GURS Parte I n. 53 del 2003
REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 5 DICEMBRE 2003 - N. 53
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


DECRETO 26 novembre 2003.
Vincolo di immodificabilità temporanea sulle località costiere Pirale, Guidaloca, Scopello, Mazzo di Sciacca, ricadenti nel territorio comunale di Castellammare del Golfo.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA ED ACQUISIZIONI DEL DIPARTIMENTO REGIONALE BENI CULTURALI ED AMBIENTALI ED EDUCAZIONE PERMANENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. 30 agosto 1975, n. 637, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di tutela del paesaggio, di antichità e belle arti;
Visto il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione della Regione siciliana, approvato con D.P.R. 28 febbraio 1979, n. 70;
Vista la legge regionale 1° agosto 1977, n. 80;
Vista la legge regionale 7 novembre 1980, n. 116;
Vista la legge 8 agosto 1985, n. 431;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, approvato con decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490;
Visto il regolamento di esecuzione della legge 29 giugno 1939, n. 1497, approvato con regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357;
Visto l'art. 7 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 15;
Visto il decreto n. 6916 del 28 settembre 2001 ed, in particolare, l'art. 8, relativo alle deleghe ai dirigenti responsabili delle aree e dei servizi dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione delle competenze attribuite al dirigente generale dall'art. 7, comma 1, della legge regionale n. 10/2000;
Visto il parere prot. n. 2364/336.01.11 dell'8 febbraio 2002, reso dalla Presidenza della Regione - Ufficio legislativo e legale relativo alla competenza in ordine all'apposizione dei vincoli paesaggistici di cui all'art. 139 del testo unico n. 490/99;
Visto l'art. 5 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15;
Considerato che con decreto n. 729 del 21 marzo 1979, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 27 del 23 giugno 1979, parte del territorio comunale di Castellammare del Golfo compresa la fascia costiera e Scopello è stata sottoposta a vincolo paesaggistico, ai sensi e per gli effetti della legge n. 1497/39;
Tenuto conto dell'Accordo Stato-Regioni del 19 aprile 2001, sancito fra il Ministero per i beni e le attività culturali e i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, che ha disciplinato i contenuti e i metodi della pianificazione paesistica regionale, prevedendo tra l'altro all'art. 8 tempi e modi di verifica dei piani territoriali paesistici già redatti;
Visto il decreto n. 5820 dell'8 maggio 2002, con il quale l'Assessore regionale per i beni culturali ed am bien tali e per la pubblica istruzione competente ai sensi della legge regionale n. 80/77, ha recepito l'accordo Stato-Regioni, prevedendo la verifica della compatibilità tra i piani territoriali paesistici redatti e le previsioni dell'accordo in conformità al parere espresso dalla speciale commissione di cui all'art. 23 del regio decreto n. 1357/40 istituita con decreto n. 6542/2001;
Vista la proposta della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Trapani trasmessa con nota prot. n. 9440 del 27 ottobre 2003;
Vista la nota n. 4232 del 13 novembre 2003 di questo dipartimento;
Esaminata la proposta della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Trapani, trasmessa con nota n. 10323 del 20 novembre 2003, con la quale detto ufficio, nella considerazione che l'area costiera del comune di Castellammare del Golfo rimane tutelata esclusivamente dal vincolo paesaggistico insufficiente a garantirne l'integrità e l'adeguata tutela, considerati gli altissimi valori paesistici, ambientali e storico-culturali riscontrabili nel territorio ed evidenziati dal piano territoriale paesistico, - Ambito 1 - Area dei rilievi del trapanese in itinere, ha proposto che vengano adottate le misure di salvaguardia di cui al già citato art. 5 della legge regionale n. 15/91, per un ambito di territorio ricadente nel comune di Castellammare del Golfo, che si estende, da sud-est, verso nord-ovest, dall'impluvio in prossimità ovest del molo portuale fino a Cala Mazzo di Sciacca, al confine con il territorio del comune di San Vito Lo Capo, meglio evidenziato nelle planimetrie subb. A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, allegate al presente decreto e specificatamente delimitato:
-  a sud, dal vallone S. Giuseppe che, dalla S.S. 187, sfocia sul tratto di costa immediatamente ad ovest del molo portuale di Castellammare, lungo il confine sud della particella 6 del foglio di mappa XX, escludendo le particelle 45, 104, 37, 4 del foglio di mappa XC;
-  ad est dalla linea di costa che dall'impluvio suddetto si sviluppa in direzione nord-ovest, comprendendo il promontorio scosceso del Pirale, la singolarità geomorfologica di Punta Cala Bianca, Punta Grottaro, Punta Gran Marinaro, il Seno di Guidaloca, Cala Bruca, Cala Alberelli, i Faraglioni della Tonnara di Scopello, Punta Pispisa, Cala dell'Ovo e Cala Mazzo di Sciacca, fino al confine con il territorio di San Vito Lo Capo e della riserva naturale orientata dello Zingaro;
