REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 4 OTTOBRE 2002 - N. 46
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


CIRCOLARE 13 settembre 2002, n. 19.
Direttive e procedure per l'avvio, lo svolgimento e la gestione economico-finanziaria degli interventi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) - Piano formativo 2000/2001.

Alla Presidenza della Regione - Dipartimento programmazione
All'Assessorato del lavoro - Dipartimento formazione professionale - Dipartimento lavoro - Agenzia regionale per l'impiego
All'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - Direzione generale
Ai Centri servizi amministrativi della Sicilia
Ai dirigenti scolastici
Capitolo I
Premessa

In applicazione dell'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144 che prevede l'istituzione del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) per riqualificare e ampliare l'offerta formativa destinata ai giovani e agli adulti, occupati e non occupati, nell'ambito del sistema di formazione integrata superiore;
Visto l'avviso per la presentazione dei progetti per la realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno 2000/2001 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana dell'8 giugno 2001, n. 29 - parte I;
Visto l'accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunità montane per la valutazione e la certificazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore previsti dai progetti pilota 1998/99 sancito dalla Conferenza Unificata del 2 marzo 2000 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 161 del 12 luglio 2000);
Visto l'accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunità montane per la programmazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore per l'anno 2000-2001, sancito dalla Conferenza unificata del 14 settembre 2000 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 227 del 28 settembre 2000);
Visto il decreto interministeriale 31 ottobre 2000, n. 436 "Regolamento recante norme d'attuazione dell'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144", concernente l'istruzione e la formazione tecnica superiore, che prevede all'art. 2, tra l'altro, la programmazione regionale dei percorsi IFTS sulla base della concertazione istituzionale e della partecipazione delle parti sociali;
Visto il P.O.R. Sicilia 2000/2006 approvato dalla Commissione europea con decisione n.C(2000)2346 dell'8 agosto 2000;
Visto il Complemento di programmazione adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 149 del 20-21 marzo 2001 e modificato con deliberazione n. 235 del 6 agosto 2001;
Vista la circolare n. 4 del 26 febbraio 2002, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 24 del 24 maggio 2002, con la quale sono state impartite le direttive e procedure per l'avvio, lo svolgimento e la gestione economico finanziaria degli interventi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) - Piano formativo 1999/2000;
Visto il decreto 422/XIV del 21 agosto 2002 con il quale è approvato il Piano regionale dei progetti IFTS 2000/2001;
Considerato che per l'attuazione del predetto piano, costituito da n. 130 progetti, è previsto un finanziamen to complessivo di E 25.829.523,88 costituito da una quota di contribuzione nazionale, assegnata dal Mini stero del l'istru zione università e ricerca (MIUR), di E 18.029.053,48, a carico delle risorse CIPE per le aree depresse, corrispondente a circa il 69,8% dell'intero finanziamento, e da una quota regionale, assegnata dall'Assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione - dipartimento pubblica istruzione, di E 7.800.470,40, a carico della misura 3.07 del P.O.R. Sicilia 2000/2006, corrispondente circa il 30,2% delle risorse complessive;
Al fine di:
- garantire la messa a regime del sistema IFTS istituito con l'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144 volto a riqualificare e ampliare l'offerta formativa destinata ai giovani e agli adulti, occupati e non occupati;
- garantire la partecipazione di soggetti appartenenti ai sistemi della scuola, della formazione professionale, dell'università e del mondo del lavoro;
- garantire la realizzazione delle azioni stabilite nell'ambito di ogni singolo progetto formativo in conformità alle disposizioni impartite nel bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana dell'8 giugno 2001, n. 29 - parte I;
- garantire il rispetto degli standard di percorso individuati nella nota operativa richiamata nel bando sopracitato;
- assicurare il rispetto della normativa comunitaria nazionale e regionale.
Si impartiscono le seguenti disposizioni in materia di gestione delle azioni di istruzione e formazione tecnica superiore per la regolare utilizzazione del contributo concesso per l'attuazione del Piano formativo IFTS 2000/2001.
Capitolo II
Disposizioni generali

1) Al fine di uniformare le procedure di gestione dei corsi alle regole stabilite in ambito nazionale dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca tutte le risorse verranno attribuite alle Istituzioni scolastiche pubbliche. L'istituzione scolastica pubblica si configurerà pertanto come unico soggetto gestore responsabile della gestione dei fondi. E' da intendersi come soggetto attuatore l'organismo che cura la realizzazione del progetto.
2) La realizzazione delle attività è subordinata alla presentazione della seguente documentazione:
- trascrizione su supporto informatico del progetto già presentato con l'utilizzo dello specifico software;
- apposito accordo sottoscritto dai soggetti partecipanti con il soggetto istituzione scolastica;
- elaborazione di un progetto di dettaglio, secondo le indicazioni appresso indicate, che conformemente al progetto di massima ed al costo approvato, deve definire, fra l'altro, le voci analitiche di spesa.
3) L'avvio delle attività è subordinato alla specifica autorizzazione da parte del dipartimento regionale pubblica istruzione.
4) Tutte le azioni dovranno effettuarsi in conformità al progetto approvato al quale verrà attribuito un numero di codice da utilizzare sempre per tutta la corrispondenza e la documentazione relativa allo stesso. Eventuali variazioni al progetto, resesi necessarie durante l'attuazione del corso, dovranno essere debitamente motivate e comunicate al dipartimento regionale pubblica istruzione dell'Assessorato dei beni culturali ambientali e della pubblica istruzione, all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale - ed all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione. Non sono ammissibili variazioni del profilo professionale, rispetto a quanto già stabilito in sede d'approvazione del piano formativo.
5) Dovranno essere garantire le misure di accompagnamento degli utenti nel rispetto di quanto indicato nel progetto.
Capitolo III
Adempimenti propedeutici all'avvio delle attività

A)  Trascrizione progetto
Al fine di costruire la Banca dati regionale IFTS ed implementare la Banca dati nazionale nel rispetto delle prescrizioni impartite dal MIUR, il soggetto attuatore dovrà trascrivere il progetto già presentato su supporto cartaceo, positivamente valutato, sull'apposito formulario predisposto dall'INDIRE e scaricabile all'indirizzo: www.indire.it/ ifts/formulari.php,. La suddetta trascrizione dovrà essere inviata su supporto informatico al dipartimento regionale pubblica istruzione.
B) Accordo
L'accordo, debitamente sottoscritto, deve essere presentato, in copia conforme, entro 15 giorni dal ricevimento della presente circolare al dipartimento regionale pubblica istruzione dell'Assessorato dei beni culturali ambientali e della pubblica istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale.
