REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 11 APRILE 2003 - N. 16
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 4 marzo 2003.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Roccavaldina.

Allegato
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Il comune di Roccavaldina, evidenziando la mancata rispondenza tra quanto rappresentato nelle cartografie e l'effettiva situazione dei luoghi, ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, ha richiesto all'ufficio del Genio civile di Messina, con nota n. 4010 del 27 novembre 2002, di apportare modifiche ed integrazioni al piano straordinario dell'assetto idrogeologico. L'amministrazione comunale, in ossequio alla circolare A.R.T.A. n. 57596/2000, ha prodotto la seguente documentazione:
-  copia studio geologico di supporto al piano regolatore generale, redatto dal geologo Antonio Cassar;
-  studio geologico - tecnico finalizzato all'aggiornamento del piano straordinario, a firma del dott. Paolo Campanella;
-  cartografie relative alle aree interessate, concernenti lo stato di fatto e le previsioni di piano regolatore generale.
PREMESSE
Il territorio comunale di Roccavaldina risulta ubicato nel settore nord-orientale dei monti Peloritani. Litologicamente è caratterizzato principalmente dalla presenza di metamorfiti di medio e alto grado, alternanza marnoso arenacea, facies conglomeratico del tortoniano, calcare diagenetico, marne calcaree, argille marnose grigio azzurre, terrazzi fluvio marini, alluvioni attuali.
L'idrografia superficiale è di tipo torrentizio, caratterizzato da due valli che solcano il territorio comunale, sub perpendicolari alla fiumara Monforte, nella quale si riversano.
Il territorio comunale è rilevabile nel foglio n. 601 Messina-Reggio Calabria, in scala 1:50.000 della carta d'Italia e nelle carte tecniche regionali, n. 601010 Roccavaldina, in scala 1:10.000.
Nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, adottato con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, parte del territorio comunale risulta interessato da alcuni dissesti; da cui derivano: due aree a rischio elevato (località Cappuccini e San Salvatore) ed una in prossimità del centro abitato, definita a rischio molto elevato.
Oggetto della revisione del piano straordinario, come richiesto, dall'amministrazione comunale è la riperimetrazione delle aree già oggetto di piano straordinario del rischio idrogeologico e l'inserimento di un'area non precedentemente cartografata in località Arecchie.
Mediante l'esame della documentazione trasmessa e le osservazioni effettuate sui luoghi, si è proceduto alla verifica ed alla valutazione dell'effettivo stato di rischio idrogeologico, provvedendo infine alla ridefinizione dei contorni delle aree in dissesto.
VERIFICA
Dall'esame sia della relazione geologica redatta a supporto del piano regolatore generale a firma del geol. Antonio Cassar, che dello specifico studio geomorfologico, atto alla riperimetrazione delle aree soggette a dissesto idrogeologico, a firma del geol. Paolo Campanella, emerge l'esistenza di distinte aree in frana, le quali riguardano complessivamente una minore estensione ricadente in area planimetricamente diversa da quella rilevabile nella carta del rischio idrogeologico del decreto n. 298/41, foglio n. 601 Messina-Reggio Calabria. Nella relazione del dott. Campanella viene inoltre segnalata una ulteriore area, non rappresentata nella carta dei dissesti, che interessa una porzione del territorio, località Arecchie.
CONSIDERAZIONI
L'accertamento effettuato, congiuntamente al tecnico comunale e al geol. Paolo Campanella, sui luoghi in oggetto, ha consentito di verificare la sostanziale compatibilità di quanto rappresentato negli studi trasmessi a supporto della richiesta di aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Va sottolineato comunque, che la definita perimetrazione delle aree in dissesto e delle relative aree di rischio, in considerazione della natura dei terreni, delle caratteristiche fisico-meccaniche e dello stato evolutivo dei dissesti, viene riferita alla situazione attuale, e pertanto risulta suscettibile di sensibile variazione ove si provveda, in breve, ad opportuni interventi di mitigazione.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
A conclusione di quanto sin qui evidenziato viene di seguito formulata, in aderenza alle indicazioni fornite dalle linee guida per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, la valutazione del rischio idrogeologico relativamente a dissesti che interessano aree del territorio comunale di Roccavaldina.
1)  Località Cappuccini
Il dissesto interessa un'area posta a nord del centro abitato di Roccavaldina, in località denominata Cappuccini, a valle dell'antico convento dei frati cappuccini. Nel complesso riguarda un'area di circa 4,50 Ha., alquanto inferiore a quella definita nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico a rischio elevato, in cui ricadono alcune costruzioni di civile abitazione. Nel recente passato sono stati realizzati muri in c.a. su fondazioni indirette a protezione della struttura conventuale e dell'annessa villetta comunale.
Il dissesto caratterizzato da scoscendimenti superficiali a carico della copertura detritica, risulta allo stato attuale inattivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda redatta a completamento delle verifiche effettuate, vengono desunti gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P2;
-  elementi a rischio: case sparse = E1.
Dalla combinazione tra la pericolosità P2 e gli elementi a rischio E1 si perviene alla classe di rischio:
P2 x E3 = R2 rischio medio

