REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 28 GIUGNO 2002 - N. 29
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 10 aprile 2002.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Ficarazzi.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visto il foglio prot. n. 6891 del 30 luglio 2001, acquisito al protocollo di questo Assessorato al n. 45549 dell'1 agosto 2001, con il quale il commissario straordinario del comune di Ficarazzi ha trasmesso, per l'approvazione di competenza, gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Vista la delibera della commissione straordinaria n. 9 del 13 marzo 2001, con la quale è stato adottato il piano regolatore generale con annesso regolamento edilizio e relative prescrizioni esecutive del comune di Ficarazzi;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alla delibera commissariale n. 9 del 13 marzo 2001;
Vista la certificazione a firma congiunta del commissario straordinario e del segretario comunale, prot. n. 5748 del 22 giugno 2001, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento, nonché attestante la presentazione di n. 75 osservazioni e/o opposizioni entro i termini di legge e di n. 2 fuori termine, indicate nell'elenco alla stessa allegato;
Vista l'ulteriore certificazione, prot. n. 6415 del 13 luglio 2001, a firma congiunta del commissario straordinario e del segretario comunale attestante la presentazione, fuori i termini di legge, dell'osservazione a firma della ditta Tesauro Zina,
Viste le apposite planimetrie di visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni, nonché la relazione redatta dai progettisti sulle stesse;
Vista la delibera n. 25 del 13 luglio 2001, con la quale la commissione straordinaria del comune di Ficarazzi ha controdedotto, ai sensi del V comma della legge regionale n. 71/78, sulle osservazioni e/o opposizioni presentate dai cittadini avverso la delibera n. 9 del 13 marzo 2001;
Visto il parere prot. n. 51912 del 22 dicembre 2000, trasmesso con nota del 27 febbraio 2001, reso con prescrizioni e osservazioni, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64 del 2 febbraio 1974, dall'ufficio del Genio civile di Palermo, in merito alle previsioni dello strumento urbanistico in argomento;
Vista la nota prot. n. 570 del 13 dicembre 2001, con la quale il servizio 3 della D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale, al regolamento edilizio ed alle prescrizioni esecutive, la proposta di parere n. 570 del 13 dicembre 2001, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Dimensionamento del piano
Allo stato attuale la popolazione residente nella zona A è di circa 3.000 abitanti. Dopo gli interventi di ristrutturazione previsti e di messa in sicurezza dal punto di vista statico degli edifici, si prevede che possano risiedere in centro storico 4.089 abitanti con una densità territoriale quindi di 180 ab./Ha.
Le aree destinate ad attrezzature e servizi viabilità esistenti e di progetto sono riportate nella tabella seguente, i cui dati sono stati ricavati dalla relazione tecnica del piano di recupero del centro storico urbano.

Attrezzature      Esistenti mq. Di progetto mq. Totale mq Mq./ab. 
Interesse comune      286 5.888 6.174 1,50 
Parcheggi      -00 4.814 4.814 1,17 
Scolastiche      21.298 1.659 22.957 5,61 
Verde attrezzato       2.206 3.513 5.719 1,39 
Religiose      3.365 -00 3.365 0,82 
  Totale     27.155 15.874 43.029 10,50 

I dati conclusivi della stessa relazione tecnica riportano invece una superficie totale di attrezzature e servizi pari a mq. 46.542 (contro i mq. 43.029 ricavati dal gruppo scrivente), con un rapporto di mq./ab. 11,38 (contro i mq./ab. 10,50 ricavati dal gruppo scrivente). Anche considerando il dato minore ricavato dal gruppo scrivente, il dimensionamento delle attrezzature assicura il rispetto degli standard di legge.
Zone Residenziali C1/16, C1/17, C1/18, C1/19, C1/20
Aree per servizi Fu/5, Fic/7, P13
L'area del piano è ubicata lungo il prolungamento di via Carlo Alberto Dalla Chiesa e via Quasimodo. Si colloca in posizione adiacente al centro abitato di Ficarazzelli lato mare.
Il piano prevede il recupero dell'edilizia esistente, il reperimento di nuovi vani, la qualificazione degli ambienti mediante la previsione di aree attrezzate e di parcheggi.
Le nuove aree edificabili denominate C1/16, C1/17, C1/18, C1/19, C1/20, sono suddivise in lotti edificabili secondo la tabella appresso riportata:

Zone di P.R.G.  Previsioni di PP.EE. Superficie territoriale mq. Volume max mc. Abitanti insediati 
C1/16  C12 3.443 7.574 75,74 
  C13 3.745 8.239 82,39 
C1/17  C9 2.693 5.924 59,24 
  C10 2.247 4.943 49,43 
  C11 2.111 4.644 46,44 
C1/18  C18 1.386 3.049 30,49 
  C19 1.374 3.022 30,22 
  C20 1.770 3.894 38,94 
C1/19  C14 2.101 4.622 46,22 
  C15 1.720 3.784 37,84 
  C16 1.696 3.731 37,31 
  C17 2.432 5.350 53,50 
C1/20  C1 2.099 4.617 46,17 
  C2 2.265 4.983 49,83 
  C3 2.139 4.705 47,05 
  C4 2.252 4.954 49,54 
  C5 2.649 5.827 58,27 
  C6 3.810 8.382 83,82 
  C7 2.552 5.614 56,14 
  C8 2.155 4.741 47,41 
      Totale 102.599 1.025,99 


