REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 10 OTTOBRE 2003 - N. 44
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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 18 agosto 2003.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio del comune di Altavilla Milicia.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE TERRITORIO ED AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale n. 2 del 10 aprile 1968;
Vista la legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978;
Vista la legge regionale n. 37 del 10 agosto 1985;
Vista la legge n. 183 del 18 maggio 1989: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo";
Visto il decreto legge n. 180 dell'11 giugno 1998: "Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania", convertito in legge 3 agosto 1998, n. 267;
Visto il decreto legge n. 132 del 13 maggio 1999, convertito in legge, con modificazioni, 13 luglio 1999, n. 226;
Visto il decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, con il quale l'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente adotta il piano straordinario per l'assetto idrogeologico con cui vengono individuate le aree del territorio regionale soggette a rischio "molto elevato" o "elevato";
Visto, in particolare, l'art. 6 del predetto decreto che attesta che il piano straordinario può essere integrato e modificato, ai sensi dell'art. 1-bis del decreto legge n. 180/98 e successive modifiche ed integrazioni, in relazione a successivi studi, ricerche e/o segnalazioni ed informazioni che documentino una situazione di dissesto locale diversa da quella rappresentata;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 245 del 14 settembre 2000, con la quale, tra l'altro, viene condivisa l'opportunità di dare immediato corso all'aggiornamento del piano straordinario del rischio idrogeologico, così come previsto dall'art. 6 del decreto n. 298/41/2000, accogliendo, prioritariamente, eventuali segnalazioni che documentino situazioni di dissesti locali diverse da quelle rappresentate nella cartografia del piano;
Visto il decreto n. 543 del 25 luglio 2002, con il quale l'Assessore per il territorio e l'ambiente approva l'aggiornamento del piano straordinario, integrato dalle norme di salvaguardia di cui all'allegato B;
Vista la nota n. 6957 del 14 aprile 2003, con la quale l'amministrazione comunale di Altavilla Milicia ha trasmesso all'ufficio del Genio civile di Palermo uno specifico studio mirato alla rimodulazione sia dei rischi associati ai dissesti ed alla franosità, sia dei rischi connessi alle aree soggette ad eventuali fenomeni di inondazione e/o alluvionamento;
Vista la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio Civile di Palermo, trasmessa con nota n. 6957 del 4 giugno 2003, nella quale l'ufficio, sulla base della documentazione tecnica prodotta dal comune di Altavilla Milicia, ritiene che si possa procedere all'aggiornamento del piano straordinario;
Ritenuto di dovere provvedere al riguardo;

Decreta:


Art. 1

Per le motivazioni di cui in premessa, è aggiornato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Altavilla Milicia (PA), con la riperimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, soggette alle norme di salvaguardia, ai sensi dell'art. 2 del decreto n. 543 del 25 luglio 2002.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto la carta del rischio idrogeologico in scala 1:10.000 e la relazione d'istruttoria dell'ufficio del Genio civile di Palermo.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 18 agosto 2003.
  MARINESE 

