REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 19 APRILE 2002 - N. 18
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
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Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane - Trasposizioni in PDF realizzate con Ghostscript e con i metodi qui descritti

ASSESSORATO DELLA SANITA'

DECRETO 2 aprile 2002.
Adozione nella Regione siciliana del nuovo certificato di assistenza al parto.

Allegato
DISCIPLINARE TECNICO
ISTRUZIONI PER DEFINIZIONE E CODIFICA DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLO SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DEL CERTIFICATO DI ASSISTENZA AL PARTO

SEZIONE GENERALE
Regione
La Regione è identificata dal medesimo codice utilizzato nei modelli di rilevazione delle attività gestionali ed economiche delle Aziende unità sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere ai sensi del decreto del Ministro della sanità 23 dicembre 1986 e successive modificazioni ed integrazioni. Il codice è costituito da 3 caratteri.
Istituto/Azienda ospedaliera
L'Istituto è identificato dallo stesso codice utilizzato nei mo delli di rilevazione delle attività gestionali ed economiche delle Aziende unità sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere (HSP 11 e HSP 11bis). Il codice è costituito da 5 caratteri dei quali i primi tre sono costituiti da un progressivo numerico attribuito in ambito regionale e i rimanenti due costituiscono un ulteriore progressivo che individua le singole strutture del complesso ospedaliero, secondo quanto previsto nel modello HSP 11bis.
Omettere il campo nel caso in cui il parto non sia avvenuto all'interno di un istituto di cura.
Azienda unità sanitaria locale
Indicare il codice dell'Azienda unità sanitaria locale nella quale è avvenuto l'evento parto. Il codice, a 3 caratteri, è lo stesso utilizzato nei modelli di rilevazione delle attività gestionali ed economiche delle Aziende unità sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere.
Comune di evento
Per la codifica del comune di evento utilizzare il codice ISTAT, nel quale i primi 3 caratteri individuano la provincia e i successivi 3 un progressivo all'interno di ciascuna provincia che identifica il singolo comune.
Cognome della puerpera
Indicare il cognome da nubile della puerpera. Si ammette un massimo di 20 caratteri.
In caso di donna che vuole partorire in anonimato (figlio non riconosciuto o di filiazione ignota) indicare codice 999 per "donna che non vuole essere nominata".
Deve essere comunque assicurato un raccordo tra il certificato di assistenza al parto privo dei dati idonei ad identificare la donna che non consente di essere nominata con la cartella clinica custodita presso il luogo dove è avvenuto il parto.
Nome della puerpera
Indicare il nome della puerpera. Si ammette un massimo di 20 caratteri.
Il nome della puerpera non va riportato in caso di donna che non vuole essere nominata.
In caso di "donna che non vuole essere nominata" vale quanto precisato alla voce "cognome della puerpera".
Codice sanitario individuale della puerpera
Il codice sanitario individuale, per i cittadini italiani, è costituito dal codice fiscale (legge n. 412/91) ed è composto da 16 caratteri. Per gli stranieri non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno deve essere riportato il codice regionale a sigla STP (straniero temporaneamente presente).
In caso di "donna che non vuole essere nominata" il codice sanitario individuale non va riportato; vale, comunque, quanto precisato alla voce "cognome della puerpera".
SEZIONE A - Informazioni socio-demografiche sul/i genitore/i
Data di nascita della madre
La data di nascita va riportata, riempiendo tutti gli 8 cara tteri previsti: i primi 2 caratteri indicano il giorno, i successivi 2 il mese, gli ultimi 4 l'anno.
In caso di "donna che non vuole essere nominata" indicare solo l'anno di nascita e non il giorno ed il mese.
Cittadinanza della madre
Per indicare la cittadinanza utilizzare il seguente codice a 3 caratteri:
-  100 per la cittadinanza italiana;
-  codice Stato estero definito dal Ministero dell'interno (elenco A).