Nella sottozona C1 sono previsti i seguenti indici:
-  densità territoriale 140 ab./ha.;
-  densità fondiaria 2,20 mc./mq.;
-  distanze tra i confini in aderenza o uguale all'altezza max ma non inferiore a 5 mt.;
-  distanza minima dai fabbricati esistenti 15 mt. per le nuove costruzioni confinanti con la zona A del piano regolatore generale;
-  distanza minima dal ciglio stradale 5 mt. per strade fino a 7 mt.;
-  distanza dal ciglio stradale 7,50 mt. per strade da 7 a 15 mt.;
-  distanza dal ciglio stradale 10 mt. per strade oltre i 15 mt.;
-  distanza minima tra pareti finestrate ed edifici antistanti 10 mt.;
-  altezza max 11,50 mt.;
-  piani fuori terra n. 4;
-  rapporto di copertura 0,40;
-  aree per attrezzature 18 mq./ab.;
- tipologia edilizia: case plurifamiliari isolate, a nastro continuo lineari o a schiera.
All'interno delle aree edificabili, sono previsti inoltre parcheggi e verde attrezzato.
L'area denominata Fu/5, con una superficie di mq. 8.095, è destinata alle scuole dell'obbligo.
Per le nuove costruzioni si applicano i seguenti parametri:
-  altezza max 10,50 mt.
-  parcheggi 1 mq. ogni 4 mq. di superficie utile.
Le aree denominate Fic/7, con una superficie totale di mq. 3.352, sono destinate a spazi pubblici e verde attrezzato. Il progetto di PP.EE. suddivide la zona Fic/7 in una sottozona V3 destinata a verde attrezzato e una sottozona V4 destinata a piazza: per entrambe non sono previste costruzioni.
L'area denominata P13, con una superficie totale di mq. 1.601, è destinata a parcheggio.
Zone residenziali C2/5, C2/6
Aree per servizi P7, P8, P9
L'area del piano è ubicata lungo la via San Martino angolo e via Petrarca. Si colloca in posizione baricentrica ai due centri di Ficarazzi e Ficarazzelli nella parte esterna al centro abitato lato mare.
Il piano prevede il recupero dell'edilizia esistente, il reperimento di nuovi vani, la qualificazione degli ambienti mediante la previsione di aree attrezzate e di parcheggi.
Le nuove aree edificabili denominate C2/5 e C2/6, sono suddivise in lotti edificabili secondo la tabella appresso riportata:

Zone di P.R.G.  Previsioni di PP.EE. Superficie fondiaria mq. Volume max mc. Abitanti insediati 
  C4 850 765 7,65 
  C5 865 778 7,78 
  C6 920 828 8,28 
  C7 730 657 6,57 
  C8 765 689 6,89 
  C9 775 698 6,98 
  C10 750 675 6,75 
C2/5  C11 512 460 4,60 
  C12 564 507 5,07 
  C13 616 554 5,54 
  C14 905 815 8,15 
  C15 1.010 909 9,09 
  C16 975 878 8,78 
  C17 1.125 1.013 10,13 
  C18 2.545 2.290 22,90 
  C19 2.470 2.223 22,23 
C2/6  C1 3.159 2.843 28,43 
  C2 767 691 6,91 
  C3 1.742 1.568 15,68 
  Totale 22.045 19.841 198,41 

