REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 15 GIUGNO 2001 - N. 30
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 10 aprile 2001.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di S. Angelo Muxaro.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE URBANISTICA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge n. 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Viste tutte le altre leggi nazionali e regionali che regolano la materia dell'urbanistica;
Vista la delibera del commissario ad acta n. 2 del 9 dicembre 1997, con la quale è stato adottato il piano regolatore generale, con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio, del comune di Sant'Angelo Muxaro;
Visto il parere n. 883 non datato espresso dall'ufficio del Genio civile di Agrigento ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74;
Visti gli atti relativi alla pubblicazione del piano ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
Rilevato che avverso la suddetta deliberazione sono state presentate n. 5 osservazioni-opposizioni;
Visto il parere n. 249 del 13 settembre 1999, reso dal gruppo XXXI/D.R.U. che integralmente si trascrive:
"...considerazioni...
Dall'esame degli atti ed elaborati del piano è emerso che il piano si basa su un'approfondita analisi dello stato di fatto e delle valenze architettoniche e ambientali presenti nel territorio comunale, dalla quale scaturisce una proposta di riordino complessivo dell'edificato e di tutela e rifunzionalizzazione delle emergenze monumentali e delle valenze ambientali presenti nell'ambito del territorio comunale.
A tal fine vengono individuati gli ambiti delle zone da riordinare e completare; quelli che rivestono interesse dal punto di vista storico e architettonico; le emergenze architettoniche e ambientali puntuali oggetto di un'apposita operazione di censimento e catalogazione.
Zonizzazione
Relativamente al tessuto edilizio consolidato il piano individua quale zona A di centro storico, suddivisa a sua volta in zona A.1 e zona A.2, la parte del centro abitato più antica, morfologicamente caratterizzata dalla maglia irregolare d'origine medievale, comprendente buona parte del centro abitato, restando esclusa da essa unicamente il tessuto più recente sorto negli ultimi decenni, classificato come zona B. Le norme tecniche di attuazione prevedono che per l'intera zona A.1, corrispondente al tessuto edilizio più degradato e privo di caratteristiche monumentali, si proceda all'attuazione delle previsioni di piano tramite piani di recupero ex art. 27 della legge n. 457/78 e che per gli ambiti classificati come A.2 si proceda a mezzo piani particolareggiati. A tale proposito si deve rilevare che gli ambiti classificati come A.2 individuano in genere gli edifici più pregevoli ma li separano dal proprio contesto.
Considerata l'unitarietà del tessuto edilizio si ritiene superflua l'articolazione in due sottozone. Pertanto, l'intera zona A va sottoposta a pianificazione particolareggiata secondo le finalità indicate dall'art. 2 della legge regionale n. 70/76, all'interno della quale potranno essere individuati gli ambiti con valenza di piano di recupero edilizio ai sensi della legge n. 457/78.
Le zone B individuano le parti di tessuto edilizio sature più recentemente edificate: la prima relativa alla parte più recente del centro abitato; la seconda relativa all'agglomerato di Sopracanale in atto regolato dalle prescrizioni del piano di recupero redatto ai sensi della legge regionale n. 37/85. Atteso che gli interventi previsti nelle predette zone appaiono conformi alle norme urbanistiche vigenti, le zone B.1 e B.2 per come individuate nelle tavole di piano si ritengono condivisibili.
Le zone C individuano le aree di espansione del centro abitato ai fini residenziali. Tali aree sono state suddivise in quattro sottozone:
C1: Individuano le aree libere limitrofe al centro abitato; sono state sottoposte a prescrizioni esecutive e prevedono l'edificazione con indice di fabbricabilità territoriale di 3,00 mc/mq; sono suddivise in due ambiti ambedue di limitata estensione.
Attesa l'opportunità di salvaguardare i margini esterni del centro abitato, alla luce delle prescrizioni formulate dall'ufficio del Genio civile nel parere prot. n. 883; dell'elevato indice fondiario ricavabile dall'indice territoriale assegnato alla zona, che appesantirebbe ulteriormente la percezione dall'esterno del centro antico; della vicinanza dell'ambito 2 alla zona di rispetto cimiteriale, per la quale non risulta fra l'altro l'autorizzazione alla riduzione della fascia di rispetto a soli 50 metri; e infine dell'opportunità di destinare almeno una parte di tali aree a verde pubblico, data la carenza di spazi verdi nelle zone B e la poca condivisibilità della destinazione a verde della piazza principale, alla quale andrebbero mantenute invece le funzioni di socializzazione finora svolte, si ritiene di non poter condividere tale destinazione d'uso e le relative prescrizioni esecutive che vanno pertanto disattese.
