REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2002 - N. 42
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
INFORMAZIONI TEL 6964930 - ABBONAMENTI TEL 6964926 INSERZIONI TEL 6964936 - FAX 6964927

AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

DECRETO 12 giugno 2002.
Individuazione degli interventi di miglioramento am bien tale per favorire la riproduzione naturale della fauna selvatica.

Allegato "A"
MIGLIORAMENTI AMBIENTALI CON FINALITÀ FAUNISTICHE

Per miglioramento ambientale deve intendersi quell'insieme di misure che hanno lo scopo di ricreare condizioni ambientali distrutte o degradate dall'azione e dall'incuria dell'uomo.
I miglioramenti ambientali con finalità faunistiche hanno lo scopo di modificare i fattori da cui dipende la conservazione ed il potenziamento delle risorse faunistiche di un territorio.
Il servizio XI faunistico-venatorio dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste, nell'ambito delle competenze ascritte dalla vigente normativa e coerentemente alle previsioni del Piano regionale faunistico-venatorio, al fine di sostenere e potenziare la fauna selvatica, emana le presenti disposizioni attuative.
Le ripartizioni faunistico-venatorie, unità operative del servizio con competenza provinciale, nel predisporre i programmi faunistici articolati per comprensori omogenei (art. 8, comma 2°, lett. a), della legge regionale n. 33/97 e successive modifiche ed integrazioni), proporranno, anche su segnalazione delle associazioni agricole, ambientaliste e venatorie riconosciute, iniziative di miglioramento ambientale, distinte per specie sia autoctone che migratorie, volte a favorire la riproduzione naturale della fauna selvatica, secondo le linee guida generali dettate con il Piano regionale faunistico-venatorio.
Tali miglioramenti dovranno essere attuati con particolare ri guardo all'interno e/o nelle zone limitrofe delle oasi di protezione e rifugio della fauna, delle zone di ripopolamento e cattura, delle zone rifugio, delle zone ricadenti lungo le rotte di migrazione, avendo cura, ove possibile, di distribuire gli interventi su tutto il territorio agro-silvo-pastorale di rispettiva competenza.
Sempre in aderenza alle previsioni del citato Piano faunistico-venatorio e con l'ordine di priorità in esso stabilito, si individuano di seguito le azioni, gli interventi, le modalità e i tempi di esecuzione degli stessi. Si indicano, altresì, i territori di elezione di ognuna delle specie oggetto di intervento, nonché la misura degli incentivi da corrispondere ai proprietari o ai conduttori dei fondi che si impegnano ad eseguire gli interventi programmati.
FAUNA SELVATICA AUTOCTONA
Coturnice (alectoris graeca whitakeri)
Com'è noto la coturnice siciliana popola ripidi pendii a vegetazione erbacea dominante interrotta da frequenti affioramenti rocciosi ed utilizza localmente coltivi terrazzati, habitat aperti formati da zone rocciose, prati, distese erbacee ed essenze di macchia mediterranea, ma si trova anche in ambienti boschivi e rimboschimenti ai margini degli ambienti aperti.
Conseguentemente per tale specie gli interventi possono effettuarsi elettivamente negli areali di cui sopra coltivati in modo estensivo e di superficie adeguata.
Lepre (lepus corsicanus)
Considerate le abitudini del selvatico, gli interventi finalizzati al suo incremento possono effettuarsi elettivamente negli areali ricadenti in zone collinari e montane coltivate in modo estensivo e di superficie adeguata.
Coniglio (oryctolagus cuniculus)
Per tale specie gli interventi possono effettuarsi negli areali di elezione che possono indicarsi come zone di pianura e di collina coltivate in modo più o meno estensivo, ma che possono comprendere anche colline e pianure intensivamente coltivate con terreni asciutti, nonché in terreni sabbiosi ma anche in terreni pietrosi e ben esposti.
