REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 7 MARZO 2003 - N. 11
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 23 gennaio 2003.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Itala.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visto il foglio prot. n. 4327 del 30 giugno 2000, assunto al protocollo di questo Assessorato al n. 32812 del 3 luglio 2000, con il quale il comune di Itala ha trasmesso, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale, con annesse le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio;
Visti gli ulteriori fogli prot. n. 4344 del 22 maggio 2001 e prot. n. 4709 del 6 giugno 2001, assunti - rispettivamente - al protocollo di questo Assessorato al n. 32673 del 23 maggio 2001 ed al n. 40768 del 3 luglio 2001, con i quali sono state trasmesse le integrazioni richieste con note assessoriali prot. n. 62606 del 14 dicembre 2000 e prot. n. 40673 del 2 luglio 2001;
Vista la delibera n. 35 del 14 luglio 1971, con la quale il consiglio comunale ha iniziato l'esame della proposta di deliberazione per l'adozione del piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Vista la deliberazione n. 38 del 23 luglio 1997, riscontrata dal CO.RE.CO. nella seduta del 9 ottobre 1998 con decisione n. 10597/10264, con la quale il consiglio comunale di Itala, in prosecuzione di seduta, ha adottato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alle delibere n. 35 del 14 luglio 1997 e n. 38 del 23 luglio 1997;
Vista la certificazione a firma del sindaco e del segretario comunale, datata 14 ottobre 1997, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché riportante l'elenco delle n. 9 ditte che hanno prodotto osservazioni ed opposizioni avverso il piano adottato;
Viste le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano adottato;
Visto l'elaborato riguardante la visualizzazione delle osservazioni/opposizioni redatto dai progettisti;
Vista la delibera n. 9 del 17 febbraio 1998, con la quale il consiglio comunale, al fine di riproporre i contenuti del precedente atto consiliare n. 48 del 30 ottobre 1997, annullato dal CO.RE.CO. centrale in quanto assunto dopo l'indizione della sessione elettorale, ha preso atto dell'elaborato contenente la visualizzazione delle variazioni allo strumento urbanistico conseguenti alla deliberazione n. 38 del 23 luglio 1997;
Vista la delibera n. 10 del 17 febbraio 1998, con la quale il consiglio comunale, in conseguenza dell'annullamento da parte del CO.RE.CO. di Palermo del precedente atto consiliare n. 49 del 30 ottobre 1997, avente ad oggetto "Controdeduzioni - ricorsi al piano regolatore generale", ha assunto le controdeduzioni in merito alle osservazioni/opposizioni presentate avverso il piano adottato;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alla delibera n. 9 del 17 febbraio 1998;
Vista la certificazione a firma del sindaco e del segretario comunale, datata 13 ottobre 1998, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione di quanto adottato con la deliberazione n. 9 del 17 febbraio 1998, nonché riportante l'elenco delle n. 7 ditte che hanno proposto osservazioni ed opposizioni avverso il piano adottato;
Viste le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso la sopracitata delibera consiliare n. 9 del 17 febbraio 1998;
Visto l'elaborato redatto dai progettisti e contenente la visualizzazione delle osservazioni/opposizioni;
Vista la delibera del consiglio comunale n. 50 del 10 novembre 1998, con la quale sono state formulate le controdeduzioni alle osservazioni prodotte a seguito della pubblicazione di quanto adottato con la delibera consiliare n. 9 del 17 febbraio 1998;
Vista la delibera n. 64 dell'8 novembre 1999, con la quale il consiglio comunale ha provveduto ad apportare alcune correzioni grafiche alla tavola (B3) di zonizzazione del piano regolatore generale, al fine di renderla conforme alle delibere consiliari già adottate relative a lottizzazioni convenzionate ed a programmi costruttivi approvati;
Vista la delibera consiliare n. 71, con la quale sono stati adottati i piani particolareggiati relativi al piano regolatore generale;
Vista la delibera del consiglio comunale n. 4 del 12 gennaio 2001, con la quale, atteso che, con assessoriale n. 62606 del 14 dicembre 2000, è stato contestato che la citata delibera n. 71/00 è stata assunta precedentemente al parere ex art. 13 della legge n. 64/74 dell'ufficio del Genio civile, i suddetti piani particolareggiati sono stati riadottati;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alla delibera n. 4 del 12 gennaio 2001;
Vista la certificazione a firma del responsabile dell'area tecnica del comune, datata 29 maggio 2000, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione dei piani in argomento, nonché attestante che avverso gli stessi non sono state presentazione osservazioni ed opposizioni;
Vista la deliberazione consiliare n. 35 del 27 settembre 2001, trasmessa con foglio prot. n. 7511 del 18 ottobre 2001, relativa agli adempimenti previsti dalla legge regionale n. 28/99, circa la programmazione della rete distributiva ed esercizio dell'attività commerciale;
Vista la nota prot. n. 7468, recante il n. 1474 del 13 marzo 1997 del comune di Itala, con la quale l'ufficio del Genio civile di Messina ha confermato il parere condizionato, reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, in precedenza rilasciato con provvedimento n. 20129 dell'1 luglio 1994;
Vista la nota prot. n. 12384 del 29 maggio 2000, con la quale l'ufficio del Genio civile di Messina ha espresso, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, parere favorevole a condizioni sui piani particolareggiati sottoposti all'esame dal comune di Itala, con foglio n. 2949 dell'11 maggio 2000;
Vista la nota prot. n. 204 del 22 marzo 2002, con la quale l'unità operativa 4.1 del servizio n. 4 di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale, al regolamento edilizio ed al piano di espropriazione, la proposta di parere n. 13 del 22 marzo 2002, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"Omissis...
4.  INDIRIZZI PROGETTUALI
4.1.  Andamento demografico e patrimonio edilizio
I progettisti, come si evince dalla relazione tecnica del piano, riportano il dato della popolazione nei censimenti dal 1951 al 1991.
In particolare, analizzando i dati forniti, si desume come si verifichi un decremento di popolazione, anche cospicuo, con punte del 30% in tutte le frazioni.
Fa eccezione unicamente la frazione di Itala Marina, dove, nel decennio 1981-1991, si ha un incremento di popolazione pari al 22%.
Il dato generale, comunque, con una popolazione residente al 1991 di 1.830 abitanti, vede un leggero decremento, considerando una popolazione al 1995 di 1.811 abitanti.
Il calo del numero di residenti è giustificato dai progettisti sostanzialmente per la mancanza di alloggi disponibili non prevedendo il programma di fabbricazione vigente adeguate aree di espansione residenziale.
Dall'analisi della variazione di crescita dei nuclei familiari, i progettisti pervengono ad una previsione di aumento di popolazione pari all'1,7% annuo con una previsione di abitanti al 2016 di 2.475 abitanti pari al 34% nel ventennio.
4.2.  Dimensionamento e fabbisogno abitativo
L'analisi del patrimonio edilizio fa riferimento al censimento ISTAT del 1991 per il quale, attribuendo un indice di affollamento pari a 140 mc./ab. I progettisti pervengono ad un fabbisogno pregresso pari a 232 vani ovvero a 23.200 mc.
Considerando n. 2.480 abitanti nel 2016, pari ad un aumento di 680 abitanti con lo stesso indice di affollamento pari a 140 mc./ab. i progettisti pervengono ad un fabbisogno futuro di 952 vani, ovvero 95.200 mc.
Considerando che il patrimonio edilizio delle abitazioni occupate nelle zone A e B è pari a mq. 55.854x3 = 167.562 mc., stimando che le nuove costruzioni portino un aumento di volume di circa 1,5% ogni anno, i progettisti pervengono a un incremento di volume di 23.100 mc., pari quindi circa al fabbisogno pregresso di abitazioni.
Relativamente al dimensionamento delle zone di espansione, i progettisti riportano la tabella appresso riportata:


  ZTO Superficie Ind. territ. Volume Abitanti Standards 
      mq. mc./mq. mc.      
  C1 17.370 1,20 20.845 148  3.664 
  C2 14.894 1,00 14.894 106  1.908 
  C3 31.829 0,80 25.463 181  3.258 
  C4 28.747 1,20 34.496 245  4.420 
      Totale     95.698 680 13.250 



