REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 18 GIUGNO 2004 - N. 26
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 28 maggio 2004.
Disposizioni in materia di agriturismo.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto il decreto n. 189 del 21 febbraio 2001, con il quale è stato approvato il contratto individuale di lavoro del dirigente generale del dipartimento, a seguito della deliberazione n. 326 della Giunta regionale;
Vista la legge n. 730 del 5 dicembre 1985 in materia di agriturismo;
Vista la legge regionale n. 25 del 9 giugno 1994, in materia di agriturismo, e successive modifiche;
Vista la legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2000;
Visto il decreto legislativo n. 228 del 18 maggio 2001, recante disposizioni in materia di agricoltura e agriturismo;
Vista la legge regionale n. 14 del 13 marzo 1982, di disciplina dei complessi ricettivi all'aria aperta;
Vista la legge regionale n. 5 del 2 agosto 2002, d'istituzione delle strade e delle rotte del vino;
Vista la legge n. 135 del 29 marzo 2001, di riforma della legislazione nazionale del turismo;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 355 del 30 dicembre 1999, che sopprime la commissione regionale per l'agriturismo;
Visti i decreti dell'Assessore regionale per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti del 29 novembre 2001 e 11 luglio 2002, contenenti i requisiti per la classificazione in stelle delle aziende agrituristiche;
Visto il Complemento di programmazione del P.O.R. 2000/2006 Sicilia;
Visti i bandi relativi alla misura 4.15, azione "A" - Agriturismo - del P.O.R. 2000/2006 Sicilia "Promozione dell'adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali (Feaog)", dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, dipartimento interventi strutturali, pubblicati nelle Gazzette Ufficiali della Regione siciliana;
Vista la propria circolare n. 308 del 7 dicembre 2001 "Modalità procedurali di attuazione del P.O.R.";
Valutate le osservazioni e le proposte formulate dalle associazioni agrituristiche e dalle organizzazioni di rappresentanza dei comuni nelle riunioni specificatamente convocate;
Considerata l'opportunità di emanare disposizioni in materia di agriturismo, in applicazione della normativa vigente, e di definire criteri e modalità per la concessione degli aiuti agli operatori agrituristici, in conformità a quanto previsto dal Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia, anche al fine della semplificazione amministrativa;
A' termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

Per le finalità di cui alle premesse, è approvato il testo dell'allegato "Disposizioni in materia di agriturismo" e della relativa modulistica, che costituiscono parti integranti del presente decreto.

Art. 2

Sono revocati il decreto 14 giugno 1997 e la circolare assessoriale n. 239 del 23 luglio 1997, riguardanti i criteri di concessione degli aiuti di cui all'art. 17 della legge regionale n. 25/1994 e la disciplina dell'attività agrituristica.

Art. 3

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 28 maggio 2004.
  CROSTA 

Allegati
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRITURISMO

Premessa
Con il presente documento vengono emanati le disposizioni attuative della legge regionale 9 giugno 1994, n. 25 "Norme sull'agriturismo", così come modificata dall'art. 87 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32 e dall'art. 3 del decreto legislativo n. 228/2001, nonché i criteri e le procedure per la concessione degli aiuti pubblici previsti dalla misura 4.15, azione "A" - Agriturismo del P.O.R. Sicilia 2000/2006.
Fermo restando quanto disposto dal Complemento di programmazione, dalla circolare del dirigente generale n. 308 del 7 dicembre 2001 e dalla pista di controllo della misura 4.15, azione "A", approvata con decreto n. 771 del 16 maggio 2003, le presenti disposizioni sostituiscono quelle adottate con il decreto 14 giugno 1997 per la concessione degli aiuti finanziari previsti dalla legge regionale n. 25/94 e con la circolare regionale in materia di agriturismo n. 239 del 23 luglio 1997.
Il presente testo, completo di allegati, è disponibile sul sito www.regione.sicilia.it/agricoltura.
Titolo I
DISCIPLINA DELL'ATTIVITA' AGRITURISTICA

