REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
SUPPLEMENTO STRAORDINARIO
PALERMO - VENERDÌ 27 GIUGNO 2003 - N. 29
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
INFORMAZIONI TEL 6964930 - ABBONAMENTI TEL 6964926 INSERZIONI TEL 6964936 - FAX 6964927

AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Michele Arcadipane - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti



Statuto del Comune di Mongiuffi Melia. Modifiche


Lo statuto del Comune di Mongiuffi Melia è stato pubblicato nel supplemento straordinario alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 37 del 7 agosto 1993. Si pubblicano di seguito le modifiche adottate con delibera del commissario straordinario n. 18 dell'11 aprile 2003 esecutiva ai sensi di legge.

Art. 6

-  a pag. 7 dello statuto previdente punto 3 cassare il 2° comma "Promuove ...";
-  a pag. 8 cassare il 3° comma ed al 4° comma cassare la dizione "per il raggiungimento delle predette finalità e".
Art. 7

All'art. 7 l'ultimo comma è sostituito dal seguente: "Esercita le funzioni amministrative proprie e quelle attri buitegli con leggi dello Stato e della Regione secondo il principio di sussidiarietà".
Art. 13

L'articolo viene riscritto come segue:
1.  Il consiglio è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo.
2.  Il consiglio ha competenza limitatamente ai se guen ti atti fondamentali:
a)  statuto comunale e relative modifiche ed integra-zioni, regolamenti (fatta salva l'ipotesi di cui al l'art. 48, comma 3, dell'Ordinamento amministrativo degli enti locali n. 267/2000), criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi e delle dotazioni organiche del personale, nonché l'adesione ad accordi di programma e consorzi;
b)  programmi, relazioni revisionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali ed elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie;
c)  convenzioni tra i comuni e quelle tra i comuni e provincia, costituzione e modificazione di forme associative;
d)  istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione;
e)  assunzione diretta dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell'ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione;
f)  istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi;
g)  indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza;
h)  contrazione dei mutui non previsti espressamen te in atti fondamentali del consiglio comunale ed emissione dei prestiti obbligazionari;
i)  spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo;
j)  acquisti e alienazioni immobiliari, relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della giunta, del segretario o di altri funzionari;
k)  definizioni degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge.
3)  il consiglio partecipa altresì alla definizione, al l'ade guamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e dei singoli assessori.
4)  Sono di competenza del consiglio le deliberazioni di autorizzazione ad avvalersi di modalità di gara diverse dai pubblici incanti in materia di lavori pubblici e di pubbliche forniture di beni e servizi, ad eccezione delle forniture da effettuare con le modalità di cui all'art. 26 della legge n. 448/49 e successive modifiche ed integrazioni, di concessioni, di riconoscimento dei debiti fuori bilancio di elezione del revisore.
5)  Al consiglio comunale è attribuito il potere di votare la mozione di sfiducia al sindaco, di cui alle leggi regionali n. 35/97 e 25/2000 con la procedura di legge.
Art. 14

Il 2° e 3° comma dell'art. 14 sono sostituiti come se gue:
Il consiglio elegge nel suo seno un presidente ed un vicepresidente che lo sostituisce in caso di assenza o di impedimento; se risulta assente il vicepresidente ne fa le veci il consigliere anziano per voti. Il consiglio comunale stabilisce la misura dei gettoni di presenza e delle indennità di carica da corrispondere ai consiglieri comunali, al presidente del consiglio ed al vicepresidente.
Le indennità spettanti al sindaco, al vicesindaco, agli assessori, al presidente ed al vicepresidente del consiglio sono fissate nella misura minima contenuta nel Decreto del Presidente della Regione siciliana 18 ottobre 2001 n. 19. Tale indennità è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano chiesta l'aspettativa.
Art. 15

All'art. 15, 1° comma, sostituire il termine "è stabilita dalla legge" con "è stabilita dallo stesso consiglio se-condo le misure stabilite dalla legge.
Art. 16

Il 6° comma è sostituito dal seguente:
Nella seduta di prosecuzione, (seconda convocazione), secondo quanto stabilito dalla legge regionale 30/2000, e con le modalità che saranno indicate nel regolamento del consiglio comunale, è sufficiente la presenza di almeno 1/3 dei consiglieri assegnati per legge al Comune. Le eventuali frazioni ai fini del calcolo si computano per unità.
Art. 17

Dopo l'ultimo comma si aggiungono i seguenti:
Il consiglio comunale dura in carica cinque anni.
La cessazione dalla carica di sindaco per decadenza, dimissioni, rimozione, morte o impedimento permanen-te, non comporta l'immediata cessazione del consiglio che rimane in carica fino a nuove elezioni al primo turno elettorale utile.
La cessazione del consiglio per dimissioni contestuali della maggioranza assoluta dei suoi componenti o per altra causa comporta la nomina da parte dell'Assessore regionale per gli enti locali, secondo le disposizioni di cui all'art. 11, comma 4, della legge regionale n. 25/2000, di un commissario, il quale resterà in carica sino al rinnovo degli organi comunali per scadenza naturale.
Art. 21

Nel 1° comma viene sostituito il termine "da quattro assessori" con "da un numero di assessori che non deve essere superiore ad 1/3 dei consiglieri assegnati secondo la legge". Viene sostituita altresì la dizione "scegliendoli tra i consiglieri del comune ovvero tra gli elettori del Comune in possesso dei requisiti di eleggibilità richiesti per l'elezione alla carica di sindaco e di consigliere" con la dizione "scegliendoli tra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere".
Art. 22

