REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 30 GENNAIO 2004 - N. 5
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETO 5 dicembre 2003.
Criteri per la valutazione ed il finanziamento di progetti finalizzati alla prevenzione ed al recupero delle tossicodipendenze.

L'ASSESSORE PER LA FAMIGLIA, LE POLITICHE SOCIALI E LE AUTONOMIE LOCALI

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'art. 127 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, come sostituito dall'art. 1, comma 2, della legge 18 febbraio 1999, n. 45;
Vista la legge 8 novembre 2000, n. 328;
Visto il D.P.C.M. 20 marzo 2001, con il quale vengono ripartite alle Regioni le risorse afferenti il Fondo nazionale per le politiche sociali, tra le quali, le risorse di cui al Fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga, quota per l'esercizio finanziario 2001;
Visto il D.M. 8 febbraio 2002, con il quale vengono ripartite alle Regioni le risorse afferenti il Fondo nazionale per le politiche sociali, tra le quali, le risorse di cui al Fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga, quota per l'esercizio finanziario 2002;
Visto il decreto del Presidente della Regione siciliana 4 novembre 2002, di approvazione delle "Linee guida per l'attuazione del piano socio-sanitario della Regione siciliana" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 53 del 22 novembre 2002;
Vista la legge regionale n. 6 del 28 aprile 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 20 del 2 maggio 2003;
Vista la tabella C del cap. 9.2 delle citate "Linee guida", con la quale viene individuato l'Assessorato regionale degli enti locali, oggi Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, quale Amministrazione di riferimento per la gestione delle risorse finalizzate provenienti dal Fondo nazionale per le politiche sociali, tra cui quelle afferenti il Fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga, quote spettanti alla Regione siciliana per gli esercizi finanziari 2001/20002 ammontanti complessivamente a E 13.977.991,39;
Visto il D.P.C.M. 10 settembre 1999 "Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni sui criteri generali per la valutazione e il finanziamento di progetti finalizzati alla prevenzione ed al recupero dalle tossicodipendenze" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 19 ottobre 1999, n. 246;
Considerato che, ai sensi della predetta normativa, le Regioni stabiliscono le modalità, i criteri e i termini per la presentazione delle domande, nonché la procedura per l'erogazione dei finanziamenti, dispongono i controlli sulla destinazione dei finanziamenti assegnati e prevedono strumenti di verifica dell'efficacia degli interventi realizzati;
Sentite le organizzazioni rappresentative degli enti di cui al comma 4 dell'art. 127 del D.P.R. n. 309/90, nonché le aziende sanitarie locali, nella riunione del 21 ottobre 2003;
Vista la legge regionale n. 5 del 16 aprile 2003 "Bilancio di previsione della Regione siciliana per l'anno finanziario 2003";
Visto il decreto n. 431 del 9 maggio 2003 dell'Assessorato del bilancio e delle finanze che istituisce il capitolo 183734 "Fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga" prevedendo una disponibilità per l'esercizio finanziario 2003 di E 13.977.991,39;
Ritenuto di dover approvare i criteri per la valutazione ed il finanziamento dei progetti finalizzati alla prevenzione ed al recupero delle tossicodipendenze da finanziare con le quote 2001-2002 del Fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga, contenuti nell'allegato "A" che costituisce parte integrante del presente decreto:

Decreta:


Art. 1

Sono approvati i criteri, contenuti nell'allegato "A" che costituisce parte integrante del presente decreto, per la valutazione ed il finanziamento dei progetti finalizzati alla prevenzione ed al recupero delle tossicodipendenze, da finanziare con le quote 2001/2002 del Fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga, trasferite alla Regione siciliana con i provvedimenti di cui in premessa.

Art. 2

Con successivo provvedimento si procederà all'istituzione della commissione di valutazione tecnica interassessoriale di cui all'art. 7 dell'allegato "A" del presente decreto.

Art. 3

Per far fronte agli oneri derivanti dall'assegnazione dei finanziamenti dei progetti di cui all'art. 1, verranno impiegate le risorse del citato capitolo 183734 del bilancio regionale, esercizio finanziario 2003, rubrica Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, ammontanti complessivamente ad E 13.977.991,39.

