REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 21 MAGGIO 2004 - N. 22
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 21 aprile 2004.
Istituzione del Registro nominativo delle cause di morte (ReNCaM) della Regione e di una unità ReNCaM per ciascuna azienda unità sanitaria locale e adozione del tracciato record per il flusso di mortalità.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 6 gennaio 1981, n. 6 "Ordinamento interno dei servizi sanitari ed attuazione del sistema informativo sanitario e dell'Osservatorio epidemiologico regionale";
Vista la circolare n. 455 del 12 settembre 1988 "Flussi informativi sulla mortalità ed istituzione di un registro nominativo delle cause di morte nelle unità sanitarie locali";
Vista la circolare n. 495 del 31 luglio 1989 "Registro delle cause di morte";
Vista la circolare n. 552 del 12 giugno 1990, "Disposizioni riguardanti la costituzione dei registri delle cause di morte";
Vista la circolare n. 571 del 5 dicembre 1990 "Attivazione dei flussi di mortalità";
Visto il decreto n. 89024 del 15 dicembre 1990, relativo all'individuazione dei centri di riferimento regionali per la codifica delle cause di morte;
Visto il decreto n. 26699 del 13 ottobre 1998 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 24 ottobre 1998 - parte I, n. 54), "Ridefinizione dei centri di riferimento regionali per le cause di morte delle Aziende unità sanitarie locali di Palermo e Catania";
Vista la circolare n. 1124 del 19 novembre 2003 "Sospensione della trasmissione dei modelli cartacei flussi informativi schede di morte ISTAT - Modifiche alla circolare n. 571 del 5 dicembre 1990: attivazione dei flussi di mortalità" (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 5 dicembre 2003 - parte I, n. 53);
Ritenuto di dovere istituire il registro nominativo delle cause di morte (ReNCaM) della Regione siciliana, con sede presso il dipartimento Osservatorio epidemiologico;

Decreta:


Art. 1

A far data dal 1° gennaio 2004 è sospeso l'invio cartaceo all'Osservatorio epidemiologico delle copie delle schede di morte ISTAT (modelli D4, D4bis, D5, D5bis) riservate alle aziende unità sanitarie locali e relative a tutti i morti nei comuni di pertinenza delle stesse. Rimangono invariate le procedure dei comuni per quanto riguarda l'invio all'ISTAT.

Art. 2

Dalla data sopra indicata l'invio dei dati contenuti nei suddetti modelli al dipartimento Osservatorio epidemiologico verrà assicurato, con cadenza semestrale (1° semestre: entro il 30 settembre; 2° semestre: entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento) per il primo anno e, successivamente, con cadenza annuale (dati dell'anno di riferimento entro il 31 marzo dell'anno successivo), con procedura informatizzata tramite il tracciato record allegato al presente decreto di cui costituisce parte integrante.

Art. 3

E' istituito presso il dipartimento Osservatorio epidemiologico il registro nominativo delle cause di morte (ReNCaM) della Regione siciliana. I centri di riferimento regionali per la codifica delle cause di morte, individuati con decreto n. 89024 del 15 dicembre 1990 e con decreto n. 26699 del 13 ottobre 1998 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 24 ottobre 1998 - parte I, n. 54), sono rinominati come unità ReNCaM (registro nominativo cause di morte) di azienda e sono rideterminati in ragione di uno per provincia. Le unità ReNCaM di azienda sono allocate presso i dipartimenti di prevenzione: servizi di epidemiologia (ove non costituiti, servizi di igiene pubblica o servizi di igiene degli ambienti di vita).
Per la provincia di Siracusa l'unità ReNCaM di azienda è allocata presso il registro territoriale di patologia (art. 7 della legge regionale n. 1 del 18 gennaio 1997) ed opera in collaborazione con il dipartimento di prevenzione.

Art. 4

L'unità ReNCaM di azienda è responsabile della raccolta, della codifica e della trasmissione, nel rispetto della normativa sulla privacy, delle informazioni contenute nelle schede di morte a questo Assessorato regionale della sanità, dipartimento Osservatorio epidemiologico, nonché dell'eventuale elaborazione dei dati su base locale.

