REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 8 GIUGNO 2001 - N. 29
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane

ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (I.F.T.S.) per l'anno 2000-2001.

L'ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE DIPARTIMENTO PUBBLICA ISTRUZIONE

Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante "Misure in materia di investimenti, delega al governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali", che all'art. 69 istituisce il sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore (I.F.T.S.);
Visto il D.I. 31 ottobre 2000, n. 336, regolamento recante norme di attuazione dell'art. 69 della legge n. 144/99 sopra citata;
Vista la legge regionale 6 marzo 1976, n. 24, e successive modifiche e integrazioni, sulla formazione professionale;
Visto l'accordo tra Governo, regioni, province, comuni, comunità montane, per la valutazione e la certificazione dei percorsi dell'I.F.T.S. previsti dai progetti pilota 98/99, sancito dalla conferenza unificata nella seduta del 2 marzo 2000;
Visto l'accordo tra Governo, regioni, province, comuni, comunità montane, sulla programmazione dei percorsi dell'I.F.T.S. per il 2000-2001 e delle relative misure di sistema, sancito dalla conferenza unificata nella seduta del 14 settembre 2000;
Visto il Programma operativo regionale Sicilia 2000/2006 n. 1999.it.16.1.PO 011 approvato dalla Commissione europea con decisione C (2000) 2346 dell'8 agosto 2000 e con D.P. del 20 novembre 2000;
Visto il Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006 adottato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 149 del 20-21 marzo 2001, ed in particolare la misura 3.1.7;
Tenuto conto che in sede di ripartizione delle risorse stanziate per la programmazione I.F.T.S. 2000-2001 il Ministero della pubblica istruzione ha assegnato alla Regione siciliana la somma complessiva di L. 19.696.893.796;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 159 del 20-21 marzo 2001, con la quale le competenze di gestione e programmazione dei percorsi I.F.T.S. affidati alle Regioni dall'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, sono state assegnate al Dipartimento della pubblica istruzione dell'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione;
Viste le "Linee guida regionali per la programmazione dei corsi I.F.T.S. 2000/2001", predisposte con il contributo del Comitato regionale I.F.T.S., ed approvate in tale sede nella riunione del 17 maggio 2001;
Propone

