REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 23 APRILE 2004 - N. 18
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 12 marzo 2004.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Caltagirone.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, reso applicabile con l'art. 36 della legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002, come integrato dall'art. 24 della legge regionale n. 7 del 19 maggio 2003;
Visto il foglio prot. n. 4407 del 28 luglio 2002, assunto al prot. n. 40665 dell'1 luglio 2002 di questo Assessorato, con il quale il comune di Caltagirone ha trasmesso gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Vista l'ulteriore corrispondenza prodotta in merito alla richiesta in argomento ed, in particolare, il foglio prot. n. 2210 del 31 marzo 2003, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 22112 dell'1 aprile 2003, con il quale è stata trasmessa la documentazione integrativa richiesta con la nota assessoriale prot. n. 53653 del 6 settembre 2002;
Visto il foglio prot. n. 2221 del 31 marzo 2003, pervenuto in data 1 aprile 2003 ed assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 22109, con il quale il comune di Caltagirone ha trasmesso, unitamente ai relativi elaborati, la delibera consiliare n. 70 del 19 marzo 2003 avente ad oggetto "Adozione del piano comunale per lo sviluppo della rete commerciale e regolamento dei procedimenti amministrativi per l'esercizio del commercio in sede fissa";
Visto il foglio prot. n. 74/2004 del 2 marzo 2004, con cui la segreteria generale del comune di Caltagirone ha attestato la regolarità degli adempimenti previsti dall'art. 186 dell'O.R.E.L.
Premesso:
-  che lo strumento urbanistico in argomento è stato redatto a seguito delle direttive generali dettate dal consiglio comunale con delibera n. 21 del 3 febbraio 1992 e che il relativo schema di massima è stato approvato dallo stesso organo con delibera n. 96 del 30 settembre 1992;
-  che il progetto di piano, consegnato dai progettisti incaricati in data 2 agosto 1994, è stato sottoposto all'esame del consiglio comunale, il quale ha formulato diversi emendamenti con le delibere: n. 55 del 26 aprile 1999, n. 59 del 3 maggio 1999, n. 60 del 5 maggio 1999, n. 61 del 7 maggio 1999, n. 62 del 14 maggio 1999, n. 63 del 17 maggio 1999, n. 64 del 26 maggio 1999, n. 72 del 18 giugno 1999, n. 93 del 14 luglio 1999, n. 94 del 16 luglio 1999, n. 95 del 21 luglio 1999, n. 96 del 26 luglio 1999, n. 105 del 6 luglio 1999, n. 106 del 10 settembre 1999, n. 111 del 17 settembre 1999, n. 48 del 19 aprile 2000, n. 49 del 26 aprile 2000;
Vista la delibera n. 55 del 3 maggio 2000, con la quale il consiglio comunale di Caltagirone, richiamando la proposta formulata dal servizio urbanistica del comune, nonché gli emendamenti approvati dallo stesso consiglio, ha adottato il piano regolatore generale con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78, relativi al piano adottato con delibera consiliare n. 55 del 3 maggio 2000;
Vista la certificazione a firma del segretario generale, datata 28 giugno 2002, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante la presentazione di n. 273 osservazioni/opposizioni avverso il piano adottato, di cui 6 fuori termine;
Viste le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano adottato;
Visti gli elaborati di visualizzazione delle osservazioni redatti dai progettisti;
Viste le delibere n. 3 del 28 gennaio 2002, n. 4 del 30 gennaio 2002, n. 5 dell'1 febbraio 2002, n. 6 del 4 febbraio 2002, n. 7 del 6 febbraio 2002, n. 9 dell'11 febbraio 2002, n. 10 del 13 febbraio 2002, n. 11 del 15 febbraio 2002, n. 12 del 18 febbraio 2002, n. 13 del 22 febbraio 2002, n. 14 del 25/ febbraio 2002, n. 15 del 27 febbraio 2002, n. 16 dell'1 marzo 2002 e n. 17 del 4 marzo 2002, con le quali il consiglio comunale di Caltagirone ha dedotto le opposizioni e osservazioni presentate dai cittadini a seguito della pubblicazione dello strumento urbanistico adottato con delibera n. 55 del 3 maggio 2000;
Viste le osservazioni/opposizioni presentate direttamente a questo Assessorato;
Viste le note prot. n. 39824 del 13 dicembre 1994 e prot. n. 2336 dell'1 aprile 2000, con cui l'ufficio del Genio civile di Catania, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64 del 2 febbraio 1974, ha espresso parere favorevole, con condizioni, in merito allo strumento urbanistico del comune di Caltagirone;
Vista la delibera del consiglio comunale n. 70 del 19 marzo 2003, con la quale, in dipendenza di quanto previsto dalla legge regionale n. 28/99, è stato adottato il "piano comunale per lo sviluppo della rete commerciale e regolamento dei procedimenti amministrativi per l'esercizio del commercio in sede fissa";
Vista la nota prot. n. 368 del 17 luglio 2003, con la quale il servizio 4/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale al regolamento edilizio ed alle prescrizioni esecutive, la proposta di parere n. 35 del 16 luglio 2003, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
DIMENSIONAMENTO DEL PIANO
Premesso che il comune di Caltagirone è dotato di un piano regolatore generale approvato con decreto n. 134 del 5 maggio 1984, dalla relazione generale analitica di progetto si rileva che il piano ora in esame, base di riferimento l'anno 1994 (37.450 abitanti), ipotizza al 2015 n. 45.104 abitanti.
Secondo i dati ISTAT dell'81 la popolazione contava n. 35.312 residenti con un patrimonio abitativo di n. 40.638 vani e con 13.848 stanze non occupate; il piano regolatore generale prevede che al 2014 potranno essere edificati n. 13.848 nuovi vani per una cubatura comples siva di 1.868.228 mc., con uno standard di 134 mc./ab. La previsione del piano regolatore generale in relazione agli insediamenti produttivi è pari ad una superficie complessiva di 569.015 mq.
Seguendo l'odierna struttura della città la popolazione è stata insediata nelle zone omogenee A centro storico, B (completamento) e C (aree di espansione urbana) ivi compresa l'edilizia pubblica residenziale (P.E.E.P.). Nel particolare, la città è stata individuata in 9 parti, riconosciute secondo dei parametri di riferimento, meglio descritti nella relazione (all. 1.3):
1)  centro storico e le aree di margine ad esso connesse;
2)  l'area del Triangolo di "Piano Sturzo";
3)  i tessuti direttamente connessi dell'impianto razionalistico di viale Milazzo e viale Autonomia;
4)  il sistema di isolati e agglomerati di viale Europa;
5)  i contesti di via Fisicara, via Madonna della Via e contrada S. Rita;
6)  zone Portosalvo - via S. Maria Gesù - via Buganvillea - strada per Santo Pietro;
7)  contrade Semini-Cappuccini vecchi e Altopiano a sud S. Bartolomeo;
8)  fascia territorio che comprende il bosco Paradiso e il cimitero;
9)  lato nord di via Portosalvo e zone Reclusorio di S. Luigi.
Per quanto attiene gli spazi e servizi pubblici, tenuto conto delle attrezzature esistenti per la verifica dello standard ministeriale (decreto interministeriale n. 1444/68), il piano si avvale delle disposizioni agevolative di cui all'art. 4 dello stesso decreto, relativamente al computo in misura doppia delle aree effettivamente impegnate nell'ambito delle zone A e B. Per la verifica degli standards si ha:
-  zona A - 30,22 mq./ab. - scuola d'obbligo 4.61 mq./ab.;
-  parte città 2 - 27,88 mq./ab. - scuola d'obbligo 4,78 mq./ab.;
-  parte città 3 - 18,96 mq./ab. - scuola d'obbligo 4,62 mq./ab.;
-  parte città 4 - 18,57 mq./ab. - scuola d'obbligo 9,24 mq./ab.;
-  parte città 5 - 31,40 mq./ab. - scuola d'obbligo 6,22 mq./ab.;
-  parte città 6 - 34,86 mq./ab. - scuola d'obbligo 6,76 mq./ab.;
-  parte città 7 - 26,16 mq./ab. - scuola d'obbligo 6,18 mq./ab.;
-  parte città 8 - 14,34 mq./ab. - scuola d'obbligo 6,15 mq./ab.
Per i dati dimensionali sugli spazi pubblici vedi, comunque, la tabella allegata alla relazione generale dei fabbisogni e del dimensionamento (all. 1.2).
Inoltre, si rappresenta che il comune risulta dotato di un piano parcheggi, ai sensi della legge regionale n. 22/87, gran parte dei quali sono localizzati a margine del centro storico. Altri interventi progettuali riguardano le aree esterne al perimetro urbano di contrada Malona-Monte S. Giorgio con la previsione di un centro fieristico-artigianale ed un polo industriale produttivo, e le località S. Pietro e Borgata Granieri ove viene prevista una fascia di espansione edilizia.
Per quel che riguarda le attività produttive, viene riconfermata l'area dell'A.S.I. del Calatino, così come individuata nel piano regolatore generale 84 ed è prevista un'altra grande area produttiva in località Piano Egoli, mentre per quanto attiene le attività artigianali sono stati previsti tre poli interessanti l'area di contrada Malona sulla croce degli assi Gela-Catania ed Enna-Ragusa, l'area di contrada Boschigliolo lungo la strada per Niscemi, e l'area localizzata in corrispondenza della fascia S. Bartolomeo-Poggio Marrone.
Tuttavia, corre l'obbligo precisare che le prescrizioni del Genio civile e, viepiù, i numerosi emendamenti presentati dal consiglio comunale, così come visualizzati nelle nuove tavole di piano (scala 1:2.000) adottate con la delibera di consiglio comunale n. 55/2000, hanno di fatto apportato sostanziali modifiche al piano regolatore generale consegnato dai progettisti nel 1994, tra le quali, a parte quelle di carattere normativo, le più rappresentative per l'aspet to urbanistico sono:
-  emendamento n. 20 - Individuazione scuola materna nella frazione Granieri in altra area libera ed interna al perimetro urbano;
-  emendamento n. 21 - Riconsiderazione delle aree per servizi pubblici, eccessive rispetto allo standard di legge ed alle esigenze della frazione di Granieri;
-  emendamento n. 23 - Non condivisione della destinazione per attività direzionali e commerciali dell'attuale area (campo sportivo), che va confermata, prevedendo altresì che le aree per attività commerciali vengano allocate in adiacenza all'area posta all'ingresso della frazione Granieri provenendo da Caltagirone;
-  emendamento n. 24 - Non condivisione della destinazione ad attività artigianali della fascia retrostante la via Torino e conferma della destinazione di zona prevista nel vigente piano regolatore generale;
-  emendamento n. 26 - Cambio di destinazione della zona F. 4.2 da parco pubblico a verde privato;
-  emendamento n. 28 - Riconoscimento della destinazione F. 1 (area servizi sanitari ed ospedalieri) esistente insediamento di Borgo S. Pietro;
-  emendamento n. 32 - Mantenimento della destinazione a caserma Carabinieri dell'edificio sito in viale Principessa Maria;
-  emendamento n. 33 - Eliminazione della previsione di una scuola elementare in viale Regina Elena, viste le osservazioni del Genio civile;
-  emendamento n. 36 - Destinazione a verde attrezzato dell'area ad angolo tra via Vella e viale Milazzo prevedendo un percorso pedonale di collegamento con via D'Azeglio;
-  emendamento n. 38 - Destinazione a parcheggio, diversamente alle previsioni delle prescrizioni esecutive, dell'area in fregio alla via Autonomia angolo via La Rosa; in tale area vanno inoltre previsti il verde attrezzato e servizi civici salvaguardando gli edifici esistenti;
-  emendamento n. 41 - Soppressione del sito per la discarica in prossimità del confine con Mirabella, e recepimento del progetto discarica subcomprensoriale proposto dall'ufficio tecnico comunale;
-  emendamento n. 43 - Mantenimento a Poggio Fanales degli esistenti edifici residenziali e delle relative aree di pertinenza;
-  emendamento n. 46 - Mantenimento a piazza Falcone-Borsellino dell'attuale assetto viario e degli edifici, così come previsto nel vigente piano regolatore generale ed eliminazione della previsione di un grande edificio;
-  emendamento n. 48 - Eliminazione dell'attrezzatura sportiva (zona F6) e relativi parcheggio e viabilità del Vallone S. Caterina, destinandola a zona di rispetto da tutelare;
-  emendamento n. 49 - Eliminazione del parcheggio previsto nel quartiere Paradiso e mantenimento del l'at tuale area a verde attrezzato;
-  emendamento n. 51 - Eliminazione dei tre parcheggi in via degli Oleandri lungo il perimetro del previsto Parco (F4-2);
-  emendamento n. 56 - Eliminazione della destinazione a parco pubblico della fascia compresa tra la via Balatazze e la S.P. per Santo Pietro destinandola a zona agricola;
-  emendamento n. 58 - Mantenimento dell'assetto urbanistico previsto dal vigente piano regolatore generale per i piani di zona ed i programmi costruttivi già in avanzata fase di attuazione;
-  emendamento n. 59 - Individuazione nelle aree prossime al centro urbano di strutture per il tempo libero;
