REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 16 APRILE 2004 - N. 17
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 1 marzo 2004.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio del comune di Alì Terme.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 2 del 10 aprile 1978 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 37 del 10 agosto 1985 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 10 del 15 maggio 2000 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo" e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legge n. 180 dell'11 giugno 1998: "Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania", convertito, con modifiche, con la legge 3 agosto 1998, n. 267;
Visto il decreto legge n. 132 del 13 maggio 1999, convertito con modifiche, con la legge 13 luglio 1999, n. 226;
Visto il decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, con il quale l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente adotta il piano straordinario per l'assetto idrogeologico con cui vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio "molto elevato o "elevato";
Visto, in particolare, l'art. 6 del predetto decreto che prevede che il piano straordinario può essere integrato e modificato, ai sensi dell'art. 1bis del decreto legge n. 180/98 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione a successivi studi, ricerche e/o segnalazioni e informazioni che documentino una situazione di dissesto locale diversa da quella rappresentata;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 245 del 14 settembre 2000, con la quale, tra l'altro, viene condivisa la opportunità di dare immediato corso all'aggiornamento del piano straordinario del rischio idrogeologico, così come previsto dall'art. 6 del decreto n. 298/41/2000, acco gliendo, prioritariamente, eventuali segnalazioni che documentino situazioni di dissesti locali diverse da quelle rappresentate nella cartografia del piano;
Vista la nota n. 7452/1582-T del 21 dicembre 2001, con la quale il sindaco del comune di Alì Terme, ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, ha richiesto di apportare modifiche ed integrazioni al piano straordinario per l'assetto idrogeologico;
Visto il decreto n. 543 del 25 luglio 2002, con il quale l'Assessore per il territorio e l'ambiente approva l'aggior namento del piano straordinario, integrato dalle norme di salvaguardia di cui all'allegato B;
Vista la nota n. 1375/323 del 15 ottobre 2002, con la quale il comune di Alì Terme ha richiesto la riduzione del vincolo sull'area in contrada Mollerino, posta a nord-est del centro abitato e classificata a rischio molto elevato, ed ha segnalato la presenza di alcune aree in dissesto localizzate lungo la via Roma;
Vista la nota n. 5636/1089-T del 13 ottobre 2003, con la quale l'amministrazione di Alì Terme ha inoltrato uno studio di maggior dettaglio, a seguito dei ripetuti distacchi di massi dal costone roccioso sovrastante la S.S. 114. A tale nota vengono allegati copia dello studio geologico di supporto al piano regolatore generale redatto dal geologo Alfredo Natoli, studio relativo all'intero territorio comunale, finalizzato all'aggiornamento del piano straordinario a firma del geologo dr. Fabio Nicita e cartografie relative allo stato di fatto ed alle previsioni di piano regolatore generale in scala 1:2.000;
Vista la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Messina, trasmessa con nota n. 26304 del 22 dicembre 2003, nella quale l'ufficio, sulla base della documentazione tecnica prodotta dal comune di Alì Terme, ritiene che si possa procedere all'aggiornamento del piano straordinario per il territorio comunale, con prescrizioni;
Ritenuto di dovere provvedere al riguardo;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, è aggiornato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Alì Terme con la riperimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, soggette alle norme di salvaguardia, ai sensi dell'art. 2 del decreto n. 543 del 25 luglio 2002.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto le carte del dissesto e del rischio idrogeologico in scala 1:10.000 e la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Messina.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 1 marzo 2004.
  MARINESE 

