REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 20 LUGLIO 2001 - N. 37
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


CIRCOLARE 22 giugno 2001, n. 18.
Disposizioni attuative della Misura 4.2.5 "Sostegno e tutela delle attività forestali". POR Sicilia 2000-2006.

1.  PREMESSA
Approvato il Piano operativo regionale Sicilia 2000-2006 dalla Commissione europea con decisione dell'8 agosto 2000 ed in data 15 dicembre 2000 i relativi complementi di programmazione, l'Amministrazione forestale con la presente circolare intende attivare la Misura 4.2.5 "Sostegno e tutela delle attività forestali", fornendo le procedure tecnico amministrative di seguito definite cui dovranno attenersi sia i beneficiari che gli uffici istruttori che vengono individuati negli ispettorati ripartimentali delle foreste di competenza di seguito indicati I.R.F.
La misura potrà essere soggetta a territorializzazione nell'ambito di Progetti integrati territoriali (P.I.T.), a cui sarà riservata fino ad un massimo del 60% della dotazione finanziaria programmata e nei limiti delle iniziative ritenute ammissibili al finanziamento, sulla base di specifici bandi emanati dall'Amministrazione. Il restante 40% sarà gestito direttamente dall'amministrazione forestale per finanziare i progetti presentati da comuni e privati.
La ripartizione territoriale della spesa verrà effettuata sulla base di coefficienti percentuali, calcolati sulla base di parametri economici e sociali forniti dal C.I.P.E,, mentre la restante somma sarà ripartita sulla base anche di parametri ambientali quali la sup. boscata, sup. vincolata, ecc., come riportato nella tabella allegata.
Per le prime tre annualità saranno impegnate complessivamente 11,65 M. Euro di cui si prevede di assegnare alla linea "B", tenuto conto della valenza strategica che assume al fine di garantire la realizzazione dell'obiettivo specifico della misura, il 60% delle risorse finanziarie disponibili pari a 6,99 M. Euro. Le restanti somme sono attribuite in parti eguali alla linea "A" e "C". Eventuali rimodulazioni delle somme attribuite alle diverse linee d'intervento potranno essere effettuate in relazione alla spendibilità delle stesse con determinazione del dipartimento.
2.  DESCRIZIONE DELLA MISURA ED OBIETTIVI
La misura opera nell'ambito di un quadro di interventi nel settore forestale miranti al mantenimento e sviluppo delle funzioni economiche, ecologiche e sociali delle foreste nelle zone rurali, attraverso la gestione di uno sviluppo sostenibile della selvicoltura, il mantenimento e la valorizzazione delle sue risorse e l'estensione delle superfici boschive coerentemente con le disposizioni emanate dai reg. (CE) n. 1750/99 e n. 1257/99, relativi alla gestione del F.E.O.G.A, con gli obiettivi e le finalità indicati nel Q.C.S. ed in sintonia con gli interventi previsti nel P.S.R.
Si tratta di interventi riconducibili a quanto previsto all'art. 30, paragrafo 1, primo, secondo e terzo trattino del reg. CE n. 1257/99, in quanto concorrono all'imboschimento ed infoltimento di terreni non agricoli, agli investimenti nelle aziende forestali e al miglioramento e razionalizzazione della raccolta, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti forestali.
Gli obiettivi degli aiuti al settore forestale sono riassunti nei seguenti punti:
- tutela e conservazione delle risorse forestali, con particolare riguardo alla biodiversità;
- miglioramento delle funzioni ambientali, paesaggistiche e sociali del bosco;
- sviluppo della produzione forestale diretta a mi glio rare e razionalizzare la raccolta, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della selvicoltura.
- consolidamento degli aspetti occupazionali legati alle attività selvicolturali in un quadro di economia sostenibile;
Gli obiettivi qui elencati sono coerenti con quelli indicati nel documento C.O.M. (1998) 649 def. "strategia forestale dell'Unione europea" nonché quelli definiti nel Piano forestale nazionale di cui alla delibera C.I.P.E 2. dicembre 1987 e con gli impegni assunti dalla Comunità e dagli Stati membri in sede di conferenza ministeriale sulla protezione delle foreste in Europa.
La misura si articola in tre differenti tipologie di intervento da realizzare su terreni di proprietà di privati, singoli o associati, e di comuni o loro associazioni (art. 29, comma 3, reg. CE n. 1257/99), riguardanti rispettivamente i seguenti investimenti materiali:
A.  "Imboschimenti di superfici non agricole o con evidenti e perduranti condizioni di abbandono con specie adatte alle condizioni locali e compatibili con l'ambiente " (reg. CE n. 1257/99 art. 30, 3° trattino);
B.  "Investimenti in foreste finalizzati ad accrescere il valore economico, ecologico e sociale del bosco" (reg. CE n. 1257/99 art. 30, 20 trattino);
C.  "Interventi di sostegno all'utilizzazione boschiva, prime trasformazioni e commercializzazione delle produzioni silvane" (reg. CE n. 1257/99 art. 30, 3° trattino).
3.  PROCEDURE DI ATTUAZIONE
I principi che regolano i procedimenti amministrativi previsti per la misura sono stati definiti ai sensi della legge regionale n. 32 del 23 dicembre 2000 per la quale verrà attivata la procedura valutativa con procedimento a graduatoria. Gli adempimenti tecnico amministrativi sono demandati agli I.R.F. competenti per territorio.
Presentazione delle domande
Le domande dovranno essere indirizzate all'I.R.F. en tro 60 giorni dalla data di pubblicazione della presente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, per il primo triennio del programma di aiuti della Comunità europea, in uno dei modi seguenti:
- a mezzo di raccomandata A.R. Per il rispetto dei termini di presentazione fa fede la data di invio. La domanda deve essere accompagnata dalla fotocopia di un valido documento di identità del richiedente se questi è un soggetto privato, detto adempimento non è necessario ove la domanda sia sottoscritta in presenza del responsabile del procedimento o altro incaricato;
- mediante consegna a mano all'ente che in tal caso provvede al rilascio di apposita ricevuta.
Nei casi di aziende composte da più corpi fondiari siti in differenti territori provinciali la competenza è attribuita all'I.R.F. nella cui zona di operatività ricade l'area di localizzazione della superficie oggetto di intervento di maggiore estensione.
Le domande presentate da enti pubblici tendenti ad ottenere il finanziamento relativo ad investimenti previsti nella linea d'intervento "C" "Intervento di sostegno all'utilizzazione boschiva, prime trasformazione e commercializzazione delle produzioni silvane" possono essere presentate solo se l'ente ha previsto con delibera di giunta una dotazione finanziaria per far fronte alla compartecipazione della spesa prevista.
In ogni caso per l'annualità 2000 saranno prioritariamente esaminati i progetti di miglioramento presentati ai sensi del reg. CEE n. 2080/92 campagna 98/99 entro la data del 31 dicembre 1999, esclusi dal beneficio economico per mancanza di fondi, previa verifica della conformità ai requisiti richiesti dalla nuova regolamentazione comunitaria ed acquisizione dell'assenso del beneficiano. La selezione di detti progetti avverrà secondo gli stessi criteri specificati al punto 5.
