REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 22 AGOSTO 2003 - N. 37
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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CIRCOLARI

ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE


CIRCOLARE 9 luglio 2003, n. 17.
Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2004 e bilancio pluriennale per il triennio 2004-2006.

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
AGLI ASSESSORI REGIONALI
AGLI UFFICI DI GABINETTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE E DEGLI ASSESSORI REGIONALI
ALLA SEGRETERIA GENERALE
AI DIPARTIMENTI REGIONALI
AGLI UFFICI SPECIALI
ALLE RAGIONERIE CENTRALI
ALLE AREE E SERVIZI DEL DIPARTIMENTO BILANCIO E TESO RO
ALLE UNITA' OPERATIVE DI BASE DEI SERVIZI DEL DIPARTIMENTO DEL PERSONALE PRESSO L'ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE
ALL'AZIENDA DELLE FORESTE DEMANIALI DELLA REGIONE SICILIANA

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e, p.c.  ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA - COMMISSIONE BILANCIO, FINANZE E PROGRAMMAZIONE 
ALLA CORTE DEI CONTI
AL COMMISSARIO DELLO STATO PER LA REGIONE SICILIANA

1. BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ANNO FINANZIARIO 2004 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2004-2006 - LEGGE DI BILANCIO
A norma del comma 4 dell'art. 1 della legge regionale 8 luglio 1977, n. 47 e successive modifiche ed integrazioni, il bilancio annuale di previsione per l'esercizio finanziario 2004 e il bilancio pluriennale a legislazione vigente e programmatico per il triennio 2004-2006 dovranno essere presentati dal Governo della Regione all'Assemblea regionale entro il primo giorno non festivo del mese di ottobre (1 ottobre p.v.).
Appare utile rappresentare, preliminarmente, che al processo di programmazione economico-finanziaria tracciato dal DPEF, vanno collegati e coordinati, secondo un percorso cronologicamente e logicamente definito, il bilancio di previsione e la legge finanziaria.
Il progetto di bilancio che risulterà dall'attività propositiva e sinergica di tutti i rami dell'Amministrazione regionale dovrà tendere al perseguimento graduale del riequilibrio della finanza regionale, già avviato negli anni scorsi secondo le linee tracciate dal citato documento di programmazione economico-finanziaria della Regione.
E', quindi, necessario continuare in un'impostazione di contenimento delle previsioni di bilancio riconsiderando con rigore l'intervento pubblico e i trasferimenti in favore degli altri centri di spesa, puntando, di converso, a concentrare le risorse disponibili in quelle iniziative che, in forza della programmazione regionale (DPEF), nazionale e comunitaria, siano capaci di generare un ciclo virtuoso di sviluppo economico.
Si invitano, pertanto, le Amministrazioni regionali a formulare le proposte di previsione di bilancio nonché le nuove iniziative normative per la prossima legge finanziaria tenendo conto di quanto sopra rappresentato.
Anche per l'esercizio finanziario 2004 è stato predisposto, come meglio si dirà in seguito, il "budget" relativo ai cosiddetti capitoli liberi distinti per ogni centro di responsabilità.
Al fine di rispettare il termine previsto dal già citato comma 4 dell'art. 1 della legge regionale n. 47/77, si raccomanda alle Amministrazioni in indirizzo di trasmettere alle rispettive ragionerie centrali le proposte entro il giorno 2 settembre 2003; queste ultime avranno cura di far pervenire al servizio bilancio di questo Assessorato le proposte, con la propria relazione di accompagnamento, entro il 9 settembre 2003.
Funzioni-obiettivo
L'esigenza di definire le politiche pubbliche regionali di settore e di misurare il prodotto dell'attività amministrativa (controllo interno strategico), in termini di servizi finali resi ai cittadini, ha indotto il nostro legislatore, in conformità a quanto realizzato nello Stato, a prevedere che ogni anno con la legge di bilancio devono essere indicate, in apposito elenco, le specifiche funzioni-obiettivo (missioni istituzionali) che la pubblica Amministrazione regionale deve raggiungere nella propria azione amministrativa.
