REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 6 APRILE 2001 - N. 16
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE


CIRCOLARE 16 marzo 2001, n. 6.
Direttive per lo svolgimento delle attività ed il funzionamento degli sportelli multifunzionali.

Al Dipartimento formazione professionale Assessorato regionale del lavoro
Al Dipartimento lavoro Assessorato regionale del lavoro
Agli Uffici provinciali del lavoro
Agli Ispettorati provinciali del lavoro
All'Ufficio regionale del lavoro
All'Ispettorato regionale del lavoro
Alle Province regionali della Sicilia
Agli Organismi titolari di sportelli multifunzionali inseriti nel Piano formativo finanziato ex legge regionale n. 24/76 - Annualità 2000/2001
Ai Provveditorati agli studi
Alla C.I.S.L. - U.S.R. Sicilia
Alla C.G.I.L . - Comitato regionale
Alla U.I.L. - Segreteria regionale
Alla U.G.L. - Segreteria regionale
Alla C.I.S.A.L.-MO.BAS - Segreteria regionale
Alla Federazione regionale industria Sicilia
All'Associazione piccole industrie Sicilia
Alla Federazione regionale commercio e turismo
Alla Confederazione nazionale artigianato
Alla C.L.A.A.I.
Alla Federazione regionale artigianato
Alla Confesercenti regionale
Alla Federazione regionale autonoma artigianato siciliano
Alla Federazione regionale coltivatori diretti
Alla Federazione regionale agricoltori di Sicilia
All'Alleanza coltivatori siciliani
Alle Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura
All'Ente bilaterale regionale per il turismo siciliano
All'Ente bilaterale regionale artigianato siciliano
All'Ente bilaterale regionale per l'industria
Alla Presidenza della Regione siciliana
All'Assessorato regionale alla Presidenza
Al Dipartimento regionale per la programmazione economica
All'Assessorato regionale dell'agricoltura e delle foreste
All'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione
All'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca
All'Assessorato regionale degli enti locali
All'Assessorato regionale dell'industria
All'Assessorato regionale della sanità
All'Assessorato regionale del turismo
Agli Ispettorati provinciali agricoli
Agli Ispettorati ripartimentali delle foreste
Al Ministero di grazia e giustizia, Direzione generale Istituti di prevenzione e pena - Ufficio VI, Rep. III
Agli Ispettorati distrettuali degli Istituti di prevenzione e pena per adulti
Alla Direzione dei centri di rieducazione per minorenni della Sicilia
Alle Sezioni di sorveglianza presso le corti di appello di Caltanissetta, Catania, Messina e Palermo
Al Coordinamento regionale tutela diritti dei disabili
Al Coordinamento associazione dei genitori dei portatori di handicap
All'A.N.C.I.
All'Unione regionale province siciliane
I. Premessa
1. Nell'ambito delle attività di servizi formativi programmate e finanziate dall'Assessorato regionale, gli sportelli multifunzionali rappresentano i terminali della rete di servizi territoriali di informazione-accoglienza ed orientamento, coordinata dallregionale per l'impiego e la formazione professionale.
2. Al fine di assicurare il regolare ed uniforme svolgimento delle attività predette, inserite, come è noto, nel Piano formativo ex legge regionale n. 24/76 annualità 2000/2001 finanziato con decreto n.442/I/2000/FP del 13 novembre 2000, si rende necessario impartire agli Organismi titolari degli sportelli multifunzionali le seguenti direttive.
3. I predetti organismi dovranno:
a)  erogare servizi, nel rispetto delle direttive in appreso indicate, d'intesa con gli uffici periferici del lavoro (UU.PP.L.M.O. e SCICA), che quali organi titolari delle funzioni decentrate dei servizi per l'impiego, ne cureranno il coordinamento, la vigilanza ed il controllo;
b)  garantire il mantenimento di standard di servizio e di organizzazione che consentano il rispetto delle norme vigenti in materia di igiene e sicurezza, nonché quelle relative al libero accesso ed alla piena fruizione dell'utenza, anche disabile;
c)  garantire l'adozione di standard di qualità nell'erogazione dei servizi di base;
d)  dare ampia diffusione delle attività, dei servizi erogati e dei risultati conseguiti;
e)  garantire l'intervento integrato di operatori dipendenti qualificati in materia di orientamento, selezione, integrazione di portatori di svantaggio, analisi di bisogni formativi, per assicurare lo standard di funzionamento degli sportelli multifunzionali, nel rispetto di quanto disciplinato ai punti 8-9-10 del par. 1 del cap. V della circolare n. 2 dell'8 giugno 2000;
f)  garantire, in assenza di operatori dipendenti richiamati al precedente punto e) , la presenza di professionalità esterne di analoga competenza nel rispetto di quanto previsto al punto 11, par. 1, Cap. V, della circolare n. 2 dell'8 giugno 2000 ed avuto riguardo del punto 3 della circolare prot. n. 5256 del 29 giugno 2000;
g)  assicurare il regolare funzionamento dei servizi nei giorni programmati con il coinvolgimento degli operatori sopra richiamati;
h)  organizzare il servizio in attività di front office e back office, e di norma funzionare nel periodo compreso tra il primo ottobre di ogni anno ed il trenta settembre dell'anno successivo;
i)  assicurare un sistema di collaborazione sinergica con i servizi di orientamento scolastico, con i servizi all'impiego centrali e periferici, con gli enti locali, le associazioni del volontariato, le associazioni di tutela di singole categorie a rischio o del disagio, con le principali associazioni imprenditoriali, sindacali, enti bilaterali, con le scuole, le università e gli organismi produttori di know how professionale. Un ruolo di precipua collaborazione dovrà essere attivato con le Province regionali che mostrano interesse, nel proprio ambito territoriale, e che potranno segnalare i bisogni dei servizi da erogare anche in relazione alle prossime programmazioni territoriali dei servizi pubblici per l'impiego da attivare.
j)  assicurare, nell'ambito delle attività programmate anche in itinere, l'offerta di servizi ad istituzioni, enti, istituti scolastici, etc. In questo caso gli operatori dello sportello, per garantire il raggiungimento di precisi obiettivi di intesa e collaborazione, sono facultati a recarsi presso dette istituzioni;
k)  rispettare le direttive che verranno fornite dall'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale per garantire che il funzionamento degli sportelli sia coerente con gli standard in materia ed in particolare di quelle relative alla adozione unitaria di strumenti standard di organizzazione, raccolta e classificazione dei dati e degli indicatori.
II. I servizi di base
1. Gli sportelli multifunzionali, nell'ottica di facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, dovranno garantire la massima circolazione delle informazioni sul mercato del lavoro, la più larga diffusione di servizi di orientamento professionale, la consulenza alle scelte di formazione e di lavoro, che saranno organizzate secondo le tipologie in appresso indicate.
2. La gamma dei servizi di base dovrà essere ricondotta ai seguenti aspetti:
a)  accoglienza e informazione;
b)  orientamento;
c)  consulenza, promozione e sostegno all'inserimento lavorativo;
d)  informazione e consulenza alle imprese.
3. Per ogni servizio di base è stato individuato uno standard qualitativo volto a garantire una qualità minima irrinunciabile. Gli standard qualitativi ai quali ci si riferisce si configurano come "modello di riferimento".
4. L'accezione di standard viene utilizzata in riferimento alla gamma dei servizi di base da erogare, dalla logistica, alle competenze degli operatori (standard professionali), agli specifici servizi ed alle modalità di erogazione.
