REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 26 SETTEMBRE 2003 - N. 42
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


CIRCOLARE 7 agosto 2003.
Legge regionale 2 settembre 1998, n.21, art.5.Completamento strutture portuali.

ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE - PALAZZO D'ORLEANS
ALL'ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ALL'ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA
ALL'ASSESSORATO DELL'INDUSTRIA
ALL'ASSESSORATO DEI LAVORI PUBBLICI
ALL'ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLE COMUNICAZIONI E DEI TRASPORTI
AGLI UFFICI DEL GENIO CIVILE DELLA SICILIA
ALL'UFFICIO DEL GENIO CIVILE OPERE MARITTIME
ALLE CAPITANERIA DI PORTO DELLA SICILIA
ALL'AGENZIA DEL DEMANIO DIREZIONE REGIONALE
ALL'AGENZIA DELLE DOGANE DIREZIONE REGIONALE
A TUTTI I COMUNI COSTIERI DELLA SICILIA


L'articolo 5 della legge regionale 2 settembre 1998, n. 21 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n.44 del 5 settembre 1998) testualmente recita:
"1. L'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente può autorizzare con le procedure di cui all'art. 7 della legge regionale 11 aprile 1981, n.65 e successive modifiche ed integrazioni la realizzazione di opere marittime portuali volte al completamento di strutture esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge, anche se non di interesse statale o regionale e realizzate in assenza di piano regolatore dei porti.
2.  Il finanziamento di ciascun intervento è subordinato alla certificazione dell'autorità marittima territorialmente competente, attestante le condizioni di rischio per la sicurezza della navigazione e dell'approdo dei natanti, per l'opera esistente.
3.  I progetti da ammettere a finanziamento anche per stralci devono essere risolutivi ai fini del conseguimento delle condizioni di sicurezza e corredati di attestazione resa in tal senso dal progettista.
4.  Le opere così realizzate costituiscono vincolo per la stesura delle successive pianificazioni portuali".
La norma introdotta dal legislatore risponde alla esigenza di adeguare gran parte delle strutture portuali che sovente, non essendo state compiutamente definite, ed in mancanza di un adeguato strumento di pianificazione (PRP), si trovano in condizioni di inadeguata sicurezza, sia per l'accesso che per l'ormeggio. Ciò, come è naturale, costituisce un grave limite allo sviluppo del settore portuale siciliano, che peraltro ha refluenze su svariati settori economici legati alla funzionalità della rete trasportistica regionale.
Come è noto in questi ultimi anni si è fortemente evoluto il modello del sistema dei trasporti, sia a livello europeo che nazionale, che tende ad elevare il livello della intermodalità tra i diversi modi di trasferimento di merci e persone (ferrovia, strada, mare, aereo) per ridurre i problemi di congestionamento e di inquinamento ambientale, oltre che ridurre i costi.
Si comprende allora come il grado di efficienza del sistema nel suo complesso è determinato dalla capacità di ogni singolo settore di rispondere in maniera adeguata alle necessità di trasporto di merci e persone e l'eventuale inefficienza o insufficienza di un settore determina forti refluenze negli altri settori, data la ormai forte integrazione tra le diverse modalità di trasporto.
In questo quadro il completamento e la messa in sicurezza dei porti siciliani assume un valore strategico che travalica la settorialità degli interventi in argomento, per assumere un significato alto che fa riferimento al più ampio sviluppo sostenibile dell'economia, della società e del territorio siciliano di cui la funzionalità e l'efficienza del sistema trasportistico costituiscono la imprescindibile condizione.
