REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 7 APRILE 2000 - N. 17
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE: VIA CALTANISSETTA 2/E - 90141 PALERMO
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AVVERTENZA
Il testo della Gazzetta Ufficiale è riprodotto solo a scopo informativo e non se ne assicura la rispondenza al testo della stampa ufficiale, a cui solo è dato valore giuridico. Non si risponde, pertanto, di errori, inesattezze ed incongruenze dei testi qui riportati, nè di differenze rispetto al testo ufficiale, in ogni caso dovuti a possibili errori di trasposizione

Programmi di trasposizione e impostazione grafica di :
Avv.Michele Arcadipane

SOMMARIO

DECRETI ASSESSORIALI
Presidenza

DECRETO 17 dicembre 1999.
Inserimento nella graduatoria dei progetti della Sottomisura 3.3.b del P.O.P. Sicilia 1994/99 del progetto presentato dalla Sikelia Service s.r.l., con sede in Acireale  pag.

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca

DECRETO 9 marzo 2000.
Approvazione del piano promozionale relativo all'anno 2000  pag.

Assessorato degli enti locali

DECRETO 8 febbraio 2000.
Modifica del decreto 15 gennaio 1999, concernente criteri e modalità per l'erogazione dei sussidi straordinari ad istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza erette in enti morali  pag.

Assessorato della sanità

DECRETO 10 dicembre 1999.
Linee guida per l'organizzazione dell'attività di day-surgery  pag.


DECRETO 29 marzo 2000.
Elenco degli aspiranti alla nomina di revisori contabili presso le aziende ed enti sanitari  pag. 11 


DECRETO 29 marzo 2000.
Integrazione del decreto 1 marzo 1999, relativo alla selezione di aspiranti alla formazione di un elenco di revisori contabili presso aziende ed enti sanitari.  pag. 14 

Assessorato del territorio e dell'ambiente

DECRETO 15 febbraio 2000.
Approvazione del piano regolatore generale e del regolamento edilizio del comune di Longi  pag. 14 

DECRETO15 febbraio 2000.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Roccella Valdemone  pag. 23 

DISPOSIZIONI E COMUNICATI

Presidenza:
Destinazione di un immobile sito in Palermo a sede dell'Ufficio regionale della protezione civile  pag. 31 

Assessorato dei beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione:
Piano triennale 1999-2001 di edilizia scolastica. Legge 11 gennaio 1996, n. 23: "Norme per l'edilizia scolastica".   pag. 31 
Riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione Giovanni Guarino Amella diCanicattì ed approvazione del relativo statuto  pag. 72 

Assessorato del bilancio e delle finanze:
Dati sintetici del conto riassuntivo del tesoro al 30 novembre 1999  pag. 73 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione:
Nomina della commissione esaminatrice per le prove di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, in Palermo  pag. 75 

CIRCOLARI
Assessorato dell'agricoltura e delle foreste

CIRCOLARE 24 gennaio 2000, prot. n. 63.
Reg. CEE n. 2081/92. Denominazione di origine protetta (D.O.P.). Indicazione geografica protetta (I.G.P.) per i prodotti agricoli ed agroalimentari. Nota esplicativa.
  pag. 75 

Assessorato della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca

CIRCOLARE 21 marzo 2000, prot. n. 1364.
Programma promozionale anno 2000  pag. 77 

Assessorato del lavoro, della previdenza sociale, della formazione professionale e dell'emigrazione

CIRCOLARE 17 marzo 2000, n. 7.
Art. 16 della legge n. 196/97 - Disposizioni in materia di assunzione ed attività formative degli apprendisti  pag. 77 


CIRCOLARE 17 marzo 2000, n. 8.
Legge n. 68/99 - Inserimento lavorativo dei disabili.
  pag. 78 

Assessorato della sanità

CIRCOLARE 28 gennaio 2000, n. 1017.
Assistenza ospedaliera in regime di ricovero diurno (Day hospital) - Linee guida  pag. 78 

SUPPLEMENTO ORDINARIO
Assessorato dell'agricoltura e delle foreste

Provvedimenti concernenti determinazioni dell'in-dennità provvisoria per l'espropriazione di beni immobili siti nei comuni di Misilmeri e Bagheria per la realizzazione dei lavori irrigui nel comprensorio S. Leonardo Ovest - 3° lotto - distretto irriguo Eleuterio.

SUPPLEMENTO STRAORDINARIO

Statuto di Gela.
Statuto di Motta S.Anastasia - Modifiche.
Statuto di Cattolica Eraclea -Avviso di rettifica.

DECRETI ASSESSORIALI





PRESIDENZA


DECRETO 17 dicembre 1999.
Inserimento nella graduatoria dei progetti della Sottomisura 3.3.b del P.O.P. Sicilia 1994/99 del progetto presentato dalla Sikelia Service s.r.l., con sede in Acireale.