-  emendamento n. 60 - Soppressione delle previsioni di piano relative agli insediamenti turistico-alberghieri lungo la via Portosalvo, oggetto di parere negativo da parte del Genio civile:
-  emendamento n. 61 - Annullamento della previsione di due grandi edifici pubblici nel viale Europa e mantenimento sulle aree interessate dell'attuale destinazione del vigente piano regolatore generale;
-  emendamento n. 61-bis - Modifica delle aree prospicienti l'incrocio tra via Fisicara e viale Europa, da verde privato e pubblico ad aree di edilizia privata di interesse pubblico con centralità urbana (Dir.);
-  emendamento n. 62-bis - Riconferma dell'area artigianale in contrada Molona sulla quale il Genio civile aveva espresso parere negativo;
-  emendamento n. 64 - Soppressione della zona D.1.3 in quanto le attività ad essa connesse possono essere svolte in qualunque parte del territorio agricolo (leg ge regionale n. 17/94);
-  emendamento n. 67 - Adeguamento di talune aree residenziali alla reale consistenza dell'edilizia esistente ed al tipo di edilizia sia privata che pubblica;
-  emendamento n. 72 - Eliminazione nel piano costruttivo a sud di via Fisicara della previsione di espansione urbana della parte oltre il tracciato ferroviario; tale area sarà da classificare verde agricolo;
-  emendamento n. 76 - Verifica zona C1 dell'area lungo il viale Europa, in considerazione che risulta tutta edificata, e che pertanto, così come per le aree a monte di detto viale, andrebbe classificata B2;
-  emendamento n. 79 - Inserimento nel nuovo piano regolatore generale delle aree individuate dal piano comunale per la Protezione civile;
-  emendamento n. 85 - Previsione nell'area libera, angolo vie Autonomia e via Sardegna, di verde pubblico attrezzato;
-  emendamento n. 86 - Previsione di destinazione del lotto libero di via Pascoli a verde pubblico e parcheggi a raso;
-  emendamento n. 88 - Soppressione della previsione a zona di espansione dell'area a sud di viale Magellano in prossimità di contrada Fisicara, per la non vocazione dell'area stessa all'espansione urbana ed anche per la sua inidoneità geomorfologica;
-  emendamento n. 92 - Individuazione di un'area idonea per la sede del Distaccamento Forestale nella zona nord della città;
-  emendamento n. 92-bis - Individuazione nuove aree per le sedi P.S. e Polizia stradale nella zona di nuova espansione;
-  emendamento n. 93 - Stralcio dell'area prevista a servizi in contrada Balchino, di fronte l'area ASI, in quanto un doppione dell'esistente;
-  emendamento n. 93-bis - Soppressione della previsione di "orto botanico" sull'area ex Saprin e destinazione della stessa ad attrezzature sportive pubbliche a completamento di quelle esistenti; verifica compatibilità del contesto ove insiste villa Patti con annesso parco per l'eventuale destinazione ad orto botanico; verifica compatibilità del contesto dell'area Lago Ballone per l'insediamento di un centro commerciale sovracomunale.
Per una visione globale delle modifiche al piano regolatore generale si rimanda, comunque, alla relazione sugli emendamenti alle previsioni di piano.
VIABILITÀ
Al fine di ammodernare e potenziare il sistema di accesso e di mobilità viario interno, il nuovo progetto di piano proponeva alcune modifiche alla viabilità esistente quali:
-  la realizzazione di uno svincolo in prossimità del l'incrocio tra la circonvallazione e la via Soccorso ed il prolungamento della strada di circonvallazione sino a via Canalotto;
-  il collegamento tra contrada Malona e l'ex stazio ne Cappuccini vecchi;
-  la sostituzione della tipologia stradale di viale Milazzo con una unica carreggiata a 4 corsie;
-  il prolungamento di via Tommaseo e via Barchello che vengono anche collegate alla viabilità principale;
-  il potenziamento della viabilità di arroccamento con collegamento diretto alla rotonda di viale Magellano-viale Fisicara;
-  nuova arteria di collegamento tra lo svincolo ANAS e via Nicastro;
-  realizzazione dell'arteria parallela alla via Fontanelle.
Anche tali previsioni sono state in parte modificate sulla scorta dei superiori emendamenti al piano da parte del consiglio comunale, che succintamente per le parti più significative vengono riportati:
-  emendamento n. 1 - Modifica tracciato relativo alla circonvallazione;
-  emendamento n. 2 - Previsione di un percorso pedonale Ponte S. Francesco;
-  emendamento n. 3 - Soppressione del prolungamento circonvallazione nel tratto Ospedale Istituto M. Ausiliatrice e mantenimento tracciato del piano regolatore generale vigente;
-  emendamento n. 4 - Modifica prolungamento cor so Sicilia e piazza Risorgimento;
-  emendamento n. 5 - Eliminazione "traversa" tra via Morretta e nuova strada;
-  emendamento n. 6 - Eliminazione strada a nord del Trincerone Ferroviario;
-  emendamento n. 7 - Modifica tracciato viario di contrada Mazzone;
-  emendamento n. 8 - Mantenimento della previsione progettuale esecutiva ANAS sul raccordo tra Licodia bivio Gigliotto;
-  emendamento n. 9 - Soppressione tratti viari in viale Europa;
-  emendamento n. 10 - Mantenimento assetto viario previsto nelle prescrizioni esecutive del vigente piano regolatore generale nell'area ad ovest di viale Europa e zona Fisicara;
-  emendamento n. 12 - Eliminazione tratto di stra da relativo al programma costruttivo a sud di viale Europa;
-  emendamento n. 13 - Mantenimento assetto viario piano di zona Portosalvo;
-  emendamento n. 14 - Sostituzione della viabilità prevista sul retro di villa Favitta con un percorso pedonale;
-  emendamento n. 16 - Eliminazione della strada che si svilupperebbe parallela alla via P.S. Mattarella e via degli Oleandri;
-  emendamento n. 22 - Miglioramento della traversa adiacente la caserma carabinieri;
-  emendamento n. 47 - Annullamento anello viario di cinta allo stadio comunale;
-  emendamento n. 84 - Riconferma dell'attuale assetto viario di viale Milazzo.
ZONIZZAZIONE E DESTINAZIONE D'USO DEL TERRITORIO
Il piano prevede la suddivisione del territorio nelle seguenti zone e sottozone territoriali omogenee.
Zona A
Comprende le parti del territorio connotate da tessuti urbani che rivestono carattere storico-artistico e ambientale di particolare pregio, comprese le aree circostan ti che possono considerarsi parti integranti per tali caratteristiche. L'intero centro storico viene dichiarato zona di recupero ai sensi della legge n. 457/78.
Zona A1
Comprende gli immobili o complessi edilizi di interesse storico e monumentale, ove sono consentiti gli interventi di cui alle lettere a), b), c), d) dell'art. 20 della legge regionale n. 71/78.
Zona A2
Comprende il sito della struttura urbana del centro storico in cui ricadono edifici di particolare valore ambientale. Sono consentiti gli interventi previsti per la zona A1.
In relazione all'origine storica, alla forma dell'impian to urbano ed alle tipologie edilizie prevalenti, il centro storico è stato articolato in contesti e tessuti così come delimitati nella tav. 2.2 di piano regolatore generale e di seguito definiti:
-  sottozonaA2.1-Contesti centrale, S. Giorgio e S. Giacomo;
-  sottozonaA2.2-Tessuti urbani dei comparti;
-  sottozonaA2.3-Tessuti urbani comparti con pia ni recupero;
-  sottozonaA2.4-Tessuti urbani di margine.
Zona B
Rappresenta quelle parti urbane diverse dalla zona A, proprie della città consolidata.
-  sottozonaB1 (aree sature urbane): il rinnovo urbano avviene tramite la demolizione e la ricostruzione degli edifici; la densità fondiaria sarà pari al 70% di quella media dell'isolato e non inferiore a 5 mc/mq. (sono richiamate le disposizioni ex art. 28, legge regionale n. 21/73 e successive modifiche ed integrazioni); altezza massima non superiore a mt. 13,50 per un massimo di n. 3 piani; tipologia edilizia: non ammesse case unifamiliari isolate;
--  sottozona B2 (aree sature di recente edificazione): la zona si attua a mezzo di piano particolareggiato o lottizzazione convenzionata: dimensione minima del lotto mq. 1.500, superficie minima del lotto mq. 20.000, densità edilizia fondiaria massima 3,00 mc/mq., altezza massima ml. 14,50 con n. 4 piani fuori terra;
--  sottozona B3 (aree residenziali pubbliche sature): sono le aree individuate con il piano regolatore generale '84 e con le successive varianti destinate ai piani di edilizia residenziale pubblica.
E' prevista la densità fondiaria massima di 3 mc/mq. rinviando per gli altri parametri edilizi alla tipologia specifica delle zone per edilizia pubblica;
-  sottozona B4 (aree sature a Granieri): riguarda la frazione Granieri attuabile a mezzo di piano particolareggiato o piani di lottizzazione convenzionata: densità fondiaria 3 mc/mq., altezza massima ml. 11,00 con numero 3 piani f.t.
Zona C (espansione residenziale)
Comprende le aree di espansione urbana ed i margini della città.
-  sottozona C1 (aree di espansione e completamento): sono le aree residenziali libere in cui sono ammesse nuove costruzioni residenziali con piani di attuazione piano particolareggiato o piani di lottizzazione convenzionata: densità fondiaria massima 3 mc/mq., altezza massima ml. 13,00 con non più di 4 elevazioni f.t., lotto minimo mq. 1.500 per superficie minima da lottizzare mq. 20.000;
-  sottozona C2 (aree di espansione in parte già edificate): sono le aree residenziali non aventi i requisiti di zona B poiché totalmente o quasi libere poste ai margini dell'abitato.
La nuova edificazione, anche a seguito di demolizione e ricostruzione, è subordinata alla preventiva approvazione di piano particolareggiato o di piani di lottizzazione, indice fondiario 1,5 mc/mq., altezza massima m. 8,00, rapporto di coper tura 1/8;
-  sottozona C3 (aree di espansione di nuova edificazione): comprende aree a bassa densità fondiaria destinate prevalentemente ad attività residenziali: indice fondiario 0,50 mc/mq., altezza massima ml. 8,00 con n. 2 piani f.t., rapporto di copertura 12%, lotto minimo residenziale mq. 2.000;
-  sottozona C4 (aree espansione edilizia pubblica o convenzionata: zone normate da strumenti attuativi in via di realizzazione relative alle aree a destinazione per l'edilizia residenziale pubblica o convenzionata (piani di zona contrada Boschigliolo e Villaggio Semini): indice fondiario 3,00 mc/mq., altezza massima m. 13,50, n. 4 piani f.t.;
-  sottozona C5 (aree espansione nuova edificazio ne a Granieri): strumento attuativo piano particolareggiato, indice fondiario 3,00 mc/mq., altezza massima ml. 8,00, n. 2 piani f.t.
Zona CS (aree ricettività turistica-alberghiera zona urbana)
Sono aree da valorizzare per il turismo ove sono ammessi alberghi o attrezzature ricettive realizzabili con piano particolareggiato o piani di lottizzazione convenzionata.
E' previsto un indice fondiario di 0,5 mc/mq., altezza max ml. 11,00.
Zona D (aree per insediamenti produttivi)
-  sottozona D1 (area per l'industria): corrisponde al nucleo di industrializzazione del piano A.S.I.
L'attuazione delle zone avviene in base alle norme contenute nel medesimo piano A.S.I.;
-  sottozona D1.2 (aree per artigianato e attività produttiva): aree per artigianato e attività produttive nella zona compresa tra contrada Schifaldi e contrada Salvatorello.
La progettazione si attua a mezzo di piano particolareggiato; lotto minimo mq. 1.500, densità fondiaria 2,00 mc/mq., altezza massima m. 8,00 con n. 2 piani f.t., rapporto di copertura 30% del lotto;
-  sottozona D2.1 (aree per attività artigianali e commerciali): strumento attuativo piano particolareggiato ovvero piano produttivo; lotto minimo mq. 600, densità fondiaria 2,00 mc/mq., altezza massima m. 8,00 con n. 2 piani f.t., rapporto di copertura 25% del lotto;
-  sottozona DIR (aree per attività direzionali e commerciali): è ammessa la sola manutenzione ordinaria e straordinaria sugli edifici esistenti. Gli interventi di demolizione e ricostruzione devono essere oggetto di un piano unitario. Indice fondiario 2,00 mc/mq., altezza massima ml. 11,00, numero piani 3.
Zona E.1 (verde agricolo)
Comprende tutto il territorio comunale con esclusione delle zone urbanizzate e delle aree a carattere produttivo, destinato per la conduzione dei fondi ed in prevalenza per le attività agricole.
Sono ammessi impianti o manufatti edilizi destinati a lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici (art. 22, legge regionale n. 71/78).
Le nuove costruzioni destinate alla residenza dovranno essere a un piano f.t., altezza massima m. 4,50, indice fondiario 0.03 mc/mq.
Per le case sparse esistenti nel territorio aperto sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia e ampliamenti, sempre con indice pari a 0,03 mc/mq. incluso il volume dell'esistente.