la presentazione di progetti per la realizzazione di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (I.F.T.S.) per l'anno 2000-2001.
1. Finalità dei progetti
I progetti oggetto del presente avviso pubblico hanno l'intento di attuare un sistema articolato e condiviso di integrazione fra i sistemi dell'istruzione, scolastica ed universitaria, della formazione e del lavoro, che consenta:
-  ai giovani, l'acquisizione di competenze a livello post-secondario rispondenti ai fabbisogni del mondo del lavoro, spendibili all'interno di un sistema integrato di certificazione, per favorire ed accelerare un loro idoneo inserimento occupazionale, nonché facilitare l'eventuale continuazione degli studi all'interno di percorsi formativi successivi;
-  agli adulti occupati, di esercitare il diritto alla formazione in ogni fase della vita, a partire dal completamento e dalla qualificazione delle competenze possedute e delle esperienze professionali maturate, per favorire la mobilità e l'estensione di conoscenze e competenze professionali pertinenti al proprio lavoro;
-  agli adulti inoccupati o disoccupati, la riconversione e l'am plia mento delle opportunità professionali mediante l'acquisizione di specifiche competenze connesse ai fabbisogni del mondo del lavoro.
2. Condizioni per la realizzazione del processo di integrazione
Il successo del processo di integrazione dei sistemi dipende essenzialmente dallo sviluppo della concertazione fra le istituzioni e il rafforzamento del ruolo delle parti sociali, con la previsione di fasi e momenti diversi, dalla progettazione al coordinamento, gestione e svolgimento dei corsi, fino alla valutazione esterna e autovalutazione; l'interazione fra vari livelli, da quelli prettamente istituzionali a quelli didattico-formativi ed amministrativo-gestionali.
Gli elementi fondanti il processo di integrazione costituiscono condizioni indispensabili per la progettazione degli interventi e, quindi, di ammissibilità al presente avviso pubblico, e sono riconducibili a:
1)  esistenza e formalizzazione di un Comitato tecnico scientifico di progetto, composto dai rappresentanti di tutti i soggetti partner e attuatori del percorso, con il compito di predisporre il progetto ex ante secondo il formulario allegato e di verificarne l'andamento in itinere curandone la direzione tecnico-scientifica e rilasciare l'eventuale certificazione intermedia, nonché di intrattenere con il Comitato regionale dell'I.F.T.S. ogni relazione utile al corretto svolgimento del progetto ed alla valutazione dei risultati;
2)  elaborazione del sistema di crediti formativi acquisibili durante ed al termine del percorso dell'I.F.T.S., sulla base delle indicazioni contenute nella nota operativa per la progettazione dei percorsi I.F.T.S. 2000-2001 di cui all'allegato 1 del presente bando;
3)  impegno alla progettazione e realizzazione dei singoli percorsi e al riconoscimento dei crediti formativi, definiti già in fase di progettazione, da parte dei competenti organi accademici delle Università che partecipano, nella loro autonomia, ai percorsi dell'I.F.T.S.;
4)  numero di allievi, per l'avvio del percorso stesso, pari almeno a 20, fino a un massimo di 30 solo nei casi in cui la didattica d'aula preveda una prevalente strutturazione in un gruppo di lavoro (il numero massimo può essere ampliato solo nel caso dell'utilizzo della formazione a distanza);
5)  durata minima di 2 semestri e su specifica motivazione sino ad un massimo di 4 semestri, per un totale di almeno 1.200 ore e non più di 2.400 ore. Per i lavoratori occupati tale monte ore può essere congruamente distribuito in tempi più lunghi. Ciascun semestre si articola in ore di attività teorica, pratica e di laboratorio. I percorsi destinati agli adulti occupati devono tenere conto dei loro impegni di lavoro nell'articolazione dei tempi e delle modalità di svolgimento;
6)  attività relativa agli stage aziendali ed ai tirocini formativi non inferiore al 30% del monte ore totale, svolta in luoghi di lavoro, oltre all'attività di formazione pratica;
7)  docenza composta per almeno il 50% da esperti provenienti dal mondo del lavoro, in possesso di una specifica esperienza professionale nel settore maturata per almeno 5 anni;
8)  differenziazione delle sedi di attività didattica, da porre in relazione alle caratteristiche delle strutture e agli obiettivi formativi da conseguire;
9)  previsione di misure di accompagnamento agli utenti dei corsi, a supporto della frequenza e del conseguimento dei crediti, delle certificazioni intermedie e finali e di inserimento professionale (accoglienza personalizzata, accreditamento, tutoring, ecc.);
10)  predisposizione di materiali didattici, specifici per il percorso proposto e utilizzabili per la successiva diffusione;
11)  strutturazione dei percorsi in moduli e/o unità capitalizzabili;
12)  verifiche periodiche di apprendimento durante il percorso ed eventuali iniziative didattiche di supporto;
13)  impegno ad attuare gli standard minimi contenuti nella nota operativa per la progettazione dei percorsi dell'I.F.T.S. 2000- 2001 e di quelli che per ciascuna figura professionale saranno definiti dal Comitato nazionale.
3. La progettazione 2000-2001
I progetti dei percorsi dell'I.F.T.S. 2000-2001 devono essere redatti sulla base della nota operativa (allegato 1), del Formulario (allegato 2) e delle Linee guida regionali (allegato 3).
In sede di predisposizione dei progetti si dovrà tenere conto dei progetti già finanziati nelle annualità 1998-1999 e 1999-2000 nonché delle potenziali connessioni ed integrazioni con le altre misure del P.O.R. Sicilia collegate.
Nel caso in cui uno stesso soggetto sia coinvolto nella realizzazione di più progetti, dovrà, pena esclusione, rilasciare apposita dichiarazione contenente l'elencazione dei progetti proposti e contestualmente garantire le capacità di realizzazione dei singoli percorsi progettati (allegato 4).
Le professioni regolamentate possono essere oggetto di percorsi dell'I.F.T.S. a condizione che siano state stipulate specifiche intese con i competenti soggetti istituzionali e con le rappresentanze professionali di settore.
4. Requisiti dei soggetti coinvolti
I progetti dell'I.F.T.S. devono essere presentati, a pena di esclusione, da un insieme di soggetti appartenenti ai sistemi della scuola, della formazione professionale, dell'università e del lavoro. Essi devono essere sottoscritti congiuntamente almeno da:
-  un istituto scolastico pubblico superiore avente sede nel territorio regionale;
-  un ente/centro di formazione professionale, avente sede nel territorio regionale, operante secondo le normative regionali e, in particolare, secondo l'art. 4 della legge regionale n. 24/76 (allegato 5);
-  un'università degli studi, di norma avente sede nel territorio regionale;
-  imprese e/o associazioni di imprese, anche non operanti sul territorio regionale, o altro soggetto pubblico o privato espressione del lavoro libero-professionale o della pubblica amministrazione.
Per le università, l'impegno alla progettazione, gestione e realizzazione dei singoli percorsi e al riconoscimento dei crediti deve essere assunto dagli organi accademici competenti. In fase di progettazione le università che partecipano, nella loro autonomia, ai percorsi dell'I.F.T.S., definiscono il numero minimo di crediti riconoscibili a conclusione dei percorsi stessi, da accertare comunque in sede di valutazione finale, secondo quanto previsto dal richiamato accordo del 2 marzo 2000 (allegato 6).
I progetti devono essere presentati dai quattro soggetti formativi sopra indicati, che si impegnano, in caso di approvazione e finanziamento del progetto, ad associarsi tra di loro con atto formale, anche in forma consortile. Il rispetto di tale impegno è condizione per la stipula del successivo contratto/convenzione per l'assegnazione dei corsi e quindi per l'erogazione dei finanziamenti. I quattro soggetti, all'atto della presentazione del progetto, dovranno indicare, a pena di esclusione, il soggetto gestore da scegliere tra i soggetti associati.
Il soggetto gestore deve dichiarare per iscritto, a pena di esclusione, secondo il modello allegato al presente bando (allegato 7), il proprio impegno a fornire tutti gli elementi relativi alla rendicontazione ai soggetti che conferiscono risorse, nonché ad attenersi agli standard di costo previsti dalla Nota operativa per la progettazione dei percorsi I.F.T.S. 2000-2001 (allegato 1) e ad applicare la normativa di riferimento per l'utilizzo dei fondi sociali europei destinati alle azioni di formazione professionale.
5. Procedure e termini per la presentazione dei progetti
I formulari (allegato 2) e le richieste per il finanziamento delle attività (allegato 8) devono essere presentati compilati in ogni loro parte, debbono essere firmati dai legali rappresentanti dei soggetti di cui al precedente punto 4, a pena di esclusione.
La sottoscrizione dei progetti, delle richieste di finanziamento e atti connessi, comporta la conoscenza e la condivisione di quanto contenuto nel presente disciplinare da parte di tutti i soggetti coinvolti.
La documentazione sopra citata deve pervenire, pena esclusione, in triplice copia e su supporto informatico, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o con consegna a mano, non farà fede il timbro postale, entro le ore 12,00 del trentesimo giorno dalla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana al seguente indirizzo: Assessorato regionale beni culturali, ambientali e pubblica istruzione, Dipartimento pubblica istruzione, gruppo XI Università, Progetti I.F.T.S. 2000/2001, via Notarbartolo n. 17, 90141 Palermo
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai competenti uffici dell'Assessorato regionale beni culturali, ambientali e pubblica istruzione, Dipartimento pubblica istruzione, gruppo XI Università tel. 091/6966668, fax 091/6966642, e-mail gruppo11_PI@regione.sicilia.it
Sul sito internet: www.regione.sicilia.it saranno a disposizione la documentazione e la modulistica di riferimento.
6. Modalità e criteri per la valutazione dei progetti
L'Assessorato regionale beni culturali, ambientali e pubblica istruzione, Dipartimento pubblica istruzione, gruppo XI, accerta l'ammissibilità dei soggetti proponenti e dei progetti presentati sulla base dei criteri individuati con il presente bando.
L'esame per l'approvazione dei progetti è attuato da una apposita Commissione di valutazione, per la composizione della quale si terrà conto della Long List di valutatori dell'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e della emigrazione.
L'istruttoria e la selezione dei progetti verrà completata entro 90 giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature.
Per poter accedere alla fase della valutazione, gli interventi programmabili devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
-  presentati da soggetti previsti;
-  completi e redatti secondo il formulario;
-  pervenuti entro il termine previsto;
-  corredati della documentazione richiesta.
Gli interventi che superano positivamente l'istruttoria saranno selezionati e valutati utilizzando una valutazione di tipo multicriteri che terrà conto dei seguenti macrocriteri:

  Macrocriteri |  Punteggio massimo 
A)  finalizzazione del progetto e sbocchi occu- 
  pazionali coerenti e certificati     35 
B)  descrizione della situazione professionale, architettura metodologica e didattica complessiva, chiarezza e coerenza della presentazione e qualità delle misure di accompa- 
  gnamento e relative modalità attuative     25 
C)  affidabilità dei soggetti proponenti e livello  
  di partenariato attivato     20 
E)  coerenza con la programmazione regionale  
  e locale     20 
  Totale punteggio     100 