IL DIRETTORE DELLA PROGRAMMAZIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi regionali 29 dicembre 1962, n. 28 e 10 aprile 1978, n. 2;
Viste le leggi regionali 23 aprile 1956, n. 31; 23 marzo 1971, n.7; 29 dicembre 1980, n. 145, 25 maggio 1995, n. 46;
Visto il decreto presidenziale n. 853 del 26 febbraio 1998, con il quale il dr. Francesco Paolo Busalacchi è stato preposto alla Direzione regionale della Programmazione della Presidenza della Regione siciliana;
Visto il decreto presidenziale n. 07/DPR del 30 marzo 1998, con il quale il Presidente della Regione delega il Direttore regionale della programmazione dr. Francesco Paolo Busalacchi all'adozione di tutti gli atti connessi all'attuazione dei sottoprogrammi e delle misure previste dal Programma operativo plurifondo in atto gestito dalla Direzione programmazione;
Vista la legge regionale 27 aprile 1999, n. 10, art. 49;
Vista la deliberazione n. 519 del 7 dicembre 1995, con la quale la Giunta regionale ha preso atto e recepito la decisione n. C(95) 2194 del 28 settembre 1995 della Commissione europea con la quale è stato approvato ilProgramma operativo plurifondo (P.O.P.) 1994/99;
Visto il proprio decreto n. 459 - XIV del S.G. del 21 dicembre 1995, registrato alla Corte dei conti il 13 febbraio 1996, con il quale è stato approvato il P.O.P. 1994/99;
Visto il P.O.P. Sicilia 1994/99, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 3 del 13 gennaio 1996;
Vista la Misura 3.3 del P.O.P. Sicilia 1994/99 "Ricerca scientifica e innovazione tecnologia per lo sviluppo regionale" ed, in particolare, le Sottomisure 3.3.b e 3.3.c attraverso le quali l'Amministrazione regionale intende favorire processi di ricerca, di innovazione e di trasferimento tecnologico nelle P.M.I. siciliane, singole o associate;
Visti i bandi (circolari) delle Sottomisure 3.3.b e 3.3.c pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 7 ottobre 1997, che definiscono le procedure per la presentazione e la valutazione delle relative istanze;
Vista la Misura 5.1 del P.O.P. Sicilia 1994/99 "Assistenza tecnica pubblicità e monitoraggio" ed in particolare l'azione di assistenza tecnica prevista per l'attuazione della Misura 3.3;
Visto il decreto presidenziale 080/Gr. II D.R.P. del 9 novembre 1998, vistato dalla Ragioneria centrale per la Presidenza della Regione il 13 novembre 1998, con il quale è stata approvata la graduatoria dei progetti di ricerca relativi alle Sottomisure 3.3.b e 3.3.c del P.O.P Sicilia 1994/99, nell'ambito della quale, il progetto presentato dalla Sikelia Service s.r.l., con sede in Acireale (CT), via Martinez, 113, non era stato inserito per la mancata autenticazione della sottoscrizione apposta nella domanda di contributo;
Visto il ricorso al Tribunale amministrativo regionale di Catania, notificato a questa Presidenza presso la competente Avvocatura distrettuale dello Stato in data 6 marzo 1999, con il quale la Sikelia Service s.r.l. si opponeva alla predetta esclusione, chiedendo l'annullamento, previa sospensione, della determinazione assunta dalla Commissione interassessoriale per i progetti FESR nella seduta del 14 ottobre 1998;
Vista la direttoriale prot. n. 1165 del 24 marzo 1999, con la quale questa Amministrazione, avendo preso atto della motivazione contenuta nel precitato ricorso, ha comunicato alla Sikelia Service s.r.l. di voler ammettere alla fase dell'istruttoria tecnico-economica il progetto presentato dalla ricorrente, previa regolarizzazione formale dell'istanza di contributo;
Vista l'istanza di contributo con firma autenticata del legale rappresentante della Sikelia Service s.r.l. prodotta in allegato alla nota assunta al protocollo il 29 marzo 1999, con la quale questa Amministrazione veniva informata della rinuncia al ricorso proposto innanzi al TAR di Catania;
Considerata la necessità di sottoporre alla valutazione tecnico-economica il progetto presentato dalla Sikelia Service s.r.l., sulla base degli stessi criteri metodologici predisposti dalla Direzione della programmazione per la valutazione dei progetti relativi alle Sottomisure 3.3.b e 3.3.c del P.O.P. Sicilia 1994/99;
Rilevata l'opportunità di affidare la predetta valutazione al prof. ing. Lucio Compagno, quale esperto dell'area di ingegneria gestionale, già designato per la valutazione tecnico-economica di altri progetti relativi alle Sottomisure 3.3.b e 3.3.c, dal preside della facoltà di ingegneria dell'Università di Catania;
Visto il disciplinare per l'affidamento ad esperti esterni all'Amministrazione regionale dell'incarico di valutazione tecnico-economica delle proposte presentate ai sensi dei bandi delle Sottomisure 3.3.b e 3.3.c del P.O.P. Sicilia 1994/99, sottoscritto dal Direttore regionale della programmazione e dal prof. ing. Lucio Compagno che costituisce parte integrante del presente decreto;
Visto il decreto n.302 della Direzione della programmazione, con il quale è stato conferito al prof. Lucio Compagno l'incarico per la valutazione del progetto di ricerca presentato dalla Sikelia Service s.r.l. denominato "Acquisizione immagini, documenti e creazione banca dati";
Vista la nota del 29 ottobre 1999, prot. n. 409, con la quale il prof. Lucio Compagno ha ritenuto ammissibile a contributo il progetto di ricerca presentato dalla Sikelia Service s.r.l., con sede in Acireale (CT);
Visto il decreto presidenziale n. 425 Direzione rapporti extraregionali del 18 dicembre 1997, con il quale in relazione a quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale n. 268 del 2 luglio 1997 relativa alla semplificazione delle procedure di selezione e finanziamento dei progetti nell'ambito delle misure FESR del P.O.P. 1994/99, si è proceduto alla costituzione della commissione tecnica interassessoriale per i progetti FESR;
Vista la nota prot. n. 522 gr. VII del 12 novembre 1999, con la quale la Direzione programmazione ha trasmesso al gruppo V, per l'esame da parte della suddetta commissione tecnica interassessoriale, la scelta per gli adempimenti di cui al suddetto decreto presidenziale n. 425/97, relativa alle informazioni sulla istruttoria seguita e sul progetto di ricerca relativo alla Sottomisura 3.3.b del P.O.P. Sicilia 1994/99 presentato dalla Sikelia Service s.r.l.;
Vista la nota prot. n. 511 gr. V dell'1 dicembre 1999, con la quale si comunica l'approvazione del progetto di ricerca relativo alla Sottomisura 3.3.b, presentato dalla Sikelia Service s.r.l., da parte della commissione tecnica interassessoriale nel corso della seduta del giorno 30 novembre 1999;
Ritenuto, pertanto, di dovere procedere all'inserimento nella graduatoria dei progetti di ricerca relativi alla Sottomisura 3.3.b del P.O.P. Sicilia 1994/99, del progetto della Sikelia Service s.r.l. denominato "Acquisizione immagini, documenti e creazione banca dati";

Decreta:


Art. 1

E' approvato l'inserimento nella graduatoria dei progetti della Sottomisura 3.3.b del P.O.P. Sicilia 1994/99 del progetto presentato dalla Sikelia s.r.l. denominato "Acquisizione immagini, documenti e creazione banca dati".
Il presente decreto sarà trasmesso alla Ragioneria centrale presso la Presidenza della Regione per il necessario visto.
Palermo 17 dicembre 1999.
  BUSALACCHI 



Registrato alla Corte dei conti, Sezione controllo per la Regione siciliana, addì 19 gennaio 2000.
Reg. n. 1, Presidenza della Regione, fg. n. 1.
(2000.10.624)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA


DECRETO 9 marzo 2000.
Approvazione del piano promozionale relativo all'anno 2000.

L'ASSESSORE PER LA COOPERAZIONE, IL COMMERCIO, L'ARTIGIANATO E LA PESCA

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 28 giugno 1966, n. 14, titolo II e successive modifiche ed integrazioni concernenti la propaganda dei prodotti siciliani;
Visto l'accordo siglato con il Ministero per il commercio con l'estero, in data 21 novembre 1997, per la realizzazione di una serie di iniziative in cofinanziamento con lo stesso Ministero;
Visto l'accordo siglato con il comune di Palermo e con la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Palermo che prevede l'attuazione di iniziative volte alla promozione dei rapporti commerciali tra la Sicilia e l'area euromediterranea;
Ritenuto opportuno di dovere predisporre, nelle more dell'approvazione del bilancio della Regione per l'esercizio in corso, la programmazione delle iniziative promozionali prevista dalla succitata legge regionale n. 14/66 - titolo II e successive modifiche ed integrazioni;
Considerato che l'individuazione delle iniziative è stata effettuata sulla base delle proposte pervenute, ad oggi, da parte dell'I.C.E. e di enti ed organismi specializzati, nonché sulla base delle richieste avanzate dai rappresentanti delle associazioni di categoria nel corso della riunione tenutasi giorno 25 febbraio 2000;
Ritenuto, inoltre, di destinare L. 150.000.000 per la pubblicizzazione del piano promozionale e per azioni pubblicitarie a sostegno della promozione dei prodotti;
Ritenuto che le manifestazioni saranno realizzate in relazione alle disponibilità finanziarie che saranno appostate nel bilancio della Regione siciliana - esercizio finanziario 2000, secondo l'ordine di priorità connesso alla data delle iniziative individuate, dopo aver detratto dallo stanziamento disponibile le somme occorrenti per il cofinanziamento previsto con il Mincomes, per la pubblicizzazione del piano stesso e per le iniziative da svolgersi nell'ambito dell'accordo stilato con il comune di Palermo e con la Camera di commercio di Palermo;
Considerato che, in relazione alla disponibilità di bilancio, si provvederà, tuttavia, alla riformulazione del piano definitivo, provvedendo, tra l'altro, all'accantonamento di un fondo di riserva da destinare ad azioni collaterali a supporto delle iniziative previste dal piano nonché a spese non prevedibili in fase preventiva;