Le domande dovranno in particolare:
- far riferimento al presente complemento di programmazione indicando con precisione la misura e la linea d'intervento del P.O.R. Sicilia a cui si chiede di accedere;
- individuare il responsabile del procedimento sia per i progetti presentati dai comuni che per i privati;
- specificare se il progetto è inserito nel programma triennale delle opere pubbliche dell'ente proponente (solo per i progetti presentati dai comuni);
- indicare se il progetto prevede investimenti oggetto di un contributo comunitario precedente;
- specificare se il progetto prevede eventuali lotti funzionali già realizzati o da completare e relative fonti di finanziamento già assegnate (per i progetti presentati dai comuni);
- unitamente alla domanda o in allegato alla stessa devono essere prodotte le dichiarazioni e/o i documenti indicati nell'allegato 1 e produrre una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con la quale si dichiari la veridicità dei fatti, dei dati e delle indicazioni contenuti nelle documentazioni allegate ai sensi della legge regionale n. 32/2001.
Istruttoria
Gli I.R.F. curano l'istruttoria formale delle domande e le fasi successive, compresa la predisposizione della graduatoria di merito, secondo la seguente procedura e tempistica.
Gli uffici effettueranno i controlli amministrativi e l'istruttoria tecnica sulla totalità delle domande, rispettando l'ordine cronologico di presentazione.
L'istruttoria dovrà valutare: la completezza sotto il profilo formale della domanda, la congruità degli elaborati tecnici presentati nonché l'aderenza della domanda medesima al P.O.R. ed a quanto prescritto nella presente misura.
In particolare dovranno essere verificati:
- l'immediata cantierabilità del progetto;
- la regolarità tecnico-amministrativa della domanda e dei documenti allegati; la coerenza con quanto disposto dal presente bando;
- la compatibilità degli interventi nel contesto dei vincoli ambientali e con le normative vigenti; l'analisi dei prezzi e del computo metrico estimativo.
Nel caso di imboschimento andranno verificati inoltre i seguenti elementi:
- la congruenza tecnica delle specie impiegate, dei sesti e delle distanze di impianto in relazione anche alle caratteristiche dell'azienda e dell'imprenditore;
- la congruità del piano di coltura e conservazione.
Per l'istruttoria delle domande viene stabilito il termine di 90 giorni. In tale periodo rientrano anche i tempi necessari per la stesura della graduatoria di merito redatta in maniera distinta per ciascuna linea d'intervento.
Tale graduatoria sarà compilata in ordine decrescente di priorità, secondo i criteri di selezione indicati al punto 6 della presente circolare.
L'Amministrazione regionale utilizzerà le graduatorie approvate a "scorrimento"; nel caso che i richiedenti non riescano a rispettare le scadenze indicate nell'istanza per l'inizio dei lavori, il Dipartimento disporrà la revoca "automatica" del finanziamento a favore dei progetti ammissibili collocati successivamente nella graduatoria.
A ciascun richiedente sarà data comunicazione dell'esito dell'istruttoria, tenuto conto delle verifiche tecnico amministrative nonché degli eventuali controlli in loco.
Ultimata l'istruttoria tecnico amministrativa gli ispettorati trasmetteranno a questo Dipartimento l'elenco nominativo analitico dei beneficiari ammessi, unitamente al supporto informatico ed ai relativi fascicoli contenenti il verbale istruttorio, il provvedimento ispettoriale di approvazione, nonché tutta la documentazione prevista.
Il predetto provvedimento costituirà anche nulla-osta per i terreni sottoposti a vincolo idrogeologico.
Finanziamento
Il Dipartimento delle foreste provvederà a richiedere l'impegno finanziario globale per l'anno in corso per le domande collocate in posizione utile.
Nell'atto di concessione saranno previsti gli impegni e le prescrizioni per la realizzazione del progetto approvato comprendenti, tra l'altro, l'investimento ammesso, il contributo concesso, il cronogramma di realizzazione e di spesa, l'obbligo di fornire i dati di avanzamento finanziario e di risultato, l'elenco degli indicatori fisici di progetto.
Il finanziamento potrà essere concesso solo a condizione che vengano prodotte tutte le necessarie autorizzazioni o comunicazioni rilasciate dagli uffici compe tenti.
Ricevuta la notifica del decreto di finanziamento i beneficiari dovranno comunicare la data di inizio dei lavori che dovranno terminare, in ogni caso, entro i 18 mesi successivi
Qualora nel corso dei lavori si verifichino circostanze impreviste tali da comportare variazioni al progetto approvato, dovrà essere presentato all'I.R.F. competente, in triplice copia, apposito progetto di variante unitamente alla documentazione necessaria in sostituzione o in integrazione a quella già approvata. Entro i 30 giorni dalla ricezione della perizia di variante l'I.R.F. è tenuto a pronunciarsi in ordine all'approvazione della stessa. Decorso tale termine la richiesta si intende respinta.
In ogni caso il progetto di variante dovrà assicurare:
- immodificabilità in aumento dell'importo del fi nan ziamento;
- il mantenimento degli obiettivi di progetto ap provati;
- il rispetto dei limiti temporali imposti.
In caso di variazioni significative dell'assetto progettuale, rilevate in sede di controllo, che stravolgano le previsioni progettuali ed eseguite senza la preventiva autorizzazione, l'Amministrazione provvederà a revocare il finanziamento ed il relativo contributo, dandone pronta comunicazione all'autorità di pagamento ed all'autorità di gestione.
Qualora la ditta beneficiaria non possa per oggettive e motivate cause di forza maggiore completare le opere entro i previsti termini, dovrà presentare al Dipartimento delle foreste, tramite gli I.R.F, una istanza di proroga, debitamente motivata, accompagnata da una dettagliata relazione tecnica firmata dal direttore dei lavori che descriva lo stato d'avanzamento dei lavori nonché la cronologia di quelli che dovranno essere eseguiti. Nel caso di accettazione dell'istanza, previa istruttoria mediante sopralluogo tecnico, il periodo determinato per la esecuzione dei lavori potrà essere prolungato per un periodo non superiore di sei mesi.
All'inizio dei lavori potrà essere corrisposto un anticipo pari al 50% del contributo concesso. Tale anticipo verrà erogato con i tempi previsti dalle procedure di liquidazione ai sensi della legge regionale n. 32/2000.
Per ottenere l'anticipazione sarà necessario:
- una richiesta redatta dal beneficiano indirizzata al Dipartimento con dichiarazione dell'avvenuto inizio dei lavori;
- il rilascio di una cauzione a favore del Dipartimento delle Foreste, di importo pari a quello richiesto come anticipo, aumentata del 10% per eventuale pagamento di interessi, sotto forma di fidejussione bancaria o polizza assicurativa nelle forme e modalità richieste dall'autorità di pagamento.
Tale documentazione, in duplice copia autentica dovrà essere inviata al Dipartimento delle foreste quale documento necessario al pari degli altri, per la liquidazione dell'importo ammesso come anticipazione.
Collaudo