Le norme di attuazione fissano poi i criteri di intervento per: le ville (art. 86), le masserie (art. 87), i mulini ad acqua, fontane ed abbeveratoi (art. 88), gli insediamenti produttivi connessi all'attività agricola e per i fabbricati a servizio del fondo (art. 89), apertura e coltivazione cave (art. 90), le attività di ristoro, ricettive, agrituristiche (art. 91);
-  sottozona E2 (aree con stanzialità diffusa legata al fenomeno urbano nel territorio aperto): in tali aree con caratteristiche peculiari, ove restano da tutelare sia il sistema insediativo sia gli spazi aperti, valgono i parametri previsti per la zona E1, salvo il divieto di ampliamenti e sopra elevazioni dell'edilizia esistente nonché di interventi ex art. 22, legge regionale n. 71/78 ed art. 6, legge regionale n. 17/94;
-  sottozona E3 (area di nuova centralità tra città e campagna nel territorio aperto): corrispondono ad aree poste sui crinali e all'interno di zone in cui è diffusa la presenza di edilizia residenziale nel territorio aperto ove sono possibili interventi edificatori diversi o integrativi dell'attività agricola (complessi ricettivi all'aria aperta, attività di ristoro, per il tempo libero, ecc.).
Gli interventi edificatori costituiscono lottizzazioni per complessi insediativi chiusi ad uso collettivo ai sensi dell'art. 15, legge regionale n. 71/78. E' consentita nuova edificazione con un indice fondiario di 0,50 mc/mq. ed altezza massima ml. 4,50;
-  sottozona E4 (aree di recupero ambientale e paesaggistico): sono aree che prevedono la riqualificazione del paesaggio con la sistemazione a verde dei terreni, sono ammessi interventi della protezione civile relativi all'attuazione di piani per l'emergenza e la prevenzione. Per i parametri urbanistici valgono le stesse disposizioni per le nuove costruzioni nel territorio aperto;
-  sottozona E5 (aree sottoposte a tutela paesistico-ambientale): sono aree da tutelare per i valori paesistico-ambientali che le connotano quali le aree vincolate ai sensi della legge n. 1497/39, della legge n. 1089/39, della legge n. 431/85 e le aree perimetrate dal piano regolatore generale con tali finalità. Per queste aree l'amministrazione può predisporre dei piani di settore da sottoporre al nulla osta della Sovrintendenza per i beni culturali ed ambientali e paesistici. Viene consentita l'edificazione con gli stessi parametri per le nuove costruzioni nel territorio aperto.
Zone F
Sono comprese le aree per attrezzature e servizi di livello territoriale o sovracomunale definiti dall'art. 66 delle norme di attuazione, parchi urbani e territoriali (art. 67 norme di attuazione), aree per attrezzature e servizi commerciali annonari (art. 68 norme di attuazione), attrezzature per impianti tecnologici (art. 69 norme di attuazione), aree per impianti distribuzione carburanti (art. 70 norme di attuazione) aree ferroviarie (art. 72 norme di attuazione), aree e fasce di rispetto (art. 73 norme di attuazione), punti belvedere e panoramici (art. 78 norme di attuazione).
PRESCRIZIONI ESECUTIVE
Nella stesura originaria sono state sottoposte a prescrizioni esecutive la zona del centro storico e le aree previste nel piano regolatore generale per l'espansione edilizia residenziale, per le attività produttive e commerciali, per le attività sportive e ricettive, per le attrezzature ed i servizi, ed in particolare:
-  piano di recupero del centro storico inerente gli ambiti San Giorgio, piazze centrali e San Giacomo. Il piano opera in conformità della legge n. 457/78 e legge regionale n. 71/78;
-  piano particolareggiato viale Europa: previsto l'indice di fabbricabilità fondiario 2,00 mc/mq. per le aree n. 1, 3 e 6, 4 mc/mq per l'area n. 4, 5 mc/mq. per l'area n. 5, 1 mc/mq. per l'area n. 2;
-  prescrizioni esecutive residenziali pubbliche e private PeC1 (contrada Balatazze): superficie mq. 112.418, abitanti n. 758, densità fondiaria 3,00 mc/mq.;
-  prescrizioni esecutive PeC2 (contrada S. Rita): superficie totale mq. 174.018, abitanti n. 1.444, densità edilizia fondiaria 3,00 mc/mq.;
-  prescrizioni esecutive PeC3 (via Madonna): superficie totale mq. 91.680, abitanti n. 893, densità edilizia fondiaria 2,87 mc/mq.;
-  prescrizioni esecutive attività produttive e commerciali PeD (contrada Molona): superficie area commerciale mq. 85.506, densità fondiaria 3,00 mc/mq.; superficie area artigianale mq. 50.996, densità fondiaria 2,00 mc/mq.;
-  prescrizioni esecutive attrezzature sportive e ricettive PeE (contrada Molona).
REGOLAMENTO EDILIZIO
Il regolamento edilizio, redatto in conformità del l'art. 33 della legge n. 1150/42 e successive modifiche ed integrazioni, è articolato in 7 capitoli ed è composto da n. 130 articoli.
CONSIDERAZIONI
1) Procedure
Sulla scorta degli atti prodotti si rileva che le procedure di adozione del piano regolatore generale sono regolari in quanto:
-  la delibera consiliare n. 55 del 3 maggio 2000, di adozione del piano con annessi regolamento edilizio e prescrizioni esecutive, è stata legittimata dal competente organo tutorio con decisione n. 3700/3584 nella seduta del 15 giugno 2000;
-  il piano con i relativi allegati è supportato dallo studio geologico generale e particolareggiato, redatto ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 65/81;
-  il piano è supportato dallo studio agricolo-forestale, redatto ai sensi dell'art. 3, legge regionale n. 15/91, ed integrato in virtù delle disposizioni di cui alle leggi regionali n. 16/96 e n. 13/99;
-  il piano è stato sottoposto, prima dell'adozione, all'esame e parere del Genio civile, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
-  il piano con i relativi allegati è stato regolarmente depositato e pubblicizzato, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
-  sulle osservazioni ed opposizioni presentate avverso al piano regolatore generale ed alle prescrizioni esecutive sono state formulate le deduzioni da parte del consiglio comunale;
-  dal verbale redatto ai sensi dell'art. 8 del disciplinare tipo dal progettista e dall'ufficio tecnico comunale, si rileva che non v'è divergenza tra stato di fatto e stato di consistenza delle aree destinate dal piano ad attrezzature e servizi pubblici;
-  dalla relazione dell'agronomo risulta che le previsioni urbanistiche rispettano quanto contenuto nell'art. 2, legge regionale n. 71/78.
2) Progetto di piano
Il progetto di piano, in linea generale, risponde ai contenuti di progetto fissati nel disciplinare tipo regionale, approvato con decreto n. 91 del 17 maggio 1979 e successive modifiche ed integrazioni.
Il piano riferito al ventennio 1994/2015 appare correttamente dimensionato per il soddisfacimento dei fabbisogni residenziali, produttivi e dei servizi connessi, alla luce delle analisi e delle ipotesi previsionali effettuate sulla base dei recenti dati ISTAT.
A tal riguardo si precisa che, come evidenziato dai progettisti nella relazione generale sulle osservazioni, il piano sulla scorta degli emendamenti del consiglio e delle prescrizioni del Genio civile, con la riduzione in modo significativo delle aree di espansione, in effetti è sottodimensionato rispetto all'ipotesi progettuale che stimava al 2015 n. 45.000 abitanti, riconducendo presumibilmente la popolazione a 44.000 abitanti circa, come dato statisticamente fornito dall'ufficio. Detto piano si prefigge di realizzare, attraverso il nuovo disegno della città, una centralità che ne ridefinisca il ruolo provinciale e comprensoriale che le spetta, quale punto di snodo di due aree di notevoli dimensioni rappresentate dalle Piane di Gela e di Catania, e quindi quale polo principale per il rilancio dell'economia locale nel territorio proprio del Calatino.
In generale sono da ritenersi condivisibili le scelte urbanistiche ed i criteri assunti per le più significative sistemazioni urbanistiche, che ripartono fondamentalmente dallo stato di fatto del vigente piano regolatore generale, per inciso il piano in esame costituisce la revisione del piano regolatore generale approvato con il decreto n. 134/84; il disegno stesso del piano muove, sostanzialmente, dai fatti esistenti nel territorio, correlati anche alle varianti urbanistiche per opere pubbliche nel tempo introdotte dall'A.C. ed approvate dall'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente così come all'attuazione dei piani di lottizzazione e dei piani di edilizia residenziale pubblica, così come dall'esigenza di razionalizzare e migliorare le logiche dei servizi, abitative, delle localizzazioni produttive e dei trasporti.
Tuttavia, va osservato quanto segue:
-  per la zona A, relativamente agli interventi edilizi consentiti, si ritiene che la ristrutturazione edilizia nonché le opere di demolizione senza o con ricostruzione (ripristino tipologico e filologico) in applicazione del l'art. 20, lett. d) della legge regionale n. 71/78 non siano assentibili senza adeguati strumenti urbanistici (cfr. circolare assessoriale n. 3 dell'11 luglio 2000). Interventi di ristrutturazione edilizia potranno riguardare eccezionalmente previo parere della Soprintendenza, solo le parti interne di singole unità edilizie, ove indispensabili ai fini del rinnovamento funzionale della stessa unità, nonché gli edifici di epoca recente e di scarso o assente interesse architettonico e comunque orientati alla riqualificazione architettonica e al recupero edilizio nel rispetto delle caratteristiche formali e tipologiche originarie.
Inoltre, per quel che riguarda i beni isolati diversi dalle aree di interesse archeologico, e costituiti da edifici e complessi di notevole interesse ambientale ed architettonico, così come catalogati nelle linee guida del piano paesistico regionale ed elencati all'art. 80 delle norme di attuazione, questi sono da classificare come zona A, per tali manufatti potranno essere ammessi unicamente interventi conservativi, sempre previo parere della Soprintendenza, con la previsione per la fascia di 100 mt. attorno al bene isolato di interventi che per tipologia e caratteristiche siano compatibili con l'organismo edilizio da salvaguardare;
-  in relazione alle particolari condizioni geologiche e strutturali in cui versa il territorio comunale, si reputa opportuna l'obbligatorietà della redazione di apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione edilizia. Infatti, in linea con la vigente normativa e secondo quanto ribadito dal Consiglio superiore LL.PP. con voto n. 61 del 24 febbraio 1983, la richiesta di ogni concessione va supportata da uno studio geologico che evidenzi la fattibilità dell'intervento sia riguardo alle condizioni di stabilità in senso lato del sito, sia riguardo ai rapporti con le condizioni degli edifici limitrofi ed alla loro stabilità nel corso dei lavori di sbancamento e di costruzione. Inoltre, nelle aree prive di pubblica fognatura lo studio dovrà accertare le condizioni di compatibilità sotto il profilo idrogeologico e geopedologico dello smaltimento dei reflui, secondo le prescrizioni dell'allegato n. 5 della delibera CITAI del 4 febbraio 1977. Lo studio dovrà essere effettuato anche a supporto dei progetti di cui all'art. 5, legge regionale n. 37/85, relativi a pozzi, scavi, ecc., ed ancora a supporto di lavori ed opere che modificano in modo significativo la morfologia dei luoghi;
-  a seguito della verifica dello studio agricolo-forestale in base alle leggi regionali n. 16/99, n. 13/99 e D.P.R. 28 giugno 2000, inviato successivamente all'inoltro del piano, le indicazioni relative ai boschi e alla macchia mediterranea esistenti con relative fasce di rispetto, sono quelle contenute nelle cartografie in scala 1:10.000 e 1:25.000 allegate alla nota del comune n. 2210 del 31 marzo 2003, che sono da intendersi prevalenti rispetto alle indicazioni del piano; rimane pertanto a carico del comune il riporto sugli elaborati di piano delle zone boschive e fasce di rispetto così come da studio agricolo-forestale integrativo.
La dotazione degli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde o a parcheggio, prevista nella stesura di piano rispetta i minimi inderogabili fissati dal decreto interministeriale n. 1444/68, ed è ripartita di massima secondo i criteri specificati nel medesimo decreto (anche con il piano emendato, secondo quanto evidenziato nella relazione dei progettisti, vengono soddisfatti gli standards urbanistici).