Allegati
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Il comune di Alì Terme, con nota n. 7452/1582-T del 21 dicembre 2001, inoltrata all'ufficio del Genio civile di Messina, ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, ha richiesto di apportare modifiche ed integrazioni al piano straordinario dell'assetto idrogeologico. L'amministrazione comunale evidenziando situazioni di dissesto differenti da quelle rappresentate dal decreto n. 298/41, ha proposto la riduzione del vincolo sull'area in contrada Mollerino posta a nord-est del centro abitato classificata in frana a rischio molto elevato ed ha segnalato la presenza di alcune aree in dissesto localizzate lungo la via Roma. Con successiva nota n. 1375/323 del 15 ottobre 2002, veniva trasmessa la documentazione di cui alla circolare A.R.T.A n. 57596/2000.
A seguito dei ripetuti distacchi di massi dal costone roccioso sovrastante la S.S. 114, che hanno interessato il tratto compreso fra la località Bagni Termali e Capo Alì, (situazione di dissesto non evidenziata nell'ambito dello studio finalizzato all'aggiornamento) veniva richiesto da parte dell'ufficio che fosse prodotto uno studio di maggior dettaglio che contemplasse anche tutti i dissesti presenti nell'ambito comunale. A tal riguardo, in data 13 ottobre 2003, tale studio veniva inoltrato dall'amministrazione di Alì Terme, con nota n. 5636/1089-T.
E' pertanto pervenuta, ai fini della verifica, la seguente documentazione:
-  copia studio geologico di supporto al piano regolatore generale, redatto dal geologo Alfredo Natoli;
-  studio relativo all'intero territorio comunale, finalizzato al l'aggiornamento del piano straordinario, a firma del geologo Fabio Nicita;
-  cartografie relative allo stato di fatto ed alle previsioni di piano regolatore generale in scala 1:2.000.
PREMESSE
Il territorio comunale di Alì Terme avente una estensione di circa 7 Kmq. risulta ubicato tra la fascia costiera orientale della Sicilia e l'immediato entroterra costiero ed è compreso tra i torrenti Fiumedinisi a sud e Calamaci a nord.
Il centro abitato che si sviluppa quasi esclusivamente lungo la pianura alluvionale costiera, si presenta delimitato a nord dal comune di Itala mentre a sud da Nizza di Sicilia.
Esiste una certa differenzazione morfologica tra l'aspro rilievo costituito dalle formazioni calcaree di origine sedimentaria, soggette a mutazioni metamorfiche e le aree sottostanti caratterizzate da più blanda morfologia, costituite prevalentemente da alluvioni terrazzate depositate dai torrenti Fiumedinisi, Alì.
Nelle aree di affioramento delle metacalcareniti, in atto, si evidenziano processi morfogenetici, con crolli, rotolamenti e scivolamenti di porzioni rocciose verso zone di valle, legati sia all'azione erosiva di tipo concentrato delle acque di deflusso che a movimenti gravitatiti degli spessori superficiali alterati e fratturati.
Dal punto di vista litologico le formazioni che affiorano nelle aree oggetto di revisione sono le seguenti: alluvioni terrazzate, depositi marini sabbioso-ghiaiosi, sedimenti argillosi, arenacei e conglomeratici, scisti filladici; affiorano nel territorio comunale anche calcari cristallini associati alle roccie filladiche.
Il territorio comunale è rilevabile nel foglio n. 601 "Messina- Reggio Calabria" e n. 614 "Santa Teresa di Riva", in scala 1:50.000 della Carta d'Italia edita dall'I.G.M. e nelle Carte tecniche regionali: n. 601140 "Alì Terme"; n. 614010 "Roccalumera"; n. 601130 "Fiumedinisi", in scala 1:10.000.
Nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, adottato con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, nell'ambito del territorio comunale di Alì Terme viene rappresentata nella carta del rischio idrogeologico, un'area in frana a rischio molto elevato, il cui versante costeggia a monte la S.S. 114 in contrada Mollerino.
Oggetto della revisione del piano straordinario, come richiesto, dall'amministrazione comunale risulta la sopra citata area di contrada Mollerino. Con lo studio di revisione redatto dal dott. Nicita, vengono segnalate ulteriori n. 3 nuove aree riguardanti rispettivamente due zone in prossimità della via Roma ed un'area in adiacenza del torrente Alì.
Mediante l'esame della documentazione trasmessa e le osservazioni effettuate sui luoghi, si è proceduto alla verifica ed alla valutazione dell'effettivo stato di rischio idrogeologico, provvedendo infine alla ridefinizione dei contorni delle aree in dissesto.
VERIFICA
Dall'esame sia della relazione geologica redatta a supporto del piano regolatore generale, a firma del geologo Alfredo Natoli, che dello studio geologico-tecnico finalizzato all'aggiornamento del pia no straordinario redatto dal geologo Fabio Nicita, emerge l'esistenza di distinte aree in dissesto che rendono indispensabile la riperimetrazione di quella di contrada Mollerino, con una maggiore estensione rispetto al P.S.A.I., e l'inserimento di ulteriori aree a rischio idrogeologico di frana ed esondazione.
CONSIDERAZIONI
L'accertamento effettuato, congiuntamente al dott. Fabio Nicita, sui luoghi in oggetto, ha consentito di verificare la sostanziale compatibilità di quanto rappresentato negli studi trasmessi a supporto della richiesta di aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Sono state rilevate le aree in dissesto in contrada Mollerino- Capo Alì (S.S. 114), quelle presenti lungo la via Roma, e l'area suscettibile esondazione del torrente Alì, come riportato nelle cartografie allegate.
Va sottolineato, comunque, che la definita perimetrazione delle aree in dissesto e delle relative aree di rischio, in considerazione della natura, delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni e dello stato evolutivo dei dissesti, viene riferita alla situazione attuale e pertanto risulta suscettibile di sensibile modificazione qualora non si provveda, in breve, ad opportuni interventi di mitigazione.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
A conclusione di quanto sin qui evidenziato viene di seguito formulata, in aderenza alle indicazioni fornite dalle linee guida per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, la valutazione del rischio idrogeologico relativamente ai dissesti che interessano aree che ricadono all'interno del territorio comunale di Alì Terme.
Non vengono rappresentate nella allegata carta del rischio le porzioni di territorio interessate da dissesto, per le quali, pur accertando diversi gradi di pericolosità, l'assenza di beni di particolare importanza o pregio determina una condizione di rischio nullo.
1)  Aree a nord-ovest del centro abitato di Alì Terme, lungo la via Roma
Trattasi di aree di nuova definizione, pressoché adiacenti, ubicate lungo il versante a monte della via Roma, che non risultano fra quelle censite nel decreto n. 298/41. Entrambe sono interessate da fenomenologie gravitative di tipo subsuperficiale a carico della copertura detritica eterogenea costituita da materiale lapideo centimetrino e da blocchi di medie dimensioni, immersi in una matrice sabbioso-limosa. Le cause dei dissesti sono da imputare a diversi fattori concomitanti quali: scarse caratteristiche fisico meccaniche degli affioramenti, condizioni idrogeologiche locali e completa assenza della copertura vegetale.
1.a)  La prima area in dissesto ricade lungo la via Roma, nella periferia dell'abitato di Alì Terme.
Essa risulta estesa circa 1.0 Ha.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Si riportano di seguito gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: nucleo abitato, unica viabilità di fuga = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E3 = R4 rischio molto elevato

