REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 21 GIUGNO 2002 - N. 28
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
INFORMAZIONI TEL 6964930 - ABBONAMENTI TEL 6964926 INSERZIONI TEL 6964936 - FAX 6964927

AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 3 maggio 2002.
Modifica del piano straordinario per l'assetto idrogeologico del comune di Taormina.

Allegato
RELAZIONE

Il comune di Taormina ha inoltrato, con nota n. 14085 del 28 dicembre 2000, integrata con nota n. 6137 del 20 novembre 2001, richiesta ai sensi dell'art. 6 del decreto n. 298/41 al fine di apportare modifiche ed integrazioni al piano straordinario dell'assetto idrogeologico relativamente al proprio territorio comunale.
L'amministrazione ha segnalato situazioni dei luoghi diverse da quelle rappresentate nel piano straordinario, così come evidenziato sia nello studio geologico a supporto del P.R.G. redatto a firma del dott. geol. F. Caltabiano, che nello studio geologico relativo alla delimitazione delle aree soggette a rischio idrogeologico a firma del medesimo professionista.
A corredo della richiesta di aggiornamento l'amministrazione comunale allegava, alle predette note, la seguente documentazione:
-  studio geologico di supporto al P.R.G., redatto dal geol. F. Caltabiano;
-  relazione geologica con perimetrazione delle aree soggette a fenomeni di dissesto idrogeologico, a firma del dott. F. Caltabiano;
-  stralcio del programma di fabbricazione in scala 1:5.000;
-  stralcio del P.R.G. in scala 1:5.000.
Premesse
L'abitato di Taormina è ubicato nell'immediato entroterra della fascia costiera che si affaccia sul mar Jonio.
Il territorio comunale è rilevabile nel foglio n. 613 "Taormina" in scala 1:50.000 della carta d'Italia edita dall'I.G.M. e nelle carte tecni che regionali in scala 1:10.000, n. 613120 "Taormina"; n. 613150 "Calatabiano"; n. 613160 "Giardini".
Nel piano straordinario per l'assetto idrogeologico, adottato con decreto n. 298/41 del 4 luglio 2000, il centro abitato di Taormina è interessato da diverse aree a rischio frana molto elevato.
Oggetto della revisione del piano straordinario sono specificatamente le suddette zone ed ulteriori aree, interessate da fenomeni di dissesto, evidenziate nello studio geologico per il "piano straordinario per l'assetto idrogeologico".
Mediante l'esame della documentazione trasmessa e le osservazioni effettuate sui luoghi, si è proceduto alla verifica ed alla valutazione dell'effettivo stato di rischio idrogeologico, provvedendo infine alla ridefinizione dei contorni delle aree in dissesto.
Verifica
Dall'esame della relazione geologica a supporto del P.R.G. e dello studio appositamente redatto per la revisione del piano si evince che, sia nell'abitato di Taormina che al di fuori, si sono verificati crolli e ribaltamenti di blocchi litoidi di natura calcarea.
Per quanto concerne invece altre situazioni a rischio, sono state evidenziate delle zone con fenomeni di instabilità dovuti sempre a caduta di massi e ad accumuli detritici.
L'estensione delle sopra citate aree risulta complessivamente minore rispetto a quella raffigurata nella carta del rischio idrogeologico.
Infine nello studio geologico sopracitato vengono evidenziate ulteriori situazioni di pericolo che non risultano rappresentate nella carta dei dissesti del decreto n. 298/41.
Considerazioni
L'accertamento effettuato nei luoghi in oggetto ha consentito di verificare la sostanziale compatibilità di quanto rappresentato negli studi trasmessi, ad eccezione di lievi variazioni apportate d'ufficio.
Va evidenziato comunque che la definita perimetrazione delle aree in dissesto, in considerazione della natura e delle caratteristiche fisico-meccaniche delle rocce, viene riferita alla situazione attuale, e pertanto risulta suscettibile di sensibile ampliamento qualora non si provveda ai necessari interventi di mitigazione.
Valutazione del rischio
A conclusione di quanto sin qui evidenziato viene di seguito formulata, in aderenza alle indicazioni fornite dalle linee guida per la revisione del piano straordinario per l'assetto idrogeologico, la valutazione del rischio relativamente ai dissesti che interessano il territorio comunale.
1  -  Frana a nord, torrente S. Giovanni: sigla scheda = ME 098/01
L'area in oggetto ricade immediatamente a valle del centro abitato, a monte dell'autostrada, ed è soggetta ad accumulo di blocchi a causa dei fenomeni di crollo del sovrastante costone roccioso di natura calcarea.
Allo stato attuale la frana di crollo è da considerarsi quiescente.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
Dalla scheda ME 098/01 redatta a completamento delle verifiche effettuate, ai fini dell'aggiornamento del piano straordinario, vengono desunti gli elementi che consentono la definizione del rischio.
Sinteticamente vengono qui di seguito riassunti:
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P1;
-  elementi a rischio: case sparse = E1.
Dalla combinazione tra la pericolosità P1 e gli elementi a rischio E1 si perviene alla classe di rischio:
P1 x E1 = R1 rischio moderato