Decreta:


Articolo unico

Con riserva di provvedere all'eventuale riformulazione, per le motivazioni citate in premessa, è approvato il piano promozionale relativo all'anno 2000, così come appresso indicato:

PROGRAMMA PROMOZIONALE 2000
Piano promozionale 2000

      Costo presunto lire 
Accordo di programma      300.000.000 

Pubblicazione piano promozionale ed iniziative pubblicitarie di sostegno alla promozione dei pro-
dotti      150.000.000 

Accordo con il comune di Palermo e con la Came-
ra di commercio di Palermo      30.000.000 


ATTIVITÀ PROMOZIONALE IN ITALIA

Settore agroalimentare
Sana - Bologna, 15-18 settembre 2000      250.000.000 
Salone del Gusto - Torino, 25-29 ottobre 2000      250.000.000 
Mia - Rimini, 19-23 febbraio 2001 (prenot. area)      50.000.000 

Missione in Sicilia operatori stranieri (settore lattie-
ro-caseario), maggio 2000      150.000.000 

Settore artigianato
Gift - Firenze, 15-18 settembre 2000      180.000.000 
Macef - Milano, 8-11 settembre 2000      230.000.000 
Abitare il Tempo - Verona, 12-16 ottobre 2000      100.000.000 
Macef Primavera 2001 (prenotazione area)      50.000.000 

Settore lapideo
Mostra Internazionale Marmi - Verona, 28 settem-
bre-1 ottobre 2000      300.000.000 

Carrara Fiera Internazionale Marmi 2001 (prenota-
zione area)      50.000.000 


ATTIVITÀ PROMOZIONALE ALL'ESTERO

Settore agroalimentare
Summer Fancy Food - New York, 9-11 luglio 2000      250.000.000 

Ife 2001 - Londra, 25-28 marzo 2001 (prenotazione
area)      80.000.000 
Sial - Parigi, 22-26 ottobre 2000      250.000.000 

Manifestazione eno-gastronomica e azioni sulla grande distribuzione in Germania - Dresda, set-
tembre/ottobre 2000      200.000.000 

Manifestazione economica operatori in Svezia - set-
tembre 2000      140.000.000 
Azione sulla ristorazione (Londra e Manchester)      30.000.000 
I.F.M. - Colonia, gennaio 2001 (prenotazione area)      50.000.000 

Settore artigianato (pesca)
Fishing 2000 - Glasgow, 30 marzo-1 aprile 2000      130.000.000 
Maison Obyet - Parigi, 8/12 settembre 2000      250.000.000 
Ambiente Japan - Tokyo, 21-23 giugno 2000      180.000.000 
Heim-Handwerk - Monaco, novembre 2000      240.000.000 

Museum expression - Parigi, gennaio 2001 (prenota-
zione area)      50.000.000 

Settore lapideo
Interbuild/Tilex - Melbourne, 16-19 luglio 2000      250.000.000 

Missione economica operatori a Pechino, novembre
2000      250.000.000 

Iniziative multisettoriali
Partecipazione all'evento Italia Matsuri - Tokyo, apri-
le-maggio 2001 (prenotazione area)      100.000.000 

Partecipazione all'evento Italia-Polska crescendo -
Varsavia, 21-28 ottobre 2000      240.000.000 

Byt Italia (agroalimentare ed artigianato) - Mosca,
30 ottobre-2 novembre 2000      300.000.000 

Sportello informatico presso Camera di commercio
Italo-Brasiliana      10.000.000 
Show-room (Buenos Aires)      260.000.000 

Palermo, 9 marzo 2000.
  BATTAGLIA 



Allegato

PROGRAMMA PROMOZIONALE 2000
FAC SIMILE DOMANDA DI AMMISSIONE A MANIFESTAZIONE

All'Assessorato regionale della cooperazione, del commercio, dell'artigianato e della pesca gruppo XI - Attività promozionale
via degli Emiri, 45
fax 091/6969553 - tel. 091/6969437
90135 PALERMO
Il sottoscritto _________________________rappresentante legale della ditta _________________________________________________ avente sede a _________________________________________________ in via _________________________________________________ c.a.p. _____________ tel ______________fax _____________ partita IVA/ cod. fisc. _________________________________________________
chiede di partecipare alle seguenti manifestazioni incluse nel programma promozionale integrativo approvato con decreto n. 270 del 9 marzo 2000 (indicare in ordine di preferenza):
Italia    

(indicare altra eventuale preferenza)

Estero    

(indicare altra eventuale preferenza)

A tal fine dichiara sotto la propria personale responsabilità:
-  Tipologia dettagliata della produzione    
-  Livello qualitativo    
-  Capacità produttiva dell'azienda in termini di volume potenziale di affari   
-  Volume di affari relativo all'anno precedente a quello cui si riferisce il programma specificando la parte di esso relativo alle vendite effettuate fuori dal territorio isolano ed a quelle effettuate all'estero    
-  Numero dei dipendenti:    
-  Eventuali disponibilità di sedi di commercializzazione o di intermediazioni stabili all'estero:   

Dichiara inoltre:
-  di essere in possesso di un catalogo della produzione redatto nelle principali lingue straniere;
-  di assicurare la presenza in fiera personalmente o tramite un rappresentante dell'azienda sin dal giorno precedente l'inizio della manifestazione e per tutta la sua durata;
-  di impegnarsi a non essere comunque presente in altri spazi espositivi delle manifestazioni alle quali l'impresa verrà, eventualmente, ammessa a partecipare;
-  di essere a conoscenza della normativa fiscale e di quella relativa alla commercializzazione vigenti negli Stati esteri dove si intende esportare;
-  di avere preso visione del D.P. n. 9 del 5 maggio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 35 del 18 luglio 1998;
-  di non avere subito, nell'ultimo quinquennio, procedure concorsuali e fallimentari.
Per il settore agroalimentare:
-  di non essere incorsa nell'ultimo quinquennio in condanne per reati in ordine a frodi alimentari o contro leggi e normative sanitarie vigenti in materia.
Timbro e firma legale rappresentante





Da compilare in ogni sua parte a macchina o stampatello chiaro e leggibile ed inviare entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione della circolare di riferimento nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
(2000.12.722)
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ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI


DECRETO 8 febbraio 2000.
Modifica del decreto 15 gennaio 1999, concernente criteri e modalità per l'erogazione dei sussidi straordinari ad istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza erette in enti morali.