Nella sottozona C2 sono previsti i seguenti indici:
-  densità territoriale 75 ab./ha.;
-  densità fondiaria 0,90 mc./mq.;
-  distanze tra i confini uguale all'altezza max ma non inferiore a 5 mt.;
-  distanza minima dal ciglio stradale 5 mt. per strade fino a 7 mt.;
-  distanza dal ciglio stradale 7,50 mt. per strade da 7 a 15 mt.;
-  distanza dal ciglio stradale 10 mt. per strade oltre i 15 mt.;
-  distanza minima tra pareti finestrate ed edifici antistanti 10 mt.;
-  altezza max 7,50 mt.;
-  piani fuori terra n. 2 + mansarda;
-  rapporto di copertura 0,40;
-  aree per attrezzature 18 mq./ab.;
-  tipologia edilizia: case monofamiliari o plurifamiliari isolate, a nastro continuo lineari o a schiera.
All'interno delle aree edificabili sono previsti inoltre parcheggi e verde attrezzato.
Le aree denominate P7, P8 e P9, con superfici rispettivamente di mq. 922 di mq. 492 e di mq. 694, per un totale di mq. 2.108, sono destinate a parcheggio.
A seguito dell'accoglimento dell'osservazione n. 36, il perimetro della zona sottoposta a prescrizioni esecutive viene dal progettista modificato riducendone la superficie e conseguentemente il numero degli abitanti insediati da 198 a 159.
Zona D1
L'unica zona territoriale omogenea D1 ricettiva agli insediamenti produttivi non nocivi è oggetto di PP.EE.
L'area è localizzata tra l'autostrada Catania-Palermo a sud, il progetto di irrigazione S. Leonardo ovest ad est, la linea ferrata Palermo-Messina a nord e a ovest con il confine del territorio di Villabate.
L'area è attigua alla zona artigianale e commerciale di Villabate, con la quale potrà svolgere un inter-scambio di servizi e funzioni. I terreni sono parzialmente interessati da colture arboree, ma non sono comprese tra le aree da destinare a colture irrigue, infatti risultano escluse da quelle interessate dal progetto di irrigazione S. Leonardo ovest.
Il piano prevede il recupero delle industrie già esistenti all'interno dell'area, la possibilità di un loro ampliamento, nonché l'urbanizzazione di tutta l'area. E' inoltre prevista un'area destinata ad autoparco comunale.
Il progetto prevede la realizzazione di 42 lotti in un'area di mq. 50.145, destinati a nuova edificazione, mentre le aree interessate dalle industrie esistenti insistono su un'area di mq. 23.530, per un volume complessivo di 147.350 mc.
La viabilità di servizio alla zona D si articola in una viabilità, in parte esistente, di collegamento territoriale lungo il perimetro dell'area e una viabilità interna tale da servire i singoli lotti.
I servizi previsti nel progetto sono i parcheggi ad uso pubblico ubicati a nastro lungo le strade di servizio locale e l'autoparco ubicato nell'angolo compreso tra il confine di Ficarazzi e la ferrovia Palermo-Messina.
L'autoparco occupa una superficie di mq. 8.721 e prevede un'area a parcheggio per gli automezzi pesanti e un'area di servizio con annesso posto di ristoro, officina per auto assistenza e distribuzione di carburante.
Le destinazioni d'uso ammesse sono:
1)  edifici e impianti per attività produttive artigianali e industriali di qualsiasi genere purché non nocivi ed inquinanti;
2)  depositi e magazzini per attività commerciali all'ingrosso;
3)  laboratori, magazzini, depositi, rimesse, uffici e locali di esposizioni e vendita;
4)  locali per attività di commercio al dettaglio limitatamente alle categorie merceologiche di cui alla tab. XIV del decreto ministeriale 4 agosto 1988, n. 375;
5)  sedi di servizi finanziari, postali e telematici;
6)  per ogni insediamento produttivo sono consentiti uffici per direzione aziendale per una superficie max di mq. 200 e una abitazione per il custode o per il titolare dell'azienda con superficie utile netta non superiore a mq. 120;
7)  distributori di carburanti per autotrazione e relativi manufatti edilizi;
8)  attrezzature sportive e ricreative e zone di verde attrezzato.
Nella zona D1 sono previsti i seguenti parametri:
-  superficie minima di intervento mq. 10.000;
-  lotto minimo mq. 600
-  indice di fabbricabilità fondiaria 2,00 mc./mq.;
-  distanze dai confini 5 mt.;
-  distanza minima dal filo stradale 10 mt.;
-  altezza max 8 mt. e non più di 2 elevazioni fuori terra fatta eccezione per impianti e volumi tecnici speciali;
-  rapporto di copertura inferiore o uguale a 1/2;
-  parcheggi almeno un quarto della superficie coperta del lotto;
-  verde privato almeno un quarto della superficie coperta del lotto.
In sintesi:
-  superficie lotti edificabili mq. 50.145;
-  superficie industrie esistenti mq. 23.530;
-  superficie parcheggi mq. 4.980;
-  superficie autoparco mq. 8.721;
-  superficie viabilità mq. 23.238;
-  superficie complessiva dell'intervento mq. 110.614.
Osservazioni ed opposizioni
A seguito delle pubblicazioni effettuate ai sensi dell'art. 3 della legge regionale 71/78, sono state prodotte n. 78 opposizioni e osservazioni, per le quali il progettista ha prodotto le proprie deduzioni e visualizzazioni sulle tavole del piano regolatore generale e delle prescrizioni esecutive.
Opposizioni accolte condividendo il parere del progettista: 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 29, 30, 31, 48, 49, 64.
Opposizioni accolte parzialmente condividendo il parere espresso dal progettista: 1, 2, 3, 19, 20, 33, 36, 47, 67, 69, 70.
Opposizioni non accolte condividendo il parere del progettista: 4, 5, 6, 7, 8, 28, 32, 34, 35, 37, 38, 39, 40, 41, 42 45, 46, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 60, 61, 62 63, 65, 66, 68, 71, 72, 73, 74, 75, 77.
L'opposizione 43 si accoglie parzialmente secondo il parere espresso dal progettista, tranne per quanto attiene la localizzazione della stazione metropolitana che in questa sede si ritiene puramente indicativa e che verrà esattamente localizzata in una successiva fase di progettazione esecutiva su proposta delle Ferrovie. Si rappresenta inoltre che, per quanto riguarda la citata strada di progetto di accesso alla succursale della scuola media, la stessa non risulta rappresentata sulla tav. P1 del piano regolatore generale, nè sulla tav. P0 - Visualizzazione delle osservazioni.
L'opposizione 44 non si ritiene possa essere esaminata per gli stessi motivi di cui all'osservazione n. 43 relativamente alla strada di accesso alla succursale della scuola media.
L'opposizione 59 non si accoglie nonostante il parere favorevole del progettista, in quanto la prevista strada di piano regolatore generale costituisce collegamento con la via Dalla Chiesa in alternativa all'esistente via Calabrese di dimensioni ridotte.
L'opposizione 76 si accoglie prevedendo la localizzazione della strada all'interno della zona già destinata ad attrezzature di interesse comune (Fic/4/1) così da consentire il raggiungimento del parcheggio (P 19/1) a servizio dell'edificio scolastico oltre che della nuova sede del Municipio.
L'opposizione 78 si accoglie nonostante il parere contrario del progettista secondo la proposta grafica presentata dalla ditta.
Sono pervenute direttamente in Assessorato n. 6 opposizioni, già trasmesse dal comune ed oggetto di controdeduzioni da parte del progettista, per le quali quest'ufficio ha espresso proprio parere nel superiore elenco.
Inoltre è pervenuta in Assessorato una sola osservazione fuori termine da parte del partito di Rifondazione Comunista che ripropone le argomentazioni sollevate con l'osservazione n. 36 alla quale il progettista ha dato parere di accoglimento parziale. Quest'ufficio condivide il parere del progettista rimandando alle conclusioni del presente parere le problematiche derivanti dalla nuova perimetrazione delle zone C2/5 e C2/6 soggette a prescrizione esecutiva.
A seguito dell'accoglimento delle osservazioni sopra elencate, il progettista ha redatto una stesura opportunamente modificata degli elaborati grafici, nonché della relazione tecnica, delle norme tecniche di attuazione e del regolamento edilizio del piano regolatore generale; della relazione e norme tecniche del piano di recupero del centro storico; della relazione e norme tecniche delle prescrizioni esecutive; della relazione e norme tecniche della legge regionale n. 28/99.
Relativamente all'osservazione n. 31, va rilevato che il progettista in sede di controdeduzione all'osservazione medesima ha erroneamente denominato i nuovi lotti individuati con le sigle D/36, D/37 e D/38, anziché D/43, D/44 e D/45 come indicato nella tav. P2 del P.P. della zona D1 "visualizzazione delle modifiche a seguito della proposta di accoglimento dell'osservazione n. 31".
CONCLUSIONI
Alla luce di quanto sopra esposto, questo Servizio III ritiene che il piano sia meritevole di approvazione con le prescrizioni di seguito riportate.
Studio agricolo forestale
Lo studio agricolo forestale risulta adeguato alla normativa vigente.
