REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 13 OTTOBRE 2000 - N. 46
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Avv.Michele Arcadipane

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ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI

DECRETO 23 maggio 2000.
Modifica del decreto 27 novembre 1998, concernente approvazione e finanziamento del piano territoriale d'intervento della Provincia regionale di Ragusa in favore dell'infanzia e dell'adolescenza, ai sensi della legge n. 285 del 28 agosto 1997.

Allegato
RETTIFICA ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA PROMOZIONE DI DIRITTI E DI OPPORTUNITA' PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA NELL'AMBITO TERRITORIALE DI INTERVENTO DELLA PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA


Art.  1

La Provincia regionale di Ragusa costituisce per il proprio territorio l'ambito territoriale di intervento per l'attuazione della legge 28 agosto 1997, n. 285, recante "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza", nonché per dare attuazione alle direttive del decreto assessoriale n. 977 del 30 aprile 1998, proponendosi la finalità locale per favorire la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la realizzazione dell'infanzia e dell'adolescenza, privilegiando l'ambiente ad esse più confacente ovvero la famiglia in senso lato.

Art.  2
Soggetti

Gli enti partecipanti ed attuativi del presente accordo di programma sono:
-  la Provincia regionale di Ragusa;
-  il Provveditorato agli studi di Ragusa;
-  l'Azienda U.S.L. n. 7 di Ragusa;
-  il Centro per la giustizia minorile di Palermo;
-  i comuni della Provincia di Ragusa.

Art.  3
La Provincia

Svolge compiti di promozione, coordinamento supporto tecnico, ai fini della costituzione delle necessarie forme associative e dell'adozione dei piani territoriali di intervento.

Il Provveditorato agli studi di Ragusa

Favorisce l'utilizzazione degli edifici scolastici, soprattutto in orari pomeridiani, delle risorse materiali e professionali per la realizzazione dei progetti formulati e delle attività programmate per il raggiungimento delle finalità indicate nell'art. 1 del presente accordo di programma.
Fornisce i dati relativi al disagio degli alunni e delle loro famiglie, delle scuole incluse nei piani comunali per la lotta alla dispersione scolastica, avvalendosi anche degli osservatori di area.
Collabora all'individuazione degli strumenti e alla definizione dei criteri per il monitoraggio e la valutazione dei progetti e delle attività realizzate in attuazione al presente accordo di programma.

L'Azienda unità sanitaria locale n. 7 di Ragusa

Collabora alla realizzazione degli interventi ed in particolare della rete dei servizi a tutela e sostegno dei minori e delle loro famiglie, con l'utilizzo delle risorse professionali e logistiche disponibili nei servizi territoriali componenti la suddetta rete.
Collabora all'individuazione degli strumenti e alla definizione dei criteri per il monitoraggio e la valutazione dei progetti e delle attività realizzate in attuazione del presente accordo di programma.
Contribuisce all'interscambio dei dati relativi alla situazione giovanile.

Centro di giustizia minorile per la Sicilia

Fornisce i dati relativi a tutte le situazioni rientranti nell'ambito delle proprie competenze.
Individua attraverso i servizi minorili dipendenti, ed attraverso le segnalazioni dell'autorità giudiziaria minorile, i minori che saranno ammessi a partecipare ai progetti mirati che verranno attuati assicurando la presenza di operatori del servizio minorile.
Collabora all'individuazione degli strumenti ed alla definizione dei criteri per il monitoraggio e la valutazione dei progetti e delle attività realizzate in attuazione del presente accordo di programma.
Si impegna a garantire la presenza di un proprio componente nella commissione di cui all'art. 9, nonché nel collegio di vigilanza di cui all'art. 12.

I comuni

Rilevano le priorità necessarie del proprio territorio attinenti e all'adolescenza.
Rilevano le forme di devianze rilevabili nel contesto sociale e le eventuali forme di violenza nei confronti dei minori.
Trasmettono compiutamente i suddetti dati agli enti attuativi del presente accordo di programma.
Elaborano i piani d'intervento territoriali e i progetti esecutivi per annullare o quanto meno lenire le discrepanze del vivere civile, attuando i prioritari diritti dell'infanzia e dell'adolescente.
I comuni ai quali compete la responsabilità del progetto e la relativa gestione si impegnano a garantire la presenza di un proprio componente nella commissione di cui all'art. 9 nonché nel collegio di vigilanza di cui all'art. 11.

