REPUBBLICA ITALIANA
GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REGIONE SICILIANA

PARTE PRIMA
PALERMO - VENERDÌ 31 MARZO 2000 - N. 16
SI PUBBLICA DI REGOLA IL VENERDI'

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ASSESSORATO DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

DECRETO 28 dicembre 1999.
Approvazione del piano regolatore generale del comune di Villarosa.

L'ASSESSORE PER IL TERRITORIO E L'AMBIENTE

Visto lo Statuto della Regione siciliana;
Vista la legge 17 agosto 1942, n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti interministeriali 1 aprile l968, n. 1404 e 2 aprile 1968, n. 1444;
Vista la legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il foglio prot. n. 12008/97 del 19 gennaio 1998, con il quale il sindaco del comune di Villarosa ha trasmesso a questo Assessorato, per l'approvazione di competenza, gli atti ed elaborati relativi al piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Vista la delibera n. 77 del 19 novembre 1996, riscontrata priva di vizi di legittimità dal CO.RE.CO. centrale nella seduta del 9 gennaio 1997 con decisione n. 39, prot. n. 308, con la quale il consiglio comunale di Villarosa ha adottato il piano regolatore generale con annesse prescrizioni esecutive e regolamento edilizio;
Visti gli atti relativi alla procedura di deposito e pubblicazione di cui all'art. 3 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71;
Vista la certificazione del 19 gennaio 1998, a firma del sindaco del comune di Villarosa, attestante che durante il periodo di pubblicazione del piano regolatore generale sono state presentate n. 2 opposizioni;
Viste le n. 2 opposizioni presentate:
1)  Grimplast S.p.A.;
2)  ing. Cascio Giovanni per conto della ditta Pansovecchio Antonino, Maria e Giovanni;
Vista la delibera n. 8 del 14 febbraio 1997, riscontrata priva di vizi di legittimità dal CO.RE.CO. centrale nella seduta del 17 aprile 1997 con decisione n. 4302, prot. n. 4192, con la quale il consiglio comunale di Villarosa ha controdedotto in ordine alle opposizioni al piano regolatore generale;
Vista la nota prot. n. 5788 del 17 giugno 1996, con la quale l'ufficio del Genio civile di Enna esprime, ai sensi dell'art. 13 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, parere favorevole nel rispetto delle prescrizioni nella stessa nota indicate;
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 136 del 27 maggio 1999, sulla scorta degli atti ed elaborati trasmessi dal gruppo XXIX/D.R.U. prot. n. 129 del 9 aprile 1998, che di seguito parzialmente si trascrive:
«Premesso
SITUAZIONE URBANISTICA E TERRITORIO
Il comune di Villarosa risulta dotato di un programma di fabbricazione approvato con decreto n. 32 del 28 gennaio 1971, i cui vincoli urbanistici risultano decaduti.
Risulta, altresì, dotato di un piano particolareggiato di espansione della zona nord-ovest esteso 27 Ha. circa, approvato dall'A.R.T.A. con decreto n. 178 del 24 giugno 1980, parzialmente attuato, che ha costituito il prevalente se non unico sbocco dell'attività edilizia.
Il comune di Villarosa è ubicato nella parte centrale della Sicilia, in provincia di Enna e dista dal suo capoluogo 16 Km. Il territorio è collinare ed è delimitato dai fiumi Salso o Imera meridionale e dal fiume Morello, esteso 5.501 Ha., confina a nord con la provincia di Palermo, ad est con il territorio del comune di Calascibetta e di Enna, a sud con il comune di Enna ed a ovest con la provincia di Caltanissetta. Villarosa è una città di fondazione, fondata come borgo agricolo con "licentia populandi" nel 1762 da Placido Notarbartolo, che dal padre Francesco aveva ereditato il titolo di Duca di Villarosa. L'impianto urbano ortogonale, disegnato dalla pittrice Rosa Ciotti, ha come generatrice la croce di strade sottolineata da una piazza ottogonale. Il centro ebbe un notevole sviluppo nella seconda metà del secolo XIX, in seguito all'incremento dell'attività di estrazione dello zolfo (nel territorio vi erano circa 20 miniere attive). Nel 1901 la popolazione residente era di 12.425 abitanti (massimo storico). La popolazione al censimento Istat 1996 è di 6.162 abitanti. Il decremento della popolazione residente inizia con tutta evidenza con la crisi mineraria a cominciare dal 1936 per poi stabilizzarsi negli ultimi venti anni intorno agli attuali 6.200 abitanti. L'85% della popolazione risiede nel centro, il 12% nella frazione di Villapriolo ed il rimanente 3% in case sparse. L'economia è prevalentemente agricola con aziende di estensione media di 5 Ha., scarse le infrastrutture al servizio delle stesse. Coltura principale è quella del grano duro (1.549 Ha. interessati). Esiste una sola industria, la "green plast".
INDIRIZZI PROGETTUALI - DIMENSIONAMENTO
Il piano regolatore generale in linea di massima si articola sulle previsioni del precedente strumento urbanistico e recepisce integralmente il piano particolareggiato di espansione approvato nel 1980.
La struttura progettuale del P.R.G. è articolata essenzialmente secondo zone omogenee funzionali residenziali B e C oltre alla riconferma della zona A nel centro di Villarosa, e mira al riordino urbanistico delle aree già interessate dalla edificazione, mediante il miglioramento e la previsione di nuova viabilità lungo i margini del tessuto edilizio. Sono previsti spazi ed attrezzature pubbliche e d'uso pubblico in quantità tali da supportare lo schema insediativo ed urbanizzato ed il potenziamento delle zone da destinare ad insediamenti produttivi, oggetto di prescrizioni esecutive sia in prossimità del centro di Villarosa che nella principale frazione di Villapriolo. Per la caratterizzazione del territorio in termini paesaggistici, per effetto di una agricoltura tradizionale estensiva e per la presenza del lago artificiale, è stata prevista una zona per insediamenti turistico ricreativi con indice fondiario basso.