Il comma 11, è sostituito dai seguenti:
"L'attribuzione delle competenze alla giunta è basata sul criterio della distinzione dei suoi atti di indirizzo politico e di controllo dei risultati da quelli di gestione attribuiti ai responsabili delle aree, dei servizi e degli uffici.
La giunta adotta gli atti necessari al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell'ente nel riquadro degli indirizzi generali e con l'osservanza degli atti fondamentali approvati dal consiglio comunale.
In particolare la giunta adotta il piano delle risorse e degli obiettivi mediante il quale definisce ulteriormente gli obiettivi e i programmi da attuare, li assegna ai responsabili delle aree con le relative risorse, verifica la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione dei responsabili agli indirizzi impostati.
La giunta comunale ha inoltre competenza per le materie appresso indicate:
a)  schema dello statuto comunale e sue modifiche ed integrazioni;
b)  schema di regolamenti e atti programmatori;
c)  schema del bilancio di previsione;
d)  schema del rendiconto finanziario;
e)  schema del rendiconto finanziario;
f)  relazione revisionale e programmatica;
g)  relazione illustrativa al conto consuntivo;
h)  regolamento sull'ordinamento degli uffici e servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio comunale;
i)  dotazione organica del personale e costituzione gruppi di lavoro;
j)  organizzazione uffici e servizi;
k)  disciplina stato giuridico e assunzione del personale;
l)  assegnazione delle risorse umane agli uffici anche mediante mobilità interna ed esterna;
m)  mobilità esterna, distacco e dispensa del personale;
n)  adozione, nel rispetto dei regolamenti, di provvedimenti relativi ai dipendenti, quando non siano di competenza di altri organi, compresi i provvedimenti disciplinari superiori alla censura;
o)  nomina di legali in tema di azioni e resistenze in giudizio;
p)  programma triennale del fabbisogno di personale e avvio di procedure concorsuali;
q)  riassunzione di personale già dimessosi volontariamente;
r)  approvazione progetti preliminari e di massima;
s)  deliberazione degli interventi in economia;
t)  assunzione del personale dopo l'espletamento del-le procedure concorsuali da parte dei responsabili di area;
u)  atti di indirizzo relativi a: contributi, sovvenzioni, patrocini, individuazione di manifestazioni, spettacoli, attività sportive, esibizione di artisti e simili;
v)  delega ai Comuni per la realizzazione dei servizi provinciali;
w)  piano esecutivo di gestione, o p. r. o.;
x)  autorizzazione alle transazioni, perizie di varianti che importino una maggiore spesa;
y)  indirizzi generali operativi per il riconoscimento di interessi, compensi, rimborsi ed esenzioni di competenza dei responsabili dei servizi;
z)  indennità di carica del sindaco e degli assessori, in applicazione del regolamento di cui all'art. 19, legge regionale n. 30/2000, in caso di modifica di cui al D.P.R.S. n. 19/2001;
aa) approva e dispone le alienazioni, le permute mobiliari, le locazioni, l'accettazione o  il rifiuto di lasciti o donazioni, le servitù di ogni genere e tipo, le classificazioni dei beni patrimoniali;
bb)  presa atto contratti di lavoro del personale e determinazione del monte spesa da assegnare alle singo-le aree dei servizi;
cc)  autorizzazione alla stipula dei contratti d'opera ai sensi dell'art. 2222 e ss. Codice civile;
dd)  modifica delle tariffe dei tributi di competenza del Comune ed elaborazione e preposizione al consiglio dei criteri per la determinazione di quelli nuovi,
ee) assenso per la revoca del segretario comunale;
ff)  adotta, nei limiti e con le forme di regolamento di contabilità, il prelevamento del fondo di riserva e lo storno di fondi tra stanziamenti appartenenti allo stesso servizio;
gg) schema del piano triennale opere pubbliche;
hh)  recepisce i contratti di lavoro e approva i contratti decentrati per le materie non riservate agli altri organi;
ii)  autorizza il sindaco a stare in giudizio come attore o come convenuto innanzi alla Magistratura ordinaria, amministrativa, agli organi amministrativi o tributari.
I commi 12 e 13 sono aboliti.
Art. 23

Il  10° comma è sostituito come segue:
"Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla giunta e al consiglio, salvo quelle di mero indirizzo, vanno resi i pareri dei responsabili delle aree in ordine alla regolarità tecnica e contabile.
Nell'ipotesi di parere negativo, l'organo deliberante, che assume la decisione di adottare l'atto anche in presenza di un parere negativo inserito in deliberazione, deve motivare adeguatamente le ragioni per le quali l'or-gano dell'ente ha ritenuto di scostarsene.
Il  segretario comunale non esprime più il parere di legittimità che è implicito in quello reso sulla regolarità tecnica".
Art. 24

L'art. è riscritto per intero come segue:
"Il sindaco è eletto a suffragio universale e diretto, contestualmente alle elezioni del consiglio comunale, con il voto a scheda unica per il sindaco e la lista ad esso collegata dei consiglieri, come previsto dalle vigenti nor-me regionali in materia.
Le stesse norme regolano le condizioni di eleggibilità, incandidabilità, incompatibilità, sospensione, rimozione e decadenza.
Per le operazioni e le procedure di proclamazione e per le operazioni di convalida, si applicano le norme del-la legge regionale n. 7/92 e della legge regionale n. 35/97 e le altre vigenti in materia.
Il sindaco presta davanti al consiglio comunale, nella seduta di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la Costituzione.
Analogo giuramento dovrà essere prestato dal vice - sindaco per tutti i casi di sostituzione permanente del sindaco.
La durata in carica del sindaco è di cinque anni.
Nelle more intercorrenti tra la scadenza naturale del mandato e il subentro del successore, potranno compiersi solo atti di ordinaria amministrazione.
In caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza, dimissioni e decesso del sindaco, la giunta decade, mentre il consiglio rimane in carica fino a nuove elezioni. L'impedimento permanente del sindaco viene accer-tato a norma di legge.
Le dimissioni del sindaco sono depositate in segreteria o formalizzate in seduta degli organi collegiali, sono irrevocabili, definitive e non necessitano di presa d'atto.
Le nomine fiduciarie del sindaco decadono al mo-mento che egli cessa dal mandato.
Ai sensi dell'art. 2 della legge regionale 16 dicembre 2000, n. 25, il sindaco cessa dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia votata per appello nominale con la maggioranza dei quattro quinti dei consiglieri assegnati.
La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati, viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione.
Se la mozione viene approvata ne consegue l'immediata cessazione dalla carica del sindaco e della giunta e si procede, con decreto del Presidente della Regione su proposta dell'Assessore regionale degli enti locali, alla dichiarazione di anticipata cessazione dalla carica degli organi elettivi del Comune, nonché all'amministrazione dell'ente ex art. 11 della legge regionale 11 settembre 1997, n. 35.
Il sindaco può conferire, nel numero fissato dalla leg-ge, incarichi a tempo determinato a soggetti esterni per attività istituzionale e ad esperti e consulenti per attività connesse alle sue competenze.
Il sindaco annualmente trasmette al consiglio una re-lazione sulle persone da lui nominate.
Tutte le nomine fiduciarie del sindaco decadono con la cessazione del suo mandato.
Il sindaco, oltre alle attribuzioni di cui ai commi precedenti, ha le seguenti funzioni:
a)  emana direttive e ordini di servizi;
b)  nomina e revoca il responsabile dell'Ufficio relazioni con il pubblico;
c)  attribuisce, definisce e revoca gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna;
d)  nomina e revoca i responsabili di area;
e)  nomina e revoca i responsabili dell'Ufficio tributi, giusta decreto legislativo n. 507/93, artt. 11, 54 e 76;
f)  nomina e revoca il nucleo di valutazione;
g)  nomina e revoca il segretario comunale e può attribuirgli ulteriori competenze rispetto a quelle definite dalla legge;
h)  nomina i componenti degli organi consultivi del Comune;
i)  nomina e revoca l'economo ed eventualmente il sub-economo;
j)  nomina il datore di lavoro, ai sensi della legge n. 626/94 e il committente ai sensi della legge n. 494/96;
k)  nomina e revoca il responsabile ufficio statistica;
l)  attribuisce le mansioni superiori per la copertura dei posti apicali;
m)  nomina e revoca il responsabile dell'ufficio protezione civile;
n)  nomina e revoca il responsabile dell'ufficio di staff;
o)  nomina e revoca il responsabile dello sportello unico delle imprese;
p)  svolge le competenze di cui agli artt. 10, 36 e 38 della legge n. 142/90, recepita dalla legge regionale n. 48/91;
q)  svolge le competenze di cui agli artt. 1 e 117 del decreto legislativo n. 112/98;
r)  ha accesso a tutti gli atti del Comune;
s)  promuove e sottoscrive accordi di programma e analoghi;
t)  inoltra istanze di finanziamento in favore del Co-mune;
u)  ha la rappresentanza processuale;
v)  ha la competenza residuale generale.
Il sindaco adotta i provvedimenti di mobilità interna del personale.
Le determine e gli atti sindacali comportanti l'assunzione di impegni di spesa recano l'apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria.
Le attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale sono esercitate nei modi previsti dall'art. 54, de-creto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e nei servizi di competenza della Regione nel rispetto delle norme regionali.
Entro il 30 settembre di ogni anno il consiglio verifica il programma, contestualmente agli adempimenti di cui all'art. 193 del decreto legislativo n. 267/2000.
Il vice-sindaco è l'assessore che ha la delega generale per l'esercizio di tutte le funzioni del sindaco in caso di sua assenza o impedimento. In tali casi la delega opera automaticamente.
Il sindaco effettua tutte le nomine, le designazioni e le revoche attribuite al Comune, tranne quelle riservate al consiglio comunale, fermo restando il divieto di nominare il proprio coniuge, i parenti e affini entro il secondo grado.
Art. 27