Infine viene calcolato il fabbisogno turistico residenziale partendo dal dato delle abitazioni non occupate al 1991 che risultano in numero di 323, di cui 183 vengono utilizzate per vacanza.
A seguito di apposito calcolo, in verità non del tutto condivisibile, pervengono ad un fabbisogno residenziale turistico stimato intorno al 24% del volume destinato all'espansione residenziale e pari a 22.500 mc.
Alle zone C5 e C6 viene pertanto attribuita una superficie di mq. 57.126, con un volume di mc. 22.850 (>22.500) per un insediamento di 163 abitanti.
4.3.  Viabilità
Per quanto riguarda la viabilità, la rete stradale primaria è costituita dalla S.S. 114 che, partendo da Catania, attraversa Itala Marina per raggiungere poi Messina, nonché dalla S.P. n. 29 per Itala e frazione Croce.
Sono presenti inoltre strade secondarie interne utilizzate soprattutto ad uso agricolo.
La conformazione attuale della strada provinciale non consente l'accesso ai mezzi di trasporto pubblico alle frazioni Borgo Mannello e Croce.
Per ciò che concerne i parcheggi, i progettisti ne rilevano la carenza essendo gli stessi localizzati lungo le strade o nelle piazze, creando problemi di circolazione.
Dalla relazione tecnica si evince che gli interventi necessari per migliorare la viabilità riguardano il potenziamento della viabilità esistente, con interventi mirati alla regolarizzazione e all'allargamento della sezione, con l'eliminazione eventuale di tornanti e dei tratti in forte pendenza e la realizzazione di nuovi tratti stradali.
I nuovi interventi possono riassumersi come segue:
-  nuovi tratti di strada aggiunti alla S.P. 29 al fine di migliorare l'accesso ai centri antichi;
-  creazione area pedonale di collegamento tra la chiesa parrocchiale e la chiesa di S. Giacomo in frazione Marina;
-  nuovo tratto stradale fra la fontana Rocco ed il ponte dove si collega con la strada di Croce al fine di evitare il passaggio dal centro di Itala;
-  strada di accesso alla zona di espansione ed ai servizi della frazione Borgo;
-  strada di accesso a Mannello;
-  tratto stradale, per 1.150 m., per il quartiere Mannello al servizio delle abitazioni esistenti da collegarsi con quello esistente per Croce;
-  strada di progetto a Bardaro dove sono previste zone di espansione residenziale (1.550 m.) che si collega con la S.S. 114 in prossimità del torrente Calamaci;
-  strade di collegamento a servizio delle nuove zone residenziali e attrezzature pubbliche;
-  copertura del torrente Itala a continuazione della piazza De Gasperi verso ovest a continuazione della copertura esistente;
-  realizzazione di un ponte per il collegamento della S.P. 29 ad una nuova strada presso Guidomandri (Scaletta Zanclea) in modo di avere un'alternativa alla S.P.
Relativamente ai parcheggi gli stessi sono progettati ad Itala Marina in modo da soddisfare le esigenze di posti macchina per ogni settore mentre nei centri di Itala, Mannello, Borgo e Croce, gli stessi sono ubicati esternamente all'abitato a causa della mancanza di aree.
Sono inoltre previsti parcheggi ubicati lungo la strada provinciale a servizio delle zone di completamento e delle attrezzature.
E' previsto un parcheggio di servizio per la Badia, monumento storico artistico al fine di accogliere il notevole flusso turistico.
4.4.  Zonizzazione e destinazioni d'uso
Il progetto di piano regolatore generale prevede il seguente azzonamento del territorio comunale:
4.4.1.  Zona A
E' costituita dalle aree che presentano immobili di valore storico, artistico o ambientale.
Le zone A sono ulteriormente suddivise in zone A1, ove ricadono gli immobili di grande valore storico-artistico, e zone A2 entro le quali sono compresi gli edifici che non sono in contrasto con l'ambiente circostante e conservano le antiche caratteristiche plano altimetriche.
All'interno delle zone A1 è consentito unicamente il restauro filologico, mentre all'interno delle zone A2 sono ammessi interventi riguardanti la conservazione delle caratteristiche plano-volumetriche e l'uso di materiali specifici dell'ambiente urbano, ammettendosi le ristrutturazioni interne senza limitazioni, con destinazioni d'uso consentite dal piano regolatore generale.
4.4.2.  Zone B
Si tratta di zone prevalentemente interamente o parzialmente edificate per una quota non inferiore al 12,5% della superficie territoriale che non presentano valenze di carattere storico-artistico.
In questa zona sono ammessi edifici per civile abitazione, uffici, studi professionali, negozi, botteghe e magazzini nonché piccoli laboratori artigianali non molesti.
Sono consentite ristrutturazioni, nuove costruzioni nonché la trasformazione degli edifici esistenti mediante demolizione e ricostruzione, sopraelevazioni ed ampliamenti.
Zone B1: Immobili inclusi nella perimetrazione effettuata per la zona.
Sono ammessi interventi di demolizione, ricostruzione o di nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 4 mc./mq.
Zone B2: Zone edificate di Itala Marina nelle quali sono ammessi interventi di demolizione, ricostruzione e nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 4 mc./mq.
Zone B3: Zone parzialmente edificate esterne ai nuclei urbani nelle quali sono ammesse interventi di demolizione, ricostruzione e nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2 mc./mq.
Zone B4: Zone parzialmente edificate delle frazioni di Casalello o ubicate lungo la strada provinciale nelle quali sono ammesse interventi di demolizione e ricostruzione e nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 1,5 mc./mq.
4.4.3.  Zone C
Si tratta di quelle parti del territorio comunale destinate all'espansione dell'edilizia residenziale. In queste aree l'edificazione è subordinata all'approvazione di piani di lottizzazione, ove non sia espressamente prevista la redazione di un piano particolareggiato d'esecuzione, o mediante intervento diretto.
In particolare la zona C è suddivisa in 6 sottozone:
Zona C1: Si attuano per piani urbanistici esecutivi nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 1,20 mc./mq. con un indice di affollamento pari a 140 mc./ab.
Zona C2: Si attuano per piani urbanistici esecutivi nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 1,00 mc./mq. con un indice di affollamento pari a 140 mc./ab.
Zona C3: Si attuano per piani urbanistici esecutivi nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 0,80 mc./mq. con un indice di affollamento pari a 140 mc./ab.
Zona C4: Si attuano per piani urbanistici esecutivi nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 1,20 mc./mq. con un indice di affollamento pari a 140 mc./ab.
Zona C5: Espansione residenziale turistica: Aree destinate prevalentemente alla conservazione dei caratteri del paesaggio nelle quali è ammessa la realizzazione di residenze. Si attuano per piani urbanistici esecutivi nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 0,40 mc./mq. con un indice di affollamento pari a 140 mc./ab.
Zona C6: Espansione residenziale turistico-balneare: Aree che per la loro prossimità al mare rasentano caratteristiche e condizioni adatte ad insediamenti specificamente destinati alla fruizione turistico balneare. Si attuano per piani urbanistici esecutivi nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 0,40 mc./mq. con un indice di affollamento pari a 140 mc./ab.
4.4.4.  Zone D
Zone destinate ad attività produttive industriali o artigianali localizzate lungo la strada provinciale per Itala.
Sono suddivise in Zone D1 esistenti e di completamento, comprendenti parti del territorio comunale pressocché totalmente edificate con destinazione prevalentemente industriale ed artigianale e Zone D2 di espansione, comprendenti le zone del territorio comunale destinate ai nuovi insediamenti industriali ed artigianali.
Lo strumento di attuazione previsto è l'intervento diretto (autorizzazione o concessione).
4.4.5.  Programmazione delle rete distributiva ed esercizio dell'attività commerciale ai sensi della legge regionale n. 28/99
Il piano è redatto dall'arch. Natale Chirieleison ed è composto dai seguenti elaborati:
1)  relazione tecnica;
2)  norme tecniche di attuazione;
3)  tav.  1  -  Analisi della rete distributiva esistente;
4)  tav.  2  -  Zonizzazione;
5)  tav.  3  -  Zona D2: attività produttive di espansione. Localizzazione grande struttura di vendita.
Dalla relazione tecnica si evince come la concentrazione degli esercizi commerciali sia localizzata solo nei quartieri e nelle aree urbane capaci di attivare più facilmente la mobilità dei consumatori e quindi ad Itala centro ed Itala Marina, dove sono presenti soprattutto esercizi di vicinato e qualche media struttura di vendita.
E' presente inoltre qualche esercizio pubblico.
La programmazione della rete commerciale è orientata alla valorizzazione della piccola distribuzione in un quadro di collaborazione ed integrazione con le altre forme di distribuzione commerciale.
Nelle ZTO A, B, C e D è ammessa l'apertura di esercizi di vicinato per i settori merceologici I, II e III nonché l'apertura di medie strutture di vendita per i settori merceologi I, II e III.
Inoltre, nella zona D2 è previsto l'insediamento di una grande struttura di vendita per il settore alimentare o misto.
Nelle zone residenziali di completamento ed in quelle di espansione e nelle zone per attività produttive D1 o D2 è ammessa l'apertura di centri commerciali del tipo A, mercato coperto costituito da una aggregazione di almeno 4 esercizi di vicinato.
4.4.6.  Zona E
Sono quelle parti di territorio destinate all'esercizio dell'attività agricola e delle attività connesse con l'uso agricolo del territorio.
E' ammessa la costruzione di abitazioni da adibirsi esclusivamente alla residenza per la diretta conduzione del fondo agricolo ed alla produzione agricola nel rispetto dell'indice di fabbricabilità fondiaria non superiore a 0,03 mc./mq. per le abitazioni e con una altezza massima di m. 7,50.
Inoltre il progetto di piano localizza una sottozona Ea comprendente alcune aree che pur essendo a vocazione agricola per le loro caratteristiche ambientali si prestano allo sviluppo di attività agrituristiche nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 0,06 mc./mq.
4.4.7.  Zone F
Zone destinate a servizi. Vengono individuate 6 sottozone:
Zona F1: Zone destinate a parcheggio.
Zona F2: Zone destinate ad attrezzature scolastiche con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,00 mc./mq.
Zona F3: Zone destinate ad attrezzature per lo sport ed il tempo libero con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,00 mc./mq.
Zona F4: Zone destinate a verde pubblico attrezzato in cui è esclusa qualsiasi edificazione ad eccezione di padiglioni, teatrini, locali igienici, bar, ecc. con un indice di fabbricabiità fondiaria pari a 1,00 mc./mq.
Zona F5: Zone destinate ad attrezzature di interesse collettivo con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,50 mc./mq.
Zona F6: Aree destinate a parco pubblico attrezzato urbano con l'esclusione di qualsiasi tipo di edificazione eccezion fatta per quella indicata dalle norme di attuazione.
Per ciò che concerne la dotazione attuale di attrezzature al servizio dei cittadini, dalla relazione tecnica, nonché dagli elaborati progettuali, si evince che il comune di Itala presenta le seguenti attrezzature:
1)  municipio ad Itala      mq.  544 