N.B. - Si può prendere visione della cartografia allegata al decreto presso l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente, servizio 9, il comune di Altavilla Milicia, l'ufficio del Genio civile di Palermo e la Provincia regionale di Palermo.
Allegato
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Nell'ambito del piano straordinario del rischio idrogeologico, promulgato con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, benché non individuate nel territorio comunale di Altavilla Milicia né aree franose e/o vocate al dissesto, né, tantomeno, aree soggette a fenomeni di esondazione, l'amministrazione comunale ha presentato istanza finalizzata alla revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, così come previsto ai sensi dell'art. 6 del suddetto decreto.
La suddetta istanza è stata inoltrata a quest'ufficio del Genio civile in data 14 aprile 2003, prot. n. 6957.
L'amministrazione comunale, attenendosi a quanto predisposto nelle indicazioni della circolare n. 57596 del 22 novembre 2000 dell'Assessorato del territorio e dell'ambiente, ha prodotto uno specifico studio mirato alla rimodulazione sia dei rischi associati ai dissesti ed alla franosità, sia dei rischi connessi alle eventuali aree soggette a fenomeni di inondazioni e/o alluvionamenti.
Tale studio, in particolare, prende in esame la porzione di territorio compresa tra la linea di battigia del mare e la quota 180 metri s.l.m., cioè quella ove per la maggior parte trova attuazione lo strumento urbanistico generale.
Sotto il profilo strettamente geomorfologico è stata evidenziata e classificata una frana da crollo, peraltro già stabilizzata con interventi attuativi operati da quest'ufficio. Il fenomeno, localizzato a sud-sud est del campo sportivo comunale, in contrada Sperone, seguendo il criterio dettato dalle linee guida, è stato classificato a rischio moderato di livello R1.
Dal punto di vista idrogeologico, invece, lo studio degli impluvi che solcano la parte settentrionale del territorio in senso quasi ortogonale alla linea di costa, evidenzia la totale assenza di pericolosità e, di conseguenza, la mancanza di rischio di esondazione e/o alluvionamento (rischio nullo). Ciò anche in funzione delle portate di massima piena che, per ciascun bacino, sono state calcolate per un tempo di ritorno pari a 10 - 30 - 50 - 100 - 200 - 500 anni.
Per ciascun bacino idrografico, inoltre, in funzione delle caratteristiche morfometriche, è stato calcolato l'indice morfometrico mediante una relazione empirica. Le aste drenanti afferenti ai bacini caratterizzati da indice morfometrico maggiore di uno, sono state assoggettate a regime di salvaguardia e di protezione attraverso l'introduzione di una fascia di rispetto di larghezza totale pari a 25 metri.
Tali fasce, così come rappresentato negli allegati planimetrici a scala 1:10.000, coinvolgono i bacini n. 1, 4, 6, 7, 9, 11, 15, 17; all'interno delle stesse, comunque, è interdetta l'attività edificatoria. Sono consentiti gli interventi di ristrutturazione e di consolidamento (senza aumento della cubatura esistente), nonché gli interventi connessi alla bonifica e la difesa dei suoli finalizzati alla regimazione dei corsi d'acqua.
Relativamente all'impluvio afferente al sottobacino 1A, pur non esistendo evidenti fattori di pericolosità, nel tratto immediatamente a monte dell'impianto di depurazione, sarà opportuno predisporre interventi di limitato impatto volti alla stabilizzazione delle linee di deflusso. A tal fine, qualora fosse intendimento della A.C. voler utilizzare la suddetta area per la realizzazione di infrastrutture ad indirizzo pubblico e/o sociale, si dovrà procedere, preventivamente, all'attuazione di un progetto indirizzato alla salvaguardia e difesa dei suoli mediante la collocazione di tubo "Armco" di lunghezza non inferiore a 100 metri e sezione idonea a far defluire la portata (per Tr=200 anni) assegnata in corrispondenza della sezione di verifica "1A-B". Inoltre, al fine di favorire il deflusso della portata di cui sopra, l'A.C. dovrà provvedere a ripristinare la funzionalità del canale di by-pass sistemato a tergo del muro perimetrale occidentale dell'impianto di depurazione.
Relativamente ai sottobacini n. 6-7-9, in corrispondenza dell'attraversamento delle strade comunali "S. Michele-Sperone" e "Chiesazza-Sperone", l'A.C. dovrà realizzare reti di protezione di altezza adeguata, aventi funzione di dissuasore.
Per tutti gli impluvi è ordinato un continuo monitoraggio e l'attuazione di livelli ordinari di manutenzione. Essi sono rivolti:
-  alla conservazione della sicurezza attuale del territorio attraverso il mantenimento dell'officiosità delle sezioni, intesa come vocazione delle stesse a garantire il normale deflusso delle acque;
-  alla salvaguardia delle caratteristiche di naturalità degli alvei;
-  al rispetto e salvaguardia delle superfici afferenti al contorno bagnato, in funzione delle verifiche effettuate.
Per loro natura, gli interventi devono avere carattere periodico ed attengono, essenzialmente, alla pulizia degli alvei, tendente ad eliminare gli ostacoli al deflusso della piena.
In considerazione di quanto sopra, pertanto, si trasmesse per gli ulteriori provvedimenti di competenza la documentazione inviata dal comune di Altavilla Milicia, che risulta elaborata secondo le linee guida individuate con la circolare n. 57596 del 22 novembre 2000 per la revisione del piano straordinario.
(2003.38.2239)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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