5. Per ciascun servizio di base sono state individuate alcune dimensioni che assicurano forme di standardizzazione: la mission del servizio, i risultati promessi agli utenti, le attività in cui il servizio si concretizza, le competenze richieste agli operatori, alcune indicazioni metodologiche, che vengono riportate nel documento "standard metodologico" allegato alla presente circolare.
III. Tipologie di utenza
1. L'utenza dei servizi per l'impiego è costituita dalle due macro-categorie degli utenti e delle imprese, altrimenti definite dell'offerta e della domanda di lavoro.
2. I servizi offerti rappresenteranno quell'insieme di attività la cui caratteristica comune consiste nel sostenere (favorire; supportare; strumentare) l'incontro tra i soggetti che domandano (le imprese) e offrono (gli individui) lavoro.
A. Gli utenti
1. Gli utenti che accederanno allo sportello saranno ricevuti dagli operatori addetti al front-desk e riceveranno le prime informazioni, anche attraverso l'organizzazione di incontri, tavole rotonde sulle opportunità offerte.
2. Al fine di facilitare una raccolta e sistematizzare delle informazioni, gli operatori dello sportello, utilizzeranno l'apposito modello "Scheda curriculum "Banca dati" (che sostituisce quella precedentemente distribuita) dove saranno inseriti i dati del curriculum vitae di ogni utente che accede al servizio; i dati successivamente saranno inseriti all'interno di apposito archivio informatizzato, che sarà aggiornato con cadenza giornaliera e trasferito all'Agenzia regionale per l'impiego secondo modalità che saranno successivamente stabilite.
3. Presso il front-desk dovranno essere erogate informazioni occorrenti per conoscere:
a)  le modalità di accesso ai corsi di formazione professionale;
b)  gli stage e la formazione all'estero;
c)  i finanziamenti per la creazione d'impresa;
d)  il lavoro e la formazione in Europa;
e)  gli strumenti per l'inserimento nel mondo del lavoro (tirocini formativi e di orientamento, apprendistato, rapporti di lavoro part-time e a tempo determinato, lavoro interinale, telelavoro).
B. Le imprese
1. Per le attività rivolte alle imprese, operanti nel territorio di competenza, i servizi offerti dovranno costituire un'ulteriore opportunità per facilitare la ricerca di nuovo personale, e per la individuazione dei fabbisogni di aggiornamento, riqualificazione o specializzazione dei propri dipendenti.
2. La ricerca del personale, in particolare, sarà curata degli operatori specializzati dello sportello, sarà effettuata sulla base delle schede dei curriculum ricevuti o sulla base di campagne informative specifiche che potranno di volta in volta attivarsi.
3. Al fine di costituire una raccolta sulla domanda di lavoro, sulle sue caratteristiche e sulla tendenza del fabbisogno formativo, gli operatori dello sportello, utilizzeranno l'apposito modello "Scheda per la richiesta servizio preselezione" in cui andranno riportati i dati relativi alle singole aziende; i dati saranno inseriti all'interno di apposito archivio informatizzato, aggiornato con cadenza giornaliera e trasferito all'Agenzia regionale per l'impiego secondo modalità che saranno in seguito stabilite.
Si fa presente che è in corso di definizione l'apposito software informatizzato che consentirà l'immissione dei dati dell'utenza e delle imprese e permetterà l'incrocio domanda-offerta di lavoro, la cui distribuzione sarà effettuata successivamente all'inoltro dei modelli richiamati al paragrafo VI - Adempimenti.
IV. Attività prioritarie
A. Servizi in favore di utenti in obbligo formativo (art. 68 della legge n. 144/99)
La realizzazione dell'obbligo formativo (art. 68, legge n. 144/99) si poggia sulla reazione di un sistema di relazioni fra una pluralità di soggetti, istituzionali e non, che ruota intorno ai servizi pubblici per l'impiego. Infatti nel contesto dell'obbligo formativo tali servizi costituiscono il punto di snodo fra i percorsi dell'istruzione, della formazione professionale e dell'apprendistato e rappresentano l'elemento di promozione e garanzia del successo formativo. Nel contesto di tale funzione il percorso che devono compiere i giovani si snoda verso due possibili esiti: l'uscita verso uno dei percorsi formativi previsti ed eventualmente verso altri servizi presenti nel territorio; è per tale ragione che il colloquio di orientamento persegue l'obiettivo di ricostruire la biografia personale dell'utente e analizzarne aspettative, motivazioni, orientamenti e interessi professionali al fine di definire con l'utente il percorso/progetto per il successo dell'obbligo formativo.
1. In tal senso le attività, gli sportelli multifunzionali cureranno, a supporto dei servizi pubblici per l'impiego, interventi nei confronti di giovani assoggettati all'obbligo formativo, curando l'inserimento nell'Anagrafe regionale dell'obbligo formativo mediante la scheda "Scheda individuale anagrafe obbligo formativo", ed attraverso colloqui informativi di orientamento ed utilizzando l'apposita scheda "Scheda di monitoraggio individuale obbligo formativo", allegate alla presente direttiva.
2. Prioritariamente detto servizio andrà effettuato nei confronti degli utenti posti in obbligo formativo e frequentanti le attività formative dell'anno in corso presso i Centri operanti nel bacino territoriale dello sportello. A questo proposito si raccomanda di attuare concrete sinergie tra gli sportelli presenti nello stesso territorio al fine di evitare inutili duplicazioni.
3. I risultati scaturenti dai colloqui orientativi dovranno essere raccolti a cura degli operatori ed i dati relativi ad ogni utente dovranno essere inseriti all'interno di apposito software dedicato.
4. Gli ulteriori dati, che completeranno il bacino di utenza dell'anno in corso, potranno essere acquisiti presso il Dipartimento formazione professionale dell'Assessorato del lavoro e presso gli UU.PP.L.M.O. competenti per territorio.
5. I dati che comporranno l'anagrafe regionale dell'obbligo formativo saranno immessi all'interno di un apposito software la cui distribuzione sarà effettuata successivamente all'inoltro da parte di ogni organismo dei modelli richiamati al paragrafo VI - Adempimenti.
6. I dati raccolti, come sopra indicato, saranno inviati all'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale - area formazione -, entro e non oltre il 20 di ogni mese e sino al 30 giugno del 2001.
7. L'Agenzia curerà l'analisi del fenomeno e provvederà al successivo inoltro agli organi competenti.
8. Nei confronti di tale utenza potranno essere previsti aggiuntivi colloqui di "rinforzo" finalizzati alla de-finizione dei percorsi individuali che assumono le ca-ratteristiche proprie del consueling, vale a dire di un intervento che, operando sugli stessi contenuti della consulenza orientativa, si caratterizza come relazione d'aiuto.
