REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 16 GENNAIO 2004 - N. 3
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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AVVERTENZA

Si precisa che, nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (p. I) n. 2 del 9 gennaio 2004, la legge 29 dicembre 2003, n. 21, recante "Disposizioni programmatiche e finanziarie per l'anno 2004", - pubblicata ad ogni fine legale nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana 30 dicembre 2003, n. 57 - è stata ripubblicata al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni della legge e di quelle da essa richiamate e trascritte nelle relative note.

DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


DECRETO 19 dicembre 2003.
Bando per la selezione e predisposizione della graduatoria di cui al Piano regionale per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti limitatamente alle "Riserve".

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE INTERVENTI STRUTTURALI

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto il contratto di conferimento dell'incarico di dirigente generale del dipartimento interventi strutturali in agricoltura del 21 febbraio 2001, approvato con decreto n. 189 del 21 febbraio 2001;
Vista la legge regionale 25 marzo 2002, n. 1;
Visto il decreto legislativo 7 maggio 1948, n. 789, modificato con D.P.R. 24 marzo 1981, n. 218 - Esercizio nella Regione siciliana delle attribuzioni del Ministero dell'agricoltura e delle foreste;
Visto il regolamento CE n. 1493 del 17 maggio 1999, relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo che al titolo II (capo III) istituisce un regime di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti;
Visto il regolamento CE n. 1227 del 31 maggio 2000, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1493/99, in particolare in ordine al potenziale produttivo e che agli artt. 11, 12, 13, 14 e 15, disciplina le modalità di attuazione del regime di sostegno per la ristrutturazione e riconversione di vigneti;
Visto il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 27 luglio 2000, concernente norme di attuazione dei citati regolamenti n. 1493/99 e n. 1227/2000, che all'art. 7 disciplina a livello nazionale le modalità applicative del regime di sostegno per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti;
Visto il decreto del ministero delle politiche agricole e forestali del 26 luglio 2000, concernente il termine e le modalità per la dichiarazione delle superfici vitate;
Visto il Piano regionale per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti adottato con decreto il 20 marzo 2001;
Considerato che l'art. 11, comma 4, del regolamento CE n. 1493/99, stabilisce che il predetto regime di sostegno si applica alle sole regioni per le quali sia stato compilato l'inventario del potenziale produttivo;
Tenuto conto che la Regione Sicilia, con nota assessoriale protocollo n. 3579 del 26 luglio 2000, ha provveduto alla determinazione dell'inventario del potenziale produttivo secondo le modalità specificate dall'art. 16 del regolamento CE n. 1493/99;
Considerato che l'Amministrazione, d'intesa con le organizzazioni di categoria, ha ritenuto opportuno per la corrente annualità procedere al finanziamento dei progetti già inseriti nelle graduatorie approvate con decreto n. 800 del 21 maggio 2003 e non finanziate per l'insufficienza delle risorse disponibili;
Vista la manifestazione di intento sulle procedure da adottare per l'utilizzo delle risorse finanziarie relative all'annualità 2003-2004, giuste note nn. 7814 e 9393, rispettivamente del 10 ottobre 2003 e del 9 dicembre 2003, inviate da questo Assessorato al Ministero per le politiche agricole e forestali;
A' termini delle vigenti disposizioni;

Decreta:


Art. 1

E' adottato il bando per la selezione e la successiva predisposizione della graduatoria di cui al Piano regionale per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti limitatamente alle "Riserve", previsto dal regolamento CE n. 1493/99 - Titolo II - (Capo III) e dagli articoli 11, 12, 13, 14, e 15 del regolamento n. 1227/2000.
Il suddetto bando costituisce parte integrante del presente provvedimento.

Art. 2

Alle "Riserve" viene assegnata una superficie complessiva di 250 ettari ripartita secondo quanto indicato nel bando.

Art. 3

Per il finanziamento di tali progetti verranno utilizzate le risorse che verranno assegnate dal MIPAF alla Regione siciliana per la campagna 2003/2004, sino al completo finanziamento dei 250 ettari previsti. L'aiuto ai produttori sarà erogato dall'AGEA, attuale organismo pagatore riconosciuto dalla Commissione europea, sulla base di elenchi di beneficiari trasmessi dalla Regione.
Il presente decreto sarà trasmesso alla ragioneria centrale dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste per il visto di competenza ed il successivo inoltro alla Corte dei conti.
Palermo, 19 dicembre 2003.
  CROSTA 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 7 gennaio 2004, reg. n. 1, Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, fg. n. 3.
Allegati
REGOLAMENTO CE N. 1493/99 E REGOLAMENTO CE N. 1227/2000. PIANO REGIONALE DI RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE DEI VIGNETI BANDO DI GARA PER RISERVE