L'accordo fra i soggetti proponenti, in conformità a quanto previsto nel progetto presentato, dovrà definire i rapporti e gli obblighi reciproci e contenere esplicita formalizzazione dell'adesione alla realizzazione del progetto secondo le modalità stabilite nell'avviso pubblico e nella presente circolare.
Nel caso in cui il soggetto attuatore sia diverso dall'istituzione scolastica, alla quale verranno conferite tutte le risorse finanziarie, l'accordo dovrà prevedere che l'istituzione scolastica rimborserà all'Ente attuatore le spese effettuate su regolare presentazione della documentazione attestante la spesa in originale.
In sede di accordo l'istituzione scolastica provvederà altresì ad acquisire dal soggetto attuatore tutta la documentazione necessaria per lo svolgimento delle attività di competenza, quale ad esempio:
1) copia dello statuto e dell'atto costitutivo, autenticata nei modi di legge;
2) dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà relativo all'attuale composizione del Consiglio di amministrazione e/o Consiglio direttivo, che riporti anche i dati personali (cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza e codice fiscale) del legale rappresentante, e degli altri componenti degli organi di amministrazione dell'organismo. Al riguardo si ricorda che ogni qualvolta dovessero intervenire modifiche societarie le stesse dovranno essere tempestivamente comunicate e documentate alla predetta istituzione (solo per le imprese e per gli Enti di formazione professionale);
3) certificato rilasciato dalla competente Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura riportante la dicitura ex art. 9, D.P.R. n. 252/98 (solo per le imprese e per gli Enti di formazione professionale);
4) eventuale dichiarazione che l'organismo intende avvalersi della facoltà di cui al comma 6, dell'art. 10, del D.P.R. n. 252/98. In tal caso dovrà essere allegata copia della richiesta di informativa inoltrata alla competente Prefettura (solo per le imprese e per gli Enti di formazione professionale);
5) copia del verbale o autocertificazione rilasciata ai sensi di legge da cui si evinca la nomina ed i poteri di firma del legale rappresentante o dell'Amministratore del soggetto attuatore;
6) nota, a firma del legale rappresentante, con indicazione del codice fiscale dell'Organismo da lui rappresentato e le coordinate bancarie per l'estinzione dei titoli di spesa. Nella stessa nota dovrà evidenziarsi il titolo del progetto, l'eventuale qualifica da conseguire, la sede o le sedi di svolgimento del percorso formativo, la data d'inizio e conclusione del progetto, con particolare attenzione a quelle di avvio e conclusione del percorso formativo.
C) Progetto di dettaglio
Il progetto di dettaglio dell'intervento dovrà essere redatto secondo lo schema di cui all'allegato 1), sia su supporto cartaceo timbrato e firmato in ogni sua parte, in n. 5 copie, di cui due copie dovranno essere trasmesse a questa Amministrazione, due copie dovranno essere trasmesse all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale, una copia all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione competente per territorio, che su supporto informatico solamente a questa Amministrazione. La suddetta documentazione dovrà essere trasmessa non oltre 30 giorni dal ricevimento della presente circolare.
Il progetto di dettaglio dovrà essere predisposto in base all'importo complessivo dell'intervento individuato con il decreto n. 422 del 21 agosto 2002 di approvazione del Piano regionale dei progetti IFTS 2000/2001 e dovrà analiticamente descrivere:
- informazioni generali sul progetto;
- modalità di pubblicizzazione dell'intervento;
- indicazione dei requisiti necessari per l'accesso al corso;
- modalità di selezione dei partecipanti e quindi d'accertamento dei pre-requisiti in ingresso;
- modalità di valutazione delle competenze in ingresso (bilancio di competenze);
- obiettivi formativi generali (in termini di conoscenze, competenze, abilità, atteggiamenti, comportamenti, capacità, relazioni) che l'intervento dovrà produrre;
- obiettivi e contenuti specifici relativi ai moduli e/o alle unità didattiche;
- metodologie didattiche;
- materiali didattici e risorse tecnologiche;
- durata e articolazione delle varie fasi;
- modalità d'accertamento delle conoscenze e competenze nonché del livello di acquisizione;
- interventi d'individualizzazione del percorso;
- iniziative e strumenti previsti per il monitoraggio e la valutazione periodica e finale e gli strumenti di valutazione degli impatti;
- modalità delle azioni di formazione dei formatori;
- modalità delle azioni di accompagnamento;
- modalità d'orientamento e/o di supporto all'inserimento;
- modalità di riconoscimento di crediti formativi;
- iniziative relative alla diffusione dei risultati;
- risorse umane interne ed esterne, con indicazione dei nominativi e delle relative funzioni (coordinatore, docenti, tutor, etc.);
- piano finanziario analitico distinto in quattro categorie di spesa, nel rispetto del costo finanziato, degli standard di costo previsti nell'avviso e delle voci di spesa ammissibili, in conformità alla normativa vigente ed entro i massimali di riferimento di cui al capitolo "Spese ammissibili e massimali di riferimento" della circolare dell'Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, pubblicata sul supplemento ordinario n. 1 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (parte I) n. 35 del 13 giugno 2001;
a) spese insegnanti (50%).
In tale categoria rientrano tutte le spese relative agli insegnanti ed agli esperti interni ed esterni, specificando le funzioni (docente, tutor, ecc.), la durata impegno ore/uomo, il compenso previsto, specificando i rimborsi e le spese di viaggio autorizzate e le documentate ed assicurazioni dei docenti.
b) spese allievi (15%).
In tale categoria rientrano le spese d'assicurazione, di trasporto, vitto e soggiorno ove previsti.
Non sono previste spese per indennità giornaliera.
c) Spese di funzionamento e gestione (15%).
In tale categoria rientrano le spese di affitto, leasing attrezzature, materiali di consumo, retribuzioni al personale non docente, spese di amministrazione.
d) Altre spese (spese di organizzazione, spese di sistema, spese di accompagnamento) (20%).
Rientrano tra le spese di organizzazione le spese di progettazione, direzione/coordinamento/responsabile di progetto/corso, funzionamento del Comitato tecnico scientifico, elaborazione materiali didattici, pubblicizzazione, certificazione, esami e colloqui finali.
