REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 28 MARZO 2003 - N. 14
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

Bando pubblico 2003 - Misura 4.06 "Investimenti aziendali per l'irrobustimento delle filiere agricole e zootecnica" - P.O.R. 2000-2006 - Azione 3 Rete ecologica.


Art. 1
Premessa e riferimenti normativi

Il presente bando viene emanato in attuazione dell'azione 3 "Rete ecologica", compresa nella misura 4.06 (ex 4.2.1) denominata "Investimenti aziendali per l'irrobustimento delle filiere agricole e zootecniche" del Programma operativo della Regione siciliana - P.O.R. Sicilia 2000-2006 - redatto in conformità ai regolamenti comunitari n. 1260/99, n. 1257/99 e n.1750/99, approvato con decisione n. C(2000)2346 dell'8 agosto 2000. Le disposizioni applicative della misura sono contenute nel Complemento di programmazione, adottato con delibera di Giunta n. 412 del 17 dicembre 2002, visionabile anche sui siti internet istituzionali dell'Amministrazione.
Ulteriori riferimenti normativi applicabili all'azione oggetto del presente bando sono i Reg. CE n. 445/2002 e n. 1685/2000.
L'azione 3 "Rete ecologica" si pone come obiettivo specifico il sostegno e lo sviluppo dei territori rurali, unitamente alla valorizzazione delle risorse agricole, forestali, ambientali e storico culturali. Il presente bando è emanato allo scopo di selezionare i progetti per la realizzazione di investimenti, finalizzati al raggiungimento di tali obiettivi.

Art. 2
Descrizione della misura

La misura, oltre all'azione 3 oggetto del presente bando, si articola nelle seguenti tipologie di azione:
Azione  1:  Investimenti aziendali per le colture vegetali;
Azione  2:  Investimenti aziendali per la zootecnia e per il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli animali;
Azione  4:  Investimenti per il solo acquisto di impianti, macchine ed attrezzature agricole nuove, ivi compresi quelli finalizzati all'introduzione di sistemi di gestione ambientale.
Le iniziative progettuali proposte dai richiedenti ai sensi del presente bando dovranno essere compatibili con gli obiettivi previsti dalla nuova programmazione comunitaria, coerenti con il P.O.R. Sicilia 2000-2006, con il P.S.R. Sicilia 2000-2006 e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi della misura.

Art. 3
Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria pubblica per il presente bando è pari a 3.000.000 euro.
Tale dotazione potrà essere suscettibile di variazioni, nel caso in cui si dovessero rendere disponibili risorse finanziarie provenienti da altre azioni della misura 4.06 o da altre misure dell'asse IV, a seguito di rimodulazioni o riprogrammazioni.
Ulteriori fondi, a valere sul bilancio regionale, potranno essere utilizzati in forma di aiuto aggiuntivo, in seguito ad emanazione di specifica norma finanziaria.

Art. 4
Area territoriale di attuazione

Potranno essere ammessi al finanziamento esclusivamente gli interventi realizzati nelle seguenti aree della Regione:
-  Siti di interesse comunitario (SIC);
-  Zone di protezione speciale uccelli (ZPS);
-  Parchi regionali e riserve naturali;
-  Zone sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi della vigente normativa;
-  Territori dei comuni riportati nell'elenco di cui all'allegato A del presente bando.
Si precisa che fra le aree sottoposte a vincolo paesaggistico sono comprese le fasce di rispetto di laghi, fiumi, torrenti, le zone montane di altitudine superiore a 1.200 m., boschi e terreni sottoposti a vincolo di rimboschimento, zone di interesse archeologico.
L'azione è soggetta a territorializzazione nell'ambito di Programmi integrati territoriali (P.I.T.), fino ad un massimo del 65% della dotazione finanziaria programmata, nei limiti degli importi approvati e a condizione che le iniziative vengano ritenute ammissibili al finanziamento.
I soggetti interessati ad accedere alla riserva finanziaria destinata ai P.I.T. dovranno produrre, entro i termini previsti dal bando per la domanda di finanziamento, lo specifico modello 3.
In ogni caso, l'attribuzione della riserva è subordinata al rispetto dei criteri aggiuntivi previsti dai singoli P.I.T. e riportati nel modello 5 del presente bando.
Potrà, altresì, essere destinata alla realizzazione di Programmi integrati regionali (P.I.R.) una quota di risorse finanziarie, secondo le modalità previste per la programmazione e gestione di tali strumenti.

Art. 5
Soggetti destinatari dell'intervento

Possono partecipare al presente bando gli imprenditori agricoli singoli e associati, sotto qualsiasi forma giuridica, così come definiti dall'art. 2135 del codice civile, modificato dal decreto legislativo n. 228/2001, purché in possesso dei requisiti di accesso riportati al successivo art. 7.
I soggetti richiedenti devono comprovare la titolarità dell'azienda oggetto d'intervento in base a uno o più dei seguenti titoli: proprietà, affitto, comodato. Con il termine "azienda" s'intende l'insieme dei fattori produttivi gestiti da un'unica persona fisica o giuridica presenti in una o più località, anche situate in province diverse.
Per quanto concerne la forma dell'impresa agricola associata, essa presuppone un'unità tecnico-economica costituita da singole aziende, associate per la conduzione comune di tutta o di una parte delle stesse. Tale condizione deve essere definita tra gli imprenditori interessati mediante atto pubblico e deve essere contenuta nell'atto costitutivo e/o nello statuto. Rientrano nella suddetta definizione di azienda associata anche le cooperative di conduzione.
Si precisa, infine, che nel caso di domanda prodotta da società o da imprenditori agricoli in forma associata, la stessa dovrà essere inoltrata dal rappresentante legale o altro soggetto avente titolo, unitamente all'atto costitutivo e allo statuto.

