REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 30 AGOSTO 2002 - N. 41
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 29 maggio 2002.
Modifica del piano straordinario per l'assetto idrogeologico delle aree prossime al centro abitato di Caronia.

Allegati
RELAZIONE DI ISTRUTTORIA

Il comune di Caronia, con le note n. 8131 del 28 dicembre 2000 e n. 3563 del 9 aprile 2001, ha richiesto all'A.R.T.A., ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41, di apportare modifiche ed integrazioni al piano straordinario dell'assetto idrogeologico, avendo riscontrato alcune diversità tra lo stato effettivo dei luoghi e quanto rappresentato nel piano. L'amministrazione con successive note n. 15071/2001 e n. 4045 del 20 marzo 2002, ha provveduto ad inviare all'ufficio del Genio civile di Messina, in ossequio alla circolare A.R.T.A. n. 57596/2000, quanto necessario alla revisione.
A supporio della richiesta è stata trasmessa la seguente documentazione di corredo:
-  copia studio geologico di supporto al piano regolatore generale, redatto dal geologo Alfredo Natoli;
-  studio geologico e geomorfologico dell'area circostante il centro abitato del comune di Caronia, finalizzato all'aggiornamento del piano straordinario, a firma del geologo Giovanni Bonanno Conti;
-  cartografie relative allo stato di fatto ed alle previsioni di piano regolatore generale in scala 1:2.000.
PREMESSE
Il settore del territorio comunale di Caronia, oggetto della richiesta di revisione, risulta ubicato tra la fascia costiera tirrenica della Sicilia nord orientale e l'immediato entroterra costiero ed è situato su un altopiano nei pressi della foce del torrente omonimo.
In particolare il centro storico si sviluppa al di sopra di un rilievo collinare ubicato sul versante destro del torrente Caronia, mentre le restanti aree urbanizzate si estendono nell'entroterra, parallelamente al predetto corso d'acqua.
Esiste una centa differenziazione, morfologica tra l'aspro rilievo costituito da una formazione arenarea e le aree sottostanti caratterizzate da più blanda morfologia, essendo queste costituite prevalentemente da alluvioni terrazzate e da depositi costieri recenti.
Nelle aree di affioramento arenarie si evidenziano processi morfogenici, in atto legati sia all'azione erosiva di tipo lineare delle acque di deflusso e sia a movimento gravitativi superficiali (scivolamenti, reptazione) degli spessori allentati superficiali e crolli di porzioni rocciose laddove le pendenze assumono valori elevati.
Si tratta, in genere, di veloci movimenti legati all'azione della forza di gravità in concomitanza di eventi pluviosi particolarmente intensi che determinano un decadimento delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni allentati ed alterati, con conseguente aumento delle forze instabilizzanti.
Dal punto di vista litologico, le formazioni che affiorano nell'area oggetto della richiesta di revisione sono le seguenti: alluvioni terrazzate, arenarie micacee con intercalazioni di argille mar-nose del flysch di Reitano.
Il territorio comunale è rilevabile nel foglio n. 598 "Sant'Agata di Militello in scala 1:50.000 della carta d'Italia edita dall'I.G.M. e nelle carte tecniche regionali: n. 598130 "Santo Stefano di Camastra"; n. 598140 "Caronia"; n. 598150 "Torre del Lauro"; n. 611020 "Portella Pomo"; n. 611030 "Pizzo Luminaria"; n. 611040 "Cozzo Agrifoglio"; n. 611060 "Pizzo Acqua dei Vitelli"; n. 611070 "Pizzo della Ruvola"; n. 611080 "Portella Femmina" in scala 1:10.000.
Nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, adottato con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, vengono rappresentate tre aree di dissesto situate in prossimità del centro abitato di Caronia: ad ovest, la località Telegrafo (definita a rischio molto elevato); ad est, la località Cinquegrana (rischio elevato); a sud, la località Contorella-Pidoto (rischio molto elevato).
Con lo studio geologico e geomorfologico finalizzato all'aggiornamento del PSAI, a firma del dr. Bonanno Conti, risulta oggetto di revisione la sola estensione riguardante la località Contorella e Pidoto, (costituita da due distinte superfici), mentre per le aree denominate Telegrafo e Cinquegrana non viene proposta alcuna modifica. L'amministrazione comunale ha inoltre evidenziato in contrada Canale la presenza di una nuova area, non censita dal PSRI.
Mediante l'esame della documentazione trasmessa e le osservazioni effettuate sui luoghi, si è proceduto alla verifica ed alla valutazione dell'effettivo stato di rischio idrogeologico, provvedendo infine alla ridefinizione dei contorni delle aree in dissesto.
VERIFICA
Dall'esame sia della relazione geologica redatta a supporto del piano regolatore generale, a firma del geologo Alfredo Natoli e sia dello studio geologico-tecnico finalizzato all'aggiornamento del piano straordinario redatto dal geologo Giovanni Bonanno Conti, emerge resistenza di distinte aree in frana, le quali riguardano complessivamente una diversa estensione rispetto a quanto riportato nella carta del dissesto idrogeologico del decreto n. 298/41.
CONSIDERAZIONI
L'accertamento effettuato, congiuntamente a rappresentanti o dell'ufficio tecnico comunale e al dott. Giovanni Bonanno Conti, sui luoghi in oggetto, ha consentito di verificare la sostanziale compatibilità di quanto rappresentato ai fini dell'aggiornamento del piano straordinario.
Sono state riscontrate sia le due aree in dissesto poste rispettivamente a sud-ovest e a sud-est del centro abitato di Caronia, che l'area di contrada Canale.
Va sottolineato comunque, che la definita perimetrazione del-le aree in dissesto e delle relative aree di rischio, in considerazione della natura, delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni e dello stato evolutivo dei dissesti, viene riferita alla situazione attuale, e pertanto risulta suscettibile di sensibile modificazione qualora non si provveda ad opportuni interventi di mitigazione.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
A conclusione di quanto sin qui evidenziato viene di seguito formulata, in aderenza alle indicazioni fornite dalle linee guida per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico la valutazione del rischio idrogeologico relativamente ai dissesti oggetto di revisione che interessano aree in prossimità del centro abitato di Caronia.
1.  Area a sud-ovest del centro abitato
Trattasi di un'area in località Contorella, ubicata lungo il versante sud-ovest del c.a, interessata da dissesti di scivolamento gravitativo. Tale porzione di territorio, estesa circa 4,5 Ha., si presenta urbanizzata a ridosso della via Umberto che costituisce unico collegamento atto a raggiungere l'abitato di Capizzi. I fenomeni riscontrati derivano dalla presenza di una coltre detritica, fortemente alterata, lungo un versante in condizioni di sensibile acclività, che comporta in concomitanza di eventi meteorici intensi lo scivolamento traslativo verso valle dell'ammasso coinvolto.
Allo stato attuale i dissesti superficiali sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda Me 012/01 redatta a completamento delle verifiche effettuate, ai fini dell'aggiornamento del piano straordinario, vengono tratti gli elementi che consentono la definizione del rischio. Sinteticamente vengono qui di seguito riassunti:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: centro abitato, viabilità per Capizzi = E4.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E4 si perviene alla classe di rischio:

P3 x E4 = R4 rischio molto elevato

2.  Area a sud-est del centro abitato
Trattasi di un'area in località Pidoto, ubicata lungo il versante sud-est del c.a caratterizzata da fenomeni di soliflusso e colamento instauratisi nelle arenarie alterate. L'area di estensione di circa 1 Ha. è stato oggetto di interventi di bonifica e di consolidamento mediante gabbionate.
Allo stato attuale il dissesto, da considerare stabilizzato, conduce a situazioni di rischio nulle.
3.  Località Canale, ad est del centro abitato
Si tratta di un'area limitrofa a quella denominata Cinquegrana con soliflussi e scivolamenti gravitativi instauratisi nelle arenarie alterate e nei depositi di materiale detritico di varia natura in essa presenti, con potenziale coinvolgimento di livelli profondi della porzione limitrofa alla strada di collegamento con la strada sta-tale 113. L'area posta nelle immediate vicinanze dell'abitato è limitrofa ad un'area che, nel recente passato, è stata oggetto di un importante intervento di consolidamento.
Allo stato attuale i fenomeni sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Si riportano sinteticamente gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: viabilità di collegamento con la strada statale 113, case sparse = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:

P3 x E3 = R3 rischio elevato

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto fin qui espresso sono state redatte le aggiornate carte stralcio del dissesto e del rischio idrogeologico prossime al centro abitato di Caronia, utilizzando uno stralcio tratto dalla carta tecnica regionale n. 598140 "Caronia" in scala 1:10.000.
In particolare resta ferma la perimetrazione riportata nelle cartografie di cui al decreto n. 298/41 per quanto concerne le aree poste ad est (località Cinquegrana) e a ovest (località Telegrafo), rispettivamente classificate a rischio di frana elevato e molto elevato, interessate da fenomenologie gravitative di tipo superficiale, (presumibili 2.00 ÷ 3.50 m.), da considerare attive, a carico della coltre d'alterazione del flysch di Reitano. Nei tratti denudati dalla vegetazione e dagli spessori d'alterazione si manifestano altresì distacchi di blocchi lapidei con conseguenti crolli e rotolamenti verso valle.
Vengono inoltre rappresentate le aree di Contorella e Canale "definite" in dissesto e le relative condizioni di rischio.
Nella carta del rischio vengono pertanto rappresentate le aree a rischio idrogeologico "elevato" e "molto elevato" così come individuate e descritte nella presente relazione.

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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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