B. Servizi in favore di utenti disabili (legge n. 68/99)
La legge n. 68/99 definisce le nuove modalità di inserimento lavorativo dei soggetti disabili attraverso una riqualificazione innovativa del precedente sistema procedurale. Le nuove modalità, che prevedono percorsi consensuali dell'accesso al lavoro, individuano le nuove forme di intervento per la valutazione del grado di funzionalità e operatività negli ambienti di lavoro dei soggetti, e la definizione degli strumenti di valorizzazione delle capacità lavorative residue dei soggetti disabili. I compiti del sistema dei servizi pubblici per l'impiego traguardano quindi un superamento degli automatismi impositivi nei confronti dei datori di lavoro e nel contempo propongono azioni di sostegno finalizzate all'adeguamento professionale degli individui in armonia con progetti individuali di inserimento professionale e di integrazione sociale. In questa direzione diventa prioritaria la ricognizione del fenomeno della "disabilità" e la puntuale conoscenza delle caratteristiche individuali che costituiscono uno spaccato dell'offerta di lavoro che può, attraverso idonei trattamenti, conseguire obiettivi di abilità e competenza e di occupazione. A tal fine vanno predisposte attività di orientamento mirato per coadiuvare le politiche attive che i servizi pubblici per l'impiego dovranno promuovere.
1. In tal senso le attività degli sportelli multifunzionali saranno dedicate alla organizzazione di colloqui mirati rivolti ai soggetti disabili, iscritti nelle liste ex legge n. 482/99, con l'ausilio della "scheda per l'inserimento nella banca dati dei disabili" allegata alla presente direttiva ed inoltre effettueranno colloqui individuali per disabili di "nuovo accesso". Si evidenzia che tali compiti, rientranti in materia la cui regolamentazione è in corso di definizione, andranno successivamente armonizzati con le successive direttive specifiche.
2. Gli UU.PP.L.M.O. competenti alla formazione degli elenchi ed alla formulazione delle graduatorie (art. 8, commi 1 e 2, della legge n. 68/99), avranno cura di regolamentare la trasmissione di detti dati agli sportelli presenti nel territorio di competenza che cureranno i colloqui sopradetti.
3. I risultati scaturenti dai colloqui orientativi e le relative schede dovranno essere raccolti a cura degli operatori ed i dati relativi ad ogni utente dovranno essere inseriti all'interno di apposito software dedicato, che sarà inviato, con cadenza settimanale agli UU.PP.L.M.O. competenti per territorio.
C. Analisi dei risultati formativi
1. Particolare attenzione dovrà essere rivolta, nell'ambito delle attività interne svolte da ciascun sportello, all'analisi dei risultati occupazionali risultanti dalla frequenza ad attività formative svolte presso i centri di formazione. A tale scopo le azioni di follow-up, che rappresentano un utile strumento per conoscere e valutare l'output formativo sui partecipanti, dovranno riferirsi alle attività formative già svolte da ogni organismo nel corso dei precedenti due anni (1998-1999 e 1999-2000), distinte per settori (sub-settori e comparti) e tipologia dei destinatari.
2. I risultati dovranno essere trasmessi, in sede di prima attivazione, entro il 10 maggio 2001, all'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale - area formazione - e al Dipartimento formazione professionale - gruppo III, programmazione e vigilanza didattica - dell'Assessorato regionale del lavoro.
V. Organizzazione dei servizi
1. Lo sportello multifunzionale sarà strutturato in modo che al suo interno sia chiaro e visibile una organizzazione distinta in attività di front-desk e back-office.
2. Tutti i servizi destinati ed offerti all'utenza, saranno erogati nei locali destinati ad attività di front-desk. L'ambiente e la logistica saranno corredati di tutte le necessarie indicazioni per consentire all'utente di usufruire del servizio con la massima snellezza.
3. Per tale ragione dovranno essere realizzati degli ambienti capaci di rendere comprensibile e immediatamente utilizzabile all'utente i servizi forniti.
4. L' individuazione di spazi di facile accesso e con caratteristiche tecniche adeguate rappresenta il requisito fondamentale di ogni sportello multifunzionale, e pertanto dovrà essere posta particolare attenzione agli arredi, ai divisori, ai banchi che dovranno avere dimensioni tali da consentire inoltre punti di attesa con posti a sedere, e spazi servizio di limitata visibilità.
5. Lo spazio destinato all'utenza dovrà essere, altresì, attrezzato con cartellonistica specializzata, materiale illustrativo e divulgativo (depliant, opuscoli, programmi, dossier, libri, riviste, giornali), bacheche aggiornate quotidianamente (concorsi, borse di studio, lavoro, corsi professionali, appuntamenti culturali, attività di vario genere...).
6. In sede di prima applicazione lo standard logistico, richiamato al superiore punto 4, costituisce obiettivo da raggiungere compiutamente nell'anno 2002.
7. Le attività individuate nella presente direttiva rappresentano un campione sperimentale per la prima attivazione dei servizi che saranno offerti all'utenza degli sportelli multifunzionali.
8. Le attività programmate e rese dallo sportello potranno essere attuate anche in forma itinerante attraverso l'organizzazione di un sistema reticolare di recapiti dei quali dovrà essere preventivamente comunicata l'esatta ubicazione, le giornate e gli orari di funzionamento, nonché il/i nominativo/i del personale impiegato.
9. Dette attività andranno organizzate preventivamente e comunicate con congruo anticipo agli UU.PP.L.M.O. competenti per territorio, che assicureranno ogni iniziativa di coordinamento e di controllo anche attraverso le sezioni circoscrizionali per l'impiego.
10. Per tutte le altre attività che dovranno essere svolte, ed eventuali altre informazioni di carattere rilevante per la erogazione di specifici servizi, questa Agenzia procederà a fornire tutte le comunicazioni attraverso il sito internet www.regione.sicilia.it/lavoro
VI. Azioni di comunicazione, diffusione e pubblicità
1. Delle attività, dei servizi offerti e dei risultati conseguiti dallo sportello dovrà essere fornita ampia diffusione sia nei confronti degli utenti (destinatari delle azioni) sia nei confronti dell'opinione pubblica in generale, attraverso l'adozione di strumenti che garantiscano la trasparenza delle attività svolte e ne consentano la rapida diffusione ed l'efficace informazione, allo scopo peraltro di facilitare la comunicazione con l'utenza. Al riguardo si richiama l'opportunità del pieno coinvolgimento degli uffici periferici del lavoro (UU.PP.L.M.O. e SCICA) e delle Province regionali.
2. Le azioni di diffusione sono indubbiamente un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle politiche comunitarie, nazionali e regionali riguardo lo svolgimento dei servizi e degli interventi svolti, nonché per la conoscenza dei risultati conseguiti. Tutte le azioni pubblicitarie ed informative dovranno, pertanto, recare gli emblemi a colori, della Regione siciliana e dell'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale, secondo le modalità di cui al successivo punto 5, nonché il seguente testo: "Progetto finanziato dall'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione". Gli enti locali, promotori delle singole iniziative, potranno autorizzare l'inserimento dei propri stemmi.
3. Le modalità sopra enunciate dovranno essere eseguite anche per l'utilizzo di altri strumenti informativi e pubblicitari quali opuscoli, pieghevoli, bollettini informativi, sito web, banca dati, materiale audiovisivo, nonché per lo svolgimento di manifestazioni informative, convegni, seminari, fiere, esposizioni che saranno effettuati;
4. Oltre i manifesti, le targhe ed i cartelloni che contribuiscono a vivacizzare i luoghi di lavoro, e rappresentano un potente strumento di comunicazione al grande pubblico, garantendo al contempo una visibilità delle azioni realizzate con il contributo della Regione siciliana, gli Organismi attuatori avranno cura di affiggere, in prossimità dell'ingresso dello sportello multifunzionale, una targa permanente che contenga gli emblemi secondo le modalità specificate al punto successivo 5 sub a. e b. e c. nonché il testo riportato nel precedente punto 2.
