REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 13 APRILE 2001 - N. 17
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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Avv.Michele Arcadipane

ASSESSORATO DELLA SANITA'

DECRETO 27 marzo 2001.
Linee guida generali sul funzionamento del servizio di emergenza sanitaria regionale "S.U.E.S. - 118".

Allegato
LINEE GUIDA GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI URGENZA-EMERGENZA SANITARIA S.U.E.S. 118

Il Sistema di emergenza-urgenza è un sistema di allarme sanitario dotato di un numero telefonico unico (118) ad accesso breve, universale e diretto la cui funzionalità si basa su:
A) la Centrale operativa di riferimento finalizzata a garantire un intervento tempestivo e qualificato in caso di emergenza e urgenza sanitaria e, in raccordo con la Protezione civile, in caso di maxiemergenze;
B) il sistema territoriale di soccorso;
C) la rete di servizi e presidi ospedalieri funzionalmente differenziati e gerarchicamente organizzati e collegati telefonicamente e telematicamente tra loro e con la Centrale operativa di riferimento.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Il quadro normativo su cui si basano le presenti Linee guida è il seguente:
-  D.P.R 27 marzo 1992;
-  Linee guida ministeriali n. 1/96 sul sistema di emergenza sanitaria;
-  legge regionale 3 novembre 1993, n. 30, artt. 6 e 36;
-  decreto sanità n. 21486 dell'8 febbraio 1997;
-  circolare n. 913 dell'8 febbraio 1997;
-  legge regionale 6 agosto 1997, n. 30, art. 39;
-  legge regionale 30 dicembre 2000, n. 36, art. 11;
-  decreto sanità n. 33793 dell'8 gennaio 2001.
STRUTTURA DEL S.U.E.S.
Il sistema per il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra si avvale:
a)  della Centrale operativa, con compiti di valutazione filtro ed allertamento dei sistema;
b)  del sistema territoriale di emergenza in grado di garantire l'intervento di soccorso, di salvaguardia e stabilizzazione delle funzioni vitali compromesse nonché il trasporto nel minor tempo possibile nel punto della rete ospedaliera o territoriale adeguatamente qualificato ed attrezzato per affrontare e risolvere la situazione di emergenza e/o urgenza;
c)  di una rete ospedaliera e territoriale dotata di strutture dedicate al pronto soccorso, all'accettazione ed al successivo trattamento dello stato di emergenza-urgenza.
1.  La Centrale operativa
1.1. Compiti
La Centrale operativa, attraverso il numero telefonico unico 118, raccoglie tutte le richieste di intervento per urgenze e/o emergenze sanitarie, garantisce e coordina gli interventi nell'ambito territoriale di competenza ed è collegata mediante linee radio telefoniche e/o telematiche con i servizi sanitari del sistema di emergenza - urgenza sanitaria del territorio di competenza. Tra le attività rientrano altresì quelle relative al prelievo e trapianti d'organo.
1.2.  Bacino d'utenza
Nelle more che, come previsto dal Piano sanitario regionale al punto 4.1, si realizzi la coincidenza degli attuali bacini territoriali con le singole province, l'organizzazione territoriale del sistema dell'emergenza continuerà ad insistere su quattro bacini di utenza sovraprovinciali: Palermo-Trapani, Caltanissetta-Agrigento-Enna, Messina, Catania-Siracusa-Ragusa che fanno capo rispettivamente alle Centrali operative di Palermo, Caltanissetta, Messina e Catania, come disposto dalla legge regionale 3 novembre 1993, n. 30.
1.3. Ubicazione
La Centrale operativa deve essere ubicata all'interno del Dipartimento di emergenza-urgenza delle Aziende ospedaliere di riferimento per l'emergenza di terzo livello. Per la Centrale operativa del bacino Palermo-Trapani, unica in Sicilia ad essere allocata al di fuori di un Dipartimento di emergenza-urgenza, si prevede il trasferimento della stessa presso il DEU dell'ARNAS Civico - M. Ascoli - G. Di Cristina, entro un anno dall'emanazione del presente documento.
