REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 31 MAGGIO 2002 - N. 25
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 3 aprile 2002.
Approvazione del piano regolatore generale e del regolamento edilizio del comune di Catenanuova.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile 1968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto l'art. 68 della legge n. 10 del 27 aprile 1999;
Visto l'art. 5 della legge regionale n. 28 del 22 dicembre 1999, nonché il successivo D.P.Reg. di attuazione dell'11 luglio 2000;
Visti i fogli prot. n. 2559 del 24 marzo 2000, prot. n. 9341 del 24 ottobre 2000, assunti - rispettivamente - al protocollo di questo Assessorato al n. 14035 del 6 aprile 2000 ed al n. 52285 del 25 ottobre 2000, con i quali il comune di Catenanuova ha trasmesso, ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, gli atti e gli elaborati relativi al piano regolatore generale, con annesse le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio;
Vista la delibera del commissario ad acta n. 1/13 del 2 giugno 1999, con la quale, con modifiche, è stato adottato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio del comune di Catenanuova;
Visti gli atti di pubblicazione, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, relativi alla delibera del commissario ad acta n. 1/13 del 2 giugno 1999;
Vista la certificazione a firma del responsabile del servizio urbanistica - manutenzione del comune, datata 27 gennaio 2000, in ordine alla regolarità delle procedure di deposito e pubblicazione del piano in argomento nonché attestante la presentazione di n. 74 osservazioni/opposizioni avverso il piano adottato, di cui n. 3 presentate fuori termine;
Viste le osservazioni e/o opposizioni presentate avverso il piano adottato, indicate in apposito elenco redatto dall'ufficio tecnico comunale e sottoscritto dal segretario comunale;
Visti i relativi elaborati di visualizzazione delle osservazioni e/o opposizioni redatti dai progettisti;
Viste le n. 2 osservazioni e/o opposizioni trasmesse direttamente a questo Assessorato dalle seguenti ditte:
-  Barbagallo Salvatore e Mazzurco Giuseppina prot. n. 32708 del 3 luglio 2000;
-  Fichera Antonino Salvatore prot. n. 50726 del 18 ottobre 2000;
Vista la nota prot. n. 3497 del 12 aprile 1996, con la quale l'ufficio del Genio civile di Enna sullo strumento urbanistico di che trattasi ha espresso, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, parere favorevole con prescrizioni;
Vista la nota prot. n. 214 del 4 dicembre 2000, con la quale il gruppo di lavoro XXIX/D.R.U. di questo Assessorato ha trasmesso al Consiglio regionale dell'urbanistica, unitamente agli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale, al regolamento edilizio ed al P.E., la proposta di parere n. 214 del 4 dicembre 2000, resa ai sensi dell'art. 68 della legge regionale n. 10/99, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Conclusioni dell'istruttoria
A seguito dell'istruttoria e dei sopralluoghi nell'area in esame, si ritiene di poter concludere quanto segue.
L'unità urbano - territoriale occupa una posizione intermedia tra l'area metropolitana di Catania e le aree interne dell'ennese e partecipa alla identità dell'ambito paesistico delle colline omonime, presentando al contempo, nelle aree pianeggianti a sud e lungo il reticolo idrografico (fiume Dittaino, torrenti Mulinello, Sparagogna, della Rosa) i tratti del limitrofo ambito della pianura alluvionale del catanese.
Comune minore non urbano con tendenza alla stabilizzazione demografica tra i 5 e i 6 mila abitanti, per posizione e collocazione nella rete infrastrutturale regionale e possibili connessioni funzionali con i vicini centri di Regalbuto e Centuripe, presenta condizioni di integrazione nel sistema urbano della Sicilia orientale in funzione di decentramento di attività.
In atto non è però possibile cogliere linee tendenziali di specializzazione ed integrazione. Ad esempio, l'area artigianale attrezzata posta a sud dell'abitato lungo grandi direttrici di traffico (autostrada, ferrovia), risulta ancora del tutto inutilizzata.
Le trasformazioni urbane e territoriali avvenute dal dopoguerra e in particolare nel ventennio 60-80, hanno riguardato, oltre alla costruzione del tratto dell'autostrada PA/CT e relativo svincolo a sud dell'abitato, la realizzazione di un patrimonio edilizio, nuovo e di sostituzione, di gran lunga superiore ai reali fabbisogni (14.289 stanze per 5.073 abitanti nel '91).
Il precedente strumento urbanistico, programma di fabbricazione approvato con decreto n. 152 del 4 giugno 1976, prevedeva che la popolazione residente nel '90 avrebbe raggiunto il numero di 7.500 unità.
Era prevista nuova viabilità di circonvallazione e raccordo degli assi di collegamento extraurbano, espansioni edilizie a nord (contigua al centro urbano), ad ovest (edilizia "periferica"), ad est (edilizia "ultraestensiva"), a sud (edilizia semintensiva B2). Più a sud e vicino l'autostrada e la stazione ferroviaria era stata prevista inoltre un'area industriale (inattuata) ed una zona artigianale (oggi urbanizzata ma inutilizzata).
Le reali trasformazioni urbanistiche e territoriali sono avvenute sia dentro che fuori (edilizia abusiva) le previsioni dello strumento urbanistico ma in ambedue i casi in maniera discontinua, episodica e in tutte le direzioni. Qualche episodio di "razionalità" può rinvenirsi in alcuni recenti piani di lottizzazione contigui all'abitato e nell'area di edilizia residenziale pubblica a nord ovest del centro urbano.
In relazione a quanto sopra descritto ed alle linee programmatiche regionali (POR Sicilia), si può quindi ritenere che la fase di crescita dei fattori territoriali dello sviluppo si sia conclusa ed invece occorra indirizzare le previsioni del nuovo strumento urbanistico verso obiettivi di riqualificazione urbana e ricomposizione del quadro territoriale modificato dalle precedenti trasformazioni.
In particolare, occorre:
a)  che siano evitate previsioni che comportino impegni di spesa extracomunali non conformi alle linee programmatiche regionali;
b)  che siano salvaguardati tutti quegli elementi del territorio che compongono la rete culturale, ambientale e insediativi regionale.
Le risorse individuate nel territorio:
1)  rete e nodi infrastrutturali: autostrada PA/CT e relativo svincolo ferrovia e stazione ferroviaria - S.S. PA/CT - strade di collegamento con i centri vicini;
2)  area attrezzata per la produzione di beni;
3)  il centro storico ancorché manomesso;
4)  il reticolo idrografico quale fattore di salvaguardia territoriale ed elemento della rete ecologica;
5)  le aree dell'agricoltura specializzata delle colture legnose (agrumeto, oliveto) quale fattore di produzione e salvaguardia ecologica;
6)  i centri tradizionali della produzione agricola (masserie) ed il reticolo della viabilità rurale quali elementi dell'armatura culturale del territorio;
7)  i siti di interesse archeologico: Isola di Niente, sito in contrada Buzzone.
IL PIANO REGOLATORE GENERALE
Obiettivi
Gli obiettivi dichiarati dal gruppo di progettazione sono i seguenti:
-  tutela ambientale:
1)  previsione di parchi urbani e territoriali;
2)  tutela del tessuto urbanistico;
3)  interventi di rimboschimento;
-  valorizzazione del turismo, della cultura e dello sport:
1)  centro sportivo intercomunale;
2)  destinazioni alberghiere in contrada Benedizione e a sud vicino lo svincolo autostradale;
-  adeguamento dei servizi urbani agli standards ministeriali;
-  previsione di nuovi assi viari per "connettere le residenze esistenti e di futura realizzazione sia con il centro urbano che con le attrezzature di interesse generale e le principali infrastrutture a carattere urbano e territoriale".
Valutazione dei fabbisogni residenziali
Nel piano è prevista una popolazione residente al 2015 pari a 6.759 abitanti. Il fabbisogno presunto di nuovi vani è desumibile dal seguente prospetto:
-  popolazione residente al 1994  = 5.184 ab. 
-  popolazione residente prevista al 2015  = 6.759 ab. 
-  fabbisogno pregresso  =  497 ab.-vani 
-  fabbisogno di previsione (6.760-5.184)  = 1.576 ab.-vani 
-  fabbisogno effettivo (497+1.576)  = 2.073 vani 