A)  PREMESSA
Il Piano regionale di ristrutturazione e riconversione dei vigneti della Regione Sicilia, approvato con decreto del 20 marzo 2001, nonché il bando approvato con decreto del 22 agosto 2002, redatti in applicazione dei regolamenti comunitari n. 1493/99 e 1227/00, si propongono di adeguare la qualità della produzione di vino alla domanda del mercato, attraverso l'istituzione di un regime di aiuti per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti.
Il suddetto bando, al punto "g.3) Riserva", ha previsto per alcune zone delimitate dal disciplinare di produzione di specifiche DOC (DOC Etna, DOC Faro, DOC Malvasia delle Lipari e DOC Moscato e Passito di Pantelleria), nonché per le iniziative provenienti da soggetti che, ai sensi della legge n. 109/96 o precedenti normative, utilizzano terreni confiscati alla mafia, la costituzione di una riserva cui assegnare annualmente un certo numero di ettari e quindi di risorse finanziarie.
Considerato che l'Amministrazione ha deciso di bloccare le graduatorie già approvate per i progetti relativi al bando 2002/2003, stante che le risorse assegnate si sono rivelate insufficienti, e in considerazione che le graduatorie relative alle riserve sono state interamente soddisfatte, occorre garantire ai produttori la possibilità di accedere anche per la campagna 2003/2004 agli aiuti previsti dall'OCM del settore.
Il presente bando di gara pertanto, in continuità con le azioni già avviate ed alla luce dei risultati ottenuti con il precedente bando, stabilisce le modalità tecniche e procedurali per l'accesso al regime di sostegno limitatamente ai conduttori di aziende agricole che soddisfino le condizioni di cui al punto "g.3) Riserva" del precedente bando.
Ai progetti riferibili alle zone delimitate dai disciplinari di produzione delle DOC sopra citate (di seguito per brevità si farà riferimento a tali progetti indicandoli come "Riserve DOC"), vengono pertanto assegnati complessivamente Ha. 220, così ripartiti:
-  Ha. 100 per i progetti relativi alla realizzazione di vigneti per la produzione di vini a DOC Etna;
-  Ha. 40 per i progetti relativi alla realizzazione di vigneti per la produzione di vini a DOC Malvasia delle Lipari;
-  Ha. 50 per i progetti relativi alla realizzazione di vigneti per la produzione di vini a DOC Moscato e Passito di Pantelleria;
-  Ha. 30 per i progetti relativi alla realizzazione di vigneti per la produzione di vini a DOC Faro.
Vengono inoltre riservati Ha. 30 ai progetti presentati da soggetti che, ai sensi della legge n. 109/96 o precedenti normative, utilizzano terreni confiscati alla mafia (di seguito per brevità si farà riferimento a tali progetti indicandoli come "Riserva legge n. 109/96").
Il regime di aiuti prevede l'intervento pubblico per la realizzazione di progetti aziendali di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti e, attraverso le azioni di seguito elencate, si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:
-  valorizzazione dei vitigni autoctoni di pregio;
-  ristrutturazione dei vigneti a spalliera al fine di renderli meccanizzabili;
-  ristrutturazione dei vigneti ad alberello al fine di renderli meccanizzabili;
-  sostituzione della forma di allevamento a tendone con la forma a spalliera.
Nel quadro degli obiettivi del piano, gli interventi sopra descritti non potranno comunque comportare un aumento delle rese.
B)  TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
Il regime di aiuto previsto dal seguente piano si applica a una o più delle seguenti azioni:
Azione 1 - Riconversione attraverso reinnesto.
Azione 2 - Riconversione attraverso reimpianto.
Azione 3 - Ristrutturazione.
b.1)  Azione 1 - Reinnesto
Consiste nella sola sostituzione, in un vigneto ritenuto già razionale per forma di allevamento, per sesto di impianto e in buono stato vegetativo, di una varietà di vite ritenuta non più idonea, con altra di maggior pregio enologico e commerciale, per la produzione esclusiva di vini a DOC (o anche ad IGT esclusivamente nel caso di progetti di cui alla "Riserva legge n. 109/96").
Questa azione consente la sostituzione di una varietà nel caso in cui:
-  la stessa non è più idonea per la produzione di un vino di qualità;
-  non rientra tra quelle ammesse dal disciplinare di produzione del vino a DOC della zona in cui è ubicato il vigneto.
Tali azioni saranno possibili solo su vigneti di età non superiore ai 15 anni e con un numero di ceppi per ettaro minimo che sia:
-  coerente con quello previsto dal disciplinare di produzione, per quanto riguarda i progetti di cui alle "Riserve DOC";
-  di almeno 3.000 ceppi per ettaro, per i progetti di cui alla "Riserva legge n. 109/96".
b.2)  Azione 2 - Reimpianto
Consiste nell'impianto di un vigneto razionale, utilizzando un diritto di reimpianto in portafoglio o con iter istruttorio per il relativo rilascio già avviato, ovvero impegnandosi a estirpare un vigneto regolare di pari superficie esistente e di proprietà dell'azienda (reimpianto anticipato).
Questa azione consente di:
-  ricollocare il vigneto in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l'esposizione che per ragioni pedoclimatiche;
-  sostituire una varietà per le ragioni descritte nell'Azione 1;
-  modificare il sistema di coltivazione mediante l'introduzione di diverse tecniche di conduzione e di gestione del vigneto.
Il numero di ceppi minimo sarà:
-  coerente con quello previsto dal disciplinare di produzione, per quanto riguarda i progetti di cui alle "Riserve DOC";
-  di almeno 3.500 ceppi per ettaro nel caso di utilizzo di varie tà a bacca bianca e di almeno 4.000 nel caso di utilizzo di varietà a bacca rossa, per i progetti di cui alla "Riserva legge n. 109/96".
b.3)  Azione 3 - Ristrutturazione
Consiste nel modificare la forma di allevamento o delle strutture di sostegno di un vigneto già esistente, già idoneo per sesto d'impianto e di età non superiore a 15 anni (es.: trasformazione di un vigneto da tendone a spalliera o trasformazione tesa a rendere meccanizzabile un vigneto allevato a spalliera già esistente, modificare i sesti di impianto per i vigneti allevati ad alberello al fine di agevolare le lavorazioni meccaniche).
Questa azione consente:
-  di modificare il sistema di coltivazione di un vigneto esistente al fine dell'applicazione di diverse tecniche di gestione del vigneto;
-  di sostituire una varietà per le ragioni esposte nell'Azione 1.
C)  CONDIZIONI DI NON AMMISSIBILITA'
Non potranno essere ammessi progetti non firmati da tecnici agrari.
Non potranno essere finanziati progetti che prevedono il rinnovo dei vigneti.
Per rinnovo si intende il reimpianto sulla stessa particella con la stessa varietà, lo stesso sesto di impianto e secondo lo stesso sistema di coltivazione della vite.
Non possono essere realizzati vigneti che comportano un aumento della resa, rispetto al vigneto estirpato.
Non possono essere approvati progetti che non rispettino gli indirizzi tecnici minimi previsti dal presente bando.
Non saranno considerati ammissibili i progetti presentati senza la documentazione, di cui al successivo capitolo I) Documentazione da allegare, punti 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 o a seconda dei casi 16 e 17 per i progetti singoli, e 1, 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 18, 19 e 20 per i progetti collettivi, prodotta secondo quanto indicato nello stesso capitolo I), redatti su modulistica non equivalente a quella prevista dal presente bando o, infine, non sottoscritti secondo i termini di legge.
La mancata presentazione entro i termini della documentazione di cui ai punti 4 e 7 del suddetto capitolo I) comporterà la non attribuzione del relativo punteggio aggiuntivo, anche se richiesto in domanda.
D)  INDIRIZZI TECNICI
Per quanto riguarda le indicazioni tecnico-agronomiche, i progetti devono prevedere la realizzazione di vigneti razionali.
Per le forme di allevamento, i vitigni e la resa, dovrà essere rispettato quanto previsto dai disciplinari di produzione a DOC della zona di riferimento per quanto riguarda le "Riserve DOC".
Per i progetti di cui alla "Riserva legge n. 109/96", rispetto ai parametri sopra indicati, dovrà invece essere rispettato quanto previsto dai disciplinari delle DOC o IGT in relazione alla zona in cui verranno ubicati i vigneti.
Quanto sopra poiché, in base alla regolamentazione comunitaria, le uve provenienti dai vigneti realizzati attraverso il Piano di riconversione e ristrutturazione devono essere obbligatoriamente indirizzate verso la produzione di vini DOC (per le "Riserve DOC") o di vini ad IGT e/o DOC (per la "Riserva legge n. 109/96").
Nel caso di impianti con la forma di allevamento a controspalliera dovranno essere rispettati i seguenti parametri tecnici:
-  fili  n. 3 ordini; 
- pali  altezza minima m. 2,00 e potranno utilizzarsi: 

