REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 29 AGOSTO 2003 - N. 38
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


DECRETO 24 luglio 2003.
Riconoscimento di interesse storico ed architettonico del complesso architettonico denominato Castello Chiaramontano di Racalmuto, sito nel centro storico del medesimo comune.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA ED ACQUISIZIONI DEL DIPARTIMENTO REGIONALE BENI CULTURALI ED AMBIENTALI ED EDUCAZIONE PERMANENTE

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il D.P.R. n. 637 del 30 agosto 1975, recante le norme di attuazione dello Statuto della Regione siciliana in materia di tutela del paesaggio e di antichità e belle arti;
Vista la legge regionale n. 80 dell'1 agosto 1977, recante le norme per la tutela, la valorizzazione e l'uso sociale dei beni culturali ed ambientali nel territorio della Regione siciliana;
Visto il testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali, approvato con il decreto legislativo n. 490 del 29 ottobre 1999;
Viste le comunicazioni di avvio del procedimento di dichiarazione effettuate dalla Soprintendenza beni culturali ed ambientali di Agrigento ai sensi dell'art. 7 del testo unico, nei confronti degli aventi diritto;
Vista la proposta di vincolo e la relazione tecnica della Soprintendenza beni culturali ed ambientali di Agrigento allegata come parte integrante al presente decreto;
Premesso che il complesso architettonico denominato Castello Chiaramontano di Racalmuto, in parte di proprietà del comune di Racalmuto, ubicato all'interno dell'odierno centro storico con ingresso da piazza Umberto I, che presenta una configurazione fondamentale della struttura databile tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo (in coincidenza con il periodo della dominazione della famiglia Chiaramonte), consistente in un impianto planimetrico di forma irregolare con corte centrale allungata cui si accede dalla piazza attraverso un lungo fornice, caratterizzato da due torri cilindriche angolari racchiudenti il lato orientale del vasto complesso edilizio comprendente le fabbriche del castello articolate attorno alla corte e composte da una serie di strutture di epoche molto diverse tra loro, che hanno conformato il sito nelle attuali condizioni attraverso una innumerevole serie di trasformazioni, addizioni e suddivisioni proprietarie, costituisce, per le considerazioni sopra esposte e meglio illustrate nell'allegata relazione tecnica, un pregevole esempio di architettura difensiva di quel periodo;
Considerato, pertanto, che il complesso architettonico sopra individuato, per la parte di proprietà privata campito in rosso nell'allegata planimetria e ricadente nel foglio di mappa n. 32, particelle nn. 335, 430, 431, 434, 435, 439, 3467 e per la parte di proprietà comunale visualizzato in giallo nella stessa planimetria, foglio di mappa n. 32, particella n. 440, per i motivi illustrati nella citata relazione tecnica riveste interesse storico ed architettonico particolarmente importante ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. a) del testo unico approvato con il decreto legislativo n. 490 del 29 ottobre 1999 ed art. 2 della legge regionale n. 80 dell'1 agosto 1977;
Considerato, altresì, che risulta necessario assicurare al Castello Chiaramontano di Racalmuto idonee condizioni di prospettiva, luce e decoro, affinché non ne venga alterato l'ambiente circostante e di dovere dettare quindi apposite prescrizioni ai sensi dell'art. 49 del testo unico (decreto legislativo n. 490/99) per l'area campita in verde nella planimetria allegata, adiacente alla struttura del castello, ricadente nel foglio di mappa n. 32, riportata in catasto senza numero e quindi da considerare come pertinenza della particella 440 sub 1, di proprietà privata, dalla quale vi si accede come unico ingresso;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi esposti in premessa e meglio illustrati nell'allegata relazione tecnica, il complesso architettonico denominato Castello Chiaramontano di Racalmuto, sito nel centro storico del comune di Racalmuto, con ingresso in piazza Umberto I, per la parte di proprietà comunale ricadente nel foglio di mappa n. 32, particella n. 440, campito in giallo nell'acclusa planimetria e per la parte di proprietà privata visualizzato in rosso nella stessa planimetria e ricadente nel foglio di mappa n. 32, particelle nn. 335, 430, 431, 434, 435, 3467, ai sensi degli artt. 5 e 6 del testo unico approvato con il decreto legislativo n. 490 del 29 ottobre 1999, è riconosciuto di interesse storico ed architettonico particolarmente importante in quanto bene individuato all'art. 2, comma 1, lett. a) del testo unico medesimo ed all'art. 2 della legge regionale n. 80/77, ed è pertanto sottoposto a tutte le prescrizioni di tutela contenute nelle predette leggi.

