REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 12 LUGLIO 2002 - N. 32
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 11 aprile 2002.
Modifica del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Sinagra.

Allegati
RELAZIONE

Il comune diSinagra ha richiesto all'ufficio del Genio civile di Messina, con le note n. 1859 dell'8 marzo 2001 e n. 4353 del 31 maggio 2001, ai sensi dell'art. 6 del decreto assessoriale n. 298/41, la revisione delle zone a rischio determinate dal decreto assessoriale n. 298/41 del 4 luglio 2000. Con successiva nota n. 11040 del 20 dicembre 2001, in ossequio alla circolare A.R.T.A. n. 57596/2000, l'amministrazione ha precisato che la richiesta di modifica del piano straordinario dell'assetto idrogeologico è riferita all'area in località Filippello, prossima al centro, nonché all'inserimento di ulteriori nuove aree. A supporto di quanto segnalato è stata prodotta la seguente documentazione:
-  copia studio geologico di supporto al piano regolatore generale, redatto dal geologo dr. Giuseppe Caccetta;
-  studio geomorfologico relativo al territorio del centro urbano di Sinagra ed aree limitrofe finalizzato all'aggiornamento del piano straordinario, a firma dei geologi dr. Michele Orifici e dr. Alessandro Licciardello;
-  cartografie relative allo stato di fatto ed alle previsioni di piano regolatore generale in scala 1:2.000.
PREMESSE
Il territorio comunale di Sinagra risulta ubicato tra la fascia costiera nord-orientale della Sicilia e l'entroterra costiero risulta caratterizzato dalla presenza di aree alto-collinari e montuose solcate da profonde incisioni. Il territorio risulta compreso nel bacino idrografico della Fiumara di Sinagra che lo divide in due, in senso trasversale.
Esiste una certa differenziazione morfologica tra l'aspro rilievo costituito da formazioni arenacee e metamorfiche e le aree di fondovalle caratterizzate da più blanda morfologia, essendo queste costituite prevalentemente da depositi alluvionali.
Dal punto di vista litologico, le formazioni che affiorano nelle aree oggetto della richiesta di revisione sono le seguenti: alluvioni terrazzate, formazione conglomeratico-argilloso-sabbiosa, calcareniti di Floresta, rocce di basso e medio grado metamorfico.
Il territorio comunale è rilevabile nel foglio n. 599 "Patti" in scala 1:50.000 della carta d'Italia edita dall'I.G.M. e nelle carte tecniche regionali: n. 599060 "Naso"; n. 599070 "S. Angelo di Brolo"; n. 599100 "Castell'Umberto" e n. 599110 "Sinagra", in scala 1:10.000.
Nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, adottato con decreto assessoriale n. 298/41 del 4 luglio 2000, risulta un'area interessata da una serie di dissesti. In particolare nella carta del rischio idrogeologico, in scala 1:50.000, viene rappresentata un'area classificata a rischio molto elevato: un'area ubicata a sud-ovest dell'abitato di Sinagra, in località "Filippello".
Oggetto della revisione del piano straordinario, come richiesto dall'amministrazione comunale, risulta l'area interessante la località Filippello prossima all'abitato di Sinagra, definita a rischio di frana molto elevato e l'inserimento e/o la verifica di aree (alcune delle quali rappresentate nella carta del dissesto) ricadenti nelle località Fratangelo, vallone Trubolo, contrada Crispo e vallone San Pietro.