Art. 6
Investimenti ammissibili

6.1 Tipologie di investimento
L'azione contribuisce a valorizzare le risorse agricole, forestali, ambientali, nonché a tutelare la ricchezza del patrimonio storico-culturale, con riflessi positivi sul fenomeno dell'esodo delle popolazioni rurali dalle aree interne e marginali.
Gli interventi previsti, realizzabili nelle aree di cui al precedente art. 4, si caratterizzano per la specificità dell'ambito territoriale, in un'ottica di tutela e valorizzazione del territorio, nonché delle risorse paesaggistiche.
In coerenza con quanto previsto dalla misura e dal Complemento di programmazione, gli interventi ammissibili devono essere così finalizzati:
-  tutela e conservazione della biodiversità, anche attraverso la realizzazione di nuovi impianti di specie vegetali a fini non produttivi;
- conservazione e recupero del paesaggio agrario, compresi i manufatti tradizionali ai fini della pubblica fruizione;
-  restauro ambientale e realizzazione di opere di salvaguardia delle risorse naturali;
-  tutela dei siti Natura 2000 (parchi, riserve naturali, Siti d'importanza comunitaria e Zone protezione speciale uccelli).
Nel caso in cui gli investimenti siano totalmente previsti all'esterno delle zone a vincolo ambientale o paesaggistico di cui al precedente art. 4, gli interventi dovranno essere finalizzati anche a una corretta valorizzazione e fruizione del parco, riserva SIC o ZPS localizzati nel comune, compreso nell'allegato A, ove è ubicata l'azienda agricola interessata.
Tale aspetto dovrà essere chiaramente desumibile dal progetto presentato, che dovrà prevedere obbligatoriamente gli investimenti di cui al successivo paragrafo 6.3, pena il rigetto della domanda.
6.2 Tutela e conservazione della biodiversità
6.2.1  Pascoli e muretti
Nei pascoli avvicendati e nei terreni destinati a seminativo potranno essere realizzati gli interventi di seguito indicati.
Impianto o miglioramento del pascolo con utilizzo esclusivo di essenze foraggere autoctone e obbligo di realizzazione di fasce di vegetazione arbustiva ed arborea variamente consociata, di larghezza minima pari a metri lineari 3 e con sviluppo lineare di almeno metri 120 per ogni ettaro di superficie oggetto d'intervento.
Le fasce di vegetazione dovranno essere costituite nel rispetto dei seguenti criteri:
-  costituzione di uno strato drenante, ove necessario;
--  scelta di specie arbustive ed arboree autoctone quali: ginestra, sommacco, ginestra spinosa, ginepro, biancospino, uva spina, rovo, sorbo, gelso, fico, melograno, lentisco, carrubo, oleastro, perastro, ciliegio acido, azzeruolo, alloro, cerro, roverella, leccio e frassino;
-  costituzione lungo tutto il perimetro esterno di entrambi i lati delle fasce di vegetazione suddette, con un'ampiezza di 1,5 metri per lato, di una striscia non coltivata al fine di consentire le lavorazioni annuali per impedire il diffondersi delle erbe infestanti.
La consociazione nelle fasce dovrà essere attuata con almeno quattro specie. A tal fine, per ogni 100 metri lineari di fascia non dovranno essere impiantate più di 5 piante per singola specie arborea e 30 per specie arbustiva.
La scelta dell'essenze dovrà avvenire in relazione alle caratteristiche pedo-climatiche ed altimetriche dell'area oggetto d'intervento. A riguardo potrà essere utilizzata la consulenza degli uffici di Assistenza tecnica dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste competenti per territorio.
Più in particolare, l'impianto dei filari dovrà avvenire preferibilmente in prossimità di fossati, laghetti, torrenti, valloni, calanchi e, in ogni caso, in zone discoste da strutture viarie di qualsiasi tipo, al fine di consentire la costituzione di specifiche nicchie ecologiche per la sosta, la riproduzione e il rifugio della fauna e dell'avifauna stanziale e migratoria.
I beneficiari dovranno porre in essere tutti gli accorgimenti necessari per evitare pericoli d'incendio.
Potranno essere finanziate anche recinzioni fisse di protezione delle fasce, aventi caratteristiche in grado di ridurre l'impatto delle stesse sul paesaggio e sulla fauna.
Realizzazione e ripristino di muretti a secco e/o di siepi, anche ai fini di delimitazione dei terreni, mediante l'impiego di materiali tipici della zona.
Tale intervento è ammissibile anche negli arboreti terrazzati.
6.2.2  Macchia mediterranea e specie frutticole
In tutte le superfici destinate a seminativo o a pascolo e nei terreni incolti in pendenza, gli interventi ammessi sono:
-  messa a dimora e cura di specie facenti parte delle formazioni rupestri, ripariali e della macchia mediterranea individuate con D.P.R. 28 giugno 2000 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 38 18 agosto 2000) ed eventuali modifiche;
-  impianto di specie frutticole arboree e arbustive tradizionali, preferibilmente con utilizzo di varietà locali soggette a pericolo di scomparsa, nel rispetto dei seguenti criteri: messa a dimora di almeno tre specie, sesti variabili, ordinamento colturale in asciutto con eventuali irrigazioni di soccorso, al fine di garantire l'attecchimento e la sopravvivenza delle piante.
6.2.3  Coerenza con gli interventi del PSR
Sono esclusi dagli interventi di cui al par. 6.2.2 i terreni che rientrano nelle condizioni di ammissibilità dell'azione H "Imboschimento delle superfici agricole" e/o dell'azione F4a "Ritiro dei seminativi" del piano di sviluppo rurale (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana S.O. n. 5 del 2 febbraio 2001). Inoltre, non sono ammissibili agli investimenti per l'impianto o miglioramento del pascolo di cui al par. 6.2.1, i terreni che rientrano nelle condizioni di ammissibilità dell'azione F2 "Sistemi foraggeri estensivi, cura del paesaggio e interventi antierosivi"del suddetto PSR.
A riguardo, gli interessati dovranno sottoscrivere l'apposita dichiarazione riportata nella domanda di cui al modello 1.
6.3  Conservazione e recupero del paesaggio agrario, compresi manufatti tradizionali per la pubblica fruizione
Sono ammissibili interventi mirati alla valorizzazione del paesaggio agrario e alla fruibilità di aree d'interesse ambientale e paesaggistico.
A tal fine, nella relazione tecnica allegata al progetto dovranno essere evidenziati gli aspetti ambientali e paesaggistici dell'area oggetto d'intervento. Con riferimento alle iniziative in prossimità dei siti Natura 2000, dovrà essere inoltre chiaramente desumibile l'obiettivo di promuovere la fruibilità e valorizzazione dei siti medesimi.
In particolare, possono essere concessi aiuti per opere aziendali di consolidamento, valorizzazione, manutenzione straordinaria e recupero riguardanti le seguenti tipologie:
-  muretti a secco con l'impiego di materiali tipici della zona, sentieri (compresa la cartellonistica e la creazione di punti di approvvigionamento d'acqua), realizzazione di giardini botanici per incentivare la conoscenza delle caratteristiche della flora tipica dell'area;
-  patrimonio edilizio costituito da manufatti tradizionali.
Tutti gli investimenti fissi realizzati, dovranno essere fruibili al pubblico per almeno 10 anni dalla data dell'accertamento finale e per un periodo minimo di 90 giorni l'anno.
Le suddette tipologie finanziabili potranno essere realizzate nell'ambito delle iniziative di seguito precisate, il cui costo rimarrà a totale carico del richiedente:
-  creazione di siti di sosta, degustazione e azioni d'inserimento in percorsi afferenti al turismo naturalistico, all'agriturismo e al settore enogastronomico;
-  proposizione e illustrazione di modalità tradizionali di lavorazione di prodotti agricoli e artigianali locali;
-  creazione di siti di valorizzazione turistica e culturale, con particolare riguardo alla diffusione delle conoscenze relative alle aree con valenza ambientale della zona.
La progettazione degli interventi dovrà garantire il mantenimento, il rispetto e la tutela delle tipologie e delle forme dei manufatti tradizionali, in un ambito di valorizzazione delle risorse locali, al fine di preservare il paesaggio rurale.
6.4  Restauro ambientale e opere di salvaguardia delle risorse na-turali
6.4.1  Conservazione e/o ripristino di spazi naturali
Gli interventi di conservazione e/o ripristino di spazi naturali potranno riguardare le seguenti finalità:
-  conservazione o reimpianto di alberi isolati o in filare con l'utilizzo di specie autoctone o comunque tradizionalmente presenti nel paesaggio interessato (sorbo montano, sorbo degli uccellatori, melo e pero selvatici, carrubo, lentisco, querce, azzeruolo, bagolaro, nespolo germanico, giuggiolo, mirabolano, melograno, terebinto, palma nana, conifere mediterranee, nonché specie appartenenti alla macchia mediterranea). Sono esclusi pioppi ibridi euroamericani, eucalipti e i fruttiferi;
-  conservazione o reimpianto di siepi anche alberate, nonché di boschetti costituiti da appezzamenti con vegetazione arborea e/o arbustiva inferiori o pari ad 1 Ha;
-  negli interventi di conservazione tutti i tipi di impianto e i boschetti dovranno essere salvaguardati da una fascia di rispetto circostante, larga almeno cinque metri, da mantenere costantemente ripulita da vegetazione;
-  salvaguardia di bivieri, stagni, laghetti e vasche tradizionali ("gebbie") di captazione e accumulo d'acqua, con esclusione dei laghetti artificiali ad uso irriguo.
6.4.2  Ulteriori interventi ammissibili
-  realizzazione o ripristino di zone umide, mediante il mantenimento di un adeguato livello di acqua per tutto l'anno nelle zone sommerse;
-  interventi di recupero e salvaguardia di risorse naturali;
-  opere di ingegneria naturalistica e restauro ambientale.
6.4.3  Coerenza con gli interventi del PSR
Sono esclusi dalle suddette tipologie d'investimento (par. 6.4.1, 6.4.2) i terreni che rientrano nelle condizioni di ammissibilità delle azioni F3 ed F4a intervento a) del Piano di sviluppo rurale (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana S.O. n. 5 del 2 febbraio 2001). A riguardo, gli interessati dovranno sottoscrivere l'apposita dichiarazione riportata nella domanda di cui al modello 1.
6.5 Tutela dei siti Natura 2000
Possono essere realizzate, all'interno dei parchi, riserve naturali, Siti d'importanza comunitaria (SIC) e delle Zone di protezione speciale (ZPS), opere di tutela quali: recinzioni, segnaletica e interventi di protezione dei siti stessi.