1.  Riferimenti normativi e disposizioni applicabili
Le principali norme in materia di agriturismo possono essere individuate nelle seguenti:
-  legge n. 730 del 5 dicembre 1985, modificata dalla legge n. 268 del 27 luglio 1999;
-  art. 3 del decreto legislativo n. 228 del 18 maggio 2001;
-  legge regionale n. 25/94, modificata dall'art. 87 della legge regionale n. 32/2000;
-  legge regionale n. 5/2002.
Si precisa, inoltre, che i numerosi aspetti concernenti l'esercizio dell'attività agrituristica sono riconducibili a una serie di norme e disposizioni, riportate nell'allegata Tavola 1 (non esaustiva).
2. Attività agrituristica
Le attività agrituristiche sono definite dalle leggi nazionali, regionali e dalle norme comunitarie vigenti, che ne individuano le caratteristiche specifiche, differenziandole da quelle turistiche esercitate anche in ambito rurale.
L'agriturismo può essere svolto, nell'ambito delle attività connesse a quella agricola, esclusivamente in un'azienda regolarmente iscritta al registro delle imprese presso la C.C.I.A.A.. Al riguardo, appare opportuno segnalare che l'art. 3 del decreto legislativo n. 228/2001 prevede fra le altre attività agrituristiche, l'organizzazione di attività ricreative, culturali e didattiche, di pratiche sportive, escursionistiche e d'ippoturismo, nonché la degustazione dei prodotti aziendali, ancorché svolte all'esterno dell.
In quest'ultima deve essere effettivamente esercitata l'attività di produzione agricola, alla quale quell'agrituristica si connette in maniera funzionale e complementare nell'ambito di una gestione unitaria dell'impresa. Conseguentemente, le iniziative ricettive, di ospitalità, culturali e didattiche devono porsi in sinergia con l'attività agricola che, comunque, deve rimanere principale. Ne deriva che l'attività agrituristica non può essere oggetto di gestione separata da quella relativa all'attività agricola, che deve essere svolta dal medesimo soggetto e non può rientrare fra le tipologie degli esercizi ricettivi classificabili come turistici.
Si rileva, inoltre, che la normativa vigente dispone l'obbligo di esercitare le attività di organizzazione di attività ricreative, culturali, di vendita diretta dei prodotti agricoli etc., congiuntamente con l'offerta di ospitalità e/o l'agricampeggio e/o la ristorazione.
Al fine di incentivare il progressivo ampliamento della gamma dei servizi offerti dalle aziende agrituristiche, si ritiene auspicabile e preferibile che all'attività di ristorazione venga sempre affiancata almeno quella di ospitalità.
3.  Soggetti abilitati all'esercizio dell'agriturismo
L'agriturismo può essere esercitato esclusivamente dagli imprenditori agricoli singoli e associati in qualsiasi forma giuridica, di cui all'art. 2135 del codice civile, come modificato dall'art. 1 del decreto legislativo n. 228/2001, nonché dai loro familiari di cui all'art. 230 bis del codice civile.
La normativa non prevede l'obbligo della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale.
Infatti, le uniche motivazioni ostative previste dalla legge attengono ad alcuni reati di natura penale (artt. 442, 444, 513, 515 e 517 del codice penale), o ai delitti in materia d'igiene, sanità, frode nella preparazione degli alimenti previsti in leggi speciali. In ogni caso sono esclusi i soggetti sottoposti a misure di prevenzione per reati contro la sicurezza e la pubblica moralità, o che siano stati dichiarati delinquenti abituali (legge n. 1423 del 27 dicembre 1956).
Fermo restando il requisito della disponibilità dell'azienda agricola, che rappresenta elemento fondamentale, possono svolgere l'attività agrituristica anche gli affittuari e i comodatari, a condizione che il proprietario autorizzi gli eventuali miglioramenti e trasformazioni delle strutture aziendali non più necessarie all'attività agricola.
4.  Nulla osta ispettoriale
Per svolgere l'attività agrituristica è necessario ottenere l'autorizzazione comunale e, in via preventiva, specifico nulla osta dell'ispettorato provinciale dell'agricoltura (IPA) competente. Nel caso in cui le superfici aziendali siano localizzate in diversi territori provinciali, la competenza è attribuita all'ispettorato nel cui territorio si trovano i fabbricati in cui verranno effettuate le attività di agriturismo.
I soggetti, ai quali è stato rilasciato il nulla osta ispettoriale, devono essere inseriti in un apposito elenco provinciale, come previsto dall'art. 6 della legge n. 730 del 1985.
Gli ispettorati provinciali dell'agricoltura verificano ed accertano, per la concessione del nulla osta, la sussistenza dei requisiti soggettivi del richiedente, nonché le caratteristiche tecnico economiche e strutturali dell'azienda agricola in cui è previsto l'esercizio delle attività agrituristiche.
In particolare, dovranno essere dimensionati i fabbisogni lavorativi delle attività consentite, espresse in giornate, al fine di garantire che l'attività agricola, rispetto a quella di ricezione, ospitalità e ristorazione, rimanga principale.
A riguardo, la consistenza dell'attività agricola dovrà essere superiore al 50% del tempo lavoro complessivo.
La metodologia utilizzata dovrà essere basata sulla quantificazione del lavoro assorbito dall'attività agricola e da quella agrituristica, da svolgere nel periodo autorizzabile. Per il calcolo, dovranno essere utilizzate le tabelle riportate nella Tavola 2.
In particolare, per la determinazione del fabbisogno lavorativo connesso alla produzione agricola e zootecnica, nella relazione agrituristica allegata alla domanda di rilascio del nulla osta, dovrà attribuirsi ad ogni tipologia colturale e ai capi allevati il tempo-lavoro desumibile dai parametri applicabili.
Qualora nell'azienda vengano attuati indirizzi produttivi non compresi nella Tavola 2, dovranno essere redatti gli specifici conti colturali.
Con riferimento al fabbisogno di lavoro per l'attività agrituristica, nella relazione dovranno essere considerate le attività oggetto di richiesta del nulla osta, tenendo conto del periodo di svolgimento delle stesse e del numero previsto di ospiti e/o visitatori.
Si ricorda che la normativa regionale impone una connessione obbligatoria tra le attività ricreative, culturali, divulgative e sportive con quelle di offerta di ospitalità o di ristoro.
Per quanto concerne i locali da destinare all'attività agrituristica, gli stessi devono essere già esistenti ed eccedenti l'ordinario fabbisogno aziendale, o non più necessari, così come espressamente previsto dall'art. 3 della legge n. 730/85. Ne deriva che i fabbricati da destinare all'attività agrituristica devono possedere caratteristiche compatibili con le attività agricole.
Ne deriva, pertanto, che non può essere concesso il nulla osta per l'esercizio dell'attività di ospitalità e/o di ristorazione, da effettuare in edifici realizzati specificatamente ed esclusivamente per finalità agrituristiche.
Inoltre, dovrà essere salvaguardata la funzionalità dei rimanenti fabbricati, da utilizzare per l'attività agricola praticata in azienda.
La domanda di rilascio del nulla osta, da presentare all'IPA competente per territorio, dovrà essere compilata secondo l'allegato modello "A", in esenzione di bollo. La richiesta deve essere sottoscritta dal titolare dell'azienda o, nel caso di società e di soggetti associati, dal legale rappresentante.
Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione, ferma restando la normativa vigente in materia di semplificazione amministrativa:
-  relazione agrituristica;
-  planimetria dei locali aziendali da adibire alle attività agrituristiche e di quelli che saranno utilizzati per l'attività agricola, compresi i fabbricati destinati all'eventuale residenza del titolare dell'azienda o dei suoi collaboratori;
-  autorizzazione del proprietario all'utilizzazione per attività agrituristica degli immobili, nel caso in cui la presente richiesta venga sottoscritta da altro soggetto possessore del fondo e/o degli immobili (affittuario o comodatario);
-  titolo di proprietà e/o di possesso dell'azienda agricola;
-  corografia in scala 1:25.000 con ubicazione dell'azienda;
-  estratto dei fogli di mappa con l'indicazione delle colture praticate;
-  certificati o visure catastali relativi a tutte le superfici aziendali;
-  documentazione attestante il rispetto della normativa in materia di ambiente con particolare riguardo allo smaltimento dei rifiuti dell'azienda agricola, utilizzo dei prodotti fitosanitari (patentino per l'acquisto dei prodotti fitosanitari) e lo scarico delle acque;
-  nel caso di allevamento zootecnico, certificazione in materia di igiene e benessere degli animali allevati rilasciata dalla A.U.S.L. competente.
Si precisa che gli elementi dichiarati nella domanda rivestono valore di autocertificazione.
La relazione agrituristica dovrà essere redatta in conformità al modello "B" e sottoscritta da un tecnico agricolo abilitato, dal richiedente ed, eventualmente, da ulteriori figure professionali competenti in materia. Gli ispettorati provinciali provvederanno ad effettuare le necessarie verifiche in loco, per accertare il possesso dei requisiti prescritti da parte del richiedente, nonché l'attuale ordinamento aziendale, i processi produttivi praticati e le attività agrituristiche esercitabili.
Si precisa che, qualora il contratto d'affitto e/o comodato abbia una durata inferiore al periodo di validità del nulla osta, l'interessato dovrà produrre apposito impegno per il rinnovo del titolo di disponibilità del fondo agricolo.
I nulla osta, soggetti a verifica triennale, dovranno essere emessi in conformità al modello "C", in tempi brevi e, in ogni caso, entro i 90 giorni previsti dalla norma (art. 4, legge regionale n. 25/94). I nulla osta rilasciati dovranno essere trasmessi, a cura dell'ispettorato e con cadenza mensile, all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, servizio IV, unità operativa n. 19 e al comune di competenza.
Ad ogni azienda verrà attribuito un numero di posizione progressivo d'iscrizione nell'elenco provinciale dei titolari di nulla osta, che costituisce requisito essenziale per il successivo rilascio dell'autorizzazione comunale.
Gli ispettorati sono inoltre tenuti ad inviare, in tempi brevi, alla suddetta unità operativa 19 del servizio IV e al comune competente, le modifiche e le variazioni concernenti i nulla osta rilasciati.
Avverso l'eventuale provvedimento di diniego del nulla osta è ammesso ricorso gerarchico entro i successivi 30 giorni dalla notifica del provvedimento stesso.
Di tale ricorso dovrà essere data comunicazione all'ispettorato competente, che è tenuto a relazionare in merito.
I titolari del nulla osta sono tenuti ad aggiornare tempestivamente gli ispettorati competenti nei seguenti casi:
-  cessazione dell'attività, anche temporanea;
-  modifiche dell'ordinamento produttivo aziendale, ad esclusione delle ordinarie rotazioni colturali;
-  variazioni concernenti l'utilizzo degli immobili destinati all'attività agrituristica;
-  modifiche riguardanti la titolarità e la gestione dell'azienda, nonché il possesso e/o la disponibilità dei terreni.
Si precisa, inoltre, che non è consentito effettuare attività non espressamente autorizzate nel nulla osta e nell'autorizzazione comunale.
A riguardo, l'accoglimento della richiesta di eventuali integrazioni o modifiche sostanziali al nulla osta comporterà il rilascio di un nuovo nulla osta dell'ispettorato competente, in base al quale dovrà essere richiesta un'ulteriore autorizzazione comunale. Nel nuovo nulla osta dovrà essere specificato l'annullamento del precedente.
Nei casi di operatori agrituristici già operanti, la nuova autorizzazione comunale dovrà essere prodotta all'Amministrazione entro otto mesi dal rilascio del nulla osta modificato, anche al fine di consentire l'aggiornamento dei dati relativi all'esercizio, inseriti nell'elenco degli operatori agrituristici di cui al successivo paragrafo 5. Nelle more, dovranno essere rispettati i limiti fissati nel nuovo nulla osta se i parametri delle attività risultano inferiori rispetto a quelli già autorizzati. In caso contrario, l'operatore agrituristico dovrà attenersi al precedente nulla osta.
Tra le cause di revoca del nulla osta si evidenziano la perdita dei requisiti prescritti o il mancato conseguimento dell'autorizzazione comunale, entro 4 anni dalla data di rilascio del nulla osta medesimo.
Gli ispettorati sono tenuti a trasmettere copia del provvedimento di revoca all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, servizio IV, unità operativa 19, responsabile dell'attività di monitoraggio e coordinamento del settore.
I requisiti di concessione del nulla osta sono soggetti a verifica almeno ogni tre anni, pertanto gli imprenditori agricoli interessati, in prossimità della scadenza dei tre anni, potranno richiedere la verifica, qualora la stessa non sia già stata operata da parte degli IPA. Questi ultimi, nell'ambito delle competenze di controllo, effettuano, in ogni caso, la verifica dei requisiti alla scadenza dei nulla osta, anche mediante autocertificazione prodotta dall'interessato, sulla base della vigente normativa in materia di semplificazione amministrativa. Gli esiti dei controlli dovranno essere trasmessi all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, servizio IV, unità operativa 19.
L'eventuale convalida della sussistenza dei requisiti dovrà essere riportata in calce nel nulla osta, utilizzando l'apposito riquadro.
Con le medesime modalità potranno essere riportati nel nulla osta gli aggiornamenti relativi alla situazione fondiaria aziendale, che non comportano modifiche alle tipologie delle attività già autorizzate e/o ai parametri ricettivi ammessi (numero posti letto, posti per la ristorazione etc.). In tutti gli altri casi, il nulla osta dovrà essere revocato ed adeguato entro 180 giorni, con le procedure sopra indicate.
5.  Elenco degli operatori agrituristici
La normativa vigente prevede la costituzione di un elenco degli imprenditori agricoli, provvisti di nulla osta per l'attività agrituristica. L'inserimento nell'elenco è condizione propedeutica per il conseguimento dell'autorizzazione comunale all'esercizio dell'agriturismo.
In seguito alla soppressione della commissione regionale per l'agriturismo, la competenza per la formazione dell'elenco è stata assorbita dall'Assessorato regionale dell'agricoltura, servizio IV, unità operativa n. 19 agriturismo.
La richiesta d'iscrizione nell'elenco deve essere effettuata dall'interessato, contestualmente alla domanda di rilascio del nulla osta (modello "A").
Gli ispettorati dell'agricoltura provvederanno a redigere, entro il 31 dicembre di ogni anno e in conformità allo schema di cui all'allegato modello "E", l'elenco provinciale delle aziende titolari di nulla osta, che dovrà essere trasmesso entro il successivo 28 febbraio all'Assessorato dell'agricoltura, servizio IV, unità operativa n. 19.
L'Amministrazione, sulla scorta delle autorizzazioni trasmesse dai comuni competenti, provvederà a stilare, entro i successivi 60 giorni, l'elenco regionale degli operatori agrituristici autorizzati, approvato con decreto del dirigente generale e pubblicato annualmente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Nell'elenco regionale verranno inserite le aziende che hanno conseguito l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività agrituristica, successivamente al rilascio del nulla osta.
Per ogni azienda verranno riportati i seguenti elementi: indirizzo e denominazione dell'azienda, recapito, tipologia delle attività autorizzate e praticate, classificazione attribuita dall'A.A.P.I.T. ed eventuale accreditamento come azienda o fattoria didattica.
Le aziende già autorizzate alla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, verranno inserite d'ufficio nell'elenco regionale degli operatori agrituristici.
Per l'anno 2004, l'elenco verrà redatto entro il 30 giugno 2005. A tal fine, gli ispettorati provvederanno alla trasmissione degli elenchi provinciali, entro 60 giorni dalla pubblicazione delle presenti disposizioni.
Inoltre, entro il medesimo termine, i comuni sono invitati ad inviare all'Assessorato dell'agricoltura, servizio IV, unità operativa n. 19, le autorizzazioni già rilasciate e non ancora trasmesse all'Assessorato.
6.  Autorizzazione comunale
Come previsto dall'art. 5 della legge regionale n. 25/94 e dall'art. 9 della legge n. 135/2001, l'apertura di un esercizio agrituristico è subordinata all'apposita autorizzazione rilasciata dal sindaco del comune, in cui ricadono gli immobili destinati all'attività.
Fermo restando quanto disposto dalla normativa vigente in materia di semplificazione amministrativa, alla richiesta di autorizzazione da presentare presso i comuni gli imprenditori agricoli dovranno allegare:
-  nulla osta rilasciato dall'ispettorato provinciale agricoltura;
-  documentazione attestante il possesso dei requisiti soggettivi di cui alle lettere a) e b) dall'art. 5 della legge regionale n. 25/94;
-  eventuale richiesta di elevazione dei limiti dei posti per la ristorazione, nei termini consentiti dal successivo paragrafo 8.3;
-  copia del libretto sanitario di chi eserciterà l'attività;
-  copia degli atti necessari per eventuali interventi edilizi;
-  parere favorevole dell'autorità sanitaria competente relativo ai locali da adibire all'attività;
-  delibera di classificazione dell'A.A.P.I.T.
Si precisa che il requisito dell'iscrizione preventiva nell'elenco previsto dall'art. 6, comma 2, della legge n. 730/85, si deve considerare soddisfatto con la concessione del nulla osta rilasciato dal competente ispettorato, nel quale è indicato il numero di posizione attribuito nell'elenco provinciale dei titolari di nulla osta.
Per esigenze di uniformità, i comuni sono invitati a redigere l'autorizzazione comunale secondo l'allegato modello "D", in coerenza con le attività autorizzabili contenute nel nulla osta. A riguardo, si rileva che non potranno essere autorizzate attività non comprese nel nulla osta o eccedenti i parametri fissati nello stesso.
Al fine di consentire l'inserimento delle aziende nell'elenco regionale degli operatori agrituristici autorizzati, i Comuni e i titolari dell'autorizzazione per l'esercizio sono tenuti a trasmettere tempestivamente, entro e non oltre 15 giorni dal rilascio, copia integrale della medesima autorizzazione all'Assessorato regionale dell'agricoltura - dipartimento interventi strutturali - servizio IV - unità operativa n. 19 agriturismo, viale della Regione Siciliana n. 2675, C.A.P. 90145 Palermo.
Il mancato invio dell'autorizzazione comunale nei termini suindicati determinerà il non inserimento nell'elenco regionale delle aziende autorizzate
Quest'ultima deve essere, inoltre, trasmessa all'ispettorato provinciale agricoltura, all'A.A.P.I.T., al questore e al prefetto, competenti per provincia.
Fermo restando quanto previsto dall'art. 7, comma 1, della legge regionale n. 25/94, il titolare dell'autorizzazione ha l'obbligo di comunicare, entro il 15 gennaio di ogni anno, le tariffe dell'esercizio agrituristico per l'anno in corso, nonché i dati relativi alla ricettività dell'anno precedente e alle attività effettivamente praticate. Tale comunicazione deve essere inviata al comune, all'ispettorato provinciale agricoltura e all'A.A.P.I.T. competenti per territorio, utilizzando il modello "F" allegato. Le aziende inadempienti saranno oggetto di verifica da parte del competente ispettorato.
Eventuali modifiche al calendario di attività dovranno essere inviate tempestivamente.