Comune di nascita della madre
Per la codifica del comune di nascita valgono le stesse indicazioni descritte per il comune di evento.
Nel caso in cui la madre sia nata in un Paese straniero indicare il codice 999 al posto della provincia, seguito dal codice dello Stato estero definito dal Ministero dell'interno per l'anagrafe della popolazione (elenco A).
In caso di "donna che non vuole essere nominata" indicare solo i primi 3 caratteri che individuano la provincia, secondo il codice ISTAT.
Comune di residenza della madre
Per la codifica del comune di residenza valgono le stesse indicazioni descritte per il comune di evento.
Nel caso in cui la madre sia residente in un Paese straniero indicare il codice 999 al posto della provincia, seguito dal codice dello Stato estero definito dal Ministero dell'interno per l'anagrafe della popolazione (elenco A).
In caso di donna che vuole partorire in anonimato (figlio non riconosciuto o di filiazione ignota) indicare nei primi 3 caratteri che individuano la provincia, secondo il codice ISTAT, il codice 999 per "donna che non vuole essere nominata"
Regione e Azienda unità sanitaria locale di residenza della madre
Indicare il codice della Regione e dell'Azienda unità sanitaria locale di residenza della madre. Ciascun codice, a 3 caratteri, è lo stesso utilizzato nei modelli di rilevazione delle attività gestionali ed economiche delle Aziende unità sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere. Questa variabile non si compila per i residenti all'estero.
Titolo di studio della madre
Codici da utilizzare:
-  laurea 1;
-  diploma universitario o laurea breve 2;
-  diploma di scuola media superiore 3;
-  diploma di scuola media inferiore 4;
-  licenza elementare o nessun titolo 5.
Condizione professionale/non professionale della madre
Con la condizione professionale si intende rilevare la condizione professionale (occupato/non occupato), la posizione nella professione e il ramo di attività economica. Il codice, a 3 cifre, è così costituito:
-  1ª cifra occupato 1;
-  disoccupato 2;
-  in cerca di prima occupazione 3;
-  studente 4;
-  casalinga 5;
-  altra condizione (ritirato dal lavoro, inabile, ecc.) 6.
Se occupata, compilare 2ª (posizione nella professione) e 3ª (ramo di attività economica) cifra:
-  2ª cifra imprenditore o libero professionista 1;
-  altro lavoratore autonomo 2;
-  lavoratore dipendente: dirigente o direttivo 3;
-  lavoratore dipendente: impiegato 4;
-  lavoratore dipendente: operaio 5;
-  altro lavoratore dipendente (apprendista, lavoratore a domicilio, ecc.) 6;
-  3ª cifra agricoltura, caccia e pesca 1;
-  industria 2;
-  commercio, pubblici servizi, alberghi 3;
-  pubblica amministrazione 4;
-  altri servizi privati 5.
Stato civile della madre
Indicare:
-  nubile 1;
-  coniugata 2;
-  separata 3;
-  divorziata 4;
-  vedova 5.
Data di matrimonio
Se trattasi di donna coniugata indicare il mese e l'anno dell'unico o ultimo matrimonio.
Precedenti concepimenti
Indicare se la donna ha avuto, prima del presente parto altri concepimenti:
-  si 1;
-  no 2.
Numero parti precedenti
Indicare il totale dei parti avuti dalla donna precedentemente al presente.
Nati vivi
Indicare il numero dei nati vivi.
Nati morti
Indicare il numero dei nati morti.
Numero aborti spontanei
Indicare il numero di eventuali aborti spontanei.
Numero aborti IVG
Indicare il numero di eventuali IVG.
Tagli cesarei precedenti
Indicare il numero dei tagli cesarei.
Data ultimo parto
Indicare la data dell'ultimo parto avuto dalla donna utilizzando il codice a 8 caratteri: giorno, mese e l'anno.