La viabilità prevista dal piano così come emendato, in uno alle previsioni di adeguamento della viabilità esistente, appare idonea a poter soddisfare le esigenze della viabilità sia urbana che extraurbana. Va, però, disattesa la previsione della circonvallazione per la parte ricadente in area a "rischio frana molto elevato" di cui all'intervenuto decreto n. 298/2000, e segnatamente indicata nella tav. 2.2 del piano regolatore generale, per cui si reputerebbe opportuno un ristudio del tratto in questione ai fini della funzionalità dell'intera arteria.
Zone di rispetto risorse idriche - Si prescrive l'introduzione nel piano delle fasce di rispetto dei pozzi, ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 236/88, come modificato dall'art. 21 del decreto legislativo 11 maggio 1999.
In tali fasce di rispetto andranno vietate le attività indicate nel predetto art. 6 e le relative destinazioni saranno soggette alla disciplina di cui al comma 2 dello stesso art. 6.
Inoltre, da una verifica del citato decreto n. 298 del 4 luglio 2000, così come modificato dal decreto n. 242 del 26 aprile 2001, e relativo al "piano straordinario per l'assetto idrogeologico" risulta che alcune aree sono interessate da dissesti diffusi e da "rischio frana molto elevato", in tali aree (indicativamente segnate in rosso nella tav. 2.1e in scala 1:10.000) valgono le prescrizioni riportate nell'art. 2 del decreto n. 298/00, salvo eventuali modifiche ed integrazioni al piano straordinario così come previsto dall'art. 6 dello stesso decreto.
Relativamente alle aree incluse nella riserva di Santo Pietro si demanda alla specifica normativa di cui alla legge regionale n. 98/81 nonché alle norme istitutive.
In ultimo, vengono richiamate le prescrizioni imposte dal Genio civile nei pareri resi sul piano regolatore generale rispettivamente con le note n. 39824/91 e n. 2336/2000.
3) Norme tecniche di attuazione
In linea generale le norme di attuazione del piano regolatore generale, così come aggiornate a seguito degli emendamenti votati dal consiglio comunale, appaiono ammissibili rispetto alle disposizioni di legge vigenti, ritenendole idonee alla definizione dei vincoli edilizi nelle diverse zone del territorio comunale.
Tuttavia, si rileva quanto di seguito:
-  le disposizioni agevolative previste per le zone B vanno riferite tassativamente alla norma di cui all'art. 39 della legge regionale n. 19/72;
-  gli artt. 33 e 34 norme di attuazione (zone A1 - A2) sono da integrare, introducendo le prescrizioni di cui alle superiori considerazioni sul centro storico;
-  all'art. 73, riguardante aree e fasce di rispetto, aggiungere la prescrizione in premessa riportata per le zone di rispetto risorse idriche;
-  all'art. 80 (edifici e complessi ambientali di interesse storico-monumentale) introdurre la prescrizione di cui alle considerazioni sui beni isolati;
-  giusta emendamento di cui alla delibera consiliare n. 60/99, e così come consentito nelle vigenti norme di attuazione, l'art. 85 è da modificare riportando l'altezza massima a mt. 8,00 e n. 2 piani fuori terra;
-  all'art. 89 (fabbricati ex art. 22 legge regionale n. 71/78) al 2° comma dopo le parole "si recepisce l'art. 6 della legge regionale n. 17/94" aggiungere "così come sostituito dall'art. 139 p. 65 della legge regionale n. 4/2003";
-  per le "aree di nuova centralità tra città e campagna nel territorio aperto" la densità fondiaria non può superare l'indice di 0,03 mc/mq. prescritto dall'art. 7 del decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444; pertanto le disposizioni in contrasto, previste al 6° comma dell'art. 93 delle norme di attuazione, si devono intendere cassate;
-  all'art. 97 (criteri di intervento nelle aree a vincolo idrogeologico) lett. c), sostituire ispettorato ripartimentale delle foreste di Palermo con quello di Catania.
4) Regolamento edilizio
Il regolamento edilizio è stato redatto in conformità alle disposizioni di cui all'art. 33 della legge n. 1150/42 e successive modifiche ed integrazioni ed appare idoneo ad orientare l'attività edificatoria secondo le leggi vigenti in materia di edilizia. Tuttavia, si ritiene necessario, in base alla vigente legislazione, introdurre le seguenti prescrizioni:
-  art. 4 (Composizione della commissione edilizia): l'ultimo comma è da integrare in "Tutti i componenti nominati dal sindaco durano in carica cinque anni e sono rieleggibili una sola volta";
-  art. 17 (Opere interne) - Da integrare con l'introduzione delle disposizioni di cui all'art. 20 della legge regionale n 4/2003;
-  art. 25 da integrare prevedendo la redazione di un apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione edilizia, così come specificato nelle considerazioni di cui in premessa;
-  art. 32 (Deroghe) da integrare con il seguente comma: "Nel caso di concessione in deroga (legge n. 1357 del 21 dicembre 1955) per opere di interesse pubblico realizzate dal comune, il rilascio di deroga resta subordinato al nulla-osta da parte dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente";
-  art. 38 (Varianti in corso d'opera): al 1° comma si ritiene utile anteporre la seguente specificazione: "Le varianti in corso d'opera sono quelle definite dall'art. 15 della legge n. 47/85".
5) Prescrizioni esecutive
Le prescrizioni esecutive appaiono in linea di massima conformi ai criteri fissati dall'art. 2 della legge regionale n. 71/78.
Le medesime PP.EE. sostanzialmente riescono a soddisfare i fabbisogni residenziali pubblici e quelli di carattere produttivo del prossimo decennio.
Nel particolare, l'elaborazione progettuale appare rispondente ai criteri progettuali stabiliti nel disciplinare tipo regionale approvato con decreto 17 maggio 1979, n. 91 e successive modifiche ed integrazioni.
Si fa osservare che le prescrizioni relative ai servizi pubblici di viale Europa, di fatto, sono state annullate a seguito dell'emendamento n. 61 proposto dal consiglio comunale, così come le prescrizioni esecutive PeC1 contrada Balatazze (emendamento n. 54).
Per quel che riguarda le prescrizioni esecutive per attività artigianali e commerciali di contrada Molona, è da intendersi stralciata l'area artigianale alla luce dei rilievi mossi dal Genio civile, mentre rimane confermata l'area per attività commerciali.
6) Osservazioni ed opposizioni
Per quanto attiene le osservazioni ed opposizioni presentate avverso il piano regolatore generale e numerate progressivamente dal n. 1 al n. 267, si propongono le seguenti determinazioni:
-  osservazioni e/o opposizioni nn. 5, 6, 7, 17, 18, 19, 20, 28, 29, 31, 32, 37, 43, 45, 47, 55, 57, 60, 61, 62, 73, 76, 77, 78, 82, 83, 84, 85, 89, 92, 100, 101, 103, 107, 111, 112, 115, 117, 118, 119, 120, 123, 124, 125, 126, 129, 130, 137, 138, 139, 140, 141, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 162, 164, 168, 169, 170, 172, 175, 176, 178, 181, 184, 185, 186, 187, 188, 192, 194, 195, 196, 197, 198, 205, 208, 214, 215, 219, 225, 232, 233, 235, 236, 237, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 247, 249, 250, 252, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 265, 267, non vengono accolte in conformità alle deduzioni dei progettisti così come recepite dal consiglio comunale;
-  osservazioni e/o opposizioni nn. 1, 9, 10, 34, 35, 39, 48, 51, 66, 67, 69, 81, 87, 90, 91, 93, 95, 96, 97, 98, 104, 105, 106, 108, 113, 121, 122, 134, 136, 142, 163, 165, 166, 167, 171, 173, 174, 179, 180, 182, 190, 193, 199, 212, 213, 216, 217, 223, 226, 227, 228, vengono accolte in conformità alle deduzioni dei progettisti e del consiglio comunale;
-  osservazioni e/o opposizioni nn. 3, 8, 12, 13, 14, 15, 25, 30, 36, 41, 46, 49, 53, 63, 70, 71, 79, 86, 88, 99, 102, 116, 127, 128, 206, 207, 209, 210, 218, 221, 261, vengono parzialmente accolte come da deduzioni dei progettisti e del consiglio comunale;
-  osservazioni e/o opposizioni nn. 2, 4, 11, 16, 22, 27, 33, 38, 40, 44, 50, 52, 58, 59, 63, 65, 68, 74, 79, 94, 109, 110, 114, 131, 132, 133, 135, 151, 177, 183, 189, 191, 200, 201, 202, 203, 204, 220, 229, 238, 246, 248, 251, 253, 262, 263, 21, 23, 56, 72, 222, vengono decise (non accolte) come da deduzioni dei progettisti e in diverso avviso del consiglio comunale;
-  osservazioni nn. 42, 161, 211, 224, vengono accolte in conformità alle deduzioni del consiglio comunale;
-  osservazione n. 24 De Pasquale S., viene parzialmente accolta, limitatamente all'altezza consentita in verde agricolo dall'art. 85 della norma di attuazione, così come da emendamento di cui alla delibera n. 60/99;
-  osservazione n. 26 Bizzini F., viene parzialmente accolta, nel senso che, ferma restando la realizzazione della prevista via pubblica, va mantenuta l'area di pertinenza dell'esistente immobile, come da stato di fatto;
-  osservazione n. 80 Ditta De Pasquale, come per la n. 24;
-  osservazione n. 231 Vona ed altri, come per la n. 24;
-  osservazione n. 172 De Francisci G., non accolta con la condizione che, ferma restando la destinazione dell'area a verde pubblico, vengano ridefiniti i confini dell'area medesima come da relazione dei progettisti sull'osservazione;
-  osservazione n. 75 Traversa ed altri, vale quanto detto per la osservazione n. 172;
-  osservazione n. 64 Costa L., non accolta rimanendo comunque l'accesso al fondo di proprietà della medesima ditta;
-  osservazione n. 206 Montemagno G., accolta parzialmente limitatamente al riconoscimento dell'esistente fabbricato in sanatoria e non all'estensione di edificabilità dell'intero lotto;
-  osservazione n. 230 Daino G., accolta parzialmente destinando l'area interessata CS (area per attività turistico-alberghiera);
-  osservazione n. 266 ditta Daino, vale quanto per la n. 230;
-  osservazione n. 232 Montemagno ed altri, non accolta precisando, comunque, che il vincolo di destinazione pubblica (attrezzature) riguarda solo l'edificio ex Ospedale delle Donne, di proprietà comunale;
-  osservazione n. 234 Nicastro ed altri, accolta parzialmente nei limiti del nuovo assetto urbanistico proposto dai progettisti e conseguente all'accoglimento parziale dell'opposizione n. 12 (all. 1 - Relazione progettisti sulle osservazioni 1-100);
-  osservazione n. 245 Lombardo ed altri, parzialmente accolta limitatamente al mantenimento del manufatto e relativa area di pertinenza, peraltro assistito da regolare concessione edilizia;
-  osservazione n. 261 Lo Carmine S., parzialmente accolta limitatamente alla eliminazione dell'area a servizi pubblici di interesse comune (S), destinandola a verde privato, in quanto con l'accoglimento delle opposizioni 9-30-69 l'intera area a servizio è stata ridimensionata e quel che rimane risulterebbe inaccessibile;
-  osservazione n. 264 Caruso S., l'osservazione di carattere generale viene parzialmente accolta per i seguenti punti:
-  eliminazione del parcheggio pubblico in località S. Caterina in quanto su area di proprietà FF.SS., di notevole dislivello;
-  errore di graficizzazione strada provinciale n. 62 per S. Pietro, indicata come "incisione torrentizia";
-  previsione erronea di asilo nido in via Buganvillea, in un'area in atto sistemata a verde attrezzato;
-  imprecisione grafica nella tav. 9 di un ampio spiazzo indicato come verde pubblico;
-  osservazioni pervenute fuori termine relative alle ditte Farruggia S., Alario G., Cavaliere L., Pagliazzo, F.lli Messina e Lega ambiente circolo Cigno, accolte giusta decisioni del consiglio (delibera n. 16 dell'1 marzo 2002).
Sono pervenute, inoltre, direttamente all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente le seguenti osservazioni (fuori termine):
1)  ditta Lombardo A. e Occhipinti S., corrisponde all'osservazione n. 245 per la quale si rimanda alle decisioni di cui sopra;
2)  ditta F.lli Monteverde, corrisponde all'osservazione n. 20 per la quale si rimanda alle decisioni di cui sopra;
3)  opposizione proprietari di Grammichele, corrisponde alla opposizione n. 259 per la quale si rimanda alle superiori decisioni;
4)  opposizione Azienda siciliana trasporti, corrispon de all'opposizione n. 112 per cui si rimanda alle decisioni di cui sopra;
5)  opposizione ditta Vincenti N., corrisponde all'osservazione n. 13 per la quale si rimanda alle decisioni di cui sopra;
6)  osservazione ditta Testaquadra L., corrisponde all'osservazione n. 120 per cui si richiamano le decisioni di cui sopra;
7)  opposizione ditta Vitale M., si ritiene opportuno che sulla opposizione, presentata anche al comune in data 25 marzo 2002, si esprima il consiglio comunale in sede di controdeduzioni;
8)  opposizione ditta Alario Salvatore presentata al comune in data 25 gennaio 2002, vale quanto detto per l'opposizione ditta Vitale.
7)  Piano urbanistico commerciale