Art. 7
Requisiti di ammissibilità

Al presente bando possono concorrere i soggetti indicati nel precedente art. 5 purché in possesso, al momento della presentazione dell'istanza, di conoscenze e competenze professionali adeguate e la cui azienda assicuri un sufficiente livello di redditività, nonché il rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente. In presenza di attività di allevamento, dovranno essere assicurati anche i requisiti in materia di igiene e benessere degli animali.
7.1  Conoscenze e competenze professionali adeguate
Nella domanda di contributo, i richiedenti dovranno dichiarare di possedere conoscenze e competenze professionali adeguate. Tale requisito viene considerato assolto in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
-  possesso di un titolo di studio di livello universitario nel campo agrario e forestale o veterinario;
-  possesso di diploma di scuola media superiore ad indirizzo agrario;
-  possesso di un attestato di superamento di esame finale di corsi di formazione finalizzati all'ottenimento di qualifiche idonee alla conduzione aziendale, compresi gli I.F.T.S. (istruzione formazione tecnica superiore);
-  avere esercitato, per almeno un biennio continuativo riferito al quinquennio immediatamente precedente alla data di ammissibilità della richiesta, l'attività di imprenditore agricolo o comunque l'attività agricola.
Nel caso di società di persone, il suddetto requisito deve sussistere per almeno il 50% dei soci (a tal fine il soggetto richiedente deve fornire l'elenco di tutti i soci e indicare quali di essi soddisfano almeno una delle condizioni di cui sopra).
Nel caso di società di capitali o di cooperative, il suddetto requisito si intende assolto qualora lo stesso sia posseduto dalla persona preposta alla conduzione dell'azienda.
7.2  Sufficiente livello di redditività
Nella domanda di contributo i richiedenti dovranno dichiarare il requisito di sufficiente livello di redditività dell'azienda oggetto d'intervento. Tale requisito viene considerato soddisfatto per:
-  le istanze presentate da imprenditori agricoli singoli, se le aziende assicurano la dimensione economica di almeno 4 U.D.E. in zona svantaggiata (Dir. CEE n. 75/268) e di almeno 5 U.D.E. nelle altre zone;
-  le domande presentate da società, cooperative o da imprenditori agricoli in forma associata, se le aziende assicurano la dimensione economica di almeno 10 U.D.E. e l'impiego di una ULU, in termini di tempo di lavoro dedicato all'attività aziendale (2.200 ore lavorative/anno);
-  le istanze presentate da imprenditori agricoli titolari di imprese di nuova costituzione, che dimostrino con il progetto il raggiungimento di una dimensione economica di almeno 4 U.D.E., se ricadenti in zona svantaggiata, e di almeno 5 U.D.E. se ricadenti in altre zone.
Per il calcolo del numero delle U.D.E. aziendali in termini di superficie coltivata, si rimanda alla scheda di conversione ettaro/coltura/U.D.E. di cui alla tabella "A", allegata al presente bando.
Per il calcolo del numero delle U.D.E. aziendali connesse all'attività zootecnica si rimanda alle tabelle "B", "C" e "D", allegate al presente bando. Le aziende zootecniche, che allevano specie animali non inserite nella precitata tabella "B" e per le quali manca il corrispettivo numero di U.D.E. a capo, dovranno dimostrare la redditività, attraverso la predisposizione di un bilancio.
Nelle aziende miste, la superficie investita a foraggere non destinata all'alimentazione del bestiame allevato in azienda, verrà presa in considerazione, ai fini del calcolo delle U.D.E., in termini di superficie coltivata. A riguardo, verrà utilizzata la scheda di conversione ettaro/coltura/U.D.E. di cui alla tabella "A".
Nel caso in cui l'imprenditore agricolo benefici di redditi aggiuntivi connessi all'attività agricola e/o complementari alla stessa, i medesimi redditi dovranno essere dimostrati attraverso la predisposizione di un bilancio per il calcolo dei redditi aggiuntivi netti provenienti dalle suddette attività. Si precisa, inoltre, che per attività connesse s'intendono l'agriturismo e le attività derivanti da impegni agroambientali di conservazione dello spazio naturale, che beneficiano di sovvenzioni pubbliche. Le attività complementari, il cui reddito non dovrà avere un'incidenza superiore al 50% del reddito agricolo, sono individuate nel turismo rurale e nell'artigianato.
7.3  Ambiente, igiene e benessere degli animali
Nella domanda di contributo i richiedenti dovranno dichiarare la conformità dell'azienda alla normativa in materia di ambiente, nonché di autocontrollo dell'igiene dei prodotti alimentari (quest'ultima è richiesta in presenza di attività di trasformazione - lavorazione dei prodotti agricoli e/o di ristorazione agrituristica già operanti).
In presenza di attività di allevamento dovranno essere assicurati, inoltre, i requisiti in materia di igiene e benessere degli animali, con apposita certificazione in corso di validità al momento della presentazione dell'istanza.
7.4  Verifiche - Deroghe per i giovani
L'Amministrazione regionale si riserva di effettuare, anche in fase di istruttoria dei progetti ed anteriormente all'atto di concessione del contributo, le opportune verifiche, tendenti ad accertare l'osservanza di tali norme, nell'ambito dell'intera attività aziendale.
Qualora l'istanza sia presentata da un giovane imprenditore, che alla data della concessione del sostegno non possiede in tutto o in parte i requisiti suesposti, il finanziamento della domanda, ai fini del presente bando, è subordinato al raggiungimento dei requisiti non posseduti entro tre anni dall'insediamento.
Per insediamento s'intende la data di avvio dell'attività gestionale dell'azienda in qualità di capo azienda, anche sottoforma di contitolarità. Tale data dovrà essere dichiarata dal richiedente e potrà essere dimostrata anche attraverso l'apertura o variazione della partita IVA, con riferimento alla specifica attività.