Le spese relative alla progettazione, direzione/coordinamento/responsabile di progetto/corso, funzionamento del Comitato tecnico scientifico, non potranno complessivamente superare l'importo massimo del 12% del costo del progetto;
- dichiarazione di non aver ricevuto altri contributi per l'espletamento del progetto presentato e per le spese documentate;
- dichiarazione che i materiali prodotti nell'ambito delle attività previste nel progetto sono di proprietà della Regione siciliana, che si riserva il diritto di modificarli o diffondere;
- regolamento del corso;
- coordinate bancarie e codice fiscale dell'istituto scolastico.
Capitolo IV
Procedure di avvio

1) A seguito dell'autorizzazione all'avvio delle attività l'organismo gestore dovrà espletare tutte le attività propedeutiche individuate nel progetto di dettaglio, quali la pubblicità, l'orientamento, la selezione, la formazione formatori etc..., nel rispetto delle modalità in appresso indicate.
2) Esaurite le procedure di selezione, nel rispetto di quanto indicato al punto B), del capitolo V, della presente circolare, l'istituzione scolastica dovrà predisporre o eventualmente acquisire, per quanto di competenza, la documentazione sotto elencata, occorrente per l'avvio dei corsi nonché per la vidimazione dei registri didattici:
a) registro didattico;
b) elenco completo dei candidati che hanno superato positivamente la selezione, completo delle generalità e firmato dagli stessi per accettazione;
c) calendario del percorso formativo con indicazione dei tempi e del luogo di svolgimento, nonché il nominativo del docente che effettuerà la lezione e sua qualifica;
d) elenco completo dei docenti, con accanto l'indicazione della materia di insegnamento, completo di generalità e codice fiscale (o partita I.V.A.);
e) copia dei curriculum dello staff docenti firmato in originale;
f) indicazione del coordinatore e del tutor o dei tutor del percorso formativo completo di generalità e codice fiscale;
g) copia del regolamento del corso firmato per presa visione dai partecipanti che hanno superato la prova selettiva;
h) perizia tecnica giurata, redatta da un tecnico abilitato ed iscritto nel relativo albo professionale (ingegnere, architetto o geometra) e dalla quale risulti il rispetto delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza del lavoro di cui, in particolare, al decreto legislativo n. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni, nonché alla vigente normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, cui andrà allegata la planimetria quotata dei locali in scala 1:100 ed elenco delle attrezzature utilizzate con il puntuale riferimento al numero di inventario riportato nell'apposito registro. Tale perizia dovrà essere estesa se si prevedono più luoghi di svolgimento delle attività formative, ad eccezione di quelle previste per il tirocinio.
3) Copia della documentazione di cui al punto b) dovrà essere trasmessa altresì all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione competente per territorio, unitamente ai tesserini modello C1 dei candidati selezionati, o certificato di servizio nel caso di allievi occupati, occorrenti per l'avviamento degli allievi ai percorsi formativi.
4) L'istituzione scolastica, non appena avviato il percorso formativo, avrà cura di comunicare tempestivamente al dipartimento regionale pubblica istruzione, all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale ed all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione competente per territorio, la data di effettivo inizio e la sede didattica.
5) L'istituzione scolastica, avrà inoltre cura di comunicare al dipartimento regionale pubblica istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale, ogni tre mesi, le eventuali variazioni del calendario delle lezioni, dei docenti, delle sospensioni delle lezioni, delle dimissioni e quant'altro riferito allo svolgimento delle varie attività.
6) L'istituzione scolastica s'impegna altresì ad inoltrare al dipartimento regionale pubblica istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale, relazione dettagliata sullo stato d'avanzamento fisico e finanziario del progetto con cadenza trimestrale. Per stato d'avanzamento s'intende una relazione che dia ragione delle attività svolte, dell'avanzamento verso gli obiettivi previsti, dell'evoluzione dei costi e dell'impegno delle risorse umane e materiali, nonché dell'aggiornamento della pianificazione del progetto.
7) A conclusione del percorso formativo l'istituzione scolastica ne darà comunicazione al dipartimento regionale pubblica istruzione, all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale ed all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione competente per territorio.
Capitolo V
Modalità di svolgimento delle azioni

A) Pubblicità ed informazione
1) Per favorire l'informazione sugli interventi formativi approvati gli organismi attuatori devono ricorrere alla pubblicizzazione utilizzando manifesti murari e/o avvisi nei quotidiani a larga diffusione, radio o televisione, internet, nonché depliants, brochure divulgative;
2) Tutto il materiale informativo dovrà contenere il logo e l'intestazione della Unione europea e del Fondo sociale europeo, il logo e l'intestazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e della Regione siciliana - dipartimento regionale pubblica istruzione, nonché i loghi e la denominazione di tutti gli organismi che sono coinvolti nel processo formativo;
3) Il materiale informativo sulle attività da espletare dovrà inoltre contenere: natura dell'intervento, la qualifica da conseguire, se prevista, durata dell'attività espressa in ore, sede di svolgimento dell'attività formativa, requisiti richiesti per la partecipazione alle azioni di selezione, modalità e sede di svolgimento di selezione, eventuali rimborsi spettanti, luogo di presentazione e termine ultimo per la presentazione delle domande.
4) I bandi dovranno altresì contenere la sede presso cui prendere visione del regolamento del corso, dove dovranno essere presentate le domande ed il termine ultimo delle stesse.
5) Poiché l'intervento è cofinanziato dal F.S.E. si dovrà fare riferimento alle indicazioni contenute nel Regolamento (CE) n. 1159/2000.
B) Selezione allievi
1) Le domande di partecipazione ai percorsi formativi messi a bando, con riferimento allo schema allegato (all. 2), dovranno essere rigorosamente protocollate secondo l'ordine cronologico di presentazione; scaduto il termine di presentazione indicato nel bando, qualora il numero degli aspiranti sia superiore a quello degli allievi previsti nel progetto approvato, l'organismo attuatore provvederà alle operazioni di selezione direttamente sotto la propria responsabilità. Le procedure, i criteri, i metodi e gli strumenti di selezione, dovranno essere contenuti nel progetto di dettaglio e resi pubblici.
2) Al termine delle operazioni di selezione sarà redatta una graduatoria degli aspiranti idonei che dovrà essere trasmessa al dipartimento regionale istruzione, all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale e, allo stesso tempo, resa pubblica presso la sede dove è avvenuta la selezione. Entro i cinque giorni successivi alla pubblicazione gli eventuali allievi esclusi potranno proporre motivato ricorso alle medesime Autorità, le quali adotteranno di concerto la decisione finale entro i cinque giorni successivi.