Completati i lavori i beneficiari dovranno darne co mu nicazione, non oltre 7 giorni dalla fine degli stessi, al Dipartimento delle foreste tramite una raccomandata A.R. con specifica richiesta di collaudo dei lavori eseguiti, corredata dalla relativa documentazione tecnico- amministrativa necessaria per le operazioni di collaudo.
Il Dipartimento delle foreste dispone il collaudo entro 15 giorni successivi al recepimento della sopra indicata documentazione. Il collaudo va eseguito sul 100% delle opere ammesse a contributo entro il termine di successivi 60 giorni.
Dell'accertamento dovrà essere redatto un verbale di collaudo da tecnico abilitato avente le competenze fissate dalla normativa vigente.
Ai singoli beneficiari sarà comunicato direttamente l'esito del collaudo e l'importo della liquidazione delle somme spettanti.
Sarà cura del Dipartimento predisporre ed inviare all'autorità di pagamento gli elenchi di liquidazione. Tali elenchi devono essere trasmessi con note riepilogative e contenere, per ogni singolo beneficiano, gli elementi necessari alla liquidazione.
Modalità di pagamento ai beneficiari
L'autorità di pagamento, acquisiti gli elenchi di liquidazione, dispone direttamente i pagamenti ai beneficiari dandone comunicazione alla Regione siciliana, Dipartimento delle foreste. Le domande saranno liquidate, compatibilmente con le dotazioni finanziarie disponibili in ordine di priorità per l'anno di riferimento.
La liquidazione della spesa avrà luogo sulla base di fatture regolarmente quietanzate (o altri documenti contabili aventi forza probante equivalente ai fini fiscali) con i giustificativi delle spese effettivamente sostenute, fatti salvi i lavori eseguiti in economia.
Per lavori eseguiti in economia si intendono le prestazioni in natura sotto forma di apporto di materie prime e di lavoro volontario non retribuito dell'imprenditore.
Questi ultimi in ogni caso devono essere opportunamente giustificati con la descrizione degli strumenti tecnici in possesso dell'azienda e dell'aumento delle giornate lavorative previste per l'attività aziendale e sono ammissibili a finanziamento solo quando rientranti nelle tipologie individuate in un apposito prezziario approvato dalla Giunta regionale e nei limiti di quelli individuati all'atto della domanda.
5.  CRITERI DI ACCESSO E REGIMI DI AIUTO
a)  Soggetti beneficiari
I soggetti destinatari dell'intervento ammessi ad usufruire del regime di aiuti sono per tutte le linee d'intervento: privati, singoli o associati, comuni singoli e associati in possesso di superfici non agricole e foreste (art. 29, comma 3, reg. CE n. 1257/99).
b)  Aree d'intervento
In coerenza con i criteri di attuazione delle strategie di asse del Q.C.S. ed al fine di favorire la massimizzazione dell'efficacia delle azioni di sviluppo, gli interventi previsti nella misura saranno realizzati sull'intero territorio regionale, ma con priorità per quelli ricadenti in zone protette di parco o riserva naturale.
c)  Requisiti di ammissibilità
Per quanto riguarda i requisiti di ammissibilità previsti al par. 2 dell'art. 30 del reg. (CE) n. 1257/99 i progetti proposti dovranno dimostrare:
- per gli interventi previsti dalla linea "A" e "B" il rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente e della fauna selvatica previste nella misura il del P.S.R.;
- per gli interventi previsti dalla linea "C" la convenienza economica dell'investimento, la redditività del l'impresa, da desumersi dal reddito aziendale, che non deve essere inferiore a 3.000 Euro, calcolato almeno da un conto economico aziendale semplificato, oltre al il rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente e della fauna selvatica previste nella misura H del P.S.R.
Tutti le domande presentate dovranno riguardare interventi che rispondano al requisito della immediata cantierabilità e rispettare i requisiti di ammissibilità previsti dalla misura, oltre ad acquisire, in base alle tipologie degli interventi previsti nel progetto, ove necessario, tutte le autorizzazioni in materia ambientale comprese le procedure di V.I.A. e di verifica di cui al D.P.R. n. 12 aprile 1996.
In particolar modo se gli interventi ricadono in "aree protette" e necessario acquisire le autorizzazioni previste dalla legge regionale n. 14/88 e sue successive modifiche ed integrazioni, mentre se gli interventi ricadono nelle "aree protette di interesse comunitario" S.I.C. e Z.P.S., dovranno essere sottoposti, eventualmente, alla procedura di valutazione di incidenza ex art. 5 del D.P.R. n. 357/97.
Per assicurare l'adattabilità alle condizioni locali le specie di possibile impiego per i rimboschimenti devono essere quelle forestali adatte alle stazioni d'impianto e compatibili con l'ambiente. Il materiale vegetale potrà essere utilizzato se provvisto di certificato di provenienza o di identità clonale, secondo quanto prescritto dalla legge 22 maggio 1973, n. 269, e dal successivo decreto del Ministero per le politiche agricole del 15 luglio 1998.
Saranno esclusi dal finanziamento in oggetto gli investimenti per la produzione, la raccolta e la commercializzazione degli alberi di natale e per usi ornamentali, dei prodotti silvicoli trasformati e di quanto previsto dal reg. (CE) n. 1257/99 e n. 1750/99 in merito alle limitazioni agli investimenti cofinanziati dal F.E.A.O.G.
Condizione indispensabile per l'ammissione al regime di che trattasi è la dimostrazione del possesso giuridico e materiale delle superfici oggetto di aiuto per l'intera durata dell'impegno assunto, nell'ipotesi che il richiedente non sia il proprietario della superficie interessata dall'intervento, lo stesso dovrà produrre l'assenso alla realizzazione delle opere.
In caso di cambio di beneficiano o di premorienza dello stesso, il subentrante o gli eredi dovranno presentare una nuova istanza, corredata della documentazione comprovante il passaggio di titolarità, attestante tra l'altro il rispetto degli obblighi sottoscritti dal precedente proprietario.
I beneficiari devono rispettare la normativa sulla pubblicità dei finanziamenti di cui alla decisione 94/342/CEE e successive modificazioni ed integrazioni'.
Il richiedente è soggetto al vincolo di inalienabilità delle attrezzature acquistate per un periodo di 5 anni e mantenere la destinazione d'uso degli immobili per almeno 10 anni ai sensi del disposto dell'art. 30, comma 4 del reg. CE n. 1260/99.
In ogni caso la concessione dell'aiuto previsto dalla linea "C" sarà subordinata all'impegno assunto dal beneficiano, all'atto della domanda, all'esecuzione di un piano di tagli nel quinquennio da eseguire su una superficie boschiva di dimensioni e caratteristiche silvocolturali tali da rendere conveniente l'acquisto delle macchine con l'incentivo comunitario rispetto al noleggio.
6.  CRITERI DI SELEZIONE
Condizioni di priorità
Le priorità per il presente bando sono definite dalla attribuzione a ciascuna domanda di un punteggio per tipologia di intervento come di seguito determinati:
A.  "Imboschimenti di superfici non agricole o con evidenti e perduranti condizioni di abbandono con specie adatte alle condizioni locali e compatibili con l'am biente":
- investimenti in aree fortemente de gra -
date (discariche, cave, ecc.):      punti 3 