L'art. 27 è abolito.
Art. 28

L'articolo è sostituito dal seguente:
"Il segretario comunale è nominato e scelto dal sindaco, da cui dipende funzionalmente, nell'ambito degli iscritti all'Albo dei segretari comunali e provinciali, se-condo le vigenti norme".
Art. 29

L'art. è sostituito dal seguente:
Ai sensi dell'art. 97 del decreto legislativo n. 267/2000, il segretario comunale:
a)  svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell'ente e in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti;
b)  partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio e della giunta e ne cura la verbalizzazione, la pubblicazione degli atti deliberativi e la loro trasmissione all'organo di controllo;
c)  può rogare tutti i contratti nei quali l'ente è parte ed autenticare scritture private e atti unilaterali nell'interesse dell'ente;
d)  esercita ogni altra funzione attribuita dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti o conferitagli dal sindaco.
Il Comune può stipulare una convenzione con uno o più Comuni, appartenenti alla medesima Regione, per la gestione del servizio di segreteria comunale.
La convenzione è deliberata dal consiglio comunale.
Al segretario comunale, oltre alle competenze di legge, spetta:
a)  l'esercizio delle competenze tutte proprie del di-rettore generale, qualora sia investito di detto ruolo;
b)  la sovrintendenza e il coordinamento dei responsabili di area, qualora non sia stato nominato il diretto-re generale;
c)  la direzione dell'Ufficio dei provvedimenti disciplinari;
d)  la presidenza del Nucleo di valutazione, ove non esista il direttore generale;
e)  la partecipazione alla conferenza di servizio o la presidenza della stessa se nominato direttore generale;
f)  la proposizione dell'adozione degli atti di mobilità interna intersettoriale del personale, di cui all'art. 53 ter che il sindaco adotta sentiti i responsabili delle aree interessate;
g)  la programmazione e l'autorizzazione dei permessi e dei congedi ordinari, delle missioni e della parte-cipazione ai convegni dei responsabili di area;
h)  la ricezione dell'atto di dimissioni del sindaco, assessori e consiglieri e le comunicazioni di cui all'art. 16, comma 10 della legge regionale n. 7/92;
i)  la verbalizzazione del giuramento degli assessori comunali;
j)  la comunicazione all'Assessorato regionale degli enti locali delle omissioni degli atti previsti dall'art. 19, comma 7°, della legge regionale n. 7/92;
k)  l'esercizio del potere sostitutivo nei confronti dei responsabili dei servizi e uffici, in caso di inerzia o inadempienza;
l)  la costituzione di gruppi di lavoro con il personale di aree e uffici, con le modalità e per gli scopi indicati nel regolamento, fra cui la realizzazione di specifici obiettivi che interessino più aree;
m)  la nomina del responsabile unico del provvedimento, in presenza di progetti interfunzionali/interdisciplinari che interessino aree diverse.
Per l'esercizio delle sue funzioni il segretario comuna-le si avvale del personale dell'ente.
Egli può delegare le proprie funzioni, purché non vi ostino la legge, lo statuto, i regolamenti o le direttive del sindaco.
La nomina a segretario del Comune ha la durata corrispondente a quella del mandato del sindaco che lo nomina.
Il  segretario comunale continua ad esercitare le proprie funzioni dopo la cessazione del mandato fino alla riconferma o alla nomina del nuovo segretario.
Il  segretario comunale può essere revocato con provvedimento motivato del sindaco, previa deliberazione del-la giunta, per cause che non siano di solo e semplice cessazione del rapporto di fiducia.
E' illegittima la revoca del segretario adottata dal sindaco neo eletto nei primi sessanta giorni del proprio mandato.
Il  direttore generale è l'organo di vertice della struttura organizzativa, ha competenza generale, con funzione di direzione, pianificazione e controllo.
E' nominato dal sindaco al di fuori della dotazione organica e con contratto a tempo determinato.
E' consentito nominare il direttore generale, in convenzione con altri Comuni.
La giunta, ove previsto dalla legge, può assegnare la direzione di un'area al direttore generale.
Il  direttore generale può essere revocato con atto mo-tivato del sindaco, previo parere obbligatorio ma non vincolante della giunta.
La durata dell'incarico non può eccedere il mandato del sindaco.
Spetta al direttore generale attuare gli indirizzi e gli obiettivi dell'ente, secondo le direttive dell'ente.
In particolare spetta al D.G. la predisposizione del piano attuativo degli obiettivi e la proposta del Peg.
A tali fini, al D.G. rispondono, nell'esercizio delle funzioni loro assegnate, i responsabili dei servizi e uffici, ad eccezione del segretario comunale.
Nel caso in cui nell'ente sussistano entrambe le figure di direttore generale e di segretario comunale, i loro rapporti sono disciplinati dal sindaco all'atto della nomina del primo, fermo restando che è esclusa ogni forma di dipendenza gerarchica dell'uno e dell'altro e le loro esclusive competenze di legge.
In caso di ufficiale assenza o impedimento del direttore generale e previa disposizione del sindaco, le funzioni di questo sono espletate dal segretario comunale, limitatamente a quelle di coordinamento e sovrintenden-za dei responsabili di area.
Il  direttore generale dipende funzionalmente dal sindaco e collabora con gli altri organi dell'ente per il conseguimento del risultato amministrativo.
Al direttore generale rispondono nell'esercizio delle funzioni assegnate, i responsabili delle strutture.
Nei casi previsti dal comma 4° dell'art. 108 del testo unico le funzioni di direttore generale dell'ente possono conferire dal sindaco al segretario comunale.
Al segretario comunale con funzioni di direttore generale spetterà altresì l'apposita indennità.
Le funzioni di direttore generale conferite dal sindaco al segretario comunale possono essere dallo stesso revocate".
Art. 30

