progetto delle frazioni - scala 1/2.000; 
21)  tav.  P.4 - Z.T.O. del centro urbano - scala 1/5.000; 
22)  tav.  P.5 - legenda delle tavole di progetto; 
23)  tav.  P.5 - legenda delle tavole di progetto; 
24)  tav.  R - relazione generale; 
25)  NTA      - norme tecniche di attuazione; 
26)  RE      - regolamento edilizio. 

Elaborati con le modifiche introdotte dalla delibera di adozione n. 17 del 10 aprile 2002 del P.R.G. e R.E.
27)  tav.  P.1.a* - planimetria di progetto del territorio comunale - scala 1/10.000; 
28)  tav.  P.1.b* - planimetria di progetto del territorio comunale - scala 1/10.000; 
29)  tav.  P.2.a* - planimetria di progetto del centro urba no - scala 1/2.000; 
30)  tav.  P.2.b* - planimetria di progetto del centro urba no - scala 1/2.000; 
31)  tav.  P.3* - planimetria di progetto delle frazioni scala 1/2.000; 
32)  tav.  P.4* - Z.T.O. del centro urbano - scala 1/5.000, 
33)  tav.  P.5* - legenda delle tavole di progetto;  
34)  tav.  R* - relazione generale; 
35)  NTA*      - norme tecniche di attuazione; 
36)  RE*      - regolamento edilizio; 
37)  tav.  PE1.2* - norme tecniche di attuazione; 
38)  tav.  PE2.2* - norme tecniche di attuazione; 
39)  tav.  PE3.2* - norme tecniche di attuazione; 
40)  tav.  PE4.2* - norme tecniche di attuazione; 
41)  tav.  PE4.3* - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
42)  tav.  PE4.4* - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
43)  tav.  PE5.3* - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
44)  tav.  PE5.4* - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
45)  tav.  PE5.5* - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
46)  tav.  PE5.8* - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
47)  tav.  PE5.9* - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
48)  tav.  PE5.10* - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
49)  tav.  PE5.11* - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
50)  tav.  PE5.12* - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000; 
51)  tav.  PE6.2* - norme tecniche di attuazione; 
52)  tav.  PE7.2* - norme tecniche di attuazione. 

Analisi:
53)  tav.  A.1 - schemi regionali di inquadramento - pianificazione intercomunale - scala 1/250.000; 
54)  tav.  A.2.1 - strumenti urbanistici previgenti - scala 1./25.000 
55)  tav.  A.2.2 - strumenti urbanistici previgenti - scala 1/5.000; 
56)  tav.  A.3.a - viabilità, infrastrutture, attrezz. pubbliche, proprietà pubbliche - scala 1/10.000; 
57)  tav.  A.3.b - viabilità, infrastrutture, attrezz. pubbliche, proprietà pubbliche - scala 1/10.000; 
58)  tav.  A.4.a - attrezzature pubbliche - scala 1/2.000; 
59)  tav.  A.4.b - attrezzature pubbliche - scala 1/2.000; 
60)  tav.  A.5.a - patrimonio dei beni culturali ed ambientali - regime vincolistico - scala 1/10.000; 
61)  tav.  A.5.b - patrimonio dei beni culturali ed ambientali - regime vincolistico - scala 1/10.000; 
62)  tav.  A.6.a - patrimonio dei beni culturali ed ambientali - regime vincolistico - scala 1/2.000; 
63)  tav.  A.6.b - patrimonio dei beni culturali ed ambientali - regime vincolistico - scala 1/2.000; 
64)  tav.  A.7 - patrimonio dei beni culturali ed ambientali - attrezz. pubbl. - regime vincolistico - scala 1/2.000; 

65)  indagini conoscitive.
Prescrizioni esecutive
Località: Duchessa
66)  tav.  PE1.1 - relazione illustrativa e previsioni di massima delle spese - piano particellare di esproprio con elenco degli immobili da espropriare. Costo delle opere di urbanizzazione primaria e delle aree da espropriare; 
67)  tav.  PE1.2 - norme tecniche di attuazione; 
68)  tav.  PE1.3 - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
69)  tav.  PE1.4 - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
70)  tav.  PE1.5 - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
71)  tav.  PE1.6 - planimetria su mappa catastale - piano particellare di esproprio - scala 1/2.000; 
72)  tav.  PE1.7 - profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo - scala 1/2.000; 
73)  tav.  PE1.8 - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
74)  tav.  PE1.9 - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
75)  tav.  PE1.10 - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
76)  tav.  PE1.11 - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
77)  tav.  PE1.12 - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000. 

Località: viale Leonardo da Vinci - Gemma d'Oro
78)  tav.  PE2.1 - relazione illustrativa e previsioni di massima delle spese - piano particellare di esproprio con elenco degli immobili da espropriare. Costo delle opere di urbanizzazione primaria e delle aree da espropriare; 
79)  tav.  PE2.2 - norme tecniche di attuazione; 
80)  tav.  PE2.3 - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
81)  tav.  PE2.4 - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
82)  tav.  PE2.5 - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
83)  tav.  PE2.6 - planimetria su mappa catastale - pia no particellare di esproprio - scala 1/2.000; 
84)  tav.  PE2.7 - profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo - scala 1/2.000; 
85)  tav.  PE2.8 - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
86)  tav.  PE2.9 - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
87)  tav.  PE2.10 - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
88)  tav.  PE2.11 - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
89)  tav.  PE2.12 - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000. 

