REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 19 SETTEMBRE 2003 - N. 41
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 30 luglio 2003.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Riesi.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5, legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999 nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione del l'11 luglio 2000;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica utilità, approvato con il D.P.R. n. 327/01, come modificato dal decreto legislativo n. 302/02;
Premesso:
-  il comune di Riesi, con foglio prot. 4302 del 23 marzo 1998 e successivo foglio prot. n. 11412 del 29 giugno 1998, ha trasmesso a questo Assessorato, per gli adempimenti di competenza, gli atti ed elaborati riguardanti il piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, adottato con delibera di consiglio comunale;
-  avverso la sopracitata deliberazione consiliare n. 74 del 27 giugno 1997, a seguito dell'espletamento delle procedure di deposito e pubblicazione ex art. 3 della legge regionale n. 71/78, sono state prodotte n. 35 osser vazioni/opposizioni sulle quali il consiglio comunale ha formulato le proprie controdeduzioni con delibera n. 19 del 25 febbraio 1998;
-  con il voto n. 220 del 16 dicembre 1999, reso ad integrazione della proposta n. 302 del 29 ottobre 1999, formulata dal gruppo XXXI/DRU ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, il Consiglio regionale dell'urbanistica, ha espresso il parere di restituire lo strumento urbanistico del comune di Riesi per essere sottoposto a rielaborazione parziale, ai sensi del comma 8°, dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78;
-  con la nota assessoriale prot. n. 12849 del 22 dicembre 1999 il suddetto strumento urbanistico, condividendo quanto espresso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 220 del 16 dicembre 1999, è stato restituito al comune di Riesi;
Visto il foglio prot. n. 8873 del 30 maggio 2001, assunto al prot. n. 35063 del 31 maggio 2001 di questo Assessorato, con il quale il comune di Riesi ha trasmesso gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio rielaborati in adeguamento al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 220/99;
Visto l'ulteriore foglio prot. n. 2750 del 12 febbraio 2002, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 9088 del 13 febbraio 2002, con il quale è stata trasmessa la documentazione integrativa richiesta con la nota assessoriale prot. n. 67956 del 26 novembre 2001;
Vista la delibera n. 107 del 5 settembre 2000, con la quale il consiglio comunale di Riesi ha adottato la rielaborazione parziale del piano regolatore generale con annesso regolamento edilizio e relative prescrizioni esecutive prevenendo, inoltre, la modifica dell'art. 35 delle norme di attuazione limitatamente ad alcuni parametri della zona C5 "residenziale estiva" di contrada Mariano;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi al piano adottato con delibera consiliare n. 107 del 5 settembre 2000;
Vista la certificazione a firma del segretario generale datata 12 febbraio 2002, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante la presentazione di n. 20 osservazioni/opposizioni avverso il piano adottato;
Viste le osservazioni/opposizioni di cui alla suddetta certificazione;
Vista la relazione e gli appositi elaborati di visualizzazione e delle osservazioni redatti dai progettisti;
Viste le delibere n. 8 del 12 febbraio 2001, n. 12 del 15 febbraio 2001 e n. 31 del 29 marzo 2001, con le quali il consiglio comunale di Riesi ha dedotto le opposizioni a osservazioni presentate dai cittadini a seguito della pubblicazione dello strumento urbanistico adottato con la delibera n. 107 del 5 settembre 2000;
Viste le osservazioni/opposizioni presentate direttamente a questo Assessorato dalle seguenti ditte:
-  Terranova Carmelo e Terranova Gaetano;
-  Anzaldi Giuseppe e Anzaldi Salvatore;
Vista la nota prot. n. 303 del 5 novembre 2002, con la quale l'U.O.3.1/DRU di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamen te agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale, al regolamento edilizio ed al P.E., la proposta di parere n. 77 del 29 ottobre 2002, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...(Omissis)...
CONTENUTI DELLA RIELABORAZIONE PARZIALE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE
Sulla scorta delle prescrizioni contenute nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 229 del 16 dicembre 1999 e nella proposta del gruppo XXXI n. 302 del 29 ottobre 1999, la rielaborazione parziale del piano doveva interessare essenzialmente i seguenti ambiti:
1)  ridimensionamento delle previsioni relative al l'espan sione residenziale;
2)  approfondimento della pianificazione alla scala 1:2000;
3)  ridefinizione dell'impianto delle norme tecniche di attuazione;
4)  verifica della perimetrazione delle zona A1 e A2;
5)  verifica delle zone C5 "residenziali estive";
6)  mantenimento del carattere rurale delle zone C6 di "riqualificazione ambientale";
7)  ridefinizione urbanistica delle zone D2 "polifunzionali";
8)  esclusione delle previsioni ricadenti al di fuori del territorio comunale;
9)  approfondimento dello studio geologico relativamente ad alcune aree indicate nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica;
10)  inserimento nel regolamento edilizio dell'obbligo di redazione di studio geologico a supporto di ogni richiesta di concessione edilizia.
PREMESSE E DESCRIZIONE DEL PIANO
FORMAZIONE DEL CENTRO ABITATO
Il nucleo originario del centro abitato di Riesi è stato fortemente condizionato dalle caratteristiche orografiche ed è caratterizzato dalla presenza della chiesa del Crocifisso nonché da una struttura conventuale attorno alla quale si articola un tessuto urbano più volte rimaneggiato nei secoli. Oltre la chiesa del Crocifisso sorge, in una zona pianeggiante, il quartiere settecentesco, caratterizzato da un impianto a maglia regolare. A tale periodo risale la maggiore espansione della città.
Nell'ottocento, secolo nel quale l'economia del paese è stata influenzata dallo sfruttamento delle miniere di zolfo, si è avuta un'ulteriore espansione, le cui caratteristiche però, almeno secondo quanto riportato nella relazione generale del piano regolatore generale in esame non sono state tali da dare origine ad uno sviluppo architettonico e urbanistico di particolare pregio. Nel novecento si è avuto un notevole sviluppo edilizio che si è incentrato sulla trasformazione del patrimonio edilizio antecedente e su un disordinato espandersi della città, con una notevole presenza di episodi di abusivismo che hanno causato una distorsione generale del processo di crescita urbana.
AMBIENTE FISICO
L'ambiente fisico del territorio di Riesi è quello tipico dei paesi collinari dell'interno della Sicilia, con caratteristiche fisiche varianti da ambiti più acclivi ad ambiti pianeggianti in corrispondenza al letto dei corsi d'acqua più importanti.
Sul territorio comunale insiste il vincolo idrogeologico apposto con decreto assessoriale n. 303 del 16 agosto 1954 e per quanto riguarda la "Bassa valle del Salso o Imera meridionale" il vincolo paesaggistico, apposto con decreto assessoriale n. 6051 del 3 maggio 1997.
Attualmente la strumentazione urbanistica è composta da un programma di fabbricazione, approvato con decreto assessoriale n. 90 del 13 aprile 1981.
IL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE
Non è stato possibile reperire nell'attuale relazione generale alcun dato relativo al patrimonio edilizio esistente ed al suo grado di utilizzo. Si fa riferimento, pertanto, ai dati desumibili dalla precedente proposta di parere, dalla quale si evince che al momento della prima stesura del piano, si avevano 14.820 vani occupati e 5.627 vani non occupati, utilizzati come seconde case o per altri scopi: ulteriori 613 vani, risultavano totalmente inutilizzati in quanto incompleti o in cattivo stato di manutenzione.
LA POPOLAZIONE RESIDENTE E LA DINAMICA DEMOGRAFICA
Alla data dell'1 gennaio 2001, secondo i dati ISTAT, la popolazione residente assommava a n. 12.213 abitanti, rispetto ai 12.506 censiti al 1991; si può quindi affermare che nel trascorso decennio la popolazione comunale si sia mantenuta su livelli stabili.
Secondo la relazione di piano si è invece assistito ad un trend positivo con un saldo naturale intorno al numero di 50 nuovi abitanti per anno, il che porta i progettisti a stimare alla data del 2015 una popolazione composta da 16.500 abitanti con un incremento, rispetto agli attuali (secondo il piano) 12.500, di 1.000 abitanti per incremento demografico e 3.000 per rientro dall'emigrazione. Questa previsione comporta la necessità di reperire oltre al soddisfacimento dei fabbisogni pregressi di 1.000 abitanti e rispetto a quelli esistenti altri 1.032 alloggi da ubicare in zona B2 e soprattutto nelle varie sottozone nelle quali è stata articolata la zona C d'espansione residenziale. Viene previsto altresì che il recupero di parte del patrimonio edilizio esistente possa contribuire al reperimento di circa 600 nuovi alloggi.
