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CIRCOLARI
ASSESSORATO DELLA SANITA'
CIRCOLARE 19 novembre 2003, n. 1124. Sospensione della trasmissione dei modelli cartacei flussi informativi schede di morte ISTAT - Modifiche alla circolare n. 571 del 5 dicembre 1990: Attivazione dei flussi di mortalità.
AI DIRETTORI GENERALI
AI DIRETTORI DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE
AI CENTRI DI RIFERIMENTO REGIONALI PER LE CAUSE DI MORTE DELLE AZIENDE UNITÀ SANITARIE LOCALI DELLA REGIONE SICILIANA
Si comunica che a far data dall'1 gennaio 2004 è sospeso l'invio cartaceo all'Osservatorio epidemiologico delle copie delle schede di morte ISTAT riservate alle Aziende unità sanitarie locali relative a tutti i morti nei comuni di pertinenza delle stesse.
Dalla data sopra indicata l'invio all'Osservatorio epidemiologico dei suddetti dati ISTAT, che manterrà le identiche scadenze previste, verrà assicurato tramite una procedura informatizzata.
La trasmissione delle schede ISTAT dai distretti ai Centri di riferimento regionali per la codifica delle cause di morte, individuati con decreto 13 ottobre 1998 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 24 ottobre 1998, parte I, n. 54), rimane invariata.
I Centri di riferimento regionali per la codifica delle cause di morte provvederanno a trasmettere, a questo Assessorato regionale della sanità, dipartimento Osservatorio epidemiologico, via Mario Vaccaro n. 5 - 90145 Palermo, i dati contenuti nelle schede di morte ISTAT secondo la nuova procedura informatizzata.
Le modalità di invio dei dati al dipartimento Osservatorio epidemiologico da parte dei Centri di riferimento regionali per la codifica delle cause di morte, dovranno dagli stessi essere preventivamente concordate, in ottemperanza alla normativa sulla protezione dei dati personali, in base alle rispettive dotazioni informatiche.
Le copie delle schede di morte ISTAT riservate all'Azienda unità sanitaria locale e relative a tutti i morti nei comuni di pertinenza dell'Azienda unità sanitaria locale dovranno essere conservate presso il distretto Azienda unità sanitaria locale e archiviate secondo le modalità previste dalla circolare n. 495 del 31 luglio 1989, "Registro delle cause di morte" e dalla circolare n. 552 del 12 giugno 1990, "Disposizioni riguardanti la costituzione dei registri delle cause di morte", distinte per ciascun comune, ai sensi dell'art. 8 del regolamento di polizia mortuaria pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 239 del 12 ottobre 1990.
Rimane invariata, rispetto alla circolare di cui all'oggetto, la procedura da seguire per i deceduti residenti in altra Azienda unità sanitaria locale.
I dirigenti generali delle aziende unità sanitarie locali sono tenuti a garantire il corretto andamento del flusso informativo in oggetto adottando i provvedimenti ritenuti più adeguati per il superamento di eventuali limitazioni di ordine logistico, organizzativo o strutturale che possano in qualche modo pregiudicare l'attuazione di quanto disposto.
Considerato che i dati oggetto del flusso costituiscono uno strumento per il monitoraggio dello stato di salute della popolazione, il mancato rispetto dei tempi di trasmissione potrà costituire elemento di valutazione dell'attività dei direttori generali.
Il dirigente generale dell'Osservatorio epidemiologico: MIRA
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