-  a nord, dal confine nord-est della particella 1, del foglio di mappa II del comune di Castellammare del Golfo, che prosegue in direzione sud-ovest, lungo i confini delle particelle 1, 2, 3, 4, 6, 429, 447 e 446 di contrada Mazzo di Sciacca, e in direzione ovest, lungo il confine nord delle particelle 10 e 8 fino ad intersecare la regia trazzera "Trapani - Castellammare del Golfo via mare" (oggi S.P. 63 San Vito Lo Capo - Scopello) e prosegue verso ovest lungo il confine nord della particella 571, sino a congiungersi con il confine est della particella 196 del foglio di mappa I. Si prosegue in direzione nord lungo i confini est delle particelle 196, 200, 77 e 19 e poi in direzione nord-ovest lungo il limite nord-est delle particelle 19, 18, 17 e 16, sino ad intersecare il confine est della particella 248 (esclusa). Procedendo verso sud si interseca il confine nord della particella 19 e si procede verso ovest lungo lo stesso, si segue verso sud il confine ovest della medesima particella 19 sino al confine nord della particella 23, fino a raggiungere la "regia trazzera Trapani-Castellammare del Golfo via mare";
-  ad ovest, dalla "regia trazzera Trapani-Castellammare del Golfo via mare" anzidetta, si procede, in direzione sud, sino ad incontrare la particella 187 del foglio di mappa I del comune di Castellammare, includendola all'interno dell'area vincolata, per i confini nord ed ovest, così come pure le particelle 141, 140, 139, 296, 40, 174, 176 e 86, che sono interessate dal perimetro di vincolo nel lato ovest. Il limite di vincolo percorre la seguente particella 49 sia dal lato ovest che sud, fino ad intercettare parte del confine meridionale della particella 51, lì dove la particella 51 confina con la particella 305, e si procede nuovamente in direzione sud per il limite ovest delle particelle 305 e 322 sino al confine nord della particella 318; da qui si prosegue verso ovest lungo il suo confine nord e, verso sud, lungo il limite ovest della stessa 318 e delle particelle 286, 285 e 284, seguendo il lato sud di quest'ultima. Il perimetro del vincolo continua sempre in direzione sud per il foglio di mappa III, includendo le particelle, dal lato ovest 182, 25, 301, 302, 187, 188, 30 e 20, si prosegue verso est, lungo il confine sud della particella 20 sino ad intersecare il confine est delle particelle 153 e 32 (escluse) e il confine nord della particella 261 (esclusa). Il vincolo prosegue lungo la strada vicinale "Bosco-Scopello" in direzione sud-ovest includendo le particelle 264, 263, 262 e 207 lungo il confine ovest e poi lungo il confine sud-est di quest'ultima particella e della particella 84, fino ad incontrare il limite ovest della particella 757 del foglio di mappa IV. Si procede verso sud-ovest sino ad intersecare i confini sud delle seguenti particelle: 757, 756, 758, 446, 445, 825, 444 e 585, e parte della 587 sino all'incrocio con il confine ovest della particella 8 del foglio di mappa VI. Si procede verso sud lungo il confine ovest delle particelle 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 16, 17, 18, 19 e 47 del suddetto foglio di mappa VI e lungo i limiti sud delle particelle 48, 49, 50, 51, 270 e 52 e il limite ovest della seguente particella 207 di Piano Levriere, fino a congiungersi con la strada comunale "Bellanova Castello di Baida Scopello" e la si percorre in direzione est, includendo la particella 190 lungo il confine sud, si prosegue lungo la predetta strada per il confine nord della particella 114 (esclusa) fino ad incontrare nuovamente la "strada comunale Bellanova Castello di Baida Scopello" e percorrendola in direzione est, costeggiando il confine sud della particella 58. Sempre per la predetta strada, in contrada Vignazzi, si segue il confine nord delle particelle 518, 620, 280, 276, 392, 403, 400, 798, 755, 150, 746, 189, 419, 418, 726, 718, 724, 722 e 721 (escluse) del foglio di mappa VII, fino a incrociare, percorrendola la "strada comunale Castellammare-Scopello" lungo il confine sud-ovest delle particelle 169, 1, 788, 783 e 784, e sud-est delle particelle 784 e 19 e, includendo le particelle 33 e 360 per i confini nord e sud, si procede verso nord-est lungo le seguenti particelle 359, 122, 120, 32 e 478 lungo il loro confine sud-est e verso le particelle 34 e 263 lungo il loro confine ovest. Si procede in direzione est fino al ponte di attraversamento della foce del fiume Guidaloca, lungo il confine sud della particella 472 e della particella demaniale, adibita attualmente a parcheggio del foglio di mappa VIII, per proseguire lungo i confini sud delle particelle 368, 367, 1 e il confine sud-est della particella 360 del foglio di mappa IX e, in direzione sud, lungo il margine della "strada comunale Scopello-Castellammare", oggi strada S.P. 63 San Vito Lo Capo-Scopello, per il confine ovest delle particelle 457, 273, 224, 478, 248, 249, 52, 516, 524, 86, 407, 125, 152, 153, 257, 265, 161, 167, 175, 238, 239, 179, 180, 186, 187, 189, 196, 197, 198, 286, 206, 556, 517, 518, 541 e 546 di contrada Ciauli. Si prosegue in direzione est per la "regia trazzera Trapani-Castellammare via mare", lungo il confine sud della particella 6 del foglio di mappa XX ed ancora, in direzione sud-est, lungo la stessa per contrada Le Macchie, fino all'innesto con la strada statale 187. Si prosegue lungo quest'ultima, in direzione est, per il confine sud delle particelle 6, 231, 353, 232, 236, 237, 239, 240, 246, 247 e 249, e nuovamente 6, procedendo fino ad incontrare il vallone San Giuseppe e proseguendo lungo lo stesso fino al suo sbocco a mare, si definisce la chiusura del vincolo;