Tali macrocriteri saranno specificati in subcriteri e relativi punteggi.
Saranno ritenuti ammissibili al finanziamento i progetti che raggiungono la soglia minima di sessanta (60) punti.
I progetti che abbiano raggiunto la predetta soglia potranno beneficiare di un eventuale punteggio aggiuntivo, classificato in un punteggio massimo di n. 25 punti, con riferimento alle seguenti priorità trasversali:
-  l'impegno formale all'assunzione a tempo indeterminato per minimo tre anni, di almeno 1/3 dei partecipanti al corso, da documen tare con apposita dichiarazione da parte del legale rappresentante dell'azienda/impresa proponente, che deve risultare coinvolta tra i sog-
getti promotori del percorso formativo     fino a n. 5 punti  

-  il finanziamento di organismi privati pari ad almeno al 10% dello stanziamento comples-
sivo richiesto    fino a n. 5 punti  
-  l'interregionalità del progetto    fino a n. 5 punti 

-  l'applicazione del principio delle pari oppor-
tunità    fino a n. 5 punti 

-  l'attenzione alla salvaguardia e sostenibilità
ambientale    fino a n. 5 punti 

A parità di punteggio saranno privilegiati i progetti con minor costo.
Nelle more della definizione dei PIT, al fine di garantire la prevista territorializzazione degli interventi, nell'ambito della graduatoria definitiva dei progetti ammissibili al finanziamento si procederà preliminarmente a finanziare n. 3 progetti per ciascuna provincia.
Nella redazione del Piano formativo I.F.T.S. per l'annualità 2000/2001, si terrà conto delle risorse finanziarie disponibili sotto specificate.
7. Risorse finanziarie disponibili
Le risorse finanziarie complessivamente disponibili sono co stituite da L. 28.138.419.709, pari a Euro 14.532.281, di cui L. 19.696.893.796 (70%), pari a Euro 10.172.597, di risorse statali (risorse CIPE per le aree depresse), L. 8.441.525.913 (30%), pari a Euro 4.359.684, di risorse regionali a valere sulla Misura 3.1.7 del P.O.R. Sicilia 2000-2006, approvato dalla Commissione europea con decisione C (2000) 2346 dell'8 agosto 2000 e con D.P. del 20 novembre 2000. Ulteriori possibili apporti, anche di altre fonti, potranno essere destinati ad ampliare le suddette disponibilità finanziarie.
8. Norme di gestione
Ai fini della predisposizione del preventivo di spesa ed allo scopo di favorire una gestione unitaria delle risorse, si applicano le seguenti istruzioni amministrativo-contabili in relazione alla determinazione della congruità dei costi delle attività formative:
-  circolare n. 6161 del 17 luglio 1987 (contenente criteri circa l'assenza dei partecipanti ai corsi);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 98/95 del 12 agosto 1995 pubblicata nel supplemento ordinario n. 99 alla Gazzetta Ufficiale, serie gen. n. 188, del 12 agosto 1995 (natura dei costi ammissibili per le attività formative cofinanziate dal F.S.E.);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 130/95 del 25 ottobre 1995 pubblicata nel supplemento ordinario n. 131 alla Gazzetta Ufficiale, serie gen. n. 258, del 4 novembre 1995 (integrazioni e rettifiche alla circolare n. 98/95 concernente la natura dei costi ammissibili per le attività formative cofinanziate dal F.S.E.);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 10/97 del 24 gennaio 1997, integrata dalla C.M. n. 63/97 del 28 aprile 1997 (variazioni nelle voci di spesa relative ai costi ammissibili);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 101/97 del 17 luglio 1997 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175, del 29 luglio 1997 (relativa alla congruità dei costi per le attività formative cofinanziate dal F.S.E.);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 52/99 del 9 luglio 1999 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 167 del 19 luglio 1999 (contenente disposizioni sugli stage in azienda);
-  decreto dell'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e della emigrazione del 26 aprile 2001 pubblicato nel supplemento ordinario n. 1 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (p. 1) n. 22 del 11 maggio 2001 (n. 13), (costi ammissibili a valere del Fondo sociale europeo per l'attuazione del P.O.R. 2000-2006).
Per quanto non espressamente richiamato, si rinvia alle istruzioni amministrativo-contabili vigenti in materia di utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo.
9. Monitoraggio e valutazione
Ai fini del monitoraggio e della valutazione dei percorsi del l'I.F.T.S. si richiamano le indicazioni contenute nella nota operativa di cui all'allegato 1 del presente bando per la progettazione.
10. Informazione e pubblicità
I soggetti finanziati devono attenersi al regolamento comunitario vigente in tema di informazione e pubblicità degli interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità europea, legge n. 130/30 del 31 maggio 2000.
11. Tutela privacy
I dati dei quali la regione entra in possesso a seguito del presente avviso pubblico verranno trattati nel rispetto della legge n. 675/96 e successive modifiche ed integrazioni.
12. Documentazione da allegare al progetto al momento della presentazione
All'atto della presentazione, al progetto, redatto secondo il formulario (allegato 2), dovrà essere allegata la sotto elencata documentazione, a pena di esclusione:
a)  dichiarazione rilasciata dai soggetti proponenti, nel caso in cui siano coinvolti nella realizzazione di più progetti, contenente l'elencazione dei progetti proposti e la garanzia di essere in condizione di realizzare i singoli percorsi progettati, secondo il modello allegato al presente avviso pubblico (allegato 4);
b)  dichiarazione rilasciata dall'ente/centro di formazione dalla quale risulti che lo stesso opera ai sensi della normativa regionale, secondo il modello allegato al presente avviso pubblico (allegato 5);
c)  dichiarazione rilasciata dall'università per il riconoscimento dei crediti secondo il modello allegato al presente avviso pubblico (allegato 6);
d)  dichiarazione rilasciata dal soggetto gestore secondo il modello allegato al presente avviso pubblico (allegato 7);
e)  richiesta di finanziamento secondo il modello allegato al presente avviso pubblico (allegato 8).
13.  Al presente avviso pubblico vengono allegati i seguenti documenti:
Allegato  1  -  Nota operativa per la progettazione dei percorsi di I.F.T.S.
Allegato 1A  -  Glossario. 
Allegato 1B  -  Classificazione delle professioni fino al 3° DIGIT - Estratto da ISTAT metodi e norme serie C - n. 12 (ed. 1991). 
Allegato 1C  -  Classificazione delle attività economiche - estratto ISTAT metodi e norme serie C - n. 11 (ed. 1991). 