Art. 8
Livelli di aiuto

8.1 Livelli di aiuto
L'aiuto è concesso in forma di contributo in conto capitale pari al 40% dell'investimento ammissibile al finanziamento, elevato al 50% nelle aree svantaggiate di cui alla dir. CEE n. 75/268.
Nel caso di investimenti realizzati da giovani agricoltori entro cinque anni dalla data di insediamento, il tasso di aiuto pubblico può raggiungere il 45% nelle aree non svantaggiate e il 55% nelle aree svantaggiate.
Le modalità dell'insediamento sono quelle definite nel precedente articolo.
Potrà essere concesso, inoltre, un aiuto aggiuntivo con l'utilizzo di fondi regionali, nel caso di emanazione di specifica norma finanziaria.


Massimali dei livelli di aiuto


          Zone svantaggiate     Zone 
      Investimenti aziendali (Dir. n. 75/268) non svantaggiate 
  Giovane Altre Giovane Altre 
  agricoltore             agricoltore      
  (*) aziende (*) aziende 
Aiuto pubblico ammissibile      55% 50% 45% 40% 
Con aiuto aggiuntivo (subordinato a specifica norma)      75% 75% 60% 60% 



(*)  Di età inferiore a 40 anni alla data di presentazione della domanda.


8.2 Tetto di spesa massimo ammissibile
Le dimensioni finanziarie dell'investimento complessivo che può beneficiare degli aiuti, per l'intero periodo di realizzazione del P.O.R (2000-2006) sono così determinate:
-    500.000,00 E per azienda singola;
-  1.500.000,00 E per azienda associata.
Tali limiti riguardano la singola impresa beneficiaria della misura per l'intero periodo temporale 2000-2006, pertanto lo stesso imprenditore potrà presentare più di un progetto nell'arco del settennio, a condizione che il totale degli investimenti non superi i limiti sopra menzionati.

Art. 9
Ammissibilità delle spese

L'aiuto è concesso in forma di contributo in conto capitale, con le modalità di cui al precedente art. 8, sulla spesa ammessa, comprensiva degli interventi realizzati in economia e di eventuali spese generali. Per i lavori in economia verranno applicate le disposizioni di cui alla nota del dirigente generale concernente la materia, datata 17 luglio 2002, e successive, consultabili sul sito: www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste.
Le spese generali sono ammissibili, entro un massimo del 12% dell'investimento materiale approvato, per:
-  progettazione e direzione dei lavori (max 6%);
-  studi di fattibilità e consulenza finalizzata alla realizzazione degli interventi previsti (max 6%).
Tutti gli interventi ed acquisti dovranno essere effettuati sulla base di opere e/o lavori previsti dal prezzario regionale agricoltura vigente.
Le spese sostenute dovranno essere supportate da regolari fatture quietanzate e dalla copia della documentazione attestante le modalità di pagamento (esclusivamente assegni circolari non trasferibili e/o bonifici bancari almeno per la quota oggetto di contributo). Inoltre, si richiama l'attenzione sul rispetto della normativa antiriciclaggio, che fissa i limiti massimi dei pagamenti effettuabili in contanti.
In ogni caso, l'importo ammissibile degli interventi realizzati sarà ordinariamente determinato sulla base del prezzario regionale agricoltura vigente, salvo che l'importo fatturato sia inferiore a quello risultante dal prezzario stesso.
Per le attrezzature sia fisse che mobili, non previste dal prezzario, dovrà essere presentato, un preventivo vidimato dalla competente Camera di commercio. In alternativa alla vidimazione, potrà essere dichiarata dal responsabile della ditta fornitrice, in calce al preventivo e in forma di dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui al D.P.R. n. 445/2000, la conformità dei prezzi del preventivo al listino depositato presso la Camera di commercio.
L'analisi prezzi a firma del tecnico progettista è consentita nei casi in cui il progetto preveda particolari opere e/o lavori non contemplati dal prezzario regionale vigente. In ogni caso, le spese effettuate dovranno essere supportate da regolari fatture quietanzate e dalla copia della documentazione attestante le modalità di pagamento (esclusivamente assegni circolari non trasferibili e/o bonifici bancari almeno per la quota oggetto di contributo).
Non potranno essere ammesse a finanziamento:
-  le opere realizzate e gli acquisti effettuati in data antecedente alla presentazione della domanda;
-  le spese relative ai servizi;
-  l'IVA.
In tutti i casi, non potranno essere ammesse a finanziamento le spese non conformi alle norme indicate nell'allegato al Reg. CE n. 1685/2000 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità europea L 193/39 del 29 luglio 2000.