Considerato che l'area in questione, ricadente nel comune di Castellammare del Golfo, rappresenta un complesso di eccezionale valore, in cui le componenti e gli elementi naturali (geomorfologici e biologici), e antropici (beni storico-culturali) si compongono a formare unità paesistiche di notevoli qualità ambientali, culturali ed estetico-percettive, che rendono i luoghi fonte di particolari suggestioni per il fruitore. In essi memorie antiche e natura conferiscono al paesaggio carattere di rarità e pregio come, peraltro, messo in evidenza nelle analisi e nelle sintesi del piano territoriale paesistico - Ambito 1, elaborato dalla Soprintendenza di Trapani;
Considerato che il paesaggio costiero di eccezionale rilevanza paesaggistica è caratterizzato dal litorale roccioso, vario ed articolato con punte (Pirale, Gran Marinaro, Puntazza, Pispisa, Capreria, Leone), cale (Bianca, Bruca, Mazzo di Sciacca) e insenature (Guidaloca), scogli e faraglioni (Scopello), falesie e versanti scoscesi o con pendenze più dolci. Il fiume Guidaloca che sfocia nell'omonima insenatura con una spiaggia ciottolosa chiusa dai promontori rocciosi, interrompe la continuità dei versanti.
Questo paesaggio mantiene ancora caratteri di forte naturalità testimoniati dall'esistenza della formazione del trottoir a vermeti di Lithophyllum tortuosum (Cala Bianca), dalla presenza diffusa della vegetazione alofita della costa rocciosa, caratterizzata da specie endemiche del genere Limonium Flagellare, vegetazione di tipo naturale, altamente specializzata a vivere in condizioni di elevata salinità, dalla singolarità geomorfologica e serie geologica di interesse scientifico (Marnie biogenetiche) di Punta Cala Bianca, popolate da garighe a palma nana, lentisco, carrubo e praterie ad ampelodesma ed orchidacee, e dalla singolarità dei faraglioni di Scopello (dolomie stromatolitiche e calcari dolomitici a Megalodon) ricoperti da arbusti xerofitici, che per la loro singolarità litologica, morfogenetica e naturalistica, rivestono valore di unicità paesistico-ambientale.
Sempre nella fascia costiera sono molto frequenti cespi di palma nana (Chamaerox humilis), specie dominante, alla quale si associano spesso altri elementi della macchia mediterranea quali Pistacia lentiscus, Euphorbia dendroides, Olea Europea var. sylvestris, Prasium majus, Teucrium fruticans, ecc.
Si tratta di una comunità vegetale climatica di tipo zonale, endemica della Sicilia occidentale, che costituisce un particolare aspetto di macchia bassa molto ben rappresentato sulle rocce calcaree di tutto il tratto di litorale.
Il paesaggio terrestre è intensamente relazionato al sistema ecologico marino sui cui fondali sono presenti sorgenti di acqua dolce, che accrescono la produttività biologica con la formazione di coralli, gorgonie e madrepore, mentre sui fondali con facies sciafile e poriferi sono presenti colonie di idrozoi e briozoi (Scopello).
Il mare con i suoi colori, la grande dimensione e le prospettive aperte, gli scorci e i dettagli fruibili dai diversi punti di osservazioni posti sulla costa o sulle sommità dei versanti è il protagonista di questo paesaggio, che ha plasmato con la sua azione nel tempo geologico e che l'uomo ha utilizzato nel tempo storico, costruendo torri, castelli, tonnare, insediamenti. Percorrendo i luoghi che si affacciano sul tratto costiero interessato dal vincolo, si gode della percezione di un paesaggio ricco di spettacoli naturali ed antropici.
Procedendo in direzione nord-ovest lungo la statale 187, antica .regia trazzera, si risale il promontorio calcareo del Pirale, caratterizzato da vegetazione a garighe, praterie mediterranee da cui si gode il suggestivo panorama marino dell'ampio Golfo di Castellammare fino all'estrema Punta Raisi; nelle giornate di particolare visibilità, emerge all'orizzonte l'isola di Ustica. Attraversando le piane di Castellazzo e della Conza, che degradano verso il litorale, lungo la S.P. 63, si apre l'insenatura di Guidaloca incontrando le aree a coltivi di contrada Ciavoli, interessate da insediamenti sparsi nel territorio, molti dei quali rappresentativi della ruralità dei luoghi.
La suggestione derivante dalla percezione della cala di Guidaloca è notevole: la compresenza dei vari elementi, naturali e antropici, quali la foce del fiume Guidaloca, la cala a ciottoli, il promontorio della Puntazza, ove si erge l'eccezionale testimonianza dell'antica Torre di Guidaloca, contribuisce ad incrementare la valenza paesaggistica del sito.
