REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 30 AGOSTO 2002 - N. 41
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Allegati
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Si premette:
-  con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 l'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente ha individuato in tutto il territorio regionale, le aree a rischio riconducibili a dissesti idrogeologici e ad emergenze geomorfologiche;
-  con il citato decreto sono state assoggettate a vincolo alcune aree del territorio comunale di Salemi (v. planimetria allegata);
-  all'esame delle richieste di revisione del piano, avanzate dalle amministrazioni comunali, fu disposto che provvedesse l'ufficio del Genio civile competente per territorio, al quale peraltro, con nota n. 293 del 14 novembre 2000 furono consegnate le pratiche già inoltrate dai vari comuni, tendenti ad ottenere la revisione dei vincoli apposti con decreto 4 luglio 2000;
-  con nota prot. gen. n. 5211 del 14 marzo 2002, acquisita al prot. con il n. 4102 del 18 marzo 2002, il comune di Salemi ha inviato a quest'ufficio un apposito studio geomorfologico a firma dei geologi dr. Vincenzo Caracausi e Giuseppe Angelo, tendente ad ottenere l'aggiornamento dei vincoli disposti con il decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, relativi ai siti individuabili a valle del Monte delle Rose nelle vie Clementi, P. Oliveri, E. Scimemi, Lopresti e Cremona;
-  che tale studio di dettaglio veniva eseguito mediante indagini geognostiche e geotecniche volte a verificare sperimentalmente le condizioni del sito medesimo;
-  che al fine di verificare la situazione di tutti i siti interessati sono stati effettuati sopralluoghi congiunti con il dr. Vincenzo Caracausi incaricato dello studio di revisione del piano.
Ciò premesso si evidenzia:
-  che le motivazioni addotte nel decreto 4 luglio 2000 per l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico ricadenti nel territorio comunale di Salemi e riportate nel foglio 606, "Alcamo" in scala 1:50000 e riportate nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 34 del 21 luglio 2000, recitano che: il comune segnala che il centro abitato è interessato da un fenomeno franoso verificatosi a valle del Monte delle Rose, ove sono ubicati numerosi fabbricati e precisamente nelle vie Clementi, P. Oliveri, E. Scimemi, Lopresti e Cremona attraverso la trasmissione di sei schede di censimento di fenomeni franosi che hanno provocato danni funzionali a strade comunali provinciali;
-  che le motivazioni di cui sopra risultano poco circostanziate in relazione alla dinamica ed allo stato evolutivo dei fenomeni e, soprattutto, in merito alla loro localizzazione e delimitazione;
-  che le risultanze dello studio geomorfologico condotto dai geologi dr. Vincenzo Caracausi e Giuseppe Angelo, elaborato sulla base di rilievi geologici e geomorfologici di dettaglio supportati da specifiche indagini geognostiche e geotecniche, e nel rispetto e conformità delle "Linee guida dettate dall'A.R.T.A.", per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico nei centri abitati, forniscono in scala cartografica 1:10.000 la perimetrazione delle aree a rischio con la relativa valutazione del grado di pericolosità in funzione dei processi in atto;
-  che tali risultanze per quanto riguarda l'area a rischio di frane alle pendici orientali di Monte delle Rose, compresa a monte della via Oliveri e lungo il fianco destro della linea d'impluvio che si diparte dalla via Manfredi Cremona, evidenziano che la stessa risulta interessata dalla presenza di fenomeni di creep (piccoli rigonfiamenti, piccoli e lenti movimenti), che, secondo le linee guida trasmesse dall'A.R.T.A., è tipologicamente assimilabile ad una colasta lenta (T1). Tenendo conto della tipologia di frana, e considerando che l'estensione di qualche lembo di terreno potenzialmente soggetto a fenomeno gravitativo risulta in mq. <104 si ottiene una magnitudo classificabile come (M1).
In considerazione del fatto che il fenomeno è stimato quiescente, in quanto soltanto a seguito di eventi meteorici di eccezionale portata (sopratutto dopo periodi di siccità) potrebbero rimobilizzarsi i predetti lembi di terreno per imbibizione, la valutazione indicativa della pericolosità corrisponde a (P0).
Poiché le aree interessate dai predetti potenziali fenomeni interessano marginalmente la periferia settentrionale del centro abitato di Salemi, ove sorgono edifici adibiti a servizi pubblici (strade, serbatoio idrico comunale etc.) nella classificazione degli elementi a rischio si rientra in (E1).
Incrociando ora, la pericolosità (P0) con gli elementi a rischio (E1) si ottiene per le aree sopracitate un rischio moderato (R1), per il quale i danni sociali, economici ed al patrimonio ambientale, sono marginali.
Che per quanto concerne l'altra area ubicata alle pendici meridionali di Monte delle Rose, soggetta a fenomeni di caduta massi da fronti rocciosi, può essere classificata come scivolamenti di roccia crolli, detrito e terra, quinti (T3).
Tenendo conto della tipologia, e considerando che l'estensione di parti di pareti potenzialmente soggette a fenomeni gravitativi risulta in mq. <104 si ottiene una magnitudo classificabile come (M3).
Considerando che il fenomeno è stimato quiescente, la valutazione indicativa della pericolosità è corrispondente a (P1). Ora, poiché l'area interessata dai potenziali fenomeni interessa la periferia nord-orientale del centro abitato di Salemi, laddove esistono abitazioni, come elemento a rischio si rientra in (E3).
Incrociando ora la pericolosità (P1) con gli elementi a rischio (E1) si ottiene per le aree sopracitate un rischio medio (R2), per il quale sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale che non pregiudicano l'incolumità del personale, l'agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche.
Considerato pertanto che lo studio geomorfologico presentato dal comune di Salemi è stato condotto secondo le linee guida individuate con la circolare assessoriale n. 57596 del 22 novembre 2000, si esprime il parere che esistano i presupposti per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico di cui al decreto 4 luglio 2000, per la parte relativa al territorio comunale di Salemi.
Gli atti relativi allo studio geomorfologico condotto dai geologi Caracausi e Angelo, con il timbro di quest'ufficio di pari numero e data della presente, costituiscono parte integrante di questo parere.
Cliccare qui per visualizzare le mappe allegate in formato PDF (occorre Acrobat Reader)

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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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