Avifauna migratoria
La nostra regione, come altre aree mediterranee, ha un ruolo di fondamentale importanza in ambito paleartico per la conservazione delle popolazioni di fauna migratoria. Infatti, delle circa 140 specie di uccelli nidificanti in Sicilia, almeno 100 hanno popolazioni sedentarie o parzialmente sedentarie, mentre le altre svernano al di fuori della regione mediterranea, in aree sub-sahariane. Le popolazioni di alcune specie svernanti in Sicilia vengono incrementate da popolazioni centro-europee che utilizzano la regione mediterranea per trascorrere i mesi invernali. Inoltre in autunno giungono nell'isola circa altre 60 specie solamente per svernare.
Ciò posto e considerato che le specie legate ad ambienti boschivi o agli arboreti coltivati mostrano una certa stabilità delle popolazioni svernanti, pur fluttuando di anno in anno in dipendenza di fattori naturali intrinseci, le specie legate agli ambienti umidi sono molto soggette al variare, anche drammatico, della disponibilità di ambienti umidi, strettamente connesse alle precipitazioni autunno vernine. Pertanto particolare attenzione dovrà essere riservata alle zone umide, ove non sottoposte a tutela ai sensi della legge regionale n. 98/81 (parchi e riserve naturali). Le zone umide artificiali, ed in particolare gli invasi di ritenuta anche di piccola dimensione, si stanno dimostrando di enorme utilità per gli anatidi.
Azioni ed interventi programmabili
Gli interventi, le modalità di esecuzione degli stessi, nonché la misura degli incentivi da corrispondere ai proprietari o ai conduttori dei fondi che si impegnano ad eseguire gli interventi finalizzati all'incremento della specie sono quelli appresso indicati:
1)  incentivazione delle colture "a perdere" cioè semina o rinuncia alla raccolta su parcelle di piccola estensione di essenze appetite; gli interventi dovranno riguardare superfici anche di piccolissima estensione sparse su tutto il comprensorio interessato.
Le coltivazioni a perdere dovranno riguardare:
-  per quanto attiene alla coturnice: composite, convulvacee, leguminose, graminacee, ombrellifere e smilacacee;
-  per quanto attiene alla lepre ed al coniglio: cereali e/o foraggere autunno-vernine, in particolare leguminose.
L'incentivo è pari a E 520/Ha di superficie destinata a coltura a perdere per anno;
2)  incremento e/o conservazione del margine erboso delle bordure di passaggio fra diversi tipi di coltivazione, esempio: coltivato/bosco, coltivato/margini dei corsi d'acqua, coltivato/siepi frangivento.
L'incentivo è pari a E 105/Ha di superficie destinata a margine erboso per anno;
3)  incremento e/o conservazione di superfici ad incolto cespuglioso intercalato alle coltivazioni, lungo le aree più marginali ed intorno alle aree boscate o con arbusti eventualmente presenti nel fondo e l'inerbimento dei fossi e delle scoline.
L'incentivo è pari a E 105/Ha di superficie destinata a incolto cespuglioso o all'inerbimento per anno;
4)  punti di alimentazione e di abbeverata artificiali. Tali interventi dovranno essere effettuati in zone non antropizzate e comunque ad una distanza non inferiore a 500 m. da abitazioni e/o da costruzioni in genere che comportino la presenza umana.
L'incentivo è pari a E 60 per anno per punto di abbeverata e E 80 per punto di alimentazione;
5)  posticipazione dello sfalcio o del sovescio della vegetazione presente nelle "tare" (bordi di strade, canali, fossi ecc. ecc.) a dopo il 30 settembre.
L'incentivo è pari a E 55/Ha di superficie interessata per anno;
6)  posticipazione dell'aratura o dell'interramento delle stoppie, a dopo il 30 settembre.