- investimenti in zone protette (parchi e
riserve naturali):      punti 2 

- investimenti che preservino la biodiver-
sità:      punti 1 

B.  "Investimenti in foreste finalizzati ad accrescere il valore economico, ecologico e sociale del bosco":
- investimenti in zone protette (parchi e
riserve naturali)      punti 3 
- investimenti di rinaturalizzazione      punti 2 

- investimenti che promuovono la funzio-
ne sociale del bosco      punti 1 

C.  "Interventi di sostegno all'utilizzazione boschiva, prime trasformazione e commercializzazione delle produzioni silvane":
- adozione di un piano di tagli di conversione della forma di governo da ceduo
ad alto fusto      punti 3 

- maggiore dimensione economica della azienda (ottenibile anche mediante l'as-
sociazione di più imprese      punti 2 

- progetti che ricadono in zone protette
(parchi e riserve naturali)      punti 1 


Tenuto conto della valenza strategica che assume la linea "B" al fine di garantire la realizzazione dell'obiettivo specifico della misura, complessivamente vanno utilizzate per tale tipologia di interventi il 60% delle risorse finanziarie disponibili. Eventuali deroghe, adeguatamente motivate, vanno sottoposte al preventivo assenso del Dipartimento. Le restanti somme sono attribuite in parti eguali alla linea "A" e "C".
Calcolo dei punteggi per la predisposizione della gradua toria
Il punteggio totale sulle domande presentate si ottiene sommando i punteggi riportati per ciascuna linea d'in tervento.
In caso di parità di punteggio la priorità è data ai progetti presentati dai comuni e loro associazioni e a seguire a quelli che presentano una maggiore efficienza del l'investimento, stimata mediante il rapporto tra estensione della superficie oggetto dell'intervento e costo totale. Infine, in subordine, sarà data priorità alla data di presentazione del progetto.
7.  SPESE AMMISSIBILI E INTENSITÀ DELL'AIUTO
Saranno considerate ammissibili all'aiuto tutte le spese sostenute dal beneficiano per lavori, acquisti e noli di materiale, necessarie alla corretta esecuzione di quanto autorizzato.
Non possono essere ammessi investimenti "immateriali", ad eccezione delle spese generali inerenti gli onorari di progettazione, direzione dei lavori e collaudo tecnico (fatte salve eventuali difformi determinazioni della direzione generale XVI della Commissione europea sta predisponendo a tal proposito) necessari per la realizzazione del progetto, ecc, in relazione alla incidenza percentuale di tali spese sul totale dell'intervento e comunque fino ad un massimo del 10% dell'importo relativo agli investimenti materiali, restando a carico dei beneficiari l'eventuale eccedenza; le stesse possono rientrare nei lavori eseguiti in proprio qualora il richiedente abbia effettivamente la prevista qualifica professionale.
Per quanto riguarda l'eligibilità delle spese relative ad investimenti, la presente misura acquisisce le disposizioni di attuazione del regolamento del consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale e quelle indicate nell'allegato al reg. (CE) n. 1685/2000 del 28 luglio 2000.
Si considerano eligibili le spese sostenute per gli investimenti e gli acquisti effettuati dopo il giorno seguente al finanziamento del progetto e documentate con fatture quietanzate.
I beneficiari devono rispettare la normativa sulla pubblicità dei finanziamenti di cui alla decisione 94/342/CEE e successive modificazioni ed integrazioni.
Il richiedente è soggetto al vincolo di inalienabilità, separata dall'azienda, dei beni mobili acquisiti per un periodo di 5 anni e di 10 anni per i beni immobili ai sensi del disposto dell'art. 30, comma 4 del reg. CE n. 1260/99 e dal mantenimento della destinazione d'uso.
In caso di cessione dell'azienda a cancello chiuso l'acquirente subentra negli obblighi contratti dal venditore al momento della concessione dell'aiuto.
In particolare potranno essere ammesse a finanziamento le seguenti tipologie di spesa per ciascuna linea d'intervento
Linea d'intervento "A"
Spese relative ai lavori di imboschimenti (sistemazione del terreno e regimazione idraulica superficiale, preparazione del terreno e opere connesse, acquisto e messa a dimora delle piante e relative cure culturali e risarcimenti effettuati nei termini concessi).
Spese per l'adeguamento e costruzione di infrastrutture forestali accessorie (strade forestali di accesso e di servizio, chiudende, fasce tagliafuoco, punti d'acqua). Le spese per opere accessorie possono essere ammesse a finanziamento fino ad un impatto massimo pari alle sole spese d'impianto.
Linea d'intervento "B"