OBIETTIVI E CRITERI PROGETTUALI
Zonizzazione
La zona A si articola in due sottozone A1 e A2, denominate rispettivamente "centro storico" e "centro antico"; che comprendono ora, secondo quanto riportato nella relazione generale, l'intero tessuto urbano risalente alla fine del XIX secolo. In generale, ambedue le zone presentano un elevato grado di sostituzione ed alterazione delle tipologie originarie. Per quanto riguarda la sottozona A2, il piano propone interventi di ristrutturazione urbanistica ai sensi della legge n. 457/78, com ma "e".
Le norme di attuazione, nella considerazione che l'amministrazione comunale ha in corso le procedure per la formazione del piano particolareggiato del centro storico, si limitano a consentire la sola manutenzione ordinaria.
La zona B è stata anch'essa suddivisa in due sottozone "B1" e "B2", delle quali, la prima è completamente edificata, la seconda, invece presenta ancora dei vuoti.
Le norme d'attuazione per ambedue le sottozone sono sostanzialmente coincidenti e rispecchiano i contenuti della normativa urbanistica vigente in ambito nazionale e regionale. Nelle aree ancora libere l'edificazione è subordinata all'approvazione degli strumenti attuativi.
La zona C di espansione residenziale, si presenta mol to ampia, essendo destinata a soddisfare sia i fabbisogni residenziali pregressi e futuri che quelli relativi alla residenza stagionale.
E' stata individuata una vasta gamma di sottozone, che vanno dalla zona C1 alla C8. Tra queste assumono particolare valenza per i fini dell'espansione residenziale del centro abitato le due sottozone C1 e C2, destinate rispettivamente all'edilizia economica e popolare ed all'edilizia privata. La sottozona C1 peraltro, è interessata dalle prescrizioni esecutive allegate al piano regolatore, che riguardano rispettivamente l'ambito n. 1 e l'ambito n. 6; i restanti ambiti, molto più piccoli, interessano aree già parzialmente assegnate a cooperative edilizie o sulle quali sono previste attrezzature e servizi per le residenze.
E' appena il caso di rilevare che il ridimensionamento delle previsioni residenziali formava oggetto di una delle motivazioni, per le quali è stata richiesta la rielaborazione parziale del piano regolatore generale. La nuova versione del Piano intende soddisfare tale prescrizione con l'eliminazione delle tipologie edilizie a palazzine multipiano, originariamente previste nella prescrizione esecutiva relativa all'ambito del piano per l'edilizia economica e popolare n. 1 e la loro sostituzione con un parco sportivo e con la riduzione a 2,5 mc./mq. della densità edilizia consentita nella zona C2. A supporto di tale nuovo dimensionamento è stata presentata un'indagine demografica, dalla quale emerge un fabbisogno complessivo di alloggi per 5.000 persone, dovute sia ai fabbisogni pregressi, che al rientro dall'emigrazione ed alla crescita demografica.
Indubbiamente, in questo momento il territorio di Riesi è interessato da una certa ripresa delle attività economiche, che certamente produrrà, se non la crescita sperata, quantomeno un certo aumento della popolazione. In considerazione di ciò, si ritiene che le previsioni relative alle zone C1 e C2 possano essere condivise, pur nel relativo ridimensionamento delle stesse che non ha comportato una riduzione del consumo di territorio necessario, prescrivendo che si dia attuazione alle stesse a partire dalle aree più piccole.
In particolare, per quanto riguarda l'area delle prescrizioni esecutive di edilizia economica e popolare del l'ambito n. 1 che per la sua vastità e per le sue caratteristiche progettuali appare essere necessaria solo in caso di una crescita demografica delle proporzioni sperate, che creerebbe le condizioni per "un'addizione urbana" del ti po ipotizzato. Per quanto riguarda le altre zone residenziali si ritiene di poter condividere le zone C3 e C4 in considerazione di completamento e riqualificazione nonché delle modalità attuative che consentirebbero un certo controllo sulla qualità edilizia.
Le zone C5 "residenziali estive"; per le quali il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica imponeva la verifica in quanto contigue al centro abitato, sono state rideterminate, rititolando quali zone C7 "residenziale esten siva a villette" quelle più vicine al centro abitato e mantenendo la precedente destinazione per l'ampia area di contrada Mariano. Nella considerazione che i fabbisogni residenziali di tali zone C7 non incidono sui fabbisogni realisticamente presumibili e che esse appaiono invece omologabili alle cosiddette "aree di riqualificazione ambientale" C6, per le quali, del resto, il Consiglio regionale dell'urbanistica aveva prescritto l'inserimento nelle aree E2, si ritiene opportuno che tali destinazioni urbanistiche vengano disattese e che le relative aree vengano classificate, come prescritto E2, al pari di tutte le C6. Per quanto riguarda l'area di contrada Mariano: atteso che, tale zona, secondo quanto riferito in relazione, rappresenta la localizzazione tradizionale degli insediamenti stagionali degli abitanti di Riesi, la classificazione quale C5 può essere condivisa, subordinandola alla realizzazione, vista la sua vastità, di un piano attuativo che salvaguardi le caratteristiche ambientali dell'area, evitando che un eccessivo aumento del peso delle residenze stagionali, causi un depauperamento delle risorse paesaggistiche che la rendono appetibile quale meta di villeggiatura. La zona C8, precedentemente classificata co me C6 "zona di riqualificazione ambientale" viene ora classificata come zona di recupero ambientale. Tale nuo va destinazione urbanistica viene giustificata con la necessità di redigere un piano particolareggiato di recupero dell'edilizia abusiva ivi realizzata. Sotto questi aspetti la destinazione può essere condivisa, con la prescrizione che gli interventi edilizi da realizzare siano finalizzati al riordino urbanistico ed al recupero ambientale e con l'esclusione della realizzazione di nuove residenze, ad eccezione di quelle insistenti in piccoli lotti interclusi tra altri su cui insistono edifici già realizzati.
La zona D è suddivisa in due sottozone: la prima D1 comprende le zone destinate alla realizzazione di insediamenti a carattere industriale, artigianale e commerciale; è stata ampliata rispetto alla precedente versione del piano in dipendenza dell'elevato numero di operatori economici interessati ad insediarsi nel territorio comunale. Pertanto alla precedente zona D1 sono state aggiunte un'area D1.1 ed un'area D1.2 destinata ad accogliere un P.I.P.
Una seconda classificazione D2 riguarda invece tutte le aree legate al percorso della ferrovia abbandonata ed alla miniera di zolfo in disuso ed altre forme di utilizzo produttivo del territorio: ad eccezione delle aree D2/1, D2/2, D2/3, che, in quanto ricadenti in buona parte al di fuori del territorio comunale di Riesi, non possono essere normate urbanisticamente in questa sede, come peraltro era già stato rilevato dal precedente voto del Consiglio regionale dell'urbanistica, appaiono condivisibili le previsioni dalla D2/4 alla D2/9 in quanto tese a valorizzare un percorso caratterizzato da valori paesistici ed ambientali notevoli pur nell'asprezza dei luoghi e dei ruderi dei manufatti industriali, dei quali invece è urgente un recupero, teso a salvaguardare la memoria storica della coltivazione delle miniere di zolfo e la stessa sopravvivenza di quelli che a tutti gli effetti si possono considerare esempi di archeologia industriale. Le restanti aree possono essere condivise se inquadrate in una logica unitaria quale è quella del piano particolareggiato di riqualificazione, recupero e salvaguardia.
E tuttavia necessario che in sede di pianificazione generale vengano stabiliti gli indici urbanistici da rispettare nei futuri interventi, specie per quanto riguarda l'area D2/16 turistico ricettiva.
La zona E comprende il verde agricolo ed è stata suddivisa in due sottozone E1 ed E2, la seconda delle quali comprende le zone di interesse naturalistico nelle quali è vietata qualsiasi tipo di edificazione. Esiste poi, una terza classificazione V4 che comprende i giardini e le corti di interesse storico paesaggistico.
Le zone F, infine, comprendono tutte le attrezzature di livello urbano e territoriale classificate come segue:
-  F1  - attrezzature sanitarie ospedaliere; 
-  F2  - parchi urbani, territoriali, archeologici; 
-  F3  - attrezzature istruzione; 
-  F4  - grande distribuzione; 
-  F5  - trasporto; 
-  F6  - attrezzature cimiteriali; 
-  F7  -  impianti tecnologici; 
-  F8  -  attrezzature commerciali, amministrative, di rezionali; 
-  F9  - attrezzature militari; 
-  F10  - attrezzature giudiziarie e carcerarie; 
-  F11  - attrezzature e impianti per lo sport; 
-  F12  - attrezzature culturali, museali, universitarie; 
-  F13  - attrezzature socio-assistenziali; 
-  F14  - attrezzature religiose; 
-  F15  - ricettive turistico-alberghiere; 
-  F16  - discariche. 