Data di nascita del padre
La data di nascita va riportata, riempiendo tutti gli 8 carat teri previsti: i primi 2 caratteri indicano il giorno, i successivi 2 il mese, gli ultimi 4 l'anno.
Cittadinanza del padre
Valgono le medesime considerazioni viste per la cittadinanza della madre.
Comune di nascita del padre
Valgono le medesime considerazioni viste per il comune di nascita della madre.
Titolo di studio del padre
Valgono le medesime considerazioni viste per il titolo di studio della madre.
Condizione professionale/non professionale del padre
Valgono le medesime considerazioni viste per la condizione professionale della madre.
Consanguineità tra madre e padre
Nel caso di consanguineità tra i genitori precisare se:
-  sono parenti di 4° grado (figli di fratelli/sorelle) 1;
-  sono parenti di 5° grado (coniuge sposato con figlia/figlio di un suo primo cugino) 2;
-  sono parenti di 6° grado (secondi cugini) 3.
SEZIONE B - Informazioni sulla gravidanza
Visite di controllo in gravidanza
Specificare se la partoriente ha effettuato durante la gravi danza:
-  nessuna visita di controllo 1;
-  fino a 4 visite di controllo (minori o uguali a 4) 2;
-  più di 4 visite di controllo 3.
Prima visita di controllo in gravidanza
Specificare il numero di settimane compiute nella quale è avvenuta la prima visita (di accertamento e controllo) della gravidanza.
Numero di ecografie
Specificare il numero di ecografie effettuate in gravidanza. In caso di un numero maggiore di 9 indicare 9.
Indagini prenatali
Per ciascuna indagine in elenco indicare se è stata effettuata o meno con:
-  si 1;
-  no 2.
Decorso della gravidanza
Indicare se la gravidanza ha avuto un decorso fisiologico oppure patologico:
-  fisiologico 1;
-  patologico 2.
Per gravidanza a decorso patologico s'intende la gravidanza in cui si sia verificata morbilità materno-fetale.
Difetto di accrescimento fetale
Per difetto di accrescimento si intende il rallentato accrescimento intrauterino (valori inferiori al 10° percentile) diagnosticato in fase pre-natale.
Indicare:
-  si 1;
-  no 2.
Concepimento con tecnica di procreazione medico-assistita
Indicare se il concepimento ha avuto luogo con l'applicazione di una tecnica di procreazione medico-assistita:
-  si 1;
-  no 2.
Metodo di procreazione medico-assistita
Nel caso il concepimento sia avvenuto attraverso l'utilizzo di tecniche di riproduzione medico/assistita specificare il metodo seguito:
-  solo trattamento farmacologico per induzione dell'ovula zione 1;
-  IUI (intra uterine insemination) metodica di procreazione medico-assistita consistente nel trasferimento di gameti maschili nella cavità uterina 2;
-  GIFT (gamete intra fallopian transfer) metodica di procreazione medico-assistita consistente nel trasferimento di gameti (maschili e femminili) nelle tube di falloppio, generalmente per via laparoscopica 3;
-  FIVET (fertilization in vitro and embryo trasnsfer) metodica di procreazione medico-assistita che prevede la fecondazione in vitro ed il trasferimento degli embrioni così ottenuti nell'utero 4;
-  ICSI ( intra cytoplasmic sperm injection) metodica di procreazione medico-assistita che prevede la fecondazione in vitro tramite iniezione di uno spermatozoo nel citoplasma di un ovocita ed il trasferimento degli embrioni così ottenuti nell'utero 5;
-  altre tecniche 6.
Età gestazionale
Specificare il numero di settimane compiute di amenorrea.
SEZIONE C - Informazioni sul parto e sul neonato
SEZIONE C1 - Informazioni sul parto
Luogo del parto
Indicare:
-  se il parto è avvenuto in un istituto di cura pubblico o privato 1;
-  se il parto è avvenuto in un'abitazione privata 2;
-  se il parto è avvenuto in un'altra struttura di assistenza 3;
-  se il parto è avvenuto altrove (strada, mezzi di trasporto, ecc.) 4.