Previsioni di piano
Il piano non prevede salvaguardia del centro storico, classificato zona omogenea B.
Sono previste espansioni residenziali: a nord (zona C1 in continuità con il centro urbano; a nord-ovest lungo la strada per Regalbuto (zona C1 soggetta a prescrizioni esecutive); ad ovest (zone C1/C2 soggette a prescrizioni esecutive); ad est (zona CS di edilizia stagionale soggetta a prescrizioni esecutive).
A nord-ovest è inoltre previsto un "centro sportivo intercomunale" oggetto di prescrizioni esecutive.
Il piano prevede ancora zone per edilizia alberghiera a nord-est (masseria La Benedizione e sua area di pertinenza) ed a sud (accanto allo svincolo autostradale ed all'area artigianale attrezzata). Infine sono previsti, ad est ed ad ovest, nuovi assi stradali extraurbani di raccordo di tutte le nuove previsioni al centro urbano ed alla viabilità extraurbana.
SUPERFICI IMPEGNATE DA URBANIZZAZIONI (mq.)

Urbano esistente
Consolidato      305.869 
Frange urbane      177.321 
Piani di lottizzazione      79.487 
Totale urbano esistente      562.677 

Nuove urbanizzazioni
C1      94.289 
C2      288.149 
PEEP      16.175 
Alberghiera      47.000 
C stagionale      206.764 
Strade piano regolatore generale      49.060 
Centro sportivo      63.348 
Altre attrezzature (G)      44.587 
Totale nuove urbanizzazioni      809.372 
Totali      1.372.049 

RAPPORTI TRA URBANO ED EXTRAURBANO

Superf. territ. comunale (mq.)      11.100.000 
Rapp. urbano esistente/sup. territ. comune      0,050691622 
Rapp. totale urbanizzato/sup. territ. comune  . 0,123608018 
Incremento urbanizzazioni nel ventennio      144% 