Prima della scadenza dell'autorizzazione (nove anni), gli interessati sono tenuti a presentare al comune domanda di rinnovo dell'autorizzazione stessa.
La richiesta dovrà essere presentata con le stesse modalità previste per il primo rilascio, fatta salva la possibilità di autocertificazione per tutte le condizioni che non hanno subito variazioni, nel corso del periodo di validità dell'autorizzazione.
In particolare, alla richiesta di rinnovo dovrà essere allegato il nulla osta rilasciato dall'IPA, in corso di validità.
Si precisa, infine, che il rilascio di un nuovo nulla osta comporta necessariamente l'emissione di una nuova autorizzazione comunale.
7. Utilizzo del termine "agriturismo"
Si ritiene opportuno evidenziare che esclusivamente gli operatori autorizzati possono utilizzare il termine "agriturismo" per indicare la propria attività, con riferimento anche al materiale promozionale, pubblicitario e divulgativo dell'azienda.
In particolare, anche per assicurare i necessari requisiti di trasparenza, deve essere rispettato l'uso corretto del termine "azienda agrituristica" o "agriturismo" in tutte le forme di comunicazione adottate.
Inoltre, nel suddetto materiale promozionale, pubblicitario e divulgativo, dovranno essere riportate solamente le attività autorizzate e la classificazione attribuita dall'A.A.P.I.T.
In caso di irregolare utilizzo della terminologia sopraindicata, verranno applicate le sanzioni amministrative di cui all'art. 14 della legge regionale n. 25/94.
8. Criteri e modalità dell'esercizio dell'attività agrituristica
Fermo restando gli obblighi degli operatori agrituristici previsti dall'art. 9 della legge regionale n. 25/94, si descrivono di seguito le tipologie delle attività esercitabili.
8.1.  Offerta di ospitalità in appositi locali aziendali (art. 2, lett. a)
Tale servizio deve essere espletato in fabbricati aziendali non più necessari per l'attività agricola da adattare, ove necessario, con interventi di adeguamento o ristrutturazione.
I locali ove offrire ospitalità devono ricadere nell'azienda del titolare del nulla osta o, nel caso di aziende in forma associata, all'interno delle stesse.
Le camere destinate all'ospitalità devono possedere le misure minime conformi alle disposizioni di cui al decreto 29 novembre 2001 dell'Assessore regionale per il turismo e successivi.
Si raccomanda l'adozione di un arredo basato sull'utilizzo di mobili e suppellettili tipici del contesto rurale, privilegiando anche tappezzerie, tendaggi e rivestimenti di facile lavabilità e consoni all'ambiente rurale.
8.2.  Offerta di ospitalità in appositi spazi aperti, nell'ambito dell'azienda, a campeggiatori (art. 2, lett. b)
I parametri di classificazione degli agricampeggi sono quelli previsti dalla legge regionale n. 14/82, fra cui la consistenza dei servizi igienico-sanitari, l'incidenza delle zone ombreggiate, la disponibilità di acqua calda e la presenza di attrezzature complementari.
Le aree di sosta devono essere correttamente inserite nel paesaggio agrario circostante, con particolare cura per la sistemazione e gli arredi esterni.
Ogni piazzola deve essere destinata a un singolo equipaggio e possedere una superficie minima pari a 50 mq., compreso l'eventuale spazio per la sosta dell'automobile. E' obbligatoria la dotazione di impianto antincendio e illuminazione a norma, con punti luce atti a consentire la fruizione della viabilità, nonché l'accessibilità ai disabili dei servizi, delle attrezzature comuni e di almeno il 5% (in ogni caso non inferiori a 2) delle piazzole realizzate.
8.3.  Somministrazione sul posto di pasti costituiti da cibi e bevande provenienti in prevalenza dall'utilizzazione di prodotti aziendali e tipici della zona (art. 2, lett. c, d)
La ristorazione agrituristica può essere attuata nell'azienda agricola sia autonomamente, che unitamente all'offerta di ospitalità nei locali aziendali e/o in spazi aperti.
In ogni caso, devono essere rispettate le peculiarità dell'azienda agricola, dell'ambiente rurale presente nel territorio e della tipicità dei piatti ragionali.
Pertanto, è obbligatorio l'utilizzo di pietanze e bevande di provenienza prevalentemente aziendale e di produzioni tipiche regionali. In particolare, la ristorazione deve privilegiare gli alimenti caratteristici del comprensorio rurale, con specifico riguardo agli itinerari per la promozione e valorizzazione delle produzioni regionali (strade del vino, olio, formaggi, etc.). Si precisa che, in ogni caso, deve essere assicurata la presenza, anche parziale, di alimenti di provenienza aziendale fra quelli somministrati agli ospiti.
In linea generale, il dimensionamento dell'attività di ristorazione dovrà tenere conto delle effettive potenzialità delle risorse aziendali, anche in termini di alimenti utilizzati. Pertanto, non risulta con ciò coerente un'offerta pasti con un numero di posti eccessivo e non confacente ai principi di un'ospitalità rurale contenuta e di qualità.
I locali utilizzati per la ristorazione devono possedere dimensioni adeguate, in modo da garantire uno spazio minimo di mq. 1,2 per ogni posto tavola, al netto degli spazi utilizzati dal personale di servizio e di mq. 5 per ogni tavolo a 4 posti.
Esclusivamente negli esercizi agrituristici autorizzati per un numero ridotto di posti giornalieri, fermo restando l'obbligo di non superare il numero totale di posti realizzabili nell'intero periodo di apertura, è consentito l'incremento fino a 55 posti giornalieri complessivi, per sopperire a specifiche esigenze connesse all'irregolarità degli afflussi degli ospiti. Il suddetto incremento deve essere, in ogni caso, preventivamente consentito nell'autorizzazione comunale, sulla base di quanto stabilito nel parere igienico-sanitario.
La sala ristorazione può essere destinata, in apposito reparto separato e previa adozione di tutti gli accorgimenti igienico sanitari necessari, anche all'esposizione e vendita di prodotti.
Non è consentita la preparazione dei pasti in assenza di locali destinati a tale scopo e conformi alla normativa igienico-sanitaria.
8.4.  Vendita diretta dei prodotti agricoli e artigianali dell'azienda (art. 2, lett. e)
La vendita diretta deve essere effettuata nel rispetto delle disposizioni di cui all'art. 4 del decreto legislativo n. 228/2001.
8.5.  Attività ricreative, culturali, divulgative, escursionistiche, ippoturismo, sportive e didattiche, ivi comprese mostre permanenti di civiltà contadina (art. 2, lett. f, legge regionale n. 25/94 e art. 3, comma 1, decreto legislativo n. 228/2001)
Le attività la cui realizzazione è prevista nell'ambito aziendale devono essere descritte nella relazione agrituristica, allegata alla richiesta di nulla osta. Eventuali modifiche successive al rilascio del nulla osta dovranno essere comunicate tempestivamente all'ispettorato provinciale competente.
Costituiscono attività ricreative, culturali, divulgative, escursionistiche, d'ippoturismo, sportive e didattiche, quelle in armonia con gli indirizzi delle norme europee relativi all'integrazione dei redditi agricoli. La finalità principale consiste nelldi attività collaterali a quella agricola tradizionale, in grado di innescare un modello di sviluppo rurale integrato.
A titolo d'esempio si possono citare: trekking a piedi o a cavallo, mountain bike, canoa, tennis, tiro con l'arco, pesca sportiva, giochi per bambini, corsi di agricoltura biologica, micologia, riconoscimento della flora e fauna locale, cucina, apicoltura, artigianato locale, coltivazione di piante officinali, escursioni naturalistiche, seminari finalizzati alla conoscenza delle produzioni tipiche locali e delle valenze ambientali dell'area etc.
Per quanto riguarda le piscine, si raccomanda il rispetto delle indicazioni contenute nell'atto d'intesa del Ministero della sanità fra Stato e Regioni datato 11 luglio 1991 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, S.O. 17 febbraio 1992, n. 39).
8.5.1.  AZIENDE E FATTORIE DIDATTICHE
All'azienda agrituristica è consentito anche l'utilizzo del termine "azienda o fattoria didattica", qualora vengano esercitate attività culturali-educative rivolte a giovani e/o a scolaresche.
A riguardo, dovrà essere rilasciato specifico accreditamento da parte dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste, anche tramite i propri uffici periferici.
Il suddetto accreditamento, qualora richiesto nell'ambito dell'esercizio delle attività agrituristiche, verrà acquisito d'ufficio da parte dell'ispettorato competente per il rilascio del nulla osta.
I requisiti minimi per l'accreditamento verranno individuati con successivo provvedimento di questo Assessorato, alla cui emanazione è subordinato il rilascio di nulla osta per la costituzione di "azienda o fattoria didattica" nell'ambito delle attività agrituristiche.
Qualora il conseguimento dei requisiti minimi sia previsto nell'ambito di un investimento ammesso all'aiuto pubblico, l'accreditamento dovrà essere acquisito entro sei mesi dalla data dell'accertamento finale dei lavori.
8.6.  Degustazione e assaggio dei prodotti aziendali inclusa la mescita del vino (art. 3, decreto legislativo n. 228/2001)
Tale attività è consentita nei luoghi appositamente indicati dall'imprenditore agricolo nella relazione agrituristica, con le modalità conformi alla normativa vigente.
La degustazione e l'assaggio devono riguardare i prodotti aziendali non trasformati, o che necessitano di trasformazione (es. vino, olio, formaggi, marmellate).
Si precisa che il prodotto aziendale non può essere posto in assaggio e degustazione con le caratteristiche di un pasto, configurandosi in tal caso l'attività di ristorazione.
9. Patrimonio edilizio
In coerenza con quanto previsto dall'art. 3 della legge n. 730/85 e dall'art. 15, punto 2, della legge regionale 9 maggio 1994, gli interventi edilizi sono consentiti esclusivamente sugli edifici esistenti, eccedenti o non più necessari alla conduzione dell'azienda agricola. Quest'ultimo aspetto deve essere evidenziato nella relazione agrituristica allegata alla domanda di nulla osta.
Tutte le opere devono essere realizzate nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e architettoniche originarie, anche mediante l'utilizzo di materiali tradizionali della zona, possibilmente reimpiegando quelli provenienti dallo stesso complesso edilizio recuperato o ristrutturato.
Ferma restando la normativa in materia di autorizzazioni e/o concessioni edilizie, per i fabbricati aziendali destinati all'attività agrituristica non è richiesta una specifica classificazione catastale. Non è, inoltre, prevista dalla normativa vigente una particolare destinazione dell'area, nell'ambito degli strumenti urbanistici comunali.
I locali destinati all'uso agrituristico devono, in generale, possedere i requisiti strutturali ed igienico sanitari previsti dai regolamenti edilizi comunali per i locali di civile abitazione.
Ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche, gli edifici dovranno essere conformi ai requisiti previsti dal decreto del Ministro lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, con la possibilità di avvalersi della deroga di cui all'art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 228/2001.
In particolare, come previsto dal suddetto decreto, ogni struttura ricettiva deve disporre di almeno n. 2 stanze con caratteristiche di accessibilità per i disabili, in presenza di un numero massimo di 40 stanze o frazione di 40 e di ulteriori due, qualora le stanze superino il numero di 40.
10.  Norme igienico-sanitarie
La disciplina igienico-sanitaria raggruppa una serie di normative, che regolamentano tutti gli aspetti legati al rilascio delle autorizzazioni sanitarie ed ai requisiti igienico sanitari dei locali, dei macchinari, delle attrezzature e del personale interessato alle attività di lavorazione degli alimenti, nonché gli aspetti legati alla sicurezza degli alimenti e dei consumatori.
In particolare, l'esercizio agrituristico richiede un'autorizzazione sanitaria per le attività connesse alla vendita e somministrazione dei prodotti alimentari, nonché la sussistenza dei requisiti igienico sanitari delle strutture. Al riguardo si precisa che l'autorizzazione sanitaria per l'attività di produzione, confezionamento e deposito di prodotti di conserva di origine vegetale, deve essere rilasciata, ai sensi dell'art. 2, legge n. 283/62, regolamentato dall'art. 25, lett. C, del D.P.R. n. 327/80, dall'autorità sanitaria locale, previo parere igienico sanitario dell'unità operativa di prevenzione distrettuale competente per territorio (giusta determina n. 1306/SAN datata 11 maggio 2004 del dipartimento di prevenzione, area dipartimentale di igiene e sanità pubblica, A.U.S.L. 6 Palermo).
Inoltre, il personale addetto deve essere munito di libretto d'idoneità sanitaria e deve essere assicurata la corretta prassi igienica delle operazioni riguardanti i prodotti alimentari, mediante l'utilizzo dell'autocontrollo di cui al decreto legislativo n. 155/97.
Per quanto riguarda l'agricampeggio, dovranno essere soddisfatti tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia d'igiene, sanità, ambiente e sicurezza. In particolare, sono obbligatorie le seguenti dotazioni: acqua potabile, zona lavaggio per stoviglie e biancheria, raccolta di rifiuti solidi da realizzarsi con l'installazione di recipienti lavabili muniti di coperchio a tenuta con capacità non inferiore a 100 litri.
Si evidenzia, infine, che la realizzazione di attività didattiche, ricreative e culturali può comportare l'esigenza di adeguare opportunamente le strutture utilizzate, in funzione delle attività stesse.
11. Sicurezza prevenzione incendi
Per la sicurezza degli edifici e degli impianti è necessario riferirsi alle normative vigenti per i locali di civile abitazione, le strutture ricettive e, in particolare, alle disposizioni del decreto legislativo n. 626/94 e della legge n. 46/90.
Particolare cura deve essere rivolta al soddisfacimento delle regole tecniche di prevenzione incendi e di controllo dei rischi nei fabbricati, contenute nella normativa in materia (vedi Tavola 1).
12. Registrazione e notifica degli ospiti
Gli operatori agrituristici hanno l'obbligo di accertare e registrare l'identità degli ospiti alloggiati presso l'azienda.
A riguardo, l'art. 8 della legge n. 135 del 29 marzo 2001 ha sostituito l'art. 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, introducendo modalità semplificate per la comunicazione dei dati (mezzi informatici, telematici o fax).
Si ricorda che il trattamento dei dati relativi agli ospiti comporta il rispetto della legge sulla privacy n. 675/1996.
13.  Soppressione commissione regionale agriturismo
La commissione regionale agrituristica è stata soppressa con la delibera n. 355 del 30 dicembre 1999 della Giunta regionale. Le relative competenze, come disposto dall'art. 68, comma 8, della legge regionale n. 10/99, sono state assorbite dall'Assessorato regionale dell'agricoltura, dipartimento interventi strutturali.
14. Programma regionale agrituristico
La competenza per la predisposizione del programma regionale agrituristico e dei relativi piani annuali, previsti dall'art. 19 della legge regionale n. 25/94, è attribuita, come disposto dalla legge regionale n. 15/93, all'Assessorato regionale dell'agricoltura, dipartimento interventi strutturali, servizio IV, unità operativa n. 19 agriturismo.
Quest'Amministrazione provvederà alla stesura del programma, entro 180 giorni dalla pubblicazione delle presenti disposizioni.
Il programma, contenente tutti gli elementi di cui al succitato art. 19, dovrà essere altresì coerente con le linee di indirizzo dei documenti di programmazione regionale approvati dalla Commissione europea, con particolare riguardo agli interventi compresi nei Programmi integrati territoriali del P.O.R. Sicilia 2000/2006 e sarà approvato secondo le forme e modalità previste dal più volte citato art. 19.
15. Differenze tra agriturismo e turismo rurale
Il principale aspetto che differenzia l'agriturismo dal turismo rurale è rappresentato dalla connessione con l'attività agricola; infatti l'esercizio del turismo rurale può essere attuato anche in assenza di impresa agricola.
Pertanto, la prevalenza dell'attività agricola è richiesta esclusivamente nell'agriturismo, che si caratterizza, inoltre, per gli obblighi specifici in materia di utilizzo dei prodotti aziendali nella ristorazione.
Ulteriori differenze riguardano gli aspetti fiscali e l'inquadramento del personale addetto alle due attività.
16. Vigilanza, controllo, revoche e sanzioni
La verifica del mantenimento dei requisiti di concessione del nulla osta è oggetto di accertamento, da effettuare almeno ogni 3 anni, a cura dell'ispettorato che ne ha operato il rilascio.
Inoltre, qualora non venga prodotta all'ispettorato competente l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività agrituristica, entro quattro anni dalla data di rilascio del nulla osta, lo stesso verrà revocato d'ufficio. Tuttavia, qualora l'interessato produca apposita richiesta motivata, l'ispettorato potrà valutare l'opportunità di differire la revoca per un periodo non eccedente mesi 12.
Per assicurare l'attuazione delle verifiche di cui sopra, gli ispettorati sono tenuti ad operare accertamenti documentali e sul posto, su un campione annuale pari ad almeno il 30% delle aziende in possesso di autorizzazione comunale. Inoltre, dovranno essere effettuate verifiche in tutte le aziende che non hanno adempiuto all'obbligo di presentazione annuale del modello F, di cui al paragrafo 6.
Nel caso di operatori che hanno beneficiato dell'intervento pubblico, dovrà essere accertato anche il mantenimento dei vincoli di destinazione obbligatori sulle particelle interessate all'investimento (art. 18, legge regionale n. 25/94).
Gli esiti dei controlli effettuati dovranno essere comunicati ogni sei mesi all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, servizio IV, unità operativa n. 19, con apposita relazione contenente almeno i seguenti elementi:
-  numero verifiche effettuate e periodo di riferimento;
-  natura delle eventuali irregolarità riscontrate;
-  provvedimenti adottati.
L'art. 9 della legge regionale n. 25/94 impone puntuali obblighi agli operatori agrituristici, la cui verifica è demandata al comune che ha rilasciato l'autorizzazione all'esercizio.
La revoca dell'autorizzazione, che comporta la cancellazione dagli elenchi degli operatori, è regolamentata dall'art. 10 della legge regionale n. 25/94. Tale provvedimento deve essere comunicato dal comune all'Assessorato regionale dell'agricoltura, dipartimento interventi strutturali, servizio IV, unità operativa n. 19 agriturismo, all'IPA, all'A.A.P.I.T. e all'autorità di pubblica sicurezza.
La revoca del nulla osta o dell'autorizzazione comunale comporta il recupero degli eventuali contributi pubblici erogati, nonché le sanzioni amministrative previste dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente.
Le sanzioni previste dall'art. 14, comma 2, della legge regionale n. 25/94 si applicano in caso di violazione di ogni obbligo discendente dalla medesima legge e, in particolare, dall'art. 2 che prevede le tipologie di attività elencate al precedente paragrafo 8.
Si ricorda, inoltre, che solo l'imprenditore autorizzato può utilizzare terminologia che richiami in qualsiasi modo l'agriturismo, per indicare la propria attività. Ai contravventori verrà applicata la sanzione amministrativa prevista dall'art. 14, comma 1, della legge regionale n. 25/94.
I Comuni sono tenuti ad effettuare i necessari controlli, come disposto dall'art.14 della legge regionale n. 25/94.
Titolo II
CRITERI E PROCEDURE PER LA CONCESSIONE DEGLI AIUTI