ZONE OMOGENEE E DESTINAZINI D'USO
L'intero territorio comunale è stato suddiviso nelle seguenti zone:
-  Zona A
Nucleo centrale urbano interessato da edifici di particolare interesse storico-artistico ed architettonico. Sono consentiti tutti gli interventi edilizi, compresa la demolizione e ricostruzione;
-  Zone B, B1.1, B1.2, B1.3, B1.4, B1.5
Suddivise in sottozone sono state perimetrate ai sensi dell'art. 27 della legge n. 457 del 5 agosto 1978. Sono le zone residenziali esistenti o in via di completamento. Si applicano per tutte le zone i parametri edilizi di cui alla legge regionale n. 21/73;
-  Zona B2
La zona comprende le aree di recente edificazione e in gran parte già edificate (85% circa) mediante P.P. di esecuzione al programma di fabbricazione.
Con concessione singola sono consentiti, per le sole aree ancora inedificate, gli stessi interventi previsti nel P.P. approvato con decreto n. 178 del 24 giugno 1980 con i medesimi parametri edilizi, prescrizioni ed indicazioni;
-  Zona B3
Disciplinata con i medesimi parametri delle zone B1.1, B1.2, B1.3, B1.4, B1.5;
-  Zona C - Area di espansione adiacente il centro urbano per la quale è prevista una edilizia residenziale economica e popolare.
I.F. 1 mc/mq.;
H max 11 mt.;
Piani f.t. 3;
-  Zona D
Le zone classificate D sono quelle destinate agli insediamenti produttivi, commerciali e direzionali e ad essi assimilati.
La zona D è suddivisa nelle sotto elencate sottozone:
a)  sottozona "D1.1": area con insediamento esistente per la produzione di laterizi;
b) sottozona "D1.2": area con insediamento esistente per la lavorazione di materie plastiche;
c) sottozona "D1.3": area per insediamento produttivo nella frazione di Villapriolo;
d) sottozona "D1.4": area per insediamento produttivo nel comune di Villarosa;
e) sottozona "Dt": area per insediamenti turistico-ricreativi. Nelle zone "D1.1" e "D1.2" si procederà per singole concessioni edilizie.
Nelle zone "D1.3", "D1.4" e "Dt" il rilascio della concessione edilizia è subordinata alla formazione dello strumento urbanistico attuativo.
Nella zona Dt, per lotti non inferiori a mq. 15.000 è consentita la lottizzazione convenzionata.
Nella sottozona Dt sono previsti i seguenti indici e parametri:
-  densità edilizia 0,30 mc./mq.;
-  altezza max m. 7,00;
-  massimo numero piani fuori terra n. 2.
Per i lotti non inferiori a mq. 15.000, limitatamente ad 1/3 dell'area, l'edificazione può avvenire nel rispetto dei seguenti indici:
-  densità edilizia 1,50 mc./mq.;
-  altezza max m. 10,00;
-  massimo numero piani fuori terra n. 3;
-  Zona agricola E
L'edificazione a scopo residenziale è consentita a mezzo di singole concessioni nel rispetto dei seguenti parametri edilizi:
-  densità edilizia 0,03 mc./mq.;
-  distanza dai confini mt. 5,00;
-  distanza dalle strade pari a quelle previste dal decreto ministeriale 1 aprile 1968, n. 1404 e dalle presenti norme;
-  altezza massima mt. 7,00;
-  piani fuori terra n. 2.
Ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 17/94, sono ammessi impianti o manufatti edilizi destinati alla lavorazione o trasformazione di prodotti agricoli o zootecnici locali ovvero alla trasformazione a carattere artigianale di risorse naturali nella zona tassativamente individuata nello strumento urbanistico secondo le seguenti indicazioni:
-  lotto minimo mq. 3.000;
-  rapporto di copertura non superiore a un decimo dell'area di intervento;
-  distacchi dai cigli stradali non inferiori a quelli fissati dall'art. 26 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495;
-  altezze massime mt. 8,00 salvo impianti ed attrezzature speciali;
-  parcheggi in misura non inferiore ad 1/5 del volume insediativo;
-  distacchi dai fabbricati non inferiori a m. 20;
-  distacco dai confini mt. 5,00;
-  piano fuori terra n. 1;
-  distanza dagli insediamenti abitativi previsti dal P.R.G. non inferiore a mt. 5, i suddetti insediamenti, devono osservare le limitazioni dell'art. 15 della legge regionale n. 12 giugno 1976, n. 78, come interpretato dall'art. 2 della legge regionale n. 30 aprile 1991, n. 15.
Le suddette disposizioni si applicano altresì agli insediamenti industriali per la lavorazione dei prodotti agricoli, zootecnici, e diretti ad utilizzare risorse naturali purché il numero degli addetti non sia superiore a venti unità.
ATTREZZATURE TERRITORIALI
Istituzione per il culto e la cultura:
-  chiese, clavari;
Istituzioni scolastiche ed educative:
-  asili nido;
-  scuole materne;
-  scuole elementari;
-  scuole medie inferiori;
Istituzioni sanitarie ed igieniche:
-  poliambulatorio;
-  casa di riposo;
-  cimitero;
-  mattatoio;
Istituzioni per lo sport ed il tempo libero:
-  spettacoli viaggianti;
-  campo di calcio, tennis;
Verde pubblico e/o attrezzato;
Impianti tecnologici:
-  serbatoi, depuratore, bevai;
Istituzioni amministrative per le attività comunitarie e per la sicurezza:
-  residenza e delegazione comunale;
-  caserma carabinieri;
-  centri sociali;
-  ufficio postale;
-  parcheggi.
-  Zona F
La zona classificata F, ai sensi dell'art. 3 del decreto ministeriale n. 1444/68, delimitata nelle tavole del P.R.G. e comprende le aree del territorio destinate a parco suburbano.