Allegato  2  -  Formulario per la presentazione dei progetti I.F.T.S. 2000-2001.
Allegato  3  -  Linee guida per la programmazione dei corsi I.F.T.S. 2000-2001 della Regione siciliana.
Allegato  4  -  Modello dichiarazione soggetti proponenti.
Allegato  5  -  Modello dichiarazione ente/centro di formazione dalla quale risulti che lo stesso opera ai sensi della normativa regionale.
Allegato  6  -  Modello dichiarazione rilasciata dall'università per il riconoscimento dei crediti.
Allegato  7  -  Modello dichiarazione rilasciata dal soggetto gestore
Allegato  8  -  Modello richiesta di finanziamento.
  Il Dirigente generale: LO FRANCO 


Allegato 1
NOTA OPERATIVA PER LA PROGETTAZIONE DEI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE (1)

1. Oggetto
Il sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, di seguito denominato I.F.T.S., istituito dall'art. 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144, è articolato in percorsi che hanno l'obiettivo di forma re figure professionali a livello post-secondario, per rispondere alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato, con particolare riguardo al sistema dei servizi degli enti locali e dei settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati secondo le priorità indicate dalla programmazione economica regionale.
Le figure professionali relative ai percorsi sono connotate da un elevato grado di conoscenze culturali e competenze di base, trasversali e tecnico-professionali approfondite e mirate e sono corrispondenti a quelle previste al IV livello CEE (decisione n. 85/368/CEE).
Gli elementi costitutivi di tali percorsi sono rintracciabili nei seguenti aspetti:
-  una integrazione dei soggetti istituzionali e delle strutture formative del territorio (scuola, università, formazione professionale), valorizzandone il contributo in termini di competenze differenziate;
-  un forte legame con i fabbisogni di professionalità connessi alla programmazione dello sviluppo economico, ponendo particolare attenzione a quei settori in cui è debole l'offerta formativa esistente;
-  uno stretto raccordo con il mondo del lavoro, anche attraverso la partecipazione delle parti sociali;
-  un'offerta aperta e flessibile, centrata sulle condizioni di partecipazione dei soggetti, che preveda la fruizione dei percorsi da parte di giovani ed adulti occupati e non occupati;
-  il potenziamento della funzione formativa dell'esperienza di lavoro, attraverso un ampio ricorso all'alternanza tra formazione d'aula e formazione pratica nei contesti lavorativi.
2. Modalità di accesso
Accedono ai percorsi I.F.T.S., di norma, i giovani e gli adulti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore. L'accesso è consentito inoltre anche a coloro che non sono in possesso di tale titolo, previo accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all'assolvimento dell'obbligo scolastico, tenendo conto, in particolare, della qualifica conseguita nell'assolvimento dell'obbligo formativo di cui all'art. 68 della legge n. 144/99. Tale accreditamento consiste nell'at testazione delle competenze acquisite in precedenza, anche attraverso l'esperienza di lavoro e di vita, e nel riconoscimento di eventuali crediti formativi al fine di determinare la durata del percorso individuale.
Per le procedure da seguire nella fase 2000-2001 si fa rinvio al successivo paragrafo 6.
3. Gli standard di percorso
I percorsi di I.F.T.S. rispondono ai seguenti standard di percorso:
a)  caratteristiche strutturali:
-  i percorsi devono essere progettati e gestiti da almeno 4 soggetti formativi: la scuola, la formazione professionale, l'università, l'impresa o altro soggetto pubblico o privato, tra loro associati in atto formale anche in forma consortile; la conduzione scientifica di ciascun percorso è affidata ad un comitato di progetto, composto da tutti i soggetti formativi;
-  la durata è compresa tra un minimo di 2 ed un massimo di 4 semestri, per un monte ore non inferiore alle 1.200 ore e non superiore alle 2.400; per i lavoratori occupati, tale monte ore può essere congruamente distribuito in tempi più lunghi tenendo conto dei tempi e delle modalità proprie dell'attività lavorativa;
-  l'attività di tirocinio formativo e stage aziendale, non può essere inferiore al 30% del monte ore totale; tale attività è obbligatoria, deve rispondere a standard di qualità, può essere svolta anche all'estero e deve essere collocata all'interno dei corrispondenti sistemi di certificazione europei;
-  il corpo docente deve essere composto per almeno il 50% da esperti provenienti dal mondo del lavoro che abbiano maturato almeno 5 anni di esperienza professionale;
-  la strutturazione dei percorsi deve articolarsi in moduli e/o unità capitalizzabili intese come un insieme di competenze, autonomamente significativo e certificabile; i curricoli fanno riferimento a competenze di base, trasversali e tecnico-professionali;
-  le competenze acquisite ad esito del percorso, nonché i requisiti per l'accesso ai percorsi, devono rispondere agli standard minimi definiti dalla normativa in vigore;
-  devono essere attivate misure di accompagnamento (informazione, orientamento, consulenza formativa e professionale, supporto individuale, monitoraggio degli abbandoni, inserimento lavorativo) a supporto della frequenza e del conseguimento dei crediti, delle certificazioni intermedie e finali e di inserimento professionale;
-  le figure vanno riferite al quarto livello della classificazione comunitaria delle certificazioni adottata con decisione del consiglio n. 85/368/CEE, alla classificazione delle professioni relative ai tecnici intermedi adottata dall'Istituto nazionale di statistica (CP '91), al sistema di classificazione delle attività economiche (ATECO '91), richiamate rispettivamente negli allegati prospetti 1B e 1C;
b)  progettazione formativa.
La progettazione didattica dei percorsi di I.F.T.S. tiene conto dei seguenti elementi:
-  l'analisi delle categorie dei destinatari e delle loro esperienze formative e lavorative, prevedendo eventuali moduli di messa a livello delle conoscenze/competenze;
-  la scansione modulare del percorso, al fine di consentire una verifica in itinere degli apprendimenti e la certificazione intermedia delle competenze acquisite;
-  l'individualizzazione dei percorsi, con la possibilità di entrate ed eventuali uscite in itinere, rispetto la valutazione dei crediti formativi acquisiti;
-  la struttura del percorso, in termini di bilanciamento delle diverse componenti (attività di aula, laboratorio, esercitazioni, tirocinio, ecc.);
-  l'utilizzo di metodologie e tecnologie didattiche interattive e innovative;
-  il coinvolgimento di operatori con diverse funzioni (coordinatori, docenti, tecnici, esperti, tutor d'aula e aziendali, ecc.), in relazione alle diverse fasi e obiettivi del percorso.
Altri elementi di progettazione organizzativa dei percorsi I.F.T.S. sono:
-  la selezione dei partecipanti: analisi dei requisiti per l'accesso;
-  le modalità di accoglienza: esplorazione delle motivazioni individuali, accreditamento delle competenze in ingresso, definizione del patto formativo;
-  l'organizzazione del corso, con particolare attenzione a modalità differenti di partecipazione tali da favorire l'accesso di adulti occupati e non: sedi e orari; materiali di lavoro; aspetti amministrativi-gestionali; ecc.
4.  L'analisi dei fabbisogni e definizione delle figure
I percorsi I.F.T.S. sono relativi a figure professionali individuate dalle Regioni, sulla base dei criteri stabiliti dai Comitati regionali per l'I.F.T.S., tenuto conto dei seguenti elementi fondamentali:
-  le linee strategiche in tema di occupazione, lavoro, investimenti individuate nel N.A.P. Italia, nel D.P.E.F. e nella programmazione di Agenda 2000;
-  le aree del mercato del lavoro a livello sovranazionale, nazionale, regionale e locale, rilevanti dal punto di vista del fabbisogno di professionalità emergente nel breve e medio periodo;
-  i risultati delle indagini sui fabbisogni formativi a partire da quelle condotte dagli organismi costituiti dalle parti sociali;
-  le indicazioni provenienti dalla precedente sperimentazione dell'I.F.T.S. in relazione all'individuazione delle figure professionali (campi privilegiati e tipologie di professionalità) o comunque reperibili con riferimento ad esperienze pregresse;
-  le linee di programmazione regionale 2000-2001 elaborate dalle Regioni contenenti indicazioni circa i campi formativi e le figure professionali;
-  i processi di riorganizzazione della pubblica amministrazione e gli obiettivi individuati nel piano straordinario per la formazione dei pubblici dipendenti.
5. Gli standard minimi delle competenze
Gli standard delle competenze determinano i requisiti minimi per l'accesso al percorso formativo dell'I.F.T.S. e il risultato minimo in esito ad esso, specificato in termini di competenze verificabili e certificabili, che a se stanti possono essere riconosciute come crediti formativi.
Gli standard minimi sono da contestualizzarsi a livello regionale dovendo rispondere pienamente alle necessità di adattamento delle figure professionali ai diversi contesti produttivi e territoriali.
Gli standard fanno riferimento a competenze di base trasversali e tecnico professionali.
Per competenze di base si intende l'insieme delle conoscenze (e della loro capacità d'uso) che costituiscono sia la base minima per l'accesso al lavoro e alle professioni, sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore.
Per competenze trasversali si intende l'insieme di competenze che vengono espresse nelle diverse situazioni lavorative e che consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico e che rappresentano obiettivi strategici di un processo formativo fondamentale per rafforzare l'apprendimento e le risorse dell'individuo.
Le competenze tecnico professionali sono invece costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavoro e sono strettamente connesse alle diverse figure professionali.
Le indicazioni che seguono in merito alle competenze di base e trasversali rappresentano l'avvio di un percorso dinamico di definizione; sono periodicamente aggiornate e costituiscono un punto di convergenza continuo fra gli attori del sistema rappresentati nel Comitato nazionale dell'I.F.T.S.
Competenze di base e trasversali
Indipendentemente dai settori e dalle figure professionali di riferimento, le competenze alfabetico funzionali e aritmetico-matematiche ("literacy" e "numeracy") (2) sono da considerarsi requisiti culturali minimi fondamentali e irrinunciabili per l'accesso ad un canale di livello post secondario.
L'analisi dei fabbisogni messa a punto dalle diverse parti sociali ha evidenziato, a garanzia di un reale e concreto diritto di cittadinanza, la necessità di competenze relative ai nuovi alfabeti ed in particolare, la lingua inglese e l'informatica di base (3). Il loro raggiungimento, ritenuto ineludibile per un tecnico superiore, verrà facilitato, sin dalla fase di avvio ai corsi, eventualmente anche attraverso l'attuazione di specifici moduli preliminari ai corsi previsti.
Gli standard in esito ai percorsi prevedono competenze nei seguenti ambiti:
Competenze di base
-  competenze in lingua inglese;
-  competenze informatiche di base;
-  competenze giuridiche (con riferimento al diritto comunitario ed internazionale, disciplina del rapporto di lavoro e contrattualistica, tecniche di ricerca attiva del lavoro, prevenzione e tutela della salute, sicurezza sul lavoro);
-  competenze economico-aziendali (con riferimento all'economia territoriale e al settore professionale oggetto del corso).
Competenze trasversali
Le competenze trasversali riguardano i seguenti ambiti:
-  comunicativo/relazionale (diagnosticare, relazionarsi, af fron ta re, con particolare riferimento allo sviluppo di capacità di autoapprendimento);
-  organizzativo (osservare, analizzare e situarsi in un contesto organizzativo, pianificare le risorse e gli obiettivi, lavorare in gruppo, negoziare).
Si sottolinea che tali indicazioni non implicano il rinvio a specifici insegnamenti o discipline, ma si riferiscono a competenze che possono essere acquisite tramite un'adeguata strutturazione dei percorsi formativi (unità formative trasversali, metodologie didattiche, stage).
6. L'accreditamento in ingresso
Ai percorsi dell'I.F.T.S. accedono, di regola, coloro che sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore.
E' consentito l'accesso anche a coloro che, pur non in possesso di tale titolo, possiedano adeguate competenze acquisite in ambito lavorativo o nell'adempimento dell'obbligo formativo da verificarsi nell'ambito delle procedure di accreditamento; di conseguenza possono accedere ai percorsi dell'I.F.T.S. soltanto coloro che abbiano comunque dimostrato di possedere i requisiti culturali minimi fondamentali ed irrinunciabili per l'accesso ad un canale di livello post secondario, indicati al punto 5.
Il percorso di accreditamento viene avviato una volta espletate le procedure per la selezione dei partecipanti ai corsi. Tali procedure vengono gestite direttamente dai comitati tecnico-scientifici di progetto sulla base dei criteri stabiliti a livello regionale.
L'accreditamento delle competenze in ingresso ai percorsi I.F.T.S. è funzionale a:
-  verificare le caratteristiche individuali (titoli, esperienze, competenze, ecc.) all'avvio del percorso;
-  accertare eventuali competenze già acquisite da considerarsi quali crediti formativi per la determinazione della durata del percorso individuale;
-  definire, ove necessario, l'opportunità di predisporre misure specifiche di accompagnamento e/o integrazione del percorso a garanzia del successo formativo.
L'accreditamento in ingresso si attua nelle fasi di individuazione delle acquisizioni pregresse e nel riconoscimento di eventuali crediti formativi.
In tali fasi le procedure di accreditamento dovranno essere condotte attivando un percorso sequenziale che preveda, previa una fase di orientamento volta all'approfondimento delle motivazioni, del fabbisogno formativo e della progettualità individuale a garanzia e nel rispetto delle istanze dell'utente, le seguenti funzioni:
-  valutazione/accertamento funzione di natura tecnica posta a garanzia delle istanze progettuali, finalizzata a porre in trasparenza le effettive caratteristiche degli utenti e definirne la coerenza con i prerequisiti del percorso al fine di assicurare il successo nel raggiungimento dei risultati attesi;
-  riconoscimento/attestazione, funzione di natura formale posta a garanzia istituzionale, finalizzata a sancire da un lato le competenze già acquisite per l'accesso (particolarmente laddove sia necessario stabilire una equiparazione al titolo di studio), dall'altro i crediti formativi ai fini di una fruizione personalizzata del percorso.
Nello svolgimento del processo di accreditamento indicato occorrerà considerare la sostanziale diversità delle dimensioni poste al centro dell'analisi a seconda che si tratti di:
-  giovani per i quali occorrerà accentuare gli aspetti legati al supporto motivazionale e alla progettualità nella prospettiva di primo inserimento nel mondo del lavoro;