17. Procedure
Gli aiuti previsti dalla misura P.O.R. 4.15, azione "A", sono concessi nel rispetto di bandi emanati dall'Amministrazione, che prevedono la stesura di apposita graduatoria sulla base di punteggi di merito.
Nella fase antecedente la formazione della graduatoria, il servizio IV dell'Assessorato provvede ad effettuare la verifica delle condizioni generali di ammissibilità previste dai bandi. Tuttavia, qualora gli uffici istruttori riscontrino, nella successiva fase istruttoria, la sussistenza di condizioni ostative per l'ammissibilità, dovranno provvedere a escludere le domande interessate, previa comunicazione al servizio IV - U.O. 19.
In ogni caso, si ricorda che dovrà essere rispettata la tempistica delle singole fasi procedurali, approvata dal dirigente generale con il decreto n. 771 del 16 maggio 2003 (pista di controllo).
Gli ispettorati provinciali agricoltura (I.P.A.) dovranno provvedere ad effettuare sia i controlli, che l'istruttoria tecnica-amministrativa su tutte le domande. In particolare l'istruttoria riguarderà:
-  ulteriore accertamento dei requisiti di ammissibilità e della documentazione prodotta;
-  l'analisi tecnico-economica del progetto;
-  l'acquisizione di ulteriori pareri e/o autorizzazioni.
L'istruttoria dovrà avvenire secondo l'ordine di punteggio attribuito, con precedenza ai soggetti che beneficiano della riserva finanziaria destinata ai P.I.T. e nel rispetto dei criteri aggiuntivi previsti per ogni P.I.T.
17.1.  Verifica preliminare della riserva P.I.T.
Per quanto concerne i progetti ricadenti in area P.I.T., che possono usufruire della riserva finanziaria prevista dai bandi, la localizzazione dell'azienda dovrà essere puntualmente verificata, al fine di confermare il diritto alla riserva suddetta.
L'eventuale incompatibilità dell'ubicazione aziendale con l'attribuzione della riserva P.I.T. dovrà essere comunicata al servizio IV - U.O. 19, per i successivi adempimenti.
17.2.  Condizioni di ammissibilità dei progetti
Ad ogni iniziativa progettuale verrà attribuito uno specifico codice identificativo, che verrà utilizzato in tutte le fasi procedurali, come previsto dalla normativa comunitaria.
In via preliminare dovranno essere accertate la regolarità e la conformità della documentazione prodotta, nel rispetto di quanto previsto dai bandi. Come prescritto dall'art. 71 del D.P.R. n. 445/2000, le dichiarazioni sostitutive e le autocertificazioni allegate alle domande di contributo o contenute nelle stesse sono soggette a idonei controlli. Pertanto, gli uffici sono tenuti a verificare le dichiarazioni in questione, individuando un campione non inferiore al 20% del totale dei progetti ammessi a finanziamento. Se il 20% equivale a un numero inferiore all'unità, si procederà all'arrotondamento per eccesso. Inoltre, dovranno essere effettuati i controlli in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità degli elementi contenuti nelle dichiarazioni sostitutive.
Qualora l'Amministrazione accerti false dichiarazioni rese per negligenza grave, ovvero nei casi di false dichiarazioni rese intenzionalmente, si procederà all'esclusione dei soggetti inseriti in graduatoria secondo quanto disposto dal regolamento CE n. 445/2002, fermo restando gli obblighi di comunicazione all'autorità giudiziaria. Per quanto concerne le procedure di revoca dovrà essere applicato il disposto dell'art. 191 della legge regionale n. 32/2000.
Compatibilmente con gli obblighi di presentazione di tutta la documentazione entro i termini previsti dai bandi, la documentazione prodotta potrà essere perfezionata ed aggiornata durante la fase istruttoria, prima dell'emissione del decreto di concessione. Tuttavia non è ammesso il perfezionamento e/o l'aggiornamento, in fase antecedente al decreto di concessione, del nulla osta ispettoriale, del computo metrico estimativo e degli elaborati progettuali. Potranno invece essere richiesti, dove necessari, dettagliata analisi dei prezzi per le voci non previste nel prezzario di riferimento, nonché elaborati grafici integrativi.
I preventivi di spesa approvati dall'Amministrazione potranno, qualora necessario, essere completati con specifiche descrizioni delle forniture, restando invariati i prezzi, le quantità e la ditta fornitrice. Eventuali sostituzioni dei fornitori potranno essere consentite, in fase antecedente all'accertamento finale dei lavori, per ragioni di maggiore economicità, di superiori caratteristiche tecniche e funzionali, o se la ditta venditrice attesti l'impossibilità alla fornitura con specifica motivazione. In ogni caso, resta a carico del richiedente l'eventuale maggiore onere, mentre eventuali economie potranno essere utilizzate per l'acquisto di altra attrezzatura, previa presentazione di preventivo conforme a quanto previsto dai bandi.
In fase antecedente all'attribuzione dei punteggi necessari per l'inserimento nelle graduatorie previste dai bandi, potranno essere accolte eventuali richieste di rinuncia parziale ad interventi compresi nei progetti presentati.
Gli uffici istruttori dovranno accertare la regolarità e la conformità della documentazione pertinente al progetto, da presentare successivamente alla pubblicazione della graduatoria definitiva, entro i termini previsti dai bandi. Si rileva che tale documentazione non può essere, comunque, presentata in fase istruttoria. A riguardo si precisa che:
-  la valutazione d'impatto ambientale non è richiesta, di norma, per gli investimenti nel settore agrituristico, così come stabilito con delibera di Giunta regionale n. 115 del 11 maggio 1999;
-  nel caso di autorizzazione e/o concessione edilizia prodotta oltre i termini stabiliti, dovrà essere comprovata la mancata responsabilità del richiedente. A riguardo, può essere ritenuta sufficiente apposita attestazione, prodotta entro i termini e rilasciata dal comune competente, che comprovi l'assenza della responsabilità dell'interessato;
-  eventuali autorizzazioni riguardanti interventi secondari, richieste dagli enti competenti, potranno essere acquisite oltre i termini previsti per la documentazione integrativa.
In linea generale, nei progetti in istruttoria dovranno essere chiaramente indicate le modalità di reperimento e utilizzo delle risorse idriche necessarie per l'esercizio delle attività agrituristiche.
Si ricorda che l'accertata mancata presentazione e/o non conformità della documentazione pertinente al progetto, entro il termine fissato dai bandi, comporta l'esclusione dalla graduatoria e quindi dal finanziamento. In tal caso, l'ispettorato competente attiverà le procedure di rigetto dell'istanza, dandone immediata comunicazione al servizio IV - U.O. 19.
17.3.  Comunicazione alla ditta, legge regionale n. 10/91, art. 9
Completata la verifica della documentazione, i funzionari istruttori, in conformità all'art. 9 della legge regionale n.  10/91, daranno comunicazione alla ditta interessata dell'avvio del procedimento istruttorio, richiedendo, ove necessario, l'aggiornamento della documentazione.
Inoltre, per progetti con importi di opere edili ed assimilate superiori a E 258.228,45, dovranno essere richieste due copie del progetto per il rilascio del prescritto parere di merito tecnico all'ufficio del Genio civile e un'ulteriore copia del computo metrico per la notifica, ad istruttoria completata, delle spese ritenute ammissibili a finanziamento.
Attesa l'urgenza di accelerare al massimo l'iter di realizzazione degli interventi, anche al fine di evitare il rischio di disimpegno automatico delle risorse finanziarie da parte della U.E., dovranno essere assegnati dei termini perentori per l'acquisizione della documentazione richiesta, precisando che in caso di mancato e ingiustificato riscontro la ditta sarà considerata rinunciataria del finanziamento.
17.4.  Visita di accertamento preventiva
Verificata l'idoneità della documentazione trasmessa, si procederà alla visita in luogo, per tutte le iniziative finanziabili, al fine di verificare la completa rispondenza del progetto alle disposizioni del bando, con particolare riguardo alle spese ammissibili. In tale sede, dovrà essere redatto apposito verbale di sopralluogo, che sarà controfirmato dal legale rappresentante della ditta o suo incaricato e dal tecnico progettista.
17.5.  Parere di merito tecnico dell'ufficio del Genio civile
Nei casi di progetti con importi di opere edili ed assimilate superiori a E 258.228,45, gli uffici istruttori provvederanno a richiedere il prescritto parere di merito tecnico all'ufficio del Genio civile competente per provincia.
17.6.  Richiesta informazioni ai sensi del D.P.R. n. 252/1998
Se il contributo concesso risulta superiore a E 154.937,07, dovranno essere acquisite le informazioni ai sensi del D.P.R. n. 252/98 (antimafia) dalla Prefettura competente.
17.7.  Definizione dell'istruttoria.
Completata la fase istruttoria e determinate le spese ammissibili da quantificare con annotazioni nel computo metrico, si procederà alla stesura del verbale di istruttoria definitivo, in cui dovrà essere riportato:
-  nominativi dei funzionari incaricati, ufficio di appartenenza e nota di incarico;
-  riferimenti all'istanza (data di presentazione, conformità al bando, importo richiesto);
-  dati identificativi del richiedente e dell'azienda;
-  accertamento dei requisiti di ammissibilità;
-  riferimenti a quanto constatato in sede di visita preventiva;
-  validità tecnica ed economica dell'iniziativa in rapporto ai parametri previsti dai bandi;
-  acquisizione di pareri ed autorizzazioni;
-  cantierabilità del progetto e calendario lavori;
-  opere ammissibili ed opere escluse con motivazione dell'esclusione;
-  determinazione della spesa ammissibile e del relativo contributo;
-  eventuali prescrizioni da verificare in sede di accertamento lavori;
-  assegnazione del termine per l'ultimazione dei lavori.
Completato il procedimento d'istruttoria ed emesso l'AGV, l'ispettorato dovrà dare immediata comunicazione al servizio IV - U.O. 19, dell'esito del procedimento, indicando ditta beneficiaria, spesa ammessa, contributo concesso ed eventuali economie. Ciò al fine di procedere allo scorrimento della graduatoria generale. Analogamente, verrà data comunicazione di eventuali esclusioni dal finanziamento.
Ai titolari di progetti ammissibili all'aiuto verrà notificato il provvedimento di approvazione dell'iniziativa (AGV), nel quale saranno riportati gli impegni e le prescrizioni per la realizzazione del progetto, comprendenti i seguenti elementi:
-  gli investimenti ammessi e i relativi importi di spesa ammissibili al finanziamento;
-  i tempi di realizzazione delle opere, nonché le modalità di rendicontazione della spesa.
17.8.  Varianti e modifiche al progetto approvato
Fermo restando quanto riportato nella circolare del dirigente generale n. 4315 del 6 novembre 2002, non costituiscono varianti le seguenti tipologie, da giustificare analiticamente nella relazione delle opere eseguite prima dell'accertamento dei lavori:
-  modifiche progettuali derivanti da prescrizioni disposte dagli enti competenti e connesse alla definizione dell'iter amministrativo di autorizzazioni previste dalla norma;
-  adattamento tecnico-economico, stabilito dal direttore dei lavori, purché l'importo non superi il 10% della spesa ammessa per ogni singola categoria di opere, al netto delle spese generali. In tale categoria non può essere consentito l'utilizzo a favore di altre opere, anche se approvate nel progetto originario, di eventuali economie derivanti dalla mancata realizzazione di opere funzionali.
Tutte le modifiche non classificabili nei casi citati costituiscono variante e, pertanto, sono soggette all'autorizzazione preventiva dell'Amministrazione, fermo restando l'importo complessivo del progetto approvato e purché non sia snaturata la finalità dell'iniziativa. Inoltre, non possono essere oggetto di modifica le caratteristiche progettuali, in base alle quali è stato attribuito il punteggio utile per la graduatoria.
Qualora la variante comporti maggiori oneri rispetto alla spesa ammessa, i beneficiari dovranno assumere formale impegno (dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà) alla copertura di tali costi.
In tutti i casi non potranno essere approvate varianti in cui è prevista l'introduzione di opere o lavori, già esclusi nella precedente fase istruttoria.
18.  Interventi e spese ammissibili a finanziamento
Gli interventi ammissibili nell'ambito della misura 4.15, azione A, sono definiti nel Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006 e dall'art. 87 della legge regionale n. 32/2000. La finanziabilità delle opere è subordinata alle seguenti condizioni: realizzazione degli interventi dopo la presentazione della richiesta di finanziamento e, in ogni caso, non oltre il termine di ultimazione dei lavori determinato dall'Amministrazione.
Gli interventi e le relative spese ammissibili, finalizzati all'attività di agriturismo, sono:
A)  Opere edili ed assimilate.
B)  Acquisto di macchinari, attrezzature, arredi, corredi ed attrezzature informatiche.
C)  Spese generali e tecniche.
18.1.  Opere edili ed assimilate
Le opere edili ed assimilate saranno ammissibili a finanziamento, sulla base dei prezzi unitari riportati nel prezzario regionale agricoltura e foreste per opere e/o lavori per investimenti nelle aziende agricole, vigente all'atto della presentazione dell.
Per le voci non previste in detto prezzario, potranno essere prodotte dettagliate analisi dei prezzi, corredate dai costi dei materiali, trasporti e noli e dagli indici del costo della manodopera edile valevoli nella provincia in cui si effettua l'intervento. In ogni caso, il prezzo di applicazione delle analisi non può superare quello riportato nel prezzario generale per le opere pubbliche nella Regione siciliana, decurtato delle spese generali e dell'utile d'impresa, pari al 23%.
Per opere edili speciali non previste nei suddetti prezzari, invece dell'analisi, potranno essere prodotti preventivi vidimati dalla competente Camera di commercio; in alternativa potrà essere riportata in calce, nelle forme previste dal D.P.R. n. 445/2000, dichiarazione del responsabile della ditta fornitrice, circa la conformità dei prezzi del preventivo al listino depositato presso la Camera di commercio.
18.2.  Attrezzature, arredi, corredi e attrezzatura di informatica
L'acquisto delle attrezzature, arredi, corredi e attrezzatura informatica sarà ammissibile sulla base di preventivi, prodotti in conformità a quanto previsto dai bandi.
Qualora il preventivo non contenga elementi certi di identificazione, dovrà essere prodotto apposito elenco, a firma del responsabile della ditta fornitrice, in cui deve essere indicato ogni elemento utile per identificare il bene da acquistare, compresa la denominazione della ditta costruttrice.
18.3.  Spese generali
Verrà riconosciuto il pagamento delle eventuali spese generali e tecniche (spese di progettazione e simili), per un ammontare non superiore al 6% di quello degli investimenti materiali fissi a cui tali spese sono riferite (opere edili ed assimilate) e del 3% degli investimenti mobili (macchinari, attrezzature arredi e corredi).
Le spese ammissibili sostenute dal beneficiario, comprese spese generali e tecniche, dovranno essere supportate da regolari fatture quietanzate e dalla copia della documentazione attestante le modalità di pagamento, secondo le modalità previste dai bandi.
Il pagamento senza fattura (per importi conformi al prezzario regionale) è ammesso solo in caso d'interventi realizzati direttamente dall'imprenditore agricolo, per i quali dovranno comunque essere presentate le fatture relative ai materiali acquistati per la realizzazione dell'intervento stesso. Tali interventi realizzati in economia, in ogni caso, debbono essere opportunamente giustificati con la descrizione degli strumenti tecnici in possesso dell'azienda e dell'aumento delle giornate lavorative previste per l'attività aziendale.
Indipendentemente dalla spesa fatturata e regolarmente giustificata, l'importo ammissibile a liquidazione sarà ricondotto a quello approvato in fase d'istruttoria, salvo che l'importo fatturato sia inferiore a quest'ultimo.
Si precisa che gli interventi edili e le opere connesse non potranno essere realizzati in economia.
19.  Specifiche tecniche degli investimenti ammissibili ad aiuto
19.1.  Interventi sul patrimonio edilizio
Gli interventi edilizi ammissibili ad aiuto devono essere realizzati nei limiti di cui all'art. 87 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32.
-  Ristrutturazione e adeguamento dei fabbricati esistenti, come definiti dall'art. 20, commi b e d, della legge regionale n. 71/78, nonché dall'art. 1, comma 6, della legge 21 dicembre 2001, n. 443 (recepita con l'art. 14 della legge regionale n. 2 del 26 marzo 2002) e dalla circolare del Ministero delle infrastrutture n. 4174 del 7 agosto 2003 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 274 del 25 novembre 2003), mediante: opere di consolidamento statico e strutturale; il rifacimento di parti strutturali mancanti o obsolete; la ridistribuzione degli spazi interni; il rifacimento delle murature, dei tramezzi, delle pavimentazioni, dei rivestimenti, degli infissi, degli intonaci, dei marmi, delle coloriture, delle impermeabilizzazioni, delle coibentazioni e delle opere di finitura. Sono, altresì, consentiti interventi necessari al cambio di destinazione d'uso dei fabbricati. I fabbricati oggetto dell'intervento devono essere preesistenti e non più necessari o eccedenti l'attività agricola. E' consentita, nell'ambito della volumetria esistente, la realizzazione di solai o soppalchi, purché autorizzati dal comune competente.
Fermo restando che i fabbricati oggetto d'intervento devono essere già esistenti ed eccedenti l'ordinario fabbisogno aziendale, o non più necessari, la demolizione totale e la ricostruzione degli edifici possono essere consentite se giustificate in termini di economicità e funzionalità, rispetto a un intervento di recupero del manufatto esistente, a condizione che siano mantenute le precedenti volumetria e sagoma.
Sono esclusi gli interventi di manutenzione ordinaria, come definiti dall'art. 20, comma a, della legge regionale n. 71/78, nonché le opere relative agli ampliamenti e sopraelevazioni.
Sono altresì esclusi dall'aiuto pubblico gli interventi su fabbricati totalmente diruti e/o privi di qualsiasi funzionalità, anche pregressa, riconducibile all'attività agricola.
Tutte le opere edili ed assimilate dovranno essere eseguite, qualora previsto dalle vigenti normative, previo rilascio di concessione e/o autorizzazione edilizia da parte del comune, nonché di nulla osta dell'ufficio del Genio civile, ai sensi degli artt. 17 e 18 della legge n. 64/74, con attestazione di avvenuto deposito ai sensi dell'art. 4 della legge n. 1086/71.
-  Installazione e/o ripristino degli impianti idrici, fognari, igienico-sanitari, elettrici, termici, antincendio e telefonici. Potranno inoltre essere presi in considerazione impianti speciali, con particolare riguardo a quelli finalizzati al risparmio energetico e al contenimento dell'impatto ambientale.
Non sono ammissibili a contributo gli impianti a servizio dei locali e delle zone destinate esclusivamente all'attività agricola.
In particolare, sono esclusi interventi nei fabbricati o porzioni di essi attualmente destinati all'attività agricola o ad uso abitativo, anche temporaneo, dell'imprenditore e dei suoi collaboratori. Inoltre, non è ammissibile l'aiuto pubblico per locali destinati a culto religioso o comunque non legati all'attività agricola.
Tutti gli impianti dovranno essere eseguiti in conformità alle normative vigenti ed essere dotati di apposita certificazione. In particolare, per l'impianto elettrico dovrà essere rilasciata la certificazione della regolare esecuzione ai sensi della legge n. 46/90, mentre per gli impianti antincendio dovrà essere prodotta l'apposita certificazione rilasciata dal Comando provinciale dei vigili del fuoco.
-  Recupero conservativo e riqualificazione dei manufatti edili, come definiti dall'art. 20, comma c, della legge regionale n. 71/78, che dovrà avvenire nel rigoroso rispetto della tipologia costruttiva tipica dell'area di intervento e con l'impiego di materiali tipici della zona. E' consentito il reimpiego dei materiali esistenti purché il prezzo, da determinarsi anche tramite analisi, non superi quello previsto per la realizzazione con materiale di primo impiego.
Sono escluse dal finanziamento le opere relative alla realizzazione di nuovi elementi decorativi dei fabbricati, che non rivestono carattere di funzionalità.
Nel caso di zone sottoposte a vincoli ambientali, idrogeologici, paesaggistici o altro, dovrà essere acquisito il preventivo parere degli enti competenti.
-  Opere connesse al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche, in conformità ai requisiti previsti dal decreto del Ministero dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, con possibilità di avvalersi della deroga di cui all'art. 3 del decreto legislativo n. 228/2001.