Pertanto, questo Assessorato, al fine di dare compiuta attuazione all'art. 5 della citata legge regionale n.21/98, invita tutti i soggetti istituzionali interessati ad adeguarsi alle seguenti direttive di ordine procedurale:
1)  i comuni nella cui competenza ricadono porti da completare e/o ritenuti insicuri e pericolosi per la navigazione e/o per l'approdo dei natanti, dovranno richiedere, con istanza motivata e dettagliata, all'Autorità marittima competente per territorio, ldella certificazione di cui al comma 2 dell'art. 5 della legge regionale n.21/98;
2)  acquista la certificazione, lo stesso ente dovrà richiedere a questo Assessorato l'attivazione delle procedure per la messa in sicurezza delle opere marittime esistenti, trasmettendo copia della certificazione rilasciata dall'Autorità Marittima unitamente agli elaborati tecnici rappresentanti lo stato di fatto;
3)  questo Assessorato, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta, autorizzerà la redazione del progetto definitivo, che dovrà essere risolutivo delle problematiche dell'opera marittima o del porto esistente, che dovrà essere redatto sulla scorta di studi specialistici, sia dal punto di vista idraulico-marittimo che geomorfologico e ambientale, con particolare riferimento ai presumibili effetti sulla dinamica dei litorali;
4)  l'ente proponente trasmetterà n. 4 copie del progetto definitivo a questo Assessorato (redatto secondo le indicazione di cui all'allegato A) per acquisire:
a)  N.O. di compatibilità ambientale con procedura prevista dal D.P.R. 12 aprile 1996, ove il porto rientri tra quelli di cui agli allegati A e B del citato D.P.R. 12 aprile 1996 (dipartimento territorio e ambiente). Per i porti di cui all'art.1 del D.P.C.M. n.377/88 dovrà essere acquisto il giudizio di compatibilità ambientale da parte del Ministero dell'ambiente;
b)  l'approvazione del progetto sotto il profilo urbanistico ai sensi dell'art.7 della legge regionale n.65/81 e successive modifiche e integrazioni (dipartimento urbanistica). Si evidenzia che il progetto, qualora non sia conforme allo strumento urbanistico, costituendo variante urbanistica, deve essere comprensivo di tutte le opere necessarie per la funzionalità del porto. All'interno del progetto generale sarà individuato lo stralcio fu nazionale per la messa in sicurezza.
5)  ai fini del parere previsto dall'art.13 della legge n. 64/74 i competenti uffici del Genio civile dovranno valutare la compatibilità degli interventi previsti con le condizioni geologiche, geotecniche e sismiche descritte nello studio di cui all'allegato A (punto B) della presente circolare. Pertanto, data la peculiarità degli interventi in argomento, non si applicano le direttive emanate con la circolare di questo Assessorato n. 2222 del 31 gennaio 1995;
6)  sulla base dei predetti pronunciamenti sarà rilasciata l'autorizzazione all'esecuzione delle opere di completamento e/o messa in sicurezza (dipartimento territorio e ambiente, servizio 5, demanio marittimo);
7)  ottenuta la superiore autorizzazione il soggetto proponente redigerà il progetto esecutivo e richiederà alla componente Autorità marittima l'espletamento dell'iter istruttorio per il rilascio della concessione demaniale e/o la consegna delle aree e contestualmente acquisirà le necessarie risorse finanziarie. Il progetto esecutivo, approvato in linea tecnica e amministrativa, ai sensi delle vigenti leggi, che dovrà sempre essere risolutivo per i conseguimento delle condizioni di sicurezza, sarà redatto secondo quanto disposto dalla legge regionale n. 7/2002 e successive modifiche e integrazioni e con i contenuti di massima dell'allegato II al D.M. 14 aprile 1998 del Ministero dei trasporti e della navigazione (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.98 del 29 aprile 1998);
8)  completato l'iter la documentazione sarà trasmes sa al dipartimento territorio e ambiente, servizio 5, per l'adozione del provvedimento finale.
Si confida nella puntuale osservanza.
  L'Assessore: PARLAVECCHIO 

Allegato A
Il progetto definitivo dovrà essere composto dai seguenti elaborati, che in gran parte costituiscono l'allegato I del D.M. 14 aprile 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.98 del 29 aprile 1998:
A) Relazione generale:
La relazione generale, con le dovute differenziazioni in relazione all'entità dell'intervento:
a)  descrive i lavori da realizzare;
b)  illustra le ragioni della soluzione prescelta, in relazione alle caratteristiche ed alle finalità dell'intervento, anche in riferimento ad altre possibili soluzioni;
c)  espone la fattibilità dell'intervento, documentata attraverso lo studio d'inserimento ambientale e paesaggistico, l'esito dello studio geologico, sismico, geotecnico, idrologico, idraulico e idraulico-marittimo di prima approssimazione delle aree interessate e l'esi to degli accertamenti in ordine agli eventuali vincoli di natura archeologica, paesistica, ambientale o di qualsiasi altra natura esistente sulle aree interessate;
d)  formula gli indirizzi per la redazione del progetto esecutivo anche in relazione alle esigenze di gestione e manutenzione dell'opera;
e)  stabilisce il cronogramma delle fasi attuative con l'indicazione dei tempi massimi di svolgimento delle varie attività;
f)  fornisce le indicazioni necessarie per garantire l'accessibilità, la funzionalità e manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti, nonché il monitoraggio e la manutenzione della costa influenzata dall'intervento;
g)  individua una serie di parametri-indice per una prima sintetica caratterizzazione dell'intervento.