Considerazioni
Il piano regolatore generale in esame ripropone lo stesso tipo di modello insediativo estensivo già presente nel precedente strumento urbanistico vigente nel comune, con il sostanziale incremento del valore fondiario di grandi superfici in tutte le direzioni attorno al centro urbano.
Poiché la precedente ipotesi, in una fase di crescita del fabbisogno residenziale, si è verificata solo in minima parte ed in maniera discontinua, condizionando l'intervento pubblico e compromettendo parzialmente usi più congrui delle risorse territoriali, è da ritenere che una riproposizione di quel modello, in una fase matura della crescita immobiliare, sia assolutamente inaccettabile.
Nel periodo di validità del piano è previsto un incremento di superficie urbana pari al 144%, a fronte di una ipotesi di incremento demografico pari al 30%; quest'ultimo valore peraltro sovrastimato rispetto all'andamento della curva della popolazione degli ultimi anni (vedi grafico allegato). Le suddette abnormi previsioni di consumo di suolo sono basate su:
-  la sottostima delle reali capacità insediative di aree urbane di frangia (zone B e C) parzialmente libere;
-  ipotesi di espulsione di altri abitanti dal centro storico;
-  mancata considerazione del patrimonio immobiliare esistente inutilizzato, di cui una parte disponibile sul mercato immobiliare (vedi grafico);
-  sovrastima delle ipotesi di crescita demografica.
Non sono inoltre condivisibili:
-  le previsioni di attrezzature sovracomunali (centro sportivo, scuola media superiore) non giustificate da studi di area vasta;
-  la previsione della zona alberghiera sull'area della masseria "La Benedizione";
-  la zona CS per edilizia stagionale nell'area del l'agrumeto;
-  la viabilità extraurbana di coronamento del la espan sione.
Esame delle osservazioni ed opposizioni
Si premette che agli atti risultano n. 74 osservazioni e/o opposizioni delle quali n. 3 fuori termini oltre a n. 2 pervenute direttamente in Assessorato.
A seguito dell'esame effettuato, tutte le osservazioni ed opposizioni pervenute entro e fuori termine ed oggetto di controdeduzioni da parte del gruppo di progettazione vengono decise in adesione a dette controdeduzioni e/o in coerenza alle prescrizioni sottoelencate, in quanto dettate da interessi privatistici che non migliorano le previsioni di piano, ad eccezione della sola opposizione n. 13 in quanto risulta verificata la condizione indicata nelle controdeduzioni del progettista e cioè l'avvenuto rilascio della concessione in sanatoria per l'immobile interessato.
Per quanto riguarda le n. 2 osservazioni e/o opposizioni pervenute direttamente in Assessorato, trattandosi di integrazioni alle istanze n. 18 e 65, per le stesse valgono le considerazioni di cui sopra.
Parere
Per quanto sopra illustrato, questo gruppo di lavoro è del parere che il piano regolatore generale del comune di Catenanuova sia meritevole di approvazione limitatamente alle previsioni contenute nel perimetro delimitato con linea arancione nelle tavole della visualizzazione delle osservazioni e opposizioni n. 4.3, 4.4, 4.6 e 4.7 e con le seguenti prescrizioni:
1)  che l'area del centro storico delimitata con linea rossa sia classificata zona omogenea A. E' conseguentemente soppressa la corrispondente previsione B1.
In detta zona potranno essere ammessi solo interventi finalizzati al recupero, evitando alterazioni dei volumi esistenti e dell'aspetto esterno degli edifici.
L'attuazione dovrà avvenire a mezzo piani particolareggiati o piani di recupero ex legge n. 457/78. Nelle more saranno ammessi unicamente gli interventi definiti dall'art. 20, lett. a), b) e c), della legge regionale n. 71/78;
2)  che siano classificate zone omogenee A1 le masserie campite con tratto rosso e le relative aree di pertinenza, con destinazione agricola, agrituristica o per il turismo rurale in conformità ai criteri richiamati nella circolare dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente n. 4/DRU/2000.
In dette zone gli interventi saranno indirizzati al recupero delle strutture edilizie esistenti ed alla salvaguardia ed al mantenimento delle aree agricole di pertinenza;
3)  non appare giustificata la differenziazione tra le zone B2 e B3 e pertanto si ritiene che le due zone territoriali omogenee debbano essere accorpate in un'unica zona B attribuendo i parametri normativi della zona B2;
4)  nelle zone C condivise, la dimensione del piano di lottizzazione dovrà essere coincidente con il comparto individuato dalla viabilità esistente o di previsione del piano regolatore generale;
5)  nella zona E non è condivisibile la norma che consente, ai fini del calcolo della volumetria ammissibile, l'accorpamento di lotti non contigui in quanto porterebbe alla concentrazione di volumi incompatibili con la destinazione di zona;
6)  nelle zone E2 ed E3 non siano consentite varianti urbanistiche per la realizzazione di strutture di produzioni di beni e servizi e venga fissata l'altezza massima alla gronda di m. 3,00;
7)  che sia salvaguardato il reticolo idrografico costituito dal fiume Dittaino e dai torrenti Sparagogna, Mastropaolo, Mulinello e della Rosa. Dovranno essere classificate zone omogenee E3 le sponde per una profondità di 150 metri lungo detti corsi d'acqua. In tali zone dovranno essere inibiti gli interventi produttivi di beni e servizi e gli interventi produttivi di cui all'art. 22 della legge regionale n. 71/78;
8)  parimenti zone omogenee E3 dovranno essere classificate le aree agricole delle colture specializzate individuate nello studio agricolo forestale;
9)  che siano individuati e campiti i siti di interesse archeologico.";
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 391 dell'8 marzo 2001, che di seguito parzialmente si trascrive:
"...Omissis...