In relazione a tale classificazione, si osserva che appare impropria la classificazione nelle zone F delle aree destinate ad accogliere servizi commerciali o turistico-alberghieri, in quanto tali destinazioni urbanistiche non sono riferite ad attrezzature d'interesse generale e comunque pubbliche. Andranno pertanto riclassificate al l'in terno delle loro destinazioni specifiche tra le aree commerciali o in aree all'uopo indicate anche in relazio ne agli adempimenti ai quali il Comune è tenuto in funzione dell'obbligo di provvedere alla predisposizione di un piano di settore relativo alla programmazione commerciale ai sensi della legge regionale 22 dicembre 1999, n. 28.
Le zone G, infine, comprendono le aree sottoposte a vincoli di diversa natura secondo il sottostante elenco:
-  G1 - aree e fasce di rispetto;
-  G2 - vincolo legge n. 431/85, art. 1, comma g;
-  G3 - vincolo legge n. 431/85, art. 1, comma c;
-  G4 - vincolo legge n. 431/85, art. 1, comma m;
-  G5 - vincolo legge n. 1497/39;
-  G6 - aree a rischio geologico;
-  G7 - impianto di depurazione e lagunaggio;
-  G8 - aree di interesse archeologico;
-  G9 - area centro di rottamazione.
Sono inoltre state reperite le aree per le attrezzature locali nella misura fissata dagli standard del decreto n. 1444/68, pari a 18 mq./ab.
NORME D'ATTUAZIONE
Una delle motivazioni più importanti, tra quelle che hanno determinato la richiesta di rielaborazione parziale del piano, è stata la mancanza di vere norme d'attuazione, la cui funzione era stata demandata dai progettisti a schede norma, che fornivano, però, una descrizione meramente qualitativa dei fenomeni ma non davano i necessari parametri edilizi e urbanistici.
Nella presente versione del piano sono state invece redatte le norme tecniche d'attuazione, alle quali si affiancano le schede norma delle zone B, C1, C2 C3, C4, che sostanzialmente costituiscono, tuttavia, un duplicato delle norme stesse.
Le suddette norme sono costituite da n. 69 articoli, suddivisi in vari capitoli, relativi ai diversi aspetti dell'attuazione del piano regolatore generale. In generale, appaiono condivisibili, in quanto conformi con la vigente normativa urbanistica. Per quanto attiene al titolo III, capo II (norme per zone), si ritiene tuttavia opportuno specificare quanto segue:
Zona A
L'art. 26 si limita a consentire la sola attività di manutenzione ordinaria, rimandando tutto il resto alle nor me del piano particolareggiato del centro storico, attual mente in corso di formazione; appare, invece, opportuno consentire gli interventi risanativi e trasformazioni conservative, nel rispetto delle norme contenute nel D.M. n. 1444 del 2 aprile 1968, di cui alle lett. a, b, c, del l'art. 20 della legge regionale n. 71/78.
Zona B
E' necessario riportare i casi di intervento diretto ai lotti fino a 1.000 mq. in conformità alle prescrizione dell'art. 39 della legge regionale n. 19/72 e successive modifiche e integrazioni.
Zona C
La zona C è stata suddivisa in sottozone, a sua volta ogni sottozona è stata ulteriormente suddivisa in ambiti.
C1 edilizia economica e popolare. Tale sottozona è stata articolata in sei ambiti, dei quali il primo e l'ultimo sottoposti a prescrizioni esecutive per nuove zone di espan sione, il 2, 3, 4, 5 invece sono impegnati da aree assegnate a cooperative edilizie e da attrezzature con alcuni residui lotti liberi.
Per tali lotti sono previsti i seguenti indici e parame tri urbanistici:
-  densità edilizia: 3,00 mc./mq.;
-  altezza massima: 10,00 m.;
-  distanza minima tra edifici: 0,00 o altezza massima;
-  distanza minima dal ciglio stradale: 5,00 m.;
-  costruzioni accessorie: non ammesse.
Per quanto riguarda invece gli ambiti sottoposti a prescrizioni esecutive le norme sono ricavabili dal dettaglio delle previsioni planovolumetriche. Per quanto riguarda l'ambito n. 1 si ha una densità fondiaria complessiva di 2,6 mc./mq. mentre per quanto riguarda l'ambito n. 6 non viene esplicitamente indicato. Nella considerazione che comunque il piano non prevede tipologie edilizie che potrebbero dar luogo ad un eccessivo carico urbanistico e che sono invece previste ampie aree per servizi e attrezzature, anche in seguito a quanto prescritto dal parere del Consiglio regionale dell'urbanistica di rielaborazione parziale, si ritiene di poter condividere la normativa in questione, prescrivendo che in sede di decreto il comune sia onerato della produzione di una tabella riepilogativa ove vengano riassunti tutti gli indici e i parametri urbanistici (densità del territorio, densità edilizia, altezza massima, distanza edifici, distanza dal ciglio della strada) delle varie sottozone nella quale è stata articolata la C1.
La zona C2 è destinata alla realizzazione dell'espansione edilizia privata; è prevista una densità edilizia di 2,5 mc./mq. ed un altezza massima di 11 m. Le norme si ritengono in generale condivisibili.
La zona C3 riguarda parti di territorio da riqualificare urbanisticamente e lotti già edificati ricadenti all'interno di aree per attrezzature.
In dipendenza dell'individuazione dei comparti, delle appropriate modalità d'intervento, e del limitato indice di edificabilità (1,2 mc./mq.), destinato al completamento dell'esistente e non a nuove edificazioni, si ritiene di poter condividere le norme in esame, fermo restando il requisito dell'ammissibilità a sanatoria dell'edificio esisten te da riqualificare.
La zona C4 ha caratteristiche miste residenziali produttive. Le aree sono dislocate in varie parti del territorio e sono articolate in 12 ambiti, per ognuno dei quali sono stati individuati gli ambiti edificatori. In ragione della puntuale indicazione delle norme di attuazione, che tra l'altro prevedono la formazione dei comparti e un densità edilizia di mc./mq. 2,00 a completamento della volumetria esistente ed un altezza max di m. 8, si ritiene di poter condividere le norme in questione.
La zona C5, residenziale estiva, a seguito della verifica richiesta nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica è stata limitata ad una sola area, se pur molto vasta, giustificata dalla tradizionale preferenza degli abitanti di Riesi per la localizzazione delle loro residenze stagionali. Le norme prevedono che l'edificazione sia subordinata alla formazione di uno strumento attuativo esteso all'intero ambito o con opportune limitazioni volte a non pregiudicare future sistemazioni urbanistiche a progetti di comparto estesi almeno 6.000 mq. La densità edilizia consentita è di 0,20 mc./mq. il lotto minimo in sede di adozione è stato elevato a 2.000 mq. Si ritiene di poter condividere tali norme.
Per quanto riguarda le zone C6 e C7, non condivise alla luce delle prescrizioni del Consiglio regionale dell'urbanistica e delle motivazioni precedentemente esposte, si ritiene che le norme relative a tali zone siano da cassare. Relativamente, infine, alla zona C8, alla luce delle superiori considerazioni si ritiene di poter condividere le norme ad essa relative, integrate dalle prescrizioni discendenti dalle considerazioni sopra esposte.
Per quanto riguarda infine le zone produttive si ritiene che gli indici adottati siano compatibili con le norme vigenti e che pertanto possano essere in linea di massima condivisi. E' appena il caso di rilevare che per la formazione del P.I.P. dovrà comunque essere richiesta la prescritta autorizzazione.
Le norme dedicate al verde agricolo ed al verde di interesse storico ambientale appaiono in linea con la legislazione vigente e perciò condivisibili.
Per quanto riguarda le norme relative alle zone F, le stesse si ritengono in generale condivisibili quando siano riferite ad attrezzature rientranti tra quelle previste dal D.M. n. 1444 del 2 aprile 1968. Vanno invece stralciate le norme relative alle F4 ed F8 che si riferiscono ai servizi di tipo commerciale o per uffici privati che devono trovare opportuna collocazione all'interno delle zone territoriali omogenee B, C, D, fermo restando la condivisione dei parametri urbanistici adottati, che fanno riferimento alle prescrizioni del D.M. n. 1444/68. Vanno totalmente stralciate le F15 in quanto coincidenti con le D2/16.
Le restanti norme che afferiscono alle aree soggette a vincolo, alle aree destinate ad attrezzature, alla viabilità ed ad aspetti di carattere generale si ritengono condivisibili.
REGOLAMENTO EDILIZIO
Il regolamento edilizio era stato considerato condivisibile già nella prima stesura; tuttavia il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica aveva prescritto che dovesse essere inserito l'obbligo di redazione di studio geologico a supporto di ogni richiesta di concessione edilizia. Tale adempimento non sembra che sia stato effettuato e pertanto si ritiene di doverlo inserire in questa sede.
ASPETTI GEOLOGICI
Il voto n. 229 del 16 dicembre 1999 poneva una serie di prescrizioni per quanto riguardava lo studio geologico a supporto del piano regolatore generale; in particolare, per quanto riguarda la compatibilità con l'assetto idrogeologico delle destinazioni urbanistiche di piano Margio e le zone C4 poste nei pressi di un'area in frana. Relativamente a questi aspetti dal punto di vista urbanistico, la rielaborazione del piano ha previsto l'eliminazione delle previsioni di palazzine multipiano (zona C1, ambito n. 1) e la loro sostituzione con attrezzature sportive (parco sportivo) e la soppressione delle previsioni dell'ambito n. 7 della zona C4.
Sono stati inoltre prodotti ulteriori elaborati ad approfondimento del precedente studio geologico costitui ti da:
-  carta della pericolosità geologica, scala 1:10000;
-  carta della pericolosità geologica zona piano Margio, scala 1:2000;
-  carta geolitologica zona piano Margio, scala 1:2000;
-  carta litotecnica zona piano Margio, scala 1:2000;
-  carta geomorfologica zona piano Margio, scala 1:2000;
-  carta geomorfologica area viadotto, scala 1:2000.
Nelle carte sopraelencate non sono state riportate, tut tavia, le zonizzazioni di piano così come consigliato dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica.
CONSIDERAZIONI
DIMENSIONAMENTO E FABBISOGNI
Il piano regolatore del comune di Riesi è stato dimensionato, assumendo una popolazione residente alla fine del ventennio 1995-2015 pari a i 16.500 abitanti, con un saldo positivo di 4.000 unità rispetto ai 12.500 residenti al momento della redazione del piano. Sulla base di questi dati e di altre analisi demografiche si prevede un fabbisogno complessivo alloggi per 5.000 abitanti, dei quali:
-  1.000 per migrazione dal centro storico sovraffollato;
-  1.000 per saldo naturale positivo;
-  3.000 per rientro degli emigrati all'estero.
Considerato un nucleo familiare medio composto da tre abitanti, si stima necessario reperire n. 1.632 alloggi, 1.032 dei quali di nuova costruzione nelle zone B2 e C del piano regolatore generale e 600 provenienti da operazioni di recupero del patrimonio edilizio esistente.
Relativamente al dimensionamento ora descritto, si osserva che gli ultimi dati disponibili da parte dell'ISTAT riportano invece un bilancio demografico che continua ad essere negativo nonostante gli indubbi segni di ripresa economica del territorio comunale.
Infatti, sia il saldo naturale che il saldo migratorio continuano ad essere in negativo, cosicché la popolazione residente al 31 dicembre del 2000 ammontava a soli 12.213 abitanti rispetto ai 12.290 dell'1 gennaio 2000 ed ai 12.500 assunti a base del calcolo iniziale.
Realisticamente si può ipotizzare che il miglioramen to auspicabile della situazione economica possa stabilizzare la popolazione ed alla fine del ventennio consentire un limitato aumento intorno al 10-15% degli attuali abitanti.
Pertanto, il fabbisogno abitativo può essere stimato all'incirca nella metà di quello previsto.
Bilancio demografico anno 2000 e popolazione residente per sesso al 31 dicembre. Comune: Riesi. Fonte: ISTAT