B)  Studio geologico, sismico e geotecnico:
-  inquadramento geologico-strutturale;
-  assetto tettonico;
-  stratigrafia e litologia;
-  geomorfologia e idrogeologia;
-  caratterizzazione geotecnica di massima dei terreni e dei principali elementi connessi al rischio sismico.
C)  Studio idraulico-marittimo comprendente:
-  inquadramento geografico del paraggio;
-  individuazione del settore di traversia principale e di quello secondario, se esistente;
-  fetches geografici ed efficaci;
-  fonti di dati meteomarini a disposizione;
-  regime anemologico locale;
-  clima del moto ondoso al largo;
-  statistica degli eventi estremi al largo;
-  considerazioni sulla rifrazione del moto ondoso, con l'ausilio di apposita modellistica matematica;
-  individuazione delle altezze d'onda di progetto in corrispondenza delle opere foranee e dell'imboccatura portuale;
-  dimensionamento di massima delle opere foranee;
-  considerazione sul regime della dinamica litoranea locale (trasversale e longitudinale) in assenza e in presenza della progettata opera, con l'ausilio di apposita modellistica matematica per la predizione dell'evoluzione temporale della costa interessata dall'ope ra, a meno di particolari accertate condizioni morfologiche, sedimentologiche, meteomarine e strutturali per le quali la proposta opera non esercita rilevanti effetti sull'equilibrio dinamico dei sedimenti costieri latistanti. Considerazioni sugli eventuali fenomeni di insabbiamento della imboccatura portuale. Individuazione degli eventuali provvedimenti mitigatori;
-  studio dell'agitazione interna portuale;
-  considerazioni sull'agibilità dell'imboccatura portuale e degli specchi acquei interni ai fini della navigazione;
-  considerazioni sulla qualità delle acque interne portuali con individuazione degli eventuali provvedimenti mitigatori.
D)  Studio di inserimento ambientale e paesaggistico:
Lo studio di inserimento ambientale e paesaggistico, in relazione alla natura e all'entità delle opere, comprenderà:
a)  una verifica, anche in relazione all'acquisizione dei necessari pareri amministrativi, di compatibilità con le prescrizioni di eventuali piani paesaggistici, territoriali ed urbanistici sia a carattere generale che settoriale;
b)  uno studio sui prevedibili effetti della realizzazione dei lavori e dell'esercizio dell'opera sulle componenti ambientali (con particolare riferimento all'ecosistema costiero, a integrazione di quanto già esplicato in sede di studio idraulico marittimo);
c)  una relazione esplicativa della scelta della proposta progettuale e delle possibili alternative tipologiche. Per il processo di ottimizzazione progettuale, si terrà conto, tra gli altri, dei seguenti fattori:
-  impatto di cantiere;
-  impatto visivo, con riferimento alle conseguenze della costruzione delle opere portuali dal punto di vista della visione dal basso (perturbazione del panorama naturale goduto dalla spiaggia e dal mare) e dall'alto (panorama degli eventuali rilievi circostanti il futuro insediamento);
-  interferenza con la spiaggia nel senso sia della impossibilità o meno di utilizzare l'eventuale spiaggia esistente ai fini balneari, sia di ripercussioni sulla dinamica litoranea dell'intera falcata costiera di influenza;
-  eventuale interferenza con i fiumi;
-  circolazione idrica, con riferimento alla qualità dell'acqua nella darsena, favorita dal ricambio naturale ed eventuali problemi legati alla penetrazione di acqua salmastra nella falda costiera;
-  variabilità dei livelli idrici nella darsena con conseguenze sulla difficoltà dell'ormeggio e sui vincoli progettuali delle opere di accosto;
-  parcheggi a servizio del porto o sulle vie di accesso o sulla ricettività posti barca, posti auto e descrizione di tutti i servizi disponibili;
-  accesso da terra o viabilità, ovvero la facilità di ingresso via terra e la vicinanza alle principali arterie di comunicazione;
-  accesso da mare o navigabilità, intendendo con tale termine la sicurezza delle manovre di ingresso, di evoluzione interna e di ormeggio;
-  protezione dagli agenti meteomarini, in termini di sicurezza dell'ormeggio riguardo all'azione del moto ondoso e del vento;
-ricettività, in termini di numero di posti barca che è possibile collocare all'interno del porto, in posizioni sufficientemente riparate;
-  durabilità delle strutture e quindi oneri di manutenzione legati ai processi di danneggiamento e degrado delle opere nel tempo;
d)  le misure di compensazione ambientale e gli eventuali interventi di ripristino e riqualificazione ambientale e paesaggistica;
e)  le norme di tutela ambientale che si applicano all'intervento e gli eventuali limiti posti dalla normativa di settore per l'eser cizio di impianti, nonché i criteri tecnici che s'intendono adottare per assicurarne il rispetto.