L'individuazione di tali obiettivi non può essere disgiunta dalla definizione da parte del Governo delle linee programmatiche e dalle azioni che ne conseguono e che devono essere assegnate ad ogni ramo dell'Amministrazione.
A tal fine, e in attuazione di quanto previsto dal comma 7 dell'art. 1 della legge regionale n. 47/77 e successive modifiche ed integrazioni, per la predisposizione dell'elenco delle funzioni obiettivo, in attesa che il Governo collegialmente proceda all'individuazione delle azioni di programma da assegnare ad ogni ramo dell'Amministrazione le quali dovranno essere ricondotte all'interno dei vari livelli delle predette funzioni obiettivo (in atto sono strutturate in tre livelli), le amministrazioni in indirizzo dovranno fare pervenire proposte ed ipotesi di lavoro evidenziando, ove possibile in maniera schematica, le attività in atto svolte in relazione all'elenco delle funzioni obiettivo approvate con la legge di bilancio 2003.
E' appena il caso di evidenziare che nel bozzone 2004-2006 per ogni capitolo è stata indicata la relativa funzione obiettivo (sulla base dell'elenco inserito nel bilancio 2003 già approvato) cui si riferisce l'intervento finanziato. Trattasi, chiaramente di ipotesi di lavoro che sarà soggetta ad una profonda rivisitazione dopo l'adozione dei necessari atti di Governo come sopra delineato.
A maggiore chiarezza si precisa che l'attuale sistema di classificazione per funzioni obiettivo sconta un problema connesso all'impossibilità, allo stato attuale, di ripartire lo stanziamento di un capitolo tra più funzioni obiettivo. Si pensi ad esempio alla spesa per il personale in atto gravante tutta sulla funzione 1 - Servizi generali PA, mentre sarebbe da ripartire tra le varie funzioni obiettivo in cui il personale è impegnato. Su tale argomento il dipartimento sta svolgendo le opportune analisi al fine dell'eventuale utilizzazione dell'articolazione dei capitoli di spesa per risolvere detto problema.
1.1  Criteri utilizzati per la predisposizione del "bozzone"
Le previsioni di competenza sono state formulate secondo i seguenti principi:
a)  per le spese obbligatorie è stato riportato, in linea di massima, per il triennio 2004-2006, l'importo dello stanziamento dell'esercizio 2003;
b)  per i capitoli relativi agli oneri per il personale (trattamento fondamentale ed accessorio) è stato considerato, per il triennio 2004-2006, sia per la dirigenza che per il comparto, l'importo dello stanziamento dell'esercizio 2003 comprensivo delle variazioni apportate nel corso del medesimo esercizio alla data del 30 giugno 2003;
c)  per gli oneri predeterminati da specifiche leggi di spesa sono stati indicati gli importi autorizzati dalle specifiche norme;
d)  per i contributi e gli altri trasferimenti ad enti ed associazioni derivanti da precedenti autorizzazioni legislative di spesa nonché per gli oneri discendenti dall'applicazione della legge regionale n. 32/2000 sono stati riportati gli stanziamenti approvati con la legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 (legge finanziaria) per gli anni 2004 e 2005 (tabelle H ed I). Conseguentemente per l'anno 2006, in assenza di apposite autorizzazioni legislative, non viene indicato alcun stanziamento.
1.2 Budget
Le previsioni di spesa per l'esercizio finanziario 2004 e per il triennio 2004-2006, con riferimento a tutti i capitoli i cui stanziamenti non sono predeterminati per legge (c.d. capitoli liberi), sono stati aggregati in un unico importo (budget) e formano oggetto di un distinto prospetto allegato al "bozzone" costituito da più schede riepilogative nelle quali sono riportate le U.P.B. e i relativi capitoli.
Sempre nell'ottica di un contenimento complessivo della spesa ed al fine di consentire ad ogni dipartimento, nei limiti del proprio budget, di formulare previsioni più in linea con le proprie esigenze, la somma messa a disposizione dall'Amministrazione scrivente è stata determinata sulla base dei valori di bilancio dell'anno 2003.
Nella determinazione del budget sono stati ovviamente esclusi i capitoli relativi a spese obbligatorie, quelli correlati a capitoli di entrata o relativi ad assegnazioni extraregionali nonché gli stanziamenti predeterminati con legge.