L'art. è sostituito dal seguente:
"Le funzioni di vice segretario comunale sono attribuite con incarico del sindaco, su proposta del segretario comunale e secondo le modalità previste dallo statuto dell'ente a un dipendente apicale in possesso della laurea in giurisprudenza, economia e commercio o scienze politiche, scelto per provati requisiti e capacità professionali, come da disciplina del regolamento sul-l'ordinamento degli uffici e servizi.
Il  vice segretario comunale coadiuva il segretario nel-l'esercizio delle sue funzioni e lo sostituisce direttamente senza alcuna formalità in caso di assenza, impedimento o vacanza del posto. Nell'esercizio della funzione vicaria e fatte salve le determinazioni dell'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali, il vice segretario compie tutti gli atti riservati dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti al segretario comunale.
Il  vice segretario è soggetto a trasferimento ad altro settore e a revoca nei casi indicati dalla legge e dal regolamento".
Art. 31

L'art. è sostituito per intero e viene riscritto come segue:
"Il Comune informa la propria attività amministrativa al principio di separazione tra i compiti di indirizzo e di controllo spettanti agli organi elettivi e i compiti di gestione spettanti ai responsabili delle aree organizzati-ve, dei servizi e degli uffici.
La gestione amministrativa è organizzata per obiettivi e programmi individuati nei documenti di bilancio, nel piano delle risorse ed obiettivi, nel piano economico di gestione, negli eventuali ulteriori atti di indirizzo, approvati dal consiglio e dalla giunta. L'ordinamento dei servizi e degli uffici si informa ai principi di:
a) efficacia;
b) efficienza;
c) funzionalità ed economicità di gestione;
d) equità;
e) professionalità, flessibilità e responsabilizzazione del personale;
f) separazione delle competenze tra apparato burocratico e apparato politico, nel quadro di un'armonica collaborazione tesa al raggiungimento degli obiettivi individuati dall'amministrazione.
Agli organi elettivi competono esclusivamente funzio-ni di indirizzo politico-amministrativo e di definizione di obiettivi e programmi da attuare, nonché funzioni di controllo al fine di verificare la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti.
Agli organi elettivi competono, in particolare:
a)  la definizione degli obiettivi, programmi e direttive generali;
b)  l'attività di controllo, anche avvalendosi di nuclei di valutazione o servizi di controllo interno ed esterno;
c)  la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi, di determinazione di tariffe, ca-noni e analoghi oneri a carico di terzi;
d)  le nomine, gli incarichi, le designazioni, gli atti analoghi ad essi attribuiti.
Ai responsabili di "area" competono tutti gli atti della gestione finanziaria, tecnica, amministrativa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo, compresi quelli che impegnano il Comune verso l'esterno, nella osservanza degli obiettivi, criteri e indicazioni, predeterminati dagli organi di Governo.
L'organizzazione delle strutture e delle attività si con-forma ai seguenti criteri:
a)  articolazione e collegamento - uffici e servizi sono articolati per funzioni omogenee (finali, strumentali, di supporto) e collegati anche con mezzi informatici e statistici;
b)  trasparenza - l'organizzazione deve essere strutturata in modo da assicurare la massima trasparenza del-l'attività amministrativa e garantire il diritto di accesso ai cittadini;
c)  partecipazione e responsabilità - l'organizzazione del lavoro deve stimolare l'attiva partecipazione di ciascun dipendente, responsabilizzandolo per il conseguimento dei risultati, secondo il diverso grado di qualificazione e di autonomia decisionale;
d)  flessibilità - deve assicurarsi ampia flessibilità nell'organizzazione delle articolazioni strutturali e nel-l'impiego del personale, anche per favorire le esigenze della mobilità interna, nel rispetto delle qualifiche di appartenenza e delle specifiche professionalità e nel-l'ambito della normativa contrattuale sui processi di mo-bilità del personale sia all'interno che all'esterno dell'ente;
e)  armonizzazione degli orari - gli orari di servizio, di apertura degli uffici e di lavoro devono essere armonizzati con l'esigenza dell'utenza e con gli orari delle altre amministrazioni pubbliche, nonché con quelli del lavoro privato".
Art. 33

L'art. è riscritto e sostituito come segue:
"La gestione amministrativa, contabile e tecnica del Comune è affidata ai responsabili delle aree, dei servizi e degli uffici.
La struttura organizzativa del Comune si articola in "aree e servizi", che a loro volta possono essere articolati al proprio interno in "uffici".
L'istituzione, la qualità, le competenze, la modifica, l'accorpamento, la riduzione di aree dei servizi ed uffici sono deliberate dalla giunta.
Gli incarichi di responsabile di area sono conferiti dal sindaco, con atto scritto e motivato.
a)  a dipendenti in servizio presso l'ente;
b)  a professionisti esterni assunti con contratto di lavoro a tempo determinato di diritto pubblico, ai sensi dell'art. 51, comma 5 della legge n. 142/90 per copertura di posti in organico, ovvero, eccezionalmente e con deliberazione motivata in assenza di posti in organico, con contratto di diritto privato, ai sensi dell'art. 51, com ma 5 bis della legge n. 142/90, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da coprire;
c)  al direttore generale, se nominato.
La durata di tali incarichi è determinata nell'atto sindacale di nomina e comunque non può accedere il mandato del sindaco.
Gli incarichi possono essere rinnovati con le medesime formalità. Il regolamento sull'ordinamento degli uf fici e servizi disciplina i requisiti di accesso alla qualifica e le modalità di reclutamento del personale dirigen ziale.
Il  sindaco, tenuto conto della natura e della natura e delle caratteristiche dei programmi da realizzare e anche nell'intento di valorizzare nuove professionalità, attraverso l'eventuale applicazione del criterio della rotazione, conferisce gli incarichi di responsabile di area, sulla base dei seguenti requisiti:
a)  delle capacità organizzative e gestionali del funzionario, anche in relazione alle pregresse esperienze lavorative in più settori e/o servizi comunali;
b)  della professionalità acquisita, anche in rapporto all'anzianità di servizio in categoria D o qualifica funzio-nale corrispondente;
c)  del titolo di studio richiesto per particolari profili, che presuppongono il possesso di specifiche cognizio-ni di ordine tecnico e/o professionale;
d)  di apposito curriculum formativo e professionale prodotto ai funzionari appartenenti alla categoria D e potenzialmente proponibili alla posizione organizzativa.
L'attribuzione degli incarichi può prescindere dalla precedente assegnazione di funzione di direzione a segui to di concorsi.
Il  sindaco può, per motivate ragioni organizzative e produttive, revocare anticipatamente l'incarico di responsabile di area.
La revoca dell'incarico può, inoltre, essere disposta:
a)  in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati ai singoli responsabili di area da delibera della giunta del consiglio;
b)  di inosservanza delle direttive del sindaco, giunta, assessore al ramo;
c)  per dimostrata carenza particolarmente grave e reiterata e negli altri casi previsti dall'art. 20 del decreto legislativo n. 29/93 e dai contratti di lavoro.
Il  responsabile di area, previa contestazione e contraddittorio, può essere escluso dal conferimento di ulteriori incarichi di livello dirigenziale corrispondente a quello revocato, per un periodo non inferiore a due anni. Nei casi di maggiore gravità l'amministrazione può recedere dal rapporto di lavoro, secondo le disposizioni del codice civile dei contratti collettivi.
Ai responsabili di area spettano i compiti che la normativa definisce di natura gestionale e di attuazione di obiettivi e programmi, compresa l'adozione di atti e provvedimenti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
I responsabili della gestione discutono gli obiettivi da raggiungere con la giunta, la quale poi, nel rispetto degli indirizzi di bilancio, provvede con il piano delle risorse e degli obiettivi, ad affidarli ai responsabili di area con le risorse ed i singoli capitoli di spesa.
Art. 34