2)  attrezzatura interesse collettivo ad Itala
Marina      mq. 1.722 
3)  attrezzatura interesse collettivo a Borgo      mq.  200 
4)  scuola ad Itala Marina      mq. 1.920 
5)  scuola a Borgo      mq. 1.200 
6)  parcheggio ad Itala centro      mq. 1.280 

7)  attrezzatura per lo sport Itala Marina
8)  attrezzatura per lo sport frazione Croci
Per soddisfare il fabbisogno di attrezzature di interesse comune si prevedono ulteriori attrezzature così come appresso specificato:

  Itala Mannello Borgo Croce Marina Casalello 
Attrezzature scolastiche  0 0 4.400 0 12.000
Attrezzature interesse collettivo  6.360 0 0 0 4.500 1.920 
Verde pubblico attrezzato  3.600 0 8.950 3.900 39.600
Parcheggi  2.360 4.140 2.980 1.890 6.780 1.960 

4.4.8.  Zone V
Aree verdi da tutelare di notevole valore ambientale e paesaggistico.
4.4.9.  Zone R
Fasce di rispetto.
4.5.  Prescrizioni esecutive
Allegato al progetto di piano regolatore generale risultano n. 3 piani particolareggiati:
1)  piano particolareggiato edilizia residenziale privata e/o convenzionata;
2)  piano particolareggiato edilizia economica e popolare;
3)  piano particolareggiato insediamenti produttivi.
5.  ESAME DEL PIANO
5.1.  Procedure
Si è premesso al superiore punto 2 che in atto il comune di Itala è dotato di un programma di fabbricazione approvato con decreto n. 77 del 20 giugno 1974.
Avendo riguardo ai profili procedurali, nulla si ha da rilevare stante che:
Con delibere consiliari n. 41 del 13 settembre 1996 e n. 42 del 17 settembre 1996 sono state approvate le direttive generali e definito lo schema di massima;
Con le delibere consiliari n. 35 del 14 luglio 1997 e n. 38 del 23 luglio 1997, munite del riscontro tutorio, è stato adottato il piano regolatore generale con annessi regolamento edilizio e norme di attuazione;
Con delibere consiliari n. 71 del 3 dicembre 1999 e n. 4 del 12 gennaio 2001, munite del riscontro tutorio, sono state adottate le prescrizioni esecutive;
il progetto di piano è corredato dallo studio geologico, ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 65/81, e dallo studio agricolo-forestale, prescritto dall'art. 3 della legge regionale n. 15/91, integrato ai sensi della legge regionale n. 16/96 e della legge regionale n. 13/99;
sul progetto di piano regolatore generale, con allegate prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, è stato acquisito il parere favorevole con prescrizioni, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, dell'ufficio del Genio civile di Messina;
sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito del progetto di piano, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
avverso al piano sono state presentate in prima istan za n. 9 osservazioni-opposizioni;
Con le delibere consiliari n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998, si prende atto delle visualizzazioni delle variazioni al piano regolatore generale precedentemente approvato (riadozione) e si controdeduce ai ricorsi e osservazioni presentati alla delibera di adozione del piano regolatore generale.
Avverso tali deliberazioni sono state presentate ulteriori n. 7 osservazioni-opposizioni;
sulle osservazioni-opposizioni presentate, non risultano, da parte del progettista, formulate le proprie deduzioni in ordine alle osservazioni presentate avverso alle deliberazioni C.C. n. 35 del 14 luglio 1997 e n. 38 del 23 luglio 1997;
sulle osservazioni-opposizioni presentate alle deliberazioni consiliari n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998 risultano allegate alla deliberazione consiliare n. 50/98 le controdeduzioni da parte dei progettisti;
Con la deliberazione consiliare n. 50 del 10 novembre 1998 si è controdedotto alle osservazioni ed opposizioni presentate al piano regolatore generale;
Con la deliberazione consiliare n. 64 dell'8 novembre 1999 si è provveduto alla correzione grafica della tavola delle zone territoriali omogenee del piano regolatore generale, al fine di renderla conforme alle delibere consiliari già adottate, relative a lottizzazioni convenzionate e programmi costruttivi approvati;
Con la dichiarazione del responsabile dell'area tecni ca del 29 maggio 2000 si attesta l'avvenuta pubblicazione e si certifica altresì che entro i termini di legge non sono state presentate osservazioni-opposizioni alla delibera di adozione delle prescrizioni esecutive;
Con la deliberazione del consiglio comunale n. 35 del 27 settembre 2001 e relativi elaborati progettuali, l'amministrazione comunale si è determinata in ordine alla programmazione delle rete distributiva ed esercizio dell'attività commerciale ai sensi della legge regionale n. 28/99.
5.2.  Studio geologico
In ordine allo studio geologico redatto dal dott. Francesco Amantia Scuderi, come evidenziato in premessa, ogni valutazione riguardo ai profili geologici è demandata al successivo esame da parte del Consiglio regionale dell'urbanistica, atteso quanto previsto dall'art. 59 della legge regionale n. 71/78.
E' da rilevare comunque che, con decreto del 4 luglio 2000, questo Assessorato ha adottato il piano straordinario per l'assetto idrogeologico, con il quale sono individuate le aree del territorio a rischio elevato e molto elevato.
In dette aree sono adottate le misure di transizione di salvaguardia di cui all'art. 1 bis del D.L. n. 180/98, convertito con legge n. 267/98 e legge n. 226/99 e, pertanto nelle stesse non possono essere rilasciate concessioni, autorizzazioni e nulla osta relativi ad attività di trasformazione ed uso del territorio in contrasto con le prescrizioni di cui agli artt. 1, 2 e 3 dello stesso decreto.
Si rileva che il comune di Itala non risulta inserito fra i comuni vincolati dalle limitazioni discernenti dal sopra citato decreto.
5.3.  Studio agricolo-forestale
Lo studio agricolo-forestale, redatto dal dott. Saverio Tignino, ai sensi della legge regionale n. 15/91, è adeguato alle leggi regionali nn. 16/96 e 13/99.
5.4.  Dimensionamento del progetto di piano
I progettisti, come sopra evidenziato, riportano il dato della popolazione nei censimenti dal 1951 al 1991 evidenziando un decremento di popolazione in tutte le frazioni, talvolta anche cospicuo con punte del 30%.
Unica eccezione la frazione di Itala Marina dove, nel decennio 1981-1991, si ha un incremento di popolazione pari al 22%.
Il dato generale riportato dai progettisti, con riferimento alla popolazione residente al 1991 di 1.830 abitanti, vede un leggero decremento considerando una popolazione al 1995 di 1.811 abitanti.
Il calo del numero dei residenti è giustificato dai progettisti sostanzialmente per la mancanza di alloggi disponibili non essendo previste dal programma di fabbricazione vigente adeguate aree di espansione residenziale.
Dall'analisi della variazione di crescita dei nuclei familiari, i progettisti pervengono ad una previsione di aumento di popolazione pari all'1,7% annuo con una previsione di abitanti al 2016 di 2.475 abitanti pari al 34% nel ventennio.
L'analisi del patrimonio edilizio fa riferimento al censimento ISTAT del 1991 per il quale, secondo la metodologia già superiormente indicata, i progettisti pervengono a quanto di seguito specificato:
-  fabbisogno pregresso      232 vani 23.200 mc. 
-  fabbisogno futuro      952 vani 95.200 mc. 
-  incremento di volume          23.100 mc. 

Relativamente al dimensionamento delle zone di espansione, i progettisti riportano la tabella appresso riportata risultando soddisfatta la condizione che 95.887 mc. >95.200:

  ZTO Superficie Ind. territ. Volume Abitanti Standards 
      mq. mc./mq. mc.      
  C1 17.370 1,20 20.845 148  3.664 
  C2 14.894 1,00 14.894 106  1.908 
  C3 31.829 0,80 25.463 181  3.258 
  C4 28.747 1,20 34.496 245  4.420 
Totale      95.698 680 13.250 