3) Delle operazioni di selezione sarà redatto apposito verbale, firmato da tutti i componenti della Commissione, nel quale andranno specificate le procedure, i metodi e gli strumenti utilizzati. Il suddetto verbale sarà trasmesso al dipartimento regionale istruzione, all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale e all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione competente per territorio.
4) Nel caso di disponibilità di posti derivanti da rinunce o espulsioni degli avviati, saranno ammessi gli aspiranti che avranno titolo a subentrare secondo l'ordine della graduatoria (solo nel caso in cui il numero delle ore già effettuate non superi il 20% del monte orario complessivo);
5) L'elenco degli allievi ammessi alla frequenza dei percorsi formativi, fissato in n. 20 unità, dovrà essere trasmesso all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione e alla Sezione circoscrizionale per l'impiego competente per territorio, corredati di norma dal tesserino mod. C1 ed il certificato di servizio per i partecipanti occupati, anche nel caso in cui non sia stata svolta la selezione;
6)  Nei casi di partecipazione di allievi occupati, che comunque hanno già assolto all'obbligo scolastico, è necessario acquisire un'attestazione delle competenze acquisite precedentemente ed il certificato di servizio.
C)  Formazione formatori
L'azione sarà svolta in favore dello staff docente per consentire di operare nel modo più efficace e concreto in relazione al raggiungimento degli obiettivi posti nel progetto e disporre di un quadro globale che colleghi tutti gli elementi (contenuti specifici, metodologie, obiettivi generali, obiettivi specifici, rilascio dei crediti) in una gestione consapevole che si trasferisca dall'equipe di progettazione allo staff docenti.
Delle riunioni dovrà essere redatto apposito verbale firmato da tutti i partecipanti e dal direttore del corso.
D)  Attività didattiche
1)  L'avvio del percorso formativo è fissato entro e non oltre un mese dall'autorizzazione all'avvio delle attività, e dovrà concludersi nel rispetto dei tempi preventivati.
Qualora l'organismo attuatore non sia in grado di rispettare tali scadenze, l'istituzione scolastica dovrà provvedere ad inviare, entro 15 giorni dalla ricezione dell'autorizzazione, la formale rinuncia al finanziamento al dipartimento regionale istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale.
2)  All'inizio del percorso formativo dovranno prevedersi azioni volte ad esplorare le motivazioni individuali, valutare le competenze in ingresso attraverso strumenti codificati quali, ad esempio, il bilancio delle competenze, al fine di valutare i crediti/debiti in ingresso, etc. Le ore dedicate a tali azioni non vanno computate all'interno delle ore dedicate all'attività formativa.
3)  Il numero degli allievi frequentanti è stabilito in n. 20 unità. Tale numero potrà essere ampliato fino ad un massimo di 30 unità solo nel caso in cui si prevede la formazione a distanza.
4)  Tutti gli interventi formativi comportano l'obbligo della frequenza.
5)  L'orario giornaliero di frequenza delle attività didattiche è fissato in almeno tre ore giornaliere e non più di otto ore giornaliere (in quest'ultimo caso dovrà prevedersi la pausa pranzo della durata di un'ora, che non andrà computata all'interno delle otto ore) e per un massimo di 40 ore settimanali.
6)  Il percorso formativo dovrà svolgersi senza soluzione di continuità ad eccezione della pausa estiva della durata di un mese.
7)  L'istituzione scolastica avrà cura di vigilare affinché i partecipanti non superino le ore d'assenza consentite e cioè, il 30% delle ore complessivamente approvate, salvo casi eccezionali che verranno valutati singolarmente dal Comitato tecnico scientifico del progetto, e comunque non più di 10 giorni consecutivi non giustificate da motivi di salute o da comprovati motivi di forza maggiore. Nei casi in cui con certezza non potrà essere frequentato almeno il 70% delle ore previste nel progetto, si dovrà tempestivamente provvedere all'esclusione del soggetto.
8)  Se il numero degli allievi, per effetto di dimissioni, dovesse scendere al di sotto del 40% degli avviati, l'istituzione scolastica dovrà sospendere l'attività e lo comunicherà al dipartimento regionale istruzione e all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale, che decideranno, di concerto, sulle iniziative da intraprendere in base alle attività ancora da svolgere ed alle unità didattiche da completare.
9)  I percorsi formativi dovranno essere organizzati secondo un modello modulare, basato in unità formative d'apprendimento, che consenta la verifica delle competenze acquisite anche ai fini del riconoscimento di crediti formativi nei confronti di altri sistemi. Pertanto per ogni unità didattica andrà indicata la denominazione e la durata in ore.
10)  La struttura del percorso didattico dovrà prevedere accanto alle lezioni d'aula anche momenti di laboratorio, esercitazioni, tirocinio etc., e contemplare l'adozione di metodologie interattive.
11)  All'interno del percorso didattico è necessario prevedere un sistema di verifica relativo all'apprendimento conseguito da ogni partecipante. In questo caso scopo della valutazione è quello di osservare ed analizzare l'efficacia dell'apprendimento in termini di acquisizione di conoscenza e di competenza e dall'altro prevedere la possibilità che i partecipanti possano esprimere dei giudizi qualitativi circa le diverse componenti del progetto (modello, organizzazione, docenti, materiali distribuiti, etc).
12)  Il percorso didattico dovrà coinvolgere docenti che per il 50% provengano dal mondo del lavoro e delle professioni, cui spetterà il compito di elaborare materiali didattici, specifici per il percorso didattico.
13)  La comunicazione di fine attività deve essere trasmessa al dipartimento regionale istruzione, all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale ed al competente Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione, entro 30 giorni antecedenti la data prevista di chiusura dell'attività formativa.
14)  Al termine del percorso formativo dovranno prevedersi misure di accompagnamento che costituiscono l'insieme dei servizi, non formativi, di supporto che saranno forniti ai partecipanti. Le misure di accompagnamento rappresentano le condizioni per ampliare l'accesso ai percorsi di diverse tipologie di soggetti e la loro percorribilità con risultati positivi. L'insieme delle azioni che saranno attivate non vanno computate all'interno delle ore dedicate all'attività formativa.
E)  Tirocini
1)  Il tirocinio deve, di norma, essere espletato a conseguimento del 60% dell'attività corsuale e non essere comunque di durata inferiore al 30% del monte orario complessivo.
2)  Il tirocinio, da non confondersi con attività pratiche, dovrà essere svolto in strutture esterne convenzionate con l'organismo attuatore ed essere coerente con gli obiettivi del corso, le attività d'aula e le propensioni professionali dei corsisti.
3)  Le attività di tirocinio devono essere dettagliatamente previste in sede di progettazione didattica esecutiva.