2)  Centro abitato di Roccavaldina
Ubicato a sud del centro abitato di Roccavaldina, il dissesto localizzato in terreni di origine marnoso arenaria del tortoniano, si mostra diffuso lungo un'estensione inferiore a quella definita nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico a rischio molto elevato. Il fenomeno ricadente in un'area caratterizzata da una morfologia piuttosto ripida ed accidentata è favorito dall'azione generata dal ruscellamento delle acque superficiali che nel tempo hanno innescato smottamenti nella parte superiore alterata. Nel passato, il versante sud-est è stato oggetto di un intervento realizzato a protezione dell'abitato, mediante muri in c.a. su fondazioni indirette.
Allo stato attuale il dissesto risulta attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Si riassumono sinteticamente gli elementi che definiscono le situazioni di rischio:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: centro abitato = E4.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E4 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E4 = R4 rischio molto elevato

3)  Località San Salvatore
L'area ubicata in prossimità dell'abitato di S. Salvatore presenta segni di instabilità diffusa dovuti alla intensa azione erosiva delle acque di ruscellamento del versante ed un sensibile trascinamento a valle di materiale detritico. Di recente una porzione di versante limitrofa a quella in oggetto, è stata interessata da lavori di consolidamento. Nel complesso riguarda un'area inferiore a quella definita nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico a rischio elevato.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Si riportano gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: viabilità e case sparse = E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E3 = R3 rischio elevato

4)  Località Arecchie
Il dissesto è localizzato a sud-est del centro abitato di Roccavaldina in località Arecchie. I terreni interessati, costituiti prevalentemente dalla facies conglomeratici del tortoniano, alquanto alterata, risultano fortemente incisi dal rio Arecchie che presenta un'acclività piuttosto accentuata ed assoggettati a fenomeni di erosione da parte delle acque meteoriche superficiali. Tali condizioni comportano consistenti apporti di materiale solido nella zona valliva interessando la condotta idrica comunale che alimenta alcuni comuni del comprensorio.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda sono tratti gli elementi qui di seguito riassunti:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: acquedotto comunale = E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 = R3 rischio elevato

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto fin qui espresso, sono state redatte le aggiornate carte stralcio del dissesto e del rischio idrogeologico riferite al territorio comunale di Roccavaldina. Per la rappresentazione delle aree interessate da dissesti e per quelle a rischio idrogeologico, è stato impiegato uno stralcio planimetrico tratto dalla carta tecnica regionale n. 601010 Roccavaldina, avente scala 1:10.000.
Nella carta del rischio vengono rappresentate le aree a rischio idrogeologico ricadenti nel territorio comunale così come individuate e descritte nella presente relazione.


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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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