C2: Tali aree, localizzate in contrada Sopracanale, sono state anch'esse sottoposte in buona parte a P.E. e prevedono l'edificazione a fini residenziali con un indice territoriale pari a mc/mq 1,5. Esse appaiono parzialmente condivisibili, dato che tendono ad organizzare secondo un disegno unitario l'espansione a valle del centro abitato di Sant'Angelo Muxaro, coniugandola a quella determinatasi a seguito del sorgere dell'agglomerato abusivo, in atto normato da piano di recupero approvato ai sensi della legge regionale n. 37/85. Tuttavia, atteso che le stesse sono sovrabbondanti rispetto ai fabbisogni realisticamente prevedibili, la condivisione va limitata agli ambiti normati dalle prescrizioni esecutive, con l'esclusione quindi degli ambiti più a valle e di quello a monte dell'agglomerato abusivo sottostante Cozzo Ogliastro. Ovviamente l'attuazione delle prescrizioni esecutive dovrà essere articolata lungo un arco temporale che comprenda tutto il periodo di validità del piano, restando cura del comune individuare le parti destinate a soddisfare i fabbisogni del primo decennio.
C3 e C4: Queste aree tendono a soddisfare fabbisogni stagionali, che non sembrano consistenti, dato che al rientro stagionale degli emigranti, principale fonte di movimento turistico del comune, può essere fatto fronte mediante il ricorso al gran numero di alloggi non occupati, spesso posseduti dagli emigranti stessi.
Le zone D comprendono le parti del territorio destinate ad impianti produttivi industriali o artigianali. La struttura economica del comune, secondo i dati desumibili dalle relazioni tecniche del piano, è basata fondamentalmente sull'agricoltura, praticata ancora con tecniche non moderne, e sulle rimesse degli emigranti, con poco spazio quindi per i servizi, il commercio e l'artigianato. Tuttavia, il piano prevede un'estesa zona D, suddivisa in zona D.1 per le attività produttive propriamente dette: piccole industrie e artigianato e zona D.2 per i servizi commerciali. Considerato il carattere prevalentemente agricolo e il peso del settore artigianale e commerciale nell'economia comunale, si ritiene di poter condividere tale previsione nella considerazione che l'individuazione di tali aree possa servire da stimolo ad una migliore riorganizzazione del tessuto produttivo della città con la prescrizione che tali aree debbano essere considerate bastevoli per il fabbisogno del ventennio di validità del piano e che, conseguentemente, anche in questo caso vadano individuati da parte del comune i lotti necessari a soddisfare il fabbisogno del primo decennio.
La zona E (verde agricolo) è stata suddivisa in 6 sottozone al fine di classificare le diverse possibilità edificatorie. Considerato che tali diverse possibilità non sono dovute ad una distinzione operata tra le diverse unità di paesaggio o di tipo di insediamento rurale legato alla coltivazione dei campi, non si ritiene di poter condividere pienamente tale suddivisione. Pertanto l'edificazione in tali zone sarà possibile unicamente con le finalità e il rispetto del parametro di 0,03 mc/mq previste dalla legge regionale n. 71/78, previo il rispetto dei vincoli esistenti, siano essi di tipo archeologico, che legati alla presenza di fasce di rispetto ai sensi della legge n. 431/85 e della legge regionale n. 78/76, oppure alla presenza dei manufatti rurali di pregio ambientale individuati nelle tavole di piano regolatore generale dalla 9.2.2 alla 9.2.7, per i quali saranno possibili solo interventi di restauro e risanamento conservativo. Il tipo di intervento sarà quello previsto dalle relative norme d'attuazione con le modifiche derivanti dalle superiori considerazioni e quindi in particolare con l'esclusione dell'applicazione del parametro di 0,1 mc/mq nelle zone E.1 e con l'applicazione delle fasce di rispetto di 200 m. intorno alle aree boschive individuate dallo studio agricolo-forestale, con le modalità di cui alla legge regionale n. 16/96 e sue successive modificazioni.
Le zone F comprendono le aree per attrezzature e servizi di livello generale nonché le aree, destinate a parco archeologico, sulle quali insistono i vincoli di tutela archeologica. In generale le destinazioni d'uso previste sono condivisibili ad eccezione della F3/26, parco urbano a monte delle zone D non condivise da disattendere, e della F3/27, parco urbano a monte delle zone C.2 non condivise, la cui localizzazione va ridefinita più a valle in funzione della mancata condivisione delle suddette zone C.2.
Viabilità
La qualità dei collegamenti territoriali del comune con le strade statali 118 e 189 e dei collegamenti con i comuni vicini, dalle analisi effettuate e riportate nella tavola 7.3.1, risulta scadente per il cattivo stato dei tracciati e per la loro tortuosità. Il piano regolatore generale propone il miglioramento degli attuali tracciati ed il loro adeguamento ai tipi previsti dalle norme CNR.
Per quanto riguarda la circolazione stradale all'interno del centro abitato il piano propone il completamento della rete stradale ai margini delle zone B e delle previste aree per servizi. Tali assi appaiono condivisibili ad eccezione del tratto a valle della zona C.1 non condivisa, potendosi chiudere l'anello stradale più in aderenza al limite delle attuali zone B senza ulteriormente modificare il versante collinare.
Parimenti andranno disattesi gli assi viari a servizio delle zone C.2 e D non condivise.
Prescrizioni esecutive
In conformità alle considerazioni sopra espresse per le rispettive zonizzazioni, le prescrizioni esecutive relative l'una alle zone limitrofe all'agglomerato urbano e l'altra alla zona Sopracanale andranno rispettivamente disattese e condivise.
Norme d'attuazione
Le norme tecniche di attuazione, composte da n. 45 articoli, sono in linea di massima condivisibili con le modifiche e prescrizioni derivanti dalle superiori considerazioni a proposito delle zonizzazioni cui rispettivamente si riferiscono.