Art. 10
Presentazione delle domande

10.1 Presentazione delle domande
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere redatta in carta semplice e in duplice copia, di cui una in originale, compilata in conformità al modello 1, allegato al presente bando.
Si precisa che il plico non dovrà contenere documentazione riguardante azioni o misure diverse da quelle oggetto del presente bando. Si precisa altresì che il plico chiuso e sigillato dovrà contenere una sola istanza, pena l'esclusione.
La domanda dovrà essere sottoscritta dal richiedente ed essere corredata di copia fotostatica di un documento di identità valido.
Nel caso di domanda prodotta da società o da imprenditori agricoli in forma associata, la stessa dovrà essere inoltrata dal rappresentante legale o altro soggetto avente titolo, unitamente all'atto costitutivo e allo statuto, conformemente alle condizioni riportate all'art. 5 del presente bando. Si precisa che, per le aziende in comproprietà, l'istanza dovrà essere sottoscritta da un singolo comproprietario e corredata dagli atti di delega da parte di tutti i comproprietari del bene, con firma autenticata nei modi di legge.
Le indicazioni riportate nella domanda e i dati relativi ai requisiti di ammissibilità sottoscritte dal richiedente hanno valore di autocertificazione.
Alla domanda dovrà essere allegata la documentazione riportata al successivo paragrafo 10.2 in duplice copia, di cui una in originale o copia autentica.
La domanda dovrà essere presentata, a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e non oltre il novantesimo giorno, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno o mediante consegna diretta presso la sede dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, Ufficio accettazione, che provvederà a rilasciare apposita ricevuta.
Le domande inviate a mezzo raccomandata dovranno pervenire all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste improrogabilmente entro trenta giorni successivi alla data di scadenza di presentazione delle stesse.
Quelle pervenute successivamente non saranno prese in considerazione.
Per il rispetto dei termini di presentazione, farà fede il timbro postale apposto sul plico ovvero la data di attestazione di avvenuta consegna.
Non saranno prese in considerazione le istanze inviate prima dei termini prescritti dal presente bando.
Nell'ipotesi in cui la data di scadenza del predetto termine coincida con un giorno festivo o non lavorativo, la stessa è prorogata al primo giorno lavorativo successivo.
Il presente bando e la relativa modulistica saranno disponibili anche sui siti "www.regione.sicilia.it", "www.euroinfosicilia.it".
Il plico, chiuso e sigillato, contenente la domanda e la documentazione prevista, dovrà riportare la seguente dicitura:
Regione siciliana - Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - Dipartimento regionale interventi strutturali - Servizio IV, Unità operativa di base n. 19 - P.O.R. 2000-2006 - Misura 4.06 Azione 3 "Rete ecologica" - viale Regione Siciliana n. 2675 - cap 90145 Palermo.
10.2 Documentazione
La documentazione di seguito elencata dovrà essere prodotta in allegato alla domanda e in duplice copia di cui una in originale o copia autentica. La stessa potrà essere sostituita, nei casi previsti dal D.P.R. n. 445/2000, con dichiarazioni sostitutive redatte secondo il modello 2, contenenti tutti gli elementi della documentazione stessa. Inoltre, potranno essere considerati validi i dati e i documenti informatici delle pubbliche amministrazioni, se autenticati dall'interessato nelle forme previste dall'art. 19 del D.P.R. n. 445/2000 (dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà):
1) titolo di possesso dell'azienda. Dovrà essere prodotto titolo di proprietà dell'azienda o contratto di affitto o di comodato registrati nei modi di legge. Nei casi di affitto e/o comodato, la data di scadenza dei relativi contratti non deve essere anteriore a quella del vincolo di destinazione degli immobili e delle attrezzature oggetto del contributo. Nel contratto di comodato deve essere prevista anche una clausola di irrevocabilità del contratto stesso, in deroga all'art. 1809, comma 2 del codice civile, per la durata del vincolo predetto. Si precisa, altresì, che nei casi di affitto o comodato, qualora non previsto dal contratto stesso, dovrà essere prodotta apposita dichiarazione, autenticata nei modi di legge, del proprietario che autorizza l'effettuazione dell'investimento proposto;
2)  certificati o visure catastali dell'intera azienda, preferibilmente corredati di prospetto riepilogativo;
3) estratto di mappa catastale dei terreni in cui verranno realizzati gli interventi;
4)  relazione tecnico-agronomica con descrizione analitica dell'azienda ante e post miglioramento, nonché delle tipologie d'intervento previste, redatta e sottoscritta da un tecnico agricolo abilitato. Nel caso di realizzazione di uno o più degli investimenti di cui ai paragrafi 6.3, 6.4 e 6.5 del presente bando, dovrà essere presentata anche una relazione concernente gli aspetti ambientali e paesaggistici dell'area interessata, nonché le modalità realizzative degli interventi redatta e sottoscritta da una delle seguenti figure professionali: biologo, naturalista, dr. agronomo o forestale;
5)  corografia in scala 1:25.000 con la delimitazione dell'azienda o delle aziende oggetto dell'intervento;
6) bilancio aziendale ante e post-investimento redatto da un tecnico agricolo abilitato;
7)  planimetria generale dell'azienda ante e post-investimento, riportante le colture praticate e l'ubicazione degli interventi previsti;
8) elaborati grafici delle opere da realizzare;
9) computo metrico estimativo, firmato da tecnico abilitato, completo di una sezione relativa agli acquisti;
10) preventivi di spesa vidimati dalla competente Camera di commercio, per le voci non comprese nel prezzario vigente dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste. In alternativa alla vidimazione, potrà essere dichiarata dal responsabile della ditta fornitrice, in calce al preventivo e in forma di dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui al D.P.R. n.445/2000 (vedasi modello 2), la conformità dei prezzi del preventivo al listino depositato presso la Camera di commercio;
11) certificati di destinazione urbanistica riguardante tutte le particelle oggetto di intervento, dal quale si evinca che gli investimenti programmati saranno realizzati in una delle aree di applicabilità di cui all'art. 4 del presente bando;
12)  copia della domanda di richiesta al comune della concessione edilizia e/o autorizzazione comunale, ove necessario, per l'effettuazione delle opere previste. Si precisa che la domanda dovrà riportare gli estremi dell'avvenuta presentazione al comune;
13)  nulla osta per la realizzazione del progetto rilasciato dall'ente competente, ove previsto in base ai vincoli vigenti nell'area oggetto d'intervento, o copia della domanda di richiesta del medesimo nulla osta;
14  dichiarazione del progettista resa ai sensi dell'art. 49, comma 5, della legge regionale n. 13/86, conforme al modello 4 in allegato;
15)  certificato di iscrizione alla Camera di commercio nel registro delle imprese secondo le normative vigenti e con la dicitura antimafia di cui all'art. 9 del D.P.R. n. 252/98, per richieste di contributo superiori a 154.937,06 E. Per i giovani agricoltori non ancora insediati tale certificato potrà essere prodotto successivamente e, comunque, prima della concessione dell'aiuto.
Le società e gli imprenditori agricoli associati dovranno produrre inoltre, pena l'esclusione, la documentazione appresso indicata:
16) atto costitutivo e statuto sociale, con estremi di omologazione, per le società e cooperative agricole. Per gli imprenditori agricoli associati dovrà risultare la conformità alle condizioni di cui all'art. 5 del presente bando;
17) iscrizione delle cooperative al registro prefettizio;
18) elenco soci aggiornato, sottoscritto dal legale rappresentante. Per le società di persone dovranno essere indicati i soci che soddisfano il requisito di adeguata conoscenza e competenza professionale di cui al precedente paragrafo 7.1;
19) verbale del C.d.A. o dell'assemblea dei soci o, in assenza di tali organi, dichiarazione sottoscritta da tutti i soci, che approva l'iniziativa proposta e delega il richiedente a presentare domanda di contributo;
in presenza di attività di allevamento zootecnico:
20)  certificazione sanitaria riguardante la profilassi di Stato ove prevista dalla normativa vigente;
21)  certificazione in materia di igiene e benessere degli animali rilasciata dall'Azienda unità sanitaria locale competente.
Tutta la documentazione di cui ai punti precedenti dovrà essere allegata all'istanza, pena il rigetto della domanda.
Tuttavia, qualora non vengano prodotti i preventivi di spesa di cui al punto n. 10, la domanda verrà rigettata se l'incidenza delle relative voci supera il 50% del costo totale del progetto.
La suddetta documentazione dovrà essere prodotta in modo conforme a quanto indicato nel presente bando.
Si precisa che eventuali richieste di considerare valida la documentazione già presentata alla pubblica amministrazione per diverse finalità da quelle del bando o per altri bandi già emanati (art. 21, comma 2, della legge regionale n. 10/91), potranno essere accolte se espressamente indicate nella domanda di contributo.

Art. 11
Procedure di selezione delle domande e motivi di esclusione

11.1 Condizioni di ammissibilità
L'Amministrazione procederà alla verifica delle condizioni di ammissibilità. Saranno ritenute ammissibili, pena l'esclusione, le istanze di contributo:
-  pervenute entro i termini di cui al precedente punto 10.1;
-  presentate conformemente al modello 1;
-  complete e correttamente compilate, ad esclusione degli errori materiali e degli elementi desumibili dalla documentazione allegata alle stesse;
-  presentate dai soggetti indicati all'art. 5;
-  corredate dalla documentazione indicata al paragrafo 10.2.
Non potrà, in ogni caso, essere considerato errore materiale la carenza anche parziale degli elementi e delle dichiarazioni obbligatori da riportare in domanda.
11.2 Motivi di rigetto
Saranno ritenute non ammissibili e, quindi rigettate, le domande di contributo in presenza di una o più delle seguenti condizioni:
-  istanze trasmesse e/o pervenute oltre i termini di cui all'art. 10 del presente bando;
-  le domande non contenenti tutti gli elementi e le dichiarazioni obbligatori riportati nel modello 1;
-  istanze prive della firma del richiedente;
-  assenza della copia in originale della domanda;
-  assenza della seconda copia dell'intera documentazione da produrre;
-  assenza della seconda copia degli elaborati progettuali;
-  documentazione tecnica non sottoscritta o redatta da figure professionali non previste dal bando;
-  domande presentate da soggetti privi dei requisiti previsti dal bando;
-  assenza della copia in originale o autentica di tutta o parte della documentazione da produrre;
-  progetto carente degli interventi di conservazione e recupero del paesaggio agrario, qualora ricorrano le condizioni di cui al paragrafo 6.1 del presente bando;
-  assenza di uno o più dei documenti per i quali è previsto il rigetto nel paragrafo 10.2.