-  adulti, in possesso di un patrimonio di esperienze formative e professionali, per i quali il percorso dell'I.F.T.S. rappresenta una opzione formativa nella prospettiva del lifelong learning, e che quindi occorrerà sostenere particolarmente nella fase di ricostruzione dell'esperienza pregressa e di definizione di prospettive di sviluppo professionale.
Nel rispetto delle indicazioni nazionali, ciascun comitato di progetto dei percorsi dell'I.F.T.S. individua le modalità specifiche e gli strumenti per svolgere l'accreditamento tenendo conto del progetto formativo e della tipologia di utenti.
Al fine di garantire omogeneità nelle procedure, vengono di seguito indicate alcune modalità generali:
-  a fini di orientamento: colloqui condotti da consiglieri di orientamento o da insegnanti, docenti, tutor dotati di competenze psicologiche e pedagogiche, designati dal comitato di progetto;
-  a fini di valutazione/accertamento: composizione di un dossier individuale per la ricostruzione e documentazione del curriculum pregresso. Tale dossier, elaborato dal partecipante con l'assistenza di una delle professionalità indicate per le funzioni di orientamento, conterrà informazioni, messe a disposizione degli utenti, documentate, autodichiarate e/o eventualmente approfondite nel l'ambito di colloqui specifici, nei seguenti ambiti:
1.  istruzione/formazione (ad es. titoli di studio, certificazioni o attestazioni formative, esperienze formative interrotte o in corso, contenuti dei percorsi, conoscenze e competenze acquisite);
2.  lavoro (ad es. documentazione relativa alle esperienze professionali in corso o pregresse, settore di riferimento, attività svolte, prodotti/risultati, conoscenze e competenze acquisite);
3.  tirocini, volontariato o altro (ad es. documentazione relativa alle esperienze, attività svolte, conoscenze e competenze acquisite).
Il dossier individuale, così come le informazioni e documentazioni in esso contenute, è legato a vincoli di riservatezza e quindi fruibile solo dall'utente interessato o dallo staff di progetto nel l'ambito del percorso formativo.
Ai fini del riconoscimento/attestazione il dossier individuale è sottoposto alla valutazione di una commissione tecnica per l'accreditamento, istituita dalle Regioni con i medesimi criteri e procedure della commissione d'esame finale, così come previsto dal l'accordo sancito dalla Conferenza unificata il 2 marzo 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 161 del 12 luglio 2000.
La Commissione tecnica per l'accreditamento, tenendo conto del dossier individuale e del progetto formativo, formula e motiva le determinazioni in ordine al riconoscimento di competenze già acquisite per l'accesso o di crediti per la fruizione personalizzata del percorso oppure alla necessità di particolari misure di accompagnamento o di moduli integrativi.
Tali determinazioni, opportunamente verbalizzate, hanno valenza generale e, in quanto tali, possono dare luogo, su richiesta dagli interessati, al rilascio di una attestazione sugli esiti della valutazione.
7. I crediti formativi
In generale il credito formativo è un valore assegnabile ad un segmento di formazione (ad esempio un modulo didattico, un'unità capitalizzabile) o ad un'esperienza individuale (lavorativa, di tirocinio) riconoscibile nell'ambito di un percorso di formazione.
Più in particolare, il riconoscimento dei crediti formativi può avvenire in due fasi del percorso:
-  in ingresso, attraverso procedure di accertamento delle competenze acquisite dall'individuo in precedenti esperienze formative e/o lavorative;
-  in esito al percorso formativo, favorendo la spendibilità delle competenze acquisite nell'ambito di un percorso ulteriore di istruzione, formazione o lavoro.
Le competenze acquisite possono valere quale credito formativo rispetto ad altri sistemi, ferma restando le determinazioni che le singole istituzioni adottano nella loro autonomia.
Al riconoscimento del credito formativo acquisito in esito al percorso provvede l'istituzione cui accede l'interessato, tenendo conto delle caratteristiche del percorso svolto.
In particolare, per l'università l'impegno alla progettazione, gestione e realizzazione dei singoli percorsi e al riconoscimento dei crediti, deve essere assunto dagli organi accademici competenti (ad esempio, dal rettore dell'università, dal preside di facoltà o dal presidente del corso di laurea).
In fase di progettazione le università che partecipano, nella loro autonomia, ai percorsi dell'I.F.T.S., definiscono il numero minimo di crediti riconoscibili a conclusione dei percorsi stessi, da accertare comunque in sede di valutazione finale secondo quanto previsto dal richiamato accordo del 2 marzo 2000.
8. La certificazione intermedia e finale
I percorsi dell'I.F.T.S. si concludono con verifiche finali delle competenze acquisite, condotte da Commissioni d'esame costituite in modo da assicurare la presenza di rappresentanti della scuola, dell'università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro.
A coloro i quali superano tutte le prove previste per il conseguimento del titolo viene rilasciato una certificazione finale da parte delle Regioni, secondo il dispositivo di certificazione finale dei percorsi I.F.T.S. e relative linee guida approvati dalla Conferenza unificata Stato Regioni città ed autonomie locali il 2 marzo 2000.
In caso di fruizione personalizzata o di uscita anticipata dal percorso, è possibile rilasciare ai soggetti richiedenti la cosiddetta "Dichiarazione intermedia" del percorso seguito, con l'indicazione delle competenze acquisite al fine di facilitare il riconoscimento dei crediti formativi in ulteriori percorsi.
9. Monitoraggio e valutazione
E' previsto un sistema di monitoraggio e di valutazione del l'I.F.T.S., in base alle linee guida definite dal comitato nazionale di progettazione, integrato anche con le attività svolte dalle Regioni in relazione ai programmi finanziati dal fondo sociale europeo.
Il monitoraggio si configura come un sistema informativo ricorrente grazie al quale è possibile raccogliere dati quantitativi e qualitativi ed osservare lo stato di avanzamento del sistema; la valutazione fornisce analisi finalizzate alla messa a regime del sistema.
I dati relativi al monitoraggio confluiranno all'interno della banca dati istituita presso l'Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa, con l'assistenza tecnica dell'Isfol e dell'Istat, sulla base delle indicazioni previste dall'art. 69, comma 2 della legge n. 144/99 e adottati in modo da assicurare l'integrazione con i sistemi informativi delle Regioni.
10. Le misure di accompagnamento
Al fine di assicurare lo sviluppo del nuovo canale di formazione tecnica superiore e la qualità didattica, organizzativa e gestionale dei singoli percorsi I.F.T.S., è prevista l'attivazione di misure di accompagnamento, in raccordo con le strutture ed i servizi operanti sul territorio, in particolare con i servizi per l'impiego, afferenti a tre macroaree:
-  area dell'informazione: pubblicizzazione, raccolta e diffusione delle informazioni utili alla definizione del progetto formativo e professionale;
-  area dell'orientamento: consulenza orientativa e tecniche di ricerca attiva del lavoro;
-  area dell'inserimento lavorativo: azioni di facilitazione della transizione verso il mondo del lavoro.
11. Standard di costo
A - Spese insegnanti      50% 
B - Spese allievi      15% 
C - Spese di funzionamento e gestione      15% 
D - Altre spese ivi comprese le misure di accompagnamento (*)      20% 