Pertanto, ciascun centro di responsabilità, alla stregua di quanto già effettuato con il precedente "bozzone", avrà cura di ripartire tra i vari capitoli liberi e in soli termini di competenza, la somma assegnata dallo scrivente.
All'interno del prospetto relativo al budget, in corrispondenza di alcuni capitoli, sono stati evidenziati degli stanziamenti predeterminati che si riferiscono agli assensi già concessi dal dirigente generale del dipartimento bilancio e tesoro ai sensi dell'art. 11, commi 6 e 7, della legge regionale n. 47/77, per l'assunzione di impegni di spesa a carico degli esercizi successivi. In tal caso non potrà essere indicato uno stanziamento inferiore a quello evidenziato.
Nella redistribuzione del budget ciascuna Amministrazione dovrà procedere ad un riesame puntuale delle effettive esigenze di spesa di ciascun centro di responsabilità e, conseguentemente, esprimere le proprie proposte di previsione, in misura tale da assicurare il mantenimento dell'attuale livello dei servizi escludendo nuovi interventi o l'ampliamento dell'offerta di servizi già esistenti.
Si coglie l'occasione per ricordare che eventuali proposte incrementative rispetto al budget assegnato verranno ridotte a cura dell'Amministrazione scrivente, la quale procederà, inoltre, a ripartire di propria iniziativa il budget nelle UPB e nei relativi capitoli qualora le proposte non giungeranno entro i termini indicati in precedenza.
1.3  Criteri da utilizzare per la formulazione delle proposte di previsione
Le indicazioni di carattere generale sopraindicate comportano alcune conseguenze per la formulazione delle proposte di previsione da parte di ciascuna Amministrazione per le principali categorie di entrata e di spesa. A tal fine si forniscono di seguito apposite istruzioni tecniche cui dovrà uniformarsi ogni singolo centro di responsabilità nella propria attività propositiva che dovrà conformarsi ai principi di sana gestione delle risorse e realizzarsi previa valutazione delle effettive possibilità di spesa.
Le previsioni degli stanziamenti relativi sia alle spese correnti che a quelle in conto capitale dovranno essere formulate in funzione delle somme che potranno essere impegnate nell'esercizio. In particolare, per le spese correnti dovrà tendersi ad una riduzione, mentre per quelle in conto capitale dovranno formularsi previsioni che tengano conto degli interventi concretamente attivabili dalle Amministrazioni nell'esercizio.
Si richiama, in particolare, la rilevanza di quanto sopra indicato anche ai fini dell'eventuale applicazione, nel corso della gestione, dell'art. 27 della legge regionale 23 dicembre 2002, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni, recante misure dirette al controllo, al contenimento e al monitoraggio della spesa pubblica.
Le Amministrazioni dovranno provvedere, altresì, ad un attento esame degli interventi regionali duplicativi o integrativi di quelli finanziati dallo Stato o dall'Unione europea ai fini della loro razionalizzazione e del contenimento della spesa.
1.3.1 Entrate
Entrate tributarie
Le previsioni delle entrate tributarie dovranno essere formulate considerando l'insieme delle risorse effettivamente acquisibili, tenuto conto delle più aggiornate indicazioni sull'evoluzione del gettito e delle variabili macroeconomiche cui tale gettito è collegato, nonché delle variazioni legislative intervenute.
Giova, ancora una volta, segnalare che il comma 10, lett. b), dell'art. 1 della legge regionale n. 47/77 dispone che "Con riguardo alle entrate erariali spettanti alla Regione si intendono per accertate le somme versate nelle apposite contabilità speciali o direttamente nella cassa regionale".
Ne consegue che le Amministrazioni competenti, relativamente alle somme da iscrivere fra le previsioni di competenza delle entrate in questione, dovranno formulare le proprie proposte in base all'ammontare delle risorse che presumibilmente affluiranno nelle contabilità speciali o nella cassa regionale (c.d. principio di cassa).