Art. 4

Il presente provvedimento sarà trasmesso ai sensi della legge n. 20/94 alla ragioneria centrale per l'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali per il visto di competenza e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 5 dicembre 2003.
  D'AQUINO 

Allegato A
CRITERI PER LA VALUTAZIONE ED IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI FINALIZZATI ALLA PREVENZIONE ED AL RECUPERO DELLE TOSSICODIPENDENZE DA FINANZIARE CON LE QUOTE 2001/2002 DEL FONDO NAZIONALE D'INTERVENTO PER LA LOTTA ALLA DROGA TRASFERITE ALLA REGIONE SICILIANA AI SENSI DELLA LEGGE 18 FEBBRAIO 1999, N. 45


Art. 1
Finalità

Il presente atto contiene:
-  l'individuazione degli obiettivi e delle aree d'intervento;
-  l'indicazione dei soggetti che possono presentare istanze di finanziamento di progetti triennali, finalizzati alla prevenzione ed al recupero delle tossicodipendenze e dell'alcooldipendenza correlata ed al reinserimento lavorativo dei tossicodipendenti;
-  la ripartizione delle risorse;
-  le linee guida per l'elaborazione dei progetti;
-  le modalità ed i termini per la presentazione dei progetti;
-  i criteri e le modalità di valutazione dei progetti;
-  le procedure per l'erogazione dei finanziamenti;
-  i controlli sull'utilizzazione dei finanziamenti e le modalità di verifica sull'efficacia degli interventi.

Art. 2
Obiettivi

I progetti dovranno avere durata triennale, ed essere finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
A)  Prevenzione
1)  progetti integrati sul territorio di prevenzione primaria delle tossicodipendenze e dell'alcooldipendenza correlata, riferiti alla famiglia, alla scuola, al lavoro e al tempo libero, nonché di prevenzione secondaria e terziaria, compresi i progetti diretti alla riduzione del rischio, purché finalizzati al miglioramento della salute e della qualità della vita ed al recupero sociale;
2)  progetti di educazione alla tutela della salute;
3)  progetti di contrasto alla diffusione delle nuove droghe;
B)  Inclusione sociale e lavorativa
1)  progetti personalizzati volti al reinserimento lavorativo di tossicodipendenti ed alcooldipendenti correlati;
2)  progetti personalizzati volti al reinserimento sociale di tossicodipendenti ed alcooldipendenti correlati;
C)  Diffusione sul territorio dei servizi sociali e sanitari di primo intervento e servizi di consulenza
1)  interventi a bassa soglia integrati sul territorio (es. unità di strada), integrativi di quelli svolti istituzionalmente dai servizi pubblici ed affidati al privato sociale accreditato per le particolari nature e modalità di gestione, per gli aspetti di carattere sociale;
2)  progetti di riconversione specialistica delle attività terapeutiche svolte e/o di attivazione sperimentale di attività specialistiche limitatamente alla fase di avvio destinate a:
-  tossicomani con problematiche psichiatriche;
-  donne tossicodipendenti in gravidanza;
-  donne o tossicodipendenti con figli minori a carico;
-  famiglie di tossicodipendenti;
-  stranieri e detenuti tossicodipendenti;
3)  progetti di riconversione delle attività terapeutiche a favore di consumatori di sostanze stupefacenti che presentino problemi da affrontare con tecniche diverse da quelle in uso per i consumatori di eroina;
4)  servizi di informazione con sedi proprie e personale già formato, che offra anche assistenza telefonica;
D)  Attivazione di iniziative per lo sviluppo di sistemi territoriali di interventi a rete per il contrasto delle tossicodipendenze e dell'alcooldipendenza correlata tra servizi - di integrazione tra soggetti istituzionali - tra attività e competenze diverse e complementari tra soggetti pubblici e del privato sociale
E)  Programmi di formazione e di aggiornamento degli operatori sociali e sanitari con forme di partecipazione congiunta di operatori pubblici e del privato sociale finalizzati al miglioramento delle competenze anche in ordine ai nuovi bisogni degli utenti e alle caratteristiche evolutive del fenomeno
-  in particolare, in caso di previsione di apertura di nuovi interventi e servizi, preventiva organizzazione di corsi di formazione o aggiornamento degli operatori interessati alle iniziative anche in A.T.S. con enti di formazione accreditati.

