REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 2 LUGLIO 2004 - N. 28
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 31 maggio 2004.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio del comune di Campobello di Mazara.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 2 del 10 aprile 1978 e successive modifiche e integrazioni;
Vista la legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978 e successive modifiche e integrazioni;
Vista la legge regionale n. 37 del 10 agosto 1985 e successive modifiche e integrazioni;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000 e successive modifiche e integrazioni;
Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto legge n. 180 dell'11 giugno 1998: "Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania", convertito, con modifiche, nella legge 3 agosto 1998, n. 267;
Visto il decreto legge n. 132 del 13 maggio 1999, convertito, con modifiche, nella legge 13 luglio 1999, n. 226;
Visto il decreto legge n. 298/41 del 4 luglio 2000, con il quale l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente adotta il piano straordinario per l'assetto idrogeologico con cui vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio molto elevato o elevato;
Visto, in particolare, l'art. 6 del predetto decreto che prevede che il piano straordinario può essere integrato e modificato, ai sensi dell'art. 1 bis del decreto legge n. 180/98 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione a successivi studi, ricerche e/o segnalazioni e informazioni che documentino una situazione di dissesto locale diversa da quella rappresentata;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 245 del 14 settembre 2000, con la quale, tra l'altro, viene condivisa l'opportunità di dare immediato corso all'aggiornamento del piano straordinario del rischio idrogeologico, così come previsto dall'art. 6 del decreto n. 298/41/2000, accogliendo, prioritariamente, eventuali segnalazioni che documentino situazioni di dissesti locali diverse da quelle rappresentate nella cartografia del piano;
Visto il decreto n. 543 del 25 luglio 2002, con il quale l'Assessore per il territorio e l'ambiente approva l'aggiornamento del piano straordinario, integrato dalle norme di salvaguardia di cui all'allegato B;
Vista la nota prot. n. 17738 del 16 dicembre 2004, con la quale il sindaco del comune di Campobello di Mazara, ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, ha trasmesso gli elaborati richiesti dall'ufficio del Genio civile di Trapani per l'aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, relativamente al proprio territorio comunale;
Vista la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Trapani, trasmessa con nota n. 17738 del 27 gennaio 2004, nella quale l'ufficio, sulla base della documentazione tecnica prodotta dal comune di Campobello di Mazara e sull'accertamento effettuato sui luoghi, esprime parere favorevole all'aggiornamento del piano straordinario del territorio comunale di Campobello di Mazara;
Vista la nota prot. n. 17189 del 22 marzo 2004, con la quale il servizio 4 del dipartimento territorio dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente chiede al sindaco del comune di Campobello di Mazara di integrare lo studio prodotto con una relazione esplicativa sulle modalità di applicazione delle matrici di valutazione del grado di pericolosità e rischio;
Vista la nota n. 5454/R del 22 aprile 2004, con la quale il comune di Campobello di Mazara trasmette la relazione esplicativa richiesta dall'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente;
Ritenuto di dovere provvedere al riguardo;

Decreta:


Art.  1

Per le motivazioni di cui in premessa, è aggiornato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Campobello di Mazara con la riperimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, soggette alle norme di salvaguardia, ai sensi dell'art. 2 del decreto n. 543 del 25 luglio 2002.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto le carte del dissesto, della pericolosità e del rischio idrogeologico in scala 1:10.000 e la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Trapani.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Regione siciliana.
Palermo, 31 maggio 2004.
  Il sostituto del dirigente generale: SPATAFORA 



N.B. - Si può prendere visione della cartografia allegata al decreto presso l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente - servizio 4, il comune di Campobello di Mazara, l'ufficio del Genio civile di Trapani e la Provincia regio nale di Trapani.
Allegato
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

