REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 24 AGOSTO 2001 - N. 42
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Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane

ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA

DECRETO 27 luglio 2001.
Bando relativo alla sottomisura 4.1.2b del POR Sicilia 2000/2006.

Allegato
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE SICILIA 2000/2006
Sottomisura 4.1.2b) - Riqualificazione infrastrutture a servizio delle PMI artigiane - Quota finanziaria: 41.666.667 Euro

Premesse
In relazione all'attuazione della 1ª fase del POR Sicilia 2000/2006, relativa alla sottomisura 4.1.2b) "Riqualificazione infrastrutture a servizio delle PMI artigianali" per il periodo 2000/2006, con il presente bando vengono individuati le modalità, le condizioni ed i termini per la presentazione delle istanze da parte dei comuni interessati al completamento e alla riqualificazione della dotazione di aree per insediamenti produttivi e compresi negli ambiti territoriali identificati dal Dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato, con decreto n. 1158 del 22 giugno 2001, registrato alla Corte dei conti il 17 luglio 2001, reg. 1, fg. 3, nonché i criteri che saranno utilizzati per la selezione degli interventi.
Non saranno prese in considerazione le istanze di finanziamento pervenute prima della pubblicazione del presente bando.
I comuni che hanno già presentato istanza per il finanziamento di opere a valere sul POR Sicilia 2000/2006, dovranno ripresentarle con le modalità, le condizioni ed entro i termini indicati, nel presente bando.
A)  Oggetto
Gli interventi oggetto del presente bando concernono le opere previste nei P.I.P. (piani per insediamenti produttivi) ovvero una parte funzionale di queste, e coerenti con quanto previsto nella scheda tecnica della sottomisura 4.1.2b), quali:
a)  opere di urbanizzazione primaria (strade, spazi di sosta, parcheggi, fognatura, rete idrica, rete di distribuzione energia elettrica e metano, pubblica illuminazione e spazi di verde attrezzato);
b)  capannoni;
c)  lotti urbanizzati non edificati;
d)  centri servizi integrati;
e)  impianti comuni per il trattamento acque derivanti da attrezzature di imprese insediate nell'area (depuratore), impianti comuni e imprese finalizzati al risparmio energetico;
f)  infrastrutture e servizi finalizzati ad una riqualificazione funzionale degli insediamenti attraverso anche la realizzazione di reti di servizio informativi per le PMI.
B)  Modalità per la presentazione delle istanze
I comuni rientranti negli ambiti territoriali individuati con il citato decreto n. 1158 del 22 giugno 2001, interessati al finanziamento di opere in questione devono far pervenire a questo Dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato, entro il termine perentorio di giorni 90, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente bando apposita istanza di finanziamento di un progetto incluso nel programma triennale delle opere pubbliche dell'ente proponente, e dotato di una sua autonoma funzionalità (opere immediatamente fruibili da parte degli utenti).
C)  Documentazione da allegare all'istanza
All'istanza di finanziamento devono essere allegate in duplice copia:
1)  progetto di massima o esecutivo redatto ai sensi dell'art. 20, legge regionale n. 10/93, completo delle approvazioni tecniche e dei relativi pareri.
Tale progetto deve essere accompagnato:
a)  da una relazione tecnica contenente un'analisi, basata su dati quantitativi degli aspetti economici e gestionali (numero delle imprese artigiane presenti nel territorio comunale divise per comparto con evidenziato il numero degli addetti, rapporto tra domanda ed offerta, forme di gestione individuale con relativa stima degli oneri, occupazione aggiuntiva di cantiere nonché delle imprese artigiane una volta insediate all'interno dell'area artigianale ecc.).
Nel caso di opera realizzata in parte o da realizzare per lotti deve essere illustrato chiaramente lo stato attuale con riguardo a eventuali lotti già realizzati e/o da realizzare per il completamento dell'opera nonché le fonti di finanziamento già assegnate e gli obiettivi raggiunti.
Nel caso in cui gli investimenti già realizzati relativi al progetto proposto abbiano già fatto oggetto di un contributo comunitario, deve essere allegata un'ulteriore relazione dettagliata sull'utilizzo del precedente finanziamento comunitario;
b)  da una relazione dettagliata sulle modalità di smaltimento dei rifiuti industriali prodotti dalle aziende insediate nell'area;
c)  da una relazione sul potenziale impatto che l'intervento può avere sull'ambiente e, in caso negativo, individuare gli eventuali accorgimenti e tecniche finalizzate a ridurre l'impatto ambientale;
d)  nel caso di realizzazione di centri servizi, centri espositivi e di vendita, sarà necessario produrre il piano di gestione ed il business plan ai fini della sostenibilità della proposta;
2) delibera di giunta municipale di approvazione del piano triennale delle opere pubbliche vigente alla data di presentazione dell'istanza;
3)  copia autenticata del decreto dell'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente con il quale è stato approvato lo strumento urbanistico vigente;
4)  atto approvativo del progetto in linea amministrativa;
5)  dichiarazione a firma del sindaco nella quale si attesti che:
a)  il piano per insediamenti produttivi risulta ancora vigente;
b)  le opere previste in progetto sono conformi a quelle contemplate dal piano particolareggiato;
e)  per l'opera di che trattasi non è stata avanzata richiesta di finanziamento ad altri enti;
f)  siano già state avanzate le richieste di finanziamento relative a quegli interventi che rivestono all'interno del programma triennale delle opere pubbliche carattere di priorità rispetto a quello in questione (ai fini del comma dell'art. 1, dell'art. 4 della legge regionale n. 21/85, come modificato dall'art. 19 della legge regionale n. 10/93);