-  pali in cemento vibrato e/o precompresso, pali in legno trattati, pali in ferro trattati, pali in lamiera zincata, pali in P.V.C. e similari;
Per gli impianti realizzati sulle isole minori e, nel caso in cui il vigneto dovrà essere ubicato su superfici terrazzate e/o con pendenza maggiore o uguale al 20%, nelle aree delle DOC Etna e Faro, sarà consentita la realizzazione di controspalliere di altezza inferiore e pertanto si potrà derogare ai parametri appena descritti relativamente al numero di ordini di filo ed all'altezza minima dei pali.
Forma di allevamento
Verranno finanziati piani che prevedono l'utilizzazione della forma di allevamento ad alberello o a controspalliera;
Varietà
Verranno finanziati esclusivamente i piani che prevedono l'utilizzazione delle varietà previste nei relativi disciplinari di produzione delle DOC, per le "Riserve DOC" e nei disciplinari DOC o IGT per la "Riserva legge n. 109/96". Non sarà comunque ammesso l'uso della varietà Trebbiano Toscano.
Per quanto riguarda le operazioni colturali relative alla gestione del suolo, si utilizzeranno le tecniche a minore impatto ambientale così come previsto dal codice di buona pratica agricola (regolamento CE n. 1257/99).
Superfici minime e massime
Per quanto riguarda le superfici minime e massime dei progetti, dovranno essere rispettati i seguenti parametri:
Riserve DOC
Progetti presentati da singoli imprenditori:
-  superficie minima 0,50 ettari;  superficie massima 6 ettari.
Progetti presentati da piccole cooperative, società semplici e società di capitale:
-  superficie minima 1,5 ettari; superficie massima 12 ettari.
Nel caso di progetti collettivi:
-  la superficie minima complessiva non deve essere inferiore a 5 ettari mentre la superficie massima complessiva non deve essere superiore a 30 ettari.
Per singolo socio la superficie minima è di Ha 0.20.00, mentre la massima è di 6 ettari.
Per i progetti proposti da cooperative, la superficie massima non potrà comunque superare il 20% di quella intercettata complessivamente dai soci.
Il mancato accoglimento di alcune domande o la rinuncia di alcune ditte facenti parte della richiesta collettiva, non pregiudicano l'esito delle altre, fermo restando che la superficie minima non potrà essere inferiore all'80% della superficie minima prevista per i progetti collettivi.
Riserva legge n. 109/96
Per i soggetti di cui alla legge n. 109/96 la superficie minima sarà di 3 ettari mentre la superficie massima sarà di 15 ettari. La superficie minima potrà ridursi a 2 ettari esclusivamente nel caso di completamento o estendimento di azienda vitata con impianti finanziati con precedenti progetti relativi ai regolamenti CE n. 1493/99 e n. 1227/2000 O.C.M. Vino.
E)  SOGGETTI DESTINATARI DEGLI INTERVENTI
Potranno accedere ai benefici previsti dal presente bando i conduttori di aziende agricole, siano essi imprenditori agricoli singoli o associati, giovani agricoltori (regolamento CE n. 1257/99), cooperative e società, a qualsiasi titolo costituite, aventi tra gli scopi sociali l'attività agricola.
Un soggetto attuatore può presentare, pena l'archiviazione, un solo progetto per anno.
I produttori che faranno riferimento ad una struttura di trasformazione cooperativa dovranno risultare soci della stessa oppure, esclusivamente nel caso di progetti singoli, qualora posseggano solo diritti di reimpianto in portafoglio o subentrino come soci in sostituzione di altri soci, dovranno produrre apposita dichiarazione di impegno a presentare la richiesta di iscrizione presso la struttura di trasformazione nonché dichiarazione del legale rappresentante la cantina relativa all'impegno ad iscrivere lo stesso produttore come socio. Tale iscrizione dovrà avvenire prima dell'inserimento del beneficiario negli elenchi di pagamento predisposti dagli ispettorati.
Gli ispettorati provvederanno ad accertare l'avvenuta iscrizione come socio della cantina.
Nel caso i produttori facciano riferimento ad una struttura di trasformazione privata, non potranno contestualmente risultare soci di strutture cooperative cantine sociali per le unità vitate interessate al progetto. Infine, nel caso in cui un produttore risultasse socio di più organismi associativi, il punteggio relativo alla struttura di trasformazione sarà quello determinato per la cantina che detiene la maggiore superficie vitata interessata al progetto.
Le uve provenienti dal vigneto oggetto di intervento dovranno essere conferite almeno per la prima campagna di produzione, alla struttura di trasformazione di riferimento.
F)  LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
Per quanto riguarda le "Riserve DOC", i vigneti oggetto dei progetti di ristrutturazione e di riconversione, dovendo fare riferimento alle DOC citate in premessa (DOC Etna, DOC Faro, DOC Malvasia delle Lipari, DOC Moscato e Passito di Pantelleria) e quindi dovendo rispettarne le prescrizioni, dovranno essere ubicati nelle aree delimitate dai relativi disciplinari di produzione.
Per quanto riguarda invece la "Riserva legge n. 109/96", fermo restando l'obbligo, a ristrutturazione/riconversione avvenuta, di produrre vini ad IGT o a DOC, i vigneti potranno essere ubicati sull'intero territorio regionale.
G)  ASPETTI FINANZIARI
g.1)  Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria sarà parte di quella assegnata in sede di ripartizione delle risorse comunitarie alle regioni sulla base di parametri individuati dal MI.P.A.F.
g.2)  Ripartizione delle risorse
Le risorse assegnate e gli ettari finanziati verranno ripartiti nella misura del 50 % per i progetti presentati dagli imprenditori singoli, piccole cooperative, società semplici e società di capitale e per il 50 % per i progetti presentati da associazioni di produttori e da cooperative cantine sociali.
Qualora si verificasse un mancato utilizzo delle risorse destinate ad una delle due graduatorie (singoli e collettivi) le stesse verranno trasferite all'altra.
Nel caso di mancato utilizzo delle risorse destinate ad una riserva per carenza di progetti ammissibili, le stesse potranno essere assegnate, tenendo conto dei criteri già individuati, proporzionalmente alle altre riserve.
g.4)  Forma di sostegno
Il sostegno alla ristrutturazione e riconversione potrà essere erogato attraverso:
-  l'indennizzo per le perdite di entrata conseguenti all'esecuzione del progetto;
-  contributi ai costi di ristrutturazione e riconversione.
Per quanto concerne l'indennizzo dei produttori per le perdite di entrata conseguenti l'esecuzione del progetto, di cui all'art. 13, paragrafo 2 del regolamento CE n. 1493/99, viene concesso un indennizzo per ettaro.
Nel caso si intenda procedere ad una estirpazione e successivamente al reimpianto, il produttore potrà optare:
-  per l'autorizzazione alla coesistenza del vigneto da estirpare con il vigneto da impiantare per un massimo di 3 anni dalla messa a dimora delle viti,
oppure
-  per l'indennizzo pari a E 2.065,83.
Nel caso si intervenga con il reinnesto su vigneti allevati a spalliera l'indennizzo sarà pari a E 2.065,83.
Nel caso si intervenga con il reinnesto su vigneti allevati ad alberello l'indennizzo sarà pari a E 1.549,37.
Nel caso si intervenga con la ristrutturazione su vigneti allevati a spalliera l'indennizzo è pari a E 2.065,83.
Nel caso si intervenga con la ristrutturazione su vigneti allevati a tendone l'indennizzo è pari a E 4.131,66.
L'impegno del produttore ad estirpare il vigneto entro il termine di 3 anni viene garantito da una fideiussione bancaria o assicurativa intestata all'Amministrazione regionale pari al 100% del valore del vigneto (decreto n. 4930 del 20 dicembre 2000) di seguito indicato:
-  E 10.329,14 per i vigneti ricadenti in zona a IGT;
-  E 12.911,42 per i vigneti ricadenti in zona a D.O.C.
Di seguito vengono indicati per ciascuna azione i valori relativi alle perdite di entrata ed ai costi reali degli interventi. Questi ultimi sono stati calcolati tenendo conto degli importi previsti dal prezzario regionale.
Azione 1  -  Riconversione con reinnesto
Vigneti allevati a spalliera
Perdite di entrata      E    2.065,83 
Costi reali      E    3.098,74 
Costo complessivo      E    5.164,57 