Per quanto riguarda la zona A gli articoli che vanno dal n. 7 al n. 21 dovranno essere adeguati al contenuto delle prescrizione discendenti dalle considerazioni sopra espresse; pertanto nelle more della formazione del piano particolareggiato potranno essere consentiti solo gli interventi di cui alle lettere a, b, c dell'art. 20 della legge regionale n. 71/78. L'attuazione degli interventi di recupero di cui alla legge n. 457/78 dovrà essere sempre finalizzata al rispetto delle prescrizioni derivanti dall'art. 2 della legge regionale n. 70/76 e dall'art. 55 della legge regionale n. 71/78.
Per quanto riguarda la zona B.2, la normativa relativa va esplicitamente riportata nelle norme di attuazione, non essendo sufficiente il semplice richiamo alle norme del vigente piano di recupero ex legge regionale n. 37/85.
Per quanto riguarda le sottozone C.1, C.3 e C.4 non condivise, i relativi articoli vanno soppressi.
Per quanto riguarda la normativa della sottozona C.2, questa va integrata con le parti contenute nei richiami agli articoli soppressi.
Per quanto riguarda la normativa relativa alle zone agricole (artt. 34, 35), la stessa va adeguata alle prescrizioni contenute nelle superiori considerazioni.
Regolamento edilizio
Il regolamento edilizio, composto da n. 167 articoli e da un'appendice, può essere in linea di massima condiviso, con gli adeguamenti discendenti dall'applicazione delle leggi nazionali e regionali frattanto intervenute, in particolare per quanto riguarda l'art. 11 relativo alla composizione della commissione edilizia comunale, che dovrà essere adeguato alle leggi regionali nn. 7/92 e 26/93.
Osservazioni e opposizioni
Durante il periodo di pubblicazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio sono state presentate al comune n. 5 osservazioni e/o opposizioni, regolarmente visualizzate e controdedotte dal progettista del piano.
Viste le osservazioni e/o opposizioni presentate dalle ditte:
1)  Tarallo Angelo;
2)  Cuffaro Salvatore;
3)  Giurliddo Giacomina;
4)  Graziano Carmelo;
5)  Circo Maria Letizia;
e le relative controdeduzioni formulate dal progettista del piano, si ritiene che le stesse possano essere accolte nei termini proposti dal progettista in quanto le soluzioni proposte contemperano l'interesse pubblico e quello del privato cittadino, senza comportare nocumento ai diritti di terzi non sentiti.
Tutto quanto sopra premesso e considerato, si pro- pone:
Che il piano regolatore generale con le annesse prescrizioni esecutive e il regolamento edilizio del comune di Sant'Angelo Muxaro, adottato con delibera commissariale n. 2 del 9 dicembre 1997, sia da condividere con le modifiche e prescrizioni discendenti dalle superiori considerazioni.";
Visto il voto n. 203 del 21 ottobre 1999, che di seguito parzialmente si trascrive, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica così si esprime:
"...Omissis...
Considerato che il parere prot. n. 249 reso dalla Direzione regionale dell'urbanistica sviluppa considerazioni condivisibili, tuttavia nel corso della discussione sono emersi ulteriori elementi relativi ad aspetti del piano regolatore generale in esame che formano oggetto delle seguenti considerazioni:
1)  Il supporto cartografico del piano regolatore generale costituito da elaborazioni digitali dei rilievi aerofotogrammetrici forniti dal comune, occorre preliminarmente che venga attestata dai progettisti e dall'ufficio tecnico la corrispondenza fra gli elaborati prodotti e la cartografia di base;
2) Le z.t.o. "C1" limitrofe al centro abitato non condivise nella proposta dell'ufficio, vanno classificate come zone di verde agricolo;
3) Per quanto attiene agli aspetti geologici:
L'area in cui ricade il territorio del comune di S. Angelo Muxaro caratterizzata da una morfologia di tipo collinare data dal prevalere in affioramento di terreni miocenici della serie evaporitica variamente tettonizzati per lo più costituiti da gessi e da argille, oltre ai terreni della serie messiniana ma con incidenza areale di gran lunga meno significativa, sono presenti in affioramento terreni marnosocalcarei (Trubi) ed argillosi di età pliocenica e litotipi sabbioso-calcarenitici di età pleisto cenica.
Il ciclo morfogenetico olocenico, costituito da limitati depositi alluvionali, per lo più legati all'attività deposizionale del fiume Platani e da depositi detritici spesso presenti come diffuse coltri di detrito sovrapposte alle sottostanti formazioni non degradate.
Sebbene le destinazioni di piano risultano in genere localizzate in aree apparentemente caratterizzate da sufficienti condizioni di stabilità, le aree di prescrizione non sono supportate da apposite verifiche, la verifica di stabilità dei terreni in pendio interessati da piani attuativi, come richiesto ai sensi del punto H del D.M. 11 marzo 1988.
Pertanto, lo studio geologico di piano regolatore generale dovrà essere integrato con gli atti apparentemente già prodotti a supporto del piano regolatore generale 1992 e, specificatamente, con la carta idrogeologica e con la carta di classificazione del territorio in relazione alla suscettività di utilizzazione, entrambe restituite in scala 1:10.000 che, ai sensi della circolare A.R.T.A. 33139/89 fanno parte integrante del piano approvato.
Detti elaborati dovranno essere eventualmente coordinati con gli elaborati prodotti a supporto del piano regolatore generale e delle prescrizioni esecutive (cartografia in scala 1:2.000) con cui dovranno essere coerenti. Dovranno essere, altresi, recepite nel piano, ove applicabili, le prescrizioni fornite dall'ufficio del Genio civile di Agrigento con parere n. 883/99 reso ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74 con particolare riguardo agli interventi di bonifica della parete di Cozzo Ogliastro, da condursi da parte dell'amministrazione, quale preliminare condizione di ammissibilità di nuove edificazioni in tali aree.