Modalità del travaglio
Indicare se il travaglio è avvenuto in modo:
-  spontaneo 1;
-  indotto 2.
Tipo induzione
Indicare se il travaglio è stato indotto:
-  con metodo farmacologico 1;
-  amnioressi 2.
Presentazione del neonato
Indicare:
-  vertice 1;
-  podice 2;
-  fronte 3;
-  bregma 4;
-  faccia 5;
-  spalla 6.
Modalità del parto
Indicare se il parto è avvenuto:
-  in modo spontaneo 1;
-  con taglio cesareo d'elezione 2;
-  con taglio cesareo in travaglio 3;
-  con uso di forcipe 4;
-  con uso di ventosa 5;
-  in altro modo 6.
Data del parto
Indicare la data con codice a 12 cifre (giorno, mese, anno, ora, minuti).
Genere del parto
Indicare se trattasi di:
-  parto semplice 1;
-  parto plurimo 2.
Numero nati maschi
Nel caso di parto plurimo precisare il numero dei nati di sesso maschile.
Numero nati femmine
Nel caso di parto plurimo precisare il numero dei nati di sesso femminile.
Personale sanitario presente al parto
Per ciascuna professionalità in elenco segnalare la presenza/assenza con:
-  si 1;
-  no 2.
Presenza in sala parto
Indicare se durante il parto era presente una tra le persone indicate:
-  padre del neonato 1;
-  altra persona di famiglia della partoriente 2;
-  altra persona di fiducia della partoriente 3;
Profilassi Rh
Indicare l'effettuazione o meno dell'immunoprofilassi:
-  si 1;
-  no 2.
SEZIONE C2 - Informazioni sul neonato
In caso di parto plurimo tale sezione va compilata per ogni nato.
Sesso del neonato
Indicare:
-  maschio 1;
-  femmina 2.
Tipo genitali esterni
Indicare il tipo di genitali:
-  maschili 1;
-  femminili 2;
-  indeterminati 3.
Numero d'ordine del nato nel presente parto
Nel caso di parto plurimo indicare l'ordine di nascita. Considerare anche i nati morti.
Peso
Indicare il peso in grammi.
Lunghezza
Indicare la lunghezza in centimetri.
Circonferenza cranica
Indicare la circonferenza cranica in centimetri.
Vitalità
Specificare se trattasi di:
-  nato vivo 1;
-  nato morto 2.
Punteggio Apgar
Indicare il punteggio attribuito al neonato dopo 5 minuti secondo il metodo di Apgar.
Necessità di rianimazione
Indicare se si è presentata la necessità di rianimare il neo nato:
-  si 1;
-  no 2.
Presenza di malformazione
Indicare:
-  si 1;
-  no 2.
SEZIONE D - Informazioni sulle cause di nati-mortalità
Le informazioni di carattere clinico interessanti il feto, la madre, il padre, ecc. devono essere specificate per esteso e codificate utilizzando le voci ed i codici della classificazione delle ma lattie, dei traumatismi, degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche ICD 9 CM e successivi aggiornamenti.
In generale assegnare il codice a 5 caratteri della classificazione. Solo quando ciò non è possibile utilizzare codici a 4 caratteri. Per la descrizione sono disponibili 40 caratteri.
Malattia o condizione morbosa principale del feto
Indicare la condizione morbosa principale del feto utilizzando il codice a 5 caratteri della predetta classificazione.
Altra malattia o condizione morbosa del feto
Indicare altra malattia o condizione morbosa del feto utilizzando il codice a 5 caratteri della predetta classificazione.
Malattia o condizione morbosa principale della madre interessante il feto
Indicare la principale condizione morbosa della madre interessante il feto utilizzando il codice a 5 caratteri della predetta classificazione.