Vigneti allevati ad alberello
Perdite di entrata      E    1.549,37 
Costi reali      E    3.615,20 
Costo complessivo      E    5.164,57 

Azione  2  -  Riconversione attraverso reimpianto
Perdite di entrata      E    2.065,83 
Costo reale      E  11.878,51 
Costo complessivo      E  13.944,34 

Azione  3  -  Ristrutturazione
Tendone - Spalliera
Perdite di entrata      E    4.131,66 
Costi reali       E    2.065,83 
Costo complessivo      E    6.197,48 

Spalliera - Spalliera meccanizzabile
Perdite di entrata      E    2.065,83 
Costi reali      E    4.131,66 
Costo complessivo      E    6.197,48 

Nelle aree delle DOC Etna, Pantelleria, Faro e Malvasia delle Lipari, nel caso in cui il vigneto dovrà essere ubicato su superfici terrazzate e/o con pendenza uguale o maggiore al 20%, tenuto conto delle maggiori spese necessarie per la realizzazione dell, i costi relativi alla Azione 2 - Riconversione attraverso reimpianto, vengono così definiti:
-  perdite di entrata      E    2.065,83 
-  costi reali      E  20.000,00 
-  costo complessivo      E  22.065,83 

Per tali progetti gli ispettorati competenti provvederanno ad effettuare opportuna verifica preventiva in loco.
Sarà erogato un aiuto forfettario massimo sotto forma di contributo in conto capitale pari al 75% del costo complessivo determinato per ciascuna azione, per i progetti relativi alle "Riserve DOC" ed al 57 % per i progetti relativi alla "Riserva legge n. 109/96".
L'aiuto massimo concedibile per ettaro è determinato forfettariamente per ogni singola azione, tuttavia tenendo conto che differenti modalità di impianto potranno dar luogo ad importi inferiori, l'importo forfettario potrà subire variazioni nel rispetto comunque del livello di aiuto stabilito dal presente piano.
I costi relativi all'Azione 2, saranno ridotti delle perdite di reddito nel caso in cui il produttore detiene diritti di reimpianto in portafoglio e di E 516,46 sui costi reali, in quanto non verranno riconosciute le spese relative all'estirpazione del vigneto.
Anche nel caso in cui il produttore opti per il reimpianto anticipato non verranno corrisposte la quota relativa alle perdite di entrata né quella relativa all'estirpazione del vigneto.
Gli impianti irrigui, anche se previsti nel progetto, non potranno beneficiare degli aiuti previsti dal presente bando.
I soggetti beneficiari usufruiranno di una anticipazione pari al 100% dell'aiuto forfettario richiesto, che comunque non potrà superare i massimali sopra citati relativamente alla/e azione/i che devono essere realizzate, previa costituzione di una fideiussione bancaria o assicurativa pari al 120% dell'importo da erogare intestata all'organismo pagatore (AGEA) e redatta secondo una specifica modulistica predisposta dall'AGEA.
H)  PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere redatta in duplice copia e compilata in conformità allo specifico modello allegato al presente bando (modello 1 per i progetti singoli, modello 2 per i progetti collettivi). La domanda sottoscritta dal richiedente e autenticata secondo la normativa vigente in materia, corredata della prescritta documentazione, pena la non ammissibilità, dovrà essere presentata a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana entro il 30° giorno, esclusivamente agli ispettorati provinciali dell'agricoltura competenti per territorio.
La domanda potrà essere trasmessa a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno ed in tal caso farà fede la data del timbro postale di spedizione, o consegnata direttamente all'ufficio competente previo rilascio di ricevuta di avvenuta consegna. Le domande inviate a mezzo raccomandata dovranno comunque pervenire agli uffici competenti improrogabilmente entro i 15 giorni successivi alla data di scadenza per la presentazione delle domande. Quelle pervenute successivamente non saranno prese in considerazione.
Per i progetti collettivi, la domanda dovrà essere proposta e sottoscritta nei termini di legge dal legale rappresentante la cooperativa su apposito modello. Alla stessa dovranno essere allegate, redatte su apposito modello (modello 1), le domande sottoscritte nei termini di legge dai singoli soci, nonché i relativi progetti.
I)  DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE
Alla domanda dovrà essere allegata, in duplice copia di cui una in originale o copia autentica, ove pertinente e pena l'esclusione secondo quanto previsto al precedente capitolo c) Condizioni di non ammissibilità, la seguente documentazione che, nei casi previsti dal D.P.R. n. 445/2000, potrà essere sostituita con dichiarazione sostitutiva contenente tutti gli elementi della documentazione stessa:
1)  scheda di autovalutazione del progetto (allegato 1 o allegato 2);
2)  dichiarazione di superficie vitata (modello B1 AGEA);
3)  documentazione relativa al diritto di reimpianto:
a)  copia dell'autorizzazione al reimpianto o al reimpianto anticipato;
b)  copia della domanda già inoltrata agli IPA relativa ad estirpazione e reimpianto o a reimpianto anticipato;
c)  copia della richiesta inoltrata all'Ispettorato provinciale dell'agricoltura relativa al rilascio del nulla osta per acquisire un diritto di reimpianto tramite trasferimento.
La documentazione di cui ai punti b) e c), potrà essere sostituita da una dichiarazione attestante la data di avvenuta presentazione delle istanze di che trattasi;
4)  documentazione relativa al possesso della qualifica di giovane agricoltore (solo per i richiedenti il punteggio aggiuntivo):
a)  attestato rilasciato dall'Ispettorato provinciale dell'agricoltura relativo al primo insediamento e all'aiuto già percepito ai sensi dell'art. 10 del regolamento CE n. 2328/91 e successive modifiche o ai sensi della circolare assessoriale n. 307 del 5 dicembre 2001;
oppure:
b)  dichiarazione relativa all'inserimento nella graduatoria degli idonei del bando di concorso relativo all'insediamento dei giovani imprenditori agricoli, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 10 del 28 febbraio 2003.
Allegata all'attestato dovrà essere prodotta una specifica dichiarazione in cui la ditta si impegna, indipendentemente dall'ottenimento dell'aiuto per l'insediamento, a raggiungere entro la data del collaudo delle opere relative all'impianto del vigneto ed a rispettare per il periodo previsto, i requisiti previsti per i giovani agricoltori dal regolamento CE n. 445/2002;
oppure:
-  per i giovani imprenditori che non sono nelle condizioni di produrre la documentazione di cui ai punti a) e b):
c.1)  documentazione relativa al possesso del requisito della professionalià (titolo di studio universitario nel campo agrario, forestale o veterinario; diploma di scuola media superiore ad indirizzo agrario; attestato di superamento di esame finale di specifici corsi per il conseguimento di qualifiche idonee alla conduzione aziendale).
Il requisito della professionalità si intenderà acquisito qualora il giovane abbia esercitato per almeno un biennio continuativo riferito al quinquennio immediatamente precedente alla data di presentazione della richiesta, l'attività di imprenditore agricolo, come desumibile dal certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura;