PRESCRIZIONI ESECUTIVE
Le prescrizioni esecutive interessano la zona B1.3 di Villarosa, la zona B1.5 di Villapriolo, la zona produttiva D1.4 di Villarosa e la zona produttiva D1.3 di Villapriolo.
La zona D1.4 di Villarosa è costituita da 13 lotti a destinazione artigianale, aventi superfici medie di 1.500 mq. ciascuno, da n. 6 lotti commerciali, con lotti di 750 mq. circa, nonché da due lotti industriali.
La zona D1.3 di Villapriolo è costituita da 13 lotti a destinazione artigianale di superfici medie di 1.600 mq., da 3 lotti commerciali di superfici medie di 700 mq. e da 1 lotto per piccola o media industria.
Considerato
1. Sotto il profilo procedurale in linea di massima non si ha nulla da rilevare in quanto:
-  l'adozione del piano regolatore generale è avvenuta contestualmente all'adozione del regolamento edilizio e delle prescrizioni esecutive, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale n. 71/78;
-  il progetto di piano è supportato dallo studio geologico, ai sensi dell'art. 5 della legge regionale n. 65/81, e dallo studio agricolo-forestale, prescritto dall'art. 3 della legge regionale n. 15/91;
-  sono state osservate le prescrizioni di legge relative alla pubblicazione e al deposito del progetto di piano, ai sensi dell'art. 3 della legge regionale n. 71/78;
-  sulle osservazioni ed opposizioni presentate avverso al piano, visualizzate in apposite planimetrie, il consiglio comunale ha formulato le proprie deduzioni;
-  la legittimità sulla regolarità delle adunanze consiliari, relative alla seduta deliberativa di adozione del piano n. 77 del 19 novembre 1996 e di deduzioni sulle osservazioni e opposizioni al P.R.G. n. 8 del 14 febbraio 1997, è stata positivamente riscontrata dal CO.RE.CO. centrale, ai sensi dell'art. 26 della legge regionale n. 71/78.
2.  La compatibilità delle previsioni urbanistiche, contenute nel progetto di piano con annesse prescrizioni esecutive, con le condizioni geomorfologiche e geologiche generali del territorio di Villarosa, è stata accertata dall'ufficio del Genio civile di Enna, ai sensi dell'art. 13 della legge n. 64/74, con il parere favorevole a condizione prot. 5788 del 17 giugno 1996.
Con il predetto parere, sono state dettate le seguenti prescrizioni:
1) le aree libere contenute nella zona n. 1 del P.I.P. non potranno essere edificate in quanto detta zona è interessata da fenomeni franosi e/o d'intensa erosione sia a monte che a valle;
2) l'area F, ubicata alla fine di viale Regina Margherita in direzione nord, non potrà essere edificata visto che ricade in una zona di "instabilità massima";
3) sono da escludere, al momento, la strada che da viale Regina Margherita si collega con via Garibaldi e la limitrofa zona F in quanto ricadono in un'area interessata da una frana recente. La possibilità di utilizzazione delle aree, ove sono ubicate le opere di cui al punto 3. potrà essere riesaminata solo dopo la presentazione di specifici studi geologico-geotecnici, che riguardino tutte le implicazioni di carattere idrogeologico, litostratigrafico e geotecnico. Tali studi dovranno precisare anche gli interventi e le opere necessarie per la sistemazione idrogeologica delle aree, volta a garantire la sicurezza e la stabilità delle opere da realizzare;
4) le opere previste nella zona n. 4 del P.I.P. dovranno essere realizzate nel rispetto di quanto previsto dall'art. 96 del R.D. n. 523/1904;
5) la strada extraurbana di circonvallazione, la strada che si diparte da quest'ultima sino alla S.S. 121, la zona Dt per insediamenti turistici, la zona nuova del cimitero e l'area interessata dal PEEP potranno essere realizzate solo dopo la effettuazione di preventivi studi geologico-geotecnici che valutino gli eventuali interventi di consolidamento dei versanti interessati dalle opere, così come prescritto del resto nelle relazioni geologiche del consulente geologo dell'amministrazione comunale;
6) le pagg. 7 (per quanto attiene all'area 4 del P.I.P.), 8 e 9 della relazione geologico-tecnica, datata 29 marzo 1995 e redatta a corredo del P.I.P., vengono annullate e cerchiate in rosso in quanto sostituite dalla relazione integrativa del 21 luglio 1995;
7) si prescrive inoltre che i singoli progetti vengano corredati di studi e indagini ai fini di una precisa valutazione delle caratteristiche litostratigrafiche e geotecniche di ogni singolo sito interessato e di una verifica delle implicazioni che le opere da eseguire possono determinare con l'intorno, nel rispetto di quanto disposto dal decreto ministeriale 11 marzo 1988.
Tali condizioni derivano dalla litologia dei terreni affioranti, dalla loro giacitura, dalle caratteristiche tecniche dei litotipi, dall'acclività dei versanti, dalla dinamica delle acque superficiali e sotterranee, che comportano diffuse condizioni di dissesto o di dissestabilità potenziale, che sono state puntualmente descritte e valutate, anche nell'ottica degli interventi edificatori o infrastrutturali.
Di conseguenza, pur tenendo conto delle necessità di completare o estendere l'urbanizzazione del vecchio centro abitato, vanno considerate con opportuna cautela e limitate il più possibile le aree da edificare, imponendo vincoli e prescrizioni sulle modalità operative, in maniera da non determinare ulteriori turbative in un sistema ai limiti dell'equilibrio.