Gli uffici preposti a seguire l'accertamento delle entrate dovranno rivolgere particolare attenzione all'evoluzione delle basi imponibili ed esporranno in apposita relazione illustrativa le metodologie utilizzate per le proposte di previsione.
La denominazione delle UPB nonché dei capitoli dell'allegato tecnico dovrà formare oggetto di attenta riconsiderazione e le Amministrazioni dovranno proporre le modifiche conseguenti a nuove norme e la soppressione di quegli aggregati istituiti in applicazione di leggi la cui efficacia è cessata.
In sede di formulazione delle proposte dovrà essere accuratamente verificata la corrispondenza tra la denominazione dei capitoli relativi alle entrate erariali di spettanza regionale e quella dei correlativi capitoli del bilancio statale.
Si ritiene opportuno sottolineare che, in relazione alla possibilità per i contribuenti di effettuare i versamenti di imposte al netto di eventuali crediti vantati per rimborsi di altre imposte (mod. F24), introdotta dal decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e alle compensazioni previste dal decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, le Amministrazioni dovranno formulare le previsioni di entrata e quelle delle relative spese tenendo conto della necessità di effettuare le regolazioni contabili.
A tal riguardo l'art. 36, comma 1, lett.. i) della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8 prevede la possibilità di operare le regolazioni contabili, anche dopo la chiusura dell'esercizio, e comunque entro trenta giorni dal ricevimento dei dati necessari, per quelle fattispecie di cui si può avere compiuta conoscenza solo dopo il 31 dicembre e relative a riscossioni verificatesi nell'ultimo periodo dell'anno; ai sensi del comma 19 dell'art. 56 della legge regionale n. 6/2001 le regolazioni contabili in questione devono comunque essere effettuate "entro la data del 31 marzo dell'anno successivo a quello di competenza".
Altre entrate
Per le altre entrate non si applica il "principio di cassa" sopra evidenziato; pertanto, dovranno prevedersi le effettive somme per le quali sorgerà il "diritto a riscuotere" nell'anno di competenza discendente da un provvedimento formale di assegnazione dell'ente extraregionale (Stato, Unione europea, altro ente) o da altro soggetto.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell'individuazione delle assegnazioni dello Stato, dell'Unione europea e di altri enti, avendo cura di indicare tutte le somme a qualunque titolo assegnate alla Regione siciliana.
A tal proposito, si esortano le Amministrazioni in indirizzo ad attuare tutti gli adempimenti necessari affinché, durante l'esercizio finanziario e cioè nel corso della gestione, alla fase dell'accertamento segua effettivamente la riscossione.
1.3.2 Spese
Spese per il personale
Riguardo alle spese per stipendi ed altri assegni fissi al personale, con riferimento alla situazione esistente alla data del 30 giugno 2003, distintamente per il personale con qualifica dirigenziale e non dirigenziale, le previsioni per stipendi, IRAP ed altri oneri del personale in servizio e per quello in quiescenza, dovranno tenere conto:
-  dell'organico esistente;
-  dei riflessi dell'art. 42 della legge regionale n. 10/99 che ha introdotto il rapporto di lavoro a tempo parziale;
-  dell'evoluzione degli oneri per l'eventuale personale da assumere in base a specifiche autorizzazioni legislative, stante l'attuale blocco dei concorsi, in relazione al momento previsto per l'assunzione;
-  dell'incidenza, ove possibile, delle cessazioni dal lavoro che si verificheranno presumibilmente nel corso del prossimo triennio, in conseguenza dell'attuazione dell'art. 39 della legge regionale n. 10/2000 e dell'art. 5, comma 5, della legge regionale n. 2/2002.
Per quanto concerne la retribuzione accessoria, sia del personale dirigenziale che del comparto, le rispettive dotazioni complessive per il corrente esercizio sono state interamente ripartite nei capitoli di spesa di ciascun dipartimento, ufficio di Gabinetto o ufficio speciale sulla base della consistenza numerica di personale dei rispettivi uffici alla data del 31 dicembre 2002, tenuto conto delle variazioni alle dotazioni numeriche (per trasferimenti) e delle conseguenti variazioni di bilancio effettuate fino al 30 giugno 2003. Eventuali proposte modificative di tali dotazioni devono essere giustificate da movimenti di personale intervenute durante l'iter di approvazione del bilancio.