Località: via Segesta
90)  tav.  PE3.1 - relazione illustrativa e previsioni di massima delle spese - piano particellare di esproprio con elenco degli immobili da espropriare. Costo delle opere di urbanizzazione primaria e delle aree da espropriare; 
91)  tav.  PE3.2 - norme tecniche di attuazione; 
92)  tav.  PE3.3 - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
93)  tav.  PE3.4 - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
94)  tav.  PE3.5 - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
95)  tav.  PE3.6 - planimetria su mappa catastale - piano particellare di esproprio - scala 1/2.000; 
96)  tav.  PE3.7 - profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo - scala 1/2.000; 
97)  tav.  PE3.8 - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
98)  tav.  PE3.9 - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
99)  tav.  PE3.10 - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
100)  tav.  PE3.11 - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
101)  tav.  PE3.12 - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000. 

Località: contrada Bocca della Carrubba
102)  tav.  PE4.1 - relazione illustrativa e previsioni di massima delle spese - piano particellare di esproprio con elenco degli immobili da espropriare. Costo delle opere di urbanizzazione primaria e delle aree da espropriare; 
103)  tav.  PE4.2 - norme tecniche di attuazione; 
104)  tav.  PE4.3 - norme Stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
105)  tav.  PE4.4 - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
106)  tav.  PE4.5 - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
107)  tav.  PE4.6 - planimetria su mappa catastale - pia no particellare di esproprio - scala 1/2.000; 
108)  tav.  PE4.7 - profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo - scala 1/2.000; 
109)  tav.  PE4.8 - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
110)  tav.  PE4.9 - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
111)  tav.  PE4.10 - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
112)  tav.  PE4.11 - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
113)  tav.  PE4.12 - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000. 

Località: viale Umberto I
114)  tav.  PE5.1 - relazione illustrativa e previsioni di massima delle spese - piano particellare di esproprio con elenco degli immobili da espropriare. Costo delle opere di urbanizzazione primaria e delle aree da espropriare; 
115)  tav.  PE5.2 - norme tecniche di attuazione; 
116)  tav.  PE5.3 - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
117)  tav.  PE5.4 - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
118)  tav.  PE5.5 - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
119)  tav.  PE5.6 - planimetria su mappa catastale - pia no particellare di esproprio - scala 1/2.000; 
120)  tav.  PE5.7 - profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo - scala 1/2.000; 
121)  tav.  PE5.8 - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
122)  tav.  PE5.9 - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
123)  tav.  PE5.10 - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
124)  tav.  PE5.11 - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
125)  tav.  PE5.12 - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000. 

Località: contrada Spiaggia Plaia
126)  tav.  PE6.1 - relazione illustrativa e previsioni di massima delle spese - piano particellare di esproprio con elenco degli immobili da espropriare. Costo delle opere di urbanizzazione primaria e delle aree da espropriare; 
127)  tav.  PE6.2 - norme tecniche di attuazione; 
128)  tav.  PE6.3 - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
129)  tav.  PE6.4 - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
130)  tav.  PE6.5 - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
131)  tav.  PE6.6 - planimetria su mappa catastale - pia no particellare di esproprio - scala 1/2.000; 
132)  tav.  PE6.7 - profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo - scala 1/2.000; 
133)  tav.  PE6.8 - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
134)  tav.  PE6.9 - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
135)  tav.  PE6.10 - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
136)  tav.  PE6.11 - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
137)  tav.  PE6.12 - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000. 

Località: Balata di Baida
138)  tav.  PE7.1 - relazione illustrativa e previsioni di massima delle spese - piano particellare di esproprio con elenco degli immobili da espropriare. Costo delle opere di urbanizzazione primaria e delle aree da espropriare; 
139)  tav.  PE7.2 - norme tecniche di attuazione; 
140)  tav.  PE7.3 - norme stralcio delle previsioni del P.R.G. - scala 1/2.000; 
141)  tav.  PE7.4 - zonizzazione esecutiva - scala 1/2.000; 
142)  tav.  PE7.5 - planimetria di progetto - scala 1/2.000; 
143)  tav.  PE7.6 - planimetria su mappa catastale - pia no particellare di esproprio - scala 1/2.000; 
144)  tav.  PE7.7 - profili regolatori, sezioni stradali ed alberature tipo - scala 1/2.000; 
145)  tav.  PE7.8 - progetto di massima della rete fognan te acque nere - scala 1/2.000; 
146)  tav.  PE7.9 - progetto di massima della rete idrica - scala 1/2.000; 
147)  tav.  PE7.10 - progetto di massima della rete telefonica ed elettrica - scala 1/2.000; 
148)  tav.  PE7.11 - progetto di massima della rete del gas metano - scala 1/2.000; 
149)  tav.  PE7.12 - progetto di massima della rete pubblica di illuminazione - scala 1/2.000. 

