REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 25 OTTOBRE 2002 - N. 49
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 6 settembre 2002.
Modifica del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del territorio comunale di Casalvecchio Siculo.
Allegati
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Il comune di Casalvecchio Siculo ha richiesto all'ufficio del Genio civile di Messina, con nota n. 7970 del 20 dicembre 2001, ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, di apportare modifiche ed integrazioni al piano straordinario dell'assetto idrogeologico.
La richiesta di revisione del piano è riferita al territorio comunale di Casalvecchio Siculo (resta esclusa la frazione Rimiti per la quale l'Amministrazione si è riservata di inoltrare un successivo specifico studio).
A tal fine è stata prodotta la seguente documentazione:
-  copia studio geologico di supporto al piano regolatore generale redatto dal geologo G. Barbagallo;
-  studio geologico finalizzato all'aggiornamento del piano straordinario del territorio comunale di Casalvecchio Siculo, a firma dei geologi Fabio Nicita e Salvo Puccio;
-  cartografie relative allo stato di fatto ed alle previsioni di piano regolatore generale in scala 1:2.000.
PREMESSE
Il territorio di Casalvecchio Siculo risulta ubicato tra la fascia costiera nord-orientale della Sicilia e l'immediato entroterra ed è compreso tra le foci del torrente Misitano e della Fiumara d'Agrò.
In particolare, il centro abitato di Casalvecchio si sviluppa al di sopra di un aspro rilievo collinare ubicato sul versante sinistro della Fiumara d'Agrò, mentre le aree urbanizzate di S. Carlo, Misitano e Fadarechi si estendono nell'entroterra, parallelamente al predetto corso d'acqua.
Esiste una certa differenziazione morfologica tra l'aspro rilievo costituito da una formazione metamorfica e le aree sottostanti caratterizzate da più blanda morfologia, essendo queste costituite prevalentemente da alluvioni terrazzate depositate dal torrente Misitano e dalla Fiumara d'Agrò.
Nelle aree di affioramento delle metamorfiti filladiche si evidenziano processi morfogenici in atto, legati sia all'azione erosiva di tipo lineare delle acque di deflusso e sia a movimenti gravitativi superficiali (soliflusso, reptazione) delle coltri detritiche. Si hanno anche crolli di porzioni rocciose laddove le pendenze assumono valori elevati.
Dal punto di vista litologico le formazioni che affiorano nell'area oggetto della richiesta di revisione sono le seguenti: alluvioni terrazzate, filladi, paragneiss e micascisti dell'Unità di Mandanici; affiorano nel territorio comunale anche conglomerati ed arenarie del Flysch di Capo d'Orlando.
Il territorio comunale è rilevabile nei fogli n. 600 "Barcellona" e n. 613 "Taormina", in scala 1:50.000 della Carta d'Italia edita dall'I.G.M. e nelle carte tecniche regionali: n. 600150 "Fantina", n. 600160 "Mandanici", n. 613030 "Antillo", n. 613040 "Casalvecchio Siculo", n. 613080 "Limina".
Diverse sono le aree che nel piano straordinario risultano interessate da dissesti, esse riguardano estensioni ubicate in posizione limitrofa all'abitato di Casalvecchio, alla zona cimiteriale di Misitano, alla frazione di Rimiti, di San Carlo e Faderechi. In particolare, nella carta del rischio idrogeologico, tali aree sono classificate a rischio molto elevato.
Oggetto della revisione del piano straordinario, come risulta dall'apposito studio redatto ai fini dell'aggiornamento del piano straordinario, sono le aree che interessano l'abitato di Casalvecchio e le frazioni San Carlo, Misitano e Faderechi, definite a rischio frana molto elevato.
Mediante l'esame della documentazione trasmessa e le osservazioni effettuate sui luoghi, si è proceduto alla verifica ed alla valutazione dell'effettivo stato di rischio idrogeologico, provvedendo infine alla ridefinizione dei contorni delle aree in dissesto.
VERIFICA
Dall'esame della relazione geologica del piano regolatore generale, a firma del geologo G. Barbagallo, e dello studio geologico, redatto dai geologi Nicita e Puccio, emerge l'esistenza di distinte aree in frana, le quali riguardano complessivamente una minore estensione rispetto a quella riportata nella carta del rischio idrogeologico del decreto n. 298/41. Nello studio geologico tecnico finalizzato all'aggiornamento vengono inoltre segnalate ulteriori aree interessate da frane, non riportate nella carta dei dissesti allegata al piano straordinario.
Tali dissesti interessano due fasce a sud e ad ovest del centro abitato di Casalvecchio Siculo, e ad est della frazione di San Carlo.
CONSIDERAZIONI
L'accertamento effettuato, congiuntamente ai dott. Nicita e Puccio, sui luoghi in oggetto, ha consentito di verificare la sostanziale compatibilità di quanto rappresentato negli studi trasmessi a supporto della richiesta di aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Sono state rilevate le aree in dissesto limitrofe al centro urbano di Casalvecchio, come riportato nelle cartografie allegate. Inoltre, ad est della frazione San Carlo, si evidenzia una condizione di instabilità morfodinamica palese che interessa il versante sul torrente Misitano.
Va sottolineato comunque, che la definita perimetrazione delle aree in dissesto e delle relative aree di rischio, in considerazione della natura, delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni e dello stato evolutivo dei dissesti, viene riferita alla situazione attuale, e pertanto risulta suscettibile di sensibile modificazione qualora non si provveda, in breve, ad opportuni interventi di miti gazione.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
A conclusione di quanto sin qui evidenziato viene di seguito formulata, in aderenza alle indicazioni fornite dalle linee guida per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, la valutazione del rischio idrogeologico relativamente ai dissesti che interessano aree che ricadono all'interno del territorio comunale di Casalvecchio Siculo.
1.  Area a sud del centro abitato di Casalvecchio Siculo
Trattasi di un'area estesa circa 4,0 Ha interessata da fenomenologie gravitative di tipo superficiale a carico della coltre d'alterazione delle semimetamorfiti. I dissesti possono spingersi sino a 3,00÷4,50 m. di profondità e presentano evoluzioni verso forme più profonde. Sono manifesti inoltre distacchi di blocchi lapidei dagli spessori d'alterazione con conseguenti crolli e rotolamenti verso valle. La delimitazione proposta rappresenta un'estensione inferio re a quella riportata nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Allo stato attuale i dissesti superficiali sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda Me 13/01 redatta a completamento delle verifiche effettuate, ai fini dell'aggiornamento del piano straordinario, vengono desunti gli elementi che consentono la definizione del rischio. Sinteticamente vengono qui di seguito riassunti:
-  tipologia  =T3; 
-  magnitudo  =M4; 
-  pericolosità  =P4; 