5. Ai fini di una presentazione omogenea, tutti gli strumenti di comunicazione dovranno recare il simbolo della Regione siciliana e dell'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale attenendosi alle indicazioni sotto riportate:
a)  l'emblema della Regione siciliana dovrà essere realizzato da uno scudo alla francese raffigurante al centro la triscele color carnato, con il gorgoneion e le spighe, in campo trinciato color rosso aranciato e giallo (art. 2 della legge regionale 28 luglio 1990, n. 12). All'emblema dovrà essere aggiunta la scritta, oltre che della Regione siciliana anche quella dell'Assessorato regionale del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione;
b)  l'emblema della Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale dovrà essere realizzato secondo il modello sotto riportato. All'emblema dovrà essere aggiunta la scritta "Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale".

AGENZIA REGIONALE PER L'IMPIEGO E PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

VII. Adempimenti
1. Ogni organismo titolare di sportello formativo, inserito nel Piano 2000/2001, è tenuto a fornire, in questa prima fase, le informazioni sotto riportate compilando i modelli riportati in allegato e procedere all'invio, con nota a firma del legale rappresentante, all'Agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale - area VI - Formazione - e agli UU.PP.L.M.O. competenti per territorio, entro e non oltre 10 giorni dalla pubblicazione della presente nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana. Per tale ragione, non appena in possesso dei modelli debitamente compilati, si procederà all'assegnazione del codice ad ogni sportello presente nel territorio regionale.
-  denominazione dello sportello, con indicazione dell'indirizzo e dei recapiti telefonici principali, il nominativo del referente dello stesso sportello (modello 1). In questo stesso modello andranno riportati eventuali altri recapiti, oltre a quello principale, che lo sportello ha stabilito di eleggere nel territorio di appartenenza e nei quali saranno erogati gli stessi servizi elencati nel modello 12;
-  ubicazione dello sportello, chiarendo se trattasi di locali la cui titolarità (diretta proprietà, affitto, comodato etc..) è riconducibile ad organismo interno (legge regionale n. 24/76) o la titolarità è attribuibile ad organismo esterno; in quest'ultimo caso andrà specificata la denominazione ed il nominativo di un responsabile (modello 2);
-  denominazione dell'organismo o di altri eventuali Organismi presenti in regime di compartecipazione, riportando il numero di codice (vedi decreto n.442/I/2000/FP del 13 novembre 2000) attribuito dall'Assessorato regionale del lavoro, nonché l'elenco dei nominativi degli operatori dipendenti coinvolti presso lo sportello con indicazione della qualifica, dell'organismo di appartenenza, specificando altresì l'impegno orario settimanale e delle principali attività svolte, (modello 3);
-  elenco di eventuali altri Organismi esterni che partecipano alla realizzazione delle attività dello sportello, indicando anche la tipologia di azioni effettuate, (modello 4);
-  comunicazione della data inizio delle attività dello sportello, indicando le motivazioni nel caso di mancato avvio delle attività, (modello 5);
-  elenco dei nominativi e qualifiche degli eventuali professionisti esterni e delle principali attività svolte, (modello 6);
-  il numero di utenti che hanno avuto usufruito dei servizi dello sportello, distinti per macro tipologie, evidenziando la tipologia di servizio richiesto nonché di servizio erogato, (modello 7);
-  i giorni e gli orari di apertura dello sportello al pubblico, nonché quelli dedicati ad attività interne e/o esterne svolte dagli operatori, (modello 8);
-  le caratteristiche dei locali dello sportello (mo-dello 9);
-  elenco delle attrezzature informatiche presenti nei locali destinati allo sportello, (modello 10);
-  elenco dei principali Organismi con cui si sono già stabilite forme di collaborazione sinergica, (modello 11);
-  planning relativo alle azioni svolte e dei servizi erogati alla data di compilazione dei modelli, con indicazione di ogni carico di lavoro e degli eventuali recapiti decentrati ove saranno effettuate attività oltre la sede principale, (modello 12);
-  report mensile (modello 13) accompagnato da sintetica relazione sull'andamento delle attività.
VIII. Monitoraggio
1. Le azioni svolte all'interno degli sportelli saranno oggetto di apposito monitoraggio che sarà effettuato dall'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale.
2. Apposito report mensile dovrà essere trasmesso, attraverso l'adozione del modello 13 accompagnato da sintetica relazione descrittiva dell'andamento, all'area IV - Formazione dell'Agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale che valuterà le azioni ed i servizi offerti da ogni sportello con particolare riferimento ai dati sugli utenti e sulle aziende che accedono al servizio.
3. Le azioni di monitoraggio che saranno effettuate, sia sulle caratteristiche strutturali dello sportello sia sulle attività degli operatori, analizzeranno i risultati prodotti sugli utenti in termini di qualità ed in particolare saranno indagati i seguenti aspetti:
a)  modalità di erogazione dei servizi unitamente alle capacità ed alla prontezza nel fornire risposte adeguate;
b)  tipologia di strumenti informativi utilizzati;
c)  modalità organizzative e logistiche;
d)  grado di soddisfazione degli utenti
e)  strumenti utilizzati e tecniche di lettura e di elaborazione dei risultati.
4. Dopo una prima verifica del funzionamento degli sportelli e dei servizi erogati, l'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale stipulerà le convenzioni per lo svolgimento di alcuni compiti propri dei servizi all'impiego, secondo le modalità stabilite all'art. 12 della legge regionale 24/2000, con particolare riferimento agli interventi indicati all'art. 3 del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, giusto avviso espresso dalla Commissione regionale per l'impiego nella seduta del 7 marzo 2001. Tali attività saranno svolte d'intesa con gli uffici periferici del lavoro, che, quali organi titolari delle funzioni decentrate dei servizi per l'impiego, ne cureranno il coordinamento, la vigilanza ed il controllo.
IX. Modalità e termini di presentazione dei modelli
I modelli richiamati al paragrafo VI - Adempimenti - debitamente compilati, accompagnati da una nota a firma del legale rappresentante, dovranno essere inviati all'area IV - Formazione dell'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale, via Imperatore Federico n. 52 - 90143 Palermo, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della presente circolare nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
I modelli richiamati, ai fini della compilazione, potranno essere scaricati presso le new del sito dell'Assessorato al lavoro www.regione.sicilia.it/lavoro.
Per ogni e qualsiasi chiarimento gli Organismi potranno rivolgersi all'area formazione, ai seguenti numeri telefonici 091.6960400 - fax 091.362353 - e.mail agimpe01@regione.sicilia.it.
X. Disposizioni finali e transitorie
La presente direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e presso le new del sito dell'Assessorato del lavoro www.regione.sicilia.it/lavoro.
I direttori degli UU.PP.L.M.O. dell'Isola provvederanno a rendere nota la presente direttiva a tutti gli enti di formazione professionale ed organismi in indirizzo operanti nel territorio competente.
  L'Assessore: Adragna 





Modelli richiamati nel paragrafo VI "Adempimenti"



























STANDARD METODOLOGICO
Il presente documento rappresenta il primo quadro di riferimento per la organizzazione delle attività degli sportelli multifunzionali in collegamento con i servizi pubblici per l'impiego.