L'ASSESSORE PER GLI ENTI LOCALI

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi regionali 29 dicembre 1962, n. 28 e 10 aprile 1978, n. 2;
Visto il D.P.Reg. 28 febbraio 1979, n. 70, con il quale è stato approvato il testo unico delle leggi sull'ordinamento del Governo e dell'Amministrazione regionale;
Viste le leggi regionali 2 gennaio 1979, n. 1 e 30 dicembre 1986, n. 36;
Vista la legge regionale 30 aprile 1991, n. 10;
Considerato che, ai sensi dell'art. 13 della citata legge regionale n. 10/91, la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed a enti pubblici e privati non specificatamente individuati, sono subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione da parte delle Amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le Amministrazioni stesse devono attenersi;
Ritenuto opportuno, alla luce delle esperienze maturate, apportare modifiche al decreto n. 6 del 15 gennaio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 11 del 6 marzo 1999, relativamente al capitolo 19017 per il quale vengono dettate nuove procedure e modalità da eseguire per l'attività erogativa di questa Amministrazione;

Decreta:


Art. 1

In applicazione della disposizione recata dall'art. 13 della legge regionale n. 10/91, le modalità ed i criteri erogativi stabiliti dal decreto n. 6 del 15 gennaio 1999, per quanto attiene il capitolo 19017, vengono così modificati:
Capitolo 19017:
«Interventi straordinari in materia di pubblica beneficenza ed assistenza» (legge regionale n. 1/79, art. 30, legge regionale n. 36/86, art. 22).
Viene abrogata ogni disposizione inerente il capitolo 19017 dettata successivamente all'emanazione del decreto n. 1009/I A.S. dell'11 aprile 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 24 del 6 maggio 1995. Lo stesso decreto torna, pertanto, in vigore con il presente provvedimento.
Saranno, quindi, disposti esclusivamente interventi straordinari in relazione a richieste di soggetti colpiti da terremoti, alluvioni, stragi, attentati, o comunque, da altri eventi eccezionali non catalogabili, con esclusione di tutti i casi riconducibili all'ordinarietà del bisogno, quali ad esempio le malattie, la tossicodipendenza, lo stato di disoccupazione o di indigenza e la detenzione di un familiare.

Art. 2

Le istanze pervenute all'Assessorato degli enti locali a far data dall'1 gennaio 2000, ed attinenti all'esercizio finanziario in corso, che non rientrino nelle fattispecie sopra menzionate saranno inviate per competenza al comune di residenza dei richiedenti.

Art. 3

Ogni diversa precedente disposizione in contrasto con quelle dettate col presente decreto è da intendersi espressamente abrogata.

Art. 4

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 8 febbraio 2000.
  BARBAGALLO 



Vistato dalla Ragioneria centrale dell'Assessorato per gli enti locali il 9 febbraio 2000, con nota n. 104.
(2000.7.463)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'


DECRETO 10 dicembre 1999.
Linee guida per l'organizzazione dell'attività di day-surgery.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Vista la legge regionale 3 novembre 1993, n. 30, art. 34;
Vista la legge regionale n. 33/94;
Vista la legge regionale n. 34/95;
Visto il decreto legislativo n. 502/92, così come modificato dal decreto legislativo n. 517/93;
Visto il D.P.R. 20 ottobre 1992 "Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per l'attivazione dei posti letto di assistenza a ciclo diurno negli ospedali";
Visto il piano sanitario 1992-94 che incentiva l'attuazione di esperienze pilota per lo svolgimento nell'arco di 24 ore di attività chirurgiche e procedure diagnostiche invasive (day-surgery);
Considerato che lo sviluppo dell'attività chirurgica di giorno (day-surgery) è favorito dall'introduzione di nuove tecniche chirurgiche, dal progresso farmacologico e tecnologico;
Considerato, inoltre, che i più recenti indirizzi assistenziali hanno ridimensionato il ruolo della degenza pre e post operatoria a favore della deambulazione precoce e del tempestivo ritorno del paziente alle proprie abitudini di vita;
Ritenuto che l'indicazione alla day-surgery ha positivi risvolti dal punto di vista psicologico e sociale per i pazienti e che il maggiore ricorso alle prestazioni di day-surgery è in grado di ridurre le liste d'attesa;

Decreta:


Art. 1

Per i motivi in premessa citati e che qui si intendono confermati, sono approvate le allegate linee guida per l'organizzazione dell'attività di day-surgery.

Art. 2

Il presente decreto sarà trasmesso alla Ragioneria e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 10 dicembre 1999.
  MARTINO 



Vistato dalla Ragioneria centrale per l'Assessorato della sanità il 31 dicembre 1999, con nota n. 1029.


Cliccare qui per visualizzare gli allegati


(2000.7.483)
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DECRETO 29 marzo 2000.
Elenco degli aspiranti alla nomina di revisori contabili presso le aziende ed enti sanitari.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Visto l'art. 9 della legge regionale 11 maggio 1993, n. 15;
Visto l'art. 6 della legge regionale 20 giugno 1997, n. 19;
Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 88;
Vista la legge 30 luglio 1998, n. 266;
Visto il decreto legislativo n. 502/92 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo n. 229/99;
Visto il decreto 1 marzo 1999, con il quale è stato bandito avviso pubblico per la formazione di un elenco di aspiranti alla nomina di revisori contabili da utilizzare da parte dell'Assessorato regionale della sanità presso le aziende ed enti sanitari;
Preso atto che sono pervenute 414 domande di partecipanti aspiranti all'inserimento nell'elenco per eventuale designazione o nomina da parte dell'Assessore regionale per la sanità in aziende ed enti sanitari;
Atteso che sono state ritenute ricevibili le istanze pervenute entro il 26 marzo 1999 o inviate entro tale data a mezzo servizio postale e sono stati ammessi i partecipanti in possesso dei requisiti di legge indicati nell'avviso ed in regola con la dichiarazione completa prevista nell'avviso medesimo;

Decreta:


Articolo unico

E' approvato l'accluso elenco dei partecipanti che costituisce parte integrante del presente decreto composto dall'allegato A che contiene i candidati non ammessi e dall'allegato B che contiene quelli ammessi da cui attingere per la designazione o nomina di revisori dei conti nelle aziende o enti sanitari di competenza dell'Assessorato regionale della sanità.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 29 marzo 2000.
  LO MONTE 

Cliccare qui per visualizzare gli allegati



(2000.13.750)
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DECRETO 29 marzo 2000.
Integrazione del decreto 1 marzo 1999, relativo alla selezione di aspiranti alla formazione di un elenco di revisori contabili presso aziende ed enti sanitari.

L'ASSESSORE PER LA SANITA'

Visto lo Statuto della Regione;
Visto il decreto 1 marzo 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, parte I, n. 14, con il quale è stato indetto avviso per la formazione di un elenco dei revisori contabili da utilizzare per la designazione di componenti i collegi sindacali delle Aziende unità sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli enti sanitari ubicati nella Regione siciliana;
Dato atto che con decreto n. 31449 del 29 marzo 2000 è stato approvato l'elenco degli aspiranti alla nomina;
Ritenuto opportuno, in vista degli adempimenti conseguenti all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 229/99, relativi al rinnovo dei collegi sindacali, implementarne la consistenza attraverso la partecipazione di quanti, in possesso dei requisiti di legge, aspirano a farne parte;

Decreta:


Articolo unico

Per i motivi esposti in premessa, fermo restando quanto stabilito nel decreto 1 marzo 1999 sopracitato, le istanze, previste dall'art. 7 del decreto assessoriale anzidetto, potranno essere prodotte entro il 30 aprile 2000 e si intenderanno accolte a decorrere dall'1 giugno 2000 se entro detta data non verrà adottato provvedimento negativo.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 29 marzo 2000.
  LO MONTE 

(2000.13.750)
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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE


DECRETO 15 febbraio 2000.
Approvazione del piano regolatore generale e del regolamento edilizio del comune di Longi.

Cliccare qui per visualizzare il provvedimento


(2000.7.468)
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DECRETO15 febbraio 2000.
Approvazione del piano regolatore generale, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio del comune di Roccella Valdemone.

Cliccare qui per visualizzare il provvedimento


(2000.7.467)
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DISPOSIZIONI E COMUNICATI





PRESIDENZA

Destinazione di un immobile sito in Palermo a sede dell'Ufficio regionale della protezione civile.