Per il personale in quiescenza, il relativo onere sarà determinato dal competente dipartimento, distintamente per indennità di buonuscita e per assegni di quiescenza, sulla base delle unità in atto a riposo e di quelle che si presume saranno collocate in quiescenza.
In allegato alle eventuali proposte, ciascuna Amministrazione dovrà fornire la dimostrazione degli oneri relativi al personale indicando la consistenza numerica dello stesso.
A parte dovranno essere evidenziati i relativi oneri sociali a carico dell'Amministrazione.
Spese per trasferimenti
Si dovrà procedere ad un'attenta e rigorosa analisi sia dei trasferimenti correnti sia di quelli in conto capitale, tenendo in considerazione le disposizioni di cui all'art. 26 della legge regionale n. 4/2003, che prevedono la riduzione dei contributi per gli enti che non realizzano il contenimento dei costi o il previsto incremento delle entrate autonome.
In particolare, per quanto riguarda le spese in conto capitale, non predeterminate per legge e non riferite ai fondi strutturali, si precisa che non saranno prese in considerazione proposte di conferma o di aumento degli stanziamenti di spesa rispetto all2003, relativamente ai capitoli che presentino consistenti e reiterate economie.
Spese in annualità (limiti d'impegno)
Per tali spese, i cui capitoli sono contraddistinti con la nota D, le previsioni per il prossimo esercizio saranno costituite da:
a) annualità consolidate relative ad impegni assunti nell'esercizio 2002 e precedenti i cui importi complessivi coincidono con quelli dei ruoli da pagare;
b) annualità consolidate relative ad impegni assunti e da assumere nel corrente esercizio 2003, che saranno riprodotte nell'importo autorizzato, tenuto conto che l'attività di impegno di tali spese è ancora in corso al momento della presentazione del bilancio;
c) annualità per nuovi limiti d'impegno (prima rata) previste a carico degli esercizi 2004 e seguenti, che saranno iscritte per gli importi autorizzati da precedenti disposizioni legislative.
Per gli anni 2005 e 2006 gli stanziamenti saranno costituiti dalle rate consolidate che corrispondono al totale dello stanziamento dell'anno precedente e da eventuali prime rate di nuovi limiti di impegno qualora previsti da norme autorizzative.
Spese per le quali è ammessa la facoltà prevista dal l'art. 11, commi 6 e 7, della legge regionale n. 47/77 e successive modifiche ed integrazioni (Assensi)
L'art. 11, comma 6, della legge regionale n. 47/77 e successive modifiche ed integrazioni prevede la facoltà per alcune tipologie di spese correnti di assumere impegni di spesa a carico di esercizi successivi, previo assenso del dirigente generale del dipartimento bilancio e tesoro.
Il comma 7 del citato art. 11 prevede la facoltà di assumere impegni di durata pluriennale per spese in conto capitale relative ad opere o interventi ripartiti in più esercizi, nei limiti dell'intera somma autorizzata dalle leggi di spesa ovvero, per le spese non fissate da specifiche norme, nei limiti stabiliti da appositi articoli della legge di approvazione del bilancio.
Per le spese di parte corrente ed in conto capitale che qui si considerano, le Amministrazioni avranno cura di indicare distintamente, con note in calce, le spese consolidate per impegni poliennali già assunti fino alla data di formulazione delle proposte, muniti del relativo assenso ove prescritto, e le spese per nuovi impegni da assumere nel triennio 2004-2006.
Spese per beni e servizi
Per l'acquisto di beni e servizi, sia di parte corrente che in conto capitale, sia di natura obbligatoria che discrezionale, si rappresenta l'esigenza che ciascuna Amministrazione riconsideri analiticamente ogni singola voce mediante l'analisi e la valutazione delle singole dotazioni del bilancio 2003. Tale attività potrà realizzarsi attraverso una più razionale programmazione delle stesse spese, sopprimendo, laddove possibile, erogazioni non compatibili con l'attuale situazione finanziaria regionale anche razionalizzando al meglio le risorse disponibili (umane, finanziarie e strumentali). Su questa linea, occorre perseguire un possibile contenimento delle spese per missioni del personale; la riduzione delle dotazioni per la partecipazione a convegni, congressi, mostre studi, indagini, rilevazioni ecc.; la riduzione delle spese per l'acquisto di giornali e riviste e delle spese telefoniche e di ogni altra spesa suscettibile di essere eliminata o ridotta, anche mediante una dilazione, ove possibile, delle eventuali spese di ammodernamento e potenziamento.