relativamente al fabbisogno turistico residenziale, partendo dal dato delle abitazioni non occupate al 1991 che risultano in numero di 323, di cui 183 vengono utilizzate per vacanza, i progettisti a seguito di un calcolo, in verità piuttosto approssimativo, pervengono ad un fabbisogno stimato intorno al 24% del volume destinato all'espansione residenziale e pari quindi a 22.500 mc.
Alle zone C5 e C6 viene pertanto attribuita una superficie di mq. 57.126, con un volume di mc. 22.850 (>22.500) per un insediamento di 163 abitanti.
Dai dati ISTAT in possesso di questa Amministrazione, si rileva quanto segue:
Dalla tabella sopra indicata, tenendo conto che gli incrementi percentuali sono valutati rispetto al dato precedente, ad eccezione del valore riferito al 2016 che viene rapportato al dato del 1996, si desume come il comune di Itala sia soggetto ad un, seppur lieve, decremento demografico che, da quanto riportato nella relazione progettuale, risulta più consistente nelle frazioni interne ed in controtendenza nella frazione di Itala Marina.
Si rileva inoltre che la previsione progettuale di 2.480 abitanti nel 2016 corrisponderebbe ad un incremento del 39,56% nel ventennio di dimensionamento del piano, previsione sicuramente sovrabbondante.
Ne consegue che le previsioni relative al fabbisogno di alloggi risultino in effetti sovrabbondanti, considerando altresì l'ulteriore previsione di 163 abitanti nelle zone residenziali e turistiche.
Pertanto i parametri progettuali previsti andranno ridimensionati.
Conseguentemente a quanto sopra, al fine di evitare usi immotivati del territorio, dovranno essere ridimensionate le previsioni relative alle zone di espansione.
5.5.  Viabilità
Dalla relazione tecnica si evince che gli interventi necessari per migliorare la viabilità, riguardano il potenziamento della viabilità esistente con interventi mirati alla regolarizzazione e all'allargamento della sezione e con l'eliminazione eventuale di tornanti e dei tratti in forte pendenza, nonché la realizzazione di nuovi tratti stradali.
I nuovi interventi possono riassumersi come segue:
1)  Nuovi tratti di strada aggiunti alla S.P. 29 al fine di migliorare l'accesso ai centri antichi: per tali interventi si rimanda alla tavola di progetto B3 dove la viabilità non condivisa è stata cassata con segno rosso.
2)  Creazione area pedonale di collegamento tra la chiesa parrocchiale e la chiesa di S. Giacomo in frazione Marina: tale intervento non si ritiene condivisibile e pertanto l'area destinata a viabilità è classificata, come le aree adiacenti, quale zona B.
3)  Nuovo tratto stradale fra la fontana Rocco ed il ponte dove si collega con la strada di Croce al fine di evitare il passaggio dal centro di Itala: si ritiene di condividere tale arteria stradale in quanto consente di bypassare il centro di Itala.
4)  Strada di accesso alla zona di espansione ed ai servizi della frazione Borgo: tale intervento non si condivide in quanto non realizzabile per motivi orografici ed in quanto insistente sul letto del torrente.
5)  Strada di accesso a Mannello: non si condivide tale intervento in quanto non si ritiene necessario essendo già la frazione servita da viabilità ed in considerazione dei costi e dell'impatto ambientale che ne conseguirebbero.
6)  Tratto stradale, per 1.150 m., per il quartiere Mannello al servizio delle abitazioni esistenti da collegarsi con quella esistente per Croce: non si condivide tale intervento in quanto non si ritiene necessario essendo già la frazione servita da viabilità ed in considerazione dei costi e dell'impatto ambientale che ne conseguirebbero.
7)  Strada di progetto a Bardaro dove sono previste zone di espansione residenziale (1.550 m.) che si collega con la S.S. 114 in prossimità del torrente Calamaci: non si condivide tale intervento in considerazione dei costi necessari alla realizzazione e dell'impatto ambientale che ne conseguirebbe.
8)  Strade di collegamento a servizio delle nuove zone residenziali e attrezzature pubbliche: individuata fra le due zone di previsione D1 e D2, si ritiene condivisibile.
9)  Copertura del torrente Itala a continuazione della piazza De Gasperi verso ovest a continuazione della copertura esistente: non si ritiene di condividere tale intervento.
10)  Realizzazione di un ponte per il collegamento della S.P. 29 ad una nuova strada presso Guidomandri (Scaletta Zanclea) in modo di avere un'alternativa alla S.P.: tale intervento si ritiene condivisibile.
11)  In ordine alla viabilità che dalla frazione Croce scende verso la frazione di Casaleddo, passando per l'area cimiteriale, si evidenzia che la stessa è realizzata per gran parte del tracciato così come riportato negli elaborati progettuali ad eccezione della parte stralciata nel presente parere, di impossibile realizzazione. Attualmente il collegamento fra la stessa arteria e la viabilità esistente è assicurata da una strada di piccola sezione e di discreta pendenza realizzata a partire dal penultimo tornante a valle, fino alla frazione di Casaleddo.
Relativamente ai parcheggi gli stessi sono progettati ad Itala Marina in modo da soddisfare le esigenze di posti macchina per ogni settore mentre nei centri di Itala, Mannello, Borgo e Croce gli stessi sono ubicati esternamente all'abitato a causa della mancanza di aree.
Sono inoltre previsti parcheggi ubicati lungo la strada provinciale a servizio delle zone di completamento e delle attrezzature.
E' previsto un parcheggio di servizio per la Badia, monumento storico artistico al fine di accogliere il notevole flusso turistico.
I parcheggi si ritengono condivisibili ad eccezione di quelli con segno X in rosso nella tavola B3, essendo strettamente correlati a viabilità da disattendere.
Zonizzazione e destinazione d'uso
Ciò premesso, in riferimento al dimensionamento, per le singole zone omogenee individuate nel progetto del piano regolatore generale, si rileva:
5.6.1.  Zona A
Le zone A sono state enucleate suddividendole in zone A1, ove ricadono gli immobili di grande valore storico-artistico, e zone A2 entro le quali sono compresi gli edifici che non sono in contrasto con l'ambiente circostante e conservano le antiche caratteristiche piano altimetriche.
All'interno delle zone A1 è consentito unicamente il restauro filologico, mentre all'interno delle zone A2 sono ammessi interventi riguardanti la conservazione delle caratteristiche plano-volumetriche e l'uso di materiali specifici dell'ambiente urbano, ammettendosi le ristrutturazioni interne senza limitazioni, con destinazioni d'uso consentite dal piano regolatore generale.
Dalla tavola B4, inoltre, si evince come tutti gli agglomerati urbani siano stati perimetrati e suddivisi al loro interno secondo le particelle catastali, in zona A1, A2 e B1.
Mentre si ritiene di potere condividere la perimetrazione generale effettuata per le zone A, non si condivide la suddivisione effettuata all'interno delle medesime perimetrazioni in zone A1, A2 e B1.
Tali zone costituiscono difatti un unico ambito, peraltro soggette a vincolo della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, e pertanto si ritiene che vadano nella loro interezza di "nuclei storici" classificati zona A.
Per le aree ricadenti in zona "A", i progettisti prevedono destinazioni residenziali e culturali consentendo attività edilizia di straordinaria manutenzione, consolidamento, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia mediante autorizzazione o concessione edilizia, prevedendo la possibilità di nuove costruzioni e/o demolizioni e ricostruzioni solo nell'ambito di un piano particolareggato di iniziativa comunale.
Pertanto, vale la pena di specificare che, nelle more della formazione di questo, gli eventuali interventi di ristrutturazione edilizia potranno riguardare solo le parti interne di singole unità edilizie senza alterazione del volume e della sagoma, laddove siano indispensabili ai fini del rinnovamento funzionale delle suddette unità e solo nell'ottica del recupero di elementi tipologici e formali alterati. Dovranno comunque rispettarsi le tipologie caratteristiche del centro storico, con esclusione della demolizione e sostituzione edilizia.
Si considera infine che, ai fini della rivitalizzazione del centro storico, l'ente locale può anche procedere, oltre che a mezzo di piano particolareggiato, anche a mezzo della variante generale avente come campo di applicazione la zona A i cui contenuti sono illustrati dalla circolare di questo Assessorato n. 3/2000, prot. n. 4159 dell'11 luglio 2000.
5.6.2.  Zone B
I progettisti individuano quali zone B le parti di agglomerato urbano già urbanizzato, parzialmente edificato ed interessato da edilizia residenziale.
Tali zone di completamento sono state perimetrate distinguendo:
Zone B1: Immobili inclusi nella perimetrazione effet tuata per la zona A.
Sono ammessi interventi di demolizione, ricostruzione o di nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 4 mc./mq. Trattandosi di edifici inseriti nelle perimetrazioni relative ai centri storici, vale quanto già precedentemente detto in merito e pertanto tali zone vanno classificate quali zone A.
Zone B2: Zone edificate di Itala Marina nelle quali sono ammessi interventi di demolizione, ricostruzione e nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 4 mc./mq. Si ritiene di potere condividere la perimetrazione effettuata dai progettisti.
Zone B3: Zone parzialmente edificate esterne ai nuclei urbani nelle quali sono ammesse interventi di demolizione, ricostruzione e nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2 mc./mq. Trattasi di 3 nuclei individuati in prossimità delle frazioni Quartarello e Itala. Si ritiene di potere condividere tale scelta ad eccezione di una piccola porzione di area sita nel quartiere Quartarello che invece si ritiene debba essere annessa alla zona A in previsione di un piano particolareggiato.
Zone B4: Zone parzialmente edificate delle frazioni di Casalello o ubicate lungo la strada provinciale nelle quali sono ammesse interventi di demolizione e ricostruzione e nuova edificazione nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 1,5 mc./mq.
Si ritiene di condividere tali perimetrazione, tuttavia l'area in prossimità dell'autostrada dovrà arretrarsi dal tracciato autostradale di ml. 60,00 rilevato tra l'altro che tale fascia risulta quasi del tutto priva di edificazione.
5.6.3.  Zone C