-  elementi a rischio: case sparse, strada comunale=E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E2 = R3 rischio elevato

2.  Area a sud del centro abitato di Casalvecchio Siculo
Trattasi di un'area estesa circa 4,0 Ha interessata da fenomenologie gravitative di tipo superficiale a carico della coltre d'alterazione delle semimetamorfiti. I dissesti presentano stato evolutivo verso forme più profonde. L'area non risulta fra quelle riportate nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Allo stato attuale i dissesti superficiali sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe dì rischio
Dalla scheda Me 13/02 vengono desunti gli elementi che consentono la definizione del rischio sinteticamente riassunti:
-  tipologia  =T3; 
-  magnitudo  =M4; 
-  pericolosità  =P4; 

-  elementi a rischio: Case sparse, strada comunale=E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E2 = R3 rischio elevato

3.  Area ad Est del centro abitato di Casalvecchio.
Trattasi di un'area estesa circa 14,5 Ha, che non risulta rappresentata nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, e interessata da dissesti superficiali del tipo soliflusso. In essa vi ricadono alcuni edifici residenziali.
Allo stato attuale i dissesti superficiali sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda Me 0/03 vengono desunti gli elementi che consentono la definizione del rischio e sinteticamente riassunti:
-  tipologia  =T3; 
-  magnitudo  =M4; 
-  pericolosità  =P4; 

-  elementi a rischio: case sparse, unica via di accesso all'abitato=E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E3 = R4 rischio molto elevato

4.  Area a nord del centro abitato di Casalvecchio.
Si tratta di un'area non cartografata nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, limitrofa a quella sopradescritta, con soliflussi e scivolamenti gravitativi instauratisi nelle semimetamorfiti alterate, con potenziale coinvolgimento di livelli profondi per la parte limitrofa alla strada. Nelle porzioni a pendenza elevata si manifestano periodici crolli di porzioni lapidee che interessano la sottostante via di comunicazione.
Allo stato attuale i fenomeni di scivolamento, sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda Me 13/04 vengono desunti gli elementi sinteticamente riassunti
-  tipologia  =T2; 
-  magnitudo  =M4; 
-  pericolosità  =P3; 

-  elementi a rischio: case sparse, viabilità comunale=E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 R3 rischio elevato