L'attuatività delle aree soggette a prescrizione esecutiva sarà, inoltre, subordinata alla preventiva realizzazione delle opere di intercettamento e convogliamento delle acque zenitali e radenti già prescritte dal geologo in sede di studio di piano regolatore generale e dell'effettuazione della verifica di stabilità delle aree in pendio sia in condizioni naturali che considerando l'incidenza dell'edificato di piano; dette verifiche, eseguite tenendo conto delle componenti geodinamiche oltreché dell'efficacia di eventuali interventi di stabilizzazione da realizzare, dovranno essere preliminarmente approvate ai sensi del punto H del D.M. 11 marzo 1988 dall'ufficio del Genio civile.
In relazione alle problematiche evidenziate dallo studio geologico di piano regolatore generale relativamente all'assetto geologico dei settori in cui ricade l'abitato di S. Angelo Muxaro sarebbe opportuno che tra le figure professionali che dovranno comporre la commissione edilizia sia presente un geologo.
Infine, occorre inserire nel regolamento edilizio l'obbligatorietà, per tutte le aree di piano, della redazione di apposito studio geologico a supporto della richiesta di concessione; infatti, in coerenza alla vigente normativa e secondo quanto sottolineato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici con voto n. 61 del 24 febbraio 1983, la richiesta di ogni concessione edilizia deve essere supportata da uno studio geologico che evidenzi la fattibilità dell'opera, sia riguardo alle condizioni di stabilità del sito, sia ai rapporti con le fondazioni degli eventuali edifici limitrofi ed alla loro stabilità nel corso dei lavori di sbancamento e costruzione; inoltre, nelle aree non servite da pubblica fognatura, lo studio dovrà accertare le condizioni di compatibilità sotto il profilo idrogeologico e geopedologico dello smaltimento dei reflui secondo le prescrizioni dell'allegato 5 della delibera CITAI 4 febbraio 1977.
Detto studio geologico dovrà, altresì, essere eseguito anche a supporto di opere soggette ad autorizzazione ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 37/85 quali scavo di pozzi, sbancamenti e significative opere di rinterro in zona agricola che incidano significativamente sull'assetto geomorfologico di dettaglio e/o opere che per la loro incidenza sono soggette alla normativa sismica, nonché per i piani di lottizzazione e/o ulteriori piani attuativi;
4) Per quanto riguarda agli aspetti di tutela del territorio di competenza della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Agrigento: nelle tavole di piano sono riportati gli ambiti dichiarati di interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 1 della legge n. 1497/39 e dell'art. 1 della legge n. 431/85, ed altri non soggetti a tutela quali:
-  aree di interesse archeologico, che comunque vengono perimetrate dallo strumento urbanistico e vincolate ai sensi dell'art. 1, lett. m), legge n. 431/85;
-  aree di interesse paesaggistico e/o naturalistico; beni isolati in ambito extraurbano, individuati dallo strumento urbanistico e sottoposti al parere della Soprintendenza;
-  centro storico e beni con aspetti ambientali in ambito urbano da sottoporre a pianificazione particolareggiata.
Le previsioni normative per questi ambiti si dovranno uniformare alle direttive contenute nelle linee guida del Piano territoriale paesistico regionale approvato con decreto dell'Assessorato dei beni culturali ed ambientali del 21 maggio 1999 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 46 del 24 settembre 1999.
Inoltre, dalla lettura degli elaborati di piano sono emersi alcuni elementi che si pongono in contrasto con le esigenze di tutela dei beni culturali ed ambientali del territorio in esame, e specificatamente:
-  i tracciati di fiumi, torrenti e valloni inseriti nell'elenco delle acque pubbliche, sottoposte a vincolo fluviale dalla legge n. 431/85, art. 1, lett. c), dovranno essere rivisti di concerto con funzionari della Soprintendenza e correttamente riportati nell'apposita tavola di piano, tenendo conto dei percorsi che si possono evincere dal quadro di unione catastale, nonché da quanto prescritto dalla legge 5 gennaio 1994, n. 37;
-  la zona di rispetto dei boschi e delle fasce forestali desunti dallo studio agricolo forestale, riportata nelle tavole di piano, dovrà essere normata e tutelata secondo quanto previsto nelle articolazioni della legge regionale n. 13/99;
-  in tutti gli ambiti sottoposti a tutela e riportati nelle apposite tavole di piano:
-  non dovranno essere consentiti gli interventi produttivi previsti dall'art. 22, legge regionale n. 71/78 e successive modifiche ed integrazioni;
-  l'adeguamento della viabilità esistente potrà essere consentita senza apportare modifiche ai tracciati esistenti.
Per tutto quanto sopra, il Consiglio è del parere:
1)  che il piano regolatore generale, le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio del comune di S. Angelo Muxaro, adottato con la deliberazione commissariale n. 2 del 9 dicembre 1997 siano condivisibili, in conformità alla proposta formulata dall'ufficio con la nota prot. n. 249 del 13 settembre 1999, che si intende qui integralmente riportata, e con le prescrizioni e modifiche contenute nei superiori considerata;
2)  le osservazioni e le opposizioni sono determinate in conformità alla proposta dell'ufficio più volte citata";