4)  L'istituzione scolastica dovrà comunicare, almeno 10 giorni prima, al dipartimento regionale pubblica istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale, la denominazione del soggetto ospitante e il luogo e le date di svolgimento del tirocinio; il setto re/com parto di riferimento del soggetto ospitante; la dimensione indicativa del soggetto ospitante utilizzando la tipologia piccola, media e grande impresa (p - m - g) e la funzione/i o il processo/i dove si svolgeranno le attività del tirocinante indicando le attività o le aree di attività in cui il tirocinante sarà coinvolto.
5)  L'Organismo attuatore dovrà provvedere altresì alla copertura assicurativa di ogni singolo tirocinante, che dovrà includere il rischio "in itinere".
Capitolo VI
Verifiche finali e certificazione dei crediti

A) Verifiche finali
1)  Al termine dell'attività formativa gli allievi verranno ammessi a sostenere una prova di valutazione finale volta ad accertare il raggiungimento delle conoscenze e delle competenze acquisite a seguito della frequenza al percorso.
2)  La valutazione finale dovrà articolarsi in un colloquio individuale ed in una prova di simulazione, secondo i criteri e le modalità stabilite dalla Conferenza unificata (ex art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281) nella seduta del 2 marzo 2000.
3)  La predisposizione di un dossier del percorso individuale dei corsisti predisposto dai docenti del corso e di un documento individuale predisposto dall'utente è condizione di ammissibilità alle prove di valutazione.
4)  Le prove di valutazione finale sono predisposte dalla Commissione d'esame, in coerenza con il progetto definito dal Comitato tecnico scientifico.
5)  La valutazione finale è espressa in centesimi dalla Commissione d'esame come risultato di sintesi della valutazione dei membri della stessa, sulla base di una ponderazione del 70% da attribuire al colloquio e analisi dei citati documenti, e del 30% alla prova di simulazione.
6)  Si considerano acquisite le competenze oggetto del percorso IFTS ove l'utente abbia conseguito 60 punti su 100 nelle due prove (almeno 42 nella prima e 18 nella seconda).
7)  Il certificato finale, compilato secondo apposito modello, viene rilasciato solo nel caso di superamento delle prove. La valutazione viene riportata sul certificato finale solo se raggiunta con il massimo dei voti. In tal caso viene espressa l'indicazione: "con lode".
8)  A coloro che non superano le prove previste viene rilasciata la "dichiarazione intermedia" del percorso seguito, secondo il modello già definito dal Comitato nazionale di progettazione FIS, con l'indicazione delle competenze acquisite per facilitare il riconoscimento dei crediti formativi.
9)  Di tutte le operazioni d'esame deve essere redatto apposito verbale secondo gli appositi modelli, da cui risulti anche la valutazione conseguita e il relativo punteggio attribuito a ciascun utente.
10)  La dichiarazione della votazione conseguita è rilasciata a richiesta dell'interessato.
B)  Costituzione della commissione d'esame
1)  La Commissione d'esame è costituita da componenti rappresentativi dei 4 soggetti formativi dell'IFTS (Scuola, Università, Formazione professionale, mondo del lavoro e delle professioni), che abbiano adeguati requisiti culturali e professionali coerenti con il profilo del corso, di cui due membri che saranno individuati tra i docenti del corso, rappresentativi delle diverse componenti presenti nel Comitato tecnico scientifico e proposti dal direttore del corso e due esperti del mondo del lavoro, che abbiano attinenza con il profilo del corso, che saranno individuati.
2) La Commissione d'esame, presieduta da un funzionario dell'Amministrazione regionale, sarà nominata con apposito decreto.
3)  La data viene fissata dall'Amministrazione tenuto conto delle esigenze e comunicata all'organismo attuatore.
4)  L'esame viene preceduto da una riunione di insediamento della Commissione convocata dal Presidente almeno 15 giorni prima della data stabilita per le prove, ai fini dell'esame preliminare della documentazione relativa al corso, dei documenti presentati dai docenti del corso e dai candidati, della definizione delle prove di esame e del relativo calendario.
5)  La Commissione altresì determina i criteri cui si formerà il successivo esame.
6)  Della riunione sarà redatto apposito verbale che dovrà essere firmato da tutti i componenti la Commissione.
7)  Concluse le prove, l'organismo attuatore trasmetterà tempestivamente al dipartimento regionale pubblica istruzione, tutta la documentazione concernente la valutazione finale, firmata in originale dai componenti la Commissione, provvederà, altresì, alla compilazione del Certificato di specializzazione, secondo apposito modello, per tutti i partecipanti risultati idonei alle prove finali, ed al relativo invio, entro un mese dall'espletamento delle prove, al dipartimento regionale pubblica istruzione.
8)  L'organismo attuatore, entro un mese dall'espletamento delle prove finali, curerà l'invio dell'elenco di tutti i partecipanti risultati idonei alle prove finali all'Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione, competente per territorio, che provvederà all'espletamento delle conseguenziali attività per il riconoscimento della qualifica professionale ed al successivo rilascio della stessa.
Capitolo VII
Registri didattici e registri contabili

A) Registri didattici
1) Il registro didattico costituisce il documento fondamentale del percorso formativo in quanto consente di verificare la presenza dei partecipanti, l'orario, i docenti, le attività didattiche trattate in corrispondenza al progetto approvato e al progetto di dettaglio.
2) Il frontespizio del registro deve recare ogni riferimento utile per l'individuazione del percorso formativo: numero del corso, sede operativa, qualifica e codice professionale (se previsto), settore di riferimento, tipologia, numero allievi e durata del percorso.
3) Il contenuto del registro prevede, oltre al programma svolto, le firme dei partecipanti e del personale di docenza.
4)  Più in dettaglio il registro, con riferimento ad ogni ora d'insegnamento (o unità didattica), deve fornire i seguenti dati: ora di inizio e termine, firma del docente e del tutor, materia e argomenti trattati.
5)  Il direttore del corso deve apportare la propria firma sul registro, attestante che le notizie ivi riportate sono conformi a quanto effettivamente avvenuto in quel giorno.
6)  I docenti, o altro personale incaricato, devono annotare puntualmente le assenze dei partecipanti, sbarrando gli spazi vuoti in corrispondenza dei rispettivi nominativi, all'inizio delle lezioni antimeridiane e/o pomeridiane, e curare che la firma dei presenti venga apposta all'atto dell'entrata e all'atto dell'uscita.