Art. 12
Attribuzione punteggio e priorità

Le istanze ritenute ammissibili saranno valutate dall'Amministrazione secondo gli indicatori specifici di seguito indicati:
Punteggio
1) Incremento ore lavorative  (punteggio massimo 5) 
-  dal 25% al 50%     
-  superiore al 50%      

Nota:  L'incremento deve essere comprovato analiticamente nel bilancio.
2)  Ubicazione dell'azienda e dell'investimento (punteggio massimo 10)
-  azienda ricadente in zone svantaggiate (Dir.CEE 75/268) 
-  azienda ricadente in zona di montagna oltre i 700 m. s.l.m. o in un'isola minore     
-  investimento localizzato, anche se parzialmente, all'interno di parchi, riserve, SIC e Z.P.S.      10 

3) Modalità di coltivazione
-  azienda totalmente biologica o in conversione     
-  azienda parzialmente biologica e/o in conversione almeno per il 50% della superficie agricola utilizzata     

Nota:  La modalità di coltivazione deve essere comprovata dall'attestato di assoggettamento rilasciato dall'organismo di controllo ed allegato alla domanda.
4)  Qualità aziendale (da comprovare con apposita documentazione)
-  azienda in possesso di certificazione aziendale relativa all'applicazione di sistemi di gestione di qualità e ambientale (ISO-EMAS)     

5)  Caratteristiche del richiedente (punteggio massimo 5)
-  giovani imprenditori agricoli, di età non superiore a 40 anni, per i quali è già stato emesso il decreto di concessione per la corresponsione del premio per il primo insediamento     
-  imprenditore con età non superiore a 40 anni     

6)  Tipologia dell'intervento (punteggio massimo10)
-  interventi attinenti alla tutela e conservazione della biodiversità     
-  investimenti per la conservazione e recupero del paesaggio     
-  restauro ambientale e/o tutela dei siti Natura 2000     
-  possibilità di inserimento dell'iniziativa progettuale negli itinerari naturalistici proposti dagli enti gestori delle aree protette, da comprovare con apposita documentazione rilasciata dall'ente medesimo     

7)  Collegamenti con altre misure
-  ditta titolare di iniziativa inserita in una graduatoria, già pubblicata, per almeno una delle seguenti azioni del P.O.R.: misura 4.15 azione "A" (agriturismo), azioni 1, 2 e 4 della misura 4.06     

Si precisa che, per gli indici di valutazione a carattere territoriale, il punteggio verrà attribuito esclusivamente se almeno il 50% della superficie agricola utilizzata ricade nell'area interessata.
Per gli indici di valutazione relativi agli incrementi delle ore lavorative, i punteggi verranno attribuiti se tali incrementi scaturiscono dalla realizzazione dell'investimento per il quale si richiede il contributo.
Il punteggio relativo alle caratteristiche del richiedente, nel caso di soggetti associati, verrà attribuito al conduttore dell'azienda, se formalmente individuato. Negli altri casi, le caratteristiche dovranno essere possedute dalla maggioranza dei soggetti interessati.
Non saranno inseriti in graduatoria i progetti con punteggio attribuito inferiore a 7.
In ogni caso, l'erogazione dell'aiuto è subordinata all'esito delle verifiche effettuate da parte degli uffici istruttori.
I progetti ammessi a contributo saranno finanziati, nel rispetto dell'ordine progressivo della graduatoria determinato in base al punteggio complessivo attribuito, fino alla completa utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili, fatte salve le riserve di cui all'art. 4 del presente bando.
A parità di punteggio sarà data priorità in ordine decrescente alle iniziative:
a)  proposte da giovani imprenditori, per i quali è già avvenuto l'impegno ai fini della corresponsione del premio per il primo insediamento;
b)  che prevedono il recupero di beni confiscati a soggetti mafiosi;
c)  proposte da imprenditrici agricole;
d)  in connessione con la misura 4.11 di ricomposizione fondiaria;
e)  riguardanti aziende totalmente biologiche;
f)  riguardanti aziende che realizzano produzioni di qualità (totalmente D.O.P. o I.G.P.).
A parità delle citate priorità si terrà conto dell'ordine cronologico di presentazione delle domande.

Art. 13
Formazione e pubblicazione della graduatoria

Entro 120 giorni dalla data di scadenza del presente bando, compatibilmente con il numero delle istanze pervenute, l'Amministrazione provvederà a redigere, in via provvisoria, la graduatoria delle istanze ammissibili con il relativo punteggio nonché l'elenco degli esclusi riportante le motivazioni della non ammissibilità.

Art. 14
Tutela dei diritti del richiedente

La suddetta graduatoria provvisoria e l'elenco degli esclusi saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e visionabili nei siti www.regione.sicilia.it - www.euroinfosicilia.it. Si precisa che, per quanto concerne l'elenco delle istanze non ammesse, tale procedura assolve all'obbligo della comunicazione ai soggetti richiedenti di avvio del procedimento di esclusione dalla graduatoria. Gli interessati, entro quindici giorni lavorativi dalla data di pubblicazione, potranno chiedere il riesame delle condizioni di ammissibilità della domanda o la revisione del punteggio attribuito, trasmettendo specifica memoria scritta all'Amministrazione. Se il richiedente non si avvale della facoltà sopra previste, l'esito dell'istruttoria assume carattere definitivo.
Successivamente si provvederà alla pubblicazione della graduatoria definitiva nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Il richiedente escluso dalla graduatoria definitiva potrà avvalersi delle procedure previste dall'ordinamento per ricorrere in via amministrativa o giurisdizionale.