Art. 3
Soggetti

I seguenti soggetti possono presentare progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di cui al precedente art. 2:
-  gli enti locali in forma singola od associata;
-  le aziende unità sanitarie locali;
-  i distretti socio-sanitari;
-  gli enti ausiliari, iscritti all'albo regionale ai sensi della legge regionale 21 agosto 1984, n. 64;
-  le organizzazioni di volontariato di cui alla legge n. 266/91, iscritte al registro generale delle organizzazioni di volontariato, istituito ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 22/94, con specifiche competenze, limitatamente ai progetti di prevenzione primaria;
-  le cooperative sociali di cui all'art. 1, comma 1, lett. b), della legge n. 381/91 e loro consorzi, iscritte nel registro prefettizio delle cooperative, sezione cooperazione sociale.
Si precisa che, in caso di finanziamento del progetto, la possibilità di affidamento del servizio ad ente diverso dal proponente è riservata esclusivamente agli enti pubblici.

Art. 4
Ripartizione risorse, quantificazione limiti di finanziamento, ripartizione su base territoriale

Le risorse finanziarie disponibili, pari ad un totale di E 13.977.991,39 vengono così ripartite:
-  94% per progetti presentati dai soggetti di cui all'art. 3;
-    6% per progetti in ambito regionale, gestiti e coordinati dalla Regione siciliana, riguardanti la formazione degli operatori pubblici e privati e la valutazione dell'efficacia degli interventi, nonché per spese di gestione del "Fondo".
Nell'ambito della quota destinata ai soggetti citati all'art. 3, il 50% della stessa, ammontante ad E 6.569.655,95 verrà destinata al finanziamento di progetti presentati da soggetti pubblici, la restante quota del 50% verrà destinata al finanziamento di progetti presentati da soggetti privati.
Nell'ipotesi in cui il totale delle somme necessarie per finanziare i progetti di una categoria non raggiunga la predetta percentuale, l'eventuale differenza può essere utilizzata, in ambito provinciale, per il finanziamento di progetti dell'altra categoria.
Le progettualità da finanziare non potranno, per il triennio, avere un costo totale di realizzazione superiore a E 500.000,00.
La somma totale delle assegnazioni su base provinciale non potrà essere, comunque, inferiore alla quota del fondo risultante dal calcolo effettuato utilizzando la percentuale di incidenza a livello regionale, fornita dall'Osservatorio epidemiologico regionale dei soggetti in trattamento SERT presenti in ambito provinciale, come da tabella di seguito riportata:

Provincia      Dati SERT Stanziamenti (euro) 
Agrigento      6,78% 890.845,35 
Caltanissetta      3,83% 503.235,65 
Catania      22,59% 2.968.170,56  
Enna      2,67% 350.819,63 
Messina      15,41% 2.024.767,97  
Palermo      25,71% 3.378.117,09 
Ragusa      4,46% 586.013,31 
Siracusa      10,28% 1.350.721,26 
Trapani      8,27% 1.086.621,09  
Assessorato regionale della famiglia      6,00% 838.679,48 
  Totale     13.977.991,39 


Art. 5
Linee guida per l'elaborazione dei progetti

I progetti di durata triennale dovranno indicare con chiarezza:
a)  contesto territoriale di riferimento:
1)  area territoriale interessata;
2)  studio ed analisi del contesto sociale interessato;
3)  cause e fattori peculiari del disagio che si intende affrontare con il progetto;
b)  dati generali del progetto:
1)  numero e tipologia dei destinatari finali;
2)  durata, fasi, obiettivi intermedi e a breve termine;
3)  ricadute sul territorio;
4)  obiettivi finali ed esiti attesi, in relazione alle cause ed ai fattori peculiari del disagio;
5)  integrazione degli obiettivi del progetto con le politiche del territorio;
6)  collegamenti (di integrazione, coordinamento, prosecuzione) con altri progetti ed iniziative;
7)  soggetti (pubblici e/o privati) coinvolti nella realizzazione del progetto e modalità di partecipazione, con individuazione delle rispettive attribuzioni operative;
8)  stato di attuazione e di spesa dei progetti eventualmente finanziati con il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, negli esercizi precedenti;
c)  congruità dei costi di realizzazione:
1)  documentazione sulla congruità dei costi delle singole componenti del progetto;
2)  rapporto tra risorse da impiegare e costi da sostenere;
d)  metodologie per favorire il raggiungimento degli obiettivi e sistema di valutazione del progetto (indicatori di processo, indicatori di risultato, strumenti e sistemi di rilevazione per ciascun indicatore);
e)  modalità di realizzazione del progetto:
1)  gestione operativa a cura del soggetto che ha presentato il progetto, ovvero motivazioni di una eventuale diversa gestione;
2)  livello professionale degli operatori da impiegare nel progetto e programmi di formazione specifica;
3)  protezione del personale impiegato nella realizzazione del progetto da "burn out" e da rischi ambientali, nel caso in cui la realizzazione del progetto comporti un contatto ripetuto con situazioni di grave disagio;
4)  rispetto delle normative di legge e contrattuali in materia di tutela dei lavoratori;
f)  modalità e forme di diffusione dei risultati.