Risulta invece nella tav. 5 "carta delle infrastrutture a servizio dell'agricoltura" relativamente al programma di irrigazione S. Leonardo ovest, un perimetro diverso da quello approvato con decreto n. 496/D.R.U. del 16 giugno 1995 (progetto esecutivo delle opere relative all'irrigazione S. Leonardo ovest IV lotto tav. D4.5 planimetria di dettaglio). Occorre pertanto che il suddetto perimetro venga adeguatamente modificato.
Geologia
Il piano a seguito del decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 è stato oggetto di revisione da parte dei progettisti escludendo dalla zonizzazione l'area definita a rischio di allagamento dallo stesso decreto.
Sulla nuova stesura il Genio civile si è espresso favorevolmente con prescrizioni e osservazioni, che si ritengono condivisibili a meno di quanto prescritto nel merito delle limitazioni all'interno delle fasce di rispetto dei pozzi, per le quali il Genio civile preclude ogni possibilità di uso edificatorio del suolo e non soltanto quanto prescritto dal comma 2 dell'art 6 del D.P.R. n. 236/88.
Si rimanda pertanto a tal proposito alle valutazioni di codesto comitato regionale dell'urbanistica.
Edilizia commerciale
In merito alla programmazione commerciale si ritiene che le analisi prodotte dal progettista risultano rispondenti a quanto previsto dalla legge regionale n. 28/99.
Dovendo procedere alla revisione del piano a seguito del decreto n. 298/41 per il rischio idrogeologico, il progettista ha integrato il piano producendo una relazione illustrativa e una integrazione alle norme di attuazione del piano regolatore generale
Sinteticamente viene analizzata la situazione commerciale del comune di Ficarazzi individuando il corso Umberto e le aree limitrofe come centro commerciale naturale, sede di magazzini destinati a locali commerciali assimilabili alla tipologia di "esercizi di vicinato".
Con riferimento alle definizioni contenute nel D.P.R.S. dell'11 luglio 2000, sono state individuate le aree destinate ad insediamenti commerciali, come appresso indicate:
e)  nelle zone A1, A2 e A3 sono consentite esclusivamente esercizi di vicinato fino all'attuazione dei progetti di valorizzazione di cui all'art. 13 del D.P.R.S. citato;
f)  nelle zone B e C sono ammessi esercizi di vicinato e medie strutture di vendita;
g)  nella zona D1 sono consentiti insediamenti commerciali di media e grande struttura secondo i parametri e le modalità di cui all'art. 10 del citato D.P.R.S.;
h)  i mercati di quartiere sono localizzati nella zona P4, ubicata nell'area prospiciente il Castello Giardina e la Chiesa di S. Attanasio.
Relativamente al punto h) si rappresenta che la zona P4 sulla quale dovrebbero essere localizzati i mercati di quartiere non risulta rappresentata nè sulla tav. P1 di piano regolatore generale - "Assetto del territorio", nè sulle tavole del piano di recupero del centro storico urbano.
Risulta invece fra gli elaborati del piano di recupero, nella Tav. P/1/1 "destinazioni d'uso (zona A1)" la realizzazione di una piazza, al largo Castello, ottenuta dalla demolizione di un fabbricato esistente riscontrabile nella tav. P/2/1.
Occorre pertanto che i mercati di quartiere vengano chiaramente individuati sia sulle tavole di piano regolatore generale che sulle tavole del piano di recupero del centro storico, così come indicato nella relazione integrativa prodotta ai sensi della legge regionale n. 28/99.
Zonizzazione e norme di attuazione
A seguito del decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000 per il rischio idrogeologico, il progettista ha proceduto alla revisione del piano, escludendo dalle previsioni di piano tutta la parte di territorio comunale dichiarata "area a rischio di allagamento".
Zona A - Centro storico (Artt. 20, 21, 22, 23)
Il centro storico, suddiviso nelle sottozone A1, A2, A3 (sottoposte a prescrizioni esecutive) e A4, si ritiene condivisibile così come perimetrato.
Il centro storico corrisponde sostanzialmente a quello individuato dalla Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo e riportato nella scheda I.P.C.E.
Gli interventi previsti dal piano relativamente alle zone A1 e A2 sono finalizzati alla tutela dei valori storici, architettonici, ambientali e panoramici, relativamente alla zona A3 il piano è finalizzato al riordino del tessuto urbano attraverso il recupero e la ristrutturazione di unità edilizie di modeste dimensioni ed alla salvaguardia delle caratteristiche storico ambientali dell'area, nonché alla ricucitura delle due frazioni di Ficarazzi e Ficarazzelli.
Zone B (artt. 26, 27, 28, 29, 30)
Suddivisa nelle sottozone Bm, B1, Br/1, Br/2.
Le zone Bm e B1 si condividono.
Relativamente alle zone Br/1 e Br/2, pur condividendo a livello urbanistico la scelta del piano tesa al riordino degli agglomerati abusivi, non si ritiene condivisibile classificare come Z.T.O. "B" ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 1968 ambiti territoriali interessati da edificazione abusiva di cui non si conosce nè l'avvenuta sanatoria, nè la concreta suscettibilità alla sanatoria medesima.
Pertanto si ritiene necessario che il comune in sede di controdeduzioni effettui una verifica sulla situazione delle singole costruzioni, nonché sulla effettiva rispondenza delle zone, così come perimetrate, ai requisiti di zona B di cui al decreto ministeriale n. 1444/68.
Nelle more le zone Br/1 e Br/2 sono da considerarsi E/1.
Zone C (artt. 31, 32, 33)
Suddivisa in due sottozone C1 e C2.
Per quanto riguarda la zona C, occorre evidenziare che il calcolo del fabbisogno abitativo elaborato dall'ufficio risulta inferiore rispetto a quello posto a base del dimensionamento del piano, così come si evince dal paragrafo sul dimensionamento.
Tra le zone C1, posto che le zone C1/8 (977 mq.) C1/9 (6.775 mq.), C1/10 (8.492 mq.), C1/15 (4.293 mq.) C1/22 (811 mq.), C1/23 (3.256 mq.) risultano frammentarie e hanno dimensione inferiore a 10.000 mq. le stesse non si ritengono condivisibili.
Non si ritiene inoltre condivisibile la zona C1/12 posta a valle della ferrovia, che a parere degli scriventi è servita da una strada mal collegata alla viabilità esistente e in posizione marginale rispetto all'espansione urbana verso valle.
Viceversa si ritengono condivisibili le zone C1 sottoposte a prescrizioni esecutive, nonché quelle restanti, alcune delle quali pur avendo dimensione inferiore a 10.000 mq. risultano fra di loro contigue.
Relativamente alle zone C2 (C2/5 e C2/6), oggetto di prescrizioni esecutive, si condivide, avendone verificato la conformità al progetto esecutivo delle opere relative all'irrigazione S. Leonardo ovest IV lotto tav. D4.5 "planimetria di dettaglio", il perimetro così come ridisegnato dal progettista a seguito dell'accoglimento parziale delle osservazioni n. 36 e n. 70. Si ritiene però che il nuovo progetto di prescrizioni esecutive adeguato al reale perimetro del lotto San Leonardo debba essere nuovamente oggetto di pubblicazione di cui all'art. 3 della legge regionale n. 71/78.
In sintesi, non condividendo le zone C1/8, C1/9, C1/10, C1/15, C1/22, C1/23, C1/12, ed essendo ridotta la superficie delle zone C2/5 e C2/6, gli abitanti insediabili previsti subiscono una diminuzione pari a 784 unità. Pertanto il piano regolatore generale risulta dimensionato non più per un incremento nel ventennio di 3.200 abitanti bensì di circa 2.400.
Zona D (artt. 34, 35, 36)
Suddivisa in due sottozone D1 e D2.
La zona D1, oggetto di prescrizioni esecutive, destinata a insediamenti produttivi artigianali e industriali non nocivi, anche se non supportata da un'apposita valutazione delle esigenze del paese, si ritiene condivisibile. Ciò in considerazione anche della posizione attigua alla zona artigianale e commerciale di Villabate e in area non interessata dal progetto di irrigazione S. Leonardo ovest.
La zona D2 degli edifici ed aree esistenti ad uso produttivo si ritiene condivisibile in quanto tesa a mantenere le attività produttive esistenti, riconoscendone rilevanza per l'economia del comune.
Zona E (artt. 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43).
Suddivisa nelle sottozone E0, E1, E2, E3, E4, E5.
La zona E0 si condivide soltanto relativamente alle costruzioni precedenti al 1976 in quanto non si ritiene viceversa condivisibile prevedere il mantenimento di edifici di cui non si conosce la legittimità, nè l'eventuale avvenuta sanatoria, nè la concreta suscettibilità alla sanatoria medesima.
Pertanto, si ritiene necessario che il comune in sede di controdeduzioni effettui una verifica sulla situazione delle singole costruzioni che ricadono all'interno delle aree definite E0
Le zone E1, E2, E3, E4, E5 si condividono.
Zone F (artt. 44, 45, 46, 47, 48, 49).
Suddivise nelle sottozone Fu, Fic, Fs, P, Fm.
Si condividono.
Vincoli (artt. 50, 51, 52).