1.4.  Funzioni
1.4.1.  Ricezione delle richieste di soccorso.
1.4.2.  Valutazione della criticità e del grado di complessità dell'intervento.
1.4.3.  Attivazione e coordinamento dell'intervento.
Per l'assolvimento di tali funzioni la Centrale operativa deve essere a conoscenza in tempo reale dei seguenti dati:
-  dislocazione e tipologia dei mezzi di soccorso sul territorio;
-  ubicazione delle postazioni di guardia medica;
-  disponibilità dei posti letto dei Dipartimenti di emergenza, particolarmente di terapia intensiva generale e specialistica (cardiochirurgia, neurochirurgia, toracica, vascolare, neonatale e centro grandi ustioni);
-  disponibilità dei posti letto di terapia intensiva e di alta specialità (D.M. 29 gennaio 1992) al di fuori del proprio ambito territoriale.
A tal fine le Aziende ospedaliere devono dotare di adeguato supporto informatico le unità operative, di cui ai paragrafi precedenti, in modo tale che, in tempo reale, vengano segnalati ricoveri e dimissioni alla Centrale operativa di riferimento, attraverso il sistema informatico di cui al paragrafo sulle risorse tecnologiche.
1.4.4. Raccordo con la Protezione civile.
Ogni Centrale operativa deve inoltre raccordarsi con la Protezione civile collaborando fattivamente con la Prefettura e con il Dipartimento di prevenzione del proprio bacino alla stesura di piani di intervento sanitario nelle maxiemergenze.
1.4.5 Raccordo tra i punti nascita e le unità di terapia intensiva neonatale.
1.5.  Compiti specifici
1.5.1. Inviare i mezzi di soccorso medicalizzati e non organizzando l'eventuale trasporto dei pazienti presso la struttura ritenuta più idonea, che deve essere contestualmente allertata.
1.5.2. Coordinare il trasferimento ad altre strutture ospedaliere di pazienti per i quali si ravvisa l'urgenza di un trasporto assistito fermo restando che i trasporti secondari su gomma sono di totale competenza del presidio ospedaliero che li richiede. Pertanto le Aziende unità sanitarie locali e le Aziende ospedaliere entro 90 giorni dovranno essere in grado di garantire l'autosufficienza per tale servizio che sarà svolto con idonei automezzi muniti di personale qualificato.
1.5.3.  Coordinare le competenze mediche di appoggio.
1.5.4.  Assicurare, qualora necessario, il coordinamento delle attività connesse al prelievo e trapianti d'organo.
1.5.5.  Coinvolgere la guardia medica territoriale che, a regime, sarà inserita nel sistema per l'emergenza.
1.5.6.  Fornire consigli appropriati all'utenza, indirizzando i pazienti al MMG, al pediatra di libera scelta, al servizio di guardia medica territoriale ai PTE.
Per il corretto espletamento dei suddetti compiti devono essere stabiliti protocolli operativi interni, noti anche alle altre strutture coinvolte nel sistema di risposta all'emergenza per garantire un'omogeneità operativa.
I protocolli di valutazione della criticità dell'evento devono utilizzare codifiche e terminologie standard non suscettibili di ambiguità interpretative e devono pertanto essere concordati tra le varie centrali operative. Questa uniformità di codificazione costituisce la base per l'attuazione di livelli uniformi di assistenza in emergenza.
2. Personale della Centrale operativa 118
La Centrale operativa per i propri compiti istituzionali si avvale delle seguenti figure professionali:
1)  responsabile;
2)  personale medico;
3)  personale infermieristico;
4)  personale ex art.  54 legge regionale n. 33/96, così come modificato dall'art. 15 legge regionale n. 27/98;
5)  personale del ruolo amministrativo;
6)  personale ausiliario.
2.1.  Responsabile
Deve essere un dirigente medico specialista in anestesia e rianimazione con comprovata esperienza nel settore dell'emergenza-urgenza ed operante nella medesima area.
La direzione della Centrale operativa deve essere riconosciuta come funzione di direzione di struttura complessa o semplice, all'interno del dipartimento di emergenza, con autonomia operativa e gestionale.
Al responsabile di Centrale operativa competono:
-  l'organizzazione generale del servizio S.U.E.S. - 118 su tutto il territorio di competenza;
-  l'organizzazione generale degli aspetti tecnici che regolano i rapporti con le altre strutture di emergenza non sanitaria e con gli enti convenzionati;
-  la definizione dei protocolli operativi interni;
-  la definizione e la conduzione di programmi per la verifica e la promozione della qualità dell'assistenza;
-  la formazione e l'aggiornamento del personale sanitario e laico e la definizione delle relative linee di indirizzo;
-  la gestione del personale medico e non della Centrale operativa e di quello operante sui mezzi di soccorso (ambulanze, ambulanze di rianimazione, eliambulanze e auto medicalizzate);
-  il raccordo con le altre strutture territoriali deputate agli interventi di emergenza e maxiemergenza sanitaria.