19.2.  Offerta di ospitalità in locali aziendali (numero massimo posti letto di 55 per azienda singola e 100 per aziende associate)
-  I locali destinati all'ospitalità devono rispondere ai requisiti previsti per il rilascio della certificazione di abitabilità e, pertanto, devono rispettare i parametri fissati dai regolamenti edilizi comunali. Le camere devono possedere le seguenti superfici minime: mq. 8 se ad un posto letto, mq. 12 se a due posti letto, mq. 16 se a tre posti letto, mq. 20 se a quattro posti letto, per non più di 4 posti letto non sovrapponibili per camera.
-  Ogni camera deve essere dotata almeno di: acqua corrente calda e fredda, impianto di riscaldamento (si prescinde da tale requisito nel caso in cui l'attività è limitata alla stagione estiva), condizionamento e/o sistemi alternativi di ventilazione (si prescinde da tale requisito nel caso in cui la struttura è ubicata in località montana), servizi igienici in almeno il 50% delle camere completi di lavabo, vasca da bagno o doccia, bidet, w.c. con cacciata di acqua, impianti elettrici conformi alle norme sulla sicurezza.
-  Sono consentiti, nella misura massima non superiore al 50%, camere sprovviste di servizi igienici all'interno, tranne il lavabo con acqua corrente calda e fredda; per queste ultime dovranno essere previsti, al piano, almeno 1 bagno completo di lavabo, vasca da bagno o doccia, bidet, w.c. con cacciata di acqua, ogni 6 posti letto o frazione.
-  Nelle camere per l'ospitalità la dotazione minima deve essere costituita da: letto, tavolino o ripiano, armadio, comodino o ripiano, una sedia per posto letto, cestino rifiuti, specchio, lampade, appliques da comodino. Se la camera è priva di servizio, deve essere previsto un lavabo con acqua calda e fredda, uno specchio con presa di corrente, un telo da bagno e un asciugamano per persona.
-  I servizi igienici all'interno delle camere, devono avere una dotazione minima di specchio con presa di corrente, un telo da bagno, un asciugamano e una salvietta per persona, cestino rifiuti. La biancheria e i corredi dovranno essere commisurati al numero dei cambi previsti dalla classificazione in stelle, di cui ai decreti dell'Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti del 29 novembre 2001 e 11 luglio 2002.
-  I monolocali destinati all'ospitalità ed attrezzati per le funzioni di pernottamento e pranzo-cucina, non possono avere superficie inferiore, al netto del servizio igienico, di mq. 12 se ad un posto letto; per ogni posto letto in più la superficie dovrà essere aumentata di mq. 6 e non potrà comunque superare i 4 posti letto.
-  Le unità abitative, composte da locale soggiorno-pranzo-cucina e da una o più camere da letto devono avere le seguenti dimensioni minime: a) locale soggiorno-pranzo-cucina senza posti letto mq. 8 fino a due ospiti, mq. 9 fino a tre ospiti, mq. 10 fino a quattro ospiti; locale soggiorno-pranzo-cucina in cui sono previsti posti letto, anche a scomparsa, mq. 13 se ad un posto letto, mq. 20 se a due posti letto, mq. 27 se a tre posti letto, con l'aggiunta di mq. 1 per ogni letto installato nelle camere da letto. Le camere da letto devono rispettare le seguenti superfici minime: mq. 8 se ad un posto letto, mq. 14 se a due posti letto, più mq. 4 per ogni ulteriore posto letto. Ogni camera non potrà comunque avere ricettività superiore a 4 posti letto. La superficie minima della zona cottura non potrà essere inferiore a mq. 1 per posto letto.
-  Gli appartamenti destinati all'ospitalità devono essere arredati e corredati con le seguenti dotazioni minime: letti, cuscini e coperte pari al numero delle persone ospitabili; armadi, grucce, cassetti, comodini o ripiani, illuminazione centrale, lampade o appliques da comodino; tavolo per i pasti con numero di sedie pari al numero di persone ospitabili. La zona cottura deve essere dotata minimo di cucina a due fuochi o piastre e relativa alimentazione, frigorifero, lavello con scolapiatti, batteria da cucina, accessori (coltelli da cucina, zuccheriera, caffettiera, scolapasta, mestolo, insalatiera, grattugia, spremiagrumi, apribottiglie/cavatappi, apriscatole, bricco), pattumiera, tovaglia con tovaglioli, canovacci da cucina. Inoltre, per ogni persona ospitabile devono essere previsti 2 coltelli, 2 forchette, 2 cucchiai, 2 cucchiaini, 2 piatti piani, 1 piatto fondo, 2 bicchieri, 1 tazza, 1 tazzina. I bagni devono avere la dotazione minima di 1 telo da bagno, 1 asciugamano, 1 salvietta per persona. Inoltre devono essere dotati di cestino rifiuti, specchio e contigua presa per energia elettrica, mensola, scopettino e tappetino da bagno.
-  I locali comuni (una sala comune da adibire anche a sala ristorazione, ricezione, ecc.) devono essere dotati di impianto di riscaldamento (si prescinde da tale requisito nel caso in cui l'attività è limitata alla stagione estiva), condizionamento e/o sistemi alternativi di ventilazione (si prescinde da tale requisito nel caso in cui la struttura è ubicata in località montana), impianti elettrici conformi alle norme sulla sicurezza. Le dimensioni e le dotazioni di sicurezza, dovranno essere adeguate al tipo di utilizzo.
19.3.  Offerta di ospitalità in spazi aperti (sosta di un numero massimo di equipaggi, costituiti da 4 persone in tende, roulottes e campers, pari a 15 per singola azienda agricola e 25 per aziende associate)
-  L'ospitalità ai campeggiatori, in conformità ai parametri di classificazione dei campeggi di cui alla legge regionale n. 14/82, può essere effettuata in una o più aree in appositi spazi aperti. Ogni piazzola deve essere destinata a un singolo equipaggio e possedere una superficie minima pari a mq. 50 e massima di mq. 100; inoltre deve essere dotata di prese di corrente elettrica in conformità alle normative Enpi-Cei e predisposta per la sosta di tende, carrelli tenda, caravan e autocaravan.
Non sono ammissibili a finanziamento i bungalow, anche prefabbricati.
-  Possono essere realizzate opere di sistemazione del suolo in modo da favorire lo smaltimento delle acque meteoriche e per consentire una agevole percorribilità ai veicoli anche con traino. E' altresì consentita la realizzazione di siepi, recinzioni e delimitazioni, purché a basso impatto ambientale, e la realizzazione di opere di zone ombreggiate, con specie di tipo autoctono o apprestamenti artificiali, per una superficie minima del 20% e massima dell'80% di quella totale. Sono, inoltre, ammissibili le opere relative all'impianto irriguo destinato al mantenimento delle essenze impiantate e di eventuali zone inerbite.
-  I servizi igienico-sanitari, anche prefabbricati, devono rispondere a requisiti di igiene, e, pertanto, essere realizzati con materiali idonei, duraturi nel tempo e facilmente lavabili. La dotazione minima deve essere di un gabinetto ogni 12 ospiti, un lavabo ogni 12/20 ospiti e una doccia ogni 20/40 ospiti. Ogni servizio igienico deve essere dotato di chiusino a pavimento, specchio e prese di corrente. Almeno il 20% delle docce e dei lavabi deve essere dotato di acqua calda. Devono, altresì, essere previsti punti per la pulizia di stoviglie e biancheria, con un minimo di un lavello per le stoviglie e uno per la biancheria, ogni 20 ospiti.
-  L'approvvigionamento idrico deve essere garantito in misura di almeno 50 litri di acqua potabile al giorno per persona; il rimanente fabbisogno di acqua, anche non potabile, per i servizi di pulizia ed altro, deve essere in misura di almeno 60 litri al giorno per persona. Per le acque reflue, si utilizzeranno impianti di depurazione, ai sensi della normativa regionale e nazionale.
-  La viabilità interna e le aree destinate al parcheggio degli automezzi, da realizzarsi con materiali idonei nel pieno rispetto dell'ambiente rurale, devono essere dotate di illuminazione notturna e impianti antincendio.
19.4.  Somministrazione dei pasti (posti per offerta pasti in numero massimo di 230 per azienda singola e 300 per azienda associata)
-  I locali destinati alla preparazione dei pasti (cucine e/o laboratori) dovranno possedere tutti i requisiti igienico-sanitari previsti dalla vigente normativa. Preferibilmente ubicati a piano terra, detti locali devono trovarsi in posizione tale da agevolare gli approvvigionamenti delle materie prime e l'allontanamento dei rifiuti, evitando la destinazione a zona di transito verso altri locali. Il pavimento deve essere eseguito con materiale liscio, non fessurabile, ben connesso, facilmente lavabile e disinfettabile, resistente agli urti, con angoli di raccordo tra le pareti possibilmente arrotondati. Le pareti devono essere rivestite, preferibilmente a tutta altezza, con un minimo di metri 2,00, con materiale uniforme e lavabile, meglio se costituito da piastrelle smaltate. Per il dimensionamento, il parametro minimo da applicare è di mq. 0,30 per metro quadrato della sala di consumazione pasti (circa 1/3); in ogni caso, detti locali non possono avere dimensioni inferiori a mq. 16.
-  Le dotazioni minime dei locali destinati alla preparazione dei pasti sono costituite da apparecchi di cottura (fornelli e forni), dotati di idonea cappa di aspirazione e canna di ventilazione, ripiani di lavori in acciaio inox per l'elaborazione delle portate, pentolame e stoviglie, attrezzature per la lavorazione delle materie prime, lavelli per il lavaggio degli alimenti, impianti per il lavaggio delle stoviglie e del pentolame (vasche per l'ammollo ed il prelavaggio, lavapentole, sterilizzatore per la coltelleria, lavaggio bicchieri, lavastoviglie, ecc.).
-  Cucine e/o laboratori devono essere integrati da un locale dispensa, per lo stoccaggio e la conservazione delle materie prime, dotate di scaffalature, armadi o celle frigorifere per la conservazione di frutta e verdure, celle per la conservazione di carni fresche, celle per la conservazione di prodotti finiti. La superficie minima è quantificata in mq. 0,05 per coperto, con un minimo di superficie utile non inferiore a mq. 3.
-  Per il personale di cucina e di sala si devono prevedere le dotazioni di servizi igienici, prescritte dal decreto legislativo n. 626/94 e dalle modifiche apportate con decreto legislativo n. 242/96.
-  La sala di ristorazione, oltre a rispettare gli stessi requisiti dei locali comuni, deve essere dimensionata in funzione dei posti a sedere. Quantificando in circa mq. 1,20 lo spazio occorrente per ogni posto a sedere, al netto dello spazio per il passaggio del personale, la superficie minima della sala deve essere pari a mq. 5 per ogni tavolo a quattro posti.
-  A servizio della sala di ristorazione con una capienza fino a 80 posti a sedere, devono essere previsti n. 2 servizi igienici, uno per gli uomini e uno per le donne; quest'ultimo anche adeguato per i disabili. Per le sale con oltre 80 posti a sedere, devono essere previsti altri due servizi igienici, divisi per sesso. Tutti i servizi igienici dovranno essere dotati, oltre che dei sistemi di aereazione previsti dalla normativa, di opportuni accorgimenti idonei a contenere i consumi di acqua.
-  Gli spazi esterni destinati alla somministrazione dei pasti, nel limite complessivo autorizzato, devono rispettare gli stessi requisiti e parametri delle sale di somministrazione al chiuso.
19.5.  Attività ricreative, culturali, divulgative e didattiche
-  Possono essere realizzate all'aperto o in locali esistenti nell'ambito dell'azienda, delle zone da destinare alla fruizione di attività ricreative, culturali, divulgative e didattiche, opportunamente inserite nel contesto paesaggistico e con l'utilizzo di materiali e strutture a basso impatto ambientale.
E' esclusa dall'intervento pubblico la realizzazione di strutture aventi per oggetto attività attinenti a tematiche non pertinenti il contesto rurale.
-  Gli spazi esterni per il transito o la sosta degli ospiti, consistenti nell'area antistante il centro aziendale, il punto di ricezione/direzione, l'area circostante gli edifici di ricezione e l'area parcheggio, devono essere dotati di segnaletica di riconoscimento.
-  Gli spazi attrezzati a parco giochi bambini devono essere delimitati da apposita recinzione e dotati di strutture ludiche per lo sviluppo delle capacità motorie, in buono stato di funzionalità e praticabilità.
-  Per le attività didattiche possono essere oggetto d'aiuto i seguenti interventi:
-  acquisto di attrezzature, di modesta entità, per finalità dimostrative sulla trasformazione dei prodotti agricoli aziendali;
-  attrezzature didattiche (lavagne luminose, diaproiettori, videoproiettori, schermi, DVD, ecc.)
-  allestimenti di piccole sale per "laboratori del gusto";
-  costituzione di spazi espositivi da dedicare alla mostra di attrezzature rurali.
19.6.  Attività sportive
-  Esclusivamente in presenza di servizio di ospitalità (pernottamento e/o agricampeggio), è ammessa la realizzazione di strutture destinate all'attività sportiva, identificabili in campi polivalenti, completi delle necessarie attrezzature per praticare le attività previste; nel caso di piscine le stesse dovranno essere realizzate senza implicare un impatto negativo sul paesaggio tradizionale agricolo, impiegando materiali tipici per i rivestimenti esterni e le finiture, adottando un mascheramento con vegetazione di tipo autoctono.
-  In alternativa al campo polivalente, può essere oggetto di finanziamento la costruzione di un campo da tennis.
Non è ammissibile a finanziamento la realizzazione di palestre, impianti ginnico sportivi, saune e centri di fitness con relative dotazioni.
-  Nelle zone dedicate alle attività sportive possono essere realizzate strutture quali: campi da gioco polivalenti, in terra battuta o altro sottofondo idoneo all'attività, aventi le dimensioni usualmente previste, campi di bocce, tiro con l'arco, minigolf, golf non oltre cinque buche. Le suddette strutture devono essere dotate di tutte le necessarie attrezzature per la fruizione delle singole attività.
Non sono ammissibili a finanziamento gli acquisti di articoli sportivi d'uso corrente per l'espletamento delle attività sportive (palloni, racchette di tennis, biciclette, etc.).
-  Le piscine potranno essere ammesse a finanziamento a condizione che rispettino le indicazioni contenute nell'atto d'intesa del Ministero della sanità fra Stato e Regioni dell'11 luglio 1991, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, supplemento ordinario, n. 39 del 17 febbraio 1992. Inoltre, l'aiuto pubblico è ammissibile esclusivamente in presenza di servizio di ospitalità (pernottamento e/o agricampeggio) presso l'azienda. In ogni caso, la superficie massima della vasca non deve superare mq. 200 e deve essere commisurata alla consistenza degli ospiti (camere e/o spazi aperti), con un coefficiente minimo di mq. 2 e massimo di mq. 6 per persona; la profondità massima non deve essere superiore a metri 1,10 per almeno 1/3 dell'intera superficie della vasca. In linea generale, la realizzazione non dovrà comportare un impatto negativo sul paesaggio tradizionale agricolo. A tal fine, devono essere adottati gli opportuni accorgimenti in fase progettuale e di esecuzione quali: impiego di materiali tipici della zona per i rivestimenti esterni e le finiture in genere, adeguato mascheramento con vegetazione di tipo autoctono, forma in grado di ridurre il più possibile l'alterazione della preesistente morfologia del luogo.
-  Gli interventi destinati all'equitazione potranno essere ammessi a finanziamento, qualora sia assicurata la disponibilità di cavalli in numero non inferiore a 3 fino a 15 ospiti e di almeno 4 cavalli più 1 per l'istruttore oltre i 15 ospiti.
-  Sia per l'attività di equitazione che per l'ippoturismo, non è ammissibile ad aiuto la realizzazione o ristrutturazione delle strutture di allevamento e ricovero, compresi i box per cavalli, in quanto funzionali all'ordinaria attività zootecnica.
21.  Spese massime ammissibili
Ai fini della determinazione della spesa massima ammissibile, per ogni categoria di investimenti sono fissati i seguenti parametri:
-  Interventi sul patrimonio edilizio: E 520,00 per ogni mc. di manufatto interessato all'intervento.
-  Interventi sull'ospitalità in spazi aperti (agricampeggio): E 4.600,00 a piazzola, comprensiva della quota di sistemazione del suolo, dei servizi igienici, degli impianti, dell'ombreggiatura, della viabilità e dei parcheggi.
-  Arredi e corredi per ogni camera doppia: E 7.350,00, da decurtare del 20% nel caso di camera singola o da incrementare del 15% per ogni letto aggiunto.
-  Arredi e corredi per sala somministrazione pasti:
a)  E 300 a posto pasto per ambienti fino a 30 posti;
b)  E 258,00 a posto pasto per ambienti fino a 60 posti;
c)  E 206,00 a posto pasto per ambienti fino a 120 posti;
d)  E 165,00 a posto pasto per ambienti fino a 180 posti;
e)  E 132,00 a posto pasto per ambienti oltre i 180 posti.
-  Arredi e corredi per locali destinati alla preparazione dei pasti (cucine e/o laboratori): E 30.000,00 per singola unità funzionale e fino a 120 posti tavola; E 40.000 fino a 180 posti tavola; E 45.000 oltre i 180 posti.
-  Arredo verde degli spazi esterni: E 15.000 per azienda singola.
22.  Spese non ammissibili
Sono esclusi dal finanziamento:
-  tutte le opere e gli acquisti realizzati prima della presentazione dell'istanza di finanziamento;
-  lavori edili relativi agli ampliamenti e sopraelevazioni dei fabbricati;
-  opere provvisorie non direttamente connesse all'esecuzione del progetto;
-  acquisto di macchinari, attrezzature, arredi e corredi usati e/o revisionati;
-  acquisto di veicoli, arredi di ufficio e quanto non pertinente con l'attività agrituristica;
-  interventi finalizzati all'attività di vendita diretta dei prodotti agricoli;
-  acquisto di scorte di magazzino, materiale monouso e comunque di facile usura;
-  acquisto di animali, anche se finalizzato all'espletamento delle attività agrituristiche;
-  l'IVA, imposte, tasse e oneri.
23.  Verifiche successive all'accertamento finale
Gli ispettorati provinciali dell'agricoltura competenti per territorio, entro 24 mesi dall'accertamento finale dell'esecuzione dei lavori, sono tenuti a verificare in azienda i seguenti aspetti:
-  ove previsto dal bando, l'obbligo del mantenimento dei requisiti e delle condizioni che hanno determinato l'attribuzione del punteggio utile per l'inserimento in graduatoria;
-  rispetto del vincolo di destinazione degli investimenti fi- nanziati.
24.  Cumulo di interventi
Come previsto dagli articoli n. 3 del regolamento CE n. 69/2001, n. 8 del regolamento CE n. 70/2001 e n. 15 della legge regionale n. 32/2000, gli aiuti erogati ad uno stesso beneficiario per un investimento concernente il settore agrituristico, concorrono al calcolo dei massimali previsti dalla normativa comunitaria per i singoli regimi d'aiuto.
In particolare, i contributi concessi nell'ambito del regime per le piccole e medie imprese, anche a valere su diverse misure del P.O.R. Sicilia o su altri interventi statali e comunitari, non possono superare un'intensità pari al 55% del costo dell'investimento.
A riguardo, gli uffici istruttori potranno acquisire, ove necessario, apposita dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà sottoscritta dal beneficiario, secondo le modalità previste dal D.P.R. n. 445/2000.
25.  Decorrenza applicativa
Le presenti disposizioni si applicano a partire dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
E' confermata la validità dei nulla osta ispettoriali e delle autorizzazioni comunali non scaduti, rilasciati in data anteriore a quella di entrata in vigore delle presenti disposizioni.
Con riferimento alle tabelle di fabbisogno di lavoro riportate nella tavola 2, si continuano ad applicare i precedenti parametri di cui al decreto 5 marzo 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 39 del 3 agosto 2001, esclusivamente nelle casistiche di seguito descritte:
-  convalida dei nulla osta rilasciati ai titolari di autorizzazioni comunali non ancora scadute, alla data di entrata in vigore del titolo I;
-  aziende che hanno già beneficiato di contributi pubblici per il settore agrituristico, fino alla data di scadenza del vincolo di destinazione d'uso degli investimenti finanziati (art. 18 della legge regionale n. 25/94).
Quanto sopra, non pregiudica la facoltà degli interessati di richiedere, in alternativa, il rilascio di un nuovo nulla osta o autorizzazione comunale secondo quanto previsto nel titolo I.
Quest'ultimo, in ogni caso, va applicato nelle seguenti fattispecie:
-  rilascio di nuovi nulla osta e relative autorizzazioni comunali;
-  variazioni, convalida e/o rinnovo di nulla osta e autorizzazioni comunali, fatte salve le deroghe sopra precisate.
Modello A
approvato con decreto
n. 568 del 28/05/2004
DOMANDA DI RILASCIO DEL NULLA OSTA E D'ISCRIZIONE NELL'ELENCO PROVINCIALE DEI TITOLARI DI NULLA OSTA PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' AGRITURISTICHE (artt. 4 e 16 della legge regionale n. 25/94)