Proseguendo lungo la S.P. 63, si attraversa l'ampio pianoro di Piano Vignazzi, esteso terrazzo marino creato dall'azione di abrasione del moto ondoso su un antico fondale risalente al Quaternario. La profonda percezione del paesaggio a coltivi e seminativi accompagna il percorso sino alla località di Piano Levriere, a cui si giunge risalendo la tortuosa viabilità e ammirando il costone roccioso con pareti a strapiombo ed aspetti di gariga, macchia a palma nana, lentisco e carrubo.
Di eccezionale rilevanza è l'ampio panorama godibile percorrendo Piano Levriere: la struttura geomorfologica di Piano Vignazzi, coronata a sud-ovest dal sistema roccioso di P.zo Perania; il paesaggio costiero degradante verso il mare, in cui si scorgono scogli emergenti dalla particolare forma (Sc.o Fungia) e ove vi insiste l'area di interesse archeologico di cala Alberelli, insediamento del periodo ellenistico-romano.
Si perviene così all'antico borgo medioevale di Scopello, con il baglio, le vie lastricate da basole di calcari informi e le semplici architetture della tradizione rurale, posto su di una rupe scoscesa con rocce affioranti, ricca di vegetazione a garighe e macchia, il cui contesto conserva ancora parte del suo antico fascino.
Emergono, numerosi ed eccezionali, gli elementi di valore storico-culturale ed ambientale, quali Torre Bennisti che sovrasta, dalla sua panoramica posizione, l'intero territorio costiero e l'insediamento dell'antica tonnara di Scopello, inserita in un suggestivo paesaggio naturale, ove fanno da protagonisti i fondali marini con facies sciafile e poriferi, con colonie e idrozoi e briozoi, le emergenze geomorfologiche dei faraglioni, ricoperti da arbusti xerofitici, e le vicine torri di avvistamento, testimonianza dell'antica funzione di difesa della costa. Tali elementi si fondono producendo un paesaggio ricco di elementi emozionali.
La suggestione particolare dei luoghi, in cui si intrecciano memorie antiche e paesaggio naturale, permane tutt'oggi ed è, anzi, arricchita dalla consapevolezza di ritrovarsi partecipi di uno spettacolo di assoluta unicità.
In passato, le pressioni antropiche legate alla fruizione del mare e la mancata attenzione alle valenze paesaggistiche ed ambientali ha dato luogo in aree delimitate (p.es. Cala Mazzo di Sciacca, in prossimità con la riserva naturale orientata dello Zingaro) ad aggregati edilizi che si pongono quali elementi dissonanti rispetto alla qualità del sito;
Ritenuto, pertanto, che questo considerevole patrimonio di interesse naturale, geomorfoologico, biologico e storico-culturale rischia di essere compromesso in considerazione delle crescenti proposte ed iniziative di tipo turistico-ricettivo, concentrate nell'area costiera del comune di Castellammare del Golfo;
Rilevato che le misure di salvaguardia ad oggi vigenti concretatesi nel vincolo paesaggistico ex legge n. 1497/39, imposto nell'area in questione con il decreto n. 729 del 21 marzo 1979, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 27 del 23 giugno 1979, appaiono inadeguate all'eccezionale valenza paesistico ambientale del sito, non essendo supportate da una visione complessiva delle dinamiche e delle interrelazioni che la pianificazione paesistica, in corso di formazione-approvazione, contiene, le quali sono ben evidenziate nelle analisi conoscitive propedeutiche al piano paesistico, le cui risultanze sinteticamente sono riportate nelle schede dei paesaggi locali n. 5 (Lo Zingaro), n. 6 (Bacino Fiume Guidaloca) e n. 7 (Castellammare del Golfo) del piano territoriale paesistico dell'Ambito 1 - Area dei rilievi del trapanese;
Ritenuto che, per quanto sopra espresso, occorre, così come richiesto dalla Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Trapani con le note prot. n. 9440 del 27 ottobre 2003 e n. 10323 del 20 novembre 2003, porre rimedio al grave rischio di interventi indiscriminati idonei ad alterare i connotati salienti delle località costiere Pirale, Guidaloca, Scopello, Mazzo di Sciacca ricadenti nel comune di Castellammare del Golfo, che vanno salvaguardati, inibendo eventuali attività che possano modificare l'aspetto dei luoghi di singolare pubblico interesse paesaggistico, mediante la dichiarazione di immodificabilità temporanea, in applicazione dell'art. 5 della legge regionale n. 15/91;
Considerato che l'apposizione di un termine finale al provvedimento di vincolo come sopra descritto è imposto, ferma restando la condizione risolutiva dell'approvazione del Piano territoriale paesistico dell'area suddetta, dal disposto dell'art. 2 della legge 19 novembre 1968, n. 1187 e dell'art. 1 della legge regionale 5 novembre 1973, n. 38, applicabili analogicamente nel caso di specie;
Ritenuto che alla dichiarazione di immodificabilità temporanea interessante il territorio suddetto, debba far seguito l'emanazione di una adeguata e definitiva disciplina di uso del territorio da dettarsi ai sensi dell'art. 149 del testo unico n. 490/99 e dell'art. 1-bis della legge n. 431/85, mediante la redazione del Piano territoriale paesistico - Ambito 1 - Area dei rilievi del trapanese e comunque non oltre il termine di mesi 8 dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana;