Ritenuto di poter condividere in linea di massima la proposta di parere dell'ufficio, che è parte integrante del presente voto, con le precisazioni e integrazioni che seguono:
a)  le zone C2 definite "Parte urbana di espansione a carattere ultraestensivo", esterne alla perimetrazione delle zone condivise, sono caratterizzate dalla presenza di insediamenti edilizi abusivi dei quali non si può non riconoscere la necessità di recupero urbanistico nello spirito dell'art. 9 della legge regionale n. 17/94. Si reputa necessario, pertanto, prescrivere lo stralcio di dette zone, delle relative attrezzature e della rete viaria connessa, per sottoporle ad un ristudio urbanistico orientato principalmente a definirne l'assetto nella prospettiva di una loro riqualificazione urbanistico-edilizia. Nel frattempo le relative aree sono destinate a verde agricolo e disciplinate alla stregua della sottozona E1 prevista dal piano in esame;
b)  all'interno della zona CS1 definita "Parte extraurbana di nuovo insediamento a carattere stagionale estensiva", esterna alla perimetrazione delle zone condivise, sono individuabili insediamenti edilizi sparsi, esiti attuativi del precedente programma di fabbricazione che nello stesso contesto territoriale (contrada Vigne Vecchie) prevedeva una zona edificabile a carattere ultra estensivo denominata C4. Anche per questa zona si reputa più opportuno prescrivere lo stralcio al fine di consentire, attraverso un successivo ristudio, il suo riassetto funzionale partendo dagli insediamenti edilizi a carattere stagionale-estensivo esistenti nella zona e coerenti con le previsioni del precedente strumento urbanistico. Il ristudio dovrà comunque proporre un adeguato ridimensionamento della zona in relazione a reali esigenze insediative, evitando il più possibile ulteriori erosioni del verde agricolo;
c)  nell'ambito della zona A si ritiene di poter consentire anche l'ipotesi d'intervento di ristrutturazione edilizia di cui alla lettera d) dell'art. 20 della legge regionale n. 71/78 laddove siano indispensabili ai fini del rinnovamento funzionale delle unità edilizie e solo nell'ottica del recupero di elementi tipologici e formali alterati. La ristrutturazione edilizia deve, comunque, rispettare le tipologie caratteristiche del centro storico con esclusione della demolizione e sostituzione edilizia degli immobili che costituiscono il superstite patrimonio edilizio storico. Ai sensi dell'art. 55, comma 3, della legge regionale n. 71/78 le nuove costruzioni ammissibili nelle aree libere o che si rendano libere dovranno inserirsi nell'ambiente circostante rispettandone la tipologia e le caratteristiche;
d)  si ritiene condivisibile la differenziazione tra le sottozone B2 e B3, tenuto conto del diverso grado di saturazione delle relative aree edificabili e del minore indice di densità edilizia fondiaria previsto per la sottozona B3;
e)  nelle zone E2 e E3 in coerenza con gli obiettivi di salvaguardia ambientale dichiarati nel piano si reputa opportuno limitare l'altezza massima degli edifici a 3,50 metri;
f)  in sede di controdeduzioni il comune, al fine di identificare le aree da sottoporre a tutela, dovrà proporre la visualizzazione nelle planimetrie di piano delle fasce di salvaguardia del reticolo idrografico, cosi come prescritto al punto 7) del parere del gruppo 29°;
g)  poiché dallo studio agricolo-forestale non emerge una univoca indicazione delle aree agricole da tutelare ai sensi dell'art. 2, comma 5, della legge regionale n. 71/78, si ritiene necessario chiarire tale aspetto in sede di controdeduzioni comunali mediante la visualizzazione delle relative aree sulle planimetrie di piano; le aree interessate, poiché di norma non possono essere destinate ad uso extra agricoli, vanno classificate zona territoriale omogenea E di verde agricolo, fatte salve le articolazioni in sottozone E1, E2 ed E3 già previste nel piano;
h)  occorre inserire nel regolamento edilizio l'obbligatorietà, per tutte le aree di piano, della redazione di apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione; infatti in coerenza alla vigente normativa, secondo quanto confermato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici con voto n. 61 del 24 febbraio 1983, la richiesta di ogni concessione edilizia deve essere supportata da uno studio geologico che evidenzi la fattibilità dell'opera sia riguardo alle condizioni di stabilità del sito sia riguardo ai rapporti con le fondazioni degli eventuali edifici limitrofi ed alla loro stabilità nel corso dei lavori di sbancamento e costruzione; inoltre, nelle aree non servite da pubblica fognatura lo studio dovrà accertare le condizioni di compatibilità sotto il profilo idrogeologico e geopedologico dello smaltimento dei reflui, secondo le prescrizioni dell'allegato 5 della delibera CITAI 4 febbraio 1977. Lo studio geologico dovrà, altresì, essere eseguito anche a supporto di opere soggette ad autorizzazione ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 37/85 quali nel dettaglio, scavo e/o trivellazione di pozzi, opere di scavo o di sbancamento, laghetti collinari e/o vasche idriche in terra a servizio dei fondi agricoli colmate di bonifica o significative opere di rinterro, anche in zona agricola che incidano sostanzialmente sull'assetto geomorfologico di dettaglio e/o opere che, per la loro incidenza, sono soggette alla normativa sismica;