Di seguito vengono presentati i primi obiettivi per realizzare un funzionamento fortemente ancorato a standard qualitativi che possono consentire un progressivo allineamento dei servizi regionali rivolti all'offerta ed alla domanda di lavoro, ed agli standard stabiliti in sede di concertazione nazionale (Commissione europea, Ministero del lavoro e Conferenza Stato Regioni).
L'ottica di gradualità che si rende necessaria in questa prima fase di decollo suppone per tutti i soggetti coinvolti il carattere della sperimentalità e consegna al coordinamento centrale dell'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale la missione di adeguarne progressivamente criteri, modalità e contenuti delle prestazioni, con impegno a rispettare quanto stabilito nel Piano di azione nazionale (PAN) e nei documenti sostenuti dalla Fondo sociale europeo 2000/2006.
La realizzazione di questo primo appuntamento che individua missioni, compiti e metodologie costituisce una prima occasione di verifica concorsule delle capacità del sistema formativo di interagire adeguatamente con le dinamiche del mercato del lavoro e con i fabbisogni emergenti del territorio.
E' prevedibile, quindi, che il progressivo adattamento sulla norma sul lavoro imporrà un ulteriore adeguamento degli strumenti oggi presentati, i quali sono finalizzati alla qualificazione del nostro lavoro per definire attraverso successivi passaggi la "Carta dei servizi" già individuata nelle direttive nazionali in materia.
Il presente documento traccia un primo quadro operativo per la erogazione di servizi essenziali per una puntuale conoscenza delle dimensioni e delle componenti del mercato del lavoro siciliano e prepara alla definizione di piattaforme tematiche delle opportunità spendibili sia sul versante della domanda del lavoro, sia sul fronte dell'offerta di lavoro.
Questa prima gamma dei servizi consente agli sportelli di effettuare un primo approccio operativo finalizzato alla armonizzazione dei compiti assegnati al sistema della istruzione, della formazione e del lavoro.
L'insieme di queste attività proporranno sicuramente un miglioramento strutturale ed organizzativo che va ricondotto al superiore obiettivo di rafforzare la capacità delle risorse umane e la loro competitività nel mercato del lavoro.
Questo documento declina operativamente i contenuti della direttiva, fornendo indicazioni organizzate sulla missione proposta da ogni singola azione, sugli obiettivi posti, sulle competenze richieste e suggerisce modalità attuative e scelta di strumenti e metodologie.
Per alcune attività viene indicato inoltre un richiamo applicativo al primo documento "standard organizzativo e di funzionamento degli sportelli multifunzionali" elaborato dall'Agenzia regionale per l'impiego e distribuito a tutti gli operatori degli sportelli nel corso dell'incontro di giorno 8 nov. 2000. Si rammenta che il documento è disponibile presso le "new" del sito www.regione.sicilia.it/lavoro.
SERVIZI DI BASE
A. Accoglienza
Mission
L'accoglienza è l'unico servizio che non ha una funzione "intrinseca": non si va al centro per l'impiego per essere "accolti", ma per soddisfare un qualche tipo di esigenza. L'accoglienza serve invece essenzialmente a compiere una prima analisi di tale esigenza, e ad indirizzare l'utente ad un servizio interno o esterno" appropriato" rispetto alla esigenza rilevata (che non sempre coincide con la domanda espressa). Per questo motivo, l'accoglienza costituisce un servizio assolutamente strategico, ed è particolarmente importante che venga presidiato da operatori con adeguate competenze e con esperienza nel campo.
Risultati attesi
Accesso ai servizi offerti dalla struttura e informazioni su di essi.
Informazioni relative alla rete territoriale dei servizi.
Supporto nell'analisi del fabbisogno di servizi, e rinvio all'interno o all'esterno, ad altri servizi di base o specialistici.
Attività
Accogliere l'utente.
Analizzare la richiesta e identificare l'esigenza dell'utente.
Inserire i dati relativi nel sistema informativo.
Fornire all'utente informazioni sui servizi interni e sulla rete territoriale dei servizi.
Elaborare una ipotesi di rinvio ad un servizio interno o esterno.
Competenze richieste
Conoscenza dei servizi interni ed esterni.
Gestione del colloquio e comunicazione.
Analisi della domanda del utente.
Progettazione di percorsi individuali.
Utilizzo di data-base e sistemi informativi.
Indicazioni metodologiche
E' opportuno che l'accoglienza venga articolata in due momenti. Il primo momento è particolarmente breve (5-10 minuti) ed è finalizzato a rinviare l'utente ad un servizio interno o esterno (se già si è chiarita l'esigenza) oppure al vero e proprio "colloquio" di accoglienza, che a quel punto potrà avere la durata tipica di questo tipo di strumento (30-40 minuti). Quest'ultimo tipo di colloquio è invece quello che di norma può caratterizzare i momenti (o le strutture) a basso "flusso" di utenti.
B. Informazione
Mission
Per ciò che riguarda in particolare gli individui (per le imprese, vedi alla voce "informazione e consulenza alle imprese"), l'informazione ha la finalità di fare acquisire (anche attraverso l'autoconsultazione) informazioni finalizzate a supportare-facilitare le scelte formative, professionali e lavorative (impiego e re-impiego).
Risultati attesi
Accesso a informazioni di vario tipo (su situazione occupazionale; su percorsi di istruzione e formazione; su incentivi; su norme legislative e contrattuali; etc.).
Eventuale supporto a utilizzo delle informazioni, anche nella modalità in autoconsultazione.
Attività
Analizzare l'esigenza informativa dell'utente.
Fornire informazioni relative agli ambiti di pertinenza (situazione occupazionale), offerta formativa, incentivi, legislazione e contrattualistica, etc..
Supportare l'utente nella consultazione e autoconsultazione.
Organizzare incontri di informazione per gruppi.
Organizzare incontri allargati o comunque socializzare informazioni per tipi specifici di utenti.
N.B. Come negli altri servizi, nelle attività non sono ricomprese le attività di back-office (in questo caso: produzione, riproduzione, organizzazione della documentazione informativa).
Competenze richieste
Conoscenza dei servizi interni ed esterni alla struttura.
Conoscenza dell'offerta di servizi scolastici, formativi e lavorativi del territorio.
Comunicazione e relazione.
Gestione di gruppi.
Utilizzo media diversi (carta, computer, video, etc.).
Indicazioni metodologiche
Diverse possono esser le modalità di erogazione-fruizione dell'informazione: autoconsultazione; consultazione guidata dall'operatore; colloquio informativo individuale; gruppi di informazione; seminari, mostre e workshop.
Va osservato che nella prospettiva dell'individuo esse non si escludono a vicenda, ed anzi sono "ottimizzabili" nell'ambito del percorso.
Va inoltre notato che particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alla informazione "esterna" allo sportello (mostre, seminari e workshop) proprio per le sue potenzialità promozionali verso tipi di utenti magari finora poco toccati dai servizi offerti.
C. Consulenza
Mission
La consulenza orientativa costituisce uno dei diversi tipi di servizio nei quali può articolarsi quella funzione complessa che viene definita di norma con il termine sintetico di "orientamento". Altri tipi di servizio che vi si possono ricomprendere sono ad esempio il supporto all'inserimento lavorativo, la formazione orientativa, il counselling, il bilancio di competenze: alcuni sono considerati "di base", altri invece "specialistici".
