REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 22 AGOSTO 2003 - N. 37
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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DECRETI ASSESSORIALI

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 14 luglio 2003.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Pace del Mela.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999 nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Premesso che:
-  con foglio prot. n. 11105 del 7 agosto 2001, assunto al protocollo di questo Assessorato in data 8 agosto 2001 al n. 46524, il comune di Pace del Mela ha trasmesso, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, per l'approvazione di competenza gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
-  con nota prot. n. 5926 del 31 gennaio 2002 questo Assessorato, a seguito dell'esame preliminare sugli atti acquisiti, ha restituito il piano in argomento per essere integrato degli atti mancanti ed in particolare per essere risottoposto alle valutazioni dell'ufficio del Genio civile in conseguenza delle modifiche apportate con gli emendamenti in fase di adozione;
-  con ulteriore foglio, prot. n. 1560 del 22 luglio 2002, assunto al protocollo di questo Assessorato il 23 luglio 2002 al n. 44867, il comune ha ritrasmesso lo strumento urbanistico in argomento integrato con quanto richiesto da questo Assessorato con la sopraccitata nota;
Vista la delibera n. 13 del 23 marzo 1999, riscontrata legittima dal CO.RE.CO. sezione centrale con provvedimento n. 3512/3439 nella seduta del 29 aprile 1999, con la quale il consiglio comunale di Pace del Mela ha adottato, con emendamenti, il piano regolatore generale con annesso regolamento edilizio e relative prescrizioni esecutive;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alla delibera consiliare di cui sopra;
Vista la certificazione a firma del sindaco del comune di Pace del Mela in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento nonché attestante la presentazione di n. 47 osservazioni e/o opposizioni avverso il piano adottato;
Visti gli atti relativi all'ulteriore procedura di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, espletata dal comune al fine di regolarizzare il precedente procedimento atteso che alcuni elaborati adottati non venivano depositati;
Vista la certificazione a firma del sindaco del comune di Pace del Mela in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento nonché attestante la presentazione, a seguito dell'ulteriore procedura di pubblicazione, di n. 11 osservazioni e/o opposizioni avverso il piano in argomento;
Viste le osservazioni relative alle suddette certificazioni, nonché i relativi elaborati di visualizzazioni delle stesse redatti dai progettisti;
Vista la delibera n. 13 del 27 aprile 2001 del consiglio comunale di Pace del Mela, relativa alle deduzioni alle osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano in argomento;
Vista la nota prot. 37783 del 3 dicembre 1993 con la quale l'ufficio del Genio civile di Messina, sullo strumento urbanistico di che trattasi, ha espresso parere favorevole a condizioni, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
Vista l'ulteriore nota prot. 12191 del 21 maggio 2002 con la quale l'ufficio del Genio civile di Messina, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, in merito alle modifiche al progetto di piano, visualizzate nelle tavole nn. 9, 11, 12, 14, 15 e 17, apportate con emendamenti in fase di adozione;
Vista la delibera n. 17 del 4 luglio 2002 con la quale il consiglio comunale di Pace del Mela ha preso atto del parere dell'ufficio del Genio civile di Messina, prot. 12191 del 21 maggio 2002, espresso sulle modifiche apportate al piano con gli emendamenti adottati con delibera n. 13/1999;
Vista la nota prot. n. 55 del 30 gennaio 2003, con la quale l'U.Op. 4.1/DRU di questo Assessorato ha sottoposto alle valutazioni del Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale, al regolamento edilizio e alle prescrizioni esecutive, la propria proposta n. 3 del 28 gennaio 2003, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale 10/1999, con cui ritiene meritevole di approvazione, con prescrizioni e modifiche, lo strumento urbanistico generale del comune di Pace del Mela;
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 109 del 27 febbraio 2003, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
SITUAZIONE URBANISTICA
Il comune di Pace del Mela in atto è dotato di un piano regolatore generale approvato con D.P.R.S. n. 17 del 28 gennaio 1969.
Il territorio comunale è soggetto ai seguenti vincoli e l'edificazione è limitata in dipendenza delle presenze delle seguenti fasce di rispetto:
-  vincolo sismico di 2ª categoria;
-  vincolo idrogeologico;
-  vincolo ex art. 139 e art. 146, lettera c) del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490;
-  vincolo ex art. 15 lett. e) della legge regionale n. 78/76 derivante dalla presenza di boschi;
-  fascia di rispetto del cimitero comunale (mt. 200);
Il comune di Pace del Mela dista 35 Km. da Messina, confina con il Mar Tirreno ed i comuni di S. Pier Niceto, Condrò, Ficarra, S. Lucia del Mela e S. Filippo del Mela ed è esteso 12,10 Kmq. con quote altimetriche che dal livello del mare arrivano fino alla quota 294 mt.
L'insediamento è caratterizzato da due concentrazioni urbane: quella di Pace del Mela, nella zona collinare con prevalente destinazione residenziale e quella di Giammoro nella zona costiera, caratterizzata da un notevole sviluppo industriale conseguente a consistenti insediamenti realizzati in esecuzione del vigente P.R.ASI. Pertanto mentre il centro di Pace si è consolidato con caratteristiche prettamente residenziali, si è riscontrata, invece, una ridefinizione fisica del territorio nella frazione di Giammoro, con fenomeni di accentramento delle attività produttive nella zona costiera posta ai lati della litoranea S.S. 113 e nella parte a valle. Inoltre anche nelle frazioni di Camastrà, Cattafi, Gaggegi, Mandravecchia e Torrecampagna si registra un significativo numero di abitanti.
PROGETTO DI PIANO
Cenni storici
L'estensione territoriale di Pace del Mela, delimitata dalla costa tirrenica e dal Torrente Muto, combacia in gran parte con lo storico feudo di Trinisi facente parte del patrimonio del trecentesco monastero dei benedettini ubicato nella parte più elevata.
La denominazione di Pace del nucleo abitato originario che faceva capo a una vetusta Torre viene presa nel secolo XVIII e potrebbe trarre la sua origine dal monogramma PAX inserito nello stemma del suddetto ordine monastico cui è tradizionalmente dovuta anche la bonifica produttiva agraria del territorio che esso amministrava.
Quanto all'origine dell'apposizione "del Mela" essa ha origine nel secolo XIX quando il comune di S. Lucia, del cui territorio a quel tempo Pace faceva parte, decise di assumere tale specificazione in quanto lambita dal torrente Mela.
Il comune di Pace del Mela si sviluppò molto rapidamente, specie nel campo delle industrie, assumendo l'aspetto di una cittadina moderna che oggi comprende non solo il nucleo altimetricamente preminente, cresciuta in più secoli in prossimità dell'antica torre, ma anche nella frazione di Giammoro, in sito pianeggiante, prossima alle grandi arterie di comunicazione, che oggi rappresenta la parte più attiva dell'abitato.
In merito alle valenze storico-ambientali presenti nel territorio i progettisti del piano rilevano la presenza di edifici significativi tanto nel nucleo di Pace che nelle frazioni Camastrà e Giammoro. Tra di essi degni di rilievo sono:
-  la chiesa parrocchiale intitolata alla Madonna della Visitazione sorta nel 1763 attribuita all'abate architetto Giovan Battista Vaccarini;
-  palazzo Crimi (oggi Pugliatti) prospiciente piazza della Visitazione, eretto sul sito stesso dell'antica Torre;
-  i resti del palazzo baronale dei Gordone e la chiesetta di S. Maria dell'Abbondanza nella frazione Camastrà;
-  alcuni edifici che rivestono particolare interesse storico-architettonico o anche etno antropologico siti in viale R. Margherita, in piazza della Visitazione, in via V. Emanuele, in via Pace-Giammoro, in via Mazzini, in via Nazionale località Giammoro.
Numerosi altri manufatti di interesse etno-antropologico ricadono nel territorio di Pace del Mela e precisamente:
-  Senia in contrada Costa o Fazzolaro;
-  Palmento in via Pace-Giammoro;
-  Palmento in via Roma;
-  Fabbricato con tappeto antistante il palazzo signorile dell'ex baronia Gordone;
-  Borgo Rurale in contrada Finata Seconda;
-  Borgo Rurale (Case Monaci);
-  Fabbricato rurale in contrada Viparano lungo il Fiume Muto.
