REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 25 OTTOBRE 2002 - N. 49
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 6 settembre 2002.
Aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idro geologico del comune di Acireale.

Allegato
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

In riferimento alla "revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, decreto legge n. 180/98, decreto del 4 lu glio 2000", con nota n. 217 dell'8 febbraio 2002 il comune di Acireale trasmetteva relazione illustrativa e planimetrie relative ad aree del proprio territorio comunale interessate da rischio di esondazione del torrente Pozzillo. Va precisato che il comune di Acireale ha già richiesto ed ottenuto in precedenza, la riperimetrazione per quanto di competenza del proprio territorio comunale, tuttavia l'area in esame non era stata inserita nella suddetta perimetrazione.
Sulla base degli elaborati trasmessi dall'amministrazione comunale si ritiene opportuno inserire alcune aree a ridosso del torrente Pozzillo, e più specificatamente il tratto terminale in corrispondenza della frazione denominata Pozzillo Inferiore, nelle aree a rischio "elevato" e "molto elevato" di esondazione.
Alla presente nota vengono allegate le carte del rischio di esondazione (tavv. 1-2-3) in scala 1:2.000.
L'area di cui trattasi è individuata all'estremità nord-orientale della tavoletta "Acireale", foglio 270 IV N.E. edita dall'I.G.M. I tratti morfologici del bacino ideologico del torrente Pozzillo sono tipici della fascia pedemontana etnea, che si estende dalla costa fino ad una quota di circa 600 metri s.l.m.; essa è caratterizzata da versanti con pendenze abbastanza dolci e costantemente degradanti da ovest verso est, a volte interrotte da pianori di modesta estensione.
I fenomeni di natura erosiva sono abbastanza limitati, in quanto la notevole permeabilità dei prodotti vulcanici presenti nell'area non permette alle acque meteoriche di ruscellare in superficie, ma consente l'infiltrazione immediata nel sottosuolo, una riprova di ciò è la mancanza di un vero e proprio reticolo idrografico di superficie. Deflussi superficiali si verificano solo occasionalmente in concomitanza di straordinari eventi meteorici di lunga durata e particolare intensità.
Le condizioni di tutto il torrente Pozzillo presentano condizioni di diffuso degrado che innescano potenziali condizioni di rischio di esondazione. Limitando le osservazioni all'area in cui insistono elementi a rischio (centri abitati, strade, insediamenti produttivi, ecc.) si rileva che è presente un'intensa azione antropica. Le movimentazioni di materiali eseguite nel passato conseguenti agli insediamenti, allo sfruttamento agrario ed allo sviluppo della rete viaria hanno contribuito a modificare l'originaria morfologia in più punti. La zona rilevata è costituita da tutto l'abitato di Pozzillo Inferio re, nella fascia compresa dalla strada provinciale per Riposto ed il mare.
In questo tratto il corso d'acqua si sviluppa a ridosso dell'asse viario che conduce alla suddetta frazione, quindi attraversa il centro abitato fino allo sbocco a mare.
Diffusi sono i fenomeni di utilizzo del greto del torrente come discarica per tutti i tipi di materiali specie in prossimità dei ponti delle stradelle secondarie. Tale condizione, unitamente al trasporto proveniente da monte genera spesso la drastica riduzione della luce dei sottopassaggi ed il conseguente potenziale sbarramento al naturale deflusso delle acque.
Al fine della riperimetrazione delle aree con rischio di esondazione è necessario richiamare i più importanti fattori che, intercorrelati tra loro, influenzano il comportamento idraulico generale del torrente Pozzillo; essi sono:
1)  presenza di vaste porzioni di territorio attualmente occupate da insediamenti, strade, abitazioni, ecc. che hanno stravolto l'originario assetto idrologico dell'area, determinando un irregolare drenaggio delle acque di superficie lungo gli assi stradali principali con recapito delle acque differente da quello del corso d'acqua analizzato.
2)  il clima, la morfologia del territorio, la superficie del bacino e soprattutto le caratteristiche di permeabilità dei litotipi affioranti, determinano un'accentuazione del carattere torrentizio del corso d'acqua esaminato con portate idriche nulle per lunghi periodi di tempo, anche riferite a più anni consecutivi. Apprezzabili portate idriche si registrano solo in concomitanza di persistenti e violenti eventi pluviometrici, in particolare essi si tramutano in veri e propri eventi di piena solo quando si registrano "eccezionali" precipitazioni in un ristretto arco di tempo (esempio: evento alluvionale del 1995).
3)  Il greto del torrente non presenta alcuna regimentazione artificiale o cementificazione che possa impedire alle portate idriche "ordinarie" di infiltrarsi all'interno dei terreni affioranti prima di giungere alla foce naturale. Tale condizione è altresì favorita dalla mancanza per lunghi tratti di argini continui che evitino la dispersione laterale delle acque provenienti da monte.