In questo quadro, la consulenza orientativa (nella sua configurazione tendenzialmente breve, consistente in un numero limitato e definito di incontri) ha essenzialmente la finalità di supportare e facilitare il processo di scelta dell'individuo nelle transizioni formative, professionali e lavorative che lo riguardano: essa sfocia di norma in un ulteriore servizio, che è quello del sostegno all'inserimento lavorativo.
Risultati attesi
Supporto alla scelta formativa, professionale e lavorativa.
Analisi e riconoscimento delle competenze e risorse individuali, in funzione della loro spendibilità.
Definizione di un progetto formativo o professionale individuale e di un piano di azione conseguente.
Attività
Analizzare competenze, risorse, interessi e aspettative individuali nei confronti del lavoro.
Supportare l'utente nel problem setting relativo alla propria situazione.
Supportare la elaborazione, da parte dell'utente, di un progetto formativo, professionale o di inserimento lavorativo.
Competenze richieste
Conoscenza dei servizi interni e della rete territoriale.
Conoscenza delle caratteristiche del mercato del lavoro locale.
Conoscenza della nuova normativa sul collocamento e degli incentivi connessi all'inserimento.
Comunicazione e relazione.
Gestione del colloquio (e di quello di consulenza orientativa in particolare) e della relativa strumentazione di supporto (analisi delle competenze, degli interessi, etc.).
Utilizzo di media diversi (carta, video, computer).
Progettazione di percorsi individuali (formativi, professionali, di inserimento).
Indicazioni metodologiche
Come già indicato, il percorso di consulenza orientativa (c.d. "breve") consiste di norma in un numero definito e limitato di colloqui (da 2 a 4), al termine dei quali la mancata definizione di un progetto individuale consiglia l'invio ad altro servizio di base o a servizio specialistico, a seconda del tipo di problema riscontrato. Per questi motivi, ed in funzione degli obiettivi propri della consulenza orientativa (vedi Mission) particolarmente forte deve essere in questo caso l'integrazione con gli altri servizi interni ed esterni. Gli oggetti prevalenti trattati nel colloquio sono: interessi, aspettative, risorse e competenze dell'utente; opportunità formative, professionali, lavorative presenti; progetto possibile per la transizione.
D. Sostegno all'inserimento lavorativo
Mission
Come abbiamo sopra indicato, il sostegno all'inserimento lavorativo fa parte integrante di quel servizio "complesso" che viene denominato "orientamento", e che ricomprende al proprio interno sia servizi di norma considerati "di base" (quali appunto l'informazione, la consulenza orientativa e il sostegno), sia servizi considerati" specialistici" (quali la formazione orientativa, il counselling e il bilancio di competenze). In tale prospettiva, il sostegno all'inserimento ha la finalità specifica di supportare da un lato la ricerca attiva del lavoro, e dall'altro il vero e proprio processo di inserimento/reinserimento lavorativo.
Risultati attesi
Miglioramento della propria capacità di ricercare attivamente lavoro.
Aiuto nella ricerca di un lavoro coerente con le proprie competenze e risorse, e compatibile con aspettative e interessi.
Supporto nella fase di inserimento.
Attività
Supportare l'utente nella ricerca attiva del lavoro, anche attraverso momenti di formazione individuale o collettiva.
Promuovere l'inserimento dell'utente (attraverso tirocini, incentivi, etc.).
Supportare l'utente nella prima fase dell'inserimento lavorativo.
Competenze richieste
Conoscenza dei servizi interni e della rete territoriale.
Conoscenza delle caratteristiche del mercato del lavoro locale.
Conoscenza della normativa sul collocamento e degli incentivi connessi all'inserimento.
Analisi delle competenze e risorse individuali.
Analisi delle posizioni di lavoro e dei fabbisogni di competenze a ciò connessi.
Progettazione (e valutazione)di percorsi formativi, professionali, di tirocinio, di inserimento.
Tecniche di ricerca attiva del lavoro.
Conduzione di gruppi.
Comunicazione e relazione (lavoro di "rete").
Indicazioni metodologiche
Si tratta di un servizio per il quale particolarmente importante risulta il lavoro "in rete" con altri tipi di servizi (consulenza orientativa e collocamento e incrocio domanda/offerta, dai quali in genere "riceve" l'utente; ma anche promozione e sostegno all'autoimpresa, formazione professionale, servizi specialistici per l'inserimento do soggetti con particolare difficoltà...): essenziali quindi sono le competenze a ciò connesse.
Come si può facilmente dedurre dalla descrizione, nella accezione adottata i job centre, in quanto una delle modalità di supporto all'inserimento, appartengono a questo tipo di servizio.
E. Incrocio domanda/offerta
Nell'ambito della locuzione incrocio domanda/offerta vengono ricompresi servizi che potrebbero anche, in una prospettiva diversa, essere considerati distintamente: sia come segnalazione all'impresa di un nominativo adeguato alle sue esigenze, sia come adempimento e procedura di formalizzazione dell'assunzione; ma anche la preselezione, la diffusione delle domande e delle offerte di lavoro, l'autocandidatura, etc. Tutti questi servizi, in ogni caso, sono accomunati dalla finalità generale, che consiste nel mettere in relazione e in contatto (nel rispetto delle norme vigenti) la domanda e l'offerta di lavoro (imprese e individui, quindi).
Volendo distinguere tra tali sub-servizi (o attività), indicheremo con:
-  preselezione quel particolare tipo di procedura (supportata da un software specifico) di analisi delle caratteristiche dell'offerta di lavoro a fronte della domanda espressa dall'impresa, e che esita nella presentazione a questa di una "rosa" ristretta di nominativi "coerenti", e nella promozione di un contatto tra impresa e individui pre-selezionati;
-  diffusione delle domande e delle offerte di lavoro quella procedura in base alla quale le domande di assunzione formulate dalle imprese vengono trascritte su schede e pubblicizzate in vari contesti, anche nella forma di periodici riepiloghi sintetici (anonimi, salvo diversa disposizione dell'impresa), e contengono un invito ai lavoratori interessati a segnalarsi per un eventuale colloquio di preselezione;
-  autocandidatura quella procedura che consiste nella raccolta di disponibilità al lavoro su scheda apposita, compilata e trasmessa da questa a quella al cui territorio si riferisce la offerta: i nominativi così raccolti vengono segnalati alle imprese che ne fanno richiesta, che possono contattare direttamente i candidati o richiedere al centro per l'impiego di effettuare un colloquio di preselezione.
Attività
Date le caratteristiche di questo servizio, i risultati attesi si diversificano a seconda del tipo di utente (individuo alla ricerca del lavoro o impresa).
Per ciò che riguarda gli individui, i risultati sono così sintetizzabili:
-  informazioni e consulenza su norme e contrattualistica relativa al lavoro;
-  informazioni sulla domanda di lavoro;
-  colloquio di preselezione, con verifica delle proprie caratteristiche e della relativa spendibilità sul mercato del lavoro;
-  inserimento in banca-dati;
-  autocandidatura con diverse modalità;
-  messa in contatto con imprese che domandano lavoro;
-  espletamento pratiche amministrative connesse al collocamento.
Per ciò che riguarda le imprese, i risultati sono così sintetizzabili:
-  informazioni e consulenza su norme, contrattualistica, incentivi;
-  informazioni sull'offerta di lavoro nell'ambito di proprio interesse;
-  inserimento in banca-dati;
-  diffusione delle proprie richieste in termini di professionalità e competenze;
-  acquisizione di segnalazione di nominativi appropriati alle esigenze espresse (anche nella forma della "rosa ristretta" di nominativi);
-  espletamento di procedure amministrative connesse all'assunzione.