Interventi di miglioramento e ricostituzione boschiva (estirpazione, riceppature e/o tramarrature di ceppaie deperienti, diradamento e sfollo dei polloni soprannumerari e/o deperienti, ivi comprese le spese relative alloro esbosco, risanamento fitosanitario, potature straordinarie, slupature, ecc.).
L'adeguamento e costruzione di infrastrutture forestali accessorie (strade forestali di accesso e di servizio, chiudende, fasce tagliaflioco, punti d'acqua). Le spese per opere accessorie possono essere ammesse a finanziamento fino ad un importo massimo pari alle sole opere principali relative al miglioramento e alla ricostituzione boschiva.
La realizzazione e/o recupero di infrastrutture al servizio della fruizione sociale e ricreativa del bosco, quali "sentieri natura", punti di osservazione naturalistici, centri di educazione ambientale permanenti, aree attrezzate per la sosta dei visitatori, ecc., a condizione che ne sia garantita la pubblica fruizione.
Le spese relative ai progetti di miglioramento forestale presentati ai sensi del reg. CEE n. 2080/92 (limitatamente alla prima annualità prevista nel P.O.R.).
Linea d'intervento "C"
L'acquisto di macchine operatrici ed attrezzature necessarie per l'utilizzazione dei soprassuoli e la prima trasformazione del legno o del sughero, specificate al punto 1.6-3 della scheda tecnica di misura; la realizzazione od il recupero di infrastrutture necessarie alla prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti silvani.
Per tutte le linee d'intervento l'I.V.A. può costituire una spesa ammissibile nei casi previsti e normati dal reg. (CE) n. 1685/2000 del 28 luglio 2000.
L'importo finanziato può essere ridimensionato ri spet to al costo preventivato in sede progettuale in funzione degli esiti dell'istruttoria tecnico-amministrativa.
INTENSITÀ DI AIUTO
La forma dell'aiuto consiste in un contributo in conto capitale sull'investimento riconosciuto ammissibile con la seguente modulazione:
Linea d'intervento "A"
Ai progetti di privati ammessi a finanziamento sarà concesso un contributo pubblico pari al 75% dell'importo totale dei costi ritenuti ammissibili di cui il 50% a carico del F.E.O.A.G., ed il 25% a carico della quota regionale e nazionale, per cui il destinatario dell'intervento dovrà impegnarsi a coprire il restante 25% della spesa complessiva.
Ai progetti presentati da enti pubblici (comuni e loro associazioni), ammessi a finanziamento, sarà concesso un contributo pari al 100% delle spese ammissibili di cui il 50% a carico del F.E.O.A.G. Tale maggiorazione del tasso di coofinanziamento è subordinata alla approvazione della Commissione europea della proposta di modifica del P.O.R. presentata in tal senso e peraltro concordata in sede di Comitati di sorveglianza del 29 maggio 2001.
Linea d'intervento "B"
Ai progetti di privati ammessi a finanziamento sarà concesso un contributo pubblico pari al 75% dell'importo totale dei costi ritenuti ammissibili di cui il 50% a carico del F.E.O.A.G., ed il 25% a carico della quota regionale e nazionale, per cui il destinatario dell'intervento dovrà impegnarsi a coprire il restante 25% della spesa complessiva.
Ai progetti presentati da enti pubblici (comuni e loro associazioni), ammessi a finanziamento, sarà concesso un contributo pari all 00% delle spese ammissibili di cui il 50% a carico del F.E.O.A.G. Tale maggiorazione del tasso di coofinanziamento è subordinata alla approvazione della Commissione europea della proposta di modifica del P.O.R. presentata in tal senso e peraltro concordata in sede di comitati di controllo del 29 maggio 2001.
Linea d'intervento "C"
Ai progetti, sia di privati che di comuni, ammessi a finanziamento sarà concesso un contributo pubblico del 50% dell'importo totale dei costi ammissibili, di cui il 35% a carico del F.E.O.A.G. ed il 15% a carico della quota regionale o nazionale, per cui il destinatario dell'intervento dovrà impegnarsi a coprire il restante 50% della spesa complessiva.
8.  MODALITÀ DI MONITORAGGIO
Per l'attività di monitoraggio degli interventi da eseguire con il presente bando gli I.R.F saranno vincolati ad inviare alla Regione siciliana, Dipartimento delle foreste, le informazioni e i dati che verranno successivamente richiesti a livello di uffici regionali sullo stato di attuazione, sia finanziario che fisico, dei lavori in corso di realizzazione.
9.  CONTROLLI E REVOCHE
I controlli e le revoche dei finanziamenti sono regolati secondo quanto disposto dall'art. 35 della legge regionale n. 13/2000 "Procedure per l'attuazione del programma operativo della regione Sicilia 2000-2006".
  Il Dirigente generale del Dipartimento regionale foreste: DI VITA 