Non tutti i vincoli ricadenti sul territorio sono stati visualizzati nella tav. 2 di piano regolatore generale "vincoli territoriali", è necessario pertanto che gli stessi vengono riportati nella suddetta tav. 2, nonché nella tav. P1 "assetto del territorio".
Le norme di attuazione
Si condividono con le modifiche derivanti dalle superiori prescrizioni.
Inoltre occorre modificare le norme tecniche di attuazione delle prescrizioni esecutive delle zone C1 all'art. 3, comma 2, punto e) così come di seguito indicato: invece che "per strade da 7 a 13 metri, "per strade da 7 a 15 metri".
Viabilità
A parere degli scriventi la viabilità, così come prevista dal piano regolatore generale, risolve il problema dei collegamenti con i centri limitrofi, nonché quello di un asse alternativo al corso Umberto.
Appare invece poco funzionale la strada parallela alla ferrovia in quanto non risulta collegata alla viabilità esistente. Si ritiene, pertanto, che, qualora l'amministrazione comunale ritenesse utile mantenerla, dovrà in sede di controdeduzione prevederne un adeguato collegamento alla viabilità extraurbana, anche in considerazione della prevista stazione di autopulman.
Per quanto sopra esposto il piano regolatore generale del comune di Ficarazzi, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, è da ritenere meritevole di approvazione con le prescrizioni sopra riportate.";
Visto il voto n. 560 del 25 febbraio 2002, reso dal Consiglio regionaIe dell'urbanistica sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dal Servizio 3/D.R.U. in allegato alla proposta sopracitata, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Ritenuto di condividere in linea di massima la proposta di parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto;
Considerato che in esito ai riscontri effettuati nel sopralluogo, ed a seguito della discussione sul piano sono emersi ulteriori elementi di valutazione che di seguito si espongono:
-  Le sottozone: C1/8; C1/9; C1/10; C1/15; C1/22; C1/23 vanno riconsiderate positivamente in quanto, pur riferendosi ad estensioni inferiori ai 10.000 mq., ricadono in contesti urbanizzati e tendono a ricomporre i margini sfrangiati del tessuto urbano. L'attuazione delle suddette sottozone dovrà essere assistita da progetti unitari estesi ai rispettivi ambiti, corredati da elaborati planovolumetrici che dovranno evidenziare la disposizione dei corpi di fabbrica, allineamenti ecc...; la relativa cessione delle aree per parcheggi e verde pubblico nella misura prevista dalle norme di attuazione di riferimento, sarà disposta lungo gli assi stradali esistenti.
-  In prossimità della sottozona C1/12 e precisamente in direzione EST della stessa sono previste nuove destinazioni per pubblici servizi quali la nuova sede municipale, la stazione metropolitana che conferiscono al suddetto ambito un ruolo di centralità nei confronti dell'intero centro urbano. Si prescrive, pertanto, che il piano particolareggiato attuativo della sottozona C1/12 in argomento, localizzi nel contesto sopra descritto le aree da reperire come spazi pubblici (verde di quartiere e parcheggi) al fine di connettere le attività pubbliche programmate ed al tempo stesso qualificare sotto il profilo urbanistico il suddetto contesto.
-  Considerato che, ai fini del corretto svolgimento dell'attività urbanistico-edilizia per gli aspetti geologici, fatte salve le misure transitorie di salvaguardia prescritte nel piano straordinario per l'aspetto idrogeologico di cui al D.A.R.T.A. 4 luglio 2000, occorre inserire le seguenti prescrizioni:
Regolamento edilizio - Sia in relazione alle locali condizioni geologiche che in conformità ai dettami della vigente normativa, occorre inserire nel regolamento edilizio l'obbligatorietà della redazione di apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione edilizia. Infatti, in coerenza con i disposti normativi e secondo quanto ribadito dal Consiglio superiore dei lavori pubblici con voto n. 61 del 24 febbraio 1983, la richiesta di ogni concessione edilizia deve essere supportata da uno studio geologico che evidenzi la fattibilità dell'intervento, sia riguardo alle condizioni di stabilità del sito in senso lato, sia ai rapporti con le fondazioni degli eventuali edifici limitrofi ed alla loro stabilità nel corso dei lavori di sbancamento e costruzione. Inoltre, nelle aree non servite da pubblica fognatura, lo studio dovrà accertare le condizioni di compatibilità sotto il profilo idrogeologico e geopedologico dello smaltimento dei reflui, secondo le prescrizioni dell'allegato 5 della delibera CITAI 4 febbraio 1977. Detto studio geologico dovrà, altresì, essere eseguito anche a supporto di opere soggette ad autorizzazione edilizia quali scavo di pozzi, sbancamenti e significative opere di rinterro che incidano significativamente sull'assetto geomorfologico di dettaglio e/o opere che per la loro incidenza sono soggette alla normativa sismica, con esclusione dei lavori di manutenzione degli edifici. Sono, dunque, escluse dall'obbligo della relazione geologica solo gli interventi sulle costruzioni che non comportano la realizzazione di opere soggette alla normativa sismica e/o non modificano la qualità e la quantità degli scarichi civili e/o industriali già autorizzati che non recapitano nelle pubbliche fognature e/o non apportano modifiche delle modalità di smaltimento degli stessi.
Prescrizioni a regime - L'attuazione delle prescrizioni delle previsioni di piano, prima delle progettazione esecutiva delle singole opere per cui valgono le norme di piano, è subordinata alle procedure di cui al punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988 procedendo, prima della progettazione esecutiva, alla verifica geologica e geotecnica del progetto attraverso le opportune e necessarie indagini geognostiche volte a documentare la fattibilità opere-terreno, individuando i limiti imposti al progetto dalle caratteristiche del sottosuolo; trattandosi di zona sismica si dovranno, inoltre, documentare i criteri di rispetto dei vincoli di natura sismica. Per quanto sopra, l'attivazione delle procedure di progettazione è subordinata alla preliminare approvazione da parte del competente ufficio del Genio civile del predetto studio geologico e geotecnica, ai sensi del punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988.
Nella redazione di strumenti urbanistici attuativi, compresi i piani di lottizzazione, a meno di ulteriori norme integrative al presente voto, dovrà predisporsi l'esecuzione di apposito studio geologico-tecnico, redatto ai sensi della circolare n. 2222 del 31 gennaio 1995, secondo le indicazioni del punto 5.2 della predetta circolare, integrando, in tal modo, per ciascun piano successivamente progettato, gli elaborati di dettaglio a scala 1:2.000 riportati nell'allegato A di detta circolare. In particolare, in detti nuovi studi attenta cura dovrà essere posta alla valutazione delle condizioni di pericolosità sismica dei siti interessati alla pianificazione e, più in generale, della pericolosità geologica legata alla stabilità dei pendii, sia in condizioni statiche che dinamiche.
Prescrizioni per piani esecutivi - L'edificabilità dei settori ricadenti in pendio dovrà essere subordinata alla valutazione delle condizioni di stabilità delle relative aree, per cui dovranno essere eseguite le opportune verifiche di stabilità, sia in condizioni naturali che in rapporto alle previsioni di piano, tenendo conto anche delle componenti geodinamiche cosi come anche richiesto dal punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988.
Tali valutazioni e/o verifiche dovranno essere comunque sottoposte all'approvazione dell'ufficio del Genio civile competente.
L'attuazione delle prescrizioni esecutive sarà, quindi, subordinata all'approvazione degli studi particolareggiati di verifica geotecnica delle relative aree da parte dell'ufficio del Genio civile, da richiedersi da parte dell'Amministrazione comunale, ai sensi del punto H del decreto ministeriale 11 marzo 1988.
Per quanto sopra il Consiglio esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, del comune di Ficarazzi adottato con la delibera della commissione straordinaria n. 9 del 13 marzo 2001, in conformità alla proposta di parere dell'ufficio, prot. n. 570 del 13 dicembre 2001, salvo quanto considerato nel presente voto.";
Ritenuto di potere condividere il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 560 del 25 febbraio 2002;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale 27 dicembre 1978, n.71, è approvato e reso esecutivo, in conformità al parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 560 del 25 febbraio 2002 ed alle condizioni dell'ufficio del Genio civile di Palermo di cui alla nota sopracitata, il piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, del comune di Ficarazzi, adottato con delibera commissione straordinaria n. 9 del 13 marzo 2001.