Competenze tecniche
Identificare le esigenze degli utenti, analizzando attraverso modalità strutturate la domanda che essi esprimono.
Offrire informazioni e consulenza su vari aspetti della normativa, della contrattualistica, degli incentivi.
Procedere ad adempimenti di tipo amministrativo connessi al collocamento.
Gestire (alimentare; consultare; aggiornare) le banche dati della domanda e dell'offerta, in funzione dell'ottimizzazione delle possibilità di incrocio tra di esse.
Effettuare il colloquio di preselezione (che significa tra l'altro analizzare le caratteristiche professionali degli individui in relazione alle caratteristiche della domanda di professionalità espressa dalle imprese).
Progettare e realizzare modalità diverse di supporto all'incontro tra domanda e offerta di lavoro (diffusione delle domande e delle offerte; autocandidatura; incontri ad hoc tra aziende e individui alla ricerca del lavoro; etc.).
Competenze richieste
Conoscenza dei servizi e del contesto economico-produttivo e di mercato del lavoro a livello territoriale (soggetti; competenze; etc.).
Conoscenza di norme, contrattualistica, incentivi.
Utilizzo e gestione di data-base informatizzati.
Gestione del colloquio, con particolare riferimento allo specifico del colloquio di preselezione con connesso utilizzo del software dedicato.
Analisi delle competenze individuali.
Analisi della domanda dell'impresa, delle posizioni di lavoro e dei fabbisogni di professionalità a ciò connessi.
Gestione di rapporti complessi (insieme l'individuo e l'impresa) e tecniche di negoziazione.
Promozione e marketing sociale.
Indicazioni metodologiche
Le modalità concrete di erogazione del servizio possono variare molto in funzione dei diversi tipi di attività nelle quali questo di norma viene articolato. All'interno di tali specifiche attività (ad esempio: preselezione; diffusione delle domande e delle offerte di lavoro; autocandidatura) esistono poi modalità abbastanza "standardizzate" di operare, che caratterizzano le "buone pratiche" in essere nel nostro Paese. Il "vincolo" posto dal software specifico fa sì che l'attività di preselezione costituisca uno degli ambiti più strutturati e standardizzati a tale riguardo.
F. Informazione e consulenza alle imprese
Mission
Se da un lato è vero che una parte di informazione e consulenza alle imprese è già "naturalmente" compresa nel servizio che abbiamo definito "collocamento e incrocio domanda/offerta" (si vedano al riguardo sia la "mission" che i risultati che le attività), dall'altro lato è altrettanto vero che l'impresa costituisce un utente del tutto peculiare, e che in questa fase di radicale ripensamento della logica e della pratica dei servizi ad esso appare quanto mai necessario "dedicare" un servizio ad hoc, specificamente orientato a supportarlo nel processo di analisi, valutazione e scelta relativo al reperimento di personale e alla gamma delle" opportunità" (tipologie di contratti; incentivi; etc.) a ciò connesse.
Risultati attesi
Accesso a informazioni di vario tipo (su incentivi; su norme legislative e contrattuali; su caratteristiche del mercato del lavoro settoriale; etc.).
Eventuale supporto a utilizzo delle informazioni, anche nella modalità in autoconsultazione.
Supporto consulenziale "tailor made" in ordine alle esigenze espresse(analisi ed eventuale riformulazione della domanda; definizione della gamma di opportunità e dei vincoli normativo-contrattuali; incentivi; etc.).
Rinvio ad altri servizi di base o specialistici particolarmente "integrati" con questo (collocamento e incrocio domanda/offerta - eventualmente per attività di preselezione; formazione professionale; sostegno alla creazione d'impresa; progetti speciali per utenti in particolare difficoltà sul mercato del lavoro).
Attività
Rilevare ed analizzare la domanda (esplicita ed implicita) delle imprese.
Fornire alle imprese informazioni di vario genere, con riferimento alle esigenze manifestate.
Supportare la eventuale fruizione di informazioni in autoconsultazione.
Sviluppare un rapporto consulenziale con le imprese, volto alla elicitazione dei problemi delle stesse, ed alla loro rielaborazione in chiave propositiva, anche attraverso il rinvio a servizi interni ed esterni, di base o specialistici a seconda dei problemi individuati.
Competenze richieste
Conoscenza dei servizi interni ed esterni alla struttura dedicati alle imprese (compresi finanza, marketing, qualità, etc.).
Conoscenza del contesto economico-produttivo e di mercato del lavoro (anche settoriale).
Conoscenza delle norme, della contrattualistica, degli incentivi relativi alle assunzioni.
Comunicazione e relazione, con particolare attenzione alla relazione di consulenza.
Tecniche di negoziazione.
Utilizzo media diversi (carta, computer, video, etc.).
Analisi della domanda delle imprese.
Promozione e marketing sociale.
Indicazioni metodologiche
In questo caso si manifesta con particolare evidenza la distinzione tra servizio inteso come "insieme di attività finalizzato a produrre un vantaggio per il l'utente" e servizio inteso invece come "unità organizzativa autonoma, specificamente dedicata alla realizzazione di dette attività ". Infatti, il servizio (nella prima accezione proposta)"informazione e consulenza per le imprese" può essere operativamente implementato con forme organizzative diverse, anche in base a considerazioni "contingenti" che riguardano la dimensione della struttura, le competenze, le risorse a disposizione, etc.
Le forme organizzative possono ad esempio essere le seguenti:
-  unità organizzativa ad hoc, funzionalmente autonoma (ed integrata)dentro alla struttura del centro per l'impiego;
-  operatore esperto, prioritariamente dedicato ad altri servizi (in particolare informazione o incrocio domanda/offerta) ma che in alcuni momenti "istituisce" il servizio di informazione e consulenza alle imprese e lo agisce;
-  attività "normalmente" svolta nell'ambito di altri servizi (es. la preselezione) senza fare assumere particolare rilievo alla stessa.
In tutti i casi, come già si è sottolineato, le caratteristiche di questo servizio sono tali da richiedere una attenzione del tutto particolare al raccordo e alla integrazione con altri servizi interni ed esterni alla struttura, sia di base che specialistici.
G. Strumenti operativi
Al fine di uniformare l'utilizzo degli strumenti da utilizzare nelle attività e nei servizi, vengono di seguito allegate apposite schede richiamate nella direttiva; ed inoltre vengono allegati alcuni documenti che potranno coadiuvare il lavoro degli operatori.
Si ritiene importante evidenziare che qualsiasi ulteriore altro strumento predisposto dai singoli sportelli, e che può costituire esempio di buona prassi, sarà apprezzato dall'Agenzia regionale dell'impiego che ne curerà del caso la divulgazione, per l'eventuale utilizzo, presso tutti gli altri sportelli.
Schede:
a)  Scheda curriculum banca dati;
b)  Scheda aziende;
c)  Scheda individuale Anagrafe regionale giovani in obbligo formativo;
d)  Scheda monitoraggio individuale giovani in obbligo formativo;
e)  Scheda individuale Anagrafe regionale soggetti disabili.
Documenti:
a)  Come si compila un curriculum.
































COME SCRIVERE IL CURRICULUM VITAE

Cos'è?
Il curriculum è la sintesi concisa delle esperienze di studio e di lavoro che un candidato presenta ad un'azienda. Rappresenta, quindi, un biglietto da visita.