L'immobile sito in Palermo, via Duca degli Abruzzi n. 2 assunto nella consistenza dei beni patrimoniali indisponibili alla scheda n. 292/R è destinato a sede dell'Ufficio regionale della protezione civile.
L'Ufficio regionale della protezione civile provvede al funzionamento dei lavori di adeguamento, ristrutturazione, completamento e manutenzione dell'immobile attivando le relative procedure di rito in conformità a norma.
(2000.7.459)
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ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI ED AMBIENTALI E DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Piano triennale 1999-2001 di edilizia scolastica. Legge 11 gennaio 1996, n. 23: "Norme per l'edilizia scolastica".

L'obiettivo della legge 11 gennaio 1996, n. 23 "Norme per l'edilizia scolastica" è quello di assicurare alle strutture scolastiche "uno sviluppo qualitativo ed una collocazione sul territorio adeguati alla costante evoluzione delle dinamiche formative, economiche e sociali".
Per gli interventi previsti dalla legge, la Cassa DD.PP. è stata autorizzata a concedere, agli enti territoriali competenti, mutui ventennali con onere di ammortamento a totale carico dello Stato.
Questo Assessorato, in attuazione dell'art. 4 della predetta legge, ha provveduto per il triennio 1999-2001 ad un nuovo censimento delle carenze qualitative e quantitative nel settore dell'edilizia scolastica, emanando la circolare n. 14 del 31 marzo 1999, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 23 aprile 1999, con la quale ha impartito ai comuni ed alle provincie le opportune disposizioni per le richieste di inserimento nei programmi.
Il Ministero della pubblica istruzione, con decreto del 6 settembre 1999, n. 212, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dell'11 settembre 1999, n. 214, ha determinato gli indirizzi e i criteri da adottare per la stesura del piano.
Secondo gli indirizzi individuati dal Ministero della pubblica istruzione e finalizzati all'adeguamento delle strutture preesistenti alla vigente normativa in materia di agibilità-sicurezza-igiene, all'eliminazione delle barriere architettoniche, al completamento funzionale delle opere, al soddisfacimento del fabbisogno immediato di aule, l'Assessorato, sulla base delle istanze pervenute dagli enti, ha predisposto un piano triennale 1999-2001.
Il piano è privo di copertura finanziaria e rappresenta un contenitore delle richieste degli enti che hanno dichiarato di possedere progetti esecutivi, di massima e preliminari.
Ogni volta che il Ministero - con apposito decreto - determinerà i finanziamenti, questo Assessorato provvederà alla stesura dei piani annuali.
Il piano è stato redatto per ogni provincia, con l'elencazione degli enti in ordine alfabetico e distinto in quattro parti secondo la tipologia degli interventi.
Gli interventi sono stati inclusi secondo il numero delle priorità richieste dall'ente, la denominazione dell'ente stesso, l'istituzione scolastica allocata nel plesso, le opere da realizzare, l'importo richiesto e il livello di progettazione. Non sono state inserite, ai sensi del comma 4 dell'art. 4 della legge n. 23/96, le opere per le quali dagli atti risultava il difetto assoluto di progettazione.
Detto programma triennale è stato approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 321 del 6 dicembre 1999 ed ha ottenuto il nulla osta da parte del Ministero della pubblica istruzione con nota del 31 gennaio 2000, n. 4381 Div. XI, e, pertanto, ai soli fini del comma 4 dell'art. 4 della legge n. 23/96, questo Assessorato regionale provvede alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.



(Si omettono gli allegati)


(2000.7.481)
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Riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione Giovanni Guarino Amella diCanicattì ed approvazione del relativo statuto.


Con decreto dell'Assessore per i beni culturali ed ambientali e per la pubblica istruzione 16 febbraio 2000, n. 5177, è stata riconosciuta la personalità giuridica della Fondazione Giovanni Guarino Amella, con sede in Canicattì, ed è stato approvato il relativo statuto.
(2000.11.673)
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ASSESSORATO DEL BILANCIO E DELLE FINANZE

Dati sintetici del conto riassuntivo del tesoro al 30 novembre 1999.


(2000.11.677)
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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE

Nomina della commissione esaminatrice per le prove di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, in Palermo.

Con decreto n. 136/2000/VII/L del 20 marzo 2000 dell'Assessore per il lavoro, la previdenza sociale, la formazione professionale e l'emigrazione, è stata nominata la commissione esaminatrice, relativa alla sessione d'esami per l'abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, che si terrà nei mesi maggio-giugno 2000 in Palermo così composta:
Presidente:
-  ing. Giglione Salvatore, in servizio presso l'Ispettorato provinciale del lavoro di Agrigento;
Membri esperti:
-  ing. Argento Giuseppe, funzionario Ispesl di Palermo;
-  ing. Muzio Domenico, funzionario dell'Azienda U.S.L. n.6 di Palermo.
E' nominato segretario della commissione sopra menzionata il sig. Pizzuto Paolo, in servizio presso l'Ispettorato provinciale del lavoro di Palermo.
(2000.12.729)
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CIRCOLARI




ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E DELLE FORESTE


CIRCOLARE 24 gennaio 2000, prot. n. 63.
Reg. CEE n. 2081/92. Denominazione di origine protetta (D.O.P.). Indicazione geografica protetta (I.G.P.) per i prodotti agricoli ed agroalimentari. Nota esplicativa.