(*)  Per le misure di accompagnamento ammissibili si deve far riferimento alla nota operativa per la progettazione dei percorsi I.F.T.S. 2000-2001 punto 10.

Ai fini della predisposizione del preventivo di spesa ed allo scopo di favorire una gestione unitaria delle risorse, si applicano le seguenti istruzioni amministrativo-contabili in relazione alla determinazione della congruità dei costi delle attività formative:
-  circolare n. 6161 del 17 luglio 1987 (contenente criteri circa l'assenza dei partecipanti ai corsi);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 98/95 del 12 agosto 1995 pubblicata nel supplemento ordinario n. 99 alla Gazzetta Ufficiale, serie gen., n. 188 del 12 agosto 1995 (natura dei costi ammissibili per le attività formative cofinanziate dal F.S.E.);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 130/95 del 25 ottobre 1995 pubblicata nel supplemento ordinario n. 131 alla Gazzetta Ufficiale, serie gen., n. 258 del 4 novembre 1995 (integrazioni e rettifiche alla circolare n. 98/95 concernente la natura dei costi ammissibili per le attività formative cofinanziate dal F.S.E.);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 10/97 del 24 gennaio 1997, integrata dalla C.M. n. 63/97 del 28 aprile 1997 (variazioni nelle voci di spesa relative ai costi ammissibili);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 101/97 del 17 luglio 1997 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 29 luglio 1997 (relativa alla congruità dei costi per le attività formative cofinanziate dal F.S.E.);
-  circolare Ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 52/99 del 9 luglio 1999 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 167 del 19 luglio 1999 (contenente disposizioni sugli stage in azienda)
-  decreto dell'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e della emigrazione del 26 aprile 2001 pubblicato nel supplemento ordinario n.1 alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (p. 1) n. 22 del 11 maggio 2001 (n. 13), (costi ammissibili a valere del Fondo sociale europeo per l'attuazione del P.O.R. 2000-2006).
Per quanto non espressamente richiamato, si rinvia alle istruzioni amministrativo-contabili vigenti in materia di utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo.
Eventuali scostamenti dalle voci di costo sopra indicate devono essere adeguatamente motivati e documentati.


(1)  Il relativo glossario è contenuto nell'unito prospetto 1A
(2)  Per la Literacy come per Numeracy gli studi di riferimento sono le ricerche internazionali sviluppate in ambito OCDE-OECD sulle competenze alfabetiche della popolazione adulta.
Gli indicatori di standard minimo di tali competenze in accesso ad un canale post-secondario identificano dunque due aspetti:
1.  competenze alfabetica funzionale (literacy):
-  comprensione di un testo in prosa come effetto di una positiva capacità di lettura ed utilizzo delle informazioni raccolte in una comunicazione efficace;
-  capacità di comprensione e di utilizzo di informazione che dev'essere raccolta e restituita attraverso grafici, schemi di tabelle, carte metereologiche, formulari, ecc.
2.  competenze di tipo aritmetico-matematico (numeracy):
-  capacità di lettura, di comprensione e di calcolo in relazione a testi a contenuto quantitativo;
-  il sapere e le abilità per rispondere alla necessità di utilizzare la matematica in diversi contesti.
Dal punto di vista dei livelli si forniscono le seguenti indicazioni:
1  -  per la Literacy ci si può riferire al livello 3 di IALS-SIALS (Internetional Adult Literacy Survey) considerando il livello 4/5 in esito;
2  -  per la Numeracy il riferimento è al livello ISCED 3 (di equivalenza dei diplomi di scuola secondaria superiore) di ALLS (Adult Literacy and Life Skills Survey) considerando il livello 4 in esito.
(3)  Per quanto concerne l'inglese viene indicato il livello PET o First certificate; per quanto concerne l'informatica si fa riferimento alla certificazione europea ECDL.
Allegato 1A
GLOSSARIO