Art. 6
Modalità e termini di presentazione delle istanze - Documentazione a corredo - Esame preliminare

Le domande di finanziamento e relativi allegati, in cinque esemplari, sottoscritte dai rappresentanti legali degli enti di cui al precedente art. 3, devono essere indirizzate all'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e autonomie locali, servizio 9°, ufficio Piano, via Trinacria n. 34 - 90144 Palermo, e pervenire a pena di esclusione, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Alla domanda di finanziamento deve essere allegato il progetto, corredato da:
-  una dettagliata articolazione di costi distinta per annualità;
-  dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale in cui si precisi che per lo stesso progetto non sono stati chiesti né ottenuti altri finanziamenti da parte di enti pubblici;
-  relazione dettagliata su eventuali altri progetti in corso di realizzazione o di predisposizione, seppur aventi differenti finalità, finanziati o da finanziare da parte di altre amministrazioni;
-  scheda riassuntiva (allegato 1-2);
-  attestazione, rilasciata dal comune capofila, di compatibilità del progetto da finanziare, con il piano di zona del distretto socio-sanitario nel quale ricadono i benefici derivanti dai servizi offerti.
Gli enti pubblici devono accludere al progetto la relativa delibera di approvazione.
Gli enti privati devono produrre la seguente ulteriore documentazione:
-  copia del provvedimento di iscrizione al rispettivo albo o registro (soltanto per le organizzazioni di volontariato e per le cooperative sociali);
-  atto costitutivo e statuto;
-  delibera di nomina dei rappresentanti legali e dei componenti dell'organo di gestione con le generalità complete;
-  bilancio dell'ultimo esercizio, regolarmente approvato e depositato nei casi di legge con le relazioni dell'organo di gestione e del collegio sindacale (ove esistente);
-  l'ultimo verbale di revisione (soltanto per le cooperative sociali);
-  per gli enti ausiliari, idoneo documento attestante l'iscrizione al relativo albo regionale di cui alla legge regionale 21 agosto 1984, n. 64.
La mancanza anche parziale della documentazione richiesta comporta l'inammissibilità della domanda e quindi l'esclusione dal finanziamento.

Art. 7
Esame dei progetti

L'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali valuta i progetti avvalendosi della commissione di valutazione tecnica interassessoriale istituita con apposito provvedimento.
La commissione esprime motivate valutazioni sui singoli progetti, tenendo conto delle prescrizioni contenute nel D.P.C.M. 10 settembre 1999. Predisporrà quindi una graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento. A tal fine fisserà i punteggi massimi da attribuire in relazione a ciascun parametro di valutazione.
La commissione indica l'importo del finanziamento di ciascun progetto valutato positivamente nel merito; tale importo non dovrà comunque essere inferiore al 70% della somma richiesta. Nel caso di finanziamento parziale nei termini suddetti la commissione dovrà altresì indicare le attività da realizzare con le risorse disponibili.

Art. 8
Principali criteri di valutazione

La commissione valuta i progetti secondo i seguenti criteri:
a)  grado di conformità del progetto alle linee guida indicate al precedente art. 5;
b)  adeguatezza degli strumenti prescelti rispetto agli obiettivi da raggiungere tenuto conto delle esigenze del territorio nel quale si intende realizzare il progetto;
c)  livello di integrazione del progetto con attività e servizi esistenti sul territorio;
d)  congruità economica del progetto, in relazione al rapporto costi-benefici, tenendo anche conto del bilancio e della struttura organizzativa dell'ente;
e)  modalità di verifica e di valutazione del risultato.