5.  Area ad ovest del centro abitato di Casalvecchio
Tale area limitrofa al centro abitato, non risulta anch'essa censita fra quelle soggette a dissesto, nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, si mostra interessata da colamenti di terreno e scivolamenti di porzioni di roccia.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi attiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio:
Dalla scheda Me 13/05 si traggono:
-  tipologia  =T2; 
-  magnitudo  =M3; 
-  pericolosità  =P3; 

-  elementi a rischio: centro urbano, viabilità provinciale=E4.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E4 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E4 = R4 rischio molto elevato

6.  Area ad ovest della frazione San Carlo superiore
L'area in dissesto ricade in posizione diversa (ad est) di quella rappresentata nel piano straordinario. E' interessata da crolli di blocchi lapidei lungo il fronte subverticale parallelo alla S.P. che collega le frazioni ed il centro di Casalvecchio.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi attiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio:
Dalla scheda Me 13/06 vengono tratti gli elementi:
-  tipologia  =T3; 
-  magnitudo  =M4; 
-  pericolosità  =P4; 

-  elementi a rischio: viabilità provinciale = E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E2= R3 rischio elevato

7.  Frana in località San Carlo inferiore
Tale area che riguarda una porzione della frazione abitata San Carlo inferiore, presenta la nicchia di frana che interessa direttamente il centro urbano, con evidenti lesioni nella chiesa della frazione e la strada provinciale antistante. L'area ricade anch'essa in posizione diversa (ad est) da quella rappresentata nel piano straordinario.
Si tratta di colamenti di terreno e scivolamenti di porzioni sub-superficiali verso il T. Misitano.
Allo stato attuale la frana è da considerare attiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio:
Dalla scheda Me 13/07 vengono desunti gli elementi che consentono la definizione del rischio e sinteticamente riassunti:
-  tipologia  =T3; 
-  magnitudo  =M4; 
-  pericolosità  =P4; 

-  elementi a rischio: centro abitato, viabilità provinciale = E4.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E4 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E4 = R4 rischio molto elevato

8.  Area ad est della frazione Misitano inferiore
Si tratta di scivolamenti di materiale detritico lungo la S.P. che collega le frazioni con il centro di Casalvecchio Siculo. Nel complesso, l'area in dissesto riguarda una estensione inferiore a quella cartografata con il piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Allo stato attuale la frana è da considerare attiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio:
Dalla scheda Me 13/08 sono tratti:
-  tipologia  =T2; 
-  magnitudo  =M3; 
-  pericolosità  =P3; 

-  elementi a rischio: case sparse, viabilità provinciale = E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 = R3 rischio elevato

9.  Misitano (area cimiteriale)
Si tratta di scivolamenti di materiale detritico lungo la S.P. che collega le frazioni con il centro di Casalvecchio Siculo. L'area in dissesto, riguarda una estensione inferiore a quella cartografata con il piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Allo stato attuale la frana è da considerare attiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio:
Dalla scheda Me 13/09 vengono desunti gli elementi:
-  magnitudo  =M3; 
-  pericolosità  =P3; 

-  elementi a rischio: case sparse, viabilità provinciale=E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 = R3 rischio elevato

10.  Frana in località Faderechi
Anche in questo caso si tratta di scivolamenti di materiale detritico lungo la sottostante sede stradale. L'area ricade anch'essa in posizione diversa (a nord-ovest) da quella rappresentata nel piano straordinario.
Allo stato attuale la frana è da considerare attiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio:
Dalla scheda Me 13/10 vengono estratti gli elementi:
-  tipologia  =T2; 
-  magnitudo  =M3; 
-  pericolosità  =P3; 

-  elementi a rischio: case sparse, viabilità provinciale = E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 = R3 rischio elevato

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto fin qui espresso sono state redatte le aggiornate carte stralcio del dissesto e del rischio idrogeologico riferite al centro abitato ed alle aree ricadenti all'interno del territorio comunale di Casalvecchio. Per quanto concerne l'abitato della frazione Rimiti, in parte classificata a rischio di frana molto elevato, resta ferma la perimetrazione riportata nelle cartografie di cui al decreto n. 298/41. Per tale frazione l'amministrazione comunale si è riservata di produrre successiva specifica richiesta di revisione.
Nella carta del rischio vengono rappresentate le aree a rischio idrogeologico "elevato" e "molto elevato" così come individuate e descritte nella presente relazione, (resta confermata la frazione Rimiti per la quale l'amministrazione si è riservata di inoltrare successivo studio specifico). Non sono state rappresentate nello studio trasmesso aree che conducono a situazioni di rischio medio e moderato.

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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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