Si tratta di quelle parti del territorio comunale, destinate all'espansione dell'edilizia residenziale, dove l'edificazione è subordinata all'approvazione di piani di lottizzazione, allorché non sia espressamente prevista la redazione di un piano particolareggiato d'esecuzione o intervento diretto. Nel particolare, tenuto conto di quanto precedentemente detto al punto 5.4 in ordine alla necessità, al fine di evitare usi immotivati del territorio, di ridimensionare le previsioni relative alle zone di espansione, per le 6 sottozone previste si rileva:
Zona C1: Non si ritiene di condividere tale previsione per 148 abitanti, a causa della conformazione orografica del terreno, fatta eccezione per l'area interessata da un piano di lottizzazione convenzionato.
Zona C2: Tale previsione riguarda due aree per le quali si prevede di insediare in totale n. 106 abitanti: la prima area è sita ai margini della frazione Borgo.
Tale previsione non si ritiene potersi accogliere sia in relazione al dimensionamento sia ai fini della tutela paesaggistica del Borgo.
La seconda area prevista si trova ai margini di Itala centro e non si ritiene sia condivisibile per le medesime considerazioni di cui sopra.
Zona C3: Previsioni per 181 abitanti da attuarsi per mezzo di piani urbanistici esecutivi. Vengono individuate sulla strada che porta ad Itala, in prossimità di Itala Marina e ai margini della frazione Croce.
Si ritiene di condividere unicamente l'area sita in prossimità dell'autostrada PA-ME. Non si ritiene invece di condividere le aree site ai margini della frazione Croce innanzitutto per le motivazioni già esposte riguardo al sovradimensionamento e per ragioni di tutela paesaggistica della frazione Croce.
In ordine all'area posta in prossimità del torrente non si ritiene di condividere la previsione stante che, data la quota del terreno, la presenza del torrente costituisce possibile pericolo in caso di esondazione.
Zona C4: Sono individuate tre aree lungo la strada che da Itala Marina conduce ad Itala centro. Si attuano per piani urbanistici esecutivi. Le stesse si ritengono condivisibili.
Zona C5: Espansione residenziale turistica: Tali aree, destinate prevalentemente alla conservazione dei caratteri del paesaggio e nelle quali è ammessa la realizzazione di residenze, sono previste in numero di 7 su tutto il territorio comunale.
Le stesse vanno ridimensionate per quanto già detto in ordine al dimensionamento generale ed inoltre perché non risultano supportate da dati sulle eventuali presenze turistiche stagionali.
Delle due aree site in prossimità della frazione di Casaleddo non si ritiene di condividere quella posta a ridosso del torrente per ovvi motivi orografici e pericoli di esondazioni, mentre può essere condivisa l'area posta a monte della frazione Casaleddo.
Ulteriori tre aree sono previste lungo la strada che dalla frazione Casaleddo sale verso il cimitero e non si ritiene che siano da ritenersi condivisibili, per la conformazione orografica dei siti, nonché, perché del tutto avulse dai contesti urbani esistenti.
Non viene altresì condivisa l'area sita in prossimità di Itala centro per quanto già detto in ordine al sovradimensionamento e per la tutela paesaggistica del luogo, mentre si ritiene di condividere l'ultima delle 7 aree previste, sita alle spalle di Itala Marina per la sua posizione peculiare di area per la residenza turistica in quanto posta di fronte al mare, in buona condizione orografica e servita da apposita viabilità.
Zona C6: Espansione residenziale turistico-balneare: Premesso che tali aree non sono facilmente riscontrabili sugli elaborati di progetto in quanto il retino per tali zone coincide con quello per le zone F1, si desume che le stesse vengano previste soprattutto alle spalle della frazione di Itala Marina e lungo la S.S. 114: tali aree non sono condivisibili in quanto poste entro i 150 metri dalla battigia a prescindere dal fatto che per molte di esse comunque le condizioni orografiche del terreno non consentirebbero facili edificazioni.
5.6.4.  Zona D
Le zone destinate ad attività produttive industriali o artigianali vengono localizzate lungo la strada provinciale per Itala.
Si ritiene di condividere le zone D1 esistenti e di completamento comprendenti una vasta area posta alle spalle della frazione di Itala Marina dove sono già presenti edifici con destinazione prevalentemente industriale ed artigianale e che risulta ancora disponibile per nuovi insediamenti.
Non viene invece condivisa la zona D2 di espansione, limitrofa all'area precedente in quanto non giustificata da nessun dato su eventuali richieste di operatori.
In ordine a quanto previsto nella delibera consiliare n. 35/2001 relativa alla programmazione della rete distributiva ed esercizio dell'attività commerciale ai sensi della legge regionale n. 28/99, si ritiene di condividere quanto in essa contenuto ad eccezione di quanto previsto per la zona D2, stralciata nel presente parere.
Zona E: Nulla si rileva in merito a quanto previsto per le aree agricole stante che si condivide anche la previsione di apposite aree (in numero di 2) site nella parte più interna del territorio comunale, classificate Ea sulle quali, pur essendo a vocazione agricola, per le particolari caratteristiche ambientali sono previste attività agrituristiche nel rispetto di un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 0,06 mc./mq.
5.6.6.  Zone F: Attrezzature
Zone destinate a servizi per le quali vengono individuate 6 sottozone:
Zona F1: Zone destinate a parcheggio: per quanto già esposto alcune di esse risultano confuse, per problemi cartografici di retinatura, con le zone classificate "C6". Le aree non condivise vengono segnate con tratto rosso mentre quelle condivise, ad evitare errori, vengono segnate con segno "P" in blu.
Zona F2: Zone destinate ad attrezzature scolastiche con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,00 mc./mq. Sono previste tre aree: la prima posta ai margini della frazione Borgo, peraltro già attuata, la seconda in prossimità della frazione Casaleddo, che non viene condivisa per la posizione a ridosso del torrente, e la terza alle spalle della frazione di Itala Marina che si ritiene di condividere al fine di sopperire alle eventuale necessità di edilizia scolastica.
Zona F3: Zone destinate ad attrezzature per lo sport ed il tempo libero con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,00 mc./mq. Sono previste due aree: la prima dove sorge attualmente il campo sportivo che viene condivisa, così come la seconda area prevista lungo la strada che conduce al cimitero.
Zona F4: Zone destinate a verde pubblico attrezzato in cui è esclusa qualsiasi edificazione ad eccezione di padiglioni, teatrini, locali igienici, bar, ecc. con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 1,00 mc./mq. Tali aree sono tutte condivise.
Zona F5: Zone destinate ad attrezzature di interesse collettivo con un indice di fabbricabilità fondiaria pari a 2,50 mc./mq. Sono previste 5 aree delle quali non vengono condivise e contrassegnate quindi in rosso, quelle poste ai margini del torrente o in difficoltose condizioni orografiche. Viene pertanto condivisa unicamente un'area posta ai margini della frazione Casaleddo.
Zona F6: Si ritiene di condividere tutte le aree destinate a parco pubblico attrezzato urbano nelle quali vi è l'esclusione di qualsiasi tipo di edificazione eccezion fatta per quelle indicate dalle norme di attuazione.
4.4.7.  Zone V
Sono da ritenersi tutte condivisibili le aree verdi da tutelare di notevole valore ambientale e paesaggistico.
5.7.  Prescrizioni esecutive
1)  Piano particolareggiato edilizia residenziale privata e/o convenzionata: Non si entra nel merito del contenuto di tali elaborati in quanto riguardano un'area non condivisa nel presente parere.
2)  Piano particolareggiato edilizia economica e popolare: Il lotto in oggetto ha un'estensione pari a mq. 7.870, con un indice di fabbricabilità territoriale di mc./mq. 1,20 ed una conseguente capacità insediativa per n. 67 abitanti.
La tipologia edilizia scelta è del tipo in linea.
Sono previsti mq. 1.170 di verde pubblico attrezzato (9 mq. x ab.) e 300 mq. di parcheggi (2,50 mq. x ab.).
L'insediamento prevede una cubatura pari a 9.444 mc. suddivisi nei 4 corpi di fabbrica previsti.
Si ritiene di potere condividere la scelta progettuale.
3)  Piano particolareggiato insediamenti produttivi: Non si entra nel merito del contenuto di tali elaborati in quanto riguardano un'area non condivisa nel presente parere.
6.  NORME DI ATTUAZIONE
Il testo delle norme tecniche di attuazione, dovrà essere modificato in conseguenza delle considerazioni espresse nella presente proposta.
7.  REGOLAMENTO EDILIZIO
Riguardo al regolamento edilizio, in linea generale si condivide il contenuto, fatta eccezione per quanto appresso specificato: artt. 3/13: le norme relative alla composizione ed alle attribuzioni della commissione edilizia, nonché le norme relative alle procedure per il rilascio della concessione, devono essere adeguate alle leggi regionali nn. 25/97 e 21/98 ed a quanto disposto dalla legge regionale n. 17/94 e legge regionale n.21/98.
8.  OSSERVAZIONI ED OPPOSIZIONI
Viste le osservazioni ed opposizioni presentate e tenute presenti le deduzioni fornite dai progettisti, le stesse vengono, con la presente proposta di parere, decise come appresso:
Delibere consiliari n. 35 del 14 luglio 1997 e n. 38 del 23 luglio 1997
Osservazione n. 1 - ditta Ciccarello Giuseppa. L'osser vazione si ritiene accoglibile e pertanto l'area destinata a viabilità assume le caratteristiche delle aree limitrofe e quindi destinata zona B.
Osservazione n. 2 - ditta Cassata Giuseppa. L'osservazione si ritiene accoglibile e pertanto l'area destinata a viabilità assume le caratteristiche delle aree limitrofe e quindi destinata zona B.
Osservazione n. 3 - ditta Bottari Giuseppe. L'osservazione non viene presa in esame in quanto riguarda aree stralciate nel presente parere.
Osservazione n. 4 - ditta Tavilla Pietro. L'osservazione non si ritiene accoglibile in conformità con quanto deliberato dal consiglio comunale.
Osservazione n. 5 - ditta Consorzio Progresso Agricolo di Guidomandri. L'osservazione si ritiene accoglibile in conformità con quanto deliberato dal consiglio comunale.
Osservazione n. 6 - ditta Arena Alfonso + 6. A tale osservazione l'amministrazione comunale ha successivamente dato riscontro provvedendo alla riadozione dello strumento urbanistico con le deliberazioni consiliari n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998.
Osservazione n. 7 - ditta Arena Alfonso + 30. L'osser vazione, relativamente ai punti 1, 5, 7, 8, 9, 10 non viene presa in considerazione in quanto riguarda aree stralciate dal presente parere.
In ordine al punto 2, non si ritiene accoglibile in conformità con quanto deliberato dal consiglio comunale.