Alla 1ª Direzione dell'Assessorato dell'agricoltura e delle foreste
Ai gruppi di lavoro della 1ª Direzione
Agli Ispettorati provinciali agricoltura
Ai comuni della Regione
Alle Provincie regionali
Premessa
Nel quadro di orientamento della politica agricola comunitaria si è ritenuto opportuno favorire la diversificazione della produzione agricola per conseguire un migliore equilibrio tra offerta e domanda sul mercato.
In quest'ottica la promozione di prodotti di qualità, aventi determinate caratteristiche, rappresenta una carta vincente per il mondo rurale in quanto garantisce il miglioramento del reddito degli agricoltori e favorisce la crescita della domanda di prodotti agricoli o alimentari aventi una origine geografica determinata.
Oggi il consumatore, data la diversità di prodotti immessi sul mercato, richiede informazioni chiare e dettagliate per poter operare una scelta ottimale.
In quest'ambito si inserisce la volontà del legislatore di tutelare i prodotti agricoli o alimentari identificabili in relazione all'origine geografica.
La garanzia dell'origine e la specificità di un prodotto rappresentano per il consumatore quella risposta in ordine alla qualità che può essere fornita con l'utilizzo dello strumento normativo sui marchi collettivi e con altri strumenti sulla certificazione.
Con l'emanazione del regolamento n. 2081/92, l'Unione europea ha dettato norme per la disciplina delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche per il comparto agro-alimentare.
Tale normativa introduce a livello comunitario un sistema di protezione delle denominazioni di origine (D.O.P.) e delle indicazioni geografiche (I.G.P.) per i prodotti agricoli ed alimentari.
Al fine di fornire le necessarie indicazioni per la presentazione di una istanza di riconoscimento ai sensi del già citato Reg. CEE n. 2081/92, con la presente si precisa quanto segue.
La richiesta di riconoscimento
Il riconoscimento della protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche avviene in sede comunitaria, su proposta delle Amministrazioni degli stati membri che svolgono un'istruttoria preliminare.
L'esame e la valutazione delle istanze di riconoscimento dei prodotti per i quali viene richiesta la registrazione ai sensi del regolamento CEE n. 2081/92 vengono svolti dalla Regione nel cui territorio ricadono l'area e le produzioni interessate.
Ciò al fine di vagliare e definire i parametri tecnici produttivi e geografici contenuti nei relativi disciplinari di produzione.
Per poter beneficiare di una denominazione di origine protetta (D.O.P.) o di una indicazione geografica protetta (I.G.P.) i prodotti devono possedere caratteristiche di specificità legate al territorio di produzione e devono essere conformi ai requisiti previsti da un disciplinare di produzione.
La denominazione di origine protetta (D.O.P.) può essere concessa a quei prodotti agricoli o alimentari, originari di una regione o di un luogo determinato, la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono nell'area geografica delimitata e le cui caratteristiche o qualità siano dovute essenzialmente o esclusivamente all'ambiente geografico.
L'indicazione geografica protetta (I.G.P.) può essere concessa, invece, a quei prodotti agricoli alimentari, la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono in un'area geografica determinata.
Il disciplinare di produzione deve contenere, almeno, i seguenti elementi, così come previsto dall'art. 4 del Reg. CEE n 2081/92:
a)  il nome del prodotto per il quale si chiede il riconoscimento;
b)  la descrizione del prodotto agricolo o alimentare con le indicazioni delle principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche e/o organolettiche del prodotto agricolo o alimentare;
c) la delimitazione della zona geografica;
d)  gli elementi che comprovino il legame tra le caratteristiche del prodotto e l'area di produzione;
e)  la descrizione del metodo di ottenimento del prodotto. Per le produzioni zootecniche, gli elementi che comprovino il legame, laddove sussista, tra le caratteristiche del prodotto e la razza da cui provengono, il latte o le carni trasformati;
f)  i riferimenti relativi alle strutture di controllo previste dall'art. 10 del Reg. CEE n. 2081/92;
g)  gli elementi specifici dell'etichettatura connessi con la dicitura D.O.P. e I.G.P.a seconda dei casi, o le diciture nazionali equivalenti;
h)  le eventuali disposizioni da rispettare in forza di disposizioni nazionali e/o comunitarie.
I soggetti proponenti
Soltanto le associazioni sono autorizzate ad inoltrare una domanda di registrazione.
Per associazione si intende, ai sensi dell'art. 5 del Reg. CEE n. 2081/92, qualsiasi organizzazione, a prescindere dalla sua forma giuridica o dalla sua composizione, di produttori e/o di trasformatori interessati al medesimo prodotto agricolo o alimentare. Altri soggetti interessati possono far parte dell'associazione.
L'istanza di riconoscimento va inoltrata al Ministero per le politiche agricole - Direzione generale politiche agricole e agroindustriali nazionali nonché all'Assessorato regionale dell'agricoltura, viale Regione Siciliana - Palermo: gruppo VI, per i prodotti agrumicoli e della vite con esclusione dei vini; gruppo VII, per i prodotti dell'ortofrutta e della olivicoltura; gruppo VIII, per i prodotti cerealicoli, delle piante erbacce e della zootecnia.
Tale istanza deve essere corredata dai seguenti documenti, in triplice copia:
1)  disciplinare di produzione redatto conformemente alle disposizioni sopra esposte e seguendo lo schema di articolato di cui all'allegato I;
2)  relazione tecnica descrittiva sia del prodotto e delle sue peculiari caratteristiche legate all'origine territoriale che del comprensorio per il quale si chiede la protezione. Per le produzioni zootecniche, per le quali sussiste un legame tra le caratteristiche del prodotto e la razza di provenienza del latte o della carne trasformati, ulteriore relazione descrittiva comprovante tale legame;
3)  relazione storica da cui si evinca la tradizione colturale nell'areale interessato e le specifiche caratteristiche di tipicità legate all'ambiente ed agli usi locali;
4)  cartografia I.G.M. in scala 1:25.000 con individuazione del territorio interessato;
5) documentazione attestante il possesso dei requisiti da parte dell'organismo promotore (atto costitutivo, statuto, delibera, certificati, ecc.);
6)  comunicazione relativa alla struttura di controllo privata prescelta, per come previsto dall'art. 10 del Reg. n. 2081/92.
Si precisa, inoltre, che per ciascun prodotto riconosciuto a D.O.P. e ad I.G.P. è possibile utilizzare un logo identificativo già individuato dalla Commissione europea con Reg. n. 1726/98.
Gli uffici in indirizzo sono pregati di dare la massima diffusione alla presente nota.
  L'Assessore: CUFFARO 


Allegato 1
SCHEMA DI ARTICOLATO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE E DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE PROTETTE
Produzioni vegetali


Art. 1

Deve contenere l'indicazione della denominazione riferita al nome geografico corrispondente alla zona di ottenimento del prodotto in possesso dei requisiti previsti dal disciplinare di produzione.

Art. 2

Deve contenere l'indicazione della piattaforma varietale e delle differenziazioni di carattere varietale.

Art. 3

Deve descrivere la delimitazione geografica della zona di produzione. La delimitazione geografica deve essere, altresì, riportata su apposita cartografia in scala 1:25.000.

Art. 4

Deve contenere le condizioni ambientali e tecnico-colturali della zona di produzione con particolare riferimento alle caratteristiche naturali dell'ambiente, alle caratteristiche pedoclimatiche, alle pratiche di impianto e di coltivazione.
Inoltre devono essere riportate le modalità di raccolta con le indicazioni delle rese produttive massime. Per i prodotti oggetto di processi di trasformazione o di elaborazione devono essere indicate le modalità di effettuazione di tali processi.

Art. 5

Deve contenere le caratteristiche al consumo dei prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica protetta.

Art. 6

Deve contenere le modalità di confezionamento e di immissione al consumo del prodotto. Devono anche essere riportate tutte le informazioni relative al confezionamento e all'origine del prodotto con la segnalazione degli obblighi e delle limitazioni o divieto di utilizzo nell'etichettatura, fatto salvo il rispetto della normativa vigente in materia di etichettatura.
In tale articolo sarà riportato il logo da utilizzare in abbinamento inscindibile con la denominazione di origine o con l'indicazione geografica protetta.

Produzioni zootecniche


Art. 1

Deve contenere l'indicazione della denominazione riferita al nome geografico corrispondente alla zona di ottenimento del prodotto, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.

Art. 2

Deve contenere l'indicazione delle zone di produzione o di trasformazione del prodotto, qualora si tratti di produzioni oggetto di elaborazione, individuata su apposita cartografia in scala 1:25.000.

Art. 3

Deve riportare, qualora si tratti di prodotti trasformati, l'indicazione dell'area di provenienza della materia prima ed, ove necessario, il nome della razza da cui si ottengono il latte o la carne utilizzati per la trasformazione; in caso di prodotti non trasformati tale articolo deve riportare degli approfondimenti sulla fase di approvvigionamento.

Art. 4

Devono essere indicate le metodologie di ottenimento e/o di elaborazione del prodotto, con evidenziati gli aspetti naturali e tradizionali del procedimento.

Art. 5

Devono essere descritte le caratteristiche chimico-fisiche, microbiologiche ed organolettiche del prodotto all'atto dell'immissione al consumo.

Art. 6

Devono essere indicate apposite previsioni per la designazione e presentazione dei prodotti nel rispetto delle norme vigenti in materia di etichettatura.
(2000.7.492)
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ASSESSORATO DELLA COOPERAZIONE, DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO E DELLA PESCA


CIRCOLARE 21 marzo 2000, prot. n. 1364.
Programma promozionale anno 2000.