All'Ispettorato provinciale dell'agricoltura di .....................................................................................

Il/la sottoscritto/a ............................................................................................................... nato/a a .......................................................................................... il ................................................, residente nel comune di .......................................................................... (prov. ............), via ................................................................. frazione o località ............................................, c.a.p. ............................... tel. ..................................................... conduttore, in qualità di (1) ..........................................................................................................., dell'azienda agricola (2) ................................................................................................... localizzata (3) nel comune di .................................................. via/località ............................................................ c.a.p. ............................. tel. ..................................................... denominazione prevista per l'azienda agrituristica .............................................................................................. e-mail ............................................................ codice fiscale .................................................... partita I.V.A. ................................................................................................;

DICHIARA (4)

di essere imprenditore agricolo di cui all'art. 2135 del codice civile e/o familiare di cui all'art. 230 bis del codice civile;
[_]  di essere iscritto alla C.C.I.A.A. di ............................................................. sezione .............................................. n. .............................................;
[_]  di avere presentato domanda di iscrizione alla C.C.I.A.A. in data ....................................................., in quanto giovane agricoltore insediatosi in data .....................................................;
che
[_]  intende svolgere
[_]  svolge
le attività agrituristiche nel comune di (5) ............................................................... via/località ........................................................................................ c.a.p. ................................. e nel comune di ............................................... via/località ............................................... c.a.p. .................................. e nel comune di ...................................................................... via/località ....................................................................................... c.a.p. ................................;