c.2)  dichiarazione resa ai sensi di legge relativa al possesso del requisito della redditività pari ad 8 UDE, con indicazione dei terreni costituenti l'azienda e relativa ripartizione colturale. Le 8 UDE potranno essere raggiunte attraverso la realizzazione del progetto di cui al presente bando;
c.3)  documentazione relativa al rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente, conformemente a quanto previsto nella circolare n. 301 del 26 giugno 2001, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 34 del 6 luglio 2001;
5)  relazione tecnica: nella relazione dovranno necessariamente essere specificati dettagliatamente gli interventi da realizzare per singolo appezzamento specificando se trattasi di reinnesto, reimpianto o ristrutturazione, indicando forme di allevamento, sesti di impianto, varietà da introdurre e le rese ante e post intervento. Tali informazioni dovranno evidenziare le caratteristiche dell'intervento di riqualificazione e riduzione delle rese, fornendo altresì gli elementi che consentano di escludere che si tratti di rinnovo dei vigneti.
Dovrà altresì essere determinata l'esatta superficie del vigneto o dei vigneti interessati all'intervento, tenendo conto della definizione di superficie vitata di cui al decreto ministeriale 26 luglio 2000 e successive modifiche ed integrazioni.
Dovranno inoltre essere fornite le informazioni relative alla varietà e alla forma di allevamento del vigneto da cui si è originato il diritto di reimpianto (specificando in caso di più varietà e/o sistemi di allevamento le relative distinte superfici), nonché quelle atte ad individuare la struttura di trasformazione che utilizzerà le uve ottenute dai vigneti oggetto dell'intervento.
Ciò in quanto la valutazione del progetto verrà effettuata tenendo conto di una serie di parametri di carattere agronomico, più avanti specificati, nonché delle caratteristiche della struttura di trasformazione di riferimento sia per quanto riguarda la dotazione tecnologica, che per quanto riguarda i quantitativi di vino prodotti nel triennio di riferimento (anno solare 2000 - 2001 e 2002) distinti per tipologia DOC e/o IGT.
Per i progetti presentati da cooperative nella relazione dovranno essere indicati il numero complessivo dei soci, la superficie intercettata dalla struttura, la situazione pre e post intervento e gli obiettivi che si intendono raggiungere;
6)  dichiarazione resa dal legale rappresentante la struttura di trasformazione che attesti, per il triennio di riferimento (anno solare 2000, 2001 e 2002), le quantità di vino prodotte e rivendicate per le tipologie DOC e/o IGT ed infine la tecnologia presente in cantina (modelli allegato 3/a, allegato 3/b o allegato 4). Esclusivamente nel caso di cantine di recente costituzione, potranno essere valutati i quantitativi prodotti negli anni di attività, anche se questi dovessero risultare inferiori ai tre anni previsti. In tali casi la dichiarazione resa dal legale rappresentante dovrà indicare anche la data di inizio dell'attività della cantina.
7)  dichiarazione resa dal legale rappresentante la struttura di trasformazione relativa alle opere di ammodernamento e ristrutturazione sostanziali della cantina, realizzate nell'ultimo biennio attraverso fondi pubblici e/o privati, con allegata dettagliata relazione tecnica resa dal progettista da cui si evinca chiaramente la tipologia degli interventi effettuati e la loro incidenza in termini di miglioramento qualitativo delle produzioni (solo nel caso di richiesta del punteggio aggiuntivo);
8)  certificato di iscrizione alla Camera di commercio;
9)  titolo di possesso dell'azienda: dovrà essere prodotto titolo di proprietà dell'azienda o contratto di affitto o di comodato registrato nei modi di legge, integrato, ove necessario, da una dichiarazione rilasciata dai proprietari relativa all'autorizzazione ad effettuare le opere di ristrutturazione/riconversione di cui al progetto.
Nel caso di domanda prodotta da società o da altri soggetti in forma associata, la stessa dovrà essere inoltrata dal rappresentante legale, unitamente all'atto costitutivo.
10)  gli elaborati tecnici (estratti di mappa, planimetria della azienda ante e post-investimento, corografia con evidenziata la superficie oggetto di intervento);
11)  certificati o visure catastali;
12)  copia dello statuto della società o dell'associazione che presenta il progetto;
13)  certificato di destinazione urbanistica dei terreni interessati all'intervento;
14)  dichiarazione resa dal titolare dell'istanza relativamente agli eventuali contributi percepiti ai sensi di altre normative regionali, nazionali o comunitarie, per interventi sul vigneto oggetto di riconversione/ristrutturazione. La presente dichiarazione dovrà essere resa anche in caso negativo;
15)  dichiarazione resa dal legale rappresentante la struttura di trasformazione da cui risulta che il richiedente, al momento della presentazione della richiesta, è socio della cooperativa (solo nel caso in cui il richiedente faccia riferimento ad una struttura di trasformazione cooperativa cantina sociale), oppure:
nel caso in cui il conduttore non aderisce ad alcuna struttura di trasformazione in quanto possiede soltanto diritti di reimpianto in portafoglio, o in caso di subentro come socio in sostituzione di altro socio, dovranno essere allegate:
16)  dichiarazione nella quale il conduttore si impegna a formalizzare richiesta per il subentro come socio ed a consegnare le uve provenienti dalla superficie oggetto di intervento alla struttura di trasformazione;
17)  dichiarazione del legale rappresentante con la quale lo stesso si impegna ad ammettere come socio il richiedente e trasformare le uve consegnate dal richiedente l'aiuto presso la propria struttura di trasformazione.
Esclusivamente nel caso di progetti collettivi, dovranno essere allegati obbligatoriamente al momento di presentazione della domanda, pena l'esclusione, i seguenti documenti:
18)  catastino soci aggiornato;
19)  relazione tecnica ed elenco dei partecipanti al progetto, nel quale dovrà essere indicato per ciascun soggetto la superficie, la tipologia di intervento e il relativo importo;
20)  progetti dei singoli soci completi della documentazione prescritta.
L)  CRITERI PER LA SELEZIONE DEI PROGETTI
Per la selezione dei progetti i punteggi saranno attribuiti sulla base dei criteri sotto elencati.
Per i giovani agricoltori il requisito dell'età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti, dovrà essere posseduto al momento della presentazione della domanda.
Ai fini dell'approvazione, potranno essere valutati solo i progetti che raggiungono un punteggio minimo complessivo pari a 20 per i progetti relativi alle "Riserve DOC" e pari a 35 per i progetti relativi alla "Riserva legge n. 109/92".
Nel caso in cui, sia a seguito di rinuncia da parte della ditta che in fase di verifica istruttoria, gli importi originari di progetto venissero ridotti in una misura superiore al 20%, il progetto decadrà automaticamente.
Età e qualifica dell'imprenditore
Progetti presentati da singoli
Progetti presentati da giovani agricoltori      punti 20 
Progetti presentati dagli altri soggetti      " 15 