Relativamente alla programmazione commerciale di cui all'art. 5, legge regionale n. 28/99, con delibera consiliare n. 70 del 19 marzo 2003 è stato adottato il "piano comunale per lo sviluppo della rete commerciale e regolamento dei procedimenti amministrativi per l'esercizio del commercio in sede fissa". Tale pianificazione, disciplinante le attività commerciali secondo il regolamento di cui all'allegato B, secondo quanto si rileva dall'elaborato A interessa il tessuto urbano caratterizzato da aree con destinazione d'uso residenziale ed il tessuto produttivo contraddistinto da aree per attività artigianali e commerciali ed aree per attività direzionali e commerciali. Il progetto, nel particolare, tenendo conto degli esercizi esistenti, individua all'interno delle varie zone territoriali omogenee del piano regolatore generale (centro storico, zone di completamento, aree di nuova espansione, frazione di Granieri) le aree per gli insediamenti delle medie e grandi strutture di vendita al dettaglio, ivi compresi un centro fieristico e centri commerciali, in adeguamento all'art. 5 della legge regionale n. 28/99. Sostanzialmente, con la suddetta delibera n. 70/03 si è inteso recepire integralmente quanto prescritto dalla stessa legge regionale n. 28/99 e dal D.P.R. 11 luglio 2000, affinché ci sia corrispondenza tra lo strumento urbanistico generale e quello commerciale, nonché al fine di poter garantire un efficace assetto distributivo commerciale nel territorio comunale.
Giova comunque precisare che, in materia di parcheggi, al di fuori delle condizioni agevolative di cui al l'art. 16, comma 5, del D.P.R. 11 luglio 2000 richiamate nell'atto deliberativo, le dotazioni dei parcheggi pertinenziali restano fissate distintamente per zone e tipologia di vendita nelle misure indicate al comma 1 dello stesso art. 16, D.P.R. 11 luglio 2000.
Per tutto quanto sopra premesso e considerato, questo servizio è del parere che il piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Caltagirone, adottato con delibera consiliare n. 55 del 3 maggio 2000, sia meritevole di approvazione con l'introduzione delle modifiche e prescrizioni di cui al presente parere".
Visto il voto n. 263 del 30 ottobre 2003 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica, sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dal servizio4/DRU in allegato alla proposta sopracitata, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Considerato che nel corso della discussione è emerso l'orientamento di condividere la proposta di parere dell'ufficio, che costituisce parte integrante del presente voto, salve le precisazioni e prescrizioni che seguono:
1)  Non si può fare a meno di rilevare, come per altro evidenziato dagli stessi progettisti del piano, che il territorio esterno all'insediamento urbano ed al suo contorno manchi di una idonea cartografia di base ottenuta da restituzione aerofotogrammetrica. La cartografia di supporto per la prevista disciplina dei suoli è quella dell'I.G.M., assolutamente insufficiente a dare conto delle recenti trasformazioni del territorio e a costruire un attendibile quadro di conoscenza, idoneo a guidare le scelte di piano. Tale carenza, non giustificabile da motivi di urgenza, considerato, per altro, il lungo lasso di tempo intercorso dalla iniziale consegna (1994) degli elaborati progettuali all'adozione finale del piano (2000), preceduta dai numerosi emendamenti apportati al progetto di piano, si ritiene non ammissibile e pertanto risultano improponibili le previsioni insediative indicate nelle tavole in scala 1:10.000 "Disciplina dei suoli e degli edifici" modificate a seguito degli emendamenti del consiglio comunale 1999, allegate alla delibera consiliare n. 55 del 3 maggio 2000. Tali previsioni sono da stralciare e le relative aree vanno destinate a verde agricolo E1, fermo restando eventuali vincoli sulle aree medesime. Il comune resta onerato di adeguare le previsioni urbanistiche esterne al territorio urbano, già cartografato in scala 1:2.000, previa acquisizione di cartografie aggiornate, ottenute da restituzione aerofotogrammetriche, in scala 1:10.000 di tutto il territorio e in scala 1:2.000, per le parti di territorio destinate a nuove previsioni insediative, così come prescritto dal disciplinare tipo regionale per la redazione dei piani regolatori generali, vincolante per i comuni.
2)  Le previsioni urbanistiche dell'unica consistente frazione Granieri fanno affidamento ad una ipotesi di decentramento demografico che alla prova dei fatti sembra poco realistica anche alla luce delle previsioni del precedente piano regolatore, che non hanno trovato concreta attuazione. Inoltre le ipotesi di un accentuato incremento insediativo appaiono non giustificate sia in rapporto alla consistenza demografica della frazione sia in rapporto alle modeste attività produttive esistenti. L'impegno delle nuove superfici insediative, più del doppio di quelle esistenti, si risolverebbe in ultima analisi, in un ingiustificato consumo di territorio con il rischio di una frammentazione dei processi urbanizzativi ed edificatori a detrimento della morfologia compatta del piccolo abitato, che nell'emergenza del Castello-Masseria ha il massimo livello di qualità urbanistica. La necessità di un consequenziale ridimensionamento insediativo della frazione va convenientemente orientato a beneficio della forma e dell'immagine dell'abitato mantenendo per quanto possibile inalterato il rapporto visuale tra il Castello-Masseria e il territorio circostante, che solo parzialmente può essere assicurato dal previsto verde privato di contorno ad esso. Per quanto sopra si ritiene necessario prescrivere:
-  l'eliminazione della fascia di previsioni insediative poste in sequenza D2.1, C3, di attrezzature S, N e V fino al collegamento con la viabilità pubblica in contrada Inchiuso e viabilità di supporto;
-  l'eliminazione della zona C3 a sud del Castello, con relativi parcheggi e viabilità;
-  l'eliminazione della zona B4 a sud-est del Castello, antistante il previsto parcheggio, peraltro priva, come si evince chiaramente dalla cartografia, dei prescritti requisiti normativi di cui all'art. 2 del decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 per essere classificata come zona territoriale omogenea B;
-  un'adeguata capacità insediativa della frazione resta assicurata da tre sufficienti isolati di zona C3 residenziale posti lungo l'asse viario principale nonché da una vasta nuova zona produttiva D2.1 di circa 2,5 ettari, oltre quella già esistente a sud dell'abitato.
3)  Con nota prot. n. 5658 del 17 luglio 2003, il comune di Caltagirone ha trasmesso, su richiesta del servizio 4 della direzione regionale urbanistica, una relazione integrativa dei progettisti e dell'ufficio tecnico comunale in ordine al dimensionamento dei servizi pubblici e sul rispetto degli standard di legge, e ciò in quanto le relazioni a corredo del progetto di piano non risultavano aggiornate rispetto alle modifiche introdotte alla stesura iniziale del piano (anno 1994) con i vari emendamenti deliberati dal consiglio comunale nel corso di un anno (aprile 1999 - aprile 2000). Dalla predetta relazione, nonché dalle tabelle allegate si evince che, nonostante gli emendamenti consiliari e le osservazioni e opposizioni accolte, il dimensionamento del piano adottato, in termini di abitanti previsti al 2014, nel complesso ha subito un modesto incremento di appena l'1,7% con un diverso proporzionamento della capacità insediativa nelle aree di margine, nelle aree destinate a nuova residenzialità pubblica e nelle prescrizioni esecutive. Inoltre è analiticamente dimostrato il rispetto degli standards minimi di legge di cui al decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, considerando il raddoppio previsto per le localizzazioni nell'ambito delle zone A e B e considerando ancora che le attrezzature del piano adottato sono di pertinenza prevalente della città consolidata. Sensibili scostamenti in aumento delle superfici impegnate per attrezzature e spazi di verde rispetto ai minimi di legge sono ampiamente giustificate dal ruolo di centralità che la città di Caltagirone ha nel comprensorio calatino e dall'esigenza quindi di dimensionare le attrezzature territoriali alla popolazione comprensoriale.
4)  Relativamente alle zone definite nel piano come "E3 aree di nuova centralità e campagna nel territorio aperto" in cui risulterebbe "diffusa la presenza di edilizia residenziale", non si ha, attraverso le indagini di piano, una precisa cognizione né della sua consistenza edilizia né dei processi urbanistici attraverso i quali tale edificazione si è attuata come esito del precedente strumento urbanistico. Poiché le aree in questione sono state escluse dal dimensionamento delle aree edificabili, le stesse non possono che ascriversi alle parti del territorio destinate ad usi agricoli e quindi prive della connotazione insediativa tipica della zona territoriale omogenea C. Per questo motivo, a conferma di quanto proposto nel parere dell'ufficio, è prescritta una densità fondiaria massima di 0,03 mc/mq., salvi gli interventi consentiti per legge ai sensi dell'art. 22 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni. L'edificazione è consentita a mezzo di singole concessioni, risultando del tutto superflua o vietata la lottizzazione delle aree. Non si condivide neanche la generica possibilità di interventi per complessi ricettivi all'aria aperta, ai sensi della legge regionale n. 14/82, diversi dall'attività agricola o assimilata, poiché tali interventi vanno localizzati in apposite aree indicate negli strumenti urbanistici comunali come espressamente richiede la norma di legge.
5)  Sono state rilevate, come per altro ammesso dagli stessi progettisti, varie discrasie di simbologia, di colore, di trama del retino etc. nella stesura del piano adottato, recante quindi la visualizzazione degli emendamenti introdotti dal consiglio comunale. In questi casi in sede di deduzioni alle osservazioni e opposizioni si è cercato da parte dei progettisti di porre rimedio con proposte risolutive caso per caso. Ciò posto si ritiene necessario per agevolare al massimo la lettura degli elaborati planimetrici di piano prescrivere che in sede di controdeduzione, ai sensi dell'art. 4, comma 6, della legge regionale n. 71/78, siano apportate le necessarie correzioni, integrazioni o precisazioni.
6)  Dall'esame dello studio geologico elaborato risulta che il territorio del comune di Caltagirone presenta ampie zone aventi notevoli limitazioni geologiche e geomorfologiche; in particolare sono le zone prossime al centro abitato (versante nord-est e versante sud-ovest) dove, sia per la presenza in affioramento di una spessa coltre di terreni di riporto che per l'acclività dei versanti si realizzano condizioni di equilibrio limite tali da far disattendere qualsiasi previsione di espansione urbana. La prevista circonvallazione, che andrebbe a collegarsi con la esistente circonvallazione presente a sud e sud-est del centro abitato, ricade sul versante in dissesto di cui sopra e rientra tra le aree ad alto rischio di frana inserite all'interno del decreto dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente 4 luglio 2000. In relazione al parere n. 2336 del 25 gennaio 2000 dell'ufficio del Genio civile di Catania, legge 2 febbraio 1974, n. 64, art. 13, si condividono le prescrizioni inerenti la possibilità di mantenimento del tracciato della circonvallazione, la cui realizzazione è condizionata al preventivo monitoraggio e successivo consolidamento e stabilizzazione dei versanti imperniata sulla sistemazione idraulica ed agro-forestale. In relazione alla delicatezza del pendio, su cui una volta stabilizzato si potrà realizzare l'importante arteria viaria, si prescrive di non eseguire tagli e di non caricare il versante; le strutture previste dovranno scaricare i carichi in profondità all'interno dei terreni in posto stabili. L'attuazione delle previsioni di piano, prima della progettazione esecutiva delle singole opere per cui valgono le norme di piano, è subordinata alle procedure di cui al punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988 procedendo, prima della progettazione esecutiva, alla verifica geologica e geotecnica del progetto attraverso le opportune e necessarie indagini geognostiche volte a documentare la fattibilità opere-terreno, individuando i limiti imposti al progetto dalle caratteristiche del sottosuolo; trattandosi di zona sismica si dovranno, inoltre, documentare i criteri di rispetto dei vincoli di natura sismica. Per quanto sopra, l'attivazione delle procedure di progettazione è subordinata alla preliminare approvazione da parte del competente ufficio del Genio civile del predetto studio geologico e geotecnico, ai sensi del punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988. Nella redazione degli strumenti urbanistici attuativi, compresi i piani di lottizzazione, dovrà essere predisposta l'esecuzione di apposito studio geologico-tecnico, redatto ai sensi della circolare n. 2222 del 31 gennaio 1995, secondo le indicazioni del punto 5.2 della predetta circolare, integrando, in tal modo, per ciascun piano successivamente progettato, gli elaborati di dettaglio a scala 1:2.000 riportati nell'allegato A di detta circolare. In particolare, in detti nuovi studi attenta cura dovrà essere posta alla valutazione delle condizioni di pericolosità sismica dei siti interessati alla pianificazione e, più in generale, della pericolosità geologica legata alla stabilità dei pendii sia in condizioni statiche che dinamiche. L'edificabilità dei settori ricadenti in pendio dovrà essere subordinata alla valutazione delle condizioni di stabilità delle relative aree, per cui dovranno essere eseguite le opportune verifiche di stabilità sia in condizioni naturali che in rapporto alle previsioni di piano, tenendo conto anche delle componenti geodinamiche così come anche richiesto dal punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988. Tali valutazioni e/o verifiche dovranno essere comunque sottoposte all'approvazione dell'ufficio del Genio civile competente. L'attuazione delle prescrizioni esecutive sarà, quindi, subordinata all'approvazione degli studi particolareggiati di verifica geotecnica delle relative aree da parte dell'ufficio del Genio civile, da richiedersi da parte dell'amministrazione comunale, ai sensi del punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988.