Mentre sono da disattendere per ragioni geomorfologiche e per ragioni di tutela ambientale la zona Dt per insediamenti turistici, la zona produttiva D1.4 di Villarosa, la zona F a nord del viale Regina Elena, la strada che da viale Regina Margherita si collega con Via Garibaldi nonché la nuova previsione viaria di circonvallazione riportata nella tav. 3.2 in scala 1:5.000, in quanto parzialmente correlata alle previsioni urbanistiche disattese, e non giustificata in relazione ai flussi veicolari.
3.  Per quanto attiene al dimensionamento del P.R.G., si osserva che i progettisti non fanno ipotesi di fabbisogni residenziali sia pregressi che futuri, nonostante abbiano prodotto varie relazioni ed analisi sullo sviluppo socio-economico.
Tuttavia il piano riconferma le aree di espansione del precedente strumento urbanistico, che risultano attuate per circa l'85% per effetto del piano particolareggiato approvato dall'A.R.T.A. nel 1980.
La previsione complessiva di piano riguardante gli insediamenti produttivi, non appare suffragata da analisi tali da giustificare la previsione di due nuovi ampi poli, localizzati rispettivamente in prossimità del centro e nella frazione di Villapriolo.
Si ritiene tuttavia di potere condividere la zona produttiva D1.3 di Villapriolo, in quanto già parzialmente interessata da interventi produttivi esistenti, ai fini di soddisfare gli eventuali fabbisogni derivanti da richieste di operatori economici nel ventennio di durata del piano.
Il dimensionamento delle attrezzature, tenuto conto della situazione attuale per effetto anche del P.P. del precedente strumento urbanistico, appare idoneo a garantire i fabbisogni sociali, nel rispetto degli standard ministeriali, di cui all'art. 3 del decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444.
4.  Le zone omogenee in linea di massima appaiono enucleate nel rispetto delle disposizioni del decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, tuttavia si rende necessario introdurre le seguenti prescrizioni, per i rispettivi centri di Villarosa e Villapriolo:
Villarosa
La zona A va ampliata così come perimetrata in linea continua rossa in quanto costituita da edilizia, anche se parzialmente sostituita o di recente edificazione, che si è sviluppata secondo regole insediative dell'impianto tardo settecentesco con tipologia urbana a scacchiera regolare fortemente definita da una crociera di assi ortogonali e comparti a stecca con posti di casa e spina. La prescrizione esecutiva di Villarosa interessa un comparto urbano, caratterizzato da un patrimonio edilizio storico, zona B1.3 e l'abitato di recente edificazione urbanisticamente degradato, zona B3. Il piano particolareggiato prevede interventi minimi di riordino, di trasformazione con finalità di conservazione, risanamento, ricostruzione ed una migliore utilizzazione del patrimonio edilizio esistente, che appaiono coerenti con l'ampliamento proposto della zona A di centro storico.
Villapriolo
Villapriolo presenta un agglomerato contraddistinto da valori storici, urbanistici ed ambientali, tale da classificare zona "A" di centro storico, che si perimetra in linea continua rossa.
Nelle zone B rimaste esterne a tale perimetro, oggetto di prescrizioni esecutive per ragioni di tutela ambientale e per il rapporto con il contesto territoriale agricolo e naturale, gli edifici previsti nel piano particolareggiato non dovranno superare l'altezza di ml. 7,60 e n. 2 piani fuori terra.
5. Per quanto riguarda le norme tecniche di attuazione del piano regolatore va prescritto quanto segue:
Art. 4- Al punto 2 aggiungere dopo pubblico transito ...e opere di urbanizzazione primaria e/o secondaria.
Il punto 5 va sostituito così:
UT = indice di utilizzazione territoriale:
Parametro urbanistico che esprime la percentuale massima di superficie fondiaria rispetto alla superficie territoriale;
Art. 11 - Dovrà uniformarsi con riferimento al regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada di cui al D.P.R. n. 610 del 16 settembre 1996;
Art. 14 - Al punto 1 - La destinazione d'uso ammessa nelle zone B e C relativa a centri commerciali, superiore ai 300 mq. non appare compatibile con la zona omogenea, pertanto va eliminata la lettera "l";
Art. 15 - Eliminare la lettera f) in quanto i piani paesaggistici sono strumenti di pianificazione in via generale e preventiva, volti a tutelare e valorizzare i pregi degli ambienti urbani e naturali e del paesaggio, attraverso l'imposizione di vincoli alla proprietà e di limitazione all'attività pianificatoria territoriale dei comuni;
Art. 24 - Dopo il 4° comma inserire il seguente punto:
Nelle more della formazione degli strumenti urbanistici attuativi, gli interventi previsti nella zona "A" sono quelli di cui alle lettere a, b e c dell'art. 20 della legge regionale n. 71/78;
Art. 41 - Per la zona B1.5 si prescrive quanto segue: H max ml. 7,50 e n. 2 piani fuori terra;
Art. 45 - Al punto 2 la lettera d) va eliminata in quanto la relativa zona omogenea è disattesa;
Art. 48 - Cassare la zona D1.4;
Art. 49 - Va interamente cassato;
Art. 50.2- La distanza dagli insediamenti abitativi previsti dal P.R.G. degli interventi produttivi dovrà essere non inferiore a mt. 500....;
Art. 50.4- Al primo comma sostituire il riferimento legislativo con il seguente: ai sensi dell'art. 12 della legge regionale n. 40 del 21/4/95;
Art. 50.5- La densità edilizia prevista in 0,07 mc./mq. dovrà essere di 0,03 mc./mq. in coerenza con i programmati interventi e con l'art. 50 della norma di piano;
Art. 51- La densità edilizia fondiaria non dovrà superare i 2 mc./mq.
Sul regolamento edilizio si osserva quanto segue:
Artt. 10-13-17-30 - Gli articoli dovranno essere adeguati ai contenuti dell'art. 2 della legge regionale n. 17 del 31 maggio 1994;
Art. 31 - Sostituire legge regionale n. 47/1978 con legge regionale n. 71/1978 nell'ultimo rigo del 1° comma;
Artt. 33-90 - Gli articoli dovranno essere coordinati con la vigente normativa ed in particolare con l'art. 3 della legge n. 1357 del 21 dicembre 1955;
Art. 76.2 - Sostituire il n. 17 con il n. 71;
Art. 81.1d - Sostituire il n. 47 con il n. 71;
Art. 83 - L'articolo va coordinato con l'art. 14 della legge regionale n. 27 dicembre 1978, n. 71;
Art. 90.2 - L'articolo va eliminato perché incongruente con il contenuto della norma;
Art. 95 - Al 1° comma correggere la data del D.P.R. così come segue: D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495;
Art. 98 - Va coordinato con il contenuto dell'art. 11 della legge regionale n. 27 dicembre 1978, n. 71.
OSSERVAZIONI E/O OPPOSIZIONI
Le osservazioni presentate dalla ditta Grinplast S.p.A. e dall'ing. Giovanni Cascio per conto dei sigg. Pensovecchio Antonino, Maria e Giovanni sono decise in conformità alle determinazioni formulate dai progettisti, per motivazioni contenute nelle stesse. Per quanto precede, è del parere che il P.R.G., con annesse prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio, adottati con deliberazione consiliare n. 77 del 19 novembre 1996, sia meritevole di approvazione con prescrizioni e modifiche di cui ai sopra considerata.»;
Vista la nota assessoriale prot. n. 8349 del 5 luglio 1999, con la quale l'A.R.T.A. trasmette il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 136 del 27 maggio 1999, affinché il comune di Villarosa provveda, ai sensi dell'art. 4 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, ad adottare le proprie controdeduzioni;
Vista la delibera n. 35 del 5 agosto 1998, con la quale il consiglio comunale di Villarosa ha controdedotto, ai sensi dell'art. 4 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, al parere reso dal Consiglio regionale dell'urbanistica con il voto n. 136 del 27 maggio 1999;
Visto il parere del Consiglio regionale dell'urbanistica, reso con il voto n. 206 del 4 novembre 1999, che di seguito parzialmente si trascrive:
«Premesso
Il consiglio comunale di Villarosa, con deliberazione n. 35 del 5 agosto 1999, ha controdedotto al parere del C.R.U. n. 136/99 assumendo ed approvando le controdeduzioni presentate dai progettisti del P.R.G. in data 26 luglio 1999, prot. n. 8568.
Le controdeduzioni si articolano principalmente sulle seguenti previsioni oggetto di rilievo da parte del C.R.U.:
1) viabilità;
2) zona Dt;
3) zona D1.4;
4) zona F a nord viale Regina Elena;
5) zona A di Villarosa;
6) zona A di Villapriolo.
Le controdeduzioni del comune tendono a confermare complessivamente il P.R.G. così come adottato ed in particolare il sistema complessivo della programmata viabilità, in quanto mirata allo sviluppo delle risorse naturali culturali ed economiche presenti nel territorio (lago artificiale, giacimenti minerari ed archeologici), nonché la zona per insediamenti produttivi di Villarosa in quanto prossima ai programmati nodi viari tali da rendere favorevole il rapporto tra benefici e costi di realizzazione.
Inoltre per quanto riguarda la prescrizione relativa alla zona F a nord del viale Regina Elena, si chiede la riconferma stante che non comporta costruzione di manufatti edilizi, mentre la realizzazione comporta un consolidamento geomorfologico.
In ordine alla zona A, il consiglio ritiene condivisibile sul piano urbanistico l'ampliamento proposto per il centro di Villarosa e Villapriolo, tuttavia chiede il mantenimento della perimetrazione così come individuata nel programma di fabbricazione stante che l'edilizia non presenta emergenze, contigenze e sopravvenienze di carattere storico e/o culturale.
Premesso quanto sopra, in ordine alle controdeduzioni si decide quanto segue:
VIABILITÀ
-  Zona Dt e zona D1.4
Pur condividendosi in linea di massima gli indirizzi programmatici affrontati nella relazione del progetto del P.R.G. sulle scelte urbanistiche, non si ritiene condividersi la richiesta di mantenere la viabilità di circonvallazione riportata nella tavola di piano 3.2, in quanto non giustificata da flussi di traffico, e strettamente correlata alle zone Dt e D1.4 che per ragioni di tutela ambientale e di natura geomorfologica sono da disattendere in coerenza oltretutto con il contenuto degli indirizzi volti alla tutela e alla valorizzazione del territorio.
Sono altresì da disattendere le controdeduzioni relative alle zone F per l'esposizione all'aperto, stante che la loro realizzazione comporta un impatto ambientale non sostenibile sia sotto il profilo della tutela che di natura geologica.
Per quanto attiene alle zone A, si riconfermano gli ampliamenti proposti, ai fini di salvaguardare la configurazione storica del centro di Villarosa e Villapriolo.
Per quanto sopra premesso e deciso, è del parere di non potersi condividere le controdeduzioni formulate dal comune di Villarosa con delibera consiliare n. 35 del 5 agosto 1999 e di ritenere meritevole di approvazione, pertanto, il P.R.G. adottato con delibera consiliare n. 77 del 19 novembre 1996, con le prescrizioni e modifiche di cui al voto C.R.U. n. 136 del 27 maggio 1999.»;
Rilevato che la procedura seguita è conforme alla normativa in materia;
Ritenuto di potere condividere i pareri del Consiglio regionale dell'urbanistica resi con i voti n. 136 del 27 maggio 1999 e n. 206 del 4 novembre 1999;