Infine i progettisti rilevano la presenza di parecchie aree indiziate di significative presenze archeologiche nelle contrade Camastrà, Bagnara, Urna, Traimmeri e S. Gasparro.
OBIETTIVI DEL PIANO
Da quanto riportato dai progettisti nella relazione tecnica, il progetto di piano, tenendo conto delle reali vocazioni produttive del territorio e del corretto rapporto fra concentrazioni industriali (Giammoro) e insediamenti con prevalente destinazione residenziale (Pace) è mirato a riequilibrare i ruoli dei due centri che dovranno rendersi uno complementare all'altro.
Pertanto gli obiettivi fondamentali del piano vengono così riassunti dai progettisti:
a)  reperimento di aree per servizi con distribuzione il più possibile equilibrata fra nuclei e le diverse parti di questi;
b)  previsione di un sistema di viabilità urbana primaria, secondaria e di connettivo e razionalizzazione delle linee esterne per risolvere in modo funzionale i collegamenti e il traffico;
c)  salvaguardia dell'ambiente storico, naturale e paesistico;
d)  valorizzazione della destinazione d'uso delle funzioni produttive del territorio agricolo;
e)  blocco degli insediamenti industriali e incentivazione delle attività artigianali e commerciali;
f)  riorganizzazione dei nuclei urbani;
g)  razionalizzazione delle linee naturali di tendenza della espansione (dimensionata per una capacità insediativa potenziale riferita ad un ventennio) in uno con il rinnovo ed il recupero del patrimonio edilizio degradato.
Pertanto le scelte che hanno determinato le previsioni progettuali sono state sintetizzate dai progettisti nei seguenti punti:
-  soluzione del problema abitativo, previa determinazione del fabbisogno pregresso e dello sviluppo demografico, riferendo la capacità insediativa potenziale al ventennio 1991-2011;
-  reperimento di adeguate aree per servizi, da distribuire in maniera equilibrata, per tener conto sia del vistoso fabbisogno pregresso di verde pubblico e di parcheggi sia delle necessità dei nuovi insediamenti abitativi;
-  previsione di un sistema di viabilità che miri a razionalizzare sia i collegamenti esterni in direzione nord-sud tra le zone interne del territorio e la costa sia il traffico interno dei due centri principali, con particolare cura, per quanto riguarda Giammoro, a non sovraccaricare ulteriormente la Nazionale S.S. 113;
-  salvaguardia dell'ambiente storico, naturale e paesistico;
-  valorizzazione delle funzioni produttive delle zone agricole;
-  riequilibrio della politica produttiva complessiva, demandando alle aree interne al piano regolatore generale ASI il soddisfacimento di eventuali ulteriori fabbisogni industriali e incentivando, invece, nel territorio di Giammoro le attività produttive, piccole e medie, di tipo artigianale, commerciale e agricolo.
ANDAMENTO DEMOGRAFICO
Il piano risulta dimensionato per il ventennio 1991-2011 su di una previsione di 6.600 abitanti a fronte dei 5.041 attuali, con un incremento di circa 1.660 unità.
Nella relazione di piano i progettisti riportano i dati demografici ISTAT, a partire dal 1951 (3.900 ab.) al 1991 (5.471 ab).
La popolazione nel territorio, negli anni '60 era prevalentemente localizzata nel nucleo di Pace (1.926 ab. contro i 738 ab. di Giammoro, 639 ab. nelle frazioni e 499 ab. nelle case sparse), ma la tendenza da parte degli abitanti dei comuni montani vicini a migrare verso la zona costiera, negli ultimi 25 anni ha fatto registrare un aumento di popolazione più a Giammoro che a Pace centro e nelle frazioni. Infatti mentre prima la popolazione residente a Pace era costituita da un numero di abitanti due volte e mezzo superiore a quello di Giammoro nel 1991 tale divario risultava quasi azzerato (su 5.471 abitanti 2.558 abitavano a Pace e 2.323 a Giammoro).
FABBISOGNO ABITATIVO
Dall'analisi della situazione demografica riferita al ventennio 1971-1991 i progettisti hanno evidenziato un incremento di 850 abitanti nel decennio 1971-1981 e di 935 nel decennio 1981-1991 e pertanto calcolando il tasso di variazione percentuale annua sono pervenuti ad una previsione di incremento di popolazione, calcolata fino al 2011, di 2.300 nuovi abitanti.
Partendo dall'assunto della suddetta previsione di incremento di popolazione i progettisti hanno calcolato il fabbisogno abitativo per il ventennio 1991-2011 secondo il seguente schema:
"Nel 1981 a fronte di 4.729 abitanti residenti si rilevava un patrimonio di 6.111 stanze occupate, di cui 1.341 risalenti agli anni anteriori al 1945.
Al 31 dicembre 1991 gli abitanti sono aumentati di 742 unità, rispetto a un aumento del patrimonio edilizio di circa 600 vani... Tenendo conto,... che appare oggi adeguato,... riferirsi all'indice di affollamento ottimale di 1,25 vano per abitante si ha:
-  popolazione residente: 5.471 abitanti;
-  fabbisogno totale: 5.471 x 1,25 = 6.838 vani;
-  numero dei vani esistenti: 6.711;
detraendo i 1.341 vani degradati perché anteriori al 1945 ...si ha:
-  fabbisogno pregresso: 6.838 - 5.370 = 1.468 vani.
Stimando, infine, in 450 il numero dei vani che, pur costruiti dopo il 1945, si presentano tuttavia in inaccettabili condizioni d'uso... si ha che il fabbisogno complessivo pregresso ammonta a circa 1.900 vani.
Ipotizzando che mediamente il 50% di detto fabbisogno possa essere soddisfatto mediante interventi di sostituzione del patrimonio edilizio degradato e fatiscente, si deduce che circa 950 vani vanno reperiti in zone di nuova urbanizzazione residenziale attrezzata.
Applicando il suddetto indice di affollamento pari a 1,25 vano per abitante si deduce che il fabbisogno abitativo per il ventennio è pari 2.875 vani (2.300 ab. x 1,25).
Le considerazioni fatte indicano pertanto in 3.825 vani il fabbisogno abitativo complessivo da soddisfare (2.875 vani per incremento della popolazione + 950 per fabbisogno pregresso); il presente piano regolatore generale è stato dimensionato per una capacità insediativa potenziale nel ventennio di 4.245 nuovi vani,... superiore quindi di appena 420 vani allo stretto fabbisogno prima determinato, nella considerazione che:
a)  non tutte le aree edificabili individuate saranno completamente utilizzate e urbanizzate nell'arco temporale prescelto;
b)  le densità massime edificatorie consentite non saranno sempre e comunque utilizzate, sia per la libera determinazione dei proprietari sia per l'esistenza di vincoli e limitazioni di varia natura (norme sismiche, regolamento edilizio, norme di attuazione, etc.);
c)  l'edilizia residenziale comprende destinazioni d'uso complementari ...che, nei quartieri di nuovo insediamento, incidono sicuramente in maniera più consistente dei 20 mc. di legge;
d)  l'acclività... di alcune aree costituisce una ulteriore remora all'utilizzazione piena e diffusa dei lotti.
ZONE OMOGENEE
Il piano regolatore generale prevede la suddivisione del territorio secondo le seguenti zone definite ai sensi dell'art. 2 del D.I. 2 aprile 1968, n. 1444:
Zona A - di interesse storico e/o di particolare pregio ambientale
I progettisti evidenziano che il territorio di Pace del Mela non è particolarmente ricco di episodi architettonici di grande rilevanza storica e tuttavia hanno ritenuto sottoporre a tutela le numerose testimonianze della memoria storica della comunità, della sua formazione e del suo sviluppo sino ai tempi attuali. Sono così state individuate alcune zone e/o alcuni edifici e compresi in zona "A" tanto a Pace che a Giammoro e nelle frazioni.
L'attività edilizia in tale zona è normata dall'art. 9 delle norme di attuazione
Zone B - residenziale e di completamento
La zona B è distinta in:
-  zone B1 - residenziale e di completamento urbano di Giammoro e Pace centro: si tratta di zone prevalentemente residenziali, totalmente o parzialmente edificate, caratterizzate da un tessuto edilizio non sempre omogeneo e con tipologie, densità edilizie ed epoca di costruzione differenziate;
-  zone B2 - residenziali e di completamento suburbano nei nuclei abitati minori: si tratta di zone prevalentemente residenziali, totalmente o parzialmente edificate.
Dette zone sono normate rispettivamente dagli artt. 30 e 31 delle norme di attuazione
Zone C
Sono aree di espansione residenziale attrezzata individuate dai progettisti secondo il criterio di favorire alcune direttrici ormai consolidate e di evitare per l'amministrazione oneri particolarmente gravosi.
La zona C è distinta in 4 sottozone:
-  zona C1 - residenziale di espansione urbana. Si tratta delle parti del territorio comunale destinate all'espan sione dell'edilizia residenziale dei centri principali. Detta zona è normata dall'art. 32 delle norme di attuazione;
-  zona C2 - residenziale e di espansione suburbana. Si tratta delle parti del territorio comunale destinate all'espansione dell'edilizia residenziale dei nuclei abitati minori. Detta zona è normata dall'art. 33 delle norme di attuazione;