In ordine al punto 6, si ritiene accoglibile in conformità con quanto deliberato dal consiglio comunale.
Relativamente al punto 3, i parcheggi in questione sono stati parzialmente stralciati nella presente proposta.
Relativamente al punto 4, si rimanda a quanto già espresso in merito alle osservazioni nn. 1 e 2.
Osservazione n. 8 - ditta Merenda Amalia. L'osservazione si ritiene accoglibile per le motivazioni addotte dai ricorrenti. Pertanto, tale area dovrà essere evidenziata sulle tavole del piano regolatore generale, fermo restando che la rimanente zona C1 è stralciata nel presente parere.
Osservazione n. 9 - ditta Di Nuzzo + 8. Si ritiene di accogliere l'osservazione in conformità con quanto stabilito dal consiglio comunale in sede di deliberazione.
Delibere consiliari n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998
Osservazione n. 1 - ditta Crinò Adriano. L'osservazione non viene presa in considerazione in quanto riguarda aree stralciate nel presente parere.
Osservazione n. 2 - ditta Ciccarello Giuseppa. Osservazione presentata anche avverso alle delibere consiliari nn. 35/97 e 38/97. Vale quanto già determinato precedentemente.
Osservazione n. 3 - ditta Cassata Giuseppa. Osservazione presentata anche avverso alle delibere consiliari nn. 35/97 e 38/97. Vale quanto già determinato precedentemente.
Osservazione n. 4 - ditta Quartarone Giovanni. L'osservazione non può essere vagliata in quanto non riportata sulla tavola delle visualizzazioni.
Osservazione n. 5 - ditta Antonio Gregorio. L'osservazione non si ritiene accoglibile in conformità con quanto evidenziato nella relazione dei progettisti sulle osservazioni ed opposizioni presentate.
Osservazione n. 6 - ditta Arcovito Salvatore + 3. L'osservazione non si ritiene accoglibile in conformità con quanto evidenziato nella relazione dei progettisti sulle osservazioni ed opposizioni presentate.
Osservazione n. 7 - ditta D'Arrigo Pietro. Osservazione presentata anche avverso alle delibere consiliari nn. 35/97 e 38/97. Vale quanto già determinato precedentemente.
Tutto quanto sopra premesso e considerato, questa unità operativa 4.1 è del parere che il piano regolatore generale del comune di Itala, con annesse prescrizioni esecutive, regolamento edilizio e norme di attuazione, adottato con deliberazioni consiliari n. 35 del 14 luglio 1997, n. 38 del 23 luglio 1997, n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998, n. 13 del 5 aprile 2000, per le considerazioni ed osservazioni di cui sopra sia meritevole di approvazione con le modifiche e prescrizioni di cui alla presente proposta.";
Visto il voto n. 628 del 23 maggio 2002, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica, ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 71/78, ha espresso il parere che di seguito parzialmente si trascrive:
"Omissis....
Valutata la proposta di parere n. 13 del 22 marzo 2002 resa dall'unità operativa 4.1 del dipartimento dell'urbanistica, che si condivide integralmente con le seguenti prescrizioni di natura geologica:
Regolamento edilizio
Sia in relazione alle locali condizioni geologiche che in conformità ai dettami della vigente normativa, occorre inserire nel regolamento edilizio l'obbligatorietà della redazione di apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione. Infatti, in coerenza con i disposti normativi e secondo quanto ribadito dal consiglio superiore dei lavori pubblici con voto n. 61 del 24 febbraio 1983, la richiesta di ogni concessione edilizia deve essere supportata da uno studio geologico che evidenzi la fattibilità dell'intervento, sia riguardo alle condizioni di stabilità del sito in senso lato, sia ai rapporti con le fondazioni degli eventuali edifici limitrofi ed alla loro stabilità nel corso dei lavori di sbancamento e costruzione. In particolare, anche nelle aree "B" e "C" non servite da pubblica fognatura, lo studio dovrà illustrare gli aspetti ambientali del progetto e dovrà accertare le condizioni di compatibilità sotto il profilo idrogeologico e geopedologico dello smaltimento dei reflui, secondo le prescrizioni dell'allegato 5 della delibera CITAI 4 febbraio 1977, così come chiarito dal disposto dell'art. 116 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2.
Nelle aree "D" non servite da pubblica fognatura lo studio dovrà individuare gli eventuali, i corpi idrici superficiali ove andrebbero recapitati i reflui depurati, oltreché le circolazioni idriche in sottosuolo e l'assetto geopedologico, di cui all'allegato 5 della delibera CITAI 4 febbraio 1977.
Lo studio geologico ambientale dovrà altresì essere effettuato anche a supporto di opere ricadenti in area agricola ove sia prevista la produzione di reflui di qualsiasi tipo e, pertanto, soggette alla procedura di autorizzazione allo scarico.
Lo studio geologico, dovrà, altresì, essere eseguito anche a supporto di opere soggette ad autorizzazione, ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 37/85, quali scavo di pozzi, scavi, sbancamenti e significative opere di rinterro in zona agricola che incidano significativamente sull'assetto geomorfologico di dettaglio e/o opere che per la loro incidenza sono soggette alla normativa sismica e normate dal D.M. 11 marzo 1988, con esclusione, quindi, dei lavori di manutenzione ordinaria degli edifici.
Sono, dunque, escluse dall'obbligo di relazione geologica solo le autorizzazioni relative ad interventi sulle costruzioni che non comportano la realizzazione di opere soggette alla normativa sismica e/o che non modifichino la qualità e la quantità degli scarichi civili e/o industriali, che non recapitano nelle pubbliche fognature già autorizzati e/o non apportino modifiche delle modalità di smaltimento degli stessi.
Per quanto sopra, sarebbe opportuno che tra le figu re professionali che dovranno comporre la commissione edilizia sia presente quella del geologo.
Prescrizioni per i piani esecutivi
Relativamente alle aree di prescrizione esecutiva assentite ricadenti in pendio, si rileva che nell'ambito dello studio geologico non risultano effettuate le previste verifiche di stabilità in condizioni naturali.
Non si rileva, inoltre, tra gli elaborati redatti dal progettista lo studio geotecnico di progetto corredato dalle necessarie verifiche di stabilità effettuate considerando i carichi che insisteranno in detti settori (sovraccarichi relativi agli edifici in progetto), così come prescritto dal punto H del D.M. 11 marzo 1988 di attuazione della legge n. 64/74, ricordando che, ai sensi di tale norma, la relazione geotecnica è sempre prescritta per tutte le opere e progetti ivi indicati, essendo così compresi quelli di cui al citato punto H.
Per quanto sopra, l'edificabilità dei settori di prescrizione esecutiva ricadenti in pendio dovrà essere subordinata alla valutazione delle condizioni di stabilità delle aree in pendio attraverso idonee verifiche di stabilità in presenza dell'edificato di piano previsto, tenendo conto anche delle componenti geodinamiche così come richiesto dalle prescrizioni di contenuto dello studio geologico tecnico di piano dettate dalla circolare n. ARTA 33139 del 23 giugno 1989 e così come, soprattutto, richiesto dal punto H del D.M. 11 marzo 1988.
Tali valutazioni e/o verifiche dovranno essere, dunque, sottoposte all'approvazione dell'ufficio del Genio civile competente, cui è in definitiva subordinata l'ammissibilità delle singole aree così individuate, cosicché la decorrenza di attuatività dei piani urbanistici particolareggiati di prescrizione esecutiva sarà, quindi, data dall'approvazione di dette verifiche progettuali delle aree di piano illustrate in apposita relazione geotecnica, da parte dell'ufficio del Genio civile e da richiedersi da parte dell'amministrazione comunale, ai sensi del punto H del D.M. 11 marzo 1988 e non necessitante di ulteriori adempimenti in caso di conferma della fattibilità o di variazioni in diminuzione delle opere previste.
Prescrizioni a regime
Per quel che riguarda l'attuazione delle previsioni di piano, ivi comprese l'attuazione delle opere di cui alle ZTO "F", prima della progettazione esecutiva delle singole opere per cui valgono le norme di piano occorrerà attivare le procedure di cui al punto H del D.M. 11 marzo 1988, procedendo, prima della progettazione, alla verifica geologica e geotecnica del progetto attraverso le opportune e necessarie indagini geognostiche volte a documentare la fattibilità opere-terreno, individuando i limiti imposti al progetto dalle caratteristiche del sottosuolo; trattandosi di zona sismica si dovranno, inoltre, documentare i criteri di rispetto dei vincoli di natura sismica.
Per quanto sopra, l'attivazione delle procedure di progettazione saranno subordinate alla preliminare approvazione da parte del competente ufficio del Genio civile, ai sensi del punto "H" del D.M. 11 marzo 1988, del predetto studio geologico e geotecnico di fattibilità.
Nella redazione di eventuali varianti urbanistiche sia ordinarie che speciali e/o nella progettazione di successivi ulteriori strumenti urbanistici attuativi, ivi compresi anche i piani di lottizzazione, a meno di ulteriori norme integrative successive alla redazione del presente voto, dovrà predisporsi l'esecuzione di apposito studio geologico-tecnico, redatto ai sensi della circolare n. 2222 del 31 gennaio 1995, secondo le previsioni del punto 5.2 della predetta circolare, essendo stato redatto lo studio geologico allegato al piano regolatore generale, ai sensi della circolare n. ARTA 33139/89 e non sussistendo la carta geologico-tecnica a scala 1:2.000 nelle ulteriori aree non soggette alla data attuale a pianificazione esecutiva e, quindi, da particolareggiare in seguito.
In particolare, in detti nuovi studi attenta cura dovrà essere posta alla valutazione delle condizioni di pericolosità sismica dei siti interessati alla pianificazione e, più in generale, della pericolosità geologica legata alla stabilità dei pendii.
Il progetto, inoltre, dovrà essere corredato da idoneo studio geotecnico come previsto dal punto H del D.M. 11 marzo 1988, comprendente, nelle aree in pendio, le prescritte verifiche di stabilità, di versante effettuate considerando i carichi di progetto sia in condizioni statiche che dinamiche ove ed in quanto richiesti dalle norme.
Lo studio geologico e lo studio geotecnico dovranno far parte degli elaborati di piano da approvarsi da parte del competente ufficio del Genio civile ai fini del rilascio del nulla osta di cui all'art. 13 della legge n. 64/74.
Le presenti prescrizioni integrano quelle formulate dall'ufficio del Genio civile di Messina.