7)  Relativamente alle norme di attuazione e al regolamento edilizio, allegati al piano, occorre precisare che nei casi di discordanza tra i testi di detti allegati con precipue disposizioni di legge, queste ultime si devono intendere automaticamente prevalenti e ciò al fine di evitare ambiguità interpretative e incertezze operative. Ciò premesso su alcune norme di attuazione, in aggiunta o in diverso avviso a quanto osservato nel parere dell'ufficio, si fa presente quanto segue:
-  art. 9 - Piano di lottizzazione: non sono ammissibili disposizioni in contrasto con l'art. 14 della legge regionale n. 71/78;
-  art. 13 - Parametri urbanistici ed edilizi: il volume costruibile è comunque riferito alla parte fuori terra degli edifici, alla parte interrata se destinata a residenze, uffici o attività produttive ed ai fabbricati accessori, per la sola parte fuori terra. Il volume si calcola dal piano di spiccato all'estradosso del solaio di copertura del vano abitabile più alto, comprese le eventuali mansarde, le zone porticate di uso privato e gli eventuali balconi chiusi; la definizione dell'altezza introduce una deroga ai limiti fissati per le singole zone di piano, non comprensibile. Per questo appare più lineare la definizione originaria proposta dai progettisti riportata nelle note a margine del testo;
-  art. 28 - Dotazione di parcheggi privati: il riferimento obbligato è al minino di legge che fissa lo standard di 1 mq. per 10 mc. di costruzione;
-  artt. 42, 43, 44, 45 relativi alle zone B1, B2 B3, B4: va comunque verificato il rispetto del limite di altezza di cui all'art. 8 del decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 per le zone territoriali omogenee B, per cui l'altezza dei nuovi edifici non può superare l'altezza degli edifici preesistenti e circostanti, salve le disposizioni di cui all'art. 39 della legge regionale n. 19/72 e successive modifiche ed integrazioni;
-  art. 49 - Zona C3: va cassato l'ultimo comma in quanto la disposizione è assolutamente generica e contrasta con le disposizioni per le zone territoriali omogenee C di cui all'art. 39 della legge regionale n. 19/72 e successive modifiche ed integrazioni;
-  in diverso avviso dal parere dell'ufficio, si conferma il testo dell'art. 85 così come riportato nelle norme tecniche allegate al piano, più aderente ai caratteri della zona territoriale, per cui l'altezza massima è di m. 4,50 con un piano fuori terra.
Relativamente al regolamento edilizio in aggiunta a quanto osservato nel parere dell'ufficio, si fa presente quanto segue, premettendo che si intendono inserite nel regolamento edilizio le disposizioni agevolative introdotte con l'art. 14 della legge regionale n. 2/2002:
-  art. 3 - Attribuzioni della Commissione edilizia: il punto 7) non rientra nelle attribuzioni della Commissione edilizia, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di abusivismo edilizio.
8)  In linea di massima appare condivisibile la proposta di determinazione sulle osservazioni e opposizioni al piano, contenuta nel parere dell'ufficio sopra richiamato, salvo quanto di seguito specificato, fermo restando che nel caso di eventuale divergenza rispetto alle precedenti considerazioni, quest'ultime si devono considerare, in ogni caso, prevalenti:
-  osservazioni e/o opposizioni proposte nel parere dell'ufficio per l'accoglimento "in conformità alle deduzioni dei progettisti e del consiglio comunale" o per l'accoglimento parziale "come da deduzioni dei progettisti e del consiglio comunale": la condivisione per le deduzioni di accoglimento totale o parziale, per evitare ambiguità interpretative, va esattamente riferita alle deduzioni così come formulate dai progettisti nella "relazione con le proposte in merito alle osservazioni e opposizioni;
-  osservazione n. 4: si richiamano le considerazioni di cui al punto 1 precedente;
-  osservazione n. 13: si accoglie in considerazione che l'area risulta interamente edificata e la destinazione di zona C3 prevista dal piano per nuovi insediamenti residenziali risulta nella fattispecie non adeguata;
-  osservazione n. 24: non si accoglie in conformità alle deduzioni dei progettisti e a conferma di quanto considerato al precedente punto 7;
-  osservazione n. 28: si accoglie considerato che il modesto incremento dell'indice fondiario richiesto dal l'Azienda ospedaliera, per dare attuazione ai propri programmi di ristrutturazione adeguamento e completamento, non incide significativamente sull'assetto urbanistico;
-  osservazione n. 59: si richiamano le considerazioni di cui al punto 1 precedente;
-  osservazione n. 63: non si accoglie in conformità alle deduzioni dei progettisti;
-  osservazione n. 79: si accoglie considerato che la zona E2 è comunque ricompresa tra le zone a destinazione agricola, valgono anche le considerazioni e le condizioni proposte per l'osservazione n. 231;
-  osservazione n. 80: si condivide la proposta dei progettisti relativamente ai punti 1 e 2 mentre si accoglie il punto 3 con le considerazioni e le condizioni proposte per l'osservazione n. 231;
-  osservazione n. 88: si prende atto della nota di chiarimento fornita dai progettisti e vistata dall'ufficio tecnico comunale allegata alla nota comunale prot. n. 5658 del 17 luglio 2003;
-  osservazioni nn. 97, 161, 211: si propone il non accoglimento con riferimento a quanto considerato al precedente punto 2;
-  osservazione n. 165: si richiama in proposito la successiva richiesta dell'associazione Istituto Regina Virginum in data 25 settembre 2003, trasmessa direttamente a questo consiglio, di riconoscimento dell'area di proprietà dell'associazione a zona F9 per attrezzature religiose ed assistenziali. Si ritiene che la stessa possa essere accolta, stante l'evidente interesse pubblico, subordinatamente all'esclusione dell'area medesima dal perimetro della riserva naturale orientata bosco di S. Pietro, così come richiesta dal comune di Caltagirone all'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente in aderenza all'istanza dell'associazione;
-  osservazione n. 199: si accoglie in conformità alla proposta dei progettisti, fermo restando che anche l'area circostante va destinata a zona A.1;
-  osservazione n. 206: non si accoglie in conformità alla proposta dei progettisti;
-  osservazione n. 209: non si accoglie in conformità alla proposta dei progettisti e si conferma la precisazione contenuta nella deduzione;
-  osservazioni nn. 218, 222, 230, 234, 266: non si accoglie in conformità al parere dei progettisti;
-  osservazione n. 224: si accoglie la proposta dei progettisti;
-  osservazioni nn. 230, 266: non si accoglie in con formità alla proposta dei progettisti;
-  osservazione n. 231: si accoglie l'osservazione in quanto per tutte le zone E di verde agricolo sono ammessi per legge gli interventi ex art. 22 della legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni; restano fermi i parametri edificatori fissati per ciascuna sottozona E dal piano non disciplinati dalla norma anzidetta;
-  osservazione n. 240: si accoglie l'osservazione considerato che l'area è edificata; l'area in conseguenza va assimilata alla circostante zona B1;
-  osservazione n. 252: si accoglie l'osservazione e per l'effetto viene cassato il comma 5 dell'art. 83 (da "I suoli..." fino a "altri usi"), in quanto i suoli classificati nello studio agricolo forestale come colture specializzate etc. sono compresi nel verde agricolo;
-  osservazione n. 258: si accoglie limitatamente a quanto rilevato per le osservazioni nn. 231 e 252; la richiesta di esame del progetto presentato dalla ditta attiene ad un diverso procedimento non riferibile all'esame delle osservazioni e opposizioni;
-  osservazione ditta Cavalieri L.: si condividono le motivazioni di rigetto dei progettisti;
-  osservazione ditta Farruggia S.: si accoglie con la precisazione dei progettisti;
-  osservazione Pagliazzo G. e C.: si accoglie in con formità alle deduzioni dei progettisti, salvo le considerazioni e prescrizioni di cui al precedente punto 1;
-  osservazione ditta Fratelli Messina A. e M.: si condivono le considerazioni proposte dai progettisti.
Per quanto sopra esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Caltagirone con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, adottato con delibera consiliare n. 55 del 3 maggio 2000, in conformità alla proposta di parere dell'ufficio n. 35 dell'11 luglio 2003, servizio 4 del DRU, salve le precisazioni e le prescrizioni di cui al presente voto".
Vista la nota dall'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente prot. n. 71214 dell'1 dicembre 2003, con la quale il dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica ha richiesto al comune di Caltagirone, ai sensi del 5° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, di adottare le controdeduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al condiviso voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 263 del 30 ottobre 2003;
Vista la nota prot. n. 12 del 15 gennaio 2004, con la quale il servizio 4/DRU ha proposto la definizione del procedimento di approvazione dello strumento urbanistico del comune di Caltagirone in considerazione della decorrenza del termine previsto dal 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78 per le controdeduzioni comunali;
Visto il foglio prot. n. 438 del 22 gennaio 2004, pervenuto in data 23 gennaio 2004 ed assunto in pari data al prot. n. 3145, al quale risulta allegata copia della deliberazione n. 16 del 19 gennaio 2004, con cui il consiglio comunale, preso atto della proposta di deliberazione formulata dal competente ufficio, ha determinato il rinvio degli adempimenti di competenza sulle determinazioni assessoriali;
Ritenuto di dovere procedere, ai sensi del 7° e 8° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento anche in assenza delle controdeduzioni comunali, stante il termine perentorio fissato dalla legge, rinviando a successivo provvedimento integrativo di approvazione le determinazioni su quanto, con il sopracitato voto n. 263 del 30 ottobre 2003 e relativa proposta del servizio 4/DRU n. 35 del 16 luglio 2003, è stato ritenuto oggetto di apposite valutazioni da assumere da parte del comune in aggiunta alle dovute controdeduzioni comunali ex art. 4 della legge regionale n. 71/78;
Ritenuto di potere condividere il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso, sulla scorta della proposta del servizio 4/DRU, con voto n. 263 del 30 ottobre 2003;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con voto n. 263 del 30 ottobre 2003, nonché alle condizioni contenute nelle note dell'ufficio del Genio civile di Catania in premessa citate, è approvato il piano regolatore generale con annessi prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Caltagirone, adottato con delibera del consiglio comunale n. 55 del 3 maggio 2000.