Art. 15
Adempimenti dei beneficiari

Nei successivi quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, i titolari delle istanze inserite nella graduatoria definitiva e rientranti nella copertura finanziaria disponibile dovranno presentare, pena l'esclusione, la documentazione sotto elencata, pertinente al progetto:
1)  concessione edilizia e/o autorizzazione comunale;
2)  nulla osta del Genio civile ai sensi della legge n. 64/74, artt. 17 e 18;
3)  autorizzazione o concessione del Genio civile per l'utilizzazione delle acque reperite od invasate. Nel caso in cui l'azienda sia servita da un consorzio di bonifica attestazione rilasciata dal consorzio stesso;
4)  autorizzazione del Genio civile relativa alla ricerca idrica;
5) autorizzazione allo scarico delle acque reflue;
6) autorizzazione e/o approvazione progetto, nei casi previsti, da parte della Sovrintendenza ai beni culturali ed ambientali, dell'autorità forestale o altri enti competenti;
7)  nulla osta dell'Ente gestore l'area protetta, in cui ricade l'azienda;
8)  autorizzazione prevista dalla legge regionale n. 14/88 e sue modifiche ed integrazioni;
9)  valutazione di incidenza, per gli interventi in progetto, ex art. 5 del D.P.R. n. 357/97, nelle aree di interesse comunitario (S.I.C. e Z.P.S.);
10)  documentazione attestante il rispetto della normativa in materia fitosanitaria, di smaltimento rifiuti ed autocontrollo dell'igiene dei prodotti alimentari (quest'ultima è richiesta nel caso di lavorazione e trasformazione dei prodotti o di attività di ristorazione agrituristica).
La documentazione dovrà essere presentata mediante consegna diretta presso la sede dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, Ufficio accettazione, che provvederà a rilasciare apposita ricevuta. Per il rispetto dei termini di presentazione farà fede la data di attestazione di avvenuta consegna. Il plico contenente la documentazione prevista dovrà riportare la seguente dicitura:
Regione siciliana - Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - Dipartimento regionale interventi strutturali - Servizio IV, Unità operativa di Base n. 19 - P.O.R. 2000-2006 - Misura 4.06 Azione 3 "Rete ecologica" - viale Regione Siciliana n. 2675 - cap 90145 Palermo.
L'Amministrazione si riserva di chiedere ulteriore documentazione qualora ritenuto necessario.
In caso di scorrimento della graduatoria, l'Amministrazione provvederà a richiedere la suddetta documentazione agli interessati, fissando adeguato termine perentorio.

Art. 16
Inizio degli investimenti

In conformità alla disposizione comunitaria (2000/C28/02) "Orientamenti per gli aiuti di stato nel settore agricolo", con il presente bando si dispone che l'inizio degli investimenti è ammissibile a decorrere dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

Art. 17
Procedure di istruttoria e verifiche

L'Amministrazione provvederà ad effettuare sia i controlli amministrativi, che l'istruttoria tecnica su tutte le domande collocatesi utilmente in graduatoria, nei limiti delle risorse disponibili, anche attraverso visite in loco, che riguarderanno un campione non inferiore al 50% delle istanze.
In particolare l'istruttoria riguarderà:
-  l'accertamento dei requisiti di ammissibilità;
-  l'analisi tecnico - economica del progetto;
-  l'acquisizione di pareri e/o autorizzazioni.
Gli uffici istruttori provvederanno ad acquisire eventuale ulteriore documentazione, qualora ritenuto necessario. Tale documentazione dovrà essere trasmessa, in via perentoria, entro i termini indicati dall'Amministrazione. Il mancato rispetto dei termini prescritti comporterà, attesa l'urgenza di accelerare al massimo l'iter di realizzazione degli interventi anche al fine di evitare il rischio di disimpegno automatico delle risorse finanziarie da parte della UE, l'esclusione della domanda e lo scorrimento della graduatoria.
L'ufficio competente, verificata l'idoneità della documentazione ed accertata anche mediante visita in loco la completa rispondenza del progetto alle disposizioni del bando, comunicherà ai richiedenti l'esito dell'istruttoria. Ai titolari di progetti ammissibili al finanziamento verrà notificato il decreto di concessione del contributo, nel quale saranno riportati gli impegni e le prescrizioni per la realizzazione del progetto approvato, comprendenti i seguenti elementi:
-  gli investimenti ammessi e i relativi importi di spesa ammissibili al finanziamento;
-  l'eventuali opere realizzabili in economia e le relative condizioni;
-  i tempi di realizzazione delle opere ed eventuali prescrizioni, nonché le modalità di rendicontazione della spesa.
I beneficiari cui è stato notificato il decreto di concessione comunicheranno all'Amministrazione l'avvenuta realizzazione del progetto e le spese sostenute, entro i termini prescritti dal decreto medesimo.
L'Amministrazione provvederà all'effettuazione dei controlli e delle verifiche, al fine di accertare l'esatta esecuzione delle opere previste e la loro ammissibilità alla liquidazione, nonché i tempi di realizzazione delle stesse. Non sono ammissibili allle spese sostenute dai beneficiari in data antecedente alla presentazione della domanda. Durante la fase di rendicontazione i costi sostenuti dovranno essere calcolati sulla base di giustificativi di spesa (fatture quietanzate), con riferimento al vigente prezzario dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste.

Art. 18
Esclusione dalla graduatoria

I progetti inseriti nella graduatoria definitiva, valutati non ammissibili al finanziamento a seguito degli accertamenti tecnico-amministrativi svolti dagli uffici istruttori, saranno esclusi dalla graduatoria, che verrà fatta scorrere fino ad esaurimento delle risorse finanziarie previste. Qualora l'Amministrazione accerti false dichiarazioni rese per negligenza grave, ovvero nei casi di false dichiarazioni rese intenzionalmente, si procederà all'esclusione dei soggetti inseriti in graduatoria, secondo quanto disposto dall'art. 63 del Reg. CE n. 445/2002, fermo restando gli obblighi di comunicazione all'autorità giudiziaria.

Art. 19
Modalità di erogazione del contributo

Il contributo concesso verrà erogato con le seguenti modalità:
Anticipazione
I soggetti beneficiari usufruiranno di un'anticipazione, pari al 50% del contributo concesso.
L'erogazione dell'anticipazione è condizionata alla presentazione di apposita fideiussione bancaria o polizza assicurativa, pari almeno all'importo della stessa anticipazione. La stipula della predetta fideiussione dovrà avvenire con Istituti di credito o società assicurative allo scopo abilitate. La validità della garanzia fideiussoria dovrà persistere sino alla data di rilascio dell'autorizzazione di svincolo da parte dell'Amministrazione.
Erogazione finale
La liquidazione è subordinata all'accertamento finale di esecuzione lavori in loco ed avviene dietro presentazione della seguente documentazione, ove pertinente:
-  richiesta di saldo del contributo, da presentare entro e non oltre i termini di scadenza previsti dal provvedimento di concessione;
-  computo metrico consuntivo dei lavori eseguiti e relazione tecnica del progettista;
-  certificato di conformità rilasciato dal Genio civile ai sensi dell'art. 28 della legge n. 64/74;
-  copia della contabilità finale dei lavori;
-  dichiarazione del progettista resa ai sensi dell'art. 49, comma 5, della legge regionale n. 13/86;
-  certificato di agibilità/abitabilità rilasciata dal comune o in alternativa dichiarazione resa dal direttore dei lavori ai sensi del D.P.R. n. 425/94;
-  fatture quietanzate e relativa documentazione contabile. Le fatture originali saranno annullate con l'apposizione della dicitura "P.O.R. Sicilia 2000-2006 - Reg. CE n. 1257/99"; prestazione e/o fornitura inerente all'attuazione della misura 4.06;
-  elenco riassuntivo delle fatture, suddiviso per tipologia di investimento;
-  documentazione concernente l'eventuale apertura di un punto vendita aziendale.
In presenza di lavori in economia, le spese dovranno essere opportunamente giustificate con la descrizione degli strumenti tecnici in possesso dell'azienda e con l'aumento delle giornate lavorative previste per l'attività aziendale.