In tal senso, dovranno, in particolare, essere individuate nella cartografia di piano le aree di vincolo, di cui all'art. 21 della legge n. 152/99 e successive modifiche ed integrazioni.
Dovranno essere, inoltre, perimetrate sulla cartografia di piano di dettaglio a scala 1:2.000, oltrecché su quelle a diversa scala, le aree di inedificabilità a cavallo delle faglie da determinarsi nella misura non inferiore a 20 m.
La definizione dei limiti di detta area deve discendere dalla esatta localizzazione delle faglie eseguita sulla base di apposito rilevo di dettaglio restituito a scala 1.2.000.
In sede di pianificazione di dettaglio, inoltre, dovranno essere verificate la natura, la cinematica della faglia e le sue effettive condizioni di pericolosità, nonché individuata l'estensione delle aree entro cui risultano ipotizzabili eventuali significative locali anomalie dalla risposta di sito a sisma intenso.
Sulla base di tali approfondimenti potranno essere in seguito valutate le eventuali variazioni, anche in estensione ove necessario, delle condizioni di edificabilità di dette aree perimetrate e/o da perimetrare da attuarsi mediante apposita procedura di variante urbanistica.
Tutte le opere di canalizzazione dei servizi a rete pubbliche o private che dovessero attraversare strutture tettoniche riattivabili (faglie attive e faglie capaci) dovranno prevedere idonee soluzioni tecniche atte a sopportare gli eventuali movimenti e spostamenti previsti.
Per quanto precede è del parere che il piano regolatore generale del comune di Itala, con annesse prescrizioni esecutive, regolamento edilizio e norme di attuazione, adottati con deliberazioni consiliari n. 35 del 14 luglio 1997, n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998, sia da ritenere meritevole di approvazione con le modifiche e prescrizioni contenute nella proposta di parere n. 13 del 22 marzo 2002 dell'unità operativa 4.1 del dipartimento dell'urbanistica.";
Vista la nota prot. n. 39195 del 25 giugno 2002, con la quale il dirigente generale del dipartimento dell'urbanistica di questo Assessorato ha richiesto al comune di Itala, ai sensi del comma 6° dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, le controdeduzioni del consiglio comunale alle determinazioni assesoriali di cui al condiviso voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 628 del 23 maggio 2002;
Vista la delibera n. 37 del 13 agosto 2002, con la quale il consiglio comunale di Itala ha controdedotto al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 628 del 23 maggio 2002;
Vista la nota prot. n. 662 del 14 ottobre 2002, con la quale l'unità operativa 4.1 del servizio n. 4 di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, la proposta di parere n. 30 dell'1 ottobre 2002, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si riporta:
"...Omissis...
Esaminato il contenuto della citata deliberazione, quanto alle controdeduzioni in essa formulate, enumerate così come nella proposta di parere n. 13/2002, questa unità operativa 4.1 esprime parere nei termini che appresso seguono:
1.  Viabilità (punto 5.5)
In ordine alle prescrizioni rese dal Consiglio regionale dell'urbanistica il comune ha richiesto il mantenimento delle seguenti viabilità:
4)  strada di accesso alla zona di espansione ed ai servizi della frazione Borgo: stante l'importanza dell'intervento viario, necessario per l'accessibilità e la sicurezza del complesso scolastico esistente, come si rileva dalle controdeduzioni presentate dal comune, si condivide la previsione di piano a condizione che venga mantenuta una adeguata distanza dal vicino torrente.
5)  strada di accesso a Mannello: non si condivide la previsione in conformità al precedente parere del Consiglio regionale dell'urbanistica stante che la frazione risulta già servita da apposita viabilità sufficiente per le esigue dimensioni della stessa.
11)  viabilità fra la frazione Croce e la frazione Casaleddo: trattasi di viabilità già esistente come traccia e carrabile, si ritiene di potere accogliere le controdeduzioni e pertanto si condivide il completamento dell'intervento viario.
2.  Zonizzazione
5.6.1.  Zone A
Il Comune di Itala ripropone la suddivisione all'interno della zona A in sottozone omogenee A1, A2 e B1, dettata dalla necessità di recuperare la tipologia originaria dei fabbricati individuati con le sigle A1 e A2 e, nel caso di demolizione e ricostruzione, individuati con la sigla B1. Non si condivide la controdeduzione e si conferma quanto già espresso nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 628/2002.
5.6.2.  Zone B
Per quanto riguarda le controdeduzioni svolte dal comune relativamente alla zona B4, indicata quale zona di completamento e quindi aventi le medesime caratteristiche delle zone B di Itala Marina, le stesse possono ritenersi esaustive e pertanto si condivide la destinazione dell'area così come adottata dal consiglio comunale.
5.6.3.  Zone C
Zona C1: Nelle controdeduzioni viene riproposta la zona C1 con la motivazione che in detta area esistono consistenti insediamenti edilizi. Si conferma quanto già precedentemente reso in ordine a tali aree e pertanto non si ritiene di condividere la previsione progettuale, soprattutto a causa della conformazione orografica del terreno. E' fatta eccezione per l'area interessata dal piano di lottizzazione convenzionato (osservazione n. 8 - ditta Merenda Amalia + altri: convenzione n. 4849 del 5 dicembre 1995).
Zona C2: Relativamente a tali zone l'amministrazione comunale chiede il mantenimento parziale dell'area limitrofa alla zona B3 e dell'area sita ai margini della frazione Borgo. Si ritiene a tal proposito di confermare quanto già precedentemente reso in ordine a tali aree e, pertanto, non si ritiene di condividere tali previsioni.
Zona C3: Il comune ripropone le zone C3 così come adottate. Si conferma quanto già precedentemente reso in ordine a tali aree e pertanto non si ritiene di condividere tali previsioni ad eccezione dell'area sita ad est, fronte mare.
Zona C5: Per quanto argomentato in sede di controdeduzioni ed in particolare per le motivazioni esposte circa lo sviluppo di attività ricreative e di tipo agro rurale connesse al turismo, si ritiene di potere condividere quanto controdedotto dal comune in ordine all'area "C5" posta in prossimità di Itala centro. Vengono altresì condivise le controdeduzioni relative all'area "C5" compresa fra la zona per impianti sportivi ed il verde pubblico in quanto trattasi della zona più prossima alle aree interessate da processi di urbanizzazione. Le ulteriori aree "C5" sono disattese.
Zona C6: L'amministrazione comunale controdeduce argomentando che per tali aree non si tratta di insediamenti commerciali di grande respiro o di speculazione edilizia ma di un riconoscimento della vocazione turistico-balneare. Si conferma quanto già precedentemente reso in ordine a tali aree e pertanto non si ritiene di condividere tali previsioni in quanto ricadenti entro la distanza di 150 metri dalla battigia.
5.6.4.  Zone D
Zona D2: Stante le motivazioni ulteriormente addotte ed in particolare che la zona D1 risulta sostanzialmente già satura, si ritiene di potere condividere la destinazione di zona "D2".
5.6.6. Zone F
Zona F1: Si ritiene di accogliere quanto controdedotto circa tali aree e pertanto le due aree poste lateralmente all'abitato di Itala Marina, precedentemente stralciate, sono da considerarsi quali aree destinate a parcheggio.
Ciò premesso si è dell'avviso che possa procedersi all'approvazione del piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive, regolamento edilizio e norme di attuazione, adottato con delibera consiliare n. 35 del 14 luglio 1997, n. 38 del 23 luglio 1997, n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998, con l'introduzione delle prescrizioni discendenti dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 628 del 23 maggio 2002, salvo quanto considerato con il presente parere a seguito delle controdeduzioni formulate dal comune di Itala con delibera consiliare n. 37 del 13 agosto 2002.";
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso, sulla scorta di quanto sottoposto e rappresentato con la sopracitata proposta n. 30 dell'1 ottobre 2002 dall'unità operativa 4.1 del servizio n. 4, con il voto n. 27 del 27 novembre 2002, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Considerato che nel corso della discussione è emerso l'orientamento di condividere la proposta di parere dell'ufficio ad eccezione dei sottoelencati punti:
-  punto 5.6.2. relativo alla zona B4, in quanto la perimetrazione della zona enuclea aree libere da costruzioni non giustificate e che non presentano i requisiti prescritti dal D.I. 2 aprile 1968, n. 1444;
-  punto 5.6.3. relativo alle zone C5, in quanto dette aree sono caratterizzate da terreni acclivi, la cui realizzazione comporta opere infrastrutturali non giustificate;
-  punto 5.6.4. relativo alla zona D2, in quanto aree caratterizzate da accentuata acclività, incompatibili con gli insediamenti di carattere produttivo.
E' pervenuta direttamente in corso di seduta, la nota sindacale senza protocollo comunale datata 26 novembre 2002, di chiarimento alle controdeduzioni comunali e di richiesta di mantenimento di alcune zone, che il consiglio ritiene improponibile in quanto non adottate dal consiglio comunale.
Per quanto sopra esprime parere che le controdeduzioni formulate dal comune di Itala con delibera consiliare n. 37 del 13 agosto 2002 sono parzialmente condivisibili in conformità alla proposta di parere dell'ufficio n. 30 dell'1 ottobre 2002 e del presente voto.
Ritenere pertanto meritevole di approvazione il progetto di piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Itala, adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 35 del 14 luglio 1997, n. 38 del 23 luglio 1997, n. 9 del 17 febbraio 1998 e n. 10 del 17 febbraio 1998 con le modifiche, prescrizioni e stralci di cui al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 628 del 23 maggio 2002 e del presente voto.";
Ritenuto di potere condividere i pareri del Consiglio regionale dell'urbanistica resi, sulla scorta delle rispettive proposte dell'unità operativa 4.1 del servizio n. 4/D.R.U., con i voti n. 628 del 23 maggio 2002 e n. 27 del 27 novembre 2002;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, in conformità ai pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 628 del 23 maggio 2002 e n. 27 del 27 novembre 2002 nonché alle condizioni dettate dall' ufficio del Genio civile di Messina, è approvato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Itala, adottato con delibere del consiglio comunale in premessa citate.