Art. 2

In conseguenza del vincolo imposto con il presente provvedimento, ai proprietari ed a chiunque ne abbia il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo, è fatto in particolare divieto di adibire l'immobile di cui al precedente art. 1) ad usi non compatibili con il suo carattere storico ed artistico o tale da creare pregiudizio alla sua conservazione e integrità, di demolire, modificare, restaurare l'immobile senza l'autorizzazione prescritta dal combinato-disposto degli artt. 21, 22 e 23 del testo unico n. 490/99. E' fatto, altresì, obbligo ai medesimi di sottoporre alla competente soprintendenza i progetti di eventuali opere che intendessero eseguire sul''immobile stesso al fine di ottenerne la preventiva autorizzazione. Soltanto nei casi di assoluta urgenza possono essere eseguiti lavori provvisori indispensabili ad evitare danni materiali al bene sottoposto a tutela, purché ne sia data immediata comunicazione alla Soprintendenza competente, alla quale dovranno essere inviati tempestivamente i pro- getti definitivi per l'approvazione, come disposto dal l'art. 27 del testo unico n. 490/99.

Art. 3

Onde assicurare al Castello Chiaramontano di Racalmuto idonee condizioni di prospettiva, luce e decoro, affinché non ne venga alterato l'ambiente circostante, nell'area limitrofa al complesso architettonico, campita in verde nella planimetria allegata e ricadente nel foglio di mappa n. 32, pertinenza della particella n. 440 sub 1, vengono dettate, ai sensi dell'art. 49 del testo unico n. 490/99, le seguenti prescrizioni:
-  non sono consentite aperture di cave, sbancamenti, palificazioni elettriche, telefoniche o di qualsiasi tipo;
-  eventuali stradelle di accesso dovranno seguire l'andamento del terreno e la carreggiata dovrà essere in terra battuta o sistemata in pietra;
-  eventuali muretti di protezione dovranno essere realizzati in muratura di pietrame con paramenti a vista o con pietrame a secco;
-  dovranno essere evitate estirpazioni di essenze vegetali presenti ed eventuale infoltimento con essenze diverse da quelle di natura mediterranea.

Art. 4

Per quanto non espressamente contemplato nel presente decreto, si fa rinvio alle apposite disposizioni in materia di tutela contenute nel testo unico n. 490/99.

Art. 5

La relazione tecnica e la planimetria, allegate, fanno parte integrante del presente decreto che, a cura della Soprintendenza beni culturali ed ambientali di Agrigento, ai sensi e per gli effetti del 1° e 2° comma dell'art. 8 del testo unico (decreto legislativo n. 490/99), sarà notificato agli aventi diritto e quindi trascritto presso la Conservatoria dei registri immobiliari competente ed avrà efficacia nei confronti di tutti i successivi proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo.
Copia del presente decreto sarà trasmessa al comune di Racalmuto, al Centro regionale per l'inventario e la catalogazione ed al Ministero per i beni e le attività culturali.
Altresì, il presente provvedimento sarà pubblicato, con esclusione dei relativi allegati, nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana nonché sul sito web della Regione siciliana, dipartimento beni culturali ed ambientali ed edilizia privata: www.regione.sicilia.it/beniculturali.

Art. 6

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR competente per territorio, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione sicilia na, ai sensi del D.P.R. n. 1199 del 24 novembre 1971, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di avvenuta notifica del presente decreto.
Palermo, 24 luglio 2003.
  FAVARA 

(2003.31.1947)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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