CHIEDE

[_]  il rilascio del nulla osta ai sensi dell'art. 4 della legge regionale n. 25/94;
[_]  l'accreditamento come fattoria/azienda didattica;
[_]  la variazione del nulla osta n. ...................... del .......................................... per i seguenti motivi: ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ .............................................;
[_]  il rinnovo del nulla osta n. ....................... del ...............................................;

per lo svolgimento delle seguenti attività

[_]  ricezione in camere per numero posti letto complessivi di ...................., da effettuare per numero giorni ............./anno, nei locali di cui all....... p.ll....... .......................................... de....... fogl....... di mappa n. .................. de....... comun....... di .......................................................................................................................;
[_]  ospitalità in spazi aperti per n. .............. piazzole e n. .............. campeggiatori, da effettuare per numero ......./anno nelle aree di cui all....... p.ll....... ................................... de....... fogl....... di mappa n. ............................ de....... comun....... di .......................................................................................................................;
[_]  somministrazione sul posto di pasti costituiti da cibi e bevande, provenienti in prevalenza dall'utilizzazione dei prodotti aziendali e tipici della zona per n. ............. posti (n. ............. coperti) (6) da effettuare per numero giorni ........./anno nei locali di cui all....... p.ll....... ...................................... de....... fogl....... di mappa n. ............................... de....... Comun....... di ........................................................;
[_]  vendita diretta dei prodotti agricoli e artigianali dell'azienda (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. e);
[_]  organizzazione di attività ricreative, culturali, divulgative, escursionistiche, ippoturismo, sportive e didattiche;
[_]  fattoria/azienda didattica, previo rilascio di specifico accreditamento;
[_]  degustazione ed assaggio dei prodotti aziendali, ivi inclusa la mescita del vino per numero ......../anno.
Il sottoscritto chiede, altresì, l'iscrizione nell'elenco regionale dei soggetti abilitati ad esercitare l'agriturismo. A tal fine dichiara, consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445):
-  di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa;
-  di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali;
-  di non avere conseguito indebitamente, nei due anni precedenti alla data della presente richiesta, aiuti comunitari sulla base di falsa dichiarazione.
Inoltre, il sottoscritto s'impegna a produrre a codesto ufficio copia dell'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività agrituristica, entro 15 giorni dal rilascio della stessa, ai fini dell'iscrizione definitiva nell'elenco regionale degli operatori agrituristici autorizzati.
Si impegna, altresì, a comunicare tempestivamente all'Amministrazione l'eventuale cessazione dell'attività agrituristica o qualsiasi modifica relativa alla consistenza aziendale e alla gestione delle attività autorizzate, nonché ad assicurare l'apertura dell'esercizio agrituristico per un periodo non inferiore a 90 giorni l'anno.
Ai fini del rilascio del nulla osta si allega, in duplice copia, la seguente documentazione:
-  relazione agrituristica;
-  planimetria attuale dei locali aziendali da adibire alle attività agrituristiche;
-  planimetria dello stato futuro dei locali aziendali da adibire alle attività agrituristiche;
-  autorizzazione del proprietario alla utilizzazione per attività agrituristica degli immobili (nel caso in cui la presente richiesta venga sottoscritta da soggetto diverso dal proprietario del fondo e/o degli immobili);
-  titolo di proprietà e/o di possesso dell'azienda agricola;
-  corografia in scala 1:25.000 con ubicazione dell'azienda;
-  estratto dei fogli di mappa con l'indicazione delle colture praticate;
-  certificati o visure catastali relativi a tutte le superfici aziendali;
-  documentazione attestante il rispetto della normativa in materia di ambiente con particolare riguardo allo smaltimento dei rifiuti, utilizzo dei prodotti fitosanitari e lo scarico delle acque;
-  documentazione utile per l'accreditamento come azienda/fattoria didattica, qualora richiesto;
Nel caso di allevamento zootecnico, certificazione in materia di profilassi di Stato e d'igiene e benessere degli animali allevati, rilasciata dall'A.U.S.L. competente.
Per i soggetti associati
Atto costitutivo e statuto sociale, con estremi di omologazione per le società cooperative agricole, dai quali si evince l'effettiva disponibilità dei terreni e dei fabbricati, nonché lo svolgimento dell'attività imprenditoriale agricola;
Iscrizione delle cooperative al registro prefettizio;
Verbale del consiglio di amministrazione o dell'assemblea dei soci o, in assenza di tali organi, dichiarazione sottoscritta da tutti i soci, che autorizza l'attività agrituristica.
Data ....................................
Firma (*) .............................................................................


(*)  Da firmare in presenza del dipendente incaricato di ricevere la domanda o da inviare firmata unitamente a copia fotostatica, non autenticata, di un documento di identità valido del sottoscrittore.
(1)  Titolare proprietario, titolare affittuario, titolare comodatario, legale rappresentante.
(2)  Singola, società, cooperativa, azienda agricola associata.
(3)  Fare riferimento al centro aziendale.
(4)  Barrare le voci che interessano.
(5)  Da indicare solo se diverso da quello del centro aziendale; in caso di azienda sovracomunale indicare i vari comuni sede di immobili dove si intende svolgere attività agrituristica.
(6)  Il numero dei coperti equivale al doppio del numero dei posti.
Modello B
approvato con decreto n. 568 del 28/5/2004
RELAZIONE SULLE ATTIVITA' AGRICOLE ED AGRITURISTICHE (art. 2 della legge regionale n. 25/94)

Il/la sottoscritto/a ............................................................................................................... nato/a a .......................................................................................... il ................................................, codice fiscale ................................................ partita I.V.A. ..................................................; al fine di verificare anche il rapporto di connessione e complementarietà tra le attività agricole e le attività agrituristiche che si intendono svolgere nella propria azienda, nonché la prevalenza dell'attività agricola, come individuata dall'art. 2135 del codice civile, allega alla richiesta di rilascio del nulla osta per lo svolgimento delle attività agrituristiche, la presente relazione tecnica concernente i seguenti aspetti:
1.  notizie sull'azienda e l'impresa;
2.  relazione illustrativa;
3.  superficie aziendale;
4.  consistenza degli allevamenti;
5.  prodotti agricoli trasformati;
6.  strutture aziendali;
7.  attività lavorativa;
8.  confronto tempo-lavoro attività agricole ed agrituristiche.
A tal fine, dichiara che le notizie e i dati di seguito riportati corrispondono a verità e possono essere controllati.
Il sottoscritto dichiara, altresì, di essere informato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 della legge n. 675/96, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.
Data ....................................
Firma (*) .............................................................................

1.  Notizie sull'azienda e l'impresa
A)  Ubicazione e caratteristiche dell'azienda
Centro aziendale comune di ..................................................................................... provincia .............. via, frazione o località ......................................................................
Sede svolgimento delle attività agrituristiche nel
comune di ........................................................................................... provincia .................. via, frazione o località ............................................................................................................
comune di ........................................................................................... provincia .................. via, frazione o località ............................................................................................................
Superficie aziendale totale Ha ........................................
[_]  totalmente o parzialmente ricadenti in zone montane e svantaggiate ai sensi della dir. n. 75/268/CEE.
B)  Tipo di impresa
Specificare il tipo di impresa ...................................................................................
C)  Titolo di possesso dei terreni
terreni in:  proprietà Ha .......................................................... 
  affitto Ha .......................................................... 
  altro Ha .......................................................... 
  Totale Ha .......................................................... 

D)  Ordinamento colturale
................................... Ha ...................................; ................................... Ha ...................................;
................................... Ha ...................................; ................................... Ha ...................................;
N. capi allevati ...................... specie .......................................................................;
N. capi allevati ...................... specie .......................................................................;
E)  Rapporto impresa - lavoro
conduzione diretta
conduzione con salariati
F)  Svolgimento attività agrituristiche in forma associata (1)
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ......................
2. Relazione illustrativa (2)
Evidenziare la situazione agricola aziendale, le attività agrituristiche e in particolare il rapporto esistente tra le iniziative agrituristiche e le attività agricole propriamente dette, nonché gli interventi previsti per lo svolgimento dell'agriturismo stesso.
Inoltre, la relazione deve contenere i seguenti elementi: eventuale localizzazione anche parziale dell'azienda in area protetta (parchi, riserve, SIC e ZPS) e/o in zona a vincolo paesaggistico; adozione di metodi di produzione ecocompatibili (in caso di metodo biologico precisare lo stato di conversione dell'azienda e la data di prima notifica); rispetto della normativa in materia d'ambiente, d'igiene e di benessere degli animali, eventuali certificazioni attestanti la qualità dei processi aziendali.
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ....
2.1.  Ospitalità nei locali aziendali e in appositi spazi aperti (agricampeggio). { Art. 2, comma 2, lett. a) e b) della legge regionale n. 25/94}
Precisare l'ubicazione dei locali aziendali, indicando le modalità con cui verrà effettuata l'ospitalità secondo la lett. a del suddetto art. 2 (camere, mini appartamenti etc.).
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ .........
Indicare l'ubicazione degli spazi aperti in cui esercitare l'agricampeggio secondo la lett. b) del suddetto art. 2.
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................
2.2. Somministrazione alimenti, pasti e bevande { Art. 2, comma 2, lett. c) e/o d) legge regionale n. 25/94}
Relazione circa la prevalenza nella somministrazione di alimenti, pasti e bevande dei prodotti dell'azienda e di eventuali prodotti tipici della zona, indicando le produzioni agricole e zootecniche aziendali da utilizzare. Precisare, inoltre, se la somministrazione dei pasti verrà esercitata secondo le tipologie delle lett. c e/o d del suddetto art. 2 (ad esclusivo uso degli ospiti nelle camere o piazzole, dei visitatori esterni o di entrambi).
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................
Indicazione dei locali aziendali in cui si intende svolgere la somministrazione degli alimenti (come riportato sulla planimetria catastale) (4).
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...............
2.3.  Attività ricreative, culturali, divulgative, escursionistiche, ippoturismo, sportive e didattiche { Art. 2, comma 2, lett. f) della legge regionale n. 25/94 e art. 3, comma 1, del decreto legislativo n. 228/2001}
Relazione dettagliata sulle attività che si intendono svolgere, evidenziando le motivazioni delle scelte e le finalità perseguite, nonché la coerenza delle attività con le specifiche connotazioni dell'ambiente rurale dell'area interessata. Con riferimento alle fattorie/aziende didattiche, precisare se le condizioni necessarie per l'accreditamento sono già esistenti o le modalità previste per il loro conseguimento.
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...................................................
Attività (3)
Luoghi e periodi di svolgimento:
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ....................................
Struttura utilizzata (locali adoperati, percorsi organizzati, etc.):
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...............................................
Specificare se tali attività saranno a pagamento:
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...............................................
Servizi/materiali e dotazioni aziendali da destinare all'attività:
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...............................................
Eventuali attestati che verranno rilasciati:
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...............................................
2.4.  Degustazione dei prodotti aziendali e mescita del vino (Art. 3, comma 1, decreto legislativo n. 228/2001 e legge regionale n. 5/2002)
Attività di somministrazione di prodotti aziendali senza che questi abbiano subito per tale scopo operazioni di particolare manipolazione e cottura. In particolare si intendono i prodotti agricoli e zootecnici direttamente utilizzabili senza bisogno di alcuna trasformazione (a titolo di esempio: frutta etc.) e quei prodotti che necessitano di trasformazione (a titolo di esempio: olio, vino, formaggi, miele, conserve etc.).

Prodotti aziendali oggetto dell'attività di degustazione:
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...............................................
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ .............................
Locali aziendali in cui è consentita la degustazione (è sufficiente indicare quali sono i locali utilizzando la stessa dizione riportata nella planimetria catastale)
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...
3.  Superficie aziendale

  Ha Ore (5) 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 


Totale colture ortoflorovivaistiche  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 


Totale colture arboree  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 


Totale seminativi  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... .......................... 


Totale pascoli  ........................... ........................... 
Totale sup. agricola utilizzata  ........................... ........................... 
...............................................................................................................  ........................... ........................... 


Totale sup. bosco  ........................... ........................... 
Tare, incolti, fabbricati  ........................... ........................... 
Totale sup. improduttiva  ........................... ........................... 
Totale generale (Sup. agricola utilizzata + sup. bosco + sup. improduttiva)  ........................... ........................... 

4. Consistenza degli allevamenti

Consistenza degli allevamenti (6)

Specie  U.B.A. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 
..................................................................................  .................................................................................. 

5. Prodotti agricoli trasformati

Tipo di prodotto      Quantità 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 
..................................................................................      .................................................................................. 

6.  Strutture aziendali
6.1. Fabbricati ad uso abitativo esistenti

Riferimenti catastali  N. vani abitabili       Condizioni (7)     Attualmente utilizzato (8)   Interventi previsti (8)   Previsione d'uso (9) 
    Statiche     Manutentorie      
....................................  .................. ...............     ......................... ......................... ...................... ................... 
....................................  .................. ...............     ......................... ......................... ...................... ................... 
....................................  .................. ...............     ......................... ......................... ...................... ................... 
....................................  .................. ...............     ......................... ......................... ...................... ................... 
....................................  .................. ...............     ......................... ......................... ...................... ................... 
....................................  .................. ...............     ......................... ......................... ...................... ................... 

6.2. Pertinenze agricole esistenti

Riferimenti catastali  N. vani abitabili       Condizioni (7)     Attualmente utilizzato (8)   Interventi previsti (8)   Previsione d'uso (9) 
    Statiche     Manutentorie      
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 
.........................  ..................... ..............     ....................... ......................... ............ ..................... .................. 

6.3. Fabbricati e/o pertinenze agricole non più necessari alla conduzione del fondo e utilizzabili per l'attività agrituristica.
Relazione e dimostrazione che tali strutture non sono più necessarie per l'attività agricola
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ...........................
7. Attività lavorativa
7.1. Disponibilità di mano d'opera espressa in ore per l'attività agricola

  N. addetti (14) (riferito all'anno) Ore lavorative annue 
Attività di coltivazione zootecnica e forestale  ......................................... .................................... 
Attività legate alla trasformazione dei prodotti agricoli, forestali e zootecnici  ......................................... .................................... 
Totale attività agricole  ......................................... .................................... 