2.2.  Personale medico
Il medico di centrale garantisce:
-  la supervisione delle attività, in aderenza al protocolli interni stabiliti dal responsabile di centrale;
-  l'attivazione della risposta più idonea nei casi che esulano dai protocolli operativi;
-  l'intervento terapeutico più adeguato, dando opportune disposizioni via radio o telefono, quando venga inviata un'ambulanza di tipo A non medicalizzata con solo l'infermiere professionale a bordo (atto medico delegato relativo alla somministrazione di farmaci e l'attuazione della defibrillazione precoce);
-  il ricovero del paziente nella struttura ospedaliera più idonea;
-  l'organizzazione dei trasferimenti urgenti di pazienti critici da strutture sanitarie periferiche;
-  il corretto coordinamento del triage, attuato sul luogo dell'intervento in corso di maxiemergenze.
Il personale medico afferente alla Centrale operativa è rappresentato da:
a) medici di guardia medica che hanno superato il corso di formazione per l'emergenza sanitaria territoriale;
b) medici anestesisti.
I medici di guardia medica riqualificati assegnati alla Centrale operativa, nel rispetto dei protocolli operativi, svolgono le loro funzioni in qualità di:
-  medici addetti alla centrale con compiti di supervisione dell'attività del personale infermieristico;
-  medici addetti all'emergenza territoriale, con compiti assistenziali in ambito extraospedaliero.
Le due funzioni sono intercambiabili al fine di non settorializzare i compiti e disperdere la professionalità acquisite nello svolgere ciascuna delle due attività.
Nelle more del completamento dei corsi di formazione e/o in mancanza di tali figure professionali presso le Centrali operative saranno utilizzati medici anestesisti del Servizio sanitario nazionale.
In quelle Centrali operative che, a regime, fossero sede di auto medicalizzata, di eliambulanza e di ambulanza di rianimazione le funzioni di medico di centrale saranno assunte prioritariamente dal medico anestesista addetto alla ambulanza di rianimazione, in sua assenza dal medico dell'eliambulanza; in loro assenza dal medico della auto medicalizzata.
I medici di guardia medica che abbiano superato il corso di formazione per l'emergenza sanitaria territoriale, su disposizione del responsabile di Centrale operativa, saranno impiegati presso:
-  Centrale operativa;
-  P.T.E.;
-  auto medica (nelle more dei corsi di formazione e/o in mancanza di tali figure professionali su disposizione del responsabile di Centrale operativa potranno essere impiegati medici anestesisti rianimatori del Servizio sanitario nazionale);
-  pronto soccorso (quale sede di ABZ medicalizzata);
-  ambulanze di tipo A.
L'Azienda unità sanitaria locale competente per territorio, sentito il responsabile della Centrale operativa, provvederà ad assicurare un contingente di medici di guardia medica riqualificati congruo alle necessità.
Gli anestesisti rianimatori, su disposizione del responsabile di Centrale operativa, saranno impiegati presso:
-  Centrale operativa;
-  ambulanze di rianimazione;
-  eliambulanze;
-  auto medica (in mancanza del medico di guardia medica riqualificato).
A regime il personale medico anestesista rianimatore dell'eliambulanza e delle ABZ di rianimazione dislocate presso le Aziende ospedaliere di riferimento sedi di Centrale operativa sarà individuato all'interno del servizio di anestesia e rianimazione del DEA dell'Azienda ospedaliera di riferimento competente previo potenziamento degli organici in numero di 5 unità per ogni postazione.
Per le ambulanze di rianimazione dislocate sul territorio (all'esterno dell'Azienda ospedaliera di riferimento), il personale da utilizzare sarà individuato tra quello del servizio di anestesia e rianimazione del presidio ospedaliero presso cui ha sede la postazione.
A tal fine saranno altresì potenziati gli organici in numero di 5 unità per ogni postazione.
Nelle more dell'ampliamento degli organici, il suddetto personale per lo svolgimento di tali funzioni sarà reclutato e percepirà il trattamento economico con le modalità di cui al D.A.21486 8 febbraio 1997 e relative modifiche.
La gestione giuridica ed economica del suddetto personale è a carico delle singole amministrazioni con le stesse modalità specificate al precedente comma.