Visto il parere n. 141 del 2 ottobre 2000, reso dal gruppo XXX/D.R.U. avente per oggetto: Controdeduzioni al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica del 21 ottobre 1999, che integralmente si trascrive:
"Con riferimento alla nota prot. n. 2494 del 2 giugno 2000, con la quale il commissario ad acta ha trasmesso copia delle controdeduzioni al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 203 del 21 ottobre 1999, prodotte dal progettista del piano regolatore generale e del geologo redattore dello studio geologico, si premette quanto segue:
-  con nota n. 11317 del 10 novembre 1999, assunta al protocollo del comune di S. Angelo Muxaro al n. 4659 del 16 novembre 1999, questo Assessorato ha trasmesso il voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 203 del 21 ottobre 1999, con il quale il piano regolatore generale era stato considerato condivisibile con modifiche e prescrizioni, ai fini dell'acquisizione delle relative controdeduzioni;
-  con nota prot. n. 5214 del 23 dicembre 1999 il sindaco del comune di S. Angelo Muxaro ha richiesto la nomina di un commissario ad acta per l'approvazione delle controdeduzioni al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica predetto, essendosi il consiglio comu nale dichiarato incompatibile con delibera n. 53 del 22 dicembre 1999;
-  con decreto n. 50/D.R.U. del 4 maggio 2000 questo Assessorato ha provveduto a nominare un commissario ad acta per l'approvazione delle controdeduzioni di cui sopra.
Dalla documentazione qui pervenuta si evince che la stessa è priva di ogni determinazione da parte del commissario ad acta, il quale, con nota n. 197 del 3 ottobre 2000 dichiara, fra l'altro: "...all'atto del proprio insediamento, avvenuto in data 2 giugno 2000, il sottoscritto, constatato che la richiesta comunale era stata formulata ben oltre i termini di legge, ha ritenuto non dovere provvedere a formulare alcun atto deliberativo (probabilmente impugnabile), ed a trasmettere a questo Assessorato, con lnota prot. n. 2494, le controdeduzioni formulate dal progettista e dal geologo, peraltro supportate dal parere favorevole dell'ufficio tecnico comunale, di cui alla proposta di deliberazione allegata alla delibera di consiglio comunale n. 53 del 22 dicembre 1999".
Avendo premesso quanto sopra, gli scriventi ritengono di dovere procedere all'esame degli atti trasmessi dal commissario, onde consentire al Consiglio regionale dell'urbanistica ogni eventuale valutazione.
Aspetti geologici
In relazione agli aspetti geologici, il geologo controdeduce rimandando all'attuazione del piano le prescrizioni espresse dall'ufficio del Genio civile e per quanto riguarda l'integrazione dello studio geologico degli atti a supporto del piano regolatore generale 1992, richiamando la presenza dell'attuale studio di carte idrogeologiche e di zoning-tecnico relative alle zone di espansioni urbanistiche, ritenendo che le stesse siano perfettamente compatibili con le finalità e le prescrizioni espresse dall'ufficio del Genio civile.
In relazione a quanto sopra gli scriventi ritengono che le prescrizioni contenute nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica hanno lo scopo di consentire un'adeguata urbanizzazione delle aree assentite dallo stesso luogo, pertanto di non potere condividere le controdeduzioni espresse dal redattore dello studio geologico, in quanto tengono a limitare i singoli interventi attuativi alla verifica delle condizioni di stabilità geologica.
Aspetti urbanistici
Si prende atto della precisazione relativa all'inesistenza di costruzioni abusive all'interno della fascia di rispetto cimiteriale.
Per quanto riguarda il patrimonio edilizio ed il dimensionamento del piano, il progettista sostiene che un gran numero di alloggi occupati, rispetto alla popolazione residente, è giustificato dal numero elevato di emigranti che pur abitando all'estero o in altre zone del territorio siciliano, non hanno abbandonato le abitazioni originarie, nelle quali ritornato nei periodi di vacanze o nei week-end, rendendole di fatto indisponibili.
In relazione a ciò, si ritiene che non possono essere considerate fuori mercato la totalità delle abitazioni non occupate e, pertanto, un'eventuale rideterminazione del numero degli alloggi da edificare non può essere fatta sulla reale base del numero degli emigrati.
Pertanto si ritiene che le prescrizioni contenute nel voto del Consiglio regionale dell'urbanistica vadano ri confermate fino all'esaurimento delle aree disponibili, fermo restando che in caso di effettivo esaurimento delle stesse potrà essere predisposta una variante al piano regolatore generale per soddisfare ulteriori eventuali fabbisogni.
Per quanto riguarda la suddivisione delle zone A in A1 e A2, si ritiene di confermare l'unitarietà del tessuto storico, essendo di competenza del piano attuativo l'articolazione dell'intervento in relazione alle diverse qualità architettoniche dei singoli edifici.
Zone C
Per quanto riguarda le controdeduzioni relative alle zone di espansione si ritiene di confermare, sulla base delle considerazioni precedenti, le prescrizioni di cui al voto del Consiglio regionale dell'urbanistica.
Per quanto riguarda le zone C1, sulla base delle precisazioni espresse nelle controdeduzioni, appaiono parzialmente condivisibili quelle relative all'ambito dell'isolato 1, che costituirebbe, tutto sommato, un completamento delle zone B.
Zone D
Per quanto riguarda le previsioni per le zone D, le controdeduzioni tendono a riconfermare in toto le prescrizioni esecutive redatte per le stesse.