-  zona CS - residenziale stagionale. Normata dall'art. 34 delle norme di attuazione, comprende quelle parti del territorio comunale destinate a insediamenti turistici e a ville per residenza stagionale;
-  zona CD - mista residenziale commerciale. Normata dall'art. 35 delle norme di attuazione comprende quelle parti del territorio comunale destinate ad insediamenti residenziali commerciali, direzionali ed all'artigianato non molesto;
Zone D - industriale e artigianale
Sono zone destinate ad insediamenti produttivi artigianali e commerciali, esistenti o di nuova realizzazione.
Le relative norme sono quelle di cui all'art. 36 delle norme di attuazione.
Zone E - agricole
Sono zone destinate all'esercizio dell'attività agricola e delle attività connesse con l'uso agricolo del territorio.
Esse sono normate dall'art. 37 delle norme di attuazione.
Zone E - verde di consolidamento
Tali zone debitamente individuate sulle tavole di piano non sono definite e/o normate dalle norme di attuazione.
VIABILITÀ E PARCHEGGI
I progettisti con l'obiettivo di facilitare i collegamenti interni senza gravare ulteriormente sui due assi principali rappresentati dalla S.S. 113 litoranea e dal collegamento Pace-Giammoro prevedono:
-  un asse viario a Giammoro, a monte della Nazionale, che consente di circonvallare gran parte del centro abitato, costituendo così un'alternativa alla S.S. 113 e in grado di filtrare il traffico proveniente da Pace centro e dalle frazioni smistandolo in più punti;
-  una viabilità di servizio dell'abitato, a valle della S.S. 113, a contatto con la linea ferrata e del perimetro A.S.I., dotata di numerosi parcheggi, allo scopo di ridurre sulla Nazionale il peso del traffico e della sosta prolungata dei residenti;
-  a Pace centro è stata prevista una viabilità di circonvallazione sia ad est che ad ovest dell'abitato che, collegandosi in vari punti con il centro urbano, consente ad un tempo di disimpegnarlo dal traffico locale e, all'occorrenza, di oltrepassarlo senza entrare nell'abitato;
-  un nuovo collegamento tra Pace centro e la statale 113 che raggiunge Giammoro ad ovest.
ZONE PER ATTREZZATURE E SERVIZI
Dall'analisi dello stato di fatto dei servizi esistenti, con riferimento agli standards del D.I. n. 1444 del 2 aprile 1968, i progettisti hanno rilevato che mentre sotto l'aspet to dell'istruzione obbligatoria e dei sevizi amministrativi, sociali, culturali e religiosi i fabbisogni di legge risultano ampiamente soddisfatti, le dotazioni, invece di verde pubblico e, ancor più, di parcheggi sono del tutto insufficienti.
Il piano regolatore generale prevede una quantità di servizi pubblici, nel complesso, superiore allo stretto fabbisogno di legge debitamente calcolato dai progettisti e rappresentato con apposite tabelle nella relazione di piano.
Tale scelta, secondo i progettisti, è scaturita dalla necessità di distribuire i servizi necessari e garantire la più ampia fruibilità degli stessi a tutta la popolazione del territorio comunale che, come è ormai noto è distribuita in due distinti nuclei urbani e cinque frazioni.
Come si evince dalla relazione tecnica, il criterio generale per la localizzazione dei servizi è stato quello di reperire, ove possibile, aree all'interno o in diretta prossimità dei centri abitati, sia per sopperire al deficit pregresso - soprattutto di verde e di parcheggi - sia per rispettare i raggi di influenza di ciascuna attrezzatura.
Oltre agli spazi per verde, per parcheggi e per piazze, sono previsti:
-  n. 4 asili nido (2 nelle frazioni e 2 a Pace centro);
-  n. 4 scuole materne (2 nelle frazioni e 2 a Pace centro);
-  n. 2 centri sociali (1 a Pace centro ed 1 a Giammoro);
-  n. 2 chiese (1 a Camastrà e 1 a Pace centro);
-  n. 2 centri assistenziali (1 a Pace centro ed 1 in località Barone);
-  n. 2 centri sanitari (1 a Pace centro e 1 nelle frazioni);
-  n. 2 aree per il commercio ambulante (1 a Pace centro ed 1 a Giammoro);
-  n. 1 area destinata a verde attrezzata per lo sport, estesa 5 ha ed ubicata in continuità con le previste zone di nuova edificazione.
PRESCRIZIONI ESECUTIVE
Le aree soggette a prescrizioni esecutive sono state individuate con delibera di consiglio comunale n. 11 del 28 aprile 1993 sulla scorta di una relazione tecnica, redatta dai progettisti del piano, sui dati volumetrici e di superficie prevedibili per le prescrizioni esecutive (piano particolareggiato) del piano regolatore generale.
Le prescrizioni esecutive adottate unitamente al pia no regolatore generale con delibera n. 13 del 25 marzo 1999 insistono su una prevista zona CD, di circa 40.000 mq., in località Pantano a Giammoro e su una prevista zona D, con una estensione pari a 3,7 ha, in località Catenella pure essa a Giammoro:
-  P.P. zona CD (mista residenziale - commerciale). La scelta di redigere il piano particolareggiato di detta zona è scaturita da valutazioni oggettive sulle caratteristiche del sito, tenuto conto altresì dei previsti incrementi demografici e delle realtà economiche e produttive del comune di Pace del Mela.
Le caratteristiche morfologiche e dimensionali del l'area di intervento... ne hanno determinato la suddivisione in sei isolati.
Sotto l'aspetto edilizio, l'intervento previsto propone una tipologia edilizia omogenea, caratterizzata da un edificio di forma tribolata, a tre piani f. t. e un corpo scala, con il piano terra destinato ad attività commerciale ed i due piani superiori alla residenza, e da un edificio angolare (di tipo "F"), ad un solo piano, a destinazione esclusivamente commerciale...; la diversa aggregazione di queste due tipologie, assieme ad alcune variazioni possibili all'interno di esse... permette di adattare gli edifici alle diverse conformazioni dei lotti ed alle potenzialità volumetriche di ogni isolato...
Il progetto del P.P. comprende la previsione di massima di tutte le opere di urbanizzazione primaria e per quanto attiene alle opere di urbanizzazione secondaria viene prevista la realizzazione di una piazza e di un centro sociale.
La volumetria complessiva prevista è di mc. 54.335 di cui 7.160 è già realizzata e destinata a residenza il volume residuo pari a 47.175 mc. viene utilizzato a residenza per 28.595 mc. e ad attività commerciale per 18.580 mc. Gli abitanti insediabili sono 287.
Il piano particolareggiato è dotato di verde pubblico per un totale di 2.050 mq. e parcheggi pubblici pari a 1.310 mq.;
-  P.P. zona D (industriale e artigianale). La redazione del P.P. per detta zona scaturisce dalla volontà dell'amministrazione comunale di privilegiare indirizzi produttivi di tipo artigianale e commerciale la cui domanda è largamente insoddisfatta.
Il P.P. è suddiviso in due ambiti, una a monte e una a valle della S.S. 113, ove è prevista la realizzazione di lotti di dimensione medio-piccola, in funzione delle carat te ri stiche prevalentemente artigianali dell'insediamen to e delle caratteristiche morfologiche e dimensionali dell'area; tuttavia la distribuzione delle aree fruibili è stata progettata in modo da consentire l'accorpamento di più lotti e quindi la possibilità di insediamenti di opifici a carattere anche piccolo industriale.
Il progetto del P.P. comprende la previsione di massima di tutte le opere di urbanizzazione primaria.
La superficie complessiva è di 3,7 ha, prevede una viabilità interna a servizio dei lotti con un sistema a pettine ed ha una capacità insediativa di n. 24 lotti che vanno da una dimensione minima di mq 1.010 ad una capacità massima di mq. 1.320.
PROGRAMMAZIONE COMMERCIALE
(ai fini dell'applicazione della legge regionale n. 28/99)
Nella considerazione che l'amministrazione comunale ha adottato il piano regolatore generale in data 25 marzo 1999 l'adeguamento dello strumento urbanistico rientra nel caso previsto dal comma 7 dell'art. 5 della medesima legge e quindi prima dell'entrata in vigore della legge regionale n. 28/99 sulla riforma della disciplina del commercio
Per quanto oggetto degli adempimenti di cui alla superiore norma, il piano regolatore generale in esame detta disposizioni nell'ambito delle N.A. delle diverse zone territoriali omogenee prevedendo in generale (art. 27) che, la destinazione residenziale, qualora non esplicitamente e diversamente specificato nelle norme delle singole zone, "... si intende comprensiva delle attività commerciali di vendita al dettaglio (esclusa la grande distribuzione e i centri commerciali intermedi di nuovo insediamento secondo quanto previsto dal piano per l'urbanistica commerciale) e delle attività artigianali non nocive e moleste a giudizio dell'Amministrazione comunale, purché inserite all'interno delle tipologie edilizie residenziali".