      | Maschi | Femmine | Totale 
Popolazione residente al 1° gennaio       5.842 644 12.290 
-  nati vivi       57 68 125 
-  morti       83 72 155 
-  saldo naturale       -  26 -  4 -  30 
-  iscritti       87 82 169 
-  cancellati       119 97 216 
-  saldo migratorio       -  32 -  15 -  47 
Popolazione residente al 31 dicembre      5.784 6.429 12.213 
Famiglie anagrafiche       4.899 

Zonizzazione
Da quanto è stato sopra discusso discende che, nonostante il ridimensionamento complessivo delle previsioni di espansione residenziale sussiste tuttora una sovrabbondanza di alloggi previsti, che si può stimare in almeno un terzo del totale. D'altro canto, si deve rilevare che buona parte dei territori interessati dalle previsioni delle zone C appaiono interessati dal fenomeno della crescita urbana e pertanto le relative previsioni urbanistiche potrebbero svolgere una funzione di regolazione e indirizzo di questa crescita. In considerazione di ciò si propone la condivisione delle previsione relative all'edilizia residenziale con i limiti sopra evidenziati.
ESAME OSSERVAZIONI ED OPPOSIZIONI
Osservazione n. 1 - Ballaera Giuseppe: non si tratta di osservazione ma di una richiesta di chiarimenti.
Osservazione n. 2 - Paterna Salvatore: chiede la destinazione di zona D per uno stabilimento esistente. Accoglibile in considerazione della specifica destinazione d'uso del fabbricato esistente e della contiguità alla zona C4 (mista).
Osservazione n. 3 - Balsamo Crocifissa Teresa: Non si tratta di osservazione al piano ma di richiesta dell'indicazione del responsabile del procedimento.
Osservazione n. 4 - Napolitano Giuseppe: chiede la riduzione a m. 5 della distanza dal confine per un lotto di terreno sito in zona C6. La zona C6 non è stata condivisa in virtù del precedente parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, pertanto deve essere considerata come zona E.
Osservazione n. 5 - Balsamo Crocifissa, Teresa e altri: Chiedono la modifica delle prescrizioni esecutive. Si condividono le controdeduzioni del progettista.
Osservazione n. 6 - Terranova Carmelo e Gaetano: chiedono l'inserimento di una destinazione urbanistica commerciale. Pur essendo stata accolta parzialmente dal progettista e consiglio comunale. Non si ritiene di poter condividere la modifica introdotta alle prescrizioni esecutive. In quanto si introduce una destinazione di fatto estranea al contesto; né tantomeno può essere condivisa l'ulteriore richiesta della ditta, pervenuta in Assessorato, in quanto l'eventuale accoglimento pregiudicherebbe la realizzazione della sistemazione urbanistica della piazza antistante l'attrezzatura religiosa prevista.
Osservazione n. 7 - Mariano Costruzioni: chiede la suddivisione del comparto in zona C2. L'osservazione può essere condivisa in quanto non altera le previsioni e gli indici di zona e consente una più semplice realizzazione delle previsioni di piano. Tuttavia le relative norme d'attuazione devono essere modificate per consentire una valenza "erga omnes".
Osservazione n. 8 - Verso Filippo ed Elsa: chiede la suddivisione del comparto in zona C3. L'osservazione può essere condivisa in quanto non altera le previsioni e gli indici di zona e consente una più semplice realizzazione delle previsioni di piano. Tuttavia le relative norme d'attuazione devono essere modificate per consentire una valenza "erga omnes".
Osservazione n. 9 - Ballaera Giuseppe: copia dell'osservazione n. 1.
Osservazione n. 10 - Paterna Salvatore: copia dell'osservazione n. 2.
Osservazione n. 11 - Cesatti Giuseppe e Di Legami Francesca: chiedono il mutamento di destinazione da area per servizi a residenziale. L'osservazione non può essere condivisa, condividendo le controdeduzioni del progettista, perché di carattere privato e non finalizzata al miglioramento del piano.
Osservazione n. 12 - Marazzotta Gaspare: chiede l'introduzione di modifiche alla zona D1. Può essere accettata, condividendo le controdeduzioni del progettista.
Osservazione n. 13 - Veneziano Cateno: chiede il ripristino del lotto di 1.550 mq in zona C5. L'osservazione non è condivisibile, atteso che appare finalizzata alla difesa d'interessi personali e non al miglioramento complessivo del piano. Si deve osservare che il progettista non giustifica il proprio parere favorevole e che il consiglio comunale non si è espresso.
Osservazione n. 14 - Millitarì Teresina: chiede il ripristino della destinazione di piano di fabbricazione. L'osservazione non può essere condivisa in quanto mossa da interessi di tipo personale e inoltre interessa un'area a rischio idrogeologico.
Osservazione n. 15 - Patri Rocco e altri: chiede la correzione di un errore cartografico e il ripristino della possibilità di ridistribuzione del verde all'interno del comparto. L'osservazione appare condivisibile nei termini di cui alle controdeduzioni del progettista.
Osservazione n. 16 - Salemi Maria: chiede il cambiamento della tipologia da palazzine pluripiano a residenze unifamiliari. L'osservazione appare condivisibile nei termini di cui alle controdeduzioni del progettista.
Osservazione n. 17 - Chiantia Liboria: chiede il mutamento della destinazione d'uso di un'area. L'osservazione non è condivisibile, atteso che appare finalizzata alla difesa d'interessi personali e non al miglioramento complessivo del piano.
Osservazione n. 18 - Chiantia Lillo e altri: chiedono la modifica delle norme relative alla zona A. L'osservazione va nel senso delle considerazioni esposte al riguardo nella presente proposta ed è pertanto condivisibile nei termini delle stesse.
Osservazione n. 19 - Bonanno Carlo: chiede il cambio di destinazione urbanistica di alcune aree. L'osservazione va nel senso delle considerazioni esposte al riguardo nella presente proposta ed è pertanto parzialmente condivisibile nei termini delle stese considerazioni.
Osservazione n. 20 - Ufficio tecnico: chiedono lo stralcio delle previsioni relative al laghetto ed al parco divertimenti e modifiche alle norme delle prescrizioni esecutive. L'osservazione va nel senso delle considerazioni esposte al riguardo nella presente proposta ed è pertanto condivisibile nei termini di cui alle controdeduzioni del progettista.
In data 11 giugno 2002 è inoltre pervenuta richiesta da parte della ditta "Fratelli Anzaldi" titolare di un impianto per la frantumazione d'inerti esistente in contrada Margio e contiguo alla prevista zona industriale, la richiesta di titolazione analoga all'area contigua. Si ritiene che tale richiesta, ove derivante da un mero errore di visualizzazione o no comportante oneri di rilievo rispetto alle scelte urbanistiche già effettuate possa essere condivisa, fermo restando l'opportuna verifica da richiedere al comune in sede di controdeduzioni.
CONCLUSIONI
Alla luce di quanto sopra esposto e considerato, si ritiene che, attesa la regolarità della procedura di formazione del piano ed il sostanziale adeguamento alle prescrizioni discendenti dal precedente voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 220 del 16 dicembre 1999, la rielaborazione parziale del piano regolatore generale del comune di Riesi, le allegate prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio, con le modifiche e prescrizioni precedentemente indicate, possano essere condivise.
Fermo restando, tuttavia, l'obbligo di adeguamento del piano, in attuazione di quanto previsto dall'art. 5, comma 7 della legge regionale n. 28/99, e dal successivo D.P.R.S. 11 luglio 2000 relativo alle "direttive ed indirizzi di programmazione commerciale e criteri di programmazione urbanistica riferiti al settore commerciale". Pertanto, il comune di Riesi, in sede di controdeduzioni consiliari, procederà ad effettuare un ricognizione delle previsioni urbanistiche del piano in oggetto riferite al settore commerciale in verifica del predetto decreto presidenziale, evidenziando in una apposita scheda riassunti va: le zone territoriali omogenee interessate, le destinazioni d'uso ammesse, la normativa di riferimento, le superfici e le cubature interessate, il tipo d'intervento ammesso, le prescrizioni relative alle tipologie degli esercizi commerciali.
In tal senso è la proposta della scrivente unità operativa.
Visto il voto n. 76 del 16 gennaio 2003, reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dall'unità operativa 3.1/DRU in allegato alla proposta sopracitata, che di seguito parzialmente si trascrive:
"Omissis:
Ritenuto di condividere la proposta di parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto;