Progetti presentati in forma associata
Numero di giovani agricoltori presenti nella associazio-
ne pari o superiore al 50%      punti 20 
Numero di giovani agricoltori presenti inferiore al 50%      " 15 

Impianto di trasformazione di riferimento
Quantitativi di vino prodotti con tipologia IGT/DOC
Produzione nel triennio di riferimento (anno solare 2000 - 2001 e 2002) (*) di vini ad IGT e/o DOC confezionati in recipienti di capacità non superiore a 60 litri:
-  superiore al 10% del totale vinificato      punti 15 
-  superiore al 5% del totale vinificato      " 10 
-  inferiore al 5% del totale vinificato      "

Produzione di vino sfuso rivendicato a IGT e/o a DOC:
-  superiore al 7% del totale vinificato      " 12  
-  superiore al 5% del totale vinificato      "
-  inferiore al 5% del totale vinificato      "

(*)  (Esclusivamente nel caso di cantine di recente costituzione, potranno essere valutati i quantitativi prodotti negli anni di attività, anche se questi dovessero risultare inferiori ai tre anni previsti).
Finanziamento per l'ammodernamento
Gli impianti di trasformazione che hanno già beneficiato di finanziamenti comunitari, nazionali e regionali per l'ammodernamento o realizzato ammodernamenti sostanziali a proprie spese per la ristruttu-
razione con opere realizzate nell'ultimo biennio      punti

Tecnologia presente
Linee di vinificazione separate      punti
Presenza di presse soffici      "
Frigorie      "
Pigiadiraspatrici      "
Autovinificatori      "

Esclusivamente per la selezione dei progetti relativi alla "Riserva legge n. 109/92", in aggiunta ai suddetti criteri, si terrà conto dei seguenti punteggi.
Tipologia di impianto - Forma di allevamento
Progetti singoli
Ristrutt. e/o riconv. di vigneti allevati a tendone      punti 15 

Ristrutt. e/o riconv. di vigneti che utilizzano altre forme
di allevamento      " 10 

Progetti presentati in forma associata
Ristrutt. e/o riconv. di vigneti con presenza della forma
di allevamento a tendone pari o superiore al 50% .      punti 15 

Ristrutt. e/o riconv. di vigneti con presenza della forma
di allevamento a tendone inferiore al 50 %      punti 10 

Sia per i progetti singoli che per quelli presentati in forma associata, nel caso i richiedenti detengano diritti in portafoglio, occorre indicare la forma di allevamento utilizzata nel vigneto estirpato.
Varietà da riconvertire
Progetti singoli
Riconversione di vigneti con presenza di vitigno:
-  Trebbiano Toscano      punti 10 
-  Catarratto comune      "
-  altri vitigni      "

Progetti presentati in forma associata
Riconversione di vigneti con presenza di vitigni pari o superiore al 50% di:
-  Trebbiano Toscano      punti 10 
-  Catarratto comune      "
-  altri vitigni      "

Sia per i progetti singoli che per quelli presentati in forma associata nel caso i richiedenti detengano diritti in portafoglio, occorre indicare la varietà presente nel vigneto estirpato.
Varietà da utilizzare
Progetti singoli
Nel caso di utilizzo di varietà autoctone saranno attri-
buiti      punti

Progetti presentati in forma associata
Nel caso di utilizzo di più del 50% di varietà autoctone
saranno attribuiti      punti