Mediante l'esame della documentazione trasmessa e le osservazioni effettuate sui luoghi, si è proceduto alla verifica ed alla valutazione dell'effettivo stato di rischio idrogeologico, provvedendo infine alla ridefinizione dei contorni delle aree in dissesto.
Verifica
Dall'esame sia della relazione geologica redatta a supporto del piano regolatore generale, a firma del geologo Giuseppe Caccetta e sia dello studio geomorfologico finalizzato all'aggiornamento del piano straordinario, redatto dai geologi dr. Michele Orifici e dr. Alessandro Licciardello, atto alla riperimetrazione delle aree soggette a dissesto idrogeologico in prossimità del centro urbano e delle località sopra specificate, emerge l'esistenza di un'area in frana, avente diversa estensione rispetto a quella riportata nella carta del rischio idrogeologico del decreto legislativo n. 298/41. Nello studio finalizzato all'aggiornamento vengono inoltre segnalate ulteriori aree interessate da frane alcune delle quali, già riportate nella carta dei dissesti allegata al piano straordinario.
CONSIDERAZIONI
L'accertamento effettuato, congiuntamente a rappresentanti dell'amministrazione comunale ed al dott. Michele Orifici, sui luoghi in oggetto, ha consentito di verificare la sostanziale compatibilità di quanto rappresentato negli studi trasmessi a supporto della richiesta di aggiornamento del piano straordinario per l'assetto idrogeologico.
Va sottolineato comunque, che la definita perimetrazione delle aree in dissesto e delle relative aree di rischio, in considerazione della natura, delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni e dello stato molto evolutivo dei dissesti, viene riferita alla situazione attuale, e pertanto risulta suscettibile di sensibile modificazione qualora non si provveda, in breve, ad opportuni interventi di mitigazione.
VALUTAZIONI DEL RISCHIO
A conclusione di quanto sin qui evidenziato viene di seguito formulata, in aderenza alle indicazioni fornite dalle linee guida per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, la va lutazione del rischio idrogeologico relativamente ai dissesti che interessano aree in prossimità del centro abitato di Sinagra e delle località limitrofe.
1)Frana in contrada Filippello
Trattasi di un'area ubicata sulla sinistra del T. Sinagra, estesa circa 4,5 Ha.
Risulta inserita, a seguito del decreto n. 298/41, nelle aree a rischio di frana molto elevato, presenta segni di dissesto in particolare lungo la strada provinciale Sinagra-Castell'Umberto, in cui si osservano lesioni a carico di alcuni manufatti. Nell'area interessata dal dissesto, l'amministrazione ha di recente realizzato un intervento di consolidamento con opere di sostegno su fondazioni indirette.
Allo stato attuale si riscontra la presenza di lievi segni di dissesto a carattere superficiale.
Classificazione della frana e individuazione della classe di ri schio
Dalla scheda redatta a completamento delle verifiche effettuate vengono tratti gli elementi che consentono la definizione del rischio:
-  tipologia = T1;
-  magnitudo = M2;
-  pericolosità = P1;
-  elementi a rischio: strada provinciale, case sparse.
Dalla combinazione tra la pericolosità P1 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P1 x E2 = R1 rischio moderato.