Allegato 1
DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE NELLE VARIE FASI DEL PROCEDIMENTO

In allegato alla domanda
La domanda di aiuto di cui al presente bando va corredata con progetto esecutivo di intervento, redatto e firmato da tecnico abilitato competente ai sensi della normativa vigente.
Sarà cura degli enti delegati verificare la competenza del progettista che ha redatto il progetto esecutivo in relazione alla tipologia degli interventi richiesti con la domanda di aiuto.
Il progetto esecutivo deve riportare i seguenti elementi:
- scheda informativa con descrizione dell'azienda;
- descrizione degli interventi e loro compatibilità nel contesto dei vincoli ambientali;
- cartografia a scala 1:25.000 con curve di livello, limiti aziendali ed individuazione delle aree oggetto degli interventi, qualora queste siano cartografabili;
- cartografia a scala 1:10.000 con curve di livello e individuazione dei limiti delle aree di intervento;
- planimetria catastale in scala 1:2.000 o 1:4.000 con individuazione dei limiti delle aree di intervento;
- prezzi unitari rilevati dal vigente "prezzario regionale agricoltura" o da analisi dei prezzi;
- computo metrico-estimativo;
- eventuali preventivi di spesa;
- piano di coltura e conservazione per gli imboschimenti. Tale piano di coltura e conservazione dovrà prevedere, in maniera dettagliata, le operazioni colturali da eseguire fino all'anno di utilizzazione dell'imboschimento;
- attestazione del progettista in merito all'utilizzazione dei terreni ai sensi dell'art. 30; 1° alinea del reg. CE n. 1257/99 "superfici che non rientrano nell'ambito dell'art. 31";
- documentazione fotografica dei terreni oggetto di tutti gli interventi di imboschimento, con riferimenti riconoscibili anche dopo l'esecuzione dei lavori;
- dichiarazione del titolo in forza del quale il richiedente possiede o detiene il terreno;
- visura catastale aggiornata;
Nel computo metrico estimativo può essere indicata un'aliquota per le spese generali destinata a compensare le spese di progettazione, direzione dei lavori, collaudo, ecc. La percentuale totale non può superare il 10% dell'importo complessivo dei lavori. Nel caso di solo acquisto di macchine ed attrezzature, tale aliquota non potrà superare l'5 % della spesa. L'importo complessivo autorizzato non può in alcun caso essere superiore all'importo massimo concedibile per la singola azione o il complesso delle azioni.
Nel caso che il beneficiano sia comproprietario dei terreni dovrà allegare alla domanda apposita procura resa dagli altri comproprietari ad eseguire i lavori ed a riscuotere i relativi aiuti, dovrà risultare anche che i comproprietari assumano l'impegno a rispettare gli obblighi connessi al finanziamento.
Nel caso che il beneficiano non sia proprietario dei terreni dovrà allegare alla domanda, unitamente alla dichiarazione del proprietario di assenso all'intervento e di impegno al mantenimento degli obblighi assunti come al punto precedente, copia del contratto di affitto o comodato d'uso o altro contratto di concessione dei terreni giuridicamente valido.
Nel caso di società, dovrà essere allegata la seguente documentazione:
- copia autentica del certificato rilasciato dalla competente Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura in data non anteriore a tre mesi, o autocertificazione del beneficiano che ne attesti l'iscrizione;
- copia dello Statuto della società;
- copia dell'atto costitutivo della società;
- relazione dettagliata da sottoporre al parere vincolante del comitato di sorveglianza nel caso in cui il richiedente abbia già ricevuto un precedente finanziamento comunitario.
Nel caso che il beneficiano sia una persona giuridica la firma sul modulo di domanda dovrà essere quella del legale rappresentante.
Non verranno accettate istanze prive della prescritta documentazione, nonché quelle pervenute in data antecedente alla pubblicazione della predetta scheda di misura.
In allegato alla richiesta di collaudo
Unitamente alla richiesta di collaudo, dovrà essere presentata, a cura del beneficiano, la seguente documentazione:
- cartografia in scala 1:10.000 con indicate le superfici interessate dagli interventi autorizzati computo metrico consuntivo, a firma del direttore dei lavori;
- attestato di regolare esecuzione dei lavori, a firma del direttore dei lavori, con indicato il riferimento alla misura ed alla linea d'intervento, la data ed il numero della domanda di presentazione, la data ed il numero dell'atto di autorizzazione (comprese le eventuali modifiche in corso d'opera), la data di inizio e la fine dei lavori, la data del sopralluogo finale, le opere eseguite, il costo complessivo dei lavori e la somma richiesta a contributo;
- dichiarazione del beneficiano, resa ai sensi di legge, per i lavori eseguiti in economia, in amministrazione diretta o affidamento a terzi (specificare nel dettaglio in relazione a quanto previsto dal complemento di programmazione e dal bando);
- copia delle fatture di acquisto dei beni dei servizi extra-aziendali così come copia delle fatture in caso di lavori affidati a terzi, debitamente quietanzate e riportanti la dicitura "Intervento realizzato con i contributi del regolamento CE n. 1257/99";
- parcella approvata dai relativi ordini professionali e quietanzata dal progettista, dal direttore dei lavori o dal collaudatore;
- copia della certificazione del materiale forestale di propagazione ai sensi della vigente normativa. Contestualmente alla richiesta di collaudo il beneficiano richiederà anche la liquidazione del saldo indicandone l'importo.