i)  per quel che riguarda, inoltre, le prescrizioni a regime di natura geologica cui dovranno essere assoggettati i singoli progetti da approvare in fase di attuazione, per quel che riguarda l'attuazione delle specifiche previsioni di piano, ivi comprese l'attuazione delle opere di cui alla zona territoriale omogenea "F" prima della progettazione esecutiva delle singole opere per cui valgono le norme di piano, occorrerà attivare le procedure di cui al punto H del D.M. 11 marzo 1988 procedendo, prima della progettazione, alla verifica geologica e geotecnica del progetto, attraverso le opportune e necessarie indagini geognostiche volte a documentare la fattibilità opere-terreno, individuando i limiti imposti al progetto dalle caratteristiche del sottosuolo; trattandosi di zona sismica si dovranno, inoltre, documentare i criteri di rispetto dei vincoli di natura sismica. Per quanto sopra, l'attivazione delle procedure di progettazione saranno subordinate alla preliminare approvazione da parte del competente ufficio del Genio civile, ai sensi del punto "H" del D.M. 11 marzo 1988, del predetto studio geologico e geotecnico di fattibilità;
j)  nella redazione di eventuali varianti urbanistiche sia ordinarie che speciali o di successivi ulteriori strumenti urbanistici attuativi, ivi compresi anche i piani di lottizzazione, a meno di ulteriori norme integrative successive alla redazione del presente voto, dovrà predisporsi l'esecuzione di apposito completo studio geologico-tecnico, redatto ai sensi della circolare n. 2222 del 31 gennaio 1995 (all. A) secondo le previsioni del punto 5.2 della predetta circolare, integrando, in tal modo, per ciascun piano successivamente progettato, gli elaborati di dettaglio a scala 1:2.000 riportati all'allegato "A" di detta circolare, attesa la presenza della carta geologico-tecnica solo per le aree di prescrizione esecutiva, giacché lo studio geologico allegato al piano regolatore generale risulta redatto ai sensi della precedente circolare dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente n. 33139/89. In particolare, in detti nuovi studi attenta cura dovrà essere posta alla valutazione delle condizioni di pericolosità sismica dei siti interessati alla pianificazione anche in considerazione del particolare assetto strutturale evidenziato. Le presenti prescrizioni integrano quelle formulate dall'ufficio del Genio civile di Catania che risultano condivisibili alla luce delle superiori considerazioni e prescrizioni;
k)  in sede di controdeduzioni il comune dovrà evidenziare i terreni gravati di usi civici, in ragione della loro compatibilità con le previsioni di piano, nonché le trazzere demaniali.
Per quanto sopra esprime parere favorevole all'approvazione del piano regolatore generale del comune di Catenanuova, con annesso regolamento edilizio, adottato con delibera del commissario ad acta n. 1/13 del 2 giugno 1999, in conformità al parere dell'ufficio di cui alla nota prot. n. 214 del 4 dicembre 2000 del gruppo 29° con le precisazioni e integrazioni di cui sopra. Il comune è onerato di ristudiare le zone oggetto di stralcio, come specificato alle precedenti lettere a) e b) del presente voto.";
Vista la nota dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente gruppo XXIX/DRU prot. n. 21214 dell'11 aprile 2001, con la quale nel condividere il suddetto voto è stato richiesto al comune di Catenanuova, ai sensi del comma 6° dell'art. 4 della legge regionale n. 71/78, di adottare le controdeduzioni al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 391 dell'8 marzo 2001;
Rilevato che, nell'ambito dei termini indicati da!l'art. 4 della citata legge regionale n. 71/78, il comune di Catenanuova non ha provveduto ad adottare le controdeduzioni alle determinazioni assessoriali contenute nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica sopracitato che fa propria ed integra la proposta del gruppo XXIX/DRU n. 214 del 4 dicembre 2000;
Viste le note del gruppo XXIX/DRU di questo Assessorato prot. n. 55867 del 3 ottobre 2001 e prot. n. 1170 del 9 gennaio 2002, con le quali, secondo quanto disposto dall'art 5, comma 7, della legge regionale n. 28/99, è stato richiesto il concerto dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca sulle previsioni di piano riferite al settore commerciale;
Vista la nota prot. n. 725 dell'1 febbraio 2002 dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca, assunta al protocollo di questo Assessorato al n. 6333 dell'1 febbraio 2002, con la quale in relazione al piano regolatore generale del comune di Catenanuova, sono state formulate le seguenti proposte di modifica e/o integrazioni da apportare alla normativa di attuazione delle specifiche zonizzazioni, ai sensi dell'art. 5, comma 7, della legge regionale n. 28/99:
"...Omissis...
Relativamente alle zone territoriali omogenee A, B, C, e PEEP:
A) In ottemperanza a quanto previsto dal comma 4, art. 16, del D.P.R 11 luglio 2000, integrare con la previsione che il numero delle aree individuate per l'insediamento di medie strutture di vendita dovrà essere superiore al numero delle strutture effettivamente attivabili;
B) prevedere individuazioni delle aree destinate al commercio su aree pubbliche; relativamente alla zona territoriale omogenea D:
a) integrare la previsione del commercio al dettaglio con l'indicazione delle tipologie vicinato, media e grande struttura;
b) in ottemperanza a quanto previsto dal comma 4, art. 16, del D.P.R. 11 luglio 2000, integrare con la previsione che il numero delle aree individuate per l'insediamento di medie e strutture di vendita dovrà essere superiore al numero delle strutture effettivamente attivabili;
c) inserire la previsione che le dotazioni di parcheggi pertinenziali sono disciplinate dal comma 1, art. 16, del D.P.R. 11 luglio 2000;
d) prevedere l'individuazione delle aree destinate al commercio su aree pubbliche.";
Ritenuto di poter condividere il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 391 dell'8 marzo 2001 e preso atto delle proposte di modifica contenute nella nota dell'Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca prot. n. 725 dell'1 febbraio 2002 in merito agli adeguamenti della normativa riferita alla programmazione commerciale;
Rilevata la regolarità della procedura seguita;