7)  Tutto ciò che rende possibile il controllo didattico e contabile mediante conteggio delle ore di presenza, dei singoli partecipanti e di quelle totali da riportare negli appositi riepiloghi, nonché delle ore di docenza.
8) In caso di tirocinio individuato in sedi diverse da quella di conservazione del registro didattico, si devono istituire appositi registri, fogli o schede che contengano i nominativi degli allievi, preventivamente vidimati, da tenere costantemente nella sede di svolgimento del tirocinio, e la circostanza deve essere annotata nel registro originario a fianco dei partecipanti interessati. Ciò vale anche in caso di sdoppiamento dei corsi in moduli diversificati per gruppi di partecipanti.
9) I funzionari incaricati del controllo devono apporre la propria firma sui registri controllati.
B) Registri contabili
Registro di prima nota delle spese.
1) Tale registro, in forma di giornale mastro (giornale di cassa e partitario delle spese), deve riportare in tempo reale ed in ordine cronologico le spese impegnate e sostenute con il riferimento all'azione finanziata cui fanno carico ed al documento di impegno e di pagamento della spesa.
2) Contemporaneamente dette spese dovranno essere trascritte nell'apposito partitario per voci.
Registro protocollo
Il registro protocollo risponde all'esigenza di controllare che tutte le domande degli aspiranti partecipanti, pervenute al soggetto gestore nei termini previsti, siano state prese in considerazione per la corretta sostituzione di partecipanti dimissionari. Ciò al fine dell'eventuale inserimento di altri soggetti risultati idonei nella graduatoria di selezione iniziale. Tale registro può sopperire, inoltre, all'esigenza di documentare le spese postali.
Registro delle fatture
Il registro delle fatture, reso obbligatorio a seguito dell'emanazione della legge n. 537/93 che, con l'art. 14 comma 10, attrae nella normativa I.V.A. i versamenti degli enti pubblici per i corsi di formazione professionale, deve essere tenuto in conformità e nei limiti degli art. 21-23-24-25 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 sull'istituzione e disciplina dell'I.V.A.
Registro di carico e scarico
1) Per il carico e lo scarico del materiale di consumo, sia che si tratti di materiale in dotazione individuale (cioè consegnato ai partecipanti), sia che si tratta di materiale in dotazione collettiva (cioè per esercitazioni pratiche), deve essere istituito un registro-partitario nel quale devono essere indicati, in ordine cronologico e per voci merceologiche raggruppate in modo omogeneo, i materiali acquistati o prelevati dalle scorte di magazzino a fronte di quelli distribuiti gratuitamente ai partecipanti (materiale didattico individuale, indumenti protettivi) o utilizzati per esercitazioni pratiche.
2) Il registro può essere sostituito, laddove esista una contabilità informatizzata, da schede di magazzino codificate.
3) I materiali distribuiti ai partecipanti devono comunque essere riportati anche su schede o elenchi individuali di consegna controfirmati per ricevuta dai partecipanti stessi.
4) Le operazioni di carico e scarico devono essere registrate contestualmente all'acquisto o al prelievo del materiale ed all'utilizzo del materiale stesso.
5) Se l'utilizzo dei materiali in dotazione collettiva per le esercitazioni pratiche dà luogo, durante l'azione formativa, a produzione di beni, di semilavorati o residui di lavorazione, deve esserne presa nota nel registro dei beni prodotti.
Registro dei beni prodotti
1) Tale registro deve essere tenuto in correlazione a quello dei materiali di consumo nell'eventualità che l'azio ne formativa produca beni o semilavorati fruibili.
2) Nel registro devono risultare inventariati tutti i beni prodotti.
Registro inventario.
Tale registro deve contenere tutti i beni mobili in disponibilità dell'Ente con indicazione dell'ubicazione, degli estremi d'acquisizione e delle fonti finanziarie relative all'acquisizione.
Capitolo VIII
Erogazione del contributo

Il finanziamento dei singoli progetti è composto da una quota di contribuzione nazionale, pari a circa il 69,8%, assegnata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR), ed una quota di contribuzione regionale, corrispondente a circa il 30,2% del finanziamento concessa dall'Assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione - dipartimento pubblica istruzione, a valere sulla misura 3.07 del P.O.R. Sicilia 2000/2006 approvato dalla Commissione europea con decisione n. C(2000)2346 dell'8 agosto 2000.
Il finanziamento del singolo progetto sarà erogato all'Istituzione scolastica, con accreditamento sul conto corrente acceso presso l'Istituto bancario che svolge il servizio di cassa, nei seguenti modi:
-  il  50%,  quale primo anticipo;
-  il  30%,  quale seconda anticipazione, a seguito dell'avvenuta spesa di almeno il 50% della prima anticipazione, e non prima di avere realizzato il 50% delle attività previste;
-  il 20% a saldo, dopo la verifica della rendicontazione finale.
Le suddette erogazioni saranno effettuate dal dipartimento regionale pubblica istruzione relativamente alla quota a valere sulla misura 3.07 del P.O.R. Sicilia 2000/2006 e dal MIUR, attraverso i competenti uffici, relativamente alla quota di contribuzione nazionale.
L'istituzione scolastica entro 30 giorni dal ricevimento della lettera d'autorizzazione all'avvio del corso dovrà trasmettere al dipartimento regionale pubblica istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale gli estremi della delibera del Consiglio d'istituto da cui risulti la formale assunzione delle iniziative nel programma annuale.
A norma dell'art. 38 del Regolamento (CE) 1260/99 è indispensabile che la gestione amministrativo-contabile del progetto sia tenuta distinta dalle spese di funzionamento in modo che possa essere esibita per ogni verifica amministrativo-contabile da parte degli organi comunitari, nazionali, regionali. Pertanto l'istituzione scolastica imputerà i finanziamenti in questione ai pertinenti aggregati dell'entrata e dell'uscita.
Capitolo IX
Revoca del finanziamento

1) L'inosservanza di quanto disposto con la presente circolare potrà dar luogo, a seconda della gravità, alla pronuncia di decadenza o revoca del finanziamento.
2) Le irregolarità commesse nello svolgimento delle azioni potranno, altresì, costituire pregiudizio nella concessione di futuri finanziamenti.
Capitolo X
Costi e voci di spesa ammissibili

1) L'Istituzione scolastica dovrà presentare entro sessanta giorni dalla fine delle attività previste nel progetto, al dipartimento regionale pubblica istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale, il rendiconto delle spese sostenute, suddivise per voci di spesa e distinte per anno solare, corredato da tutta la documentazione e dai giustificativi di spesa, conformemente a quanto previsto dalle vigenti disposizioni nazionali e regionali in materia e dalle procedure stabilite dalla Decisione comunitaria C(97) 322 - SEM 2.000 e successivi aggiornamenti.