Per le spese relative ai capitoli liberi, eventuali maggiori esigenze specifiche, collegate a programmi o progetti in corso di attuazione, andranno compensate nell'ambito del budget assegnato.
1.3.3 Interventi dell'Unione europea, dello Stato e di altri enti
Con l'art. 26 della legge regionale 23 dicembre 2003, n. 23, che ha sostituito integralmente l'art. 39 della legge regionale n. 8/2000, le iscrizioni in bilancio e le assunzioni di impegni relativi all'utilizzo delle disponibilità dei fondi P.O.R., vengono assoggettate alle norme di contabilità generale perdendo quel carattere di specialità contenuto nella precedente normativa.
Infatti, nel bilancio per l'esercizio in corso, nelle rubriche dei dipartimenti interessati, sono stati istituiti appositi capitoli destinati alla spese per la realizzazione degli interventi di cui alle misure del P.O.R., articolati per misura, sottomisura ed azione, laddove prevista, con l'iscrizione delle somme relative alle dotazioni finanziarie previste dal Complemento di programmazione, nonché delle somme relative agli anni 2000, 2001 e 2002 non iscritte nei bilanci relativi ai medesimi anni e dall'iscrizione delle eventuali economie realizzate sulle somme iscritte e non impegnate alla fine dell'anno 2002.
Le previsioni di bilancio per l'anno 2004 e per il triennio 2004-2006, relative ai capitoli del P.O.R. presenti nel "bozzone", riportano la dotazione finanziaria contemplata, per gli stessi anni, nel quadro finanziario delle misure contenute nell'ultimo Complemento di programmazione, fatta eccezione per alcuni capitoli la cui previsione è stata indicata al netto delle eventuali anticipazioni già concesse ai sensi del comma 3 dell'art. 26 della citata legge regionale n. 23/2002, che richiama le disposizioni dell'art. 8, terzo comma, della legge regionale n. 47/77.
Ciascun dipartimento interessato potrà proporre in questa sede, in relazione alla propria possibilità di attivazione della misura e fornendo contestuale comunicazione all'autorità di gestione, eventuali proposte di maggiori stanziamenti per gli anni in questione compensandole con la riduzione delle dotazioni finanziarie per gli anni successivi.
L'art. 85 della legge regionale n. 2/2002 ha riconfermato la possibilità di utilizzo delle disponibilità del capitolo 613919 - fondo da utilizzarsi per il cofinanziamento regionale degli interventi comunitari - per i cofinanziamenti comunitari relativi al periodo di programmazione 2000-2006 non compresi nel P.O.R. Sicilia, attribuendo alla relativa spesa il "vincolo di specifica destinazione".
Al fine di una puntuale quantificazione di detto fondo per il periodo 2004-2006, le Amministrazioni sono invitate a comunicare tutti gli interventi comunitari al di fuori del P.O.R. da cofinanziare con la relativa quota a carico della Regione (ad es. Interregg, Leader Plus, ecc.)
Per quanto riguarda le assegnazioni statali, si invitano tutte le Amministrazioni in indirizzo a proporre la soppressione di quei capitoli di cui non si ha certezza della relativa assegnazione, e, di converso, proporre l'istituzione o il mantenimento di quei capitoli, relativi a comprovati e documentati interventi statali.
Nel rinviare a quanto già dettagliatamente specificato da questa Amministrazione con circolare n. 5 del 5 febbraio 2003, a proposito dell'iscrizione e della contabilizzazione in bilancio dei fondi relativi agli Accordi di programma quadro, si coglie l'occasione, in questa sede per rappresentare che nel progetto di bilancio 2004 sono stati riportati, dalla gestione in corso e presso le pertinenti rubriche, i capitoli connessi agli AA.PP.QQ. già stipulati, il cui stanziamento allo stato attuale è indicato "per memoria".