7.2.  Disponibilità di mano d'opera espressa in ore per l'attività agrituristica

  N. addetti (14) (riferito all'anno) Ore lavorative annue (in base alla Tab. 3 della Tav. 2) 
Camere  ......................................... .................................... 
Ospitalità in spazi aperti  ......................................... .................................... 
Ristoro  ......................................... .................................... 
Degustazione dei prodotti aziendali  ......................................... .................................... 
Attività didattiche, ricreative e culturali  ......................................... .................................... 
Totale attività agrituristiche  ......................................... .................................... 

8. Confronto tempo, lavoro, attività agricole ed agrituristiche

  Ore (15) % 
Tempo lavoro attività agricola-forestale  .......................... ........................... 
Tempo lavoro attività agrituristiche  .......................... ........................... 
Totale  .......................... 100 


Data ....................................
Firma tecnico abilitato
..........................................................................

  Il titolare dell'azienda 
  .......................................................................... 



(*)  Da firmare in presenza del dipendente incaricato di ricevere la domanda o da inviare firmata unitamente a copia fotostatica, non autenticata, di un documento di identità del sottoscrittore in corso di validità.
(1)  Elencare le eventuali aziende associate e le attività agrituristiche (ricezione, attività didattiche ricreative e culturali, somministrazione pasti, alimenti e bevande) svolte in comune unitamente all'attività agricola.
(2)  Nella relazione si deve fare riferimento ai dati colturali medi relativi al triennio precedente; in mancanza di tali dati si deve fare riferimento ai dati dell'anno di presentazione della domanda. Nel caso di presentazione di relazione a seguito di richiesta di modifica di nulla osta, è necessario evidenziare le variazioni rispetto alla situazione riportata nella precedente relazione.
(3)  Deve essere compilata una scheda per ciascuna attività di cui si richiede l'autorizzazione.
(4)  Non è ammessa la commistione o coesistenza anche temporanea dell'uso di locali per la preparazione e/o la somministrazione degli alimenti effettuate nell'ambito delle attività agrituristiche con quelle analoghe effettuate nell'ambito di attività ricettiva di ristorazione e/o turistico-ricettiva, seppure regolarmente autorizzate.
(5)  Ore lavorative annue necessarie per le diverse colture calcolate sulla base della tabella 1 della tavola 2.
(6)  Indicare la consistenza media annuale.
(7)  Scadente, normale, buono.
(8)  Si/No.
(9)  Invariata, vendita, ristrutturazione per agriturismo, destinazione a fini agrituristici senza interventi edilizi.
(10)  Cantina, stalla, fienile ecc.
(11)  Scadente, normale, buono.
(12)  Si/No.
(13)  Invariata, vendita, ristrutturazione per agriturismo, destinazione a fini agrituristici senza interventi edilizi.
(14)  Indicare in unità di addetto o eventualmente la percentuale di impegno degli stessi riferito all'attività annua.
(15)  Ore lavorative annue.
Modello C
approvato con decreto
n. 568 del 28/5/2004
ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE ISPETTORATO PROVINCIALE DELL'AGRICOLTURA
di ..........................................................................................
Unità operativa di base n. ......................

Prot. n. ................. del ...........................................
Nulla osta n. ................/20.........
IL DIRIGENTE RESPONSABILE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 5 dicembre 1985, n. 730;
Visto l'art. 3 del decreto legislativo 18 maggio 200,1 n. 228;
Vista la legge regionale 9 giugno 1994, n. 25 e successive modifiche;
Visto il precedente nulla osta n. .............. del ...............................................;
Vista l'istanza per il rilascio del nulla osta alle attività agrituristiche presentata in data ................................................... e assunta a questo servizio al prot. n. .................../.................... del ................................................................;
Vista la domanda d'iscrizione all'elenco regionale degli operatori agrituristici abilitati;
Vista la documentazione prodotta comprovante il possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi ai fini del presente nulla osta;
Visto l'accreditamento di fattoria/azienda didattica n. ..................... del ...................................... rilasciato dall'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste;
Viste le risultanze del verbale di accertamento preventivo dei requisiti n. .............. del ........................................................;
al.......... sig. ............................................................................................................. nat ........ a ...................................................................... il ........................................................ e residente nel comune di ................................................................................................. (prov. .............) via .................................................................................................................................. frazione o località ........................................................ c.a.p. ............................ conduttore, nella qualità di (1) .................................................................................................... dell'azienda agricola (2) ...................................................................................................... localizzata (3) nel comune di ............................................................................................................... codice fiscale ..................................................... partita I.V.A. n. ........................................................ iscritto alla C.C.I.A.A. di ........................................................ al n. .................................., estesa complessivamente Ha. ............................ a. .............. ca. .............. ricadente nel/i comune/i di .................................................................................................... in loc. .................................................. del/i foglio/i di mappa n. .......................................... p.lle .............................................................................................................................., si rilascia:

NULLA OSTA PER LE SEGUENTI ATTIVITÀ AGRITURISTICHE

[_]  ricezione in camere indipendenti per numero posti letto complessivi di .............. per n. .............. giorni all'anno (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. a), da effettuare nei locali aziendali ubicati nell....... p.ll........ ........................................................ de...... fogl..... di mappa n. .............. de....... comun....... di .....................................................................................................................;
[_]  ospitalità in spazi aperti per n. .................... piazzole e n. .................... campeggiatori per n. ................ giorni all'anno (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. b), da effettuare nelle aree di cui all....... p.ll........ ................................................................ de........ fogl....... di mappa n. .................... de........ comun......... di .................................................................................................................................;
[_]  somministrazione sul posto di pasti costituiti da cibi e bevande, provenienti in prevalenza dall'utilizzazione dei prodotti aziendali e tipici della zona per n. ................. posti giornalieri (n. ................ coperti) (4) e per n. .................... giorni all'anno (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. c e/o d), da effettuare nei locali aziendali ubicati nell....... p.ll....... ............................................................. de..... fogl...... di mappa n. .............. de....... comun....... di ........................................................................; in ogni caso è stabilito in ................................ il numero massimo di posti realizzabili nell'intero periodo di apertura;
[_]  vendita diretta dei prodotti agricoli e artigianali dell'azienda (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. e);
[_]  organizzazione di attività ricreative, culturali, divulgative, escursionistiche, ippoturismo, sportive e didattiche (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. f, e art. 3, comma 1, decreto legislativo n. 228/2001);
[_]  fattoria/azienda didattica;
[_]  degustazione ed assaggio dei prodotti aziendali, ivi inclusa la mescita del vino (art. 3, comma 1, decreto legislativo n. 228/2001 e legge regionale n. 5/2002).
Il presente nulla osta ha validità triennale dalla data di rilascio e, pertanto, scadrà il .............................................................., salvo convalida da richiedere prima della data di scadenza.
Inoltre, qualora non venga prodotta all'Amministrazione l'autorizzazione comunale all'esercizio dell'attività agrituristica entro quattro anni dalla data di rilascio del presente nulla osta, lo stesso si intende revocato.
Il soggetto destinatario del presente nulla osta è iscritto nell'elenco provinciale degli operatori titolari di nulla osta agrituristico al n. ......................
Data ....................................
L'ispettore provinciale
..........................................................................

Viste le risultanze delle verifiche effettuate in data ..........................., il presente nulla osta è convalidato fino al .........................................................
Data ....................................
L'ispettore provinciale
..........................................................................

A seguito di comunicazione effettuata in data ................................. dal sig. ........................................................................................................................................, titolare del presente nulla osta, i dati catastali e colturali relativi alla superficie dell'azienda agricola sono così aggiornati e integrati:
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ................................................................................ ..........................................
Data ....................................
L'ispettore provinciale
..........................................................................



(1)  Titolare proprietario, titolare affittuario, titolare comodatario, legale rappresentante.
(2)  Singola, società, cooperativa, azienda agricola associata.
(3)  Fare riferimento al centro aziendale.
(4)  Il numero dei coperti equivale al doppio del numero dei posti.

Modello D approvato con decreto n. 568 del 28/5/2004

Comune di ...................................................................... provincia di ....................................
prot. n. ............... data .......................... numero di autorizzazione ...........................
AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO DI ATTIVITA' AGRITURISTICHE
IL SINDACO

Vista la domanda presentata in data .............................................., con la quale il sig. ........................................................................................................................................ nato a ........................................................................ il ................................................ residente in ........................................................................................................................ (prov. .................) codice fiscale ........................................................... iscritto nell'elenco provinciale degli operatori agrituristici al n. ................................. ha chiesto l'autorizzazione comunale all'esercizio di attività agrituristica nell'azienda agricola denominata .................................................................................................................., ubicata in questo comune, località ............................................................................. via ............................................................................................................................ n. ........................;
Visto il nulla osta n. ................. del .................................................., rilasciato ai sensi dell'art. 4 della legge regionale n. 25/94, dall'Ispettorato provinciale agricoltura di ............................................................................................................;
Vista la documentazione prodotta comprovante il possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi ai fini della presente autorizzazione;
Vista la legge 5 dicembre 1985, n. 730, sulla disciplina dell'agriturismo;
Visto il decreto legislativo n. 228/2001;
Vista la legge regionale n. 25 del 9 giugno 1994 "Norme sull'agriturismo" e successive modifiche e integrazioni;
Visto il parere favorevole dell'Azienda sanitaria locale n. ................. di ................................................................. in data .................................., prot. n. .................;
Preso atto dell'avvenuto accertamento del possesso dei requisiti di abitabilità degli immobili da adibire all'attività oggetto della presente autorizzazione;
Vista la documentazione presentata dal richiedente e quella acquisita d'ufficio, prevista dall'art. 5 della legge regionale n. 25/94;
Visto l'art. 19, commi 4 e 5, del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616;
Vista la legge 29 marzo 2001, n. 135, art. 9;
Vista la deliberazione dell'Azienda autonoma provinciale per l'incremento turistico n. ............. del .................................... che ha classificato l'azienda agrituristica nella categoria a ............................ stelle;
Ritenuto di poter accogliere la domanda;

AUTORIZZA

il sig. ............................................................................................................................................, codice fiscale ............................................................, in qualità di responsabile dell'attività agrituristica, ad esercitare nell'azienda agricola denominata ....................................................................................................... individuata ne....... comun....... di ................................................................................................................ fogli.... di mappa n. ............................ nell...... p.ll...... .............................................................................. lo svolgimento delle seguenti attività agrituristiche, previste dall'art. 2, comma 2, della legge regionale n. 25/94 e dal decreto legislativo n. 228/2001:
-  offerta di ospitalità per soggiorni in appositi locali aziendali: n. ................... camere per n. ................... posti letto (legge regionale n. 25/94, art. 2 lett. a);
-  offerta di ospitalità in appositi spazi aperti per campeggiatori: n. ......................... piazzole per n. ........................ posti (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. b);
-  somministrazione per la consumazione sul posto e/o la vendita di pasti costituiti da cibi e bevande, comprese quelle alcoliche e superalcoliche, provenienti in prevalenza dall'utilizzazione dei prodotti aziendali e tipici della zona: n. ....................... posti (n. ...................... coperti) (1) (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. c e/o d);
-  vendita diretta di prodotti agricoli ed artigianali provenienti dall'azienda, anche lavorati al di fuori della stessa (legge regionale n. 25/94, art. 2, lett. e);
-  organizzazione di attività ricreative, culturali, divulgative, escursionistiche, ippoturismo, sportive e didattiche, ivi comprese mostre permanenti di civiltà contadina (legge regionale n. 25/94 art. 2, lett. f e art. 3, comma 1, decreto legislativo n. 228/2001);
-  fattoria/azienda didattica;
-  degustazione ed assaggio dei prodotti aziendali inclusa la mescita del vino (art. 3 del decreto legislativo n. 228/2001 e legge regionale n. 5/2002).
L'ospitalità giornaliera totale (in camere compresa la prima colazione + ospitalità in spazi aperti) è autorizzata per n. ..................... posti (art. 2, comma 2, lett. a e b, legge regionale n. 25/94).
Il numero totale di posti (2) autorizzati al giorno per la somministrazione di pasti è pari a .................................................. (art. 2, comma 2, lett. c e/o d, legge regionale n. 25/94).
Si autorizza (5) altresì, per specifiche esigenze di carattere gestionale, l'incremento di ulteriori n. ..................... posti giornalieri, in quanto compatibili con i requisiti igienico-sanitari, fermo restando l'obbligo di non superare il numero totale di posti realizzabili nell'intero periodo di apertura.
Le suddette attività dovranno essere esercitate nelle particelle indicate nel nulla osta ispettoriale di cui in premessa.
L'esercizio dovrà rimanere aperto per n. ......... giorni all'anno (3), e dovrà utilizzare la seguente dizione da apporre in ogni forma di comunicazione esterna e/o promozionale: Azienda agrituristica autorizzata o agriturismo autorizzato ......................................................................... .....................................................................................................................................................................
Il titolare della presente autorizzazione ha l'obbligo di presentare a questo comune, all'Ispettorato provinciale agricoltura e all'A.A.P.I.T. di ........................................................................................................, entro il 30 novembre di ogni anno, un apposito calendario (4) di esercizio delle singole attività da effettuare nell'anno successivo, nel rispetto dei giorni complessivamente autorizzati.
La presente autorizzazione, di durata pari a nove anni, scade il .............................................................
Il signor ............................................................................................................... è tenuto a chiedere tempestivamente l'adeguamento della presente autorizzazione, sulla base delle eventuali variazioni del nulla osta ispettoriale.
Il sindaco
..........................................................................



(1)  Il numero dei coperti equivale al doppio del numero dei posti.
(2)  Il numero dei posti equivale alla metà del numero dei coperti.
(3)  Il periodo minimo di apertura previsto dalla legge regionale n. 25/94 è di 90 giorni.
(4)  Eventuali modifiche al calendario dovranno essere comunicate sollecitamente.
(5)  Esclusivamente per gli esercizi agrituristici autorizzati per un numero inferiore a 55 posti giornalieri, dietro apposita richiesta dell'interessato.

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(2004.23.1609)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizione grafica curata da
Alessandro De Luca
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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