REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - LUNEDÌ 1 LUGLIO 2002 - N. 30
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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SOMMARIO

DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato della sanità

DECRETO 12 giugno 2002.
Classificazione delle strutture sanitarie pubbliche e private e rideterminazione delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera  pag.


DECRETO 21 giugno 2002.
Modifica del decreto 12 giugno 2002, concernente classificazione delle strutture sanitarie pubbliche e private e rideterminazione delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera  pag. 33 

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Assessorato dell'agricoltura e delle foreste:
Bando di attuazione della Misura 4.13 b "Sostegno alla creazione, al riconoscimento comunitario ed al controllo di prodotti regionali di qualità"  pag. 33 

CIRCOLARI
Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione

CIRCOLARE 20 giugno 2002.
Predisposizione e presentazione degli elenchi dei beni culturali di spettanza dei soggetti di cui all'art. 5, comma 1, del testo unico approvato con il decreto legislativo n. 490 del 29 ottobre 1999 (Disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali)  pag. 47 

SUPPLEMENTO ORDINARIO
DECRETI ASSESSORIALI
Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti

DECRETO 6 giugno 2002.
Modifica delle norme di disciplina per la richiesta e l'ero gazione dei contributi destinati al potenziamen-to delle attività sportive isolane per l'anno sportivo 2000/2001, limitatamente al disposto della lettera B del decreto 18 agosto 2000.

DECRETO 6 giugno 2002.
Modifica delle norme di disciplina per la richiesta e l'erogazione dei contributi destinati al potenziamen-to delle attività sportive isolane per l'anno sportivo 2001/2002, limitatamente al disposto della lettera B del decreto 22 agosto 2001.

DECRETO 6 giugno 2002.
Modifica delle norme di disciplina per la richiesta e l'erogazione dei contributi destinati alle società sportive siciliane professionistiche, dilettantistiche partecipanti a campionati nazionali di serie A per la stagione sportiva 2000/2001.

DECRETO 6 giugno 2002.
Modifica delle norme di disciplina per la richiesta e l'erogazione dei contributi destinati alle società sportive siciliane che partecipano a campionati nazionali del settore professionistico ovvero a campionati nazionali del settore dilettantistico della massima serie che intendono stipulare con l'Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti apposite convenzioni per la diffusione e la conoscenza di produzioni tipiche siciliane e di località di particolare interesse turistico, artistico e monumentale per la stagione sportiva 2001/2002.

DECRETO 6 giugno 2002.
Modifica delle norme di disciplina per la richiesta e l'erogazione dei contributi destinati alle società sportive siciliane che partecipano a campionati nazionali del settore professionistico ovvero a campionati nazionali del settore dilettantistico della massima serie che propagandano attività e produzioni di rilevanza regionale realizzate in Sicilia nei settori dell'industria, del commercio, dell'artigianato, dell'agricoltura e turistico-alberghiero per la stagione sportiva 2001/2002.
DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Assessorato del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti:
Piano di riparto dei contributi destinati al potenziamento delle attività sportive - stagione sportiva 2000/2001 - art. 13 della legge regionale 16 maggio 1978, n. 8.
Piano di riparto dei contributi destinati alle società sportive siciliane professionistiche, dilettantistiche partecipanti a campionati nazionali di serie "A" - stagione sportiva 2000/2001 - art. 21 della legge regionale 17 maggio 1984, n. 31.
Piano di riparto dei contributi destinati alle società sportive siciliane che partecipano a campionati nazionali del settore professionistico ovvero a campionati nazionali del settore dilettantistico della massima serie che intendono stipulare con l'Assessorato regionale del turismo, delle comunicazioni e dei trasporti apposite convenzioni per la diffusione e la conoscenza di produzioni tipiche siciliane e di località di particolare interesse turistico, artistico e monumentale - stagione sportiva 2001/2002 - art. 1 della legge regionale 28 marzo 1986, n. 18.
Piano di riparto dei contributi destinati alle società sportive siciliane che partecipano a campionati nazionali del settore professionistico ovvero a campionati nazionali del settore dilettantistico della massima serie che propagandano attività e produzioni di rilevanza regionale realizzate in Sicilia nei settori dell'industria, del commercio, dell'artigianato, dell'agricoltura e turistico-alberghiero - stagione sportiva 2001/2002 - art. 4 della legge regionale 28 marzo 1986, n. 18.

DECRETI ASSESSORIALI





ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 12 giugno 2002.
Classificazione delle strutture sanitarie pubbliche e private e rideterminazione delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto  lo Statuto della Regione;
Vista  la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del Servizio sanitario nazionale;
Vista  la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto  il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo modificato con il decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517, sul riordino della disciplina in materia sanitaria, emanati a norma dell'art. 2 della legge delega n. 421 del 23 ottobre 1992, così come modificato dal decreto legislativo n. 229/99;
Visto il decreto n. 17273 del 7 novembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 62 del 2 dicembre 1995, con il quale sono state determinate le tariffe regionali per le prestazioni di assistenza ospedaliera erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private del Servizio sanitario regionale;
Visto il decreto ministeriale 30 giugno 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 209 dell'8 settembre 1997, con il quale sono state aggiornate le tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera di cui al decreto ministeriale 14 dicembre 1994;
Visto il decreto n. 12 del 15 gennaio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 11 dell'8 marzo 2002, con il quale le predette tariffe regionali di ricovero sono state convertite in euro;
Vista la relazione prot. 3253 del 16 maggio 2002, che fa parte integrante del presente decreto, con la quale, ai sensi dell'art. 2 del decreto ministeriale 30 gennaio 1997, le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate del Servizio sanitario regionale, che erogano prestazioni di assistenza ospedaliera, sono state classificate, secondo i criteri evidenziati nella stessa, in n. 6 fasce progressive dalla A alla F;
Vista la deliberazione n. 180 del 29 maggio 2002 della Giunta regionale;

Decreta:


Art. 1

Le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate del Servizio sanitario regionale, che erogano prestazioni di assistenza ospedaliera, sono state classificate in n. 6 fasce progressive dalla A alla F, così come segue:

Fascia A
Nome struttura sanitaria      Comune Fascia 
Civico - Benfratelli - Di Cristina - Ascoli      Palermo
Cannizzaro      Catania
Policlinico universitario - ME      Messina
Vittorio Emanuele - Ferrar. - S. Bamb.      Catania
OASI Maria SS.      Troina (EN)


Fascia B
Nome struttura sanitaria      Comune Fascia 
Garibaldi - S. Luigi e S. Currò - Ascoli Tomaselli      Catania
Policlinico universitario - Catania      Catania
Villa Sofia - CTO      Palermo
Papardo-Regina Margherita      Messina
Policlinico universitario - IMI      Palermo
Cervello      Palermo


Fascia C
Nome struttura sanitaria      Comune Fascia 
Gravina e S. Pietro      Caltagirone (CT)
Civile - OMPA      Ragusa
Ospedali Civili Riuniti      Sciacca (AG)
Buccheri La Ferla      Palermo
Piemonte      Messina
S. Antonio Abate      Trapani
Umberto I      Enna
S. Elia      Caltanissetta
S. Giovanni Di Dio e S. Isidoro      Giarre (CT)
G. Basilotta      Nicosia (EN)
M. Chiello      P. Armerina (EN)
Barone Romeo      Patti (ME)
S. Vincenzo Sirina      Taormina (ME)
Generale      Milazzo (ME)
Barone P. Agliata      Petralia S. (PA)
Ingrassia      Palermo
Civico      Partinico (PA)
Giglio      Cefalù (PA)
Guadagna      Palermo
Maggiore      Modica (RG)
Reg. Margherita      Comiso (RG)
Busacca      Scicli (RG)
G. Di Maria      Avola (SR)
A. Ajello      Mazara del V. (TP)
Vittorio Emanuele II      Castelvetrano (TP)
Vittorio Emanuele III      Salemi (TP)


Fascia D
Nome struttura sanitaria      Comune Fascia 
S. Giovanni di Dio      Agrigento
Vittorio Emanuele III      Gela (CL)
Umberto I      Siracusa
Barone Lombardo      Canicattì (AG)
Maddalena Raimondi      S. Cataldo (CL)
M. Immacolata Longo      Mussomeli (CL)
Maria SS. Addolorata      Biancavilla (CT)
Basso Ragusa Mario      Militello V.C. (CT)
S. Venera e S. Marta      Acireale (CT)
Castiglione Prestianni      Bronte (CT)
Generale      S. Agata Mil. (ME)
Dei Bianchi      Corleone (PA)
Casa del sole      Palermo
Regina Margherita      Pal. Adriano (PA)
SS. Trinità - S. Cimino      Termini Im. (PA)
Provinciale Generale      Vittoria (RG)
Generale      Lentini (SR)
Trigona      Noto (SR)
Moscatello      Augusta (SR)
S. Biagio      Marsala (TP)
B. Nagar      Pantelleria (TP)


Fascia E
Nome struttura sanitaria      Comune Fascia 
Aiuto Materno      Palermo
Enrico Albanese      Palermo
S. Vito - S. Spirito      Alcamo (TP)
Fr.lli Parlapiano      Ribera (AG)
SS. Salvatore      Mistretta (ME)


Fascia E
Nome struttura sanitaria      Comune Fascia 
S. G. d'Altopasso      Licata (AG)
S. Stefano      Mazzarino (CL)
Civile      Niscemi (CL)
Ferro Capra Branciforte      Leonforte (EN)
Civile      Lipari (ME)
Cutroni Zolda      Barcellona (ME)


Art. 2

Le case di cura pre-accreditate sono inserite nella fascia funzionale "F" ad eccezione delle case di cura che effettuano interventi di cardiochirurgia, Villa Maria Eleonora di Palermo e ISCAS di Pedara (CT), che sono inserite nella fascia funzionale "E".

Art. 3

Le tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera di cui al decreto n. 17273 del 7 novembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 62 del 2 dicembre 1995, sono aggiornate, con decorrenza dalla data di pubblicazione del presente decreto, con le tariffe riportate nell'allegato, che forma parte integrante del presente decreto.

Art. 4

Le tariffe massime relative alle prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti erogate in regime di ricovero ordinario, di ricovero diurno, di riabilitazione ospedaliera sono riportate nell'allegato; tali tariffe devono essere applicate alle strutture sanitarie pubbliche e private classificate in fascia A.

Art. 5

Per strutture sanitarie pubbliche e private del Servizio sanitario regionale, classificate nelle fasce progressive dalla B alla F, si applica, alla tariffa massima di cui all'allegato, un abbattimento tariffario nelle seguenti misure percentuali:


FASCIA      % di Fascia abbattimento 
    2,5% 
    5,0% 
    7,5% 
    10,0% 
    12,5% 


Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 12 giugno 2002.
  CITTADINI 


Allegati
Relazione all'Assessore per il tramite del dirigente generale
REVISIONE TARIFFE DELLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA OSPEDALIERA IN STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE

1.  PREMESSA
Con decreto n. 17273 del 7 novembre 1995 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 62 del 2 dicembre 1995 sono state determinate le tariffe di assistenza ospedaliera articolate come segue:
-  tariffe per assistenza ospedaliera per acuti erogate in regime di degenza;
-  tariffe per assistenza ospedaliera per acuti erogate in regime di ricovero diurno;
-  tariffe per riabilitazione ospedaliera erogate in regime di degenza;
-  tariffe per riabilitazione ospedaliera erogate in regime di ricovero diurno;
-  tariffe per ricoveri ordinari nei reparti di lungodegenza.
Il Ministero della sanità nell'esercizio della propria funzione di indirizzo e coordinamento, tra l'altro, in materia di livelli delle prestazioni da assicurare uniformemente sul territorio nazionale, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 266, ha ritenuto "di dover procedere anche all'aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera predisposte dal Ministro della sanità con il richiamato decreto 14 dicembre 1994, sulla base dell'attività di monitoraggio dei costi delle prestazioni ospedaliere che il Ministero della sanità correntemente conduce su un gruppo di istituti di cura".
Inoltre "...a seguito della suddetta attività di monitoraggio dei costi delle prestazioni ospedaliere, è possibile operare una più precisa determinazione delle tariffe delle prestazioni di ricovero diurno e di ricovero di durata inferiore a due giorni e, nel complesso, garantire l'economicità del sistema di remunerazione tariffaria delle prestazioni ospedaliere, anche in seguito alla evidenziazione, per alcune prestazioni, di costi inferiori rispetto alle attuali tariffe; (decreto ministeriale 30 giugno 1997 in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 8 settembre 1997).
Infatti con il decreto ministeriale 30 giugno 1997 citato sono state aggiornate le tariffe massime ministeriali di cui al decreto ministeriale 14 dicembre 1994 ed in particolare è stato previsto che:
1) per i ricoveri relativi a prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti, erogate in regime di ricovero ordinario di una sola giornata, che siano stati trasferiti ad altro istituto di ricovero o che siano caratterizzati da decesso del paziente, la remunerazione da corrispondere è pari a due volte la tariffa per i ricoveri di un giorno, specifica per D.R.G... (articolo 1 decreto ministeriale 30 giugno 1997 citato);
2)  per le prestazioni di riabilitazione ospedaliera, in caso di ricoveri con degenza superiore a 60 giorni, la remunerazione da corrispondere oltre il sessantesimo giorno è pari alla tariffa giornaliera ridotta del 40%. Tale riduzione non si applica alle strutture di alta specialità neuroriabilitativa di cui all'articolo 5 del decreto del Ministro della sanità 29 gennaio 1992 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 dell'1 febbraio 1992;
3)  le tariffe di cui al comma 1 costituiscono la remunerazione omnicomprensiva corrispondente a ciascun episodio di ricovero specificato secondo il sistema di classificazione dei raggruppamenti omogenei di diagnosi. Dette tariffe remunerano, conseguentemente, tutte le attività e le prestazioni erogate a ciascun paziente nel corso dell'intero ricovero (articolo 1 decreto ministeriale 30 giugno 1997 citato);
4)  le prestazioni strettamente e direttamente correlate al ricovero programmato, preventivamente erogate al paziente dalla medesima struttura che esegue il ricovero stesso, sono remunerate dalla tariffa omnicomprensiva relativa al ricovero e non sono soggette alla partecipazione alla spesa da parte del cittadino. I relativi referti devono (1) essere allegati alla cartella clinica che costituisce il diario del ricovero (articolo 1 decreto ministeriale 30 giugno 1997 citato);
5)  le regioni e le province autonome, nell'adottare le tariffe delle prestazioni ospedaliere, possono articolarle in funzione delle diverse tipologie di erogatori, individuate sulla base della complessità della casistica trattata e della complessità funzionale ed organizzativa, nonché in funzione dei volumi di prestazioni erogate (articolo 2 decreto ministeriale 30 giugno 1997 citato);
6)  le regioni e le province autonome prevedono programmi finalizzati di finanziamento regionale mediante i quali remunerare le seguenti attività, ove siano specificamente individuate dalla programmazione nazionale e regionale:
a) le attività di emergenza ed urgenza, ivi compreso il funzionamento delle centrali operative, nonché le attività previste dal decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31 marzo 1992;
b) le attività delle unità spinali;
c) le attività di assistenza ai grandi ustionati;
d) le attività di trapianto di organi, ivi comprese le attività di mantenimento e monitoraggio del donatore in terapia intensiva, l'espianto degli organi da cadavere, le attività di trasporto, il coordinamento e l'organizzazione della rete di prelievi e trapianti, gli accertamenti preventivi sui donatori;
e) le attività di assistenza ospedaliera in regime di ricovero per i pazienti affetti da malattia da virus della immunodeficienza umana (H.I.V.);
f) le attività di ospedalizzazione a domicilio;
g) le attività di formazione;
h) le attività istituzionali di didattica e di ricerca, in quanto siano specificamente previste e non altrimenti finanziate;
i) altre attività di rilievo regionale, in quanto previste da specifici atti della programmazione sanitaria regionale (articolo 3 decreto ministeriale 30 giugno 1997 citato);
7)  l'obbligo di compilazione della scheda di dimissione ospedaliera, secondo i contenuti e le modalità indicati nel decreto del Ministro della sanità 28 dicembre 1991 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 13 del 17 gennaio 1992 e nel decreto del Ministro della sanità 26 luglio 1993 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 180 del 3 agosto 1993, si applica anche ai neonati sani ospitati nel nido (articolo 4 decreto ministeriale 30 giugno 1997 citato).
Inoltre il piano sanitario regionale 2000-2002 e in particolare il paragrafo 7.1.8. "La modifica del sistema di remunerazione degli episodi ricovero secondo la tariffa regionale" prevede le seguenti azioni programmatiche:
-  differenziare la remunerazione in relazione alla complessità della struttura ospitante;
-  incentivare il ricorso al day hospital e al ricovero breve attraverso la modifica delle tariffe previste;
-  ridefinire la remunerazione delle prestazioni di riabilitazione e lungodegenza.
I superiori principi impongono una revisione del sistema di valutazione dell'attività ospedaliera e dell'appropriatezza dell'uso dell'ospedale nonché del citato tariffario regionale attualmente in vigore nella Regione siciliana approvato con il citato decreto del 7 novembre 1995.
In termini più particolari occorre:
a)  articolare le tariffe in funzione delle diverse tipologie di erogatori, individuate sulla base della complessità della casistica trattata e della complessità funzionale ed organizzativa, nonché in funzione dei volumi di prestazioni erogate;
b)  incentivare il ricorso al day hospital e al day surgery, quest'ultimo mediante l'applicazione della remunerazione secondo tariffa intera (cfr. P.S.R. 2000/2002 paragrafo 7.1.10);
c)  destinare una quota del finanziamento regionale alle strutture di ricovero che erogano le attività di emergenza e le altre attività previste al precedente punto 6) ovvero l'attività ospedaliera relativa alle attività di emergenza, di terapia intensiva, di trapianto di organi (ivi comprese quelle relative all'espianto degli organi stessi), di assistenza ai grandi ustionati e, eventualmente, alle attività di altri servizi obbligatori individuati dalla programmazione nazionale e regionale (pronto soccorso, SEUS 118, etc.);
d)  impostare una revisione sistematica dell'appropriatezza dei ricoveri.



(1) A tal fine si individuano come responsabili del relativo controllo, nelle strutture sanitarie della Regione siciliana, il direttore sanitario di presidio per le aziende ospedaliere e i presidi ospedalieri di Aziende unità sanitarie locali, mentre per le strutture private accreditate il capo settore ospedalità della relativa Azienda unità sanitaria locale. Nel caso in cui si rilevino inadempienze (indagini diagnostiche di qualunque tipo effettuate presso strutture del servizio sanitario regionale) queste debbono essere notificate all'amministrazione regionale contestualmente all'invio delle SDO del trimestre precedente per le opportune riduzioni di spesa (ad ogni esame sarà applicata la tariffa della corrispondente prestazione ambulatoriale).



2.  ARTICOLAZIONE DELLE TARIFFE DELLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA OSPEDALIERA PER CLASSI DI STRUTTURE SANITARIE INDIVIDUATE SULLA BASE DELLA COMPLESSITA' FUNZIONALE ED ORGANIZZATIVA E DELLA COMPLESSITÀ DELLA CASISTICA TRATTATA 

L'articolazione delle tariffe per classi di strutture sanitarie è basata sulla riclassificazione degli istituti di cura in relazione all'attività sanitaria erogata, espressione della complessità funzionale organizzativa degli stessi, risultante dall'analisi delle SDO tranne per le case di cura private per le quali l'AIOP regionale ha richiesto una unica classificazione.
L'analisi è stata effettuata sulle informazioni desumibili dai dati contenuti nel tracciato record della scheda di dimissione ospedaliera per gli anni 1996, 1997, 1998 e 1999, e perviene conclusivamente a formulare la riclassificazione degli ospedali pubblici testati prescindendo dalla classificazione istituzionale definita dalla legge regionale n. 30/93 e pertanto traendo spunto dal mix di patologie trattate e dal ruolo effettivamente svolto sotto l'aspetto assistenziale dagli istituti di cura.
Attualmente la rete siciliana per l'attività ospedaliera per acuti, traendo spunto dalla legge regionale n. 30/93 e dal decreto del Presidente della Regione che approva formalmente la deliberazione della Giunta regionale n. 446/96, è così composta:
-  n.    3  Aziende di rilievo nazionale;
-  n.    4  Aziende di riferimento regionale per l'emergenza di III livello;
-  n.  10  Aziende di riferimento regionale per l'emergenza II livello;
-  n.    3  Aziende policlinico delle Università;
-  n.    1  Ospedale classificato;
-  n.  48  presidi di Aziende unità sanitarie locali + 12 presidi da rifunzionalizzare;
-  n.    1  I.R.C.C.S.
Si ritiene di dover precisare che la metodologia seguita per la classificazione delle strutture sanitarie è stata oggetto di diversi approfondimenti, sia tecnici che teorici. In particolare questo ufficio è stato coadiuvato, per l'aspetto sanitario, dalla dr.ssa Gabriella Filippazzo, all'epoca dirigente coordinatore di un gruppo dell'Osservatorio epidemiologico regionale, la quale ha collaborato per oltre 6 mesi con questo ufficio.
Sono state analizzate le prestazioni erogate da tutte le strutture sanitarie negli anni 1996, 1997, 1998 e 1999 elaborando un totale complessivo nel triennio di 4.187.174 ricoveri.
L'analisi è stata condotta, in un primo tempo, con l'obiettivo di rilevare gli indicatori classici per la valutazione delle prestazioni erogate; infatti per ogni singolo reparto di ogni singola struttura è stata costruita una scheda contenente le seguenti informazioni per singolo reparto e differenziando le prestazioni di ricovero chirurgiche da quelle mediche:
a)  numero di ricoveri effettuati;
b)  fatturato prodotto;
c)  peso medio;
d)  giornate di degenza ricoveri ordinari;
e)  n. accessi ricoveri in DH;
f)  posti letto occupati;
g)  degenza media ricoveri ordinari;
h)  DRG.
Tuttavia si è ritenuto necessario non fermare la valutazione ai suddetti indicatori e ad una visione limitata al singolo reparto, ma utilizzare una nuova metodologia che pur tenendo conto della valutazione di ogni singola microstruttura, rilevi in maniera obiettiva la domanda sanitaria soddisfatta dall'azienda nel suo insieme complesso.
Nel paragrafo seguente si approfondiscono i precedenti aspetti metodologici.
2.1.  La metodologia
La metodologia seguita per la classificazione può essere così sintetizzata:
A) Definizione di classi omogenee di strutture sanitarie
La prima fase del percorso metodologico seguito è stata finalizzata alla determinazione di classi omogenee per complessità tecnologica e organizzativa delle strutture sanitarie del servizio sanitario regionale. Tale approccio si è reso indispensabile al fine di confrontare dati tra loro omogenei.
Pertanto le strutture sanitarie sono state ricomprese in 3 classi, tenendo conto della citata classificazione adottata dalla legge regionale n. 30/93, come sintetizzato nella tabella seguente.



B)  Censimento degli istituti di cura e acquisizione dati
L'analisi è stata condotta sui ricoveri ordinari (che sono stati 799.554 per il 1996, 887.960 per il 1997, 883.312 nel 1998 e 856.763 nel 1999) poiché la qualità dei dati non ha permesso l'applicazione della stessa metodologia sui ricoveri in day hospital.
Nella tabella seguente si riportano i dati acquisiti per l'elaborazione.