2.3.  Infermieri professionali.
Gli infermieri professionali impiegati nel S.U.E.S. - 118 sono distinti in:
-  Addetti alla Centrale operativa
Personale dedicato che deve provenire dall'area critica e deve essere in possesso di certificazione di frequenza dei corsi di formazione regionale nel settore della emergenza. La formazione di tale personale compete al responsabile della Centrale operativa ed è effettuata sulla base di idonei programmi concordati tra i responsabili delle Centrali operative.
A tale personale infermieristico è affidata la responsabilità operativa della centrale come da D.P.R. 27 marzo 1992, art. 4. In particolare essi, nel rispetto dei protocolli di centrale, svolgono compiti di:
-  ricezione, registrazione e selezione delle chiamate;
-  determinazione del grado di criticità dell'evento;
-  codificazione delle chiamate e delle risposte secondo il sistema di codifica previsto dal D.M. 15 maggio 1992;
-  mantenimento dei collegamenti con i mezzi di soccorso;
-  nelle situazioni critiche o qualora la richiesta riguardi condizioni non previste nel protocollo interno consultano il medico di centrale e collaborano con lui nell'assunzione di decisioni per interventi complessi.
A regime, ogni Centrale operativa deve essere dotata di infermieri professionali dedicati pari a 5 unità per ogni postazione (consolle, ambulanza di rianimazione, auto medica, eliambulanza).
A tal fine la pianta organica dell'unità operativa di anestesia e rianimazione dell'Azienda ospedaliera riferimento è implementata di un numero pari di unità.
Nelle more dell'ampliamento degli organici, il suddetto personale, per lo svolgimento di tali funzioni sarà reclutato e percepirà il trattamento economico con le modalità di cui al D.A. n. 21486 dell'8 febbraio 1997 e relative modifiche. La gestione giuridica ed economica del suddetto personale è a carico dell'Azienda ospedaliera di riferimento.
-  Addetti alla rete territoriale per l'emergenza
Personale proveniente dall'area dell'emergenza, opportunamente selezionato dal responsabile di Centrale operativa ovvero che abbia superato il corso di formazione regionale sull'emergenza-urgenza.
Tali corsi banditi dall'Assessorato e organizzati dalle Aziende territoriali sono diretti dai responsabili di Centrale operativa dei rispettivi bacini d'utenza che sono inoltre incaricati della predisposizione di idonei programmi di formazione.
Su disposizione del responsabile di centrale, tale personale è utilizzato:
-  sulle ambulanze di rianimazione;
-  sulle ambulanze di tipo A, con o senza medico a bordo;
-  sulle eliambulanze;
-  sulle auto medicalizzate.
A regime tale personale sarà fornito rispettivamente dall'Azienda unità sanitaria locale territoriale competente per territorio per le postazioni (ambulanze A, PTE) ricadenti sul territorio e dalle Aziende ospedaliere sedi di postazione.
A tal fine gli organici saranno potenziati in numero di 5 unità per ogni postazione.
Nelle more dell'ampliamento degli organici, il suddetto personale per lo svolgimento di tali funzioni sarà reclutato e percepirà il trattamento economico con le modalità di cui al D.A.21486 dell'8 febbraio 1997 e relative modifiche. La gestione giuridica ed economica del suddetto personale è a carico delle singole amministrazioni con le stesse modalità specificate al precedente comma.
2.4. Personale ex art. 54, legge regionale n. 33/96, così come modificato dall'art. 15, legge regionale n. 27/98
Il personale già occupato, al 30 giugno 1995, presso la società concessionaria del servizio elisoccorso (art. 54 legge regionale n. 33/96 così come modificato dall'art. 15 legge regionale n. 27/98 e dal punto 5 dell'art. 11 della legge regionale n. 36/2000) sarà impiegato nelle attività di carattere non sanitario svolte dalle centrali operative, secondo i profili professionali già riconosciuti da questo Assessorato.
2.5.  Personale amministrativo
Per le attività di segreteria ad ogni Centrale operativa sono assegnate dalla Azienda ospedaliera di riferimento due unità di personale del ruolo amministrativo con qualifica rispettivamente di archivista e assistente amministrativo.
2.6.  Personale ausiliario
Ad ogni Centrale operativa dalla Azienda ospedaliera di riferimento sono assegnate due unità di personale ausiliario.
E' fatto obbligo ad ogni singola Amministrazione che reperisce il personale medico e paramedico curare la relativa gestione giuridica ed economica ivi compresa quella assicurativa e di prevenzione (legge n. 626).