L'articolo è titolato "responsabili di aree" ed iscritto come segue:
Nelle materie di propria competenza, i re sponsabili di area adottano appositi atti di natura monocratica, de no minati "determinazioni", idonei ad impegnare l'ente nei rapporti con terzi.
Le determinazioni dei responsabili di area sono numerate, trascritte in un registro e pubblicate.
Ogni responsabile ha un proprio registro. Tutte le de terminazioni devono poi essere trascritte con una numerazione cronologica nel registro generale che è tenuto nell'ufficio di segreteria.
Le funzioni di sovrintendenza e coordinamento del l'at tività dei responsabili di area sono affidate al diretto-re generale o al segretario comunale, ove non sia stato nominato il direttore generale o le relative funzioni non siano state affidate al segretario comunale. Il responsabile di area risponde nei confronti degli organi di direzione politica dell'attività svolta ed in particolare:
a)  del perseguimento degli obiettivi assegnati, nel rispetto dei programmi, del Peg e degli indirizzi fissati dalla giunta e dal consiglio;
b)  della validità, legittimità, regolarità e correttezza tecnico-amministrativa degli atti dei provvedimenti e dei pareri proposti, adottati e resi;
c)  della funzionalità degli uffici o unità operative cui sono preposti e del corretto impiego delle risorse fi-nanziarie, umane e strumentali assegnate;
d)  dell'efficienza, del buon andamento e della economicità della gestione;
e)  dell'attività dei dipendenti dallo stesso nominati responsabili dei procedimenti amministrativi.
Gli incaricati della direzione di un'area sono direttamente responsabili in via esclusiva degli obiettivi dell'ente e sono valutati secondo i principi, le metodologie e gli strumenti previsti dalla legge e dalla normativa interna dell'ente, attraverso il controllo di regolarità amministra tiva e contabile, il controllo di gestione, la verifica delle scelte compiute. Ai responsabili di area sono attribuiti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei program mi definiti con gli atti di indirizzo adottati dall'organo politico.
Ad essi spettano, inoltre:
a)  la presidenza delle commissioni di gara e concorso;
b)  la responsabilità delle procedure d'appalto e di con corso;
c)  la determinazione a contrattare e la stipula dei contratti;
d)  proposte, pareri, consulenze, relazioni;
e)  gli atti di gestione economico-finanziaria, la predisposizione di bilanci, l'assunzione di impegni di spesa e tutti gli altri compiti specifici indicati nel regolamento;
f)  gli atti di amministrazione e gestione del personale;
g)  i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
h)  tutti i provvedimenti di sospensione lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previste dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e di repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico-am bientale;
i)  le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni, pareri e ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di co noscenza;
j)  gli atti ad essi attribuiti dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti o in base a questi delegati dal sindaco;
k)  l'esecuzione delle deliberazioni di consiglio e di giunta;
l)  la predisposizione di proposte deliberative nella materia di pertinenza dei responsabili di area interessati;
m)  la designazione dei responsabili dei procedimenti amministrativi; salvo i casi di procedimenti interfunzionali e interdisciplinari, la cui nomina spetta al se-gretario comunale;
n)  l'assegnazione di personale alle strutture organiz-zative;
o)  l'emanazione di ordini di servizio nell'area di pertinenza;
p)  la vigilanza sull'attività di gestione amministrati-va, con strumenti di controllo e di gestione.
Ai responsabili di area è assegnata l'indennità di posizione stabilita unilateralmente dall'ente, previa concertazione dei criteri generali secondo quanto stabilito dal l'art. 16, comma 2, lett. b) del contratto collettivo na zio nale di lavoro del 31 marzo 1999.
La quantificazione dell'indennità avverrà nell'ambito delle risorse finanziarie previste a carico del bilancio di previsione dell'ente, nei limiti previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Ai responsabili di ufficio, individuati in sede di contrattazione decentrata, cui competono specifiche responsabilità, viene corrisposto il compenso previsto dal l'art. 17, lett. f), del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al quadriennio normativo 1998/2001.
L'indennità di risultato non è dovuta in modo automatico e in misura piena, ma costituisce il tetto massi mo erogabile in caso di raggiungimento dei risultati, da parte del nucleo di valutazione.
In caso di valutazione non positiva si acquisiscono in contraddittorio le valutazioni. Le valutazioni del dipendente interessato, anche assistito dall'organizzazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato o da professio nista di sua fiducia.
I responsabili di area, nel rispetto del regolamento sul l'ordinamento degli uffici e dei servizi, possono affidare l'istruttoria dei procedimenti al personale ad essi sottoposto, pur rimanendo responsabili in proprio della regolare gestione delle competenze e funzioni assegnate.
I responsabili degli uffici sono nominati dai responsabili delle relative aree, secondo criteri di competenza e professionalità e in relazione agli obiettivi del program-ma amministrativo.
Il  responsabile di ufficio collabora con il responsabile di area nella predisposizione delle proposte, compie gli atti istruttori dei procedimenti del suo ufficio, relaziona periodicamente al responsabile di area sulla efficienza, economicità e razionalità delle procedure di organizzazione, anche con riferimento ai carichi di lavoro affidatigli, nonché sul grado di soddisfazione degli utenti.
Gli uffici forniscono servizi sia all'interno che all'ester no e svolgono funzioni attuative della programmazione dell'area, secondo le disposizioni normative del procedimento amministrativo.
Il sindaco e il segretario comunale di concerto esercitano nei confronti dei responsabili dei servizi e uffici il potere di sostituirli con altri responsabili nei casi di accertata inefficienza, in conformità alle disposizioni re golamentari.
I responsabili di area sono tenuti a presentare al sindaco al termine di ogni semestre una relazione illustrativa dell'andamento del loro servizio e dei risultati conseguiti.
Il responsabile di area, che è titolato ad assegnare e revocare i procedimenti amministrativi, provvede, ove il procedimento abbia valenza esterna, all'adozione del prov vedimento finale".
Art. 35