C) Valutazione dell'attività sanitaria
L'analisi condotta effettua, per ogni istituto di cura una valutazione dei ricoveri ordinari del 1996, 1997, 1998 e 1999 rielaborati attraverso la relativa M.D.C. (mayor diagnostic category) che, com'è noto, individua gruppi di DRGS attraverso la correlazione di diagnosi ad un determinato criterio di rilevanza clinica anatomico o eziologico.
Si è provveduto a distinguere le MDC mediche da quelle chirurgiche. Le variabili utilizzate nella valutazione di ogni singola MDC della struttura sanitaria sono:
-  il numero di ricoveri;
-  il peso medio ponderato: il peso medio considerato è l'indicatore ministeriale (cfr. allegato 1, decreto ministeriale 15 aprile 1994) associato a ciascun D.R.G. La ponderazione è stata realizzata utilizzando la frequenza di ogni singolo D.R.G.
Le due variabili sopra definite sono state utilizzate per valutare la rilevanza della singola MDC. Tale maggiore valenza attribuita alla MDC è stata valutata come segue:
A) MDC rilevante per l'attività sanitaria dell'Azienda: è stata considerata rilevante per l'Azienda la MDC con percentuale dei ricoveri sul totale dei ricoveri dell'azienda maggiore del 2% per le MDC chirurgiche, e maggiore del 5% per le MDC mediche;
B)  MDC rilevante per l'attività sanitaria della Regione: è stata considerata rilevante per la Regione la MDC di ciascuna Azienda per la quale le prestazioni erogate dall'azienda rappresentino almeno il 20% del totale dei ricoveri della stessa classe istituzionale alla quale appartiene l'azienda;
C)  MDC con peso superiore al peso medio della classe istituzionale di appartenenza (complessità indice case mix).
E' stata considerata rilevante la MDC con peso medio maggiore rispetto al peso medio calcolato sull'intera MDC della classe istituzionale di appartenenza.
L'analisi della rilevanza di ogni MDC ha permesso di attribuire una valutazione positiva o negativa alle prestazioni di ricoveri ricadenti proprio dentro la MDC. In particolare:
-  una MDC rilevante per l'attività sanitaria dell'Azienda assume una valutazione positiva con indice pari a 1;
-  una MDC rilevante per l'attività sanitaria della Regione assume una valutazione positiva con indice pari a 2;
-  una MDC rilevante per il peso superiore al peso medio della classe di struttura assume una valutazione positiva con indice pari a 1.
Successivamente per la valutazione di ogni singola MDC di ciascuna azienda è stata considerata la somma dei punteggi degli indici di valutazione sopra riportati. In termini più particolari la MDC risulta rilevante ai fini della attribuzione del punteggio finale se ha un punteggio superiore o uguale a 2.
In altri termini vengono considerate positive le MDC che soddisfino almeno una delle seguenti condizioni:
-  MDC positiva se: rilevante per l'attività sanitaria dell'Azienda in termini di entità di ricoveri eseguiti (rispetto al totale dei ricoveri dell'Azienda) e al contempo i ricoveri compresi nella MDC rilevino una complessità maggiore della complessità media registrata nel raggruppamento di aziende di appartenenza (somma degli indici pari a 2);
-  MDC positiva se: rilevante per l'attività sanitaria della Regione in termini di entità di ricoveri eseguiti rispetto al totale dei ricoveri per la stessa MDC realizzati nella classe istituzionale di appartenenza (somma degli indici pari a 2).
Il punteggio finale attribuito alla struttura sanitaria non è altro che la somma delle MDC positive definite secondo la metodologia in precedenza esplicitata.
CONCLUSIONI
Il completamento delle superiori analisi ha reso possibile la realizzazione di una scheda di valutazione per ogni singola struttura sanitaria. In allegato si riportano le schede per anno e per struttura. Nelle tabelle seguenti si riportano i punteggi finali di ogni singola scheda di valutazione.
Dal posizionamento delle strutture si è ridefinito il collocamento nella rete regionale delle strutture sanitarie siciliane, in relazione alla capacità di soddisfare la domanda sanitaria. Infatti le strutture prima ricomprese nelle quattro classi istituzionali, secondo la classificazione adottata dalla citata legge regionale n. 30/93, sono stati riclassificate in sei fasce funzionali.
L'attribuzione della fascia funzionale, quindi, è stata basata sulla valutazione media dei punteggi realizzati negli ultimi quattro anni di attività sanitaria. Inoltre nei casi in cui la crescita da un anno ad un altro è stata superiore al 50% si è attribuito il punteggio dell'ultimo anno. Per quanto riguarda le strutture sanitarie per le quali la valutazione da un anno ad un altro è diminuita del 50%, esse saranno rivalutate annualmente.
In termini più particolari le fasce sono state così attribuite:




Nelle tabelle seguenti si riportano per ogni singola struttura sanitaria i risultati delle superiori analisi. In particolare si evidenziano per ogni ospedale:
-  la classe istituzionale di appartenenza;
-  i punteggi riportati nella valutazione dell'assistenza sanitaria erogata nell'anno 1996, nell'anno 1997, nell'anno 1998 e nell'anno 1999;
-  la valutazione media dei quattro anni;
-  la fascia funzionale acquisita (la valutazione media è stata realizzata attraverso l'attribuzione di un maggior peso ai dati 1999).
In termini più particolari si è considerato che l'ultimo anno oggetto di analisi tiene conto di tutti i risultati conseguiti dalle Aziende a seguito delle politiche scelte e pertanto costituisce il dato più aderente alla realtà attuale.





In conclusione la superiore analisi ha permesso di ridefinire la rete ospedaliera come riportato nella tabella seguente:



3)  L'analisi finanziaria sul nuovo sistema dei pesi utilizzato dal Ministero della sanità
Il tariffario regionale in vigore dal 1995 è stato calcolato moltiplicando il costo per punto equivalente determinato in L. 4.403.000 (scaturente dal rapporto tra le disponibilità finanziarie per l'anno 1995 ed i ricoveri ospedalieri pubblici e privati, effettuati nell'anno 1993, tenuto conto dell'incremento del volume dei ricoveri presunto per il 1995, e del peso medio delle prestazioni che era stato valutato in 0,8152) per i pesi ministeriali di cui al decreto ministeriale sanità 15 aprile 1994.
Come già in precedenza affermato con il citato decreto ministeriale 30 giugno 1997 il Ministero della sanità ha aggiornato i pesi relativi, utilizzando la versione n. 10 dei diagnosis related groups (DRG) e le relative tariffe massime.
L'analisi finanziaria è stata condotta sui ricoveri ordinari del 2000 degli ospedali che costituiscono l'attuale rete ospedaliera (non sono stati valutati i ricoveri degli ospedali che sono e/o verranno rifunzionalizzati). I risultati di detta analisi sono sintetizzati nelle tabelle allegate (allegati 1, 2, 3, 4).
Questo ufficio per valutare l'impatto finanziario del nuovo sistema ha utilizzato, per classi di struttura (secondo la nuova riclassificazione già citata), le tariffe regionali oggi vigenti, le nuove tariffe nazionali, e le tariffe nazionali con gli abbattimenti per fasce progressive decrementate dalla fascia A alla fascia F.
Questo ufficio, sulla base della valutazione effettuata sui bilanci di previsione delle Aziende sanitarie, ha rilevato che mentre le Aziende ospedaliere in questi anni hanno raggiunto il pareggio o l'avanzo di bilancio, tranne alcuni casi sporadici (vedi disavanzo dell'Azienda ospedaliera V. Cervello), i presidi ospedalieri delle aziende territoriali hanno presentato quasi tutti un disavanzo, in alcuni casi anche di notevole dimensione.
Si è ritenuto opportuno, pertanto, valutare ed evidenziare l'impatto finanziario del nuovo sistema di tariffazione solamente sui presidi ospedalieri delle Aziende unità sanitarie locali che, sulla base della normativa vigente, devono anch'essi raggiungere il pareggio di bilancio ai sensi dell'art. 3 decreto legge 18 settembre 2001, n. 347 convertito, con modificazioni, in legge 16 novembre 2001, n. 405.
La valutazione finanziaria dei presidi ospedalieri delle Aziende sanitarie è stata effettuata come segue:
-  fatturato calcolato sull'attività sanitaria effettuata nell'anno 2000 tenendo conto delle tariffe vigenti nella Regione siciliana e della quota di "Emergenza" (articolo 2, punto 5 del decreto ministeriale della sanità 14 dicembre 1994), rilevata dal decreto n. 31999 dell'8 giugno 2001;
-  fatturato calcolato sull'attività sanitaria effettuata nell'anno 2000 tenendo conto delle tariffe sopra proposte e della quota di "Emergenza" (articolo 2, punto 5 del decreto ministeriale della sanità 14 dicembre 1994) rilevata dal decreto n. 31999 dell'giugno 2001;
-  costi rilevati dai piani dei conti, per singolo presidio ospedaliero, dai bilanci di previsione per l'esercizio 2001 delle Aziende unità sanitarie locali.
Premesso che la decurtazione massima che una regione può applicare alle tariffe nazionali è del 20% ( art. 2, comma 9, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 - misure di razionalizzazione della finanza pubblica) si ritiene di proporre una riduzione massima del 12,50% tenuto conto della rilevazione dei fatturati e dei costi (effettuata per comodità in lire) che evidenzia come le riduzioni percentuali, fino al 12,50%, garantiscono ad alcuni presidi di raggiungere il pareggio di bilancio, mentre ad altri presidi garantirebbero, con alcuni aggiustamenti di programmazione aziendale, di raggiungerlo.
1)  Per ogni istituto di cura sono stati previsti i seguenti decrementi percentuali, proporzionali, a seconda della fascia di appartenenza come già determinata, applicando l'abbattimento tariffario massimo del 12,50%:



La valutazione dell'impatto finanziario sul nuovo sistema proposto comporta per i presidi Ospedalieri un disavanzo, valutato senza nessuna modificazione alla programmazione aziendale, poiché calcolato sui dati relativi agli anni 2000 e 2001 (vedi le tabelle seguenti) che comporterebbe per conseguenza la chiusura dei presidi:








Conseguentemente la decurtazione percentuale sopra indicata da attribuire alle tariffe nazionali sembra, più di altre ipotesi elaborate da questo ufficio, garantire a quante più Aziende ospedaliere e presidi ospedalieri delle unità sanitarie locali, di raggiungere l'equilibrio finanziario dettato dalla legge finanziaria regionale per l'anno 2002 (art. 28 della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2) e dall'art. 3 del decreto legge 18 settembre 2001, n. 347 convertito, con modificazioni, in legge 16 novembre 2001, n. 405.
Ipotesi di riduzioni inferiori (10%) non consentirebbero, tra l'altro, di tenere una congrua quota di Fondo sanitario regionale accantonata per la quota di "Emergenza" (articolo 2, punto 5, del decreto ministeriale della sanità 14 dicembre 1994), tenendo conto anche delle risorse da attribuire alla spesa ospedaliera ai sensi del piano sanitario regionale vigente (per l'anno 2002 è pari al 47%) che non permetterebbe quindi di garantire una politica sanitaria regionale che tende a non chiudere i presidi ospedalieri delle Aziende sanitarie.
3.1.  Prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti erogate in regime di ricovero diurno
Questa Regione intende realizzare l'incentivazione delle forme alternative di assistenza sanitaria ospedaliera erogata in regime di ricovero ordinario. Tale scelta è motivata, oltre che per le ragioni di carattere sanitario da precise indicazioni ministeriali.
Quanto sopra è in linea con quanto sancito dalla legge finanziaria 1999 (legge 23 dicembre 1998, n. 449) che, all'articolo 72, punto 3), prevede: "...le regioni e le province autonome, a decorrere dal 1999 e per gli anni 2000 e 2001, assicurano l'effettiva vigilanza e il controllo sull'uso corretto ed efficace delle risorse in modo da realizzare una riduzione dell'assistenza ospedaliera erogata in regime di ricovero ordinario, anche attraverso il potenziamento di forme alternative alla degenza ordinaria, nella misura annuale non inferiore all'1% dei ricoveri e della spesa complessiva a tal fine registrata nell'anno precedente".
Una delle leve che questa Regione attuerà per la realizzazione degli obiettivi sopra indicati è il potenziamento dell'attività sanitaria erogabile in DH e l'incentivazione all'uso di forme di assistenza alternative ai ricoveri ordinari in ospedali per acuti: hospice, ospedalizzazione a domicilio.
Quindi obiettivo strategico del sistema sanitario per la Regione siciliana è la riduzione del numero dei ricoveri evitabili ed il corretto utilizzo delle attività in DH, anche al fine di favorire lo sviluppo sui territori interessati di forme di assistenza alternative alla degenza.
In tale contesto il sistema di remunerazione per caso trattato a tariffe predeterminate rappresenta uno dei principali strumenti per il governo dei volumi di attività.
Pertanto, per quanto sopra evidenziato, si propone che per le tariffe mediche in day hospital si applichino le tariffe previste dal tariffario nazionale con le decurtazioni per fasce come in precedenza indicato.
I day hospital chirurgici (day surgery), per le motivazioni espresse nella premessa di questo paragrafo, saranno remunerati secondo una tariffa pari a quella del ricovero ordinario, prescindendo dal numero degli accessi. Si ribadisce che, essendo omnicomprensivi, dovranno prevedere l'esecuzione delle indagini pre-ricovero nella stessa struttura, anche tenendo conto delle prescrizioni del piano sanitario regionale in vigore. Anche per i ricoveri in day surgery si applicano gli abbattimenti tariffari previsti dalla classificazione in fasce.
Per le prestazioni di riabilitazione ospedaliera, in caso di ricoveri con degenza superiore a 60 giorni, la remunerazione da corrispondere oltre il 60° giorno è pari alla tariffa giornaliera ridotta del 40%. Tale riduzione non si applica alle strutture di alta specialità neuroriabilitativa di cui all'articolo 5 del decreto del Ministro della sanità 29 gennaio 1992, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1 febbraio 1992 e agli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
Le tariffe di cui sopra costituiscono la remunerazione omnicomprensiva corrispondente a ciascun episodio di ricovero specificato secondo il sistema di classificazione dei raggruppamenti omogenei di diagnosi. Dette tariffe remunerano, conseguentemente, tutte le attività e le prestazioni erogate a ciascun paziente nel corso dell'intero ricovero.
Le tariffe devono intendersi comprensive dei pasti consumati dall'accompagnatore per il minore di anni 12 o del soggetto portatore di handicap ai sensi della legge n. 104/92. In tali casi viene comunque applicata la tariffa di L. 15.000 a titolo di rimborso per assistenza alberghiera, prevista per il genitore che assiste il bambino ricoverato così come stabilito dal citato decreto ministeriale della sanità del 30 giugno 1997.
Infine, per la diaria di ricovero negli Hospice, così come già determinato da questo Assessorato in precedenti atti, la tariffa giornaliera è di L. 390.000.
Per le case di cura si è proceduto ad attribuire l'ultima fascia considerato che le stesse non sono inserite nella rete dell'emergenza mentre per le due case di cura che effettuano interventi di cardiochirurgia si propone la fascia superiore in ragione altresì degli standards organizzativi prescritti e dell'inserimento delle stesse nella rete dell'emergenza sanitaria.
Per quanto relazionato si allega schema di decreto assessoriale con il quale aggiornare le tariffe di cui trattasi secondo le considerazioni, ove condivise dalla S.V. on.le, sopra riportate.
Palermo, 16 maggio 2002.
  Il dirigente del servizio 4°: CUCCIA 