3. Risorse tecnologiche della Centrale operativa
La Centrale operativa è dotata di:
-  un sistema di telefonia;
-  un sistema di radiocollegamenti;
-  un sistema informatico.
3.1.  Il sistema di telefonia
Il sistema è costituito da:
-  una rete di accesso che consente di far affluire alla Centrale operativa le chiamate di emergenza attraverso il numero unico 118;
-  una rete primaria di collegamento mediante circuiti diretti digitali che consentano i collegamenti tra le quattro centrali operative;
-  una rete secondaria di collegamenti tra la Centrale operativa e tutte le unità operative afferenti al dipartimento di emergenza di ciascun presidio ospedaliero, le unità operative di neonatologia ed U.T.I.N. e tra le Centrali e le sedi di PTE e di guardia medica territoriale, collegati tra loro tramite una rete privata virtuale (RPV) mediante numeri brevi di chiamata.
Il sistema deve essere organizzato in maniera tale che, in caso di eventi catastrofici causa del black-out di una Centrale operativa, diventi operativo un sistema di interconnessione e scambio dati per le funzioni di allertamento e per l'aggiornamento delle risorse disponibili tra le quattro centrali operative in modo tale che ognuna di esse possa eventualmente sostituirsi ad un'altra come centrale di backup telefonico e informatico al fine di garantire la continuità del servizio.
Entro un anno dall'emanazione delle presenti linee guida verrà attivata una Centrale operativa mobile da utilizzarsi in caso di maxiemergenze.
Il sistema deve, inoltre, essere dotato di interfaccia radio - telefono che consenta le comunicazioni tra le ambulanze e i vari reparti dei presidi ospedalieri afferenti l'emergenza in caso di richiesta di consulenza presso unità operative specialistiche, nonché di linee telefoniche dedicate ai collegamenti con i servizi pubblici dell'emergenza vigili del fuoco, carabinieri, polizia, prefetture ecc.
La Centrale operativa, ai fini medico-legali, è dotata di un sistema di registrazione delle conversazioni in entrata e in uscita sia telefoniche sia radiofoniche.
Il sistema, altresì, deve essere dotato di un sistema di visualizzazione del numero telefonico chiamante.
3.2.  Sistema di radiocollegamenti
Di norma le comunicazioni tra Centrale operativa e mezzi di soccorso avvengono attraverso il sistema radio 118.
Il sistema dei radiocollegamenti è effettuato attraverso le frequenze assegnate alla Regione siciliana con decreto interministeriale del 6 ottobre 1998, emanato dal Ministro della sanità di concerto con il Ministro delle poste e telecomunicazioni.
A tal fine la Centrale operativa deve essere dotata di sistema di radiocomunicazione e ogni ambulanza e ogni auto medicalizzata deve essere dotata di apparato radio veicolare fisso; gli stessi mezzi, inoltre, debbono essere dotati di un apparato radio portatile.
Presso i pronto soccorso ospedalieri e presso i PTE deve essere installato un apparato radio fisso.
Un apparato fisso ad uno mobile di radiocomunicazione devono essere allocati presso il Dipartimento di prevenzione delle Aziende unità sanitarie locali.
Entro un anno dall'emanazione del presente atto, l'Assessorato regionale alla sanità si doterà di un proprio sistema di radio collegamenti da utilizzare per il S.U.E.S. 118.
Il sistema radio della Centrale operativa deve consentire all'operatore di gestire i collegamenti con l'esterno tramite la sola tastiera e il mouse della postazione informatica, utilizzando la cuffia per le interazioni di pura fonia telefono e radio compresa.
3.3.  Sistema informatico
La Centrale operativa deve essere dotata di un sistema informatico che permetta di conoscere:
-  i dati aggiornati in tempo reale della disponibilità di posti letto afferenti all'emergenza-urgenza sanitaria di tutti i presidi ospedalieri della regione;
-  dislocazione dei mezzi di soccorso;
-  la posizione dei mezzi di soccorso in attività mediante il sistema satellitare GPS;
-  l'ubicazione dei PTE e delle sedi di guardia medica;
-  le funzioni cartografiche specializzate per la rappresentazione del territorio e dei riferimenti significativi per la localizzazione degli eventi (centratura dell'emergenza, individuazione delle risorse sul territorio secondo criteri isotemporali/isospaziali, stradario località di rilievo).