1.b)  La seconda area estesa circa 0,5 Ha. risulta ubicata in proseguimento della via Roma, a qualche centinaio di metri della prima, lungo la S.P. che costituisce l'unica strada di collegamento tra il comune di Alì e quello di Alì Terme.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Ai fini dell'aggiornamento del piano straordinario, vengono qui di seguito riassunti gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M2;
-  pericolosità = P2;
-  elementi a rischio: strada provinciale che costituisce unica via di fuga = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P2 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P2 x E3 = R3 rischio elevato

2)  Area compresa tra contrada Mollerino e Capo Alì
Il versante a monte della S.S. 114, nel tratto che va da contrada Mollerino sino a Capo Alì, presenta un'estensione di circa 12.0 Ha. interessata da una situazione diffusa di dissesto caratterizzata da fenomenologie di crollo, scivolamento e ribaltamento di porzioni lapidee. Il costone roccioso che si sviluppa per una lunghezza di circa 1.800 m. ed una altezza di circa 150 m., costituito da litotipi calcari e calcarei detritici, risulta assoggettato a frequenti fenomeni di caduta di volumi rocciosi anche di notevole entità frammisti a materiale detritico. Ripetutamente il materiale lapideo precipitando a valle ha invaso la sede stradale statale e talvolta anche la sottostante linea ferrata, provocando danni a beni e persone.
Numerosi sono gli interventi aventi carattere di somma urgenza effettuati dall'Anas mediante la collocazione di reti a doppia torsione, a volte rinforzate con funi, che comunque si mostrano del tutto insufficienti in considerazione delle dimensioni dei disarticolati blocchi lapidei presenti lungo il versante roccioso. L'area oggetto di rettifica riguarda un'estensione sensibilmente superiore a quella censita nel decreto n. 298/41.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Vengono riportati gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M4;
- pericolosità = P4;
-  elementi a rischio: strada statale 114, linea ferroviaria Messina-Catania, nucleo abitato = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E3 = R4 rischio molto elevato