1.  PREMESSE
L'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, aveva individuato nel territorio di Campobello di Mazara un'area soggetta a "rischio frana molto elevato" (R4) ed un'area a "rischio idraulico molto elevato" (R4).
In particolare, una zona posta a nord-est dell'abitato, in prossimità della via Circonvallazione est (intesa zona delle cave) ed estesa circa 50 Ha., veniva classificata area a "rischio frana molto elevato" mentre una zona posta ad est del centro urbano, in contrada Fontanelle-Principe, in prossimità dell'incrocio tra il viale Risorgimento ed il fosso Burgio, veniva classificata come area a "rischio idraulico molto elevato" (vedi allegato n. 1).
A seguito dell'emanazione di detto decreto il comune di Campobello di Mazara ha dato l'incarico al geologo Pietro Stassi, che si è avvalso anche della consulenza di un ingegnere idraulico, di approfondire lo studio della zona interessata.
Il professionista incaricato, in una prima fase, aveva proposto una riperimetrazione e riclassificazione di dette zone secondo criteri non conformi alle linee guida emanate dall'A.R.T.A. per la redazione del P.A.I., per cui questo ufficio, con lettera del 24 dicembre 2002, prot. n. 18758, ha richiesto una rielaborazione di detto studio.
Successivamente il comune di Campobello ha trasmesso, in data 16 dicembre 2004, prot. n. 17738, gli elaborati richiesti da questo ufficio.
2.  STUDIO GEOLOGICO PER IL RISCHIO FRANE
L'amministrazione comunale ha trasmesso uno studio di dettaglio della zona interessata posta a nord-est del centro abitato, nella via Circonvallazione est.
Detta zona, in passato, è stata sfruttata come cave di calcareniti (conci di tufo) usate per l'edilizia; dal punto di vista morfologico è sub-pianeggiante, con pendenze dell'ordine del 5%, degradante verso sud-est.
La zona oggetto di indagine è stata investigata mediante rilievi di superficie ed in sotterraneo e mediante una serie di indagini geognostiche in situ come i sondaggi di tipo geofisico (sondaggi elettrici verticali, sondaggi sismici a rifrazione) e perforazioni meccaniche.
I rilievi hanno evidenziato alcune cave a cielo aperto, in parte riempite, ed una serie di cavità a "camere e pilastri" tipiche delle cave di calcareniti.
Da dette indagini sono state proposte tre aree a rischio di frana elevato (R3) corrispondenti alle cave citate con un franco di circa 10,00 metri lungo il perimetro delle cave stesse; la restante area, che nel decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 veniva indicata come a rischio frana molto elevato, con il presente studio viene proposta come zona a rischio di frana medio (R2), con delimitazioni di zona corrispondenti a strade ben definite.
La suddetta proposta di classificazione, confortata da un controllo puntuale dei fabbricati esistenti nella zona in cui non si evincono fenomeni di instabilità, viene condivisa da questo ufficio, per cui la nuova classificazione per rischio frana prevede le seguenti due zone:
-  zona a rischio frana elevato (R3);
-  zona a rischio frana medio (R2).
La zona a rischio frana elevato (R3) corrisponde all'area interessata da fenomeni di crollo in corrispondenza dei fronti rocciosi con pareti verticali o sub-verticali, mentre la zona a rischio frana medio (R2) corrisponde al territorio in cui sono comprese piccole cave colmate da materiali di riporto o piccole cavità sotterranee, oppure a zone del territorio in cui erano presenti cave di calcareniti, ma non è presente alcuna visibile manomissione per cui, in mancanza di dati certi, sono state prudenzialmente classificate R2. Il tutto come meglio riportato nella tavola 3 in scala 1:5.000.
3. STUDIO IDROGEOLOGICO PER IL RISCHIO IDRAULICO
L'amministrazione comunale, oltre allo studio per rischio frane, ha trasmesso anche uno studio di dettaglio di una zona in contrada Fontanelle-Principe, già classificata a "rischio idraulico molto elevato" in prossimità dell'incrocio tra il viale Risorgimento ed il fosso Burgio.
Il bacino imbrifero sotteso dalla sezione finale di tale fosso è di modesta entità (circa 0,63 kmq.) e i problemi di allagamento che vi sono stati nella zona sono da attribuire alla mancanza di manutenzione delle opere di convogliamento delle acque provenienti da monte e che si sversano nel collettore comunale che si trova in viale Risorgimento.
La portata di max piena del fosso Burgio è stata effettuata con tempi di ritorno di 20, 50, 100, 200, 300 e 500 anni, e solo per tempi di ritorno di 300 e 500 anni il collettore esistente non risulta verificato. Per quanto sopra, il professionista ha proposto la classificazione di zona a rischio idraulico elevato (R3) per una zona depressa, estesa circa 7.000 mq., in prossimità del viale Risorgimento e per una fascia di rispetto larga 40 metri, a cavallo dell'impluvio esistente; la restante area, già classificata nel decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 come zona a rischio idraulico molto elevato, con la presente viene proposta come zona a rischio idraulico medio (R2).
La suddetta proposta di classificazione, confortata dai sopralluoghi effettuati, viene condivisa da questo ufficio, per cui la nuova classificazione per rischio idraulico prevede le seguenti due zone:
-  zona a rischio idraulico elevato (R3);
-  zona a rischio idraulico medio (R2).
La zona a rischio idraulico elevato (R3) corrisponde all'area depressa in prossimità del viale Risorgimento e alla fascia estesa 40 metri a cavallo dell'impluvio esistente, mentre la zona a rischio idraulico medio (R2) corrisponde alla restante parte di territorio già classificata a rischio idraulico elevato dal decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000.
Il tutto come meglio riportato nella tavola 5 in scala 1:5.000. Si raccomanda, tuttavia, all'amministrazione comunale di provvedere alla pulitura dell'impluvio ed alla manutenzione delle caditoie di collegamento del canale con il collettore comunale.
4.  CONCLUSIONI 

Ciò premesso, considerato che:
-  lo studio sulla valutazione del rischio idrogeologico da frana e da esondazione è stato sviluppato su tutto il territorio comunale ed, in particolare, sulle zone già classificate a rischio dal decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000;
-  sono state individuate le aree soggette a dissesto e la relativa classe di rischio da R2 a R3, per ogni singola area ritenuta pericolosa, sulla base delle linee guida emanate dall'A.R.T.A.;
-  il lavoro è stato sviluppato su base cartografica in scala 1:25.000, 1:10.000, e 1:5.000 e sulla base di dati bibliografici e di studi esistenti e di studi in situ ai sensi della circolare A.R.T.A. n. 57596 del novembre 2000;
-  i risultati sono stati verificati da questo ufficio con una serie di sopralluoghi;
-  lo studio idrogeologico redatto dal geologo Pietro Stassi, con la collaborazione idraulica dell'ing. Francesco Rizzo, nonché la valutazione dei livelli di rischio è stata effettuata secondo le linee guida redatte dall'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente.
Tutto ciò premesso, si esprime il parere favorevole per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, di cui al decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, relativo al territorio comunale di Campobello di Mazara.
(2004.24.1653)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

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