Art. 4
Modo di intervento

La Provincia regionale ed i comuni ricompresi in ciascuna aggregazione territoriale, ciascuno per le proprie competenze, assicurano nella definizione dei singoli progetti esecutivi e complessivamente, dei piani territoriali di intervento, la partecipazione delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) pubbliche e private, in particolare nella rilevazione di bisogni e della condizione minorile, nella scelta degli obiettivi e della metodologia di intervento, in una logica di normalità e quotidianità dell'azione di sostegno e di protezione sociale dell'infanzia e dell'adolescenza, superando ogni forma di intervento straordinario di tipo assistenziale.
A tal uopo, non può sottacersi la insufficienza delle risorse economiche della legge n. 285 in relazione alle primarie necessità emerse nel territorio provinciale nonché alla complessità degli interventi da attuarsi.

Art. 5
Finanziamenti

I finanziamenti da assegnarsi dalla Regione Sicilia, ai sensi dell'art. 4 del decreto 30 aprile 1998, alla Provincia regionale di Ragusa saranno ripartiti tra i comuni, sulla base degli indicatori citati in premessa, nel seguente modo:
  | Esercizio 1997-'98 | 1999 | Totale | (lire) | (lire) | (lire) 

Comune di Ragusa
Progetti  623.000.000 366.040.000 999.040.000 

-  Insieme in famiglia
-  Dalla parte dei bambini
-  Stradivarius
  | Esercizio 1997-'98 | 1999 | Totale | (lire) | (lire) | (lire) 

Comune di S. Croce
Progetti:  126.070.000 -.205 126.070.000 

-  Ragazzi 2000
Comune di Giarratana e Monterosso
Progetti:  92.060.000 -.205 92.060.000 

-  L'Infanzia che vorrei
Comune di Chiaramonte
Progetti:  62.153.205 62.153.205 124.306.410 

-  Colori dell'estate
-  Baby coop. di Peter Pan
Comune di Vittoria
Progetti:  589.904.000 425.104.000 1.015.008.000 

-  Due centri permanenti educativi e di aggregazioni per minori a rischio
-  Centro ricreativo ed educativo per il tempo libero
-  Intervento sostegno alla relazione genitori figli e alla genitorizzazione
-  Infanzia gioiosa
Comune di Comiso
Progetti:  223.000.000 223.000.000 446.000.000 

-  C.D.A.
Comune di Ispica
Progetti:  120.120.000 120.120.000 240.240.000 

Tre città per l'infanzia:
-  Conoscere e riconoscersi
Comune di Pozzallo
Progetti:  169.820.000 169.820.000 339.640.000 

Tre città per l'infanzia:
-  L'estate che vorrei
Comune di Modica
Progetti:  408.045.000 408.045.000 816.090.000 

Tre città per l'infanzia:
-  Comunità di accoglienza temporanea per minori a rischio
-  Crescere insieme
- Il cielo in una stanza
Comune di Acate
Progetti:  135.030.000 -.205 135.030.000 

-  Realizzazione di un centro socio ricreativo
Comune di Scicli
Progetti:  196.130.000 173.050.000 369.180.000 

-  Strada facendo
Totali      2.745.332.205 1.593.794.205 4.692.664.410 


Somma a disposizione della Provincia L. 80.313.590 da destinare per eventuali interventi a carattere d'urgenza.
Sentita la conferenza dei sindaci, eventuali costi aggiuntivi, per una migliore funzione del servizio, saranno a carico dei comuni.

Art. 5bis

Premesso che il comune di Modica con nota n. 12714 del 21 aprile 2000 ha trasmesso la delibera di giunta comunale n. 68 del 19 aprile 2000 con allegato progetto, con la quale il predetto ente ha rimodulato il progetto denominato accoglienza temporanea già parte integrante dell'accordo di programma del 19 settembre 1998 considerato che le motivazioni sottese alla rimodulazione del progetto appaiono condivisibili per le circostanze esposte in delibera tutto ciò premesso e considerato, fermo restando che tale rimodulazione non comporta alcun onere economico aggiuntivo o superiore rispetto a quello già previsto.
Si ritiene di accogliere all'unanimità la rimodulazione del progetto, così come prospettata dal comune di Modica.

Art.  6
Priorità d'intervento

I piani di intervento, la progettazione e la gestione, con il concorso di tutte le risorse presenti sul territorio, associazioni, privato sociale, enti, ecc... devono entrare in relazione tra loro per la concertazione di una politica unitaria e di un sistema integrato di intervento a vantaggio dei minori.