Art. 2

Le osservazioni ed opposizioni presentate avverso lo strumento urbanistico in argomento sono decise in con formità e con le stesse motivazioni contenute nel parere del Consiglio regionale dell'urbanistica espresso con voto n. 263 del 30 ottobre 2003.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto, e ne costituiscono allegati, i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
   1)  proposta di parere n. 35 del 16 luglio 2003;
   2)  voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 263 del 30 ottobre 2003;
   3)  delibera di consiglio comunale n. 55 del 3 maggio 2000;
   4)  delibera di consiglio comunale n. 3 del 28 gennaio 2002;
   5)  delibera di consiglio comunale n. 4 del 30 gennaio 2002;
   6)  delibera di consiglio comunale n. 5 dell'1 febbraio 2002;
   7)  delibera di consiglio comunale n. 6 del 4 febbraio 2002;
   8)  delibera di consiglio comunale n. 7 del 6 febbraio 2002;
   9)  delibera di consiglio comunale n. 9 dell'11 febbraio 2002;
 10)  delibera di consiglio comunale n. 10 del 13 febbraio 2002;
 11)  delibera di consiglio comunale n. 11 del 15 febbraio 2002;
 12)  delibera di consiglio comunale n. l2 del 18 febbraio 2002;
 13)  delibera di consiglio comunale n. 13 del 22 febbraio 2002;
 14)  delibera di consiglio comunale n. 14 del 25 febbraio 2002;
 15)  delibera di consiglio comunale n. 15 del 27 febbraio 2002;
 16)  delibera di consiglio comunale n. 16 dell'1 marzo 2002;
 17)  delibera di consiglio comunale n. 17 del 4 marzo 2002;
 18)  delibera di consiglio comunale n. 70 del 19 marzo 2003
Elaborati di analisi
 19)  tav.  1.1 -  la dimensione regionale; 
 20)  tav.  1.2 -  analisi territoriale; 
 21)  tav.  1.3 -  inquadramento territoriale; 
 22)  tav.  1.4a -  poli industriali, grande viabilità parchi e riserve naturali; 
 23)  tav.  1.4b -  poli industriali, grande viabilità parchi e riserve naturali; 
 24)  tav.  1.4c -  poli industriali, grande viabilità parchi e riserve naturali; 
 25)  tav.  1.5 -  l'orografia del territorio comunale; 
 26)  tav.  1.6 -  rapporto tra assi viari e l'orografia del luogo; 
 27)  tav.  1.7 -  viabilità e trasporti; 
 28)  tav.  1.8 -  sintesi territoriale del piano regolatore generale del 1984; 
 29)  tav.  1.9 -  la programmazione e le proposte di variante al piano regolatore generale 1984; 
 30)  tav.  1.10 -  lettura della morfologia urbana; 
 31)  tav.  1.11 -  una maglia per la regola del disegno urbano; 
 32)  tav.  1.12 -  attrezzature per i servizi previsti nel piano regolatore generale 1984 con la variante della 1ª prop. dei piani di zona; 
 33)  tav.  1.13 -  emergenze naturali, storiche e monumentali nel territorio; 
 34)  tav.  1.14 -  emergenze architettoniche, monumentali nel centro urbano; 
 35)  tav.  1.15 -  emergenze architettoniche, monumentali nel centro storico; 
 36)  tav.  1.16a -  stato di fatto; 
 37)  tav.  1.16b -  stato di fatto; 
 38)  tav.  1.16c -  stato di fatto; 
 39)  tav.  1.16d -  stato di fatto; 
 40)  tav.  1.16e -  stato di fatto; 
 41)  tav.  1.16f -  stato di fatto; 
 42)  tav.  1.16g -  stato di fatto; 
 43)  tav.  1.16h -  stato di fatto; 
 44)  tav.  1.16i -  stato di fatto; 
 45)  tav.  1.16j -  stato di fatto; 
 46)  tav.  1.16k -  stato di fatto;; 
 47)  tav.  1.17a -  stato di fatto; 
 48)  tav.  1.17b -  stato di fatto; 
 49)  tav.  1.17c -  stato di fatto; 
 50)  tav.  1.17d -  stato di fatto; 
 51 )  tav.  1.17e -  stato di fatto; 
 52)  tav.  1.17f -  stato di fatto; 
 53)  tav.  1.17g -  stato di fatto; 
 54)  tav.  1.17h -  stato di fatto; 
 55)  tav.  1.17i -  stato di fatto; 
 56)  tav.  1.17j -  stato di fatto; 
 57)  tav.  1.17k -  stato di fatto; 
 58)  tav.  1.17m -  stato di fatto; 
 59)  tav.  1.17n -  stato di fatto; 
 60)  tav.  1.18 -  uso dei piani terra e servizi esistenti; 
 61)  tav.  1.19 -  numero elevazioni e superfetazioni; 
 62)  tav.  1.20 -  stato di conservazione; 
 63)  tav.  1.21 -  livelli dell'uso dell'edilizia residenziale; 
 64)  tav.  1.22 -  assonometria; 

Elaborati di progetto
 65)  tav.  2.1a -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 66)  tav.  2.1b -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 67)  tav.  2.1c -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 68)  tav.  2.1d -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 69)  tav.  2.1e -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 70)  tav.  2.1f -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 71)  tav.  2.1g -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 72)  tav.  2.1h -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 73)  tav.   2.1i -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 74)  tav.  2.1j -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 75)  tav.  2.1k -  disciplina suoli nel territorio comunale; 
 76)  tav.  2.2a -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 77)  tav.  2.2b -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 78)  tav.  2.2c -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 79)  tav.  2.2d -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 80)  tav.  2.2e -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 81)  tav.  2.2f -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 82)  tav.  2.2g -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 83)  tav.  2.2h -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 84)  tav.  2.2i -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 85)  tav.  2.2j -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 86)  tav.  2.2k -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 87)  tav.  2.2n -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 88)  tav.  2.2m -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
 89)  tav.  2.3 -  tabella dei tipi edilizi; 
 90)  tav.  2.4 -  inquadramento generale previsioni di piano nel centro urbano; 
 91)  tav.  2.5 -  "opzione alternativa" per l'area dello stadio comunale; 
 92)  tav.  2.5bis -  "opzione alternativa" per l'area dello stadio comunale (variante al tracciato della circonvallazione interna); 
 93)  tav.  2.6 -  sezioni stradali; 
 94)  tav.  2.7 -  sintesi delle previsioni del piano regolatore generale; 
 95)  tav.  2.8 -  sintesi delle previsioni di piano: attrezzature d'interesse comune - il verde pubblico; 
 96)  tav.  2.9 -  sintesi delle previsioni di piano: attrezzature d'interesse comune - le scuole dell'obbligo; 
 97)  tav.  2.10 -  sintesi delle previsioni di piano: attrezzature d'interesse comune - i parcheggi; 
 98)  tav.  2.11 -  sintesi delle previsioni di piano: attrezzature d'interesse comune - le attrezzature civiche e religiose; 
 99)  tav.  2.12 -  sintesi previsioni di piano: attrezzature di interesse generale; 
100)  tav.  2.13 -  inquadramento generale delle attrezzature e dei servizi; 
101)  all.  1.1 -  relazione illustrativa del progetto di piano; 
102)  all.  1.2 -  relazione generale analitica dello stato di fatto, dei fabbisogni e dimensionamento; 
103)  all.  1.3 -  relazione descrittiva sui principali problemi consequenziali allo stato di fatto e scelte progettuali; 
104)  all.  2 -  norme tecniche di attuazione; 
105)  all.  3 -  regolamento edilizio; 
106)  all.  3.1 -  allegati grafici al regolamento edilizio; 

Prescrizioni esecutive
107)  tav.  A -  piano di recupero nel centro storico - Ambito S. Giorgio, piazze centrali, S. Giacomo: relazione illustrativa dei criteri di impostazione del piano; 
108)  tav.  A.1 -  planimetria piano regolatore generale relativa all'area oggetto del piano particolareggiato; 
109)  tav.  A.2 -  planimetria-individuazione ambito oggetto del piano; 

Ambito S. Giorgio
110)  tav.  A.3 -  perimetro dell'area soggetta al piano edifici monumentali e di valore architettonico; 
111)  tav.  A.4 -  planimetrie-uso piani terra - numero delle elevazioni e superfetazioni; 
112)  tav.  A.5 -  planimetria con individuazione isolati e unità edilizie; 
113)  tav.  A.6 -  planimetria generale struttura edilizia al piano terra; 
114)  tav.  A.7 -  categorie d'intervento per unità edilizia - sistemazione degli spazi interni; 
115)  tav.  A.8 -  isolato A - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
116)  tav.  A.9 -  isolato B - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
117)  tav.  A.10 -  isolato C - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
118)  tav.  A.11 -  isolato D - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
119)  tav.  A.12 -  isolato E - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
120)  tav.  A.13 -  isolato F - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
121)  tav.  A.14 -  isolato G - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
122)  tav.  A.15 -  isolato H - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori; 
123)  tav.  A.16 -  isolato I - stato di fatto e indicazioni di progetto - Piante e profili normatori;  

Ambito S. Giacomo:
124)  tav.  A.17 -  perimetro area del piano - edifici monumentali e di valore architettonico; 
125)  tav.  A.18 -  planimetrie-uso piani terra - numero delle elevazioni e superfetazioni; 
126)  tav.  A.19 -  planimetria dello stato di fatto; 
127)  tav.  A.20 -  prospetti dello stato di fatto; 
128)  tav.  A.21 -  planimetria di progetto; 

Ambito piazze centrali
129)  tav.  A.22 -  perimetro area soggetta al piano - edifici monumentali; 
130)  tav.  A.23 -  planimetrie-uso piani terra - numero delle elevazioni; 
131)  tav.  A.24 -  planimetria dello stato di fatto; 
132)  tav.  A.25 -  prospetti dello stato di fatto; 
133)  tav.  A.26 -  planimetria di progetto; 
134)  tav.  A.27 -  progetto piazza Umberto - pianta; 
135)  tav.  A.28 -  progetto area del Sagrato di San Giuliano - pianta; 
136)  tav.  A.29 -  progetto piazza Municipio - pianta; 
137)  tav.  A.30 -  progetto via Teatro - pianta e prospetti; 
138)  tav.  A.31 -  progetto sedile piazza Umberto - pianta e prospetti; 
139)  tav.  A.32 -  progetto particolari di arredo - panchina tipo A - pianta-prospetti-sezioni; 
140)  tav.  A.33 -  progetto particolari di arredo - panchina tipo B - pianta-prospetti-sezioni; 
141)  tav.  A.34 -  progetto particolari di arredo - panchina tipo C - pianta-prospetti-sezioni; 
142)  tav.  A.35 -  progetto particolari di arredo - la Fioriera - pianta-prospetti-sezioni; 
143)  tav.  A.36 -  progetto particolari illuminazione - il Lampione Diamante - piante-prospetti-sezioni; 
144)  tav.  A.37 -  progetto particolari illuminazione - Mensola "Diamante" piante-prospetti-sezioni; 
145)  tav.  A.38 -  ambito S. Giorgio - planimetria di progetto degli impianti tecnologici a rete; 
146)  tav.  A.39 -  ambito S. Giacomo - planimetria di progetto degli impianti tecnologici a rete; 
147)  tav.  A.40 -  ambito piazze centrali - planimetria di progetto degli impianti tecnologici a rete; 

148)  norme tecniche di attuazione;
149)  schede normative per unità.. edilizia - stato di fatto e progetto;
150)  relazione tecnico economica - impianti a rete - arredi-pavimentazioni;
Piano particolareggiato aree per servizi pubblici - viale Europa
151)  tav.  B0 -  planimetria - previsioni di piano regolatore generale nell'area; 
152)  tav.  B1 -  planimetria; 
153)  tav.  B2 -  planimetria con ombre; 
154)  tav.  B3 -  assonometria; 
155)  tav.  B4 -  planimetria - piano particellare di esproprio; 
156)  tav.  B5 -  sezioni - assonometrie; 
157)  tav.  B6 -  planimetria con le principali infrastrutture; 
158)  tav.  B7 -  relazione; 
159)  tav.  B8 -  norme tecniche di attuazione; 