E)  Elaborati grafici
Gli elaborati grafici, con le necessarie differenziazioni in relazione alla dimensione e alla natura dell'opera, sono costituiti di norma da:
-  stralcio dello strumento urbanistico generale in scala 1:2.000 e 1:10.000 relativo all'area di intervento;
-  stralcio dello strumento urbanistico generale in scala 1:2.000 e 1:10.000 indicante le opere oggetto di intervento;
-  carta dei vincoli in un intorno di 10 Km;
-  carta delle zone protette in un intorno di 10 Km;
-  stralcio di eventuali piani di settore comunque denominati che concernano la materia urbanistica, relativi all'area di intervento;
-  planimetrie con le indicazioni delle curve di livello (isoipse e isobate) in scala non inferiore a 1:2.000, sulle quali sono riportati separatamente lo stato attuale, le opere da realizzare e le altre eventuali ipotesi progettuali esaminate;
-  elaborati grafici e sezioni schematiche nel numero, nell'arti colazione e nelle scale necessarie a permettere l'individuazione di massima di tutte le caratteristiche spaziali, tipologiche, funzionali e tecnologiche delle opere da realizzare;
-  documentazione fotografica dei luoghi oggetto di intervento e la previsione dell'aspetto futuro tramite montaggio fotografico al computer.
Più in particolare, con specifico riferimento alla tipologia delle opere in esame, si evidenzia l'opportunità di corredare la progettazione con i seguenti elaborati grafici, redatti nelle adeguate scale:
-  corografia del paraggio-indicazione dei settori di traversia;
-  planimetria stato di fatto, con l'indicazione delle quote topo grafiche e batimetriche attuali;
-  planimetria d'insieme dell'intervento, con indicazione delle quote topografiche e batimetriche di progetto e dell'area richiesta in concessione;
-  planimetria di riferimento delle sezioni tipo;
-  sezioni tipo opere foranee;
-  sezioni tipo opere interne;
-  planimetria degli attracchi, posti barca (individuazione della flotta tipo) e dei parcheggi auto;
-  sistemazioni a terra;
-  planimetria con zonizzazione delle funzioni;
-  accessibilità portuale (viabilità interna ed esterna; navigabilità, con indicazione delle rotte di ingresso e delle evoluzioni interne);
-  schemi di massima degli impianti a rete (idrico, elettrico, illuminazione, antincendio, fognatura, ecc.).
Il progetto definitivo, inoltre, specificherà gli elaborati da adottare in sede di progetto esecutivo.
F)  Previsione di spesa
Il calcolo della spesa per lavori verrà effettuato applicando, alle quantità caratteristiche degli stessi, i prezzi unitari ricavati dal prezziario regionale vigente.
G)  Attestazione
A norma dell'art. 5, comma 3, della legge regionale n. 21/98, il progetto deve essere corredato da una dichiarazione del progettista attestante la completezza progettuale delle opere da realizzare e la loro funzionalità e che le opere progettate sono risolutive ai fini del conseguimento delle condizioni di sicurezza, sulla base delle risultanze degli studi propedeutici eseguiti per la redazione del progetto.
H)  Ai fini dell'attivazione del procedimento ex art. 7 della legge regionale n. 65/81 (su richiesta sindacale) dovrà altresì essere trasmesso il parere ex art. 13, della legge n. 64/74 (dell'ufficio del genio civile) ed il parere ex decreto legislativo n. 490/99 (della Soprin tendenza per i beni culturali e ambientali).
Su richiesta del dipartimento regionale urbanistica, verrà successivamente acquisito il parere del consiglio comunale, come previsto dal citato articolo 7.
(2003.36.2157)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
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