Cliccare qui per visualizzare l'allegato (Tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera) in formato PDF (occorre Acrobat Reader)


(2002.24.1476)
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DECRETO 21 giugno 2002.
Modifica del decreto 12 giugno 2002, concernente classificazione delle strutture sanitarie pubbliche e private e rideterminazione delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto  lo Statuto della Regione;
Vista  la legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del Servizio sanitario nazionale;
Visto  il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nel testo modificato con il decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517, sul riordino della disciplina in materia sanitaria, emanati a norma dell'art. 2 della legge delega n. 421 del 23 ottobre 1992, così come modificato dal decreto legislativo n. 229/99;
Vista la legge regionale 15 maggio 2000, n. 10;
Visto il decreto n. 878 del 12 giugno 2002, con il quale le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate del Servizio sanitario regionale sono state classificate in n. 6 fasce progressive dalla A alla F ed altresì sono state rideterminate le tariffe regionali per le prestazioni di assistenza ospedaliera;
Considerato che da una verifica effettuata sul predetto documento è stato rilevato che, per mero errore, il presidio ospedaliero SS. Salvatore di Paternò (CT) non è stato inserito nella tabella "Fascia C", di cui all'art. 1, così come invece previsto nella relazione prot. serv. 4/Dip/03253 del 16 maggio 2002, che costituisce parte integrante del citato decreto n. 878 del 12 giugno 2002;
Ravvisata, pertanto, la necessità di apportare la predetta modifica all'art. 1 del decreto n. 878/2002;

Decreta:


Articolo unico

La tabella "Fascia C" di cui all'art. 1 del decreto n. 878 del 12 giugno 2002 è modificata come segue:
Fascia C

Nome struttura sanitaria      Comune Fascia 
Gravina e S. Pietro      Caltagirone (CT)
Civile - OMPA      Ragusa
Ospedali Civili Riuniti      Sciacca (AG)
Buccheri La Ferla      Palermo
Piemonte      Messina
S. Antonio Abate      Trapani
Umberto I      Enna
S. Elia      Caltanissetta
S. Giovanni di Dio e S. Isidoro      Giarre (CT)
SS. Salvatore      Paternò (CT)
G. Basilotta      Nicosia (EN)
M. Chiello      P. Armerina (EN)
Barone Romeo      Patti (ME)
S. Vincenzo Sirina      Taormina (ME)
Generale      Milazzo (ME)
Barone P. Agliata      Petralia S. (PA)
Ingrassia      Palermo
Civico      Partinico (PA)
Giglio      Cefalù (PA)
Guadagna      Palermo
Maggiore      Modica (RG)
Reg. Margherita      Comiso (RG)
Busacca      Scicli (RG)
G. Di Maria      Avola (SR)
A. Ajello      Mazara del V. (TP)
Vittorio Emanuele II      Castelvetrano (TP)
Vittorio Emanuele III      Salemi (TP)

Il presente decreto viene inoltrato alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Palermo, 21 giugno 2002.
  CITTADINI 

(2002.26.1582)
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DISPOSIZIONI E COMUNICATI






ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE

Bando di attuazione della Misura 4.13 b "Sostegno alla creazione, al riconoscimento comunitario ed al controllo di prodotti regionali di qualità".