L'incentivo è pari a E 104/Ha per anno;
7)  adozione di misure specifiche durante le operazioni di sfalcio e di raccolta dei foraggi, di mietitrebbiatura dei cereali e di raccolta delle altre colture che debbono essere svolte partendo dal centro degli appezzamenti con direzione centrifuga e con ridotta velocità delle macchine, alzando le barre di taglio ad almeno 10 cm. dal suolo per sfalcio e raccolta foraggio e almeno 20 cm. dal suolo per la mietitrebbiatura e prevedendo sistemi di allontanamento del selvatico, attraverso ad esempio l'applicazione delle cosiddette "barre di involo" sistemate anteriormente agli organi falcianti.
L'incentivo è pari a E 250 per l'adozione della barra di involo, incrementato E 60/Ha e per anno, fino ad un massimo di E 2.500 per azienda, fermo restando che l'intervento deve essere effettuato su tutta la superficie interessata dall'iniziativa;
8)  ripristino dei tradizionali muretti a secco.
L'incentivo è pari a E 62/mc.;
9)  apprestamenti per evitare e/o diminuire l'erosione dello strato superficiale, come graticciate con materiale vivente, brigliette in pietrame a secco, drenaggi con pietrame, etc.
L'incentivo va computato secondo le previsioni del prezziario regionale per opere e/o lavori per investimenti nelle aziende agricole.
10)  realizzazione di modeste radure all'interno di compagini bo schive o arbustive.
L'incentivo è pari a E 185/Ha di superficie di radura per anno;
11)  ripristino della cespugliazione ai margini delle caratteristiche rocce emergenti nelle estensioni coltivate e/o creazione di cumuli di pietre, di fascine e cataste di legna per facilitare il rifugio del coniglio.
L'incentivo è pari rispettivamente a E 3 a pianta ed E 26/mc.;
12)  coltivazione a perdere di parcelle di piccola estensione di tuberi e radici.
L'incentivo è pari a E 260/Ha di superficie interessata per anno;
13)  mantenimento e/o ripristino della vegetazione delle zone umide, sia sommersa ed emergente, che dei terreni circostanti, attraverso semine e/o trapianti delle essenze più tipiche, privilegiando l'eterogeneità delle essenze vegetali;
L'incentivo è pari a E 260/Ha di superficie interessata per anno;
14)  mantenimento e/o ripristino del profilo irregolare, con insenature ed anfratti di rive o di argini, eventualmente con la creazione di prolungamenti dell'area umida, di fossati paralleli all'area umida principale, di prati e radure umide intorno al bacino principale.
L'incentivo è pari a E 0,50 per metro lineare di profilo ed E 260/Ha di superficie interessata per anno;
15)  mantenimento e/o predisposizione di zone d'acqua bassa (15-20 cm.) o di argini e rive di ridotta pendenza (< 5%) per una fascia di circa 5-10 m. dalla riva ove favorire lo sviluppo della vegetazione spontanea soprattutto per i bacini artificiali scavati per altri scopi e che presentano rive molto scoscese.
L'incentivo è pari a E 500/Ha di superficie interessata per anno;
16)  predisposizione e/o mantenimento di spiagge, dune, isolotti di ghiaia o di terra e/o zattere galleggianti ancorate al fondo per favorire la nidificazione e la sosta per diverse specie di avifauna favorendovi lo sviluppo della vegetazione;
L'incentivo è pari a E 10/mq. per anno per il mantenimento di spiagge, dune, isolotti di ghiaia o di terra e zattere galleggianti;
L'incentivo è pari a E 52/mq. per anno per la predisposizione ex novo delle stesse opere;
17)  predisposizione di fasce permanenti (20-30 m.) di vegetazione spontanea o seminata (avena) come separazione tra i terreni coltivati intensamente e la zona umida.
L'incentivo è pari a E 520/Ha di vegetazione per anno;
Gli interventi dovranno comportare per i proprietari o conduttori dei fondi interessati, anche riuniti in associazioni temporanee, l'adesione ad un disciplinare che deve contenere l'impegno di adempiere e realizzare uno dei programmi (coturnice, lepre, coniglio, avifauna migratoria) per almeno 5 anni avendo riguardo per le eventuali rotazioni agrarie.