Il sistema informatico deve consentire i collegamenti telematici fra tutte le centrali operative attraverso un intranet appositamente realizzata; deve consentire inoltre la gestione amministrativa delle centrali operative.
Il sistema deve consentire di creare un archivio informatico di tutte le registrazione di intervento, tale da rappresentare una banca dati utilizzabile per tutte le elaborazioni statistiche necessarie al mantenimento delle attività.
L'hardware e il software devono rispondere ai requisiti di standardizzazione di cui alla circolare n. 90/51223 del Ministero della funzione pubblica.
Il sistema deve essere cosi costituito:
Centrale operativa
-  un numero adeguato di posti di lavoro (p.c., monitor e stampante laser) in corrispondenza delle consolles degli infermieri professionali addetti alla Centrale;
-  almeno tre ulteriori posti di lavoro per le attività amministrative o comunque non sanitarie della Centrale;
-  una rete locale (L.A.N.) che colleghi tutti i predetti posti di lavoro, costituita da un concentratore (hub) e da elementi passivi di rete;
-  un server dipartimentale che sovrintenda alle attività dei posti di lavoro nonché al collegamento con i server allocati nelle altre Centrali operative;
-  quattro collegamenti ISDN dedicati per i collegamenti telematici tra le quattro Centrali operative;
-  solo per la Centrale operativa di Palermo, una work station che sovrintenda alla funzionalità generale della rete geografica (W.A.N.) cosi realizzata;
-  ciascuno di tali apparati deve essere dotato di software di base (sistema operativo e software di rete) del tipo operante a icone e finestre.
-  per quel che attiene il software applicativo esso deve gestire le attività dedicate al 1° capoverso di questo punto 3.3.
Presidi Sanitari della Regione
Ai fini della trasmissione, a ciascuna Centrale operativa di pertinenza, dei dati di occupazione dei posti letto di cui sono dotati, presso ogni presidio ed Azienda ospedaliera della Regione, preferibilmente nel pronto soccorso, è attivato un posto di lavoro, dotato di p.c., monitor e stampante oltre che di un modem collegato su linea telefonica commutata, con la Centrale operativa di pertinenza, nonché di software di base e software di gestione dei posti letto, operante ad icone e finestre
Su tale posto di lavoro, a cura di personale dipendente del presidio od azienda appositamente assegnato, dovranno essere caricati, in tempo reale, tutte le variazioni di occupazione dei posti letto. Ad orari definiti, alle 8,00, alle 14,00, alle 20,00 e alle 03,00, i predetti dati di occupazione dei posti letto dovranno essere trasmessi per via telematica alla Centrale operativa di pertinenza.
La procedura informatica della Centrale operativa di Palermo effettuerà il linkage dei data base di tutte le Centrali operative.
4. Rete dei trasporti
La rete dei mezzi di trasporto del S.U.E.S. 118, in aderenza alle linee guida n. 1/96, è cosi costituita:
-  eliambulanze;
-  ambulanze di rianimazione;
-  ambulanze tipo A;
-  auto medicalizzate.
Tutte le ABZ di tipo B saranno sostituite con altrettante di tipo A; pertanto avranno a bordo un medico, l'autista e il soccorritore. In mancanza del medico avranno a bordo l'infermiere professionale con i requisiti di cui sopra. Le ambulanze di tipo A avranno le dotazioni di cui al decreto n. 33793 dell'8 gennaio 2001.
Tale sostituzione dovrà avvenire progressivamente e comunque dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2001.
I responsabili delle Centrali operative, sulla scorta dei dati di attività svolta delle singole ambulanze e delle esigenze di servizio, potranno richiedere all'Assessorato il potenziamento del servizio, nonché hanno facoltà di procedere, informandone l'Assessorato, ad una diversa dislocazione di quelle già disponibili sul territorio di competenza della Centrale operativa.
4.1.  Eliambulanze
Il S.U.E.S. 118 si avvale del sistema di elisoccorso regionale che deve essere cosi operativo:
-  n.  1  eliambulanza allocata presso l'Azienda ospedaliera Cervello di Palermo operativa ore 24;
-  n.  1  eliambulanza allocata presso l'Azienda ospedaliera S. Elia di Caltanissetta, operativa ore 12;
-  n.  1  eliambulanza allocata presso l'Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania operativa ore 24;
-  n.  1  eliambulanza allocata presso l'aeroporto dell'isola di Lampedusa, operativa ore 24;
-  n.  1  eliambulanza allocata presso l'Azienda ospedaliera Papardo di Messina, operativa ore 12.