1.  RIFERIMENTI NORMATIVI
Reg. CE n. 1257/99 sul sostegno allo sviluppo rurale del FEOGA, titolo II "Misure di sviluppo rurale", capo IX "Promozione dell'adeguamento e dello sviluppo delle zone rurali", art. 33, comma 2, trattino 4.
Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C del 28/02).
Programma operativo regionale (POR) della Regione siciliana 2000-2006, Misura 4.13 approvata con decisione della commissione europea C (2000) n. 2346 dell'8 agosto 2000.
Complemento di programmazione (Cdp) del POR, di cui alla delibera di Giunta regionale n. 26 del 28 gennaio 2002.
Legge regionale del 23 dicembre 2000, n. 32, art. 128 "Disposizioni per l'attuazione del POR 2000-2006 e di riordino dei regimi di aiuto all'impresa".
Copie integrali del POR, del Cdp e del presente bando sono consultabili presso il sito della Regione siciliana www.regione.sicilia.it e/o sul sito www.euroinfosicilia.it.
2.  DOTAZIONE FINANZIARIA DEL PRESENTE BANDO
La spesa pubblica prevista al presente bando per la realizzazione degli interventi di cui alla misura 4.13 b - POR 2000-2006, sarà pari a 5.000.000 di euro.
3. FINALITA' E TIPOLOGIE DI INTERVENTO
La sotto-misura mira ad incentivare il miglioramento della qualità dei prodotti a denominazione di origine (DOP, IGP, AS e VQPRD) riconosciuti e in corso di riconoscimento e biologici ai sensi dei regolamenti nn. 2081-2082/91, 2092/91 e della legge nazionale n. 164/92 sulle denominazioni di origine dei vini, al fine di accrescere il valore della suddetta produzione agricola e di rispondere alle esigenze dei consumatori.
L'obiettivo è quello di valorizzare e promuovere le produzioni agricole oggetto di intervento attraverso la predisposizione e attuazione di programmi di miglioramento qualitativo in termini di: sicurezza igienico-sanitaria, caratteristiche chimiche e fisiche, caratteristiche organolettiche, caratteristiche commerciali.
Con questa azione si prevede una implementazione dei sistemi di qualità e di sistemi di gestione ambientale, secondo i criteri previsti dalle norme ISO 9000 e 14000 (EMAS), e di sistemi HACCP basati sull'analisi dei rischi e dei punti critici di controllo finalizzati anche all'ottenimento della certificazione da parte di un organismo accreditato.
La sotto-misura si identifica come regime di aiuto, che prevede la concessione di finanziamenti a consorzi di tutela e valorizzazione. In particolare, la sotto-misura prevede la compartecipazione alle spese di avviamento dei consorzi di tutela e valorizzazione e alle spese relative a studi preliminari, consulenza e assistenza tecnica per la stesura di disciplinari di produzione, di creazione di sistemi di controllo per la certificazione di qualità.
4.  SOGGETTI DESTINATARI DELLA MISURA
1) Consorzi di tutela e valorizzazione di DOP, o IGP, o AS la cui denominazione è già riconosciuta dall'UE ai sensi dei Reg. nn. 2081 o 2082/92;
2) Consorzi di tutela e valorizzazione di DOC (VQPRD) la cui denominazione è già riconosciuta dal MIPAF ai sensi della legge n. 164/92;
3) Consorzi di tutela e valorizzazione di DOP, o IGP, o AS le cui denominazioni sono in corso di riconoscimento ai sensi dei Reg. nn. 2081 e 2082/92;
4) Consorzi di tutela e valorizzazione di DOC le cui denominazioni sono in corso di riconoscimento ai sensi della legge n. 164/92;
5) Consorzi di tutela e valorizzazione di prodotti biologici certificati e in conversione ai sensi del Reg. n. 2092/91.
5.  REQUISITI DI AMMISSIBILITÀ
Saranno ammesse alla valutazione le istanze che possiedono i seguenti requisiti:
a) presentate dai soggetti di cui al paragrafo 4 del presente bando;
b) compatibili con gli obiettivi della sottomisura di cui al Cdp adottato con delibera di Giunta regionale n. 26 del 28 gennaio 2002.
c) requisiti minimi dei Consorzi.
Consorzi di tutela di DOP, IGP e AS già riconosciute ai sensi dei Reg. nn. 2081-2082/92 o di DOP, IGP, AS in corso di riconoscimento
I consorzi devono:
-  essere costituiti ai sensi dell' art. 2602 del codice civile;
-  avere come scopo principale la tutela e valorizzazione della denominazione di origine;
-  specificare nello statuto la denominazione di origine da tutelare.
Consorzi di tutela di DOC la cui denominazione è stata riconosciuta dal MIPA ai sensi della legge n. 164/92 o di DOC in corso di riconoscimento
I consorzi devono:
-  essere costituiti con atto pubblico ai sensi dell'art. 2602 del c.c.;
-  avere come scopo principale la tutela e valorizzazione della DOC;
-  specificare nello statuto il nome della DOC che il consorzio intende tutelare.
Consorzi di tutela e valorizzazione di prodotti biologici ai sensi del Reg. n. 2092/91
I consorzi devono:
-  essere costituiti con atto pubblico;
-  avere come obiettivo principale la tutela e valorizzazione dei prodotti biologici certificati;
-  avere un numero minimo di 50 aziende iscritte nell'elenco regionale degli operatori biologici.
6.  TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI E REGIME DI INCENTIVAZIONE
Le spese eleggibili a finanziamento sono quelle contenute ai punti 10.5, 10.7 e 13.2 degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato (Gazzetta Ufficiale della Comunità europea dell'1 febbraio 2000) e quelle previste dal Reg. n. 1685/2000.
La sottomisura 4.13 b prevede aiuti per:
a) Avviamento dei consorzi:
-  affitto dei locali;
-  acquisto attrezzature di ufficio compresi materiale e programmi informatici (ai sensi dell'art.1, paragrafo 2, del Reg. CE n.723/97, per materiali e attrezzature si intende il materiale informatico, inclusi i programmi e gli apparecchi di telecomunicazione, quali telefoni, fax e telex nonché i costi di installazione di detto materiale, con esclusione delle normali attrezzature e dei mobili di ufficio)
-  costi del personale;
-  costi di esercizio;
-  spese amministrative
b) Studi preliminari, consulenze e implementazione di sistemi di controllo per la certificazione di qualità:
-  spese di progettazione dell'intero progetto;
-  studi preliminari riguardanti la conoscenza dei mercati (geografici) attuali di vendita dei prodotti delle aziende associate al consorzio nonché i canali distributivi attualmente utilizzati per la vendita del prodotto;
-  ricerche di mercato riguardanti: l'individuazione di nuovi mercati di sbocco dei prodotti del consorzio; l'individuazione di nuovi canali distributivi di vendita; il posizionamento competitivo del prodotto del consorzio in relazione al canale di vendita utilizzato; il grado di soddisfacimento del prodotto da parte del consumatore finale; lo studio di packaging innovativi;
-  studi preliminari riguardanti l'acquisizione di informazioni specifiche sulla implementazione dei sistemi di qualità ISO 9000 e 14000 e sulla rintracciabilità di filiera;
-  consulenze tecnico - scientifiche per la predisposizione dei disciplinari di produzione dei prodotti biologici;
-  consulenze tecnico-scientifiche per la revisione dei disciplinari di produzione delle DOP, o IGP, o AS o DOC;
-  consulenze per la predisposizione di disciplinari d'uso del marchio;
-  progettazione e realizzazione del marchio consortile incluse le spese di registrazione;
-  acquisto di dotazioni strumentali per la realizzazione di specifiche analisi;
-  acquisto attrezzature di laboratorio;
-  formulazione manuale di autocontrollo HACCP;
-  formulazione manuale della qualità per le certificazioni ISO 9000 (Vision 2000) e 14000;
-  certificazione ISO 9000 e/o 14000;
-  studi di fattibilità e consulenza anche per l'ottenimento delle certificazioni ISO 9000 (Vision 2000) e 14000;
-  revisione e/o integrazione con norme ISO del manuale di auto controllo HACCP;
-  estensione della certificazione ISO 14000 alla registrazione EMAS (programma europeo per la gestione aziendale);
-  adeguamento delle ISO 9000 ed. 1994 alle normative vigenti;
-  consulenze e studi di fattibilità per la rintracciabilità di filiera;
-  formulazione manuale della qualità per la rintracciabilità di filiera;
-  certificazione della rintracciabilità di filiera rilasciata da un organismo accreditato a livello internazionale.
Per la tipologia di consorzi di cui al paragrafo 4.1 e 4.2 del presente bando le spese ammissibili sono tutte quelle descritte alle sopra dette lettere A e B;
Per i consorzi di cui al paragrafo 4.3 del presente bando le spese ammissibili sono in relazione allo stato di avanzamento dell'iter di riconoscimento della denominazione. In particolare per quelli la cui proposta di denominazione ai sensi del Reg. n. 2081/92 o 2082/92 ha ottenuto il parere favorevole del MIFAAF con relativo decreto di approvazione del disciplinare di produzione, le spese ammissibili sono tutte quelle descritte alle lettere A e B; nel caso in cui la denominazione non abbia ottenuto il parere favorevole del MIPAF, le spese ammissibili sono tutte quelle descritte alla lettera A e parte di quelle descritte alla lettera B ad esclusione delle seguenti voci: acquisto di dotazioni strumentali per la realizzazione di specifiche analisi, acquisto attrezzature di laboratorio, certificazione ISO 9000 E 14000, formulazione manuale della qualità per le certificazioni ISO 9000 (Vision 2000) e 14000, revisione e/o integrazione con norme ISO del manuale di auto controllo HACCP, estensione della certificazione ISO 14000 alla registrazione EMAS (programma europeo per la gestione aziendale), adeguamento delle ISO 9000 ed. 1994 alle normative vigenti, formulazione manuale della qualità per la rintracciabilità di filiera, certificazione della rintracciabilità di filiera. Queste voci possono essere finanziate dopo l'approvazione del disciplinare di produzione delle DOP, o IGP o AS da parte del MIPAF con relativo decreto ministeriale.
Per i consorzi di cui al punto 4.4 (DOC in corso di riconoscimento) le spese ammissibili sono tutte quelle descritte alla lettera A e parte di quelle descritte alla lettera B ad esclusione delle seguenti voci: acquisto di dotazioni strumentali per la realizzazione di specifiche analisi, acquisto attrezzature di laboratorio, certificazione ISO 9000 e 14000, formulazione manuale della qualità per le certificazioni ISO 9000 (Vision 2000) e 14000, revisione e/o integrazione con norme ISO del manuale di auto controllo HACCP, estensione della certificazione ISO 14000 alla registrazione EMAS (programma europeo per la gestione aziendale), adeguamento delle ISO 9000 ed. 1994 alle normative vigenti, formulazione manuale della qualità per la rintracciabilità di filiera, certificazione della rintracciabilità di filiera. Queste voci possono essere finanziate solamente dopo l'approvazione del disciplinare di produzione da parte del comitato nazionale per la tutela delle DOC.
Per i consorzi di cui al paragrafo 4.5 (prodotti biologici) nel caso in cui tali prodotti sono certificati, sono ammesse tutte le voci descritte alle lettere A e B. Per i prodotti in fase di conversione sono ammissibili tutte le voci di spesa descritte alla lettera A e parte di quelle descritte alla lettera B, ad esclusione delle seguenti voci: acquisto di dotazioni strumentali per la realizzazione di specifiche analisi, acquisto attrezzature di laboratorio, certificazione ISO 9000 e 14000, formulazione manuale della qualità per le certificazioni ISO 9000 (Vision 2000) e 14000, revisione e/o integrazione con norme ISO del manuale di auto controllo HACCP, estensione della certificazione ISO 14000 alla registrazione EMAS (programma europeo per la gestione aziendale), adeguamento delle ISO 9000 ed. 1994 alle normative vigenti, formulazione manuale della qualità per la rintracciabilità di filiera, certificazione della rintracciabilità di filiera. Queste voci possono essere finanziate solamente dopo che almeno il 50% dei soci ha ottenuto la certificazione di biologico.
7. SPESA MASSIMA AMMISSIBILE A FINANZIAMENTO E LIVELLO DI AIUTO
Spesa massima ammissibile
La spesa massima ammissibile a finanziamento del progetto proposto non potrà superare l'importo di Euro 500.000 di cui massimo il 30% per le spese di avviamento descritte alla lettera A del paragrafo 6 e la restante quota pari ad almeno il 70% per le voci descritte alla lettera B del paragrafo 6.
Si precisa che per quanto riguarda le spese di progettazione l'importo massimo ammissibile al finanziamento non può superare l'8% (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 37 del 20 luglio 2001) dell'importo complessivo del progetto approvato. Relativamente alle spese di esercizio, l'importo massimo ammissibile a finanziamento non può superare 6000 Euro per anno.
L'IVA può costituire una spesa ammissibile solo se è realmente e definitivamente sostenuta dal destinatario nell'ambito dei regimi di aiuto ai sensi dell'art. 87 del trattato. L'IVA che può essere in qualche modo recuperata, non può essere considerata ammissibile anche se non è effettivamente recuperata dal destinatario dell'aiuto. (Reg. n. 1685 del 28 luglio 2000).
Livello di aiuto
Relativamente alle voci di spesa descritte alla lettera A del paragrafo 6, ad esclusione delle spese relative alle attrezzature di ufficio, il livello di aiuto sarà decrescente: 100%, 80%, 60%,40% e 20% rispettivamente al 1, 2, 3, 4 e 5 di attuazione del progetto in rapporto alle spese reali sostenute (Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato - Gazzetta Ufficiale della Comunità europea dell'1 febbraio 2000).
Per le attrezzature di ufficio e per tutte le voci di cui alla lettera B del paragrafo 6, il livello di aiuto è pari al 50% dell'importo approvato.
8. ANNO DI COSTITUZIONE DEL CONSORZIO
Per i consorzi costituiti a decorrere dal 5 ottobre 1999, e non ancora avviati, sono concessi contributi per le voci di spesa indicate alle lettere A e B.
Per le voci di spesa di cui alla lettera A (avviamento) non possono essere concessi contributi per spese sostenute dopo il 5° anno dalla data di costituzione del Consorzio (Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato - Gazzetta Ufficiale della Comunità europea dell'1 febbraio 2000).
9.  DURATA DEI PROGETTI
La durata massima di ciascun progetto è di 5 anni a decorrere dalla data di presentazione dell'istanza di finanziamento.
10.  ANNO DI INIZIO DELLE SPESE AMMESSE A CONTRIBUTO
Saranno ammesse a contributo le spese sostenute dal consorzio dopo la presentazione della domanda di aiuto all'amministrazione regionale (art. 30 del Reg. n. 1260/99).
11.  PRESENTAZIONE ISTANZA DI FINANZIAMENTO E DOCUMENTAZIONE PER ACCEDERE ALLA MISURA
L'istanza dovrà essere redatta in duplice copia e compilata sullo specifico modello allegato al presente bando, pena l'esclusione, (allegato n. 1) e corredata della documentazione in duplice copia e di seguito riportata.
Presentazione istanza. Potrà essere presentata a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e non oltre il novantesimo giorno, pena l'esclusione, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, ovvero mediante consegna diretta presso la sede dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, ufficio accettazione, entro le ore 12,00, che provvederà a rilasciare apposita ricevuta indicante la data di consegna dell'istanza. Per il rispetto dei termini di presentazione farà fede la data del timbro postale del comune di provenienza, oppure nel caso di consegna a mano la data della ricevuta attestante l'avvenuta consegna.
Nel caso in cui la data di scadenza del predetto termine coincida con un giorno festivo o non lavorativo, la stessa è prorogata al primo giorno utile.
L'Amministrazione non risponde di eventuali ritardi o disguidi dovuti al servizio postale.
I richiedenti dovranno inoltrare in busta chiusa l'istanza di aiuto all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste - viale della Regione siciliana n. 2671 - 90100 Palermo. Sulla busta dev'essere riportata la seguente dicitura: POR Sicilia 2000-2006 - Misura 4.13 b) "Sostegno alla creazione, al riconoscimento comunitario ed al controllo di prodotti regionali di qualità" - Bando di attuazione. Dipartimento interventi strutturali - Servizio VIII "Tutela e promozione dei prodotti agricoli" - Unità operativa n. 44.
Documentazione da allegare, pena l'esclusione, all'istanza di finanziamento:
-  progetto d'investimento, esecutivo ai sensi dell'art. 16, com-ma 5, della legge n. 109/94 di cui al paragrafo 12 del presente bando;
-  quadri analitici e riepilogativi di tutte le spese da sostenere e relativi importi lordi e al netto dell'IVA;
-  preventivi di spesa. Per le singole voci di spesa devono essere presentati almeno tre preventivi ai sensi della legge regionale n. 83/80, art. 32.
Tutte le voci di spesa descritte nel progetto di investimento devono essere supportate da 3 preventivi che nel caso di fornitura di beni devono essere vidimati dalla camera di commercio competente. E' ammesso un solo preventivo nei casi in cui:
a) il valore del bene o servizio offerto è indicato nel prezziario regionale dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste, aggiornato al mese di luglio 2001;
b) sussiste, per la fornitura di un bene o di un servizio, la condizione di esclusività. In questo caso al preventivo dev'essere allegata la dichiarazione della ditta concedente l'esclusiva dalla quale si evince che per l'Italia l'unica società autorizzata alla vendita del bene o servizio risulta essere quella che ha prodotto il preventivo di spesa; nella suddetta dichiarazione dev'essere indicato anche la durata dell'esclusiva.
Per quanto riguarda le ricerche di mercato i preventivi di spesa devono essere prodotti da soggetti che dimostrino di avere esperienza nel settore agro-alimentare nel campo degli studi e delle analisi di mercato nonché delle ricerche di marketing. Al preventivo deve essere allegato il relativo curriculum del soggetto.
Relativamente alla certificazione di qualità i preventivi devono essere forniti da società accreditate a livello internazionale che abbiano esperienza in materia di certificazione di prodotti agro-alimentari e/o agricoli.
-  piano economico-finanziario dell'intervento opportunamente giustificato, nel quale i dati dell'analisi economico finanziaria devono risultare conformi a quelli contenuti nello schema di domanda;
-  certificato C.C.I.A.A. del consorzio con dicitura di non fallenza e con la dicitura "soggetti controllati, art. 2 del D.P.R. n. 252 del 3 giugno 1998 - nulla osta ai fini dell'articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e successive modificazioni";
-  statuto e atto costitutivo aggiornato in copia conforme all'originale;
-  delibera del consiglio di amministrazione, in copia conforme all'originale, di approvazione dell'iniziativa e del costo complessivo della stessa, di autorizzazione del legale rappresentante a presentare l'istanza all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste e di compartecipare alla spesa prevista.
-  delibera del consiglio di amministrazione in copia conforme all'originale, con la quale il consorzio incarica un tecnico alla realizzazione del progetto da presentare all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste;
-  elenco imprese associate al consorzio con delibera del consiglio di amministrazione;
-  catastino delle imprese consorziate approvato con delibera del consiglio di amministrazione. Esso deve contenere i seguenti dati:
-  nominativo del proprietario o conduttore dell'azienda e dati anagrafici e fiscali;
-  comune e contrada in cui ricade l'azienda;
-  indirizzo dell'azienda;
-  superficie coltivata DOP o DOC o IGP - per i consorzi di tutela di denominazioni o indicazioni riconosciute;
-  superficie coltivata a biologico (certificato) e superficie in conversione a biologico - per i consorzi di tutela di prodotti biologici e in conversione;
-  bilancio dell'ultimo anno, copia conforme all'originale secondo le vigenti disposizioni completo di stato patrimoniale e conto economico e di ogni altro elemento occorrente per valutare l'affidabilità dei soggetti richiedenti per i consorzi già costituiti da oltre un anno;
-  dichiarazione sostitutiva di auto certificazione ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato;
-  certificazione antimafia di tutti i componenti del consiglio di amministrazione:
-  certificato rilasciato dalla prefettura del territorio competente;
-  dichiarazione sostitutiva di auto certificazione ai sensi dell'articolo 46 del D.P.R. n. 445/2000 della lettera aa) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa);
-  dichiarazione sostitutiva di auto certificazione ai sensi dell'articolo 46 del D.P.R. n. 445/2000, della lettera bb) di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali;
-  dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 delle dichiarazioni formulate secondo l'allegato n. 2 del presente bando;
-  dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante relativa a fatti che non sono di diretta conoscenza del legale rappresentante del consorzio, formulata secondo l'allegato n. 3 del presente bando.
Per i consorzi di tutela di prodotti biologici. Al fine di valutare il possesso del requisito di ammissibilità di cui al paragrafo 5 "numero di aziende iscritte all'albo degli operatori biologici" devono produrre, relativamente alle aziende associate:
a) copia conforme all'originale dell'allegato V.1 ai sensi del Reg. n. 2092/91 relativo alla notifica all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste e all'organismo di controllo da azienda convenzionale ad azienda in biologico;
b) copia conforme all'originale del "certificato di azienda controllata", rilasciato dall'organismo di controllo alla singola azienda;
c) codice di identificazione dell'operatore controllato.
Per i consorzi di tutela di prodotti DOP, IGP, AS e VQPRD. Al fine di valutare la certificazione delle aziende associate al consorzio, occorre allegare:
-  disciplinare di produzione;
-  cartografia 1:25.000;
-  copia del certificato di conformità (riferito alle aziende del consorzio) rilasciato dall'organismo di controllo alla singola azienda che concorre alla produzione della DOP o IGP o DOC o AS.
Le istanze pervenute oltre i termini stabiliti dal bando, incomplete della documentazione di cui al presente paragrafo, presentate da soggetti destinatari di natura diversa da quella prevista al paragrafo 4, verranno inserite nel decreto di approvazione della graduatoria ma non saranno ammesse al successivo finanziamento; pertanto verranno escluse e restituite a mezzo posta al consorzio.
I progetti di investimento che dovessero risultare non esecutivi non saranno valutati per il successivo finanziamento.
12.  IL PROGETTO DI INVESTIMENTO
Il suddetto progetto dev'essere articolato nei seguenti punti:
Descrizione delle caratteristiche organizzative e strutturali del consorzio
-  Premessa;
-  L'offerta del Consorzio:
- il prodotto da tutelare;
- numero e tipologia di imprese associate al consorzio;
- superficie aziendale degli associati al consorzio (espressa in ettari);
- volume di produzione degli associati al consorzio;
- fatturato degli associati al consorzio;
-  Attività del soggetto proponente e mercato di riferimento;
-  Analisi anche in forma sintetica della domanda di mercato che si intende soddisfare attraverso la realizzazione del progetto;
-  Descrizione analitica dell'intervento che si intende realizzare in relazione a quanto descritto nel cap. "Tipologia degli investimenti":
- obiettivi;
- diagramma di flusso della singola filiera oggetto di implementazione di un sistema di qualità;
- interventi da realizzare;
- cronogramma delle azioni da realizzare per singolo anno
- quadro analitico e riepilogativo di tutte le spese da sostenere e relativi importi lordi e al netto dell'IVA;
- analisi dei costi/benefici.
13.  CRITERI DI SELEZIONE DEI PROGETTI
Le domande di finanziamento pervenute all'Assessorato verranno esaminate per la verifica dei requisiti di ammissibilità di cui al paragrafo 5 del presente bando.
Alle domande che risulteranno ammissibili verrà attribuito un punteggio in base al quale si predisporrà una graduatoria di merito decrescente.
L'attribuzione del punteggio verrà effettuata sulla base di indicatori di valutazione a ciascuno dei quali corrisponde un valore numerico.
Gli indicatori considerati sono:
-  indicatori tecnico-economici;
-  indicatori socio-economici;
-  caratteristiche del richiedente;
-  indicatori di comparto e ambientali
Per l'attribuzione del suddetto punteggio, il cui valore massimo complessivo è pari a 100, il consorzio dovrà compilare gli allegati 2 e 3 del presente bando per la parte di propria pertinenza.
Di seguito si illustra per tipologia di consorzio e, per ogni indicatore, il valore corrispondente che verrà attribuito sulla base delle dichiarazioni prodotte dal consorzio con i suddetti allegati.
13.a - Consorzi di tutela di prodotti DOP, IGP, AS riconosciuti dall'Unione europea ai sensi dei Regg. nn. 2081 - 2082/92
Indicatori tecnico-economici
Quota percentuale del numero di aziende associate al consorzio che commercializzano prodotti a denominazione di origine certificata