Art. 2

Le osservazioni ed opposizioni presentate avverso lo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni di cui ai voti del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 628 del 23 maggio 2002 e n. 27 del 27 novembre 2002.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 13 del 22 marzo 2002 resa dall'unità operativa 4.1 del servizio n. 4/D.R.U.;
2)  voto n. 628 del 23 maggio 2002 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
3)  proposta di parere n. 30 dell'1 ottobre 2002, resa dall'unità operativa 4.1 del servizio n. 4/D.R.U.;
4)  voto n. 27 del 27 novembre 2002 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
5)  delibera di consiglio comunale n. 35 del 14 luglio 1997;
6)  delibera di consiglio comunale n. 38 del 23 luglio 1997;
7)  delibera di consiglio comunale n. 48 del 30 ottobre 1997;
8)  delibera di consiglio comunale n. 49 del 30 ottobre 1997;
9)  delibera di consiglio comunale n. 9 del 17 febbraio 1998;
10)  delibera di consiglio comunale n. 10 del 17 febbraio 1998;
11)  delibera di consiglio comunale n. 50 del 10 novem bre 1998;
12)  delibera di consiglio comunale n. 64 dell'8 novembre 1999;
13)  delibera di consiglio comunale n. 71 del 3 dicembre 1999;
14)  delibera di consiglio comunale n. 4 del 12 gennaio 2001;
15)  delibera di consiglio comunale n. 35 del 27 settembre 2001;
16)  delibera di consiglio comunale n. 37 del 13 agosto 2002;
Progetto di piano regolatore generale, regolamento edilizio
17)  tav.  1 -  inquadramento territoriale (scala 1:50.000); 
18)  tav.  2 -  analisi: evoluzione demografica e popolazione scolastica (scala 1:10.000); 
19)  tav.  3 -  analisi: vincoli (scala 1:10.000); 
20)  tav.  4 -  analisi: viabilità (scala 1:10.000); 
21)  tav.  A1 -  settore ovest: stato di fatto (scala 1:2.000); 
22)  tav.  -  A2 -  settore nord: stato di fatto (scala 1:2.000); 
23)  tav.  A3 -  centro abitato: stato di fatto (scala 1:2.000); 
24)  tav.  B1 -  settore ovest: zonizzazione (scala 1:2.000); 
25)  tav.  B2 -  settore nord: zonizzazione (scala 1:2.000); 
26)  tav.  B3 -  centro abitato: zonizzazione (scala 1:2.000); 
27)  tav.  B3bis -  visualizzazione proposte consiglio comunale; 
28 tav.  B3 -  centro abitato: zonizzazione (scala 1:2.000) - Tavola integrata della correzione grafica approvata con delibera di C.C. n. 64/99; 
29)  tav.  B4 -  sviluppo centro abitato: zonizzazione (scala 1:2.000); 
30)  tav.  C1 -  relazione; 
31)  tav.  C2 -  norme di attuazione; 
32)  tav.  C2bis -  norme di attuazione integrazione; 
33)  tav.  C3 -  regolamento edilizio; 
34)  tav.  C3bis -  integrazione regolamento edilizio; 

Piano particolareggiato delle prescrizioni esecutive relative a: edilizia residenziale e/o convenzionata, edilizia economica e popolare, insediamenti produttivi
35)  all.  1 -  relazione tecnica - Riadottato con delibera C.C. n. 4 del 12 gennaio 2001; 
36)  all.  2 -  norme tecniche di attuazione - Riadottato con delibera C.C. n. 4 del 12 gennaio 2001; 
37)  all.  3 -  relazione di stima elenco delle ditte espropriande, indennità di esproprio - Riadottato con delibera C.C. n. 4 del 12 gennaio 2001; 
38)  all.  4 -  previsioni di spesa - Riadottato con delibera C.C. n. 4 del 12 gennaio 2001; 
39)  all.  4bis -  previsioni di spesa - Riadottato con delibera C.C. n. 4 del 12 gennaio 2001; 

40)  studio geologico;
Progetto di prescrizioni esecutive: piano particolareggiato per l'edilizia residenziale privata e/o convenzionata
41)  tav.  1A -  stralcio piano regolatore generale (scala 1:2.000); 
42)  tav.  2A -  planimetria generale (scala 1:500); 
43)  tav.  2Abis -  muri di sostegno di progetto - Planimetria e sezioni; 
44)  tav.  3A -  opere di urbanizzazione; 
45)  tav.  4A -  profili regolatori; 
46)  tav.  5A -  tipi edilizi; 
47)  tav.  6A -  particolari e sezioni tipo delle sedi stradali; 
48)  tav.  7A -  piano particellare di esproprio - Planimetria; 
49)  tav.  8A -  planivolumetria; 

Progetto di prescrizioni esecutive: piano particolareggiato per insediamenti produttivi
50)  tav.  1B  -  stralcio piano regolatore generale (scala 1:2.000);
51)  tav.  2B  - planimetria generale (scala 1:500);
52)  tav.  3B  -  opere di urbanizzazione;
53)  tav.  4B  -  profili regolatori;
54)  tav.  5B  -  particolari e sezioni tipo delle sedi stradali;
55)  tav.  6B  -  piano particellare di esproprio - Planimetria;
56)  tav.  7B  -  planivolumetria;
Progetto di prescrizioni esecutive: piano particolareggiato per l'edilizia economica e popolare
57)  tav.  1C -  stralcio piano regolatore generale (scala 1:2.000); 
58)  tav.  2C -  planimetria generale (scala 1:500); 
59)  tav.  2Cbis -  muri di sostegno di progetto - Planimetria e sezioni; 
60)  tav.  3C -  opere di urbanizzazione; 
61)  tav.  4C -  profili regolatori; 
62)  tav.  5C -  tipi edilizi; 
63)  tav.  6C -  particolari e sezioni tipo delle sedi stradali; 
64)  tav.  7C -  piano particellare di esproprio - Planimetria; 
65)  tav.  8C -  planivolumetria; 

Studio geologico
66)  tav.    1  -  carta di stratificazione del territorio in unità omogenee: "unità di paesaggio";
67)  tav.    2  -  carta pedo-morfologica;
68)  tav.    3  -  vegetazione ed uso del suolo;
69)  tav.    4  -  carta delle infrastrutture al servizio del l'agri coltura;
70)  tav.    5  -  vincoli e delimitazioni;
71)  relazione - Studio agricolo forestale ai sensi dell'art. 3, comma 11, della legge regionale n. 15/91;
72)  relazione di aggiornamento, ai sensi del comma 11 della legge regionale n. 15/91, della legge regionale n. 16/96 e della legge regionale n. 13/99;
73)  tavola di aggiornamento, ai sensi del comma 11 della legge regionale n. 15/91, della legge regionale n. 16/96 e della legge regionale n. 13/99;
74)  tav.    1  -  carta morfologica;
75)  tav.    2  -  carta delle acclività;
76)  tav.    3  -  carta geologica;
77)  tav.    4  -  carta tettonica e strutturale;
78)  tav.    5  -  carta geolitologica;
79)  tav.    6  -  carta geolitologica;
80)  tav.    7  -  carta geolitologica;
81)  tav.    8  -  carta geolitologica;
82)  tav.    9  -  carta idrogeologica;
83)  tav.  10  -  carta geotecnica e della stabilità;
84)  tav.  11  -  sezioni geologiche;
85)  tav.  12  -  carta della suscettività;
86)  relazione;
87)  documentazione fotografica;
88)  verifiche di stabilità - Tabulati di calcolo;
Programmazione della rete distributiva ed esercizio del l'attività commerciale ai sensi della legge regionale n. 28/99
89)  relazione tecnica;
90)  norme tecniche di attuazione;
91)  tav.  1  -  analisi della rete distributiva esistente;
92)  tav.  2  -  zonizzazione;
93)  tav.  3  -  zona D2: attività produttive di espansione - Localizzazione grande struttura di vendita.

Art. 4

Il comune di Itala dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere per opportuna conoscenza a questo Assessorato, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 5

Le prescrizioni esecutive dovranno essere eseguite entro il termine di anni dieci ed entro lo stesso termine dovranno essere eseguite le relative espropriazioni.

Art. 6

Ai sensi del penultimo comma dell'art. 16 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, entro un mese dall'annuncio dell'avvenuto deposito, il presente decreto dovrà essere notificato, nelle forme delle citazioni, a ciascun proprietario di immobili vincolati dalle prescrizioni esecutive.

Art. 7

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente a tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico nella segreteria comunale e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 8

Il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 23 gennaio 2003.
  SCIMEMI 



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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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