Alle Camere di commercio dell'Isola
Alle Commissioni provinciali dell'artigianato c/o le Camere di commercio dell'Isola
Alle Associazioni industriali dell'Isola
Alle Associazioni piccoli industriali dell'Isola
Alle Organizzazioni cooperative dell'Isola -  C.C.I. -  Lega -  A.G.C.I. -  U.N.C.I.
All'UCI - Unione coltivatori italiani
Alle Federazioni regionali coltivatori diretti
Alla Confagricoltura regionale
All'Istituto regionale vite e vino
Alla Confederazione italiana agricoltori
Alle Organizzazioni artigianali di categoria dell'Isola -  C.N.A. -  C.A.S.A. -  C.L.A.A.I. Confartigianato
All'Ispettorato regionale tecnico
Al Distretto minerario - Catania
Al Distretto minerario - Palermo
All'I.C.E.
Si comunica che con decreto n. 270 del 9 marzo 2000 è stato approvato il programma relativo alle iniziative promozionali di questo Assessorato per l'anno 2000.
Le imprese eventualmente interessate alle iniziative incluse nel suddetto programma, ad eccezione della manifestazione "Fishing 2000" per la quale è stata diramata apposita circolare, dovranno inviare allo scrivente Assessorato - gruppo XI - via degli Emiri n. 45 - 90135 Palermo - unica istanza di partecipazione, redatta secondo l'allegato modello, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente circolare nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
E' opportuno precisare che ogni informazione relativa alla natura delle iniziative promozionali e alla tipologia di ciascuna manifestazione fieristica compresa nel programma in argomento può essere richiesta direttamente al gruppo XI Attività promozionali di questo Assessorato (tel. 091/6969437).
In armonia con le vigenti disposizioni, le ditte dovranno allegare all'istanza di partecipazione la seguente documentazione:
-  certificato di iscrizione nel registro delle imprese, recante la dicitura antimafia, rilasciato dalla Camera di commercio competente per territorio.
Si precisa che, ai sensi dell'art. 6 del decreto presidenziale 5 maggio 1999, n. 9, le ditte dovranno integrare la predetta documentazione, per ciascuna manifestazione alla quale verranno ammesse, con copia della ricevuta del deposito di L. 1.000.000 effettuato presso il Banco di Sicilia - Cassa regionale, a favore di questo Assessorato.
Per quanto non previsto dalla presente circolare si rinvia alle disposizioni di cui al già citato decreto presidenziale n. 9 del 5 maggio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 35 del 18 luglio 1998.
La presente circolare ed il suddetto decreto n. 270 del 9 marzo 2000 saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
  L'Assessore: BATTAGLIA 

(2000.12.722)
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ASSESSORATO DEL LAVORO, DELLA PREVIDENZA SOCIALE, DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE E DELL'EMIGRAZIONE


CIRCOLARE 17 marzo 2000, n. 7.
Art. 16 della legge n. 196/97 - Disposizioni in materia di assunzione ed attività formative degli apprendisti.


All'Ufficio regionale del lavoro
Agli Uffici provinciali del lavoro
e, p.c.  Alla Direzione formazione professionale ed orientamento 

All'Agenzia regionale per l'impiego e per la formazione professionale
Al coordinamento regionale delle misure di politica attiva del lavoro
Ai gruppi della Direzione lavoro
All'Ispettorato regionale del lavoro
Agli Ispettorati provinciali del lavoro
Alle Organizzazioni datoriali
Alle OO.SS. dei lavoratori
Agli albi provinciali dei consulenti del lavoro
A seguito ed a modifica della circolare n. 6 del 25 febbraio 2000, si precisa, in relazione al punto 1, lett. b), della stessa, che, relativamente al settore dell'apprendistato, la disciplina sanzionatoria in materia di violazione delle normative sul collocamento è quella specificatamente contenuta nell'art. 78 del decreto legislativo 30 dicembre 1999, n. 507, recante, tra l'altro, la riforma del sistema sanzionatorio.
  L'Assessore: PAPANIA 

(2000.12.732)
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CIRCOLARE 17 marzo 2000, n. 8.
Legge n. 68/99 - Inserimento lavorativo dei disabili.


All'Ufficio regionale del lavoro
Agli Uffici provinciali del lavoro
e p.c.  Ispettorato regionale del lavoro 

Agli Ispettorati provinciali del lavoro

In attesa dell'adozione dei provvedimenti legislativi attualmente all'esame dei competenti organi regionali, intesi a dare piena attuazione alla normativa di cui all'oggetto, si dispone che trovi applicazione anche in Sicilia la circolare ministeriale n. 4/2000 del 17 gennaio 2000.
Tanto, anche, in considerazione dell'esigenza di assicurare, nei limiti del possibile, la continuità della gestione dei servizi inerenti il collocamento dei lavori disabili, in un settore d'intervento, che, peraltro, come è noto, esula dalla sfera delle competenze istituzionali della Regione, pur nella consapevolezza della mancanza, in atto, di alcuni strumenti che rendono del tutto parziale l'operatività della legge n. 68/99, in particolare per quanto concerne la possibilità dell'attivazione, richiesta da varie aziende, delle convenzioni ivi previste agli artt. 11 e 12 e della conseguente fruizione delle provvidenze disposte a carico del fondo nazionale, che vi sono connesse.
Su tali aspetti è stato richiesto l'avviso del competente Ministero, anche al fine di pervenire a soluzioni che, specie nella prima fase, portino ad evitare applicazioni parziali della legge, vanificandone gli aspetti più spiccatamente innovativi.
Intanto, per gli adempimenti di competenza, gli U.P.L.M.O. potranno avvalersi, entro i limiti delle attribuzioni loro assegnate, delle commissioni provinciali di cui all'art. 16 della legge n. 482/68, purché alla data di entrata in vigore della legge n. 68/99 esse non siano ancora scadute e, comunque, fino al termine naturale del loro incarico.
In caso contrario, ogni competenza sarà esercitata dagli stessi U.P.L.M.O., restando escluso qualsiasi provvedimento di rinnovo dei predetti organi collegiali, successivamente all'entrata in vigore della nuova normativa.
Entro i limiti di cui sopra, restano pienamente validi i provvedimenti già adottati dagli U.P.L.M.O. anteriormente all'emanazione della presente circolare, sempreché siano coerenti con la nuova normativa e con le direttive ministeriali.
  L'Assessore: PAPANIA 

(2000.12.732)
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ASSESSORATO DELLA SANITA'


CIRCOLARE 28 gennaio 2000, n. 1017.
Assistenza ospedaliera in regime di ricovero diurno (Day hospital) - Linee guida.