Quota percentuale      Punteggio 
Fino al 50%      1-50   
> 50%      6-10 


1 punto ogni 10%.


Fatturato complessivo delle aziende aderenti al consorzio (valore riferito all'ultimo bilancio) riferito alla DOP o AS o IGP.

Fatturato Euro      Punteggio 
Fino a 500.000     
+ 500.000 fino a 1.500.000     
+ 1.500.000 fino a 2.500.000     
+ 2.500.000 fino a 5.000.000     
Più di 5.000.000     



Indicatori socio economici
Quota percentuale di giovani imprenditori (da 18 a 39 anni) delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di giovani imprenditori      Punteggio 

-
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 

Quota di donne imprenditrici delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di donne imprenditrici      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Caratteristiche del richiedente
Riconoscimento ministeriale del consorzio ai sensi dell'art. 14 della legge nazionale n. 526/99 e dei D.M. n. 6143 e n. 6144 del 12704/2000 sui requisiti di rappresentatività dei consorzi e sulla individuazione dei criteri di rappresentanza degli organi sociali:

Consorzio      Punteggio 
In corso di riconoscimento     
Riconosciuto      12 

Tenuta della contabilità aziendale delle aziende associate al consorzio:

Percentuale aziende associate      Punteggio 
< 50%     
> 50%     


Presenza di un marchio consortile:

Presenza      Punteggio 
NO     
SI     


Attività di ricerca e sviluppo intesa a migliorare la qualità organolettica e commerciale dei prodotti attraverso forme di collaborazione con enti, istituti e o/università, ecc.:

Collaborazione      Punteggio 
NO     
SI     


Incidenza percentuale della superficie DOP, o IGP o AS (la cui produzione è certificata dall'organismo di controllo) tutelata dal consorzio sul totale della superficie DOP, IGP iscritta all'albo delle DOP o IGP o AS:

Percentuale della superficie DOP, o IGP o AS tutelata dal consorzio      Punteggio 
Fino al 10% del totale della superficie a DOP, o IGP     
+ 10% fino al 25%     
+ 25% fino al 50%     
+ del 50%     



Per i prodotti caseari e per le carni trasformate
-  Caseari - Incidenza percentuale del prodotto finito DOP, IGP o AS (certificato) tutelato dal consorzio sul totale del prodotto finito DOP IGP o AS realizzato dai caseifici iscritti all'albo di riferimento.
-  Carni trasformate - Incidenza percentuale del prodotto finito DOP, IGP o AS (certificato) tutelato dal consorzio sul totale del prodotto finito DOP o IGP o AS realizzato dai macellatori iscritti all'albo di riferimento:

Percentuale della produzione DOP, o IGP tutelata dal consorzio      Punteggio 
Fino al 10% del totale della produzione a DOP, o IGP o As     
+ 10% fino al 25%     
+ 25% fino al 50%     
+ del 50%     


Indicatori di comparto e ambientali
Integrazione tra le fasi della singola filiera:

Fasi della filiera      Punteggio 
Produzione     
Produzione, trasformazione o commercializzazione     
Produzione, trasformazione e commercializzazione     


Quota percentuale complessiva di aziende aderenti al consorzio ricadenti nella rete ecologica siciliana. La rete ecologica siciliana (RES) comprende: i territori dei parchi e riserve naturali istituiti ai sensi della legge regionale n. 98/81 e n. 14/88 e i territori ricadenti nei comuni dei S.I.C. (siti di interesse comunitario) e delle Z.P.S. (zone di protezione speciale) di cui all'allegato n. 8 del presente bando:

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio ricadenti in zone svantaggiate ai sensi della direttiva n. 268/75

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che hanno ottenuto la certificazione ISO 9000 e/o 14000 e/o registrazione EMAS

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     



13b - Consorzi di tutela di prodotti DOP, IGP o AS in corso di riconoscimento ai sensi dei Regg. nn. 2081-2082/92
Indicatori tecnico-economici
Quota percentuale del numero di aziende associate al consorzio che commercializzano prodotti con marchio aziendale che ricadono nei territori delimitati dal disciplinare di produzione:

Quota      Punteggio 
Fino al 50%      1-5 
> 50%      6-10 

1 punto ogni 10%.

Fatturato complessivo delle aziende aderenti al consorzio (ultimo bilancio) riferito alle produzioni tutelate dal consorzio:

Fatturato Euro      Punteggio 
Fino a 500.000 Euro     
+ 500.000 Euro fino a 1.500.000 Euro     
+ 1.500.000 Euro fino a 2.500.000 Euro     
+ 2.500.000 Euro fino a 5.000.000 Euro      
> 5.000.000 Euro     


Indicatori socio economici
Quota percentuale di giovani imprenditori (da 18 a 39 anni) delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di giovani imprenditori      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Quota di donne imprenditrici delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di donne imprenditrici      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Caratteristiche del richiedente
Tenuta della contabilità aziendale delle aziende associate al consorzio:

Percentuale aziende associate      Punteggio 
< 50%     
> 50%     


Presenza di un marchio consortile:

Presenza      Punteggio 
NO     
SI     


Attività di ricerca e sviluppo intesa a migliorare la qualità organolettica e commerciale dei prodotti attraverso forme di collaborazione con enti, istituti di ricerca, università:

Presenza      Punteggio 
NO     
SI     


Incidenza percentuale della superficie potenziale DOP, o IGP o AS tutelata dal consorzio sul totale della superficie delimitata dal disciplinare di produzione:

Percentuale della superficie DOP o IGP tutelata dal consorzio      Punteggio 
Fino al 10% del totale della superficie a DOP, o IGP     
+ 10% fino al 25%     
+ 25% fino al 50%     
Più del 50%     



Per i prodotti caseari e per le carni trasformate.
-  Caseari - Incidenza percentuale del prodotto finito potenziale a DOP, IGP o AS tutelato dal consorzio sul totale del prodotto potenziale finito DOP IGP o AS realizzato dai caseifici previsto dal disciplinare.
-  Carni trasformate - Incidenza percentuale del prodotto finito potenziale a DOP, IGP o AS tutelato dal consorzio sul totale del prodotto finito potenziale a DOP o IGP o AS previsto dal disciplinare:

Percentuale della produzione DOP, IGP o AS tutelata dal consorzio      Punteggio 
Fino al 10% del totale della produzione a DOP, o IGP o AS     
+ 10% fino al 25%     
+ 25% fino al 50%     
Più del 50%     


Iter di riconoscimento della denominazione di origine (si riferisce alla fase di istruttoria):

Istruttoria      Punteggio 
In fase di istruttoria al MIPAF     
In fase di istruttoria all'U.E.      12 


Indicatori di comparto e ambientali
Integrazione tra le fasi della singola filiera:

Fasi della filiera      Punteggio 
Produzione     
Produzione, trasformazione o commercializzazione     
Produzione, trasformazione e commercializzazione     


Quota percentuale di aziende ricadenti nella rete ecologica siciliana (RES). La rete ecologica siciliana include i territori dei parchi, riserve naturali istituite ai sensi della legge regionale n. 98/81 e n. 14/88 e i territori ricadenti nei comuni dei S.I.C. (siti di interesse comunitario) e Z.P.S (zone di protezione speciale) di cui all'allegato n. 8 del presente bando.

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che ricadono in zona svantaggiata ai sensi della direttiva comunitaria n. 268/75:

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che hanno ottenuto la certificazione ISO 9000 e/o ISO 14000 e/o registrazione Emas:

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     



13c - Consorzi di tutela di prodotti biologici
Indicatori tecnico-economici
-  Per i consorzi di frutta e ortaggi biologici freschi

Rapporto tra la superficie certificata in biologico delle aziende associate al consorzio e la superficie delle aziende associate al consorzio in conversione:

Rapporto numerico      Punteggio 
< 1     
> 1      10 



-  Per i consorzi di carni biologiche
Rapporto tra il numero di capi (razze da carne) certificati biologici e il numero di capi in conversione:

Rapporto numerico      Punteggio 
< 1     
> 1      10 



-  Per i consorzi di lattiero-caseari biologici
Rapporto tra il numero di capi (razze da latte) certificati biologici e il numero di capi in conversione:

Rapporto numerico      Punteggio 
< 1     
> 1      10 


Fatturato complessivo delle aziende aderenti al consorzio (valore riferito all'ultimo bilancio). Il fatturato si riferisce ai prodotti in conversione, certificati biologici:

Fatturato Euro      Punteggio 
Fino a 500.000 Euro     
+ 500.000 Euro fino a 1.500.000 Euro     
+ 1.500.000 Euro fino a 2.500.000 Euro     
+ 2.500.000 Euro fino a 5.000.000 Euro      
> 5.000.000 Euro     


Indicatori socio economici
Quota percentuale di giovani imprenditori (da 18 a 39 anni) delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di giovani imprenditori      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Quota di donne imprenditrici delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di donne imprenditrici      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Caratteristiche del richiedente

Tenuta della contabilità aziendale delle aziende associate al consorzio:

Percentuale aziende consorziate      Punteggio 
< 50%     
> 50%     


Presenza di un marchio del consorzio:

Presenza      Punteggio 
NO     
SI     


Attività di ricerca e sviluppo intesa a migliorare la qualità organolettica e commerciale dei prodotti attraverso collaborazioni con enti, istituti di ricerca e/o università, ecc.:

Collaborazioni varie      Punteggio 
NO     
SI     


Indicatori di comparto e ambientali
Integrazione tra le fasi della singola filiera:

Fasi della filiera      Punteggio 
Produzione     
Produzione, trasformazione o commercializzazione     
Produzione, trasformazione e commercializzazione      10 


Integrazione tra le filiere:

Numero di filiere      Punteggio 
   
    12 
> di 2      18 


Quota percentuale di aziende ricadenti nella rete ecologica siciliana (RES). La rete ecologica siciliana include i territori dei parchi, riserve naturali istituite ai sensi delle leggi regionali n. 98/81 e n. 14/88 e i territori ricadenti nei comuni dei S.I.C. (siti di interesse comunitario) e Z.P.S. (zone di protezione speciale) di cui all'allegato n. 8 del presente bando:

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che ricadono in zona svantaggiata ai sensi della direttiva comunitaria n. 268/75:

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che hanno ottenuto la certificazione ISO 9000 e/o 14000 e/o la registrazione EMAS:

Numero percentuale di aziende      Punteggio 
< 25     
Da 25% a 50%     
> 50%     


13d - Consorzi di tutela di DOC riconosciute ai sensi della legge n. 164/92

Indicatori tecnico-economici
Quota percentuale del numero di aziende associate al consorzio che commercializzano vini DOC:

Quota      Punteggio 
Fino al 50%      1-5 
> 50%      6-10 

1 punto ogni 10%.