L'art. 6, depennato, è sostituito dal seguente:
"Il personale comunale è formato dai dipendenti del l'ente.
Ad essi l'ente di appartenenza assicura tutte le garanzie ed i diritti previsti dalla legge, nonché le garanzie di pari opportunità, le condizioni di lavoro idonee a preservare la salute e l'integrità psicofisica, il pieno esercizio delle libertà e dei diritti sindacali.
I dipendenti comunali svolgono la propria attività al servizio e nell'interesse dei cittadini.
Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolvere alle funzioni e mansioni di competenza con professionalità, correttezza e tempestività e nei limiti delle proprie re sponsabilità, a raggiungere gli obiettivi assegnati.
Mansioni
Il dipendente deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto e alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi, ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbiano successivamente acquisito per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive.
L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini del l'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di in carichi di direzione o di responsabilità.
Ai sensi dell'art. 3 del N.O.P., tutte le mansioni ascrivibili a ciascuna categoria, in quanto professionalmente equivalenti, sono esigibili.
Il  dipendente, per obiettive esigenze di servizio può essere adibito a svolgere mansioni superiori, secondo previsioni di legge e con diritto al relativo trattamento.
L'affidamento di mansioni superiori, corrispondenti a posizioni apicali, è disposto dal sindaco, sentito il segretario comunale.
Mobilità interna
Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e servizi disciplina i casi in cui può essere disposta la mobilità interna del personale, con riferimento all'art. 3 del N.O.P. sull'esigibilità delle mansioni equivalenti, con il criterio della flessibilità e avuto riguardo alle esigenze dei servizi.
La mobilità interna del personale può avvenire nei seguenti casi:
a)  per razionalizzazione dell'impiego del personale;
b)  per copertura di posti vacanti;
c)  per riorganizzazione degli uffici.
La mobilità in terna è obbligatoria.
La mobilità interna viene disposta nei modi seguenti:
a)  all'interno della stessa area, da un ufficio all'altro, dispone il responsabile di area;
b)  la mobilità intersettoriale fra aree diverse è disposta dal sindaco, il quale:
1)  dispone, su istanza volontaria del dipendente, sentiti i responsabili di area interessati;
2)  dispone, per propria motivata decisione, o su proposta dei responsabili di area interessati;
3)  dispone, per propria motivata decisione, o su proposta del responsabile di area, ovvero su proposta del segretario comunale, dopo aver sentito i responsabili di area interessati;
4)  nei casi indicati ai predetti punti 1, 2 e 3, dispone il direttore generale, ove esista.
La mobilità esterna del personale si attua in conformità alle leggi vigenti con delibera della giunta, sentito il direttore generale se nominato.
Gruppi di lavoro
Il regolamento disciplina la costituzione dei gruppi di lavoro con i responsabili dei servizi e degli uffici e i di-pendenti, effettuata dal segretario comunale, allo scopo di affrontare un progetto interdisciplinare o un obiettivo di lavoro che abbia bisogno dell'apporto delle risorse umane di aree e uffici diversi.
Il  gruppo di lavoro viene costituito anche allo scopo di formulare proposte e progetti interfunzionali e interdisciplinari.
Assunzioni
Le procedure di assunzione all'impegno del personale si conformano ai seguenti principi:
a)  adeguata pubblicità e modalità di svolgimento im parziale;
b)  adozione di meccanismo trasparenti;
c)  rispetto delle pari opportunità;
d)  composizione delle commissioni con esperti competenti con esclusione di coloro che ricoprono cariche politiche e sindacali.
L'assunzione avviene attraverso una delle seguenti pro cedure selettive:
a)  concorso pubblico aperto a tutti per:
1)  esami;
2) soli titoli;
3) titoli ed esami;
4) corso-concorso;
b)  selezione interna;
c)  avviamento degli iscritti nelle liste di collocamen to per i posti per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi ulteriori requisiti da accertare mediante prove attitudinali;
e)  chiamata di iscritti nelle liste dei disabili, ai sensi dell'art. 7, legge n. 68/99;
f)  chiamata diretta nominativa per coniuge superstite e figli del personale delle forze dell'ordine, corpo vigili del fuoco, polizia municipale, deceduto nell'espletamento del servizio, nonché vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
g)  mobilità da altre pubbliche amministrazioni ai sensi dell'art. 33 del decreto legislativo n. 29/93. L'accesso può avvenire tramite le seguenti procedure:
a)  pubbliche, con accesso aperto a tutti coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti;
b)  interne, con accesso solo per chi è inquadrato a tempo indeterminato nei ruoli organici del Comune;
c)  riservate, con accesso aperto solo a chi appartie ne a determinate categorie.
Il Comune può, altresì, avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di la voro subordinato nell'impresa, quali, a titolo esemplificativo, i contratti di formazione e lavoro, gli altri rapporti formativi, le prestazioni di lavoro temporaneo (la voro interinale), il lavoro a distanza (tele lavoro), il lavoro part-time.
Per quanto non previsto nel presente articolo si rinvia all'art. 38 del decreto legislativo n. 165/01. Non è consentito ai dipendenti comunali di svolgere altre attività di lavoro subordinato, autonomo o di collaborazione, tran ne che la legge o altra fonte normativa, ivi compreso il presente statuto, consentano il rilascio di specifica autorizzazione.
Sono possibili e sono disciplinati dalla legge e dal regolamento, le assunzioni a tempo determinato, in attuazione di programmi, per esigenze temporanee o stagionali secondo criteri di rapidità e trasparenza ed escludendo ogni forma di discriminazione.
Tali rapporti non possono, a pena di nullità, essere in nessun caso trasformati in rapporti a tempo indeterminato.
L'assunzione temporanea è disposta, previo atto d'in dirizzo della giunta municipale, dal responsabile di area interessata, che ne cura la relativa gestione.
I concorsi interni sono disciplinati dalla legge e dal regolamento sull'ordinamento dei servizi e degli uffici.
Sanzioni disciplinari
Le violazioni dei doveri disciplinari danno luogo, se condo la gravità dell'infrazione, previo procedimento di sciplinare, all'applicazione delle seguenti sanzioni:
a) rimprovero verbale;
b) rimprovero scritto (censura);
c) multa con importo non superiore a quattro ore di retribuzione;
d) sospensione dal lavoro e retribuzione;
d)  sospensione dal lavoro e retribuzione fino a massimo dieci giorni;
e) licenziamento con preavviso;
f) licenziamento senza preavviso.
L'amministrazione, salvo il caso del rimprovero verbale, non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del dipendente senza previa contestazione scritta dell'addebito da effettuarsi entro e non oltre venti giorni dalla conoscenza del fatto e senza averlo sentito a sua difesa, con l'eventuale assistenza di un procuratore ovvero di un rappresentante del sindacato cui aderisce o conferisce mandato.
Il  regolamento disciplina le ulteriori fasi del procedimento disciplinare, in conformità alle norme di legge e ai contratti di lavoro, sia per le irrogazioni delle sanzioni e i soggetti abilitati ad erogarli, che per la chiusura del procedimento senza luogo a procedere.
Non può tenersi conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari, decorsi due anni dalla loro applicazione.
I provvedimenti disciplinari non sollevano il lavoratore dalle eventuali responsabilità di altro genere nelle quali egli sia incorso.
Relazioni sindacali
Nel rispetto della normativa legislativa vigente e dei contratti collettivi di lavoro, le relazioni sindacali tendono alla tutela e al miglioramento delle condizioni di lavoro e all'incremento dell'efficacia, efficienza e produttività dell'attività dell'ente, nel rispetto degli interessi de-gli utenti.
Le relazioni sindacali sono ispirate ai principi di collaborazione, correttezza, trasparenza e prevenzione dei conflitti e la loro responsabilità, all'interno dell'ente, è affidata ai singoli responsabili di area, servizi e uffici per le materie e istituti di loro competenza. Il servizio del personale svolge attività di supporto coordinamento e di indirizzo.
Ai fini della stipula dei contratti collettivi decentrati, la delegazione di parte pubblica è composta dai responsabili di area nominati dal sindaco, il quale assegna a uno di loro la funzione di presidente dell'intero collegio.
In ogni caso, il contratto decentrato deve rispettare i li miti imposti dall'art. 40 del decreto legislativo n. 165/01".
Art. 36