Atteso che secondo le controdeduzioni presentate, il numero delle richieste sarà tale da soddisfare un intero fabbisogno previsto, si prende atto di tale dichiarazione, fermo restando che l'attuazione del piano andrà fatto via via sulle basi delle istanze presentate dagli operatori economici interessati ad insediarsi.
Zone E
Per quanto riguarda le prescrizioni relative alle zone agricole, le controdeduzioni tendono ad ottenere il mantenimento del parametro di 0,10 nelle zone E1, giustificandone le necessità produttive dell'agricoltura.
E' appena il caso di rilevare che tale necessità può essere sempre soddisfatta sulla base dell'art. 22 della legge regionale n. 71/78 e pertanto si ritiene di mantenere la relativa prescrizione del Consiglio regionale dell'urbanistica.
Zona F
Per quanto attiene alle prescrizioni della zona F, si prende atto di un'imprecisione relativa alla zona D, contenuta nella proposta di parere per mero errore.
Per quanto riguarda le attrezzature F3.26 ed F3.27, si ritiene che possa essere accolta la controdeduzione relativa al parco urbano F3.26 in quanto concluderebbe, in maniera organica, la zona destinata ad attività produttiva; per quanto riguarda l'altro parco urbano, classificato F3.27, si ritiene che questo possa essere condiviso in relazione alla sua collocazione prossima ad una zona C2 non condivisa, fermo restando che un'eventuale riproposizione di parco urbano potrebbe essere effettuata in variante, localizzandolo in prossimità nelle aree di espansione condivise.
Viabilità
Si prende atto delle controdeduzioni relative alla viabilità a valle della zona C1 e, pertanto, sulla base di quanto affermato si ritiene che le stesse possano essere accolte.
Norme di attuazione
Per quanto riguarda le controdeduzioni alle norme di attuazione, le stesse accolgono sostanzialmente quanto prescritto da questo ufficio; si rileva tuttavia che l'inserimento delle norme delle zone B2, nelle norme tecniche di attuazione del piano, è necessario al fine di dare completezza ed unitarietà alle stesse.
Per quanto riguarda, infine, le controdeduzioni ai punti 1, 2 e 4 del voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 203, si tratta di osservazioni e prescrizioni apposte dal Consiglio regionale nel proprio voto, delle quali si prende atto e che si rimandano per ogni valutazione alla competenza del Consiglio medesimo, rilevando, tuttavia, che le stesse non appaiono, quando in esplicito disaccordo del voto, in linea di massima, condivisibili.";
Visto il voto n. 354 del 19 dicembre 2000, che di seguito parzialmente si trascrive, con il quale il Consiglio regionale dell'urbanistica così si esprime:
"...Omissis...
Considerato che:
-  le controdeduzioni condividono le prescrizioni del voto del Consiglio regionale dell'urbanistica in materia geologica ed in particolare si afferma che "l'amministrazione ottempererà in fase di adozione di specifico piano esecutivo nel settore di Cozzo Ogliastro" ed in generale la necessità di recepire tutte le prescrizioni impartite dal Genio civile;
-  le zone A e A2 potranno essere sottoposte ad apposito elaborato di piano, che ai sensi della circolare D.R.U. n. 3/2000 individui le aree per l'intervento diretto e quelle per l'intervento indiretto;
-  per quanto attiene le zone C, in coerenza col parere espresso dalla Direzione regionale dell'urbanistica, appaiono condivisibili le controdeduzioni relative all'ambito dell'isolato 1, che altresì si ritiene di estendere anche all'isolato 2, che in sede di sopralluogo si è riscontrato ricadere al di fuori della fascia di rispetto cimiteriale; parimenti condivisibili appaiono le controdeduzioni relative alla zona C2 limitrofa alle attrezzature sportive, oggetto di precedente pianificazione, ricadente in territorio ormai compromesso, limitata a poche unità edilizie e comunque in area periferica non di rilievo paesistico; ancora coerentemente al parere della Direzione regionale dell'urbanistica non condivisibili appaiono le controdeduzioni relative alle zone C3 e C4;
-  sempre in coerenza col parere della Direzione regionale dell'urbanistica e con le condizioni là formulate, condivisibili appaiono le controdeduzioni relative alle zone D e non condivisibili quelle relative alle zone E;
-  per quanto riguarda le zone F, la viabilità e le norme di attuazione, si rimanda al parere della Direzione regionale dell'urbanistica che si condivide integralmente e che costituisce allegato al presente voto.
Tutto ciò visto e considerato, è del parere che il piano regolatore generale, le PP.EE. e il R.E. del comune di S. Angelo Muxaro, adottati con deliberazione commissariale n. 2 del 9 dicembre 1997, siano meritevoli di approvazione con le prescrizioni stabilite dal Genio civile di Agrigento, dal voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 203 del 21 ottobre 1999 e dall'allegato parere della Direzione regionale dell'urbanistica così come adeguate nei precedenti considerata.";
Ritenuto di potere condividere i superiori pareri espressi dal gruppo 31°, n. 249 del 13 settembre 1999 e n. 141 del 2 ottobre 2000 e dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 203 del 21 ottobre 1999 e n. 354 del 19 dicembre 2000 sopra riportati;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla legge;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 in conformità ai pareri resi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti richiamati, è approvato il piano regolatore generale, le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio del comune di Sant'Angelo Muxaro, adottato con delibera del commissario ad acta n. 2 del 9 dicembre 1997.