Fatturato complessivo delle aziende aderenti al consorzio (ultimo bilancio) riferito alla produzione doc:

Fatturato      Punteggio 
Fino a 500.000 Euro     
+ 500.000 Euro fino a 1.500.000 Euro     
+ 1.500.000 Euro fino a 2.500.000 Euro     
+ 2.500.000 Euro fino a 5.000.000 Euro      
+ 5.000.000 Euro in poi     


Indicatori socio economici
Quota percentuale di giovani imprenditori (da 18 a 39 anni) delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di giovani imprenditori      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Quota di donne imprenditrici delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di donne      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Caratteristiche del richiedente
Tenuta della contabilità aziendale delle aziende associate al consorzio:

Percentuale aziende consorziate      Punteggio 
< 50%      
+ 50%     


Presenza di un marchio del consorzio:

Presenza      Punteggio 
NO     
SI     


Richiesta al Mipaf incarico di vigilanza ai sensi dell'art. 4 del D.M. n. 256 e dell'art. 19 della legge n. 164/92:

Richiesta incarico      Punteggio 
No     
In corso     
Incarico ottenuto     


Attività di ricerca e sviluppo intesa a migliorare la qualità organolettica e commerciale del prodotto attraverso collaborazioni con enti, istituti di ricerca, università ecc.

Collaborazione      Punteggio 
NO     
SI     


Rappresentatività del Consorzio ai sensi dell'art. 19 della legge n. 164/92, comma 1, lettera a:

Rappresentatività      Punteggio 
NO     
SI      12 


Indicatori di comparto e ambientali
Integrazione tra le fasi della singola filiera:

Fasi della filiera      Punteggio 
Produzione     
Produzione, trasformazione o commercializzazione     
Produzione, trasformazione e commercializzazione     


Quota percentuale di aziende ricadenti nella rete ecologica siciliana (RES). La rete ecologica siciliana include i territori dei parchi, riserve naturali istituiti ai sensi delle leggi regionali n. 98/81 e n. 14/88 e i territori ricadenti nei comuni dei S.I.C. (siti di interesse comunitario) e Z.P.S (zone di protezione speciale) di cui all'allegato n. 8 del presente bando:

Aziende ricadenti nella RES      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
+ 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che ricadono in zona svantaggiata ai sensi della direttiva comunitaria n. 268/75:

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
+ 50%     


Percentuale di aziende associate al consorzio che hanno ottenuto la certificazione ISO 9000 e/o 14000 e/o registrazione EMAS:

Numero percentuale di aziende      Punteggio 
< 25     
Da 25% a 50%     
+ 50%     


13e - Consorzi di tutela di DOC la cui denominazione è in corso di riconoscimento ai sensi della legge n. 164/92
Indicatori tecnico-economici
Quota percentuale del numero di aziende associate al consorzio che commercializzano vini prodotti nell'area geografica delimitata come da disciplinare di produzione:

Quota      Punteggio 
Fino al 50%      1-5 
+ 50%      6-10 


Fatturato complessivo delle aziende aderenti al consorzio (valore riferito all'ultimo bilancio):

Fatturato Euro      Punteggio 
Fino a 500.000 Euro     
+ 500.000 fino a 1.500.000 Euro     
+ 1.500.000 Euro fino a 2.500.000 Euro     
+ 2.500.000 Euro fino a 5.000.000 Euro     
+ di 5.000.000 di Euro     

1 punto ogni 10%

Indicatori socio economici
Quota percentuale di giovani imprenditori (da 18 a 39 anni) delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di giovani imprenditori      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Quota di donne imprenditrici delle aziende associate al consorzio:

Percentuale di donne imprenditrici      Punteggio 
Fino al 20%     
Fino al 40%     
Fino al 60%     
Fino all'80%      
Fino al 100%      10 


Caratteristiche del richiedente
Tenuta della contabilità aziendale delle aziende associate al consorzio:

Quota      Punteggio 
< 50%     
> 50%     


Presenza di un marchio del consorzio:

Presenza      Punteggio 
NO     
SI     


Attività di ricerca e sviluppo intesa a migliorare la qualità del prodotto (organolettica, nutrizionale, tecnologica, commerciale) attraverso collaborazioni con enti, istituti di ricerca o università:

Collaborazione      Punteggio 
No     
Si     


Iter di riconoscimento del disciplinare DOC ai sensi della legge n. 164/92:

Fase di istruttoria      Punteggio 
All'esame del MIPAF     

Parere favorevole, del comitato nazionale per la tutela e valorizzazione delle DOC, sul disciplinare di pro-
duzione      12 


Superficie tutelata dal Consorzio come rapporto percentuale tra l'incidenza della superficie potenziale tutelata dal consorzio e destinata a produrre vini DOC, sul totale della superficie vitata delimitata dal disciplinare di produzione.

Percentuale della superficie tutelata dal consorzio      Punteggio 
Fino al 10% del totale della superficie delimitata dal disciplinare di produzione     
Dal 10% fino al 25% del totale della superficie delimitata dal disciplinare di produzione     
Dal 25% fino al 50% del totale della superficie delimitata dal disciplinare di produzione     
Più del 50% del totale della superficie delimitata dal disciplinare di produzione     


Indicatori di comparto e ambientali
Integrazione tra le fasi della singola filiera:

Fasi della filiera      Punteggio 
Produzione     
Produzione, trasformazione o commercializzazione     
Produzione, trasformazione e commercializzazione     


Quota percentuale di aziende ricadenti nella rete ecologica siciliana (RES). La rete ecologica siciliana include i territori dei parchi, riserve naturali istituite ai sensi delle leggi regionali n. 98/81 e n. 14/88 e i territori ricadenti nei comuni dei S.I.C. (siti di interesse comunitario) e Z.P.S (zone di protezione speciale) di cui all'allegato n. 8 del presente bando:

Quota      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
> 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che ricadono in zona svantaggiata ai sensi della direttiva comunitaria n. 268/75:

Quote di aziende      Punteggio 
< 25%     
Da 25% a 50%     
+ 50%     


Quota percentuale di aziende associate al consorzio che hanno ottenuto la certificazione ISO 9000 e/o 14000 e/o registrazione EMAS:

Numero % di aziende      Punteggio 
> 25     
Da 25% a 50%     
+ 50%     



14.  FORMAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA
L'Amministrazione regionale procederà all'approvazione della graduatoria e alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana della stessa nonché alla pubblicazione dell'elenco delle istanze non ammesse.
15.  TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE
Relativamente alle istanze non ammesse, il richiedente entro 15 giorni dalla data di pubblicazione della stessa nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ha facoltà di chiedere all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste il riesame della propria domanda di finanziamento con motivata richiesta. L'Amministrazione entro 15 giorni darà comunicazione all'interessato degli esiti.
Qualora il richiedente non si avvalga della possibilità sopra prevista, l'esito dell'istruttoria assume carattere definitivo salvo ulteriori ricorsi previsti dalla normativa vigente.
I dati personali ed aziendali acquisiti a seguito del presente bando verranno trattati nel rispetto della legge n. 675 del 31 dicembre 1996 e successive modifiche ed integrazioni.
16.  INTEGRAZIONE DOCUMENTAZIONE E PROCEDURE DI ISTRUTTORIA E VERIFICHE
Dopo la pubblicazione della graduatoria nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, l'Amministrazione potrà richiedere al consorzio, qualora necessario, ulteriore documentazione integrativa
In merito, entro 15 giorni dalla data di ricevimento della richiesta il Consorzio dovrà presentare all'Assessorato la documentazione integrativa.
Verificata la rispondenza (ai sensi dell'art. 71 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000) delle dichiarazioni prodotte dal rappresentante legale del consorzio, ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 (Bassanini), si valuterà il contenuto tecnico del progetto e si determinerà l'importo complessivo ammesso a contributo nonché l'importo del contributo che verrà concesso al consorzio nell'arco temporale in cui si realizzerà il progetto. L'importo approvato dall'Amministrazione verrà notificato al Consorzio a mezzo lettera raccomandata. L'Amministrazione a conclusione dell'iter istruttorio darà comunicazione al destinatario.
Nel caso in cui il consorzio intenda avvalersi delle anticipazioni come al paragrafo 18 del presente bando dovrà presentare la richiesta di anticipazione secondo l'allegato 4.
17.  CRONOGRAMMA DEI LAVORI DELL'AMMINISTRAZIONE
Approvazione della graduatoria. Entro 90 giorni dalla data di scadenza del bando l'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste predisporrà e approverà la graduatoria;
Controlli (art. 71 del D.P.R. n. 445/2000). Entro 45 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana l'Amministrazione completerà il controllo;
Richiesta documentazione integrativa. Entro 15 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana della graduatoria l'Amministrazione farà richiesta della documentazione integrativa.
Presentazione documentazione integrativa. Entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta di documentazione integrativa, il Consorzio dovrà presentare all'Assessorato tutta la documentazione richiesta.
Predisposizione atto di concessione dell'aiuto. Entro 45 giorni dalla ricezione della documentazione ai sensi dell'art. 71 del D.P.R. n. 445/2000, l'Assessorato completerà l'istruttoria e predisporrà l'atto di concessione dell'aiuto.
18.  ANTICIPI
Annualmente il consorzio può ottenere una anticipazione nella misura massima del 50% sul contributo annuo concesso. Il consorzio deve dimostrare, entro 6 mesi dalla concessione dell'anticipo, con i documenti giustificativi di rito, l'avvenuta spesa relativa all'annualità di riferimento. Una volta utilizzata l'anticipazione e rendicontato il totale della spesa, il Consorzio potrà richiedere una ulteriore anticipazione.
I Consorzi che intendono usufruire della suddetta anticipazione devono presentare all'Assessorato richiesta specifica secondo l'allegato 3 del presente bando unitamente alla fidejussione bancaria o polizza assicurativa.
La stipula della predetta fidejussione dovrà avvenire con istituti di credito o società assicurative allo scopo abilitate di cui alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 35 - serie generale dell'11 febbraio 2002 "Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo".
La fidejussione sarà svincolata dopo l'approvazione della rendicontazione dell'annualità di riferimento.
19.  RENDICONTAZIONE E LIQUIDAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE
Sulla base della documentazione giustificativa fornita, attestante l'avvenuta spesa e di una relazione tecnico economica, l'amministrazione procederà alla liquidazione delle spese previste nel piano economico previa verifica documentale e visiva (con sopralluoghi). L'importo da liquidare sarà ridotto per ogni annualità del decimo di garanzia che verrà liquidato ad ultimazione del progetto.
Ai fini della rendicontazione occorre produrre:
-  elenco riassuntivo delle fatture redatto in base all'apposito modello di cui all'allegato 8 del bando ai sensi del reg. n. 1257/99;
-  fatture quietanzate. In sede di accertamento le fatture originali verranno annullate con l'apposizione della dicitura "prestazione o fornitura inerente l'attuazione della Misura 4.13 b del POR Sicilia 2000/2006 - regolamento CEE n. 1257/99";
-  dichiarazione, ai sensi della Bassanini, che per la fornitura dei beni e servizi oggetto delle fatture elencate sono stati effettuati i pagamenti dell'intero importo;
-  dichiarazione, ai sensi della Bassanini, che le fatture sono state regolarmente registrate nelle scritture contabili e fiscali ed integralmente pagate e che non esiste alcuna ragione di credito, nonché accordi che prevedono successive riduzioni di prezzo in qualunque forma e/o fatturazioni di storno;
-  buste paga del personale e modulo CUD - copie conformi all'originale;
-  relazione tecnica sullo stato di avanzamento delle attività firmata dal legale rappresentate e/o approvata dal consiglio di amministrazione.
20. MODIFICA DEL PROGETTO
Fermo restando l'importo determinato e approvato dall'Amministrazione, sono previste modifiche ai progetti esecutivi approvati previa comunicazione scritta del soggetto beneficiario all'Amministrazione regionale. La stessa si riserva la facoltà di autorizzare le modifiche compatibilmente con le finalità del progetto iniziale, ed in conformità con il POR 2000-2006.
Le modifiche che possono essere autorizzate si riferiscono esclusivamente agli interventi descritti alla lettera b) del paragrafo 6 "tipologia degli interventi e regime di incentivazione" e all'acquisto di attrezzature d'ufficio di cui alla lettera a) del paragrafo 6.
21.  PROROGHE E TERMINE DI ULTIMAZIONE DELLE OPERE
I beneficiari dell'aiuto, entro i termini previsti dal decreto di finanziamento, dovranno ultimare le azioni ammesse a contributo ed inoltrare la richiesta di accertamento finale di regolare esecuzione delle opere all'ufficio istruttore competente. Eventuale proroga, non superiore a 6 mesi, può essere autorizzata dall'Amministrazione, su richiesta scritta del beneficiario per motivi non dipendenti dalla volontà dello stesso. La richiesta di proroga potrà interessare esclusivamente gli interventi di cui alla lettera B del paragrafo 6 del bando.
22.  CONTROLLI, REVOCHE E SANZIONI
In applicazione delle procedure di cui al titolo XIII della legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2000 "Disposizioni per l'attuazione del POR 2000-2006 e di riordino dei regimi di aiuto alle imprese" l'Amministrazione può procedere, a propria discrezione, ai controlli presso il consorzio sulle spese ammesse a finanziamento allo scopo di verificare lo stato di attuazione delle stesse, la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dal consorzio. I suddetti controlli verranno eseguiti direttamente dai funzionari dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste e/o da tutti i soggetti demandati ai sensi della normativa comunitaria, nazionale e regionale.
In caso di assenza di uno o più requisiti per fatti comunque imputabili al richiedente e non sanabili, l'Amministrazione procede alla revoca degli interventi. In caso di revoca si applica anche una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma fino a un massimo del 50% dell'importo dell'intervento indebitamente fruito.
Qualora i beni acquistati con l'aiuto siano alienati, ceduti o distratti nei 5 anni successivi alla concessione, ovvero prima del termine ultimo previsto dal progetto esecutivo è disposta la revoca dello stesso, il cui importo restituito sarà maggiorato degli interessi calcolati sulla base del tasso ufficiale di sconto (TUS).
Invece nei casi di irregolarità riscontrate in corso di istruttoria o di accertamento circa dati e notizie falsi dichiarate dal beneficiario, ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 1992, si farà riferimento alla normativa vigente in materia.