Nell'ambito delle singole zone residenziali, in relazione alle destinazioni d'uso consentite, sinteticamente si riporta quanto segue:
-  zone "A", "B", "C1", "C2" - In assenza di specifica indicazione la destinazione d'uso consentita risulterebbe prevista dall'art. 27 sopracitato;
-  zona "CD" - Mista residenziale commerciale: trattasi delle parti del territorio comunale destinate ad insediamenti residenziali commerciali, direzionali ed all'artigianato non molesto. In detta zona almeno il 30% della volumetria deve essere destinato ad attività commerciali direzionali e/o artigianali non moleste, comunque compatibili con la residenza. Si riportano i più significativi parametri edilizi:
-  indice di densità fondiaria max: 1,50 mc./mq.;
-  numero max di piani f.t.: 3;
-  altezza max: mt. 10.
-  per quanto invece afferente le previsioni a carattere produttivo dalle N.A si rileva quanto segue:
-  zona "D" - Industriale e artigianale. Si tratta di zone destinate ad insediamenti produttivi artigianali e commerciali, esistenti o di nuova realizzazione. In tale zona sono consentite costruzioni ed installazioni di magazzini, depositi, silos, capannoni per attività commerciali e laboratori artigianali attrezzature annonarie ed attività espositive. Si attua mediante piano di lottizzazione esteso ad un'area di intervento non inferiore a mq. 20.000 ovvero all'intera area perimetrata se inferiore a detta superficie. Le aree destinate a verde pubblico e a parcheggi dovranno avere una superficie, escluse le sedi viarie, non inferiore al 10% della superficie dell'area di intervento. Nei nuovi insediamenti di carattere commerciale e direzionale deve essere osservato l'articolo 5.2 del D.I. n. 1444/68. Si riportano i più significativi parametri edilizi:
-  indice di fabbricabilità territoriale max: nei limiti dell'art. 15 della legge regionale n. 78/76;
-  rapporto di copertura -  altezza max: mt. 9 ad eccezione dei volumi tecnici.
Considerato che:
Sotto il profilo procedurale la pratica risulta regolare in quanto:
-  l'adozione del piano regolatore generale è avvenuta contestualmente all'adozione delle prescrizioni esecutive, del regolamento edilizio ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 71/78;
-  sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito del progetto di piano, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
-  sulle osservazioni ed opposizioni presentate avverso al piano, visualizzate in apposite planimetrie, il consiglio comunale ha formulato le proprie deduzioni ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
-  la compatibilità con le condizioni geomorfologiche generali del territorio di Pace del Mela delle previsioni urbanistiche contenute nel progetto di piano con annesse prescrizioni esecutive e delle nuove previsioni introdotte dal consiglio comunale con emendamenti in sede di adozione, è stata accertata dall'ufficio del Genio civile di Messina, ai sensi dell'art. 13 della legge regionale n. 64/74, con pareri favorevoli con stralci e prescrizioni.
DIMENSIONAMENTO
L'ipotesi di incremento della popolazione fino a raggiungere 2.300 abitanti al 2011 può ritenersi in linea di massima condivisibile alla luce dell'andamento demografico registrato nell'ultimo ventennio, così come desumibile dai grafici allegati alla relazione tecnica. Mentre per quanto attiene l'ipotizzato fabbisogno pregresso, pari a circa 1.900 vani, derivante dalla conoscenza dello stato di conservazione di edilizia residenziale, si ravvisa la mancanza di un'analisi con la quale siano specificate ed evidenziate le motivazioni per le quali non sia possibile sottoporre ad interventi di recupero gli stessi. Inoltre non risulta giustificata l'ipotesi secondo la quale solo il 50% di detto fabbisogno possa essere soddisfatto mediante interventi di sostituzione del patrimonio edilizio degradato e fatiscente escludendo il rimanente 50% dalla possibilità di recupero.
Inoltre si rileva la mancata stima della potenzialità edificatoria nelle numerose aree ancora libere all'interno delle zone B1 e B2 - residenziale di completamento - ne si riscontra che siano state considerate le stesse ai fini del soddisfacimento del fabbisogno residenziale pregresso e futuro.
Per le motivazioni sopra esposte si ritiene che per le zone di espansione "C1" e "C2" si debba procedere almeno alla riduzione della capacità insediativa, mediante l'abbassamento dell'indice fondiario come segue:
-  zona C1 di espansione residenziale urbana: indice fondiario mc/mq 1,50;
-  zona C2 di espansione residenziale suburbana: indice fondiario mc/mq 1,00.
ZONE TERRITORIALI OMOGENEE
Preliminarmente si precisa che tutte le previsioni di piano che ricadono nelle aree interessate da rischio idrogeologico di cui al decreto 4 luglio 2000 nonché quelle a rischio di frana molto elevato individuate dall'ufficio del Genio civile di Messina, con parere n. 12191/2002, vanno disattese.
Nell'ambito di tali aree potranno consentirsi gli interventi di cui all'art. 2 del medesimo decreto.
Zona A - di interesse storico e/o di particolare pregio ambientale
In linea generale si condivide come zona A puntuale l'individuazione dei singoli manufatti da sottoporre a tutela in quanto gli stessi a testimonianza della memoria storica, conservano ancora caratteri di una certa valenza storico-ambientale.
Parimenti si condividono le zone "A" individuate a Giammoro e nelle frazioni.
Infine si ritiene che la zona "A" individuata a Pace Alta debba includere tessuto urbano destinato come zona "B", ricadente nell'area campita con colore rosso nella tavola 15 scala 1:2.000, in quanto esso presenta caratteri omogenei a quelli della contigua zona "A" ed esprime ugualmente valori ambientali ed urbanistici meritevoli di mantenimento e di tutela.
Infine si ritengono condivisibili le relative norme regolatrici dell'attività edilizia di cui all'art. 29 delle norme di attuazione con la prescrizione che "per le nuove costruzioni e le demolizioni e ricostruzioni ammesse in sede di piani esecutivi l'altezza dei fabbricati dovrà essere uguale a quella degli edifici circostanti e comunque non superiore a mt. 9,50."
Zone B1 e B2 - residenziale e di completamento urbano e suburbano
Preliminarmente si rileva che con l'emendamento n. 1 sono state classificate zone B aree per le quali il progettista aveva ipotizzato diversa classificazione. Per quelle aree, oggetto dell'emendamento di cui sopra, che originariamente erano state destinate zona E verde agricolo, il comune in sede di controdeduzione dovrà dimostrare in maniera analitica che le stesse possiedono i requisiti di cui al D.I. n. 1444 del 2 aprile 1968, in mancanza di tale verifica le stesse restano classificate zone E di verde agricolo.
Si ritengono condivisibili le aree classificate zone "B1" e "B2" ad eccezione di quella inserita con emendamento n. 1 nella frazione Torrecampagna e visualizzata nella tavola n. 17 in quanto con lo stesso sono state classificate zone "B2" aree libere già destinate dai progettisti ad attrezzature necessarie alla frazione (centro sanitario, parco urbano e parcheggio). Considerato che le attrezzature relative al parco urbano e parcheggio sono state, con lo stesso emendamento n. 1, reperite in altre aree libere della stessa frazione si ritiene che esclusivamente per le aree impegnate originariamente dalle stesse si possa mantenere la destinazione di zona "B2" con la prescrizione di cui sopra. Resta ovvio il mantenimento del previsto centro sanitario.
Si ritiene inoltre condivisibile quanto proposto dalla commissione speciale per il piano regolatore generale con emendamento n. 2, lett. F, secondo punto, non visualizzato sulla tavola 14 relativamente alla trasformazione a zona "B" della già perimetrata zona "A" a Pace centro attorno a piazza Municipio, ciò in quanto l'edilizia ricadente in tale area è ormai del tutto sostituita.
Si condividono le norme di cui agli artt. 30 e 31 delle norme di attuazione relative alle zone B1 e B2.
Inoltre si rileva che le norme di attuazione non riportano la norma adottata con emendamento n. 2 in ordine alla zona "B" attorno a piazza Municipio e la norma adottata con emendamento n. 7, che parimenti si condivide in ordine alla zona "B" delle vie P. Bonfiglio, G. Mazzini, F. Amalfi, Finata I, Finata II, Notaio Calderone, Pace-Giammoro (solo la parte compresa nella tav. 12), contrada Petrotto. Dette norme dovranno essere introdotte a cura del comune di Pace del Mela.
Zone C - (C1, C2,) - espansione residenziale urbana e suburbana
Per le considerazioni espresse sul dimensionamento del piano, le norme tecniche di attuazione di cui agli artt. 32 e 33 dovranno essere adeguate adottando l'indice fondiario indicato nel paragrafo sul dimensionamento. Dette norme inoltre dovranno essere adeguate alle modifiche discendenti dall'emendamento n. 7 introdotto dal consiglio comunale in sede di adozione del piano, che si condivide, e pertanto le stesse dovranno essere introdotte a cura del comune.