Art. 20
Varianti, modifiche, proroghe e termini di ultimazione

Eventuali modifiche che il richiedente intende apportare al progetto ammesso al finanziamento devono essere preventivamente comunicate all'Amministrazione pena la revoca del finanziamento.
L'Amministrazione si riserva la facoltà di autorizzare le modifiche compatibilmente con le finalità del progetto iniziale ed in conformità con il P.O.R. 2000-2006. Non saranno, in ogni caso, autorizzate varianti sostanziali che possano comportare una modifica dei requisiti in base ai quali il progetto è stato valutato ai fini dell'inserimento in graduatoria o che comporti un'alterazione della stessa. Qualora la variante comporti un aumento dei costi, gli stessi resteranno a totale carico del soggetto richiedente.
I beneficiari dell'aiuto, entro i termini previsti dal decreto di concessione, dovranno ultimare le opere ammesse a contributo ed inoltrare la richiesta di accertamento finale di regolare esecuzione delle opere agli uffici istruttori competenti. Eventuale proroga potrà essere autorizzata dall'Amministrazione, su richiesta del beneficiario, per motivi non dipendenti dalla volontà dello stesso.

Art. 21
Obblighi dei beneficiari

Il beneficiario dovrà adempiere ai seguenti obblighi:
-  aderire, per il periodo di realizzazione dell'investimento, all'azione di tutoraggio prevista nell'ambito degli interventi assistenza tecnica della misura VII.1 del P.O.R.;
-  tenere la contabilità dell'azienda almeno di tipo semplificato, comprendente i libri di entrate e uscite, con relativi documenti giustificativi ed elaborare un bilancio annuale concernente lo stato dell'attivo e del passivo dell'azienda e il conseguente reddito lordo aziendale;
-  realizzare il progetto e presentare domanda di accertamento finale di esecuzione lavori entro i termini stabili dal decreto di concessione del contributo;
-  chiedere l'autorizzazione agli uffici competenti dell'Amministrazione per ogni eventuale variazione o comunicare eventuale rinuncia al contributo;
-  non mutare la destinazione d'uso degli investimenti dal loro originario impiego prima di dieci anni dall'accertamento finale di esecuzione lavori per gli investimenti fissi e di cinque anni per quelli mobili;
-  comunicare annualmente all'Amministrazione i periodi di fruibilità degli investimenti, realizzati in conformità al paragrafo 6.3 del bando;
-  mantenere i requisiti e le condizioni che hanno determinato l'attribuzione del punteggio di cui al precedente art. 12, per almeno tre anni dalla data di emissione del decreto di concessione, pena la revoca del finanziamento, fatte salve le cause di forza maggiore.
Nel periodo intercorrente fra la data di presentazione della domanda e quella dell'accertamento finale, non è consentita la variazione del soggetto beneficiario, ad esclusione delle cause di forza maggiore previste dalla norma, fermo restando i requisiti di accesso e quelli di valutazione ai fini della graduatoria.

Art. 22
Controlli e sanzioni

La Regione Sicilia si riserva la facoltà di disporre verifiche su tutti i progetti che hanno beneficiato degli aiuti, sia in corso d'opera, al fine di verificare l'esatta esecuzione delle opere e i tempi di realizzazione delle stesse, che in data successiva alla liquidazione degli aiuti, al fine di verificare il rispetto dei vincoli, nonché degli obblighi assunti.
In materia di controlli e sanzioni verrà applicato il disposto degli artt. 59, 60, 61 e 63 del Reg. CE n. 445/02 e della normativa nazionale e regionale vigente in materia.

Art. 23
Disposizioni finali

Per quanto non previsto nel presente bando si farà riferimento alle disposizioni previste nel P.O.R. 2000-2006 e nel relativo complemento di programmazione, nonché alle norme comunitarie, nazionale e regionali vigenti. L'Amministrazione si riserva, ove necessario, d'impartire ulteriori disposizioni e istruzioni. Si informano i partecipanti al presente bando che i dati personali ed aziendali acquisiti a seguito del presente bando, verranno trattati nel rispetto della legge 31 dicembre 1996, n. 675 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il dirigente generale del dipartimento regionale interventi strutturali: CROSTA
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Allegato A
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE SICILIA 2000/2006
Misura 4.06 - Azione 3 - Rete ecologica
Territori comunali di applicabilità

Provincia di Agrigento
Aragona
Bivona
Bugio
Cammarata
Campofranco
Cattolica Eraclea
Lampedusa e Linosa
Ribera
S. Angelo Muxaro
S. Giovanni Gemini
S. Stefano Quisquina
Sambuca di Sicilia
Sciacca
Siculiana
Provincia di Caltanissetta
Caltanissetta
Gela
Niscemi
S. Caterina Villaermosa
Serradifalco
Provincia di Catania
Acicastello
Acireale
Adrano
Belpasso
Biancavilla
Bronte
Caltagirone
Catania
Fiumefreddo
Giarre
Linguaglossa
Maletto
Maniace
Mascali
Milo
Nicolosi
Pedara
Piedimonte Etneo
Ragalna
Randazzo
S. Maria di Licodia
S. Alfio
S. Gregorio
San Teodoro
Trecastagni
Viagrande
Zafferana Etnea
Provincia di Enna
Agira
Aidone
Centuripe
Cerami
Enna
Leonforte
Nicosia
Piazza Armerina
Pietraperzia
Sperlinga
Provincia di Messina
Alcara Li Fusi
Alì
Calatabiano
Capizzi
Caronia
Castiglione di Sicilia
Cesarò
Fiumedinisi
Floresta
Francavilla di Sicilia
Gaggi
Galati Mamertino
Giardini Naxos
Graniti
Itala
Leni
Lipari
Longi
Malfa
Malvagna
Messina
Militello Rosmarino
Mistretta
Mojo Alcantara
Monforte S. Giorgio
Montalbano Elicona
Motta Calastra
Nizza di Sicilia
Patti
Roccella Valdemone
S. Agata Militello
S. Domenica Vittoria
S. Lucia del Mela
S. Marco d'Alunzio
S. Pier Niceto
San Fratello
Santa Marina
Santo Stefano di Camastra
Taormina
Tortorici
Tripi
Ucria
Provincia di Palermo
Aliminusa
Altavilla Milicia
Baucina
Caccamo
Caltavuturo
Capaci
Carini
Castelbuono
Casteldaccia
Castellana Sicula
Castronovo di Sicilia
Cefalà Diana
Cefalù
Cerda
Chiusa Sclafani
Ciminna
Collesano
Contessa Entellina
Corleone
Geraci Siculo
Giuliana
Godrano
Gratteri
Isnello
Isola delle Femmine
Marineo
Mezzojuso
Monreale
Montemaggiore Belsito
Palazzo Adriano
Palermo
Petralia Soprana
Petralia Sottana
Piana degli Albanesi
Polizzi Generosa
Pollina
Prizzi
San Mauro Castelverde
Sciara
Scillato
Sclafani Bagni
Termini Imerese
Terrasini
Trabia
Ustica
Ventimiglia di Sicilia
Villafrati
Provincia di Ragusa
Comiso
Ispica
Ragusa
Scicli
Vittoria
Provincia di Siracusa
Avola
Buscemi
Cassaro
Ferla
Melilli
Noto
Pachino
Palazzolo Acreide
Portopalo di Capo Passero
Priolo Gargallo
Siracusa
Sortino
Provincia di Trapani
Alcamo
Castellammare del Golfo
Castelvetrano
Custonaci
Favignana
Marsala
Mazara del Vallo
Paceco
Pantelleria
San Vito Lo Capo
Santa Ninfa
Trapani

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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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