Occorre prestare molta attenzione a:
-  impaginazione;
-  lunghezza;
-  linguaggio;
-  qualità/quantità delle informazioni.
Caratteristiche di un buon curriculum
-  creare una prima impressione favorevole;
-  stimolare l'interesse verso il candidato;
-  essere attraente all'occhio e nella forma;
-  essere coinciso nelle parole e ricco nei fatti (il tempo medio della lettura di un curriculum da parte di un selezionatore è di 20 secondi!);
-  riuscire a convincere il selezionatore che il candidato è la soluzione al problema dell'azienda;
-  stimolare il selezionatore ad approfondire la conoscenza del candidato con un colloquio.
Regole di contenuto
Focalizzarsi sulle informazioni veramente signifi-cative per la candidatura, omettendo eventualmente quelle che non hanno collegamento con la posizione richiesta.
Nell'evidenziare le proprie capacità, sostenere i risultati con esempi concreti, evidenziando i risultati ottenuti.
Regole di forma
Il curriculum deve essere scritto a macchina o con un personal computer su normale carta da lettere formato usuale (tipo A4); può essere scritto a mano solo se esplicitamente richiesto.
Le voci del curriculum devono essere ben distinte dai dati personali, per dare più schematicità e leggibilità al foglio.
Il curriculum non deve mai superare le 2 pagine; nel caso di neodiplomati o neolaureati è sufficiente una sola pagina.
Cosa non deve mai mancare:
1. Nella prima sezione
Dati anagrafici
-  nome e cognome, indirizzo, telefono, stato civile, età.;
-  posizione nei confronti degli obblighi militari.
2.  Nella seconda sezione
Formazione
-  diploma di scuola superiore, l'anno in cui è stato conseguito e la votazione;
-  laurea, con anno di conseguimento, titolo, argomento della tesi e punteggio;
-  lingue straniere, è necessario indicare il grado di conoscenza della lingua sia parlata che scritta;
-  pratica sistemi informatici.
Elencare gli eventuali corsi di specializzazione postuniversitari:
-  corsi di lingue, informatica, tecniche di vendita e altri.
3. Nella terza sezione
Esperienze professionali
Occorre precisare in quali aziende o enti si è la-vorato/collaborato, in quali anni e con quali mansioni.
Partecipazione a seminari e convegni, indicando la data e il luogo (gli attestati inviarli solo se richiesti).
4. Nella quarta sezione
Notizie utili (hobby, volontariato, altre attività).
Consigli utili
E' necessario:
-  leggere i quotidiani (soprattutto quelli economici), puntando l'attenzione sulle richieste di lavoro che occupano grandi spazi pubblicitari;
-  in base al settore di lavoro prescelto, leggere le riviste specializzate per essere aggiornati sulle possibilità di assunzione delle aziende e poter rispondere tempestivamente;
-  nella descrizione delle precedenti esperienze lavorative (con la quale vanno differenziati i curriculum in base all'interlocutore), elencare tutte le attività svolte che abbiano attinenza con il nuovo impiego (comprese quelle nel campo dell'associazionismo o del volontariato);
-  trascorsa una settimana circa dalla spedizione della lettera e del curriculum, telefonare per cercare di ottenere un colloquio.
Evitare di:
-  presentarsi di persona, senza essere convocati, dopo l'invio del curriculum;
-  inviare domande a "pioggia", senza scegliere il settore;
-  spedire il curriculum prima di una lettera di presentazione;
-  spedire curriculum uguali per ogni occasione, magari ciclostilati, senza personalizzarli a seconda dell'interlocutore;
-  compilare curriculum prolissi, con notizie inutili.
La lettera di presentazione
Il curriculum va accompagnato da una lettera che costituisce, il più delle volte, il primo contatto con il datore di lavoro.
L'importante è essere concreti, mantenendo una forma sobria, garbata e sintetica, indicando i dati essenziali, la qualifica lavorativa cui si aspira e le moti-vazioni.
E' NECESSARIO
-  verificare attentamente la correttezza ortografica e formale;
-  porre attenzione che l'indirizzo del mittente sia in alto a sinistra;
-  che il nome e l'indirizzo del destinatario siano in alto a destra, ma più in basso rispetto al nome del mittente;
-  inserire l'oggetto: in risposta all'annuncio...
-  iniziare con "Egregi Signori" ma, se è già noto il nome della persona alla quale si vuol scrivere, iniziare con "Egregio Signor..." e chiudere con "Distinti saluti";
-  firmare di pugno.
Esempio di lettera
Nome e cognome ...............................................................
Via ...............................................................
C.A.P. ........................ Città ....................................
Telefono ....................................
Spett. Ditta ....................................
Via ....................................
C.A.P. ................... Città ....................................
alla c.a. del Sig. ....................................
Ufficio ....................................
OGGETTO: Risposta annuncio...
Egregi Signori,
con riferimento alla Vostra offerta di lavoro, apparsa sul giornale "...................................."
il giorno .................................... 19.............., codice ................................................................
(oppure: alla mia telefonata del giorno.....................19....................................).
Vi trasmetto in allegato il mio curriculum completo di referenze.
Sono disponibile fin da ora per un eventuale colloquio.
Ringrazio per la cortese attenzione e resto in attesa di un Vostro riscontro.
Città, data
Firma
....................................

Un esempio di Curriculum Vitae
DATI PERSONALI
Francesco Rossi,
Nato a Napoli il 15 ottobre 1971
Corso Garibaldi, 34 - 80124 Napoli
Tel. 081/242519 - Fax 081/242785
e-mail fraros@tin.it
Obblighi militari assolti
ESPERIENZE FORMATIVE
Titoli di studio
Laurea in giurisprudenza conseguita nell'anno accademico 1996/97 presso l'Università Federico II di Napoli con la votazione di 106/110 discutendo una tesi in Diritto degli enti locali dal titolo "I consorzi comunali".
Diploma di maturità scientifica conseguito nell'anno scolastico 1989/1990 presso il Liceo statale di Napoli Mercalli con la votazione finale di 58/60.
SPECIALIZZAZIONI
Ulteriori esperienze formative
Attestato di frequenza al corso "La qualità totale negli enti locali" conseguito nel 1994 presso il Centro di formazione "Il Cerchio" di Napoli.
CONOSCENZA DI LINGUE
Ottima conoscenza dell'inglese sia scritto sia parlato.
Buona conoscenza del francese sia scritto sia parlato.
Soggiorno studio di 15 giorni a Londra nel 1988.
PRATICA SISTEMI INFORMATICI
Discreta conoscenza dei sistemi operativi: MS-DOS, Windows.
Ottimo utilizzo di Word 5, Excel.
ESPERIENZE PROFESSIONALI
Ripetizioni di economia politica per studenti universitari e di diritto per studenti di istituti tecnici.
Promozione per la società Tempo Lavoro dal 1994 ad oggi.
Battitura e correzioni di tesi per l'agenzia Tasto Veloce.
Istruttore di sci nautico per il club Med di Palmy in Turchia nell'estate 1997/98.
INTERESSI PERSONALI
Amante del teatro e del cinema frequento associazioni culturali di orientamento scolastico.
Pratico basket e sci nautico.
Ai sensi della legge n. 675/96 sulla "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali" autorizzo l'azienda al trattamento dei miei dati personali.
Firma
....................................

(2001.12.571)
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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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