L'ultimo capoverso dell'art. 36 è sostituito dai se guenti:
"Il sindaco ha facoltà di intervenire alle riunioni della conferenza dei funzionari responsabili dei servizi e può chiederne la convocazione".
Se richiesta, la conferenza rilascia pareri consultivi agli organi di Governo dell'ente in relazione all'adozione e modifica di norme statutarie e di regolamento che abbiano rilevanza in materia di organizzazione.
Delle riunioni della conferenza, di norma, viene re datto il verbale.
E' istituito il comitato di indirizzo e coordinamento tecnico-politico, con funzione di coordinamento tra l'attivi tà degli organi politici e quella degli organi burocratici.
Il comitato ha funzione in tema di concorso nella formazione dei piani, programmi e progetti e nell'individuazione di priorità e risorse necessarie per il consegui-mento degli obiettivi, ferme restando le competenze proprie di ogni organo.
Il comitato è presieduto dal sindaco ed è composto:
a)  dal segretario comunale;
b)  dai responsabili di area o dei servizi competenti per la materia oggetto delle riunioni;
c)  dall'assessore del ramo interessato.
E' istituito il nucleo di valutazione per la verifica del l'efficienza e dell'efficacia della gestione dell'ente e dei ri sultati conseguiti.
Il nucleo di valutazione, nominato dal sindaco, è costituito dal segretario comunale che lo presiede e da due esperti esterni.
Il suo funzionamento è disciplinato dal regolamento.
Entro il mese di febbraio di ogni anno, il nucleo consegna all'amministrazione una relazione riferita all'anno precedente.
L'esito è riportato nei fascicoli del personale.
La valutazione dei responsabili di attività gestionali è inserita tra gli atti del fascicolo personale degli interessati ed è considerata dato sensibile e sottratta all'accesso (art. 24, legge n.241/91 e art. 8, comma 5, lett. d, D.P.R. n. 352/92).
Il nucleo di valutazione può essere costituito in forma associata con altri comuni.
La valutazione del segretario comunale invece viene effettuata dal sindaco in base ai criteri dallo stesso predeterminati.
Capo VII

Viene abolito l'intero capo VII con gli artt. 43, 44, 45, 46.
Art. 47

I commi 5° e 6° sono sostituiti dai seguenti:
"A tal fine, il Comune stipula accordi di programma quadro, P.I.T., patti territoriali, contratti di programma, contratti d'area e analoghi a seconda delle caratteristiche degli interventi da attuare e tenendo in debito conto gli specifici obiettivi dello sviluppo locale, nonché i bisogni e le priorità della collettività locale.
Al fine di dare attuazione concreta agli strumenti di cui al comma precedente, il Comune deroga alle norme ordinarie di amministrazione e contabilità, delle valutazioni urbanistiche e dei procedimenti concessivi dei contributi comunitari (fondi strutturali) di Agenda 2000, ne gli specifici settori dello sviluppo economico, della crescita sostenibile, del mercato del lavoro e della politica agricola comune.
Ove l'accordo comporti variazioni degli strumenti urbanistici e non rientri tra gli accordi adottati con de creto del Presidente della Regione, l'adesione del sindaco al programma deve essere ratificata dal consiglio comunale a pena di decadenza.
In applicazione dell'art. 43 della legge n. 449/97, il Comune può stipulare con soggetti pubblici e privati contratti di sponsorizzazione.
Le maggiori risorse che ne deriveranno integreranno le normali fonti di finanziamento delle attività del Co mune.
Compete al responsabile del servizio interessato la stipula dei contratti di sponsorizzazione, previa delibera di indirizzo della giunta".
Art. 48

L'art. 48 è sostituito dal seguente:
"I servizi, i lavori e le provviste, inerenti l'attività del Comune, possono essere eseguiti in "economia", nei casi stabiliti dal regolamento che ne disciplina l'organizzazio ne ed i criteri per assicurare l'economicità e l'efficienza.
Gli interventi sono deliberati dalla giunta o, per im porti stabiliti in regolamento, dai responsabili dei servizi, su preventivo dell'ufficio tecnico o dei servizi interes sati ed in alcuni casi su preventivi richiesti alle ditte, sui quali però i servizi medesimi debbono esprimere la congruità dei prezzi.
Le modalità di esecuzione sono in amministrazione diretta con personale dipendente o assunto tramite ufficio di collocamento, oppure in affidamento a ditte esterne tramite gara ufficiosa a trattativa privata o a cottimo fiduciario, oppure con sistema misto.
La gestione in economia è affidata al personale delle posizioni organizzative, che ne è responsabile ed esattamente: per l'esecuzione dei lavori è incaricato il capo ufficio tecnico, mentre per i servizi e le provviste è incaricato il responsabile del servizio interessato.
Può essere utilizzata la collaborazione di volontari, singoli o associati, escludendo la possibilità di costruire rapporti di lavoro subordinato".
Art. 50

L'art. 50 è sostituito è riscritto come segue:
"Per l'espletamento dei servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale, il Comune può istituire, con deliberazio ne consiliare a maggioranza assoluta dei componenti, una istituzione, organismo strumentale dotato di personalità giuridica e di autonomia gestionale.
Con la stessa deliberazione, il consiglio approva lo statuto, individua i servizi e:
a)  approva il regolamento relativo all'ordinamento e al funzionamento;
b)  determina le finalità e gli indirizzi;
c)  conferisce il capitale di dotazione;
d)  precisa le funzioni del direttore a cui spetta la direzione gestionale;
e)  assegna il personale necessario per assicurare il funzionamento dell'organismo;
f)  specifica le modalità della collaborazione dei vo lontari;
g)  stabilisce il gettone dovuto agli amministratori e i compensi del direttore.
Organi dell'istituzione sono: il consiglio di amministrazione, il presidente e il direttore.
La nomina e la revoca degli amministratori spettano al sindaco, che ne darà motivata comunicazione al consiglio comunale.
Art. 51