Allegato 2
SPECIFICHE TECNICHE DELLE TIPOLOGIE D'INTERVENTO

Linea d'intervento A "Imboschimenti di superfici non agricole o con evidenti e perduranti condizioni di abbandono con specie adatte alle condizioni locali e compatibili con l'ambiente" (Reg. CE n. 1257/99, art. 30, 1° trattino)
La superficie minima accorpata su cui realizzare gli interventi e di 1 Ha.
Gli impianti devono essere misti e devono prevedere almeno il 10% di specie con fruttificazioni appetibili dall'avifauna.
Per salvaguardare la fauna dovranno essere adottati, in caso di ripulitura del terreno oggetto dell'imboschimento, tutti gli accorgimenti ritenuti necessari per evitare sia la distruzione dei nidi che l'uccisione dei giovani nati.
Per impianti di superfici superiori ai 5 Ha. si dovranno allegare al progetto analisi fisico-chimiche dei terreni in un numero rappresentativo in rapporto alla superficie e alla tipologia dei terreni.
Il ciclo colturale delle specie principali dovrà essere superiore a 25 anni.
La densità minima che deve essere garantita e di 600 piante per ettaro. Non sono ammissibili gli imboschimenti a ciclo breve e quelli volti alla produzione di alberi di natale.
Per assicurare l'adattabilità alle condizioni locali le specie di possibile impiego per i rimboschimenti devono essere quelle forestali adatte alla stazione d'impianto e comprese nell'elenco pubblicato nella circolare n. 1 del 26 gennaio 2001 - Disposizioni attuative del P.S.R. Misura U - Imboschimenti delle sup. agricole.
Il materiale vegetale potrà essere utilizzato se provvisto di certificato di provenienza o di identità clonale, secondo quanto prescritto dalla legge 22 maggio 1973, n. 269, e dal successivo decreto del Ministero per le politiche agricole del 15 luglio 1998.
Gli interventi previsti devono mirare a creare o a ricostruire popolamenti forestali in equilibrio con le condizioni ambientali della stazione d'intervento, sia dal punto di vista della fascia fitoclimatica che delle condizioni pedologiche.
Per tutti gli interventi di imboschimento la distribuzione delle specie dovrà rispettare lo schema di impianto allegato al progetto di imboschimento. Tale schema dovrà essere tale da garantire il corretto ed equilibrato sviluppo di ogni pianta.
Di norma verranno utilizzate piantine a radice nuda o allevate in contenitore. Gli interventi ammissibili al finanziamento sono:
- decespugliamento e spietramento del terreno;
- sistemazione e regimazione idraulica superficiale;
- preparazione del terreno;
- messa a dimora delle piante;
- opere accessorie all'investimento (recinzioni, stradelle di servizio, realizzazione di punti d'acqua, fasce tagliaflioco ecc.);
- cure colturali alla piantagione limitatamente a quelle indispensabili al fine di garantire l'attecchimento della stessa, che devono prevedere lavorazioni del terreno superficiali e localizzate da effettuare due volte, una in primavera e l'altra nell'estate successiva all'impianto;
- risarcimento delle fallanze da effettuare entro l'anno successivo a quello del finanziamento.
Linea d'intervento B "Investimenti in foreste finalizzati ad accrescerne il valore economico, ecologico e sociale del bosco" (Reg. CE n. 1257/99, art. 30, 2° trattino)
Questa linea prevede l'attuazione di investimenti per il miglioramento dei soprassuoli forestali al fine di conservare e potenziare il grado di naturalità e di bio-diversità ambientale di aree di particolare interesse e l'ottenimento di un corretto assetto eco-morfologico del territorio.
Gli obiettivi specifici da raggiungere sono:
- incentivare gli interventi di selvicoltura naturalistica a finalità multipla;
- favorire gli interventi per la fruizione sostenibile del l'am biente forestale a fini turistici, ricreativi e culturali.
A tal fine saranno attuati interventi miranti al recupero del patrimonio forestale esistente nonché ad assicurare la sua perpetuità favorendo la rinnovazione naturale e la progressiva conversione del governo dei boschi da ceduo a fustaia.
Si punterà, inoltre, a promuovere la funzione sociale del bosco realizzando una serie di infrastrutture al servizio di una corretta fruizione, al fine di soddisfare la crescente esigenza dei cittadini di riavvicinarsi agli ambienti naturali e venire incontro alla necessità di una maggiore conoscenza delle problematiche ambientali soprattutto nei confronti della popolazione scolastica. Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si prevede pertanto di realizzare in foreste i seguenti investimenti materiali:
- mantenimento e miglioramento forestale finalizzati ad una razionale utilizzazione della superficie boschiva, studiati e program mati secondo i canoni di una selvicoltura sostenibile;
- realizzazione e/o recupero di infrastrutture al servizio della fruizione sociale e ricreativa del bosco, quali "sentieri natura", punti di osservazione naturalistici, centri di educazione ambientale permanenti, aree attrezzate per la sosta dei visitatori, ecc.
Gli interventi di miglioramento forestale dovranno essere adeguatamente giustificati in funzione di opportuni esami sul soprassuolo, anche eventualmente con l'ausilio di rilievi dendrometrici, e sulla base di un'analisi delle caratteristiche pedo-climatiche e vegetazionali dell'area oggetto dell'intervento e consistono in:
- riceppature e/o tramarrature di ceppaie deperenti al fine di stimolare la ripresa dell'attività vegetativa;
- diradamenti e sfollo di polloni soprannumerari al fine di favorirne lo sviluppo di un numero limitato;
- interventi selvicolturali di avviamento all'alto fusto di cedui invecchiati e di ridotta capacità pollonifera;
- risanamento fitosanitario, slupature e potature straordinarie su parti di chioma secche, al fine di stimolarne la ripresa;
- interventi di contenimento della crescita di specie vegetali infestanti, limitatamente ai casi in cui il loro eccessivo sviluppo metta in difficoltà la crescita degli alberi e la loro rinnovazione naturale ma tenendo in considerazione l'azione svolta ai fini della difesa e conservazione del suolo;
- innesto con varietà di pregio;
- abbattimento delle piante secche;
- allontanamento di tutto il materiale di risulta.
Tali azioni potranno riguardare anche le aree interessate dalla vegetazione tipica della formazione di macchia mediterranea e dovranno essere diversificate in relazione alle diverse condizioni stazionali (soprassuolo, morfologia, pedologia, clima, ecc.) ma in ogni caso verranno privilegiati gli interventi ad indirizzo naturaliforme.