Decreta:


Art. 1

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71, in conformità alle prescrizioni e modifiche di cui ai pareri espressi dal Consiglio regionale dell'urbanistica con i voti n. 136 del 27 maggio 1999 e n. 206 del 4 novembre 1999, e con le prescrizioni poste dall'ufficio del Genio civile di Enna con la nota prot. n. 5788 del 17 giugno 1996 in premessa citata, è approvato e reso esecutivo il piano regolatore generale, con annesse le prescrizioni esecutive ed il regolamento edilizio del comune di Villarosa, adottato con delibera consiliare n. 77 del 17 novembre 1996.

Art. 2

Fanno parte integrante del presente decreto e ne costituiscono allegati i seguenti atti ed elaborati che vengono vistati e timbrati da questo Assessorato:
 1) delibera consiliare n. 77 del 17 novembre 1996;
 2) delibera consiliare n. 8 del 14 febbraio 1997;
 3) delibera consiliare n. 35 del 5 agosto 1998.
P.R.G.
   4)  tav.  1 - relazione preliminare sulle scelte urbanistiche, scala 1:2.000; 
   5)  tav.  1.1 - relazione generale analitica dello stato di fatto, scala 1:2.000; 
   6)  tav.  1.2 - relazione sui principali problemi evidenziati, scala 1:2.000; 
   7)  tav.  1.3 - relazione illustrativa del progetto di piano, scala 1:2.000; 
   8)  tav.  1.4 - programma e fasi di attuazione, scala 1:2.000; 
   9)  tav.  2.1 - schema regionale con l'individuazione del centro, scala 1:150.000; 
 10)  tav.  2.2 - territorio comunale, scala 1:25.000; 
 11)  tav.  2.3 - preesistenze territoriali, scala 1:10.000; 
 12)  tav.  2.4.1 - rilievo aerofotogrammetrico, scala 1:2.000; 
 13)  tav.  2.4.2 - zonizzazione programma di fabbricazione vigente, scala 1:2.000; 
 14)  tav.  2.4.3 - aree di interesse collettivo, scala 1:2.000; 
 15)  tav.  2.5.1 - rilievo aerofotogrammetrico, scala 1:2.000; 
 16)  tav.  2.5.2 - zonizzazione programma di fabbricazione vigente, scala 1:2.000; 
 17)  tav.  2.5.3 - aree di interesse collettivo, scala 1:2.000; 
 18)  tav.  3.1 - interventi territoriali, scala 1:10.000; 
 19)  tav.  3.2 - strade di nuovo impianto, scala 1:10.000; 
 20)  tav.  3.3.1 - individuazione catastale degli interventi, scala 1:5.000; 
 21)  tav.  3.3.2 - insediamenti produttivi, scala 1:10.000; 
 22)  tav.  3.4.1 - zone omogenee, scala 1:2.000; 
 23)  tav.  3.4.2 - servizi collettivi, scala 1:2.000; 
 24)  tav.  3.4.3 - servizi di zona, scala 1:2.000; 
 25)  tav.  3.5.1 - zone omogenee, scala 1:2.000; 
 26)  tav.  3.5.2 - servizi collettivi, scala 1:2.000; 
 27)  tav.  3.5.3 - servizi di zona, scala 1:2.000; 
 28)  tav.  4.2 - norme di attuazione; 