Decreta:


Art. 1

Al fine di garantire le migliori condizioni di tutela, ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 15, fino all'approvazione del Piano territoriale paesistico - Ambito 1 - Area dei rilievi del trapanese e, comunque, non oltre il termine di mesi 8 dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, è vietata ogni modificazione dell'assetto del territorio, nonché qualsiasi opera edilizia, con esclusione degli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di consolidamento statico, di restauro conservativo, che non alterino lo stato dei luoghi e l'aspetto esteriore delle località costiere Pirale, Guidaloca, Scopello, Mazzo di Sciacca, ricadenti nel territorio comunale di Castellammare del Golfo, come descritto e delimitato in premessa e nelle planimetrie subb. A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, allegate al presente decreto di cui formano parte integrante e sostanziale.

Art. 2

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi ciale della Regione siciliana, unitamente alle planimetrie, di cui sopra è cenno, ai sensi degli artt. 142, comma 1, del testo unico n. 490/99 e 12 del regio decreto n. 1357/40.
Una copia della Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana contenente il presente decreto sarà trasmessa, entro il termine di mesi uno dalla sua pubblicazione, per il tramite della competente Soprintendenza, al comune di Castellammare del Golfo, perché venga affissa per 3 mesi naturali e consecutivi all'albo pretorio del comune stesso.
Altra copia della Gazzetta, assieme alle planimetrie della zona vincolata, sarà contemporaneamente depositata presso gli uffici del comune di Castellammare del Golfo, ove gli interessati potranno prenderne visione.
La Soprintendenza competente comunicherà a questo dipartimento la data dell'effettiva affissione del numero della Gazzetta sopra citata all'albo del comune di Castellammare del Golfo.

Art. 3

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al T.A.R. entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, nonché ricorso straordinario al Presidente della Regione entro 120 giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 26 novembre 2003.
  FAVARA 


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(2003.48.2993)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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