In particolare gli interventi di ricostituzione boschiva in soprassuoli artificiali vetusti, prevalentemente di conifere, in stato di de grado e di abbandono, possono prevedere le seguenti operazioni:
- diradamento e spalcature in soprassuoli con densità superiori all'80%. Tali lavori hanno la finalità di introdurre latifoglie e favorire la rinnovazione naturale di quelle esistenti;
- risarcimenti e latifogliamento in popolamenti artificiali a densità inferiore al 50%, diretti al raggiungimento di un'idonea copertura;
- ricostituzione boschiva in soprassuoli artificiali in cattive condizioni fitosanitarie, (diradamenti e spalcature di piante deperenti, estirpazione di ceppaie e/o piante morte e/o deperenti, interventi sostitutivi delle specie non adatte o delle piante ammalate);
Il latifogliamento verrà attuato utilizzando specie di latifoglie adatte della fascia fitoclimatica di intervento allo scopo di realizzare soprassuoli boschivi in equilibrio ecologico con l'ambiente naturale ed assicurare la perpetuità del bosco.
Le opere accessorie potranno essere realizzate solo se strettamente necessarie alla realizzazione dell'investimento. In particolare nella progettazione sulla viabilità si dovrà cercare di operare su tracciati già esistenti, limitando l'apertura di nuove strade solo nei casi di forza maggiore e di lotta agli incendi, avendo cura di individuare le soluzioni più idonee dal punto di vista dell'assetto idrogeologico.
Annotazioni
I soggetti destinatari dell'intervento sono tenuti al rispetto dei requisiti minimi in materia di ambiente e fauna selvatica previste nella misura H del P.S.R.
In sede di sopralluogo preventivo gli I.R.F. prescriveranno, inoltre, le misure atte a garantire la sopravvivenza delle giovani piantine provenienti anche da disseminazione naturale ed ove opportuno il divieto di pascolo per il periodo necessario.
A seconda del tipo di coltura presente nella stazione gli investimenti potranno riguardare i seguenti tipi d'intervento:
1.  Recupero e miglioramento di boschi di conifere
Descrizione dell'intervento
A)  boschi con rigogliosa rinnovazione di specie forestali auto ctone:
- diradamenti, potature e/o spalcature.
B)  boschi con scarsa o assente rinnovazione naturale di specie forestali autoctone:
- diradamenti, potature e/o spalcature, salva guardando le specie di maggiore valore ambientale.
Le operazioni colturali sono mirate a favorire l'insediamento e/o l'affermazione della rinnovazione naturale. Possono essere realizzati anche interventi di latifogliamento.
2.  Miglioramento sugherete
Descrizione dell'intervento
Diradamenti, potature e tagli fitosanitari compresa la ripulitura del sottobosco nei popolamenti esistenti di sughera.
3.  Miglioramento delle aree a diffusione naturale delle specie fore stali
Descrizione dell'intervento
Contenimento delle piante non desiderate, ripuliture localizzate per liberare le piante forestali a portamento arboreo di maggior pregio, preparazione del terreno su piccole superfici per agevolare la rinnovazione naturale delle specie forestali, ripristino della rete idraulica al fine di ottenere una buona regimazione delle acque.
4.  Conversione dei boschi cedui all'alto fusto
Descrizione dell'intervento
Lavori di conversione del governo del bosco da ceduo ad alto fusto (taglio di polloni, potature straordinarie, ecc).
Linea d'intervento C "Intervento di sostegno all'utilizzazione boschiva, prima trasformazione e commercializzazione della produzione silvana" (Reg. CE n. 1257/99, art. 30, 3° trattino)
Gli interventi sono finalizzati al potenziamento e alla razionalizzazione delle attività connesse con le utilizzazione boschive ed a favorire la creazione e la crescita di una imprenditorialità nel settore del taglio e della prima lavorazione del legno, prevedendo la concessione di incentivi per l'acquisto di macchine operatrici e relative attrezzature per l'utilizzazione dei soprassuoli e la prima trasformazione e commercializzazione del legno o del sughero.
Beneficiari dell'intervento sono:
- gli imprenditori forestali, singoli o associati, proprietari, titolari di diritti reali limitati, affittuari, i quali adottino un idoneo piano di tagli e presentino un progetto che dovrà dimostrare, nell'ambito di una corretta analisi tecnico-economica, le esigenze di impiego annuo delle macchine ed attrezzature nella ipotesi che il fondo rientri già o possa rientrare, proprio attraverso la meccanizzazione, nell'area dei macchiatici positivi,analogo diritto e' accordato ai titolari, singoli od associati, di contratti di utilizzazione boschiva.
I comuni e/o loro associazioni, miranti al potenziamento delle macchine e delle attrezzature aziendali, rivolte alle seguenti tipologie d'intervento:
- raccolta (abbattimento, allestimento, concentramento, movimentazione, esbosco, caricamento, trasporto);
- stoccaggio (immagazzinamento, stagionatura, movimentazione);
- lavorazione preliminare (trattamento, scortecciatura, depezzatura, escluse la segaggione e le prime lavorazioni industriali).
Le macchine operatrici oggetto dell'intervento che potranno essere finanziate sono:
- motoseghe di diversa potenza;
- cippatrici varie per triturare il materiale legnoso, azionata da motore esterno; trattore forestale articolato;
- rimorchi;
- teleferiche;
- attrezzatura accessoria (verricelli, canalette, materiale antin fortunistico, ecc.).
Il progetto deve prendere in considerazione, sulla base di op portune analisi condotte per tutto il periodo di vita economica delle macchine e delle relative attrezzature, la massa legnosa pronta al taglio, i tipi ed il valore mercantile degli assortimenti ricavabili, i tempi richiesti dai lavori di abbattimento, allestimento, trasporto all'imposto e caricamento.
Tutte le macchine e attrezzature ammissibili a contributo devono essere conformi a quanto previsto dalla direttiva CE n. 89/392 (direttiva macchine), recepita con D.P.R. n. 459/96 e successive modificazioni ed integrazioni.
L'acquisto deve essere motivato e supportato da un progetto in cui sia dimostrata la necessità di acquisto delle macchine o delle attrezzature e della loro convenienza economica e nel quale sia indicato il numero, la tipologia e le caratteristiche delle macchine ed attrezzature già in possesso del soggetto richiedente.


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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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