Art. 9
Priorità

Verrà attribuita importanza preminente alle seguenti tipologie:
1)  progetti finalizzati alla realizzazione di interventi integrati sul territorio, che prevedono azioni congiunte di soggetti pubblici e privati, con integrazione e messa in rete delle rispettive esperienze e competenze, con particolare riferimento alla famiglia, alla scuola, al lavoro;
2)  progetti di inserimento lavorativo, intesi non come offerta di facile occasione di lavoro, ma come mezzo di acquisizione di esperienza e di professionalità, per l'inserimento nel mercato del lavoro;
3)  progetti di attivazione o potenziamento di centri educativi, di ascolto e aggregazione, con funzioni di prevenzione primaria e secondaria;
4)  progetti di sostegno e di promozione di gruppi di auto-aiuto e di gruppi di famiglia;
5)  progetti proposti dagli enti indicati agli artt. 115 e 116 del D.P.R. n. 309/90 e da altri enti operanti nel settore della tossicodipendenza con documentata esperienza in materia di prevenzione, recupero e reinserimento socio-lavorativo;
6)  progetti conformi alle linee di programmazione territoriale che si pongano in continuità con iniziative già realizzate o in corso di realizzazione, con finanziamento a carico del Fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga per gli esercizi 1996-1997-1998-1999-2000, ovvero che costituiscano completamento di progetti in corso di avanzato stato di realizzazione e che abbiano ottenuto gli effetti indicati nel progetto stesso.

Art. 10
Casi di esclusione

Non sono finanziabili le seguenti tipologie:
-  progetti che prevedano acquisto, costruzione o ristrutturazione di immobili ad eccezione degli adeguamenti degli impianti alla normativa sulla sicurezza, limitatamente alle strutture iscritte all'albo regionale, in proprietà e gestite dagli enti ausiliari di cui alla legge regionale n. 64/84;
-  progetti che prevedono l'acquisto di beni e servizi durevoli per i quali non si sia indicato il mantenimento della destinazione d'uso originaria anche dopo la conclusione del progetto, per un periodo di almeno cinque anni;
-  attività istituzionali relative a servizi finanziati dal Fondo sanitario nazionale o da specifiche leggi;
-  attività di prevenzione primaria riguardante l'impiego del tempo libero ed attività sportive e ricreative che non siano inserite in articolato progetto, nel quale non siano individuati gli obiettivi concreti ed i destinatari.

Art. 11
Procedure per l'inserimento dei progetti finanziati nel piano di zona ex art. 19, legge n. 328/2000

Entro 20 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del decreto di approvazione della graduatoria definitiva dei progetti ammessi a finanziamento, l'ente beneficiario dovrà, ai fini della contestualizzazione delle finalità progettuali all'interno del piano di zona del distretto socio-sanitario, comunicare al comune capofila dello stesso ambito (o ai comuni capofila interessati nel caso di progetti a livello sovradistrettuale) e per conoscenza all'Assessorato regionale alla famiglia, circostanziate notizie riguardo al servizio da attivare con il finanziamento in questione. Tale comunicazione consentirà l'inserimento del servizio attivato, nello stesso documento di programmazione triennale in occasione della prima verifica annuale.

Art. 12
Procedure per l'erogazione dei finanziamenti

L'Assessore regionale per la famiglia approva e finanzia i progetti, sulla base della graduatoria proposta dalla commissione.
L'erogazione dei finanziamenti avviene con le seguenti mo-dalità:
-  il 40% della somma ammessa a finanziamento viene disposto contestualmente all'approvazione del progetto;
-  un ulteriore 30% dopo un anno di attività in base ad una relazione dettagliata sullo stato di attuazione del progetto, che dovrà passare al vaglio della commissione di valutazione tecnica interassessoriale, in cui sia individuato e documentato il grado di realizzazione del progetto avviato e monitorato e la spesa già effettuata;
-  il restante 30%, dopo il secondo anno di attività, in base ad una relazione dettagliata sullo stato di attuazione del progetto, che dovrà passare al vaglio della commissione di valutazione tecnica interassessoriale, in cui sia individuato e documentato il grado di realizzazione del progetto avviato e monitorato e la spesa già effettuata.
L'erogazione del finanziamento dei progetti, prodotti dagli enti privati, è subordinata alla presentazione di polizza fidejussoria a garanzia della restituzione delle somme non utilizzate in tutto o in parte, ovvero utilizzate in modo difforme rispetto alle destinazioni fissate nel provvedimento regionale di approvazione del progetto. La copertura della garanzia avrà efficacia fino all'approvazione del rendiconto finale delle spese.