Art. 5

Rimane invariata la procedura da seguire per i deceduti residenti in altra azienda unità sanitaria locale da parte dei registri delle cause di morte, come da circolare n. 552 del 17 giugno 1990, dove saranno archiviate le schede di morte dopo le procedure di codifica.

Art. 6

I direttori generali delle aziende unità sanitarie locali, ai sensi dell'art. 24 della legge regionale n. 6 del 6 gennaio 1981, sono tenuti a garantire il flusso informativo; dovranno, pertanto, dotare, sulla base di ciascuna esigenza locale, l'unità ReNCaM di azienda di adeguate attrezzature informatiche, di unità di personale per la codifica delle cause di morte, per il caricamento dei dati e per le attività amministrative di supporto.

Art. 7

Il dipartimento Osservatorio epidemiologico fornirà alle unità ReNCaM di azienda apposito software per il caricamento dei dati previsti dal tracciato.

Art. 8

Entro 60 giorni dalla data del presente provvedimento i direttori generali delle aziende unità sanitarie locali, attraverso le unità ReNCaM come sopra individuate, dovranno trasmettere al dipartimento Osservatorio epidemiologico le base dati, su supporto informatico, ove localmente disponibili, relative alla mortalità degli anni 2003 ed antecedenti.

Art. 9

Il buon funzionamento delle attività descritte nel presente decreto costituisce obiettivo strategico per le direzioni generali delle aziende unità sanitarie locali e il mancato rispetto dei tempi di trasmissione sarà valutato, per quanto riguarda i direttori generali delle aziende unità sanitarie locali, ai sensi del comma 5 dell'art. 3-bis del decreto legislativo n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni per la corresponsione dell'eventuale integrazione prevista dal D.P.C.M. 19 luglio 1995, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni.

Art. 10

Il presente decreto verrà trasmesso alla Gazzetta Uffi ciale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 21 aprile 2004.
  CITTADINI 


Allegati

Tracciato record flusso mortalita' - Parte A


  Codice individuale 32 Alfanumerico Codice fiscale più dati relativi alla avvenuta morte 
  Comune di morte 6 Alfanumerico Codice Istat comune. 082053 per Palermo 
  U.S.L. di morte 3 Numerico 106 per A.S.L. Palermo 
  Distretto 
  Data di morte 8 Alfanumerico 12032004 per 12 marzo 2004 
  Comune di nascita 6 Alfanumerico Codice Istat comune. 082053 per Palermo  
  Età 3 Numerico 
  Tipo di età 2 Alfanumerico 00: Anni 10: Ore 20: Giorni < 1 mese 30: mesi 
  Comune di residenza 6 Alfanumerico Codice Istat comune. 082053 per Palermo 
  U.S.L. di residenza 3 Numerico 106 per A.S.L. Palermo 
  Luogo del decesso 1 Numerico 
  Riscontro diagnostico 1 Numerico 0 Nessun riscontro 1 riscontro 
  Causa di morte 4 Alfanumerico "2310" per 231.0 Laringe 
  Causa violenta 1 Numerico 0 Non violenta 1 Accidentale 2 Infortunio .... 
  Mezzo 4 Alfanumerico Icd9 Cause violente 
  Circoscrizione 2 Alfanumerico 
  Sezione 4 Alfanumerico 
  Cittadinanza 1 Numerico 0 Italiana per nascita 1 Italiana acquisita 3 Straniera 
  Cittadinanza-Stato 3 Numerico Campo utile se cittadinanza è 3. 401 Algeria 999 apolide .... 
  U.S.L. di caricamento 3 Alfanumerico Esempio: 101 per Agrigento 
  Comune U.S.L. di caricamento 6 Alfanumerico Codice Istat comune. 082053 per Palermo 
  Postazione di caricamento 3 Alfanumerico 


Tracciato record flusso mortalita' - Parte B


Codice individuale  32 Alfanumerico Codice fiscale più dati relativi alla avvenuta morte 
Cognome  30 Alfanumerico "Rossi" 
Nome  20 Alfanumerico "Marco" 
Sesso  1 Numerico 1 per maschio 2 per femmina 


(2004.18.1257)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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