Art. 2

Sono allegati al presente decreto, per costituirne parte integrante, i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
  1) delibera commissariale n. 2 del 9 dicembre 1997; 
  2) parere gruppo 31° della Direzione regionale dell'ur banistica n. 249 del 13 settembre 1999; 
  3) voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 203 del 21 ottobre 1999; 
  4) parere gruppo 31° della Direzione regionale dell'ur banistica n. 141 del 2 ottobre 2000; 
  5) voto del Consiglio regionale dell'urbanistica n. 354 del 19 dicembre 2000; 
  6) tav. 0.0.1 - elenco degli elaborati; 
  7) relazione generale sullo stato di fatto; 
  8) bibliografia e fonti bibliografiche; 
  9) profilo storico dell'urbanistica di S. Angelo Muxaro; 
  10) elementi storici del processo di formazione urbanistica; 
  11) rappresentazione diacronica dell'insediamento urbano; 
  12) sintesi del P.d.F. del 1975; 
  13) foto aeree: veduta da nord; 
  14) foto aeree: veduta da ovest; 
  15) veduta da sud; 
  16) analisi delle visuali panoramiche territoriali; 
  17) presentazione fotografica del nucleo abitato; 
  18) ricostruzione dell'orografia della cima del colle; 
  19) zone di unità morfologiche; 
  20) emergenze e particolarità architettoniche del centro urbano; 
  21) localizzazione e qualificazione delle emergenze territoriali R. 1:25.000; 
  22) S. Angelo Muxaro nella corografia regionale R. 1:200.000; 
  23) sezioni topografiche R. 1:5.000: quadro di riferimento; 
  24) sezioni topografiche R. 1:2.000: AA'-BB'-CC'; 
  25) sezioni topografiche R. 1:2.000: DD'-EE'-FF'; 
  26) sezioni topografiche R. 1:2.000: GG'-HH'-II'-LL'; 
  27) quadro d'unione degli isolati e delle unità edilizie R. 1:1.000; 
  28) età degli edifici R. 1:1.000; 
  29) altimetria degli edifici R. 1:1.000; 
  30) condizioni fisiche delle unità edilizie R. 1:1.000; 
  31) condizioni igieniche delle unità edilizie R. 1:1.000; 
  32) caratteristiche morfologiche delle unità edilizie R. 1:1.000; 
  33) spazi liberi a verde R. 1:1.000; 
  34) carta delle pendenze R. 1:1.000; 
  35) dati statistici: la popolazione; 
  36) la situazione abitativa ed i rapporti abitazione/fa miglia; 
  37) specializzazione settoriale e indici di concentrazione territoriale nei rami dell'economia su campione statistico rappresentativo; 
  38) attività e sbocchi commerciali; 
  39) carta delle isoiete e delle sorgenti nel territorio geografico; 
  40) il fabbisogno nei vari settori; 
  41) impianti acquedottistici in funzione ed in programma nell'hinterland territoriale; 
  42) uso degli spazi edificati al piano terra R. 1:1.000; 
  43) uso degli spazi edificati per residenze permanenti e stagionali R. 1:1.000; 
  44) localizzazione attrezzature: situazione attuale R. 1:2.000; 
  45) situazione delle scuole R. 1:5.000; 
  46) rete idrica e fognante R. 1:2.000; 
  47) analisi dei collegamenti territoriali R. 1:50.000; 
  48) direttrici e caratteristiche del traffico urbano ed extraurbano R. 1:2.000; 
  49) le perimetrazioni ex legibus 1:5.000; 
  50) relazione preliminare sulle scelte urbanistiche; 
  51) relazione sui problemi conseguenziali allo stato di fatto; 
  52) progetto: relazione illustrativa generale; 
  53) viabilità territoriale programmata R. 1:50.000; 
  54) assetto territoriale: zona centro (con q. unione) R. 1:10.000; 
  55) assetto territoriale: zona ovest (con q. unione) R. 1:10.000; 
  56) assetto territoriale: zona est (con q. unione) R. 1:10.000; 
  57) assetto territoriale: zona sud-ovest (con q. unione) R. 1:10.000; 
  58) assetto territoriale: zona sud (con q. unione) R. 1:10:000; 
  59) assetto territoriale: zona sud-est (con q. unione) R. 1:10.000; 
  60) assetto territoriale centro (con q: unione) R. 1:2.000; 
  61) assetto urbano: Sopracanale nord (con q. unione) R. 1:2.000; 
  62) assetto urbano: Sopracanale sud (con q. unione) R. 1:2.000; 
  63) legenda delle tavole dalla 9.2.2 alla 9.2.10; 
  64) localizzazione attrezzature: situazione programmata R. 1:2.000; 
  65) la situazione futura delle scuole: R. 1:5.000; 
  66) studi di fattibilità: strada a nord del centro abitato: prospetto e pianta R. 1:500; 
  67) studi di fattibilità: strada a nord del centro abitato: profilo stradale R. 1:500; 
  68) schede e verifiche degli standards delle attrezzature; 
  69) norme di attuazione; 
  70) previsioni finanziarie. 