Zone CSt - residenziale stagionale
Si condivide in linea generale la localizzazione delle zone CSt, ad eccezione di quella nella località S. Gaspano che viene disattesa in quanto, come evidenziato dal l'emendamento n. 2, lettera j), è interessata da scavi archeologici e da edifici storico-artistici. Ovviamente viene disattesa la prevista viabilità a servizio della stessa.
Si condividono le norme di cui all'art. 34 delle norme di attuazione con la seguente prescrizione:
-  lotto minimo di edificazione mq. 2.000.
Zone CD - mista residenziale - commerciale
In ordine alla localizzazione di tali zone nulla si ha da rilevare. Relativamente alle norme tecniche di attuazione e specificatamente all'art. 35 che disciplina tali zone si prescrive che l'altezza massima degli edifici sia di mt. 10 in conformità alle norme di attuazione contenute nel piano particolareggiato ed in coerenza con i numeri di piani fuori terra previsti dallo stesso P.P.
Zone D - industriale e artigianale
In linea generale si condividono le scelte di piano e le relative norme di cui all'art. 36 delle norme tecniche di attuazione Tuttavia non si condivide la nuova localizzazione introdotta con emendamento n. 2, lett. h), in quanto non supportata da specifiche motivazioni. Tale ulteriore insediamento industriale, tra l'altro, è stato individuato a fronte di una limitata riduzione di quello previsto in contrada Viparano. Detta localizzazione non appare congruente atteso che, ragionevolmente, sarebbe stato opportuno, qualora ce ne fosse stata la necessità, ampliare le zone industriali già previste dal piano, piuttosto che localizzare a macchie di leopardo ulteriori zone D.
Zone E - verde di consolidamento
Per quanto rilevato nelle premesse in ordine alla mancata definizione e regolamentazione del "Verde di consolidamento" nelle norme di attuazione, si prescrive che in dette zone siano vietate nuove costruzioni.
Zone E - verde naturalistico
Con emendamento n. 2, lett. d), è stata localizzata, in contrada Serro Finata una zona "E" - verde naturalistico. Considerato che tale destinazione di zona non è contemplata, definita e normata dalle norme di attuazione, si prescrive che in dette zone siano vietate nuove costruzioni.
ZONE PER ATTREZZATURE E SERVIZI
Così come detto in premessa nel presente parere, il piano regolatore generale prevede una quantità di servizi pubblici, nel complesso, superiore allo stretto fabbisogno di legge. Si condivide tale scelta scaturita dalla necessità di localizzare dette attrezzature in aree tali da potere essere fruite da tutta la popolazione distribuita sia nei due centri abitati principali sia nelle frazioni. Tuttavia si ritiene dover disattendere le aree destinate ad impianti sportivi e parcheggi relativi, introdotte con emendamento n. 2/e e rispettivamente localizzate in contrada Tagliatore e in contrada Serro Inglese. Ciò in quanto parte della prima ricade entro la fascia di rispetto cimiteriale e l'altra in una parte di territorio morfologicamente poco idoneo alla realizzazione di tale infrastruttura. Dette aree vengono pertanto classificate zona E di verde agricolo.
Occorre precisare che la fascia di rispetto cimiteriale, sulla tavola 12 a scala 1:2.000, non è stata riportata nella sua interezza e non è stata modificata graficamente a seguito dell'ampliamento dell'area cimiteriale introdotto con l'emendamento 2/b. Inoltre si rileva che detta fascia di rispetto è riportata con ampiezza pari a 150 mt., pertanto, considerato che a norma di legge, la stessa deve essere di mt. 200 si prescrive la rettifica dei superiori errori grafici. Ovviamente qualora il comune avesse acquisito l'autorizzazione alla riduzione della fascia di rispetto cimiteriale, in fase di controdeduzione, rimane onerato di trasmettere tale atto.
Inoltre si condivide l'emendamento n. 5, con il quale il consiglio comunale in sede di esame del piano, ha introdotto la previsione di 2 aree destinate a parco suburbano nelle zone di Petrotto e Serro Inglese, non riportate sugli elaborati di piano.
Infine, si rileva che a seguito di sopralluogo effettuato dai progettisti e dal tecnico comunale volto ad accertare lo stato di consistenza delle aree destinate ad attrezzature e servizi pubblici è emerso che alcune delle previste attrezzature ricadono in aree non libere. Tuttavia le notizie relative ai manufatti realizzati che interessano le aree in argomento non risultano sempre sufficientemente dettagliate; pertanto il comune di Pace del Mela, resta onerato di verificare la regolarità delle medesime; considerato che il piano risulta sufficientemente dotato delle attrezzature minime previste dal D.I. 2 aprile 1968, n. 1444, si appalesa la possibilità che il comune possa confermare o meno per le suddette aree le previsioni di piano. Qualora il comune non si esprime, le relative previsioni di piano rimarranno ovviamente confermate così come adottate dal consiglio comunale.
VIABILITÀ
In linea generale si condivide l'obiettivo, proposto dai progettisti, relativo alla facilitazione dei collegamenti interni senza pesare ulteriormente sui due assi principali rappresentati dalla S.S. 113 litoranea e dal collegamento Pace-Giammoro.
Si condivide l'emendamento n. 8 con il quale il consiglio comunale in sede di adozione del piano ha ritenuto di inserire nelle previsioni dello strumento urbanistico il tratto di strada esistente che collega la via Bagnara con la strada di collegamento contrada Mandravecchia-S.S. 113, così come dall'allegato grafico alla delibera di adozione.
Inoltre si condivide l'emendamento n. 2/i con il quale il consiglio comunale, in sede di adozione del piano ha ritenuto dovere eliminare la previsione del tratto di strada dal confine di Gualtieri Sicaminò fino alla strada provinciale Giammoro poiché ricadente in parte in fascia di rispetto cimiteriale e non assolve alla funzione propria di circonvallazione. Infine si disattende il tratto di viabilità con relativo parcheggio ubicati nella frazione di Giammoro in quanto il previsto sbocco sulla S.S. 113 essendo localizzato in prossimità dello svincolo del consorzio A.S.I. comprometterebbe il traffico in termini di sicurezza stradale. La viabilità e il previsto parcheggio così disattesi vengono evidenziati con colore blu sulla relativa tavola 11 di piano.
PRESCRIZIONI ESECUTIVE
P.P. zona CD residenziale commerciale
Preliminarmente si rileva che il piano particolareggiato è interessato dalle modifiche introdotte dal consiglio comunale in fase di adozione del piano regolatore generale con emendamento n. 2/g che con il presente parere si condivide. Considerato che dette modifiche non stravolgono il progetto del suddetto P.P. si prescrive che in fase di progetto esecutivo lo stesso venga adeguato alle modifiche di cui sopra. Inoltre dall'esame degli elaborati e dalla relazione tecnica del piano particolareggiato in argomento non risulta sufficientemente dotato di spazi pubblici tanto da soddisfare gli standard minimi previsti dagli artt. 4 e 5 del D.I. n. 1444 del 2 aprile 1968. Pertanto si prescrive che, in fase di progetto esecutivo dovranno essere reperiti tali spazi pubblici in modo che possano essere soddisfatti gli standard ministeriali di cui sopra nonché le aree destinate a parcheggi pertinenziali alle attività commerciali, previste dall'art. 16 del D.P.R.S. 11 luglio 2000 relativo alle "Direttive ed indirizzi di programmazione commerciale e criteri di programmazione urbanistica riferiti al settore commerciale" di attuazione alla legge regionale n. 28/99 sulla "Riforma della disciplina del commercio".
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
Si ritengono condivisibili, salvo le modifiche derivanti dalle considerazioni di cui al presente parere.
REGOLAMENTO EDILIZIO
Si ritiene condivisibile, in linea di massima quanto prescritto nel regolamento edilizio, tuttavia, essendo il contenuto ed i limiti del regolamento edilizio fissati dall'art. 33 della legge n. 1150/42, indicazioni di altra natura vanno rinviate alle specifiche condizioni di legge affinché eventuali discrasie a riferimenti non aggiornati non comportino confusione o divergenza interpretativa. Pertanto, qualora dovessero emergere divergenze tra il regolamento edilizio e le specifiche norme di legge, dovranno risolversi a favore di quest'ultime.