Altra malattia o condizione morbosa della madre interessante il feto
Indicare altra malattia o condizione morbosa della madre interessante il feto utilizzando il codice a 5 caratteri della predetta classificazione.
Altra circostanza rilevante
Indicare altra condizione che, a giudizio del medico, pur non rientrando nelle voci precedenti risulta rilevante ai fini del decesso. Utilizzare il codice a 5 caratteri.
Momento della morte
Indicare:
-  se la morte è avvenuta prima del travaglio 1;
-  se la morte è avvenuta durante il travaglio 2;
-  se la morte è avvenuta durante il parto 3;
-  se il momento della morte è sconosciuta 4.
Esecuzione esami strumentali in caso di nati morti con malformazioni
Indicare se sono stati effettuati o meno esami strumentali:
-  si 1;
-  no 2.
Esecuzione fotografie in caso di nati morti con malformazioni
Indicare se sono state effettuate o meno fotografie:
- si 1;
-  no 2.
Riscontro autoptico
Indicare:
-  se la causa di morte individuata è stata confermata dall'autopsia 1;
-  se il risultato dell'autopsia sarà disponibile in seguito 2;
-  se l'autopsia non è stata effettuata 3.
SEZIONE E - Informazioni sulla presenza di malformazioni
Malformazioni diagnosticate
Utilizzare i codici di malformazione congenita della classificazione delle malattie, dei traumatismi, degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche ICD 9 CM e successivi aggiornamenti.
E' possibile indicare al massimo 3 malformazioni.
Cariotipo del nato
Specificare per esteso la diagnosi citogenetica effettuato al fine di identificare anomalie cromosomiche numeriche e strutturali.
Età gestazionale alla diagnosi di malformazione
Indicare l'età di gestazione, in settimane compiute, in cui è stata diagnosticata la malformazione.
Età neonatale alla diagnosi di malformazione
Indicare l'età neonatale, in giorni compiuti, in cui è stata diagnosticata la malformazione.
Eventuali malformazioni in famiglia
Indicare la presenza/assenza di malformazioni nei familiari in elenco:
-  si 1;
-  no 2.
Malattie insorte in gravidanza
Utilizzare il codice ICD 9 CM per indicare le malattie rilevanti insorte durante la gravidanza. Sono previste 2 possibilità di codifica.
ISTRUZIONI PER LE MODALITA' DI TRASMISSIONE DEI DATI RILEVATI ATTRAVERSO I CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO

Archivi da trasmettere e tracciati record
Di seguito vengono descritte le modalità di trasmissione dalle Aziende ospedaliere e dalle Aziende unità sanitarie locali al Dipartimento osservatorio epidemiologico dell'Assessorato della sanità e da quest'ultimo al Ministero della salute, degli archivi contenenti i dati rilevati attraverso lo schema esemplificativo di certificato di assistenza al parto di cui all'allegato al decreto 16 luglio 2001, n. 349.
Per esigenze di tutela della riservatezza dei dati, ai fini del rispetto della legge n. 675/95 e successive integrazioni e modifiche, i dati da trasmettere al Dipartimento osservatorio epidemiologico dell'Assessorato della sanità e da questo al Ministero della salute devono essere registrati nei seguenti archivi:
-  archivio denominato CAPM01A, relativo alle informazioni anagrafiche;
-  archivio denominato CAPM01B, relativo alle informazioni contenenti dati sensibili sulla donna e sul neonato.
I due archivi devono essere completamente congruenti tra loro e riferirsi agli stessi eventi "parto": il numero di certificati di assistenza al parto cui si riferiscono i dati presenti nel primo archivio deve essere uguale al numero di certificati di assistenza al parto cui si riferiscono i dati presenti nel secondo.
Di seguito sono indicate le caratteristiche di ciascun archivio.
ARCHIVIO CAPM01A  -  Informazioni anagrafiche
L'archivio é così composto:
a)  un record contenente le informazioni di carattere generale; tale record deve essere necessariamente il primo record dell'archivio;
b)  i record contenenti i dati anagrafici del certificato di assistenza al parto.