3)  Area in prossimità del centro abitato di Alì Terme-torrente Alì
A seguito degli eventi meteorici del 10 novembre 2001, l'area prossima alla sponda sinistra, in adiacenza al centro abitato, è stata oggetto di esondazione da parte del torrente Alì.
Attualmente l'asta torrentizia è dotata, in diversi punti, di opere di attraversamento stabili, la cui sezione risulta insufficiente a fronteggiare eventi meteorici di particolare intensità. Le suddette sezioni inoltre sono parzialmente ostruite dagli accumuli del materiale eroso a monte e trasportato dalle acque di piena. L'area di deflusso del torrente è inoltre interessata da reti ed infrastrutture di primaria importanza, fra cui l'acquedotto dell'Alcantara, la S.S. 114 e la ferrovia.
A seguito dei fenomeni di esondazione si è verificata, in prossimità dell'acquedotto dell'Alcantara, la distruzione di una briglia e delle condotte idriche comunali "Cernaci" e "Calanello". Sempre nel suddetto tratto gli attraversamenti dell'alveo hanno ristretto la sezione di deflusso ed inoltre la stessa risulta insufficiente poiché parzialmente occlusa dal materiale trasportato.
Di conseguenza i suddetti attraversamenti rappresentano uno sbarramento al libero deflusso delle acque, con notevoli ripercussioni a valle poiché si verificano straripamenti in prossimità del centro abitato.
Inoltre nei pressi della foce e quindi nel centro abitato, attraversato dalla S.S. 114 e dalla linea ferroviaria, l'alveo del torrente è pensile e risulta canalizzato entro opere (scatolari) aventi sezioni idriche ridotte sempre a causa dell'accumulo del materiale di trasporto.
Classificazione dell'area a rischio esondazione e individuazione della classe di rischio
In relazione agli avvenimenti registrati nel passato, alla mancata realizzazione di efficaci interventi atti a rimuovere le cause che hanno provocato l'esondazione del torrente Alì, tenuto conto dello stato in cui versa il torrente che necessita il ripristino di idonee sezioni idriche mediante lo sgombero del materiale solido di accumulo, in relazione alla presenza dell'abitato e delle infrastrutture di primaria importanza l'area in argomento risulta essere potenzialmente soggetta a:
Rischio di esondazione molto elevato

4)  Area in frana in prossimità Puntale Serro
Durante il corso dell'accertamento, previa presa visone dello studio geologico di supporto del piano regolatore generale, congiun tamente al tecnico redattore dott. Nicita, è stata rilevata un'area in frana, non rappresentata con la proposta di revisione del piano. Trattasi di un'area con estensione di circa 1,5 Ha. ricadente sul versante sinistro del torrente Alì interessata da fenomeni di crollo, con distacchi di massi e frammenti da una scarpata d'erosione di natura calcarea.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Vengono riportati gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M4;
- pericolosità = P4;
-  elementi a rischio: case sparse = E1
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E1 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E1 = R3 rischio elevato

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto fin qui espresso sono state redatte le aggiornate carte stralcio del dissesto e del rischio idrogeologico riferite all'intero territorio comunale di Alì Terme.
Per quanto concerne contrada Mollerino-Capo Alì (S.S.114), in parte classificata a rischio di frana molto elevato, si è ritenuta necessaria una riperimetrazione dell'area riportata nelle cartografie di cui al decreto n. 298/41.
Per la rappresentazione delle aree interessate da dissesti e per quelle a rischio idrogeologico è stato impiegato uno stralcio aero fotogrammetrico estratto dalla Carta tecnica regionale n. 601140 "Alì Terme" in scala 1:10.000.
Nella carta del rischio vengono rappresentate le aree a rischio idrogeologico così come individuate e descritte nella presente relazione.
Per quanto concerne le porzioni di aree definite in dissesto, che per la tipologia dei beni presenti comportano una situazione di rischio nullo, si prescrive che qualsiasi attività del territorio resti subordinata ad una preliminare verifica di compatibilità fra l'intervento proposto, le condizioni di dissesto, il grado di pericolosità ed il livello di rischio che verrebbe a configurarsi a seguito della trasformazione. Per le future programmazioni territoriali, si dovrà procedere pertanto alla preliminare rivalutazione del rischio nel l'area di interesse, associando al grado di pericolosità riscontrato il valore dell'elemento a rischio da inserire nel territorio.

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(2004.13.929)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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