REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 11 APRILE 2003 - N. 16
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 4 marzo 2003.
Modifica del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Giarratana.

Allegato
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Il comune di Giarratana ha richiesto all'ufficio del Genio civile di Ragusa, con la nota del 17 dicembre 2001, n. 11134 di protocollo, ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, di apportare modifiche ed integrazioni al piano straordinario dell'assetto idrogeologico. L'amministrazione comunale ha evidenziato che nella carta del rischio idrogeologico parte delle aree limitrofe all'abitato sono state classificate sia in frana che a rischio di esondazione come aree a rischio con grado diverso da quello da loro reputato. In ossequio alla circolare A.R.T.A. n. 57596/2000, l'amministrazione ha prodotto la seguente documentazione:
-  planimetria a scala inferiore a 1/25.000 con individuate le aree a rischio.
PREMESSE
Il territorio comunale di Giarratana oggetto della richiesta di revisione risulta ubicato nella fascia montana della provincia di Ragusa.
L'area del comune in questione geologicamente è caratterizzata da affioramenti di terreni prevalentemente teneri di natura marno-argillosa e argillosi della formazione Tellaro e da terreni litoidi dati principalmente da calcari della formazione Ragusa ed in subordine da termini lavici. La tipica costituzione mineralogica delle argille, data da particelle minerali di allumo-silicati a struttura lamellare, formatesi dalla originaria decomposizione chimica di minerali primari e dal successivo trasporto e deposizione, è alla base dei processi fisici che danno origine alla instabilità di tali terreni.
Nelle aree di affioramento dei depositi argillosi e argillo-marnosi si evidenziano movimenti gravitativi superficiali (soliflusso, reptazione) degli spessori allentati, crolli e frane laddove le pendenze superano la resistenza intrinseca dei materiali costituenti i pendii.
Detti fenomeni di frana sono stati osservati e rilevati principalmente nelle immediate vicinanze del centro abitato di Giarratana.
A sud dell'abitato in un'area di affioramento di alluvioni terrazzate in alto e recenti ed attuali in basso, ricadente nell'alveo del F. Irminio si evidenziano fenomeni di esondazione.
Il territorio comunale è rilevabile nel foglio n. 645 "Vizzini" in scala 1:50.000.
Nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, adottato con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, venivano individuate due aree interessate da rischio di frana con classificazione di molto elevato.
Oggetto della revisione del piano straordinario risultano le aree anzidette più altre aree non previste e ricadenti procedendo da nord a sud e est verso ovest in contrada Pianazzo, contrada Cuccovio a sud del serbatoio, contrada Piano del Conte e contrada Monte Rotondo per le aree in frana e contrada Margi per le aree interessate da fenomeni di esondazione.
Mediante l'esame della documentazione trasmessa e le osservazioni effettuate sui luoghi, si è proceduto alla verifica ed alla valutazione dell'effettivo stato di rischio idrogeologico, provvedendo infine alla definizione dei contorni delle aree soggette a rischio di frana e di quelle soggette ad esondazione.
VERIFICA
Dall'esame della cartografia allegata alla nota del comune di Giarratana citata, degli elaborati di piano regolatore generale e dalle osservazioni effettuate sui luoghi, è emersa l'esistenza di n. 9 aree soggette a rischio di frana e di n. 1 area a rischio di esondazione.
CONSIDERAZIONI
Gli accertamenti effettuati sui luoghi hanno consentito di verificare la sostanziale compatibilità di quanto rappresentato negli studi trasmessi a supporto della richiesta di aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Sono state rilevate 9 aree in dissesto di cui la più estesa a monte dell'abitato di Giarratana nei pressi di contrada Pianazzo e altre più piccole tutte a sud della precedente, con tipologia di frane per lo più di tipo superficiale gravitativi.
Va precisato che la definita perimetrazione delle aree a rischio di dissesto e a rischio di esondazione, in considerazione della natura, delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni e dell'andamento del corso d'acqua e dello stato evolutivo degli stessi, viene riferita alla situazione attuale.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
A conclusione di quanto sin qui evidenziato viene di seguito formulata, in aderenza alle indicazioni fornite dalle linee guida per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, la valutazione del rischio idrogeologico relativamente ai dissesti e alle esondazioni che interessano aree che ricadono all'interno del territorio comunale di Giarratana.
1) Area di contrada Pianazzo
Trattasi di un'area estesa circa 34.0 ha. interessata da fenomenologie di scivolamento gravitativi, colamenti e frane di tipo superficiale a carico della parte alterata delle argille marnose, detta area in frana si trova in fase attiva. I dissesti possono spingersi fino a 3,00-4,00 m. di profondità e presentano una volta innescati modelli evolutivi verso forme più profonde. Si manifestano inoltre distacchi di blocchi lapidei, laddove la formazione si presenta sotto forma di alternanza, per scalzamento al piede. L'area rientrava parzialmente in quelle riportate nel piano straordinario per il riassetto idrogeologico.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda Me 033/01, redatta a completamento delle verifiche effettuate, ai fini dell'aggiornamento del piano straordinario, vengono desunti gli elementi che consentono la definizione del rischio. Sinteticamente vengono qui di seguito riassunti:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P2;
-  elementi a rischio: nucleo abitato e linee di comunicazione E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P2 e gli elementi a rischio: E3 si perviene alla classe di rischio:
P2 x E3 = R3 Rischio elevato

2)  Aree restanti soggette a rischio di frana (in numero di 8)
Trattasi di aree estese tra un minimo di circa 2.8 ha. ad un massimo di circa 7.5 ha. interessate da fenomenologie di scivolamento gravitativi, colamenti, reptazioni e frane di tipo superficiale a carico della parte alterata delle argille marnose. I dissesti possono spingersi fino a 3,00-4,00 m. di profondità e allo stato non presentano fenomeni di tipo evolutivo verso forme più profonde e si possono considerare di tipo quiescente. L'area rientrava parzialmente solo per una parte in quelle riportate nel piano straordinario per il riassetto idrogeologico.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda Me 033/01 vengono tratti:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M2;
-  pericolosità = P1;
-  elementi a rischio: linee di comunicazione e nuclei abitati sparsi E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P1 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P1 x E3 = R2 Rischio medio

3)  Area di contrada Margi soggetta a rischio di esondazione
Trattasi di un'area estesa circa 30 ha. interessata da problemi di esondazione del fiume Irminio in occasione di piogge particolarmente intense e prolungate e con una probabilità del verificarsi dell'evento bassa. L'area non rientrava in quelle riportate nel piano straordinario per il riassetto idrogeologico.
Classificazione della pericolosità da esondazione e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda Me 033/01 vengono tratti:
-  magnitudo = M2;
-  pericolosità = P1;
-  elementi a rischio: linee di comunicazione E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P1 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P1 x E3 = R3 Rischio medio

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto fin qui espresso sono state redatte le aggiornate carte stralcio del dissesto e del rischio idrogeologico riferite all'area ricadente nel territorio comunale di Giarratana.
Per la rappresentazione delle aree del territorio comunale, oggetto di revisione, interessate da dissesti e per quelle a rischio idrogeologico, sono stati utilizzati due stralci opportunamente uniti tratti dalla carta tecnica regionale e precisamente i fogli n. 645100 e n. 645140. Nella carta del rischio idrogeologico vengono rappresentate le aree a rischio idrogeologico "medio" ed "elevato" così come individuate e descritte nella presente relazione.


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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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