Art. 13
Revoca del finanziamento

I soggetti destinatari dei finanziamenti dovranno avviare i progetti, dandone formale e sollecita comunicazione all'Assessorato, entro sei mesi dalla prima erogazione, a pena di revoca del finanziamento e della restituzione delle somme erogate.

Art. 14
Rendicontazione delle spese

Entro sessanta giorni dalla chiusura di ciascun esercizio finanziario i destinatari dei finanziamenti presentano il rendiconto delle spese effettuate all'Assessorato regionale alla famiglia, in conformità alla vigente normativa.
Al rendiconto dovrà essere allegata una dettagliata relazione contenente:
1)  la descrizione delle attività realizzate;
2)  le modalità di realizzazione degli interventi programmati;
3)  i risultati raggiunti in relazione agli obiettivi programmati;
4)  l'indicazione di eventuali difficoltà incontrate nella realizzazione del progetto;
5)  valutazioni di efficacia (in itinere o conclusive) sul progetto realizzato.

Art. 15
Controlli sull'utilizzazione dei finanziamenti

I controlli sull'utilizzazione dei finanziamenti, sulla realizzazione e l'efficacia degli interventi sono esercitati, limitatamente ai soggetti privati, dalle aziende unità sanitarie locali competenti per territorio. I risultati di tale attività di controllo verranno acquisiti dall'Amministrazione regionale ai fini dell'adeguata trattazione dei dati e trasmessi altresì ai distretti socio sanitari competenti per utilizzarli ai fini della programmazione prevista dalla legge n. 328/2000.
Allegato 1
SCHEDA RIASSUNTIVA

(Enti locali - Aziende sanitarie locali - Distretti socio-sanitari)
Prot. n. ............... data .................................................
Ente richiedente .................................................
Sede .................................................
Tel. ........................................ fax ........................................
Notizie riassuntive

Numero abitanti .................................................
Numero tossicodipendenti .................................................
Estremi delibera di richiesta di finanziamento .................................................
Importo richiesto .................................................
Eventuale denominazione del progetto .................................................
Distretto/i socio-sanitario/i interessato/i all'attuazione del progetto .................................................
Obiettivi dell'iniziativa .................................................
Descrizione sintetica dell'iniziativa .................................................
Risultati attesi .................................................
Eventuali finanziamenti già concessi dallo Stato e/o da altri enti (in caso affermativo indicare anche con relazione a parte: denominazione del progetto; esercizio finanziario; importo concesso; stato di utilizzazione) .................................................
Eventuale ente esecutore del progetto .................................................
Funzionario responsabile del progetto (indicare anche numero di telefono e fax) .................................................
Il rappresentante legale.................................................

Allegato 2
SCHEDA RIASSUNTIVA

(Enti ausiliari, organizzazioni di volontariato e cooperative sociali)
Prot. n. ............... data .................................................
Ente richiedente .................................................
Codice fiscale ................................................. partita I.V.A. ................................
Sede .................................................
Tel. ........................................ fax ........................................
Rappresentante legale (generalità compete, codice fiscale) ................................................. .................................................
Notizie riassuntive

Importo richiesto .................................................
Eventuale denominazione del progetto .................................................
Distretto/i socio-sanitario/i interessato/i all'attuazione del progetto ..................................................................................................
Obiettivi dell'iniziativa .................................................
Descrizione sintetica dell'iniziativa .................................................
Risultati attesi .................................................
Eventuali finanziamenti già concessi dallo Stato e/o da altri enti (in caso affermativo indicare anche con relazione a parte: denominazione del progetto; esercizio finanziario; importo concesso; stato di utilizzazione) .................................................
Eventuali finanziamenti richiesti allo Stato e/o ad altri enti (in caso affermativo indicare anche con relazione a parte: denominazione del progetto; importo richiesto) ..................................................................................................
Eventuale sede operativa .................................................
Responsabile del progetto (indicare anche numero di telefono e fax) .................................................
Il rappresentante legale.................................................

(2004.2.52)
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012*
ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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