Si rende necessario, inserire nel regolamento edilizio l'obbligatorietà, per tutte le aree di piano, della redazione di apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione; infatti, in coerenza alla vigente normativa secondo quanto confermato dal Consiglio superiore dei LL.PP. con voto n. 61 del 24 febbraio 1983, la richiesta di ogni concessione edilizia deve essere supportata da uno studio geologico che evidenzi la fattibilità dell'opera sia a riguardo alle condizioni di stabilità del sito sia ai rapporti con le fondazioni degli eventuali edifici limitrofi ed alla loro stabilità nel corso dei lavori di sbancamento e costruzione; inoltre, nelle aree non servite da pubblica fognatura lo studio dovrà accertare le condizioni di compatibilità sotto il profilo idrogeologico e geopedologico dello smaltimento dei reflui secondo le prescrizioni dell'allegato 5 della delibera CITAI 4 febbraio 1977.
Lo studio geologico dovrà, altresì, essere eseguito anche a supporto di opere soggette ad autorizzazione ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 37/85 quali scavo di pozzi, sbancamenti e significative opere di rinterro in zona agricola che incidano sostanzialmente sull'assetto geomorfologico di dettaglio e/o opere di particolare incidenza.
Prescrizioni a regime di carattere geologico:
-  per quel che riguarda l'attuazione delle previsioni di piano, ivi comprese l'attuazione delle opere di cui alle ZTO "F", prima della progettazione esecutiva delle singole opere per cui valgono le norme di piano occorrerà attivare le procedure di cui al punto H del D.M. 11 marzo 1988 procedendo, prima della progettazione, alla verifica geologica e geotecnica del progetto attraverso le opportune e necessarie indagini geognostiche volte a documentare la fattibilità opere-terreno, individuando i limiti imposti al progetto dalle caratteristiche del sottosuolo; trattandosi di zona sismica si dovranno, inoltre, documentare i criteri di rispetto dei vincoli di natura sismica;
-  per quanto sopra, l'attivazione delle procedure di progettazione saranno subordinate alla preliminare approvazione da parte del competente ufficio del Genio civile, ai sensi del punto "H" del D.M. 11 marzo 1988, del predetto studio geologico e geotecnico di fattibilità.
Nella redazione di eventuali varianti urbanistiche sia ordinarie che speciali e/o nella progettazione degli strumenti urbanistici attuativi, ivi compresi anche i piani di lottizzazione, a meno di ulteriori norme integrative successive alla redazione del presente voto, dovrà predisporsi l'esecuzione di apposito studio geologico-tecni co redatto ai sensi della circolare 2222 del 31 gennaio 1995 secondo le previsioni del punto 5.2 della predetta circolare essendo stato redatto lo studio geologico allegato al piano regolatore generale ai sensi della circolare ARTA. n. 33139/89.
In particolare, in detti nuovi studi attenta cura dovrà essere posta alla valutazione delle condizioni di pericolosità sismica dei siti interessati alla pianificazione e, più in generale, della pericolosità geologica legata alla stabilità dei pendii.
Il progetto, inoltre, dovrà essere corredato da idoneo studio geotecnico come previsto dal punto H del D.M. 11 marzo 1988 comprendente, nelle aree in pendio, le prescritte verifiche di stabilità di versante effettuate considerando i carichi di progetto sia in condizioni statiche che dinamiche ove ed in quanto richiesti dalle norme.
Lo studio geologico e lo studio geotecnico dovranno far parte degli elaborati di piano da approvarsi da parte del competente ufficio del Genio civile ai fini del rilascio del nulla osta di cui all'art. 13 della legge n. 64/74.
Le presenti prescrizioni integrano quelle formulate dall'ufficio del Genio civile di Messina.
In tal senso, dovranno, in particolare essere individuate nella cartografia di piano le aree di vincolo di cui all'art. 21 della legge n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni.
Inoltre, prima della redazione di qualsiasi futuro strumento attuativo dovrà rieseguirsi a scala opportuna (almeno a scala 1:2.000) la verifica delle condizioni di dissesto attuale e potenziale tenendo conto delle reali condizioni di rischio legate all'attuarsi di fenomeni in grado di ostruire anche solo per parte i corsi dei torrenti e le possibili esondazioni.
OSSERVAZIONI E/O OPPOSIZIONI
Osservazioni a seguito di pubblicazione in data 28 gennaio 2000
-  nn. 1, 4, 19, 22 - Si accolgono in conformità alle determinazioni di cui alla relazione dei progettisti sulle osservazioni e opposizioni;
-  nn. 7, 8, 20, 26, 33, 36 - Non si accolgono in conformità alle determinazioni di cui alla relazione dei progettisti sulle osservazioni e opposizioni;
-  n. 45 - Non si accoglie in conformità alle determinazioni di cui alla relazione dei progettisti sulle osservazioni e opposizioni ed alle determinazioni della presente proposta in ordine all'emendamento "2/g";
-  nn. 2, 3, 5, 9, 10, 12, 13, 14, 16, 17, 23, 24, 25, 30, 32, 34, 38, 40, 42, 43, 44, 46, 47 - Non si prendono in esame in quanto non sono corredate da sufficiente individuazione grafica, né sono state visualizzate sulle tavole relative alla visualizzazione delle osservazioni e opposizioni;
-  n. 11- Non si prende in esame in quanto esula dalla materia urbanistica;
-  nn. 15, 18 - Non si accolgono in quanto le aree oggetto di dette osservazioni non presentano i requisiti di cui al D.I. n. 1444/68;
-  nn: 6, 21 - Con dette osservazioni vengono segnalate incongruenze tra alcune previsioni di piano relative ad attrezzature e lo stato di consistenza delle aree interessate. Considerato che ciò è stato pure rilevato rispettivamente ai punti 13 ed 1 del verbale di accertamento dello stato di consistenza delle aree destinate ad attrezzature e servizi pubblici, si confermano le prescrizioni contenute nel paragrafo "zone per attrezzature e servizi" di cui sopra;
-  nn. 27, 29, 41 - Non si accolgono in quanto in contrasto con le considerazioni di cui al presente parere;
-  n. 28 - Sostanzialmente con detta osservazione la ditta evidenzia che è stata destinata a servizi un'area sulla quale è stata rilasciata una concessione edilizia per la realizzazione di due fabbricati. Si ritiene l'osservazione parzialmente meritevole di accoglimento, limitatamente all'area di sedime e pertinenza dei fabbricati;
-  nn. 31, 37, 39 - Non si accolgono poiché l'individuazione delle attrezzature e delle zone omogenee è stata effettuata mediante l'adozione dello strumento urbanistico e nella fattispecie le destinazioni delle aree oggetto di dette osservazioni sono state ritenute, con il presente parere, congrue con il progetto generale di piano;
-  n. 35 - L'osservazione affronta problematiche di carattere generale che sono state oggetto in sede di esame di valutazione, considerazioni e determinazioni espresse con il presente parere.
Osservazioni a seguito di pubblicazione in data 9 giugno 2000
Preliminarmente si evidenzia che la numerazione e specificazione delle osservazioni di cui all'elenco contenuto nel certificato sindacale sono diverse da quelle contenute nella relazione dei progettisti sulle osservazioni e/o opposizioni. Ad ogni buon fine fa fede la numerazione e specificazione nell'elenco contenuto nella certificazione sindacale.
-  nn. 1 Igrò Maria, 6 Carrozza Arturo, 10 Parisi Caterina, 11 Merenda Tarcisio - Non si prendono in esame in quanto non sono corredate da sufficiente individuazione grafica, né sono state visualizzate sulle tavole relative alla visualizzazione delle osservazioni e opposizioni;
-  nn. 2 Bisbano Giovanni, 7 Calderone Luigi, 8 Minniti Agnese - Non si accolgono in conformità alle determinazioni di cui alla relazione dei progettisti sulle osservazioni e opposizioni;
-  nn. 4 Italiano Michelangelo, 5 Minniti Agnese - Non si accolgono in quanto in contrasto con le considerazioni di cui al presente parere;
-  n. 9 Bisbano Caterina - Non si accoglie poiché l'individuazione delle attrezzature e delle zone omogenee è stata effettuata mediante l'adozione dello strumento urbanistico e nella fattispecie la destinazione dell'area oggetto di detta osservazione è stata ritenuta, con il presente parere, congrua con il progetto generale di piano;
-  n. 3 PI.CA. s.r.l. - Sostanzialmente con detta osservazione la ditta affronta problematiche di carattere generale e chiede che i propri terreni destinati a zona "E" nel piano vengano ridestinati a zona residenziale. Per quanto riguarda le osservazioni di carattere generale le stesse risultano superate in quanto gli argomenti trattati sono stati oggetto in sede di esame di valutazione e conseguenti considerazioni espresse con il presente parere. Infine non si accoglie la richiesta di nuova destinazione d'uso dei terreni di proprietà della Ditta, in quanto mediante l'adozione dello strumento urbanistico si è già conclusa la fase delle scelte strategiche e le stesse sono state oggetto di considerazioni e determinazioni del presente parere.