4)  La condizione di degrado dell'alveo che perdura da diversi decenni si esplica nei seguenti fenomeni:
-  totale invasione di specie arbustive infestanti e in taluni casi di alberi veri e propri su tutto il corso del torrente;
-  fenomeni di cedimento dei muri di argine dovuti alla mancata manutenzione delle sponde;
-  ostruzione della sezione naturale dell'alveo da parte di materiale di riporto, laterizi, rifiuti di ogni tipologia, specie in prossimità di ponti o in vicinanza di strade;
-  innalzamento del letto del torrente con conseguente diminuzione della luce utile al regolare deflusso delle acque in corrispondenza dei ponti;
-  presenza di un capannone di un insediamento industriale proprio in corrispondenza dell'alveo in prossimità della foce e sbarramento dello stesso poco più a valle con un rilevato trasversale al corso d'acqua.
La mancanza di dati reperibili per quanto concerne le caratteristiche idrauliche specifiche del torrente esaminato (portate me die, altezza dei battente d'acqua, censimento degli eventi di piena, ecc.), unitamente ai fattori precedentemente descritti non consentono un approccio tradizionale per la valutazione dei rischio esondazione. Tuttavia gli elementi analizzati consentono, sulla base di osservazioni dirette e sugli eventi calamitosi registrati nell'alluvione del 1995, di giungere ad alcune conclusioni.
Le condizioni specifiche del torrente Pozzillo sopra descritte suggeriscono di considerare cautelativamente un'alta probabilità di inondazione per tempi di ritorno compresi tra 20-50 anni.
Nell'area esaminata si sono evidenziate alcune potenziali aree soggette a esondazione, esse sono:
-  stabilimento acque minerali Pozzillo e zone limitrofe (tav. 1) - Pozzillo Inferiore. Differenti sono le cause che rappresentano elementi di incompatibilità con il naturale deflusso delle acque: occupazione totale di un tratto di alveo con capannoni produttivi e vari manufatti; estese aree ricoperte da conglomerato bituminoso; presenza in prossimità della foce di uno sbarramento trasversale al corso d'acqua; lo sbocco a mare è protetto da inferriate che trattengono il materiale solido fungendo così da tappo.
Tali condizioni determinano condizioni di grave pericolo con conseguente allagamento di gran parte del plesso industriale e delle aree urbanizzate adiacenti. Il battente d'acqua in caso di pie na in prossimità dello sbarramento è ipotizzabile in metri 0,5 < H < 2,00;
-  canalizzazzione sotterranea all'ingresso di Pozzillo Inferiore (tav. 1-2). L'attuale situazione dei luoghi evidenzia una grave forma di abbandono generalizzata in prossimità del sottopassaggio, aggravata dall'accumulo di materiali di rifiuto scaricato dalla limitrofa strada. In condizioni di piena è inevitabile l'occlusione del l'imbocco del sottopassaggio e conseguente inondazione della zona a monte e a valle, giacché le acque incanalate non potendo più defluire andrebbero a invadere tutto l'abitato sottostante percorren do gli allineamenti stradali verso il mare. Si può ipotizzare un battente d'acqua 0,5 < H < 2,00 metri.
Dai dati rilevati si evidenzia in quest'area una condizione di rischio molto elevata (R4) per la quale sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, gravi danni agli edifici (compreso il plesso delle scuole elementari), alle infrastrutture (esempio: strada di collegamento alla strada provinciale per Riposto) nonché la distruzione di attività socio-economiche (esempio: stabilimento di imbottigliamento di acque minerali).
-  strada di collegamento strada provinciale per Riposto-Pozzillo Inferiore (tav. 3). In questo tratto l'alveo del torrente si sviluppa parallelamente alla strada. La quota del greto del torrente è in alcuni punti di poco inferiore alla sede stradale. Tale condizione determina, unitamente alla presenza di una fitta vegetazione, all'interno dell'alveo, grave rischio per la viabilità e per alcune case presenti lungo la strada, nonché l'inondazione di vaste aree di terreni agrari. In prossimità della strada si può ipotizzare un battente d'acqua > di 0,5 metri, Il rischio può essere classificato elevato (R3).
Appare in conclusione largamente giustificato l'inserimento delle suddette aree tra le zone a rischio elevato e molto elevato. E' certo infatti che il permanere delle condizioni di degrado, la mancata manutenzione dell'alveo, la presenza di fenomeni di abusivismo, determinano in concomitanza di concentrate e violente precipitazioni gravi condizioni di dissesto idrogeologico su tutta l'area rilevata ed in particolare alla frazione di Pozzillo Inferiore.
Cliccare qui per visualizzare le mappe allegate in formato PDF (occorre Acrobat Reader)


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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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