Piani particolareggiati aree residenziali pubbliche e private
160)  tav.  C.1 -  inserimento dei piani particolareggiati residenziali nel piano regolatore generale; 
161)  tav.  C.2 -  perimetro delle aree d'intervento; 
162)  tav.  C.3 -  progetto generale; 
163)  tav.  C.4 -  viabilità, sosta, parcheggi, allineamenti e quote rosse progetto; 
164)  tav.  C.5 -  destinazione d'uso delle attrezzature e dei servizi pubblici; 
165)  tav.  C.6 -  vincoli, tutela, servitù, demolizioni e ubicazione dei profili regolatori; 
166)  tav.  C.7a -  planivolumetrico con individuazione dei lotti e degli isolati del piano particolareggiato PeC1; 
167)  tav.  C.7b -  planivolumetrico con individuazione dei lotti e degli isolati del piano particolareggiato PeC2; 
168)  tav.  C.7c -  planivolumetrico con individuazione dei lotti e degli isolati del piano particolareggiato PeC3; 
169)  tav.  C.8a -  profili regolatori altimetrici piano particolareggiato PeC; 
170)  tav.  C.8b -  profili regolatori altimetrici piano particolareggiato PeC; 
171)  tav.  C.8c -  profili regolatori altimetrici piano particolareggiato PeC; 
172)  tav.  C.8d -  profili regolatori altimetrici piano particolareggiato PeC; 
173)  tav.  C.8e -  profili regolatori altimetrici piano particolareggiato PeC; 
174)  tav.  C.9 -  sezioni stradali tipo; 

Piani particolareggiati aree produttive e commerciali
175)  tav.  D.1 -  inserimento piano particolareggiato produttivo e commerciale nel piano regolatore generale; 
176)  tav.  D.2 -  perimetro delle aree di intervento; 
177)  tav.  D.3 -  progetto generale; 
178)  tav.  D.4 -  viabilità, sosta, parcheggi, allineamenti e quote rosse progetto; 
179)  tav.  D.5 -  destinazione d'uso delle attrezzature e dei servizi pubblici; 
180)  tav.  D.6 -  vincoli, tutela, servitù, demolizioni e ubicazione dei profili regolatori; 
181)  tav.  D.7 -  planivolumetrico con individuazione dei lotti e degli isolati del piano particolareggiato produttivo e commerciale PeD; 
182)  tav.  D.8 -  Profili regolatori altimetrici del piano particolareggiato produttivo e commerciale PeD; 
183)  tav.  C-D1 -  relazione di progetto e norme tecniche di attuazione; 

Piano particolareggiato aree attrezzature sportive e ricettive in contrada Malona
184)  tav.  E.1 -  stralcio del piano regolatore generale; 
185)  tav.  E.2 -  planimetria generale di progetto; 
186)  tav.  E.3 -  stralcio catastale altimetria di progetto; 
187)  tav.  E.3.1 -  sezioni; 
188)  tav.  E.4 -  sezioni; 
189)  tav.  E.5 -  sezioni; 
190)  tav.  E.6 -  sezioni; 
191)  tav.  E.7 -  profili stradali e copertura piscina; 
192)  tav.  E.8 -  relazione e norme tecniche di attuazione; 

Elaborati grafici visualizzazione emendamenti consiglio comunale
193)  tav.  2.1 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
194)  tav.  2.2 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
195)  tav.  2.3 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
196)  tav.  2.4 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
197)  tav.  2.5 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
198)  tav.  2.6 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
199)  tav.  2.7 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
200)  tav.  2.8 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
201)  tav.  2.9 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
202)  tav.  2.10 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
203)  tav.  2.11 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
204)  tav.  2.12 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
205)  tav.  2.13 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
206)  tav.  2.14 -  disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
207)  tav.  2 -  Graneri - disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
208)  tav.  2 -  S. Pietro - disciplina dei suoli e degli edifici nel centro urbano; 
209)  tav.      -  Madonna del Soccorso - disciplina dei suoli e degli edifici; 
210)  tav.      -  contrada Balchino - disciplina dei suoli e degli edifici; 
211)  tav.      -  piano S. Paolo - disciplina dei suoli e degli edifici 
212)  tav.      -  contrada Egoli - disciplina dei suoli e degli edifici; 
213)  tav.      -  Nuove aree artigianali - disciplina dei suoli e degli edifici; 

214)  regolamento edilizio;
215)  norme tecniche d'attuazione;
Studio geologico generale
216)  Relazione geologico-tecnica generale;
217)  tav.  1 -  inquadramento territorio comunale; 
218)  tav.  2a -  carta geologica; 
219)  tav.  2b -  carta geologica; 
220)  tav.  2c -  carta geologica; 
221)  tav.  2d -  carta geologica; 
222)  tav.  2e -  carta geologica; 
223)  tav.  2f -  carta geologica; 
224)  tav.  2g -  carta geologica; 
225)  tav.  2h -  carta geologica; 
226)  tav.  2i -  carta geologica; 
227)  tav.  3a -  carta delle acclività; 
228)  tav.  3b -  carta delle acclività; 
229)  tav.  3c -  carta delle acclività; 
230)  tav.  3d -  carta delle acclività; 
231)  tav.  3e -  carta delle acclività; 
232)  tav.  3f -  carta delle acclività; 
233)  tav.  3g -  carta delle acclività; 
234)  tav.  3h -  carta delle acclività; 
235)  tav.  3i -  carta delle acclività; 
236)  legenda  -  carta delle permeabilità; 
237)  tav.  4a -  carta delle permeabilità; 
238)  tav.  4b -  carta delle permeabilità; 
239)  tav.  4c -  carta delle permeabilità; 
240)  tav.  4d -  carta delle permeabilità; 
241)  tav.  4e -  carta delle permeabilità; 
242)  tav.  4f -  carta delle permeabilità; 
243)  tav.  4g -  carta delle permeabilità; 
244)  tav.  4h -  carta delle permeabilità; 
245)  tav.  4i -  carta delle permeabilità; 
246)  tav.  5 -  carta idrogeologica; 
247)  tav.  6 -  Profili geologici; 
248)  tav.  7a -  carta morfologica; 
249)  tav.  7b -  carta morfologica; 
250)  tav.  7c -  carta morfologica; 
251)  tav.  8a -  carta della suscettività; 
252)  tav.  8b -  carta della suscettività; 
253)  tav.  8c -  carta della suscettività; 
254)  tav.  8d -  carta della suscettività; 
255)  tav.  8e -  carta della suscettività; 
256)  tav.  8f -  carta della suscettività; 
257)  tav.  8g -  carta della suscettività; 
258)  tav.  8h -  carta della suscettività; 
259)  tav.  8i -  carta della suscettività; 

260)  relazione di compatibilità geologica;
261)  analisi di competenza sugli emendamenti apportati dal consiglio comunale;
Studio geologico-tecnico dell'area urbana
262)  relazione geologico-tecnica sull'area urbana;
263)  tav.  1a -  carta geologica; 
264)  tav.  1b -  carta geologica; 
265)  tav.  1c -  carta geologica; 
266)  tav.  1d -  carta geologica; 
267)  tav.  1e -  carta geologica; 
268)  tav.  1f -  carta geologica; 
269)  tav.  1g -  carta geologica; 
270)  tav.  1h -  carta geologica; 
271)  tav.  1i -  carta geologica; 
272)  tav.  1l -  carta geologica; 
273)  tav.  1m -  carta geologica; 
274)  tav.  1n -  carta geologica; 
275)  tav.  1p -  carta geologica; 
276)  tav.  1q -  carta geologica; 
277)  tav.  1r -  carta geologica; 
278)  tav.  1s -  carta geologica; 
279)  tav.  1t -  carta geologica; 
280)  tav.  1u -  carta geologica; 
281)  tav.  1v -  carta geologica; 
282)  tav.  1a -  carta geologica; 
283)  tav.  2A -  carta geomorfologica; 
284)  tav.  2B -  carta geomorfologica; 
285)  tav.  2C -  carta geomorfologica; 
286)  tav.  2D -  carta geomorfologica; 
287)  tav.  2E -  carta geomorfologica; 
288)  tav.  2F -  carta geomorfologica; 
289)  tav.  2G -  carta geomorfologica; 
290)  tav.  2H -  carta geomorfologica; 
291)  tav.  2I -  carta geomorfologica; 
292)  tav.  2L -  carta geomorfologica; 
293)  tav.  2M -  carta geomorfologica; 
294)  tav.  2N -  carta geomorfologica; 
295)  tav.  2P -  carta geomorfologica; 
296)  tav.  2Q -  carta geomorfologica; 
297)  tav.  2R -  carta geomorfologica; 
298)  tav.  2S -  carta geomorfologica; 
299)  tav.  2T -  carta geomorfologica; 
300)  tav.  2U -  carta geomorfologica; 
301)  tav.  4 -  carta geologico-tecnica; 
302)  tav.  4b -  carta geologico-tecnica; 
303)  tav.  5 -  carta ubicazione dei sondaggi; 

304)  indagini geognostiche;
305)  prove geotecniche di laboratorio;
306)  indagini geofisiche;
307)  stratigrafie e dati geotecnici forniti dall'ufficio tecnico comunale;
Cartografia a supporto delle aree di prescrizioni esecutive
308)  relazione integrativa sugli studi geologici relativi alle aree delimitate alle prescrizioni esecutive (man ca timbro del Consiglio regionale dell'urbanistica);
309)  tav.  1 -  A.P.E. - carta geologica centro storico; 
310)  tav.  2 -  A.P.E. - carta geologica (ambito Cappuccini vecchi-Semini); 
311)  tav.  3 -  A.P.E. - carta geologica (ambito Santa Rita-Semini); 
312)  tav.  4 -  A.P.E. - carta geologica (ambito viale Europa-Fisicara); 
313)  tav.  5 -  A.P.E. - carta geologica (ambito zona Molona-Polo sportivo area artigianale); 
314)  tav.  6 -  A.P.E. - carta geologica (sezione stabilità dei versanti); 

Studio agricolo forestale
315)  All.1  -  relazione di commento redatta in data 5 gennaio 1994; 
316)  All.2  -  carta stratigrafica 1:25.000; 
317)  All.3  -  carta della vegetazione e dell'uso del suolo 1:10.000; 
318)  All.4  -  carta morfologica 1:10.000; 
319)  All.1  -  relazione di commento redatta in data 18 luglio 1994; 
320)  All.2  -  carta della vegetazione e dell'uso del suolo 1:25.000; 
321)  All.3  -  carta morfologica 1:10.000; 
322)  All.4  -  carta boschetti a superficie minima entro la cinta urbana; 

323)  studio agricolo forestale integrato (legge regionale n. 16/96 - legge regionale n. 13/99 D.P.R. 28 giugno 2000): relazione con notazione di commento;
324)  cartografia di unione degli areali scala 1:25.000;
325)  cartografie degli areali scala 1:10.000;
Piano di sviluppo della rete commerciale legge regionale n. 28/99
326)  All.A  -  alla delibera di consiglio comunale n. 70 del 19 marzo 2003; 
327)  All.B  -  alla delibera di consiglio comunale n. 70 del 19 marzo 2003; 
328) legenda  -  area: esterna urb.; centrale urb.; nuova espansione - mercato: del sabato e rionale; 
329)  legenda  -  area: esterna centro storico; centrale centro storico; piano parcheggi rionale centro storico. 


Art. 4

Il comune di Caltagirone, entro 30 giorni dalla notifica del presente decreto, dovrà adottare, con delibera consiliare, le proprie valutazioni su quanto non è stato oggetto di determinazioni di questo Assessorato, attesa la necessità, rilevata nella proposta del servizio 4/DRU n. 35 del 16 luglio 2003 e nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 263 del 30 ottobre 2003, di acquisire ulteriori valutazioni e chiarimenti.

Art. 5

Il comune di Caltagirone dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dai progettisti le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato al fine di consentire gli adempimenti di vigilanza, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 6

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/2001 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dalle prescrizioni esecutive, possono essere emanati entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia dello strumento urbanistico approvato con il presente decreto.

Art. 7

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico, presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi.

Art. 8

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 12 marzo 2004.
  MARINESE 

(2004.13.956)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
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Gazzetta Ufficiale della Regione
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Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
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