L'archivio deve avere le seguenti caratteristiche:
-  organizzazione: sequenziale;
-  lunghezza record: fissa - 105 bytes.


(1)  Formato AN = Alfanumerico. N = Numerico.
I campi alfanumerici devono essere allineati a sinistra; se non utilizzati devono essere impostati al valore "spazio".
I campi numerici devono essere allineati a destra; le cifre non significative devono essere impostate al valore 0 (zero); se non utilizzati devono essere impostati al valore 0 (zero).
(2)  Il campo deve contenere il valore "0".
(3)  Il codice deve essere quello della regione o provincia autonoma che invia l'archivio.
(4)  Il campo deve essere impostato con l'anno a cui si riferiscono i certificati di assistenza al parto inviati (anno in cui si è verificato l'evento).
(5)  Il campo deve essere impostato al valore 1 o 2 per indicare il semestre al quale si riferiscono i certificati.
(6)  Il campo deve contenere il numero di record di tipo b), relativi ai dati anagrafici del certificato di assistenza al parto, registrati sull'archivio.
(7)  Il campo deve essere impostato con il valore "spazio".







(1)  Formato AN = Alfanumerico. N = Numerico.
I campi alfanumerici devono essere allineati a sinistra; se non utilizzati devono essere impostati al valore "spazio".
I campi numerici devono essere allineati a destra; le cifre non significative devono essere impostate al valore 0 (zero); se non utilizzati devono essere impostati al valore 0 (zero).
(2)  Il campo deve contenere il valore "1".
(3)  Per soddisfare il requisito di univocità, il numero della scheda deve essere definito, su base annua, nell'ambito di ciascun Istituto/Azienda ospedaliera ovvero nell'ambito di ciascuna Azienda unità sanitaria locale qualora il parto non sia avvenuto all'interno di un istituto di cura. I primi 4 caratteri del campo rappresentano l'anno, i rimanenti 6 caratteri sono un progressivo nell'ambito dell'anno.
ARCHIVIO CAPM01B  -  Informazioni su gravidanze precedenti, gravidanza in esame, parto e neonati
L'archivio é così composto:
a)  un record contenente le informazioni di carattere generale; tale record deve essere necessariamente il primo record dell'archivio;
b)  i record contenenti le informazioni del certificato di assistenza al parto relative ai dati sensibili della donna;
c)  i record contenenti le informazioni del certificato di assistenza al parto relative ai dati sensibili dei neonati.
L'archivio deve avere le seguenti caratteristiche:
-  organizzazione: sequenziale;
-  lunghezza record: fissa - 424 bytes.



(1)  Formato AN = Alfanumerico. N = Numerico.
I campi alfanumerici devono essere allineati a sinistra; se non utilizzati devono essere impostati al valore "spazio".
I campi numerici devono essere allineati a destra; le cifre non significative devono essere impostate al valore 0 (zero); se non utilizzati devono essere impostati al valore 0 (zero).
(2)  Il campo deve contenere il valore "0".
(3)  Il codice deve essere quello della regione o provincia autonoma che invia il supporto magnetico.
(4)  Il campo deve essere impostato con l'anno a cui si riferiscono i certificati di assistenza al parto inviati (anno in cui si è verificato l'evento).
(5)  Il campo deve essere impostato al valore 1 o 2 per indicare il semestre al quale si riferiscono i certificati.
(6)  Il campo deve contenere il numero di record di tipo d), relativi alle informazioni sui dati sensibili della donna, registrati sul file.
(7)  Il campo deve contenere il numero di record di tipo e), relativi alle informazioni sui dati sensibili dei neonati, registrati sul file: tale numero deve essere necessariamente uguale o superiore al numero di record di tipo d).
(8)  Il campo deve essere impostato con il valore "spazio".