Elenco degli elaborati (prescrizioni esecutive)
  71) relazione ed elencazione degli elaborati di progetto; 
  72) previsione di spesa; 
  73) elaborati geologici; 
  74) corografia R. 1:10.000; 
  75) stralcio del piano regolatore generale 1996 R. 1:2.000 Sopracanale nord; 
  76) Stralcio del piano regolatore generale 1996 R. 1:2.000 Sopracanale sud; 
  77) legenda dell'elaborato 2.2.a e 2.2.b; 
  78) planimetria dello stato di fatto R. 1:1.000; 
  79) planimetria generale di progetto, su base aerofotogrammetrica R. 1:1.000; 
  80) planimetria generale di progetto su base catastale R. 1:1.000; 
  81) planimetria generale di progetto con l'indicazione dei profili e delle sezioni R. 1:1.000; 
  82) profili regolatori R. 1:1.000; 
  83) profili regolatori R. 1:200; 
  84) profili regolatori R. 1:200; 
  85) profili regolatori R. 1:200; 
  86) profili regolatori R. 1:200; 
  87) planimetria generale delle reti infrastrutturale R. 1:1.000; 
  88) planimetria dell'illuminazione pubblica R. 1:1.000. 

Elaborati espropriativi
  89) relazione; 
  90) piano particellare d'esproprio; 
  91) elenco ditte. 

Norme
  92) tabelle dei parametri edilizi ed urbanistici; 
  93) norme di attuazione; 
  94) regolamento edilizio; 

Studi geologici
  95) relazione geologica; 
  96) corografia R. 1:25.000; 
  97) rilevamento geologico R. 1:10.000; 
  98) relazione geologico tecnica; 
  99) carta idrogeologica zone limitrofe centro urbano R. 1:2.000; 
  100) carta idrogeologica zona di contrada sopra canale R. 1:2.000; 
  101) carta geolitologica e del comportamento geomeccanico zone limitrofe al centro urbano R. 1:2.000; 
  102) carta geolitologica e del comportamento geomeccanico zona di contrada Sopracanale R. 1:2.000; 
  103) carta di zoning gelogico-tecnico e di suscettività di utilizzazione zone di contrada Sopracanale limitrofe al centro urbano R. 1:2.000; 
  104) carta di zoning geologico-tecnico e di suscettività di utilizzazione zone di contrada Sopracanale R. 1:2.000; 
  105) profili litologici R. 1:500/1:200; 

Studio agricolo forestale
  106) carta di stratificazione del territorio in unità omogenee "unità di paesaggio" in scala 1:25.000; 
  107) relazione di commento della carta di stratificazione del territorio in unità omogenee "unità di paesaggio"; 
  108) carta delle aree di espansione interessate da coltivazioni agricolo-forestali per le zone limitrofe al centro urbano in scala 1:2.000 (foglio n. 1); 
  109) carta delle aree di espansione interessate da coltivazioni agricolo-forestali per le zone limitrofe al centro urbano in scala 1:2.000 (foglio n. 2); 
  110) carta delle aree di espansione interessate da coltivazioni agricolo-forestali per le zone limitrofe al centro urbano in scala 1:2.000 (foglio n. 3); 
  111) carta delle infrastrutture agricole, tav. A, scala 1:10.000; 
  112) carta delle infrastrutture agricole, tav. B, scala 1:10.000; 
  113) carta delle infrastrutture agricole, tav. C, scala 1:10.000; 
  114) carta delle infrastrutture agricole, tav. D, scala 1:10.000; 
  115) carta delle infrastrutture agricole, tav. E, scala 1:10.000; 
  116) carta delle aree interessate da coltivazioni agricole-forestali, tav. 4/A, scala 1:10.000; 
  117) carta delle aree interessate da coltivazioni agricole-forestali, tav. 4/B, scala 1:10.000; 
  118) carta delle aree interessate da coltivazioni agricole-forestali, tav. 4/C, scala 1:10.000; 
  119) carta delle aree interessate da coltivazioni agricole-forestali, tav. 4/D, scala 1:10.000; 
  120) carta delle aree interessate da coltivazioni agricole-forestali, tav. 4/E, scala 1:10.000; 
  121) relazione di commento delle carte; 
  122) carta aree forestate, tav. 01, scala 1:10.000; 
  123) carta aree forestate, tav. 02, scala 1:10.000. 


Art. 3

Le osservazioni e le opposizioni vengono decise in conformità ai pareri ed ai voti sopra richiamati.

Art. 4

Il comune di S. Angelo Muxaro dovrà procedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio e dovrà, entro 30 giorni dalla notifica del presente decreto, provvedere alla definitiva stesura degli elaborati di piano, apportando agli stessi le modifiche e le correzioni che discendono dal presente decreto. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato per opportuna conoscenza, il consiglio comunale dovrà prendere atto del piano come sopra modificato.

Art. 5

Il piano approvato dovrà essere depositato, con tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico, nella segreteria comunale, e di tale deposito dovrà essere dato annuncio mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 6

Ai sensi del penultimo comma dell'art. 6 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, entro un mese dall'annuncio dell'avvenuto deposito, il presente dcreto dovrà essere notificato, nelle forme delle citazioni, a ciascun proprietario di immobili vincolati dalle prescrizioni esecutive.

Art. 7

Le prescrizioni esecutive dovranno essere eseguite entro il termine di anni 10 ed entro lo stesso termine dovranno essere eseguite le relative espropriazioni.

Art. 8

Il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Uffi ciale della Regione siciliana.
Palermo, 10 aprile 2001.
  SCIMEMI 

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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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