Ai rappresentanti legali delle Case di cura private della Regione siciliana

Con decreto n. 2258 del 28 giugno 1997 sono stati determinati i posti letto di day hospital nella Regione siciliana, in ottemperanza a quanto stabilito dall'art. 1, comma 4, della legge n. 662/96, il quale dispone che le regioni, nell'ambito della ristrutturazione delle proprie reti ospedaliere devono provvedere ad incrementare i posti letto "equivalenti" di assistenza ospedaliera diurna fino ad una dotazione media regionale non inferiore al 10% dei posti letto standard per acuti.
Il numero di posti letto "equivalenti" dell'ospedalità privata da destinare all'attività in day hospital è in atto di 322, pari al 10% del numero di posti letto ordinari accreditati, così come stabilito dal succitato decreto assessoriale n. 2258 del 28 giugno 1997.
Concettualmente l'assistenza in regime di ricovero diurno fornisce prestazioni multi-professionali e/o plurispecialistiche, che per la loro complessità, per il possibile rischio connesso con il trattamento, per il tempo di attuazione, per l'utilizzazione dei farmaci, (inclusi gli anestetici, la cui somministrazione richiede tempi, modalità e controlli di particolare durata), per l'esigenza di arrivare ad una visione unitaria ed integrata dei problemi clinici del paziente mediante tempestive e rapide procedure diagnostiche/terapeutiche, non possono trovare sostituzione in singole prestazioni ambulatoriali.
Nello specifico in regime di day hospital si possono in generale effettuare:
1)  procedure diagnostiche:
a)  accertamenti diagnostici multipli per patologie severe;
b)  accertamenti diagnostici multipli in pazienti con condizioni cliniche compromesse o tali da non permettere le prestazioni in regime ambulatoriale;
c)  procedure bioptiche di organi interni che richiedano osservazioni prolungate;
d)  procedure con accesso ad arterie e grosse vene;
e)  toracocentesi, paracentesi, ...centesi;
f)  procedure in scopia per patologie e/o per pazienti di cui al punto a) e b);
g)  procedure diagnostiche che richiedano osservazioni prolungate dei pazienti da parte del personale medico ed infermieristico;
2)  procedure terapeutiche:
a)  procedure chirurgiche in anestesia generale;
b)  procedure chirurgiche in anestesia locale che includono un'osservazione prolungata del paziente;
c)  somministrazione di farmaci (es. citotossici, antiblastici, emoderivati, etc.) che richiedano una prolungata sorveglianza degli effetti collaterali.
3)  Procedure riabilitative: sono finalizzate all'effettuazione di prestazioni complesse di recupero e rieducazione funzionale a favore di pazienti affetti da deficit funzionali consolidati o in fase evolutiva.
Il day hospital può inoltre consentire la dimissione anticipata e protetta dei pazienti reduci da interventi chirurgici o da ricovero in reparto medico che potranno essere adeguatamente seguiti in regime di assistenza ospedaliera diurna.
I posti letto equivalenti di day hospital dovranno essere allocati in contiguità con le rispettive unità di degenza al fine di garantire l'integrità operativa, strutturale e del personale, nonché l'utilizzazione comune delle apparecchiature strumentali.
Nell'ipotesi che l'attività assistenziale venga svolta in ambienti non adiacenti alle strutture di ricovero, questi dovranno essere considerati parte integrante delle unità funzionali di riferimento, sia rispetto ai posti letto da computare, sia in rapporto al personale da utilizzare, sia infine relativamente agli aspetti organizzativi.
Il ricovero in day hospital può limitarsi ad una sola giornata, ovvero può protrarsi per diverse giornate (cicli di ricovero), anche non continuative.
Per ciascun ricovero o ciclo di ricovero verrà compilata una cartella clinica e relativa S.D.O.
Le modalità di ricovero in regime di day-hospital sono le stesse del ricovero ordinario.
Si precisa che la numerazione identificativa della cartella clinica, cui corrisponde il numero delle SDO, è unica, indipendentemente dal regime di ricovero (ordinario o in day hospital), in modo tale che ciascun numero identifichi in maniera univoca un singolo episodio di ricovero.
Si userà un codice ad un carattere per differenziare il regime di ricovero:
1)  ricovero ordinario;
2)  ricovero in day hospital.
Ogni cartella clinica relativa al trattamento in day-hospital dovrà essere chiusa il 31 dicembre di ogni anno e si procederà all'apertura di una nuova cartella per i cicli di ricovero che dovessero proseguire nell'anno successivo.
La cartella clinica, numerata e vidimata dall'ufficio accettazione amministrativa, raccoglierà la storia clinica del paziente e la documentazione relativa all'intero ciclo di trattamento.
Per ricoveri in day-hospital ripetuti nella stessa divisione, ma per patologie principali diverse, si dovrà predisporre una nuova cartella clinica ed una nuova scheda nosologica.
Le cartelle cliniche dovranno essere firmate dal sanitario che ha fornito la prestazione e sottoscritte dal responsabile del raggruppamento.
In caso di trasferimento del paziente in trattamento presso il day-hospital ad un altro reparto, e viceversa, lo stesso dovrà essere dimesso.
Il ricovero in day-hospital può protrarsi per un massimo di 12 ore.
Qualora il paziente, per cause eccezionali, non potesse essere dimesso entro l'arco delle dodici ore previste, dovrà essere ricoverato in regime ordinario e dovrà essere compilata una nuova SDO. In tal caso si adotteranno le procedure di ricovero urgente.
Nei casi di procedure chirurgiche per le quali è richiesto un periodo di sorveglianza postoperatoria superiore alle 4 ore è possibile ricorrere al pernottamento (One day surgery). In tale evenienza il paziente verrà dimesso entro le ore 9,00 del giorno successivo e non necessita di ricovero ordinario.
Al fine di assicurare al day-hospital la massima operatività, dovrà riservarsi particolare cura e priorità ai collegamenti funzionali con i servizi diagnostici e con ogni altra unità operativa tenuta a fornire consulenze o prestazioni specialistiche.
Particolare attenzione dovrà riservarsi alla corretta informazione da dare da parte dei medici al paziente ed ai familiari sulle condizioni di salute dello stesso e sull'iter diagnostico e/o terapeutico al quale sarà sottoposto.
Al fine di assicurare la continuità assistenziale e terapeutica sarà cura dei sanitari del day-hospital rilasciare dettagliata relazione per il medico curante dei pazienti, al quale saranno illustrate le conclusioni cui si è giunti e con il quale concordare terapie e controlli.
Il personale medico e paramedico rimane essenzialmente quello in organico presso le unità funzionali in cui viene formalmente istituita l'attività di ricovero diurno, sia essa allocata all'interno o all'esterno di dette strutture.
Tuttavia, necessitando l'attività di day-hospital di un'attenta programmazione che elimini i tempi morti e garantisca il pieno utilizzo delle potenzialità offerte, è consigliabile attribuire al sanitario responsabile dell'unità funzionale compiti di coordinamento dell'attività della struttura.
Il livello qualitativo delle prestazioni effettuate in day-hospital presuppone il rispetto parametrale riferito all'indice di rotazione, e cioè il numero di pazienti assistibili in un giorno su un posto letto equivalente.
Si ritiene che questo indice debba essere pari a 1,5-2.
In ogni caso il numero dei casi trattati non potrà essere, per ciascuna giornata, superiore al doppio dei posti istituiti.
Al fine della istituzione dei posti letto di assistenza diurna in regime di day hospital, come previsto dalla sopracitata normativa vigente, i legali rappresentanti delle case di cura devono inoltrare all'Assessorato regionale alla sanità, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della presente circolare, regolare istanza su carta legale, di autorizzazione all'apertura ed alla gestione di un day-hospital, specificando il numero dei posti e la branca specialistica, ed allegando alla stessa:
-  elaborato planimetrico da cui si evidenzi l'allocazione del day-hospital e/o le eventuali modifiche strutturali da apportare;
-  relazione tecnico-sanitaria, firmata dal direttore sanitario e dal tecnico progettista, nel caso di modifiche, con la quale vengono descritte le caratteristiche strutturali, tecnologiche ed organizzative dell'istituendo day-hospital.
Espletati i propri atti istruttori, l'Assessorato della sanità della Regione siciliana provvederà ad emanare apposito decreto autorizzativo a parziale modifica del precedente decreto per il quale la casa di cura è autorizzata ai sensi della legge regionale n. 39/88 e del D.P.R. 14 gennaio 1997.
  L'Assessore: LO MONTE 

(2000.7.442)


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