Art. 2

Le osservazioni ed opposizioni presentate avverso lo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nel parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 560 del 25 febbraio 2002.

Art. 3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
   1)  proposta di parere prot. n. 570 del 13 dicembre 2001 resa dal servizio 3/D.R.U.;
   2)  voto n. 560 del 25 febbraio 2002 reso dal consiglio regionale dell'urbanistica;
   3)  delibera commissione straordinaria n. 9 del 13 marzo 2001;
   4)  delibera commissione straordinaria n. 25 del 13 luglio 2001;
Elaborati di piano regolatore generale
   5)  relazione tecnica;
   6)  norme tecniche di attuazione;
   7)  relazione e norme tecniche di attuazione legge regionale n. 28/99;
   8)  regolamento edilizio;
   9)  tav.  0  - inquadramento territoriale, scala 1:100.000; 
 10)  tav.  1  - situazione allo stato, scala. 1:2.000; 
 11)  tav.  2  - vincoli territoriali, scala 1:2.000; 
 12)  tav.  3  - preesistenze territoriali, scala 1:2.000; 
 13)  tav.  4   - beni culturali e ambientali, scala 1:2.000; 
 14)  tav.  5  - carta delle unità di paesaggio, scala 1:2.000; 
 15)  tav.  6  - analisi storica del centro urbano, scala 1:2.000; 
 16)  tav.  P0  - assetto del territorio con le previsioni delle PP.EE., scala 1:2.000; 
 17)  tav.  P1  - assetto del territorio, scala 1:2.000; 
 18)  tav.  P2  - piano del sistema agricolo e della protezione ambientale, scala 1:2.000; 
 19)  tav.  P3  - sistema della protezione civile, scala 1:2.000; 