g)  l'amministrazione comunale assume a carico del proprio bilancio i maggiori oneri per l'acquisizione dei suoli necessari per la realizzazione dell'opera, per la parte di questi che eventualmente eccedono il 10% dell'importo complessivo dell'intervento;
D)  Istruttoria
Secondo l'ordine cronologico di ricezione delle istanze si provvede all'istruttoria finalizzata all'accertamento dei requisiti di ricevibilità ed ammissibilità delle proposte, nonché della determinazione delle spese ammissibili che, in conformità a quanto previsto dal regolamento. CE n. 1685/2000, risultano le seguenti:
-  esecuzione dei lavori;
-  acquisizione dei suoli necessari per la realizzazione delle opere nei limiti del 10% del costo complessivo del progetto;
-  spese per indagini geologiche e geotecniche;
-  I.V.A. solo se non recuperabile;
-  spese generali secondo la normative vigente;
Nel corso dell'istruttoria, e prima della formazione della graduatoria, il Dipartimento può richiedere, anche a mezzo fax, eventuali integrazioni alla documentazione di cui al punto C), ove quella trasmessa non risulti esaustiva.
Ultimata l'istruttoria, e, comunque, entro il termine di 45 giorni dalla scadenza di quello fissato per la presentazione delle istanze, si provvede alla redazione della graduatoria degli interventi proposti secondo i seguenti criteri di priorità:
D.1)  Criteri di priorità
I criteri e le modalità di selezione delle operazioni tengono conto degli obiettivi specifici della misura nonché dei principi di integrazione e concentrazione degli interventi previsti dal QCS e consistono, secondo l'ordine di priorità che segue, in:
1)  completamento mediante la realizzazione di centri-servizi, centri espositivi e di vendita a servizio delle P.M.I., di aree o parte funzionale di esse, già finanziate con cofinanziamenti comunitari e con insediamenti di imprese artigiane;
2)  completamento mediante la realizzazione di centri-ser vizi, centri espositivi e di vendita a servizio delle P.M.I., di aree o parte funzionale di esse, comunque finanziate;
3)  completamento mediante la realizzazione di altri capan noni;
4)  lotti successivi a favore di comuni già inseriti in graduatoria che hanno assegnato i capannoni già realizzati;
5)  lotti successivi di aree attrezzate con capannoni già realizzati e non assegnati in zone ad alta concentrazione;
6)  lotti successivi di altri lotti ancora in itinere.
Verranno inoltre, nell'ambito di ciascuna priorità, privilegiati gli interventi che prevedono l'utilizzo di tecniche finalizzate a ridurre l'impatto ambientale e di quelle volte al risparmio energetico e al recupero delle acque reflue depurate per uso industriale.
Nel caso di più interventi con identica priorità, la selezione avverrà tenendo conto dei seguenti parametri:
-  rapporto tra imprese artigiane insediate e quanto già realizzato;
-  rapporto tra il numero delle imprese artigiane che hanno già presentato istanza ed il numero dei lotti previsti in progetto;
-  percentuale dei lavori già realizzati rispetto al progetto generale;
-  rapporto tra il numero delle imprese artigiane che hanno presentato istanza ed il numero delle imprese artigiane operanti nel territorio comunale;
-  rapporto tra il numero delle imprese artigiane i cui cicli di lavorazione risultano altamente inquinanti per rumorosità, contaminazione ambientale, tossicità od altro, ed il numero delle imprese artigiane operanti nel territorio comunale;
-  capacità dell'area ad assumere un ruolo strategico attraverso la realizzazione di strutture espositive e di vendita a servizio delle PMI.
D.2)  Pubblicazione graduatoria
La graduatoria viene pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, con l'indicazione degli interventi che, in relazione alle disponibilità finanziarie, potranno essere ammesse a finanziamento.
E)  Finanziamento
Ottenuto il provvedimento di iscrizione in bilancio delle somme, il Dipartimento regionale cooperazione, commercio e artigianato, per i progetti utilmente inseriti nella graduatoria ed approvati tecnicamente come progetti esecutivi ai sensi dell'art. 20 della legge regionale n. 10/93, predispone entro 30 giorni i relativi decreti di finanziamento.
Mentre per i progetti approvati tecnicamente come progetti di massima ai sensi dell'art. 20 della legge regionale n. 10/93, gli enti devono entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria trasmettere a questo Dipartimento il progetto esecutivo munito di tutte le approvazioni di legge.
Ricevuti detti progetti il Dipartimento alla cooperazione, al commercio e all'artigianato predispone entro 30 giorni i relativi decreti di finanziamento.
F)  Responsabile del procedimento
Nell'istanza di finanziamento l'amministrazione richiedente deve individuare il responsabile del procedimento.
Tale soggetto deve, anche per un'organica e sistematica funzionalità del monitoraggio, assicurare la pubblicità del contributo comunitario; l'informazione periodica sull'attuazione del progetto; la tenuta sistematica della documentazione contabile; il rispetto del piano di lavoro coerente con la prevista copertura finanziaria del progetto nell'ambito del POR Sicilia 2000/2006 ed, infine, deve con scadenza trimestrale, trasmettere a questo Dipartimento i dati sull'avanzamento fisico e finanziario dei lavori.
I rapporti tra il Dipartimento regionale e l'ente attuatore saranno regolamentati secondo quanto indicato nel decreto di finanziamento e in sintonia con quanto previsto nel complemento di programmazione.
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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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