Art. 7
Attuazione dei piani

Il comune gestore e la Provincia regionale provvedono all'attuazione dei piani territoriali di intervento e dei relativi progetti.
All'attuazione dei suddetti piani e progetti concorrono, con priorità e nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di affidamento dei servizi socio-assistenziali, gli enti che hanno partecipato alla loro progettazione e definizione.
Le forniture di beni e/o servizi saranno effettuati nel rispetto della normativa vigente in tema di appalti pubblici.

Art. 8
Commissione

La Provincia regionale si è avvalsa per l'esame preliminare dei progetti della consulenza di una commissione interistituzionale provinciale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza istituita con delibera n. 1386 del 20 novembre 1997 e successive modifiche, con sede presso la Provincia regionale di Ragusa.

Art. 9
Compiti della commissione

Alla commissione di cui all'articolo precedente è attribuito il compito di:
-  promuovere e garantire una corretta e diffusa informazione sui contenuti e gli obiettivi del piano di azione del governo sull'infanzia e l'adolescenza e della legge n. 285/97, nonché sulle direttive emanate dalla regione Sicilia;
-  facilitare l'avvio dei processi di associazione e di collaborazione tra i comuni per la predisposizione dei singoli progetti esecutivi e dei piani territoriali, per la stipula e l'attuazione degli accordi di programma;
-  assicurare consulenza e supporto tecnico per la rilevazione dei bisogni, la formulazione degli indirizzi progettuali, l'individuazione degli enti titolari dell'esecutività dei progetti;
-  procedere all'esame preliminare dei progetti esecutivi ed all'apporto di elementi migliorativi, con particolare riguardo all'esigenza di pervenire ad un sistema di rete degli interventi, con integrazione e concertazione delle politiche locali socio-educative, sanitarie, scolastiche, e formative;
-  esaminare i progetti integrativi e di rimodulazione degli stessi piani territoriali come previsto dall'art. 15 del decreto n. 977 emanato dall'Assessorato regionale degli enti locali.
Le deliberazioni vengono adottate a maggioranza semplice.

Art. 10
Realizzazione dell'accordo

L'intera struttura del presente accordo si ispira alla necessità di dare concreta attuazione alla legge n. 285/97.
Pertanto, vanno valorizzate le risorse del territorio prevedendo aree di intervento specifiche in una cornice unitaria costituita oltre che dalle istituzioni, dalle organizzazioni non di utilità sociale: volontariato, cooperativa sociale, associazione, enti, ecc... (ONLUS), per sollecitare una mobilitazione non solo da organismi istituzionali ma anche una partecipazione della società civile che deve prestare maggiore attenzione alle esigenze dell'infanzia e della adolescenza.
Con le realtà che costituiscono il mondo del privato sociale, della cooperazione e del volontariato debbono instaurarsi rapporti che vanno regolati nel rispetto della normativa regionale che disciplina l'affidamento dei servizi.

Art. 11
Vigilanza

Come indicato dall'art. 27 della legge 14 febbraio 1990, la vigilanza, l'esecuzione dell'accordo dei programmi e dei piani territoriali di intervento, anche ai fini di un eventuale intervento sostitutivo, è affidata ad un collegio presieduto dal presidente della Provincia regionale e costituito dallo staff del coordinamento della Commissione interististuzionale provinciale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Al predetto collegio di vigilanza sono attribuite le funzioni di:
-  verificare la corretta attuazione del presente accordo e del piano triennale di intervento;
-  valutare l'attività dei servizi coinvolti nella realizzazione dei progetti;
-  fornire indicazioni ed indirizzi in caso di controversa interpretazione degli obiettivi del piano;
-  verificare i risultati raggiunti.
Per dare attuazione a quanto sancito nel presente accordo di programma, nell'ipotesi di inerzia e/o insufficienza progettuale o nell'esecuzione dei progetti e dei piani territoriali, si delega la Provincia regionale, previa comunicazione al soggetto obbligato, sentito il collegio di vigilanza, ad effettuare l'attività progettuale ed esecutiva sostitutiva necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla legge n. 285 recepiti nel presente accordo di programma.

Art. 12
Approvazione

Con la sottoscrizione del presente accordo di programma, oltre ad approvare lo stesso, ai sensi del II comma dell'art. 2 della legge n. 285/97, si approvano i piani territoriali di intervento in premessa riportati, aventi durata triennale, i relativi progetti esitati dalla commissione di cui all'art. 9, nonché il piano economico finanziario con la relativa ripartizione.

Art. 13
Norma finale

Il presente accordo di programma è di immediata attuazione con la sottoscrizione degli enti interessati, ha durata triennale, sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ai sensi di legge a cura della Provincia regionale di Ragusa.
Ragusa, 27 aprile 2000.
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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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