Osservazioni/opposizioni al piano regolatore generale presentate fuori termini di legge
-  Formica Domenica - Trattasi di integrazione al l'os servazione n. 30 presentata avverso al piano regolatore generale a seguito di pubblicazione effettuata in data 28 gennaio 2000. Sostanzialmente si richiede che venga destinata a zona "B" un'area destinata dal piano a servizi e parcheggio. Non si accoglie in quanto l'individuazione delle attrezzature e delle zone omogenee è stata effettuata mediante l'adozione dello strumento urbanistico e nella fattispecie destinazioni nelle aree oggetto dell'osservazione di che trattasi, sono state ritenute, con il presente parere, congrue con il progetto generale di piano;
-  Formica Giuseppe - Sostanzialmente si richiede l'eliminazione di una viabilità di progetto di piano. Si rileva che l'osservazione non è corredata da alcun allegato grafico necessario alla individuazione dell'area interessata e pertanto non è possibile alcuna determinazione in merito;
Osservazioni/opposizioni al piano regolatore generale pervenute direttamente all'A.R.T.A.
-  Italiano Michelangelo, Carrozza Arturo, Calderone Luigi, D'Amico Francesco, Formica Domenica (n. 2), Alacqua Pietro, Romano Domenico, Lo Sciotto Pina (n. 2), Società PI.CA. s.r.l. - Non si prendono in esame in quanto riproposizioni e/o reiterazioni di osservazioni presentate al comune per le quali si è già determinati con il presente parere;
-  Minniti Agnese - La ditta chiede che venga destinata a zona "B" l'area di sua proprietà che il piano regolatore generale destina a zona "E". Non si accoglie poiché l'osservazione è mirata a perseguire interessi privatistici e l'area, avulsa dal contesto urbano, non appare possedere i requisiti di cui al D.I. n. 1444/68;
-  Formica Giuseppe (n. 2) - Trattasi di integrazione all'osservazione al piano regolatore generale pervenuta al comune fuori termini di legge. La ditta chiede che venga modificata una viabilità di progetto. Tale richiesta risulta superata dalle determinazioni espresse con il presente parere;
-  Maiolino Giovanni - Trattasi di reiterazione e integrazione all'osservazione n. 35 con la quale venivano affrontate problematiche generali e per le quali questo Consiglio ha già espresso le proprie valutazioni. Per quanto segnalato nella stessa, ad integrazione dell'osservazione n. 35, in ordine ad alcune zone "B" che non avrebbero i requisiti di cui al D.I. n. 1444/68, si prescrive che il comune di Pace del Mela, in sede di controdeduzioni, proceda alla verifica degli stessi;
-  Lo Sciotto Pina ed altri - Trattasi di integrazione all'osservazione n. 5 presentata avverso al piano regolatore generale a seguito di prima pubblicazione. Sostanzialmente si richiede che un'area destinata dal piano a zona "E" venga ripristinata in parte a zona "B" ed in parte a zona "C". Non si accoglie poiché l'area, contrariamente a quanto sostenuto dalla ditta, non si configura come lotto intercluso e non appare possedere i requisiti di cui al D.I. n. 1444/68.
-  Pitrone Pietro - La ditta muove più osservazioni che, sinteticamente, si riassumono di seguito:
a)  affronta problemi di specifica natura geologica ed, ipotizzando una carenza dello studio geologico a supporto del piano, appalesa l'esigenza di verificare l'effettiva compatibilità delle scelte urbanistiche con le caratteristiche geologiche;
b)  rileva che i servizi e le attrezzature previsti dal piano sono sovradimensionati a causa del mancato accertamento, ex art. 8 del disciplinare d'incarico dei progettisti dello stato di consistenza delle aree destinate ad attrezzature;
c)  rileva che l'individuazione delle zone "B" non è conforme a norma di legge;
d)  chiede nuove localizzazioni di zone di espansione.
Per quanto osservato al punto a), non si accoglie l'osservazione atteso che la compatibilità delle previsioni urbanistiche di piano con le condizioni geomorfologiche del territorio di Pace del Mela sono state oggetto di verifica da parte dell'ufficio del Genio civile di Messina, le cui determinazioni sono state recepite nel presente parere. Per quanto poi rilevato nei punti b), c), d), l'osservazione non si accoglie poiché mediante l'adozione dello strumento urbanistico si è già conclusa la fase delle scelte strategiche e le stesse sono state oggetto di considerazioni e determinazioni di cui sopra.
Per quanto sopra premesso, rilevato e considerato è del parere che il piano regolatore generale del comune di Pace del Mela con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, adottato con deliberazione consiliare n. 13 del 25 marzo 1999, sia meritevole di approvazione con le prescrizioni e le modifiche di cui ai sopra considerata.";
Vista la nota A.R.T.A. prot. n. 18956 del 20 marzo 2003 con la quale il dirigente generale del dipartimento regionale urbanistica, nel condividere il suddetto voto, ha richiesto al comune di Pace del Mela, ai sensi del 6° comma dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, di adottare le controdeduzioni al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 109 del 27 febbraio 2003;
Vista la delibera n. 17 del 4 aprile 2003, con la quale il consiglio comunale di Pace del Mela ha preso atto delle determinazioni assunte da questo Assessorato sul piano in argomento nonché delle verifiche effettuate, in adempimento al parere del consiglio regionale dell'urbanistica, dall'ufficio tecnico comunale in ordine ai requisiti ex D.I. n. 1444/68 di alcune zone "B" introdotte con emendamento n. 1 in fase di adozione dal consiglio comunale;
Vista la nota di questo Assessorato prot. n. 31183 del 20 maggio 2003, con la quale, al fine di dare esito agli adempimenti di cui all'art. 5, comma 7, della legge regionale n. 28/99, è stato trasmesso, all'Assessorato regionale cooperazione commercio artigianato e pesca, il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 109/2003;
Vista la nota prot. n. 4057 del 10 giugno 2003 dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca, assunta al protocollo di questo Assessorato al n. 37108 del 17 giugno 2003, con la quale in relazione al piano regolatore generale del comune di Pace del Mela, sono state formulate le seguenti proposte di modifica e/o integrazioni da apportare alla normativa di attuazione delle specifiche zonizzazioni, ai sensi dell'art. 5 comma 7 della legge regionale n. 28/99:
"...Omissis...
Relativamente alle Z.T.O. A, B, C1, C2, CD e D:
-  integrare la previsione del commercio al dettaglio con l'indicazione delle tipologie vicinato, media e grande struttura;
-  in ottemperanza a quanto previsto dal comma 4 art. 15 del D.P.R. 11 luglio 2000, integrare con la previsione che il numero delle aree individuate per l'insediamento di medie e grandi strutture di vendita dovrà essere superiore al numero delle strutture effettivamente attivabili;
-  inserire la previsione che le dotazioni di parcheggi pertinenziali sono disciplinate dal comma 1 dell'art.16 del D.P.R. 11 luglio 2000;
Per quel che attiene il commercio su aree pubbliche si fa presente che il comune è tenuto ad individuare le aree destinate allo stesso.
Appare superfluo, infine, sottolineare che l'amministrazione comunale ai fini della programmazione di urbanistica commerciale dovrà attenersi alle modalità prescritte dall'art. 15 del D.P.R. 11 luglio 2000";
Vista la nota prot. n. 432 del 23 giugno 2003 con la quale l'unità operativa 4.1/DRU di questo Assessorato, in relazione alle verifiche dei requisiti ex D.I. n. 1444/68 effettuate dal comune di Pace del Mela su alcune zone "B" oggetto dell'emendamento n. 1, ha evidenziato che, per come indicato nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 109/2003, le aree di cui al punto n. 2 del calcolo analitico, allegato alla delibera di consiglio comunale n. 17/2003, restano classificate zone "E" di verde agricolo in quanto le stesse non posseggono i requisiti richiesti dalla norma;
Ritenuto di poter condividere il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 109 del 27 febbraio 2003 e preso atto delle proposte di modifica ed integrazioni contenute nella nota dell'Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca, prot. n. 4057 del 10 giugno 2003, in merito agli adeguamenti della normativa riferita alla programmazione commerciale;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità al parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 109 del 27 febbraio 2003 nonché alle condizioni e prescrizioni, di cui alle note dell'ufficio del Genio civile di Messina e con le modifiche contenute nella nota dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca in premessa richiamate, è approvato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Pace del Mela, adottato con delibera consiliare n. 13 del 23 marzo 1999.