I soggetti che sottoscriveranno il disciplinare per l'adesione ad uno o più programmi dovranno altresì impegnarsi a non utilizzare antiparassitari, anticrittogamici, diserbanti, concimi fogliari e concimi granulari, a meno che questi ultimi non siano immediatamente interrati.
Nel caso in cui le aree interessate saranno percorse da incendio, gli incentivi verranno corrisposti proporzionalmente.
Documentazione
Unitamente alla domanda, nella quale deve essere specificato se i terreni sono soggetti a particolari vincoli (esempio: riserve naturali, parchi regionali, oasi di protezione e rifugio della fauna, zone di ripopolamento e cattura zone SIC e ZPS o altre zone precluse) il richiedente deve presentare la seguente documentazione:
-  titolo di proprietà o disponibilità dei terreni da assoggettare all'iniziativa;
-  dichiarazione resa a norma di legge contenente i seguenti impegni:
1)  di rispettare gli obblighi previsti dal programma elaborato dalla ripartizione faunistico-venatoria competente per territorio e svolgere tutte le attività conseguenti;
2)  di essere sempre disponibile ai controlli che l'Amministrazione riterrà opportuno effettuare anche senza preavviso;
-  cartografia:
1)  carta I.G.M. 1:25.000 con l'indicazione delle zone ove ricade l'azienda;
2)  planimetria catastale o estratti dei fogli di mappa in originale o copia conforme;
-  certificati catastali o visure catastali;
-  relazione tecnica sulla descrizione dei luoghi delle colture praticate ecc.
Adempimenti
Le ripartizioni faunistico-venatorie, entro il 31 gennaio di ogni anno, trasmettono al competente servizio dell'Assessorato il programma di massima relativo all'anno successivo.
Il programma stesso, approvato entro il 31 marzo, viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per darne massima diffusione.
Le ripartizioni, a loro volta, ne curano la capillare divulgazione, anche a mezzo di affissione all'albo pretorio dei comuni.
I soggetti interessati, entro il termine perentorio del 30 giugno, inoltrano le istanze corredate della documentazione di cui sopra, in triplice copia alle ripartizioni faunistico-venatorie competenti per territorio.
I predetti uffici ne verificano la coerenza con il programma approvato, ne curano l'istruttoria e le trasmettono, unitamente ad una dettagliata relazione, al competente servizio dell'Assessorato en tro il 31 agosto.
L'Assessorato, ricevuta la documentazione in due copie, entro i 120 giorni successivi provvede all'approvazione degli interventi proposti; il predetto termine si intende interrotto ove occorra integrare la documentazione.
Pagamenti
Gli incentivi potranno essere corrisposti con pagamenti annuali posticipati.
Prima applicazione
Considerate le sfavorevoli condizioni climatiche che hanno caratterizzato il primo quadrimestre dell'anno in corso ed il prevedibile periodo di siccità estiva cui si andrà incontro, condizioni climatiche che si ripercuoteranno negativamente sulla fauna selvatica; considerato inoltre che i tempi di attuazione, a regime, degli interventi ed azioni di miglioramento previsti nella presente circolare sono inevitabilmente dilatati; ravvisata la necessità di avviare sollecitamente i programmi di miglioramento indicati nella presente circolare; in via transitoria, e comunque esclusivamente per il primo biennio di applicazione, in deroga alla procedura prevista, le ripartizioni faunistico-venatorie possono proporre di iniziare ad attuare le azioni e gli interventi sopra descritti compatibilmente con il ciclo biologico sia delle colture che della fauna interessata.
Dovranno essere privilegiate in via prioritaria: le barre di involo, i punti di abbeverata e di alimentazione, la posticipazione del l'interramento delle stoppie.
Torna al Sommariohome


GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


Torna al menu- 82 -  28 -  14 -  86 -  19 -  40 -