Accreditamento delle strutture
L'accreditamento, effettuato dalle regioni, definisce i criteri minimi di valutazione delle sedi in base a capacità gestionali e logistiche, situazione economica, disponibilità di competenze professionali (in attività di direzione, amministrazione, docenza, coordinamento, analisi e progettazione, valutazione dei fabbisogni, orientamento), livelli di efficacia ed efficienza in attività precedenti, relazioni con il sistema sociale e produttivo locale.
Analisi dei fabbisogni
L'analisi dei fabbisogni è l'insieme delle attività che analizzano le necessità sia professionali che formative del contesto territoriale, settoriale e aziendale di riferimento.
Accreditamento in ingresso
L'accreditamento è una modalità di accertamento del credito in ingresso. Si tratta di una valutazione delle acquisizioni del soggetto per il suo inserimento ad un certo livello di un percorso formativo e per l'individuazione di itinerari personalizzati di formazione.
Certificazione finale:
Certificato rilasciato a coloro i quali superano tutte le prove previste per il conseguimento del titolo.
Certificazione intermedia
A coloro che non superano le prove previste viene rilasciata la cosiddetta "dichiarazione intermedia" del percorso seguito, con l'indicazione delle competenze acquisite al fine di facilitare il riconoscimento dei crediti formativi.
Competenze
Con il termine di competenza si identifica l'insieme di risorse (conoscenze, abilità, ecc.) di cui un soggetto deve disporre per affrontare efficacemente l'inserimento in un contesto lavorativo, e più in generale per affrontare il proprio sviluppo professionale e personale.
Competenze di base
Per competenze di base si intende l'insieme delle conoscenze (e delle loro capacità d'uso) che costituiscono sia la base minima per l'accesso al lavoro, sia il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore.
Competenze trasversali
Le competenze trasversali (comunicative, relazionali, di problem solving ecc.) entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare i saperi in un comportamento lavorativo efficace in un contesto specifico.
Competenze tecnico professionali
Le competenze tecnico professionali sono costituite dai saperi e dalle tecniche connesse all'esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui si riferisce nei diversi ambiti professionali.
Credito
Per credito formativo acquisito nei percorsi I.F.T.S. si intende l'insieme di competenze, esito del percorso formativo che possono essere riconosciute nell'ambito di un percorso ulteriore di formazione o di lavoro. Al riconoscimento del credito formativo acquisito provvede l'istituzione cui accede l'interessato, considerando le caratteristiche del nuovo percorso.
Moduli
Il concetto di modulo potrebbe essere considerato corrispondente a quello di unità formativa (cfr. "U.F.C.") ma da un punto di vista operativo può essere opportuno tenerli distinti, conferendo al secondo il carattere di strumento per la progettazione e la programmazione didattica, e non attribuendo ad esso il rilievo ai fini della certificazione che invece può essere conferito all'unità formativa.
Riconoscimento
Funzione finalizzata a sancire le acquisizioni utili all'accesso all'Istruzione e formazione tecnica superiore. Tali acquisizioni costituiscono crediti formativi ai fini di una fruizione personalizzata del percorso. Il riconoscimento dei crediti opera soprattutto al momento dell'accesso ai percorsi I.F.T.S. e all'interno dei percorsi, allo scopo di abbreviarli e facilitare eventuali passaggi ad altri percorsi I.F.T.S. Al riconoscimento dei crediti provvede l'istituzione cui accede l'interessato.
Standard minimi
Gli standard delle competenze determinano i requisiti minimi per l'accesso al percorso formativo I.F.T.S. e il risultato minimo in esito ad esso, specificato in termini di competenze verificabili e certificabili, che a se stanti possono essere riconosciute come crediti formativi.
U.F.C.
L'unità di competenza capitalizzabile è un'insieme di competenze autonomamente significativo (autoconsistente), riconoscibile dal mondo del lavoro come componente specifico di professionalità, ed identificabile (dall'impresa, dal sistema formativo) quale risultato atteso di un processo formativo.
Allegato 1B
CLASSIFICAZIONE DELLE PROFESSIONI FINO AL 3° DIGIT ESTRATTO DA ISTAT - METODI E NORME SERIE C - n. 12 (ed. 1991)

3.1  Professioni intermedie in scienze fisiche, naturali, dell'ingegneria ed assimilate 
3.1.1  Tecnici in scienze quantitative, fisiche e naturali   

3.1.2  Tecnici in scienze dell'ingegneria, delle costruzioni e dei trasporto aereo e navale
3.2  Professioni intermedie nelle scienze della vita 

3.2.2  Tecnici agronomi, forestali, zootecnici ed assimilati
3.3  Professioni intermedie di ufficio  

3.3.1  Professioni intermedie amministrative e organizzative
3.3.2  Professioni intermedie finanziario-assicurative
3.3.3  Professioni intermedie nei rapporti con i mercati   

3.3.4 Professioni intermedie in imprese commerciali ed assimilate
3.4  Professioni intermedie dei servizi personali  

3.4.1  Professioni intermedie delle attività turistiche e alberghiere
3.4.2  Professioni intermedie dell'insegnamento
3.4.3  Professioni intermedie nei servizi ricreativi e culturali
3.4.4  Professioni intermedie nel campo dei servizi per le famiglie
3.4.5  Professioni intermedie relative ai servizi pubblici
Allegato 1C
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE ESTRATTO ISTAT - METODI E NORME SERIE C - n. 11 (ed. 1991)


  codice | Definizione 
  A Agricoltura, caccia e silvicoltura 
  A1 Agricoltura, caccia e relativi servizi 
  A2 Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi 
  B5 Pesca, piscicoltura e servizi connessi 
  C Estrazione di minerali 
  CA Estrazione di minerali energetici 
  CA10 Estrazione di carbon fossile e lignite; estrazione di torba 
  CA11 Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale; servizi connessi all'estrazione di petrolio e di gas naturale, esclusa la prospezione 
  CA12 Estrazione di minerali di uranio e di torio 
  CB Estrazione di minerali non energetici 
  CB13 Estrazione di minerali metalliferi 
  CB14 Altre industrie estrattive 
  D Attività Manifatturiere 
  DA Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 
  DA15 Industrie alimentari e delle bevande 
  DA16 Industria del tabacco 
  DB Industrie tessili e dell'abbigliamento 
  DB17 Industrie tessili 
  DB18 Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura di pellicce 
  DC Industrie conciarie fabbricazione di prodotti in cuoio pelle e similari 
  DC19 Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio, selleria e calzature 
  DD Industria del legno e dei prodotti in legno 
  DD20 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli di paglia e materiali da intreccio 
  DE Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta; stampa ed editoria 
  DE21 Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta 
  DE22 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati 
  DF23 Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari 
  DG24 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 
  DH25 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 
  DI26 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 
  DJ Produzione di metallo e fabbricazione di prodotti in metallo 
  DJ27 Produzione di metalli e loro leghe 
  DJ28 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti 
  DK29 Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, compresi l'installazione, il montaggio, la riparazione e la manutenzione 
  DL Fabbricazione di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche ed ottiche 
  DL30 Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici 
  DL31 Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a. 
  DL32 Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiatura per le comunicazioni 
  DL33 Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi 
  DM Fabbricazione di mezzi di trasporto 
  DM34 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 
  DM35 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 
  DN Altre industrie manifatturiere 
  DN36 Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere 
  DN37 Recupero e preparazione per il riciclaggio 
  E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua 
  E40 Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua calda 
  E41 Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua 
  F45 Costruzioni 
  G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa 
  G50 Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburante per autotrazione 
  G51 Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi 
  G52 Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli; riparazione di beni personali e per la casa 
  H55 Alberghi e ristoranti 
  I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 
  I60 Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte 
  I61 Trasporti marittimi e per vie d'acqua 
  I62 Trasporti aerei 
  I63 Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio 
  I64 Poste e telecomunicazioni 
  J Intermediazione monetaria e finanziaria 
  J65 Intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione) 
  J66 Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie 
  J67 Attività ausiliarie della intermediazione finanziaria 
  K Attivita immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attivita professionali ed imprenditoriali 
  K70 Attività immobiliari 
  K71 Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico 
  K72 Informatica e attività connesse 
  K73 Ricerca e sviluppo 
  K74 Altre attività professionali ed imprenditoriali 
  L75 Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 
  M80 Istruzione 
  N85 Sanità e altri servizi sociali 
  O Altri servizi pubblici, sociali e personali 
  O90 Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili 
  O91 Attività di organizzazioni associative n.c.a. 
  O92 Attività ricreative, culturali e sportive 
  O93 Altre attività dei servizi 
  P95 Servizi domestici presso famiglie e convivenze 
  Q99 Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 


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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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