Considerato che in esito ai riscontri effettuati nel sopralluogo, ed a seguito della discussione sul piano sono emersi ulteriori elementi di valutazione, è del parere;
Che il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Riesi, adottati con delibera consiliare n. 107 del 5 settem bre 2000, sia meritevole di approvazione secondo quanto contenuto nel parere prot. n. 77 del 29 ottobre 2002 reso dal servizio III, e con le seguenti prescrizioni:
-  non è condivisibile la discarica di inerti prevista lungo l'asse attrezzato della miniera;
-  nella zona residenziale estiva C5 il comparto edificatorio previsto in mq. 6.000 deve essere esteso a mq. 10.000.
PRESCRIZIONI GEOLOGICHE
REGOLAMENTO EDILIZIO
Sia in relazione alle locali condizioni geologiche che in conformità ai dettami della vigente normativa, occorre inserire nel regolamento edilizio l'obbligatorietà della redazione di apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione edilizia. Infatti, in coerenza con i disposti normativi e secondo quanto ribadito dal consiglio superiore dei lavori pubblici con voto n. 61 del 24 febbraio 1983, la richiesta di ogni concessione edilizia deve essere supportata da uno studio geologico che evidenzi la fattibilità dell'intervento, sia a riguardo alle condizioni di stabilità del sito in senso lato sia ai rapporti delle fondazioni degli eventuali edifici limitrofi ed alla loro stabilità nel corso dei lavori di sbancamento e costruzione. Inoltre, nelle aree non servite da pubblica fognatura, lo studio dovrà accertare le condizioni di compatibilità sotto il profilo idrogeologico e geopedologico dello smaltimento dei reflui secondo le prescrizioni del l'allegato 5 della delibera CITAI 4 febbraio 1977. Detto studio geologico dovrà, altresì, essere eseguito anche a supporto di opere soggette ad autorizzazione edilizia quali scavo di pozzi, sbancamenti e significative opere di rinterro che incidano significativamente sull'assetto geomorfologico di dettaglio e/o opere che per la loro incidenza sono soggette alla normativa sismica, con esclusione dei lavori di manutenzione degli edifici. Sono, dunque, escluse dall'obbligo della relazione geologica solo gli interventi sulle costruzioni che non comportano la realizzazione di opere soggette alla normativa sismica e/o non modificano la qualità e la quantità degli scarichi civili e/o industriali già autorizzati che non recapitano nelle pubbliche fognature e/o non apportano modifiche delle modalità di smaltimento degli stessi.
PRESCRIZIONI A REGIME
L'attuazione delle previsioni di piano, prima della progettazione esecutiva delle singole opere per cui valgono le norme di piano, è subordinata alle procedure di cui al punto H del D.M. 11 marzo 1988 procedendo, pri ma della progettazione esecutiva, alla verifica geologica e geotecnica del progetto, attraverso le opportune e necessarie indagini geognostiche volte a documentare la fattibilità opere-terreno, individuando i limiti imposti al progetto dalle caratteristiche del sottosuolo; trattandosi di zona sismica si dovranno, inoltre, documentare i criteri di rispetto dei vincoli di natura sismica. Per quanto sopra, l'attivazione delle procedure di progettazione è subordinata alla preliminare approvazione da parte del competente ufficio del Genio civile del predetto studio geologico e geotecnico, ai sensi del punto H del D.M. 11 mar zo 1988. Nella redazione degli strumentali urbanistici attuativi, compresi i piani di lottizzazione, dovrà essere predisposto l'esecuzione di apposito studio geologico-tecnico, redatto ai sensi della circolare n. 2222 del 31 gennaio 1995, secondo le indicazioni del punto 5.2 della predetta circolare integrando, in tal modo, per ciascun piano successivamente progettato, gli elaborati di dettaglio a scala 1:2000 riportati nell'allegato "A" di detta circolare. In particolare, in detti nuovi studi attenta cura dovrà essere posta alla valutazione delle condizioni di pericolosità sismica dei siti interessati alla pianificazione e, più in generale, della pericolosità geologica legata alla stabilità dei pendii sia in condizioni statiche che dinamiche.
PRESCRIZIONI PER PIANI ESECUTIVI
L'edificabilità dei settori ricadenti in pendio dovrà essere subordinata alla valutazione delle condizioni di stabilità delle relative aree, per cui dovranno essere eseguite le opportune verifiche di stabilità, sia in condizioni naturali che in rapporto alle previsioni di piano, tenendo conto anche delle componenti geodinamiche così come anche richiesto dal punto H del D.M. 11 marzo 1988.
Tali valutazioni e/o verifiche dovranno essere comun que sottoposte all'approvazione dell'ufficio del Genio civile competente. L'attuazione delle prescrizioni esecutive sarà, quindi, subordinata all'approvazione degli studi particolareggiati di verifica geotecnica delle relative aree da parte dell'ufficio del Genio civile, da richiedersi da parte dell'amministrazione comunale, ai sensi del pun to H del D.M. 11 marzo 1988";
Vista la nota A.R.T.A. prot. n. 11447 del 20 febbraio 2003 con la quale, il dirigente generale del dipartimento regionale dell'urbanistica, nel condividere il suddetto voto, ha richiesto al comune di Riesi, ai sensi del 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, di adottare le controdeduzioni al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 76 del 16 gennaio 2003;
Rilevato che nei termini indicati nella suddetta dirigenziale prot. n. 11447 del 20 febbraio 2003 il comune di Riesi non ha fatto pervenire la deliberazione consiliare riguardante le controdeduzioni alle determinazioni assessoriali di cui al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 76 del 16 gennaio 2003;
Vista la nota assessoriale prot. n. 34024 del 3 giugno 2003 con la quale, al fine di dare esito agli adempimenti di cui all'art. 5, comma 7 della legge regionale n. 28/99, sono state sottoposte all'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e del la pesca le valutazioni di merito espresse sullo strumento urbanistico generale in argomento con il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 76 del 16 gennaio 2003 e con la proposta dell'unità operativa 3.1/DRU n. 77 del 29 ottobre 2002;
Vista la nota, prot. n. 4394 del 26 giugno 2003, del l'Assessorato regionale cooperazione commercio artigianato e pesca, assunta al protocollo di questo Assessorato al n. 40294 del 3 luglio 2003, con la quale sono state formulate le seguenti proposte di modifica e/o integrazioni da apportare alla normativa di attuazione delle specifiche zonizzazioni, ai sensi dell'art. 5, comma 7, leg ge regionale n. 28/99:
"Omissis...
Relativamente alle singole zone omogenee:
-  integrare la previsione del commercio al dettaglio con le indicazione delle tipologie vicinato, media e gran de struttura;
-  in ottemperanza a quanto previsto dal comma 4, art. 15 del D.P.R. 11 luglio 2000, integrare con la previsione che il numero delle aree individuate per l'insediamento di medie e grandi strutture di vendita dovrà essere superiore al numero delle strutture effettivamente attivabili;
-  inserire la previsione che le dotazioni di parcheggi pertinenziali sono disciplinate dal comma 1, art. 16 del D.P.R. 11 luglio 2000.
Per quel che attiene il commercio su aree pubbliche si fa presente che il comune è tenuto ad individuare le aree destinate allo stesso;
Appare superfluo, infine, sottolineare che l'amministrazione comunale ai fini della programmazione di urbanistica commerciale dovrà attenersi alle modalità prescritte dall'art. 15 del D.P.R. dell'11 luglio 2000;
Ritenuto di poter condividere il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 76 del 16 gen naio 2003 e preso atto delle proposte di modifica contenute nella nota dell'Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca prot. n. 4394 del 26 giugno 2003 in merito agli adeguamenti della normativa riferita alla programmazione commerciale;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 76 del 16 gennaio 2003 e con le modifiche relative alla programmazione commerciale di cui alla nota dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca soprariportate, è approvato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Riesi, adottato con delibera consiliare n. 74 del 27 giugno 1996 ed, in conseguenza della rielaborazione parziale disposta con assessoriale n. 12849 del 22 dicembre 1999, adottato con delibera consiliare n. 107 del 5 settembre 2000.