Prescrizioni esecutive piano di recupero del centro storico urbano:
 20)  relazione tecnica;
 21)  norme tecniche ed elenco materiali e metodologie da seguire nei restauri;
 22)  piano particellare di esproprio;
 23)  preventivo di spesa;
 24)  tav. A1/1  - planimetria delle aree interessate su base aerofotogrammetria a curve di livello (zona A1), scala. 1:1.000; 
 25)  tav.  A1/2  - planimetria delle aree interessate su base aerofotogrammetria a curve di livello (zona A2), scala. 1:1.000; 
 26)  tav.  A1/3  - planimetria delle aree interessate su base aerofotogrammetria a curve di livello (zona A3), scala. 1:1.000; 
 27)  tav.  2/1  - planimetria catastale delle aree interessate (zona A1), scala 1:1.000; 
 28)  tav. 2/2  - planimetria catastale delle aree interessate (zona A2), scala 1:1.000; 
 29)  tav.  2/3  - planimetria catastale delle aree interessate (zona A3), scala 1:1.000; 
 30)  tav.  3/1  - superfici coperte (zona A1), scala 1:1.000; 
 31)  tav.  3/2  - superfici coperte (zona A2). scala 1:1.000; 
 32)  tav.  3/3  - superfici coperte (zona A3), scala 1:1.000; 
 33)  tav.  A4  - infrastrutture e vincoli esistenti (zona A1, A2, A3), scala 1:500; 
 34)  tav.  A4/1  - individuazione isolati delle unità immobiliari (zona A1), scala 1:500; 
 35)  tav.  A4/2  - individuazione isolati delle unità immobiliari (zona A2), scala. 1:500; 
 36)  tav.  A4/3  - individuazione isolati delle unità immobiliari (zona A3), scala 1:500; 
 37)  tav.  5/1  - caratteristiche architettoniche ed am-bientalistiche degli edifici (zona A1), scala 1:500; 
 38)  tav.  5/2  - caratteristiche architettoniche ed am-bientalistiche degli edifici (zona A2), scala 1:500; 
 39)  tav.  5/3  - caratteristiche architettoniche ed am-bientalistiche degli edifici (zona A3), scala 1:500; 
 40)  tav.  6/1  - condizioni statiche degli edifici (zona A1), scala 1:500; 
 41)  tav.  6/2  - condizioni statiche degli edifici (zona A2), scala 1:500; 
 42)  tav.  6/3  - condizioni statiche degli edifici (zona A3), scala 1:500; 
 43)  tav.  7/1  - planivolumetria delle unità immobiliari (zona A1), scala 1:500; 
 44)  tav.  7/2  - planivolumetria delle unità immobiliari (zona A2), scala 1:500; 
 45)  tav.  7/3  - planivolumetria delle unità immobiliari (zona A3), scala 1:500; 
 46)  tav.  8/1  - destinazione d'uso dei piani terreni (zona A1), scala 1:500; 
 47)  tav.  8/2  - destinazione d'uso dei piani terreni (zona A2), scala 1:500; 
 48)  tav.  8/3  - destinazione d'uso dei piani terreni (zona A3), scala 1:500; 
 49)  tav.  9/1  - sezioni urbanistiche (zona A1), scala 1:500; 
 50)  tav.  9/2  - sezioni urbanistiche (zona A2), scala 1:500; 
 51)  tav.  9/3  - sezioni urbanistiche (zona A3), scala 1:500; 
 52)  tav.  10  - evoluzione tipologica, scala: 1:100; 
 53)  tav.  P/1/1  - destinazioni d'uso (zona A1), scala 1:500; 
 54)  tav.  P/1/2  - destinazioni d'uso (zona A2), scala 1:500; 
 55)  tav.  P/1/3  - destinazioni d'uso (zona A3), scala 1:500; 
 56)  tav.  P/2/1  - interventi previsti (zona A1), scala 1:500; 
 57)  tav.  P/2/2  - interventi previsti (zona A2), scala 1:500; 
 58)  tav.  P/2/3  - interventi previsti (zona A3), scala 1:500; 
 59)  tav.  P/3/1  - viabilità e servizi (zona A1), scala 1:500; 
 60)  tav.  P/3/2  - viabilità e servizi (zona A2), scala 1:500; 
 61)  tav.  P/3/3  - viabilità e servizi (zona A3), scala 1:500; 
 62)  tav.  P4  - particolare di progetto (zona A2 e A3), scale varie; 
 63)  tav.  P/5/1  - piano particellare d'esproprio (zona A1), scala 1:1.000; 
 64)  tav.  P/5/2  - piano particellare d'esproprio (zona A2), scala 1:1.000; 
 65)  tav.  P/5/3  - piano particellare d'esproprio (zona A3), scala 1:1.000; 
 66)  tav.  P6  - ipotesi di demolizione e ricostruzione, scala 1:200; 

Piano regolatore particolareggiato delle zone C1/16, C1/17, C1/18, C1/19, C1/20, FU/5, FIC/7, P13
 67)  relazione tecnica;
 68)  norme tecniche di attuazione;
 69)  elenco delle ditte;
 70)  preventivo sommario di spesa;
 71)  tav.  0  - stralcio piano regolatore generale, scala 1:2.000; 
 72)  tav.  1  - planimetria catastale delle aree interessate, scala 1:1.000; 
 73)  tav.  2  - piano quotato, scala 1:1.000; 
 74)  tav.  3  - preesistenze territoriali, scala 1:1.000; 
 75)  tav.  P1  - ipotesi di assetto territoriale, scala 1:2.000; 
 76)  tav.  P2  - zonizzazione, scala 1:1.000; 
 77)  tav.  P3  - viabilità e servizi, scala 1:1.000; 
 78)  tav. P4  - lottizzazione con previsione planivolumetrica, scala 1:1.000; 
 79)  tav.  P5  - schema di rete fognante e smaltimento acque bianche, scala 1:1.000; 
 80)  tav.  P6  - schema rete idrica e gas, scala. 1:1.000; 
 81)  tav.  P7  - schema rete elettrica e telefonica, scala 1:1.000; 
 82)  tav.  P8  - piano particellare d'esproprio, scala 1:1.000; 
 83)  tav.  P9  - profili urbanistici, scale 1:2.000, 1.500, 1:100; 
 84)  tav.  P10  - sezioni stradali tipo; 
 85)  tav. P11A  - particolari costruttivi (rete fognante); 
 86)  tav.  P11B  - particolari costruttivi (rete idrica); 
 87)  tav.  P12  - tipologie edilizie; 

Piano regolatore particolareggiato delle zone C2/5, C2/6, P7, P8, P9;
 88)  relazione tecnica;
 89)  norme tecniche di attuazione;
 90)  elenco delle ditte;
 91)  preventivo sommario di spesa;
 92)  tav.  0  - stralcio piano regolatore generale, scala 1:2.000; 
 93)  tav.  1  - planimetria catastale delle aree interessate, scala 1:1.000; 
 94)  tav.  2  - piano quotato, scala 1:1.000; 
 95)  tav.  3  - preesistenze territoriali, scala 1:2.000; 
 96)  tav.  P1  - ipotesi di assetto territoriale, scala 1:2.000; 
 97)  tav. P2  - zonizzazione, scala 1:1.000; 
 98)  tav.  P3  - viabilità e servizi, scala 1:1.000; 
 99)  tav.  P4  - lottizzazione con previsione planivolumetrica, scala 1:1.000; 
100)  tav.  P5  - schema di rete fognante e smaltimento acque bianche, scala 1:1.000; 
101)  tav.  P6  - schema rete idrica e gas, scala 1:1.000 
102)  tav.  P7  - schema rete elettrica e telefonica, scala 1:1.000; 
103)  tav.  P8  - piano particellare d'esproprio, scala 1:1.000; 
104)  tav.  P9  - profili urbanistici, scale: 1:2.000, 1.500, 1:100; 
105)  tav.  P10  - sezioni stradali tipo; 
106)  tav.  P11A  - particolari costruttivi (rete fognante); 
107)  tav.  P11B  - particolari costruttivi (rete idrica); 
108)  tav.  P12  - tipologie edilizie; 