Si invitano, pertanto, i responsabili degli A.P.Q. e gli eventuali dipartimenti coordinatori degli interventi, qualora la gestione compete a più Amministrazioni, a fornire le proposte di stanziamento per ognuno degli anni del bilancio 2004-2006.
1.4 Previsioni di cassa
Secondo quanto previsto dall'art. 29 della legge regionale 23 dicembre 2002, n. 23, le previsioni di cassa, come per l'esercizio finanziario 2003, sono riassunte in un apposito "Quadro", articolato, sia per l'entrata che per la spesa, per centri di responsabilità corrispondenti ai dipartimenti regionali, agli uffici di diretta collaborazione all'opera del Presidente della Regione e degli Assessori ed agli uffici speciali cui è affidata la relativa gestione, con separata indicazione, per ogni centro di responsabilità, della dotazione di cassa prevista per gli interventi regionali e per gli interventi comunitari, statali e connessi cofinanziamenti.
Al quadro delle previsioni di cassa predisposto dalla scrivente Amministrazione, che viene parimenti trasmesso, ogni responsabile della spesa potrà avanzare eventuali proposte di variazione che siano coerenti con la prevista programmazione annuale delle risorse per l'anno 2003 (v. circolare Assessorato del bilancio e delle finanze n. 4 del 5 febbraio 2003) e convalidate da analoga programmazione di spesa per il prossimo esercizio finanziario.
Solo sulla scorta della predetta programmazione, finalizzata, com'è noto, alla corretta gestione delle limitate risorse finanziarie disponibili, il dipartimento bilancio potrà congruamente valutare le eventuali esigenze rappresentate dai responsabili della spesa.
2. LEGGE FINANZIARIA
Contestualmente alla presentazione del disegno di legge di bilancio, il Governo della Regione deve, altresì, presentare all'Assemblea regionale il disegno di legge finanziaria per l'anno 2004 di cui all'art. 3, comma 1, della legge regionale n. 10/99 e successive modifiche ed integrazioni.
Il predetto art. 3 indica le linee di intervento che possono essere attuate con la legge finanziaria e che trovano rappresentazione in apposite tabelle allegate alla legge stessa.
In tale ambito le Amministrazioni dovranno svolgere un'accurata analisi tendente a mantenere solo gli interventi necessari ed in linea con gli indirizzi del programma del Governo e del D.P.E.F.
Tale analisi è indispensabile nella considerazione che con la legge finanziaria dovranno reperirsi risorse (maggiori entrate e/o minori spese) per coprire il deficit di bilancio determinato dalla necessità di far fronte ad esigenze non differibili e non comprimibili.
In particolare è possibile proporre il rifinanziamento, per non più di un anno, delle principali leggi regionali di spesa (Tab. C), segnalare le eventuali riduzioni di spese a carattere pluriennale (Tab. D) o le rimodulazioni di autorizzazioni legislative di spesa (Tab. E), proporre l'abrogazione di norme e conseguentemente la soppressione dei capitoli relativi a leggi di spesa i cui effetti sono esauriti o che non sono più idonee alla realizzazione degli indirizzi fissati dal documento di programmazione economico-finanziaria (Tab. F).
Insieme alle proposte di previsione di bilancio, quindi, ciascuna Amministrazione dovrà trasmettere anche le proposte di eventuali norme o modifiche ed integrazioni alle tabelle sopracitate tendenti al contenimento della spesa o al reperimento di nuove risorse da inserire nel disegno di legge finanziaria 2004.
Si confida nella scrupolosa osservanza delle presenti istruzioni e si resta a disposizione per eventuali chiarimenti che si ritenessero necessari.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e inserita nel sito internet ufficiale della Regione; potrà inoltre essere inserita nella banca dati FONS.
(Tel.: UOB 1 - 6966679; UOB 2 - 6966757; UOB 3 - 6966732; UOB 4 - 6966595)
  L'Assessore: PAGANO 

(2003.30.1894)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Michele Arcadipane
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