 29)  regolamento edilizio;
Prescrizioni esecutive quartiere Cavour a Villarosa
 30)  tav.  5.1.1 - stralcio P.R.G., scala 1:1.000; 
 31)  tav.  5.1.2 - condizioni urbanistiche, scala 1:1.000; 
 32)  tav.  5.1.3 - condizioni statiche, scala 1:1.000; 
 33)  tav.  5.1.4 - tipologia costruttiva, scala 1:1.000; 
 34)  tav.  5.1.5 - numero dei piani, scala 1:1.000; 
 35)  tav.  5.1.6 - tpi di copertura, scala 1:1.000; 
 36)  tav.  5.1.7 - destinazione uso piani terra, scala 1:1.000; 
 37)  tav.  5.1.8 - grado di finitura dei prospetti, scala 1:1.000; 
 38)  tav.  6.1.1     individuazione dei comparti, scala 1:1.000; 
 39)  tav.  6.1.2     comparti da mantenere, scala 1:1.000; 
 40)  tav.  6.1.3     comparti da riallineare e nuovi allineamenti, scala 1:1.000; 
 41)  tav.  6.1.4 - manufatti da demolire, scala 1:1.000; 
 42)  tav.  6.1.5 - comparti da completare, scala 1:1.000; 
 43)  tav.  6.1.6.1 - profili stradali regolatori, scala varia; 
 44)  tav.  6.1.6.2 - profili stradali regolatori, scala varia; 
 45)  tav.  6.1.6.3 - profili stradali regolatori, scala varia; 
 46)  tav.  6.1.7 - sezioni stradali tipo, scala 1:1.000; 

Prescrizioni esecutive Villapriolo
 47)  tav.  5.2.1 - stralcio P.R.G., scala 1:1.000; 
 48)  tav.  5.2.2 - condizioni urbanistiche,- scala 1:1.000; 
 49)  tav.  5.2.3 - condizioni statiche, scala 1:1.000; 
 50)  tav.  5.2.4 - tipologia costruttiva, scala 1:1.000; 
 51)  tav.  5.2.5 - numero dei piani, scala 1:1.000; 
 52)  tav.  5.2.6 - tipi di copertura, scala 1:1.000; 
 53)  tav.  5.2.7 - destinazione uso piani terra, scala 1:1.000; 
 54)  tav.  5.2.8 - grado di finitura dei prospetti, scala 1:1.000; 
 55)  tav.  6.2.1 - individuazione degli interventi, scala 1:1.000; 
 56)  tav.  6.2.2 - edifici da riallineare e nuovi allineamenti, scala 1:1.000; 
 57)  tav.  6.2.3 - manufatti da demolire, scala 1:1.000; 
 58)  tav.  6.2.4 - edifici da completare, scala 1:1.000; 
 59)  tav.  6.2.5 - comparti di nuova edificazione, scala 1:1.000; 
 60)  tav.  6.2.6. - reti idrica e fognante di nuovo impianto, scala 1:1.000; 
 61)  tav.  6.2.7 - reti elettrica e telefonica di nuovo impianto, scala 1:1.000; 
 62)  tav.  6.2.8 - rete di illuminazione di nuovo impianto, scala 1:1.000; 

 63)  norme di attuazione;
 64)  tav.  7 - analisi dei costi per l'attuazione del piano; 
 65)  tav.  8 - elenco ditte particelle interessate o da espropriare; 

Prescrizioni esecutive aree artigianali a Villarosa
 66)  tav.  10.1 - insediamenti artigianali esistenti, scala 1:2.000; 
 67)  tav.  10.1.1 - stralcio P.R.G., scala 1:2.000; 
 68)  tav.  10.1.2 - interventi infrastrutturali esterni, scala 1:1.000; 
 69)  tav.  10.1.3 - individuazione degli interventi, scala 1:1.000; 
 70)  tav.  10.1.4 - schema utilizzazione lotti e quote rosse, scala varia; 
 71)  tav.  10.1.5 - impianto idrico e fognario, scala 1:1.000; 
 72)  tav.  10.1.6 - impianto elettrico e telefonico, scala 1:1.000; 
 73)  tav.  10.1.7 - impianto di illuminazione, scala 1:1.000; 
 74)  tav. 10.1.8  - rete di distribuzione del gas metano, scala 1:1.000; 
 75)  tav. 10.1.9  - profili regolatori e sezioni tipo, scala varia; 