Decreta:


Art.  1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale n. 71 del 27 dicembre 1978, è approvato e reso esecutivo, in conformità al parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 391 dell'8 marzo 2001, nonché alle condizioni contenute nella nota dell'ufficio del Genio civile e con le modifiche relative alla programmazione commerciale di cui alla nota dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, del l'artigianato e della pesca soprariportate, il piano regolatore generale con annesso regolamento edilizio del comune di Catenanuova, adottato con delibera del commissario ad acta n. 1/13 del 2 giugno 1999.

Art.  2

Le osservazioni ed opposizioni presentate avverso allo strumento urbanistico in argomento sono decise in conformità e con le stesse motivazioni contenute nel parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 391 dell'8 marzo 2001.

Art.  3

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
1)  proposta di parere n. 214 del 4 dicembre 2000 resa dal gruppo XXIX/D.R.U.;
2)  voto n. 391 dell'8 marzo 2001 reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica;
3)  nota n. 725 dell'1 febbraio 2002 dell'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca;
4)  delibera del commissario ad acta n. 1/13 del 2 giugno 1999;
5)  A - relazione tecnico-illustrativa;
6)  B - regolamento edilizio;
7)  C - norme urbanistiche;
8)  D - tabella dei tipi edilizi;
9)  tav. 1  -  schema regionale (1: 50.000); 
10)  tav. 2  -  legenda -  quadro d'unione; 
11)  tav. 3.1  -  stato di fatto (1:2.000); 
12)  tav. 3.2  -  stato di fatto (1:2.000); 
13)  tav. 3.3  -  stato di fatto (1:2.000); 
14)  tav. 3.4  -  stato di fatto (1:2.000); 
15)  tav. 3.5  -  stato di fatto (1:2.000); 
16)  tav. 3.6  -  stato di fatto (1:2.000); 
17)  tav. 3.7  -  stato di fatto (1:2.000); 
18)  tav. 3.8  -  stato di fatto (1:2.000); 
19)  tav. 3.9  -  stato di fatto (1:2.000); 
20)  tav. (4.1)  -  progetto; 
21)  tav. (4.2)  -  progetto; 
22)  tav. (4.3)  -  progetto; 
23)  tav. (4.4)  -  progetto; 
24)  tav. (4.5)  -  progetto; 
25)  tav. (4.6)  -  progetto; 
26)  tav. (4.7)  -  progetto; 
27)  tav. (4.8)  -  progetto; 
28)  tav. (4.9)  -  progetto; 
29)  tav. 5.1  -  tavola delle destinazioni d'uso (1:4.000); 
30)  tav. 5.2  -  sezioni censuarie e parti urbane (1:4.000); 
31)  tav. 5.3  -  attrezzature scolastiche e aree d'influenza (1:8.000); 
32)  tav. 5.4  -  verde di quartiere;  parchi territoriali urbani; sport (1:4.000); 
33)  tav. 5.5  -  tavola dei piani attuativi (1:4.000); 
34)  tav. 5.6  -  tavola delle attrezzature (1:4.000); 
35)  tav. 5.7  -  tavola delle zone residenziali (1: 4000); 