2  -  Frana località Villagonia: sigla scheda = ME 098/02
Si tratta di un'area nuova non inserita nel piano straordinario.
L'area di instabilità geomorfologica interessa la zona di fronte la stazione ferroviaria dove si è verificato il crollo di porzioni rocciose, lungo una incisione valliva, che hanno interessato parzialmente un fabbricato.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi quiescente, anche se il geologo la considera stabilizzata.
Difatti, se a monte della suddetta area vengono effettuati errati interventi, il fenomeno potrebbe innescarsi di nuovo.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P1;
-  elementi a rischio: case sparse = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P1 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P1 x E3 = R1 rischio moderato

3  -  Località versante nord-ovest abitato: sigla scheda = ME 098/03
Si tratta di un'area interessata da fenomeni di crollo, ubicata ai margini dell'abitato.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi inattiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M4;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: strade comunali = E2.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E2 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E2 = R3 rischio elevato

4  -  Località sud abitato: sigla scheda = ME 098/04
Anche in questo caso si tratta di fenomeni di crollo che interessano il margine del centro abitato.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi inattiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P2;
-  elementi a rischio: case sparse = E1.
Dalla combinazione tra la pericolosità P2 e gli elementi a rischio E1 si perviene alla classe di rischio:
P2 x E1 = R1 rischio moderato

5  -  Località est monte Puretta: sigla scheda = ME 098/05
Si tratta di un'area nuova interessata da fenomeni di scivolamento per la quale sono già stati operati interventi di bonifica.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi stabilizzata.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  tipologia = T2;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P0.
6  -  Località ovest abitato: sigla scheda = ME 098/06
Si tratta di un'area interessata da crolli di blocchi rocciosi.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi inattiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M4;
-  pericolosità = P3;
-  elementi a rischio: case sparse = E1.
Dalla combinazione tra la pericolosità P3 e gli elementi a rischio E1 si perviene alla classe di rischio:
P3 x E1 = R2 rischio medio

7  -  Località a monte stazione FF.SS.: sigla scheda = ME 098/07
Anche in questo caso siano in presenza di fenomeni di crollo.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi inattiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P2;
-  elementi a rischio: nucleo abitato = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P2 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P2 x E3 = R2 rischio medio

8  -  Località a monte stazione FF.SS. sigla scheda = ME 098/08
Anche in questo caso siano in presenza di fenomeni di crollo.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi inattiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M3;
-  pericolosità = P2;
-  elementi a rischio: nucleo abitato = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P2 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P2 x E3 = R2 rischio medio

9  -  Località Capo S. Andrea: sigla scheda = ME 098/09
In quest'area si sono verificati crolli di blocchi rocciosi che hanno interessato la stradella di accesso ad abitazione e proprietà privata, nonché la sottostante zona a mare, per la quale è stata interdetta la balneazione.
Questo ufficio ha effettuato diversi sopralluoghi ed ha avuto l'autorizzazione a redigere perizia di urgenza da parte dell'Assessorato lavori pubblici.
La suddetta area fa parte della riserva naturale Isola Bella, zona B.
Allo stato attuale la frana è da considerarsi attiva.
Classificazione della frana e individuazione della classe di rischio
-  tipologia = T3;
-  magnitudo = M4;
-  pericolosità = P4;
-  elementi a rischio: aree sottoposte a vincolo = E3.
Dalla combinazione tra la pericolosità P4 e gli elementi a rischio E3 si perviene alla classe di rischio:
P4 x E3 = R4 rischio molto elevato

Conclusioni
Alla luce di quanto fin qui espresso sono state redatte le aggiornate carte stralcio del dissesto e del rischio idrogeologico riferite al centro abitato di Taormina.
Per la rappresentazione delle aree interessate da dissesti e per quelle a rischio idrogeologico sono stati utilizzati stralci planimetrici, tratti dalle carte tecniche regionali aventi scala 1:10.000.
Nella carta del rischio vengono rappresentate le aree a rischio idrogeologico "elevato" e "molto elevato" così come individuate e descritte nella presente relazione.
Tutte le altre zone ricadenti nel territorio comunale, classificabili a rischio "medio" o "moderato" non vengono in questa fase di revisione rappresentate.

Cliccare qui per visualizzare le mappe in formato PDF (occorre Acrobat Reader)

Torna al Sommariohome


GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa: Officine Grafiche Riunite s.p.a.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane
Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti


Torna al menu- 64 -  49 -  53 -  27 -  28 -  70 -