2) A tal riguardo, per quanto attiene la congruità dei costi, si rimanda alle disposizioni normative generali attualmente in vigore:
- circolari emanate dal Ministero del lavoro n. 98/95 del 12 agosto 1995 (pubblicata nel supplemento ordinario n. 99 della Gazzetta Ufficiale serie gen. n. 188 del 12 agosto 1995) n. 130/95 del 25 ottobre 1995, n. 101/97 del 17 luglio 1997 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 29 luglio 1997;
- decisione della Commissione europea n. 1035/6 del 23 aprile 1997 sull'ammissibilità delle spese nel quadro dei fondi strutturali;
- regolamento (CE) n. 1685/2000 della Commissione del 28 luglio 2000, recante disposizioni di applicazione del Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, per quanto riguarda l'ammissibilità delle spese concernenti le operazioni cofinanziate dai fondi strutturali;
- capitolo "spese ammissibili e massimali di riferimento" della circolare dell'Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione, pubblicata sul supplemento ordinario n. 1 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (parte I) n. 35 del 13 giugno 2001.
3) Le spese devono essere connesse con l'intervento approvato e riferirsi temporalmente ad azioni realizzate nel periodo compreso tra la data di approvazione e la fine dell'azione prevista. Fanno eccezione le spese di progettazione, di certificazione finale, di accompagnamento degli allievi.
4) Il computo delle spese sostenute va distinto fra costi diretti (inerenti unicamente al singolo progetto) e indiretti (inerenti complessivamente ai progetti ed alla gestione generale dell'organismo attuatore).
5) Si precisa che per i costi diretti deve essere documentato l'iter (dall'ordine/incarico, alla conferma, all'utilizzo, all'imputazione, al pagamento, alla quietanza e alla documentazione prevista dalla disciplina che regola l'I.V.A.).
6) L'I.V.A. rappresenta un costo riconoscibile solo quando non possa essere, in qualsiasi modo, recuperata dal beneficiario finale. In tal caso la spesa deve essere calcolata al lordo di I.V.A.
7) Tutti i costi devono essere considerati onnicomprensivi. Essi dovranno quindi comprendere anche gli eventuali oneri sociali e fiscali, l'I.V.A., se dovuta, etc.
8) I costi indiretti devono essere dimostrati mediante l'imputazione della quota parte di un costo totale estratto dalla contabilità o da fatture, bollettini, etc.
9) I costi per l'assicurazione all'INAIL dei partecipanti possono essere imputati all'attività anche per la fase di stage in azienda. In questo caso possono essere riconosciute anche assicurazione aggiuntive per i rischi non coperti dall'istituto per il personale interno che partecipa allo stage.
10) Per lo stage questo deve essere previsto da una specifica convenzione tra il soggetto attuatore e azienda ospitante. Non sono ammessi compensi all'azienda oltre i costi di gestione, il rimborso delle spese effettivamente sostenute. Il tutor aziendale deve essere considerato un esperto esterno per il quale deve essere previsto uno specifico incarico professionale.
11) Le spese di vitto e alloggio e trasporto imputabili ad attività previste dal corso sono ammissibili. Le spese di vitto sono ammissibili per un impegno superiore alle sei ore giornaliere. Tali spese dovranno essere documentate da una convenzione stipulata con il fornitore dove sia specificato il costo di ogni singolo pasto.
12) Le spese telefoniche e postali sono ammissibili se connesse con l'azione finanziata, per quelle telefoniche deve essere attribuita una quota parte in relazione alla totalità delle azioni dell'istituto.
13) Non sono ammesse spese di intermediazione e subappalto.
14) Le spese che vengano riconosciute non ammissibili verranno detratte dai rimborsi e/o dal saldo, e qualora i relativi fondi siano stati già erogati ne verrà chiesta la restituzione.
15) Le spese (ad esempio spese di funzionamento) attribuibili cumulativamente a uno o più progetti attuati nello stesso istituto dovranno essere imputate ai singoli progetti finanziati in base ad una ripartizione pro-quota esplicitamente giustificata.
16) Non sono ammessi costi forfettari. Tutte le spese dovranno essere giustificate con l'indicazione analitica degli elementi che concorrono a determinarle.
17) Tutti i costi relativi ad attività di persone, ivi comprese quelle di gestione organizzativa ed amministrativa, devono essere rapportati a costi unitari e possono riguardare, nel caso di personale stabilmente occupato, soltanto attività prestate oltre il regolare orario di servizio. Esse dovranno risultare dai registri delle firme o da altro documento che attesti orario.
18) Gli emolumenti in favore del personale non docente devono riferirsi alla normativa di riferimento della categoria d'appartenenza.
19) Tutte le prestazioni retribuite dovranno avvenire a seguito di regolare convenzione o lettera d'incarico. Tale documento dovrà indicare analiticamente l'oggetto della prestazione, il numero di ore assegnate e il relativo compenso orario onnicomprensivo, cui andrà allegato il curriculum vitae e professionale.
20) La lettera di incarico per il personale dipendente dovrà indicare che trattasi d'incarico che non contrasti con i compiti istituzionali inerenti il proprio rapporto di lavoro. Il suddetto incarico sarà assegnato nei casi previsti dalla vigente normativa di riferimento e con le modalità ivi contenute. Per tale prestazione il compenso è soggetto alla ritenuta d'acconto nella misura di legge. Alla lettera dovrà essere allegata la formale autorizzazione a tale prestazione da parte dell'Amministrazione pubblica da cui il soggetto è dipendente.
21) Non possono essere previsti acquisiti di tecnologie e materiale soggetto ad essere inventariato. Ove si presentino esigenze strettamente indispensabili e direttamente collegabili allo specifico obiettivo dell'azione, è possibile acquisire in leasing o prendere in affitto tecnologie, pacchetti informatici ed ogni strumentazione necessaria alla realizzazione dell'azione. Il leasing e l'affitto dovranno essere strettamente limitati al tempo d'attuazione del progetto. Si rimanda per specifici vincoli al Regolamento (CE) 1685/2000 norma n. 10. Anche in caso di ricorso al leasing dovranno essere osservate le norme previste dal titolo IV "attività negoziali" del decreto n. 895 del 31 dicembre 2001.
22) Per quanto riguarda gli acquisti di materiali, strumenti, etc. sono consentiti solamente nell'ambito e nei limiti delle spese ammissibili indicate nelle circolari del Ministero del lavoro, più volte citate.