Piano particolareggiato di edilizia residenziale in contrada Raisa
36)  (A)  -  relazione illustrativa; 
37)  (B)  -  norme tecniche di attuazione; 
38)  (C)  -  piano particellare di esproprio; 
39)  (D)  -  previsione di spesa; 
40)  tav. 1  -  previsioni di piano regolatore generale; stato attuale; planimetria piano particellare su mappa catastale; planimetria delle destinazioni d'uso - scala 1:2.000; 
41)  tav. 2  -  planimetria generale - scala 1:1.000; 
42)  tav. 3  -  planivolumetria - scala 1:1.000; 
43)  tav. 4  -  planimetria tecnica - scala 1:1.000; 
44)  tav. 5  -  profili altimetrici e sezioni stradali tipo - scale varie; 
45)  tav. 6  -  reti tecnologiche e sistema viario - scala 1:2.000; 
46)  tav. 7  -  particolari costruttivi - scale varie; 
47)  tav. 8  -  tipologie edilizie - scala 1: 200; 

Piano particolareggiato di edilizia residenziale contrada Vigne Vecchie
48)  A  -  relazione illustrativa; 
49)  B  -  norme tecniche di attuazione; 
50)  C  -  piano particellare di esproprio; 
51)  D  -  previsione di spesa; 
52)  tav. 1  -  previsioni di piano regolatore generale, stato attuale, planimetria piano particellare su mappa catastale, planimetria delle destinazioni d'uso - scala 1:2.000; 
53)  tav. 2  -  planimetria generale - scala 1:1.000; 
54)  tav. 3  -  planivolumetria - scala 1:1.000; 
55)  tav. 4  -  planimetria tecnica - scala 1:1.000; 
56)  tav. 5  -  profili altimetrici e sezione stradale tipo - scale varie; 
57)  tav. 6  -  reti tecnologiche e sistema viario - scala 1:2.000; 
58)  tav. 7  -  particolari costruttivi - scale varie; 
59)  tav. 8  -  tipologie edilizie - scala 1:200; 

Piano particolareggiato di edilizia residenziale contrada Isola di Niente
60)  A  -  relazione illustrativa; 
61)  B  -  norme tecniche di attuazione; 
62)  C  -  piano particellare di esproprio; 
63)  D  -  previsione di spesa; 
64)  tav. 1  -  previsioni di piano regolatore generale, stato attuale, planimetria piano particellare su mappa catastale, planimetria delle destinazioni d'uso - scala 1: 2.000; 
65)  tav. 2  -  planimetria generale - scala 1:1.000; 
66)  tav. 3  -  planivolumetria - scala 1:1.000; 
67)  tav. 4  -  planimetria tecnica - scala 1:1.000; 
68)  tav. 5  -  profili altimetrici e sezioni stradali tipo - scale varie; 
69)  tav. 6  -  reti tecnologiche e sistema viario - scala 1:2.000; 
70)  tav. 7  -  particolari costruttivi - scale varie; 
71)  tav. 8  -  tipologie edilizie - scala 1:200; 

Piano particolareggiato del centro sportivo
72)  A  -  relazione illustrativa; 
73)  B  -  norme tecniche di attuazione; 
74)  C  -  piano particellare di esproprio; 
75)  D  -  previsione di spesa; 
76)  tav. 1  -  previsioni di piano regolatore generale, stato attuale, planimetria piano particellare su mappa catastale, planimetria delle destinazioni d'uso - scala 1:2.000; 
77)  tav. 2  -  planimetria generale - scala 1:1.000; 
78)  tav. 3  -  planivolumetria - scala 1:1.000; 
79)  tav. 4  -  planimetria tecnica - scala 1:1.000; 
80)  tav. 5  -  profili altimetrici, sezioni stradali tipo - scale varie; 
81)  tav. 6  -  reti tecnologiche e sistema viario - scala 1:2.000; 
82)  tav. 7  -  particolari costruttivi - scale varie; 
83)  tav. 8  -  tipologie edilizie - scala 1:200; 