2.  Area in contrada Mulinazzo
Si tratta di un'area, che si estende per una superficie di oltre 50 Ha. A seguito delle intense precipitazioni avvenute nel maggio 2001 una consistente colata di fango e detrito ha investito un complesso residenziale posto a fondovalle, in prossimità della confluenza del vallone Caputo con la Fiumara di Sinagra. Tale fenomeno è derivato principalmente dalla presenza, lungo il versante, di metamorfiti di grado mediobasso, facilmente erodibili a causa della forte azione esercitata dalle acque di ruscellamento incanalate negli impluvi, nonché dal trasporto di alberature che hanno ostruito le limitate sezioni di deflusso del vallone Caputo. L'area posta in prossimità della confluenza è soggetta a rischio idraulico molto elevato.
Allo stato attuale i descritti fenomeni sono da considerarsi attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di ri schio
Ai fini dell'aggiornamento vengono definiti gli elementi che consentono la classificazione del rischio, qui di seguito riassunti:
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M4;
-  pericolosità = P4;
-  elementi a rischio: nucleo abitato, viabilità costituente unica via di fuga e/o di soccorso = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E3 = R4 rischio molto elevato.

3.  Area vallone San Pietro-Piano Monaci
Si tratta di una estensione ricadente nella contrada Mulinazzo, posta a sud del vallone Caputo che mostra un versante caratterizzato dalla presenza di profonde incisioni che interessano metamorfiti di grado medio-basso. L'area posta in prossimità della confluenza con la Fiumara di Sinagra è soggetta a rischio idraulico molto elevato.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare attivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Ai fini dell'aggiornamento vengono definiti gli elementi che consentono la classificazione del rischio, qui di seguito riassunti:
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M4;
-  pericolosità = P4;
-  elementi a rischio: nucleo abitato, viabilità costituente unica via di fuga e/o di soccorso = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a ri schio E3 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E3 = R4 rischio molto elevato.

4) Area vallone Trubolo-Crispo
Trattasi di un'area estesa circa 100 Ha, posta ad est del centro abitato di Sinagra. Il vallone omonimo, che la attraversa confluisce nella fiumara di Sinagra a circa 1,5 km. a monte del centro abitato.
Nel passato, si è registrato che, a seguito di fenomeni a carattere alluvionale, il notevole apporto di materiale solido trasportato a valle ha provocato lo sbarramento della fiumara di Sinagra, causando lo straripamento e l'inondazione del centro abitato.
L'area posta in prossimità della confluenza con la Fiumara di Sinagra è pertanto soggetta a rischio idraulico molto elevato.
Allo stato attuale il dissesto è da considerare inattivo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Vengono riportati gli elementi che consentono la definizione del rischio. Sinteticamente riassunti:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M4;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: centro abitato, uniche via di fuga per alcune contrade = E4.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a ri schio E4 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E4 = R4 rischio molto elevato.

5) Area vallone Vintrecchia-Fratangelo
Si tratta di un'area a nord-ovest del centro abitato, posta a confine con il territorio di Ficarra. Si registra una intensa azione erosiva superficiale con impluvi molto incisi a causa della presenza di materiali molto incoerenti.
Allo stato attuale i fenomeni sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Gli elementi che consentono la definizione del rischio vengono riassunti in:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: case sparse e viabilità provinciale = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a ri schio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 = R3 rischio elevato.

6) Area Immillaro
E' stata altresì oggetto di accertamento e di conseguente perimetrazione d'ufficio, un'area in dissesto, solcata dal torrente Immillaro, ubicata sul versante destro della Fiumara di Sinagra. In sommità, i versanti sono costituiti da terreni conglomeratico-arenacei, mentre nelle zone medio-alte, sono presenti spesse coltri detritiche a testimonianza di antichi fenomeni d'instabilità franosa. Costituiscono fattori predisponenti del dissesto sia l'accentuata pendenza che l'intensa azione erosiva ad opera delle acque di ruscellamento superficiale. In atto al fine di mitigare l'erosione dei versanti degradati, l'amministrazione comunale sta provvedendo a consolidare la zona di monte.
Allo stato attuale i fenomeni sono da considerare attivi.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Gli elementi che consentono la definizione del rischio vengono riassunti in:
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: case sparse e viabilità provinciale = E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a ri schio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 = R3 rischio elevato.

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto fin qui espresso sono state redatte le aggiornate carte stralcio del dissesto e del rischio idrogeologico riferite al centro abitato ed aree limitrofe diSinagra. Per la rappresentazione delle aree, oggetto di revisione, interessate da dissesti e per quelle a rischio idrogeologico, è stato utilizzato un quadro di unione, in scala 1:10.000, tratto dalle carte tecniche regionali n. 599060; n. 599070; n. 599100 e n. 599110; nonché uno stralcio tratto dalla carta regionale n. 599110.
Nella carta del rischio vengono rappresentate le aree a rischio idrogeologico "molto elevato" ed "elevato" così come individuate e descritte nella presente relazione. Tutte le altre zone ricadenti nel territorio comunale, classificabili a rischio "medio" o "moderato", non vengono in questa fase di revisione rappresentate.

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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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