23) Qualora per la realizzazione del progetto si rendano necessari eventuali scostamenti tra le macrovoci di costo previste, gli stessi, debitamente motivati, sono ammissibili purché gli scostamenti da una macrovoce all'altra non siano superiori al 20%.
24) Eventuali scostamenti di costo, all'interno delle macro voci previste devono essere adeguatamente motivati e documentati.
Capitolo XI
Monitoraggio - Valutazione - Rendicontazione - Controlli

Il monitoraggio e la valutazione rappresentano elementi indispensabili e qualificanti di ogni progetto finanziato dai Fondi strutturali. I Regolamenti comunitari ed il P.O.R. prescrivono tassativamente che qualsiasi iniziativa venga monitorata e valutata durante tutto il suo percorso per verificarne l'efficienza, l'efficacia e la capacità di impatto. Ciò richiede, una puntuale attuazione di tutte le procedure prescritte.
Nello specifico, per ogni progetto si dovrà provvedere a trasmettere al dipartimento regionale pubblica istruzione ed all'Ufficio scolastico regionale per la Sicilia - direzione generale su supporto cartaceo ed all'Unità operativa II del dipartimento pubblica istruzione via e-mail all'indirizzo uob2istruzione@regione.sicilia.it, nei tempi e con le modalità di seguito indicate, i seguenti documenti:
- le schede di monitoraggio (scheda mon., scheda cert., scheda rend.) disponibili su programma informatico all'indirizzo www.euroinfosicilia.it - sezione news, nonché sul sito www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi
1) La scheda di monitoraggio fisico iniziale (elaborata sul modello scheda mon., avendo cura di barrare "avvio") ha lo scopo di informare sull'effettivo avvio del progetto e di fornire i dati necessari per gli indicatori di avvio previsti dalle norme comunitarie. Essa deve essere compilata esclusivamente sul modello indicato, ed inviata entro e non oltre 15 giorni dalla data di inizio delle attività previste nel progetto. Il rispetto di tale scadenza va considerato fondamentale, in quanto, in mancanza della scheda mon., non sarà possibile la ricezione delle schede di certificazione della spesa.
2) La scheda di certificazione della spesa (elaborata sul modello scheda cert.) dovrà essere trasmessa dalle istituzioni scolastiche - con scadenza trimestrale. Tale certificazione riguarda tutte le spese effettivamente avvenute (pagamenti) nell'intervallo di tempo per tale progetto, indipendentemente dalle risorse fino a quel momento ad esso formalmente attribuite. Le spese, quindi, dovranno essere certificate anche se materialmente effettuate su anticipazioni di cassa o con altre risorse dell'istituzione scolastica.
La certificazione, anche in caso di assenza di spesa, dovrà comunque essere prodotta alle scadenze stabilite, pena il blocco della corresponsione degli anticipi e saldi.
3) La scheda di monitoraggio fisico finale (elaborata sul modello scheda mon., avendo cura di barrare "conclusione"), da trasmettersi entro 15 giorni dalla conclusione del progetto.
Anche nel caso di mancato invio della suddetta scheda si procederà al blocco degli anticipi eventualmente residui e del saldo.
4) La scheda di rendicontazione per il monitoraggio finanziario finale (elaborata sul modello scheda rend.) dovrà essere inviata entro 30 giorni dalla conclusione del progetto. Essa rappresenterà la situazione della spesa effettiva liquidata o da liquidare in base alla specifica documentazione acquisita.
Tale rendicontazione dovrà, ovviamente, corrispondere con i dati definitivi della certificazione della spesa (modello scheda cert.).
I regolamenti comunitari - Reg (CE) 2060/97 e 1260/99 - richiamano costantemente l'importanza dei controlli come garanzia dell'efficienza e della trasparenza sia dei contenuti che delle procedure dei progetti, dettando precise disposizioni in merito alla loro organizzazione ed agli adempimenti da rispettare ad ogni livello di responsabilità, e prevedendo in particolare un sistema articolato in controlli sia interni che esterni.
E' in corso di elaborazione da parte dell'Autorità di gestione, in coordinamento con il Ministero del tesoro e del bilancio (Autorità di gestione del Quadro comunitario di sostegno per l'Obiettivo 1), la stesura di una "pista di controllo" che fisserà in dettaglio procedure e adempimenti.
Fino alla pubblicazione di tale pista, si richiama come potenziale riferimento la nota n. 6206 C1S del 19 luglio 2000 "Fondi strutturali europei - P.O.P. 940025 I 1 1994-1999. Adempimenti connessi con la conclusione della programmazione".
I revisori dei conti delle istituzioni scolastiche effettueranno un controllo specifico relativo ai capitoli di entrata ed uscita relativi alla gestione dei progetti, in occasione delle verifiche per l'approvazione del bilancio di previsione e del conto consuntivo.
E' previsto, inoltre, un eventuale controllo aggiuntivo di un organismo indipendente dall'Autorità di gestione, ed un eventuale controllo a campione da parte della Commissione europea e della Corte dei Conti europea.
Pertanto, tutta la documentazione a vario titolo richiesta in questa circolare dovrà essere ordinatamente conservata agli atti e presentata all'atto dei suddetti controlli.
La valutazione sia interna che esterna riveste un'importanza fondamentale nell'accertamento dell'efficienza, efficacia ed impatto sia dei singoli progetti che delle azioni e misure del P.O.R.
Tutti i progetti, pertanto, sono soggetti a diverse modalità di valutazione che saranno variamente articolate a seconda degli obiettivi e dei livelli. Al riguardo si rammenta che le modalità dell'autovalutazione, che riguarda l'analisi sia delle risorse umane (allievi, docenti, esperti, ecc.) impegnate nei progetti, che dei risultati raggiunti e delle ricadute, potrà essere realizzata anche con strumenti autonomi da parte del soggetto attuatore, conformemente a quanto previsto nel progetto di dettaglio.
Capitolo XII
Disposizioni finali

L'Amministrazione si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori istruzioni.
Il dipartimento regionale pubblica istruzione si riserva altresì, di verificare, durante o a conclusione delle attività, la qualità e l'efficacia degli interventi finanziati.
La presente circolare sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, la stessa completa dei relativi allegati verrà pubblicata sul sito ufficiale del P.O.R. Sicilia 2000/2006 www.euroinfosicilia.it, nonché sul sito www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi
Il dirigente generale del dipartimento regionale pubblica istruzione: LO FRANCO
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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Michele Arcadipane
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