Piano regolatore particolareggiato della zona D1
109)  relazione tecnica;
110)  norme tecniche di attuazione;
111)  piano particellare di esproprio;
112)  preventivo sommario di spesa;
113)  tav.  0  - stralcio piano regolatore generale, scala 1:2.000; 
114)  tav.  1  - planimetria catastale delle aree interessate, scala 1:2.000; 
115)  tav.  2  - piano quotato, scala 1:1.000; 
116)  tav.  3  - preesistenze territoriali, scala 1:1.000; 
117)  tav.  P1  - assetto del territorio, scala 1:2.000; 
118)  tav.  P2  - zonizzazione e lottizzazione, scala 1:1.000; 
119)  tav.  P3  - viabilità e servizi, scala 1:1.000; 
120)  tav.  P4  - schema di rete fognante e smaltimento acque bianche; 
121)  tav.  P5  - schema rete idrica e gas, scala. 1:1.000; 
122)  tav. P6  - schema rete elettrica e telefonica, scala 1:1.000; 
123)  tav.  P7  - piano particellare d'esproprio, scala 1:1.000; 
124)  tav.  P8  - profili urbanistici, scala 1:500; 
125)  tav.  P9  - sezioni stradali tipo; 
126)  tav.  P10A  - particolari costruttivi (rete fognante); 
127)  tav.  P10B  - particolari costruttivi (rete idrica); 

Studio geologico piano regolatore generale
128)  relazione geologica;
129)  indagini geognostiche, geotecniche e sismiche;
130)  carta geologica, scala 1:10.000;
131)  carta geologica, tav. 1, scala 1:2.000;
132)  carta geologica, tav. 2, scala 1:2.000;
133)  carta geologica, tav. 3, scala 1:2.000;
134)  carta geologica, tav. 4, scala 1:2.000;
135)  carta geomorfologica, scala 1:10.000;
136)  carta idrogeologica, scala 1:10.000;
137)  carta delle pericolosità geologiche, scala 1:10.000;
138)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche, tav. 1, scala 1:2.000;
139)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche, tav. 2, scala 1:2.000;
140)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche tav. 3 scala 1:2.000;
141)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche tav. 4, scala 1:2.000;
142)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale, tav. 1, scala 1:2.000;
143)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale, tav. 2, scala 1:2.000;
144)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale, tav. 3, scala 1:2.000;
145)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale, tav. 4, scala 1:2.000;
Prescrizioni esecutive
146)  relazione geologica;
147)  indagini geognostiche, geotecniche e sismiche;
148)  carta geologica zona A1, scala 1:1.000;
149)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche zona A1, scala 1:1.000;
150)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale zona A1 scala 1:1.000;
151)  carta geologica zona A2, scala 1:1.000;
152)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche zona A2, scala 1:1.000;
153)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale zona A2, scala 1:1000;
154)  carta geologica zona A3, scala 1:1.000;
155)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche zona A3, scala 1:1.000;
156)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale zona A3, scala 1:1.000;
157)  carta geologica zone C2/5, C2/6, P7, P8, P9, scala 1:1.000;
158)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche zone C2/5, C2/6, P7, P8, P9, scala 1:1.000;
159)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale zone C2/5, C2/6, P7, P8, P9, scala 1:1.000;
160)  carta geologica zone C1/16, C1/17, C1/18, C1/19, C1/20, P13, scala 1:1.000;
161)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche zone C1/16, C1/17, C1/18, C1/19, C1/20, P13, scala 1:1.000;
162)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale zone C1/16, C1/17, C1/18, C1/19, C1/20, P13, scala 1:1.000;
163)  carta geologica zona D, scala 1:1.000;
164)  carta geomorfologica e delle pericolosità geologiche zona D, scala: 1:1.000;
165)  carta litotecnica e delle zone a maggiore pericolosità sismica locale zona D, scala 1:1.000;
Studio agricolo forestale
166)  tav.  1  - relazione; 
167)  tav.  2  - carta morfologica, scala 1:10.000; 
168)  tav.  3  - carta della vegetazione e dell'uso del suolo, scala 1:10.000; 
169)  tav.  4  - carta della vegetazione e dell'uso del suolo, scala 1:2.000; 
170)  tav.  5  - carta delle infrastrutture a servizio del-l'agricoltura, scala 1:10.000; 
171)  tav.  6  - carta delle unità di paesaggio, scala 1:10.000; 

Adeguamento, disposto con legge regionale n. 15/91, alla recente normativa in materia di riordino della legislazione forestale e di tutela della vegetazione, legge regionale n. 16/96
172)  tav.  1  - relazione; 
173)  tav.  2.1  - carta aggiornata delle colture agricole forestali e della vegetazione ex legge regionale n. 16/96, scala 1:2.000; 
174)  tav.  2.2  - carta aggiornata delle colture agricole forestali e della vegetazione ex legge regionale n. 16/96, scala 1:2.000; 
175)  tav.  3  - carta aggiornata delle colture agricole forestali e della vegetazione ex legge regionale n. 16/96, scala 1:10.000; 

176)  relazione integrativa a seguito della pubblicazione del decreto presidenziale 28 giugno 2000.

Art. 4

Il comune di Ficarazzi dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere per opportuna conoscenza a questo Assessorato il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano, come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art. 5

Le prescrizioni esecutive dovranno essere eseguite entro il termine di anni dieci ed entro lo stesso termine dovranno essere eseguite le relative espropriazioni.

Art 6

Ai sensi del penultimo comma dell'art. 16 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, entro un mese dall'annuncio dell'avvenuto deposito, il presente decreto dovrà essere notificato, nelle forme delle citazioni, a ciascun proprietario di immobili vincolati dalle prescrizioni esecutive.

Art. 7

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente a tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico nella segreteria comunale e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 8

Il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 10 aprile 2002.
  SCIMEMI 

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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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