Relativamente alle voci "Tipologia di impianto - Forma di allevamento", "Varietà da riconvertire" e "Varietà da utilizzare", qualora per il vigneto da riconvertire/ristrutturare fossero presenti diverse tipologie, il punteggio sarà attribuito secondo le relative percentuali.
M)  FORMAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLE GRADUATORIE
Le domande pervenute nei termini, previa verifica di ammissibilità, saranno sottoposte all'istruttoria tecnico amministrativa per il riscontro dei requisiti previsti quindi, sulla base dei criteri sopra riportati, verranno predisposte le graduatorie riferibili alle diverse Riserve individuate dal presente bando, sia per i progetti proposti da singoli che, ove presenti, da organismi collettivi.
L'istruttoria dovrà essere effettuata entro i 30 giorni successivi alla scadenza del bando a cura degli Ispettorati provinciali dell'agricoltura competenti per territorio e, sulla base dei punteggi assegnati, i progetti verranno inseriti nelle graduatorie regionali previste dal presente bando.
Gli ispettorati provvederanno altresì a redigere l'elenco dei progetti esclusi per inammissibilità, specificando i motivi dell'esclusione ai fini di eventuali controdeduzioni da parte delle ditte.
Entro i successivi quindici giorni le graduatorie, elaborate ed approvate con decreto del dirigente generale, verranno affisse presso l'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, gli Ispettorati provinciali dell'agricoltura, previo comunicato stampa sui principali quotidiani regionali ed avviso sul sito internet dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste.
Verrà altresì affisso l'elenco dei progetti esclusi con le motivazioni dell'esclusione.
Entro i 30 giorni successivi alla data di affissione delle graduatorie potranno essere presentati eventuali ricorsi esclusivamente all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - servizio V produzioni vegetali-impianti agro-industriali.
L'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, esaminati i ricorsi, notificherà alle ditte le proprie determinazioni provvedendo, se necessario, alla revisione delle graduatorie.
Nelle graduatorie finali a parità di punteggio si darà priorità alle ditte in possesso del maggior numero dei seguenti requisiti:
-  ubicazione dell'azienda in zona svantaggiata per almeno il 50% della superficie;
-  possesso della qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale;
-  azienda parzialmente o totalmente in biologico/conversione;
-  ubicazione dell'azienda oggetto dell'intervento in zona DOC (esclusivamente per i progetti di cui alla "Riserva legge n. 109/96");
-  in caso di pari merito tra giovani agricoltori verrà data la priorità al richiedente di maggiore età;
-  qualora, nonostante i suddetti parametri, dovessero verificarsi dei parimerito, si terrà conto della data di presentazione della domanda.
N)  LIQUIDAZIONE DELL' AIUTO
Verranno finanziati i progetti utilmente collocati nelle graduatorie fino a completo esaurimento delle superfici assegnate alle diverse Riserve ed utilizzando le risorse finanziarie secondo quanto già indicato al paragrafo g.2).
L'aiuto verrà liquidato ai singoli imprenditori che hanno presentato domanda; anche nel caso in cui la domanda è stata proposta da un organismo collettivo l'aiuto verrà liquidato ai singoli soci. Pertanto nell'elenco di pagamento che gli Ispettorati provinciale dell'agricoltura predisporranno dovranno essere inseriti i nominativi dei singoli partecipanti al progetto collettivo.
Gli ispettorati provvederanno, previa acquisizione della polizza fideiussoria intestata ad AGEA pari al 120% dell'importo di contributo forfettario anticipato da concedere e redatta secondo specifico modello predisposto da AGEA, a redigere appositi elenchi ed a trasmetterli entro il 30 aprile del 2004 all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - servizio V produzioni vegetali.
Le ditte, contestualmente alla polizza, provvederanno a trasmettere una dichiarazione del direttore dei lavori controfirmata dall'imprenditore, sull'avvenuto inizio dei lavori relativi alla/e misura/e, in quanto l'aiuto forfettario anticipato potrà essere concesso esclusivamente nel caso in cui i lavori siano già stati iniziati.
L'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste entro il 15 maggio 2004, invierà all'organismo pagatore nazionale (AGEA) gli elenchi, secondo le modalità che saranno indicate dall'AGEA.
O)  REALIZZAZIONE DELLE OPERE E COLLAUDI
Come previsto dal regolamento CE n. 315/03 le opere previste dovranno essere necessariamente realizzate entro la fine della seconda campagna successiva alla concessione dell'anticipo.
Tranne che nei casi previsti dal regolamento n. 1342/2002, che modifica il regolamento CE n. 1227/2000, non sarà concessa alcuna proroga alla realizzazione e completamento delle opere.
Il mancato rispetto dei tempi di esecuzione dei lavori sarà considerata come responsabilità soggettiva del destinatario, lasciando allo stesso ogni responsabilità di eventuali danni, anche di natura finanziaria.