Prescrizioni esecutive aree artigianali a Villapriolo
 76)  tav.  10.2.1 - stralcio P.R.G., scala 1:2.000; 
 77)  tav.  10.2.2 - individuazione degli interventi, scala 1:1.000; 
 78)  tav.  10.2.3 - schema utilizzazione lotti e quote rosse, scala 1:500; 
 79)  tav.  10.2.4 - impianto idrico e fognario, scala 1:1.000; 
 80)  tav.  10.2.5 - impianto elettrico e telefonico, scala 1:1.000; 
 81)  tav.  10.2.6 - impianto di illuminazione, scala 1:1.000; 
 82)  tav.  10.2.7 - profili regolatori e sezioni tipo, scala varia; 
 83)  tav.  11 - relazione illustrativa; 
 84)  tav.  12 - norme di attuazione; 
 85)  tav.  13 - analisi dei costi per l'attuazione del piano; 
 86)  tav. 14  - elenco ditte particelle interessate o da espropriare; 

Studio geologico
87)  relazione geologica;
88)  carta geologica geomorfologica, scala 1:10.000;
89)  sezioni geologiche, scala 1:10.000;
90)  carta dei bacini idrografici, scala 1:10.000;
91)  carta delle acclività, scala 1:10.000;
92)  carta della stabilità dei versanti, scala 1:10.000 (zonazione in classi di suscettività);
93)  note integrative;
94)  carta idrogeologica, scala 1:10.000;
95)  carta di classificazione del territorio, scala 1:10.000;
96)  note tecniche di riscontro alla lettera dell'ufficio del Genio civile del 21 settembre 1995 datata 13 dicembre 1995;
Studio geologico, prescrizioni esecutive, piano per gli insediamenti produttivi
 97)  relazione geologico tecnica;
 98)  corografia scala 1:25.000;
 99)  carta geologico tecnica scala 1:1.000 - area 1;
100)  carta geologico tecnica scala 1:2.000 - area 1;
101)  sezione geolitologico tecnica - area 1;
102)  carta geologico tecnica scala 1:1.000 - area 2;
103)  carta geologico tecnica scala 1:2.000 - area 2.
104)  Ssezione geolitologico tecnica - area 2;
105)  carta geologico tecnica scala 1:1.000 - area 3;
106)  carta geologico tecnica scala 1:2.000 - area 3;
107)  sezione geolitologico tecnica - area 3;
108)  carta geologico tecnica scala 1:1.000 - area 4;
109)  sezione geolitologica - area 4;
Studio geologico, prescrizioni esecutive, quartiere Cavour Villarosa e centro abitato Villapriolo
110)  relazione geologico tecnica;
111)  carta geologica tecnica scala 1:1.000;
112)  carta geologica tecnica scala 1:2.000
113)  sezione geolitologico tecnica;
114)  carta geologico tecnica scala 1:1.000;
115)  carta geologico tecnica scala 1:2.000;
116)  sezione geolitologico tecnica;
Studio agro-forestale
117)  relazione;
118)  relazione di commento alla carta dei bacini idrici;
119)  relazione di commento alla carta delle infrastrutture a servizio dell'agricoltura;
120)  metodologia seguita nella redazione dell'elaborato;
121)  tav.  1 - carta delle unità di paesaggio e dei suoli a scarsa valenza agricolo-forestale mappa n. 1; 
122)  tav.  2 - carta delle unità di paesaggio e dei suoli a scarsa valenza agricolo-forestale mappa n. 2; 
123)  tav.  3 - carta dell'unità di paesaggio mappa n. 3; 
124)  tav. 4  - carta delle unità di paesaggio; 

125)  carta delle infrastrutture a servizio dell'agricoltura;
126)  carta dei bacini idrici.

Art. 3

Opposizioni e/o osservazioni vengono decise in con formità al parere del Consiglio regionale dell'urbanistica reso con il voto n. 136 del 27 maggio 1999.

Art. 4

Il comune di Villarosa dovrà provvedere agli adempimenti di legge conseguenti all'approvazione del piano regolatore, delle prescrizioni esecutive e del regolamento edilizio e dovrà curare che in breve tempo vengano apportate dal progettista le modifiche e le correzioni agli elaborati di piano che discendono dal presente decreto, in modo tale che per gli uffici e per l'utenza risulti un testo definitivo e completo. Con successiva delibera, da trasmettere a questo Assessorato per opportuna conoscenza, il consiglio comunale dovrà prendere atto del piano come sopra modificato.

Art. 5

I piani approvati dovranno essere depositati, con tutti gli elaborati relativi, a libera visione del pubblico, nella segreteria comunale e di tale deposito dovrà essere dato annuncio mediante avviso affisso all'albo pretorio ed in altri luoghi pubblici.

Art. 6

Ai sensi del penultimo comma dell'art. 6 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, entro un mese dall'annuncio dell'avvenuto deposito, il presente decreto dovrà essere notificato, nelle forme delle citazioni, a ciascun proprietario di immobili vincolati dalle prescrizioni esecutive.

Art. 7

Le prescrizioni esecutive dovranno essere eseguite entro il termine di anni dieci ed entro lo stesso termine dovranno essere eseguite le relative espropriazioni.

Art. 8

Il presente decreto, con esclusione degli atti ed elaborati, sarà pubblicato per esteso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.
Palermo, 28 dicembre 1999.
  LO GIUDICE 

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FRANCESCO CASTALDI: Direttore responsabile                               MARIA LA MARTINA: Redattore

Ufficio legislativo e legale della Regione Siciliana
Gazzetta Ufficiale della Regione
Stampa della Tipografia Pezzino & F.-Palermo
Ideazione grafica e programmi di
Michele Arcadipane

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