Allegato 1


ISTANZA DI FINANZIAMENTO

All'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste
Dipartimento interventi strutturali
Servizio VIII
Viale Regione Siciliana, 2671
90100 Palermo

Oggetto: Bando di attuazione della misura 4.13 b) "Sostegno alla creazione, al riconoscimento comunitario ed al controllo di prodotti regionali di qualità" - Istanza di finanziamento.

Il/la sottoscritto/a ......................................................
nato a ....................................... Comune di ...................................................... (prov.) ..............
residente in .................................................... via ......................................................
nella qualità di ......................................................
......................................................
del ....................................... con sede in ......................................................
via ..................................................................................................................... C.A.P. ......................................................
P. Iva o codice fiscale ...................................................... tel. .............................................................. fax .................................................... e-mail e sito internet (se attivati) ......................................................
CHIEDE

che la suddetta istanza, presentata per l'iniziativa da realizzare nel comune di ................................................................................... provincia di ...................................................... località ...................................................... per l'importo di Euro ...................................................... venga presa in consi- derazione ai sensi della misura in oggetto.
Il sottoscritto, ai sensi dell'articolo 47 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 e consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti richiamate dall'art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000
DICHIARA

-  di impegnarsi ad assumere a proprio carico la quota non coperta dal contributo;
-  di comprovare i mezzi finanziari sulla copertura della quota a proprio carico o di far fronte con finanziamenti non agevolati, producendo lettera di assenso dell'Istituto di credito finanziatore;
-  di non aver beneficiato, né di voler beneficiare, per le opere preventivate, di altre provvidenze previste dalle vigenti disposizioni regionali, nazionali e comunitarie;
-  di impegnarsi a non mutare per un periodo di almeno 5 anni la destinazione e l'utilizzo dei beni mobili ammessi a contributo;
-  di impegnarsi a produrre polizza assicurativa per un numero di anni equivalente alla durata economica del bene;
-  di impegnarsi a restituire il contributo eventualmente erogato in caso di inadempienza agli impegni assunti con la presente domanda;
-  di impegnarsi a dare adeguata e documentata giustificazione delle spese che saranno sostenute per la realizzazione del progetto;
-  di impegnarsi a fornire i dati aziendali e contabili ai fini statistici e per il monitoraggio;
-  di non aver riportato condanne ai sensi dell'art. 2, comma 1, della legge 23 dicembre 1986, n. 898, modificato con l'art. 73 della legge 19 febbraio 1992, n.142;
-  di essere in regola con le norme della sicurezza ed igiene del lavoro (decreto legge n. 626/94),
-  di essere in regola con le norme recate dalla legge regionale 27 dicembre 1969, n. 62 e dalle vigenti leggi in materia di osservanza delle disposizioni previste dai contratti di lavoro impegnandosi a dare tempestiva comunicazione circa eventuali variazioni;
-  che i dati e le informazioni riportate negli appositi elaborati tecnico-amministrativi sono esatti e veritieri e che il progetto è stato elaborato nel rispetto della normativa comunitaria di cui ai Reg. CE nn. 1257/99 e 445/2000 e dei criteri contenuti nel POR Sicilia 2000/2006;
-  che, ai sensi dell'art. 24 della legge 6 maggio 1981, n. 97 non è stata pronunciata, né a proprio carico, né a carico dei componenti del consiglio di amministrazione, sentenza, passata in giudicato, per aver impiegato fuori dai casi consentiti dalla legge, in tutto o in parte alcool, zuccheri o materie zuccherine e fermentate diverse da quelle provenienti da uva fresca o leggermente appassita nelle operazioni di vinificazioni o di manipolazioni di vini.
Allega alla presente la seguente documentazione in duplice copia:
-  progetto di investimento esecutivo ai sensi dell'art.16, comma 5, della legge n. 109/94;
-  quadro analitico e riepilogativo delle spese da sostenere al netto dell'IVA;
-  preventivi di spesa;
-  certificato CCIAA;
-  atto costitutivo e statuto;
-  piano economico-finanziario;
-  delibera del consiglio di amministrazione di approvazione dell'iniziativa e del suo costo, di autorizzazione del legale rappresentante a presentare l'istanza all'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste;
-  delibera del consiglio di amministrazione di affidamento dell'incarico di progettazione;
-  elenco delle imprese associate al consorzio con delibera del consiglio di amministrazione;
-  bilancio dell'ultimo anno;
-  autocertificazione ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 di non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e di non aver presentato domanda di concordato;
-  certificazione antimafia;
-  autocertificazione, ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardano l'applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della vigente normativa;
-  autocertificazione ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000 di non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali;
-  dichiarazione sostitutiva di notorietà, ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, per quanto le informazioni contenute nell'allegato 2 del bando;
-  dichiarazione a firma del legale rappresentante del consorzio per fatti che non sono a diretta conoscenza dell'interessato secondo quanto indicato nell'allegato .............. del bando;
-  catastino delle aziende associate al consorzio approvato con delibera del consiglio di amministrazione.
Per i consorzi di tutela di prodotti biologici:
-  allegato V.I ai sensi del Reg. n. 2092/91 delle aziende associate al consorzio;
-  certificato di azienda controllata delle aziende associate al consorzio;
-  codice di identificazione dell'operato controllato;
-  estratto del foglio di mappa con la delimitazione della particella firmata da un tecnico abilitato.
Per i consorzi di tutela di denominazioni Dop, IGP, Doc, As:
-  disciplinare di produzione;
-  cartografia in scala 1:25.000 della zona di produzione DOP, IGP, DOC, AS;
-  documentazione attestante il nominativo dell'organismo di controllo incaricato alla verifica aziendale del rispetto delle norme contenute nel disciplinare di produzione approvato della DOP o IGP o AS.
-  copia del certificato di conformità al disciplinare di produzione, rilasciato (per tutte le aziende associate al consorzio che concorrono alla DOP o IGP o AS) dall'organismo di controllo.......................................................
Data ......................................................
Firma del legale rappresentante del Consorzio

......................................................
La sottoscrizione non è soggetta ad autenticazione qualora sia apposta in presenza del dipendente addetto al ricevimento o nel caso in cui la dichiarazione sia presentata unitamente a copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore (art. 38 D.P.R. 28 dicembre 2000)

N.B. Per la compilazione del presente allegato leggere attentamente il paragrafo 13 "criteri di selezione dei progetti".


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Allegato 8

COMUNI DELLA R.E.S.
ai sensi della Misura 1.13 del C.D.P. adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 26 del 28 gennaio 2002


Ribera, Cattolica Eraclea, Siculiana, Lampedusa e Linosa, S. Giovanni Gemini, Cammarata, S. Stefano Quisquina, Sciacca, S. Angelo Muxaro, Aragona, Caltanissetta, Pietraperzia, Enna, S. Caterina Villaermosa, Campofranco, Gela, Serradifalco, Niscemi, Randazzo, Catania, Fiumefreddo, Acireale, Acicastello, Adrano, Centuripe, Bronte, Caltagirone, S.Gregorio, Nicosia, Cerami, Aidone, Piazza Armerina, Agira, Leonforte, Sperlinga, Alcara Li Fusi, Cesarò, Santa Marina, Leni, Malfa, Messina, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone, Malvagna, Francavilla di Sicilia, Castiglione di Sicilia, Tripi, Taormina, Patti, S. Lucia del Mela, Nizza di Sicilia, Fiumedinisi, Itala, Alì, S. Pier Niceto, Monforte S. Giorgio, Lipari, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Graniti, Gaggi, Calatabiano, Giardini Naxos, S. Marco d'Alunzio, Longi, Tortorici, Isnello, Polizzi Generosa, Palermo, Piana degli Albanesi, Monreale, Contessa Entellina, Ciminna, Carini, Capaci, Altavilla Milicia, Trabia, Ventimiglia di Sicilia, Caccamo, Baucina, Casteldaccia, Isola delle Femmine, Terrasini, Ustica, Cefalà Diana, Villafrati, Aliminusa, Cerda, Sclafani Bagni, Montemaggiore Belsito, Marineo, Godrano, Corleone, Mezzojuso, Sambuca di Sicilia, Giuliana, Prizzi, Castronovo di Sicilia, Termini Imerese, Sciara, Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani, Burgio, Bivona, Vittoria, Ragusa, Comiso, Scicli, Ispica, Pachino, Noto, Siracusa, Avola, Porto Palo di C.Passero, Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi, Palazzolo Acreide, Melilli, Priolo Gargallo, Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Marsala, Castelvetrano, Alcamo, Pantelleria, Santa Ninfa, Custonaci, Mazara del Vallo, Favignana, Trapani, Paceco, Caronia, Capizzi, Mistretta, San Fratello, Floresta, Galati Mamertino, Militello Rosmarino, Maniace, S. Agata Militello, Santo Stefano di Camastra, S. Domenica Vittoria, Ucria, San Teodoro, Zafferana Etnea, Adrano, Linguaglossa, Biancavilla, Maletto, Nicolosi, Ragalna, S. Alfio, Belpasso, Trecastagni, Milo, Pedara, Piedimonte Etneo, S. Maria di Licodia, Mascali, Viagrande, Giarre, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Geraci Siculo, Collesano, Cefalù, Gratteri, Castelbuono, Caltavuturo, Scillato, Pollina, Castellana Sicula, San Mauro Castelverde

Cliccare qui per visualizzare l'allegato 9 in formato PDF (occorre Acrobat Reader)

(2002.24.1458)
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CIRCOLARI





ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


CIRCOLARE 20 giugno 2002.
Predisposizione e presentazione degli elenchi dei beni culturali di spettanza dei soggetti di cui all'art. 5, comma 1, del testo unico approvato con il decreto legislativo n. 490 del 29 ottobre 1999 (Disposizioni legislative in materia di beni culturali ed ambientali).

A tutti gli enti pubblici e le persone giuridiche private di cui all'art. 5, comma 1, del testo unico
Si rende noto a tutti i soggetti in indirizzo che, con il decreto n. 6369 del 3 agosto 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 39 del 3 agosto 2001, l'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione - dipartimento regionale beni culturali, ambientali ed educazione permanente - ha provveduto a disciplinare la tutela prevista dall'art. 5 del testo unico, nonché a fissare la data ultima del 29 ottobre 2002 per la presentazione dei suddetti elenchi di cui all'oggetto, in applicazione di quanto disposto dall'art. 3 del D.P.R. 7 settembre 2000, n. 283, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale - n. 240 del 13 ottobre 2000, con il quale si emana il regolamento recante la disciplina delle alienazioni di beni del demanio storico-artistico, che fissa il termine di due anni dall'entrata in vigore del regolamento stesso.
Si rende noto, altresì, che l'art. 3 del dispositivo del citato decreto n. 6369 del 23 ottobre 1999 prevede, nel caso di omessa presentazione degli elenchi, l'applicazione delle sanzioni stabilite dall'art. 130 del citato testo unico.
Si invitano, pertanto, tutti i soggetti in indirizzo a prendere contatto con le rispettive, competenti Soprintendenze provinciali, già notiziate con nota prot. n. 1400 del 24 aprile 2002.
  Il dirigente responsabile dell'U.O. VIII: MICELI 

(2002.26.1573)


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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
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Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
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