Studio geologico:
Studio geologico del P.R.G.
150)  studio geologico - relazione;
151)  carta della pericolosità geologica;
152)  tav.  I - carta geomorfologica - scala 1/10.000; 
153)  tav.  I - carta geomorfologica - scala 1/10.000; 
154)  tav.  II - carta idrogeologica - scala 1/10.000; 
155)  tav.  II - carta idrogeologica - scala 1/10.000; 
156)  tav.  1/A - cartografia di base - scala 1/10.000; 
157)  tav.  1/AA - cartografia di base - scala 1/10.000; 
158)  tav.  1/A - cartografia di base - scala 1/2.000;  
159)  tav.  1/B - cartografia di base - scala 1/10.000; 
160)  tav.  1/BB - cartografia di base - scala 1/10.000; 
161)  tav.  1/B - cartografia di base - scala 1/2.000; 
162)  tav.  1/AB - cartografia di base - scala 1/2.000; 
163)  tav.  Balata - cartografia di base - scala 1/2000;  

164)  carta geologica - scala 1/25.000;
165)  carta di classificazione del territorio in relazione alla suscettività di utilizzo - scala 1: 10.000;
166)  tav.  III - carta di classificazione del territorio in relazione alla suscettività di utilizzo - scala 1: 10.000. 

Studio geologico relativo alle prescrizioni esecutive:
167)  studio geologico - tecnico;
168)  studio geologico - tecnico - carta della pericolosità geologica;
169)  tav.  1/A - carta geomorfologica - Z.T.O.: PE5 - scala 1/2000; 
170)  tav.  1/A - carta geologica - Z.T.O.: PE5 - scala 1/2000; 
171)  tav.  1/A - carta litotecnica - Z.T.O.: PE5 - scala 1/2000; 
172)  tav.  1/B - carta geomorfologica - Z.T.O.: PE2-PE3-PE4 - scala 1/2000; 
173)  tav.  1/B - carta geologica - Z.T.O.: PE2-PE3-PE4 - scala 1/2000; 
174)  tav.  1/B - carta litotecnica - Z.T.O.: PE2-PE3-PE4 - scala 1/2000; 
175)  tav.  1/AB - carta geomorfologica - Z.T.O.: PE1-PE2-PE6 - scala 1/2000; 
176)  tav.  1/AB - carta geologica - Z.T.O.: PE1-PE2-PE6 - scala 1/2000; 
177)  tav.  1/AB - carta litotecnica - Z.T.O.: PE1-PE2-PE6 - scala 1/2000; 
178)  tav.  Balata - carta geomorfologica - Z.T.O.: PE7 - scala 1/2000; 
179)  tav.  Balata - carta geologica - Z.T.O.: PE7 - scala 1/2000; 
180)  tav.  Balata - carta litologica - Z.T.O.: PE7 - scala 1/2000; 

Studio agricolo-forestale
181)  elab.  I - 1ª carta delle aree di espansione interessate da coltivazioni agricolo forestali "per vincolo forestale e fascia di rispetto"; 
182)  elab.  I - 2ª carta delle aree di espansione interessate da coltivazioni agricolo forestali "per vincolo forestale e fascia di rispetto"; 
183)  elab.  I - 3ª carta delle aree di espansione interessate da coltivazioni agricolo forestali "per vincolo forestale e fascia di rispetto"; 
184)  elab.  II - 1ª carta delle vegetazioni dell'uso del suolo e delle infrastrutture al servizio dell'agricoltura; 
185)  elab.  II - 2ª carta delle vegetazioni dell'uso del suolo e delle infrastrutture al servizio dell'agricoltura; 
186)  elab.  II - 3ª carta delle vegetazioni dell'uso del suolo e delle infrastrutture al servizio dell'agricoltura; 

187)  elab.3 - relazione generale.

Art. 4

Il comune di Castellammare del Golfo, entro 60 giorni dalla notifica del presente decreto, dovrà effettuare l'aggiornamento dello studio agricolo-forestale e lo studio di valutazione di incidenza, secondo quanto richiamato nel sopraccitato voto del C.R.U. n. 321 del 20 maggio 2004, ai fini della conseguente definitiva disciplina urbanistica degli ambiti territoriali interessati.

Art. 5

Il comune di Castellammare del Golfo dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dai progettisti le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato al fine di consentire gli adempimenti di vigilanza, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 6

Ai sensi dell'art. 13 del T.U. approvato con il D.P.R. n. 327/01 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dalle prescrizioni esecutive, possono essere emanati entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art. 7

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 8

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, unitamente agli allegati alle proposte dell'un. op. 3.2/D.R.U. sopracitate ed indicati ai punti 1d), 1e), 1f) e 3 a) del precedente art. 3 e con esclusione della restante documentazione, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 9 giugno 2004.
  LIBASSI 

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(2004.25.1728)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

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Michele Arcadipane
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