L'Assessorato regionale alla sanità, entro 180 giorni dall'emanazione del presente atto dovrà, inoltre, adeguare il vigente contratto di elisoccorso:
-  per consentire l'operatività ore 24 dell'aeromobile di stanza sull'elisuperficie di Catania;
-  per allocare un ulteriore eliambulanza sulla realizzanda elisuperfice dell'Azienda ospedaliera Papardo.
A tal fine entro 180 giorni dall'emanazione del presente atto l'Azienda ospedaliera Papardo dovrà realizzare una base operativa di elisoccorso, abilitata anche alla operatività notturna.
4.2.  Ambulanze di rianimazione
Il sistema delle ambulanze di rianimazione del S.U.E.S. 118 funzionante ore 24 deve essere dislocato sul territorio regionale cosi come segue:
4.2.1.  Bacino di utenza Palermo-Trapani
Provincia di Palermo:
-  n.  1  Cefalù presso il presidio ospedaliero di Cefalù;
-  n.  1  Termini Imerese presso il presidio ospedaliero di Termini Imerese;
-  n.  1  Bagheria presso il PTE di Bagheria;
-  n.  1  Carini presso il PTE di Carini;
-  n.  1  Palermo, presso l'A.R.N.A.S. Civico di Palermo,;
-  n.  1  Palermo, presso l'Azienda ospedaliera Cervello di Palermo.
Provincia di Trapani:
-  n.  1  Trapani, presso l'Azienda ospedaliera S. Antonio di Trapani;
-  n.  1  Marsala, presso il presidio ospedaliero di Marsala;
-  n.  1  Castelvetrano, presso il presidio ospedaliero di Castelvetrano.
4.2.2. Bacino di utenza Catania - Ragusa - Siracusa
Provincia di Catania:
-  n.  1  Catania, presso l'Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania;
-  n.  1  Catania, presso l'Azienda ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania;
-  n.  1  Caltagirone, presso l'Azienda ospedaliera Gravina di Caltagirone.
Provincia di Ragusa
-  n.  1  Ragusa, presso l'Azienda ospedaliera OMPA di Ra gusa;
-  n.  1  Modica, presso il presidio ospedaliero di Modica.
Provincia di Siracusa:
-  n.  1  Siracusa, presso l'Azienda ospedaliera Umberto I di Siracusa;
-  n.  1  Augusta, presso il presidio ospedaliero di Augusta.
4.2.3.  Bacino di utenza Messina
Provincia di Messina:
-  n.  1  Messina sud, presso l'Azienda ospedaliera Piemonte di Messina;
-  n.  1  Messina nord, presso l'Azienda ospedaliera Papardo di Messina;
-  n.  1  Barcellona Pozzo di Gotto, presso il presidio ospedaliero di Barcellona Pozzo di Gotto;
-  n.  1  S. Agata Militello, presso il presidio ospedaliero di S. Agata Militello;
-  n.  1  Mistretta, presso il presidio ospedaliero di Mistretta
4.2.4 Bacino di utenza Caltanissetta - Enna - Agrigento
Provincia di Caltanissetta:
-  n.  1  Caltanissetta, presso l'Azienda ospedaliera S. Elia di Caltanissetta;
-  n. 1 Gela presso l'Azienda ospedaliera Vittorio Emanuele;
-  n.  1  Mussomeli presso il presidio ospedaliero di Musso meli.
Provincia di Enna:
-  n.  1  Enna, presso l'Azienda ospedaliera Umberto I di Enna;
-  n.  1  Nicosia presso presidio ospedaliero Nicosia
Provincia di Agrigento:
-  n.  1  Agrigento, presso l'Azienda ospedaliera S. Giovanni di Dio;
-  n.  1  Sciacca presso l'Azienda ospedaliera Ospedali Civili Riuniti.
4.3.  Ambulanze tipo A
Il restante sistema di ambulanze, tutte di tipo A, è organizzato cosi come disposto dal DA. n. 33793 dell'8 gennaio 2001 di approvazione delle Linee guida per l'organizzazione funzionale dei Presidi territoriali di emergenza (P.T.E) e della rete di emergenza - urgenza, ed è dislocato secondo il seguente schema:
-  Provincia di Agrigento n. 8;
-  Provincia di Caltanissetta n. 9;
-  Provincia di Catania n. 24;
-  Provincia di Enna n. 8;
-  Provincia di Messina n. 21;
-  Provincia di Palermo n. 25;
-  Provincia di Ragusa n. 9;
-  Provincia di Siracusa n. 9;
-  Provincia di Trapani n. 9.