L'art. 51 è sostituito come segue:
Il direttore è nominato e revocato dal consiglio di am ministrazione.
I componenti del consiglio di amministrazione e il presidente vengono nominati dal sindaco, tra le persone che per qualificazione culturale e sociale rappresentino le relative componenti della comunità locale, compresi gli utenti del servizio e che abbiano competenza nel settore e in materia gestionale da valutarsi in base a curriculum.
Lo statuto disciplina il numero, gli eventuali ulteriori requisiti specifici richiesti agli amministratori, la durata in carica, la posizione giuridica, lo status dei componen ti, nonché le modalità di funzionamento degli organi ed inoltre la durata, i compensi e i criteri di scelta del direttore, il controllo interno e quello del Comune".
Art. 53

Dopo il 1° comma sono aggiunti i seguenti:
"Qualora sia opportuno, in relazione alla natura del servizio da svolgere, il Comune può assumere partecipazioni in società con capitale prevalente pubblico e con una accertata solida situazione finanziaria e che abbiano scopi connessi ai compiti istituzionali del Comune.
In questo caso, la partecipazione del Comune non può essere inferiore al 10% del capitale sociale e deve garantire il diritto alla nomina di almeno un rappresentante nel consiglio di amministrazione o nel collegio sindacale".
Dopo l'ultimo comma è aggiunto il seguente:
Il Comune può stipulare convenzioni con altri Comuni per la gestione di servizi pubblici.
A tal fine si può prevedere anche la costituzione di uffici comuni, che operino con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l'esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all'accor do, ovvero può delegare funzioni a favore di uno di essi, che opera in luogo e per conto degli enti deleganti".
Art. 68

Il punto 3) viene sostituito dal seguente: nonché del possesso del diploma di scuola media di secondo grado.
La votazione per l'elezione del difensore civico è effettuata a scrutinio segreto.
Art. 78

Dopo l'ultimo comma sono aggiunti i seguenti:
"Il revisore segnala immediatamente al consiglio le eventuali difformità della spesa, rispetto agli obiettivi in dividuati in bilancio.
Segnala tempestivamente alla giunta e al consiglio l'esistenza di debiti fuori bilancio e di procedure esecutive. A tal fine deve essere informato dall'ufficio protocollo dell'acquisizione di sentenza ed atti consequenziali.
Allo stesso modo segnala il mancato aggiornamento del conto patrimoniale.
Il revisore, ove riscontri gravi irregolarità nella gestione finanziaria, ne riferisce immediatamente al sindaco e al consiglio".
Art. 79

Dopo l'ultimo comma sono aggiunti i seguenti:
"I responsabili di area, dei servizi e degli uffici eseguono trimestralmente:
a)  operazione di controllo economico-finanziario per verificare le rispondenze della gestione dei fondi stanziati nei capitoli di bilancio relativi agli uffici e servizi a cui sono preposti;
b)  verifiche sull'andamento della gestione di servizi e uffici e dello stato di attuazione dei programmi del l'ente, della regolarità ed economicità delle procedure in termini di efficacia e funzionalità.
Nell'ambito dell'azione di controllo, di cui all'art. 147, 1° comma, lett. a del decreto legislativo n. 267/2000, di retta a legittimare il procedimento amministrativo e che contiene anche il riferimento all'economicità della spesa, i pareri di regolarità tecnica formulati dai competenti servizi, contengono i requisiti di tale controllo gestionale, in quanto soppesano la legittimità dell'impie go delle risorse rispetto agli obiettivi del budget di cui i titolari dei pareri sono responsabili.
Al servizio economico-finanziario dell'ente è demandato il controllo di regolarità amministrativa e contabile attraverso il sistema del visto.
Il controllo di gestione, di cui all'art. 147, 1° comma, lett. b) e degli artt. 196, 197 e 198 del decreto legislativo n. 267/2000, è svolto da una unità organizzativa istituita all'interno dell'ente nell'area "servizi generali" de nominata "controler", in posizione di staff del sindaco o del direttore generale, ove esistente.
La struttura operativa è costituita in "servizio" autonomo, quale ulteriore articolazione dell'area cui appartiene ed opera sotto la vigilanza e con il coordinamento del responsabile dell'area.
L'organico del "servizio" è determinato con il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi e si av vale di figure professionali dotate anche di idonee conoscenze in materia informatica.
Al "servizio" è preposta una figura appartenente alla categoria D dotata di adeguata professionalità sulla materia.
In mancanza o nelle more della costituzione della struttura operativa di cui sopra, l'amministrazione può ricorrere alla nomina di esperti esterni con contratto a termine, ai sensi dell'art. 110 del decreto legislativo n. 267/2000, ovvero alla stipula di apposita convenzione con soggetti esterni esperti in materia.
Il "servizio" ha compiti esclusivamente operativi e non ha competenze in materia di valutazione dei responsabili.
Esso opera in stretto e costante collegamento con le aree del comune, dalle quali acquisisce, anche attraverso la compilazione di questionari, le notizie necessarie al monitoraggio dell'attività gestionale, di cui all'art. 197 del decreto legislativo n. 267/2000.
Il "servizio" di controllo interno di gestione, ove istituito, rassegna, con frequenza trimestrale al sindaco, al presidente del consiglio, al segretario comunale, al direttore generale, se nominato, al revisore dei conti e al nu cleo di valutazione, le risultanze della ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi previsti nella relazione previsionale e programmatica e nel piano esecutivo di ge stione.
Art. 82

L'articolo è riscritto come segue:
Approvazione ed entrata in vigore.
"Lo statuto contiene le norme fondamentali dell'ordinamento comunale, ad esso devono conformarsi tutti gli atti normativi del Comune.
Le norme dello statuto sono deliberate dal consiglio comunale con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati, su proposta di apposito schema predisposto dalla giunta e pubblicizzato con le modalità e i criteri previsti dalla legge.
Quando il quorum di cui al precedente comma non venga raggiunto, la votazione è ripetuta in successive se dute da tenersi entro trenta giorni e le norme statutarie sono approvate se la relativa deliberazione ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.
Le disposizioni di cui ai precedenti commi 2 e 3 si osservano anche per il caso di norme integrative e modificative dello statuto.
Si osservano in proposito le disposizioni di cui alla legge regionale n. 48/91, così come modificata dalla legge regionale n. 30/2000.
Lo statuto comunale e le relative integrazioni e modifiche, dopo l'espletamento delle procedure e dopo l'avvenuta esecutività della deliberazione consiliare di approvazione, entrano in vigore decorsi trenta giorni dalla loro affissione all'albo pretorio del comune.
Copia del presente statuto e delle sue integrazioni e modifiche è trasmessa all'ufficio per la raccolta e la conservazione degli statuti dei comuni e delle province regionali istituito presso l'Assessorato regionale degli enti locali, il quale, a sua volta, provvede a trasmettere copia al Ministero dell'interno.
Per quanto non previsto dal presente statuto si osservano le disposizioni legislative regionali vigenti, ovvero quelle nazionali se e in quanto applicabili e recepite dalla Regione siciliana.
Art. 84

L'art. 84 è depennato non essendo più attuale.
(2003.21.1272)


Torna al Sommariohome


MICHELE ARCADIPANE, direttore responsabile
MARIA LA MARTINA, condirettoreMELANIA LA COGNATA, redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


Torna al menu- 14 -  56 -  12 -  29 -  23 -  75 -