Pertanto, i soggetti beneficiari dell'aiuto entro il previsto suddetto termine per la realizzazione delle opere ammesse a contributo, dovranno inoltrare all'Ispettorato provinciale dell'agricoltura la richiesta di accertamento finale di regolare esecuzione delle opere allegando inoltre la documentazione tecnica ed amministrativa di rito, pena la decadenza e la restituzione del contributo gravato delle sanzioni previste.
La predetta documentazione deve essere corredata dalla dichiarazione del progettista o del direttore dei lavori circa l'avvenuta esecuzione dei lavori conformemente a quanto previsto dal progetto e da una planimetria con la esatta ubicazione del vigneto realizzato.
L'Amministrazione entro i 60 giorni successivi alla presentazione della richiesta di accertamento finale dei lavori effettua i collaudi sul 100% dei progetti.
Per quanto riguarda le eventuali varianti, i progetti ammessi al finanziamento non potranno essere oggetto di varianti sostanziali che possano comportare una modifica dei requisiti in base ai quali il progetto è stato valutato ai fini dell'inserimento nella graduatoria di merito.
Tuttavia eventuali modeste varianti, nel caso di adattamenti tecnici che non comportino cambiamenti negli obiettivi iniziali, potranno essere apportate e giustificate in maniera dettagliata in una apposita relazione tecnica consuntiva dei lavori eseguiti.
In tutti i casi le varianti non potranno comportare un aumento dei costi, restando i medesimi a totale carico del soggetto destinatario del contributo.
Nella fase di verifica di esecuzione delle opere, i costi relativi ai beni e servizi extraziendali dovranno essere calcolati sulla base degli elementi giustificativi di spesa prodotti (fatture e/o documenti fiscali aventi forza probante equivalente); nella verifica della congruità dei prezzi, ai fini orientativi, si terrà conto di quanto previsto nel prezzario regionale.
In ogni caso, con il presente bando potranno essere ammesse soltanto le spese sostenute dall'imprenditore a partire dalla data di ammissibilità del progetto.
La garanzia fideiussoria sarà svincolata ad effettiva realizzazione delle opere e a totale utilizzazione dell'importo garantito nonché, per i giovani imprenditori, ad avvenuta dimostrazione del raggiungimento e mantenimento dei requisiti ed impegni assunti all'atto della presentazione della domanda.
P)  INDICATORI PER IL MONITORAGGIO
Per ogni campagna e per ciascuna Azione saranno rilevati il numero di ettari oggetto dell'aiuto (Ha), l'importo relativo (euro), la resa media (hl/ha) ante e post intervento e le varietà utilizzate.
Q)  DECADENZA DALL'AIUTO
Qualora tutte le misure previste nel progetto finanziato non venissero realizzate nei tempi previsti il produttore decadrà dal sostegno pubblico e rimborserà l'intero aiuto ricevuto maggiorato del 20%.
In particolare devono essere rispettate le scadenze di esecuzione delle misure che figurano nel progetto, i requisiti tecnici minimi, nonché gli obblighi e i vincoli assunti per garantire il non aumento della superficie vitata interessata e delle rese.
Qualora il beneficiario non rispetti le suddette prescrizioni il provvedimento di concessione sarà revocato e le somme erogate dovranno essere restituite maggiorate della sopradetta sanzione. Tuttavia, se le opere sono state realizzate in misura superiore all'80%, il rimborso sarà pari al doppio dell'importo delle opere non realizzate.
La restituzione delle somme avverrà secondo le modalità e i tempi indicati dall'organismo pagatore nazionale (AGEA).
R)  CONTROLLI
La Regione Sicilia predisporrà, su un campione di almeno il 10%, controlli in loco al fine di verificare l'effettiva data di inizio dei lavori.
Inoltre verranno disposti controlli ed ispezioni su tutti i progetti che hanno beneficiato degli aiuti al fine di verificare l'esatta esecuzione delle opere, i tempi di realizzazione nonché gli obblighi e i vincoli assunti con la partecipazione al presente bando.
I controlli potranno essere attivati anche dopo gli accertamenti finali di regolare esecuzione e comunque entro i tempi stabiliti dall'obbligo di mantenimento della destinazione delle opere finanziate e cioè 10 anni per le strutture fisse a partire dalla data del collaudo finale.
In ogni caso l'Amministrazione successivamente alla realizzazione degli impianti disporrà controlli su un campione di almeno il 10% al fine di accertare se il beneficiario abbia iscritto il vigneto al rispettivo albo DOC o, esclusivamente per i progetti di cui alla legge n. 109/96, destinato la produzione a vini ad IGT, nonché tesi a verificare che non ci sia stato un aumento delle rese.
Per ciascun progetto gli Ispettorati provinciali dell'agricoltura provvederanno a predisporre ed aggiornare una lista di controllo che costituisce parte integrante del fascicolo secondo lo schema che verrà predisposto dall'AGEA.
Cliccare qui per visualizzare gli altri allegati e modelli in formato PDF

(2004.2.42)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
FRANCESCO CATALANO, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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