Le ambulanze devono essere tutte di tipo A con le caratteristiche di dotazione strumentale e sanitaria fissate dal succitato decreto assessoriale. Ogni ambulanza dovrà essere inoltre dotata di un apparato automatico che consenta alla Centrale operativa di rilevarne la posizione.
4.3.1.  Tutte le ambulanze, così come sopra definite, non possono avere più di 5 anni di vita e non devono avere superato la percorrenza di 150.000 Km.
4.3.2.  Per quanto attiene la parte sanitaria il responsabile di Centrale operativa personalmente o mediante personale dallo stesso delegato ha l'obbligo di effettuare verifiche almeno semestrali, e comunque ogni qualvolta ritenuto necessario, sulla rispondenza dei mezzi alle vigenti disposizioni legislative nonché alle indicazioni dei rapporti contrattuali vigenti per l'espletamento del servizio.
4.3.3.  Per tutti quei controlli non aventi carattere sanitario, provvederà, sempre con cadenza semestrale, l'ente o l'organizzazione che espleterà il servizio, fatta salva la facoltà dell'Assessorato di effettuare tutti i controlli ritenuti necessari ed opportuni.
4.3.4.  Il sistema dei trasporti, così come sopra delineato, deve avere, inoltre, a disposizione un parco ambulanze in stand-by, tutte di tipo A, nella consistenza numerica pari al 10% del quantitativo totale determinato in precedenza, distribuito ai vari bacini che possano intervenire comunque entro 1 ora dalla richiesta del responsabile di Centrale operativa.
4.3.5.  Richiesta ambulanze in eccedenza.
E' facoltà del responsabile di Centrale operativa in caso di contemporaneità di urgenze o nei casi in cui siano richiesti più mezzi (maxi-macro-emergenze) disporre l'intervento di ulteriori mezzi di soccorso di altri enti pubblici o privati al di fuori dei mezzi ordinari del 118. Le associazioni di pubblica assistenza e gli altri enti autorizzati che esercitano il trasporto sanitario annualmente stabiliranno, dandone comunicazione all'Assessorato, le tariffe delle prestazioni a pagamento con l'obbligo di renderle pubbliche e nel rispetto delle tariffe massime stabilite dagli organismi associativi di categoria maggiormente rappresentativi.
4.3.6.  Richiesta ambulanze per necessità stagionali e/o occasionali
Il responsabile di Centrale operativa, previa autorizzazione assessoriale, può utilizzare mezzi in aggiunta alla dotazione ordinaria per motivate necessità stagionali e/o occasionali (eventi sportivi, manifestazioni culturali) con oneri a carico dell'ente richiedente il servizio.
4.4.  Auto medicalizzata
Per auto medicalizzata si intende un veicolo leggero (di media cilindrata) con carrozzeria station wagon o monovolume dotata di identificatori di emergenza (colorazione vistosa, sirena bitonale, lampeggiante azzurro) che consenta di trasportare sul luogo di una emergenza una équipe sanitaria e le attrezzature necessarie.
Il colore, l'identificazione esterna, i dispositivi di segnalazione, l'equipaggiamento sanitario e gli apparati radio, debbono essere gli stessi in dotazione all'ambulanza di rianimazione e in accordo ai protocolli delle quattro Centrali operative.
4.4.1.  In via sperimentale per ciascuna delle aree metropolitane delle città di Palermo, Catania, Messina e Caltanissetta sarà impiegata un'auto medicalizzata, a disposizione del responsabile della Centrale operativa di riferimento il cui equipaggio sarà costituito da un medico della guardia medica riqualificato o, in carenza, da un anestesista rianimatore e da un infermiere professionale quale autista, ciò in analogia a quanto attuato presso le Centrali operative che già usufruiscono di tale mezzo e in accordo alle linee guida del 1996.
4.4.2.  I Direttori generali delle Aziende ospedaliere, sede di Centrale operativa, entro 90 gg., sentito il direttore della Centrale operativa, provvederanno all'acquisto per tale finalità di un mezzo 4x4 con le caratteristiche di cui sopra.
La gestione dell'auto medica sarà a carico dell'Azienda ospedaliera di riferimento.
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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

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