Art. 2

Le osservazioni e opposizioni presentate avverso allo strumento urbanistico in argomento, sono decise in con formità e con le stesse motivazioni contenute nel parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 76 del 16 gennaio 2003.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 77 del 29 ottobre 2002;
2)  voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 76 del 16 gennaio 2003;
3)  delibera di consiglio comunale n. 74 del 27 giugno 1997;
4)  delibera di consiglio comunale n. 107 del 5 settembre 2000;
5)  delibera di consiglio comunale n. 8 del 12 febbraio 2001;
6)  delibera di consiglio comunale n. 12 del 15 febbraio 2001;
7)  delibera di consiglio comunale n. 31 del 29 mar zo 2001;
8)  nota n. 4394 del 26 giugno 2003 dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, del l'ar tigianato e della pesca.
ELENCO ELABORATI
PIANO REGOLATORE GENERALE SERIE A - ANALISI STATO DI FAT TO (ALLEGATI ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1997)
9)  tav. 1  -  inquadramento territoriale nell'ambito regionale, scala 1:500.000; 
10)  tav. 2  -  inquadramento provinciale, scala 1:250.000; 
11)  tav. 3.1  -  vincoli gravanti sul territorio, scala 1:25.000; 
12)  tav. 3.2  -  vincoli gravanti sul territorio, scala 1:25.000; 
13)  tav. 3.3  -  vincoli gravanti sul territorio, scala 1:25.000; 
14)  tav. 4.1  -  territorio comunale, scala 1:15.000; 
15)  tav. 4.2  -  livelli di antropizzazione del suolo, scala 1:25.000; 
16)  tav. 5  -  programma di fabbricazione strumenti attuativi, scala 1:6.000; 
17)  tav. 6.1  -  assetto urbano, scala 1:2.000; 
18)  tav. 6.2  -  assetto urbano, scala 1:2.000; 
19)  tav. 6.3  -  assetto urbano, scala 1:2.000; 
20)  tav. 6.4  -  assetto urbano, scala 1:2.000; 
21)  tav. 7  -  ubicazione attrezzature scolastiche, scala 1:3.000; 
22)  tav. 8.1  -  centro storico, stato d'uso, scala 1:2.000; 
23)  tav. 8.2  -  centro storico, elevazioni, scala 1:2.000; 
24)  tav. 8.3  -  centro storico, emergenze storico-monumentali, scala 1:2.000; 
25)  tav. 9  -  centro moderno individuazione aree di indagine, scala 1:10.000; 
26)  tav. 9.3  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 3; 
27)  tav. 9.4  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 4; 
28)  tav. 9.5  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 5; 
29)  tav. 9.6  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 6; 
30)  tav. 9.7  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 7; 
31)  tav. 9.8  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 8; 
32)  tav. 9.9  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 9; 
33)  tav. 9.10  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 10; 
34)  tav. 9.11  -  centro moderno individuazione aree di indagine n. 11. 

PIANO REGOLATORE GENERALE SERIE B - PROGETTO (ALLEGATI AL LA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1971)
35)  tav. 1  -  territorio comunale, zonizzazione, scala 1:10.000; 
36)  tav. 2  -  territorio urbano, individuazione am bi ti, scala 1:5.000; 
37)  tav. 3  -  aerofotogrammetria quadro d'unio ne, scala 1:25.000; 
38)  tav. 3.1  -  planimetria uso del suolo, foglio 1, scala 1:2.000; 
39)  tav. 3.2  -  planimetria uso del suolo, foglio 2, scala 1:2.000; 
40)  tav. 3.3  -  planimetria uso del suolo, foglio 3, scala 1:2.000; 
41)  tav. 3.4  -  planimetria uso del suolo, foglio 4, scala 1:2.000; 
42)  tav. 3.5  -  planimetria uso del suolo, foglio 5, scala 1:2.000; 
43)  tav. 3.6  -  planimetria uso del suolo, foglio 6, scala 1:2.000; 
44)  tav. 3.7  -  planimetria uso del suolo, foglio 7, scala 1:2.000; 
45)  tav. 3.8  -  planimetria uso del suolo, foglio 31, scala 1:2.000; 
46)  tav. 3.9  -  planimetria uso del suolo, foglio 30, scala 1:2.000; 
47)  tav. 3.10  -  planimetria uso del suolo, foglio 29, scala 1:2.000; 
48)  tav. 3.11  -  planimetria uso del suolo, foglio 37, scala 1:2.000; 
49)  tav. 3.12  -  planimetria uso del suolo, foglio 43, scala 1:2.000; 
50)  tav. 3.13  -  planimetria uso del suolo, foglio 44, scala 1:2.000; 
51)  tav. 3.14  -  planimetria uso del suolo, foglio 48, scala 1:2.000; 
52)  tav. 3.15  -  planimetria uso del suolo, foglio 5, scala 1:2.000; 
53)  tav. 4.1  -  attrezzature pubbliche, verde, parcheggi 1, scala 1:5.000; 
54)  tav. 4.2  -  attrezzature pubbliche, istruzione, in teresse comune, attrezzature ed impianti 1, scala 1:5.000; 
55)  tav. 5  -  delimitazione centro edificato, art. 18, legge 22 ottobre 1971, scala 1:2.500. 