Studio geologico territorio comunale a supporto piano regolatore generale
84)  relazione descrittiva;
85)  tav. 1  -  carta geolitomorfologica; 
86)  tav. 2  -  carta idrogeologica; 
87)  tav. 3  -  carta della zonizzazione in classi di suscettività; 

88)  elaborati delle indagini - allegati 1, 2, 3 e 4;
Studio geologico tecnico dei piani attuativi annessi al piano regolatore generale
89)  relazione descrittiva;
90)  tav. 1  -  carta geologico-tecnico, piano attuativo contrada Vigne Vecchie; 
91)  tav. 2  -  carta geologico-tecnico, piano attuativo contrada Isola di Niente; 
92) tav. 3  -  carta geologico-tecnico, piano attuativo centro sportivo; 
93) tav. 4  -  carta geologico-tecnico, piano attuativo contrada Raisa; 

94)  elaborati delle indagini;
Studio agricolo-forestale
95)  A  -  relazione esplicativa; 
96)  B  -  supporto fotografico dello stato d'uso del territorio; 
97)  tav. 1A  -  carta tematica dei suoli e della capacità d'uso - scala  1:10.000; 
98)  tav. 1B  -  carta tematica della vegetazione e dell'uso del territorio - scala  1:10.000; 
99)  tav. 1C  -  carta tematica delle infrastrutture al servizio dell'agricoltura e carta dei vincoli - scala 1:10.000; 
100)  tav. 1D  -  carta tematica climatologia - scala 1:10.000; 
101)  tav. 1E  -  carta tematica della Overlay Mapping delle vegetazioni reali e potenziali - scala 1:10.000; 

Elaborati aggiornati a seguito delle modifiche introdotte con delibera commissariale n. 1/13 del 2 giugno 1999 di adozione
102)  (B)  -  regolamento edilizio; 
103)  (C)  -  norme urbanistiche; 
104)  (D)  -  tabella dei tipi edilizi; 
105)  tav. (4.1)  -  progetto; 
106)  tav. (4.2)  -  progetto; 
107)  tav. (4.3)  -  progetto; 
108)  tav. (4.4)  -  progetto; 
109)  tav. (4.5)  -  progetto; 
110)  tav. (4.6)  -  progetto; 
111)  tav. (4.7)  -  progetto; 
112)  tav. (4.8)  -  progetto; 
113)  tav. (4.9)  -  progetto; 

Piano particolareggiato di edilizia residenziale in contrada Raisa
114)  (A)  -  relazione illustrativa; 
115)  (B)  -  norme tecniche di attuazione; 
116)  (C)  -  piano particellare di esproprio; 
117)  tav. 1  -  previsioni di piano regolatore generale; stato attuale; planimetria piano particellare su mappa catastale; planimetria delle destinazioni d'uso - scala 1:2.000; 
118)  tav. 2  -  planimetria generale - scala 1:1.000; 
119)  tav. 3  -  planivolumetria - scala 1:1.000; 
120)  tav. 4  -  planimetria tecnica - scala 1:1.000; 
121)  tav. 5  -  profili altimetrici e sezioni stradali tipo - scale varie; 
122)  tav. 6  -  reti tecnologiche e sistema viario - scala 1:2.000; 
123)  tav. 7  -  particolari costruttivi - scale varie; 
124)  tav. 8  -  tipologie edilizie - scala 1:200; 

Piano particolareggiato di edilizia residenziale contrada Vigne Vecchie
125)  (C)  -  piano particellare di esproprio; 

Piano particolareggiato di edilizia residenziale contrada Isola di Niente
126)  (C)  -  piano particellare di esproprio; 

Piano regolatore generale elaborati di progetto
127)  tav. 4.1  -  visualizzazione delle osservazioni e op-posizioni; 
128)  tav. 4.2  -  visualizzazione delle osservazioni e op-posizioni; 
129)  tav. 4.3  -  visualizzazione delle osservazioni e op-posizioni; 
130)  tav. 4.4  -  visualizzazione delle osservazioni e op-posizioni; 
131)  tav. 4.6  -  visualizzazione delle osservazioni e opposizioni; 
132)  tav. 4.7  -  visualizzazione delle osservazioni e opposizioni. 


Art.  4

Il comune di Catenanuova dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione dello strumento urbanistico in argomento e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, affinché per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere per opportuna conoscenza a questo Assessorato, il consiglio comunale dovrà prendere atto degli elaborati di piano come modificati in conseguenza del presente decreto.

Art.  5

Ai sensi del penultimo comma dell'art. 16 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, entro un mese dall'annuncio dell'avvenuto deposito, il presente decreto dovrà essere notificato, nelle forme delle citazioni, a ciascun proprietario di immobili vincolati dalle prescrizioni esecutive.

Art.  6

Lo strumento urbanistico approvato dovrà essere depositato, unitamente a tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico nella segreteria comunale e del deposito dovrà essere data conoscenza mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art.  7

Il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 3 aprile 2002
  SCIMEMI 

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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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Michele Arcadipane
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