Art. 2

Le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso allo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nel parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 109 del 27 febbraio 2003.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1)  proposta di parere n. 3 del 28 gennaio 2003 resa dall'U.O. 4.1/D.R.U.;
 2)  voto n. 109 del 27 febbraio 2003 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
 3)  delibera del consiglio comunale n. 13 del 25 marzo 1999;
 4)  delibera del consiglio comunale n. 13 del 27 aprile 2001;
 5)  delibera del consiglio comunale n. 17 del 4 luglio 2002;
 6)  delibera del consiglio comunale n. 17 del 4 aprile 2003;
 7)  nota dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca prot. n. 4057 del 10 giugno 2003.
Elaborati piano regolatore generale
 8)  tav.  0 - relazione illustrativa; 
 9)  tav.  1 - stato di fatto, ubicazione provinciale (sca la 1:170.000); 
10)  tav.  2 - stato di fatto, planimetria territorio comu nale (scala 1:10.000); 
11)  tav.  3 - stato di fatto, planimetria Giammoro ovest (scala 1:2.000); 
12)  tav.  4 - stato di fatto, planimetria Giammoro est (scala 1:2.000); 
13)  tav.  5 - stato di fatto, planimetria collegamento Giammoro, Pace centro (scala 1:2.000); 
14)  tav.  6 - stato di fatto, planimetria collegamento Giammoro sud e Pace centro nord (scala 1:2.000); 
15)  tav.  7 - stato di fatto, planimetria Pace centro (sca la 1: 2.000); 
16)  tav.  8 - stato di fatto, planimetria nuclei abitati di Camastrà, Cattafi, Gaggegi, Mandravecchia e Torrecampagna (scala 1:2.000); 
17)  tav.  9 - progetto, planimetria territorio comunale (scala 1:10.000); 
18)  tav.  10 - progetto, planimetria Giammoro ovest (sca la 1:2.000); 
19)  tav.  11 - progetto, planimetria Giammoro est (sca la 1:2.000); 
20)  tav.  12 - progetto, planimetria collegamento Giammoro, Pace centro (scala 1:2.000); 
21)  tav.  13 - progetto, planimetria collegamento Giammoro sud (scala 1:2.000); 
22)  tav.  14 - progetto, planimetria Pace centro nord (scala 1:2.000); 
23)  tav.  15 - progetto, planimetria Pace centro sud (sca la 1:2.000); 
24)  tav.  16 - progetto, planimetria frazioni Mandravecchia e Cattafi (scala 1:2.000); 
25)  tav.  17 - progetto, planimetria frazioni Camastrà, Gaggegi e Torrecampagna (scala 1:2.000); 
26)  tav.  18 - regolamento edilizio; 
27)  tav.  19 - norme di attuazione. 

Elaborati prescrizioni esecutive zona "D" Giammoro:
28)  all.  1 - stralcio piano regolatore generale (scala 1:2000); 
29)  all.  2 - planimetria generale, planimetria generale su base aerofotogrammetrica; 
30)  all.  3 - planimetria generale su mappa catastale; 
31)  all.  4a - progetto di massima opere di urbanizzazione, rete idrica; 
32)  all.  4b - progetto di massima opere di urbanizzazione, rete antincendio; 
33)  all.  4c - progetto di massima opere di urbanizzazione, rete fognante acque nere; 
34)  all.  4d - progetto di massima opere di urbanizzazione, rete smaltimento acque meteoriche; 
35)  all.  4e - progetto di massima opere di urbanizzazione, rete elettrica e distribuzione F.M.; 
36)  all.  4f - progetto di massima opere di urbanizzazione, impianto di illuminazione; 
37)  all.  5 - progetto di massima opere di urbanizzazione, profili e sezioni strade; 
38)  all.  6 - progetto di massima opere di urbanizzazione, computo metrico estimativo; 
39)  all.  7 - schema planivolumetrico; 
40)  all.  8 - profili regolatori, sezione tipo delle sedi stradali; 
41)  all.  9 - piano parcellare di esproprio ed elenco ditte; 
42)  all.  10 - relazione illustrativa, norme tecniche di attuazione, previsione di spesa. 

Elaborati prescrizioni esecutive zona "CD" Pantano-Giammoro
43)  all.  1 - stralcio piano regolatore generale (scala 1:2000); 
44)  all.  2 - planimetria generale, planimetria generale su base aerofotogrammetrica; 
45)  all.  3 - planimetria con individuazione isolati, planimetria con individuazione superficie fondiaria (scala 1:1000); 
46)  all.  4 - planimetrie su mappa catastale (scala 1:2000); 
47)  all.  5 - progetto di massima opere di urbanizzazione, servizi a rete; 
48)  all.  6 - progetto di massima opere di urbanizzazione, profili e sezioni strade; 
49)  all.  7 - progetto di massima opere di urbanizzazione, computo metrico estimativo; 
50)  all.  8 - schema planivolumetrico; 
51)  all.  9 - profili regolatori, sezione tipo delle sedi stradali; 
52)  all.  10 - piano parcellare di esproprio ed elenco ditte; 
53)  all.  11 - relazione illustrativa, norme tecniche di attuazione, previsione di spesa. 

Elaborati studio geologico
54)  relazione geologica;
55)  nota integrativa alla relazione geologica;
56)  all.  2 relazione geologica; 
57)  all.  3 carta dell'acclività; 
58)  all.  4 carta del reticolo idrografico; 
59)  tav.  1 piano regolatore generale; 
60)  tav.  2 piano regolatore generale; 
61)  tav.  3 piano regolatore generale; 
62)  tav.  4 piano regolatore generale; 

63)  elaborato delle indagini effettuate nel territorio comunale per la redazione del piano regolatore generale;
64)  elaborato delle stratigrafie e dei sondaggi geognostici;
65)  elaborato dei sondaggi sismici;
66)  elaborato dei sondaggi elettrici.
Elaborati studio agricolo forestale
67)  relazione;
68)  tav.  1 - carta unità di paesaggio; 
69)  tav.  2 - carta morfologica; 
70)  tav.  3 - carta di uso del suolo; 
71)  tav.  3bis - carta delle aree boschive; 

72)  relazione di commento alla carta delle aree boschive;
73)  tav.  4 - carta delle infrastrutture; 

74)  nota integrativa del progettista incaricato ai sensi dell'art. 4 della legge regionale n. 16/96;
Elaborati con visualizzazione degli emendamenti di cui alla delibera di c.c. n. 13/99 vistati dall'ufficio del Genio civile di Messina in rif. al parere n. 12191/2002
75)  tav.  9 - progetto, planimetria territorio comunale (scala 1:10.000); 
76)  tav.  11 - progetto, planimetria Giammoro est (scala 1:2.000); 
77)  tav.  12 - progetto, planimetria collegamento Giammoro, Pace centro (scala 1:2.000); 
78)  tav.  14 - progetto, planimetria Pace centro nord (scala 1:2.000); 
79)  tav.  15 - progetto, planimetria Pace centro sud (scala 1:2.000); 
80)  tav.  17 - progetto, planimetria frazioni Camastrà, Gaggegi e Torrecampagna (scala 1:2.000); 


Art. 4

Il comune di Pace del Mela dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato al fine di consentire gli adempimenti di vigilanza, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 5

Le prescrizioni esecutive dovranno essere eseguite entro il termine di anni dieci ed entro lo stesso termine dovranno essere eseguite le relative espropriazioni.

Art. 6

Ai sensi del penultimo comma dell'art. 16 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, entro un mese dall'annuncio dell'avvenuto deposito, il presente decreto dovrà essere notificato, nelle forme delle citazioni, a ciascun proprietario di immobili vincolati dalle prescrizioni esecutive.

Art. 7

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente a tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico nella segreteria comunale e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 8

Il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Palermo, 14 luglio 2003.
  SCIMEMI 

(2003.29.1866)
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MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


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