(1)  Formato AN = Alfanumerico. N = Numerico.
I campi alfanumerici devono essere allineati a sinistra; se non utilizzati devono essere impostati al valore "spazio".
I campi numerici devono essere allineati a destra; le cifre non significative devono essere impostate al valore 0 (zero); se non utilizzati devono essere impostati al valore 0 (zero).
(2)  Il campo deve contenere il valore "2".
(3)  Per soddisfare il requisito di univocità, il numero della scheda deve essere definito, su base annua, nell'ambito di ciascun Istituto/Azienda ospedaliera ovvero nell'ambito di ciascuna Azienda unità sanitaria locale qualora il parto non sia avvenuto all'interno di un istituto di cura. I primi 4 caratteri del campo rappresentano l'anno, i rimanenti 6 caratteri sono un progressivo nell'ambito dell'anno.




(1)  Formato AN = Alfanumerico. N = Numerico.
I campi alfanumerici devono essere allineati a sinistra; se non utilizzati devono essere impostati al valore "spazio".
I campi numerici devono essere allineati a destra; le cifre non significative devono essere impostate al valore 0 (zero); se non utilizzati devono essere impostati al valore 0 (zero).
(2)  Il campo deve contenere il valore "3".
(3)  Per soddisfare il requisito di univocità, il numero della scheda deve essere definito, su base annua, nell'ambito di ciascun Istituto/Azienda ospedaliera ovvero nell'ambito di ciascuna Azienda unità sanitaria locale qualora il parto non sia avvenuto all'interno di un istituto di cura. I primi 4 caratteri del campo rappresentano l'anno, i rimanenti 6 caratteri sono un progressivo nell'ambito dell'anno.
(4)  Il campo deve contenere un progressivo che rappresenta l'identificativo univoco del neonato nell'ambito del numero scheda. Va riempito anche nel caso di parto singolo.
Modalità di trasmissione dati
Entro 3 mesi dalla pubblicazione del presente decreto, il Dipartimento osservatorio epidemiologico dell'Assessorato regionale d ella sanità fornirà, ai direttori di presidio degli istituti di ricovero pubblici e privati con centri parto, un software che dovrà essere utilizzato per controllare la qualità dei dati dei CEDAP e per la preparazione dell'invio degli stessi.
Tale software utilizzando il tracciato record sopra definito, effettuerà un controllo di tipo logico formale sui dati contenuti nei CEDAP, quindi produrrà un report nel quale saranno riportati i valori per l'individuazione e la correzione dei CEDAP errati.
Tali CEDAP dovranno essere corretti e, i dati corretti, unitamente agli altri, dovranno essere sottoposti ad un ulteriore passaggio di controllo.
Una volta raggiunto il 100% dei dati corretti il software creerà distinti archivi, criptati mediante un apposito algoritmo, corrispondenti agli archivi sopra definiti.
Tali archivi dovranno essere trasmessi, dai soggetti responsabili o incaricati del trattamento dei dati personali ai sensi degli artt. 8 e 19 della legge 31 dicembre 1996, n. 675, esclusivamente per via telematica, mediante invii separati, all'indirizzo e-mail ass.sicilia@sanita.it del Dipartimento osservatorio epidemiologico dell'As sessorato regionale della sanità. Ogni e-mail dovrà riportare, come oggetto, il codice identificativo ministeriale di 6 caratteri che identifica la struttura di ricovero, l'anno e il trimestre di riferimento dei CEDAP. E' necessario che non vi sia nessuno spazio tra i caratteri da digitare nell'oggetto.
I dati che verranno inviati in modo difforme a quanto descritto nel disciplinare tecnico, o che conterranno dati inseriti non correttamente, verranno scartati e restituiti.
E' necessario che venga fornito il nominativo del referente in materia per ogni Azienda e Istituto di ricovero, con relativo recapito telefonico, fax ed eventuale e-mail.
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GIOVANNI CORICA: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
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