PIANO REGOLATORE GENERALE SERIE D - SCHEDA - NORMA (AL LEGATI ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1997)
56)  tav. 1  -  zona A1; 
57)  tav. 2  -  zona A2; 
58)  tav. 3  -  zona B1; 
59)  tav. 3 bis  -  zona B1; 
60)  tav. 4  -  zona B2; 
61)  tav. 4 bis  -  zona B2; 
62)  tav. 4 ter  -  zona B2; 
63)  tav. 4quater  -  zona B2; 
64)  tav. 5  -  zona C1; 
65)  tav. 6  -  zona C4; 
66)  tav. 6bis  -  zona C4; 
67)  tav. 6ter  -  zona C4; 
68)  tav. 7  -  zona C5; 
69)  tav. 7bis  -  zona C5; 
70)  tav. 7ter  -  zona C5; 
71)  tav. 7quater  -  zona C5; 
72)  tav. 7 penta  -  zona C5; 
73)  tav. 8  -  zona C6; 
74)  tav. 8bis  -  zona C6; 
75)  tav. 9  -  zona D1; 
76)  tav. 10  -  zona D2; 
77)  tav. 11  -  zona E1; 
78)  tav. 12  -  zona E2; 
79)  tav. 13  -  zona F; 
80)  tav. 14  -  zona G1; 
81)  tav. 15  -  zone G2, G3, G4, G5; 
82)  tav. 16  -  zona G6; 
83)  tav. 17  -  zona G7; 
84)  tav. 18  -  zona G8; 
85)  tav. 19  -  zona G9; 
86)  tav. 20  -  zona V4. 

PIANO REGOLATORE GENERALE SERIE E (ALLEGATI ALLA DELIBE RA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1997)
87)  norme di attuazione e prescrizioni generali;
88)  relazione illustrativa delle motivazioni progettuali;
89)  relazione illustrativa delle analisi dello stato di fatto;
90)  regolamento edilizio.
SERIE C - PRESCRIZIONI ESECUTIVE DELLA ZONA P.E.E.P DELLA ZONA C1, AMBITO N. 1 (ALLEGATI ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1997)
91)  relazione generale;
92)  tav. 1  -  stralcio del piano regolatore generale, scala 1:10.000; 
93)  tav. 2  -  planimetria di progetto, scala 1:1.000; 
94)  tav. 3  -  destinazione urbanistica dei suoli, scala 1:2.000; 
95)  tav. 3.1  -  individuazione isolati e lotti edificabili, scala 1:2.000; 
96)  tav. 4  -  computi tecnici; 
97)  tav. 5  -  planimetria con quote di progetto, scala 1:2.000; 
98)  tav. 6.1  -  quote e profili urban. comp. n. 1, scala 1:200; 
99)  tav. 6.2  -  quote e profili urban. comp. n. 2, 3, 4, 5, scala 1:200; 
100)  tav. 6.3  -  quote e profili urban. comp. n. 6, 7, scala 1:200; 
101)  tav. 6.4  -  quote e profili urban. comp. n. 8, 9, scala 1:200; 
102)  tav. 6.5  -  quote e profili urban. comp. n. 10, 11, 12, scala 1.200, 
103)  tav. 6.6  -  quote e profili urban. comp. n. 13, 14, scala 1:200; 
104)  tav. 6.7  -  quote e profili urban. comp. n. 15, scala 1:200; 
105)  tav. 6.8  -  quote e profili urban. comp. n. 16, 17, 18, 19, scala 1:200; 
106)  tav. 6.9  -  quote e profili urban. comp. n. 20, 21, 22, 23, scala 1:200; 
107)  tav. 6.10  -  quote e profili urban. comp. n. VI/5, scala 1:200; 
108)  tav. 6.11  -  quote e profili urban. comp. n. V2/2, sca la 1:200; 
109)  tav. 6.12  -  quote e profili urban. comp. n. V15, V16, scala 1:200; 
110)  tav. 7.1  -  tipologia edilizia tipi "a"; 
111)  tav. 7.2  -  tipologia edilizia tipi "b"; 
112)  tav. 7.3  -  tipologia edilizia tipi "c"; 
113) tav 7.4  -  tipologia edilizia tipi "d"; 
114)  tav. 7.5  -  tipologia edilizia tipi "e"; 
115)  tav. 7.6  -  Tipologia edilizia tipi "f"; 
116)  tav. 7.7  -  tipologia edilizia tipi "g"; 
117)  tav. 8  -  viabilità, quote stradali e sezioni ti po, scala 1:2.000; 
118)  tav. 9.1  -  viabilità principale, profili stradali, tratto A-B e B-E; 
119)  tav. 9.2  -  viabilità principale, profili stradali, tratto E-F e F-G-H; 
120)  tav. 9.3  -  viabilità principale, profili stradali, tratto H-I e I-L; 
121)  tav. 9.4  -  viabilità principale, profili stradali, tratto L-M e M-N-E; 
122)  tav. 9.5  -  viabilità principale, profili stradali, tratto Q-P e P-M; 
123)  tav. 9.6  -  profili viabilità principale, tratto Z-I; 
124)  tav. 10.1  -  impianti a rete, rete idrica; 
125)  tav. 10.2  -  impianti a rete, rete fognaria e profilo collettore 61-113 e 65-61; 
126)  tav. 10.3  -  impianti a rete, pubblica illuminazione; 
127)  tav. 11  -  piano particellare di esproprio; 
128)  tav. 12  -  computo di massima delle spese per le opere di urbanizzazione; 
129)  tav. 13  -  norme di attuazione e prescrizioni generali. 

SERIE C1 -  PRESCRIZIONI ESECUTIVE P.E.E.P. DELLA ZONA C1, AMBITO. N. 6 (ALLEGATI ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1997)
130)  relazione;
131)  tav. 1  -  stralcio del piano regolatore generale, scala 1:10.000; 
132)  tav. 2  -  planimetria di progetto, profili urbanistici, scala 1:500; 
133)  tav. 3  -  sistemazione urbanistica, scala 1:500; 
134)  tav. 4  -  individuazione isolati e lotti edificabili destinazione urbanistica dei suoli, scala 1:1.000; 
135)  tav. 5.1  -  tipologia edilizia "a", scala 1:200; 
136)  tav. 5.2  -  tipologia edilizia "b", scala 1:200; 
137)  tav. 6  -  rete idrica-fognaria, scala 1:1.000; 
138)  tav. 6.1  -  planimetria rete fognaria e profili, scala 1:1.000; 
139)  tav. 7  -  rete di pubblica illuminazione, scala 1:1.000; 
140)  tav. 8  -  piano particellare di esproprio; 
141)  tav. 9  -  computo di massima delle spese per le opere di urbanizzazione; 
142)  tav. 10  -  norme di attuazioni e prescrizioni generali. 

SERIE C2 - PRESCRIZIONI ESECUTIVE P.P. ZONA C2-C3 (ALLEGATI ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1997)
143)  relazione;
144)  tav. 1  -  stralcio del piano regolatore generale, scala 1:10.000; 
145)  tav. 2  -  individuazioni ambiti; 
146)  tav. 2.1  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 1; 
147)  tav. 2.2  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 2; 
148)  tav. 2.3  -  scheda norma, zona C2 ambito n. 3; 
149)  tav. 2.4  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 4; 
150)  tav. 2.5  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 5; 
151)  tav. 2.6  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 6; 
152)  tav. 2.7  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 7; 
153)  tav. 2.8  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 8; 
154)  tav. 2.9  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 9; 
155)  tav. 2.10  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 10; 
156)  tav. 2.11  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 11; 
157)  tav. 2.12  -  norma, zona C2, ambito n. 12; 
158)  tav. 2.13  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 13; 
159)  tav. 2.14  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 14; 
160)  tav. 2.15  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 15; 
161)  tav. 2.16  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 16; 
162)  tav. 2.17  -  scheda norma, zona C2, ambito n. 17; 
163)  tav. 3  -  tipologia edilizia, scala 1:200; 
164)  tav. 4.1  -  planimetria rete idrica, scala 1:3.000; 
165)  tav. 4.2  -  planimetria rete fognaria, scala 1:3.000; 
166)  tav. 4.3  -  planimetria di pubblica illuminazione, scala 1:3.000; 
167)  tav. 5  -  computo di massima delle spese per le opere di urbanizzazione; 
168)  tav. 6  -  norme di attuazioni e prescrizioni generali; 

169)  relazione geologica, planimetria generale individuazione dei perimetri delle zone C1, ambito n. 6, C2-C3;
170)  nota integrativa alla relazione geologica dei suoli inerenti le zone C1, ambito n. 6, C2-C3.
STUDIO GEOLOGICO PER LA FORMULAZIONE DEL PIANO REGO LATORE GENERALE (ALLEGATI ALLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 74 DEL 27 GIUGNO 1997)
PRIMA FASE
171)  relazione;
172)  carta geolitologica, scala 1:10.000;
173)  carta geomorfologica, scala 1:10.000;
174)  carta della pericolosità geologica.
SECONDA FASE
Zona di piano Margio, scala 1:2000
175)  carta geolitologica;
176)  carta geomorfologica;
177)  carta litotecnica;
178)  carta della pericolosità geologica.
Zona Viadotto, scala 1:2.000
179)  carta geomorfologica su base geolitologica.
Area Miniera Trabia-Tallarita, scala 1:5.000
180)  carta geolitologica.
Zona Cammarera-M. Stornello, scala 1:5.000
181)  carta geolitologica.
Studio agricolo forestale, legge regionale n. 15/91
182)  carta pedologica;
183)  carta delle unità di paesaggio;
184)  carta delle infrastrutture;
185)  carta altimetrica;
186)  carta della vegetazione e dell'uso del suolo nell'area di possibile espansione;
187)  carta clivometrica;
188)  carta dei vincoli;
189)  carta dei vincoli;
190)  carta della vegetazione e dell'uso del suolo;
191)  allegato fotografico.
PIANO REGOLATORE GENERALE SERIE B - PROGETTO (ELABORATI MODIFICATI PER LA RIELABORAZIONE PARZIALE ADOTTATI CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 107 DEL 5 SETTEMBRE 2000)
192)  tav. 1  -  territorio comunale, zonizzazione, scala 1:10.000; 
193)  tav. 2  -  norme di attuazione e prescrizioni generali; 
194)  tav. 2.1  -  planimetria uso del suolo, foglio 1; 
195)  tav. 2.2  -  planimetria uso del suolo, foglio 2; 
196)  tav. 2.3  -  planimetria uso del suolo, foglio 3; 
197)  tav. 2.4  -  planimetria uso del suolo, foglio 4; 
198)  tav. 2.5  -  planimetria uso del suolo, foglio 5; 
199)  tav. 2.6  -  planimetria uso del suolo, foglio 6; 
200)  tav. 2.7  -  planimetria uso del suolo, foglio 7; 
201)  tav. 2.8  -  planimetria uso del suolo, foglio 31; 
202)  tav. 2.9  -  planimetria uso del suolo, foglio 30; 
203)  tav. 2.10  -  planimetria uso del suolo, foglio 38; 
204)  tav. 2.11  -  planimetria uso del suolo, foglio 44; 
205)  tav. 2.12  -  planimetria uso del suolo, foglio 48; 
206)  tav. 2.13  -  planimetria uso del suolo, foglio 29; 
207)  tav. 2.14  -  planimetria uso del suolo, foglio 37; 
208)  tav. 2.15  -  planimetria uso del suolo, foglio 43; 
209)  tav. 2.16  -  planimetria uso del suolo, foglio 28; 
210)  tav. 2.17  -  planimetria uso del suolo, foglio 36; 
211)  tav. 2.18  -  planimetria uso del suolo, foglio 42; 
212)  tav. 3  -  attrezzature pubbliche, scala 1:3.000; 
213)  tav. 4  -  territorio urbano individuazione am biti, scala 1.5000; 
214)  tav. 5  -  scheda norma n. 1, zona B; 
215)  tav. 6  -  scheda norma n. 2, zona C1; 
216)  tav. 7  -  scheda norma n. 3, zona C2; 
217)  tav. 8  -  scheda norma n. 4, zona C3; 
218)  tav. 9  -  scheda norma n. 5, zona C4; 

219)  relazione generale;
220)  integrazione relazione geologica;
221)  regolamento edilizio.
SERIE C, PRESCRIZIONI ESECUTIVE P.E.E.P. DELLA ZONA C1, AMBITO N. 1 (ELABORATI MODIFICATI PER LA RIELABORAZIONE PARZIALE ADOTTATI CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 107 DEL 5 SETTEMBRE 2000)
222)  tav. 1  -  stralcio del piano regolatore generale, scala 1:10.000; 
223)  tav. 2  -  planimetria di progetto, sca la 1:1.000; 
224)  tav. 3  -  destinazione urbanistica dei suoli, scala 1:2.000; 
225)  tav. 4  -  individuazione degli isolati, scala 1.2.000; 
226)  tav. 5  -  computi tecnici; 
227)  tav. 6/1  -  quote e profili urbanistici; 
228)  tav. 6/2  -  quote e profili urbanistici; 
229)  tav. 6/3  -  quote e profili urbanistici; 
230)  tav. 6/4  -  quote e profili urbanistici; 
231)  tav. 6/5  -  quote e profili urbanistici; 
232)  tav. 6/6  -  quote e profili urbanistici; 
233)  tav. 6/7  -  quote e profili urbanistici; 
234)  tav. 6/8  -  quote e profili urbanistici; 
235)  tav. 6/9  -  quote e profili urbanistici; 
236)  tav. 7/1  -  tipologia edilizia "a"; 
237)  tav. 7/2  -  tipologia edilizia "b"; 
238)  tav. 8  -  viabilità, quote stradali e sezioni ti po, scala 1:2.000; 
239)  tav. 9/1  -  profili viabilità principale; 
240)  tav. 9/2  -  profili viabilità principale; 
241)  tav. 9/3  -  profili viabilità principale; 
242)  tav. 9/4  -  profili viabilità principale; 
243)  tav. 9/5  -  profili viabilità principale; 
244)  tav. 9/6  -  profili viabilità principale; 
245)  tav. 10/1  -  rete idrica; 
246)  tav. 10/2  -  rete fognaria; 
247)  tav. 10/3  -  rete pubblica illuminazione; 
248)  elab. n. 1  -  relazione generale; 
249)  elab. n. 2  -  norme di attuazione e prescrizioni generali; 
250)  elab. n. 3  -  piano particellare d'esproprio; 
251)  elab. n. 4  -  computo di massima delle spese per le opere d'urbanizzazione. 

SERIE C, PRESCRIZIONI ESECUTIVE P.E.E.P. DELLA ZONA C1, AMBITO N. 6 (ELABORATI MODIFICATI PER LA RIELABORAZIONE PARZIALE ADOTTATI CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 107 DEL 5 SETTEMBRE 2000)
252)  tav. 0  -  relazione tecnica; 
253)  tav. 1  -  stralcio del piano regolatore generale, scala 1:10.000; 
254)  tav. 2  -  planimetria di progetto e profili urbanistici, scala 1:500; 
255)  tav. 3  -  sistemazione urbanistica, scala 1:500; 
256)  tav. 4  -  destinazione urbanistica dei suoli e individuazione isolati e lotti edificabili, scala 1:1.000; 
257)  tav. 5.1  -  tipologia edilizia "a"; 
258)  tav. 5.2  -  tipologia edilizia "b"; 
259)  tav. 6  -  planimetria rete idrica-fognaria, sca la 1:1.000; 
260)  tav. 6  -  planimetria rete fognaria e profili, scala 1:1.000; 
261)  tav. 7  -  rete di pubblica illuminazione; 
262)  tav. 8  -  piano particellare d'esproprio; 
263)  tav. 9  -  computo di massima delle spese per le opere d'urbanizzazione; 
264)  tav. 10  -  norme di attuazione e prescrizioni generali. 

ADEGUAMENTO DELLE CARTE GEOLOGICHE AL VOTO ESPRESSO DAL CONSIGLIO REGIONALE DELL'URBANISTICA
265)  carta pericolosità geologica dell'intero territorio, sca la 1:10.000;
266)  carta geomortologica area Viadotto, scala 1:2.000;
267)  carta geolitologica piano Margio, scala 1:2.000;
268)  carta geomorfologica piano Margio, scala 1:2.000;
269)  carta pericolosità geologica piano Margio, scala 1:2.000;
270)  carta litotecnica piano Margio, scala 1:2.000. 


Art. 4

Il comune di Riesi dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista, le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato alfine di consentire gli adempimenti di vigilanza, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 5

Lo strumento urbanistico come approvato con il presente decreto acquista efficacia dalla data di pubblicazione mediante affissione all'albo pretorio, da effettuarsi a cura del competente ufficio comunale, immediatamente dopo l'avvenuta notifica da parte di questo Assessorato.

Art. 6

Ai sensi dell'art. 13 del testo unico approvato con il D.P.R. n. 327/01 e successive modifiche, i relativi decreti di espropriazione delle aree interessate dalle prescrizioni esecutive, possono essere emanati entro il termine di cinque anni dalla data di efficacia di cui al precedente art. 5.

Art. 7

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente ai relativi allegati, a libera visione del pubblico presso l'ufficio comunale competente e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 8

Ai sensi dell'art. 10 della legge n. 1150/42, il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 30 luglio 2003.
  SCIMEMI 

(2003.32.2026)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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Michele Arcadipane
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